Ultramateriale. L'insegnamento silenzioso delle caverne

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Ultramateriale L’insegnamento silenzioso delle caverne

Enrico Calore | Eva Jervolino



Eva Jervolino, Enrico Calore Laboratorio Interni - Esporre, allestire, abitare Professori: Antonella Gallo, Valeria Tatano, Francesca Castellani



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Ultramateriale. L’insegnamento silenzioso delle caverne

1. Che è il capitolo della chiamata

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2. Che è il capitolo della frattura

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3. Che è il capitolo del materialismo

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4. Bibliografia

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Indice

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Capitolo primo Che è il capitolo della chiamata


Capitolo uno. La chiamata

17 settembre 1966 Casa di Costantino Nivola, Orani.

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Capitolo primo. La chiamata

Pronto..? Costantino!

Sapevo che mi avresti chiamato. Ho ricevuto il tuo pacco postumo al trasferimento. Veronetta sembra nascondere spazi altri, hai fatto bene a scegliere quel quartiere. Il libro che mi hai mandato mi ricorda molto la tua propensione al viaggiare per scoprire nuove terre. Dalle mappe antiche che hai trovato questo luogo cela qualche segreto, il flulcro più antico di una città porta con sè sempre una ciclicità epifanica al suo interno.

A Veronetta... Sì infatti, è appena successa una cosa incredibile! Io ero fuori città a fare ricerca e proprio in quei giorni è accaduto l’evento. Quello che stavamo aspettando da molto tempo è avvenuto proprio qui, come se l’avessi predetto. Vieni qui il prima possibile perchè devi vederlo con i tuoi occhi. È caduta la torre...

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Capitolo primo. La chiamata

Sembra proprio una vecchia signora...

Arrivato sul posto Nivola si rese finalmente conto di quello che con tanta agitazione gli era stato comunicato. Uno strato primigenio cavernoso riemerse a causa di una forza ancestrale.

La Torre di Veronetta. Foto scattata nel 1964.

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Capitolo secondo Che è il capitolo della frattura


Capitolo secondo. La frattura | Preesistenza

Dettaglio pavimentazione 0

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Pianta preesistenza

Per anni sono stata abbandonata nell’indeterminazione. La mia identità è stata lentamente messa in disparte tramite l’uso spasmodico che ha iniziato a prendere piede tra i luoghi delle città, l’uniforme senza contenuto dei miei abitanti tende sempre a rivolgersi pudicamente ad un vestito che non ci appartiene. Le anime dei luoghi hanno bisogno di riemergere. Le mie, dovute alla ricchezza delle stratificazioni, costituiscono la mia forza. Altri brani di città, complessi e contraddittori attendono un evento, aspettiamo il momento per accogliere la vitalissima esperienza urbana. La più disponibile realtà ad acquisire nuovi significati, siamo rovine di un passato recente.

Dettaglio A

Dettaglio B

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Dettaglio C

Dettaglio D

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A

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Capitolo secondo. La frattura | Torre

Hanno provato a costruire un torre, pensando che bastasse come azione significante, cercando di raggiungere le vette dei miei lembi più alti. Qualcuno direbbe che i miei abitanti inconsapevolmente prendono ancora scelte pensando di essere giudicati sempre inferiori. Lo sguardo, però, è chiamato verso il non ancora vissuto, e come un ricettacolo attendo di diventare dispositivo di apparizione di un mondo altro. La torre non è stata altro che una parentesi di incertezza. Attendo una comprensione più intima, nascosta sotte queste vesti decise dagli altri.

Dettaglio in scala 1:20. Orsogril costruito con tubolare in acciaio da 6 cm saldato tramite trave a C 260 e aggangiato con tiranti in acciaio intrecciato Ø 1 cm.

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Torre in calcestruzzo armato. Armature in ferro. Travi di tipo C H260 gettate in opera. Scala in orsogril saldati sulla trave e agganciati con tiranti in acciaio.

Dettaglio E

Dettaglio F

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D

E

F

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Capitolo secondo. La frattura | Esondazione

Fatto di cronaca del 14 settembre 1882 Linondazione di Verona del fiume Adige che colpì la città fu una delle più devastanti. Causò numerosi danni e vittime.

Come se questo luogo fosse circondato da un’aura di incontrastabile ciclicità. Non tutte le catastrofi portano in sè il germe del maligno. L’eterno ritorno di certi eventi qui ha quacosa di benefico. L’acqua dell’Adige che invade ancora una volta questa città forse è l’evento che stavo aspettando. Mi libererò finalmente della superficie incerta che mi è stata imposta?

Verona all’epoca di re Pipino, nell’Iconografia Rateriana” oppure Civitas Veronensis

Si ripete la caduta della torre...

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Capitolo secondo. La frattura | Mondo sommerso

Il mondo sommerso procede a smascherare le mie membra...

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Capitolo secondo. La frattura | Grado zero

Sono stata fortunata. Ho atteso questo momento a lungo e sono stata ripagata. Le superfici hanno subito il cambiamento tanto atteso, e sfortunatamente per i miei abitanti è avvenuto grazie a una catastrofe. Mi dispiaccio per loro, ma almeno ora potrò essere compresa, guardata e finalmente abitata. I segni del mio passato sono ora esibiti, e in quanto recente rovina parlerò ora il linguaggio di un’archeologia del futuro. La materia di cui sono composta parlerà al mio posto.

Dettaglio A

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Dettaglio B

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Dettaglio C

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Dettaglio D

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Dettaglio E

Dettaglio F

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Capitolo terzo Che è il capitolo del materialismo


Capitolo terzo. Materialismo | Il progetto

Negozio Olivetti, New York 1953

Questo scarto urbano a Veronetta ormai chiamava materia da tutte le sue superfici. Fu proprio il suo primitivismo felice, la sua ricerca interessata, a spingerlo fin qui a esperire sulla sua pelle la forza materica di questo luogo. Sarebbe forse diventata la sua seconda caverna, trasposizione del vitalismo radicato ed espressioni di una volontà di un nuovo rapporto con lo spazio urbano. Come un resto archeologico, questo ritaglio di complessità avrebbe desiderato essere portato all’esasperazione, ssecondato con la giusta attenzione. Caverna di Lascaux

Le superfici si rendono esplicative del desiderio di un vitalismo materiale.

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Capitolo terzo. Materialismo | Il progetto

Sezione prospettica. Cinema

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Dettaglio A

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B

A

Dettaglio B

Dettaglio D

Dettaglio C

Processo di trasformazione materica delle superfici

Pianta prospettica della biglietteria. Struttura in tubolari di acciaio da 8 cm, rivestimento in pannelli di ferro brunito con spessore da 3 mm.

Graffiatura del calcestruzzo tramite martello e scalpello

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Capitolo terzo. Materialismo | Il progetto

Sezione prospettica. Tempio delle macchine

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A

Dettaglio A

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Dettaglio B

Dettaglio C

Processo di trasformazione materica delle superfici

Muro in mattoni forati

Mattoni forati spaccati e calcestruzzo spruzzato.

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Dettaglio D


Capitolo terzo. Materialismo | Il progetto

Non si vive in uno spazio neutro e bianco; non si vive, non si muore, non si ama nel rettangolo di un foglio di carta. Si vive, si muore, si ama in uno spazio quadrettato, ritagliato, variegato, con zone luminose e zone buie, dislivelli, scalini, avvallamenti e gibbosità, con alcune regioni dure e altre friabili, penetrabili, porose.

Dettaglio canalina in scala 1:10. Trave a T in acciaio appoggiata una trave IPE sezionata e imbullonata sul calcestruzzo. Canalina costruita con profili di acciaio rivestiti da una guaina impermeabilizzante. Pavimentazione costituita da uno strato di magrone in cui è inserita una maglia elettrosaldata da 10x10 cm. Lo strato superficiale è composto da laterizio UNI 25x5x12 in malta di calce.

Foucault M., Utopie Eterotopie

Dettaglio in scala 1:10 dell’attacco a terra di infissi e grate con binario a scorrimento.

Pianta delle pendenze in scala 1:400

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Dettaglio in scala 1:10 della piastra in piombo con canale di scolo.

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Capitolo terzo. Materialismo | Il progetto

Dettaglio pavimentazione in scala 1:25

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Bibliografia

Foucault M., Utopie Eterotopie, Napoli, Cronopio 2006

Pierconti M., Terunobu Fujimori. Opere di architettura, Milano, Mondadori Electa 2019

Agamben G., L’uomo senza contenuto, Roma, Quodlibet 2013

Agamben G., Che cos’è il contemporaneo, Milano, Nottetempo 2008

Semerani L., Gallo A., Lina Bo Bardi. Il diritto al brutto e il SESC-fabrica da Pompéia, TECA 7, Edizioni CLEAN, Napoli 2012

Foucault M., Spazi altri, Milano, Mimesis Edizioni 2011

Barbara A., Storie di architettura attraverso i sensi, Milano, Postmedia 2011

Daumal R., Il Monte Analogo, Milano, Adelphi Edizioni 2016

Perec G., Specie di spazi, Torino, Bollati boringhieri 2020

Bataille G., Documents, Edizioni Dedalo, Bari 2009

A cura di Finazzi-Agrò E., Pincherle M. C., Oswald de Andrade: da Pau-Brasil al Manifesto antropofago, Milano, Melmeti editore 2018

Marotta A. Ensamble studio, Siracusa, LetteraVentidue 2019

Martino C., Gaetano Pesce. Materia e differenza, Roma, Testo e immagine 2003

Nivola scultore, Catalogo Electa, Firenze Mostre 2003

Meyhöfer D., Materiali per l’architettura contemporanea Metallo, Milano, Motta Architettura 2008

Venturi R., Complessità e contraddizioni nell’architettura, Bari, Edizioni Dedalo 2018

Altea G., Costantino Nivola, Nuoro, Ilisso Edizioni 2005

Bataille G., Lascaux. La nascita dell’arte, Milano, Abscondita 2014

Ishigami J., Freeing Architecture, Parigi, Fondation Cartier 2018

Kubin A., L’altra parte, Milano, Adelphi Edizioni 2017

Nicoletti M., L’architettura delle caverne, Bari, Editori Laterza 1980

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