PAIS(VI)AGEM Turismo, infrastrutture e patrimonio naturale: linee guida per lo sviluppo della baia di Guaraqueçaba, Brasile
UniversitĂ degli Studi di Ferrara | Dipartimento di Architettura Corso di Laurea Magistrale in Architettura Sessione straordinaria marzo a.a.2013-2014 Relatore | Luca Emanueli Correlatori | Alessandro Cambi - Marta Maria Bertan Sella Gabardo Laureandi | Enrico Porfido - Claudia Sani
ABSTRACT
Paisviagem - paesaggi mutevoli nasce da un’analisi a più livelli del litorale dello stato del Paranà, nel sud del Brasile, prestando maggior attenzione alla Baia di Paranaguà. Attraverso l’analisi comparata di tutti i fattori caratterizzanti il territorio, si è arrivati a definire un nuovo polo economico, turistico, storico e naturalistico di differente vocazione rispetto a quelli già esistenti: Guaraqueçaba e i suoi paesaggi. L’analisi dei singoli casi ha evidenziato la mancanza di organizzazione, gestione, promozione della città e delle aree circostanti a nord della baia, il cui potenziale turistico è ancora inesplorato. Guaraqueçaba diventa centro, luogo di approdo e partenza di una nuova rete infrastrutturale, per far scoprire e conoscere le meraviglie naturali e incontaminate della baia nord. La costa diventa luogo principale della riflessione di progetto. Intesa come interazione armoniosa in continua trasformazione visiva, materiale, funzionale, interattiva, dinamica e sostenibile tra l’azione umana sul territorio, quella del mare con le sue maree e, infine, la terra con la sua vegetazione. La ri-connessione della città al resto della regione avviene mediante l’integrazione della rete infrastrutturale già esistente ed il progetto di ri-definizione della città e, nello specifico, del suo waterfront, mira a trasformarla in un polo turistico di nicchia, con la concentrazione di percorsi ecologici-sportivi in tutta l’area del municipio.Per poi ri-collegare il territorio circostante,l’installazione di micro-architetture ne facilita la scoperta e visita. Questi piccoli interventi architettonici, strutture interamente realizzate in materiali locali e con tecniche tradizionali, si pongono in relazione di continuità col territorio, creando così un nuovo paesaggio dal paesaggio esistente.
PAIS(VI)AGEM - eu vi na paisagem uma viagem num pais onde as pessoas agem. Abbiamo vissuto il paesaggio come un viaggio in un paese dove le persone realmente agiscono.
INDICE Capitolo 1 - Cenni di economia brasiliana
1.1 – A ascensão do sul, la rapida crescita dei paesi del sud del mondo 1.2 – HDI, human development index 1.3 – Il ranking mondiale 1.4 – Brasile, modello di sviluppo nazionale 1.5 – Breve storia del turismo brasiliano 1.6 – Dal turismo sostenibile all’ecoturismo: gli accordi di Mohonk, Lanzarote e Quebec 1.7 – Il turismo come risorsa, il rapporto del World Travel and Tourism Council 1.8 – Fattori di crescita del turismo brasiliano, dalla Coppa del Mondo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 1.9 – Investimenti e futuro, il piano di regionalizzazione del turismo ed il programma nazionale di ecoturismo
Capitolo 2 – Costa del Paranà e turismo
2.1 – Introduzione allo studio statistico 2.2 – L’impatto del turismo sull’economia del Paranà 2.3 – Il turismo in Paranà 2.4 – Studio della domanda turistica 2.5 – Le regioni turistiche del Paranà 2.6 – La regione del litorale paranaense 2.7 – Il sistema dei trasporti 2.8 – Guaraqueçaba, centro della baia nord 2.9 – Conclusioni
Capitolo 3 – Il patrimonio naturale della regione
3.1 – Inquadramento generale dell’area 3.2 – IAP e COLIT, gli enti locali coinvolti nella amministrazione delle aree protette 3.3 – I piani strategici del litorale, Guaratuba, Matinhos e Pontal do Sul 3.4 – Sistema Nacional das Unidades de Conservaçao ambiental, il sistema di protezione ambientale brasiliano 3.5 – Unità di Protezione Integrale 3.6 – Unità di Uso Sostenibile 3.7 – Aree di Protezione Ambientale 3.8 – Parchi e foreste 3.9 - Stazioni Ecologiche e ricerca 3.10 – Le riserve private del patrimonio naturali 3.11 – Flora locale, la prevalenza della mata atlantica 3.12 – Fauna, specie protette e in vie di estinzione 5
11
13 14 15 17 19 21 23 24 25
29
31 32 32 33 34 34 38 41 41
43
45 45 46 47 48 49 50 55 68 72 79 79
Capitolo 4 – I paesaggi del litorale
4.1 – Il concetto di costa 4.2 – Il litorale del Paranà, la classificazione dei paesaggi 4.3 – Almeida 4.4 – Antonina 4.5 – Ararapira 4.6 – Barbados 4.7 – Bertioga 4.8 – Guaraguaçu 4.9 – Guaraqueçaba 4.10 – Guaratuba 4.11 – Ilha do Mel 4.12 – Ilha Rasa, Mariana e Ponta Mariana 4.13 – Ilha e Vila do Superagui 4.14 – Ipanema 4.15 – Matinhos 4.16 – Morretes 4.17 – Paranaguà 4.18 – Pontal do Sul 4.19 – Porto Tagaçaba 4.20 – Poruquara 4.21 – Saiva 4.22 – Salto do Morato 4.23 – Sebuì 4.24 – Serra do Itaqui 4.25 – Tibicanga 4.26 – Vila Fatima 4.27 – Vila das Peças 4.28 – Conclusioni
Capitolo 5 – Infrastrutture e trasporti della baia
5.1 – Il sistema di collegamenti esistenti 5.2 – I collegamenti terrestri 5.3 – I collegamenti marittimi 5.4 – Punti di attracco e stato di fatto 5.5 – Previsioni di piano e l’individuazione dei punti della rete 5.6 – Proposte di riconnessione 5.7 – Conclusioni
Capitolo 6 – Storia e sviluppo della regione litorale
83
85 85 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113
115
117 117 117 118 120 122 124
127
6.1 – Cenni storici generali 6.2 – La scoperta della baia di Paranaguà 6.3 – Focus on: Le tribù indios 6.4 – Lo sviluppo delle risorse agricole
129 129 130 132 6
6.5 – Superagui, la prima colonia svizzera 6.6 - L’isolamento della baia nord 6.7 – Il turismo e le prospettive per lo sviluppo futuro
Capitolo 7 – Geologia costiera del Paranà
7.1 – Localizzazione della regione costiera del Paranà 7.2 – La composizione geologica della Baia 7.3 – Agenti e processi costieri 7.4 – Tipologie di costa e stabilità dei terreni 7.5 – Le spiagge paranaensi 7.6 – Tendenze attuali e future 7.7 – Conclusioni 7.8 – Vocabolario
Capitolo 8 – La nuova rete turistica, riorganizzare la baia
8.1 – Connessioni regionali, l’emergenza isolamento 8.2 - L’ecoturismo, le possibilità di ripresa del turismo locale 8.3 – Connessioni locali, mezzi di trasporto ecologici e landmark di attracco 8.4 - La rete della baia nord 8.5 – Gli eco-percorsi turistici
Capitolo 9 – Guaraqueçaba, il polo centrale della baia nord
9.1 – Città e storia, la migrazione dal villaggio fantasma di Ararapira 9.2 – Dati turistici e statistiche 9.3 – L’assetto urbanistico e lo sviluppo della maglia urbana 9.4 – Il piano strategico 2006-2016 9.5 – Cittadinanza e turismo, le interviste pre-questionario 9.6 – Progettazione partecipata, i questionari alla popolazione locali 9.7 – L’importanza del processo partecipativo, le conclusioni 9.8 – Analisi urbana: punti di forza e debolezza, opportunità e rischi 9.9 – Conclusioni e proposte di piano
Capitolo 10 – Il waterfront della città, il biglietto da visita
10.1 – Il progetto di riqualificazione della piazza principale, la connessione come strategia 10.2 – Le nuove funzioni, edifici riqualificabili e proposte 10.3 – Paesaggio e urbanistica, il punto di incontro 10.4 – Verde pubblico 10.5 – Materiali e attrezzature
Capitolo 11 – Le micro-architetture
11.1 – Le micro-architetture, il recupero ecologico 11.2 – Materiali e tecnologie locali 7
135 136 136
141
143 143 147 148 149 150 150 151
155
157 157 160 160 162
179
181 181 181 182 184 185 190 192 196
207 209 211 222 223 234
237
239 239
11.3 – Il modulo 0 11.4 – MA1. I percorsi galleggianti tra le mangrovie 11.5 – MA2. Le torrette di osservazione degli uccelli 11.6 – MA3. Le piattaforme di osservazione dei delfini 11.7 – MA4. Le barriere di protezione dei sambaquis 11.8 – Costi di produzione
Capitolo 12 – Conclusioni
240
242 246 250 254 258
261
12.1 – La metodologia di progetto 12.2 – Lo sviluppo del progetto all’estero 12.3 – Il paesaggio come sviluppo sostenibile 12.4 – Le premesse per lo sviluppo della baia
263 264 265 265
Capitolo 13 – Bibliografia e sitografia
269
Capitolo 14 – Ringraziamenti e evolução pessoal
275
Capitolo 15 – Tavole
285
CENNI DI ECONOMIA BRASILIANA
1.1 – A ascensão do sul, la rapida crescita dei paesi del sud del mondo
crescita deve essere vissuta come la storia dello sviluppo di capacità individuali e del progresso sostenibile nei paesi nei quali risiede la maggior parte della popolazione mondiale. La vera protagonista di questo processo è la classe media, le cui aspettative di vita, dimensione e rendimento sono aumentati in modo esponenziale. L’ingresso e partecipazione al mercato mondiale di questi paesi è passata dal 25% al 47% negli ultimi trentanni, così come i rapporti di commercio esclusivo sud-sud si sono intensificati dall’8,1% al 26,7%. Molti paesi, inoltre, beneficiano degli effetti positivi nei settori che contribuiscono allo sviluppo umano, specialmente nell’area della salute. Un esempio sono le industrie farmaceutiche indiane che forniscono medicine ed attrezzature ai paesi africani ad un prezzo accessibile. Lo sviluppo di queste nuove potenze mondiali è stato possibile sicuramente dalla presenza di governi-stati attivi nel controllo dello sviluppo, dalla esplorazione dei mercati mondali e per lo scommettere in una politica sociale innovatrice. Uno stato-governo forte, attivo e responsabile sviluppa una politica diretta in entrambi i settori, pubblico e privato, assumendo come base una visione a lungo spettro, basata su norme e valori comuni. Le nazioni che hanno conseguito creare condizioni corrette e sostenere un aumento del rendimento e dello sviluppo umano, non hanno adottato di certo una unica modalità. A confronto con sfide diverse, tutti i paesi si sono relazionati a problematiche di regolazione dei mercati, promozione delle esportazioni, sviluppo e progresso industriale, adattamenti tecnologici. Investire nelle capacità delle persone non è solo una appendice del processo di sviluppo, ma una parte integrante di tutto ciò. Tutti i paesi recentemente industrializzati hanno adottato la strategia del “importare
Negli ultimi dieci anni sono stati inaspettatamente molti i paesi del sud del mondo ad accelerare il loro sviluppo, in termini di educazione, salute e rendita. Le proiezioni al 2024 dicono che i tre paesi emergenti per eccellenza, Brasile, Cina e India, supereranno insieme il prodotto interno lordo di Canada, Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Stati Uniti. Ma nel caso specifico della crescita di questi paesi, non si può fare riferimento esclusivamente a dati economici, ma bisogna considerare le conseguenze sociopolitiche di uno sviluppo non controllato. Sono state individuate dalla Commissione del Programma per delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (PNUD) le quattro linee guida per una corretta pratica di crescita: il miglioramento del concetto di uguaglianza, inclusa l’argomento equità uomo-donna, il fornire una maggiore rappresentanza sopratutto dei giovani nei governi e aumentarne il potere partecipativo, l’affrontare le pressioni ambientali ed, infine, il gestire le alterazioni demografiche. Inoltre vengono esortati tutti i governi ad una analisi critica per la promozione di uno mondo più giusto e uguale. La crisi finanziaria del 2008 ha letteralmente frenato le potenze mondiali, le cui economia sono solo oggi in fase di lento recupero.Questa stagnazione non sembra, però, aver intaccato la rapida avanzata dei paesi del sud, dando vita ad un grande dibattito. La “ascensione del sud” viene spesso interpretata come il naturale riequilibrio mondiale, da tempo aspettato. Per quanto fino ad oggi si sia trattato l’argomento esclusivamente in termini economici, ora entrano in gioco dinamiche molto più estese che mettono in relazione più paesi e governi allo stesso tempo. La crescita di questi paesi non ha precedenti ad oggi, ne in ritmo ne in dimensione. Questa 13
G4 G8
BRA G4
IND
CHI
ZA
MEX
USA
JAP
GER
FRA
UK
ITA
CAN
RUS
EGY
G8
G14 1miliardo US$
CONFRONTO TRA I PAESI BRICS E I GRUPPI G8 E G14
1.2 – HDI, human development index
tutto quello che il resto del mondo ha a disposizione ed esportare tutto ciò di cui il mondo ha bisogno”. Le economie di dimensioni ridotte si sono specializzate in prodotti di nicchia, i cui risultati si vedono però dopo anni o che semplicemente fungono da base per lo sviluppo futuro. Pochi sono i paesi che sono riusciti a mantenere un ritmo di crescita costante senza un investimento pubblico. Nei paesi dove la disuguaglianza di reddito è basse, lo sviluppo ha un impatto maggiormente positivo nella riduzione della povertà, a confronto con paesi che registrano una differenza elevata tra classi. La promozione dell’uguaglianza si basa su educazione, salute, protezione sociale e giuridica, organizzazione sociale, partecipazione. Lo stato-governo deve garantire l’accesso a tutti i cittadini a tutti i servizi, questo è il requisito base dello sviluppo umano.
L’indice di sviluppo umano è sicuramente il termine di paragone più completo per l’analisi critica del progresso di un paese. I criteri di valutazione, infatti, non sono semplicemente economici e ciò permette di tracciare un profilo più sensibile e chiaro delle condizioni in cui si trova un paese. Il primo dei criteri di valutazione è l’educazione, il cui indice si quantifica nel rapporto tra gli Anni Previsti di Istruzione e gli Anni Medi di Istruzione, seguito dall’Indice di Aspettativa di Vita e l’Indice di Reddito. L’indice finale è la media tra geometrica tra i tre. I paesi valutati, 186 in totale, vengono poi posizionati in una classifica e divisi in fasce di sviluppo: molto elevato, elevato, medio e basso. L’esatta metà si trova nelle prime due fasce, avvalorando la diffusa teoria dell’equilibrio economico mondiale. 14
0.181
0.251
2009
0.313
2020
2030
Europa Sud America Nord America
Medio Oriente Africa Asia
PREVISIONI CRESCITA CLASSE MEDIA MONDIALE | 2009-2030 migliaia di milioni di persone | anni
HDI FATTORI COMPONENTI DELL’INDICE DI SVILUPPO UMANO posizioni negli ultimi anni. Ricordiamo anche che il Brasile ha una superficie di 8’514’000 kmq e 200 milioni di abitanti, esattamente la metà del territorio e della popolazione di tutto il continente. Il suo sviluppo considera quindi una base territoriale e demografica ampissima. Per uno sviluppo controllato e rispettoso dell’uomo, il PNUD ha proposto quattro grandi aree di impegno per facilitare il processo di sviluppo. Rafforzamento del concetto di uguaglianza. Maggior uguaglianza, incluso tra uomini e donne e tra tutti i gruppi etnici, a prescindere dall’essere essenziale, è molto importante per la promozione dello sviluppo umano. L’educazione aumente la autoconsapevolezza e permette di accedere a migliori posizioni di lavoro, partecipare al dibattito pubblico e esigere dai governi attenzione sulle tematiche più scottanti, salute, sicurezza sociale ed altri diritti.
Tutti i paesi che hanno mostrato un miglioramento dell’HDI negli ultimi anni, lo hanno fatto in modo repentino e, a volte, preoccupantemente incontrollato. Non è desiderabile,infatti,ne auspicabile che sia solo l’Indice di Reddito a crescere, accompagnato da uno sviluppo della disuguaglianza della educazione e della longevità.
1.3 – Il ranking mondiale Dei dodici stati dell’America del Sud, sono ben otto a rientrare nelle fasce di sviluppo molto elevato ed elevato. Apre la classifica il Cile al 40°, seguito da Argentina (45°), Uruguay (51°), Venezuela (71°), Perù (77°), Brasile (85°), Ecuador (89°) e Colombia (91°). Nella fascia immediatamente successiva Suriname, Bolivia, Paraguay e Guiana. Il Brasile occupa quindi la sesta posizione a livello sud americano, salendo di molte 15
1
0.638
0.711 0.764 0.711
0.705
0.744
0.737 0.667 0.882
0.676
0.808 0.790
Norvegia
23
Italia
41
Cile
49
Argentina
50
Uruguay
67
Venezuela
79
Brasile
82
Perù
98
Ecuador
98
Colombia
100
Suriname
111
Paraguay
113
Bolivia
121
Guyana
very high human development high human development medium human development
L’INDICE DI SVILUPPO UMANO DEI PAESI DEL SUD AMERICA Corea Cile Messico Brasile
0,9
Tunisia Turchia Cina Indonesia Tailandia Vietnam India Gana Bangladesh
0,7
0,5
Uganda Ruanda
0,3
0,1
0,10
,3
0,50
,7
0,9
INDICE DI SVILUPPO UMANO | 1990-2012 rapporto tra anni | anni 16
Permesso di rappresentanza e partecipazione. Le persone, i cittadini devono poter influenzare le scelte politiche del paese, specialmente i giovani. Confrontarsi con le sfide ambientali. Le minacce ambientali, come le alterazioni climatiche, la deforestazione, l’inquinamento atmosferico e delle risorse idriche e le catastrofi naturali, affliggono tutti, ma danneggiano maggiormente i paesi poveri. I paesi che contribuiscono in modo sostanziale a queste alterazioni devono essere consapevoli delle proprie responsabilità e del dovere di tutelare l’ambiente. Gestire i cambiamenti demografici. Nell’ultimo trentennio la popolazione mondiale si è raddoppiata, arrivando a 7000 milioni nel 2011. In conclusione, la crescente forza economica del sud deve essere sviluppata parallelamente ad un percorso di sviluppo umano controllato. L’investimento in questo sviluppo non si giustifica solo per questioni morali, ma è la chiave del successo per entrare in una economia mondiale più competitiva e dinamica. I paesi meno sviluppati possono solo giovare del successo degli altri paesi emergenti. Un commercio sempre più fiorente sud-sud pone le condizioni per trasferire le capacità di produzione da una regione ad un’altra meno sviluppata. L’integrazione regionale e le relazioni sud-sud possono essere facilitate da nuove istituzioni e nuove collaborazioni. La creazione di nuovi collegamenti aiuta i paesi a condividere le conoscenze, le esperienze e le scoperte tecnologiche. La maggiore rappresentanza del sud nella società mondiale può solo accelerare il progresso specialmente per ciò che concerne le grandi sfide mondiali. Le organizzazioni internazionali iniziano sempre più a dar peso ai paesi emergenti. Non a caso è nato il gruppo del G20, nel quale troviamo Brasile e Argentina in rappresentanza del sud America. La considerazione di queste forze emergenti è funzionale anche alla
consapevolezza che sono loro a generare le opportunità, in opposizione ad una ormai stagnante economia europea e americana.
1.4 – Brasile, modello di sviluppo nazionale Sin dal dibattito per le elezioni presidenziali del 2006 era chiara la necessità del Brasile di ricominciare a crescere, dopo ormai venticinque anni di stagnazione del reddito pro capite. Fino ad allora, infatti, la crescita era del 0,3% annuo. I candidati si pongono come obiettivo il 5% annuo, con la consapevolezza di dover creare le condizioni tali affinché tutto questo possa accadere. Fondamentale la necessità di migliorare la capacità di produzione esistente, aumentando la produttività del capitale. Segue il bisogno di ridurre le quantità di capitale esportate all’estero, in favore di uno sviluppo interno maggiore. Sostegno e crescita nei prossimi anni sarà possibile solo con l’accrescimento del valore della tecnologia e dell’innovazione. La bassa efficacia del modello di sviluppo precedente ha portato alla necessità di studiarne uno nuovo. Considerando che non esiste solo una risposta alle richieste dell’economia di un paese, si prova a riassumere le diverse correnti di pensiero che accendono il dibattito contemporaneo brasiliano. In primi ci sono coloro che cercano di dare continuità alle idee liberali e insistono ancora sul tentativo di rii-applicazione del modello precedente. In opposizione chi è consapevole che, nell’economia mondiale, il concetto di ricchezza non è e non può essere statico, ne nell’aspetto qualitativo che in quello quantitativo. Chi ha il potere cambia in continuazione. La terza corrente di pensiero mette al centro di tutto l’educazione, come unico mezzo di avvio del processo di sviluppo. In tutti i paesi civilizzati il processo di sviluppo educativo è stato parallelo a quello economico. È necessario precisare anche 17
che in Brasile esiste già un folto gruppo di persone con le capacità e conoscenze per supportare lo sviluppo di alcune aree. Esempi sono aziende come la Petrobras, tra le leader mondiali per la gestione di risorse energetiche rinnovabili e non. La quarta e ultima proposta riguarda il progetto per una nazione ricca, intesa in senso sociale, economia, scientifica e tecnologica. Nessun paese negli ultimi sessanta anni si è arricchito esportando in via tradizionale materie prime e materie lavorate. Nascono in Brasile i primi Movimenti per un Brasile Competitivo (MBC), il Gruppo Gestione e Azione (GGA) e la Fondazione per la Qualità Nazionale (FNQ). La presenza di questi enti è importantissima e porta all’avanzamento in campo pubblico, nonostante non sia stato ancora tutto sviluppato in campo privato. Nella maggior parte dei casi, il privato ed il pubblico fanno ancora fatica a mescolarsi. Per quanto un risultato imprenditoriale sia positivo, raramente influenza il paese, se non rare eccezioni. Nel caso specifico del Brasile, la grande presenza di risorse naturali dovrebbe essere considerata maggiormente anche dai privati, in modo da poter potenziale l’economia nazionale, andando così a favorire la loro stessa, che altrimenti potrebbe anche funzionare ma sicuramente in termini e risultati diversi. Giappone e Korea del Sud sono riusciti negli ultimi anni a farlo, senza avere le risorse naturali del sud America. Per poter crescere in modo sostenibile, il Brasile deve riuscire a risparmiare di più e migliorare la qualità degli investimenti e le loro caratteristiche. Nonostante sia evidentemente opportuno e giusto investire nelle ricche risorse naturali territoriali, è necessario potenziare gli investimenti per il settore quaternario, informazione e comunicazione, terziario, servizi, e secondario, alta tecnologia. “L’innovazione è fondamentale per la strategia industriale brasiliana. Creare un
ambiente favorevole all’innovazione, disporre di una adeguata infrastruttura tecnologica e di centri di ricerca capaci di trasformare i dati in risultati sono alla base del successo dell’industria dei prossimi dieci anni”. Le linee guida del nuovo modello di sviluppo nazionale adottato dal governo Dilma sono quattro: ingresso nei mercati nazionali e mondiali di alta tecnologia ed innovazione, innovare la lavorazione dei prodotti convenzionali, consapevolizzare il paese e le imprese fornitrici di bene della propria importanza a scala internazionale, attivare aree di servizi nei quali sono fondamentali creatività, qualità, sapere e tecnologia. La bassa efficacia del modello di sviluppo precedente ha portato alla necessità di studiarne uno nuovo. Considerando che non esiste solo una risposta alle richieste dell’economia di un paese, si prova a riassumere le diverse correnti di pensiero che accendono il dibattito contemporaneo brasiliano. In primi ci sono coloro che cercano di dare continuità alle idee liberali e insistono ancora sul tentativo di rii-applicazione del modello precedente. In opposizione chi è consapevole che, nell’economia mondiale, il concetto di ricchezza non è e non può essere statico, ne nell’aspetto qualitativo che in quello quantitativo. Chi ha il potere cambia in continuazione. La terza corrente di pensiero mette al centro di tutto l’educazione, come unico mezzo di avvio del processo di sviluppo. In tutti i paesi civilizzati il processo di sviluppo educativo è stato parallelo a quello economico. È necessario precisare anche che in Brasile esiste già un folto gruppo di persone con le capacità e conoscenze per supportare lo sviluppo di alcune aree. Esempi sono aziende come la Petrobras, tra le leader mondiali per la gestione di risorse energetiche rinnovabili e non. La quarta e ultima proposta riguarda il progetto per una nazione ricca, intesa in senso sociale, economia, scientifica 18
e tecnologica. Nessun paese negli ultimi sessanta anni si è arricchito esportando in via tradizionale materie prime e materie lavorate. Nascono in Brasile i primi Movimenti per un Brasile Competitivo (MBC), il Gruppo Gestione e Azione (GGA) e la Fondazione per la Qualità Nazionale (FNQ). La presenza di questi enti è importantissima e porta all’avanzamento in campo pubblico, nonostante non sia stato ancora tutto sviluppato in campo privato. Nella maggior parte dei casi, il privato ed il pubblico fanno ancora fatica a mescolarsi. Per quanto un risultato imprenditoriale sia positivo, raramente influenza il paese, se non rare eccezioni. Nel caso specifico del Brasile, la grande presenza di risorse naturali dovrebbe essere considerata maggiormente anche dai privati, in modo da poter potenziale l’economia nazionale, andando così a favorire la loro stessa, che altrimenti potrebbe anche funzionare ma sicuramente in termini e risultati diversi. Giappone e Korea del Sud sono riusciti negli ultimi anni a farlo, senza avere le risorse naturali del sud America. Per poter crescere in modo sostenibile, il Brasile deve riuscire a risparmiare di più e migliorare la qualità degli investimenti e le loro caratteristiche. Nonostante sia evidentemente opportuno e giusto investire nelle ricche risorse naturali territoriali, è necessario potenziare gli investimenti per il settore quaternario, informazione e comunicazione, terziario, servizi, e secondario, alta tecnologia.
innovare la lavorazione dei prodotti convenzionali, consapevolizzare il paese e le imprese fornitrici di bene della propria importanza a scala internazionale, attivare aree di servizi nei quali sono fondamentali creatività, qualità, sapere e tecnologia.
1.5 - Breve storia del turismo brasiliano L’introduzione del Real come moneta di stato è una delle principali ragioni dello sviluppo economico-turistico del paese. Dalla sua messa in circolo nel 1994, il Brasile crebbe con la consapevolezza di avere una moneta con un notevole potere di acquisto. Basti pensare che il valore era 1 R$ = 1 UD$. In un primo momento il Brasile è stata meta economica per i turisti stranieri, con un aumento significativo anche nel turismo interno al paese. Quest’ultimo è stato favorito dalla grande importanza culturale data al tempo libero e dalla necessità di mobilitare la routine quotidiana. L’essere umano comincia ad aver bisogno di maggior contatto con la natura e inizia a diffondersi il concetto di eco-turismo, turismo rurale e agriturismo. Attraverso piani strategici, analizzati più approfonditamente al paragrafo 1.9, il Brasile si sta inserendo lentamente in un mercato turistico competitivo. Sono già numerosi gli investimenti nel settore turistico nazionale e straniero. Dagli investimenti deriva la creazione di opportunità, alla quale consegue la necessità di gestione e perciò di formazione del soggetti interessati. Non basta quindi avere delle strutture alberghiere super lusso, ad esempio, se non si ha a disposizione un personale qualificato sufficiente. Inoltre, è fondamentale investire in settori turistici alternativi a quelli già ben radicati nel panorama mondiale. Sfruttare l’attrattiva del patrimonio naturale brasiliano è la risposta più ovvia, ma più complessa da pianificare. Nel 2009 i turisti stranieri arrivati in Brasile
“L’innovazione è fondamentale per la strategia industriale brasiliana. Creare un ambiente favorevole all’innovazione, disporre di una adeguata infrastruttura tecnologica e di centri di ricerca capaci di trasformare i dati in risultati sono alla base del successo dell’industria dei prossimi dieci anni”. Le linee guida del nuovo modello di sviluppo nazionale adottato dal governo Dilma sono quattro: ingresso nei mercati nazionali e mondiali di alta tecnologia ed innovazione, 19
80,0
60,0 40,0 20,0
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
VOLI DOMESTICI ED INTERNAZIONALI | 2006-2012 milioni di voli | anni turisti in viaggio. La crisi della vicina Argentina ha chiarito al mondo la stretta relazione turistica tra i due paesi. I numeri di ingressi nel paese sono precipitati, evidenziando ancora una volta l’importanza del turismo regionale. Mentre i turisti europei e nord americani aumentano di numero, scoppia la moda brasiliana. Dal 2005 il Real inizia a recuperare incredibile valore e ormai il Brasile non è più una meta economica. L’organizzazione di eventi internazionali come i Mondiali di Calcio e le Olimpiadi di Rio sicuramente hanno inciso sulla trasformazione dell’industria turistica brasiliana. Sao Paulo diventa la porta d’ingresso al paese e alternativamente tornano di moda le località del nord-est e quelle del sud.
sono stati quasi 5 milioni, contro i 175 milioni che hanno viaggiato all’interno del paese. I mercati individuati sono quindi due: interno ed esterno. La macchina-turismo brasiliana ha attraversato sei fasi negli ultimi 25 anni. Negli anni ‘80 il Brasile era una meta economica e venne raggiunto dall’incredibile, per i tempi che correvano, numero di 2 milioni di persone. La grande porta di ingresso è Rio de Janeiro. Con il giro di boa degli anni ‘90, i primi sintomi della crisi economica, l’aumento della violenza a Rio ed altri eventi, il turismo internazionale entra in crisi, a favore di quello interno. Il turismo continentale guadagna molta importanza. Il cambio di moneta muda notevolmente l’assetto economico nazionale, portando a Sao Paulo il cuore dell’economia brasiliana. Nel frattempo il turismo latino si radica sempre più. La svalutazione del Real all’inizio del 1999 in combinazione con una pulitura dell’immagine del Brasile, riporta i 20
7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
TURISTI STRANIERI | 2006-2012 migliaia di persone | anni
1.6 – Dal Turismo Sostenibile all’Ecoturismo: gli accordi di Mohonk, Lanzarote e Quebec
e culturale mondiale, rispettando i fragili equilibri che caratterizzano le mete turistiche. Le attività turistiche dovranno considerare le tradizioni e culture del luogo e le dinamiche delle comunità locali. Principi base sono la solidarietà, il rispetto reciproco e la partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti nel processo, tanto pubblici quanto privati. Qualche anno dopo, nel 2000, l’Institute for Policy Studies ha organizzato un evento internazionale durante il quale è stato scritto l’Accordo di Mohonk. Tutti i partecipanti hanno riconosciuto l’emergenza di dover avviare un programma di Turismo Sostenibile e di Ecoturismo. Per la prima volta compare in un documento ufficiale la differenza tra Turismo Sostenibile ed Ecoturismo, con le rispetti definizioni e obiettivi. Il Turismo Sostenibile è quello che cerca di minimizzare gli impatti ambientali e socio-culturali e allo stesso tempo promuove benefici economici
Fino ad oggi sono state tre le occasioni in cui sono stati redatti documenti ufficiali riguardo lo sviluppo sostenibile del turismo mondiale. Nel 1995 i partecipanti della Conferenza Mondiale del Turismo Sostenibile hanno redatto la Carta di Lanzarote, dal nome dell’isola delle Canarie dove aveva sede l’evento. Brevemente i soggetti coinvolti, considerata situazione ambientale mondiale, il degrado dovuto ad uno sviluppo incontrollato e sregolato, hanno individuato venti punti di intervento. Lo sviluppo turistico dovrà fondarsi su criteri di sostenibilità, sopportabile da un punto di vista ecologico, affrontabile economicamente e paritario eticamente. Lo sviluppo deve considerare gli effetti che causerà sul patrimonio naturale 21
PASSEGGERI DEI MAGGIORI PORTI E AEROPORTI 22
per le comunità locali. Le imprese turistiche devono promuovere e vendere i prodotti in modo responsabile e autentico, in modo da creare aspettative realistiche. Inoltre, devono saper valutare gli impatti negativi sociali, culturali, ambientali ed economici di una gestione errata. I soggetti coinvolti dovranno essere formati, educati e responsabilizzati sulle tematiche ambientali ed avere i mezzi necessari a monitorare i meccanismi che agiscono sull’ambiente. L’Ecoturismo viene, invece, definito come Turismo Sostenibile in aree naturali,che crea vantaggi per l’ambiente e le comunità visitate ed, inoltre, promuove l’apprendimento, la conoscenza ed il rispetto degli aspetti ambientali e culturali. Nasce la necessità di avviare programmi di finanziamento dei progetti turistici internazionali e programmi di controllo dell’operato delle aziende del settore. Nella Dichiarazione di Ecoturismo del Quebec, redatta nel maggio del 2002 dalla Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) e dal Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), viene presentato il panorama mondiale ed elencate tutte le tipologie di soggetti coinvolti, con annessi diritti e doveri. Le definizioni di Turismo Sostenibile ed Ecoturismo vengono unificate in una sola, in quanto “si riconosce che l’ecoturismo incorpora i principi di turismo sostenibile, considerando i suoi impatti ambientali, economici e sociali. Gli obiettivi generali prevedono la conservazione dei patrimoni naturali e culturali, la pianificazione, lo sviluppo e le operazioni necessarie al miglioramento della qualità della vita. I partecipanti hanno elaborato 49 raccomandazioni per i governi, i privati e le comunità per l’implemento dell’ecoturismo. I governi hanno la responsabilità di formulare politiche e strategie di sviluppo nazionale, regionale e locale, che siano compatibili con uno sviluppo sostenibile. Inoltre sono
incaricati di redarre piani di monitoraggio e previsione degli impatti ambientali. I privati devono rispettare le risorse naturali coinvolte nei loro piani, acqua, energia e materiali, devono inoltre autoregolarsi in materia. Obbligatoria la cooperazione tra gli enti e le associazione, di qualunque scala si tratti. Rigide regolamentazioni anche riguardo l’uso di materiali, prodotti, logistica e risorse umane locali e, per quanto possibile, si consiglia di investire nella formazione della manodopera locale. Le associazioni non governative, a base comunitaria e i centri di ricerca devono fornire appoggio tecnico, economico, educativo e di formazione. Sono responsabili principali del monitoraggio degli impatti ambientali.
1.7 – Il turismo come risorsa, il rapporto del World Travel and Tourism Council Secondo i dati pubblicati dal WTTC, Consiglio Mondiale dei Viaggi e del Turismo, il settore turismo contribuisce al 9,5% all’economia mondiale. Nel caso specifico del Brasile, il turismo rappresenta il 9,2% del Prodotto Interno Lordo del paese, collocandolo al sesto posto nella classifica mondiale. Le previsioni di crescita dei prossimi anni vedono nel decennio 2014-2024 un costante aumento del 3,7% del PIB, nostro PIL. I numeri del turismo fanno ben sperare nel rafforzamento di questo settore. Ad oggi i posti di lavoro generati dal settore sono 8,5 milioni, l’8,4% del totale del paese. Le previsioni parlano del 9,7% nel 2024, con più di 10 milioni di posti di lavoro. Aumenteranno notevolmente anche gli investimenti nel campo. Se fino ad oggi sono 52 bilioni annui di Reais spesi nel turismo, nel 2024 saranno 114 bilioni, più del doppio. Il ministero del Turismo specifica, nel suo rapporto annuale, che il turismo che incide sul bilancio rimane sempre quello interno al 23
4000 3500 3000 2500 2000 1500
2024
2014
2013
2012
2011
2010
2009
POSTI DI LAVORO SETTORE TURISMO | 2009-2024 migliaia di posti di lavoro | anni cui seguono Germania, Spagna, Regno Unito, Francia e Italia.
paese, con l’85% del fatturato totale di settore e 197 milioni di voli domestici. Il rapporto tra imbarchi internazionali e domestici è di 1 a 10. Al 2012 sono stati 9 milioni gli arrivi internazionali e 85 milioni quelli domestici. Ad influenzare enormemente questi dati sono sicuramente i finanziamenti concessi dalle banche locali per le imprese del settore. La Caixa Economica Federal, il Banco do Brasil, il Banco do Nordeste e il Banco da Amazonia hanno contribuito solo nel 2012 con 11 bilioni di Reais. I maggiori beneficiari sono le imprese aeree, le agenzie di viaggi, i noleggi auto, le aziende alberghiere, ristoranti e parchi tematici. Negli ultimi anni sono aumentati tanto anche gli eventi internazionali organizzati nel paese. Nel 2003 erano 62 gli eventi, contro i 304 del 2011. In nove anni il Brasile è cresciuto del 309%, occupando così il 7° posto nella classifica mondiale in cui primeggiano gli Stati Uniti con 759 eventi, a
1.8 – Fattori di crescita del turismo brasiliano, dalla Coppa del Mondo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro L’organizzazione di questi due eventi in Brasile ha causato non poche polemiche, specialmente riguardo la necessità di investire il denaro pubblico in modo alternativo. In fase di candidatura per la Coppa del Mondo, il presidente Lula aveva detto che la Coppa, come le Olimpiadi, sono fondamentali per mobilitare il paese, per promuoverlo a livello mondiale, generando un salto di qualità nei servizi e modernizzando le infrastrutture statali. Gli investimenti al 2014 sono di R$23 bilioni per infrastrutture civili e R$10 bilioni per servizi. Le attività economiche che beneficiano di 24
6.5 milioni
7.9 milioni
7.7 milioni US$
10.4 milioni US$
L’IMPATTO DEI MEGAEVENTI SULL’ECONOMIA DEL PAESE
1.9 – Investimenti e futuro, il piano di regionalizzazione del turismo ed il programma nazionale di ecoturismo
questi investimenti non sono solo le imprese di costruzione, ma anche l’area di accoglienza turistica e specialmente le infrastrutture urbane e aeroportuali. Secondo la ricerca di mercato della azienda Deloitte, la percentuale di effettiva realizzazione dei progetti previsti si aggira intorno al 91%, con conseguente attivazione di investimenti stranieri al 76%. Il flusso dei turisti si incrementa, così come la promozione del paese all’estero. Rimane appena sufficiente al generazione di impieghi diretti ed indiretti, che si aggira intorno al 65%. Coppa e Olimpiadi aggiungeranno comunque R$183 bilioni al PIL del Brasile fino al 2019, pari ad un incremento annuo del 0,4%. Risultato considerevole, ma ancora lontano dalle aspettative generate.
Il governo brasiliano riconosce la necessità di investire nel turismo e nell’ambiente ed ha di recente attivato due pogrammi. Il primo, datato 2007, è il piano di regionalizzazione del turismo (Programa Nacional de Municipalizaçao do Turismo) che si presenta come un vero e proprio piano strategico. Il programma di regionalizzazione propone la creazione di percorsi tematici all’interno di tutto il paese che funzionino come linee direttrici politiche per orientare il processo di sviluppo turistico. Regionalizzare non è solo l’atto di raggruppare i municipi vicini, ma è costruire un ambiente armonico e partecipativo tra il potere pubblico, l’iniziativa privata, il settore terziario e le singole comunità. Si tratta di 25
120 100 80 60 40 20
2024
2014
2013
2012
2011
2010
2009
CAPITALI INVESTITI NEL TURISMO | 2009-2024 migliaia di posti di lavoro | anni
2006 2008 2010 2012 2014 ... 2024 2006 1milione di turisti
2008
2010
2012
2014 ...
2024
1miliardo US$ investiti nel settore
NUMERO DI TURISTI STRANIERI E INVESTIMENTI NEL SETTORE TURISTICO | 2006-2024 26
PROGRAMA NACIONAL DE MUNICIPALIZAÇÃO DO TURISMO strategico, non rientra nella categoria di bandi di investimento a tempo e liquidità limitata. E’ il Ministero del Turismo che direttamente seleziona i progetti proposti in questa occasione dagli enti territoriali, preferibilmente raggruppati. Mentre il Programa Nacional do Ecoturismo è uno strumento di investimento governativo. L’obiettivo è lo sviluppo di azioni integrate relazionate all’ecoturismo, attraverso il finanziamento di progetti ideati da associazioni comunitarie con esperienza nel campo dell’ambiente e del turismo. I fondi destinati si aggirano intorno ai R$150’000 a progetto, circa €50’000, e sono a tempo determinato, ovvero i progetti devono avere una durata massima di 18 mesi. Sono diverse le categorie di progetto le cui proposte possono essere presentate al comitato di valutazione. In primis i progetti destinati alla pianificazione e realizzazione di azioni destinate allo sviluppo dell’ecoturismo
promozione dell’integrazione e cooperazione tra i diversi settori, con particolare attenzione sinergica nella attuazione congiunta tra tutti i soggetti coinvolti direttamente o meno nella attività turistica di una determinata località. Il piano prevede diverse fasi di attuazione. Nella preliminare l’ovvio studio della situazione attuale con l’individuazione delle principali località di intervento. Sono i singoli stati a doversi impegnare nella realizzazione di un profilo della regione. La seconda fase prevede la costruzione di un centro fisico di accoglienza del turista che potrà essere utilizzato inizialmente come sede dell’ente che sta avviando il processo, per poi trasformarsi e funzionare con centro turistico vero e proprio.Tutte le attività vengono obbligatoriamente monitorate da diverse commissioni e in più momenti, specialmente dopo la realizzazione del centro. Trattandosi di un programma governativo simile ad un piano 27
su base comunitaria, seguono i progetti di formazione professionale e assistenza tecnica. Altra categoria i progetti finalizzati al miglioramento delle infrastrutture e attrezzature turistiche comunitarie. Con questi due programmi il governo brasiliano si dimostra aperto e contemporaneo in termini di investimento e finanziamento di attivitĂ a scopi turistici tanto pubblico quanto privato. Inoltre, la presenza di diverse commissione di selezione dei progetti garantisce una equitĂ nella selezione, altrimenti potenzialmente discutibile.
28
LA COSTA DEL PARANA’ E IL TURISMO STATALE
2.1 – Introduzione allo studio statistico
necessità di sviluppare un serie di processi strategici che danno la possibilità di: - definire l’offerta turistica - realizzare, dal punto di vista istituzionale e organizzativo, una strategia che permetta di ¬assumere un ruolo attivo nel mercato turistico - promuovere la propria offerta nelle regioni generando flussi turistici con maggiore potenziale, nella prospettiva geografica, comportamentale e relazionale, diventando un polo di attrazione dei flussi per lo Stato. Il Processo di creazione di una metà turistica può essere quindi inquadrato in una prospettiva strategica come risultato di una serie di decisioni pubbliche e private e i comportamenti che hanno la capacità di aumentare la competitività del Paranà e delle sue regioni turistiche in relazione ad alcune regioni potenzialmente generatrici di flussi turistici. Definiamo quindi i fattori pull, fattori di attrazione , ovvero quelle condizioni che attraggono un gruppo o un individuo : - attrazioni artificiali o naturali - accessibilità - informazione, ospitalità e alloggio. - Immagine turistica. Considerando, in particolare, la generazione di flussi per il Paranà, sono particolarmente rilevanti le azioni imprenditoriali per l’organizzazione del turismo che operano in ogni regione con lo scopo di promuovere il turismo regionale elaborando strategie per migliorare la competitività turistica che risulta essere una delle più grandi sfide per il Paranà. Pertanto, questa analisi ventennale del turismo in Paranà vuole facilitare l’ identificazione, tramite i fattori statistici storici, dell’esistenza di fattori push (spinta), ovvero le condizioni che spingo un individuo a migrare, e dei fattori pull fornendo quindi una prima spiegazione dell’esistenza dei flussi turistici tra i due territori.
Negli ultimi 20 anni sono avvenuti fatti importanti nel settore del turismo come l’attuazione del “Programa Nacional de Municipalizaçao do Turismo” PNMT e la creazione del Ministero del Turismo che consistono nella regionalizzazione del turismo rendendo così possibile la decentralizzazione di quest’ultimo, partendo dallo sviluppo degli strumenti di marketing e qualità che diedero l’opportunità di migliorare la competitività turistica brasiliana. Negli ultimi anni il Brasile ha conquistato la possibilità di realizzare i giochi Panamericani nel 2007, la giornata mondiale della Gioventù nel 2013, la Coppa del Mondo FIFA nel 2014 e infine le olimpiadi del 2016. Tutti grandi eventi internazionali che hanno contribuito significativamente alla pubblicizzazione del Brasile all’estero e ampliare l’orizzonte turistico del paese. Il turismo dello Stato ha avuto molti avanzamenti nei suoi indicatori ma presenta ancora molte sfide da superare. Nel caso del Paranà, data la grande diversità degli elementi che compongono le sue caratteristiche turistiche, è fondamentale un sistema di informazioni turistiche che permetta lo sviluppo delle politiche pubbliche appropriate a questa caratteristica, con lo scopo di costruire un’immagine molto pubblicizzata. Per analizzare il percorso strategico che permette a un luogo di diventare una meta turistica, è necessario quindi considerare la metà come un luogo che viene scelto dal turista come obbiettivo del viaggio,che il turista desidera visitare per determinate attrazioni naturali, artificiali o culturali. Questo deve comprendere tutte le strutture necessarie per soggiornare (trasporti, alimentazione, strutture ricettive, tempo libero e intrattenimento). Questi elementi mettono in evidenza la 31
PROCESSO STRATEGICO DI DEFINIZIONE DI UN POLO TURISTICO
2.2 – L’impatto del turismo sull’economia del Paranà
h) patrimonio culturale, storico e religioso. Il turismo in Paranà si è consolidato come un attività importante per lo sviluppo locale e regionale. Prova di questo è che dal 2006 fino ad adesso, si una variazione del numero delle imprese e servizi nel turismo superiore al 42%. Come si può vedere da queste tabelle, la regione del litorale possiede i migliori indici individuali tra i municipi analizzati. Nell’indici regionali risulta essere la seconda tra tutte le altre regioni come percentuale che riguarda gli impieghi nel campo turistico. Il Municipio di Guaraqueçaba rappresenta però la minor proporzione, al contrario di Morretes che ricopre il primo posto.
Secondo i dati del governo dello stato, aggiornati all’anno 2012 il PIB(PIL) Paranense rappresenta il 5,82% del totale nazionale. Negli ultimi 20 anni l’attività turistica ha contribuito e si prevede che contribuirà, a migliorare l’economia paranense in quanto il settore agricolo e industriale da diversi anni sono in calo. L’analisi è compiuta considerando le principali attività turistiche in funzione delle prestazioni economiche: a) strutture ricettive b) agenzie turistiche c) sport e tempo libero d) ristorazione e) trasporto autostradale dei passeggeri f) noleggio auto g) attrattive naturali
2.3 – Il turismo in Paranà Il Turismo Paraná si basa su una visione istituzionale che tiene conto di due aspetti storici: la Storia istituzionale del turismo in 32
più di 3000 da 1500 a 3000 da 1000 a 1500 da 500 a 1000 fino a 500
59,6%
media 42%
48,4%
Nord del Paranà
Corredores d’acqua
42,5%
Campos Gerais
42,5% Cascate e Lago di itaipu Valli di Iguacù
54,2%
Strade e cammini
37,5%
47,2%
42,5%
Rotas do Pinhao
42,5%
Litorale Paranense
Terra dos Pinheirais
IMPRESE TURISTICHE PER REGIONE Paraná e la Storia e Realizzazione della Ricerca in Paranà. La figura mostra l’evoluzione storica delle istituzioni impegnate nella gestione del turismo a livello statale, dall 1992 fino al 2012 in cui si passa da una responsabilità totale della Segreteria dello Sport e del Turismo fino alla creazione di un vero e proprio Ministero del Turismo Statale.
Secondo Mathieson e Wall (1982, citato, OMT, 2001, p. 53)
la domanda turistica è caratterizzata dal “numero totale di persone che viaggiano o vogliono godersi le strutture turistiche e i servizi in luoghi differenti da quelli in cui lavorano e risiedono normalmente “. La domanda turistica è strettamente legata al processo decisionale di persone che visitano una destinazione e la speranza che le esigenze sono soddisfatte. La caratterizzazione della domanda turistica di un determinato luogo, è importante sia per l’analisi della situazione attuale dell’attività e sia per programmare lo sviluppo futuro di una destinazione turistica, poiché la politica pubblica costituisce la base per lo sviluppo di programmi e progetti. Proseguendo con i problemi riguardanti i consumatori, la domanda turistica tiene conto
2.4 – Studio della domanda turistica La domanda turistica rappresenta diversi concettualizzazioni che variano a seconda delle diverse aree di conoscenza che vengono presentate. Il lato economico, viene caratterizzato dal tempo e prezzo che si desidera avere per “consumare” un determinato prodotto turistico. Il concetto di consumo si riferisce direttamente alle persone che vogliono consumare un prodotto, non legato al tempo o il prezzo (BRAGA, 2003). 33
al fine di decentrare le attività e consentire la formazione di itinerari che si potrebbero integrare ai prodotti regionali, scambiando esperienze cercando nuovi mercati. Il Paraná ha quindi avviato un processo partecipativo di regionalizzazione in modo con gli attori coinvolti, i comuni, le imprese e le istituzioni e il mondo accademico partner. In un primo momento sono state istituite nove regioni turistiche, e nel 2008, partendo da un processo di ridefinizione delle regioni turistiche del Brasile. Fin dalla sua attuazione, la regionalizzazione è stata effettuata attraverso workshop che hanno permesso di mobilitare i comuni definendo un organizzazione regionale attraverso rappresentanti del governo, del settore privato e della società civile della regione, che hanno definito dei piani di sviluppo partendo da un sistema i informazioni riguardanti la domanda e l’offerta, definendo e realizzando azioni per promuovere e sostenere la commercializzazione. L’obiettivo di gerarchizzare le regioni turistiche è stato quello di identificare le rispettive destinazioni dal livello di sviluppo turistico dei comuni, analizzando diversi aspetti come: la gestione, la sostenibilità, l’offerta, la domanda turistica, e le infrastrutture di supporto.
del numero di turisti / visitatori, viaggiatori che godono di una particolare località. Questa richiesta può essere suddivisa in quattro categorie: quella reale (cioè la quantità che viene consumata); quella storica (già consumata); futura (previsione / deduzione di elaborati su basi storiche); e potenziale (che è interessato a godere). Per tutte queste categorie, è importante che sia il settore privato che quello pubblico si preoccupi della qualità dell’offerta, indipendentemente dal momento in cui questa avverrà. La domanda turistica è espressa e misurata in diversi modi. Nella maggior parte dei casi si riferisce alla “domanda effettiva”, che si applica generalmente al numero di persone che effettivamente partecipano a un’attività o visitano un determinato luogo. La domanda effettiva è in genere misurata in diversi modi: numero di turisti provenienti da un paese o una regione, il numero di passeggeri, i posti letto occupati e i visitatori di una particolare meta. Esseri consapevoli delle dinamiche turistiche, diventa essenziale per adattare l’intera organizzazione del turismo d’ingresso in modo sostenibile e positivo, consentendone l’espansione in maniera competitiva, facilitando il processo decisionale sia per gli amministratori pubblici sia per il settore privato creando così lo sviluppo di prodotti qualificati. Pertanto, l’analisi della domanda turistica è uno strumento utilizzato per valutare la soddisfazione dei turisti, al fine di sviluppare e migliorare i prodotti turistici di una regione, al fine di soddisfare le aspettative dei consumatori .
2.6 – La regione del litorale paranaense Un litorale affascinante, pieno di alternative turistiche, che si concentrano in una piccola area. Nonostante questo nel litorale si concentra un impressionante numero di attività differenti che sorprendono il visitatore per la loro naturale bellezza, incantevoli villaggi, fiumi, spiagge tranquille e isole. Il suoi percorso storico della strada Graciosa e la ferrovia che collega Curitiba a Paranaguá, la bellissima isola del Miele e il Parco Nazionale Superagüi sono l’ideale
2.5 – Le regioni turistiche del Paranà In seguito alla Politica Nazionale del Turismo, il Paraná, a sua volta, ha promosso dal 2004, il processo di regionalizzazione del turismo 34
2012
1992
regionale statale altri paesi
regionale statale altri paesi
PROVENIENZA DEI FLUSSI TURISTICI 14000 13000 12000 11000 10000 9000 8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 2012
2007
2002
1997
1992
automobile autobus aereo
MEZZI DI TRASPORTO TURISTICI 35
14,0 13,0 12,0 11,0 10,0 9,0 8,0 2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
FLUSSI TURISTICI STATALI | 2006 - 2012 milioni di persone | anni
CLASSIFICA DELLE REGIONI TURISTICHE 36
FREQUENZA DELLE VISITE E MODO DI VIAGGIARE
PROVENIENZA E SESSO DEI TURISTI
SPESA MEDIA PRO CAPITE E ETA’ DEI VISITATORI 37
Turismo Nautico Turismo Gastronomico Tempo libero, sole e spiaggia Turismo di Pesca Turismo Religioso Turismo d'Affari ed Eventi Turismo Culturale Turismo d'Avventura Ecoturismo
4,0% 4,0% 9,3% 4,0% 5,3% 6,7% 25,3% 14,7% 24,0%
ATTRATTIVE PER TEMA NELLA REGIONE LITORANEA per chi ama un mix di storia e natura; inoltre culla della colonizzazione dello Stato, sulla costa sono presenti diverse città storiche come Guaraqueçaba, Morretes, Antonina e Paranaguá. A Paranaguà infatti è possibile visitare uno dei più grandi porti del Brasile e il Santuario di Nostra Signora del Rocio, patrona del Paranà. La foresta atlantica è una delle meglio conservate del Brasile. Nelle sue baie, si possono osservare i delfini e la vita pacifica dei pescatori locali, e approfittare della cucina tipica del luogo. La Costa di Paraná corrisponde a sette comuni con una popolazione di 245.845 abitanti, e copre una superficie di 6.057 km2, che rappresenta circa il 3% dello stato. Limitato a nord con lo stato di San Paolo, dove si trova il villaggio Ararapira e a sud con lo stato di Santa Catarina. La sua geografia è evidenziata dalla presenza della pianura costiera, le baie di Paranaguá
e Guaratuba e la Serra do Mar sono state dichiarata come Riserva dichiarata nel 1991 dall’UNESCO della Biosfera.
2.7 – Il sistema dei trasporti La maggior parte dei turisti che visitano il litorale Paranense, proviene da Curitiba, seguito da altre regioni dello stato, i turisti stranieri corrispondono a circa il 3% del flusso tuirstico dell’area, in leggero aumento negli ultimi anni. Il mezzo di trasporto più utilizzato è l’automobile, mentre la struttura d’accoglienza più utilizzata e la casa propria con un 39,3% nel 2006; in secondo posto si ha la casa di parenti o amici 28,1%, nonostante negli ultimi annia utilizzo di hotel, bed&breackfast e pousadas sta aumentoando come si nota dal dato realtivo all’aumento della spesa media giornalieri del singolo turista. 38
FLUSSO TURISTICO E MEZZI DI TRASPORTO
PRINCIPALI PROVENIENZE DEI TURISTI
NUMERO POSTI LETTO NELLE STRUTTURE DI ACCOGLIENZA 39
LITORALE
ANTONINA MORRETES
GUARAQUEÇABA
PARANAGUA’
CURITIBA PONTAL DO SUL
collegamento via mare collegamento via terra
MATINHOS GUARATUBA
municipio turisticamente sviluppato municipio in cui è in atto un piano turistico di sviluppo municipio non sviluppato turisticamente
COLLEGAMENTI TRA I MUNICIPI E STATO DI SVILUPPO TURISTICO 40
CURITIBA
1h20
CURITIBA ANTONINA GUARAQUEÇABA GUARATUBA MATINHOS MORRETES PARANAGUA’ PONTAL DO SUL
ANTONINA GUARAQUEÇABA
77 km 1h20
GUARATUBA
MATINHOS
MORRETES
PARANAGUA’ PONTAL DO SUL
174km 5h00 119 km 1h50 111 km
1h35
68 km 1h10 91 km 1h15
97 km
1h40
101 km 3h00 91 km 1h35 86 km
1h25
14 km 0h30 52 km 1h00
83 km
1h30
174 km 5h00 101 km 3h00
178 km 5h30 173 km
119 km 1h50 91 km 1h35 108 km 5h30
5 km
5h00 104 km 3h30 142 km 3h45 0h30
111 km 1h35 86 km 1h25 173 km 5h00 5 km 0h30 68 km 1h10 14 km 0h30 104 km 3h30 74 km 1h25 69 km
74 km 1h25 56 km 1h10
44 km
69 km 0h55 51 km 0h45
34 km 0h40
38 km 0h35 66 km
0h55
91 km 1h15 52 km 1h00 142 km 3h45 56 km
1h10 51 km
0h45 38 km 0h35
97 km 1h40 83 km 1h30
1h05 34 km
0h40 66 km
179 km 4h00 44 km
179 km 4h00
1h00 48 km
48 km
1h05
1h00 0h45
0h20
DISTANZE E TEMPI DI PERCORRENZA
2.8 – Guaraqueçaba, centro della baia nord
di Curitiba, capitale dello Stato (174 km), più precisamente nella micro-regione metropolitana di Paranaguá. La maggior parte dei turisti a Guaraqueçaba proviene da Curitiba, gli altri stati brasiliani sono responsabili per la seconda proporzione di turisti. L’autobus è il mezzo di trasporto più utilizzato. mentre l’uso dell’automobile è basso a causa della strada principale non asfaltata.
Guaraqueçaba è un comune nello stato di Paraná. La sua popolazione stimata nel 2004 era 8.558 abitanti. Guaraqueçaba è anche un punto di riferimento in quanto è tra le prime occupazioni esistenti nell0 Stato del Paranà dei colonizzatori portoghesi nel 1545. I suoi abitanti originari sono gli indiani Tupiniquins e Carijó. La conservazione dell’ ambiente e le caratteristiche fisiche della regione hanno fatto si che diventasse una delle poche aree in grado di mantenere le sue riserve forestali e i suoi ecosistemi.,creando attrazioni turistiche di cui possono godere gli appassionati di ecoturismo. La città di Guaraqueçaba si trova in una zona di straordinaria bellezza della costa di Paraná, essendo circondata dalle baie di Paranagua e Laranjeiras e il promontorio della Serra do Mar. La città si trova nella regione Metropolitana
2.9 – Conclusioni Questo studio ha avuto come obiettivo principale quello di invitare la società ad un’ampia riflessione sul turismo in Paraná, presentando informazioni storiche rilevanti per la sua evoluzione influenzata non solo da questioni di stato, ma che ha colpito il turismo soprattutto nazionale e internazionale in campo politico, economico, sociale, 41
ambientale e istituzionale. Lo sviluppo del turismo potrebbe essere una linea di azione per la crescita del territorio in diverse regioni turistiche dello Stato. Il turismo è, infatti, un’attività rilevante, che rappresenta uno dei settori economici più importanti del mondo in termini di fatturato e occupazione, con positive previsioni di crescita per i prossimi anni. Dal 1990, il settore dei viaggi e del turismo è diventato uno dei più importanti e grandi nell’economia mondiale. Sarà utile riconoscere l’importanza che lo sviluppo turistico avrà attraverso una strategia territoriale integrata. Per sua natura, infatti, il turismo ha un impatto sistemico, in quanto tende a coinvolgere tutti i settori dell’economia della zona in cui si sviluppa, con Il Turismo come guida ha un impatto rilevante sulla zona e direttamente influenza l’attività economica locale, consuma risorse, richiedendo un insieme appropriato di opere strutturali e infrastrutturali, determinando i requisiti di consumo (energia, acqua, trasporti) e le esigenze. Si pone l’accento quindi la necessità di produrre un sistema di informazioni turistiche sottolineando l’importanza di studi riguardanti la domanda turistica gli indici statistici sul turismo in modo da determinare le strategie e le azioni volte allo sviluppo del turismo dello stato, attraverso una pianificazione strategica basata sul monitoraggio e la valutazione.
42
IL PATRIMONIO NATURALE DELLA REGIONE
3.1 – Inquadramento generale dell’area
do Mar, le cascate e le riserve, il patrimonio naturale è tra i più variegati dell’intero Brasile. Il municipio di Guaraqueçaba si estende fino al confine con lo stato di Sao Paulo ed include i parchi naturali più preziosi della regione, come Superagui, Morato e Sebuì. La scarsa presenza dell’uomo fa si che la baia nord risulti quasi completamente governata dalla natura, mantenendone così i caratteri originari.
La costa del Paranà si estende linearmente per circa 90km. La regione litoranea, chiamata baixada litorânea, si estende per 20km nell’interno e include dalle pianure alluvionali e depositi sabbiosi della costa fino alle cime della Serra do Mar. Il clima sulla costa è molto diverso a pochi chilometri verso l’interno. Le pianure alluvionali formatasi alle pendici della Serra do Mar, rappresentano la vera e propria costa e sono governate da un clima umido tropicale, con estati calde e umide ed inversi piovosi. Spostandosi di poco verso l’interno, appena si incontra la catena montuosa, il clima diventa più secco e rigido. L’area, apparentemente di piccole dimensioni, offre un largo panorama di risorse naturali. Dalla foresta a nord, ai canali alluvionali e di marea, le isole dimensioni distribuite nella baia, le montagne della Serra
CORREDORES DA AGUA
3.2 – IAP e COLIT, gli enti locali coinvolti nella amministrazione delle aree protette Molti gli enti, governativi e non, che lavorano sul territorio per preservarne le caratteristiche naturali, attraverso interventi mirati e studiati per la protezione e la tutela dell’ambiente. Lo IAP, Istituto Ambiental do Paranà, è stato fondato nel 1992 con lo scopo di “proteggere, preservare, conservare, controllare e
NORD DEL PARANA’
CAMPOS GERAIS LAGO DI ITAPUI VALLI DI IGUACU’
ROTAS DO PINHAO
STRADE E CAMMINI TERRA DOS PINHEIROS
OVEST DEL PARANA’
LITORALE PARANENSE
INQUADRAMENTO GENERALE 45
3.3 – I piani strategici del litorale, Guaratuba, Matinhos e Pontal do Sul
recuperare il patrimonio ambientale, favorendo un miglioramento della qualità della vita e uno sviluppo sostenibile con la partecipazione della società”. L’istituto esercita il suo potere attraverso la polizia amministrativa locale e vigila sul territorio; elabora, controlla e fa eseguire i piani di protezione della qualità ambientale; valuta l’impatto ambientale dei progetti e i loro rischi; partecipa ai consigli di amministrazione dei parchi e delle riserve; incentiva e assiste i singoli municipi nei processi di forestazione dei boschi, degli orti e del verde urbano; promuove, coordina e organizza corsi di educazione ambientale. Un altro ente governativo fondamentale per lo sviluppo dell’ambiente è il Colit, Conselho do Litoral, istituito nel 1984, che si occupa di coordinare e controllare il processo di utilizzo e occupazione del territorio della regione litorale del Paranà. I membri del Colit collaborano con i municipi del territorio per la stesura degli atti legislativi e regolamenti che riguardano la regione litoranea. La funzione principale è quella di fornire pareri altamente specializzati e tecnici riguardo le proposte avanzate da privati o dagli enti pubblici per qualsiasi tipologia di intervento sul territorio. Inoltre, sul territorio, ci sono numerose associazioni private che si occupano della promozione del territorio paranaense. La CoopGuarà, ad esempio, è una cooperativa turistica che ha sede a Guaraqueçaba. I soci organizzano tour giornalieri nella baia nord, accompagnando turisti, studiosi e sportivi nei posti più selvaggi, facendoli così apprezzare il territorio nella sua purezza. Le entrate dell’associazione vengono impiegate per avviare progetti di intervento immediati sul territorio, come costruzione di percorsi pedonali e ciclabili nelle riserve naturali, segnaletica, promozione del territorio, organizzazione di eventi (Festival del Fandango).
Il litorale paranaense si estende per 90km, ma solo la metà è regolata da piani strategici. Nonostante l’obbligo di legge a premunirsi di piano strategico, esistono ancora centri urbani che fanno ancora affidamento sui vecchi piani regolatori. È il caso della prefettura di Guaraqueçaba, che nel 2006 ha redatto il Plano Diretorio 2006-2016 e aspetta la sua scadenza per redigere il piano strategico. Le uniche tre prefetture del litorale ad aver adottato un piano strategico sono Guratuba, Matinhos e Pontal do Sul, tutte realtà della parte sud della costa. Pontal do Paranà. L’obiettivo principale è quello di promuovere l’integrazione delle politiche pubbliche (ambientali, urbanistiche e patrimoniali) in modo da garantire un corretto uso della costa , consolidando la cooperazione tra la società civile e il potere pubblico. Matinhos. Il piano ha come fine generale quello di definire strategie di intervento, linee guida, azioni e interventi che promuovano la risoluzione di problemi e conflitti dell’uso dello spazio della costa del municipio, in modo da organizzare uno sviluppo sostenibile e integrato. Guaratuba. Il piano di intervento mira a ordinare e adeguare il suolo già costruito della costa di ambito municipale, così come stabilire criteri e norme per l’occupazione futura, in modo da promuovere lo sviluppo turistico del municipio, sostenibile, ecologico e sociale.
46
2
Parco Nazionale Parco Statale Foresta Statale Area di Protezione Ambientale Riserva Privata Stazione Ecologica UNITA’ DI CONSERVAZIONE AMBIENTALE
3.4 – Sistema Nacional das Unidades de Conservaçao ambiental, il sistema di protezione ambientale brasiliano
La visione strategica del sistema è funzionale anche al generare posti di lavoro, rendita, sviluppo e offrire una maggiore possibilità di miglioramento della qualità della vita delle popolazioni locali e del Brasile intero. Le categorie si suddividono a loro volta in base all’ente responsabile: federali, statali e municipali. La seconda classificazione che viene effettuata è tra Unidades de Proteção Integral (unità di protezione integrale) e le Unidades de Uso Sostentavel (di uso sostenibile). Le prime hanno come obiettivo la conservazione del patrimonio naturale con possibilità di uso esclusivamente indiretto delle risorse naturali, con tutte le eccezioni previste dalla legge. Quelle di uso sostenibile prevedono, invece, possibilità di utilizzo sostenibile delle risorse. Nello stato del Paranà sono presenti 68 Unità registrate, di cui 27 solo sul litorale (vedi schede §3.7-10).
Il sistema di protezione ambientale brasiliano, istituito formalmente con la legge n° 9985 del 18 Luglio del 2000, è uno dei più rigidi al mondo. In questi pochi anni le Unità regolarmente accatastate sono già 1649, divise in 12 categorie di Unidades de Conservaçao (Unità di Protezione). Le categorie si differenziano per modalità di protezione dell’area e usi permessi, quelle che hanno bisogno di maggior attenzione per particolarità di specie presenti o situazioni di emergenza da contenere e quelle che possono essere trasformate e utilizzate rispettando criteri di sostenibilità e nello stesso tempo permettendone l’accesso e la conservazione. 47
3.5 – Unità di Protezione Integrale Estação Ecológica - Stazione Ecologica
Monumento Natural - Monumento Naturale Area destinata alla conservazione di luoghi isolati, rari e di grande bellezza, permettendo diverse modalità di visita. Questa categoria può essere costituita da più aree private, solo se le attività realizzate al loro interno sono compatibili con gli obiettivi dell’unità di conservazione in cui sono incluse.
Area destinata alla conservazione del patrimonio naturale e alla ricerca scientifica. L’accesso è strettamente riservato a coloro che sono coinvolti in attività di ricerca. In nessuna forma sono ammesse alterazioni all’ecosistema esistente, se non per fini di ripristino e raccolta di campioni a fini di ricerca.
Refúgio da Vida Silvestre – Rifugio Fauna Selvatica
Reserva Biológica - Riserva Biologica
Area destinata alla conservazione di luoghi isolati, rari e di grande bellezza, permettendo diverse modalità di visita. Questa categoria può essere costituita da più aree private, solo se le attività realizzate al loro interno sono compatibili con gli obiettivi dell’unità di conservazione in cui sono incluse.
Area destinata alla conservazione della diversità biologica, nella quale è possibile effettuare interventi di recupero degli ecosistemi alterati al fine di ripristino dell’equilibrio naturale. Non accessibile al pubblico, se non con fini di ricerca e previa autorizzazione. Obiettivo principale è protezione del Bioma specifico dell’area.
Parque Nacional - Parco Nazionale
Area di grande estensione destinata alla protezione di più ecosistemi naturali e luoghi di grande importanza e bellezza naturale. Il parco è la categoria che permette più interazione tra i visitatori e la natura stessa, in quanto permette lo sviluppo di attività ricreative, educative e di interpretazione ambientale, oltre alla ricerca scientifica. L’accesso è regolamentato dal Plano de Manejo (Piano di Gestione). 48
3.6 – Unità di Uso Sostenibile Reserva Extrativista
Área de Proteção Ambiental – Area di Protezione Ambientale
Area naturale utilizzata dalla popolazione per l’esercizio di attività tradizionali come agricoltura di sostegno e allevamento di animali di piccola-media dimensione, garantendo l’uso delle risorse naturali in modo sostenibile. È totalmente accessibile ed è permessa la ricerca scientifica.
Area fortemente caratterizzata da attributi naturali, estetici, naturali fondamentali per la qualità della vita ed il benessere della popolazione. Generalmente si tratta di aree di grande estensione, con l’obiettivo di proteggere la diversità biologica, dare un ordine al processo di occupazione umana e assicurare la sostenibilità nell’uso delle risorse naturali. Può essere costituita sia da terreni pubblici che privati. Ha un organo interno destinato alla amministrazione, il Conselho de Administração.
Reserva de Fauna – Riserva per la Fauna locale Area naturale con concentrazione di animali di specie native, terrestri o acquatiche. Adeguate per gli studi tecnico-scientifici sulla fauna locale.
Área de Relevante Interesse Ecológico – Area di Rilevante Interesse Ecologico
Reserva de Desenvolvimento Sustentàvel – Riserva di sviluppo sostenibile
Area con obiettivo di conservare gli ecosistemi naturali caratteristici della regione. Generalmente, area di piccola estensione, con poca o totale assenza di occupazione umana e con caratteristiche naturali particolari. É costituita da terreni pubblici e privati.
Area naturale abitata da popolazioni native, le cui attività di sostegno sono sostenibili. Permessa visita e ricerca scientifica.
Reserva Particular do Patrimônio Natural – Riserva Privata del Patrimonio Naturale
Floresta Nacional – Foresta Nazionale
Area privata con l’obiettivo di conservare la diversità biologica. È permessa l’attività di ricerca e la visita turistica, ricreativa ed educativa. Creata per iniziativa del singolo privato, si appoggia completamente agli organi di gestione dell’Unità di Conservazione competenti.
Area con copertura forestale dove predominano specie native con possibilità di uso sostenibile. È ammessa la presenza di popolazione nativa solo se risiede nell’area dalla sua creazione. È provvista di un organo di organizzazione proprio, il Conselho Consultivo, finalizzato principalmente al rilascio di autorizzazioni di ricerca e attività. 49
3.7.1 - Área de Proteção Ambiental de Guaraqueçaba
Codice area | 0000.00.0017 Sfera amministrativa | Federale Bioma | Mata Atlântica Superficie | 282 444 kmq Comuni | Antonina, Campina Grande do Sul, Guaraqueçaba, Paranaguà 50
3.7.2 - Área de Proteção Ambiental Estadual de Guaratuba
Codice area | 0000.41.0500 Sfera amministrativa | Estadual Bioma | Mata Atlântica Superficie | 199 569 kmq Comuni | Guaratuba, Matinhos, Morrettes, são Jose dos Pinhais, Tijucas do Sul 51
3.7.3 - Área de Proteção Ambiental do Iraì
Codice area | 0000.41.0501 Sfera amministrativa | Estadual Bioma | Mata Atlântica Superficie | 11 536 kmq Comuni | Quatro Barras, Piraquara, Pinhais, Colombo 52
3.7.4 - Área de Proteção Ambiental Estadual de Piraquara
Codice area | 0000.41.0502 Sfera amministrativa | Estadual Bioma | Mata Atlântica Superficie | 8 881 kmq Comuni | Piraquara 53
3.7.5 - Área de Proteção Ambiental do Pequeno
Codice area | 0000.41.0658 Sfera amministrativa | Estadual Bioma | Mata Atlântica Superficie | Comuni | Sao Jose dos Pinhais 54
3.8.1 - Parque Nacional de Saint Hilaire – Lange
Codice area | 0000.00.0164 Sfera amministrativa | Federal Bioma | Mata Atlântica Superficie | 25 119 kmq Comuni | Guaratuba, Matinhos, Morrettes, Paranaguà 55
3.8.2 - Parque Nacional do Superagui
Codice area | 0000.00.0178 Sfera amministrativa | Federal Bioma | Marinho Superficie | 34 000 kmq Comuni | Guaraqueรงaba 56
3.8.3 - Parque Estadual do Rio da Onça
Codice area | 0000.41.0512 Sfera amministrativa | Estadual Bioma | Mata Atlântica Superficie | 118 kmq Comuni | Matinhos 57
3.8.4 - Parque Estadual do Boguaçu
Codice area | 0000.41.0514 Sfera amministrativa | Estadual Bioma | Mata Atlântica Superficie | 6 052 kmq Comuni | Guaratuba 58
3.8.5 - Parque Estadual do Pau-oco
Codice area | 0000.41.0518 Sfera amministrativa | Estadual Bioma | Mata Atl창ntica Superficie | 905 kmq Comuni | Morretes 59
3.8.6 - Parque Estadual Roberto Ribas Lange
Codice area | 0000.41.0524 Sfera amministrativa | Estadual Bioma | Mata Atl창ntica Superficie | 2 698 kmq Comuni | Antonina, Morretes 60
2.8.7 - Parque Estadual da Ilha do Mel
Codice area | 0000.41.0529 Sfera amministrativa | Estadual Bioma | Mata Atlântica Superficie | 2 700 kmq Comuni | Paranaguà 61
2.8.8 - Parque Estadual Pico ParanĂ
Codice area | 0000.41.0532 Sfera amministrativa | Estadual Bioma | Mata Atlântica Superficie | 4 000 kmq Comuni | Antonina, Campina Grande do Sul 62
2.8.9 - Parque Estadual do Pico Marumbi
Codice area | 0000.41.0540 Sfera amministrativa | Estadual Bioma | Mata Atl창ntica Superficie | 8 745 kmq Comuni | Morretes, Piraquara, Quatro Barras 63
2.8.10 - Parque Estadual da Graciosa
Codice area | 0000.41.0541 Sfera amministrativa | Estadual Bioma | Mata Atl창ntica Superficie | 1 189 kmq Comuni | Morretes 64
2.8.11 - Parque Nacional Marinho das Ilhas dos Currais
Codice area | 0000.00.2874 Sfera amministrativa | Federal Bioma | Marinho Superficie | - kmq Comuni | Pontal do ParanĂ 65
2.8.12 - Parque Estadual Serra da Baitaca
Codice area | 0000.41.0531 Sfera amministrativa | Estadual Bioma | Mata Atl창ntica Superficie | 3 052 kmq Comuni | Piraquara, Quatro Barras 66
2.8.13 - Floresta Estadual do Palmito
Codice area | 0000.41.0521 Sfera amministrativa | Estadual Bioma | Mata Atlântica Superficie | 530 kmq Comuni | Paranaguà 67
3.9.1 - Estação Ecológica de Guaraqueçaba
Codice area | 0000.00.0054 Sfera amministrativa | Federal Bioma | Marinho Superficie | 6 050 kmq Comuni | Guaraqueçaba 68
3.9.2 - Estação Ecológica do Guaraguaçu
Codice area | 0000.41.0497 Sfera amministrativa | Estadual Bioma | Mata Atlântica Superficie | 1150 kmq Comuni | Paranaguà 69
3.9.3 - Estação Ecológica da Ilha do Mel
Codice area | 0000.41.0528 Sfera amministrativa | Estadual Bioma | Mata Atlântica Superficie | 2 240 kmq Comuni | Paranaguà 70
3.9.4 - Reserva Biológica Bom Jesus
Codice area | 0000.00.2634 Sfera amministrativa | Federal Bioma | Mata Atlântica Superficie | 34 179 kmq Comuni | Antonina, Guaraqueçaba, Paranaguà 71
3.10.1 - Reserva Particular do Patrimônio Natural Fazenda Figueira
Codice area | 0000.00.1184 Sfera amministrativa | Federal Bioma | Mata Atlântica Superficie | 819 kmq Comuni | Guaraqueçaba 72
3.10.2 - Reserva Particular do Patrimônio Natural Sìtio do Bananal
Codice area | 0000.00.1189 Sfera amministrativa | Federal Bioma | Mata Atlântica Superficie | 29 kmq Comuni | Morretes 73
3.10.3 - Reserva Particular do Patrim么nio Natural Perna do Pirata
Codice area | 0000.00.2152 Sfera amministrativa | Federal Bioma | Mata Atl芒ntica Superficie | 18 kmq Comuni | Morretes 74
3.10.4 - Reserva Particular do Patrimônio Natural Reserva Ecologica Sebuì
Codice area | 0000.00.2311 Sfera amministrativa | Federal Bioma | Mata Atlântica Superficie | 400 kmq Comuni | Guaraqueçaba 75
3.10.5 - Reserva Particular do Patrimônio Natural Serra do Itaqui
Codice area | in fase di registrazione Sfera amministrativa | Estadual Bioma | Mata Atlântica Superficie | 6 700 kmq Comuni | Guaraqueçaba 76
3.10.6 - Reserva Natural Rio Cachoeira
Codice area | in fase di registrazione Sfera amministrativa | Estadual Bioma | Mata Atl창ntica Superficie | 4 292 kmq Comuni | Antonina 77
3.10.7 - Reserva Particular do Patrimônio Natural Urù
Codice area | 0000.00.1188 Sfera amministrativa | Federal Bioma | Mata Atlântica Superficie | 128 kmq Comuni | Guaraqueçaba, Lapa 78
3.11 – Flora locale, la prevalenza della mata
investimenti governativi forniscono un sistema di sorveglianza nelle aree più a rischio.
La Mata Atlantica è un bioma di foreste tropicali che si estende per tutta la costa sud est del Brasile, arrivando al Paraguai e alle regioni nord dell’Argentina. I suoi fenomeni biologici risalgono all’era dell’Eoceno (5536 milioni di anni fa), che lo rendono uno dei biomi più antichi al mondo. Solo il 10% dell’estensione originale della foresta è rimasta ancora in vita, a causa dei processi di deforestazione iniziati durante il periodo della colonizzazione europea. Questo bioma ha una grande eterogeneità ambientale, che caratterizza i 3 300 km della costa del Brasile. Con più di 20 000 specie di piante, 1 700 specie vertebrate e molte altre non ancora identificate rappresenta uno tra i cinque biomi mondiale più importanti in termini di varietà. Per questa motivazione si estende a diverse latitudini, regioni climatiche e topografie che variano dal livello del mare ai 2 700metri s.l.m. La Mata Atlantica è il Bioma più presente sul territorio brasiliano, occupandone il 17,4% con un estensione di 1 484 946 kmq. Una eterogeneità ambientale che caratterizza i 3 300 km della costa del Brasile. Dopo lo stato di Minas Gerais e São Paulo, è proprio il Paranà ad occupare la terza posizione per estensione con i suoi 20 977 kmq. Il “corridoio verde” tra la costa di São Paulo e il Paranà ospita la più grande e continua fascia di Mata Atlantica di tutto il paese. Il rischio più grande per questo bioma è la distruzione illegale alla quale negli anni è sottoposta. Inquinamento, illegale estrazione di risorse naturali come palme e piante ornamentali, abusivismo edilizio, espansione del sistema viario sono solo alcune delle cause di questo insensato processo di distruzione. Per questo nascono la fondazione “SOS Mata Atlantica” e lo “Instituto Nacional del Pesquisas Espaciais”, che grazie ad
3.12 – Fauna, specie in via di estinzione Ma non sono solo le specie vegetali a rappresentare la ricchezza naturale di quest’area. Molte le specie animali in via di estinzione che si possono trovare solo e unicamente in questa regione del mondo. Tra le mangrovie della baia di Guaraqueçaba, è possibile avvistare un piccolo volatile chiamato “figuriha do mangue” (statuetta della magrovia), che insieme al “tucano de bico verde” (tucano dal becco verde) e allo “jacarè de papo amarelo” (coccodrillo dal manto giallo), rappresenta una delle specie in via di estinzione più conosciute della zona. Seguono i “papagaios de cara roixa” (pappagalli dalla testa rossa) che nidificano solo nell’Ilha das Peças e la cui “revoada” (migrazione) attira biologi da tutto il mondo. Il “mico leao dourado”, più diffuso nelle aree di Bahia, è arrivato anche nel sud del Brasile. A largo delle isole Currais, a est della baia di Guaratuba, hanno trovato il loro habitat le tartarughe verdi che sembravano essersi ormai estinte. Infine, il volatile che da il nome alla baia nord, ovvero il Guarà, che si era apparentemente estinto ormai dal 1800, negli ultimi dieci anni è tornato a nidificare nell’area della cittadina a cui a dato il nome, mentre nella baia difronte, baia das Laranjeiras, nuotano alcuni esemplari di delfino boto-cinza.
79
MACANA DE JARDIM
FLAMBOYANT
FIGUEIRAS
ANDIRA ARAROBA
PAU BRASIL
JACARANDA MIMOSO
JEQUITIBA
PEROBA ROSA
FLORA LOCALE | LA MATA ATLANTICA 80
FIGURINHA DO MANGUE
TUCANO DE BICO VERDE
conirostrum bicolor
ramphastidae dicolorus
TARTARUGA MARINHA VERDE
MICO LEÃO DOURADO
chetonia mydas
leontopithecus rosalia
JACARE’ DE PAPO AMARELO caiman latirostrus
PAPAGAIOS DE CARA ROIXA amazonas brasiliensis
GOLFINHOS BOTO-CINZA
GUARA’
sotalia guianensis
pelecaniformes ruber
FAUNA LOCALE E SPECIE IN VIA DI ESTINZIONE 81
I PAESAGGI DEL LITORALE
4.1 – Il concetto di costa La costa è il luogo nel quale la terra e il mare si incontrano, è la zona di contatto tra i due elementi che si estende dalla linea di bassa marea sino al limite di influenza delle onde. Da sempre l’uomo si è insediato prima sulla costa, essendo quella parte di territorio che offre maggior ricchezza. Al loro arrivo i portoghesi notarono subito che le tribù indigene avevano dominato completamente tutta l’estensione. La maggior parte della popolazione brasiliana ancor oggi risiede sulla o comunque vicino alla costa. La costa è si il punto di incontro tra terra e mare, ma è sopratutto dove l’uomo concentra le sue azioni, la sua vita e il suo sviluppo. Da un punto di vista prettamente scientifico, la costa è la linea di confine tra la terra e il mare e può essere frastagliata o lineare. Il mare è l’elemento naturale sempre in movimento e che modella la costa, la quale cambia il suo aspetto continuamente anche per il mutamento della vegetazione. Bisogna però considerare la presenza dell’uomo. La costa, perciò, non è più solo l’incontro/scontro di due elementi naturali, ma è l’interazione che questi hanno con l’intervento umano, che deve adattarsi e interagire in una armoniosa compenetrazione di elementi.
Armonia perfetta
Percorrendo in barca i canali tra l’isola di Superagui e l’isola das Peças si assiste alla perfetta armonia tra i due elementi naturali terra e mare. La ciclicità e la mutevolezza dello spazio è visibile attraverso le maree che tracciano due linee di costa ben diverse e la vegetazione, rappresentata prevalentemente da mangrovie, che si divide perfettamente tra la sabbia in cui affonda le radici e l’acqua che regolarmente le copre. Ma anche senza allontanarsi troppo da Guaraqueçaba si può assistere a questo fenomeno, in cui l’uomo rappresenta solo un elemento di passaggio, che non si ferma, ma attraversa senza lasciare segno.
Armoniosa compenetrazione mutevole, visuale, materica, funzionale, interagente, dinamica e sostenibile tra l’azione umana sul territorio, l’azione del mare con i suoi movimenti e maree e infine la terra con la sua vegetazione in continuo mutamento.
Introduzione dell’uomo
4.2 – La classificazione dei paesaggi
Il terzo elemento entra in gioco e lentamente conquista gli spazi sulla terra senza prepotenza. È il caso della chiesa più antica del Paranà, la missione svizzera a Superagui. L’uomo inizia la conquista del paesaggio costruendo sulla terraferma, dove riesce ad avere maggior controllo dello spazio.
Il paesaggi costieri del litorale paranaense sono suddivisibili in 6 principali categorie. La classificazione è basata sul rapporto tra i tre elementi, precedentemente individuati, che influenzano la linea di costa: uomo, mare e terra. 85
Estensione graduale
Trasformazione parziale
Conquistata la terra, l’uomo inizia ad estendere il proprio controllo sul mare. Con strutture semplici e leggere, come pontili fissi e galleggianti, che tengono conto del carattere dinamico dell’elemento mare, inizia la prima fase di co-presenza dei tre fattori che determinano il disegno della linea di costa.
L’approccio umano diventa sempre più aggressivo e alla trasformazione della sezione del terreno segue la costruzione al di sopra di esso con il fine di modificare la totalità dello spazio. L’Ilha do Mel, isola di grande interesse turistico, è un perfetto esempio. L’alternanza di tipologie di costruzione fa si che negli anni si siano accumulati interventi più invasivi, come la costruzione della Fortaleza, fortezza, fino a semplici case a palafitta che non determinano modificazioni degli elementi naturali. L’uomo
Stratificazione
Se fino ad ora l’uomo si è limitato a costruire al di sopra di quello che già esiste, adesso inizia a modificare e plasmare la terra e il mare a seconda dei propri bisogni. Entrando nella cittadina di Guaraqueçaba, passeggiando sul piccolo promontorio all’estremo sud del waterfront, si può vedere come l’uomo è capace di modificare la struttura fisica degli elementi naturali e creare così un percorso sulle pareti rocciose. L’intervento umano quindi non si limita ad appoggiarsi sull’esistente, ma ne modifica le essenziali componenti.
Trasformazione totale
L’elemento uomo prevale su tutto. La sua volontà di controllo degli spazi si estende oltre la terraferma e raggiunge il mare, dove non sono più strutture leggere a rapportarsi con l’acqua, ma interventi che ne modificano la struttura fino al fondale. È il caso della costa sud della baia, che si estende da Pontal do Sul a Guaratuba. La linea di costa è completamente ridisegnata dall’uomo. 86
10
16
12
u
s Matinho
Ilha do Lessa
co de)
staçao E
Guaragu açu (E
Rio C a choe ira
14
13
piaç Gua
aba ueç raq Gua 11
15
Par a n agu à
87
APA Gua ratu ba 9
Anto
nina 5
Almeida 7
Mel Ilha do 8
Mariana 6
DIAGRAMMA DELLE CONNESSIONI
21
17
Mor rete s
o Poruq uara
20
19
18
Itaq
Barra d
Pontal do Sul
Ilha Ras a
ui (R PPN Serr a do )
4 22
Por to
pera
gui Guaratuba
Vila Fat ima
o Su 1
s Peça
a Ipanem
das Ilha
24
2
Ilha d
Tag aça ba 3 23
s ado
b Bar
4.3 – Almeida
Municipio | Guaraqueçaba Abitanti | 80 Anno di fondazione | Classificazione | Stratificazione
Caratteri generali | Il villaggio di Almeida, a nord dell’Ilha Rasa, è il più grande dell’isola. Prevalentemente abitato da pescatori, non ha altri servizi se non un piccolo bar e un ristorante. Gli elementi naturali sono ancora ben distinguibili. 88
4.4 – Antonina
Abitanti | 18 891 Anno di fondazione | 1714 Classificazione paesaggistica | Trasformazione parziale Caratteri generali | Una delle città più antiche dell’intera baia e, senza dubbio, quella con maggior interesse storico. Fino al secolo scorso, la sua importanza era dettata dalla presenza del porto Barao de Tefé, che la rendeva scalo fondamentale per le merci dirette alla capitale. Nonostante il carattere fortemente urbanizzato, basta allontanarsi pochi passi dalla piazza principale per ritrovare il contatto con la natura. La linea di costa è trasformata in modo puntuale. 89
4.5 – Ararapira
Municipio | Guaraqueçaba Abitanti | 0 Anno di fondazione | 1545 Classificazione paesaggistica | Introduzione dell’uomo Caratteri generali | Il primo insediamento della regione e sede della prima comunità del municipio. Adesso completamente abbandonato, è conosciuto come il villaggio fantasma della baia. Con la chiusura del canale del Varadouro, riaperto poi negli anni ‘60, perse la sua funzione di connettore con lo stato nord di Sao Paulo e fu soggetto ad un fenomeno di emigrazione di massa. Tutti gli abitanti si spostarono nella attuale Guaraqueçaba. 90
4.6 – Barbados
Municipio | Guaraqueçaba Abitanti | 250 Anno di fondazione | Classificazione paesaggistica | Stratificazione Caratteri generali | La comunità di Barbados è una delle uniche due presenti sull’isola do Superagui. Rappresenta un passaggio obbligato per andare sulla Praia Deserta, una delle maggiori attrattive naturalistiche della regione. Abbastanza sviluppata, con scuola elementare (ensino fundamental) e servizi base al cittadino, è costruita interamente con strutture che poggiano direttamente su sabbia e terreno. 91
4.7 – Bertioga
Municipio | Guaraqueçaba Abitanti | 300 Anno di fondazione | Classificazione paesaggistica | Stratificazione
Caratteri generali | Dirimpettaia di quella di Barbados, la comunità di Bertioga è la seconda per dimensioni dell’Ilha das Peças. La riserva naturale dei pappagalli dalla testa rossa (papagaios de cara-roixa) hanno reso questo villaggio una tappa obbligatoria per biologi e studiosi. 92
4.8 – Guaraguaçu
Municipio | Guaratuba Abitanti | 10 Anno di fondazione | Classificazione paesaggistica | Introduzione dell’uomo
Caratteri generali | La stazione ecologica di Guaraguaçu è una delle più importanti di tutto il Paranà. Aperta ai visitatori con autorizzazione, permette di conoscere la mata atlantica e gli studi sulla fauna locale sviluppati negli anni. 93
4.9 – Guaraqueçaba
Abitanti | 7’988 (totali del municipio) Anno di fondazione | 1545 Classificazione paesaggistica | Trasformazione parziale Caratteri generali | Centro dell’omonimo municipio, la prefettura di Guaraqueçaba è il fulcro della baia nord. Completamente immersa nella natura, si sviluppa facendosi spazio tra la mata atlantica, a nord, e la baia, a sud. La cittadina rappresenta lo snodo commerciale, turistico ed economico, ma nonostante tutto mantiene un carattere fortemente naturale. La linea di costa è completamente ridisegnata dall’uomo nell’area della piazza principale, per poi tornare alla sua condizione intrinseca di mutevolezza pochi passi dopo. 94
4.10 – Guaratuba
Abitanti | 32’315 Anno di fondazione | 1765 Classificazione paesaggistica | Trasformazione totale Caratteri generali | Il municipio più a sud di tutto il litorale paranaense, è l’ultimo baluardo dell’intervento umano prima dell’Area di Protezione Ambientale omonima. Il nome della città riprende il nome del volatile, il Guarà, che popolava la costa del Paranà. Oggi è un centro turistico di grand dimensioni, che ospita per lo più turisti locali stagionali. La linea di costa è stata completamente ridisegnata in base alle esigenze dell’uomo e dell’edilizia. 95
4.11 – Ilha do Mel
Municipio | Paranaguà Abitanti | 910 Anno di fondazione | 1545 Classificazione paesaggistica | Stratificazione Caratteri generali | Una delle meraviglie naturali della baia intera, l’Isola del Miele è sempre stata un punto cardine della regione. Al centro delle imboccature, fu da sempre popolata. Reperti archeologici hanno datato la presenza dell’uomo da circa 6’000 anni. Di grande interesse turistico, è riuscita a mantenere la genuinità delle sue caratteristiche. Lo sviluppo della comunità, per quanto rapido, segue regolamenti ben precisi che tutelano la costa e la sua natura. 96
4.12 – Ilha Rasa, Mariana e Ponta Mariana
Municipio | Guaraqueçaba Abitanti | 600 Anno di fondazione | Classificazione paesaggistica | Estensione graduale Caratteri generali | Una delle comunità più arretrate della regione, si distribuisce in tre punti dell’isola: Almeida (§4.3), Mariana e Ponta Mariana. Mariana è un villaggio di pescatori con pochi servizi, mentre Ponta Mariana, all’estremo sud dell’isola, ospita un faro antico, ormai in disuso, e poche case. Qui l’uomo ha costruito sulla terraferma, poco lontano dalla costa, senza perciò modificarne in nessun modo la linea. 97
4.13 – Ilha e Vila do Superagui
Municipio | Guaraqueçaba Abitanti | 700 Anno di fondazione | 1852 Classificazione paesaggistica | Estensione graduale Caratteri generali | La comunità di Superagui, tra le più antiche della baia, è l’unica ammessa insieme a Barbados nel Parco Nazionale di Superagui. Le regole molto rigide hanno fatto si che questa area mantenesse immacolato l’apparato naturale. Gli interventi umani sono perciò molto contenuti e si mantengono ad una distanza di 30 metri dalla costa, che rimane perciò illesa, fatta eccezione per il pontile di attracco delle barche. 98
4.14 – Ipanema
Municipio | Guaraqueçaba Abitanti | 40 Anno di fondazione | Classificazione paesaggistica | Estensione graduale
Caratteri generali | Piccola comunità della baia a nord-ovest di Guaraqueçaba, dove sfocia il Rio Tagaçaba. 99
4.15 – Matinhos
Abitanti | 29’831 Anno di fondazione | 1938 Classificazione paesaggistica | Trasformazione totale
Caratteri generali | Tra i municipi più giovani dello stato, in realtà da sempre rappresenta un punto di passaggio tra la baia di Paranaguà e quella a sud di Guaratuba. Completamente costruita negli anni ‘60, è stata ridisegnata interamente per soddisfare le esigenze del turismo stagionale. 100
4.16 – Morretes
Abitanti | 16 835 Anno di fondazione | 1733 Classificazione paesaggistica | Trasformazione totale
Caratteri generali | Nonostante non si trovi sulla costa, la cittadina di Morretes ha una grande importanza per lo sviluppo della baia. Considerata, insieme ad Antonina, la capitale storicaculturale della baia, Morretes è importante snodo turistico. Famosa per il barreado, piatto tipico del litorale, è considerato un pit stop obbligatorio per tutti i turisti che vanno verso il mare. 101
4.17 – Paranaguà
Abitanti | 138’748 Anno di fondazione | 1648 Classificazione paesaggistica | Trasformazione totale Caratteri generali | Senza dubbio la città più grande della baia, di grande importanza economica per la presenza di uno dei più grandi porti del sud del Brasile. Negli ultimi anni Paranaguà è diventato il cuore della baia, da dove partono tutti i collegamenti con le restanti città del litorale. La grandezza della città e del porto ha fatto si che la linea di costa originale sia andata completamente persa e sostituita dall’attuale sui fabbisogni dell’uomo. 102
4.18 – Pontal do Sul
Abitanti | 23’216 Anno di fondazione | 1983 Classificazione paesaggistica | Trasformazione totale
Caratteri generali | Pontal do Sul è il “balneario”, ovvero il congiunto di spiagge, più lungo del Paranà, circa 23km, sui 90 totali. Appartenente al municipio di Pontal do Paranà, vive di turismo e commercio che determinano repentini cambiamenti e numerosi abusivismi. 103
4.19 – Porto Tagaçaba
Municipio | Guaraqueçaba Abitanti | 1000 Anno di fondazione | Classificazione paesaggistica | Stratificazione Caratteri generali | Il Rio Tagaçaba, il fiume con la portata maggiore d’acqua della baia intera, era una delle maggiori vie fluviali della regione. Nella parte piana è stato fondato il porto omonimo, che era uno degli snodi commerciali della baia nord. La comunità sviluppatasi intorno all’attività portuale contava anche numerosi artigiani che, a contatto diretto con la materia prima, avevano a loro favore la grande influenza commerciale del porto. 104
4.20 – Poruquara
Municipio | Guaraqueçaba Abitanti | 120 Anno di fondazione | Classificazione paesaggistica | Stratificazione Caratteri generali | Piccola comunità tra i canali di Superagui e il canale artificiale del Varadouro. Rappresenta il punto di partenza per percorsi ciclabili e di trekking fino alla riserva naturale del Sebuì. La presenza dell’uomo è appena visibile dall’esterno per la presenza di piccoli pontili di sbarco. 105
4.21 – Saiva
Municipio | Guaraqueçaba Abitanti | 220 Anno di fondazione | Classificazione paesaggistica | Stratificazione Caratteri generali | La posizione strategica di Saiva fa si che chiunque voglia intraprendere il percorso ciclabile o di trekking per la riserva do Itaqui debba passare di qui. Inoltre, localizzata nella baia ad ovest dell’Ilha Rasa, ospita spesso branchi di delfini. La costa è rimasta illesa negli anni. 106
4.22 – Salto do Morato
Municipio | Guaraqueçaba Abitanti | 2 Anno di fondazione | 1994 Classificazione paesaggistica | Armonia perfetta Caratteri generali | Risalendo verso nord da Guaraqueçaba, si raggiunge una riserva naturale tra le più importanti in Brasile. Poco lontano dalla costa la Fondazione Boticario ha realizzato un vero e proprio sacrario della Mata Atlantica. Portando avanti progetti nazionali di protezione, hanno costruito un piccolo centro di accoglienza turisti, circa 10’000 l’anno, per introdurli ai percorsi che portano fino alle cascate più alte della regione. 107
4.23 – Sebuì
Municipio | Guaraqueçaba Abitanti | 0 Anno di fondazione | Classificazione paesaggistica | Armonia perfetta
Caratteri generali | Di proprietà privata, la riserva naturale è ancora molto poco esplorata e conosciuta. La consapevolezza dei proprietari fa si che ogni anno vengano tracciati piccoli sentieri nella foresta affinché i visitatori possano avventurarsi senza disagio. 108
4.24 – Serra do Itaqui
Nome | Reserva da Serra do Itaqui Municipio | Guaraqueçaba Abitanti | 0 Anno di fondazione | Classificazione paesaggistica | Armonia perfetta Caratteri generali | Altra riserva di proprietà privata, ospita percorsi di trekking che portano fino in cima alla montagna, la prima per vicinanza alla costa della catena montuosa Serra do Mar. Completamente inviolata dall’intervento umano, ospita un centro di formazione. 109
4.25 – Tibicanga
Municipio | Guaraqueçaba Abitanti | 270 Anno di fondazione | Classificazione paesaggistica | Stratificazione Caratteri generali | Un paesaggio di pescatori di medie dimensioni tra i canali che collegano Guaraqueçaba a Superagui. Costruito sulla costa dell’Ilha das Peças, ospita solo famiglie che basano la loro economia sulla pesca. Punto di partenza per i percorsi tra le mangrovie, ha una densità di costruzioni molto bassa. 110
4.26 – Vila Fatima
Municipio | Guaraqueçaba Abitanti | 150 Anno di fondazione | Classificazione paesaggistica | Stratificazione
Caratteri generali | Patrimonio Unesco, questo villaggi di pescatori conta poche abitazioni, che in compenso mantengono le caratteristiche coloniali del loro periodo di costruzione. Tra gli edifici ci sono i primi costruiti in muratura con tecniche importate dai coloni. 111
4.27 – Vila das Peças
Municipio | Guaraqueçaba Abitanti | 350 Anno di fondazione | Classificazione paesaggistica | Stratificazione Caratteri generali | Il villaggio deve il suo nome alla attività più diffusa dell’800 nella zona: la tratta degli schiavi. Appena all’ingresso della baia, le barche che trasportavano illegalmente i pezzi,“as peças”, ovvero gli schiavi, li scaricavano qui prima di avviarsi verso il porto di Paranaguà. Sviluppatosi a pochi metri dalla costa, verso l’interno, mantiene ad oggi il suo carattere naturale ed è meta turistica molto conosciuta. 112
4.28 – Conclusioni Guaraqueçaba, rimasto isolato fino ad oggi a causa della mancanza di collegamenti, ha invece mantenuto le caratteristiche naturali. Lo stato di semi-isolamento ha permesso perciò una migliore conservazione e tutela indiretta del territorio. Creare una rete marittima e non terrestre permette un miglior controllo dei flussi turistici e di conseguenza meno rischi di danni al patrimonio naturale. Da un punto di vista paesaggistico, inoltre, la più alta concentrazione di luoghi di interesse classificati come ottimale rappresentazione dell’equilibrio uomo-terra-mare si ha proprio nell’area nord della regione, la baia di Guaraqueçaba.
Il litorale paranaense ospita diverse tipologie di paesaggio, tutte uniche. L’intervento dell’uomo, generalmente finalizzato ad un incremento del turismo e dell’economia, è stato concentrato nella parte sul della costa, da Pontal do Sul fino a Guaratuba, per facilità di raggiungibilità della costa. Infatti, i collegamenti terrestri dalla capitale fino alla costa sud sono facilitati dalla presenza di strade asfaltate ad alta percorrenza che permettono un flusso continuo di turisti. La raggiungibilità è, però, un arma a doppio taglio. Abusivismo edilizio e poco controllo hanno portato alla costruzione di palazzine su tutta la costa, ridisegnandone completamente l’assetto e cancellando quasi completamente gli elementi naturali, o comunque limitandone l’interazione. L’area nord della baia, il municipio di
113
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI DELLA BAIA
5.1 – Il sistema di collegamenti esistenti
strada federale a doppia corsia e doppio senso di percorrenza, che porta a Guaratuba, o da Paranaguà prendere la PR-407 fino al bivio con la PR-412 che porta a Pontal do Sul, da un alto, e a Matinhos e Guaratuba, dall’altro. Queste due strade si presentano in buone condizioni, ma non sono certamente in grado di rispondere alle necessità del turismo di massa del fine settimana. Le poche ore di percorrenza si trasformano in intere giornate di attesa, dovute alla presenza di due sole corsie. Nel piano di potenziamento infrastrutturale dell’area metropolitana di Curitiba, Plano das Infra-estruturas da Regiao Metropolitana de Curitiba 2008-2018, è stato previsto l’allargamento di queste due strade e stanziati i fondi necessari alla realizzazione del progetto. La parte nord della baia è, invece, raggiungibile solo attraverso la PR-404, strada a doppia corsia e doppio senso non asfaltata, disseminata di buche. I tempi di percorrenza sono lunghissimi e 150km si trasformano in 4-5h di viaggio. Da anni è stato previsto l’asfaltamento della strada statale, ma tra proteste degli ambientalisti e problemi di governo, Guaraqueçaba e tutto il suo municipio giacciono in uno stato di isolamento.
Lo stato del Paranà ha due aeroporti internazionali: Curitiba e Foz de Iguaçu, ai due estremi della regione. L’aeroporto Alfonso Pena di Curitiba ha registrato 6 milioni e mezzo di passeggeri nel 2013, mentre Foz de Iguaçu quasi 2 milioni. La capitale è, inoltre, collegata perfettamente via terra con gli stati vicini, Sao Paulo e Santa Caterina, e vanta i collegamenti terrestri migliori del Brasile. Spostandosi verso il litorale la qualità inizia ad abbassarsi, fatta eccezione per la tratta Curitiba-Antonina-Paranaguà rappresentata da una strada federale a quattro corsie, due per ogni senso di percorrenza. Il Paranà ha anche uno dei maggiori porti merci del sud America, il porto di Paranaguà. Tutte le merci dirette agli stati del sud del Brasile, Argentina e Paraguay passano da qui. La rete infrastrutturale principale esistente è, quindi, di discreto livello. Invece, i collegamenti secondari sono spesso caotici.
5.2 – I collegamenti terrestri La costa paranaense è potenzialmente collegata via terra. L’uso della parola potenziale è legato alla qualità delle infrastrutture. Le strutture, infatti, esistono, ma sono poco manutenute e inadeguate per i flussi turistici alle quali sono sottoposte. Dalla capitale si può arrivare in poco tempo a Morretes, Antonina e Paranaguà, percorrendo le strade federali PR-277 e PR-116. Si tratta di un centinaio scarso di chilometri e sono tante anche le compagnie di autobus che svolgono servizio di linea. Esiste anche la possibilità di raggiungere Antonina in treno, a bordo di vagoni originali del tempo della caccia all’oro, sulla Estrada di Ferro, costruita all’inizio del secolo scorso. Per raggiungere la costa sud, ci sono due possibilità: da Morretes imboccare la PR-376,
5.3 – I collegamenti marittimi Prima di entrare in merito ai collegamenti via mare, bisogna fare una premessa. In Brasile non si parla mai di trasporto pubblico, al di fuori delle cinte urbane. Qualunque collegamento, anche terrestre, tra città è organizzato esclusivamente da imprese private. Il porto di Paranaguà è il polo centrale dei collegamenti marittimi. Oltre alle navi cargo che importano ed esportano merci al di fuori dello stato, è da qui che tutti i collegamenti per la baia hanno origine. 117
Per raggiungere Guaraqueçaba, l’Ilha Rasa, l’Ilha das Peças, l’Ilha do Superagui e l’Ilha do Mel, il turista deve partire da qui. Il buon livello di connessione terrestre fino alla città portuale fa si che questo non sia un problema, ma il problema maggiore è la mancanza di collegamenti tra i singoli centri. Da Paranaguà parte uno schema a raggiera che permette il raggiungimento dell’Ilha das Peças, ad esempio, ma una volta arrivati li bisogna tornare indietro per poter raggiungere l’altrimenti vicinissima Ilha Rasa o Guaqueçaba. Questa egemonia nei trasporti, gestita malissimo, fa in modo che raggiungere in giornata la baia nord sia una impresa quasi impossibile, tra orari vaghi e compagnie di trasporto non coordinate. Venti anni fa, il municipio di Pontal do Sul avanzò la proposta di gestire i collegamenti con l’allora emergente attrazione turistica Ilha do Mel.Oggi dal piccolo porto di Pontal partono traghetti ogni mezz’ora per l’isola, a prezzi ridotti. L’idea è, quindi, quella di sistematizzare i trasporti marittimi, facendo in modo che da Paranaguà partano tre collegamenti principali (Antonina-Guaraqueçaba-Pontal do Sul) e da questi altri luoghi partano poi le reti secondarie, definendo così maggiormente la natura economica dei trasporti nel porto di Paranaguà.
5.4 – Punti di attracco e stato di fatto Ultima tematica da affrontare riguardante le infrastrutture marittime sono i punti di attracco e le loro condizioni attuali. Paranaguà ha sistematizzato i pontili in modo che ogni compagnia gestisca e mantenga il proprio. È, quindi, interesse della singola azienda gestire e mantenere il pontile affidato in gestione dalla prefettura. Città di minor dimensione, come Antonina e Guaraqueçaba, hanno invece una gestione pubblica di moli. La prefettura di Antonina ha risolto la questione 118
INFRASTRUTTURE ESISTENTI 119
ORARIO COLLEGAMENTI MARITTIMI una sovrapposizione di layer, finalizzata alll’individuazione delle aree di maggiore importanza. I layer che compongono la Orla Maritima sono: - Unità di conservazione di Paesaggio - Infrastrutture terrestri - Infrastrutture marittime e ambiti portuali - Percorsi Storici - Cicloturismo - Punti di interesse Turistico - Piani Territoriali - Relazione tra i municipi Da un punto prettamente visivo sono state individuate 12 aree di differente vocazione che si presentano come concentrazione di punti di interesse. Si è quindi passato ad un approfondimento di queste 12, sottoponendole a quattro categorie di analisi: - Punti di interesse Culturale e di Ricerca: centri di media/grande dimensione che già sono riconosciuti come luoighi di attività culturale e
manutenzione costruendo nel 2006 un enorme pontile in cemento, materiale apparentemente più resistente e durevole. A Guaraqueçaba il pontile di attracco è una semplice piattaforma in cemento galleggiante in pessime condizioni. Tutte le piccole comunità della baia nord gestiscono in autonomia i punti di attracco e hanno sviluppato tecniche di costruzione in legno, su modello delle tribù indios presenti sul territorio, avanzatissime. In questo modo, tutti i piccoli villaggi hanno minimo due o tre punti di attracco in ottime condizioni, che andrebbero solo codificati e integrati in un progetto chiaro di rete infrastrutturale.
5.5 – Previsioni di piano e l’individuazione dei punti della rete La fase di ricerca ha portato alla produzione di un elaborato grafico composto da 120
CENTRI DI INTERESSE E CATEGORIE dei 5 centri maggiori (Antonina, Guaratuba, Paranaguà, Morretes e Guaraqueçaba), che sono gli unici ad appartenere ad almeno 3 su 4 delle categorie sopraelencate, e andranno a definire la maglia principale di connessione con la capitale Curitiba. Le altre aree costituiranno i punti di connessione della seconda maglia infrastrutturale.
nel territorio del municipio presentano anche dei centri di ricerca. - Punti di interesse Ambientale e di Paesaggio: aree di differente dimensioni che possono ospitare o meno Unità di Conservazione del Paesaggio e/o singoli spot di grande interesse paesaggistico. - Snodi infrastrutturali: importanti nodi di scambio sia terrestri sia marittimi. - Punti di interesse Economico-Turistico: aree di differente dimensioni e vocazione, centri parzialmente o completamente sviluppati nell’ambito del turismo. Questo step ci ha permesso l’individuazione 121
5.6 – Proposte di riconnessione Il progetto infrastrutturale prevede tre diverse maglie, a seconda dell’impatto dell’intervento sulla rete regionale. La prima maglia rappresenta la connessione tra i cinque luoghi di maggior interesse della costa paranaense e Curitiba, capitale. Si tratta di una maglia fissa, terrestre, di lunga distanza, ad alta percorrenza e finalizzata allo sviluppo di commercio, economia, ricerca, cultura e turismo. Gli interventi consistono in: consolidamento della strada federale a doppia pista che lega Paranaguà a Curitiba, passando per Antonina e Morretes (PR-277); allargamento della strada a corsia unica PR-376 che collega Morrettes direttamente a Guaratuba e consolidamento della PR407 che invece porta a Matihos; infine, l’intervento tanto discusso che riguarda la pavimentazione della PR-404, che connette Guaraqueçaba con Antonina, ha portato alla scelta di non asfaltare tutto il percorso, ma provvedere ad una manutenzione continua per evitare la formazione di buche. La durata di percorrenza non si ridurrebbe tanto anche con una pavimentazione migliore, data la tortuosità del percorso, quindi saranno le connessioni marittime a ricoprire il ruolo di principali connettori. La seconda maglia si compone di sub-reti che partono dai punti principali e connettono tutti i secondari sviluppando una maglia altrettanto fissa, ma sia terrestre che marittima. Parliamo di percorsi di più breve distanza, media percorrenza, definiti in base alla necessità di ricerca, cultura e turismo. La terza e ultima maglia è costituita principalmente da percorsi turistici e di ricerca. Si tratta di nuovi percorsi stagionali che collegano punti di grande interesse ambientale ma difficilmente collegabili. Sono route turistiche a percorrenza controllata, stagionali, di breve distanza sia marittime
CITTA’ città
area di interesse punto di interesse I punto di interesse II rete I rete II rete III
122
PROGETTO DI RETE INFRASTRUTTURALE 123
sia terrestri. Nel caso specifico della baia nord, la rete turistica avrà come polo centrale Guaraqueçaba, da dove partiranno tutte le connessioni per i punti di interesse naturalistico della regione nord. Non bisognerà più passare obbligatoriamente per Paranaguà o Pontal do Sul.
5.7 – Conclusioni La scelta di sviluppare delle reti infrastrutturali prevalentemente marittime è dovuta a due fattori: l’impatto ambientale e il controllo dei flussi turistici. Da un punto di vista logistico, la costruzione delle infrastrutture per i collegamenti marittimi è più semplice. Si tratta prevalentemente di pontili di piccole dimensioni, in materiali locali e realizzati con tecniche semplici, mentre la scelta delle imbarcazioni ricade su barche di piccole dimensioni a bassi consumi, fatta eccezione per i traghetti di linea per il collegamento principale Paranaguà-Guaraqueçaba che sono destinati ad un numero di persone maggiore. In questo modo si ha anche maggior controllo sui flussi turistici. Avendo, infatti, un numero di imbarcazioni limitato, aumentabile in alta stagione, è più facile la gestione dei numeri. La costruzione di una strada porterebbe a facilitare il raggiungimento e non controllare più gli arrivi. L’asse principale Paranaguà-Guaraqueçaba porterà tutti i turisti al polo centrale della rete e da li partiranno i collegamenti secondari con tutte le isole con frequenza giornaliera.
124
DIAGRAMMA DELLE CONNESSIONI 125
STORIA E SVILUPPO DELLA REGIONE LITORALE
6.1 – Cenni storici generali
sviluppo economico e sociale, durante la quale, per effetto di una intensa importazione di schiavi africani destinati al lavoro nelle piantagioni, la società brasiliana acquisì il profilo multietnico che doveva rimanere poi caratteristico della sua struttura sociale. Le riforme di Pietro II crearono tuttavia un vasto malcontento tra i ceti conservatori, l’esercito e le aristocrazie terriere. Il risultato fu che l’imperatore venne deposto da un colpo di Stato militare nel 1889. Alla monarchia subentrò la repubblica, che nel 1891 si diede una costituzione federale sul modello di quella degli Stati Uniti. La storia della neonata repubblica brasiliana fu caratterizzata, dopo un primo periodo di instabilità, da una fase di relativa prosperità durata sostanzialmente sino all’epoca della grande crisi economica mondiale del 1929, che provocò gravi tensioni sociali e un forte malcontento. Fu così che nel 1930 l’esercito portò al potere Getulio Vargas, al governo del paese sino al 1945 e poi ancora dal 1951 al 1954, dando vita a un regime ispirato ai principi del corporativismo. Dopo un decennio in cui governarono i socialdemocratici e poi i conservatori, nel 1964 un colpo di Stato dell’esercito instaurò nel paese una vera e propria dittatura militare che, attenuatasi gradualmente intorno alla metà degli anni Settanta quanto meno nei suoi aspetti più brutali, consentì infine il ritorno dei civili al governo nel 1985. Da allora il Brasile ha raggiunto una sostanziale stabilità, pur nel quadro di gravi difficoltà economiche.
Abitato da popolazioni indigene dedite all’agricoltura, il Brasile fu raggiunto solo nel 1500 dal navigatore portoghese Pedro Alvares Cabral. Nel 1549 la corona portoghese assunse direttamente il governo dei territori brasiliani, affidandone il controllo a un governatore generale e a funzionari di nomina regia. Tra il 1580 e il 1640, all’epoca dell’unificazione delle corone spagnola e portoghese, il paese fu posto sotto l’amministrazione di Madrid e fu in parte controllato - nella fascia costiera - dagli Olandesi. Tornato al Portogallo, conobbe importanti trasformazioni economiche e sociali, legate soprattutto alla scoperta di grandi giacimenti di metalli preziosi e all’incremento demografico. Nonostante le riforme introdotte nella seconda metà del Settecento dal primo ministro portoghese, il marchese di Pombal, il Brasile iniziò in quegli anni a manifestare una profonda insofferenza per il dominio coloniale. Il paese, tuttavia, giunse all’indipendenza senza una vera e propria lotta di liberazione nazionale. Fu infatti la stessa famiglia regnante portoghese, stabilitasi in Brasile dopo l’occupazione del Portogallo da parte delle truppe napoleoniche (1807), a proclamare nel 1822 l’indipendenza della colonia. Protagonista di questa svolta fu Dom Pedro, figlio di Giovanni VI del Portogallo, che nello stesso 1822 divenne imperatore del Brasile con il nome di Pietro I. Per circa un ventennio la storia del Brasile fu caratterizzata da una profonda instabilità, caratterizzata da acuti contrasti tra le élite creole e la monarchia e da continue sommosse popolari. Sotto Pietro II, divenuto imperatore nel 1841 dopo una lunga reggenza e rimasto al potere per quasi mezzo secolo, il paese conobbe una fase di grande
6.2 – La scoperta della baia di Paranaguà Durante la prima metà del XVI secolo, i primi europei (portoghesi e spagnoli) arrivano nella baia di Guaraqueçaba. Questa area era abitata da tribu di indios principalmente Tupiniquim e Carijò. I registri stimano tra 6 e 8 mila indios Carijò in tutta la costa del Paranà. 129
SPAGNA PORTOGALLO
L’ARRIVO DEI CONQUISTADORES NEL XVI SECOLO
6.3 – Focus on: Le tribù indios
I portoghesi, chiamati bandeirantes, arrivano qui con il principale obiettivo di improgionare indios e commercializzarli nel mercato degli schiavi e si stabiliscono sulle rive dei fiumi della baia. Lo stabilirsi in queste aree porta alla scoperta dell’oro sui letti dei fiumi Ribeira e Serra Negra. Questo segna l’inizio della “caccia all’oro” in Brasile. Le risorse d’oro nei fiumi del Paranà sono poche e questa attività scompare, specialmente con la scoperta delle grandi miniere nella regione di Mina Gerais. Nel XVII secolo, gli abitanti iniziano a costruire le prime abitazioni stabili e a produrre ciò di cui avevano bisogno per alimentarsi. La loro alimentazione era principalmente a base di riso, fagioli, miglio, mandioca e banana. Nella seconda metà di questo secolo i gesuiti si stabiliscono nella regione, in terreni ricevuti in dono, specialmente nella Ilha das Peças, dove fondano la Casa das Missões de Superagui.
I popoli indigeni del Brasile, povos indígenas brasileiros, comprendono un grande numero di gruppi etnici distinti che hanno abitato l’odierno Brasile ancor prima dell’arrivo degli europei, intorno al 1500. Come Cristoforo Colombo, che pensava di aver raggiunto le Indie orientali, i primi esploratori portoghesi chiamarono queste genti con il nome di indios, un nome che è usato ancora oggi. Negli ultimi 50 anni ci sono stati cambiamenti nelle politiche verso i popoli indigeni, con creazioni di riserve e leggi speciali, che hanno permesso a questi gruppi di crescere nuovamente: oggi ci sono circa 240 tribù per un totale di circa 900.000 persone. Gli indios brasiliani diedero comunque un notevole contributo allo sviluppo economico e culturale del Brasile. Nel municipio di Guaraqueçaba la tribù 130
LA BAIA DI PARNAGUA’ | 1540
I PRIMI INSEDIAMENTI NEL 1620 131
MINAS GERAIS
LA CACCIA ALL’ORO DEL XVII SECOLO i popoli indigeni sono ancora costretti ad affrontare una serie di minacce esterne e le sfide per la loro sopravvivenza e la conservazione del loro patrimonio culturale. I processi di demarcazione delle riserve sono lenti, spesso scatenano battaglie legali e le varie organizzazioni non hanno risorse sufficienti per far rispettare la tutela giuridica dei territori.
Tupiniquim, della famiglia Tupi-Guaranì, è quella con maggior numero di esponenti. I Tupi-Guaranì sono originari della costa tra Salvador de Bahia e São Paulo. Con l’arrivo dei conquistatori, gli indigeni si spostano sempre più verso sud, dove le scarse risorse minerarie e una natura particolarmente selvaggia rappresentano scarsa attrattiva per i coloni. Sono loro ad aver tracciato i primi sentieri che collegano la costa all’interno dello stato di São Paulo, fino ad arrivare all’adiacente stato del Paranà. Con l’arrivo dei francesi nel 1530, si schierarono dalla parte dei coloni portoghesi fino all’espulsione dei nuovi invasori da Rio de Janeiro nel 1567. Del 1988 la costituzione brasiliana riconosce il diritto ai popoli indigeni di perseguire i loro modi di vita tradizionali e al possesso permanente ed esclusivo delle loro “terre tradizionali”, che sono delimitate come “Territori Indigeni”, Terras Indígenas. Tuttavia,
6.4 – Lo sviluppo delle risorse agricole Nel secolo successivo, il XVIII, cresce sia la popolazione sia il lavoro: la coltivazione ed il commercio di riso, canna da zucchero, mandioca, banana, caffè, miglio e fagioli. Nascono le prime grandi fazendas, la cui attività è possibile grazie alla mano d’opera degli schiavi neri. Gli abitanti del luogo ancora praticano una agricoltura itinerante. Iniziano a nascere i primi centri 132
LO SVILUPPO DELLE RISORSE AGRICOLE NEL XVIII SECOLO
A BAIA DO PERNAGUA | 1740 133
L’IMPERO BRASILIANO NEL SECOLO XVIII
L’IMPERO BRASILIANO NEL SECOLO XVIII 134
SVIZZERA
L’ARRIVO DEI COLONI SVIZZERI E LA ESTRADA DE FERRO abitati, come Ararapira, l’antenata di Guaraqueçaba come importanza strategica. Localizzata alla fine dell’attuale Canale del Varadouro, esattamente sul confine tra Paranà e São Paulo, rappresentava un punto fondamentale di scambio e commercio. Con la fondazione del porto di Antonina, cambiano le rotte marittime e la baia diventa il centro economico. Gli abitanti di Ararapira si spostano, chi a nord, chi a sud dove andranno a fondare l’attuale Guaraqueçaba. Nel municipio di Guaraqueçaba la tribù
introducendo la tecnologia di canali di irrigazione. La fine dell’economia basata sulla mano d’opera degli schiavi provoca una crisi nella produzione agricola, determinando la fuga degli agricoltori da questa area, alla fine di questo secolo. Nello stesso periodo viene costruita la strada della Graciosa, che connette Curitiba con Antonina, e la Estrada de Ferro, la prima ferrovia che raggiunge Paranaguà, privileggiando così il trasporto terrestre. Il trasporto di merci via mare diventa perciò molto costoso. L’isolamento della regione si intensifica a causa della mancata connessione terrestre con le altre città della regione. Solo nel secolo successivo la situazione cambia, con la costruzione della strada statale PR-404 che porta fino ad Antonina.
6.5 – Superagui, la prima colonia svizzera Nel XIX secolo è il turno dei coloni svizzeri, altri immigranti europei, che arrivano nella regione e costruiscono la colonia agricola nella Ilha do Superagui. Basano il loro sostentamento sulla agricoltura e la coltivazione di riso, 135
PARAGUAY ARGENTINA
GUARAQUEÇABA CENTRO ECONOMICO DELLA BAIA
6.6 - L’isolamento della baia nord
che si installano nella regione. A partire dagli anni 70, la popolazione inizia ad emigrare verso Paranaguà, nuovo cuore economico della baia. Gli agricoltori vendono le proprie terre a prezzi molto bassi e abbandonano la attività agricola. Inoltre, molti mercenari iniziano a fare pressioni per cacciare le famiglie residenti, favorendo così l’acquisto dei terreni da parti di grandi aziende che si stabiliscono nella regione, favorite dagli incentivi fiscali che il governo federale offre. La preservazione dell’ambiente e la qualità della vita della popolazione calano. La cultura locale e la vita sociale vengono gravemente danneggiate, compromettendo lo sviluppo della comunità.
Tra il 1930 e il 1938, Guaraqueçaba, sede del municipio, vive un periodo di grande prosperità: banane e legno vengono esportate in tutta l’Argentina e nel Paraguai. A piedi o in canoa, in cerca di aree fertili ed economiche, gli agricoltori si spostano dalla valle del rio Ribeira e si stabiliscono a Guaraqueçaba negli anni 40, creando le comunità di Batuva e Pedra Chata. A partire dal 1938 inizia un processo involutivo. Una grande crisi economica capitalista si riflette sulla regione e causa molte difficoltà alla economia agricola, quasi tutta dedicata alla esportazione. Si riduce drasticamente la richiesta dei prodotti regionali e la economia locale collassa. Negli anni 50, gli agricoltori iniziano a produrre ciò che basta per il sostentamento familiare, attratti specialmente dal lavoro offerto loro dalle aziende per la produzione di palmito
6.7 – Il turismo e le prospettive per lo sviluppo futuro Guaraqueçaba oggi rappresenta un centro 136
LA PERCEZIONE DELLA COSTA NEL XX SECOLO
LA MIGRAZIONE VERSO PARANAGUA’ | 1970 137
di grande importanza naturalistica. La grande estensione della mata a nord e la concentrazione delle attività economiche della regione nell’area sud della baia, hanno fatto si che la cittadina si preservasse. Pochi sono gli abitanti fissi, mentre molti coloro che hanno qui una seconda casa. Negli ultimi anni, molti brasiliani hanno scelto Guaraqueçaba come destinazione delle loro vacanze a tal punto da far registrare un aumento nel mercato immobiliare e alberghiero. La presenza, inoltre, del centro di ricerca IBam, organizzazione statale, e numerose associazioni che lavorano sul territorio e la sicurezza ambientale ha negli anni trasformato la cittadina in una delle attrazioni maggiori per biologi, ricercatori e semplici amanti della natura. Il calendario delle visite è, infatti, interamente tarato sui ritmi biologici della baia. Ad ottobre la migrazione dei pappagalli, da dicembre a gennaio arrivano da tutto il mondo per i delfini boto-cinza e nel resto dell’inverno, nostra estate, il clima è perfetto per lo studio delle migliaia di specie vegetali della mata atlantica non ancora classificate. A tutto questo si aggiungono le tradizionali feste, come il Festival del Fandango, ballo tipico della regione, che porta tutti i migliori ballerini della baia ad esibirsi nella piazza principale di Guaraqueçaba, e tutte le feste religiose dell’anno. Lo stato di pseudo-isolamento a cui la città è stata forzatamente sottoposta non si è dimostrato completamente nocivo. Preservando i caratteri e proteggendo la natura circostante, ad oggi Guaraqueçaba rappresenta il punto naturalistico più importante del Paranà. Il turismo che sta nascendo non è di massa, ma un turismo votato alla scoperta della natura, dell’ecologia, dello sport. L’eco-turismo di cui si parla nell’accordo di Lanzarote (§1.6) trova in questo luogo un esempio di applicazione perfetta. Il turismo finalizzato
alla conoscenza, con obiettivo primario la tutela dell’ambiente. La risorsa economica per il futuro del municipio è, quindi, proprio il turismo, nella sua concezione più ecologica. La creazione di una rete di collegamento renderebbe raggiungibili le meraviglie più nascoste, ma allo stesso tempo le esporrebbe a terribili rischi. Il piano di sviluppo deve, perciò, prevedere dei meccanismi di contenimento e ordine dei flussi turistici, al fine di poterne controllare gli effetti e garantire protezione alla natura circostante.
138
GEOLOGIA COSTIERA DEL PARANA’
7.1 – Localizzazione della regione costiera
7.2 – La composizione geologica della baia
La regione litoranea dello stato del Paranà è delimitata dalla catena montuosa Serra do Mar ad ovest e dall’Oceano Atlantico ad est, confina a nord con lo stato di Sao Paulo e Santa Catarina a sud. Il confine con Sao Paulo passa per la Serra do Gato, il Canal do Varadouro e il Mar do Ararapira. La regione ha una superficie di 6600kmq e include i bacini idrici della Baia di Paranaguà e di Guaratuba. I municipi del litorale sono Guaraqueçaba, Antonina, Morretes, Paranaguà, Pontal do Paranà, Matinhos e Guaratuba, in parte anche Quatro Barras, Piriquara, Sao Jose do Pinhais e Tijuca do Sul. Questa area viene considerata come una delle cinque zone del paesaggio naturale paranaense, chiamate anche regioni geografiche naturali, e prende il nome di “Litoranea”. La Litoranea è suddivisa a sua volta in area das planicies litoraneas, regione delle pianure litoranee, e regiao das montanhas litoraneas, regione delle montagne litorali. La Serra do Mar ha caratteristiche molto diverse dai restanti casi brasiliani, in quanto non determina un semplice confine con la scarpata dell’altopiano, ma include settori originati per effetto dell’erosione differenziale. Nelle aree dove la roccia è più resistenze, i rilievi emergono dai 400m ai 900m sul livello dell’altopiano, raggiungendo così altitudini comprese tra 1300m e 1800m. La pianura costiera corrisponde alla costa ed ha una estensione di 90km con profondità intorno ai 55km. Comprende i complessi estuari della baia di Paranaguà, Laranjeiras, Pinheiros e Guaratuba, e numerose isole, alcune delle quali di grande dimensione, come l’Ilha das Peças, Rasa, do Mel, da Cotinga e Rasa da Cotinga. L’area della pianura tendenzialmente non supera i 20m sul livello del mare. Sono numerosi i punti in cui sono presenti piccoli rilievi e colline.
Nel litorale del Paranà sono presenti due stratigrafie geologiche principali: lo strato roccioso di base, o scudo, e lo strato di copertura cenozoica derivato da sedimentazioni di diversa natura. Tanto le rocce di base quanto i sedimenti sono le due grandi unità geomorfologiche regionali. Nel blocco costiero dell’area dello scudo sono state riconosciute sette unità. Lo scudo è una importante unità strutturale della crosta terrestre, costituita da rocce precambriane, sia metamorfiche sia ignee, rimaste inalterate dalle successive orogenesi. Mentre la copertura sedimentaria cenozoica è costituita principalmente da sedimenti di origine continentale e costiera. Nel primo gruppo rientrano i sedimenti alluvionali e depositi di diversa natura trasportati da corsi d’acqua con diversi effetti ed intensità, mentre i secondi sono tutti quei detriti portati dal mare e avviano processi di formazione di pianure di marea e cordoni litorali. I depositi continentali sono a loro volta divisi in quattro tipologie. I depositi della Formazione Alexandra sono presenti nelle colline isolate, topograficamente intorno ai 30m slm, e sono composti principalmente da sabbia, fango, ghiaia e strati di lignite. Le colorazioni prevalenti dello strato sono il grigio verdastro e il rosso, avendo le lame vicine colorazioni tendenti al violaceo e azzurro. I processi di sviluppo di questa formazione geologica sono principalmente ricondotti a flussi gravitazionali di detriti e delle lame, semplici e arenarie. La commistione delle nature dei depositi suggerisce un sistema di deposizione associato ai coni alluvionali, che in basse percentuali si presentano come fango. I conoidi alluvionali, depositi lungo il corso di un fiume nel punto di racconto con una montagna, di questa area ne rappresentano a pieno la morfologia. La quantità maggiore 143
pianura di marea colline isolate altopiano pianura rilievi
roccia in trasformazione podsol minerale non coerente
MORFOLOGIA DELL’AREA E TIPOLOGIE DI SUOLO cavallo di ostacoli di diversa natura nel corso del fiume, costituito da rocce più resistenti. Ultima categoria sono i depositi costieri. Le pianure costiere con cordoni litoranei sono una delle caratteristiche più marcate della costa brasiliana. Nello specifico sulla costa paranaense si estendono per tutti i 90km. Queste pianure si sono formate durante il Quaternario a seguito delle oscillazioni del livello del mare e i cordoni litoranei ne sono la prova maggiore, in quanto relazionati alle vecchie linee di costa. Le pianure sono costituite da sabbia fine. Nel caso di pianure in corrispondenza di estuari, si parla di sabbie miste a depositi argillosi. Le pianure di questa tipologia sono molto diffuse nel litorale paranaense e si trovano generalmente ad una altitudine inferiore ai 7m slm. La maggior concentrazione di questi detriti si ha nel Canal do Varadouro, l’attuale connessione allo stato di Sao Paulo, ricco anche di depositi vegetali.
si trova nel versante orientale della Serra do Quiriri. La loro funzione di drenanti è fondamentale per a pianura costiera e per il fiume tangente. In modo frequente nell’area si trovano accumuli di detriti la cui disposizione forma rampe di ripida inclinazione. Queste rampe semplicemente rendono più evidenti i processi di sedimentazione fluviale e spesso la loro maggiore componente è ghiaia. In ultimo, i depositi colluviali, sotto la quale denominazione ritroviamo tutti i detriti provenienti dai rilievi montuosi. Si tratta di polveri molto fine, con proporzioni variabili, generalmente senza una vera e propria struttura. La seconda tipologia di sedimenti sono i detriti fluviali, largamente diffusi in tutta l’area. In tutti i tipi di paesaggi, le pianure alluvionali e i canali fluviali presentano caratteristiche differenti. Nell’area della Serra do Mar sono molto frequenti le pianure limite, formatisi a 144
COSTA ROCCIOSA
COSTA SEDIMENTARIA SABBIOSA
COSTA SEDIMENTARIA ALLUVIONALE
con un corpo sabbioso
con duna frontale
con terrazzo in contatto con piana di marea
con piana di marea presenza di vegetazione acquatica
con terrazzo in contatto con piana di marea con presenza di cladium e vegetazione acquatica bassa
con terrazzo in contatto con piana di marea con presenza di vegetazione acquatica bassa
con piana di marea presenza di vegetazione alta
con terrazzo in contatto con piana di marea e presenza di vegetazione alta
con terrazzo in contatto con piana di marea e presenza di vegetazione alta
CLASSIFICAZIONE DELLE TIPOLOGIE DI SUOLO 145
di influenza marina di pianura di influenza fluviale sub-montana montana
21° - 23° 19° - 21° 17° - 19° 15° - 17° < 15°
TIPOLOGIE DI VEGETAZIONE E CLIMA nei pressi dell’Ilha Rasa, nel centro della Baia das Laranjeiras, con 7kmq di terreno che emerge completamente per poi scomparire seguendo il ciclo della marea. All’ingresso della Baia di Paranaguà e di Guaratuba, nel Canale di Superagui e nel Mare di Ararapira si trovano i delta dei marea. Depositi sabbiosi, sommersi e semi-sommersi, che si sviluppano nelle aree soggette a maree e micro-maree. In ultimo le dune sabbiose, detriti trasportati dal vento che si ritrovano nella costa del Paranà, da sempre dominata da cordoni costieri di dune. Di dimensione compresa tra 20m e 80m, possono arrivare fino a 250m. L’altezza massima raggiunta sono i 6metri, con una media di 2m. Unica eccezione della Baia, l’Ilha do Mel, che arriva ad una altitudine superiore ai 20m slm.
Ma, senza dubbio, la tipologia di pianura più diffusa è quella di marea, con 310kmq di superficie totale. Le pianure di marea si diffondono lungo le coste poco inclinate, ma con evidente e marcato ciclo di marea, poche onde e molti detriti da poter spostare. Spesso poco riconoscibili a causa della vegetazione che ci nasce al di sopra, nella baia di Paranaguà sono state individuate sei tipologie in base alla flora sviluppatasi: mangrovie (vicino gli estuari fluviali), terreni paludosi e palude di marea (nelle aree di pianura di marea), zona di Claudium, palude marina e palude con rada formazione di flora (all’interno della baia lontane dall’acqua salata). I fondali rasi, o bassi, si trovano all’interno degli estuari. Con profondità inferiori ai 2 metri, possono emergere completamente durante i periodi di bassa marea per poi essere completamente sommersi nell’alta. La maggiore area di bassa profondità si ha 146
6:00
12:001
8:00
00:00 + 0.90 + 400 cm + 150 cm
+ 0.00 - 0.90
CICLO DI MAREE
CORRENTI SOMMERSE MIN 0.0 m/s MAX 1.3 m/s
CORRENTI SUPERFICIALI MIN 0.00 m/s MAX 0.12 m/s
PRECIPITAZIONI INV 15 cm EST 400 cm
FENOMENI NATURALI INTERNI ALLA BAIA
7.3 – Agenti e processi costieri
convergono le due masse d’aria. Venti e piogge sono fortemente influenzati da questi anticicloni. Le piogge del litorale arrivano a 2.5mm di media, ma in periodo estivo si arriva a 400mm. Il sistema di propagazione di onde nel litorale sud è vincolato semplicemente ai centri di generazione in aree oceaniche poco distanti, indipendenti da venti locali. Sono stati numerosi gli studi riferiti a quest’area negli ultimi trenta anni. I più recenti, riferiti ai dati raccolti nel 2001 nel centro di ricerca situato sull’Ilha do Mel, parlano di onde provenienti da NE e SE. L’altezza massima è di 0,38m con le onde provienti da Nord-Est, mentre l’oscillazione massima è stata raggiunta dalle onde provenienti da Sud-Est per un tempo di 9,8s. Le maree sono le protagoniste indiscusse della Baia. Con sei stazioni localizzate in tutta la baia, il litorale paranaense ha registrato una
Il clima della regione è il primo fattore da analizzare in queste circostanze. Secondo la classificazione di Koppen si tratta di tipo Cfa, ovvero subtropicale temperato umido con estate calda, simile a quello che si trova al 700m slm nella Serra do Mar, con l’unica differenza dell’estate fresca. La temperatura annuale media varia tra i 20,8° e i 22°. I movimenti atmosferici di questa area del sud America sono definiti da due centri anticiclonici, responsabili dei movimenti delle grandi masse di aria. Nella regione sud i centri dell’azione anticiclonica sono l’Anticiclone Atlatico, responsabile della formazione di massa tropicale marittima, e l’Anticiclone Migratorio Polare, che causa la formazione della Massa Polare. Tra le due masse d’aria si trova sempre una zona di depressione, che costituisce una discontinuità verso la quale 147
variazione massima di 2m, che lo inquadra in un regime di micro-maree. Si tratta per lo più di maree semidiurne, con differenze diurne e evidenti asimmetrie in elevazione. Le correnti di marea sono un altro agente nascosto nella continua trasformazione della baia. Fino a pochi anni fa, quelle presenti nella costa paranaense erano completamente ignorate. Dopo gli studi sulle onde del 2001, si è scoperto che le maree generano importanti correnti sommerse, la cui velocità è compresa tra 0,8m/s e 1,3m/s. La massima è stata registrata nella parte nord della baia, mentre la minore nella parte sud, probabilmente dovuto alla presenza di numerosi detriti che causano attrito. In ultimo, le correnti marine. Ai fini del nostro studio sono le meno importanti, in quanto coinvolgono principalmente la costa oceanica, ma hanno delle ripercussioni anche all’interno della baia, seppur minime. La velocità della corrente litoranea si aggira intorno ai 12cm/s. Tutti questi fenomeni, onde, maree, correnti di marea e correnti marine, sono la causa dello spostamento subacqueo di detriti, il cui spostamento modifica la morfologia della baia intera. Gli studi del 2002 eseguiti dal Prof. Martins dimostrano la complessità dei comportamenti nella baia, dovuta principalmente alla varietà dei fenomeni.
126km nel caso della costa del Paranà, e le pianure di marea, la cui estensione è 1198km. Sono ventitré le tipologie di costa individuate sul territorio, classificate per componenti geologiche (roccia o sedimenti), caratteristiche fisiche e dinamiche (oceaniche, estuari protetti e estuari aperti). La costa del Paranà è la seconda più piccola del Brasile, 90km, ma se si considera lo sviluppo totale si raggiungono 1484km. La costa oceanica è rettilinea orientata a nord-est ed è caratterizzata dalla presenza di spiagge sabbiose e, in alcuni casi, da roccia. Partendo dalla linea di costa, possiamo ritrovare nell’interno delle dune che raggiungono i 7 metri di altezza. Mentre la costa vicina agli estuari è caratterizzata da mangrovie e pianure di marea ed è spesso soggetta a fenomeni di erosione, dovuta alla incongruenza dei terreni. La coesione delle componenti è molto bassa ed è facile che, avendo le onde energia sufficiente, si riducano a spiagge sabbiose. La costa è quindi un elemento paesaggistico dinamico, come testimoniato dalla grande quantità di agenti e fenomeni. La stabilità della costa può essere analizzata e considerata a diversa scala e tempo. Considerando gli ultimi 5000 anni, i litorale paranaense era caratterizzato da una costa regressiva, modellata dal livello del mare variabile in seguito alla trasgressione postglaciale. La costa è stata classificata in base alla sua capacità intrinseca di essere modellata: stabile, moderatamente stabile e instabile, in base ai confronti fotografici aerei degli ultimi cinquantanni. In linea generale, le coste oceaniche vicine alle aperture della baia sono le più soggette a modifica, mentre le altre sono considerate stabili. La più grande sfida per comprendere le cause del problema erosione è identificare quali sono le scale spaziali e temporali coinvolte nel processo di trasformazione.
7.4 – Tipologie di costa e stabilità dei terreni In accordo con le componenti geologiche, le tipologie di costa si suddividono in rocciosa e sedimentaria. La costa rocciosa si ritrova quando le acque costiere incontrano rocce di tipo cristallino, principalmente graniti, e si estende per 137km circa. Le coste sedimentarie le ritroviamo quando le acque costiere incontrano le pianure costiere, con estensione pari a 1346km. A quest’ultima tipologia si associano le spiagge, lunghe 148
stabile mediamente stabile instabile
STABILITA’ DELLA COSTA
7.5 – Le spiagge paranaensi
poco studiato ancora oggi. La loro morfologia è simile a quella delle spiagge oceaniche con l’unica differenza che le dinamiche di trasformazione sono molto più complesse. La Baia di Paranaguà è un complesso estuario con due assi principali: uno orientato est-ovest che lega la Baia di Antonina con l’oceano Atlantico e l’altro perpendicolare che lega Paranaguà alla Baia das Laranjeiras, difronte Guaraqueçaba. L’asse EO è di circa 45km e larghezza 7km, l’altro arriva a 30km per 13km. Tutto il bacino ha una superficie di 3882kmq. La profondità massima è di circa 10m, facendo eccezione per due punti di ingresso dove si raggiungono i 20m. Il complesso comunica con l’oceano attraverso l’apertura sud, tra Pontal do Sul e l’Ilha do Mel, e la nord, tra l’isola e l’Ilha das Peças. Confrontando le fotografie aeree si è notato che nell’ultimo secolo la variazione di linea di costa è di circa 100m. Nova Brasilia,
Le spiagge del Paranà hanno una estensione totale di 126km, dalla Barra do Ararapira a nord fino alla Barra do Saì, a sud. La sua continuità è interrotta da punte rocciose e le due aperture della baia. Le spiagge sono composte principalmente da sabbia fine quarzifera, con frammenti di carbonato biologico e minerali pesanti. Sono state classificate tre tipologie in questa regione: spiagge estuari, spiagge influenzate dalle aperture della baia e spiagge oceaniche o de mare aperto. L’unica spiaggia vicina ad un estuario è la Praia da Ilha das Cobras, all’interno della baia e di una dimensione di circa 200m. Le spiagge situate all’apertura della Baia sono associate alle coste instabili, in quanto presentano forti processi di erosione. Le rapide trasformazioni sono dovute ai delta di marea, fenomeno 149
<5m < 10 m > 10 m
PROFONDITA’ DEI FONDALI il collegamento dei due estremi dell’Ilha do Mel ne è l’esempio. La larghezza di questa spiaggia era di 150m negli anni ‘50 ed oggi raggiunge i 260m. A Pontal do Sul è stata registrata una variazione di 300m. Le spiegge oceaniche sono meno interessanti da un punto di vista di analisi dei fenomeni. Soggette sono a correnti marine, hanno variato il loro profilo di soli 10m negli ultimi cinquantanni.
alla baia continueranno ad erodersi a causa della correnti di maree, specialmente i canali di Ponta Poço. Nella baia sud aumenterà il fenomeno di erosione. Si possono riassumere come segue: - Le spiagge oceaniche possono essere considerate stabili. - Le spiagge alle imboccatura sono soggette fortemente a regressione e progressione. - Nei prossimi dieci anni, l’imboccatura del Mar do Ararapira si chiuderà. - Continuerà l’erosione delle spiagge nord dell’Ilha do Mel, Praia do Farol. - Continuerà l’erosione dei canali di Ponta Poço. - Aumenterà il fenomeno di erosione nella Baia di Guaratuba.
7.6 – Tendenze attuali e future La linea di costa continuerà a modificarsi rapidamente nelle vicinanze dell’ingresso alla baia, dove le spiagge sono soggette a forte regressione e progressione ciclica. Le spiagge oceaniche, invece, possono essere considerate stabili. A nord, il Mar di Ararapira si chiuderà nell’arco di dieci anni, considerata la velocità di deposito degli ultimi. I canali interni
7.7 – Conclusioni Nel caso del Paranà le problematiche 150
progressione regressione nuova costa
PREVISIONI DI MUTAZIONE DELLA COSTA A 15 ANNI è realizzabile e pone le basi per un corretto sviluppo del processo di conoscenza del paesaggio litorale paranaense.
principali sulla costa sono dovute alla occupazione e sviluppo inadeguato. In seguito alla distruzione delle dune litoranee che fungevano da protezione, non è stato lasciato lo spazio sufficiente per i fenomeni di regressione e progressione ciclici. Le grandi variazioni della linea costiera sono principalmente dislocate alle imboccature della baia. L’area di interesse della nostra rete, la baia nord,non presenta previsioni di trasformazione della linea di costa evidenti, trattandosi di un territorio protetto e rimasto pressoché invariato negli ultimi secoli. Il trasporto di detriti che ha portato alla formazione delle pianure di marea e alluvionali è ormai circoscritto ai fenomeni di marea, non essendoci più fiumi dalla consistente portata d’acqua, fatta eccezione per il rio Tagaçaba. Con questi presupposti, il progetto di rete nella baia con l’inserimento di prototipi in tutto il territorio
7.8 - Vocabolario Colluvio, depositi colluvionali
Materiale eroso e trasportato per azione della gravità.
Conoide alluvionale
Massa di sedimenti depostisi lungo il corso di un fiume nel punto in cui il gradiente diminuisce, pre esempio il raccordo tra montagna e pianura. Questo deposito è molto potente nel suo punto di origine e si assottiglia rapidamente nella direzione di scorrimento del corso d’acqua. Ha in pianta una forma grossolanamente triangolare ed una forma generale simile alla sezione di cono. 151
canale a meandri sedimenti
FORMAZIONE DI PIANURA ALLUVIONALE
FORMAZIONE PIANURA DI MAREA 152
Deposito di ghiaione (o astragalo)
Scudo
Massa di ghiaia di piccole-medie dimensioni che forma una protezione per il fianco di una montagna.
Importante unità strutturale della crosta terrestre, costituita da rocce precambriane, sia metamorfiche sia ignee, rimaste inalterate dalle successive orogenesi.
Duna litoranea
Duna litoranea è un accumulo di sedimento sabbioso di origine eolica, cioè determinato e modellato dall’azione dei venti, e quindi soggetto a continui spostamenti e ridimensionamenti dipendenti dalla direzione e forza del vento. Nel caso delle coste, le dune sono di solito disposte parallelamente al litorale e contribuiscono a proteggere l’entroterra dall’azione degli agenti marini (onde di tempesta e venti di mare) e dall’azione della salsedine.
Pianura alluvionale
Area pianeggiante che costaeggia il corso di un fiume sopratutto nella parte bassa del suo corso, e dormata da depoisiti alluvionali deposti dal fiume. Può essere caratterizzata dalla presenza di meandri e durante le alluvioni i sedimenti possono venir deposti nel canale stesso o sulle rive. Questo processo determina la sopraelevazione del letto del fiume rispetto al livello della piana alluvionale. Questi argini sopraelevati possono delimitare aree stagnanti.
Pianura di marea
Pianura di marea è un ambiente sedimentario in cui la sedimentazione è controllata dal flusso della marea. Le piane di marea si sviluppano lungo coste basse, con elevata escursione di marea, nelle quali l’innalzamento e l’abbassamento del livello marino comporta sommersioneciclica di ampie estensioni di territorio. Condizioni essenziali per lo sviluppo di una piana di marea sono la disponibilità di sedimento ed un’energia ridotta del moto ondoso. 153
LA NUOVA RETE TURISTICA
8.1 – Connessioni regionali, l’emergenza isolamento
è funzionale allo sviluppo della strategia della rete. I pontili di attracco e discesa dei singoli villaggi saranno i landmark diffusi, ai quali si affiancheranno quattro tipologie di micro-architetture finalizzate ad attività diverse (osservazione dei papagalli e dei delfini, passeggiata tra le magrovie e visita dei sambaquis, resti archeologici). I villaggi sono già in grado di ospitare turisti, mentre le microarchitetture sono progettate per soste più o meno rapide.
La creazione di una nuova rete turistica sistematica, organizzata, funzionale è l’obiettivo progettuale di questo lavoro. Nei capitoli precedenti è stato riportato il ragionamento e l’analisi che hanno portato all’individuazione di un’area di intervento, il municipio di Guaraqueçaba, e le motivazioni della scelta rispetto a diversi aspetti: economia, patrimonio naturale, infrastrutture, storia e cultura locale, geologia. La nuova rete turistica ha come polo attivatore la città di Guaraqueçaba, che diventa così il nuovo punto di riferimento della regione nord dell’intero litorale paranaense, dalla quale partono tutti i collegamenti secondari rappresentati dai singoli villaggi e i punti di interesse paesaggistico individuati al di fuori dei centri abitati. I primi interventi da fare sono quelli di collegamento tra il polo attivatore Guaraqueçaba e i centri esterni della baia Antonina-Pontal-Paranaguà. Istituendo l’asse principale Guaraqueçaba-Paranaguà si inizia a dare una gerarchia chiara e ordinata delle connessioni. Il turista giunto a Guaraqueçaba ha la possibilità di scegliere se fermarsi in quello che è il centro turistico di maggiori dimensioni dell’area o ripartire subito per i villaggi o gli spot naturalistici. Guaraqueçaba diventa un punto di transizione, con possibilità di pernottamento e ristoro, necessario e obbligatorio per tutti i visitatori. Agli altri capi della rete troviamo i villaggi della baia nord, ognuno con delle caratteristiche ben precise, ed aree di interesse naturalistico in cui svolgere diverse attività per entrare in contatto con la natura (bird-watching, osservazione dei delfini, etc). Ognuno di questi punti sarà segnalato o comunque reso facilmente identificabile. L’uso di micro-architetture come landmark visibili
8.2 - L’ecoturismo, le possibilità di ripresa del turismo locale L’ecoturismo è in rapido sviluppo e diffusione in tutto il mondo. Affianco al turista tradizionale, troviamo persone di diverse età che intraprendono viaggi sempre più volti alla scoperta della natura e dello sport. Trekking, bicicletta, snorkeling, camping sono tra le attività più diffuse e richieste. Questa moda può essere presa come punto di partenza per la ripresa economica della città e di tutta la baia circostante. Non si tratta quindi solo di un progetto infrastrutturale e di ridisegno del waterfront della città, ma di vero e proprio piano di sviluppo economico basato sul turismo. “L’eco-visitatore” ha richieste diverse dal turista tradizionale, molto più facilmente realizzabili in questo contesto, per la vocaziona naturalistica e semi-selvaggia in cui la baia si trova. Con lo sviluppo della rete, è prevista la nascita di altri servizi completamente affidati a privati, come noleggi biciclette, canoe, attrezzature sportive, negozi tecnici e tutto ciò che è necessario per l’accoglienza base di ogni turista. Il progetto include la città a tutto tondo, per questo nel processo di attivazione del polo Guaraqueçaba sono previsti interventi sull’assetto urbanistico, nello specifico sulla piazza principale, al fine di migliorarne la vivibilità sia per il turista che per il residente. 157
LA RETE TERRESTRE
LA RETE MARITTIMA 158
LE CITTA’ ESISTENTI
GLI SPOT NATURALISTICI 159
8.3 – Connessioni locali, mezzi di trasporto ecologici I percorsi turistici interni alla rete sono studiati in modo da avere il minore impatto possibile sull’inquinamento della regione. Dalla centro cittadino di Guaraqueçaba partiranno imbarcazioni di piccole dimensioni per raggiungere tutti i villaggi della baia, da dove poter intraprendere i diversi percorsi all’interno della natura. La rete è stata studiata in modo tale che tutti i punti siano raggiungibile tra loro in canoa, a piedi o in bicicletta, fatta eccezione per le tratte di lunga durata da fare necessariamente in barca a motore. I pontili di sbarco diventano quindi punti di partenza per l’esplorazione dell’area circostante. I singoli villaggi verranno perciò dotati di attrezzature basiche sportive a disposizione del turista per intraprendere i percorsi ecologici. Riducendo l’impatto e le comodità al minimo viene garantita, in primis, la tutela degli ecosistemi e allo stesso tempo controllata la qualità del turismo, evitando possibili speculazioni economiche e abusivismi.
180/90
PORTO TAGACABA
ITAQUI 120/30
SAIVA
- /1 60
Polo attivatore
Guaraqueçaba
PARANAGUA’
Almeida, Ararapira, Barbados, Bertioga, Mariana, Ponta Mariana, Vila do Superagui, Ipanema, Porto Tagaçaba, Poruquara, Saiva, Salto do Morato, Reserva do Sebuì, Serra do Itaqui, Tibicanga, Vila Fatima, Vila das Peças.
Poli secondari (micro-architetture)
Baias da Ilha Rasa, das Gamelas, das Laranjeiras, Canal do Varadouro, Canais da Ilha do Superagui, Ilha das Peças. 160
20/
MARIANA
8.4 - La rete della baia nord
Poli secondari (villaggi)
60 /20
ALAMEIDA
90/ 30 /3 120
ARARAPIRA
0 30/1 0
GUARAQUEÇABA
160 /40
SEBUI’
100/35
5 60/1
PORUQUARA 25/10
35 140/
60 /20
0 160/4
TIBICANGA BERTIOGA BARBADOS
20/5
30/10
PRAIA DESERTA
0 180/ 6
- /45
/5
VILA FATIMA
VILA DAS PEÇAS
90/ 30
GAMELAS
60/20
160/40
135/45
IPANEMA
VILA DO SUPERAGUI collegamenti marittimi collegamenti terrestri
00min / 00min
00min / 00min
< 100 abitanti < 200 abitanti da 200 abitanti
TEMPI DI PERCORRENZA 161
8.5.1 – I vecchi canali del Varadouro e le Isole do Pinheiro e do Pinheirinho Un viaggio per scoprire i canali di connessione tra la baia di Paranaguà e lo stato di São Paulo, com sosta a Vila Fatima, piccola città di pescatori. Il villaggio è stato dichiarato Patrimonio dell’UNESCO dal 1991. Continuando verso nord, sosta nel villaggio fantasma di Ararapira, prima sede della città di Guaraqueçaba. La scoperta dei percorsi marittimi dei pescatori com imbarcazioni tipiche fino alle isole del Pinheiro e del Pinheirinho. Le due isole sono parte del Parco Nazionale del Superagui e sono famose per la possibilità di vedere i pappagalli dalla testa rossa che in ottobre iniziano a migrare dalla vicina Ilha das Peças. La possibilità di affittare canoe nella prima delle due isole offre l’opportunità di vedere il paesaggio in un modo alternativo, senza nulla togliere agli affascinanti percorsi interni alle isole. 162
163
8.5.2 – Alla scoperta dei Sambaquis I sambaquis sono monumenti preistorici di grande importanza archeologica perchè attestano la presenza dell’uomo nella regione già da 6’000 anni. Si tratta di cumuli di resti umani e fossili che gli indios depositivano vicino l’acqua. In tutta la costa brasiliana si trovano questi depositi, ma i più grandi e meglio conservati si trovano in questa regione del sud del Brasile. Questo itinerario prevede percorsi interni alle isole a piedi fino al raggiungimento del più grande sambaquis, sul canale del rio Guanandituba sull’isola das Peças. Il tour include la visita del villaggio più grande dell’isola, Vila das Peças, luogo cardine per la tratta degli schiavi alla fine del secolo XIX. 164
165
8.5.3 – Birdwatching e trekking nel Parco Nazionale di Superagui
I quaranta minuti di barca per arrivare nella Riserva dei Pappagalli dell’Ilha das Peças rappresentano da soli un buon motivo per scegliere questo itinerario. Durante il viaggio si attraversano i canali di marea della Baia das Laranjeiras, percorribili solo al mattino presto e al tramonto a causa delle maree. L’attraversata da Bertioga, sede della riserva, a Barbados in canoa permette di raggiungere il parco naturale di Superagui in maniera alternativa. Si prosegue poi a piedi o in bicicletta fino alla lunghissima Praia Deserta, 36km di spiaggia oceanica di sabbia bianca completamente deserta, senza il minimo segno della presenza dell’uomo. 166
167
8.5.4 – I delfini dell’Ilha Rasa
L’Ilha Rasa è di fronte alla città di Guaraqueçaba al centro della Baia das Laranjeiras. Il lato ovest dell’isola si affaccia su una piccola baia protetta, luogo perfetto per l’osservazione dei delfini, che hanno scelto questa area per riprodursi, a causa della presenza di fondali bassi che impediscono il passaggio delle imbarcazioni a motore. L’isola offre anche sentieri interni che portano al villaggio di pescatori di Mariana, una delle comunità più piccole dell’isola, fino alla punta sud, dove si trova il faro che segna l’ingresso nella baia. Possibilità anche di fare il tour dell’isola in canoa. 168
169
8.5.5 – La Riserva Naturale della Serra do Itaqui Partendo da Guaraqueçaba in barca si raggiunge il villaggio di Almeida sull’estremo nord dell’Ilha Rasa. Difronte a questo villaggio si trova la baia di Saiva, raggiungibile solamente in canoa a causa dei fondali molto bassi. Durante l’attraversamento è possibile incontrare i delfini boto-cinza che popolano l’area specialmente presto al mattino e dopo il tramonto. Raggiunta la comunità di Saiva, si può continuare in bici o a piedi in un percorso all’interno della foresta atlantica, fino a raggiungere la Riserva Naturale della Serra do Itaqui. La riserva include attrazioni naturali come cascate e mangrovieti. L’attrattiva maggiore è senza dubbio a cascata del Rio do Poço, al centro della riserva. È composta da vari salti che se sommati raggiungono i 90 metri di altezza. Uno dei percorsi del Parco porta, infine, al villaggio di Potinga a pochi metri dalla strada statale PR-404 che raggiunge Guaraqueçaba, affiancata completamente da un percorso ciclabile. 170
171
8.5.6 – Salto do Morato e Porto Tagaçaba La baia nord di Guaraqueçaba è un ottimo posto da raggiungere in canoa. Raggiunta la piccola isola di Trepa-pau, ci si può fermare e continuare a piedi fino alla Riserva Naturale del Salto do Morato. La Riserva è stata creata nel 1994, quando l’azienda cosmetica Grupo Boticario acquistò ben 2340ha di terreno, per costruire un piccolo centro di ricerca e un centro di accoglienza visitatori, che registra ad oggi 10’000 turisti l’anno. Nella riserva ci sono due percorsi possibili: il sentiero della cascata e della mata. Il primo richiede un ora e mezzo di trekking e a metà di trova un piccolo acquario naturale dove è possibile anche fare il bagno e vedere da vicino gli ecosistemi naturali della regione. L’altro percorso porta fino al centro dei visitatori e di ricerca nel mezzo della foresta atlantica. Un alternativa al rientro è proseguire in canoa fino al porto di Tagaçaba. Il villaggio, primo porto fluviale della regione nord, conserva ancora i caratteri coloniali risalenti al periodo della sua costruzione. 172
173
8.5.7 – Trekking nella Riserva do Sebuì
Arrivare in barca o canoa nella baia di Poruquara, all’inizio dei canali del Varadouro, è la maniera più interessante per iniziare la visita delle riserva. La Reserva do Sebuì, con una estensione di 500ha, è un vero e proprio santuario ecologico privato all’interno della foresta atlantica. L’area offre diversi sentieri segnalati battuti, fatta eccezione per uno più strutturato che porta fino alle cascate e la piscina naturale. La vicinanza del parco ai canali di marea fa si che alcuni percorsi portino ad attraversare i mangrovieti tipici della zona. 174
175
8.5.8 – Pesca sportiva
La baia das Laranjeiras è rinomata per l’attività di pesca. La pesca è la maggior risorsa economica di tutta l’area. I pescatori locali spesso organizzano gruppi di turisti che far provare l’esperienza della pesca con le tecniche tradizionali tramandate da generazioni. 176
177
GQÇ - POLO ATTIVATORE DELLA BAIA NORD
9.1 – Città e storia, la migrazione dal villaggio fantasma di Ararapira
dall’entroterra del Paranà arrivano qui per immergersi nella natura, osservare gli animali e passeggiare nella Mata Atlantica, che qui ancora rimane quasi completamente intatta. Si tratta per lo più di famiglie e ricercatori e gli unici dati ufficiali riguardano il numero di passeggeri in autobus che raggiungono la città, circa 14’000 l’anno. Un numero non indifferente, considerando che mancano i dati riguardanti gli arrivi via mare. I posti letto offerti dagli alberghi, dalle pousadas (equivalenti dei nostri B&B) e degli ostelli sono circa 140, senza contare tutti gli affittacamere privati che in alta stagione aprono le porte delle proprie case ai turisti di passaggio. Due collegamenti giornalieri via mare ed uno via terra sono l’unica connessione verso il mondo esterno, gestiti da aziende private. L’organizzazione di eventi come il Festival del Fandango, danza tradizionale locale, il Giorno della Città e il Carnevale, senza dubbio incrementano il numero di visitatori e portano sul mercato turistico regionale un pizzico nuove prospettive di sviluppo.
La città di Guaraqueçaba è stata fondata nel 1545 in quello che oggi è chiamato il villaggio fantasma di Ararapira, sul confine tra l’attuale stato del Paranà e di Sao Paulo. Il nome originale era Guarakkessaba, in lingua Tupì “luogo dei Guarà”, gli uccelli dal brillante color rosso che fino al secolo scorso affollavano la baia. Con l’arrivo dei coloni e il successivo periodo di stagnamento dell’economia, gli abitanti che si erano stanziati sulla costa migrano verso il centro della baia e iniziano a costruire quella che sarà l’odierna città di Guaraqueçaba, alla fine del XVIII secolo. Fino al secolo scorso Guaraqueçaba rappresentava un punto cardine dell’economia del litorale, dove tutte le materie prime raccolte nel municipio nord venivano portate per poi essere smistate e vendute nel resto dello stato. Con la costruzione della Estrada de Ferro, la ferrovia che collegava Curitiba con Paranaguà, il cuore commerciale si sposta nella città a sud, che diventerà il porto più importante del sud del Brasile. Inizia lo stato di isolamento di Guaraqueçaba, condizione in cui il municipio giace ancora oggi.
9.3 – L’assetto urbanistico e lo sviluppo della maglia urbana Lo sviluppo urbano della città è strettamente vincolato alla vegetazione ed i rilievi circostanti. I primi abitanti arrivati qui si sono stanziati nella piccola baia, protetta del Morro, dove oggi troviamo la piazza principale con tutti i maggiori servizi. Con l’aumento della popolazione, ne è conseguita una necessità di ampliamento che ha portato alla costruzione di abitazioni su tutta la costa in direzione nord, dove però lo spazio a disposizione è limitato dalla presenza di rilievi ad est. Troviamo quindi una vera e propria fascia della larghezza di circa 20metri, dove passa la strada che collega Porto Tagaçaba e i villaggi a nord e tutte piccole abitazioni private costruite per
9.2 – Dati turistici e statistiche La baia nord è, al giorno d’oggi, la parte meno esplorata e conosciuta di tutta la regione. La magnificenza della natura si manifesta in tutta la sua bellezza e l’equilibrio e l’armonia tra gli ecosistemi è la ragione per la quale studiosi e ricercatori arrivano qui da tutto il mondo. Il turismo fino ad ora registrato è per lo più un turismo scientifico, legato ai centri di ricerca presenti in città (Ibam), e locale. Negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede il turismo legato all’esplorazione e alla conoscenza del territorio. Molti i visitatori che 181
metà su palafitte. Nell’ultimo cinquantennio, la città si è estesa anche verso est, dove a disposizione c’era più terra, a seguito di un processo di deforestazione, “desmatamento” nel caso specifico della Mata Atlantica, per permettere la costruzione delle nuove abitazioni. In questa parte della città si può parlare per la prima volta di maglia urbana. Il sistema classico ad isolati rettangolari ed un sistema viario semplice ha fatto in modo che la superficie costruita della prefettura aumentasse di circa sei volte. Il sistema viario è pavimentato per metà, mentre il restante è
in terra battuta e si collega alla strada statale PR-404, che porta ad Antonina, anche questa in terra battuta. Il piano strategico in vigore ha già previsto la costruzione di nuove abitazioni, seguendo l’assetto già impostato, ma dopo la crisi degli ultimi anni tutti i lavori sono bloccati.
9.4 – Il piano strategico 2006-2016 Il “Plan Diretor de Desenvolvimento Integrado de Guaraqueçaba 2006-2016” è il piano strategico adottato dalla Prefeitura di Guaraqueçaba e attualmente in vigore. Il 182
punto principale del programma decennale studiato dalla giunta locale è la organizzazione delle nuove forze economiche e la tutela dell’ambiente. La fuga degli anni ‘80 verso Paranaguà, ha portato alla vendita di molti terreni privati a prezzi irrisori. Molte le aziende che hanno comprato grandi aree di terreno per poter costruire stabilimenti e portare qui i lavoratori, ad un prezzo bassissimo. È il caso della SISplastico, azienda di produzione materiali plastici che ha costruito il proprio stabilimento alle porte della città, il cui potere economico influenza molto le scelte
dell’economia e della politica locale, avendo creato decine di posti di lavoro. Altre aziende si stanno muovendo nella stessa direzione ed il rischio è una deforestazione incontrollata e abusivismi edilizi finalizzati alla costruzione di nuove aziende.La tutela dell’ambiente diventa quindi la priorità della prefettura e lo strumento utilizzato per il controllo è l’individuazione di aree di nuova costruzione per lo sviluppo futuro che non prevedano la distruzione della Mata Atlantica. Altre proposte riguardano i campi della cultura (organizzazione di eventi), medicina (ostruzione di un punto di primo 183
CALENDARIO EVENTI e la conoscenza degli abitanti. Per poter tarare un questionario mirato alla conferma di dati altrimenti non reperibili, sono state fatte delle interviste ai soggetti più coinvolti nello sviluppo dell’area. I responsabili della Segreteria del Turismo e della Cultura, SETUP, Jeiciane de Camargo Silveira e Thomas Victor Pinto Lorenzo ci raccontano i programmi della prefettura per il prossimo mandato e spiegano le problematiche principali della prefettura: collegamenti, formazione ed educazione. Le loro interviste sono state fondamentali per poter dividere il questionario da sottoporre alla popolazione in tre parti riguardanti i temi più scottanti: trasporti e infrastrutture, conoscenza del territorio e economia e turismo.
soccorso), tutela del patrimonio archeologico (sensibilizzazione dei soggetti coinvolti), attività nautiche, uso di energie alternative e recupero dell’acqua piovana, controllo fiscale, creazione di una rete di smaltimento dei rifiuti e organizzazione degli spazi pubblici urbani.
9.5 – Cittadinanza e turismo, le interviste pre-questionario Partecipazione è la parola chiave di un progetto contemporaneo. L’interazione con le persone, l’ascolto di opinioni differenti e la volontà di intendere i meccanismi nascosti sono la base per integrarsi nel contesto e plasmare l’intervento nel modo migliore. Un progetto contemporaneo non può prescindere dai soggetti coinvolti. La fase di conoscenza del territorio è stata quindi suddivisa in due fasi: l’esplorazione diretta 184
ETA’ E PROVENIENZA DEGLI INTERVISTATI
9.6 – Progettazione partecipata, i questionari alla popolazione locale
questionario riguardava i trasporti e ha fornito un quadro molto chiaro della situazione attuale delle connessioni interne ed esterne. In città, la popolazione preferisce muoversi a piedi (27%), in macchina (20%) e in barca (20%). Molto diffuso anche l’uso della bicicletta che risulta il mezzo di trasporto più posseduto (49%), a cui segue la macchina (27%), la barca (10%), moto e kaiak (7%). Solo il 7% non ha un mezzo di trasporto di proprietà. Riguardo i trasporti pubblici la situazione è più complessa. I collegamenti marittimi sono, infatti, realizzati da imprese private, ma non esistendo una alternativa municipale, vengono considerati pubblici dalla popolazione. Più della metà li usa per necessità e facilità, ma il 75% non li ritiene sufficienti. La tratta via mare ParanaguàGuaraqueçaba è, infatti, effettuata da solo due compagnie una volta al giorno, garantendo così solo due attraversamenti giornalieri a/r
Soggetti coinvolti
I soggetti coinvolti in questa fase sono stati 50, di cui 27 uomini e 23 donne, divisi in quattro fasce di età (studenti e giovani tra 15 e 30 anni, lavoratori tra i 31 e i 45 e tra i 45 e i 60, over 60) . La maggior parte (64%) è originario di Guaraqueçaba, a cui segue un 16% di Paranaguà e piccoli gruppi di Curitiba e Sao Paolo (10%) e stranieri (2%). I settori di impiego più comuni sono i servizi pubblici (34%) e il commercio (24%) che coinvolgono più della metà della popolazione cittadina, seguono attività portuali (16%), educazione (14%). I soggetti che lavorano nel settore del turismo sono solo l’8%, a testimonianza della poca importanza data a questa area. Trasporti ed infrastrutture. La prima parte del 185
MODALITA’ DI TRASPORTO E MEZZI DI PROPRIETA’ non vincolandosi così ai trasporti pubblici. Nella scelta tra trasporto terrestre e marittimo è la barca ad ottenere il 70%, sia per rapidità di viaggio, sia per prezzo, sia per frequenza dei collegamenti. Molto influente è anche lo stato in cui è la Estrada Estadual 404, che collega Guaraqueçaba fino alla Estrada Federal 340 che porta ad Antonina, in condizioni pessime secondo il 41% degli abitanti, degradata per il 35% e ragionevole per i restanti. La EE404 è una strada non asfaltata e mal manutenuta, che trasforma un tragitto di 80km il quasi 2h di viaggio.
della durata di 2h30min, mentre l’unico trasporto terrestre è il bus della compagnia Graciosa che effettua solo una corsa giornaliera e impiega 4h30min per arrivare a Paranaguà, distante appena 140km. Il prezzo del biglietto di una attraversata della baia è di 22R$, equivalente di 7€, e il viaggio in autubus vale 38R$, 13€, è ritenuto normale e accessibile dal 56%, costoso dal 20% ed eccessivo dal 24%. La frequenza di utilizzo delinea la netta divisione tra chi utilizza i mezzi pubblici, chi ne possiede di propri e le motivazioni di viaggio. La fetta più grande di popolazione utilizza i mezzi per uscire dalla città una volta al mese (44%), generalmente per fare acquisti nella più fornita Paranaguà o per andare a trovare parenti e amici. Il 26% li utilizza settimanalmente, mentre solo il 9% quotidianamente. I soggetti che viaggiano ogni giorno, generalmente per questioni di lavoro, preferiscono infatti un mezzo privato,
Conoscenza del territorio
La seconda sezione del questionario verteva sulla conoscenza del territorio. Abbiamo ritenuto fondamentale comprendere quanto i cittadini siano consapevoli delle potenzialità del loro territorio, in quanto saranno loro i primi soggetti da coinvolgere in qualunque 186
COSTO E FREQUENZA D’USO DEI MEZZI
QUALITA’ DELLE INFRASTRUTTURE TERRESTRI 187
CONSAPEVOLEZZA DELLE RISORSE NATURALI
COSTO E FREQUENZA D’USO DEI MEZZI 188
REDDITIVITA’ DEI DIVERSI SETTORI ECONOMICI Quitombe, l’Almirante e la Ponta do Morretes. Per diretta conoscenza il territorio offre molti più spot naturalistici e culturali importanti, dalla Reserva do Itaqui, all’antico Porto di Tageçaba, le Ilhas Rasa e Grande, la Baia das Laranjeiras, la Vila Fantasma do Arapiri, prima sede della stessa città di Guaraqueçaba, i villaggi Indios ancora presenti in tutta l’area, e la Ilha dos Papagaios, sede di una riserva biologica in cui si trovano i pappagalli dalla testa rossa, specie in estinzione. Da ulteriori ricerche nella Biblioteca Municipal è emersa la motivazione per la quale sono conosciute così tanto le prime due mete del sondaggio. Il Salto do Morato è una riserva privata che nei primi anni dalla sua apertura ha avviato una campagna pubblicitaria tale da attirare più di diecimila visitatori all’anno. Attività simile è stata fatta dai responsabili del Parco che comprendete il territorio della Ilha do Superagui. Ancora oggi è molto più
processo di sviluppo dell’attività turistica del municipio. Le attrattive naturali che sono state più frequentemente scritte, trattandosi di una domanda aperta, sono state trilhas ecologica, ovvero percorsi ecologici, ilhas e passeios, isole e tour in barca, seguiti da praias e mar, spiagge e sole, montanhas e cachoeiras, montagne e cascate, flora e fauna. La varietà delle risposte corrisponde alla grande offerta naturalistica dell’area che si estende per 280 000 ettari. Alla seconda domanda, più specifica, in cui veniva richiesto di suggerire i luoghi migliori, le risposte sono state però meno varie. I luoghi più conosciuti sono la Reserva Particular do Patrimonio Natural do Salto do Morato (40%), la Ilha do Superagui (31%) e la Reserva Particular do Patrimonio Natural do Sebuì (10%). Seguono in percentuali poco significanti la stessa città di Guaraqueçaba, la Ilha das Peças, il Morro do 189
Per quanto riguarda la promozione del turismo, esiste un ente pubblico destinato ad essa, la Secretaria do Turismo, da Cultura, do Desporto e do Lazer, che ha sede nel mercato municipale, con punto informazioni e associazioni private, come la cooperativa Cooperaguà, che organizzano tour in tutta la baia. Il 78% degli intervistati hanno però risposto alla domanda riguardante l’esistenza di un organo di gestione in modo negativo, il 13% ha nominato la Secretaria e solo il 9% la Cooperaguà. È stato infine chiesto un parere sulle strutture di accoglienza e il 55% ha risposto che il numero di alberghi, ostelli e ristoranti è sufficienti, mentre il 63% ha ribadito la necessità di aumentare e migliorare le connessioni e le infrastrutture. In molto questionari è stato appuntato, inoltre, che le strutture esistono, ma i soggetti coinvolti mancano di competenza e formazione, il che le rende precarie e di scarsa qualità.
semplice raggiungere questi due luoghi con servizi di noleggio barche e pulmini che partono direttamente dal centro della città. La conoscenza è quindi strettamente legata ad una campagna massiccia sul territorio che ha così delineato le sorti del loro sviluppo come principali mete attrattive. Lo stesso periodo di visita consigliato è legato alla opinione pubblica che i luoghi da visitare si contino su una mano. Il tempo necessario per conoscere la regione è stato individuato tra un fine settimana (34%) e una settimana (33%), i restanti parlano di un giorno o poco più. Solo il 15% suggerisce di sostare quasi un mese per poter conoscere a pieno l’area. Il momento migliore dell’anno per visitare la regione è l’estate per il 78%, pochi sanno che l’autunno è il momento migliore per godere dell’arrivo dei pappagalli dalla testa rossa (13%).
Economia e turismo
L’ultima sezione riguardava l’economia locale e l’influenza che il turismo può avere su di essa. L’attività più redditizia è la pesca (38%) seguita da agricoltura (20%), artigianato e turismo con la stessa percentuale del 18%. Il turismo ancora una volta non viene considerato se non in ultima battuta. Questo lo afferma il 64% della popolazione definendo il turismo come fonte di rendita periodica, contro il 16% che la ritiene fonte stabile e ben il 20% che considera il turismo non fondamentale per lo sviluppo. Questo ultimo risultato ha dato spunto ad una riflessione riguardante quanto gli abitanti siano favorevoli ad un processo di sviluppo turistico dell’area. Durante i questionari molti hanno espresso le loro perplessità riguardo ad una incentivazione del turismo, non legata al turismo in se, ma alle modalità di investimento. Il rischio più temuto è di una speculazione ed uno sviluppo incontrollato che porterebbe alla distruzione del patrimonio naturale.
9.7 – L’importanza del processo partecipativo, le conclusioni Conoscere un territorio dall’interno significa relazionarsi con chi lo vive nel quotidiano. Perciò alla fine del questionario è stato lasciato uno spazio per scrivere ciò di cui la città e la comunità ha bisogno, per tirare le conclusioni del lavoro svolto. In questo modo, chi vive la città tutti i giorni ha avuto la possibilità di dirci la propria idea, le proprie proposte e sogni. Le parole più ricorrenti sono state promoção, organização, iniciativa e gestão turistica (promozione, organizzazione, iniziativa e gestione del turismo), seguite dalla richiesta di miglioramento delle infrastrutture e connessioni, aumento dei posti di lavoro e degli investimenti per le imprese e per la scuola ed infine l’incremento delle strutture mediche. Il quadro generato da questo questionario 190
IL TURISMO COME RISORSA ECONOMICA
PRESENZA DI STRUTTURE DI ACCOGLIENZA 191
SWOT | FUNZIONI E OCCUPAZIONE DEL TERRITORIO è di una comunità che è parzialmente consapevole delle potenzialità del territorio, ma in cui manca ancora la formazione e la competenza tale da poter affrontare serenamente e in modo fruttuoso un processo di sviluppo. L’intervento deve prevedere quindi una fase preliminare di formazione dei soggetti da coinvolgere, spiegando le potenzialità del territorio e le modalità migliori di sviluppo ecologico e controllato.
territorio, viabilità e trasporti, verde e ambiente, punti di interesse culturale, turismo.
Funzioni e occupazione del territorio
Un punto di forza senza dubbio è la concentrazione di tutti i servizi e le attrattive turistiche nella piazza principale, dove arrivano i traghetti. Lo sviluppo continuo del waterfront, inoltre, permette una visione della baia a 360°. A sfavore però lo stato di isolamento dell’area residenziale che si trasforma in un dormitorio. Un opportunità è quella di trasformare la piazza nel centro turistico e culturale, spostando la parte economica di negozi e servizi sulla Avenida Ararapira che attraversa tutto il centro abitato. In questo modo si avrebbe uno sdoppiamento dei luoghi di interesse tematizzati. Il rischio è che l’impreparazione della popolazione e delle strutture porti ad un incontrollato sviluppo edilizio, caratterizzato da abusivismi.
9.8 – Analisi urbana: punti di forza e debolezza, opportunità e rischi La ricerca sul campo è stata la fase immediatamente successiva. Conoscere un territorio significa farlo proprio, viverlo e analizzarlo a fondo. Le categorie di analisi utilizzate sono mirate ad una analisi urbana della città: funzioni e occupazione del 192
SWOT | INFRASTRUTTURE E TRASPORTI Viabilità e trasporti
Il sistema viario interno è funzionale e ben mantenuto, cosa che non si può assolutamente dire per i collegamenti terrestri con l’esterno. Il punto più debole in assoluto della struttura urbana è la condizione di semi-abbandono della strada statale PR-404 che porta fino ad Antonina. Anche il pontile di attracco dei traghetti è poco manutenuto. Il ridisegno della piazza principale offre l’opportunità per rifare il pontile di attracco e rivedere la sistemazione viaria che porta fino alla stazione degli autobus. Il rischio è di investire denaro pubblico in trasformazioni urbane basate sull’idea di un nuovo sviluppo turistico, che potrebbe svilupparsi molto o molto poco. In entrambi i casi bisogna studiare bene i flussi turistici previsti prima di qualsiasi intervento. 193
Verde e Ambiente
Tutta la città è circondata di patrimonio naturale. La presenza di importanti spot naturalistici, il morro di Morretes, la vicina foresta atlantica, fanno si che la natura sia parte integrante dell’assetto urbano. Tanto la natura si inserisce autonomamente nel disegno della città, tanto il verde urbano è tralasciato e incolto. La grande quantità di bellezze naturali è sicuramente una grande opportunità sia per i residenti che per i turisti che si trovano immersi nella natura più selvaggia, ma con tutte le comodità. Il rischio è creare delle aree verdi interne al pattern urbano che però rimangano inutilizzate e poco manutenute.
Punti di interesse culturale
La piccola estensione della prefettura fa si che tutti i luoghi di interesse culturale, artistico, naturale, storico siano facilmente
SWOT | VERDE PUBBLICO
SWOT | PATRIMONIO CULTURALE 194
SWOT | TURISMO E CONTROLLO DEI FLUSSI raggiungibili. La presenza sul territorio di certi di ricerca, ICMbio e Ibama, portano anche la ricerca scientifica tra le attività più diffuse nella regione. Come nel caso del Museo della Città, l’errata gestione delle strutture porta ad un degrado generale della città, che fino ad ora non ha sistematizzato l’accoglienza ai turisti. Organizzare i soggetti coinvolti nel turismo, dagli albergatori ai ristoratori alle guide turistiche, sarebbe una ottima opportunità per ri-avviare l’economia locale. Necessari corsi di formazione dei soggetti coinvolti e promozione.
Un opportunità è creare un centro turistico e culturale di rilevanza per l’area, che possa trasformare il turismo in una risorsa economica costante e non più stagionale. Il rischio è di sviluppare un sistema turistico tarato su offerta e non ricevere poi domanda sufficiente.
Turismo La centralità della città di Guaraqueçaba rispetto ai poli attrattivi naturali della baia nord è sicuramente il suo punto di forza maggiore. Ma fino ad oggi, accoglienza trasporti, informazione e promozione del territorio rimangono dei punti molto deboli. 195
9.9 – Conclusioni e proposte di piano
enti si incontrano rappresenta il primo step per la corretta pianificazione e gestione del futuro della baia. Seguono poi due tipologie di intervento sul territorio a diverse scale, uno sull’area urbana della Prefettura di Guaraqueçaba e uno su tutto il Municipio. Il Piano Strategico, a livello urbano, si integra con il Plano Diretor già esistente della Prefettura ed ha come obiettivo il miglioramento della vivibilità del comune, con integrazione delle infrastrutture esistenti, dei terminal marittimo e terrestre, risistemazione delle aree verdi, organizzazione del waterfront e creazione di percorsi ciclabili, sportivi e turistici volti alla valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale. A livello regionale, il Piano Strategico si pone come obiettivo la organizzazione degli itinerari di ecoturismo e la progettazione e realizzazione di tutte le micro strutture di appoggio sul territorio.
La città di Guaraqueçaba, al centro dell’omonima baia, si predispone naturalmente ad accogliere un centro turistico di grande rilevanza, poiché la sua localizzazione le permette di essere raggiunta via mare e via terra. La creazione di nuove infrastrutture e di un centro turistico, organizzato in modo tale da gestire tutti i percorsi ecologicituristici della regione attraverso la progettazione di strutture di appoggio nelle isole e gli altri spot naturalistici, accresce il suo potenziale economico a tal punto da riportarla agli splendori dello scorso secolo, quando Guaraqueçaba rappresentava una potenza economica della baia alla pari delle città di Paranaguà e Antonina. Missione Attraverso la riattivazione di enti e associazioni territoriali, l’obiettivo diventa radicare nel territorio l’idea, ad oggi confusa e disorganizzata, che il patrimonio naturalistico della regione possa diventare fonte di rendita costante e che la sua promozione, parallelamente ad un processo di preservazione e conservazione, costituisca il punto di partenza per lo sviluppo futuro, affiancando la valorizzazione della cultura locale (festival del fandango, festa della città, cultura indios). Il soggetto principale di questo processo è la Segreteria del Turismo, della Cultura, dello Sport e del Tempo Libero, affiancato da numerose associazioni presenti sul territorio, come la Fondazione Boticario e la Cooperaguà, e dai singoli privati, coinvolti più o meno direttamente. Il principale intervento è strettamente legato all’organizzazione di tutte le varie iniziative già presenti, ma scoordinate, sul territorio. La realizzazione di una sede fisica dove questi
Definizione Strategica
A monte di tutti gli interventi, si propone un processo di sensibilizzazione della popolazione in termini di conoscenza del territorio e delle sue potenzialità, attraverso corsi di formazione dei soggetti coinvolti. Le iniziative presenti sul territorio evidenziano una volontà di organizzazione che necessita una semplice e chiara coordinazione. Gli interventi a livello urbano prevedono tre campi di azione: infrastrutture e trasporti, verde e ambiente, distribuzione funzionale delle attività. A livello regionale, invece, si tratta solo di organizzazione dei flussi turistici e creazione delle strutture (pontili e stazioni turistiche).
Infrastrutture e trasporti
Allo stato attuale, il terminal marittimo è rappresentato da un solo pontile sconnesso, mentre quello terrestre è uno spiazzo non 196
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI obbliga a rivedere la disposizione delle attività esistenti della piazza centrale. Gli interventi da fare sono in breve: - creazione di un pontile con biglietteria per i traghetti e pontili secondari per privati, - spostamento della stazione degli autobus in un’area più centrale rispetto ad oggi e realizzazione di una struttura adeguata ad ospitare i flussi turistici auspicabili, - creazione di due assi principali di circolazione con rifacimento della sezione stradale, - pavimentazione dei tratti sconnessi, - organizzazione di aree di sosta e parcheggio, - spostamento dell’area di rifornimento in un luogo più consono e di meno impatto ambientale rispetto alla localizzazione attuale nella piazza principale, - riorganizzazione dei sensi di circolazione, - riqualificazione del waterfront ovest con integrazione di una pista ciclabile, - realizzazione di un percorso pedonale e
asfaltato a pochi metri dall’ingresso dalla città. La rete stradale interna è funzionale e ben organizzata, ma pochi sono i tratti pavimentati e in buone condizioni, mentre l’unico collegamento con le altre città, rappresentato dalla Estrada 404, è in pessime condizioni, ma di facile soluzione attraverso una continua manutenzione dell’esistente in terra battuta o un più rapido, ma più costoso e con impatti ambientali diversi, processo di asfaltatura, per altro già previsto da anni. Per quanto riguarda i mezzi, la compagnia Graciosa gestisce l’unico pullman che ogni giorno arriva e riparte dalla città e tre sono le compagnie che attraversano la baia, partendo da Paranaguà e sostando nelle isole vicine. Macchine, motori e biciclette sostano e parcheggiano liberamente ovunque, bloccando occasionalmente il passaggio. L’intenzione di rendere car-free l’area centrale 197
VERDE E AMBIENTE ciclabile nel waterfront sud, - creazione di punti noleggio di biciclette e altre attrezzature sportive.
passo fondamentale. Lo stato attuale della piazza principale, che è stata già soggetta a un progetto di paesaggio, fa si che lo stesso non sia ormai più riconoscibile. Gli interventi da fare sono in breve: - Arborizzazione degli assi principali, - organizzazione delle piazze urbane previste dal piano, - riqualificazione della piazza principale in termini di manutenzione e di ridisegno generale della stessa, - organizzazione del verde esistente nel tessuto urbano e sua manutenzione, - ridisegno del verde del complesso cimiteriale con il fine di nobilitarlo, - riqualificazione del verde legato alle strutture sportive.
Verde e Ambiente
Tutta la città è immersa e circondata di verde. Il suo sviluppo ed estensione è legato e limitato dalla presenza di mare a sud e montagna a nord, il che rende l’organizzazione e la previsione di sviluppo del tessuto urbano limitato ad uno spazio circoscritto. Il verde urbano non si può definire tale se non in due punti previsti dal piano regolatore e definiti piazza urbana. In accordo con il piano, l’intervento sul verde prevede l’organizzazione di queste due aree e la manutenzione di tutto quello esistente, diffuso in modo disomogeneo in tutta la città. Inoltre per rinforzare gli assi principali previsti dagli interventi sulle infrastrutture interne, l’arborizzazione degli stessi rappresenta un
Funzioni
Il tessuto urbano è molto omogeneo e si estende fino ai limiti naturali dell’area, baia 198
ASSE VERDE DI AVENIDA ARARAPIRA 199
WATERFRONT NORD 200
FUNZIONI E OCCUPAZIONE DEL TERRITORIO della Segreteria del Turismo e della Cultura, Info-point turistico, Terminal marittimo e biglietteria, Museo della città (da riqualificare), ICMBio, Chiesa, Prefettura e Municipio, - polo sportivo con centro nel Campo Municipale e collegato alla rete di noleggio biciclette e canoe con doppia sede (vicino al terminal autobus e alla fine del percorso ciclo-pedonale del waterfront sud), - polo economico distribuito su tutto l’asse principale (Avenida da Ararapira), -polo artigianale con disponibilità di grandi spazi per conferenze e corsi sul waterfront sud (PUC), - due aree residenziali tra i due assi principali, - area destinata alla nuova costruzione a nord della Avenida Ararapira, - area destinata allo sviluppo industriale all’ingresso della città dove già ora troviamo la SISplastico e altri piccoli capannoni industriali e depositi.
a sud-ovest e mata atlantica a nord-est. Fatta eccezione per l’area del porto e della adiacente piazza principale, la città si presenta sottoforma di griglia urbana classica, con un asse principale che collega l’ingresso della città con la piazza lungo il quale si trovano le principali attività commerciali e infrastrutture. Spostandosi a sud di questo asse si trova una grande area molto omogenea, la cui funzione è residenziale. Attività turisticoculturali sono concentrate nell’area portuale. Il rischio di questa omogeneità diffusa è quello di avere una gran parte della città che funziona prettamente come dormitorio ed una piccola area dove sono concentrate tutte le attività. Gli interventi sono, quindi, finalizzati ad aumentare l’interazione tra le diverse funzioni, attraverso la creazione di poli attrattivi di differente vocazione. Gli interventi da fare sono in breve: - Polo turistico nella piazza centrale con sede 201
CENTRO SPORTIVO E NOLEGGIO ATTREZZATURE 202
WATERFRONT SUD 203
Interventi a scala Regionale
Infrastrutture e trasporti. Traghetti e barche, che siano a remi o a motore, sono gli unici mezzi di trasporto per muoversi nella baia. In tutta la baia, gli attracchi sono rappresentati da piccoli pontili in legno e/o cemento in condizioni spesso discutibili, dovute a scarsa manutenzione e agenti atmosferici. Pochi sono i punti di rifornimento e ancora meno le segnalazioni marittime (ad esempio secche e scogli). Pochi i trasporti â&#x20AC;&#x153;pubbliciâ&#x20AC;?, per lo piĂš si tratta di contrattazioni con privati. Gli interventi da fare sono in breve: - Istituzione di un unico ente, giuridico e fisico, per la gestione delle barche a fini di collegamento tradizionale e turistico, - realizzazione di pontili di attracco in tutti i villaggi della baia con caratteristiche simili e ben identificabili (landmarks), - realizzazione di posti di appoggio per deposito, manutenzione materiale ed informazione turistica, - segnalazioni marittime di secche, sogli e installazione di una vera e propria segnaletica per i percorsi. Nota. Gli interventi a scala regionale sono limitati alla creazione di una rete di infrastrutture per implementare il turismo. Singoli interventi nelle localitĂ si rimandano ai piani di maneggio delle aree naturali protette e dei singoli municipi.
204
IL WATERFRONT DELLA CITTA’
10.1 – Il progetto di riqualificazione della piazza principale, riferimenti progettuali
l’incontro di diversi elementi, fino a prima in contrasto: la natura come “mare”, la presenza dell’uomo come “città” e la linea di costa, intesa come separazione tra terra e mare, dinamica e in continuo mutamento. Nei bordi avviene così l’incontro di diversi elementi che devono convivere e integrarsi, senza mai sovrastare l’uno sull’altro, creando così porosità e legami aperti, eliminando ogni tipo di barriera che ostacolerebbe la dilatazione della rete. Nel progetto la strategia si manifesta attraverso una graduale discesa della città
La ri-progettazione della piazza principale di Guaraqueçaba diventa il punto di partenza per battezzare la città come polo attivatore della nuova rete. Il waterfront diventa così la nuova “carta d’identità” della città, attraverso un intervento che ri-definisce il rapporto con il territorio circostante, la fruibilità, l’aspetto e la funzionalità dello spazio pubblico. La strategia adottata consiste nel “lavorare sui bordi”, ovvero quello spazio creatosi attraverso 209
verso il mare; cambiamenti di quota, realizzati tramite un nuovo deck e scalinate, creano il contatto tra i vari elementi, alterando la linea di costa, in perenne mutamento grazie al variare delle maree. Il pontile diventa la connessione principale; è un segno forte che in continuazione della strada rompe il “bordo” invadendo il mare, dividendo il waterfront in due parti: quella adibita ad accogliere le nuove connessioni della rete (attracchi), e la parte dedicata allo svago, relax e la contemplazione del paesaggio circostante. La stessa strada svolge un ruolo fondamentale
all’intero della piazza, definendone i diversi spazi: uno spazio pubblico di sosta, proprio della piazza,definito da un porticato che ospita diverse attività (ristorazione, pernottamento e commercio), uno spazio più grande che ospita il mercato, direttamente collegato agli attracchi per facilitarne il carico-scarico delle merci, ed infine uno spazio di passaggio, più stretto che permette di collegare gli spazi precedenti a quello che diventa il nuovo polo culturale che ospita i musei e le attività legate all’artigianato locale. Per rendere graduale lo stacco tra l’intervento 210
10.2 – Le nuove funzioni, edifici riqualificabili e proposte
umano e la natura rigogliosa che circonda la città, vengono realizzati dei terrazzamenti che ospitano piante arbustive, tipiche del sud America, altrimenti invisibili perché nascoste all’interno dell’impenetrabile Mata Atlantica. Questi progressivi salti di quota terminano con una torre, unico forte segno verticale, che collocata nel punto più alto va così a consacrare la totale armonia e integrazione con la natura circostante, ma allo stesso tempo crea un contatto con quelle che saranno le micro-architetture, destinazioni della nuova rete.
La riorganizzazione delle funzioni della piazza è il punto di partenza per il ridisegno del waterfront. Le scelte progettuali legate alla infrastruttura centrale, la strada carrabile, hanno portato già ad una prima suddivisione degli spazi, che verrà ancora accentuata dall’uso di materiali diversi. Le aree tematiche sono sei: lo spazio dedicato alla cultura, l’area ristoro, il pontile con il porto e il solarium, il percorso nella foresta atlantica 211
“Il terzo paesaggio è teatro di forti dinamiche, cambia la propria configurazione nel corso del tempo, non evolve secondo curve temporali semplici, ma secondo le modalità biologiche dell’ambiente.” Gilles Clement
â&#x20AC;&#x153;Il paesaggio è qualcosa di dinamico, successione spaziale che invita al cammino, successione temporale della nostra percezione e del suo divenire, legato a noi stessi, accoppiato alle nostre esistenze nella comune impermanenza.â&#x20AC;? Julienn Gracq
DISTRIBUZIONE FUNZIONALE che porta alla torre panoramica, il mercato coperto ed il lungomare centrale che funge da collante tra tutti i frammenti della piazza.
con il museo, e il Museo del Fandango dove ospitare anche eventi la chiuso, come il Festival.
Spazio culturale
Area ristoro
Il vecchio mercato coperto, già usato parzialmente come sede della segreteria del turismo, sarà destinato ad ospitarne tutti gli uffici ed un Info-point turistico dove chiedere informazioni su alloggi, ristorante e specialmente tour organizzati della baia. L’edificio accanto, già Museo della Città con biblioteca, ha solo bisogno di maggiore manutenzione e organizzazione degli orari di apertura. Il deck in legno già presente davanti a questi due edifici viene, da progetto, allungato verso nord per includere altri due edifici adiacenti, ad oggi abbandonati. Vecchi magazzini per barche, in buone condizioni, si prestano perfettamente ad ospitare un Bar Panoramico, l’edificio più piccolo confinante
Il perimetro est della piazza, affiancato interamente da un pergolato, ospita numerosi locali e negozi. Seguendo le modifiche al Plan Diretor, i negozi verranno spostati nella Avenida Ararapira, lasciando spazio a nuovi bar e pub. In due punti, il pergolato viene allungato fino a coprire parte della piazza in modo da creare una zona ombrosa sotto la quale sistemare tavoli e sedie per ristoranti e bar. La copertura riprende quella già utilizzata nel pergolato, foglie di banano essiccate e impermeabilizzate.
Pontile, porto e solarium Il deck in legno, diviso dal pontile nel mezzo, si divide tra porto per piccole imbarcazioni, 216
IL MUSEO DEL FANDANGO 217
IL PORTO E LA GRADINATA VERSO IL MARE 218
VERDE PUBBLICO o la bassa a diretto contatto con l’acqua.
a sud, e solarium, a nord, nella zona immediatamente adiacente allo spazio culturale. Il pontile riprende la linea direttrice della strada che collega la piazza con il resto della città e direziona così il cono ottico verso il centro della baia. Integrate nel pontile le sedute per l’attesa del traghetto. L’edificio difronte al pontile, ad oggi parzialmente occupato, verrà destinato a biglietteria per i traghetti e sala di aspetto. Da un lato il porto, con la discesa per il carrello con le barche e tutti gli attracchi per le imbarcazioni di piccola dimensione. Lo spazio è utilizzabile anche per lo scarico merci. L’altra metà del deck ha delle sdraio lignee a livello della pavimentazione, il cui schienale è orientabile con un semplice meccanismo di sollevamento. Per completare questa parte del deck, una gradonata in cemento bianco realizzata con blocchi inclinati porta fino al mare, dando la possibilità al fruitore di scegliere tra la zona solarium alta
Percorso didattico e la torretta panoramica
Il piccolo promontorio a sud ospita già quasi tutte le specie di alberi della foresta atlantica. La modellazione del terreno che si affaccia sulla piazza in forma di terrazzamento, permette la creazione di un percorso didattico tra le specie locali. Sui primi gradini troviamo le piane arbustive più basse, alternate a erba bassa, dove potersi sdraiare, e mentre si sale l’altezza degli arbusti diventa sempre più alta fino ad arrivare agli alberi già presenti sulla sommità del Morro. Nel punto più alto, una torretta di osservazione, su modello della micro-architettura dedicata all’osservazione degli uccelli progettata nella rete (cap.11), permette di godere del panorama della baia a 360°.
219
IL PERCORSO NEL VERDE E LA PIAZZA 220
IL MERCATO COPERTO E LA TORRE DI OSSERVAZIONE 221
INFRASTRUTTURE E SERVIZI di piazza. Questa area si presta anche all’organizzazione di eventi all’aperto, come concerti, festival, proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali.
Mercato coperto. L’edificio più alto della piazza, a sud, è un mercato all’ingrosso, che sfrutta la vicinanza con il porto per lo scarico delle merci. L’idea è di realizzare un pergolato immediatamente difronte che funzioni da mercato coperto. I pescatori della baia potranno arriva qui e avere a disposizione uno spazio per la vendita del pescato, così come gli agricoltori per la frutta e verdura. Due bancali fissi in pietra potranno ospitare diverse tipologie di merce. Il pavimento leggermente inclinato verso il centro permetterà operazioni di pulizia con una canaletta di scolo centrale. Lungomare e piazzale eventi. Tutto lo spazio rimanente, che tocca tutti gli altri frammenti, è la vera e propria piazza, concepita come collante tra tutte le funzioni. Nella parte nord, più allungata, le palme già esistenti alterante a tavoli con scacchiere integrati, formano il più tradizionale dei lungomari, mentre il resto rimane vuoto nella sua purezza di concetto
10.3 – Paesaggio e urbanistica, il punto di incontro Il ridisegno della piazza di Guaraqueçaba mira a creare un armonia tra gli elementi naturali del paesaggio circostante e gli interventi urbani dell’uomo. L’uso di soluzioni progettuali che permettono una compenetrazione visiva, materica, funzionale, sostenibile, dinamica, rende il punto di contatto tra paesaggio e urbanistica un confine molto labile. Luoghi come Guaraqueçaba, templi naturali a contatto con l’uomo, sovvertono il concetto di rapporto con la natura. Generalmente è l’uomo a cercare il contatto con la natura e avventurarsi la suo interno, qui è la natura 222
FLUSSI E SPAZI PUBBLICI puntuale solo in due aree. Il primo intervento affianca il lungomare e ne marca la viabilità. Il filare di palme già esistente viene rivalorizzato con un nuovo assetto. Nella parte sud, nelle vicinanze della piccola collina che marca la fine del waterfront, un sistema di terrazzamenti allevia la pendenza del rilievo e crea uno spazio che sarà destinato a scopo didattico per la conoscenza della flora locale. Non si tratta di un vero e proprio giardino di essenze, ma di percorso all’area aperta tra le specie della mata atlantica, raccontate da illustrazioni e schede tecniche. La mata atlantica è una foresta molto chiusa e compatta e spesso le specie più piccole rimangono celate. Il percorso ha l’obiettivo di mostrarle, integrandole perfettamente nel loro habitat naturale. La fine del percorso è una torretta di avvistamento volatili, su modello del prototipo 2 (§11.5), utilizzabile come punto panoramico, che offre una vista su tutta la baia a 360°.
che avvolge l’uomo nel suo tentativo di insediamento. L’uomo, quindi, non può creare una realtà urbana all’interno di questo paesaggio, ma tentare di pensare un nuovo concetto di paesaggio urbano. Gli elementi naturali entrano a far parte del quotidiano in ogni aspetto, dalle maree che determinano l’uso del solarium, alle palme che permettono la sosta all’ombra, fino al percorso didattico per conoscere il territorio. Creare paesaggio dal paesaggio, rendendolo armonico e compatibile con le necessità dell’uomo, nell’assoluto rispetto del contesto naturale.
10.4 – Verde pubblico Il progetto di disegno della piazza centrale solo due interventi localizzati di piantumazione di verde pubblico. La mata atlantica avvolge completamente la cittadina, perciò in fase di progetto si è scelto di intervenire in modo 223
Nome comune | Bromelia Nome scientifico | Bromelius Tipologia | Arbusto basso Altezza | 40 cm Larghezza | 30 cm Colorazione fiori | Rosso intenso
Descrizione | La bromelia è una pianta sempreverde terrestre, erbacea, litofita che cresce in ambienti umidi e poco soleggiati. Presenta foglie larghe carnose verde scuro tendente al porpora alla base e fiori rosso acceso.
Nome comune | Begonia Nome scientifico | Begonia obliqua L. Tipologia | Arbusto basso Altezza | 30cm Larghezza | 20cm Colorazione fiori | Rosso intenso, Giallo, Bianco Descrizione | Appartenente alla famiglia delle begoniaceae, conta piÚ di 900 specie. La begonia obliqua, tipica del sud del Brasile, è pianta perenne e monoica, ovvero con fiori maschili e femminili sulla stessa pianta, distinguibili tra loro per forma. Condizioni ottimali di crescita sono clima umido, esposizione ombrosa e protezione dal freddo invernale.
Nome comune | Andira Araroba Nome scientifico | Andira humilis Tipologia | Arbusto alto Altezza | 100cm Larghezza | 60cm Colorazione | Viola Descrizione | Tipica del sud America, è importante per essere una delle poche piante esistenti ad essere vermifuga. Con foglie sparse e stipolate, infiorescenze racemose e frutti a legume, è importante per il suo alto contenuto di crisarobina, componente fondamentale per trattamenti dermatologici contro la psoriasi.
Nome comune | Pau Brasil o Pernambuco Nome scientifico | Caesalpinia echinata Tipologia | Albero Altezza | 10-15m Larghezza | 3-4m Colorazione fiori | Giallo Descrizione | Albero simbolo della mata Atlantica brasiliana, prende il nome dalla colorazione rossastra del suo legno, largamente utilizzato per lavori di ebanisteria. Dal tronco eretto grigio scuro ricco di spine, presenta foglie sempreverdi composte paripennate, dal colore verde brillante.
Nome comune | Jacarandà-mimoso Nome scientifico | Jacaranda mimosifolia Tipologia | Albero Altezza | 15m Larghezza | 4m Colorazione fiori | Viola Descrizione | Albero ornamentale della famiglia delle Bignoniaceae, originario della Bolivia. È uno dei pochi alberi ad avere lo stesso nome in quasi tutte le lingue del mondo. Dalla chioma arrotondata e irregolare, con foglie caduche bipinnate, è largamente usato nei centri urbanizzati per la rapidità di crescita e la grande fioritura colorata.
Nome comune | Peroba-rosa Nome scientifico | Aspidosperma polyneuron Tipologia | Albero Altezza | 20-30m Larghezza | 5-7m Colorazione fiori | Rosa Descrizione | Classificata tra le specie in pericolo di estinzione, la Peroba-rosa è un albero il cui legno è largamente utilizzato per lavori di carpenteria e per materiali da costruzione come architravi. Specie caducifoglia, a crescita lento, legno duro, ha foglie ellittiche biancastre e verdastre.
Nome comune | Jequitiba Nome scientifico | Cariniana Legalis Tipologia | Albero Altezza | 50m Larghezza |10-15m Colorazione fiori | Rosa
Descrizione | Albero simbolo delle tribĂš indigene dello stato di Minas Gerais, prende il nome dal termine indio yekitiâ&#x20AC;&#x2122;ba, gigante della foresta. Le foglie sono rossastre in primavera e i suoi fiori sono chiari e rossastri in primavera.
Nome comune | Manacà -de-jardim Nome scientifico | Brunfelsia uniflora Tipologia | Albero Altezza | 3m Larghezza | 2m Colorazione fiori | Bianco, Viola Descrizione | Della famiglia delle Solanaceae, è uno degli alberi piÚ diffusi nella mata Atlantica. Altezza ridotta rispetto agli altri alberi, circa 3 metri, ha chioma arrotondata che raggiunge i 2 metri. La fioritura avviene tra settembre e marzo e produce fiori bianchi e viola. Il profumo intenso e la bellezza estetica fa si che sia un albero particolarmente ricercato anche in giardini privati.
Nome comune | Figueira Nome scientifico | Ficus clusiifolia Tipologia | Albero Altezza | 10m Larghezza | 4-5m Colorazione fiori | Bianco Descrizione | Il fico è una delle specie piĂš diffuse sullâ&#x20AC;&#x2122;intero pianeta.Il ficus clusiifolia,caratteristico delle coste brasiliane, presenta foglie brillanti e delicate. Classificata come pianta strangolatrice, spesso nasce su altre piante e lentamente si sviluppa su di esse fino a raggiungere il terreno e coprire completamente la prima, che generalmente muore. I frutti sono piccoli e rossi, ma molto saporiti.
Nome comune | Flamboyant Nome scientifico | Delonix regia Tipologia | Albero Altezza | 10-15m Larghezza | 5-7m Colorazione fiori | Rosso, Arancio Descrizione | Anche conosciuto come flor-do-paraiso e pau-rosa, è un arbero della famiglia delle Fabaceae. Originario del Madagascar, fu importato in sud America alla fine del 1800. Dalla chioma oblunga e larga e dallo sviluppo rapido, è caratterizzato da bellissimi fiori rossi che fioriscono su tutti i lungomare del litorale paranaense.
10.5 – Materiali e attrezzature L’uso dei materiali, delle cromie, delle lavorazioni, dell’arredo urbano, del verde sono elementi chiave per la progettazione di uno spazio pubblico. La prima scelta progettuale è quella di utilizzare diversi materiali, trattandosi di una piazza di differenti pavimentazioni, per distinguere le destinazioni d’uso: luoghi di passaggio in acciottolato e percorsi carrabili in porfido nero, luoghi di sosta in legno e cemento trattato con cromia bianca. Tutte le scelte sono legate alla reperibilità dei materiali, alta durevolezza e basso costo di trasporto e lavorazione. Per enfatizzare il concetto di bordo si è deciso di lavorare con cromie alternate, in modo da movimentare la grande superficie della piazza e rendere immediatamente individuabili le aree di interesse. Per le coperture delle tettoie progettate ex-novo, che coprono gli ambienti di ristorazione, si è scelta la foglia di banano essiccata e impermeabilizzata, tecnica
locale già adottata nelle coperture esistenti. In questo modo ci uniformiamo alla pre-esistenza nel materiale, distinguendocene per forma. L’arredo urbano è rappresentato da pochi ma significativi elementi. Le sedute che seguono la linea della strada carrabile, dello stesso colore e materiale della pavimentazione, ne accentuano la direzione e fungono anche da ostacolo al passaggio. Illuminata da lampioni a luce calda, la piazza verrà illuminata su tutta la linea di costa e lungo la strada carrabile. Sotto le palme del lungomare, ritroviamo i classici tavoli con scacchiera integrata che troviamo in tutto il Brasile, mentre sul deck in legno ombrelloni in foglie di banano permetteranno la sosta con un drink mentre si osserva la baia al tramonto.
234
LE MICRO ARCHITETTURE
11.1 – I quattro prototipi, il recupero ecologico
nella regione litorale del Paranà all’inizio del secolo scorso, importato dall’Australia. La sua facilità di lavorazione è una delle caratteristiche principali che ha portato il governo ad attivare intensi programmi di forestazione negli stati del sud (Sao Paulo, Espirito Santo, Minas Gerais, Paranà e Rio Grande do Sul). I costi di trasporto sono di riflesso ridotti al minimo. La prima parte della progettazione dei prototipi riguarda l’individuazione di un modulo, prettamente legato alle possibilità del materiale, ripetibile ed utilizzabile in tutti gli interventi. Non si tratta di un modulo rigido, ma di una semplice scelta dimensionale. Il modulo 200x25x5 cm, con i suoi sottomoduli, permette di ridurre a due metri cubi di legno l’interno ammontare di legno necessario per la realizzazione dei quattro prototipi, uno ciascuno. Potendo compattare il materiale in modo semplice, il trasporto è semplificato. Essendo l’eucalipto un albero a bassa-media densità di cellulosa, il suo peso è minore rispetto a simili in dimensioni e resistenza. L’ultimo costo da analizzare è la manodopera, ma trattandosi di materiali locali e progettando i prototipi con tecniche tradizionali, la realizzazione ha potenzialmente un impatto contenuto sui costi totali, favorendo allo stesso tempo la formazione della popolazione locale e generando nuovo lavoro.
Le risorse naturali della baia di Guaraqueçaba sono infinite e l’ultima parte del progetto, i punti capillari della rete di scoperta del territorio, è incentrata sugli spot naturalistici di piccola dimensione. I quattro elementi selezionati come punti di partenza per il processo di valorizzazione del territorio sono: i pappagalli “cara-roixa”, specie in via di estinzione che nidifica sull’Ilha das Peças; i delfini “boto-cinza”, che si riproducono nelle piccole baie dai fondali bassi a nord-est; le mangrovie, che coprono quasi interamente le pianure alluvionali e affiancano tutti i canali; i sambaquis, cumuli di fossili animali, vegetali e umani che danno vita a stratigrafie che ci portano indietro di migliaia di anni. Due spot destinati all’osservazione di specie animali in via di estinzione e due per entrare nel territorio e nella sua storia. Progetti di piccola entità, realizzabili a basso costo con materiali e manodopera locale, che permettono la scoperta del territorio e la sua conoscenza totale. Strutture in legno, oggetti semplici integrati nel paesaggio, funzionali alla sua valorizzazione. In una regione parzialmente isolata come la baia di Guaraqueçaba, i costi dei materiali, della lavorazione e del trasporto hanno un impatto enorme sulla realizzazione di qualsiasi tipo di opera. Il progetto dei quattro prototipi ha, quindi, come obiettivo principale ridurre al massimo ogni tipo di costo. Il materiale più reperibile nella regione è ovviamente il legno, per la grande quantità di mata atlantica vergine presente sul territorio, e nello specifico è stato individuato l’eucalyptus grandis. La scelta del materiale è stata fortemente influenzata da due fattori: le grandi dimensioni dell’albero che ne permettono il taglio in diversi moduli e l’intenso processo di forestazione promosso dal governo. L’eucalipto è arrivato
11.2 – Materiali e tecnologie locali L’eucalyptus grandis, comunemente conosciuto come eucalipto rosato, è un albero dalla corteccia sottile, molto fibroso e dalla colazione grigia-marrone tendente al rosa salmonato, da cui prende il nome. Raggiunge l’altezza di 50metri in media, ma sono stati documentati alcuni eucalipti alti fino ad 80metri. Originario delle coste australiane, tra la nord di Newcastle e il New Gales a sud, nasce su terreni prevalentemente piani o a bassa pendenza, in regioni umide ai confini 239
con foreste tropicali. Il legno dell’eucalipto viene utilizzato in carpenteria, costruzioni di barche, pannelli e altre piccole strutture. La fibra rigida, resistente e durevole resiste agli effetti della salsedine, facendo preferire perciò questa specie ad altre. Storicamente l’eucalipto veniva usato dagli abitanti della regione per costruire piccoli pontili e punti di attracco nella baia. Le tecniche indios di impermeabilizzazione del legno sono state riutilizzate anche per questo e hanno dimostrato un aumento della resistenza agli effetti dell’acqua di mare rispetto al suo utilizzo da non trattato. Le tecniche di trattamento del legno tipiche della regione sono quelle tradizionali indios. Esistono diverse tecniche a seconda della stagione di lavoro. In primis viene effettuato il taglio dei rami e successivamente diviso il tronco (min 100cm – max 270cm). Si elimina la corteccia, che nella parte inferiore è di maggior spessore, fino ad arrivare alla fibra pulita e si procede al taglio delle tavole. A questo punto, a seconda del clima, ci sono tre possibilità di trattamento dell’umidità. In estate si procede all’asciugamento all’aria aperta. É il metodo migliore perché prevede una perdita graduale dei liquidi, ma è molto lungo. Le tavole vanno disposte in luogo asciutto, protette da sole e pioggia e lasciate in posizione per due mesi circa. Altrimenti esistono due metodi, a fuoco diretto e ad aria calda. In stagione umida è necessario procedere all’essiccazione rapida. Il metodo a fuoco diretto prevede uno scavo nel terreno all’interno del quale si dispongono dei carboni ardenti sparsi uniformemente. Le tavole vengono poi disposte al di sopra ad una distanza di circa 50cm. Affinché il trattamento sia uniforme, bisogna girare le tavole spesso altrimenti c’è il rischio di deformarle per l’intenso calore. Questo metodo elimina tutti i microrganismi, come funghi, e eventuali insetti. Ultimo è il metodo dell’aria calda, più complesso perché prevede la costruzione
di una struttura simile ad un forno. Si tratta di una cassa, al cui interno vengono disposte le tavole, che sfrutta il riscaldamento solare. Con due aperture, una in basso una in alto, l’aria circola all’interno, evitando la formazione di umidità e condensa. A prescindere dal tipo di trattamento utilizzato, poi tutte le tavole vanno impermeabilizzate. Nella regione nord è molto diffuso l’uso di oli naturali, cera d’api, sterco e estratto di lime. È sempre meglio evitare l’uso di prodotti chimici, ma nel caso in cui le tavole siano destinate a costruzioni a stretto contatto con l’acqua, si consiglia una miscela di asfalto e terra, nello specifico argilla. Le tavole vanno immerse per 48ore e girate dopo le prime 24, in modo da ottenere un assorbimento distribuito delle sostanze. Nel caso di pilastri, tronchi, non tagliati in tavole e quindi di grandi dimensioni, destinati a strutture portanti come palificate, è consigliato bruciare la parte da porre a stretto contatto con l’acqua fino a che diventa nera. Dopo due giorni, le tavole e i tronchi sono pronti per il trasporto e la lavorazione.
11.3 – Micro-architettura 0. Il modulo I prototipi sono localizzati in diverse parti della baia, più o meno in prossimità dell’acqua. Il prototipo 0 è il pontile di attracco che permette di raggiungere gli altri. La struttura si compone di 8 palificate da 2 metri di lunghezza, di cui quattro sono destinate alla struttura verticale e infilate nel terreno, mentre le restanti fungono da travi di sostegno per le assi del pavimento. Il modulo è ripetibile e studiato in modo da minimizzare gli sprechi di materiale. Nel caso della torretta di osservazione il prototipo 0 rappresenta il punto di attracco per i turisti che precede il percorso di assi fino alla torretta, mentre negli altri tre prototipi è integrato nella struttura.
240
241
11.4 – MA1. I percorsi tra le mangrovie Il primo dei prototipi che porta ad una integrazione con la natura circostante è il percorso tra le mangrovie. Una delle più grandi attrattive dell’area è sicuramente la grande quantità di mangrovie, nello specifico tutte e tre le specie botaniche esistenti al mondo: rossa, bianca e nera. Il percorso all’interno del mangrovieto sviluppato a diverse altezze permette di scoprirne ogni sua caratteristica, passando al di sopra e al di sotto delle radici delle piante. Nel canale di Superagui, dove la concentrazione di pianure di marea è altissima, le mangrovie trovano terreno fertile per svilupparsi ed è qui che vengono localizzati due interventi, a cui si aggiungono altri in altre aree della regione. 242
243
ESPLOSO ASSONOMETRICO MA1 244
PIANTA MA1
SEZIONE MA1 245
11.5 – MA2. Le torrette di osservazione degli uccelli Il secondo dei prototipi nasce in un luogo predefinito: la Riserva Naturale di Bertioga, nell’Ilha das Peças. In questa riserva nel mese di ottobre avviene la “revoada dos papagaios de cara-roixa”, ovvero la migrazione dei pappagalli dalla testa rossa, specie in estinzione presente in questa area. La torretta di osservazione per uccelli permette di interagire con la natura ed il paesaggio in diversi modi. Integrata dal pontile di attracco e il percorso di congiunzione, permette ai turisti di raggiungere aree naturali protette ed, altrimenti, difficilmente raggiungibili. Con quattro blocchi chiusi ed una terrazza, il turista può decidere l’altezza migliore per dedicarsi all’osservazione dei volatili. Completamente aperta permette la visuale a 360° su tutto il panorama. L’interno è volutamente lasciato libero in modo da lasciare al turista la scelta della posizione da assumere nel tempo di attesa. La struttura è formata da quattro pali che la attraversano in tutta la sua altezza ai quali si appoggiano le travi di sostegno dei solai e delle scale. Il minimo rivestimento esterno è attaccato direttamente alle travi. La torretta è segnalata in acqua da un modulo 0 utilizzato come pontile di attracco, che funge da landmark, ed un sentiero battuto segnalato porta fino alla torretta. 246
247
ESPLOSO ASSONOMETRICO MA2 248
PIANTA MA2
SEZIONE MA2 249
11.6 – MA3. Le piattaforme di osservazione dei delfini L’osservazione e lo studio dei delfini boto-cinza attrae biologi da tutto il mondo. Fondali bassi, condizioni atmosferiche favorevoli, acqua non inquinata e poco traffico marittimo fanno si che tutte le piccole baie a nord-est, nella più grande Baia di Guaraqueçaba, si prestino in modo ottimale ad ospitare i grandi mammiferi che si riproducono nell’area retrostante l’Ilha Rasa, dove i fondali raggiungono la minima profondità. Il turista arriva al pontile, composto dal modulo 0, e lascia il mezzo con cui è arrivato abbastanza lontano dall’area protetta dove vivono i delfini. Dal pontile adiacente, destinato al relax, parte un sistema a carrucola che permette al visitatore di tirarsi, letteralmente, fino alla piattaforma nel centro della baia. In questo modo non vengono fatti movimenti bruschi in acqua che causerebbero la fuga dei delfini e si può raggiungere la piattaforma per poi attendere li l’arrivo degli animali. 250
251
ESPLOSO ASSONOMETRICO MA3 252
PIANTA MA3
SEZIONE MA3 253
11.7 – MA4. Le barriere di protezione dei sambaquis L’ultimo intervento riguarda i sambaquis, vere e proprie montagne di detriti disposti a strati che ospitano cimiteri indios e numerosi fossili. La poca coerenza materica ne sta determinando la distruzione lenta, ma irreversibile a causa delle correnti di maree e piccole onde. Una struttura di protezione simile a quelle utilizzate per proteggere la Forteza dell’Ilha do Mel, permette all’acqua di entrare, ma blocca la violenza delle correnti e delle onde causate dal passaggio di mezzi di trasporto. Nell’Ilha das Peças troviamo i più antichi sambaquis del sud del Brasile. L’importanza di questi monumenti archeologici è fondamentale per poter affermare, ad esempio, la presenza dell’uomo nel territorio da migliaia di anni. Il modulo 0 viene utilizzato in combinazione per creare due pontili a diversi livelli, per permettere l’osservazione del sambaquis da diverse prospettive. 254
255
ESPLOSO ASSONOMETRICO MA4 256
PIANTA MA4
SEZIONE MA4 257
11.8 – Costi di produzione Il progetto dei prototipi si basa su tre linee guida: utilizzo di materiali e tecniche locali, evitando così i costi di trasporto e di formazione di operai specializzati; semplicità e rapidità di esecuzione dei lavori; rispetto della natura e del paesaggio, evitando l’inserimento di forme architettoniche complesse, fuori scala e matericamente incoerenti. Il legno di eucalipto proviene direttamente dalle foreste al nord del municipio e portato in città su imbarcazioni lungo il fiume Tagaçaba o il canale del Varadouro, quando possibile. Le imbarcazioni a remi usate dai pescatori arrivano a sostenere fino a cinque persone, l’equivalente di circa mezzo metro cubo di legno di eucalipto (1mc = 850kg). Considerando che ogni prototipo necessita di circa due metri cubi di materiale, con quattro imbarcazioni a remi si riesce a trasportare il materiale per la costruzione di ciascuno. Il taglio
e la lavorazione del legno viene fatta in loco. La manodopera la costruzione costa 18R$ all’ora, dato fornito dal Ministerio da Fazenda dello stato, e trattandosi di piccoli interventi, anche il numero dei lavoratori è ridotto. I tre fattori più influenti sul costo totale (materiale, trasporto e manodopera) sono, quindi, minimizzati e questo da si che i prototipi non abbiano solo un impatto ambientale minimo sul paesaggio, ma anche sull’economia della regione.
258
CONCLUSIONI
12.1 – La metodologia di progetto
Partecipazione Per comprendere a pieno i meccanismi, abbiamo ritenuto necessario monitorare le esigenze di chi quella realtà la vive tutti i giorni. La fase di pre-interviste, seguita dai questionari, ha portato alla luce necessità e desideri della comunità locale, da aggiungere e integrare a quelli di progetto.
La metodologia di lavoro utilizzata per questo lavoro di tesi conta tre fasi: conoscenza (indiretta, diretta, partecipazione), elaborazione e progettazione.
Conoscenza indiretta
In prima fase, l’approccio di studio di una area di così grande estensione ha causato non poche problematiche. Il metodo di indagine è stato basato sulla creazione di sette livelli di analisi, sovrapposti poi graficamente per individuare le aree di interesse. Le informazioni su infrastrutture marittime e terrestri, luoghi ed eventi di importanza storica e culturale, sviluppo economico delle singole aree e rapporti economici tra le parti, risorse naturali e il loro sistema di protezione, hanno permesso di individuare le componenti della rete di progetto. La macro-rete regionale collega la capitale Curitiba con i centri turistici, diversi per vocazione, venuti fuori dallo step precedente (Antonina-Morretes, Paranaguà, MatinhosGuaratuba, Guaraqueçaba). Si è scelto poi di focalizzarsi su uno dei punti della rete principale, ovvero Guaraqueçaba, per progettare la rete infrastrutturale secondaria e tutti gli interventi necessari a realizzarla. La scelta è ricaduta sul centro della baia nord perchè è quello più debole e meno sviluppato dei cinque e per la forte vocazione naturalistica ed il potenziale economico-turistico.
Elaborazione
Completata la fase di conoscenza, l’elaborazione dei dati ha portato a definire gli obiettivi di progetto e le linee guida generali fino alla scala urbana, tenendo conto di tutti gli elementi emersi dalla fase di analisi.
Progettazione Ultima fase è quella progettuale, dove la scala di lavoro si riduce fino ad un livello di dettaglio architettonico. Gli interventi a scala urbanistica sono presentati come proposta di piano, finalizzati all’attivazione del polo centrale della rete. Si è poi passati alla progettazione del disegno della piazza, studiata in modo da integrarsi col paesaggio e valorizzarlo. Agli altri capi della rete le micro-architettura sono state progettate seguendo le tecniche locali e le tradizioni.
12.2 – Lo sviluppo del progetto all’estero Lo sviluppo di un progetto all’estero deve tener conto di difficoltà di diversa natura, dall’interazione con i soggetti coinvolti fino alla reperibilità dei materiali necessari. La presenza di un docente responsabile in Italia e una docente in Brasile, ci ha permesso di lavorare parallelamente su diversi temi e sfruttare i diversi campi di competenza. Inoltre, fondamentale sono state le informazioni ottenute da tutti gli enti coinvolti nei processi di progettazione, gestione, organizzazione della regione. La prefettura di Guaraqueçaba
Conoscenza diretta
Individuato il luogo di intervento e definita la scala di lavoro si è passati alla conoscenza diretta in campo. Una settimana in loco e diversi sopralluoghi successivi hanno permesso di entrare in contatto con la realtà della cittadina e della baia intera. Guidati da locali, abbiamo visitato tutte le aree di interesse di progetto e abbiamo collezionato tutte le informazioni storiche, economiche, culturali necessarie. 263
e tutti gli uffici competenti, dalla Segreteria del Turismo, Cultura, Sport e Tempo libero al gruppo di lavoro sullo sviluppo dell’assetto urbanistico, hanno largamente contribuito alla raccolta del materiale di base per questo lavoro di tesi.
villaggio, una città, una regione, uno stato. L’integrazione e l’armonia dei processi di urbanizzazione ed edilizia con la natura da vita a nuove prospettive di città a limite con il puro paesaggio. Gli elementi naturali tornano a mettersi in discussione e ricercano equilibrio in una nuova forma di progetto. La natura ed il paesaggio come sua espressione più pura si pongono alla base della ripresa economico di un area ancora lontana dagli standard medi di vivibilità e sviluppo umano.
12.3 – Il paesaggio come sviluppo sostenibile Il contatto diretto con una tipologia di paesaggio, completamente differente da quella che siamo abituati a vivere, ci ha fatto ragionare sulle grandi potenzialità del paesaggio come strumento di sviluppo sostenibile di un 264
12.4 – Le premesse per lo sviluppo della baia
VIAGEM num PAIS onde as pessoas AGEM”, che tradotto in italiano suona così “Ho visto nel paesaggio un viaggio in un paese dove le persone agiscono”.
Durante questo lavoro ci siamo scontrati con diverse realtà. Dagli abitanti della città, intimoriti e allo stesso tempo incuriositi dalla nostra presenza, al Prefetto e il suo gruppo di lavoro, docenti della Faculdade de Arquitetura da Pontificia Universisade Catolica di Curitiba e ricercatori, in tutti abbiamo trovato una grande volontà di crescere, imparare, fare. Per noi questa è la base perfetta per lo sviluppo di qualsiasi progetto, così nasce il titolo PAIS(VI) AGEM. In portoghese, “eu VI na PAISAGEM uma 265
“Il distacco dal luogo è da superare. Generare quindi un idea di fusione tra lo spazio costruito e lo spazio naturale.” Kengo Kuma
BIBLIOGRAFIA - SITOGRAFIA
13.1 - Bibliografia Capitolo 1
“Hotelaria 2012 finalizado”, Carlos Alberto Richa, 2012 “Os Passageiros PR 2008-2012”, Governo do Estado, Segreteria del Turismo, 2012
“ Desenvolvimento do Turismo no Brasil”, Caio Luis de Carvalho, Revista de Administraçao v.22 (settembre 1998) “Um modelo de desenvolvimento nacional”, Josè Fantine e Carlos Feu Alvim “O desenvolvimento economico do Brasil”, Elaine Cristina dos Santos Ferreira, Facoltò di Turismo di Brasilia “Acordo de Monhonk”, Institute for Policy Studies (novembre 2000) “Impacto dos mega eventos na industria hotelaria brasileira”, Associçao brasileria da industria de hoteis (marzo 2006) “Carta de Lanzarote”, Conferenza mondiale per il Turismo Sostenibile (aprile 1995) “Mais turismo, mais desenvolvimento. Indicadores”, Ministero del Turismo brasiliano (maggio 2013) “Roteiros do Brasil. Programa de regionalizaçao do turismo”, Ministero del Turismo brasiliano (2007) “Declaraçao do Ecoturismo de Quebec”, Organizzazione mondiale del turismo OMT (maggio 2002) “Brasil em desenvolvimento 2010”, Istituto de Pequisa Economica Aplicada (2010) “Programa Nacional de Ecoturismo”, Ministero del Turismo brasiliano (2013) “Relatorio do Desenvolvimento Humano 2013”, PNUD Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (2013) “Travel and Tourism. Economic Impact 2014 Brazil”, WTTC (2014)
Capitolo 3
“Relatorio 2009” Fundação SOS Mata Atlântica e Instituto Nacional de Pesquisas Espaciais, 2009. “Atlas dos Remanescentes Florestais da Mata Atlântica” Período 2005-2008. Relatório Técnico, 176 p. Ribeiro, M.C., Metzger, J.P., Martensen, A.C., Ponzoni, F., Hirota, M.M., 2009. “Brazilian Atlantic forest: how much is left and how is the remaining forest distributed? Implications for conservation. Biological Conservation” 142, 1141–1153
Capitolo 4
“Guia Turistico do Litoral Paranaense 2013” Secretaria do Estado do Turismo do Paranà
Capitolo 5
“Baia de paranaguà- Mapas e Historias”, Carlos Roberto Soares e Paulo da Cunha Lana, Editora UFPR, 1994 “Pelos caminhos do sul”, Mario marcodens de Albequerque, 1978 “Caminhos das Comarcas de Curitiba e Paranaguà”, Julio Estrela Moreira, Imprensa oficial Paranà, 1975
Capitolo 6 “Guia politicamente incorreto da
historia do Brasil” – Leandro Narloch Aulas de Historia da Arquitetura Brasileira I – Cleusa da Castro, Universidade Catolica do Paranà a.a. 2014 “Guia Turistico do Litoral Paranaense 2013” Secretaria do Estado do Turismo do Paranà
Capitolo 2
“Parana Estudo Estatistico 20 anos Turismo”, CURITIBA, maggio 2014, Segreteria del Turismo “Atrativos do Paranà 2009-2013”, Carlos Alberto Richa, settembre 2014 “Dados Gerais Paranà 2006-2011”, Carlos Alberto Richa, 2012 271
Capitolo 7
“Dizionario di geologia”, D.G.A. Whitten e JRV Brooks, Mondadori edizioni (1978) “Erosao e progradaçao do litoral brasileiro: Paranà”, Rodolfo Angulo
Capitolo 10
“Árvores brasileiras: manual de identificação e cultivo de plantas arbóreas do Brasil.” Lorenzi, Harri, ed. Nova Odessa, SP: Instituto Plantarum, 2002. Pg. 41. “Lista Flora Ameaçada de Extinçao”, IBAMA
Capitolo 11
“Manual do Arquiteto descalço”, Johan Van Lengen, Saraiva 2014
272
13.2 - Sitografia http://www.iap.pr.gov.br/ http://www.iap.pr.gov.br/modules/conteudo/ conteudo.php?conteudo=879 http://www.redeprofauna.pr.gov.br/ http://www.aguasparana.pr.gov.br/modules/ conteudo/conteudo.php?conteudo=38 http://www.colit.pr.gov.br/ http://www.portosdoparana.pr.gov.br/ http://www.paranagua.pr.gov.br/mapa.php http://guaraquecaba.pr.gov.br/?url=ver_ secretaria&id_secretaria=69 http://ceusnei.blogspot.com.br/2013/07/ caminho-dos-ambrosios-mapa-8-caminhos. html http://www.mma.gov.br/areas-protegidas/ sistema-nacional-de-ucs-snuc http://www.litoral.inf.br/guaratuba/parques/ index.htm http://www.planalto.gov.br/ccivil_03/leis/ l9985.htm http://www.paranagua.pr.gov.br/conteudo/ guia-turistico/horarios-de-barcos http://www.turismo.pr.gov.br/modules/turistapt/
273
RINGRAZIAMENTI
Ringraziamenti ufficiali Grazie al Professor Luca Emanueli, che con pazienza ci ha seguiti in questo lungo percorso sia in Italia che in Brasile, nonostante il fuso orario, assecondando tutti i nostri repentini cambi di idee e aiutandoci a recuperare sempre il filo del discorso. Grazie alla Professoressa Marta Gabardo, docente di paesaggio della PUCPR, per essere stata guida fondamentale nella scoperta dei meccanismi nascosti di un paese e una cultura diversa dalla nostra, facendoci sentire sempre a casa. Grazie al Professor Alessandro Cambi per averci seguito con competenza e passione a distanza in Brasile, aiutandoci ad impostare il lavoro, e in queste ultime settimane per aiutarci a tirarne le somme. Grazie a Giovanni Avosani, che ha sempre creduto nel nostro progetto e aiutato nei momenti di difficoltà. Grazie a tutti gli Enti che abbiamo coinvolto in questo progetto, la FAF e la PUCPR, la Prefeitura de Guaraqueçaba, la Secretaria do Turismo, da Cultura, do Desporte e do Lazer, il centro di ricerca Ibama e tutti coloro che ci hanno mostrato interesse durante il nostro soggiorno in città. Grazie, infine, a tutti coloro che ci hanno supportato/sopportato in questo percorso, credendo in noi e nella nostra voglia di fare.
28.01.2014 E: Immagina arrivare in Brasile con una nave cargo, che sogno. Nel mezzo del mare per giorni, senza confini. C: Quale sarebbe la prima cosa a cui penseresti avvistata la terra ferma? E: Dopo due settimane di attraversata atlantica, penso che griderei “terra”, come nelle storie dei pirati. C: Ma non é la terra la prima cosa che vedi. E: E cos’é? C: La costa. E: Sempre di terra si tratta, no? C: No, la costa é il punto di contatto tra il mare e la terra, due elementi, liquido e solido, si incontrano, senza mescolarsi, ma confondendosi. E: Effettivamente possiamo dire che la costa è una zona di contatto nella quale si incontrano la potenza incontrollata del mare con il potere che l’uomo esercita sulla terra. C: E non ti fa un pó paura? Nelle storie di mare c’é sempre un naufragio, un’onda immensa che distrugge tutto ció che l’uomo ha creato. E: Perché dovrebbe! É vero che ha la forza per distruggere, ma é anche fonte di vita. Pensa a tutte le risorse che dal mare prendiamo, dalla piú banale pesca, alle risorse minerarie o semplicemente alla salute dell’uomo, e quindi alla fine nonostante la sua forza catastrofica non riusciamo a distaccarcene, siamo sempre li, lungo la costa, cercando sempre il suo contatto. A cosa pensi? C: Aspetta un attimo, stavo pensando che ogni storia di naufragio finisce con il protagonista che arriva su una costa e si salva. E: Alla fine se ci pensi, la costa é un punto di arrivo e di partenza. C:É lí dove,nel caso specifico del Brasile,si incontrano la cultura europea degli esploratori-conquistatori e quella locale degli indios: è il punto di contatto. E: Curitiba quanto dista dalla costa? C: Circa 80 km. E: Pensi anche tu a quello che penso io?
Grazie alla mamma e il papi, perché se non fosse stato per loro nulla sarebbe stato possibile alle nonne e zio Saverio, perchè mi hanno mostrato come nella vita bisogna essere pronti a tutto e comunque continuare alle amiche di una vita, perchè erano, sono e saranno. Alla mia famiglia di Ferrara, perché hanno fatto si che potessi chiamarla casa a Lalla, capace di raccogliere le mie fragilità e farmi sorridere. a Angie, perché a volte bisogna essere diversi per trovarsi a condividere tutto a Galla, perché avrei dovuto scoprirla prima. alla Bia, perché “mangiare è bello e ci rende felici” a Fede, perché ha sempre creduto in me a Jo, perché quel panda non l’hai più lasciato e a Lu, perchè non c’è bisogno di dire nulla. Sappiamo e capiamo. Alla Compagnia del Restauro, e soprattutto Lollone, perché in fondo si può sempre ridere su tutto ai tesisti della biblioteca, perché questi mesi non sarebbero stati gli stessi senza di voi. a Elsa, perché è la cosa migliore che questo Brasile avrebbe potuto lasciarmi agli amici della Germania,soprattutto Fao, al Brasile e i brasiliani, esperienze bellissime che mi hanno fatto capire come siamo tutti diversamente belli. a tutte le persone che ho incontrato in questi 5 anni, che in ogni caso mi hanno dato qualcosa e determinato la persona che sono. A Ferrara, che sa stancare e mancare e infine a Enrico, perché poche cose iniziano e finiscono insieme, e ancor più rare sono quelle che vanno avanti, e perché non avrei mai potuto immaginare qualcosa di migliore.
terra di storia e di eroi, di promesse e guai terra divisa, terra incompresa terra tra la lotta e la resa terra di chi non ha terra terra che accoglie terra che toglie terra d’amore e magie terra di sogni e di amare bugie terra libera e pure di mille contradizioni schiava. al Brasile e ai suoi paesaggi. a Daniela e Nunzio, genitori incredibili, ma prima di tutto persone che con le loro qualità e le loro debolezze mi hanno insegnato che non si smette mai di crescere, l’importante è farlo insieme alle persone che ami. a Rosa, che mi ha insegnato come l’amore sia l’espressione più pura della libertà. ad Aldo, che mi ha insegnato come trovare il bello in ogni piccola cosa. a Claudia, per avermi sopportato in questi 18 mesi di tesi e molti più di università, di vita. Perché il nostro rito ha sempre funzionato e le poche volte che l’abbiamo saltato è andato tutto male. Perché quella lavatrice rotta ci aveva dato un chiaro messaggio, le cose in due si fanno meglio. E perché qualunque altro perché sarebbe inutile. a Elsa, per la genuinità del tuo agire, per il tuo sostegno, per la tua amicizia. ad Artur, per avermi insegnato ad essere più vero, in primis con me stesso. a Angie, per la felicità che scaturisce da ogni cosa che facciamo insieme. a Josh, per l’affetto e la consapevolezza che un amico è qualcosa di prezioso, da proteggere. a Lalla, per essere sempre presente, protettiva e diretta, componente fondamentale del mio io. a Lorenzo, per la naturalezza e la semplicità della nostra amicizia. a Chiara, per i sorrisi, l’amore incondizionato, il caldo dell’Africa dei nostri cuori. a Bianca, per aver condiviso un intero cammino, da casa all’oceano. a Fede, per la nostra quotidianità. a Galla, per il nostro modo di goderci la vita estremamente intenso. a Lulla, perchè l’amicizia non è sempre compatibilità totale, è esserci senza chiedere. a Austin, per essere un amico premuroso e silenziosamente presente. a Fillo, Luci e Sara, coinquilini in potenziale.
a Peppe, perché chi siamo lo sappiamo solo noi. a Elena, perché dormire abbracciati non significa amarsi, ma conoscersi a fondo. a Elisa, per essere nella mia testa e capirmi come nessun altro al mondo. a Mavi, per la serenità che sei capace di trasmettermi solo con uno sguardo. a Michi, a Giuls, a Pietro, il mio mondo a portata di pianerottolo. a Linda, per l’affetto e la presenza costantemente silenziosa. a Gabri, per essere la dimostrazione che le cose facili alle volte accadono. a Sofia, Alle, Clara, Elena, Oreste, Robi, il mio personale rifugio anti-tesi, una nuova famiglia. a Ferro e Franz. ad Alessandra, Marco, Belle, Dadde e Giovanni. ai compagni di avventure tropicali in Brasile. ai compagni di avventure meno tropicali in Norvegia. ai compagni di disavventure lisbonesi. ad Alessia, perché anche se con tempi diversi, le strade che stiamo costruendo vanno sempre nella stessa direzione. ad Alessio, Giuliana, Anna, Nico, Stefania, Cascella, perché condividere la barca ha spesso significato lacrime, urla, sorrisi, abbracci, emozioni indefinibili e ciò ci ha permesso di diventare grandi insieme. a Francesca, perché quando torno a casa la prima a saperlo sei tu. a Chiara, mio personale esempio di determinazione e umiltà. a Doriana, perché dopo venti anni siamo ancora qui. a Roberta, Eliana, Roberta, Nicla, Anna, Fabrizia, Francesca, Mathieu, Serena, Graziana e tutte le persone che costituiscono le fondamenta della mia vita e che dopo tanti anni hanno ancora la pazienza, l’affetto, la voglia di farmi sentire parte delle loro vite, nonostante la mia lontananza geografica. a Ferrara,a volte tanto piccola,ma che nasconde un universo di armonie,sensazioni,emozioni. a Ferrara, che ormai è casa. a tutte le persone che in un minuto, un giorno, un tempo, mi hanno fatto crescere. a tutti coloro che mi hanno fatto vivere una emozione, un momento, un sorriso.
Grazie.
Evolução pessoal - seis meses de pesquisa cansativa
1. 24h di volo.
2.“Vecchio siamo in Brasile!”
3. Ciao Ferrara.
4.“Everything is gonna be alright”.
5. Ilha do Mel, pais tropical
6. Carnival do Rio, toda joia, toda beleza.
7. La dura ricerca.
8.“Olhe a sua volta”.
9. Foto da capa - Master Thesis GQÇ
10.“Oh dove si mangia?”
11. Piccoli Niemeyer crescono.
12.“I believe u can fly”- addosso a me.
13. Sempre meglio.
14.“Dove andiamo allora?” - “Boh, Antonina”
15. Riflessione di mezza estate.
16. Ciao mamma non torno più.
TAVOLE