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INDICE
ERBORISTERIA
374/5 NOV./DIC. 2012
domani
Mercato 8
Intervista Integratori: formula di ferro, ma non solo a colloquio con Marina Boscarini, direttore tecnico ESI SPA
13
In vetrina Le novità, le linee, le iniziative delle aziende
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Post-show
54
Hong Kong: Cosmoprof Asia cresce ancora 20
Dalle aziende Materie prime, specialità, principî attivi
Inizia in questo numero un nuovo spazio dedicato alle segnalazioni degli studi più innovativi con l’attenzione rivolta alle loro applicazioni in campo nutrizionale, salutistico e clinico. Un nuovo importante strumento a disposizione dei nostri lettori per cogliere le tendenze della ricerca nel settore, e essere immediatamente aggiornati sulle novità più interessanti
Strategia per la filiera 7
Editoriale
24
Mercato Biofach/Vivaness 2013: la ricerca del valore aggiunto
Scienza e tecnica 28
Review Aggiornamenti in fitocosmesi
54
Ricerca Nutrizione e fitoterapia di Paolo Poggi
Cultura 36
Etnobotanica Nelle terre dei Travar di Aida Maglajlic
36 La passione per le piante nei boschi, negli orti, nei giardini: una ricca raccolta di usi, dalla cucina ai rimedi per la difesa della salute e per la cura delle malattie. Nei ricordi di una famiglia di Bosnia-Erzergovina le tradizioni erboristiche degli Slavi del Sud
Novembre/Dicembre 2012 ERBORISTERIA DOMANI 5
Protegge la mucosa, calmando la tosse
CON INGREDIENTI DA AGRICOLTURA BIOLOGICA
Sciroppo Adulti
senza glutine gluten free
Sciroppo Bambini
Gli sciroppi GrinTuss creano un film protettivo a “effetto barriera” che calma la tosse secca e produttiva proteggendo le prime vie aeree. Sono formulati per aderire alla mucosa e limitarne il contatto con agenti esterni irritanti. Promuovono inoltre l’idratazione della mucosa e del muco favorendone l’espulsione. Gli estratti liofilizzati di Piantaggine, Grindelia ed Elicriso presentano proprietà mucoadesive e protettive grazie all’azione di sostanze vegetali quali mucillagini, gomme e resine. Il Miele svolge un’azione protettiva ed emolliente conferendo un gusto gradevole, completato dall’azione rinfrescante degli oli essenziali. SONO DISPOSITIVI MEDICI
0373 Aut. Min. del 06/07/2012 Leggere attentamente le avvertenze e le istruzioni per l’uso
Aboca S.p.A. Società Agricola - Sansepolcro (AR) www.aboca.com
EDITORIALE
L’altra Europa Oltre all’Europa delle banche, delle borse e dei parlamenti in doppio petto, c’è anche un’altra Europa, che ugualmente si trasforma con il mutare delle sue istituzioni, ma che conserva l’impronta interiore di popoli e culture fortemente legati ai propri ambienti naturali e ai propri territori, pronti a tornare ad abitarli – nel senso più profondo del termine – senza necessariamente dover perdere la visione globale che nel frattempo si è acquisita grazie alle nuove reti di comunicazione. Una testimonianza di questo può essere la ricerca che pubblichiamo in questo numero sulle tradizioni erboristiche della Bosnia Erzegovina realizzata da una giovane studiosa, Aida Maglajlic, già laureata in chimica in Italia e che presto diventerà anche Tecnica Erborista a Savigliano. Un lavoro nato da una serie di annotazioni e ricordi personali, e via via lievitato con il concorso di un gruppo di voci sempre più numeroso: prima i diretti familiari, poi una famiglia sempre più allargata, e poi spunti di conoscenti, episodi di amici, consigli di colleghi e di professori. Ne è nato un erbario di tante piccole notizie su piante comuni anche da noi, ma messe qui in luce per usi particolari, spesso legati al nome locale con cui è conosciuta la pianta, e quasi sempre nella dimensione domestica. In altri casi si parla di piante diventate in alcuni anni di moda a Sarajevo, provenienti certamente da mercati esotici, come in passato era accaduto per il caffè o la melagrana degli Ottomani. Condividiamo un’altra esperienza con queste tradizioni, il frequente passaggio di una pianta dalla cucina allo scaffale dei rimedi medicinali, e viceversa (tanto è vero che ci siamo presto convinti di come tra tutti i rimedi indicati la vera panacea sia rappresentata dalla grappa, distillata da tutte le diverse specie di frutta, a gradazioni davvero da farmacopea): una tendenza che in questo numero trova un altro momento di approfondimento con la nuova ampia rubrica curata da Paolo Poggi sui dati e sulle evidenze scientifiche della letteratura internazionale riguardo ai derivati vegetali tra nutrizione e fitoterapia. Il paese di cui parliamo, la Bosnia Erzegovina, è uno dei tanti ritratti dell’Europa di oggi, diversi tra loro, ma tutti reali: non dimentichiamo che proprio qui si sono svolte le ultime sanguinose guerre combattute sul nostro continente, ma sentiamo che nella progressiva e paziente ripresa di queste terre torna anche la consapevolezza della multiculturalità e della multietnicità che ne ha fatto la storia. In queste valli c’è una natura incantevole, foreste ancestrali e vallate con una vegetazione selvatica di cui la popolazione ha sempre saputo valorizzare la preziosa offerta di specie e prodotti officinali; fino ad avere un vero e proprio comparto produttivo che, come per molti altri settori, ha dovuto segnare una battuta d’arresto nei decenni appena trascorsi, ma che ora, con regolarità, si è rimesso in movimento e già si sta affacciando ai mercati più avanzati. Tradizioni che proprio nei momenti di crisi di un sistema da cui sono molto distanti reggono e possono dare risposte importanti ora, e nei prossimi anni . Al duemilatredici chiediamo subito di farcene conoscere altre.
Demetrio Benelli direttore responsabile
Novembre/Dicembre 2012 ERBORISTERIA DOMANI 7
INTERVISTA A CURA DI DEMETRIO BENELLI
Integratori, novità da ESI: formula di ferro, ma non solo Nonostante la sua grande diffusione in natura il ferro, elemento essenziale per il nostro organismo e per la funzionalità delle cellule ematiche, risulta carente in una percentuale importante della popolazione. Quando è opportuno intervenire con una strategia di integrazione, e come può esserne valutata l’efficacia? Abbiamo chiesto alla dottoressa Marina Boscarini, Direttore Tecnico ESI, di aiutarci ad approfondire i termini della questione
Q
uando l’apporto di determinate sostanze è garantito da una corretta dieta, e quando invece è importate anche intervenire a livello di integrazione? Questa problematica si pone in modo evidente se ci riferisce agli elementi minerali, così rari nella comune dieta e negli aliMarina Boscarini menti non integrali, ma Direttore Tecnico ESI così preziosi per il nostro organismo. Il caso del ferro, emblematico per la frequenza della sua carenza in tutti i paesi industrializzati è particolarmente significativo. Per questo ESI lancia oggi Ferrolin C, una linea innovativa per l’integrazione alimentare del ferro e degli altri fattori nutrizionali che ad esso vanno abbinati, Ne abbiamo parlato con Marina Boscarini, Direttore Tecnico dell’azienda di Albissola. Come è presente e quali sono le funzioni del ferro nel nostro organismo? Nell’organismo umano adulto (nell’uomo di più che nella donna) sono presenti in genere 3,5-4 grammi di ferro, che si colloca per oltre il 70% nella emoglobina e nella mioglobina, mentre per la restante parte si trova distribuito, sotto forma di scorta, nel fegato, nella milza e nel midollo osseo. 8 ERBORISTERIA DOMANI Novembre/Dicembre 2012
Il ferro è un minerale fondamentale per il nostro organismo: è essenziale per la formazione dei globuli rossi e dell’emoglobina, protegge l’organismo dallo stress, dalla stanchezza ed affaticamento, e migliora l’efficienza delle difese immunitarie. Tra gli oligoelementi, i minerali che pur presenti nel nostro organismo solo in piccole quantità o addirittura in minime tracce svolgono funzioni biologiche importanti, il ferro risulta tra quelli essenziali, la cui carenza compromette cioè funzioni fisiologiche vitali. Tuttavia, la sua risulta essere la carenza minerale più diffusa nella popolazione: cosa comporta questo fatto? In effetti, il 10% della popolazione mondiale soffre di anemia sideropenica, la percentuale arriva al 30% per le donne fertili o in gravidanza. Un deficit alimentare di ferro incide in primo luogo sulle scorte depositate nel fegato, nella milza e nel midollo osseo: solo successivamente provoca la diminuzione della concentrazione media di emoglobina. La carenza di ferro provoca astenia, affaticabilità, facilità a contrarre infezioni e anemia. Sintomi tipici della carenza di ferro sono debolezza ed affaticamento, mal di testa e palpitazioni, perdita di capelli, unghie fragili e anche manifestazioni legate all’umore (depressione e tristezza) e psicologiche (mancanza di concentrazione). Quali sono le fonti alimentari di ferro? Il ferro che assumiamo è contenuto negli alimenti in due forme distinte: nel pesce, nella carne ed in alcuni vegetali
è presente il ferro EME, in forma ferrosa e più biodisponibile, mentre nelle uova, nella gran parte dei vegetali e nei prodotti lattiero-caseari il ferro è contenuto nella forma NON EME, in forma ferrica e più difficilmente assimilabile. I valori di assunzione consigliati sono pari a 10 mg al giorno per adulti maschi e anziani e a 18 mg per le donne durante tutto il periodo dell’età fertile.
Oltre a stabilire un corretto piano dietetico, quali sono i criteri e le avvertenze che possono orientare una corretta integrazione alimentare? Il ferro da solo può non essere sufficiente: altre vitamine sono coinvolte nelle azioni fisiologiche e nella biodisponibilità del ferro, e vanno quindi valutate anch’esse per determinare una efficace strategia di integrazione alimentare. La vitamina C, ad esempio, migliora l’assorbimento intestinale del ferro, soprattutto favorendone la riduzione dalla sua forma ferrica (se proveniente da alimenti vegetali) alla sua forma ferrosa (più biodisponibile). E’ pertanto preziosa la sua assunzione, in combinazione con gli elementi di ferro. Inoltre, contribuisce al normale metabolismo energetico riducendo così anche le manifestazioni di stanchezza ed affaticamento. L’acido folico (vitamina B9) è stato recentemente riconosciuto come essenziale nella prevenzione delle malformazioni neonatali ( particolarmente di quelle a carico del tubo neurale) che si possono originare nelle prime fasi dello sviluppo embrionale. Può essere un elemento importante da associare all’ assunzione di ferro quando
In che modo queste risposte sono presenti negli integratori ESI? La linea innovativa di integratori alimentari messa a punto dalla ricerca ESI per contrastare la carenza di
Ferrolin C Pocket drink
Integratore alimentare a base di ferro pidolato, Vitamina C e acido folico, piacevolmente aromatizzato al limone, che copre totalmente il tipico gusto metallico del ferro, in pratiche bustine. Il ferro pidolato, sale di ferro di origine naturale, è caratterizzato da un’elevata biodisponibilità e da un elevato assorbimento intestinale. Ferro e folati sono utili per contribuire alla fisiologica formazione delle cellule sanguigne e dell’emoglobina, la proteina del sangue necessaria al trasporto dell’ossigeno in tutto l’organismo. La Vitamina C aumenta l’assorbimento del Ferro. Ferrolin C non contiene glutine, derivati del latte, lattosio, zuccheri aggiunti, coloranti artificiali, OGM. Apporti per un pocket drink Ferro: 15 mg (107% dell’RDA) Vitamina C (da Acerola): 62,5 mg Acido folico: 200 mcg Modalità d’uso 1 pocket drink al giorno a stomaco pieno. 2 pocket drink al giorno garantiscono un apporto di ferro e acido folico in linea con i LARN specifici per la donna in gravidanza. Confezione: 24 pocket drink®.
Novembre/Dicembre 2012 ERBORISTERIA DOMANI 9
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Come possiamo valutare se l’apporto alimentare è sufficiente o se può essere necessaria anche una forma di integrazione? L’assunzione di ferro attraverso l’alimentazione spesso non è sufficiente. Infatti, l’intestino è in grado di assorbire tra il 2 ed il 10% del ferro fornito dai vegetali (ferro ferricotrivalente o non emico) e tra il 10-35% di quello contenuto nelle fonti animali (ferro ferroso, bivalente o emico). L’integrazione nella nostra dieta con un prodotto a base di ferro è pressoché indispensabile per le donne in gravidanza (quando una carenza di ferro può rallentare lo sviluppo del feto), per le donne in età fertile (quando il ciclo mestruale è particolarmente abbondante), per i bambini sopra i 3 anni (per un corretto sviluppo nella crescita fisica e cognitiva durante l’infanzia), per gli anziani (per la ridotta capacità di assimilazione del ferro), per gli sportivi (a causa dell’aumentata sudorazione associata ad un’intensa attività fisica) e per i vegetariani o vegani (per lo scarso apporto di ferro ferroso EME nella loro dieta).
la sua carenza si manifesta nella donna in gravidanza. Anche la vitamina B12 contribuisce al normale metabolismo energetico, alla formazione dei globuli rossi, riduce stanchezza ed affaticamento e contribuisce anche alla salute del sistema nervoso.
INTERVISTA
Una integrazione di ferro: ma non solo
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ferro si basa sull’integrazione di ferro pidolato, di origine naturale, ad elevata biodisponibilità e digeribilità. Il quantitativo di ferro in questo sale garantisce un apporto nel prodotto, pari a 15 mg per unità (pocket drink o capsula), che corrisponde al 107% dell’RDA. La formulazione prevede inoltre la sinergia con vitamina C, acido folico e vitamina B12.
Ferrolin C Capsule
Quali caratteristiche deve avere un buon integratore di ferro? Prima di tutto deve garantire un apporto di ferro in forma altamente digeribile, biodisponibile e, nel complesso, il prodotto deve essere caratterizzato da un sapore gradevole. Come detto poi, è importante l’associazione del componente ferro, con altre sostanze ad azione sinergica, a completamento della formulazione. ■
Non tutti i sali di ferro impiegabili nelle formulazioni di integratori alimentari hanno la stessa solubilità e biodisponibilità. Dalla comparazione rappresentata nei grafici è evidente il vantaggio apportato dalla scelta del ferro pidolato, sia per la velocità di dissoluzione (in alto) che per la percentuale di assorbimento nel tempo dall’organismo. (in basso).
Integratore alimentare a base di ferro pidolato, vitamina C, acido folico e vitamina B12. Ferro, folati e vitamina B12 sono utili per contribuire alla fisiologica formazione delle cellule sanguigne e dell’emoglobina, la proteina del sangue necessaria al trasporto dell’ossigeno in tutto l’organismo. La vitamina C aumenta l’assorbimento del ferro. Apporti per capsula Ferro: 15 mg (107% dell’RDA) Vitamina C (da Acerola): 62,5 mg Acido folico: 200 mcg Vitamina B12: 2,5 mcg Modalità d’uso 1 capsula al giorno a stomaco pieno. 2 capsule al giorno garantiscono un apporto di ferro e Acido folico in linea con i LARN specifici per la donna in gravidanza. Confezione: 30 capsule.
Per informazioni: ESI S.p.A. www.esitalia.com E-mail: info@esitalia.it 10 ERBORISTERIA DOMANI Novembre/Dicembre 2012
ESI S.p.A. www.esitalia.com info@esitalia.it
VETRINE
Fitomagra Adiprox anche tisana La linea Fitomagra e Aboca cresce e presenta Adiprox tisana, un valido aiuto per il controllo del peso, ideale sia nell’ambito di regimi dietetici ipocalorici che durante i periodi di mantenimento, grazie alla presenza di AdiProFen®, complesso molecolare 100% naturale di procianidine e fenoli da semi d’Uva e Thè verde. AdiProFen® è utile per coadiuvare la fisiologica funzionalità del microcircolo e del tessuto adiposo, in quanto anche grazie al contributo del Karkadè aiuta a combattere lo stress ossidativo, supportare i processi di termogenesi. Completa l’azione di Adiprox tisana il Tarassaco che esplica un’azione depurativa dell’organismo. Si consiglia l’assunzione di una tazza di tisana al giorno preferibilmente al mattino. Adiprox tisana è un integratore Alimentare. Per ulteriori dettagli: www.aboca.com
È Natale: ecco i regali Helan È Natale, e quest’anno la “Magica Vetrina dei Regali Helan” si arricchisce di nuovi prodotti di cosmesi naturale presentati in accattivanti confezioni ideali per graditi regali. Le feste non lasciano spazio a nulla che non evochi la gioiosità del Natale: ecco, dunque, per addobbare le vetrine, allegri cartelli, festoni colorati, raffinati sacchetti in tessuto. : La magica vetrina dei regali Helan mostra: I profumi della casa, la nuova linea dedicata a chi ama decorare e arricchire la casa in modo nuovo, originale, con prodotti da cui esalano piacevoli note profumate per ogni ambiente; Racconti fioriti, Magnolia Stellata e Fiore D’Angelo, la nuova collana di prodotti ci aiuta a catturare le emozioni delle note profumate per restituirci il piacere di un momento felice; Malva, Ginger, Agrumée, rare idee di fiori e frutti, di spezie, radici e legni preziosi per una serie di nuove sensuali fragranze, per condividerne i colori, i profumi, la magia. I Giardini segreti: Ninfea, Ibisco, Fior di Vaniglia, Amaryllis, Agapanthus, Polvere d’Iris, bucoliche atmosfere olfattive e accordi sensuali nella scia di aromi esotici e inusuali. I Muschi, Muschio Bianco, Mora e Muschio, tema olfattivo riconosciuto, dall’antica tradizione orientale, come la fragranza per eccellenza che evoca irresistibili richiami alla naturalità, alla sensualità, alla voglia di vivere in armonia con sé stessi e con gli altri. I Classici, Rosa-Rosae, Violetta, Lavanda, una collezione di essenze delicate e poetiche. Linea Bimbi, studiata appositamente in funzione delle caratteristiche specifiche della pelle del neonato e del bambino, un dono per le mamme e per i loro bimbi.Linea Dolcezza, trattamento completo di bellezza giorno e notte: la dolcezza e la ricchezza biologica dei prodotti dell’alveare per una gamma di cosmetici con funzionalità mirate. Le linee uomo, Vetiver & Rum, Emozione blu, Ayentos per trasformare la toilette mattutina in un rito di benessere e di bellezza. Per informazioni: www.helan.it 12 ERBORISTERIA DOMANI Novembre/Dicembre 2012
B&H, da Fitomedical efficaci integratori in una goccia di miele I Botanicals&Honey sono integratori alimentari notificati di Fitomedical, che si avvalgono del miele per veicolare efficacemente specifiche formulazioni di estratti di piante officinali concentrati (D:E/6:1) e pregiati oli essenziali. Ottimi per i bambini, ideali per gli anziani e utili agli adulti, possono essere assunti tal quali o sciolti in bevande tiepide. All’interno della gamma della linea, EnergoMiel si caratterizza per le proprietà adattogene degli estratti contenuti che determinano la capacità di questo integratore di agire favorevolmente sulle funzioni fisiologiche di adattamento allo stress. La formulazione presenta estratti molli (D:E/6:1) di Eleuterococco radici, di Rodiola radici e di Noni frutto, aromatizzati con oli essenziali di Rosmarino, Timo e Pino Mugo. Gli zuccheri forniscono rapidamente energia e capacità di reazione e il miele ottiene questi risultati in modo efficiente, senza sovraccaricare le protezioni antiossidanti dell’organismo e svolgendo un’azione tonica prolungata. Le diverse specie con proprietà adattogene e toniche, attive sul sistema nervoso centrale, sull’endocrino e sull’immunitario si mescolano armoniosamente al miele dando luogo a un mellito energetico e stimolante delle capacità di risposta e adattamento nei confronti dello stress. L’Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus Maxim) è un adattogeno con un ampio spettro di funzionalità di regolazione metaboliche, endocrine e immunitarie. Senza sovrastimolare la reattività del SNC, aiuta a migliorare l’integrazione delle comunicazioni cerebrali e l’efficienza dei comportamenti adattativi. Rodiola (Rhodiola rosea L.) è un’altra tipologia di adattogeno che agisce in primo luogo sui modelli di risposta allo stress, soprattutto in quelli di tipo emotivo che, nella fase di esaurimento, si manifestano con sintomi di tipo ansio-depressivo e di stanchezza. La notevole azione antiossidante di Rodiola contribuisce ad attenuare i danni cellulari che accompagnano il sovraccarico allostatico. Un ulteriore contributo è dato dal succo del frutto di Noni (Morinda citrifolia L.) che oltre alle funzioni citoprotettive è un tonico ergogenico e un attivante del metabolismo. Questi tre componenti non hanno un effetto stimolante puro e semplice ma modulano i diversi sistemi coinvolti nella gestione regolata delle mobilitazioni psico-fisiologiche necessarie per far fronte a condizioni di esaurimento da superlavoro e da altri tipi di stress. Gli oli essenziali di Rosmarino (Rosmarinus officinalis L.), Timo (Thymus vulgaris L.), Pino mugo (Pinus mugo Turra) contribuiscono a migliorare il substrato metabolico e immunitario su cui si fonda la resilienza dell’organismo in situazioni di emergenza. L’assunzione di un cucchiaino da tè due volte al giorno assicura un tenore giornaliero di 150 mg di estratto molle concentrato (D:E/6:1) di Eleuterococco, 100 mg di Rodiola e 100 mg di Noni. Per informazioni: www.fitomedical.com Novembre/Dicembre 2012 ERBORISTERIA DOMANI 13
VETRINE
Il caffè: da Specchiasol quello verde, per salute e benessere L’infuso al caffè verde è una particolare miscela di chicchi di caffè arabica non tostati. La tostatura dei chicchi, infatti, provoca la perdita dei potenti effetti antiossidanti dell’acido clorogenico. Studi bibliografici assicurano che il caffè verde è caratterizzato da un alto contenuto di acido clorogenico (fino al 10% per tazzina), un componente capace di ridurre l’assorbimento di zuccheri da parte dell’intestino e di velocizzare al contempo il metabolismo accelerando il processo attraverso il quale il nostro organismo brucia i grassi accumulati. Secondo quanto afferma uno studio pubblicato sull’American Journal of Chimical Nutrition bere caffè verde, anche senza sottoporsi a particolare regimi alimentari ipocalorici, permetterebbe di riequilibrare il metabolismo. L’infuso di Caffè Verde Specchiasol è un preparato a base di pregiati semi di Coffea arabica L. I chicchi di caffè verde sono crudi, non subiscono alcun processo di torrefazione: ciò permette di mantenere inalterate tutte le qualità organolettiche. Il suo gusto autentico è ideale per concedersi una pausa rigenerante di sano benessere. La preparazione è composta da soli chicchi frammentati di Caffè (Coffea arabica L.). Per l’uso si consiglia di mettere una bustina di filtro in una tazza, versare acqua bollente lasciando in infusione per 5-6 minuti coprendo il contenitore per non disperdere le sostanze volatili, e dolcificare a piacere. Per dolcificare l’infuso di caffè verde si ricorda anche Stevy Green, la nuova linea di edulcoranti naturali di Specchiasol a bassissimo apporto di calorie. Per informazioni: www.specchiasol.it
Idrostim Neodetox: drena, favorisce l’eliminazione dei liquidi e contrasta i radicali liberi L ’innovativa formulazione di Idrostim NeoDetox fluido concentrato di Planta Medica é caratterizzata dall’associazione sinergica di piante quali Spirea, Verga d’oro e Galium aparine, ad azione specifica sul drenaggio e sulla eliminazione dei liquidi, con NeoDetox complesso antiossidante, composto dall’unione degli estratti liofilizzati di Vite Rossa e Rooibos, che agisce a livello cellulare per contrastare i radicali liberi. Completa la funzionalità del prodotto il succo di Ananas che, con il suo caratteristico sapore, contribuisce anche a rendere l’assunzione particolarmente gradevole. Interamente naturale, senza alcool, senza conservanti e senza zuccheri aggiunti. Si consiglia di assumere 1 misurino (15 ml) diluito in mezzo litro di acqua da bere durante la giornata. Idrostim concentrato fluido è disponibile in confezione da 300 g in flacone Per ulteriori dettagli consultare il sito www.plantamedica.it 14 ERBORISTERIA DOMANI Novembre/Dicembre 2012
L’Erbolario, dove s’attacca l’Hedera Rigogliosa, tenace, resistente, eppure così fragile e delicata all’apparenza; capace con le sue foglie ed i suoi voluttuosi rami di interrompere lo scenario monotono e cupo del sottobosco mediterraneo, di colorare muri metropolitani o rovine dal fascino antico, e di abbracciare tronchi d’alberi possenti, l’Edera ha molto da raccontare e la sua storia è caratterizzata da miti e leggende cariche di significato. Ad iniziare dal nome, Edera, o meglio Hedera helix, un termine latino derivato da “heud”, ovvero attaccarsi, e “helix” mutuato dal greco e traducibile con “spirale o elica”. Ai tempi dell’Antica Grecia, Ippocrate, considerato il “padre” della medicina occidentale, cita le virtù curative dell’Edera che da sempre è utilizzata anche nella medicina naturale ed in erboristeria per offrire un valido aiuto e sollievo in numerose affezioni. Consapevole di questo e da sempre protagonista dell’universo “green” e della fitocosmesi, L’Erbolario ha concentrato le ricerche dei suoi laboratori sui “segreti” di bellezza racchiusi nelle verdissime foglie, che racchiudono molteplici principi attivi e ne ha ricavato un estratto concentrato per l’uso cosmetico che ha caratteristiche uniche, unendo saponine e flavonoidi, cui si affiancano ederacoside, acido clorogenico e rutina. Tutte queste sostanze lavorano in stretta sinergia per garantire un effetto protettivo ed antiossidante; per incrementare l’elasticità e la tonicità dell’epidermide contrastando così. l’invecchiamento precoce ed assicurando luminosità, freschezza e sericità all’epidermide. Il Profumo ispirato alle foglie verdi ed accattivanti ha un profilo unisex, moderno, dall’energia La versione Roll-on è un gel alcolico, dal profumo concentrato e persistente, la cui texture si avvale di un gelificante naturale, la cellulosa, cui si affianca per un’azione di cura la vitamina E. Il Bagnoschiuma con estratto d’Edera è un fluido cremoso, che associa alle virtù antiossidanti dell’estratto di Edera, aminoacidi del Grano tensioattivati e proteine di Mandorle dolci che detergono in tutta delicatezza l’epidermide rispettandone il naturale equilibrio idrolipidico e garantendo un effetto protettivo, emolliente e restitutivo. Il Sapone profumato con estratto d’Edera deterge
LA LINEA
in profondità eliminando ogni traccia di impurità nel totale rispetto del patrimonio idrolipidico cutaneo poiché si avvale di estratto di Edera, di olio di Avocado e di proteine di Mandorle dolci per assicurare un’efficace azione idratante, nutriente, emolliente, protettiva, elasticizzante ed antiossidante. La Crema Profumata per il corpo con estratto di Edera apporta alla pelle tutti gli elementi indispensabili per mantenersi luminosa e giovane. Alla base delle sue performances, l’estratto d’Edera, dall’azione protettiva ed antiossidante abbinato alla vitamina E dai semi di Soja che, contrasta efficacemente l’invecchiamento precoce ed il rilassamento dei tessuti. Si affiancano olio di Babassu e di Avocado, nutrienti, addolcenti, emollienti ed elasticizzanti ed un fattore idratante zuccherino. La Fragranza per Legni Profumati proposta nel look raffinato verde bosco del diffusore permetterà di personalizzare gli ambienti domestici con i sentori freschi, verdi e legnosi del bouquet Hedera, trasportando immediatamente i sensi nel cuore della natura incontaminata e regalando una piacevole sensazione di benessere e serenità. Semplicissimo l’utilizzo: è sufficiente immergere nel flacone i bastoncini in rattan perché questi assorbano la soluzione alcolica in esso racchiusa e inizino a diffonderla in modo del tutto discreto e delicato. Se si desidera una profumazione più intensa, sarà necessario capovolgere tutti i bastoncini una volta la settimana, se si preferisce un sentore più lieve, basterà effettuare l’operazione solo con alcuni. All’estratto di Hedera helix nelle differenti referenze della linea si associano diversi principi attivi. Per informazioni: www. erbolario.com Novembre/Dicembre 2012 ERBORISTERIA DOMANI 15
COMPANY NEWS
L’ERBOLARIO atterra a Milano Malpensa L’Erbolario apre un nuovo punto vendita monomarca all’Aereoporto Internazionale di Milano Malpensa, Terminal 2. L’apertura è prevista per la prima settimana di Dicembre. Altamente strategico per l’azienda lodigiana, il nuovo negozio si rivolge ad un pubblico che viaggia senza dover rinunciare al piacere di fare acquisti: uno spazio dove fare shopping e acquistare un regalo o una coccola profumata per sé prima della partenza sarà un piacere. Sono due le profumate novità che l’azienda ha creato per il Natale 2012: la deliziosa e seducente linea femminile Accordo Viola ed Hedera, dalle note fresche, frizzanti e agrumate. Le viaggiatrici potranno inoltre scoprire il nuovo Make Up firmato l’Erbolario: un trucco dalle proprietà trattanti e dai toni naturali e seducenti. L’apertura di Malpensa, a pochi mesi dall’inaugurazione del negozio di Milano Linate, si inserisce in un ambizioso progetto di affiliazione che l’azienda lodigiana ha lanciato nel 2004 e che si sta espandendo anche fuori dall’Italia. Infatti, dopo l’apertura del primo punto vendita in franchising all’estero, a Zagabria, a dicembre sarà inaugurato anche un negozio a Sofia in Bulgaria. Una storia di grande successo e amore per l’uomo, l’ambiente e gli animali quella de L’Erbolario. Il progetto franchising, che oggi conta oltre 105 affiliati e 17 punti vendita diretti, ha infatti visto dallo scorso marzo l’apertura di ben 25 nuovi negozi tra cui quello in Corso Magenta a Milano, quello in in Corso De Gasperi a Torino e quello di Trento, nella centralissima Via
San Pietro. Attraverso la formula del franchising L’Erbolario offre la possibilità ai suoi Affiliati di portare nella loro città un modo di essere, antico per tradizioni ed esperienza, ma allo stesso tempo moderno ed attuale. La volontà è quella di aprire punti vendita in posizioni di passaggio, in città con almeno 20.000 abitanti, in vie commerciali di antica tradizione ed in moderni ed accoglienti centri commerciali. Tre sono i segreti della formula vincente del franchising dell’Erbolario: oltre alla scelta delle migliori location commerciali e a un layout dei negozi da poco completamente rinnovato, l’azienda punta soprattutto su una eccellente preparazione delle consulenti alle vendite, formate direttamente presso la sede di Lodi. Il tutto valorizzato da un’efficace comunicazione in store e da un adeguato merchandising. ■
EXPOECOSALUD TORNA A BARCELLONA NEL 2013
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ietetica, integratori alimentari, prodotti ecologici, terapie naturali: torna dal 19 al 21 aprile 2013 ExpoEcoSalud a Barcellona, con molti aspetti nuovi. La manifestazione di riferimento per il settore del benessere e dell’alimentazione naturale in Spagna si annuncia per questa edizione come divulgativa e professionale al tempo stesso. Expo EcoSalud 2013 riunirà tutti gli interessati agli sviluppi professionali dei settori di riferimento , e persone del pubblico desiderose di seguire una alimentazione adeguata e conoscere le possibilità di seguire una format di vita naturale, sana ed equilibrata.. Nel contesto di ExpoEcoSalud 2013 si svolgerà anche SITEM, 11° simposio internazionale delle tecniche di massaggio e il 14° Congresso Internazionale delle Terapie
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Naturali, ISMET. Organizzata da Interalia e Fira Barcelona, la manifestazione ha il supporto d tutte le assocaizioen professionali del comparto del panorama spagnolo e catalano: Gremi d’Herbolaris, in rappresentanza delle erboristerie della Catalogna, Afepadi,associazione delle imprese spagnole produttrici di integratori naturali, Afinur, associazione per la fitoterapia e la nutrizione responsabile, Aptn Cofepnat, associazione degli operatori professionali delle terapie naturali, Acppam, associazione catalana dei produttori di piante medicinali. Per adesioni e informazioni: ferias@interalia.es www.expoecosalud.es
POST-SHOW
L’Asia cresce: ancora un successo per Cosmoprof ad Hong Kong
Cosmoprof Asia, la manifestazione leader della bellezza nell’area AsiaPacifico, chiude i battenti dell’edizione 2012 con numeri da record
l
l successo della fiera, che si è svolta presso l’Hong Kong Convention & Exhibition Centre dal 14 al 16 novembre 2012, è una conferma della forza del marchio Cosmoprof e della sua capacità di attrarre, a livello globale, tutti i maggiori interlocutori del settore beauty.
Un momento della cerimonia inaugurale 18 ERBORISTERIA DOMANI Novembre/Dicembre 2012
“È incoraggiante assistere ad un’altra edizione da record di Cosmoprof Asia. I numeri in netta crescita sono un segnale preciso ed incontestabile, che trova vigore grazie agli espositori, provenienti da 121 Paesi testimoniano il profilo internazionale della manifestazione e la crescente importanza dell’area Asia-Pacifico per il mercato della cosmesi globale”, ha dichiarato Michael Duck, Vice Presidente Esecutivo di UBM Asia Ltd e Direttore di Cosmoprof Asia Ltd. L’evento ha celebrato la sua 17° edizione registrando numeri qualificanti: 74.000 mq di superficie espositiva (+9% rispetto allo scorso anno), 1.964 espositori (con un incremento del 10% rispetto al 2011) provenienti da 44 paesi e regioni, 531 nuovi espositori, + 19% della partecipazione europea, ventitre padiglioni nazionali e gruppi provenienti da: Australia, Belgio, Cina, Francia, Germania, Hong Kong, Israele, Italia, Giappone, Giordania, Corea, Pakistan, Polonia, Singapore, Spagna, Svizzera, Taiwan, Tailandia, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti, in aggiunta alla prima presenza delle collettive nazionali canadesi e brasiliani, 55.386 visi-
tatori (una crescita del 14% rispetto al 2011) nel corso dei tre giorni della manifestazione con una presenza importante di buyer provenienti da paesi come Australia, Cina, Giappone, Corea, Russia e Stati Uniti, oltre 250 giornalisti accreditati. Per il sesto anno consecutivo, Cosmoprof Asia ha organizzato l’International Buyer Programme, nell’ottica di facilitare il contatto diretto tra espositori e buyer internazionali. Durante i 3 giorni della manifestazione, importanti buyer provenienti da Australia, Cina, India, Giappone, Nuova Zelanda e Russia, sono stati invitati ad incontri one-to-one con gli espositori di loro interesse. Oltre 140 meeting hanno avuto luogo presso la International Buyers Lounge, con una formula che ha riscosso l’approvazione unanime di tutti i partecipanti. Tra i seminari proposti per una maggiore conoscenza dei mercati asiatici i workshop su Cina e Giappone hanno offerto al pubblico strumenti per una migliore comprensione della evoluzione delle due principali nazioni dell’area. Da segnalare i convegni sul packaging sostenibile e sui prodotti cosmetici naturali e biologici, che hanno riscosso un grande successo di pubblico. “Cosmoprof Asia è stato un grande successo” ha dichiarato Duccio Campagnoli, Presidente di BolognaFiere e SoGeCos Spa “Siamo particolarmente orgogliosi di essere stati in grado di produrre, attraverso la piattafor-
Il Padiglione Italiano: sono presenti, da sinistra, il Presidente di BolognaFiere Duccio Campagnoli, Paola Guida (ICE Hong Kong), Fabio Rossello (Pres. UNIPRO), Monica Magris (Affari Internazionali UNIPRO), Michael Duck (UBM Asia, direttore Cosmoprof Asia), Jimé Essink (CEO di UBM Asia Ltd), Miyako Hamano (JETRO)
ma Cosmoprof Worldwide, un altro evento di successo per l’industria cosmetica internazionale. La manifestazione ha registrato quest’anno il record di massima partecipazione di espositori italiani, dato che conferma la forza e l’eccellenza del made in Italy. Siamo fieri di poter sostenere le aziende italiane nel mondo attraverso l’imprescindibile strumento di business che il marchio Cosmoprof rappresenta”. La 18° edizione di Cosmoprof Asia si terrà dal 13 al 15 Novembre 2013. ■ Il padiglione nazionale austrialiano: ventitre rappresentanze collettive hanno portato aziende da Info: www.cosmoprofaltrettanti paesi europei, asiatici e delle Americhe asia.com Novembre/Dicembre 2012 ERBORISTERIA DOMANI 19
PRODUZIONE
Dalle aziende
Materie prime, specialità, principi attivi, formulazioni e processi industriali Complesso attivo sul cuoio capelluto
Da Res Pharma presentato Aminoacid® US-50 (INCI = Propylene glycol, Salicylic acid, Undecylenic acid, L-Arginine), un nuovo complesso attivo cosmetico studiato per il trattamento del capello e, in particolare, del cuoio capelluto. Si tratta di una associazione particolare tra acido grasso, acido carbossilico e arginina, presentata in forma facile da utilizzare, solubile in acqua e nei sistemi tensioattivi. In preparati tricologici, oltre a sviluppare funzione nutritiva e stimolante, risulta avere anche buone capacità inibenti la crescita di microrganismi, per cui la sua utilizzazione risulta idonea anche in preparati antiforfora. In un test su cellule umane si è riscontrato che il preparato stimola in modo significativo (di oltre il 30% dopo 24 ore di esposizione) la sintesi di nuove proteine. Questa stimolazione delle cellule che costituiscono i capillari della papilla dermica, può fornire utile supporto al mantenimento e/o recupero del benessere del bulbo pilifero e quindi del capello.
Una radice dei capelli umani vista a microscopio ottico 20 ERBORISTERIA DOMANI Novembre/Dicembre 2012
Attivo esalta la pienezza delle labbra
Sotto il nome commerciale Sym-3D, Symrise (in Italia Biochim), ha realizzato un originale preparato che, agendo come attivante nell’incremento del numero delle cellule grasse e della loro dimensione, esalta la pienezza delle labbra. Il nuovo ingrediente (INCI = Hydroxymethoxyphenyl propilmethyl methoxybenzofuran), testato in parallelo ad un controllo a base miscela contenente un ormone, sviluppa un accumulo in lipidi sino al 125%, superiore a quello del preparato di controllo. La produzione di cellule grasse favorita dell’ingrediente è stata anche confermata valutando l’aumentata espressione e differenziazione di vari fattori di trascrizione correlati al fenomeno. Il preparato, fornito sotto forma di polvere olio-solubile, è raccomandato in dosi d’impiego dello 0,25%, non è irritante o sensibilizzante ed è dotato anche di un riscontrabile effetto antiossidante.
Derivato da alghe stimola la sintesi dell’acido ialuronico Operando per via biotecnologica su ceppi di proteobatteri di origine marina (ottenuti da una macroalga Laminaria) Lipotec ha realizzato Hyanify™ (INCI = Water, Propanediol, Disodium phosphate, Xanthan gum, Saccharide isomerate, Sodium phosphate, Glyceryl caprylate). Questo ingrediente, a seguito test in vitro ha dimostrato la sua efficacia nel promuovere la sintesi dell’acido ialuronico, favorendo quindi il recupero ed il ripristino sulla pelle del volume perduto a causa dell’invecchiamento. È ben noto che il glicosaminoglicano acido ialuronico, il principale componente della matrice extracellulare, grazie al suo potere rigonfiante (assorbe acqua) è in grado di conferire alla pelle un effetto riempitivo naturale contro le rughe. Con l’avanzare dell’età, la sintesi dell’acido ialuronico e quindi la sua disponibilità diminuisce per cui è necessario il suo ripristino per via topica o favorendone la sintesi naturale.
Derivati dell’acido succinico emollienti
Laminaria hyperborea Il nuovo ingrediente attivo è quindi suggerito all’impiego in preparati destinati in particolare a pelli mature, senescenti al fine di ridurre l’inestetico aspetto cadente, atonico e diminuire, in particolare, l’evidenza delle rughe.
Biopolimero idratante cutaneo Dalla CP Kelco presentato un biopolimero a marcato effetto idratante, ottenuto da semi di soia fermentati. Il prodotto, nome commerciale AquaMAX (INCI = Natto gum), è un polimero dell’acido γ-poliglutammico. La gomma natto, conosciuta anche come collagene vegetale, è utilizzata in ambito cosmetico per le sue proprietà idratanti, filmogene, viscosizzanti. Rispetto al collagene animale, questo ingrediente è più resistente al calore ed alle variazioni di pH. Il polimero presentato dalla Kelco è disponibile in due versioni, a maggiore (superiore a 2000 kDa) o minore (ca.1 kDa) peso molecolare, in modo che l’utilizzatore possa scegliere quello più conveniente allo specifico impiego: quello a peso molecolare più elevato in funzione di forte ritentivo di acqua in modo da mantenere un regolare tasso idrico ai fini della tonicità e dell’elasticità della pelle e ridurre la perdita di acqua per via transepidermica; quello a PM inferiore con funzione inibente la ialuronidasi al fine di mantenere il giusto valore di acido ialuronico nella pelle. Entrambi i prodotti, comunque, favoriscono il mantenimento dell’integrità della struttura epidermica. Il polimero, facilmente solubile in acqua e compatibile con gli ingredienti cosmetici di più comune impiego, è suggerito all’uso in formulazioni in dosaggio del 2% quello a PM maggiore, del 4% quello a PM inferiore.
La Inolex he recentemente immesso in mercato una serie di emollienti di derivazione naturale e ottenuti da materiale ecosostenibile, che sono stati presentati come idonei emollienti cutanei, valida alternativa a derivati siliconici (dimeticoni e ciclometiconi). La serie dei prodotti è denominata LexFeel N Series (INCI = Diheptyl succinate (and) Capryloyl Glycerin/Sebacic acid copolymer) e comprende diversi termini a varia viscosità e pertanto da scegliersi in funzione del tipo di silicone a ben definita viscosità (da 20 a 350 cSt) da sostituire. I nuovi prodotti emollienti apportano benefici effetti alla pelle di cui migliorano il tocco, la lucentezza, la levigatezza. Sono indicati anche nel trattamento dei capelli, che rendono setosi, morbidi, lucidi, facilmente pettinabili. Una ulteriore prerogativa di questi nuovi ingredienti è quella di poter funzionare egregiamente da disperdenti di pigmenti. Il loro uso è pertanto previsto in preparati cutanei, per capelli, deodoranti personali; in formulazioni oleose, in particolare quelle a base oli naturali, riducono la sensazione di grasso, di untuosità indotta dalla fase lipidica.
Poliammine vegetali antiaging Dal Giappone (Toyobo, una azienda che, dopo decenni operante nel campo tessile, coll’evolversi dei tempi ha dedicato il suo business ad altri settori, cosmetico compreso), arrivano poliammine vegetali a marcata funzione antiaging. Le poliammine sono piccole molecole contenenti un aminogruppo che esistono in tutti gli organismi e sono note per la loro marcata attività fisiologica. Presentano infatti la prerogativa di stabilizzare le membrane cellulari, di promuovere la sintesi dell’acido nucleico e delle proteine, di attivare enzimi che favoriscono la divisione cellulare. La quantità di poliammine nell’organismo diminuisce con l’avanzare dell’età. Le poliammine si ritrovano anche in organismi vegetali. Quelle presentate dalla compagnia giapponese citata sopra col nome commerciale di Phytopolyamine-S sono estratte da semi di soia (nome INCI = Glycine soya (Soyabean germ extract). Sono fornite in forma di soluzione acquosa che contiene il 10% di sostanza solida attiva (estratto da germe) ed il contenuto in poliamine (putrescina, spermidina e spermina) è pari allo 0,05% del totale in solidi. Altre sostanze presenti nell’estratto sono proteine e zuccheri. Novembre/Dicembre 2012 ERBORISTERIA DOMANI 21
PRODUZIONE
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Nuovo elastomero siliconico idrofilo La chimica degli elastomeri siliconici si sta evolvendo: da polimeri siliconici cross-linked, a siliconi in veicolo fluido, a materiali con più elevata compatibilità con solventi organici. Recentemente sono stati realizzati composti con proprietà idrofile che consentono di essere incorporati in acqua e solventi polari mantenendo, nel contempo, compatibilità con sostanze organiche ed elevate proprietà sensoriali. EL-7040 Hydro Elastomer Blend (INCI = Caprylyl methicone (and) PEG-12 dimethicone/PPG-20 crosspolymer) della Dow Corning è un classico esempio di questi nuovi tipi di elastomeri siliconici idrofili. All’elastomero siliconico di base, l’aggiunta del PEG-12 ne favorisce la facile incorporazione in elevata quantità di acqua, con o senza l’aggiunta di altri solventi polari; la compatibilità del blend con altri materiali organici (ad esempio filtri UV) è assicurata dalla presenza del gruppo PPG-20. Questo elastomero idrofilo può quindi essere incorporato in soluzioni acquose a base di prodotti idrosolubili quali glicerina, acido ialuronico, vitamina C, alcoli, arbutina, estratti acquosi vegetali, ecc. La fase contenente gli ingredienti idrosolubili va aggiunta lentamente alla fase grassa contenente l’elastomero siliconico. È possibile poi aggiungere altri componenti lipofili, tipo filtri IUV, oli vegetali, vitamine
liposolubili, ecc. Questo nuovo tipo di elastomero siliconico idrofilo consente quindi un maggiore sviluppo della possibilità di incorporazione di derivati siliconici e conseguente sfruttamento delle loro funzionalità emollienti, lubrificanti, ecc., in una più ampia gamma di preparati cosmetici.
Attivo vegetale per la pelle più giovane Floratech, un’azienda specializzata da anni nella produzione di lipidi vegetali di elevata qualità (in Italia A.Erre & Co) ha recentemente presentato una sua nuova realizzazione, costituita da un emolliente vegetale che emula il profilo dei lipidi della pelle di una persona in salute di 22 anni. L.22, il nome commerciale del prodotto (INCI = Jojoba oil/Macadamia seed oil esters (and) Squalane (and) Phytosterols (and) Phytosterols esters) è un emolliente che è stato sviluppato al fine di rilasciare sulla pelle, quando incorporato in un preparato cosmetico, non una qualsiasi miscela di corpi grassi vegetali, ma gli stessi lipidi che costituiscono la maggior parte degli specifici lipidi naturali della pelle, la cui composizione varia con l’età e diventa, pertanto, meno abbondante nella cute di persone adulte. L.22 dovrebbe quindi considerarsi un nuovo interessante ingrediente cosmetico atto ad incorporarsi in un’ampia gamma di prodotti per uso topico indirizzati al trattamento antietà. ■ Simmondsia chinensis
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ANTEPRIMA FIERE
Biofach/Vivaness 2013: alla ricerca del valore aggiunto Il doppio appuntamento rappresentato da Biofach e Vivaness, in programma a Norimberga tra il 13 e il 16 febbraio 2013, non solo conferma la propria capacità di crescere ancora ma soprattutto mostra segnali di una forte vitalità nella offerta biologica e di modernità nelle soluzioni proposte per la cosmesi e il benessere naturali. Si consolida il posizionamento raggiunto a livello mondiale del comparto biologico e naturale nelle preferenze dei consumatori, senza perdere di vista la ricchezza dei valori ecologici e sociali creati da una filiera certamente sostenibile
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l comparto mondiale del biologico troverà ancora una volta la sua ribalta alla prossima edizione di Biofach Vivaness, dal 13 al 16 febbraio 2013. Per l’evento si attendono di nuovo a Norimberga circa 2.400 espositori e 40.000 buyer specializzati. La maggiore manifestazione professionale per i prodotti biologici, la cosmesi naturale e il wellness, sarà come ogni anno il polo d’incontro di proposte provenienti da ogni angolo della terra (da ultimo ben 80 paesi) e della domanda di prodotti bio a livello globale. Udo Funke, responsabile del reparto manifestazioni alla NürnbergMesse e, nello specifico, di BioFach e Vivaness ha ricordato: “La forte internazionalità rappresenta un vero plusvalore sia per gli espositori sia per il pubblico dei due saloni BioFach e Vivaness. Da noi a Norimberga si incontrano la domanda e l’offerta mondiale del comparto bio. Gli operatori si incontrano qui per uno scambio su trend e innovazioni, ampliano le proprie conoscenze al congresso e, nell’incontro tra produzione, commercio, politica e rappresentanti dei media, contribuiscono a plasmare il 24 ERBORISTERIA DOMANI Novembre/Dicembre 2012
futuro del loro mercato. Per me una delle più belle conferme del cosmopolitismo dell’appuntamento annuale è il fatto che sempre nuovi paesi decidono di partecipare con uno stand collettivo. In questo modo si presentano alla community internazionale con una presenza estremamente ‘visibile’. Agli operatori del commercio ciò regala una fonte d’ispirazione impareggiabile e attraente per arricchire il proprio assortimento. Anche nel 2013 il team
di BioFach e Vivaness darà di nuovo un cordiale benvenuto sia a newcomer come, ad esempio, il Giappone e il Kenya, sia ai numerosi stand collettivi ormai tradizionali di vari paesi e alle presentazioni individuali!”. Così anche il Giappone, il paese che ospita la prima delle edizioni estere di Biofach (il BioFach Japan si svolge a Tokio dal 2001) permetterà per la prima volta di cogliere con un solo sguardo rivolto ad un unico stand, nel quale sono annunciati circa 30 espositori, tutta la varietà dei piaceri del palato biologici giapponesi. “Bine ati venit“ alla Romania Un contesto internazione che vedrà quest’anno la Romania designata nazione dell’anno: un paese con un numero crescente di fattorie biologiche certificate che, stando ai dati forniti dall’associazione biologica rumena ‘Bio Romania’, tra il 2010 e il 2011 è addirittura triplicato portandosi a 9.800 unità. Marian Cioceanu, presidente della Bio Romania Association of Organic Farm Operators, prevede che il numero di fattorie biologiche, il quale negli anni scorsi ha registrato forti tassi di crescita grazie agli incentivi statali e dell’UE, continuerà a salire velocemente. Tuttavia non esistono soltanto sempre più agricoltori che gestiscono le loro aziende secondo principi ecologici: negli ultimi due anni è aumentato anche consumo locale, e cresciuta l’importazione di prodotti bio, che registra incrementi annui di pressoché il 20%. Un mercato dall’alto potenziale, un vero e proprio paradiso di materie prime ecologiche nell’Europa dell’est: il settore biologico rumeno ha molto da offrire, la gamma comprende, tra le altre cose, cereali, semi oleosi, frutta, bacche, miele, erbe aromatiche e funghi.
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e ragioni di queste ottime previsioni di mercato sono da ricondursi, tra l’altro, alla sensibilizzazione dei consumatori nei confronti delle sostanze nocive e chimiche nei cosmetici e nei prodotti per la cura del corpo convenzionali. Altri aspetti importanti che influenzano le decisioni d’acquisto sono la salvaguardia dell’ambiente e la sostenibilità. I consumatori diventano sempre più esigenti. Non contano più soltanto gli ingredienti naturali e la rinuncia agli esperimenti sugli animali, ci si attendono soluzioni sostenibili a 360°: condizioni eque e solidali per i fornitori di materie prime in tutto il mondo, una lavorazione nel rispetto dell’ambiente e la riduzione o la prevenzione dei rifiuti da imballaggi. I clienti sono sempre più coscienti dell’influenza che hanno sulle case produttrici. Nei forum e nei canali social media si discutono varie tematiche e si scambiano esperienze o suggerimenti sui prodotti. La comunicazione tramite detti network acquista un’importanza crescente. I consumatori entrano in contatto diretto con i produttori e influenzano così oggi l’evoluzione dei prodotti stessi. Elfriede Dambacher, esperta del mercato cosmetico naturale e editrice del Naturkosmetik Branchenreport di Dortmund, osserva un trend verso la deideologizzazione della cosmesi naturale. Le consumatrici la vedono come un’integrazione dell’assortimento cosmetico finora esistente e accettano spesso anche soluzioni meno allineate nelle quali non si tratta al 100% di cosmesi naturale. Un altro trend: naturalezza in tutte le sfumature, ovvero una generazione nuova, giovane di clienti sta acquistando rilievo. Questa cerchia di persone cerca prodotti specifici, ritagliati sulle proprie esigenze e il proprio sistema di valori e non desidera semplicemente continuare a usare i marchi della generazione dei genitori.
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u Cosmesi e benessere: domanda e offerta in costante crescita per un mercato ancora in cerca di una definizione Negli anni scorsi la ricchezza e la varietà di prodotti e marchi nel segmento della cosmesi naturale presentati da Vivaness , il Salone Pilota della Cosmesi Naturale e del Wellness che accompagna Biofach, hanno continuato ad aumentare considerevolmente. Nei loro acquisti i consumatori consapevoli prestano sempre più attenzione agli ingredienti sicuri, così come alla provenienza e alla produzione. Naturalmente ci sono differenze specifiche a seconda del paese, sia per quanto riguarda le preferenze della clientela sia nell’offerta. Nei mercati della cosmesi naturale forti per tradizione, Germania, Francia e Italia, la produzione è soggetta a severe direttive. Sono stati elaborati standard e rispettivi sistemi di certificazione per creare
ESIGENTE, NON IDEOLOGICA, LIBERA: VIVANESS CERCA LA MODERNA COSMESI NATURALE
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ANTEPRIMA FIERE
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trasparenza e per permettere ai consumatori di poter scegliere la vera cosmesi naturale. A livello internazionale, tuttavia, il concetto di cosmesi naturale ha spesso una valenza molto più ampia: produttori e consumatori fanno meno distinzione tra cosmesi naturale controllata e cosmesi ‘vicina alla natura’ ma priva di certificazione. La conseguenza: le stime sul volume di mercato mondiale della cosmesi naturale variano moltissimo. I ricercatori di mercato che si occupano dello sviluppo del segmento della cosmesi naturale a livello globale hanno elaborato propri criteri specifici per la definizione della stessa. L’istituto britannico di ricerche di mercato Organic Monitor di Londra quantifica il valore del mercato mondiale per la cosmesi naturale in circa 9 mld di US$. Il Kline Group, attivo a livello internaziona-
le, adotta un’interpretazione più ampia del concetto e include nei suoi calcoli un maggior numero di prodotti ‘vicini alla natura’ privi di certificazione. Stando a quest’ultimo, nel 2011 il settore ha realizzato un volume di 25 mld di US$. Gli esperti concordano invece sulle previsioni positive per il futuro. Organic Monitor conta mediamente su tassi di crescita del 9% nei prossimi anni, la Kline arriva perfino al 12%. L’Europa, insieme ad Asia, Brasile e USA, è uno dei maggiori mercati della cosmesi naturale. Considerando il fatturato totale realizzato con la bellezza naturale l’Asia, con una quota del 37% sul mercato globale, detiene il primo posto, seguita dall’Europa con il 21% e dagli USA con il 17%. All’interno dell’Europa sono particolarmente forti le nazioni occidentali, dove si genera oltre il 70% del fatturato cosmetico naturale stimato in 2,5 mld di euro. Con un fatturato di 815 mio di euro e una quota di mercato del 6,5%, nel 2011 la Germania ha occupato la posizione di testa (Naturkosmetik Branchenreport 2012), tenendo conto che si tratta qui di fatturato ottenuto interamente da cosmesi naturale certificata. Un ulteriore 7,8% dell’intero mercato cosmetico tedesco, pari a 12,67 mld di EUR (Associazione degli industriali dei prodotti per la cura del corpo e detersivi ‘Industrieverband Körperpflege und Waschmittel’, IKW, Francoforte), è realizzato dalla cosmesi ‘vicina alla natura’. Secondo gli esperti il mercato continuerà a crescere a ritmo spedito dal momento che, nel frattempo, anche l’industria cosmetica si dedica molto attivamente a questo assortimento.
u Valori comuni, agire per il futuro Insieme all’apertura dei battenti della prossima edizione di Biofach / Vivaness si riaccenderanno i riflettori del congresso che si svolge parallelamente ai saloni e che saranno puntati sui presupposti necessari per un’economia sostenibile e capace di futuro. Forte di circa 150 manifestazioni e 8.000 partecipanti, si tratta del’evento più grande del suo genere al mondo. Il fulcro contenutistico del 2013 è strettamente collegato al punto chiave dello scorso anno, la sostenibilità. La tematica di tutti gli incontri sarà l’importanza che hanno i valori comuni, un agire partneriale, catene di creazione del valore aggiunto eque e trasparenti, nonché la variabilità delle produzioni che è possibile ottenere dal binomio regionalità e globalizzazione. Mentre il commercio convenzionale si è concentrato per anni essenzialmente sull’inseguimento della ridu26 ERBORISTERIA DOMANI Novembre/Dicembre 2012
zione dei prezzi degli alimenti, oggi il focus è puntato maggiormente sul plusvalore e sui vantaggi aggiuntivi. Non si guarderà qui soltanto al valore intrinseco del prodotto, bensì alle dinamiche della formazione dei procedimenti produttivi, dei rapporti sociali e delle condizioni di lavoro. Acquista importanza la responsabilità sociale delle aziende. In ciò si constata un netto cambiamento di valori nel corso dell’ultimo decennio. Lo attestano, ad esempio, i fatturati in forte crescita del commercio equosolidale. Una quota sempre più ampia di prodotti equosolidali proviene inoltre da agricoltura biologica. Nel settore degli alimenti bio molte aziende assumono una forte responsabilità nei confronti di tutti i fornitori della filiera commerciale. Biofach nel 2013 porrà al centro del proprio congresso i vari aspetti dei valori comuni creati nell’ambito del
comparto del biologico, inteso come famiglia su scala mondiale. Tutte le informazioni su: www.biofach.de e www.vivaness.de ■
NUOVO LOOK ONLINE
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a oggi BioFach e Vivaness si presentano per tutto l’anno a espositori e pubblico in una veste completamente inedita. Infatti, sono ora online i nuovi siti web www. biofach.de e www.vivaness.de, ancora più informativi e di facile consultazione.
La proposta di BioFach e Vivaness cresce anche sui social media e si presenta sui canali più svariati, sempre molto varia e improntata sul servizio al cliente. Estremamente pratico per i preparativi alla fiera è il ticketshop sul web: la biglietteria online aprirà le porte a dicembre e il pubblico di BioFach e Vivaness 2013 la troverà direttamente sulla pagina iniziale del rispettivo salone. A metà dicembre sarà altresì disponibile in rete il vasto programma congressuale, corredato di un congress planner personalizzabile. Tutti gli espositori e le loro ultime informazioni prodotto sono inoltre reperibili sui siti www.ask-BioFach.de e www. ask-Vivaness.de Aperta tutto l’anno è invece la proposta redazionale di BioFach e Vivaness: alla pagina www.oneco.biofach.de la community internazionale si informa sui retroscena, sugli ultimi trend e sugli sviluppi del mercato. Chi preferisce i sistemi interattivi può dialogare con le due fiere sui canali social media Facebook, Twitter e Co.
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REVIEW
A CURA DI PAOLO POGGI
Aggiornamenti di fitocosmesi Piante dei nostri ambienti silvani e della montagna sono oggetto di diversi degli studi presentati in questa rassegna: Corbezzolo (azione depigmetante dell’arbutina), Chenopodio (proprità sanitizzanti la cute), Uva ursina (schiarente cuteneo), Lampone (polifenoli antiinfiammatori) e Mirtillo (antibatterico della bocca). E un soggetto nuovo, Eperua falcata, da studiare per l’azione potenziale su diversi processi di invecchiamento della cute ◆ Magnolia inibente la tirosinasi In uno studio investigativo al fine di verificare varie attività fisiologiche cutanee potenzialmente esplicabili dai componenti attivi di certune piante, si è potuto appurare che un estratto da Magnolia sieboldii è in grado di sviluppare una marcata efficacia quale inibente la tirosinasi e quindi bloccante lo sviluppo di melanina. Magnolia sieboldii è una pianta decidua, una delle numerose specie dell’abbondante famiglia delle Magnoliaceae, nota come vistosa pianta ornamentale per i suoi grandi fiori. È proprio dai fiori che si ottiene l’estratto utilizzato in cosmesi. L’olio distillato dai fiori, in genere per questo tipo di piante, è caratterizzato da un elevato contenuto in cineolo, metilcavicolo, citrale, sesquiterpeni, fenoli, ecc. In un recente brevetto sono presentati preparati cosmetici topici contenenti come ingredienti attivi depigmentanti estratti dai fiori della citata pianta. (1) ◆ Arbutina, attivo vegetale depigmentante L’arbutina è un glucoside idrochinonico presente nella droga di Uva ursina e del Corbezzolo (Arbutus unedo, da cui il nome). E’ un ingrediente attivo di largo impiego cosmetico in ragione, soprattutto, della sua funzione depigmentante. Quale derivato dell’idrochinone esplica una buona funzione inibente la tirosinasi, per quanto non incida sulla sua espressione e sintesi in colture. Produce un più delicato effetto schiarente rispetto all’idrochinone in quanto il suo rilascio sul substrato avviene in modo controllato, in seguito al procedere dell’idrolisi del legame glucosidico. La deossiarbutina è un altro derivato dell’arbutina che agisce con maggiore effi-
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cacia ai fini depigmentanti, cioè è da considerarsi un più energico e rapido inibitore della tirosinasi, in grado di fornire un marcato effetto depigmentante completamente reversibile nel giro di alcune settimane. Questa reversibilità dell’effetto schiarente starebbe ad indicare che i melanociti non vengono danneggiati permanentemente, ma che è invece necessaria una più prolungata applicazione al fine di ottenere più sostanziosi risultati. L’effetto sbiancante della deossiarbutina conduce a risultati più prolungati di quelli dell’idrochinone e dell’arbutina. Il meccanismo di azione e della maggiore efficacia della deossioarbitina è spiegabile col fatto che composti di-ossi- sono dotati di un maggiore potere di penetrazione e di affinità di attacco alla tirosinasi e quindi ne inibiscono meglio l’attività. (2) ◆ Altri schiarenti cutanei naturali Nel brevetto si riferisce di un preparato topico indicato per il trattamento di cute iperpigmentata al fine di schiarirla, ridurre disomogeneità di colorazione, eliminare macchie ed efelidi causati da esposizione alla luce solare. Il preparato è a base di una sostanza naturale ad effetto inibente la sintesi della melanina, sostanza da scegliersi tra arbutina, estratto di Uva ursina, ascorbil glucoside; l’ingrediente (o più di uno di essi) viene incorporato in un gel polimerico di un aminoglucano a bassissimo peso molecolare. Una breve descrizione dei principi attivi sopra citati. Dell’arbutina abbiamo appena riferito nella nota precedente, per cui solo aggiungeremo che è un ingrediente attivo di largo impiego cosmetico proprio in ragione della sua funzione depigmentante. L’Uva
ursina (Arctostaphylos uva ursi) presenta un estratto ricco in vari derivati fenolici (tannini, acido ursolico, ecc.) e contiene poi arbutina ed idrochinone, per cui indicatissima ai fini dell’utilizzazione prevista nel brevetto. L’ascorbil glucoside è una forma stabile della vitamina C e quindi maggiormente biodisponibile. Il preparato ottenuto utilizzando uno o più di uno dei principi attivi sopra nominati, si dice nel brevetto, porterebbe a risultati migliori di quelli ottenibili utilizzando idrochinone ed altri inibitori della tirosinasi coi quali si ottiene un effetto schiarente solamente temporaneo; il derivato vitaminico è inoltre più sicuro nell’impiego. Sono realizzabili varie forme cosmetiche topiche quali emulsioni (creme, latti) oltre che lozioni, preparati in forma di schiuma (aerosol), ecc. (3)
◆ Miscela sinergica di attivi vegetali
a funzione antiaging
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In un brevetto si riferisce sull’uso di estratti da Fico d’india (Ficus indica L.), Loto (Lotus corniculatus L.) e chiodi di garofano (Eugenia caryophyllus), meglio se utilizzati in associazione ad effetto sinergico, da impiegarsi in preparati cosmetici ad azione migliorativa dell’aspetto precocemente invecchiato della pelle. Del Fico d’India sono note in cosmesi le sue qualità toniche, idratanti, astringenti in relazione alla presenza nella sua droga di carboidrati, proteine e tannini. Il Loto contiene flavonoidi e glucosidi cianogenetici, mentre per l’olio di Chiodi di garofano è da ricordare l’elevato contenuto terpenico, oltre la presenza nella droga di tannini, flavonoidi e fitosteroli. ◆ Funzionalità cosmetica Opportunamente di estratti da Chenopodio inglobati in idoneo Quinoa è il nome con cui gli anveicolo cosmetiglosassoni riconoscono Chenoco, gli estratti delle podium album L, cioè quello tre piante citate, che per noi è il Farinaccio agendo in sinergia, (o Chenopodio bianco). Gli sono in grado di apestratti da questa pianta portare benefici effetti, sono ricchi in saponine e visivamente riscontrabili, mucillagini. all’aspetto di cute senescente, In un recente brevetto si Arctostaphylos uva ursi riducono vistosamente l’effetto ruriferisce di un estratto lipidico otghe, i pori, sottili screpolature e protuberanze, tenuto dai semi della pianta, contenente un peptide ammorbidiscono il tessuto cheratinoso. Come conseed una frazione insaponificabile ricca in steroli, toguenza la cute guadagna in luminosità. Il preparato coferoli e squalene. Tale estratto, opportunamente contenente l’associazione di questi ingredienti attivi veicolato è utile ingrediente attivo nella realizzazioriduce anche la perdita di acqua per via transepiderne sia di preparati cosmetici sia di preparati nutramica, favorendo quindi la ritenzione idrica e l’elasticeutici. In campo cosmetico l’estratto è stato utilizcità della pelle. Ne guadagna anche lo stato di colorazato per le sue proprietà lenitive, rinforzanti e sanizione della pelle, in particolare nella zona sub-oculatizzanti della cute (contro iperseborrea, acne), ecc.. re, che appare più chiara, più liscia e più levigata. Sarebbe pertanto da considerarsi ideale ingredienSi ritiene che gli ingredienti attivi degli estratti agiscate nella realizzazione di prodotti atti a contrastare no quali attivatori di aquaporina-3 e di claudin-1. Ci manifestazioni iperseborroiche (contro la forfora), sembra utile ricordare che le aquaporine sono un paracneiche, ed in genere contro cute grassa, senile e ticolare tipo di proteine presenti nell’organismo, il cui disidratata. (4) compito è quello di fungere da minuscoli condotti per
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il trasporto di acqua nelle pareti delle cellule e quindi regolare la riserva idrica nella pelle anche in condizioni sfavorevoli di umidità. Si è scoperto che certi estratti vegetali (citeremo come esempio Ippocastano, Pomodoro...) sono in grado di attivare la funzione di queste specifiche proteine. Claudin-1 è una particolare proteina che favorisce l’adesione tra le cellule e quindi migliora la funzione barriera dello strato corneo. (5) ◆ Funzione solvente di derivati dell’acido
succinico
L’acido succinico è un acido organico bicarbossilico (acido butandioico, C4). Si ritrova in numerosi vegetali (Uva spina acerba, steli di Rabarbaro, Aloe, ecc.). In genere si usano suoi esteri. Sotto azione dell’enzima succino-diesterasi viene deidrogenato ad acido fumarico cui si ascrive azione deozonizzante. In un brevetto si relaziona sull’uso di derivati dell’acido succinico (in particolare diesteri dell’acido metil succinico) impiegabili quali solventi di principi attivi lipofili. Il derivato succinico viene addizionato a sistemi liquidi lipidici i quali contengono un principio attivo lipofilo di difficile solubilità; la sua funzione è quella di favorire la dissoluzione dell’ingrediente attivo lipofilo nel sistema e di migliorare anche la dissoluzione di questo in una eventuale fase lipofila solida. Quest’azione favorirebbe una maggiore disponibilità biologica di ingredienti attivi contenuti in fasi lipidiche, anziché acquose.(6) ◆ Dalla Soia attivi sicuri nell’impiego
cosmetico
Dei derivati della Soia (Glycine soya) sono troppi e troppo noti gli impieghi cosmetici perché sia qui necessario dilungarci a ricordarli: della attività estrogeno-simile dei suoi isoflavoni (stimolanti la crescita dei capelli e seboregolatori), delle sue proteine i cui idrolizzati sono oggi sono di vastissimo impiego in campo tricologico, del suo olio ricco in acidi grassi polinsaturi ed in fosfolipidi, ristrutturanti cutanei, ecc. Vari ingredienti attivi, in particolare proteine e polisaccaridi, sono stati estratti con acqua da germogli di Soia (Glycine soya). L’attività antiossidante dell’estratto è stata valutata in vitro col metodo del radicale libero DPPH (difenil picrilidrazile), così come ne è stata valutata la funzione schiarente cutanea, usando il test di inibizione della tirosina. Gli effetti degli estratti su fibroblasti umani danneggiati da pre-
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cedente trattamento con acqua ossigenata sono stati valutati col metodo MTT (Methyl thyazolidinyl phenyl tetrazolium), un saggio colorimetrico che consente di valutare la proliferazione cellulare. La sicurezza di impiego degli estratti è stata valutata col metodo RBC (red blood cell) e col metodo del patch test. L’effetto antiradicalico è risultato superiore al 95% e quello inibente l’attività della tirosinasi pari al 98%. Il valore di emolisi è risultato per gli estratti inferiore al 10%, cioè del 20% inferiore ai limiti regolatori del test RBC e non si sono osservati segni di reazioni allergiche nel patch test. L’estratto con le più favorevoli condizioni, di funzionalità e di sicurezza di impiego è risultato essere quello ottenuto da germogli di minori dimensioni (circa 5 cm). Gli estratti della pianta, lo hanno confermato le valutazioni sperimentali, sono da ritenersi idonei all’inserimento in preparati cosmetici antiaging e a funzione schiarente cutanea. (7) ◆ Attività antifungina della Lantana Del genere Lantana, quella a noi certamente più familiare è la Lantana camara L., una graziosa pianta ornamentale da giardino, molto diffusa, caratterizzata da un denso fogliame e da una grande gettata di fiori a capolino a vari colori. Da anni a questa pianta sono ascritte rimarchevoli proprietà antimicrobiche. La sua droga, oltre che un ricco olio essenziale, contiene acido salicilico, acidi fenolici (caffeico, clorogenico), altri polifenoli ed un alcaloide, la lantanina. L’olio essenziale delle varie specie di Lantana, sviluppa una marcata attività antimicrobica tanto che funge anche da difesa della pianta stessa contro patogeni erbivori. In uno studio si è potuto verificare che diverse specie di Lantana, la prima citata L. camara e inoltre L. radula e L. cassicula, esplicano un differente effetto antipatogeno in relazione ad un diverso contenuto in sostanze terpeniche attive del loro olio essenziale, per quanto il contenuto di quest’olio nelle diverse specie sia molto basso. Si è potuto, ad esempio, stabilire, con osservazioni in vivo, che E-nerolinolo e fitolo, presenti solo nell’olio etereo di L. radula, incrementano l’efficacia antipatogena di questa specie rispetto alle altre due citate. L’esperimento è servito a dimostrare che, in natura, due specie affini, per quanto strettamente similari dal punto di vista morfologico, possono esplicare un specifica funzionalità in modo differente.(8)
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◆ Polifenoli del Lampone antinfiammatori matorie. Rubus coreanus Miq., noto anche come Lampone Recenti ricerche in vitro hanno mostrato che le proannero, della famiglia delle Rosaceae, è una specie di tocianidine di questa specie di Mirtillo possono conlampone tipica della Corea. La sua bacca è edule, ma siderarsi particolari specifici agenti terapeutici nella in genere viene utilizzata per produrre un particolare prevenzione e trattamento di petipo di vino. riodontite, una manifestazioTre qualità di vino prodotto per fermentazione alcone infiammatoria di origilica rispettivamente da succo, succo e polpa e succo, ne batterica che colpisce polpa e semi della pianta sono stati studiati al fine i tessuti che supportano i di stabilire quale poteva essere il rapporto denti. tra loro riscontrata attività antinfiamIl possibile meccanismo matoria ed il loro contenuto in podi azione degli ingredienti lifenoli. attivi della pianta potrebSi è visto che il contenuto pobe essere quello di inibire i lifenolico è più basso nel batteri ed enzimi proteolitivino ottenuto per fermenci che inducono la detta matazione di solo succo, nifestazione infiammatoria. che incrementa di oltre Oltre a valutazioni tramite test il 22% con l’aggiunta di in vitro, sono in corso studi clinipolpa e del 56% aggiunci ai fini di valutare e validare l’efgendo, oltre la polpa, fettiva efficacia di questi principi anche i semi. Nel terzo attivi, che potrebbero rappresencaso, l’evoluzione deltare un valido contributo anche l’NO diminuisce del alla realizzazione di paste denti40% aggiungendo una fricie medicate. (10) dose di 60 mg/L di vino fermentato e sino ad un ◆ Spezie vegetali 94% raggiungendo il attive verso comuni dosaggio di 500 mg/L. batteri patogeni Del vino contenente Tre diverse specie di succo, polpa e semi, piante note per l’impiego sono stata fatte diverse dei loro estratti in ‘culifrazioni tramite estranaria’ come aromatizzanzione con etil acetato. ti, Senape nera (Brassica Si è visto che la frazione nigra), quella che gli angloVaccinus macrocarpus che esplica una più marsassoni nomano ‘black mustard’, cata attività antinfiammatoCassia (Cinnamomun cassia), nota anria (test in vitro) è risultata essere quella che contiene che come ‘cannella cinese’ e Cumino (Cuminum cymiacido 3,4-diidrossibenzoico (acido resorcilico) (circa num L.), sono stata studiate ai fini di valutare il loro il 37% del contenuto totale in polifenoli). Questa frapotenziale inibente lo sviluppo di due comunissimi zione si è rivelata efficace nel trattamento di edema e batteri patogeni quali il Gram-negativo Escherichia migliorante la permeabilità vascolare nelle membracoli ed il Gram-positivo Staphylococccus aureus. Lo ne venose.(9) studio è stato effettuato operando con diverse forme di preparati: estratti acquosi, olio essenziale e pro◆ Mirtillo attivo contro i batteri della bocca dotto polverizzato usando Agar-method per i tipi in Da noi è noto come ‘mirtillo di palude’, il nome scienpolvere e determinando la MIC (minima concentratifico è Vaccinium macrocarpus. La droga estratta zione inibente), intesa questa come la concentrazione dalle sue bacche e foglie contiene flavonoidi, in partidi spezie che arresta la crescita del batterio dell’80% colare proantocianidine, alle quali sono riconosciute dopo 30 gg di incubazione. proprietà antimicrobiche, antiossidanti ed antinfiamI test hanno rivelato che i preparati in forma acquosa
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sono scarsamente efficaci, mentre l’olio essenziale è risultato la forma più efficace. Tra le specie utilizzate in forma di polvere, quella di Cassia è risultata la più efficace nell’arrestare la crescita dei batteri testati, mentre l’olio essenziale di Senape nera è quello che ha sviluppato una più ampia zona di inibizione nel confronto dei due ceppi testati. (11)
stata definita ‘cortisone-simile’. Nello studio che recensiamo, un estratto di Salvia officinale è stato valutato ai fini di stabilire i suoi effetti su modelli sperimentali di cute umana artificialmente infiammata con carraghenani e su edema indotto da trattamento con Croton oil. I carraghenani portano allo sviluppo di edema infiammatorio caratterizzato, in un primo stadio, dal rilascio di istamina, serotina e ◆ Nell’olio di Hibiscus polinsaturi bradikina, cui segue un secondo stadio in cui si regiristrutturanti cutanei stra rilascio di lisozimi e prostanoidi (eicosanoidi) che Del genere Hibiscus si conoscono oltre 300 promuovono la chemiotassi (direzione dei movispecie, ma tra le più comuni sono da anmenti) di neutrofili ed inducono biosintesi noverare H. sabdariffa L. e H. cannabidi enzimi quali collagenasi ed elastasi nus L. Dai semi di entrambe le specie dannosi ai tessuti, con conseguente viene estratto un olio che contiene incremento della permeabilità due acidi particolari, inusuali, vascolare cui consegue edel’acido diidrosterculico e l’acima. do vernolico. Peraltro questi Da parte sua, il Croton oil è un acidi grassi non sono i soli agente irritante che causa che compongono la frazione danni alle cellule ed attiva lipidica dei semi di queste la fosfolipasi-A2 che rilapiante (totale oli circa 18%). scia acido arachidonico, Oltre ad acido palimitico e precursore di prostaglanpiccole quantità di stearico, dine e leucotrieni mediatori è stato possibile identificare e infiammatori coinvolti nella quantificare anche il monoinsatuformazione di edema e miro oleico (circa 28% del totale sopra grazione di leucociti ed attiva segnato nella specie cannabinus e l’azione della mieloperossidasi circa 17% nel sabdariffa), ed il polin(MPO), un enzima abbondansaturo linoleico (rispettivamente 39% temente espresso nei granulociti e 44%, sempre riferiti al totale). neutrofili, che può indurre ingiuria Il contenuto e la composizione in oli ai tessuti. dei semi delle due specie di Hibiscus A trattamenti con dosi variabili di estratvalutate possono variare anche sensibilto di Salvia (da 0,6 a 5 mg) su cute infiammente da cultivar a cultivar, ma i risultati mata artificialmente, ha fatto seguito Salvia officinalis L. dovrebbero incoraggiare ulteriori studi ai una notevole attività antinfiammatoria fini di valutare le due piante come potencon conseguente riduzione dell’edema ziali sorgenti naturali per l’ottenimento di oli di eleva(dal 28 al 36% in relazione alla dose impiegata), effetto interesse dal punto di vista nutrizionale e cosmetito paragonabile a quello di un comune, noto agente di co (in particolare come ristrutturanti cutanei). (12) sintesi antinfiammatorio-antiedematoso, il dexamerasone. Anche la inibizione dell’attività di MPO può ◆ Attività antinfiammatoria della Salvia... dar luogo ad una riduzione dell’effetto infiammatorio La droga di Salvia (Salvia officinalis L.), non solo esplie l’estratto si è visto che è in grado di inibire significaca la decantata attività stimolante e normalizzante in tivamente l’attività di questo enzima (dal 35 al 46% ragione del suo contenuto in fitoestrogeni ma, contein relazione al dosaggio sopra citato), anche in questo nendo anche una elevata dose di diterpeni fenolici, caso con attività dexametasone-simile (67%). quali carnosolo ed acido carnosinico, sviluppa anche I terpeni che si ritrovano nelle piante della famiglia azione antiossidante ed infiammatoria, in particolare delle Lamiaceae, cui la Salvia appartiene, esibiscono modo, come clinicamente dimostrato, nei confronti marcata attività antinfiammatoria. I costituenti della di eritema indotto da raggi UV, con un’azione che è droga dell’olio etereo della Salvia officinalis sono mo-
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noterpeni chetoni, caratterizzati da α-tujone (90%) e β-tujone (6%). Il tujone riduce la formazione di citochine proinfiammatorie quali IL-1β e IL-6 e di TNF-α, per cui l’attività antinfiammatoria di quest’olio potrebbe essere correlata alla presenza di questi costituenti. L’estratto di Salvia si presenta quindi come utilizzabile nel trattamento topico di infiammazioni cutanee in campo dermofarmaceutico, per pelli arrossate o sensibilizzate e nel campo cosmetico, ad esempio in preparati lenitivi doposole. (13) ◆ …e dell’Eperua falcata Manifestazioni microinfiammatorie sono le cause più frequenti di prematuro e ben visibile stato di invecchiamento della cute. Per combattere questa indesiderata causa è stato sviluppato un ingrediente cosmetico il quale agisse secondo tre ben distinte direttrici: intervenire sullo sviluppo di NF-kB (ben noti fattori trascrizionali pro-infiammatori), su neuropeptidi infiammatori e sull’attività della plasmina (una serin-proteasi che degrada molte proteine, ad esempio quelle del plasma sanguigno, ed in particolare le fibrine dei trombi, e quindi è un protettivo naturale dell’organismo). Ai fini di realizzare un preparato che fosse in grado, contemporaneamente di esplicare queste tre dette funzioni, si è ricorso ad un estratto di Eperua falcata, una pianta tropicale già nota nella medicina tradizionale per le sue proprietà antinfiammatorie, antiedematose. A test in vitro su cheratinociti umani stimolati, detto estratto ha dimostrato di diminuire l’attivazione di NF-kB ed il rilascio di citochine proinfiammatorie IL-8; di diminuire il rilascio del neuropeptide CGRP (calcitonin gene-related peptide) da parte di neuroni sensori; protegge l’attività della plasmina. Si è potuto verificare, inoltre, che l’estratto inibisce il rilascio di anioni superossido, l’ossidazione indotta da UVA su membrane lipidiche di fibroblasti e l’induzione di citochine su cheratinociti irradiati UVB. Quindi, l’estratto ha mostrato la sua energica capacità protettiva di cellule epidermiche verso stress ambientali ed ossidativi che aggravano il vizioso ciclo microinfiammatorio. A seguito test in vivo, con applicazioni topiche di formulazioni contenenti di estratti di Eperula falcata, dopo 28 gg si è potuto riscontrare un significativo miglioramento delle proprietà biomeccaniche della pelle ed una consistente diminuzione di acqua per via transepidermica (TEWL).
I risultati dei test starebbero a significare che l’estratto di Eperua falcata, applicato in vivo, è in grado di inibire le cause correlate allo sviluppo di stati infiammatori migliorando, nel contempo, lo stato di elasticità, tonicità e compattezza della pelle e quindi contribuendo al mantenimento dell’integrità della funzione della barriera cutanea. (14) ◆ Dalla Melanzana un colorante naturale Dalle varie parti delle piante cosiddette ‘tintorie’, sin da epoche antichissime sono stati estratti coloranti, che per millenni sono stati gli unici disponibili. Tali coloranti erano anche ritenuti ‘sostanze preziose’ per un chiaro motivo: la difficoltà di estrazione e lavorazione e, di conseguenza, il costo. Dalle bucce di Melanzana (Solanum melongena L.) è stata estratta una sostanza, a concentrazione di 700 mg/100 g, la nasunina, che è responsabile del colore viola dell’ortaggio. Si tratta di una antocianina acilata (un derivato della delfidina), piuttosto stabile, che presenta una elevata attività antiossidante, tanto che è da considerarsi come un potente scavenger di radicali ossidrilici e radicali superossido. È stato dimostrato che la nasunina forma un complesso con il Fe3+ ed è a seguito della formazione di questo complesso che sviluppa azione chelante ed antiossidante. Patch test su estratti contenenti nasunina hanno evidenziato un moderato potere irritante solo a concentrazioni elevate (5%) e non a concentrazioni richieste per un possibile impiego dell’ingrediente quale colorante (inferiori all’1%). La messa a punto di una metodica estrattiva che permette di ottenere questa antocianina dalle bucce di Melanzana in maniera rapida ed efficiente, costituisce un grande vantaggio in quanto rende disponibile un colorante naturale di potenziale impiego, oltre che nel campo tessile, anche in altri settori, come il farmaceutico ed il cosmetico, quale alternativa a coloranti tradizionali di sintesi. (15) ◆ Dall’Uva protettivi anticarie Abbiamo avuto più di una occasione di riferire, in questa rubrica, di sostanze naturali attive contro batteri responsabili dello sviluppo di carie dentarie. Una recente pubblicazione riferisce sulla funzione di estratti da semi di Uva (Vitis vinifera), che si sono rivelati efficaci nel bloccare l’attività di questi microrganismi specifici, in particolare Streptococcus mutans. Per quanto preparati dentari contenenti fluoro, in particolare paste dentifricie, abbiano contribuito in
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maniera sostanziosa a combattere questo molesto disagio, il controllo della disfunzione è ancora limitato. In uno studio si è esaminato in dettaglio l’effetto di estratti da semi d’Uva sulla crescita e la formazione di biofilm cariogeni generati dallo Streptococcus mutans. L’azione antimicrobica dell’estratto è stata esaminata in vitro sul batterio isolato al fine di determinare il valore MIC (minima concentrazione inibente) usando il metodo a disco. Dell’estratto è stata valutata anche la funzione inibente la formazione di placca (su cellule in coltura). La presenza di S. mutans favorisce la formazione di radicali liberi, ma il trattamento col succo vegetale induce una marcata azione bloccante lo sviluppo di questi (test col radicale libero DPPH, difenil pricrilidrazile). La funzionalità antiradicalica dell’estratto è certamente da attribuire alla presenza nello stesso di alcuni derivati fenolici a riconosciuta azione antiossidante, quali acido gallico, catechina ed epicatechina. I vari test eseguiti hanno confermato la validità dell’estratto ai fini di inibire la crescita del microrganismo specifico e la formazione della placca. L’attività dell’estratto è stata considerata di una capacità dell’ordine dell’85% quale blocante i radicali liberi. (16) ◆ Antiossidanti le Melograno Il Melograno (Punica granatum) è ben noto per le sue preziose proprietà nutrizionali, dietetiche. Peraltro, spesso, si sono lette varie documentazioni che ne attestano la sua capacità antiossidante e pertanto il suo potenziale impiego in preparati topici cosmetici. Un’altra, ulteriore testimonianza a questa funzione del singolare frutto è fornita da un recente studio. Si è potuto appurare che tutti gli organi della pianta, dalla
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scorza ai semi, dalle foglie ai fiori, contengono ingredienti attivi polifenolici a marcata attività antiossidante quali flavonoidi (media 55 mg/g peso secco rutina-equivalente), antocianine (media 110 mg/g cian i d i n -3 - g l u c o s i d e equivante) e tannini idrolizzati (media 140 mg/g acido tannico/equivalente). La capacità antiossidante Trolox/ equivalente è risultata di circa 7-8 mg/g per estratto da scorza e di circa 6-7 mg/g per estratto da fiori. Riteniamo utile ricordare che Trolox è un noto e potente antiossidante preso generalmente come termine di paragone per indicare il potere antiossidante di una qualche sostanza (in genere principi attivi vegetali) usata in cosmesi. I risultati delle riPunica granatum cerca starebbero ad indicare che tutte le parti organiche per Melograno sono da considerarsi potenziali interessanti fonti per l’estrazione di polifenoli a marcata attività antiossidante da potersi utilizzare in preparati alimentari e per uso topico cosmetico. (17) ◆ L’angolino delle alghe Ecklonia stolonifera è un’alga bruna il cui estratto esplica un elevato effetto antiossidante, antinfiammatorio ed inibente la tirosinasi. Diremo anche che a questo derivato algale sono state riconosciute proprietà chemopreventive. Peraltro, il meccanismo tramite il quale esplica, in
particolare, la sua marcata attività antinfiammatoria non è stato ancora ben delucidato. In uno studio si è cercato di spiegare come si sviluppa detta funzione, operando con un estratto etanolico ed utilizzando cellule liposaccaridiche (LPS) RAW 264.7 stimolate. Si è visto che l’estratto inibisce la formazione di NO indotta da LPS con un valore IC50 pari a 72 ± 2 μg/mL e lo sviluppo di prostaglandina-E2 (IC50 pari a 98 ± 5 μg/mL), in maniera dose-dipendente. Inoltre sopprime l’espressione dell’ossidonitrico-sintasi e della ciclossigenasi-2 in dette cellule, così come risulta significativamente inibita l’attività trascrizionale di NF-kB entro il nucleo. Ricorderemo che NF-kB (Nuclear factor kB),
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fattore di trascrizione, regolatore dell’attività del gene, è responsabile della formazione di prodotti del gene che sono utilizzati per indurre una risposta infiammatoria. Quando viene bloccato, anche la tipica reazione infiammatoria a stimoli quali luce UV o radicali liberi, viene bloccata. I maggiori componenti ad attività antinfiammatoria dell’estratto di Ecklonia stolonifera sono stati identificati in due floroglucilfenoli, florofucofuroecholo A e florofucofuroecholo B, che inibirebbero la formazione di NO. I risultati del test starebbero ad indicare questo estratto algale come un potenziale interessante ingrediente attivo antinfiammatorio in applicazioni cosmetiche e farmaceutiche. (18) n
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ETNOBOTANICA
Nelle terre dei
Travar Nei ricordi di una famiglia di Bosnia Erzegovina le tradizioni erboristiche degli Slavi del Sud
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di AIDA MAGLAJLIC laureata in scienze e tecnologie chimiche
La passione per le piante nei boschi, negli orti, nei giardini: una ricca raccolta di usi, dalla cucina ai rimedi per la difesa della salute e per la cura delle malattie più comuni da trattare a casa; un insieme di conoscenze ed esperienze che trovano proprio nei nomi tradizionali delle erbe e dei rimedi la loro interpretazione. Senza dimenticare la migliore di tutte le panacee offerte dalla natura, la grappa, distillata da diverse specie di frutta. Ce ne parla una giovane erborista originaria di Gračanica, da alcuni anni in Italia per i suoi studi scientifici. Un racconto basato sui ricordi suoi e di tante persone che le sono vicine, legati indissolubilmente alle valli e alle montagne della Bosnia Erzegovina Erborizzando con l’autrice dell’articolo
T
ravar, l’erborista, dalla parola di origine slava per significare la pianta medicinale, è una figura che riveste un ruolo molto importante nella medicina popolare di quest’area dei Balcani, che conserva una lunga tradizione nell’uso di piante officinali nella prevenzione e cure delle malattie: il travar coltiva, raccoglie e vende le piante sfuse per la preparazione delle tisane, degli infusi e delle altre ricette.
È possibile incontrarlo direttamente ai mercati della frutta e della verdura, dal momento che erboristerie vere e proprie sostanzialmente non esistono. Da questa filiera breve della tradizione erboristica hanno avuto origine però moderne ed efficienti imprese che lavorano e confezionano prodotti salutistici per la distribuzione organizzata.
UN PAESE NELLA STORIA
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essun altro luogo ha scandito il ritmo della storia europea del secolo breve meglio di questo lembo di terra, di montagne e colline che ruba il nome al fiume Bosna che lo attraversa e alla ‘terra del duca’ (erceg), Herzegova zemlja, un cui accenno si ritrova per la prima volta già in documenti storici del 1448. Un nome antico, dunque, nel cuore dei Balcani occidentali, stretto a est dalla Serbia, a sud-est dal Montenegro e circondato dalla Croazia; uno solo l’accesso al mare, - segue
ERBARIO TRADIZIONALE
Ecco una breve rassegna delle specie maggiormente impiegate e dei loro principali utilizzi: LAMIACEAE MELISSA
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Bosnia Erzegovina
Melissa officinalis L. Matičnjak Pianta erbacea, può raggiungere dai 40 ai 100 centimetri di altezza, ha foglie picciuolate di un colore verde intenso in superficie e verde
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ETNOBOTANICA
Nelle terre dei Travar
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UN PAESE NELLA STORIA (- segue) la città portuale di Neum, mentre i duemila metri delle Alpi Dinarich lo contornano a ovest. Un clima continentale, dai tipici inverni rigidi e nevosi dell’Europa centro e sud-orientale ed estati calde, con escursioni termiche giornaliere e le piogge abbondanti che caratterizzano i Balcani. Questa terra, in un certo senso una sorella del Mediterraneo, vanta una storia antichissima, riconducibile al Neolitico, e oltre alla presenza certa degli Illiri nel IV secolo a.C. si attesta un passaggio di migrazioni celtiche Il conflitto fra Illiri e Romani, iniziato nel 229 a.C. portò all’annessione dell’Illiria all’Impero Romano, all’inizio dell’era cristiana. La storia dei Balcani occidentali cambia dopo l’arrivo delle popolazioni slave che trasformeranno il paese in una terra di contesa: i principati di Serbia e il regno di Croazia si divisero il controllo della Bosnia Erzegovina intorno al X secolo, che divenne poi oggetto di scontro tra il Regno d’Ungheria e l’Impero bizantino, fino alla conquista ottomana del 1463, una conquista politica e culturale che accompagnò il destino dei Balcani fino al 1881 e all’annessione all’Impero austro-ungarico. Inizia qui quel tragitto imboccato verso l’inevitabile trappola in cui cadrà Francesco Ferdinando nel giugno del 1914 e con lui, l’incantevole città di Sarajevo, la Serbia, l’intera Europa che in pochi giorni precipiterà nel baratro della Grande Guerra. Questo fazzoletto di terra nei Balcani è stato, spesso suo malgrado, il testimone chiave di storie e rivoluzioni che si sono concluse con la tragedia della guerra civile nel cuore dell’Europa negli ultimi anni del secolo scorso. Fino all’aprile del 1992 la Bosnia Erzegovina faceva parte della confederazione della Repubblica di Jugoslavia, e questo periodo storico ha lasciato una grande impronta sia nella lingua che nella cucina, negli usi e, per esempio, nelle pratiche di medicina e rimedi naturali.
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chiaro nella parte inferiore, cosparse di ghiandole oleifere, dall’aroma di limone. I fiori sono di colore bianco con leggere sfumature rosa pallido; hanno forma di calice campanulato. La fioritura inizia a giugno. Parti usate: foglie L’infuso di foglie si usa per i suoi effetti rilassanti e la capacità di stimolare l’appetito soprattutto nei bambini, come cicatrizzante, antibatterico e regolarizzatore della digestione. MENTUCCIA
Mentha pulegium L. Metvica o Nana Pianta erbacea perenne, fortemente aromatica come molte specie della famiglia. La pianta può raggiungere altezze comprese tra i 15 e i 60 centimetri. Il fusto è eretto e di colore rossastro, dalla forma quadrangolare e ricoperto da una fine peluria. Le foglie sono lunghe 1-2 centimetri, dotate di un corto picciolo, di forma lanceolata o lineare e leggermente arcuate. Il margine può essere intero o dentellato. Sono ricoperte da piccolissimi peli ghiandolari, dove si accumulano gli oli essenziali che ne originano il profumo. I fiori sono numerosi e raggruppati in verticilli di forma sferica, del diametro di 1-2 centimetri, che si formano alla base delle foglie. Il calice è piccolo e formato da quattro lobi poco differenziati tra loro. La corolla è di colore rosato e lunga 4-6 millimetri. La fioritura avviene nel periodo estivo, da maggio a settembre. L’apparato radicale è fascicolato. I fusti striscianti sono in grado di generare stoloni e radichette nei punti nodali. È diffusa in tutti i paese del bacino del Mediterraneo; suo habitat naturale è rappresentato dalle aree umide
quali le sponde dei corsi d’acqua e degli stagni. Vegeta a quote comprese tra 0 e 1200 metri slm. Parti usate: foglie Si usa in infusione per curare disturbi digestivi, gonfiore addominale e flatulenza. E’ molto apprezzata per le sue proprietà rinfrescanti e rilassanti, infatti è usata tradizionalmente nelle inalazioni in caso di raffreddore e tensione nervosa. Se combinata con le foglie di rosmarino e melissa rafforza la resistenza psicologica e cura l’instabilità emotiva. Inoltre, l’impacco di menta attenua il rossore negli occhi. Insieme all’infuso di rosa canina è la tisana più bevuta lungo l’inverno. SALVIA
TIMO
Thymus serpyllum L. Majčina dušica (Letteralmente: anima della madre) Pianta arbustiva aromatica, erbacea perenne alta fino a 30 cm, con fusti tortuosi e legnosi e a sezione quadrata. Le piccole foglie sono aromatiche, i fiori presentano una
corolla rosea con 5 petali irregolari e 4 stami. Parti usate: foglie e fiori Si usa per curare malattie del sistema respiratorio e come rafforzante dello stomaco e dei nervi, antibatterico e antidiarroico. Se usato nel bagno (come anche la camomilla) o sotto forma di impacchi cura malattie della pelle. ROSACEAE ROSA CANINA
Rosa canina L. Šipak o Šipurak È un arbusto spinoso, alto da uno a tre metri, con fusti legnosi glabri, spesso arcuati e pendenti, e radici profonde appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Le spine rosse sono robuste, arcuate, a base allungata e compressa lateralmente, le foglie sono caduche e i fiori, singoli o a 2-3, hanno un diametro di 4-7 cm e sono poco profumati,
Il Parco Nazionale di Sutjeska, nel sud della Bosnia Erzegovina: la foresta di faggi (riquadro piccolo) è una formazione primordiale le cui origini sono datate oltre 20.000 anni fa, ed è un sito riconosciuto dall’UNESCO. Novembre/Dicembre 2012 ERBORISTERIA DOMANI 39
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Salvia officinalis L. Žalfija o Kadulja Piccolo arbusto sempreverde, con foglie semplici, ruvide al tatto, di colore verde-grigiastro e profumo caratteristico. La forma è ovale con margine crenato, nervature penninervie, attaccatura picciolata con inserimento semplice. I fiori violacei sono riuniti in infiorescenze e hanno il caratteristico aspetto asimmetrico proprio della famiglia delle Lamiacee. I frutti si formano alla base dei fiori e contengono i minuscoli semi ovoidali di colore marrone scuro. Parti usate: foglie È usata nei casi di alitosi, afte e gengiviti e come regolarizzatore dell’eccessiva sudorazione, ma anche come rilassante di muscoli tesi. L’infuso di foglie si usa a freddo facendo risciaqui o impacchi. La salvia è usata particolarmente per attenuare la tosse insistente e forte (grassa e secca) secondo questa ricetta popolare: “bollire il latte e un cucchiaino di foglie di salvia per tre minuti, poi a�iungere un cucchiaino di strutto e bicarbonato di sodio:
da bere tre tazze al giorno a piccoli sorsi.
ETNOBOTANICA
Nelle terre dei Travar
Gli Stati della regione balcanica a fine ‘800 ▲
fiorisce da maggio a luglio. I suoi frutti carnosi e colorati di un rosso vivace (cinorroidi) raggiungono la maturazione nel tardo autunno. Parti usate: frutti Il periodo migliore per raccogliere i frutti di rosa canina è dopo le prime gelate, a novembre, in modo che diventino più morbidi e più facili da lavorare. Vengono lavati e privati dei peli, tagliati a metà e fatti bollire in acqua e zucchero per 30-45 minuti. La massa va filtrata per liberarla dei pelucchi interni e confezionata. L’infuso ottenuto dai suoi frutti è la bevanda più diffusa per la colazione per il suo gusto dolce/acidulo. La confettura fatta con i frutti di questa pianta è la preferita da tutti per farcire le crepes bosniache chiamate palačinke. I frutti per l’infuso vengono essiccati a 50°C in modo che conservino la colorazione naturale. In Bosnia si trovano di solito o in bustina (filter vrećica) o sfuse (rifuza). Come è noto, la rosa canina è ricca in vitamina C e tannini ed è perciò da tempo usata per stimolare il sistema immunitario, come antidiarroico e per facilitare l’espulsione dei calcoli renali. MELA COTOGNA Cydonia oblonga Mill. Dunja o Tunja Si presenta come un piccolo albero
deciduo, che può raggiungere i 5–8 metri di altezza. Le foglie alternate, semplici, 6–11 centimetri, con margine intero, pubescenti. I fiori sono bianchi o rosa, con cinque petali, corolle di 5–7 centimetri di diametro; la fioritura avviene tardivamente (fine aprile inizio maggio), e si ha dopo la emissione delle foglie. I frutti sono di colore giallo oro intenso. La buccia del frutto è fittamente ricoperta di peluria che scompare a maturazione. La polpa è ossidabile (scurisce all’aria), poco dolce e astringente. Parti usate: frutto e buccia, semi Una volta le foglie venivano usate per le proprietà antielmintiche, invece i semi hanno effetti sedativi, ma è stata rilevata una certa tossicità (contengono amigdalina, glicoside cianogenetico). Il frutto è usato per le proprietà toniche, astringenti e antinfiammatorie dell’apparato digerente, protettiva della mucosa intestinale. La polpa cotta ha proprietà lassative grazie alla presenza di fibre e pectine. Le mucillagini contenute negli a�lomerati dei semi sono usate come idratante della pelle, antirughe naturale. Il macerato di semi è usato come impacco per capelli. La polpa di mela cotogna è soprattutto usata per fare confetture, e la stessa buccia, essendo ricca in pectine, come gelificante. Curiosità: in portoghese si dice marmeleiro o marmelas. Si pensa sia l’origine del termine ‘marmellata’ visto che una volta si faceva soltanto con questo prezioso frutto.
ghezza spesso superiore all’altezza, a foglie caduche. I fiori, di colore bianco puro, sono semplici, a cinque petali. La fioritura avviene dopo l’emissione delle foglie, nel mese di maggio. I frutti sono piccoli pomi a buccia ruvida e di colore marrone chiaro, È una pianta molto resistente al freddo. Parti usate: foglie, frutti acerbi/maturi, semi e corteccia. La corteccia e le foglie si raccolgono in primavera, i fiori a ma�io-giugno e i frutti acerbi in autunno. I frutti sono ricchi in tannini, zuccheri, vitamina C, pectine, mucillagini, acido malico e citrico. L’infuso di foglie è usato come antidiarroico, invece l’infuso di frutti acerbi in pezzi si usa come lassativo, ma anche nei casi di gengiviti e afte sotto forma di risciacqui e come emostatico. Le mucillagini sono usate sotto forma di impacchi sulla pelle lesa. La corteccia viene usata per curare la malaria al posto della china. I semi si possono usare nei casi di nefrolitiasi , ma con la dovuta cautela perché contengono acido cianidrico. Di seguito, una ricetta: un cucchiaio di frutti freschi acerbi tagliati a pezzi in 200 ml di acqua bollente, si copre e si tiene in infusione per due ore, si filtra e si beve 2-3 volte al dì. È usata altrettanto per preparare le confetture e i liquori e per aromatizzare la grappa. Il suo legno ha una particolare durezza sfruttata per fare piccoli attrezzi in agricoltura.
NESPOLO Crataegus germanica (L.) Kuntze Mušmula, Mušmulja o Divlja kruškica È un albero di dimensioni medie (fino 4–5 metri di altezza) di lar-
CAMOMILLA Matricaria chamomilla L. Kamilica Pianta erbacea annuale, ha radici a fittone e portamento cespitoso, con fusti che partono dalla base,
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ASTERACEAE
più o meno ramificati nella porzione superiore. La pianta è spiccatamente aromatica. Le foglie sono alterne e sessili, oblunghe. La lamina è bipennatosetta o tripennatosetta, con lacinie lineari molto strette. I fiori sono riuniti in piccoli capolini con ricettacolo conico e cavo. I fiori esterni hanno la ligula bianca, quelli interni sono tubulosi con corolla gialla. Tali fiori hanno un odore aromatico gradevole e contengono un’essenza caratteristica costituita dal principio attivo azulene, e da una mescolanza di altre sostanze (acido salicilico, acido oleico, acido stearico, alfa-bisabololo). Parti usate: sommità fiorite È usata come rilassante, antipiretico, antispasmodico, contro arrossamenti della pelle etc. Sciacquando il viso con l’infuso di camomilla si migliora l’aspetto della pelle, invece lavando i capelli ne frena la caduta. Si può avere l’effetto rilassante anche mettendo l’infuso di due manciate di capolini in acqua da bagno E’ usata anche per il bagnetto dei piccoli. Viene usata per attenuare dolori mestruali: una manciata di capolini viene coperta da 1 bicchiere di latte bollente, viene filtrato e poi applicato sulla zona basso addominale. È interessante che la camomilla si beve anche la mattina a colazione con una fetta di pane ricoperta di burro e marmellata (di solito di Rosa canina) oppure il miele (di solito di acacia).
lor arancio, grandi, raggruppati in capolini, i periferici ligulati, quelli centrali ermafroditi e tubulosi. Parti usate: fiori L’infuso di fiori è usato soprattutto per uso esterno (creme, impacchi, oli etc) ma anche sotto forma di tisana per curare problemi legati alle ulcere gastriche e per regolarizzare il ciclo mestruale. Va bevuto nella settimana precedente al ciclo, più volte al giorno. CICORIA
Cichorium intybus L. Konjogriz o divlji radić Pianta erbacea, perenne. La parte interrata della radice consiste in un rizoma (ricco in vasi latticiferi amari) ingrossato che termina in un fittone affusolato, di colo-
re bruno scuro; la parte aerea si presenta eretta con una ramosità divaricata; la sua superficie è ricoperta da peli setolosi rivolti verso il basso e l’interno è cavo. Le foglie basali formano una rosetta e sono oblanceolate e pennatifide a margini roncinati (raramente interi); i segmenti sono più o meno triangolari. Le foglie cauline sono più piccole, ma hanno sempre la forma lanceolata con il margine dentato - lobato (o raramente intero), sono sessili e a disposizione alterna lungo il fusto. Le foglie nascono in autunno, durano durante l’inverno, ma si seccano subito alla fioritura successiva, per questo è facile trovare piante con rami a soli fiori. La pagina fogliare può essere glabra (per le
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CALENDULA Calendula officinalis L. Neven Erbacea con fusto carnoso e ramificato, presenta foglie oblunghe, di un verde lucente, sessili e a margine irregolare. Una volta al mese durante tutta l’estate appaiono fiori co-
Cicoria intybus L.
ETNOBOTANICA
Nelle terre dei Travar
g. foglie fragola di bosco, 10 g. foglie gelso, 5 g. radice cicoria, 5 g. foglie vite. In un litro d’acqua si fanno bollire 10 g. di erbe mischiate per un minuto, si filtra e si beve più volte al giorno. La tisana di cicoria e camomilla in parti uguali è usata nei casi di litiasi biliare.
Sambucus nigra L. ▲
piante coltivate oppure per quelle che si trovano in luoghi erbosi) o molto pelosa (in quelle spontanee soprattutto in climi secchi e aridi). L’infiorescenza è formata da diversi fiori riuniti in capolini disposti all’ascella delle foglie. I fiori si aprono al mattino presto mentre il pomeriggio inoltrato sono chiusi. Il frutto è un achenio ovoidale angoloso e allungato, glabro a superficie liscia. Parti usate: radice, foglie e fiori L’infuso di fiori e foglie è usato nei casi di mal di pancia e di digestione difficile. Il decotto di radice per depurare l’organismo dalle tossine e come drenante, per aumentare le difese naturali. L’inulina contenuta nella radice rende la cicoria molto apprezzata dai malati di diabete. Di seguito una ricetta popolare: 15 g. foglie mirtillo, 15 g. foglie mora, 15 g. baccelli di fagioli, 15 g. foglie ortica, 10 g. fiori achillea, 10
TARASSACO Taraxacum officinale L. Maslačak Erbacea perenne, presenta una grossa radice a fittone dalla quale si sviluppa, a livello del suolo, una rosetta basale di foglie munite di gambi corti. Le foglie sono semplici, oblunghe, lanceolate e lobate, con margine dentato (da qui il nome di dente di leone) e prive di stipole. Il fusto, che si evolve in seguito dalle foglie, è uno scapo cavo, glabro e lattiginoso, portante all’apice un’infiorescenza giallodorata, detta capolino. Il capolino è formato da due file di brattee membranose, piegate all’indietro e con funzione di calice, racchiudenti il ricettacolo, sul quale sono inseriti centinaia di fiorellini, detti flosculi. Ogni fiore è ermafrodita e di forma ligulata, cioè la corolla presenta una porzione inferiore tubolosa dalla quale si estende un prolungamento nastriforme (ligula) composto dai petali. La fioritura avviene in primavera ma si può prolungare
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fino all’ autunno. Da ogni fiore si sviluppa un achenio, frutto secco indeiscente, privo di endosperma e provvisto del caratteristico pappo: un ciuffo di peli bianchi, originatosi dal calice modificato, che, agendo come un paracadute, agevola col vento la dispersione del seme, quando questo si stacca dal capolino. Parti usate: fusti, radice e foglie giovani Il decotto di radice di tarassaco aiuta nei casi di diabete, anemia, dolori reumatici, gotta, calcoli biliari e mestruazioni irregolari, inoltre ha proprietà depurative, drenanti e diaforetiche. Si prepara secondo questa ricetta: un cucchiaio di radice essiccata e tritata finemente in 250 ml di acqua si fa bollire per 15 minuti e si addolcisce con un po’ di miele. Si usa anche per preparare la confettura detta popolarmente ‘miele di tarassaco’ (med od maslačka). Le foglie giovani si consumano in minestre e insalate. Confettura di fiori di tarassaco 200 fiori 1 l d’acqua 2 limoni 1,2 kg. di zucchero di canna Lasciare macerare i fiori (raccolti presto al mattino) in acqua per una notte. Far bollire il macerato per 30 minuti, filtrare i fiori e bollire ancora per altri 45 minuti. Man mano a�iungere lo zucchero e alla fine a�iungere il succo di limone dopo aver abbassato il fuoco e bollire per altri 5 minuti. Si conserva in barattoli in vetro. In alternativa si può usare anche il succo di arancia. Minestra di tarassaco 100 g. di foglie tagliate a piccoli pezzi 100 g. di petali
100 g. di gemme poco olio di oliva una cipolla tritata due spicchi d’aglio 0,5 l d’acqua sale q.b. Si fanno bollire per qualche minuto le foglie e le gemme di tarassaco, si filtrano (l’acqua si butta) e si lasciano da parte. Si fanno dorare la cipolla e l’aglio. Si a�iungono le foglie e le gemme precedentemente bollite e mezzo litro d’acqua. Si fa bollire per 30 minuti. Alla fine si a�iungono l’olio e i petali. Inoltre la radice tritata e tostata è usata come ottimo surrogato del ca�è. Le gemme fiorali si possono conservare sotto aceto e usare come condimento in cucina. MALVACEAE ALTEA
MALVA
Malva sylvestris L. Crni Šljez Pianta erbacea annuale o perenne, presenta un fusto eretto alto anche 1 metro. Le foglie di forma palminervia con 5 lobi e margine seghettato irregolarmente. I fiori sono riuniti all’ascella delle foglie, di colore rosaceo, con petali bilobati. Il frutto è un poliachenio circolare. Pianta originaria dell’Europa e Asia temperata, è presente nei prati e nei luoghi incolti di pianura. Parti usate: fiori, foglie e radice L’infuso di fiori e foglie si usa come mucolitico e per curare l’asma. Il macerato di radice nei casi di coliche addominali e intestinali. GOMBO O OCRA Hibiscus esculentus Abelmoschus esculentus L. Bamnja o Bamija Una pianta interessante che ha avuto il boom negli anni ‘90 è l’Ocra o Gombo, una specie affine a Abelmoschus moschatus e agli ibischi, originaria dell’Africa tropicale e coltivata nei paesi caldi, (dove viene usata sia nella cucina tradizionale che come fibra tessile). E’ una pianta annuale, cresce fino a 3 metri di altezza. E’ coltivata in tutta la Penisola Balcanica. I frutti devono essere raccolti tutti i giorni per essere essiccati all’aria, messi su un filo con l’aiuto dell’ago
(di solito si consumano durante l’inverno nei piatti tipici di carne e verdure), altrimenti si possono consumare freschi scottati semplicemente all’olio. Il frutto ha molti peli corti e duri, infatti di solito si raccoglie con i guanti. Inoltre il frutto contiene anche pectine, può essere fonte di ferro, calcio e vitamina A e mucillagini. Parti usate: frutti giovanissimi e semi dei frutti maturi È usato sia sotto forma di tisana che condimento e come pietanza tipica. Si narra che già Cleopatra conoscesse le sue virtù e la usasse per avere la pelle morbida e levigata. Invece i gentiluomini ottomani la usavano per le sue proprietà afrodisiache (per questo che il piatto tipico a base di gombo porta ancora i loro nome detto Begova čorba. L’infuso di frutti freschi si usa per abbassare picchi glicemici e il colesterolo. Invece il muco dei frutti molto viscido si usa per curare l’asma. Viene usato anche come peeling e per migliorare l’aspetto dei capelli (si può veicolare con un olio di base). I semi essiccati e tostati si possono consumare come ottimo surrogato del ca�è. Begova čorba minestra del Bey 500 g. carne di pollo 200 g. carota gambo di sedano e un ciuffo di prezzemolo 50 g. gombo 20 g. riso 200 ml panna liquida 3 tuorli succo di limone sale q.b. La carne e le verdure tagliate a pezzetti vanno bolliti insieme per circa 30 minuti, a�iungere il gombo e il riso e bollire altri 15 minuti. A fine cottura a�iungere del succo di limone, e i tuorli e la panna mischiati precedentemente.
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Althaea officinalis L. Bijeli Šljez I fiori di Althaea officinalis sono caratterizzati da una corolla regolare, formata da cinque petali a forma di cuore, larga 2-3 centimetri, inserita, solitaria o in compagnia, all’ascella delle foglie superiori. Il colore è delicato, variabile dal rosa malva al rosso porpora. Il calice consta di cinque sepali, ed è rinforzato da un calicetto di piccole foglie lineari. Gli stami sono numerosi e uniti, per i filamenti, in un solo fascio cilindrico. I frutti constano di una serie di acheni appiattiti, a forma di disco, disposti l’uno vicino all’altro, simili a una pila di monete. Diffusa in gran parte dell’Europa, l’Altea comune cresce in luoghi umidi, lungo i fossi, i canali, gli argini, attorno alle case di campagna. Parti usate: fiori, foglie e radice L’infuso di fiori e foglie si usa soprattutto per trattare casi di raffreddore
e influenze, problemi di respirazione, infiammazioni alla gola e come mucolitico. Il macerato di radice viene usato nei casi di disordini intestinali, infiammazioni delle vie urinarie. Il macerato si prepara lasciando la radice in acqua per 8 ore, si filtra e beve eventualmente scaldato.
ETNOBOTANICA
Nelle terre dei Travar
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ALTRE FAMIGLIE ALLORO
Laurus nobilis L Lovorov list o Lavorov list Pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Lauraceae, diffusa nelle zone di clima mediterraneo. Si presenta, poiché sottoposto a potatura, in forma arbustiva di varie dimensioni ma è un vero e proprio albero alto fino a 10 m. È una pianta perenne. Il fusto è eretto, la corteccia verde nerastra. Le foglie, ovate, sono verde scuro, coriacee, lucide nella parte superiore e opache in quella inferiore e molto profumate. L’alloro è una pianta dioica che porta cioè fiori maschili e fiori femminili su piante separate. I fiori, di colore giallo chiaro, riuniti a formare una infiorescenza a ombrella, compaiono a primavera. I frutti sono drupe nere e lucide (quando mature) con un solo seme. Parti usate: foglie e rami E’ usato sia come spezia, nella tradizionale minestra di fagioli, che nelle
tisane per calmare la tosse. Una ricetta: far bollire mezzo litro d’acqua e 150 g. di zucchero per qualche minuto, a�iungere 10 foglie di alloro e far bollire ancora per 30 minuti. Togliere le foglie, bere nei momenti di attacco di tosse. Questo composto si conserva a lungo. La versione senza zucchero si può usare per fare delle inalazioni nei casi di mal di gola. TIGLIO
Tilia cordata Mill Lipa Albero della famiglia delle Tiliaceae , raggiunge l’altezza di 25 metri, con rami dalla corteccia grigia o marrone, foglie decidue, alterne, di colore verde brillante, glauche sulla pagina inferiore, con ciuffetti di peli rossici negli angoli delle nervature, ovate-cordate, asimmetriche, fiori bratteati, profumati, primaverili, riuniti in infiorescenze ascellari, frutti con costole poco visibili ed endocarpo fragile. Le gemme sono alterne, globose, inizialmente di
color verde poi rossastre, con solo due scaglie visibili. Parti usate: fiori e brattee, corteccia giovane L’infuso si usa inoltre per il suo effetto rilassante e antistress anche nel bagno se a�iunto all’acqua. Viene bevuto anche per attenuare problemi di nervosismo prima del ciclo mestruale e durante la menopausa. Inoltre viene usato nei casi di ipertensione e come protettivo del microcircolo. I fiori essicati si usano anche per profumare la casa durante l’inverno. Il decotto di corteccia giovane viene usata per i suoi effetti depurativi. Si prepara secondo questa ricetta: 30-40 g. di corteccia giovane finemente tritata viene fatta bollire in un litro di acqua finchè non viene dimezzata. Si lascia raffreddare e si beve più volte al giorno. Le�ende dicono che i fiori di tiglio captano i ra�i solari e nel momento in cui si beve l’infuso tiepido la persona inizia a sudare proprio perché i fiori sprigionano il calore e lo liberano nel corpo. In questo modo la persona si libera dall’influenza e dalla febbre. Mia nonna beveva l’infuso di tiglio tutti i giorni, al posto dell’acqua. Anche la casa d’estate profumava di questi fiori dato che si lasciavano sempre essiccare sulle tovaglie ovunque dove ci fosse spazio… sui divani, tavoli, comodini. ORTICA
Il fiume Una scorre nel nord della Bosnia: lungo le sue rive si ritrovano decine di specie medicinali, e un interessante endemismo,Campanula unanesis 44 ERBORISTERIA DOMANI Novembre/Dicembre 2012
Urtica dioica L. Žara o Kopriva È una pianta erbacea della famiglia delle Urticaceae. Alta fino a 200 cm, ha un fusto a sezione quadrangolare poco ramificato. Il rizoma è strisciante, cavo e molto ramificato. E’ una diffusa pianta erbacea perenne, nativa dell’Europa, dell’Asia, del Nord Africa e del Nord America. Le foglie sono grandi ovate e opposte, lanceolate, seghettate e acuminate.
Foglie e fusti sono ricoperti da tricomi (peli) contenenti una sostanza urticante. Quando si sfiora la pianta, l’apice dei peli si rompe e ne fuoriesce un liquido irritante formato principalmente da acetilcolina, istamina, serotonina e probabilmente acido formico.C. Fiorisce da aprile a settembre. Parti usate: radice, foglie e semi Il decotto di foglie è usato per depurare l’organismo dalle tossine, come preventivo della formazione di calcoli renali, in casi di acne e problemi di pelle in adolescenza; per attenuare infezioni nel cavo orale (afte e infiammazioni gengivali) facendo gargarismi e infine come impacco per frenare la caduta dei capelli. I semi vengono usati nel decotto per controllare l’incontinenza urinaria notturna dei bambini. E’ apprezzata tanto anche in cucina: si usano le foglioline tenere che si passano all’olio con la cipolla e uno spicchio di aglio, si a�iunge un uovo sbattuto e un po’ di latte. La crema che si ottiene si può mangiare semplicemente con del pane. IPERICO
ROVERE Quercus petraea (Mattuschka) Liebl. Hrast kitnjak Latifoglia decidua, a maturità raggiunge in bosco i 40 metri di altezza ma occasionalmente, nelle condizioni migliori, anche i 50 metri e diametro del tronco di 1-2 metri. Il tronco è eretto, robusto e slanciato, ramificato solo nella parte superiore. È una quercia dalla notevole longevità, raggiunge infatti i 500800 anni d’età e le dimensioni massime definitive vengono raggiunte a 120-200 anni. il lato inferiore delle foglie (glabro) che sono semplici, decidue, di forma ellittica, con margine lobato e 5-8 paia di lobi arrotondati, senza peli. L’apice è ottuso e arrotondato. La pagina superiore è verde lucido, quella inferiore più pallida. Parti usate: corteccia Viene usata la corteccia dei rami giovani (ricca in tannini e flavonoidi) per legare i veleni assorbiti con l’alimentazione oppure con l’aria, quindi per depurare/detossicare, oppure per curare emorroidi e infiammazioni genitali. È usato nella tradizione dopo gli stati di ubriacchezza. Usata localmente attenua anche le punture di insetti, nel bagno aiuta a curare le psoriasi; invece risciacqui del cavo orale per attenuare infiammazioni gengivali o della gola. Il decotto si prepara con un litro d’acqua e un cucchiaio di corteccia e si fa bollire per 5-10 minuti, si filtra e si beve con il latte senza dolcificare.
GIGLIO
Lilium auratum Ljiljan o Zambak Liliacea perenne, con foglie lanceolate, più o meno strette con venature parallele, sono disposte attorno al fusto eretto, a volte in palchi, solitamente in ordine sparso. I fiori sono spesso riuniti in numerose infiorescenze portate da lunghi steli, con forme e colori diversissimi, e spesso profumatissimi. Inoltre esiste anche una specie endemica di questa pianta Lilium bosniacum. Il giglio rappresenta il simbolo della Bosnia Erzegovina. Parti usate: fiori L’ oleolito si prepara mettendo 5 fiori interi di giglio in un litro di olio di oliva in un contenitore di vetro lasciato al sole per 15 giorni. Si conserva a lungo se messo in contenitore di vetro scuro precedentemente sterilizzato. Inoltre è usato anche nella prevenzione delle rughe per le sue proprietà elasticizzanti, invece se usato per via orale da donne, calma a�ressività e rigidezza, dà armonia e aiuta a socializzare con le persone, inoltre cura problemi ginecologici.
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Hypericum perforatum L. Kantarion È una pianta perenne semisempreverde della famiglia delle Clusiaceae, glabra, con fusto eretto percorso da due strisce longitudinali in rilievo. È ben riconoscibile anche quando non è in fioritura perché ha le foglioline che in controluce appaiono bucherellate, in realtà sono piccole vescichette oleose da cui il nome perforatum, mentre ai margini sono visibili dei punti neri, strutture ghiandolari contenenti ipericina, queste strutture ghiandolari sono presenti soprattutto nei petali. I fiori giallo oro hanno 5 petali delicati, riuniti in pannocchie.
Parti usate: fiori Si usa per curare la depressione e il suo olio per curare ustioni dovute al sole. Insieme all’olio di iperico nella cura delle ustioni, ferite da taglio e per attenuare l’Herpes labiale viene usato anche l’olio di giglio (Lilium sp.).
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GLOSSARIO
Baklava, dolce tipico fatto di pasta sfoglia con noci, zucchero e burro Bašta, giardino Beg - Bey, il responsabile fiscale o militare di una circoscrizione amministrativa dell’impero turco; più tardi divenne semplice appellativo di rispetto. Nei resoconti storici, molti capi turchi, altri comandanti turchi e persiani sono chiamati Bey, Beg, Begg, Bek, Bay, Baig o Beigh. Hanno tutti il significato di “gentiluomo” Biljka, pianta Ćevapi, piccole salsicce fatte con la carne tritata e spezie Čaj, tè Džezva, caffettiera Glog, biancospino Kafa, kahva, kava, caffè Ljekovito bilje, piante medicinali Med, miele Mehlem, melem, panacea, pomata per guarire tutti i mali Nana, Baka, nonna Organski �Čaj – tè biologico Pita, piatto tipico fatto di pasta arrotolata e farcita con patate o spinaci Sarma, piatto tipico dei peasi Balcanici fatto con le foglie di cavolo o vite farcite con riso e carne o in alternativa con patate e cipolla Šipak, rosa canina Tacna, Šolja, Fildžan, tazza Trava, erba.
MARRUCA Paliurus spina-christi Mill Drača È un arbusto perenne molto ramificato e con rami spinosi, appartenente alla famiglia delle Rhamnaceae. La pianta, perenne e decidua, è un arbusto molto ramificato alto da 3 a 6 metri, ha ramoscelli flessibili con spine lunghe mm 5-8, foglie ovali lunghe 2-4 centimetri con picciolo corto, i fiori sono ermafroditi, la fioritura va da luglio ad agosto con un’infiorescenza ad ombrello di piccoli fiori gialli, la maturazione dei frutti avviene tra ottobre e dicembre, il frutto è una drupa legnosa in forma di dischetto flangiato di 2-3,5 centimetri di diametro. Cresce in climi temperati e asciutti dal Marocco all’Iran, sopporta temperature basse fino a -10 gradi. Parti usate: foglie e frutti I frutti sono edibili con sapore di mela essiccata. I frutti tostati e macinati costituiscono un surrogato del ca�è. Il decotto di frutti ha proprietà diuretiche, ipoglicemizzanti e inoltre viene usato per regolarizzare disordini intestinali. Dalle foglie si ottiene un preparato cosmetico contro la pelle grassa. SEMPERVIVUM Sempervivum tectorum Čuvarkuća Comunemente noto come semprevivo maggiore, Barba di Giove, Guardacasa o Semprevivo dei tetti è una pianta appartenente alla famiglia delle Crassulaceae. È una pianta che cresce sulle rocce, originaria del Messico, naturalizzata in Sud Europa. Pianta erbacea perenne, succulenta, stolonifera, con fusto alto 20-50 centimetri e rosette fogliari sterili, verde scuro. Le foglie sono acute. Quelle cauline superiori sono al-
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terne, lanceolate, pubescenti su entrambe le facce e leggermente più lunghe. L’infiorescenza è un denso corimbo apicale, che porta 10-40 fiori larghi circa 3 centimetri, i quali fioriscono da giugno ad agosto. Parti usate: foglie e il succo Nei paesi della ex Jugoslavia è legata a una vecchia tradizione che la vuole protettrice della casa dalle streghe, fulmini e malattie. Da qui il suo nome Čuvarkuća che significa letteralmente ‘prote�i casa’. Un vecchio proverbio dice ‘Čuvarkuća bolja na kući nego dva psa pred kućom’ (‘meglio la Čuvarkuća sul tetto che due cani davanti casa’). Il suo succo è usato per svariate applicazioni: per curare le vertigini, fobie nei bambini, ulcere gastriche, herpes, emorroidi; se applicato localmente cura il dolore alle orecchie. Il suo uso può essere paragonato al gel di Aloe vera per le proprietà rigeneranti. SALCERELLA
Lythrum salicaria L. Potočnjak Della famiglia delle Lythraceae, diffusa in tutta Europa, colonizza prevalentemente le zone nei pressi dei corsi d’acqua. La pianta può superare il metro d’altezza. Le foglie sono sessili, oblunghe e dentate. I fiori sono sessili e sono riuniti in infiorescenze a forma di spighe. Il frutto è una capsula plurisperma. I semi possono essere dispersi mediante l’acqua. Parti usate: sommità fiorite L’infuso di fiori viene usato come astringente e antidiarroico. Sotto forma di impacchi si usa nei casi di arrossamenti, pruriti e eczema. L’estratto fluido viene usato sotto forma di collutorio come lenitivo e antinfiammatorio del cavo orale o per lavande vaginali.
EDERA
Hedera helix Bršljan o Bršljen Pianta sempreverde che appartiene alla famiglia delle Araliaceae. Si trova a ridosso di ruderi, su alberi ma anche nei sottoboschi ombrosi. Può crescere sia strisciante che abbarbicata. Riesce a raggiungere anche altezze considerevoli (2025 metri). Nei rami non fioriferi ha foglie caratteristiche a 3 o 5 lobi di colore verde chiaro e scuro, ideale per ricoprire muri o tronchi di alberi. Nei rami fioriferi le foglie invece sono ovato romboidali. I fiori sono formati da cinque petali di colore verde riuniti in ombrelle sferiche. Caratteristica dell’edera è la prima fioritura a circa 10 anni di età. I frutti sono costituiti da bacche globose di colore nero a maturazione lungamente peduncolati e riuniti in formazioni sferiche. Parti usate: foglie Nella tradizione popolare si usa fare l’infuso di foglie come mucolitico e come preventivo della tosse secca.
Appunti di casa Maglajlic-Aldobasic. In alto una ricetta per la preparazione di un infuso che contiene il prezzemolo tra i principali ingredienti; sotto una tisana depurativa. È il 1992.
Parti usate: foglie L’impacco di foglie pestate è usato per lenire punture di insetti, contusioni e mal di denti. La polpa delle foglie applicata sulle mammelle fa regredire il latte. Le foglie fresche se mangiate al mattino a digiuno aiutano nei casi di alitosi. Si usa anche nei casi di ipertensione: si prepara una manciata di foglie di prezzemolo in una tazza e si lascia per 10 minuti. Si beve 3 volte al dì. Inoltre è usato per curare la renella, come diuretico e come sudorifero.
PRIMULA
Primula vulgaris Huds. Jagorčevina o Jaglac Della famiglia delle Primulaceae, è tra le prime specie che fiorisce agli inizi della primavera. È una pianta erbacea perenne acaule. Le radici sono secondarie (piuttosto robuste e ispessite) da rizoma. Le foglie sono spiralate in rosetta (sono presenti solo le foglie basali o radicali). Sono obovate (od obovate-bislunghe), attenuate verso il picciolo (che è breve e allargato, ossia alato), con la pagina superiore glabra
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PREZZEMOLO Petroselinum crispum Peršun o Peršin È una pianta biennale, originaria delle zone mediterranee, appartenente alla famiglia delle Apiaceae. Cresce spontaneamente nei boschi e nei prati delle zone a clima temperato; teme infatti il freddo intenso. Ha una robusta radice a fittone bianco giallastra. Le foglie sono completamente glabre e hanno un contorno triangolare frastagliato, possono essere bipennatosette o tripennatosette. L’infiorescenza è una ombrella formata da una cinquantina di piccoli fiori a cinque petali bianchi, talvolta soffusi di azzurrovioletto o giallastro.
ETNOBOTANICA
Nelle terre dei Travar
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Un momento al mercato ortofrutticolo “Markale”, nel pieno centro di Sarajevo: in vista il banco del travar ▲
di colore verde chiaro e quella inferiore villosa e di colore grigio-verde; la superficie è rugosa-reticolata inoltre irregolarmente dentata o crenulata L’infiorescenza è formata da 1 o 2 fino a 20 o 30 fiori. Parti usate: radici, foglie e fiori L’infuso di fiori di primula si usa nei casi di anemia, insonnia, mestruazioni irregolari, tosse grassa. La tisana rilassante si prepara secondo questa ricetta: 50 g. fiori di primula, 25 g. fiori di lavanda, 10 g. fiori di luppolo, 15 g. fiori di iperico. Si lasciano in infusione per 3 minuti e si beve molto calda prima di coricarsi. Il decotto di radice invece nei casi di mal di testa, nervosismo, capogiro, dolori reumatici e calcoli renali. Il decotto di radice di primula insieme al miele è consigliato nei casi di nefrolitiasi. Invece la tisana depurativa in primavera si prepara con: 50 g. radice di primula, 50 g. fiori di sambuco, 15 g. foglie di ortica, 15
g. radice di tarassaco. Si fa bollire per 15 minuti e si beve più volte al giorno, dolcificata con il miele. Nei casi di cardiopatie si prepara il vino bianco con i fiori di primula lasciando macerare in una bottiglia di vetro al sole per due settimane. Si bevono 2-3 sorsi al giorno. CREN O RAFANO Amoracia rusticana L. Hren È una pianta erbacea della famiglia delle Brassicacae. Si tratta di una pianta rustica e perenne, alta circa 50 centimetri, con foglie grandi e ruvide, di colore verde intenso. I fiori compaiono all’inizio dell’estate: si tratta di piccoli fiori bianchi con quattro petali disposti in croce e riuniti tra loro in racemi. È originaria dell’Europa centrorientale ma è diffusa in coltivazione, per la radice a rizoma dalla quale si ricava la salsa, sia in Europa che in Nordamerica e in Asia occidentale. Il rafano cre-
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sce bene in un terreno asciutto e fertile, in mezz’ombra o in posizione soleggiata. Viene per lo più coltivata come annuale e piantata in febbraio, in un terreno ben concimato e drenato, già preparato da alcuni mesi. Le piantine vanno distanziate di una trentina di centimetri l’una dall’altra, in file distanti mezzo metro circa tra di loro. La pianta non ama la siccità, pertanto, quando scarseggiano le piogge, è opportuna l’annaffiatura. In Italia viene usata nella cucina della Basilicata, dove popolarmente viene chiamata ‘Tartufo dei poveri’. Cresce in tutta l’Europa orientale e meridionale. Parti usate: foglie e radice Il suo nome è di origine slava. La parte usata è la radice bianca che se tagliata provoca lacrime come l’aglio (per la presenza di allicina). Nel Medioevo veniva usato per disintossicarsi dagli avvelenamenti e dal mal d’orecchie, o�i invece è usato soprattutto come immunostimolante, digestivo, antibatterico, espettorante e nei casi di anemia. Sotto forma di impacchi (fette di radice messe su una garza e applicate localmente) è usato per alleviare dolori di schiena, artriti, punture d’insetti. Invece per alleviare l’emicrania si usa semplicemente annusarlo. Si usa inoltre grattugiato nell’insalata oppure come condimento nei piatti con la carne. Nella tradizione antica veniva messo sui fili essiccato sul collo dei bambini per prote�erli dalle malattie. Un’altra credenza popolare dice che una fetta di Cren nel portafogli fa sì che rimanga sempre pieno di soldi. SAMBUCO
Sambucus nigra Zova, Zoba o Bazga È una pianta legnosa a foglie de-
cidue della famiglia delle Caprifoliaceae. Il sambuco è un arbusto alto 4–6 metri. I rami portano delle foglie composte, di colore verde scuro, lunghe 10–30 centimetri. Le foglie sono imparipennate con margine dentato-seghettato; la forma delle foglioline è lanceolata con apice acuminato. I fiori sono ermafroditi e portati in infiorescenze (corimbi) molto vistose, larghe 10–23 centimetri. I singoli fiori sono formati da 5 petali fusi alla base (fiori gamopetali), calice anch’esso gamesepalo, ovario infero, 4 stami sporgenti. Parti usate: fiori e frutti maturi Fiorisce tra aprile e giugno. I frutti sono delle bacche nerastre, lucide. I fiori si possono lasciare seccare per fare l’infuso. Il sambuco ha proprietà dissetanti, diaforetiche, espettoranti, rilassanti e analgesici. I frutti maturi cotti si usano per preparare lo sciroppo o la confettura usati per aumentare le difese immunitarie e depurare l’organismo dalle tossine. A ma�io/giugno vengono raccolti i profumatissimi fiori e si lasciano macerare in acqua per 24 ore, si filtra e alla fine si a�iunge il succo di limone e lo zucchero, si mescola bene e si conserva così in bottiglie di vetro. Si ottiene lo sciroppo che si beve per tutta l’estate. L’unico inconveniente è che non si conserva a lungo in questo modo, se non messo in congelatore.
BEVANDE
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avvero il caffè (kafa, kahva o kava) fa parte dell’identità bosniaca! Il caffè è un capriccio (detto ‘ćeif’) che non si può scambiare con nulla nè pagare. Rispetto all’Italia dove si usa il percolato, in Bosnia viene preparato ‘alla turca’, ovvero per infusione, l’acqua appena bolle viene coperta con la moca nella caffettiera detta Džezva fatta di rame. Il deposito che si forma veniva una volta usato per leggere il destino (fondo di caffè). La tradizione vuole che si consumi con un cubetto di ‘Rahatlokum’ (in arabo rahat al-qum, o lokum in turco), dolce originario della Turchia, fatto con amido e zucchero di consistenza gelatinosa aromatizzato con acqua di rosa, noci o pistacchi. Da queste parti si beve lentamente in compagnia, di solito due tazze per persona.
si raccolgono i petali in estate subito dopo la pioggia oppure presto la mattina, si mettono in una bottiglia di vetro e si coprono con acqua. Si lasciano per 5 giorni al sole. Successivamente si filtra e si aggiunge zucchero (1 l di succo ottenuto richiede 1 kg di zucchero). Si fa bollire finché non diventa di consistenza più densa. Šerbe oppure Šerbet Il nome ha origine araba e significa semplicemente bevanda. Di ricette ce ne sono tante a seconda della frutta usata oppure in questo caso dell’aceto di mele: due cucchiai di aceto per un litro d’acqua e due cucchiai di zucchero vengono mischiati e messi in frigorifero per qualche ora. Si beve più volte al giorno. Ha proprietà dissetanti, rinfrescanti, depurative e digestive.
Boza o Bosa È una bevanda diffusa in tutta la Penisola Balcanica, di origine turca. Si prepara facendo fermentare vari cereali. Ecco una ricetta: 250 g. farina di mais, 2,5 l di acqua tiepida, 2,5 g. lievito di birra. Si lascia macerare la farina in acqua per una notte, successivamente si fa bollire mescolando spesso con un cucchiaio di legno ed eventualmente si aggiunge altra acqua. Una volta raffreddata si aggiunge lievito e si lascia di nuovo per una notte, si filtra, addolcisce e consuma da sola oppure con gelato. Krauti Kiseli kupus (tradotto significa semplicemente cavolo acido), una fonte molto importante di vitamina C durante i mesi freddi. Si prepara facendo macerare il cavolo
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Sok od ruže La rosa è molto apprezzata per il suo profumo, la si può vedere nei giardini molto frequentemente. Lo sciroppo ha proprietà dissetanti, rinfrescanti, diuretiche e antinfiammatorie della bocca e delle prime vie respiratorie. Esistono molte ricette, ecco una delle più popolari:
Il Caffè
ETNOBOTANICA
Nelle terre dei Travar
L
a rakia o rakija (dal turco raki, acquavite) è il liquore creato per fermentazione e distillazione di frutta, popolare nei Balcani. Una volta si usava bere con il bicchiere di vetro stretto e alto detto čokanj. Il suo tasso alcolico è normalmente di 40 gradi, ma nella rakija fatta in casa può essere superiore, tipicamente da 50 a 60 gradi. Pripečenica è la rakija distillata due volte, con un tasso alcolico che può superare i 65 gradi. Brlja/Patoka è il nome comune per la rakija di bassa qualità. Nella forma più comune, Slivovitz o Džemal Maglajlic con il suo kazan za rakiju, l’alambicco Šljivovica, è prodotta con la prugna. Altri frutti utilizzati sono l’uva, le pesche, le albicocche, le mele e le amarene. La rakija fatta con le prugne e quella con l’uva possono essere mischiate dopo la distillazione con altri aromi, come erbe, miele, mele acerbe e noci. Gradazione alcolica a seconda del frutto con cui viene fatta e rispettivi nomi: Šljivovica (di prugne, 50% vol ), Kajsijevača (di albicoche, 40-45% vol), Dunjevača (di mela cotogna, 40% vol), Višnjevača (di amarene, circa 42% vol), Viljamovka/Kruškovača (di pere, 40% vol), Travarica (di prugne con le erbe aggiunte dopo la distillazione). La grappa si produce con alambicchi detti kazan za rakiju, secondo la tradizione, vengono costruiti in rame con forno di acciaio resistente ad alte temperature e con cella di refrigerazione in rame zincato artigianalmente. La capienza (intesa come quantità di frutta fermentata) parte da 50 fino a 200 chili. Il combustibile normalmente utilizzato è la legna. La grappa viene usata anche nella preparazione degli impacchi o rimedi a base di erbe.
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Lo spirito della frutta
cappuccio in acqua salata per una settimana; di solito si consuma a piccoli pezzi come contorno di carne o legumi. TISANE La tisana mista più conosciuta che si possa trovare ovunque anche nei supermercati, è Uvin Čaj, ovvero tisana all’uva ursina composta da: foglie di uva ursina e betulla (Breza), radice di ononide (Zečji trn), equiseto (Zelen preslica) e stimmi di mais (Kukuruzna svila). Usata nei casi di cistite. Ultimamente con l’importazione di prodotti nuovi e di conseguenza anche di erbe, si usa tanto Brusnica (Mirtillo rosso) per lo stesso motivo.
APPLICAZIONI TOPICHE
Il termine per definire tutti i rimedi popolari a base di impacchi e applicazioni topiche è mehlem o melem, e ha origine turca in quanto deriva da mehrem (ungueto) che poi nell’uso popolare si è slavizzato. È una specie di pomata fatta con grasso vegetale o animale in origine mischiata con erbe finemente tritate e bollite. Insieme alla base di grasso oggi c’è di solito l’estratto di calendula, malva oppure artiglio del diavolo. Il mehlem si applica direttamente sulla pelle oppure tramite un panno opportunamente scelto. Nel gergo popolare si dice anche frequentemente ‘mehlem za dušu’ (panacea per l’anima): espressione che si riferisce allo stato sentimentale di una persona, e ai possibili ‘rimedi’. Gli impacchi si preparano in diversi modi a seconda della pianta e a seconda di quella parte della stessa viene utilizzata. Di solito si prende la pianta finemente tritata e la si fa bollire o semplicemente si copre
con acqua bollente; si lascia così finché non diventa della consistenza desiderata (a seconda se viene spalmata sul panno o se questo viene imbevuto) oppure la pianta viene usata fresca e grattugiata. Per lo più viene usato del lino, la lana oppure il cotone per fare l’impacco.
JUGONOSTALGIJA
Di seguito un elenco di applicazioni per vari disturbi: Febbre * fette di patata cruda di piccolo spessore vengono applicate su una garza e poste sulla fronte per qualche ora. * aceto di mele (o grappa) imbevuto nei calzini di cotone e messo sui piedi finché non si asciugano. Si ripete più volte fino alla completa scomparsa della febbre. Dolori articolari * cipolla cruda tagliata a fette o avena in semi bollita si mette su un panno di lino e si applica sulle zone dolenti più volte a seconda del bisogno. * foglie di cavolo cappuccio raschiate con la forchetta fino alla comparsa del succo si applicano direttamente sulle zone dolenti per qualche ora. * in casi di gonfiore delle gambe si prepara l’infuso di fiori di sambuco e camomilla (1:1); la garza imbevuta in questo liquido raffreddato si applica sulle zone dolenti prima di coricarsi, si lascia agire tutta la notte. Verruche * il pane integrale sbriciolato nell’aceto di vino si applica direttamente sulla verruca coprendo con della garza. Si ripete più volte fino alla completa scomparsa.
dato, messo sul petto e tenuto per qualche ora. * per attenuare il dolore si può spremere un limone direttamente in gola, un rimedio un po’ ‘aspro’ che può donare un sollievo quasi immediato. * la patata grattugiata si può usare anche nei casi di rossore degli occhi; va applicato per qualche minuto una volta al giorno. Piccole ferite da taglio * pianta�ine (detta Bokvica) oppure di achillea (Kunica) finemenente
tritate vengono messe direttamente sulla pelle per qualche ora . * per lenire le ustioni lievi si usa spalmare semplicemente dello yogurt naturale più volte al giorno, aiuta a rigenerare la pelle e allevia il bruciore. Mal di testa * il cren grattugiato avvolto in una garza si applica direttamente sulla fronte la prima volta 4 minuti per poi arrivare a 10 minuti se necessario. Una volta tolto l’impacco bi-
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Malanni stagionali * per alleviare le bronchiti si usa il miele di castagno oppure lo strutto applicati su un panno di lino e scal-
Višegrad, sulle rive del fiume Ržava che ai suoi piedi confluisce nella Drina, è un insediamento nominato per la prima volta nel 1407 e come centro urbano nel 1433: il suo celebre ponte sulla Drina, fatto costruire nel 1578, porta la firma del signore dell’architettura ottomana, Mimar Sinan, e ha ispirato il celebre romanzo di Ivo Andrić, premio Nobel per la letteratura 1961. Una città che sotto l’amministrazione austro-ungarica raddoppia la sua popolazione: nel 1910 conta 525 case, 2551 abitanti, di cui 1275 musulmani, 660 ortodossi, 328 cattolici e 265 ebrei, una chiesa ortodossa e due uffici parrocchiali, tre moschee e una nuova sinagoga, una scuola pubblica e una mekteb e una medresa islamica per le scuole elementare e media, la società corale della chiesa ortodossa “Zastava”, tre sale di lettura (musulmana, serba e pubblica con 50 soci) e un club misto croato-musulmano. (da Svetlost Evrope) Questa straordinaria descrizione racchiude l’essenza dell’esperienza straordinaria di questo angolo d’Europa. Il giornalista Dragan Petrovic conia il termine jugonostalgija per definire quel sentimento di rispetto verso una convivenza di etnie e religioni che non aveva pari in altra parte del continente.
ETNOBOTANICA
Nelle terre dei Travar
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sogna massa�iare la zona trattata con dell’olio di mandorle o oliva perché potrebbe essere irritante. * l’infuso di foglie di timo e fiori di lavanda in proporzione 2:1, lasciare raffreddare e poi la garza imbevuta nel liquido e strizzata applicare sulla fronte. Per tingere i capelli * la buccia di cipolla viene usata per tingere i capelli. Le bucce vanno bollite e l’acqua va applicata o come impacco oppure nei risciacqui per ottenere la tonalità rossiccia, invece per un colore più scuro va bollito il mallo di noce.
CONCLUSIONI Questa ricerca sulle ricette tradizionali è in parte anche il frutto dei ricordi di un’infanzia passata
nei boschi giocando e raccogliendo erbe e frutti un po’ per piacere e un po’ per necessità. Ricordo particolarmente i bellissimi fiori di cicoria raccolti la mattina per curare il mal di pancia ma nello stesso tempo anche il loro sapore in infusione. Da sempre l’uomo ha cercato rimedi contro il dolore e il malessere prima in modo empirico attraverso il riscontro casuale delle proprietà benefiche di un’erba, e poi in modo sempre più razionale e scientifico. La natura ha un rimedio per tutti i malanni, è però sbagliato pensare che qualsiasi malattia si possa curare con le erbe. Alcuni piccoli problemi è meglio cercare di risolverli applicando impacchi opportuni oppure bevendo tisane o decotti come si faceva una volta, come hanno fatto le nostre nonne nel passa-
to. L’uso delle erbe medicinali è sempre stato di grande aiuto alla popolazione di queste zone, ma anche qui con l’arrivo delle nuove mode vanno un po’ a perdersi queste sane abitudini che andrebbero conservate, dall’altro canto bisogna anche sapere riconoscere queste piante in natura e non improvvisarsi esperti. ■ Un ringraziamento particolare alle persone che mi hanno aiutato a fare questa lunghissima ricerca.
FONTI E BIBLIOGRAFIA Per la stesura di questo lavoro sono state fondamentali testimonianze dirette di diverse persone di origine bosniaca, appositamente interpellate e intervistate nei mesi passati. Šilić Č. Endemične biljke (1990) Svjetlost Sarajevo Šilić Č. Šumske zeljaste biljke (1990) Svjetlost Sarajevo R. Luciano, C. Gatti e M.L. Colombo Erbe spontanee commestibili (2008) arabAFenice Boves C.Gervasutti, A. Sannia Le piante amiche del nostro benessere (2000) Utet periodici scientifici Milano M.T. Della Beffa Fiori di campo (1999) De Agostini Novara Siti internet In queste pagine, la foto di apertura, a pagina 36 (Salcerella), di pagina 41 (Cicoria) e di pagina 42 (Sambuco) sono di Aida Maglajlic (2012), quella di pagina 37 a destra in alto (erborizzazione di Aida Maglajlic) è di Marco Curetti (2004), quella di pagina 48 (Mercato Markale) di Daniele Fulcheri (2008), e quella di pagina 50 (Džemal Maglajlic e il suo alambicco) è di Mirsad Maglajlic (1979). (Altri crediti in fondo alla rivista).
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REVIEW
A CURA DI PAOLO POGGI
Fitoterapia e nutrizione dati e evidenze dalla ricerca Inizia in questo numero un nuovo spazio dedicato alle segnalazioni dei più innovativi risultati pubblicati dalla letteratura internazionale sui derivati vegetali, con l’attenzione rivolta questa volta alle loro applicazioni in campo nutrizionale, salutistico e clinico. Un nuovo importante strumento a disposizione dei nostri lettori per cogliere le tendenze della ricerca nel settore, e essere immediatamente aggiornati sulle novità applicative più promettenti e interessanti PROPRIETÀ TERAPEUTICHE DI PIANTE OFFICINALI u Basilico ipolipidemico
È stata studiata la proprietà di due specie di basilico (Ocimum suave e Ocimum basilicum), di prevenire iperlipidemia indotta da dieta ad alto contenuto in grassi (HFD) e stress ossidativo (test su ratti albini). L’HFD causa un significativo aumento nel siero sia di HLD sia di LDL, mentre riduce significativamente i triacilgliceroli, rispetto a ratti mantenuti a dieta normale (7% di grassi). Ai ratti mantenuti ad una dieta al 31% di grassi, è stata somministrata una dose giornaliera di 800 mg/kg di estratto dalle due piante citate, per 21 gg. Si è visto che il trattamento abbassa il livello di HDL e LDL, mentre previene il
decremento di triacilgliceroli, con un effetto paragonabile a quello di un comune agente ipolipidemico (Lipitor®). La dieta HFD ha anche aumentato significativamente i livelli di TBARS (thiobarbituric acid reactive substance) nel siero, nel fegato e nelle reni. Gli estratti prevengono tale incremento. Anche l’attività della SOD (superossido dismutasi) diminuisce vistosamente nel siero, fegato e reni a seguito dieta HFD, mentre gli estratti la riportano a livelli normali. I risultati starebbero a confermare che i due estratti da Basilico agiscono positivamente nei confronti di iperlipidemia indotta da una dieta ad elevato contenuto in grassi, così come riducono lo stress ossidativo. (1)
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Ocinum suave
u Sul benessere intestinale
In uno studio si è verificato quale può essere l’effetto di un estratto concentrato in carboidrati idrosolubili ottenuti da Vitis thumbergii Sieb, una varietà selvatica di vite (gli anglosassoni la chiamano ‘wild grape’) ai fini del buon funzionamento dell’intestino. Questa varietà di vite contiene un elevato dosaggio in vari composti polifenolici tra cui, in particolare, resveratrolo. L’estratto, contenente oltre 72 g/100 g di carboidrati risulta principalmente composto in polisaccaridi, pectine ricche in arabinosio, emicellulose, glucosio e fruttosio. La somministrazione dell’estratto (da 0,5 a 1,5 g/100 g di dieta) accorcia efficacemente il tempo del transito intestinale (di oltre il 60%), riduce i residui ammonici tossici dell’intestino cieco e di ammonio fecale giornaliero, diminuisce l’attività di β-glucoronidasi, β-glucosidasi, mucinasi e ureasi; aumenta inoltre il contenuto in umidità delle feci ed ancora incrementa il livello di acidi grassi a corta catena nel contenuto del cieco. Questi risultati confermerebbero che il consumo di estratto ricco in carboidrati da Vitis Thunbergii può diminuire il rischio di esposizione della mucosa intestinale a ammoniaca tossica ed ad altri composti dannosi e, quindi, esercita un favorevole effetto sul miglioramento nell’ambiente dell’intestino. (2)
u Estratti di Ecklonia stolonifera ad attività epatoprotettiva
u Oli essenziali inibitori della acetilcolinesterasi
L’inibizione della acetilcolinesterasi ha in tempi recenti attratto l’attenzione di ricercatori per il suo potenziale nel trattamento di disagi da morbo di Alzheimer. L’acetilcolina è un mediatore chimico degli impulsi a livello della maggior parte delle terminazioni nervose; possiede inoltre azione ipotensiva periferica. Viene scissa da un enzima, l’acetilcolinesterasi, per cui la sua azione cessa immediatamente. A diminuzione di livelli di acetilcolina nell’organismo, sono stati, tra l’altro, legati fenomeni correlati all’insorgenza del morbo di Alzheimer. In uno studio sono stati esaminati alcuni oli eterei vegetali ai fini di valutare il loro effetto anticolinesterasi. I due oli studiati sono, un olio essenziale estratto da foglie di
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Ecklonia stolonifera è un’alga bruna, che prende il nome proprio dalla sua forma, lo stolone, cioè un ramo laterale che si sviluppa alla base (colletto) della pianta. In una frazione in etile acetato di un estratto etanolico da Ecklonia
stolonifera sono stati isolati ed identificati nella loro struttura, cinque florotannini ad attività antiossidante. Tutti i composti isolati hanno rivelato forte potenziale bloccante i radicali liberi al test con DPPH (difenil picrilidrazile). Peraltro, due dei composti isolati, eckolo e 2-floroeckolo hanno rivelato di possedere anche una marcata attività epatoprotettiva, inibendo l’espressione di FAS- mediated celldeath proteins (recettori, cellule che conducono ad apoptosi, cioè a morte programmata di cellule) e sopprimendo il rilascio di Citocromo C dai mitocondri a citosolo in maniera dose-dipendente. Ricorderemo che citocromi sono enzimi essenziali per la respirazione cellulare, presenti in tutte le cellule animali e vegetali. Si tratta di proteine coniugate, formate cioè da una parte proteica e da una non proteica detta ‘gruppo prostetico’. (3)
REVIEW
Fitoterapia e nutrizione
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Melissa (Melissa officinalis L.) ed uno estratto da foglie di Limetta (Citrus aurantifolia). Dai test è stato possibile verificare che entrambi gli oli eterei sono in grado di sviluppare una significativa inibizione della acetilcolinesterasi e della butil-colinesterasi, il primo con una IC50 pari a ca. 140 μg/mL ed il secondo pari a 45 μg/mL. Analisi GC/MS hanno rivelato che i maggiori costituenti dell’olio essenziale di Citrus sono monoterpenoidi, tra cui limonene, canfora, citronellolo, o-cimene e 1,8-cineolo.(4)
u Un’orchidea ad alto valore terapeutico
La famiglia delle Orchideaceae è ben rappresentata dalla specie Dactylorhiza hatagirea Don. Tale specie è ovunque nota per i suoi molteplici usi terapeutici, consistenti nel curare disagi di varia natura che vanno da dissenteria a febbri croniche, da trattamento di ferite, bruciature e fratture a debolezza generale, ecc. Nello studio si esaminano i vari potenziali impieghi degli estratti della pianta in medicina. Ricerche in tal senso hanno rilevato agli estratti della pianta un potere tonico nervino, funzione astringente (che ne spiegherebbe l’uso nel trattamento di ferite e bruciature), afrodisiaca (la sua assunzione incrementa il livello di testosterone), rigenerante (trattamento di persone debilitate). Confermata pure la sua azione antimicrobica nei confronti di Escherichia coli, ecc. Gli autori auspicano ulteriori studi al fine di chiarire e spiegare meglio quali sono i principi attivi che sviluppano le numerose sopra citate funzionalità terapeutiche della pianta ed i loro meccanismi di azione. (5)
u Polisaccaride da Alga ad attività antitumorale
Da una comune alga bruna, Laminaria japonica, si è ottenuto un estratto acquoso, altamente purificato, nel quale è stato identificato un nuovo polisaccaride. Ad analisi tale polisaccaride è risultato costituito da mannosio, ramnosio e fucosio legati ad una catena glucosidica. Test di citotossicità hanno rivelato che il polisaccaride presenta una notevolissima attività antitumorale, mentre esibisce una irrilevante tossicità nei confronti di cellule vascolari del muscolo liscio. I risultati suggerirebbero il potenziale utilizzo del polisaccaride quale agente antitumorale. (6)
u Alcaloidi e flavonoidi stimolano la produzione di insulina
È accertato scientificamente che alcaloidi e flavonoidi contenuti in alcune piante sono in grado di stimolare la produzione di insulina. In uno studio, operando su estratti di alcune piante asiatiche (Nelumbo nucifera, Gynostemma pentaphyllum, Smilax glabrae, Stemona tuberosa), contenenti alcaloidi (nuciferina, neotuberostemonina) e flavonoidi (astilbina, engeletina, smitilbina) si è cercato di verificare il loro effetto stimolante la produzione di insulina. È in particolare la nuciferina, contenuta nella droga di Nelumbo nucifera (una pianta acquatica, nota come Loto sacro e anche come Giglio del Nilo), che esplica questa funzione stimolante la secrezione di insulina; il suo effetto viene incrementato dalla presenza di potassio. Rispetto alla glibenclamide (una nota molecola ad attività ipoglicemizzante), la nuciferina esplica un maggiore effetto sulla
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secrezione e presenta una minore tossicità sulle beta-cellule. Sono queste, cellule pancreatiche, le uniche in grado, dell’organismo umano, di secernere insulina. Non compete, per contro, con la glibenclamide nel legarsi al recettore sulfonil-urea (altra molecola utilizzata contro il diabete). Alla droga della Nelumbo nucifera sarebbe quindi da ascrivere una funzione antidiabetica. (7)
u Semi di legumi antimutagenici
In uno studio si è proceduto alla determinazione del contenuto in polifenoli ed alla loro attività antimutagenica di alcuni semi di legumi e loro rivestimento (alcuni fagioli e semi di soia e di arachide). Tra i primi esaminato, il comune fagiolo rosso (Phaseolus vulgaris), il fagiolo nero, il fagiolo mungo o verde (tipico delle Filippine, è il frutto della pianta nota come Vigna radiata). Il seme del comune fagiolo rosso è quello che esibisce il più elevato contenuto in composti fenolici (ca. 105 mg.acido gallico equivalente/g di estratto). Il rivestimento dei semi di fagiolo nero, arachide e fagiolo rosso presentano un contenuto in fenoli ancora più elevato (superiore a 200 mg GAE/g di estratto). Relativamente alla determinazione dell’attività antimutagenica dei semi e loro rivestimento, è stato possibile appurare che i semi di fagiolo rosso mostrano il più elevato potenziale (57,2%, seguiti da semi di arachide (54%), mentre mostrano scarsa attività i rivestimenti dei semi. La ricerca ha comunque evidenziato che l’attività antimutagenica di questi ingredienti naturali dipende dal loro contenuto in derivati fenolici. (8)
ANTIOSSIDANTI, ANTINFIAMMATORI u Proprietà farmacologiche delll’Equiseto
Dell’Equiseto, noto anche come ‘coda cavallina’ (Equisetum arvense L), sono ben note da tempo numerose sue proprietà farmacologiche. Nella medicina tradizionale viene utilizzato quale remineralizzante (contiene silicio) nel trattamento rinforzante di unghie fragili, contro la perdita dei capelli, nel contrastare disturbi reumatici, ecc. È stato recentemente dimostrato che agli estratti dell’Equiseto si possono attribuire attività antibatterica ed antifungina, antiossidante, analgesica, antinfiammatoria. Nell’articolo si esaminano queste attività dell’estratto ed altre, quali antidiabetica, antitumorale ed anticonvulsiva. I principi attivi che caratterizzano le varie funzioni curative dell’estratto della pianta sono da identificarsi in apigenina, luteolina, equisetomoside, nicotina, oltre ad altri composti, tutti a marcata, ed in certi casi specifica, attività biologica. (9)
u Erbe da tisane antinfiammatorie e antiossidanti
Phaseolus vulgaris ▲
Sono studiate le proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti di alcune erbe orientali (e cinesi in particolare) utilizzate nella preparazione di tisane (nel testo sono chiamate come ‘erbe da tè’). Le erbe valutate sono: Flos sophorae, Lonicera japonica Thunb, Flos chrysanthemi Indici, Flos pueraria, Bombax ceiba. Tra tutte è quella citata per prima che presenta il più elevato potenziale antiossidante e anche il più elevato contenuto in flavonoidi e
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Fitoterapia e nutrizione
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fenoli totali. Flos sophorae è anche quella che ha il potere più elevato inibente NO indotto da lipopolisaccaridi. Peraltro, per la loro funzione antinfiammatoria ed antiossidante, anche se sviluppate in rapporti diversi, tulle le cinque piante eduli testate hanno rimarcato la possibilità di essere utilizzate come sorgente naturale di fenoli e flavonoidi in alimenti e medicina. (10)
u Attività antinfiammatoria di estratti da Cappero
Allium sativum L. 58 ERBORISTERIA DOMANI Novembre/Dicembre 2012
Capparis ovata, è una delle diverse specie del genere Capparis, questa particolarmente diffusa in Turchia. Alle varie parti della pianta, boccioli, scorza della radice e frutto la medicina tradizionale riconosce proprietà analgesiche, antinfiammatorie, sanitizzanti di ferite, toniche e diuretiche. La droga del Cappero è quella che contiene in maggiore concentrazione il flavonolo quercetina, dotato di inusitate proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie. In uno studio si sono verificate le proprietà antinfiammatorie di un estratto metanolico ricavato da i boccioli dei fiori e dal frutto della pianta. L’effetto antinfiammatorio è stato verificato su edema indotto da carraghenano e da prostaglandina E2. L’estratto è stato somministrato per via intraperitoneale in dosi variabili (da 100, 200 e 300 mg/kg pc). L’effetto antinfiammatorio è stato testato in confronto a quello esplicato da ‘diclofenac’ (10 mg/kg). Sia l’estratto da boccioli (in dosaggi da 200 e 300 mg/kg), sia quello da frutti (in dosaggi da 100, 200 e 300 mg/kg) hanno rivelato un significativo effetto inibente nel confronto di infiammazioni indotte da carraghenano e
da prostaglandina E2. Si ritiene che l’inibizione della ciclossigenasi sia uno dei meccanismi secondo cui opera l’estratto. L’enzima ciclossigenasi-1 (COX-1) è praticamente ubiquitario nell’organismo a concentrazioni costanti ed è implicato nella sintesi delle prostaglandine proinfiammatorie. Sono numerosi gli estratti di piante note (Ilex purpurea, Butea frondosa, Ligusticum lucidum ed altre) che possono inibire l’attività delle COX e quindi ridurre ed anche eliminare fenomeni irritativi cutanei. A queste si aggiungerebbe, quindi, il Cappero. Gli estratti da boccioli e da frutti di Capparis ovata sono pertanto da ritenersi potenziali ingredienti attivi nel trattamento terapeutico di manifestazioni infiammatorie. (11)
u Potere antiossidante dei vini
u Combreto ad attività antiossidante e vasorilassante
Il Combreto (Combretum racemosum) è una pianta nota in fitoterapia come colagogo, diuretico, vasodilatatore. La sua droga contiene polifenoli, flavonoidi (vitexina) acidi organici, triterpeni (nell’olio essenziale). Le foglie e la scorza delle radici della pianta sono usate nella medicina tradizionale indigena in numerosi trattamenti terapeutici, in particolare per combattere l’ipertensione. Nello studio si è voluto indagare onde dimostrare l’attività vasorilassante ed antiossidante (in vitro) di estratti polari della pianta ed in vivo la loro funzione anti-ipertensiva. La funzione rilassante (determinata su anelli di aorta precontratta con fenilefedrina) si è rivelata dose-dipendente, con valori dal 60 a 90%.
La funzione antiossidante antiradicalica, attribuibile ai derivati flavonici della droga della pianta, verificata con test DPPH (radicale libero difenil picrilidrazile) è risultata da 0,6 a 1,1 quercetin-equivalente. Si è anche potuto verificare che l’estratto è in grado di abbassare la pressione sanguigna sistolica (test su ratti) del 7% dopo 5 settimane di trattamento. (13)
ANTIBATTERICI, ANTIFUNGINI u Aglio antifungino
Da un estratto polare da bulbi di aglio (Allium sativum L., var Voghiera), stiamo parlando di un aglio italiano, sono stati isolate dieci furostanol-saponine (voghierosidi); la determinazione della loro struttura chimica ha rivelato la presenza di diversi agliconi (agapantagenina, agigenina, gitogenina). I composti isolati sono stati valutati al fine di dimostrare la loro attività antimicrobica, che è risultata positiva nei confronti di due specie di funghi: un patogeno, Botrytis cinerea e l’antagonista Tricoderma harzianum. (14)
ALIMENTI, INTEGRATORI NUTRIZIONALI u Recupero di polifenoli dal mosto di uva
Lo scarto della lavorazione dei grappoli di Uva contiene una apprezzabile quantità di composti polifenolici quali antocianine e procianidine che possono essere recuperati per essere usati in integratori alimentari. L’estrazione di questi polifenoli, in genere effettuata a caldo e con impiego di alcoli, porta ad una certa degradazione del contenuto in sostanze attive, per cui si studiano
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Quali sono, tra vari noti vini di marca, e uve pregiate quelli a maggiore capacità antiossidante? La classifica è stata stabilita in relazione ai risultati di una accurata ricerca in materia che di seguito riportiamo. Sono stati valutati nelle ricerca il contenuto in polifenoli e la conseguente attività antiossidante di quattro vini: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Cabernet Gernischt e Merlot e di quattro pregiate uve da tavola: Moscato, Red globe, Vitis lambruscana Kyoho e Milk grape. Per ogni tipo è stata determinata la concentrazione in fenoli, flavonoidi, antocianine e resveratrolo, oltre l’attività antiossidante con i metodi DPPH (radicale libero difenil picrilidrazile), col metodo ABTS e col metodo FRP (ferric reducing power). Ricorderemo che ABTS (azin–ethylbenzothiazolin sulfonic acid) è una sostanza cromogena che può essere convertita nella sua forma radicali-
ca ABTS+ colorata se trattata con un agente ossidante. Si usa pertanto in un test idoneo a valutare la capacità antiossidante di una sostanza (in particolare principi attivi vegetali). I risultati hanno rivelato che il Cabernet Gernisch è quello che contiene il più elevato tenore in fenoli totali, in flavonoidi totali e antocianine totali (rispettivamente ca. 260, 600 e 165 mg/100 g). Il Merlot ha rivelato il più elevato contenuto in resveratrolo (ca 12 mg/100 g). Il Cabernet Sauvignon ed il Gernisch ed il Merlot sono dotati di marcata capacità antiossidante. Le uve da tavola presentano un più basso titolo in fenoli, flavonoidi e antocianine totali e presentano una minore attività antiossidante. Dai test è stato ancora una volta confermato che la capacità antiossidante di questi derivati naturali è strettamente correlata al loro contenuto in derivati fenolici. (12)
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Fitoterapia e nutrizione
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mezzi più idonei. In questo studio si descrive l’impiego di un sistema di estrazione semicontinua impiegando solo acqua al fine di massimizzare il recupero dei polifenoli dalla materia prima. Con tale sistema si può recuperare sino a 130 mg/100 g (sul secco) di antocianine e oltre 2000 mg/100 g di procianidine. Questo metodo risulterebbe pertanto interessante ai fini di estrazione con alta resa di principi attivi naturali impiegabili come ingredienti funzionali in integratori alimentari. (15)
u Biodisponibilità di curcumina
La curcumina, un curcuminoide, chimicamente diferuloil-metano, è il colorante giallo (E-110) estratto dal rizoma di Curcuma longa L. Non è nota solo come colorante ma per la sua azione coleretica. Per idrogenazione dei curcuminoidi si ottengono prodotti decolorati, i tetraidro-curcuminoidi, i quali sono dotati di una marcata attività preventiva la formazione di radicali liberi e bloccante quelli già esistenti. La curcumina è pertanto da considerarsi un bioattivo naturale che promuove vari benefici effetti nell’organismo. Peraltro, la sua bassa biodisponibilità limita la sua applicazione in alimenti funzionali. In un recente lavoro, si è sviluppata una nuova nanoemulsione in forma di organogel ai fini di rilascio orale di curcumina e miglioramento della sua biodisponibilità. Da un certo tempo, organogel a base curcumina sono utilizzati come fase oleosa nella realizzazione di nanoemulsioni. Tra i vari emulsionanti si è visto che Tween 20 è quello che fornisce i risultati migliori. Test in vitro sull’espres-
sione della lipolisi, hanno rivelato che la digestione di nanoemulsione è assai più veloce e più completa rispetto a quella dell’organogel. Esperimenti di permeazione di cellule monostrato Caco-2 suggeriscono che la digestione-diffusione è il più importante meccanismo di assorbimento per curcumina in nanoemulsione. Giova ricordare che Caco-2 sono linee di cellule utilizzate in test in vitro in quanto riproducono un modello della mucosa intestinale, e pertanto si prestano per verificare assorbimento di droghe somministrate oralmente. Inoltre, anche analisi farmacocinetiche in vivo su topini hanno confermato che la biodisponibilità orale della curcumina in nanoemulsione può aumentare anche di 9 volte rispetto a quella di curcumina non formulata. Questo nuovo approccio formulativo può quindi essere utilizzato per favorire il rilascio orale di nutraceutici scarsamente solubili che possono avere, in funzione del loro elevato valore integrativo, impatto significativo in alimenti funzionali, supplementi dietetici e preparati farmaceutici. (16)
u Benefici associati ad una dieta a base frutti e vegetali
Tra i vari benefici salutistici associati ad una dieta ricca in frutti e vegetali, è da includere una riduzione del rischio di disagi cronici quali disturbi cardiovascolari, diabete e cancro, che oggi sono predominanti sulla popolazione umana di una certa età. Nelle piante eduli e medicinali sono distribuiti triterpenoidi, composti policiclici derivati dall’idrocarburo lineare squalene che rappresentano una parte importante ed integrativa della nostra dieta quotidiana. Infatti, i triterpenoidi sono un
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Amaranthus retroflexus
importante gruppo di ingredienti fitochimici che esplicano numerosi effetti biologici e presentano varie attività farmacologiche. Per questo, da tempo, il loro impiego è suggerito in preparati funzionali quali alimenti, farmaci, prodotti salutistici in genere, cosmetici. Vari studi hanno identificato nella buccia e specialmente nella cuticola cerosa di numerose piante una promettente ed altamente disponibile sorgente di questi triterpenoidi. Le piante più idonee a questa ricerca ed approvvigionamento: le mele, le bacche di varie piante, le olive, il pomodoro, il litchi ed altre. Per il migliore e più economico sfruttamento di queste importanti fonti di approvvigionamento di materie prime di alto interesse salutistico sono necessari un adatto ambiente di produzione, idonee ed avanzate tecnologie di raccolta e lavorazione, sino a metodi avanzati per il riciclo ed il recupero dei residui di lavorazione, potenzialmente, in molti casi, ancora utilmente sfruttabili. (17)
u Sull’olio fritto
u Amaranto nel terapeutico e nutrizionale
L’Amaranto Amaranthus hybridus L. è una pianta che forma un grosso grappolo di chicchi, il cui uso è noto da epoche antichissime. Si sa sicuramente che la pianta è di origine del Sud America e che era nota ed impiegata come elemento nutrizionale di base presso gli Incas, i Maya e gli Aztechi (che lo chiamavano ‘il grano degli dei’). Nel 1980, la United States National Accademy of Science, descrisse i suoi chicchi come di elevato potere nutrizionale e di alto potenziale agronomico. Di questa pianta ne esistono oltre 60 specie, ma solo di alcune di esse i loro semi sono da ritenersi eduli. L’ Amaranto è un pseudo cereale di elevato interesse nutrizionale; i suoi grani contengono un contenuto in proteine superiore a quello dei veri cereali. L’ elevata concentrazione in metionina e lisina (di cui la maggior parte dei cereali
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Non è certamente una buona pratica quella di utilizzare più volte un olio in friggitura. Infatti, alle elevate temperature dell’operazione ed in presenza dell’ossigeno atmosferico, si sviluppano varie ed indesiderate reazioni. Oli ottimali per la frittura richiedono bassi contenuti di acidi grassi polinsaturi, come acido linoleico ed acido linolenico ed, invece, superiori concentrazioni di acido monoinsaturo oleico (superiore al 40%). Intento di uno studio è stato quello di stabilire se un olio di Palma ad elevato contenuto in acido oleico (45%) poteva confrontarsi con quello di Oliva. I due olio sono sta-
ti sottoposti a ripetute operazioni (operando per entrambi a stessi tempi e temperatura), peraltro effettuando l’operazione senza cibo da friggere nella padella. Il costante monitoraggio ha permesso di stabilire che l’olio di Palma ad elevato contenuto in acido oleico, per quanto presenti un più veloce indice di ossidazione degli acidi grassi liberi e composti polari, per contro mostra un migliore comportamento rispetto all’olio di Oliva per quanto concerne una minore formazione di C8:0 ed un più basso valore in perossidi. L’alternativa all’impiego di olio di Oliva con olio di Palma ad elevato tenore in acido oleico potrebbe rappresentate lo sfruttamento di due vantaggi: la maggiore disponibilità ed un minor costo. (18)
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Fitoterapia e nutrizione
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sono carenti) conferisce ai chicchi di Amaranto un valore nutrizionale di elevata qualità. Contiene anche vari oligoelementi (calcio, potassio, magnesio, ferro) ed un elevato contenuto in fibre, che esplicano un effetto positivo sulla digestione d il ricambio. È pertanto da ritenersi un alimento con proprietà nutritive e funzionali ben bilanciate, con anche effetti terapeutici positivi ai fini dello stato di salute del corpo. Tra le sue funzionalità biologiche da ricordare la sua azione riducente il livello di colesterolo e di zuccheri nel sangue stimolante il sistema immunitario, esplicante attività anticancerogena, efficace contro ipertensione ed anemia. È stato riportato, inoltre, che possiede attività anti-allergica ed antiossidante. (19)
u Orzo, integrativo antiossidante
Nelle foglie verdi, fresche di orzo (Hordeum vulgare) è stato identificato un flavonoide, saponarina, ad elevata attività antiossidante che è stata determinata tramite misurazione di sviluppo di malonaldeide da vari lipidi (squalene, linoleati, acido docosaesanoico, lecitina, ecc.) ossidati da raggi UV o con il reagente di Fenton. Nel caso dello squalene, ad esempio, l’addizione di saponarina inibisce la formazione di malonaldeide (sotto radiazione UV a livelli di 2 μmol/mL) di quasi il 100%, mentre il BHT (butil idrossitoluolo), usato alla stessa concentrazione non supera il 75%. La saponarina mostra la stessa attività (circa il 100%) anche nei confronti di etil esteri di acidi grassi. Si è anche potuto stabilire che il flavonoide agisce in maniera dose-dipendente, ad esempio nei confronti di olio di fegato di merluzzo e di lipoproteine (lecitina) con responsi superiori a quelli
esibiti da α-tocoferolo. Pertanto supplementazioni di estratti contenenti tale flavonoide potrebbero avere benefici effetti salutistici
e prevenire disagi causati da danni ossidativi di varia specie (infiammazioni, cancro, disturbi cardiovascolari, ecc. (20) ■
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ERBORISTERIA domani mensile nato nel 1978 - numero 374/5 - Novembre/Dicembre 2012
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