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Atelier di Exhibit e Public Design II 2010/2011 Laboratorio di Allestimenti architettonici e multimediali Laboratorio di Marketing Territoriale Comunicazione e Marketing degli Eventi II

Corso di Laurea Magistrale in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale Interfacoltà Prima Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni e Facoltà di Scienze della Comunicazione

Docenti prof. arch. Alessandra Criconia prof. arch. Roberta Stappini prof. Anna Rosa Montani

Progetto Bo Bardi * Brasile solo andata. L’esperienza artistica ed architettonica di Lina Bo Bardi*

Gruppo di Lavoro Raffaella Cropanese Ermanno Nardelli Mino Parisi

Università Sapienza

Analisi territoriale del Quartiere Ostiense e in particolare del Parco della resistenza dell’Otto Settembre, luogo d’esposizione.


L’allestimento della mostra: Obiettivi

Percorso esposizione L’idea dell’allestimento è quella di rendere i container sospesi e trasparenti attraverso l’uso di pilotis e vetro, inoltre sarà caratterizzato da una ricca vegetazione all’interno e l’utente sarà coinvolto nell’esposizione attraverso i cinque sensi. L’allestimento ha la caratteristica di adattarsi all’area, perché è un grande serpentone che può configurarsi tramite lo spostamento delle piattaforme di passaggio da uno spazio all’altro come vogliamo, quindi in ogni città dove lo piazzeremo sarà sempre diverso adattandosi all’identità e alla configurazione dell’area dove viene piazzato. Obiettivi del Marketing Territoriale applicati all’esposizione: - Individuazione, costruzione, promozione di un’offerta territoriale strategica, coerente e integrata di beni tangibili e intagibili rappresentanti le eccellenze di contesto. - Promozione della competitività territoriale esaltando e valorizzando le peculiarità territoriali - Diffusione di un’immagine forte, nuova e appetibile - Miglioramento dei flussi turistici territoriali


Fase analitica

1. Aanalisi del contesto Ostiense

Ostiense

Centrale Monte Martini

e la Basilica di San Paolo Fuori Le Mura. La Basilica sorge lungo la Via Ostiense, e tra le quattro basiliche patriarcali di Roma Ostiense è il decimo quartiere di Roma, uffiè seconda in grandezza solo a quella di San cialmente istituito nel 1921. Nasce come zona Pietro. Si può dire che il quartiere vive “due industriale, a ridosso del Tevere nell’area vite”: una di giorno, frequentato da persone sud di Roma, quale naturale collegamento tra che si recano lì perché ci sono situati uffici e la città e il litorale di Ostia. Per questo, nonuna di notte, dove i giovani si recano per la ostante abbia perso ormai questa peculiarità, presenza dei locali situati a Monte Testaccio anche per effetto di interventi di riqualifie nel circolo di via di Libetta. cazione urbanistica, Ostiense porta ancora i segni del suo passato: straordinario esempio di archeologia industriale riconvertito in sede museale è la Centrale Monte Martini, nei cui spazi è partito nel 1997 un lavoro di sperimentazione di nuove soluzioni espositive collegato alla ricerca scientifica sui reperti. Altre esposizioni permanenti in zona Ostiense sono il Macro Future, museo d’arte contemporanea, e il Museo delle Mura. Di sicuro interesse è la Stazione Ostiense, costruita in epoca fascista e ultimata in occasione dei lavori per l’Esposizione Universale Romana (EUR), che oggi rientra nel progetto di riqualificazione del network Centostazioni; Ostiense è inoltre il quartiere che ospita i dipartimenti dell’Università Roma Tre. Ma l’area che circonda la via Ostiense non presenta solo testimonianze dell’era industriale e moderna: mete turistiche classiche in zona Ostiense a Roma sono infatti la Piramide Cestia, situata vicino a Porta San Paolo, Università Roma Tre


Fase analitica

1. Aanalisi del contesto

Parco della Resistenza dell’ 8 Settembre Progettista: Raffaele de Vico Luogo: Porta San Paolo, Roma Committente: Comune di Roma Superficie: 34000mq circa Anno: 1939 Tipologia: Parco urbano Zona: Rione Testaccio (Roma centro) Ingressi: Via della Piramide Cestia, Via Manlio Gelsomini, Via Marmorata, P.zza Albania Area gioco attrezzata per bambini

Fontana dell’Anfora


Fase analitica

1. Aanalisi del contesto Parco della Resistenza dell’ 8 Settembre

Piramide Cestia

Poste - Arch. Adalberto Libera - 1932

Stazione Ostiense, Arch. Roberto Narducci - 1940

Il parco prese il nome dagli avvenimenti bellici verificatisi presso Porta S. Paolo nei giorni dell’8, 9 e 10 settembre 1943. Il parco occupa un’area triangolare tra viale Aventino e viale della Piramide Cestia, di poco inclinata verso la posta di Libera e De Renzi (1934). Inizialmente destinato ad area agricola produttiva, il parco viene poi diviso da de Vico in due aree, una di contesto urbano con pini – che mediano il passaggio tra la posta e l’area verde oltrechè formare un viale alberato -, lecci e palme ed una di raccoglimento intimo che ospita un gruppetto di pioppi cipressini e la fontana con l’anfora, costituita da un ampio bacino circolare a fior di terra, al centro del quale, sopra una base di travertino di forma ottagonale, si eleva una “strana” anfora munita di otto beccucci simili a proboscidi sollevate che emettono altrettanti zampilli. L’acqua fuoriesce anche da uno zampillo centrale e da otto fori praticati nella pancia dell’otre. Non mancano altre specie vegetali, compresi degli ulivi ordinati all’interno di partizioni rettangolari. Situato vicino alla Piramide Cestia, in una posizione centrale all’interno della città, il parco rimane isolato dal traffico viario da filari di un’alberatura. Si trova nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Roma Ostiense

la quale costituisce il terzo scalo ferroviario più importante della Capitale. Si trova nel quartiere Ostiense, in piazza dei Partigiani, a breve distanza da Porta San Paolo. Il Piazzale Ostiense, oggi luogo simbolo della storia più recente della città, in quanto teatro dei combattimenti per la liberazione di Roma dall’occupazione nazi-fascista, è delimitato da importanti emergenze monumentali ed architettoniche: vicino alla Piramide troviamo il Cimitero dei Caduti della Guerra, un altro luogo importante è il Cimitero Acattolico con la tomba di A. Gramsci (pensatore comunista, ispiratore della resistenza al fascismo), e il Palazzo delle poste di Adalberto Libera, maggiore esponente dell’architettura razionale. Sul lato nor-ovest si innalzano le Mura Aureliane, al centro si erge la Porta San Paolo. Piazzale ostiense è indissolubilmente legato alla memoria dei drammatici fatti che si succedettero all’8 settembre 1943, quando fu reso noto l’armistizio stipulato dal governo italiano con gli Anglo-Americani. Il 10 settembre il piazzale fu teatro degli scontri fra i soldati tedeschi e quelli italiani ai quali si unirono anche cittadini e partigiani, il cui ricordo è eternato da una serie di iscrizioni sul tratto delle Mura Aureliane a sinistra della Piramide, all’interno del parco è stato posto un monumento in lastre di marmo in memoria di tutti i caduti nella guerra di liberazione.


Fase analitica

Contesto Storico-Artistico L’area dove vi è situato il parco rappresenta un’area di grande interesse, per le numerose testimonianze archeologiche, storiche, artistiche e culturali che conserva. Nella zona, dove è posizionato il parco, troviamo i seguenti punti d’interesse:

Percorso Archeologico

Percorso archeologico - Circo Massimo - Giardino degli Aranci - Basilica di Santa Sabina - Chiesa di San Alessio - Gran Priorato - Sovrano Militare Ordine di Malta - Terme di Caracalla - Basilica di San Saba - Porta San Paolo - Piramide Cestia - Mura Aureliane - Cimitero degli Inglesi (Cimitero Acattolico) - Ospedale Spallanzani - Palazzo Prefettura - Basilica di San Paolo Fuori le Mura


Fase analitica

Contesto Storico- Artistico

Percorso culturale ed architettonico

Percorso culturale ed architettonico - Monopoli di Stato Arch. E. Rossi - 1927 - Palazzo degli Esami, Arch. L. Moretti - 1936 - Ministero della Pubblica Istruzione (le fasi di costruzine partono dal 1870), Arch. Cesare Bazzani - 1928 - Palazzina (Zona Circo Massimo), Arch. V. Monaco, A. Luccichenti - 1953 - F.A.O., Arch. V. Cafiero, M. Ridolfi - 1938 - Poste, Arch. Adalberto Libera - 1932 - Caserma VV. FF. , Arch. V. Fasolo - 1929 - Scuola “Edmundo De Amicis”, Arch. V. Fasolo - 1920 - ex Mattatoio, Arch. G. Ersoch - 1888/1891 - Scuola “Nicolò Tommaseo”, V. Fasolo - 1929 - Ponte dell’industria, società belga (fu trasportato a Roma a pezzi) - 1863 - Stazione Ostiense, Arch. R. Narducci - 1940 - Palazzina (via marco Polo), Arch. M. Ridolfi, W. Frankl - 1952 - Gasometro (1910-1937), due furono costruiti nel 1910 e l’ultimo nel 1937 per il progetto (Gas di Città) - Teatro India, Arch. G. Filippucci - 1999 - Ex Mercati Generali, Arch. E. Saffi - 1910 - Albergo Rosso, Arch. I. Sabbatini - 1929 - Scuola “Cesare Battisti”, Arch. Brunetta 1930 - Case borgata, Arch. M. De Renzi - 1929 - Croce Rossa - 1921


Fase analitica

Contesto Storico- Artistico

Percorso interesse per i giovani - Università di Roma Tre - Monte Testaccio - Bebop Jazz Club

Percorso Architettonico

Il parco della Resistenza dell’Otto Settembre è stato scelto in relazione al fatto che vi sono presenti molti esempi di di edifici architettonici dello stesso periodo di Lina Bo Bardi e sia perché si contestualizza con il periodo storico della protagonista dell’esposizione.


Fase analitica

3. Contesto infrastrutturale Il Parco della Resistenza dell’Otto Settembre è posizionato al centro di quattro vie importanti: - Via Marco Polo - Viale Ostiense - Viale Trastevere - Viale Aventino

Percorso Trasporti Pubblici/Privati

Ostiense, un’area industriale che nel tempo si è riqualificata: da zona dedicata alla produzione si sta gradualmente trasformando in un quartiere polifunzionale, con la sua università, i suoi musei, le sue testimonianze storiche.

Il Parco è raggiungibile attraverso queste strade sia in automobile sia attraverso i mezzi di trasporto pubblici. Infatti possiamo vedere: - Metro B: Piramide, C. Massimo, Colosseo - Stazione Roma Ostiense (nodo di scambio per vari treni regionali, come CivitavecchiaRoma Termini, Fiumicino Aeroporto-Orte, Viterbo-Roma Ostiense e la linea Roma-Lido di Ostia). - Stazione di Roma Trastevere: Quattro treni all’ora per Fiumicino Aeroporto e Fara Sabina, dei quali 2 treni sono prolungati verso Poggio Mirteto e uno su Orte. Quattro treni all’ora per Roma Ostiense e Cesano, dei quali 2 sono prolungati su Bracciano e uno su Viterbo. Due treni all’ora per Roma Termini e Civitavecchia. - Autobus: Gli autobus di zona sono il 23, il 715, il 716, molte delle linee principali passano per qui, fra le quali la 60, 271, 118, mentre il tram 3 collega Roma Ostiense a Roma Flaminio e a Trastevere. Per quanto riguarda il trasporto notturno, la linea n2 sostituisce la Metro B, le linee bus n10 e n11 seguono un itinerario circolare che tocca le zone a traffico limitato del fine settimana, transitando a Piramide e Via Marmorata.


Fase analitica

4. Contesto economico Il quartiere sembra essere sviluppato molto bene: - attività commerciali (bar, negozi di vario genere - abbigliamento e alimentari) - attività artigianali (falegnami, fabbri) - ristoranti e pizzerie - B&B - Hotel - Centro “storico” della movida romana. Caffé letterario - Via Ostiense, 95

Ristorante Estrobar - Via Matteucci 20 (Ostiense)

Tourist House Ostiense Hotel - Via Capitan Bavastro, 62

Alpheus - Via del Commercio, 36


Fase analitica

5. Contesto socio-culturale Il quartiere Ostiense appare in profonda trasformazione con la nuova destinazione degli ex Mercati Generali e delle strutture dell’AIR Terminal, la presenza della III Università estensiva dei servizi e luoghi ricreativi per studenti della stessa; rimane costante un’alta densità di popolazione. Vi è inoltre una cospicua presenza di extracomunitari.

Ex - Mercati Generali

Le abitazioni rispondono alle caratteristiche comuni ai grandi Centri Urbani: palazzi prevalentemente con più di cinque piani, a edilizia privata ed economico - popolare. La zona è ben collegata da mezzi pubblici e dalla Linea B della metropolitana. E’ fornita di mercati rionali, di grandi magazzini e di molti punti vendita al dettaglio. Le strade sono molto trafficate e con molte difficoltà di parcheggio. Vi sono uffici pubblici, privati e varie strutture socializzanti, quali

Associazioni sportive, culturali, pubbliche, private e religiose. Non mancano i servizi sanitari della A.S.L. RM/C, poliambulatori, un consultorio familiare, Centri di accoglienza per gli anziani e gli handicappati, l’ U.T.R. (Unità Territoriale di Riabilitazione), un Centro di Salute Mentale, Enti Ospedalieri e di assistenza varia. Sono presenti centri di assistenza gestiti dalla “Caritas” e dall’Ente Locale.

Croce Rossa


Fase strategica

ANALISI SWOT Punti di forza Punti di debolezza personaggio protagonista poco conosciuto partecipazione pubblica interesse di nicchia unicità del prodotto località di pregio ambientale, storico e artistico entrata gratuita posizione centrale e ben collegato impatto zero (riutilizzo container) realizzazione economica Worshop e convegni internazionali Area relax (skygarden) Opportunità Minacce Crescita del turismo/economica imprevedibilità condizioni climatiche Riqualificazione del quartiere periodo estivo Utilizzo del parco anche nello ore notturne

Parco della Resistenza dell’8 Settembre: Ruolo attuale: Il parco è vissuto solo di giorno dagli abitanti del luogo Offerta/Attività: Spazio attrezzato coi giochi per bambini, panchine dove poter sostare, area attrezzata per cani Ruolo Potenziale: vista la richezza storica potrebbe diventare un centro culturale, non solo per gli abitanti del luogo ma anche per attori esterni Offerta/Attività: Luogo adatto per essere riutilizzato e adattato per esposizioni

6. Segmentazione e Targeting Nel territorio sono presenti varie forme di attori: abitanti, turisti e persone interessate all’architettura. Gli abitanti si dividono principalmente in persone adulte e ragazzi. le persone adulte vivono il quartiere legati principalmente alla storia e al passato degli avvenimenti successi, quindi riscontriamo conoscenza culturale, mentre nei giovani, quasi, non è presente questo legame, ma lo vivono principalmente di notte e per divertirsi.

I turisti vicono il quartiere per la presenta di reperti storici ed archeologici. Le persone interessante al campo dell’ architettura hanno conoscenza e padronanza degli edifici presenti nella zona.

In relazione ai segmenti, ci riferiamo al nostro target in questo modo: - abitanti del luogo: conoscono già la storia, quindi sono già sensibilizzati al tema dell’esposizione - turisti: facendo il percorso archeologico potrebbero arrivare al parco - Interesse Architettura: tema dell’esposizione tratta la tematica “architettura”.


Fase strategica

7. Strategia di mercato

8. Stakeholders

9. Fase di ritorno per gli stakeholders

Il prodotto che offriamo, ossia l’esposizione Bo Bardi si posiziona in modo: - chiaro: in quanto offre un determinato servizio per il target individuato - consistente: si basa su attività culturali, quindi di pubblico interesse - credibile: il parco della resistenza dell’otto settembre è legato agli avvenimenti fascisti che hanno segnato la storia del quartiere e la vita della protagonista dell’esposizione - competitivo: il fatto che si trovi all’interno di uno spazio pubblico, all’aperto e di fruizione gratuita si posiziona in un campo dei competitors migliore.

I soggetti sostenitori nei confronti dell’’iniziativa sono: - Comune di Roma - Istituto Brasile-Italia - Fondazione Bo Bardi - Ordine degli Architetti Panificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia - La Sapienza - Università di Roma Tre - Aiap - Associazione italiana per la progettazione della comunicazione visiva - ADI - Associazione Italiana per il Disegno Industriale - Eur S.p.a.

- Visibilità internazionale per la Città - Turismo internazionale e locale (eventi estate romana) - Riscoperta culturale di una personalità italo-brasiliana.


Fase operativa

10. Territorio e percezione

Progettualità sistema delle relazioni piattaforma delle risorse

Abitanti

11. Destinatari Territorio Turisti

Target architettura

Sistema Informazione Percorso archeoPercorso arsupplementare logico chitettura Esposizione Incentivo a visiIl tema della LBB si interessava del popolo tare il quartiere mostra riguarda lo scenario are della percezichitettonico one che aveva dello spazio e suo utilizzo Percezione rafforzare elrafforzare im- coesione e apmagine, posizio- ementi distintivi: partenenza namento, attrat- - vantaggi, facil- equilibrio fra tività: ità e supporto politiche di sviluppo del terri- - tratti distintivi all’insediamento e di valore torio e interessi sogget- dell’offerta, esperienza, tivi emozioni -partecipazione e senso di identità locale

Offerta e sua attrattività

Acquirenti (attuali, potenziali)

Influenzatori

Pubblici interni •Cittadini residenti •Lavoratori •Imprese locali •Investitori locali

Pubblici esterni •Turisti •Persone esterne di passaggio •Persone interessate architettura

•Media locali •Associazioni locali •Gruppi di interesse •Opinion leaders

•Società di consulenza •Opinion leaders •Media nazionali ed esteri •Istituz. Finanziarie •Associaizoni •Persone esterne di passaggio


Fase operativa

12. Focus e ruoli Territorio come Destination

Focus

Setting

luogo, scenario di eventi e attività

Sistema di relazioni

progettazione collettiva, politiche di sviluppo cooperativo

13. Conclusioni Target

Ruolo esposizione gestori dell’offerta

Ruolo target Ruolo comunità fruitore partners dell’offerta

turista, fruitore esterno e locale

Esposizione opere dell’artista

fruitore, attore

comunità‚ locale, stakeholders interni ed esterni

controparte relazionale, mediatore, coordinatore proponente

nodi della controparte rete relazionale, cocreatore di valore

meta di viag- Abitanti, turgio isti, persone interessate architettura

interpreti della realtà figuranti

Dall’analisi svolta abbiamo dedotto che, il parco e la sua percezione sono di aiuto alla nostra esposizione, inoltre è ben posizionato all’interno del quartiere sia per quanto riguarda i mezzi di trasporto privati che pubblici (metro, treno, autobus). Si inserisce all’interno di un contesto di un quartiere in trasformazione, che negli ultimi 10 anni ha ospitato eventi di calibro internazionale. Con l’esposizione andremo a sottolineare e caricare di significato, quello che rappresenta il Parco per gli abitanti del quartiere (ricordo della Resistenza, da cui deriva anche il nome del parco, per la lotta alla libertà nazifascista) e infine a restaurare quel legame perduto con la nuova generazione, che frequenta il quartiere solo per la Movida. Infine, questa mostra può cambiare totalmente la tipologia di turismo che frequenta il quartiere, orientandola verso la riscoperta dell’architettura italiana del Novecento.


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