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Torres Femminile, #troppuBedda

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Sa Strumpa

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Le rossoblù ritornano in Serie B dopo un inizio in chiaroscuro. Sassari torna a sognare: obiettivo Serie A!

di ALESSANDRO FRACASSI N on è inconsueto ascoltare, per le vie di Sassari, genitori o nonni che travolgono di affetto e complimenti figlie o nipoti. Che si tratti di centro storico, Latte Dolce o Monte Rosello la sentenza è la stessa: “Troppu bedda”, “troppo bella” in dialetto sassarese. Un’esclama

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zione che mamma Sassari ha rivolto – con immancabile emozione – a una delle sue figlie, la Torres Femminile, diventato l’hashtag ufficiale del club per celebrare la promozione in Serie B. Reduce dallo scioglimento societario del 2015, dalla diatriba tra i presidenti Marras e Capitani legata al risanamento del debito e dall’esodo, forzato, delle calciatrici per rimborsi mai ricevuti, la Sas

sari del calcio fem

INQUADRA IL CODICE QR CON IL TUO SMARTPHONE PER minile ritorna in prepotentemente alla ribalta, vincendo il girone C della CONTINUARE A terza serie e conLEGGERE L'ARTICOLO quistando al contempo una tanto agognata promozione in cadetteria. Eppure, la stagione rossoblù nasce sotto una cattiva stella: l’esordio, con sconfitta, a Bologna suona come un campanello d’allarme per il club di Andrea Budroni che, nelle giornate successive, fatica a trovare un suo equilibrio. La debacle al “Peppino Sau” di Usini con l’Aprilia Racing Club e il deludente pareggio di Arezzo sono risultati inattesi che tanto somigliano a una resa definitiva. Sembra l’ennesima occasione persa per le rossoblù scongiurata con la forza del lavoro, con la perseveranza e con l’abitudine a non mollare, neanche nelle situazioni più avverse, di mister Salvatore Arca al quale va riconosciuto il merito di aver compattato ragazze e ambiente nel momento più delicato della stagione. Dopo la prova incolore contro la compagine aretina, la Torres ingrana la quinta e fa terra bruciata intorno a sé con una striscia di ben sedici vittorie consecutive, compresi i 30 a tavolino a favore con la Reggiana e il Ducato Spoleto. La

chiave di volta del campio

nato arriva il 13 giugno: dopo

una rimonta epica e un distacco di 11 lunghezze dal

Bologna capolista, la Torres vince a Usini rifilando un sonoro 51 alla Roma Decimoquarto mentre le rossoblù felsinee cadono sotto i colpi della Pistoiese: la Torres è in testa. È l’allungo decisivo.

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