4 minute read
Esprimi un desiderio
di RAFFAELLA PIRAS
Agosto è, per eccellenza, il mese dei cacciatori di stelle cadenti, con una data simbolica, lanotte di San Lorenzo, che per tradizione è individuata come notte più propizia per poterle osservare ed esprimere poi un desiderio. Non si tratta di vere e proprie stelle in realtà, secondo una teoria dell’astronomo piemontese GiovanniVirgilio Schiaparelli, poi rivelatasi esatta, si tratta piuttosto di un fenomeno atmosferico, singole meteore o sciami meteorici derivanti da comete, corpi celesti presenti nello spazio, considerate dagli astronomi come palle di neve sporca che si formano ai confini del nostro Sistema Solare. Le comete, avvicinandosi al sole, evaporano e assumono una forma allungata, con una chioma e una coda di gas e polveri che lasciano dietro di sé numerosi detriti i quali, entrando in contatto con l’atmosfera terrestre ad altissima velocità, fino a 50 km/secondo, bruciano per il forte attrito e il surriscaldamento e, sgretolandosi, emanano una scia luminosa dando così vita alle meteore. Un appuntamento da non perdere durante i mesi estivi, quando è più facile restare di notte ad osservare il cielo, specie se ci troviamo lontano dalle città e da zone con inquinamento luminoso, è quello con le Perseidi. Sono le cosiddette stelle cadenti di agosto, quelle più famose, uno sciame meteorico composto da ghiaccio e polveri provenienti dalla cometa SwiftTuttle, una cometa periodica del Sistema Solare scoperta nel 1862. Il nostro pianeta, nel corso del suo moto orbitale, attraversa questo sciame ogni anno, a partire dalla fine del mese di luglio, e il fenomeno si protrae poi per quasi tutto il mese di agosto. Il nome “Perseidi” deriva dalla costellazione di Perseo, è proprio lì infatti che si trova il radiante e di conseguenza il punto da cui, in prospettiva, sembrano provenire le scie luminose. Lo spettacolo delle stelle cadenti si celebra, per convenzione, il 10 agosto, giorno in cui ricorre la festività religiosa di SanLorenzo, ecco perché sono conosciute anche come “lacrime di San Lorenzo”. Lorenzo era uno dei sette diaconi di Roma, perseguitato e ucciso nel 258 d. C., quattro giorni dopo la decapitazione di Papa Sisto II, insieme ad altri vescovi, presbiteri e diaconi per volontà dell’Imperatore romano Valeriano. Il suo martirio divenne un vero e proprio culto per la Chiesa Cattolica e da lì si diffuse la credenza popolare che
Advertisement
Adobe Stock | Gabriele Maltinti
lo sciame delle Perseidi evochi in realtà le lacrime che il Santo versò durante il suo martirio sui carboni ardenti. Credenza riportata anche nei versi della poesia“X agosto”di Giovanni Pascoli: «San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla...». Da questa interpretazione religiosa nacque la leggenda per cui se si esprime un desiderio nel momento in cui si vede passare una stella cadente nel cielo, quel desiderio dovrebbe avverarsi grazie ad un’intercessione del Santo. Proprio per questo motivo San Lorenzo viene anche definito il santo protettore dei sogni. Ma ci sono almeno altre tre leggende che ruotano attorno alla tradizione di esprimere un desiderio durante le notti delle stelle cadenti. Innanzitutto, un’interpretazione etimologica, il termine desiderio deriva dal latino “de sidus” che letteralmente significa “assenza di stella” e che può essere interpretato come “cessare di contemplare le stelle a scopo augurale”. Un’altra interpretazione riconduce al termine desiderio la parola “desiderantes” utilizzata da Gaio Giulio Cesare nel De Bello Gallico per indicare i soldati che, alla fine delle battaglie, aspettavano sotto le stelle i compagni dispersi con la speranza di vederli tornare sani e salvi. Infine, l’ultima interpretazione è quella legata all’importanza che i marinai davano alle stelle, considerandole come un punto di riferimento per trovare la rotta e riuscire a tornare sulla terraferma. Anno dopo anno, la notte di San Lorenzo non perde il suo misterioso fascino, continuando ad appassionare il grande pubblico. Dagli osservatori astronomici che organizzano eventi con esperti pronti a spiegare scientificamente il fenomeno agli appassionati di astronomia, alle famiglie che si recano in montagna per cercare di intercettare almeno una stella lontani dalle luci artificiali della città, ai gruppi di amici che organizzano gite notturne in spiaggia per ammirare lo spettacolo degli sciami meteorici direttamente in riva al mare. Non sempre, tuttavia, le notti delle stelle cadenti soddisfano le aspettative, difatti le condizioni meteorologiche possono variare di anno in anno. Mentre nel 2019 e nel 2020 la presenza della luna ha interferito negativamente sulla visibilità delle meteore, il cielo del 2021 fa ben sperare. Quest’anno fortunatamente si preannunciano delle condizioni ottimali per osservare le Perseidi, con una luna che tramonterà poco dopo il tramonto e che non inciderà sulla possibilità di contemplare le stelle cadenti. Si prevede che ilpicco massimo si verificherà nella nottetra l’11 e il 12 agosto, anche se si potranno osservare durante tutto il mese e ad ogni ora della notte, ma è nella sua seconda parte che gli sciami meteorici sono più frequenti e luminosi, soprattutto poco prima dell’alba. Tutti pronti dunque a puntare lo sguardo verso nordest, dove si trova la costellazione di Perseo, preferibilmente ad occhio nudo, e a trascorrere delle speciali e magiche serate estive con il naso all’insù sognando che i propri desideri possano finalmente diventare realtà.