S&H Magazine n. 293 • Agosto 2021

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Adobe Stock | Konstantin Yuganov

10 S&H MAGAZINE

di RAFFAELLA PIRAS

A

gosto è, per eccellenza, il mese dei cacciatori di stelle cadenti, con una data simbolica, la notte di San Lorenzo, che per tradizione è individuata come notte più propizia per poterle osservare ed esprimere poi un desiderio. Non si tratta di vere e proprie stelle in realtà, secondo una teoria dell’astro­ nomo piemontese Giovanni Virgilio Schiaparelli, poi rivelatasi esatta, si tratta piuttosto di un fenomeno atmo­ sferico, singole meteore o sciami me­ teorici derivanti da comete, corpi celesti presenti nello spazio, conside­ rate dagli astronomi come palle di neve sporca che si formano ai confini del nostro Sistema Solare. Le comete, avvicinandosi al sole, evaporano e as­ sumono una forma allungata, con una

chioma e una coda di gas e polveri che lasciano dietro di sé numerosi detriti i quali, entrando in contatto con l’atmo­ sfera terrestre ad altissima velocità, fino a 50 km/secondo, bruciano per il forte attrito e il surriscaldamento e, sgretolandosi, emanano una scia lumi­ nosa dando così vita alle meteore. Un appuntamento da non perdere du­ rante i mesi estivi, quando è più facile restare di notte ad osservare il cielo, specie se ci troviamo lontano dalle città e da zone con inquinamento lumi­ noso, è quello con le Perseidi. Sono le cosiddette stelle cadenti di agosto, quelle più famose, uno sciame meteo­ rico composto da ghiaccio e polveri provenienti dalla cometa Swift­Tuttle, una cometa periodica del Sistema So­ lare scoperta nel 1862. Il nostro pia­ neta, nel corso del suo moto orbitale, attraversa questo sciame ogni anno, a

partire dalla fine del mese di luglio, e il fenomeno si protrae poi per quasi tutto il mese di agosto. Il nome “Per­ seidi” deriva dalla costellazione di Per­ seo, è proprio lì infatti che si trova il radiante e di conseguenza il punto da cui, in prospettiva, sembrano prove­ nire le scie luminose. Lo spettacolo delle stelle cadenti si ce­ lebra, per convenzione, il 10 agosto, giorno in cui ricorre la festività religiosa di San Lorenzo, ecco perché sono co­ nosciute anche come “lacrime di San Lorenzo”. Lorenzo era uno dei sette diaconi di Roma, perseguitato e ucciso nel 258 d. C., quattro giorni dopo la de­ capitazione di Papa Sisto II, insieme ad altri vescovi, presbiteri e diaconi per volontà dell’Imperatore romano Vale­ riano. Il suo martirio divenne un vero e proprio culto per la Chiesa Cattolica e da lì si diffuse la credenza popolare che


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