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Normative. Tutte le agevolazioni fiscali per la ristrutturazione casa dalla legge di bilancio 2022
Bonus, tutto quello che c’è da sapere Proroga per altri tre anni per le caldaie E’ stata prorogata di altri tre anni anche la detrazione per caldaie a condensazione, nuovi infissi e schermature solari, boiler a pompa di calore e interventi di coibentazione con aliquote che vanno dal 50 al 70 per cento per le case singole e fino all’80 per cento per i condomini quando si migliora la qualità dell’edificio. L’aliquota è invece al 36 per cento per il bonus verde in vigore fino al 2024, con tetto di spesa a 5mila euro per la ristrutturazione di altre aree verdi pertinenziali, compresi i giardini pensili. Sarà meno vantaggioso il bonus facciate, considerando che la detrazione scende dal 90 al 60 per cento, senza nessun tetto di spesa prefissato. Quando si deve intervenire sull’intonaco è da valutare la possibilità di utilizzare l’ecobonus “ordinario” vista l’aliquota più elevata. Conviene invece il bonus mobili, il cui tetto è a 10mila euro (che scende a 5mila per il 2023 e 2024) sfruttabile per acquistare arredi per le case ristrutturate con lo sconto fiscale del 50 per cento fino al 2024. Non è stato confermato il rimborso per l’acquisto dei rubinetti a risparmio d’acqua, mentre è stato rinnovato il credito d’imposta del 50 per cento per i sistemi di filtraggio domestico, fino a 1.000 euro per appartamento. Prorogate anche le agevolazioni fiscali in materia di imposte indi-
La guida.
Novitàperbarriere architettoniche Come detto, l’aliquota al 110 per cento resta, ma con scadenze diverse: sarà valida per i lavori in condominio e negli immobili di uno stesso proprietario con massimo quattro appartamenti fino al 31 dicembre 2023. Si scende poi al 70 per cento nel 2024 e al 65 per cento per il 2025. Per le villette 110 per cento
fino al 30 giugno prossimo, o al 31 dicembre se a giugno è stato fatto almeno il 30 per cento dei lavori. Per quanto riguarda le ristrutturazioni al 50 per cento, c’è tempo ancora tre anni: resta invariato il tetto di spesa di 96mila euro. La grande novità riguarda le barriere architettoniche, per il cui
abbattimento è prevista una detrazione che ammonta al 75 per cento delle spese sostenute per adeguare i luoghi di lavoro o casalingo-condominiali alle necessità delle persone con disabilità. Per l’installazione dei pannelli solari, si può usufruire della detrazione del 50 per cento anche per i sistemi di accumulo da collegare ad un vecchio impianto, con tetto fino a 96mila euro. Da quest’anno, anche l’acquisto dei box e posti auto di nuova costruzione rientrano nella lista delle spese per le quali si può optare per la cessione del credito. L’agevolazione del 50 per cento è solo sui costi di realizzazione che devono essere certificati a parte dal costruttore.
Agevolazioni. rette per l’acquisto della “prima casa under 36”: si applicano agli atti stipulati nel periodo compreso tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2022. La legge di bilancio 2022, infatti, ha prorogato di ulteriori sei mesi il termine originario del 30 giugno 2022 previsto dal decreto “Sostegni bis”. Possono beneficiare delle agevolazioni i giovani che non hanno ancora compiuto i 36 anni di età nell’anno in cui l’atto è stipulato e hanno un
indicatore ISEE non superiore a 40mila euro annui. La norma prevede i seguenti benefici: per le compravendite non soggette a Iva, esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale, mentre per gli acquisti soggetti a Iva, oltre all’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, un riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’iva corrisposta al venditore.
Ecobonus riconfermato Alcune “vecchie” agevolazioni prorogate per i prossimi anni, ma anche tante novità. La legge di bilancio 2022 ha tracciato la linea da seguire per quanto riguarda la ristrutturazione edilizia e relativi incentivi fiscali, con novità per chi ha in programma lavori alla propria abitazione e chi
vuole acquistare. Sempre confermato lo sconto in fattura e cessione del credito per tutti i lavori di tipo edilizio, anche se l’articolo 26 del decreto Sostegni ter prevede il blocco della cessione multipla dei crediti d’imposta e i contratti che violeranno le nuove norme saranno considerati nulli. Per quanto
riguarda le agevolazioni, si va dal famoso superbonus 110 alle ristrutturazioni al 50 per cento, ma anche pannelli solari incentivati, ecobonus e barriere architettoniche.
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Edilizia. Come muoversi per l’acquisto orientandosi tra le tante offerte
Love Home . La soluzione
Nuovo o da ristrutturare ? Guida agli investimenti Casa nuova o datata? Meglio un’antica residenza che conserva il fascino d’epoca o un immobile di ultima generazione, moderno e all’avanguardia? Queste le domande che chi cerca casa si pone, orientandosi tra le offerte del mercato. Tanti gli aspetti da tenere in considerazione, la cui importanza varia in base alle esigenze degli acquirenti. Vediamo però i pro e i contro di comprare una casa vecchia o nuova, analizzando le possibili sfaccettature. Partendo dalle nuove costruzioni, bisogna innanzitutto dire che danno grande spazio alla personalizzazione: nelle situazioni in cui, per esempio, si acquista prima dell’inizio dei lavori del cantiere, si possono definire da zero i dettagli estetici degli interni. Alcune di queste abitazioni sono già attrezzate con impianti di ultima generazione, con elettrodomestici a risparmio energetico, sistemi di sicurezza controllabili in remoto e persino stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Dettagli eleganti e funzionali, che consentono un considerevole risparmio sulle utenze. In termini di efficienza, una nuova costruzione genera il 60% in meno di emissioni di CO2 per nucleo familiare. Parlando di prezzi, va detto che una casa nuova costerà mediamente il 20% in più di una vecchia, anche se è auspicabile che il rischio di dover fare interventi di manutenzione straordinaria nel breve periodo
Vuoi vendere casa a zero provvigioni?
sia molto limitato. Se una nuova costruzione offre efficienza e garanzie, anche un’abitazione antica presenta una serie di vantaggi. Uno su tutti è la posizione, ubicata con tutta probabilità in aree centrali e ben funzionanti con un punteggio di percorribilità elevato. La scelta, però, non è solo questione di posizione: il carattere peculiare di un’abitazione antica è di certo ciò che più attrae gli acquirenti. Le proprietà storiche, infatti, presen-
tano tratti architettonici distintivi come pilastri decorativi, mattoni a vista, chiavi di volta. Se una nuova costruzione è facilmente personalizzabile, di sicuro non avrà quei dettagli d’epoca che ne raccontano la storia, come invece accade in un’abitazione antica. Oggi, acquistando una casa vecchia, si può inoltre trovare l’affare approfittando poi di tutti i vantaggi fiscali ancora attivi per la ristrutturazione. Alla luce di tutto ciò, è
sempre opportuno chiedere consiglio non solo a un agente immobiliare esperto, ma anche a professionisti qualificati come idraulici e architetti, per valutare il giusto investimento. In ogni caso, comunque, è importante concentrarsi su un’architettura sostenibile e garantire le più moderne tecnologie green per dare agli immobili un impatto ambientale minimo e, di conseguenza, limitati costi di gestione e manutenzione.
Tanti servizi e zero provvigioni, per vendere casa al miglior prezzo. Su questi principi si basa l’attività di Love Home, prima start up digitale fondata da Marco Volpi con sede a Cantù e a Busto Arsizio, che si pone l’obiettivo di rivoluzionare il mercato della compravendita immobiliare. Lo fa attraverso un innovativo processo di pubblicità digitale, che consente al venditore di rimanere in contatto con tutte le persone che stanno cercando una casa simile alla sua e, di conseguenza, di avere maggiori possibilità di intercettare il potenziale acquirente. In questo modo, grazie a economie di scala e tecniche innovative, si ha l’opportunità di vendere casa nel più breve tempo possibile e, soprattutto, senza provvigioni.
Nel giro di soli quindici giorni viene data l’indicazione di come potrà andare la vendita che, in ogni caso, è garantita in un lasso di tempo che va da uno a tre mesi, seguendo passo dopo passo ogni fase del processo. In questo particolare periodo, il mercato immobiliare sta andando molto bene, anche grazie alla possibilità di sfruttare i bonus statali che consentono quindi di ristrutturare con diverse agevolazioni. Love Home lavora con un team di professionisti qualificati costituito da agenti immobiliari, ufficio marketing, broker per i mutui, notaio, homestager, geometra e avvocato, offrendo quindi un servizio a 360, con il massimo risultato e vendita della casa al miglior prezzo. Love Home - Tel. 031.2258994 mail: info@lovehome.it www.love-home.it
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Risparmio energetico. Valutare le migliori tariffe di luce e gas in vista degli aumenti permetterà il risparmio in bolletta
I consigli per ridurre i consumi Partiamo dalle azioni quotidiane Nelle ultime settimane, moltissime famiglie e imprese stanno vivendo con il terrore di ricevere bollette di luce e gas salatissime, per via dei rincari ampiamente annunciati. Se appare inevitabile fare i conti con degli aumenti, si possono utilizzare dei piccoli accorgimenti per cercare di ridurre al minimo i consumi e, soprattutto, evitare gli sprechi pur vivendo in un ambiente confortevole. Ecco quindi alcuni consigli utili, da mettere in pratica non solo in questo periodo, ma sempre. E’ bene innanzitutto fare attenzione agli orari e giorni in cui si usa maggiormente l’energia elettrica: in base alla propria tariffa, infatti, ci sono momenti della giornata in cui si consuma meno, ad esempio la mattina presto, la sera e nei fine settimana. Si può quindi pensare di programmare la lavatrice o la lavastoviglie, per le quali bisogna preferire sempre i lavaggi eco, utilizzandole a pieno carico. Spesso capita poi di tenere accese le luci e la televisione anche quando nessuno le sta utilizzando, oppure lasciare apparecchiature elettriche in stand by o il caricatore del cellulare con la spina inserita: è vero che ognuna di queste cose, singolarmente, non comporta un eccessivo costo, ma
cia le tempistiche. Tra gli elettrodomestici che consumano di più, c’è sicuramente il frigorifero: evitate di inserirci cibi ancora caldi o di lasciare lo sportello aperto. Anche tenerlo ordinato garantisce migliori prestazioni, dato che l’aria circola meglio. Infine, se il vostro sistema non è un no frost, non dimenticate di sbrinare regolarmente il freezer.
Confrontare le offerte
Migliorare l’efficienza energetica delle nostre abitazioni è possibile ed è una scelta sostenibile, oltre che economica
messe insieme possono incidere sulla bolletta. E’ infatti proprio dall’impianto di illuminazione che deriva circa il 12% dell’energia elettrica consumata da una famiglia.
Efficienza energetica Importante anche fare manutenzione degli elettrodomestici, osservando la classe energetica per i nuovi acquisti: più è alta l’efficienza (la massima viene indicata con la lettera A+++) minore sarà il consumo di energia elet-
trica. Le lampade a led rappresentano la soluzione più moderna ed economica in termini di consumi, anche se hanno un prezzo maggiore, permettono infatti di risparmiare circa il 90% rispetto alle vecchie lampadine. Per quanto riguarda il riscaldamento, è buona norma limitare le temperature in casa a 20 gradi nella zona giorno e a 16-18 nella zona notte. Sempre a tale proposito è fondamentale far controllare ogni
anno la caldaia dal tecnico specializzato: la manutenzione è importante per la sicurezza, ma anche per ridurre la quantità di gas che si consuma. Per lavarsi, è sempre preferibile la doccia al bagno, anche se le tempistiche non dovrebbero eccedere i cinque minuti. Per il riscaldamento, ricordate di non coprire i termosifoni con panni, tende e così via: qualsiasi tipo di schermatura impedisce al calore trasmesso dal radiatore di diffondersi nell’ambiente che si
riscalderà più lentamente con un conseguente spreco di energia. Di notte, assicurarsi di aver chiuso bene tapparelle e finestre, in modo che non passi aria: nell’eventualità, un paraspifferi può aiutare molto.
In cucina Si può ridurre il consumo di gas anche mentre cuciniamo: innanzitutto è bene usare i coperchi sia per far bollire l’acqua sia per cucinare, mentre per le cotture lunghe, la pentola a pressione accor-
Alla luce di quanto detto, è bene confrontare le offerte di luce e gas, considerando che esistono tanti fornitori sul mercato libero dell’energia, ognuno dei quali vende l’energia elettrica ed il gas al valore che più gli conviene. Individuare il prezzo più basso in base al proprio profilo di consumo permetterà di risparmiare in bolletta. Nell’attesa di rivolgersi a esperti del settore, si può iniziare a confrontare online le offerte e valutare se c’è margine di risparmio. Chi ha ricevuto aggiornamenti tariffari da parte del proprio fornitore, deve fare attenzione al prezzo unitario applicato ai consumi di luce e gas e confrontarlo con i costi previsti dalle altre offerte del mercato. Non è detto che cambiare convenga, ma vale la pena informarsi.
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Classe energetica. Cos’è, come si calcola e chi la stabilisce. Isolare efficacemente gli ambienti interni da quelli esterni
Migliorare le prestazioni della casa Una prima valutazione anche on-line Inquinare meno, diminuire i consumi risparmiando in bolletta e alzare il valore immobiliare della propria casa. Bastano questi tre elementi per far capire l’importanza di migliorare la classe energetica dell’abitazione, fattore a cui sempre più italiani stanno ponendo attenzione. Ma come alzarla, soprattutto se è molto bassa? Innanzitutto, va detto che esistono dieci categorie: A4, A3, A2, A1, B, C, D, E, F, G. Il calcolo viene effettuato da un certificatore energetico, che ha il compito di rilasciare l’APE (Attestato di Prestazione Energetica) contenente le caratteristiche energetiche di un edificio, obbligatorio per la stipulazione degli atti notarili che si riferiscono alla compravendita, ma anche in riferimento a tutti i contratti di locazione. E’ evidente che le abitazioni di nuova costruzione godono di una classe più alta, mentre quelle datate avrebbero bisogno di interventi che, soprattutto in questo periodo, conviene fare date le agevolazioni fiscali (l’ecobonus è stato riconfermato). Bisogna considerare che una classe energetica bassa va a provocare una perdita importante dal punto di vista immobiliare, con una riduzione fino al 30%, senza contare l’inquinamento che si produce, così come il maggiore consumo a livello
ne, si possono installare le pompe di calore, ma anche montare un impianto di riscaldamento a pavimento che distribuisce il calore in maniera uniforme e funziona con una temperatura molto più bassa rispetto agli impianti tradizionali. Anche i sistemi di termoregolazione sono fondamentali, così come i contabilizzatori energetici e valvole termostatiche. Per quanto concerne il fabbisogno energetico, l’illuminazione a led è la scelta più economica e green. Il tutto può essere valorizzato alimentando gli impianti con fonti rinnovabili: fotovoltaico e solare termico permettono di produrre elettricità e di rivenderla, garantendo in pochi anni il rientro della spesa sostenuta inizialmente e per la quale sono previsti sgravi fiscali.
Cambiare conviene di energia. Da cosa deriva la classificazione energetica? Innanzitutto, la forma che caratterizza l’edificio, ma anche la sua ubicazione, senza dimenticare la qualità dell’involucro edilizio. Incidono anche i materiali della struttura, la qualità degli infissi, le condizioni climatiche e dispersione di calore, l’utilizzo di impianti e fonti di energia rinnovabile, infine gli interventi di ristrutturazione e migliorie apportate
all’edificio. Tutti gli elementi, insomma, in grado di isolare in maniera precisa ed efficace gli ambienti interni da quelli esterni. Per alzare la classe, è dunque necessario realizzare una serie di operazioni volte a conferire una nuova o maggiore qualità prestazionale alle costruzioni esistenti sotto il profilo dell’efficienza energetica. L’obiettivo è quello di ottimizzare gli scambi energetici tra l’impianto e l’ambiente esterno, migliorando così i consumi.
Gli interventi Due gli ambiti principali su cui si va ad intervenire per migliorare la propria classe energetica. Dal punto di vista edilizio, si parla di cappotto termico, ovvero un rivestimento applicabile sulla facciata già esistente e che garantisce, grazie alla presenza di diversi materiali, la protezione dell’involucro dai ponti termici. C’è poi l’insufflaggio: tramite questa procedura i muri vengono riempiti nelle loro intercapedini con materiali ter-
moisolanti, anche se in questo caso non è garantita la totale eliminazione dei ponti termici. Il secondo ambito su cui si interviene riguarda infissi e impianti: i primi vanno sostituiti, per evitare infiltrazioni d’aria dall’esterno e garantendo così una temperatura gradevole sia in estate che in inverno. Non va trascurata neppure la sostituzione dei vetri. Vanno poi installate caldaie ad alto rendimento o caldaie a condensazione. Al posto di altri strumenti di climatizzazio-
Ci sono diversi siti online che permettono di eseguire una prima valutazione della propria classe energetica, giusto per avere un’idea: è poi necessario capire quali interventi è possibile fare subito insieme ad un esperto, usufruendo dei bonus statali. Le ulteriori proroghe hanno sicuramente dato il tempo anche ai “ritardatari” di avere una seconda possibilità, che non va persa. Per l’ambiente, ma anche per le nostre tasche.
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Riscaldamento elettrico. Come risparmiare sulla bolletta pur mantenendo una piacevole temperatura
Scaldare la casa a basso consumo E’ anche un modo per essere green Pensaredipoterriscaldare la propria abitazione senza gas, legna,palleteGPLsembraimpossibile, ma non è così. C’è infatti una valida alternativa, che permette di risparmiare in bolletta nel lungo periodo, oltre che incidere meno sull’ambientepuravendounabuona temperatura in casa. Si tratta del riscaldamento elettrico, che offre diversi vantaggi, anche se bisogna valutare l’utilizzo e le dimensioni della casa. Innanzitutto, va detto che è l’ideale per abitazioni di piccole dimensioni, oppure quando non si ha la necessità di riscaldare l’ambienteognigiorno,adesempio per le residenze di villeggiatura. I vantaggisonoevidentisecisitrova lontani dalla rete di distribuzione del gas o se si intende integrare un impianto di riscaldamento già esistente: climatizzatori radianti, radiatori elettrici senza caldaia, quadri riscaldanti (riscaldamento elettricoaparete)eriscaldamentoapavimento incarnano il compromesso ideale per chi intende rispettare l’ambiente e le proprie finanze domestiche. Conviene meno, invece, perappartamentimoltograndi,anche se la soluzione venisse abbinata ai pannelli radianti. Inoltre, è sempre opportuno valutare l’assorbimento di tutti gli elettrodomestici prima di decidere, indispensabileper calcolarelapotenza necessaria e per capire l’utilità di valutare ulteriori opzioni quali ad
di riscaldamento: elettrica, ad acqua o mista. La prima può essere collegata anche all’impianto fotovoltaico. Gli svantaggi più evidenti sono due: l’incapacità di riscaldare le zone centrali degli ambienti grandi e l’incompatibilità con i mobili.
Riscaldamentoelettricoa soffitto
Un esempio di Radiatore Svedese. Riscaldare con il minimo indispensabile di energia è sempre utile.
esempio autoprodurre energia installando pannelli fotovoltaici. Sul mercatocisonovaritipidiradiatori elettrici: nei modelli classici, il calore viene ceduto all’ambiente ogni volta che la corrente, passando per una resistenza, riscalda l’aria. Quest’ultima viene così rilasciata nella stanza per mezzo di una ventola.
Radiatori svedesi Si tratta di un’ottima opzione per chi cerca un riscaldamento a basso consumo: sono infatti termoconvettori sprovvisti di ventole, che permettonodidiffonderel’ariacalda nella stanza in maniera uniforme. La parte riscaldante si trova, infatti, direttamente all’interno del radiatore. La presenza di un termo-
stato,inoltre,garantisceilconfronto tra temperatura dell’aria in entrata e quella impostata dall’utente: il radiatore si accende o spegne percependo questo scarto e facendo in modo che la temperatura resti costante. Tra i vantaggi del radiatore svedese, c’è il fatto che non bruci ossigeno e non secchi l’aria circostante, inoltre non solleva polvere e distribuisce omogeneamente l’aria calda.
Riscaldamento a pavimento elettrico Dotato di un sistema radiante a pannelli e in grado di lavorare a temperature basse, il riscaldamento elettrico a pavimento è disponibilesiasulletubazioni(impiantoad
acqua) che sui conduttori elettrici (impiantoelettrico).Perfunzionare ha bisogno di un termostato posizionato in ogni stanza della casa: il calore si propaga in maniera uniforme dal pavimento fino al soffitto. Il costo di installazione è piuttosto alto, ma la spesa iniziale si ammortizza in tempi rapidi grazie al notevole risparmio che si ottiene sulla bolletta della luce.
Riscaldamentoelettricoa parete Invisibile e silenzioso, il riscaldamento elettrico a parete funziona bene sia in autonomia che in abbinamentoadaltreformediriscaldamento. Questo impianto trasforma l’energia prodotta in calore a con-
tatto con corpi e superfici, mentre laposasipuòeffettuaresottol’intonacodellapareteounalastradicartongesso.Cosìcomeilriscaldamento a pavimento, non porta polvere né occupa spazio. La gestione del calore è controllabile, così come lo sono temperatura e orario di accensione e spegnimento. Il punto debole è che non consente di avvicinare mobili alle pareti in cui viene inserito l’impianto. Il costo di installazione è elevato, ma ammortizzabile sul medio-lungo periodo.
Il riscaldamento elettrico a battiscopa Viene installato all’interno del battiscopa lungo il perimetro di ogni stanzadicasaeutilizzatremodalità
In questo caso l’impianto viene ricopertoconilcontro-soffittoincartongesso: il calore viene rilasciato dalla superficie più calda a quella più fredda, con un principio di funzionamento che somiglia a quello del sole. Le superfici assumono buona parte della radiazione termica, consentendo di risparmiare discretamente sulla bolletta della luce.
Riscaldamento a infrarossi Se si produce elettricità attraverso un impianto fotovoltaico, non si può non prendere in considerazione il riscaldamento a infrarossi. A riscaldare le pareti della stanza saranno, al posto dell’aria, direttamente le onde elettromagnetiche, senza inquinare. I costi energetici vengono completamente abbattuti, mentre la spesa sostenuta inizialmente per installare l’impianto viene ammortizzataintempirapidigrazieaivantaggi energetici.
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Casa moderna. Tante alternative per garantire massima resa ed efficienza energetica in ogni ambiente
Illuminazione casalinga senza lampadari Ecco le soluzioni più originali e di design E’ possibile avere una casa illuminata in ogni suo angolo, senza l’aiuto dei lampadari? La risposta è sì, anche se molti di noi non ci hanno mai pensato. Anzi, al giorno d’oggi ci sono una serie di soluzioni innovative che non solo garantiscono massima resa a livello di illuminazione, ma costituiscono anche elementi di design, che danno un tocco di classe ed eleganza ai nostri interni, dando un valore aggiunto. Il lampadario è sicuramente la prima cosa che viene in mente per dare luce, ma vediamo ora quali possono essere le alternative. Innanzitutto, si può scegliere una bella plafoniera, oggi molto di moda: in commercio si trovano modelli di ogni genere o specie, da quella in vetro al ferro battuto, in stile moderno o classico. Pratica e funzionale, occupa poco spazio e si adatta ad ogni tipologia di design e ambiente. Ci sono poi le applique, un tipo di lampada fissata a una parete, in grado di sostituire a 360 gradi i lampadari. Questo perché sanno dare la stessa quantità di luce senza incidere sull’impatto estetico. Il beneficio che si ottiene è un’armonia dell’ambiente senza andare a rovinare e a minimizzare lo spazio. Accanto ad esse si possono applicare le strisce a led, che però vanno bene soprattutto per ambienti come cucina, corridoio, disimpegno o per illuminare il vano scala. Molto apprezzati sono an-
Luce smart. Come funziona
I vantaggi della domotica per connettere tutti i locali dell’abitazione da remoto
che i faretti, che si installano direttamente all’interno del soffitto. Eleganti e, al tempo stesso, decisamente meno ingombranti, si montano generalmente su cartongesso e danno vita a un fascio di luce ampio e omogeneo. Sono perfetti da installare sopra la cucina, ma anche nella camera da letto. Senza lampadario, si farà largo uso anche delle lampade da terra, per arrivare in ogni angolo: creano un effetto speciale e sanno dare suggestione ed armonia a tutto l’ambiente, anche grazie alla loro estetica, in sintonia con l’arredo. Prima di sce-
glierne una, è comunque importante valutare il giusto fascio di luce di cui abbiamo bisogno, per illuminare la stanza al meglio e valorizzare ogni complemento d’arredo. C’è infine la possibilità di scegliere lampade con led integrato: la loro potenza permette di illuminare casa senza lampadari e avere lo stesso ambienti ariosi e confortevoli, senza contare il risparmio energetico. Queste danno anche la possibilità di scegliere tra molte più tipologie di luce rispetto alle lampade alogene: una luce calda o fredda, colorata o dimmerabile
(chepermettediregolarel’intensità) per avere sempre l’illuminazione perfetta esattamente dove serve. Naturalmente ogni spazio della casa ha necessità diverse, quindi l’ideale sarebbe scegliere strumenti di illuminazione diversi, che rispondano alle esigenze: una luce più soffusa in camera da letto, chiara e decisa in cucina e nella sala da pranzo, rilassante e in grado di neutralizzare la luce del televisore nel soggiorno. Dettagli a cui magari non si fa sempre attenzione ma che faranno la differenza, provare per credere.
Sono smart, colorate, green, più convenienti di quelle tradizionali, si possono controllare da smartphone e sono adatte a case sempre più interconnesse e gestite dalla domotica. Le lampadine a led, che si sono progressivamente sostituite a quelle classiche per efficienza e qualità, guardano ormai al futuro e diventano intelligenti, ma in che modo? Sfruttando la connettività senza fili ed entrando a far parte della Lan domestica (la rete di casa) come una qualsiasi periferica di rete. E’ quindi possibile controllarle a distanza attraverso un device capace di dialogare con il sistema di illuminazione, ad esempio il nostro telefono. Sul mercato ce ne sono di diversi tipi e decidere quale sia la più adatta al proprio ambiente domestico potrebbe non essere semplice, soprattutto per chi si affaccia al mondo della domotica per la prima volta. Le differenze sono legate principalmente al tipo di connessione usata per control-
larle da remoto. Wi-Fi e Bluetooth sono gli standard più compatibili e adattabili e quelli a cui siamo più abituati. Per scegliere una buona lampada smart è inoltre consigliabile verificare la compatibilità con gli assistenti vocali (Alexa, Google Home, Siri) disponibili sul proprio smartphone o tablet, perché proprio grazie a loro sarà possibile accenderle, spegnerle, cambiarne colore e intensità semplicemente usando la voce. Oltre a tutto questo, bisogna considerare che le led sono a risparmio energetico: composte da semiconduttori che generano la luce, permettono di risparmiare, a parità di luce emessa, fino al 90% di elettricità rispetto a una lampadina a incandescenza.
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Vacanze. Design, confort ed eleganza, soluzioni uniche sul Lago di Como
Consigli prima di vendere.
My Home in Como Gestione di affitti brevi Una collezione di proprietà che riflettono originalità, bellezza ed esclusività per far vivere esperienze di viaggio uniche e fidelizzare il turista, affinché torni. Questa è My Home in Como, agenzia fondata nel 2014 dall’imprenditrice e creativa Daniela Maviglia, che gestisce 80 proprietà a Como città e sul primo bacino del lago. C’è chi raggiunge il Lario per la prima volta, se ne innamora e decide di investire, ma anche chi ha una seconda casa poco sfruttata che, invece, può generare un vero e proprio business. MHC è in grado di realizzare i sogni dei turisti e riconoscere le necessità di chi affitta e, proprio per questo, è in costante espansione: i suoi punti di forza sono l’offerta orientata alla bellezza e al servizio, case di charme curate nei minimi dettagli, servizi personalizzati e cura della comunicazione con l’ospite, cortesia, disponibilità e passione per il lavoro. Il tutto grazie a un team unito e affiatato, in perfetta sinergia. My Home lavora in partnership con vari attori del territorio ed internazionali, anche di nicchia: wedding e travel business agency orientate allo smart working, alla ricerca di case selezionate. Con l’ottimismo che la contraddistingue, l’agenzia sta affrontando in maniera positiva e fiduciosa la transizione dall’era pre Covid a og-
Accrescere il valore con piccoli e mirati interventi gi, con tanti cambiamenti sul mercato del turismo che, se valorizzati, possono diventare opportunità. «Abbiamo dovuto riadattarci spiega Maviglia - c’era stata una massima espansione alla fine del 2019 con la previsione di un 2020 incredibile, poi abbiamo dovuto rimodulare tutto pur mantenendo lo stesso livello di servizio, non senza le grosse difficoltà che tutto il settore ha vissuto. E’ stata dura ma ce l’abbiamo fatta. Il 2021 è iniziato in sordina, ma poi la stagione è stata quasi da record: lavorando la metà dei mesi, abbiamo raggiunto e superato il fatturato del 2019». Già, perché se prima del Covid c’era passione per il Lago di Como,
ora questo sentimento è cresciuto. Basti pensare che lo scorso novembre è stato ricco di arrivi, cosa che prima della pandemia era assai inusuale. Anche le previsioni per il 2022 sono ottime. «Secondo noi ci sarà una forte spinta in avanti, sarà un anno eccezionale – aggiunge Maviglia – c’è curiosità di conoscere anche quello che è vicino a noi, con il turismo di prossimità. I comaschi, inoltre, si sono accorti che non vale la pena lasciare una seconda casa vuota, quando c’è l’opportunità di farla rendere e tenerla in ordine. Approcciamo quindi l’affitto breve, c’è grande movimento di investimento, anche da parte di stranieri». La ri-
chiesta del mercato è sicuramente orientata a Como città, al primo bacino ma sempre più anche ai borghi minori del lago, meno turistici e meno conosciuti dai viaggiatori internazionali. Che sia una villa con piscina, un appartamento vista lago o un loft in centro Como, la vacanza diventa una vera e propria esperienza, da conservare per sempre nel cuore. Affidare a My Home in Como il proprio immobile dà la certezza di valorizzarlo al meglio, ricavandone un guadagno senza il minimo sforzo: sarà l’agenzia a occuparsi di tutto, trasformando la vostra seconda casa nella location da sogno dei turisti di domani. www.myhomeincomo.com
Chi vuole vendere la propria casa, può aumentarne il valore facendo piccoli interventi che, in fase di contrattazione, avranno un notevole peso. Si dovrebbe innanzitutto ammodernare l’impianto di riscaldamento, con soluzioni più sostenibili dal punto di vista ambientale. Questo non solo sarà visto positivamente da chi ha a cuore il rispetto della natura, ma verrà percepita come una possibilità di risparmio per il futuro. Oltre agli impianti, un altro punto debole degli immobili meno recenti possono essere la pavimentazione e gli infissi, che sono anche fra gli aspetti che saltano subito all’occhio quando si entra in una casa per visitarla la prima volta. Anche una bella imbiancata di pareti e soffitti farà sembrare la
vostra casa più ordinata e pulita: con un investimento contenuto, si può dare all’immobile un’aria subito più curata e fresca. Sistemare le crepe e i difetti dei muri, rinfrescare i colori delle pareti e cancellare i segni lasciati dal tempo daranno all’immobile un’aria più appetibile e gli acquirenti saranno felici di pagare un po’ di più per togliersi il pensiero di dover imbiancare e fare piccoli interventi di manutenzione ordinaria. Per aumentare il valore di un immobile in vista della vendita, infine, è importante non dimenticarsi delle pertinenze e di tutte le aree esterne della proprietà. Un appartamento con balconi e terrazzi curati avrà subito un valore maggiore, così come una casa con un giardino ben tenuto.
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Eternit. Tutte le informazioni utili per una corretta procedura di smaltimento e i costi da sostenere
Dal 1992 l’amianto è considerato “cancerogeno di classe 1” Coperture,divisori,locali caldaie e molti altri ambiti: l’amianto, purtroppo, è ancora presente in diverseproprietà,poichéèstatoun materiale largamente usato nell’edilizia. La suadiffusioneeragiustificata dalle caratteristiche di resistenza adalte temperature, agliagenti chimici, isolamento elettrico e termico, resistenza meccanica, resistenza al fuoco, basso costo. Sembrava quindi perfetto per l’edilizia, ma altamente dannoso per la salute. Fu prodotto a partire dai primi anni del ‘900 e largamente utilizzato anche per oggetti di uso quotidiano. Ben presto però, intorno gli anni ‘60, si iniziò a capire che la polvere di amianto costituiva un danno per l’uomo in quanto poteva causare cancro o malattie respiratorie. Nonostante questo, la sua produzione continuò fino agli anni ‘80 e, solo nel 1992, questo materiale venne vietato in Italia, poiché riconosciuto come “cancerogeno di classe 1”. E’ quindi fondamentale smaltirlonelgiustomodo,innanzituttoper la sicurezza personale. Questo perché è costituito da un gruppo di fibre minerali presenti in determinate rocce: spesso è chiamato eternit dal nome della principale industria che lo trattava e che produceva cemento amianto per lastre.
Lasuapericolositàconsistenella capacità che i materiali composti da amianto hanno di rilasciare fibre potenzialmente inalabili e anche nell’estrema suddivisione cui tali fibre possono giungere. Solo se il materiale è danneggiato o viene rovinato (interventi di manutenzione, vandalismo e così via) si verifica un rilascio di fibre, che costituisce un rischio potenzia-
le. Purtroppo, però, non è sempre semplice riconoscerlo. Nell’edilizia l’amianto è stato utilizzato per coperture in cemento-amianto, grondaie, pluviali, tettoie, coibentazioni del sottotetto, quali lane e feltri in amianto, cassoni e serbatoi, canne fumarie (camini) e molti altri settori. Ancora oggi, ci sono diversi edifici con superfici in amianto.
Come bonificarlo La bonifica dell’amianto avviene attraverso la rimozione: sicuramente l’operazione più drastica che consiste nell’asportazione e trasporto in discarica dell’elemento realizzato in amianto. Comporta costi elevati e richiede l’applicazione di un nuovo materiale, in sostituzione dell’amianto rimosso.
È il procedimento più diffuso, perché elimina ogni potenziale fonte di esposizione. Produce notevoli quantitativi di rifiuti tossici e nocivi, che devono essere correttamente smaltiti.
Costi Per quanto riguarda i costi di rimozione, occorre considerare lo smaltimento, le distanze dalla discarica
autorizzata più vicina, la difficoltà dell’intervento e così via. Partiamo dai prezzi per lo smaltimento, che possono andare indicativamente dai 10 euro al mq per quantità superiori ai 500 mq di superficie, ai circa 15/20 euro per quantità inferiori a 100 mq di superficie. A questi costi vanno aggiunte le spese per il noleggio delle attrezzature e le misure di sicurezza come ponteggi, parapetti, linee vita, reti protettive e così via. I prezzi sono anche soggetti a modifiche imposte dalla distanza del cantiere, difficoltà esecutive, struttura dello stabile, distanza dalle discariche autorizzate. La procedura corretta, nel caso ci si accorgesse della presenza di amianto, è la nomina di un responsabile per il controllo e la manutenzione, che procederà alla valutazione del rischio legato al potenziale rilascio di fibre nell’aria e vigilerà circa l’integrità del materiale attraverso ispezioni. Il responsabile può essere un tecnico abilitato quale geometra, ingegnere, architetto, perito, geologo. Il professionista, in caso di dubbi, potrebbe richiedere un campionamento del materiale e la successiva analisi. In relazione ai risultati della valutazione si dovranno mettere in opera degli interventi, ma la bonifica è sicuramente la via da seguire.
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Novità. Dai sanitari al box doccia, tutti gli accorgimenti verso la scelta migliore per il benessere psicofisico
Arredare il bagno in maniera pratica Con modernità, funzionalità e in stile Il bagno è uno degli ambienti più importanti della casa, da tenere con cura ma anche arredare nel giusto modo, affinché sia esteticamente accogliente, ma anche funzionale. Ma come scegliere gli accessori nella maniera corretta? Partiamo innanzitutto dai sanitari, che possono essere elementi sospesi o a terra. I primi sono ancora i più diffusi, soprattutto nelle costruzioni più vecchie o da chi non sa rinunciare al gusto classico. La loro caratteristica principale è lo scarico a pavimento: si tratta di modelli più semplici da installare, in quanto vanno in appoggio sul pavimento e assicurano una distribuzione del peso più uniforme. Inoltre, sono facili da sostituire e riparare in caso di guasto. Sono però sicuramente più ingombranti e quindi richiedono più spazio, oltre al discorso pulizia attorno e sul retro, che risulta più difficile e complessa. Per quanto riguarda invece i wc sospesi, sono quelli più comuni nei bagni di nuova costruzione, anche perché in genere hanno un design più moderno e minimal. Vengono scelti anche perché risultano essere più pratici e occupano meno spazio, senza contare che rispetto ai sanitari a terra, permettono una migliore pulizia del pavimento e del sanitario stesso.
glio scegliere pochi mobili che non soffochino l’ambiente, ma ricchi di cassetti per disporre tutti gli strumenti che possono servire e riporre i prodotti di riserva, così da non doversi spostare in altre stanze per trovarli.
I materiali Per qualcuno, pulire il bagno è un vero e proprio incubo: perché allora non scegliere materiali che ci permettano di farlo in minor tempo, pur con un’ottima efficienza? Di solito il bagno viene rivestito, almeno in parte, da piastrelle, che hanno sì una funzione estetica e di protezione dall’umido, ma risultano poi un covo di polvere, che si annida sia nelle cornici che ne delimitano l’altezza, sia lungo le fughe. Scegliendo la pietra, si evita questo problema. Una soluzione sostenibile che consente pulizie con facilità, dando al bagno un effetto ancor più rilassante. Il loro design conferisce un’atmosfera pulita ed ordinata oltre a rendere visivamente ampia la superficie del bagno. Anche questi hanno qualche svantaggio: la parete sulla quale vengono installati deve avere un certo spessore per poter sostenere i complementi, inoltre può essere necessario creare una contromuratura per garantire il sostegno di grandi pesi. Alcuni modelli, infine, possono raggiungere
costi più elevati rispetto ai sanitari tradizionali.
Box doccia Per scegliere il box doccia più adeguato, bisogna innanzitutto focalizzarsi sulle dimensioni della stanza: in presenza di un bagno molto piccolo, ad esempio, è meglio optare per docce senza porte. Se non se ne può fare a meno, una buona scelta per ottimizzare lo spazio è anche quella dell’anta
scorrevole, anche se esteticamente può non essere il massimo. Ultimamente è molto in voga la doccia “walk in”, un vetro fisso singolo, grazie al quale è possibile parlare sia di eleganza estetica, sia di facilità nella pulizia, anche se bisogna stare attenti agli schizzi che fuoriescono. Per quanto riguarda il piatto doccia, la ceramica coniuga alla perfezione eleganza e facilità di pulizia. Un cenno va però dedicato
anche al piatto doccia in resina: leggero, antiscivolo e resistente alla formazione dei batteri.
Accessori Per evitare sprechi d’acqua e quindi ridurre i consumi, i rubinetti con cellula fotoelettrica sono l’ideale. Lo stesso vale per le luci dotate di timer o che vengono attivate tramite sensori di movimento. Per gestire bene gli spazi, è me-
La luce L’illuminazione del bagno è fondamentale, perché contribuisce a creare l’atmosfera giusta. L’idea migliore è quella di optare per una luce diffusa per i momenti da passare in bagno, in modo da illuminare bene ogni sanitario e poi aggiungere delle applique con una luce più soft da utilizzare quando ci si rilassa in vasca o in doccia.
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Salute e benessere. Capire le varie esigenze per individuare le migliori soluzioni e riposare meglio
Come scegliere il materasso più idoneo Ascoltare il proprio corpo al risveglio Mediamente trascorriamo nel letto un terzo della nostra giornata, ecco perché per riposare al meglio e non svegliarsi stanchi e con dolori, è fondamentale scegliere il materasso più adatto alle nostre esigenze. Ci sono tantissimi aspetti da valutare, partendo proprio dal nostro corpo, anche se alcune indicazioni sono universali: innanzitutto il materasso deve sostenere il corpo in modo ergonomico, consentendo alla colonna vertebrale di assumere la sua curvatura fisiologica e ridurre la pressione di appoggio di articolazioni come le spalle. Se è troppo rigido, solleciterà le articolazioni e farà sì che il corpo assuma una posizione non corretta. Al contrario, se è troppo morbido, spalle e natiche tenderanno a sprofondare determinando una curvatura scorretta della colonna. Per tutti questi motivi è bene scegliere un materasso ergonomico. Oggi sul mercato ce ne sono di diversi tipi e la scelta va fatta in base ad alcuni parametri quali il peso corporeo, la statura, la posizione del sonno preferita, la temperatura ambientale, le eventuali problematiche di natura muscolo-scheletrica (mal di schiena, fibromialgia, ernia del disco, dolore cervicale, artrosi, reumatismi, reflusso gastroesofageo), le abitudini e il comfort generale. Nella scelta, il fattore dimensioni risulta fondamentale per un riposo ottimale: per ottenere un sonno di
Materiali. Memory,molleolattice
La scelta va orientata in base alla posizione nel sonno qualità, deve essere garantita la distensione di gambe e braccia senza arrivare ai bordi: ciò significa che il materasso avrà una lunghezza ed una larghezza di 20-30 cm in più rispetto alla struttura corporea. Inoltre i materassi con un’altezza compresa tra i 20 e i 30 cm, sono quelli che garantiscono il migliore sostegno. Ma qual è l’ideale per noi? Ci sono i materassi in lattice che offrono un buon supporto alla colonna vertebrale, utilizzando sostanze naturali. Uno svantaggio di questo materiale è la sua forte sensibilità all’umidità che tende a
rovinarlo rapidamente. I materassi in memory foam sono invece realizzati con strati di schiuma poliuretanica di diverse densità che, grazie alla mescola con particolari sostanze, tendono a modellarsi in base alla temperatura del corpo, garantendo una maggiore adattabilità alle nostre curve fisiologiche. Sono utili per chi ha difficoltà a dormire comodamente, chi soffre di stanchezza cronica o qualche tipo di dolore muscolare. I materassi a molle, infine, restano i più utilizzati: il loro cuore è formato da molle che garantiscono elasticità e so-
lidità e consentono una buona aerazione, rendendoli in genere adatti a chi suda molto e vive in aree molto calde d’estate. Sono utili anche per le persone in sovrappeso, potendo offrire un supporto più rigido e rendendo più semplice sdraiarsi e rialzarsi. Mediamente un materasso ha una durata di 10 anni (circa 30mila ore di utilizzo) poi, causa le pressioni del nostro corpo e l’usura dei materiali, anche quando apparentemente ancora in buono stato, andrebbe cambiato perché non più in grado di dare il giusto supporto al nostro corpo.
Anche la posizione in cui dormiamo ci può indicare qual è il materasso migliore per noi. Chi riposa sul fianco, dovrebbe scegliere un materasso che possa offrire supporto e sollievo nei punti di pressione. Quelli migliori per dormire in questa posizione sono in memory foam o, in alternativa, i più recenti materassi ibridi. Chi sta a pancia in su ha bisogno di un buon sostegno, in particolare per la parte inferiore della colonna vertebrale. Il presidio migliore deve quindi supportare la parte bassa della schiena e mantenere la curva naturale della colonna. Un modello troppo morbido può far assumere
una posizione innaturale alla parte bassa della schiena, ma un letto troppo rigido provoca tensione nei muscoli lombari. Un materasso medio-rigido è quindi la scelta ottimale. Chi invece dorme a pancia in giù, ha necessità di una superficie rigida che non permetta ai fianchi o al torace di affondare rispetto al resto del corpo, in modo da evitare il mal di schiena. Il presidio migliore per dormire in questa posizione è quindi un modello in lattice o a molle. Chi dorme in coppia e ha esigenze diverse, può infine optare per un materasso bi-zona, costituito da due materassi singoli di diverse tipologie accoppiati insieme.
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Segreti. Poche semplici mosse di rinnovamento interni senza ristrutturare e con un occhio al budget
Fantasia, freschezza e consigli utili Tante idee per rinnovare la propria casa Cambiare fa bene all’umore. Spesso vorremmo farlo anche nelle nostre case, ma non iniziamo nemmeno per paura che il nostro budget sia troppo limitato, così da non permetterci di realizzare tutto quello che sogneremmo. Invece cambiare con poche risorse è possibile, basta metterci un pizzico di fantasia e seguire qualche consiglio utile. Si può partire, innanzitutto, da una modifica della disposizione dei mobili: questo dà l’impressione di vivere in una nuova abitazione. Soprattutto in presenza di arredi ingombranti e pesanti, si può aggiungere qualche elemento nuovo. Se nemmeno questo funziona, si può dare nuova vita ad armadi, cassettiere, sedie, tavoli che risultano oramai vecchi ridipingendone gli sportelli. Meglio usare una tonalità neutra simile per abbinarli: una mano di bianco, ad esempio, riesce sempre ad uniformare, anche quando si tratta di mobili di epoche e forme differenti. Ma anche i nuovi grigi o i nuovi beige riescono a rendere più moderno e raffinato un mobile datato. Per rinnovare, è possibile anche cambiare le maniglie delle porte, le gambe dei divani o dei tavolini. Se non avete piante, potete pensare di creare un angolo green: una ventata di freschezza nella casa che porta allegria e colore, oltre a rendere l’ambiente più acco-
Piastrelle adesive
Facili da applicare e resistenti, cambieranno il volto di bagno e cucina
gliente e salutare. Un aspetto fondamentale sono sicuramente anche le pareti: si può dipingerle o decorarle anche senza ricorrere a imbianchini, ma facendolo personalmente. Se gli ambienti sono ristretti e ricevono poca luce naturale, prediligete il bianco (o le sue varianti leggermente più calde o fredde) e una finitura semilucida per diffondere al meglio la luce. Se invece amate il colore, individuate una parete particolare e datele una tinta interessante che dia carattere. Non solo la pittura, però, conferisce un aspetto nuovo
all’abitazione: ci sono anche altri modi per dare un nuovo look alle pareti, per esempio la carta da parati o gli adesivi da muro con i quali ci si può sbizzarrire. Anche rinnovare le porte darà una svolta: senza necessità di cambiarle, che comporterebbe una spesa importante, si può dipingerle, magari scegliendo dei colori accesi. Se invece c’è la necessità di illuminare una stanza buia, le porte interne con vetro contribuiscono a far passare la luce naturale, quindi sono un’ottima scelta. Un altro consiglio è quello di sostituire le tende: una mossa
molto semplice che può trasformare completamente l’aspetto dello spazio. Ci sono davvero possibilità infinite: si può optare per tende su binario, tende ad anelli su bastone, tende a pacchetto o a rullo oppure si possono combinare due di questi metodi oscuranti e decorativi. Anche per tipologia di tessuti, colori e prezzi c’è solo l’imbarazzo della scelta. Di trucchi per cambiare l’aspetto della propria casa senza indebitarsi ce ne sono quindi molti: olio di gomito e fantasia saranno gli ingredienti fondamentali, per farvi amare lo spazio in cui vivete.
Sapevate che è possibile avere delle piastrelle nuove, moderne e originali, senza liberarsi di quelle vecchie con tutto ciò che questo comporterebbe? La soluzione risiede nelle piastrelle adesive, cover disponibili in diversi formati che si applicano sopra a quelle vecchie in ceramica e permettono di dare un nuovo look al bagno o alla cucina senza eseguire lavori di muratura. L’applicazione è facile e veloce, così come la rimozione che non lascia residui anche dopo anni. Sono lavabili, resistenti, certificate, ignifughe e atossiche. L’idea perfetta, insomma, di home décor per dare nuova vita alle pareti con un tocco di colore: basterà semplicemente scegliere il pattern e le misure che più si adattano all’arredamento e applicare l’adesivo in pochi minuti, regalando agli interni dettagli di stile unici. Generalmente sono semplicis-
sime da installare grazie alla pellicola autoadesiva, veloci da pulire e fatte per durare nel tempo. Inoltre, grazie alle caratteristiche tecniche sono resistenti all’usura e all’attacco di funghi e batteri, lavabili, idrorepellenti e resistenti all’umidità. Ecco però qualche consiglio pratico: per prima cosa, assicuratevi che la superficie su cui andrete ad applicare l’adesivo sia perfettamente liscia. Eventuali imperfezioni potrebbero infatti impedire la perfetta aderenza. Prima dell’applicazione, è necessario pulire ogni piastrella o la superficie con cura, eliminando ogni residuo di polvere. Se avere scelto un adesivo che corrisponde perfettamente alla dimensione della singola piastrella, abbiate cura di far coincidere l’angolo dello sticker con quello della piastrella lasciando scoperte le fughe per un migliore effetto estetico.
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Consigli. Trucchi e idee per organizzare al meglio lo spazio dedicato al ripostiglio
L’importanza di uno sgabuzzino ordinato La praticità è indispensabile in ogni casa Molto spesso capita in fase di costruzione o ristrutturazione di sacrificare lo spazio dedicato al ripostiglio per ingrandire una camera da letto, il soggiorno o qualche altro spazio della casa. Un errore di cui ci si rende conto solamente iniziando a viverci, perché il valore di un ripostiglio è insostituibile per tenere in ordine l’appartamento e per riporre oggetti che altrimenti non sapremmo dove conservare. Attenzione, però, perché questo spazio non deve essere usato come un buco porta cianfrusaglie, dove accatastare scatole varie, tra cui poi bisogna farsi spazio anche solo per accedervi. Ma come fare per ottimizzare gli spazi? Che sia uno sgabuzzino grande o piccolo, bastano dei piccoli suggerimenti per sfruttare al meglio ogni centimetro e tenere sempre tutto in ordine.
Organizzare mobili e mensole Innanzitutto, si può procedere con l’acquisto di un mobile senza ante dove inserire tutti gli oggetti. L’aspirapolvere, le conserve di cibo, detersivi e così via. L’importante è che ogni cosa abbia il suo scompartimento personale in modo tale da avere un quadro più lineare degli oggetti all’interno, senza il rischio di dare qualcosa per perduto o di far scadere qualche alimento. E’ anche utile inserire tutto in vari contenitori, pratici
e comodi per mantenere l’ordine e individuare tutto subito senza dover stare a cercare. Ne esistono di varie dimensioni e strutture, adatti a contenere di tutto, dalla carta igienica alle scarpe. Attenzione anche a sfruttare tutti gli spazi verticali, con le sacche da appendere alla cima del mobile o alla porta. Qui anche gli asciugamani resteranno ordinati e senza alcuna piega. Se acquistiamo degli scaffali, facciamo anche attenzione all’aspetto estetico, oltre che alla funzionalità: è consigliabile optare per quelli in acciaio, facilissimo da pulire e resistente all’umidità, o in legno trattato: sono i materiali perfetti per degli scaffali resistenti, funzionali e soprattutto duraturi nel tempo. Un’alternativa eccellente e altrettanto funzionale agli scaffali sono i vani e le mensole in cartongesso. Si possono fissare direttamente al muro per metterci qualunque cosa, dai libri alle pentole o piccoli oggetti che non siano troppo pesanti.
Fissare le etichette Non dimentichiamoci anche degli attrezzi da giardinaggio o per le riparazioni fai da te: gli attrezzi del mestiere sono tra gli oggetti che più creano confusione, non solo perché sono tanti, ma anche per le loro dimensioni. Si può a questo proposito appendere qualche cestello alle pareti dove infilare gli
Il ripostiglio è essenziale in ogni casa e serve a tenere in ordine e a portata di mano più roba possibile
Accorgimenti Se il ripostiglio funge anche da dispensa, è bene conservare gli alimenti in barattoli di vetro ermetici e trasparenti non solo per preservarne le proprietà nutritive, ma anche per riconoscerne subito il contenuto
articoli più piccoli, avendo però cura di raggrupparli per uso o tipologia. Gli attrezzi più ingombranti come rastrelli, scope e tubi possono essere appesi tramite ganci al muro. Se il ripostiglio funge anche da dispensa, è bene conservare gli alimenti in barattoli di vetro ermetici e trasparenti non solo per preservarne le proprietà nutritive, ma anche per riconoscerne subito il contenuto. Un utile accorgimento è quello di attaccare
un’etichetta o un cartellino sulla scatola in modo da capire velocemente dove si trova questo oggetto piuttosto che un altro. La ricerca sarà decisamente più facile.
Spazi per il ripostiglio Alla luce di tutte queste considerazioni, si può cercare di ricavare un ripostiglio anche dove non pensavamo potesse starci: in fondo al corridoio, ad esempio, si può costruire una parete con pannelli
di cartongesso e porta a battente. Sono sufficienti anche solo pochi centimetri di profondità per ospitare moltissime cose. Un’altra alternativa può essere quella di sfruttare l’altezza, se la casa è molto piccola: un abbassamento portante in cartongesso nell’antibagno o nell’ingresso, ad esempio, permette di montare faretti da incasso e ricavare un vano dove riporre oggetti ingombranti e che non si usano spesso.
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Jolly Service. Vasta scelta di servizi nel campo del facility management
Orto indoor. Ecco i segreti
Puliziadifinecantiere Garanziainungiorno Tecniche di pulizia professionale sia per il mondo civile che industriale, con prodotti certificati di alta qualità per l’igienizzazione e rispettando il sistema ecologico degli ambienti trattati. Jolly Service è una società con sede a Mozzate, che offre per il territorio di Como e Varese una vasta gamma di servizi nel campo del facility management, dai servizi di pulizia a quelli di manutenzione del verde, ma anche servizio di imbiancatura, manutenzione di impianti elettrici, facchinaggio, rimozione neve e molto altro. La pulizia di fine cantiere è, da oltre dieci anni, uno dei suoi punti di forza: grazie alla collaborazione con imprese edili locali, Jolly Service viene contattata a fine lavori per la pulizia di fondo e sanificazione. «Operiamo con squadre specializzate che utilizzano sia prodotti specifici che macchinari diversi da quelli delle pulizie ordinarie – spiega Flaviano Giola, alla guida della società da 12 anni e laureato in scienze politiche all’università di Pisa - siamo in grado di eseguire anche lavori in quota, quindi con piattaforme aeree. Tendenzialmente, completiamo un appartamento trilocale in una giornata, con 4 /5 persone al lavoro. Se l’appartamento è più grande, aggiungiamo una squa-
Gli ortaggi che si possono coltivare in appartamento
dra. Spesso i Clienti chiamano e da una settimana all’altra necessitano di avere la casa pulita, per l’arrivo dei mobili». In questo particolare momento, è fondamentale anche poter garantire una corretta sanificazione: Jolly Service, certificata nel settore, esegue la nebulizzazione con perossido di idrogeno o ipoclorito di sodio, come prescritti dalla circolare del Ministero della Salute. Può quindi rilasciare le certifi-
cazioni di avvenuta sanificazione. «Abbiamo protocolli interni di sicurezza per tutto ciò che riguarda l’emergenza Coronavirus – aggiunge Giola – per noi è importante il rispetto della sicurezza che garantiamo ai nostri Clienti e anche a tutti i nostri operatori i quali indossano correttamente mascherine, guanti e ogni dispositivo di sicurezza, nonché essere tutti muniti di green pass rafforzato». La preparazione e l’efficienza
degli addetti, formati da un’azienda certificata del settore, fa sì che ogni richiesta sia seguita ed eseguita nel modo più efficiente ed efficace: dalla pulizia delle grandi vetrate alla rimozione dei graffiti, dai trattamenti specifici per ogni superficie alle pulizie di fine cantiere: l’esecuzione di ogni lavoro viene prima studiata nel dettaglio per garantire sempre il miglior risultato. Jolly Service www.jolly-service.org
Essereprividiunospazio esterno non significa necessariamente non poter coltivare delle piantine, di cui gustarne i prodotti a chilometro zero. Ci sono infatti diversi ortaggi che si possono coltivare a casa, al chiuso. Si parla, ad esempio, di scalogno, ravanelli, erbe aromatiche come basilico, rosmarino,coriandolo,erbacipollina, timo, ma anche spinaci, pomodori e fragole. E’ necessario avere un contenitore con fori di drenaggio e delterricciodibuonaqualità:seper alcune piante vanno bene anche piccole fioriere, le verdure più grandiavrannobisognodicontenitori più grandi e profondi, in modo che le loro radici abbiano spazio per espandersi. Le erbe aromati-
che, per esempio, possono essere coltivate in vasi che hanno anche 30cmdialtezza,mentrealtriortaggi,comeipomodori,hannobisogno dicontenitoridi50/60cmdidiametro.Devonoinoltreesserepreparati con dell’argilla espansa o della ghiaia sul fondo. E’ bene anche scegliere una finestra soleggiata o, in alternativa, bisogna procurarsi delle luci artificiali, che aiuteranno le piante a crescere meglio. Anche la scelta del terriccio non va sottovalutata: può essere di quelli tradizionali, già fertilizzato, oppure biologico già concimato. Ad esso bisogna aggiungete sempre della sabbia a grana spessa, che deve corrispondereacircail10%deltotale,capace di drenare facilmente l’acqua.
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Consigli. Arredare fai da te le aree esterne con idee semplici a costo zero creando qualcosa di unico ed originale
Sfruttare oggetti di riciclo con fantasia Dare nuova vita agli spazi esterni Il giardino è uno spazio importantissimo per ogni casa, ce ne siamo accorti soprattutto nei lunghi mesi di lockdown. Spesso vorremmo rinnovarlo o abbellirlo, ma il nostro budget contenuto non ci permette di realizzare questo desiderio. Con un po’ di fantasia e voglia di fare, si può però dare un nuovo volto riciclando semplicemente ciò che abbiamo già in casa e che magari butteremmo. Partiamo, ad esempio, con un bel tavolino e panche fatte interamente con pallet e vecchi bancali: si trovano a bassissimo prezzo o addirittura gratuitamente, dato che molti magazzini, negozi o supermercati tendono a cederli, inoltre un “salottino” di questo genere è estremamente semplice da fare. Dopo avergli dato la forma e le dimensioni che desideriamo, basta metterci sopra un cuscino per ottenere una comodissima panca. Lo stesso vale per il tavolino, da completare con una tovaglia o un bel vaso di fiori. Un tavolo si può ricavare anche dal tronco di un albero: se, ad esempio, abbiamo appena tagliato una pianta dal busto molto grande, se ne possono riutilizzare alcune parti per creare un bel tavolino o delle sedie e degli sgabelli decisamente caratteristici. Se poi abbiamo a disposizione tronchetti più piccoli e di forma cilindrica, piallandoli un po’ e passando su di essi impermeabilizzante e vernice, si può ottenere una panchina con fioriere, sovrapponendo elegantemente i tronchi e lasciando alle due estremità lo spazio per sistemare terra, dove seminare i nostri fiori. Il legno si può sfruttare anche in un’altra maniera, nel caso avessimo pezzi più grezzi: un elemento caratteristico dei giardini sono infatti i piccoli sentieri in pietra, sterrato o legno. Con delle vecchie tavolette, posizionate a nostro piacimento, otterremmo un percorso.
Arredi Quanti barattoli in vetro abbiamo buttato, pensando di non poterli più utilizzare? Senza contare che molti di questi, spesso, hanno anche un bel design e resistono bene a vari tipi di intemperie, ad esempio i barattoli della marmellata. Perché allora non riciclarli per abbellire il nostro giardino? Un’ottima idea è quella di trasformarli in piccole lampade: possiamo lasciarli così e inserire semplicemente all’interno delle candele, oppure collegarli tra di loro e alla rete elettrica e posizionare delle lucine led che daranno un tocco di eleganza, soprattutto nelle serate estive. Si può anche dipingerli, magari per abbinarli con i colori del nostro giardino. Oltre al vetro, anche la plastica può prendere nuova vita, creando con le bottiglie vuote dei vasetti contenenti erbe aromatiche o fiori. Basta tagliare la testa della bottiglia ed utilizzare la parte inferiore come vasetto. Sempre con le bottiglie in plastica possiamo creare un giardino verticale, dispo-
nendole a piacere sulla parete esterna di casa, magari decorandole. Il colpo d’occhio sarà davvero invidiabile. Perché, infine, non dare anche ospitalità agli uccellini che visitano il nostro giardino, costruendo delle casette in legno? Se ne trovano molte in vendita, ma la loro costruzione è talmente semplice e richiede così pochi materiali, che farle da soli è decisamente un’ottima idea. Per abbellire il nostro giardino, possiamo posizionarle vicino agli alberi o magari utilizzarle per dare un tocco di vita e di colore a qualche muro di confine. Basta quindi avere un pizzico di fantasia e di buona volontà per trasformare l’outdoor in qualcosa di unico ed originale, senza spendere nulla o quasi.
Versione zen
Per tutti gli amanti dello stile orientale Avete mai pensato di creare a casa vostra un giardino zen? Non è semplicissimo, ma ci si può provare. Si tratta di un ambiente in stile orientale che favorisce la meditazione, immerso nella natura. Gli elementi che non possono mancare sono le pietre e le rocce, che rappresentano la stabilità sinonimo di pace interiore nell’individuo che può essere raggiunta solo tramite una profonda riflessione sulla propria persona. C’è poi l’acqua, che rappresenta tutto ciò che nel mondo è instabile, mutevole e mobile. Occorre quindi seguire determinate indicazioni per creare un’oasi perfetta che riesca a conciliare giardinaggio e meditazione. Servono rocce poco lavorate, in numero dispari (la disparità e l’asimmetria sono fondamentali), va poi creato un piccolo sentiero la cui uscita dovrebbe non essere visibile dall’entrata, perché generalmente esso conduce ad un luogo nascosto. Si sceglieranno delle piante sempreverdi affinché il giardino non ne risenta durante l’inverno. Non possono mancare ovviamente le distese di sabbia, da recintare per mantenerle al proprio posto. Se c’è spazio, è bello inserire anche una fontana per un risultato ancora più rilassante. Nessuno di questi elementi ha una mera funzione estetica, tutto ha un significato a volte criptico la cui spiegazione viene lasciata alla libera interpretazione. Realizzare un giardino zen può essere una soluzione per creare un piccolo momento di relax: molti di essi sono per lo più temporanei, si possono quindi cambiare le forme e mutarne l’aspetto in ogni momento, anche in base al periodo dell’anno. Se fuori avete poco spazio, ne potete realizzare uno da tavolo: ovviamente non sarà lo stesso, ma crearlo e prendersene cura è un ottimo modo per rilassarsi e mantenere viva una tradizione.
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