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Ornitologia

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Costume e società

Costume e società

ORIGINARIE DELLE AREE TROPICALI E SUBTROPICALI DEL SUD-EST ASIATICO, QUESTE SETTE SPECIE DEL GENERE GALLICOLUMBA PRENDONO IL LORO NOME DALLA CARATTERISTICA MACCHIA PRESENTE SUL LORO PETTO

LE COLOMBE

PUGNALATE

Diego Cattarossi

Medico veterinario accreditato Fnovi per la cura degli animali esotici Le colombe pugnalate (genere Gallicolumba spp.) appartengono a un genere comprendente sette specie originarie tutte delle aree tropicali e subtropicali del Sud-est asiatico, dell’Indonesia, delle Filippine, della Papua Nuova

Guinea e del nord dell’Australia. Grazie alla loro particolare colorazione, sono diventate sempre più popolari nei gardencenter, nei bioparchi, nelle collezioni di privati.

La morfologia

Le colombe pugnalate raggiungono facilmente i 25-26 centimetri per le femmine e 27-28 cm per quanto riguarda i maschi, con un peso variabile tra i 150 e i 200 grammi. Queste colombe hanno tutte un caratteristico tratto distintivo: una macchia di piume sul petto di colore diverso rispetto a tutte le altre presenti sul corpo. Nella colomba di Luzon (Gallicolumba luzonica) e nella colomba di Mindanao (Gallicolumba crinigera) le piume sono di colore rosso accesso delimitando un’area elissoidale che mima una grossa macchia di sangue, più accentuata nei maschi rispetto alle femmine. Questa particolarità ha dato loro il nome di colombe pugnalate. Il corpo tondo e tozzo mostra la coda e

il becco corti. Non avendo uno spiccato dimorfismo sessuale (ovvero caratteri in grado di distinguere a colpo d’occhio il maschio dalla femmina), oltre alle differenze sopracitate, l’unica altra forma di riconoscimento fenotipico è il colore più tenue del piumaggio nella femmina.

Le differenti specie

Le specie di colombe pugnalate a oggi conosciute sono sette. Le più note sono sicuramente la colomba pugnalata di Luzon e la colomba pugnalata di Mindanao. Meno note risultano invece la colomba pugnalata di Negros (Gallicolumba keayi), la colomba pugnalata delle Sulu (Gallicolumba menagei) e la colomba pugnalata di Mindoro (Gallicolumba platenae). Infine la tortorina cannella (Gallicolumba rufigula), la quale si discosta molto dalle precedenti specie in quanto, oltre alla dimensione molto ridotta rispetto alle altre, presenta una colorazione uniforme del petto di colore giallo acceso. Bella la colomba di Sulawesi (Gallicolumbatristigmata) in cui l’area cromatica si riduce a essere una macchia gialla circondata da un colore grigio uniforme.

Questo tipo di colombe sono animali solitari che si uniscono a coppie solo nel periodo dell’accoppiamento. I maschi inoltre diventano particolarmente territoriali e aggressivi nei confronti degli altri maschi durante la stagione riproduttiva e per questo motivo non è prudente alloggiarli in voliere miste. Sebbene siano colombe, sono animali principalmente terricoli: al posto di cercare l’alimento sugli alberi preferiscono razzolare sul terreno durante il giorno e appollaiarsi sui rami solo durante la notte.

L’alloggio, l’allevamento e l’alimentazione

La voliera idonea per questi uccelli dovrà svilupparsi in altezza con un fondo in terra/sabbia/torba sul quale possano liberamente razzolare e nu-

IL REGOLAMENTO CITES

Secondo le regolamentazioni internazionali ed europee sulla detenzione, commercio e riproduzione degli animali in cattività, la colomba pugnalata di Luzon (Gallicolumba luzonica) è inserita nell’Allegato B delle specie CITES. Questo comporta che chi le alleva debba avere un certificato di cessione dell’animale, che tutti gli animali siano correttamente marcati tramite anello e/o microchip e che ogni nascita venga comunicata tempestivamente all’Arma dei Carabinieri della sezione Corpo Forestale dello Stato.

trirsi (fondo da rastrellare e pulire periodicamente per eliminare gran parte delle deiezioni). All’interno dovranno essere poste delle piante non troppo alte (arbusti di piccola e media altezza) con posatoi anche molto vicini al terreno per permettere alle colombe di scegliere dove passare la notte. All’interno di una voliera non dovranno essere messi più di 2/3 individui e soprattutto un solo maschio. Solitamente la convivenza con altre specie di uccelli, per esempio gli anatidi, non presenta alcun problema.

Sono animali principalmente granivori e frugivori, in quanto la maggior parte della dieta è costituita dai frutti maturi che cadono a terra dagli alberi e dai semi che riescono a rinvenire sul terreno. Fanno però parte integrante della dieta anche piccoli invertebrati come lumache, insetti e aracnidi che trovano nel terreno scavando col becco.

L’alimentazione di queste colombe quindi dovrà essere principalmente frugivora con integrazione giornaliera di frutta fresca e vegetali sminuzzati. Inoltre potranno essere forniti insetti, quali fonti proteiche, soprattutto durante il periodo riproduttivo. Tra i prodotti in commercio quindi potranno essere scelti e mescolati tra loro estrusi e preparati per uccelli frugivori in aggiunta a un miscuglio di sementi.

La riproduzione

Nonostante la natura solitaria, esse sono monogame e le coppie permangono insieme per molte stagioni riproduttive. Il caratteristico rituale di accoppiamento vede il maschio gonfiarsi notevolmente esponendo la macchia sul petto alla femmina. Di solito vengono deposte dalle due alle tre uova covate per 17 -18 giorni.

Il nido viene costruito a un’altezza di massimo 1,5-2 metri rispetto al terreno. Il luogo della deposizione è realizzato con l’uso di rametti e foglie che, se assenti, nella voliera in cui gli animali vengono ospitati, dovranno essere forniti durante la stagione degli amori.

La madre abbandona facilmente il nido e se ne allontana a ogni minima problematica, per cui il consiglio è di alloggiare gli animali in ambiente adeguato durante la cova e l’imbecco. In questo luogo privo di interferenze si lasciano i pulcini con i genitori fino all’ottava settimana di vita. ●

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