6 minute read

Erpetologia

Next Article
Ornitologia

Ornitologia

SPECIE DI LIBERA VENDITA, HA UNA COLORAZIONE PIÙ APPARISCENTE RISPETTO AD ALTRI CAUDATI. OSSERVARLO NELLE SUE ABITUDINI QUOTIDIANE È DAVVERO MOLTO RILASSANTE

IL TRITONE MARMORATO

Serena Sola

Medico veterinario GPCert ExAP e Certificato ESVPS Responsabile Società Italiana Animali Esotici - Regione Veneto

Foto di Sofia Comis dell’APAE: Associazione Padovana Erpetologica e Acquariologica Il T. marmoratus è diffuso nel nord della Francia, in gran parte della Spagna e del Portogallo. Predilige le acque ferme o debolmente correnti; in natura, infatti, si può trovare in tutti gli stagni e i fossati dove c’è molta vegetazione acquatica. Al di fuori della stagione degli accoppiamenti, conduce una vita sulla terraferma ai margini dei boschi, dei canneti e delle torbiere.

Caratteristiche fisiche

Il tritone marmorato è uno dei più grandi tritoni europei; secondo solamente al tritone crestato, raggiunge normalmente i 14-15 cm in età adulta (alcuni esemplari possono raggiungere anche i 17 cm). La femmina è di solito leggermente più grande del maschio. Il maschio ha una forma piuttosto slanciata e il muso più sottile rispetto alla femmina, che appare più tozza, con una testa più larga e massiccia; in entrambi i sessi, la pelle si presenta lievemente ruvida al tatto. La regione dorsale è molto chiara, di colore verde brillante, solcata dalle caratteristiche marmorizzature nere che hanno conferito il nome alla specie. I fianchi, le zampe e la gola sono generalmente punteggiati di bianco, soprattutto nel periodo riproduttivo. Il colore del ventre è piuttosto variabile, in genere grigiastro o nero, con una punteggiatura chiara molto sottile. Nel periodo riproduttivo, è ben visibile sulla schiena del maschio una cresta dal bordo lievemente ondulato, alta fino a 0,6 cm che, con partenza dalla base della coda, si sviluppa quasi fino agli occhi; inoltre i lati della coda dei maschi in questo periodo si tingono di una fascia madreperlacea (sembra svolga una funzione attrattiva nei con-

fronti della femmina).

I giovani e le femmine adulte hanno una striscia arancione che corre lungo la parte posteriore dalla base della testa fino alla fine della coda. I maschi di una data popolazione tendono ad avere una colorazione verde più scuro delle femmine dalla stessa popolazione, e questo è evidente prima della maturità sessuale. Nel periodo riproduttivo la cloaca degli adulti appare ingrossata.

Comportamento in natura

Il tritone marmorato, come molti anfibi, trascorre in acqua solo il periodo dell’accoppiamento, sebbene alcune popolazioni passino tutta la stagione di attività negli stagni di riproduzione. Nella sua vita terrestre, a causa di una ridotta capacità di movimento, il tritone si alimenta essenzialmente di vermi, insetti e lumache, ma nell’ambiente acquatico acquista rapidità e cattura girini, piccoli pesci o anche altri tritoni.

Trascorre i mesi invernali in letargo, immerso nel fango o sotto terra. All’inizio di marzo, quando si assiste a un progressivo aumento delle temperature, si risveglia, inizia a nutrirsi e una volta che ha riacquistato le energie necessarie, si reca nelle zone acquitrinose alla ricerca di una compagna.

La riproduzione

Una volta trovata la femmina adatta all’accoppiamento, inizia la fase del corteggiamento. Tale rituale vede il maschio che, piegata la coda a forma di “U”, ne fa vibrare l’estremità davanti al muso della compagna, la quale dopo un iniziale periodo di apparente indifferenza, inizia a seguire minuziosamente la scia odorosa lasciata dal partner. L’accoppiamento culmina con la deposizione di una spermatofora da parte del maschio, che è assorbita dalle labbra cloacali della compagna, la quale, in seguito, depone 200-400 uova, avvolgendole con cura nelle foglie delle piante sommerse.

Da maggio sino ai primi di novembre trascorre la maggior parte del tempo sulla terraferma. Il tritone marmorato è un pet notturno, che ama starsene tutto il giorno sotto un sasso o un tronco marcescente per uscire nelle ore di buio. La sua vita in natura è minacciata dal sempre maggior utilizzo di sostanze chimiche limitanti la sua capacità di sopravvivenza.

Alloggio

Per le forme larvali è necessario avere a disposizione un acquario attrezzato con filtri e pompe. Per gli adulti la soluzione migliore consiste in un acquaterrario (presenza sia di una zona con acqua, sia di una zona emersa sufficientemente ampia) che deve avere come dimensioni minime una lunghezza di 120 cm, un’altezza di 40 cm e una larghezza di 30 cm.

L’acquaterrario

Non sono animali che richiedono molto spazio, di solito scavano una nicchia dove passano la stragrande maggioranza del tempo. La parte con acqua è fondamentale soprattutto quando si voglia ricreare un habitat adeguato per la riproduzione, in questo caso l’altezza dell’acqua deve essere di almeno 15 cm con una strumentazione adatta per garantire un minimo di ricircolo (pompa). La parte emersa della teca va allestita con della torba, o dell’humus, e si può arricchire con delle piante come felce, muschio, e magari pezzi di corteccia o pietre, in modo da provvedere a un rifugio per gli ospiti.

Temperatura

La temperatura ideale si aggira intorno ai 25 gradi; possono sopportare temperature anche più alte per periodi limitati. Gli sbalzi termici importanti possono essere fatali.

Comportamento

Questi pet sono molto socievoli, durante la loro fase terrestre, spesso

si possono trovare raggruppati in un unico nascondiglio, anche se ve ne sono molteplici a disposizione. Non è indispensabile l’utilizzo di lampade particolari. Per evitare lo sviluppo di problemi di pelle è fondamentale garantire un’adeguata ventilazione che in tutti gli ambienti caratterizzati da un’elevata umidità è la più difficile da raggiungere.

Riproduzione IN ACQUATERRARIO

La maturità sessuale viene raggiunta intorno ai 5 anni. Per favorire la riproduzione in cattività, è consigliabile far svolgere agli adulti una sorta di letargo artificiale. In natura, infatti, è proprio l’innalzamento della temperatura in primavera a fungere da stimolo per la riproduzione. È possibile simulare il letargo ponendo per 2-3 mesi i tritoni in un contenitore umido, con un substrato di humus soffice e del muschio e mettendo il recipiente in un luogo dove la temperatura si mantenga attorno ai 4-6° C. I tritoni s’interrano nel substrato e trascorrono in semi latenza tutto il periodo. Per evitare sbalzi termici, l’abbassamento della temperatura deve essere progressivo (dai 25/30 °C si deve scendere gradualmente in un paio di settimane fino ai 4/5 gradi; ugualmente l’innalzamento deve essere graduale) sia nella fase d’inizio del letargo, sia nella fase finale in modo da simulare il più verosimilmente possibile il normale cambio delle stagioni. Dopo un paio di mesi gli animali vanno spostati nel loro acqua terrario, dove inizierà la fase riproduttiva. Gli animali in genere rimangono in acqua per due mesi, ma in certi casi non lasceranno mai totalmente l’elemento liquido, per cui capiterà di poterli vedere immersi anche lontano dal momento della riproduzione.

La presenza delle piante è essenziale, poiché questa specie, come già detto, depone le uova a una a una, avvolgendole nelle foglie delle piante. La schiusa avviene nel giro di un mese o poco più, e se alimentate bene, le larve si metamorfosano in tre - quattro mesi.

CLASSIFICAZIONE

Classe Anphybia Ordine Caudata

Famiglia Salamandridae Genere Triturus Specie Triturus marmoratus

Convivenza

Il tritone marmorato si presta facilmente alla convivenza con altri tritoni, quali ad esempio, il tritone crestato (con il quale si ibrida facilmente) e il tritone alpino. Non è consigliata la convivenza con T. vulgaris: le dimensioni ridotte del tritone comune finirebbero per implicarne la predazione da parte dei marmorati.

È possibile far convivere questa specie con altre esotiche come Paramesotriton spp. e Cynops spp. che, quanto a dimensioni, non costituiscono alcun pericolo; si potrebbero però avere dei problemi con le uova, poiché le specie esotiche, molto voraci, non esitano a nutrirsi delle uova dei simili, cosa che in genere non accade tra specie europee, poiché per queste ultime, il ciclo riproduttivo ricalca alla perfezione quello del tritone marmorato. ●

This article is from: