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Piccoli mammiferi
Serena Sola
Medico veterinario GPCert ExAP Responsabile Società Italiana Animali Esotici Regione Veneto
Foto: Diana Terzo
Il suricato (Suricata suricatta) è diventato famoso e popolare grazie al personaggio Timon, l’amico di Simba nel cartone animato della Walt Disney
“Il re leone”. Il piccolo Timon, timoroso e curioso, rispecchia esattamente alcune delle caratteristiche del suricato in natura. Appartiene all’ordine dei
Carnivori e alla famiglia degli Erpestidi (herpestidae), o manguste, e vive nelle pianure aride e semidesertiche dell’Africa meridionale, in un territorio che parte dall’Angola sud-occidentale e arriva fino alla Namibia, il Botswana e il Sudafrica, colonizzando prevalentemente il deserto di Kalahari. Per il momento in Italia non esiste alcuna norma legislativa per il suricato ed è permesso tenerlo in casa come pet, e non viene richiesta una documentazione particolare. È sempre bene avere un medico veterinario esperto, per effettuare visite di controllo annuali sullo stato di salute dell’animale. Richiede delle vaccinazioni contro il cimurro, l’adenovirus canino, la leptospirosi e la panleucopenia felina. Dove è necessario, antirabbica.
Le caratteristiche fisiche
Ha un corpo lungo e snello con arti lunghi e sottili; una volta adulto, raggiunge i 35 cm di lunghezza, ha una coda lunga (circa 25 cm) e sottile, un’altezza al garrese di 20 cm e un peso medio di circa 700/800 grammi. Utilizza la sua lunga coda come una terza gamba: è un punto di appoggio che gli serve per mantenere l’equilibrio. La pelliccia è corta, eccetto lungo i fianchi dove i peli raggiungono i 3040 mm.
La testa è larga, gli occhi sono grandi, neri e circondati da un anello scuro che lo aiuta a proteggersi dal sole abbagliante della savana (come se indossasse degli occhiali da sole). È SICURAMENTE UN ANIMALE MOLTO PARTICOLARE, MA PRIMA DI LASCIARSI TENTARE DAL SUO DOLCE MUSINO, È BENE INFORMARSI SULLE SUE ESIGENZE, IN MODO DA CAPIRE SE EFFETTIVAMENTE PUÒ ESSERE IL PET GIUSTO PER NOI
IL SURICATO
Il muso è corto, nero ed appuntito. Il colore della testa è bianco-grigio, una sottile striscia scura si estende dalla fronte fino alla base delle orecchie, le quali sono rotonde e nere. Le sopracciglia e le guance sono bianche. Il colore del dorso varia, a seconda della zona d’origine, dal nero al grigio, con striature marroni.
Le parti inferiori sono bianche, i peli ventrali sono radi e lasciano vedere la pelle scura sottostante; il mento e la gola sono bianco-grigi. I piedi hanno quattro dita, le piante sono provviste di quattro cuscinetti carnosi e rigonfi. Gli artigli sono lunghi e ricurvi, quelli delle zampe anteriori raggiungono i 15 mm, quelli posteriori sono circa la metà (riesce a scavare 400 buchi in un solo giorno, muovendo una quantità di sabbia pari a 50 volte il suo peso). Risultano parzialmente immuni ai veleni di molti animali.
Come vive in natura
È una specie gregaria, con una sofisticata organizzazione sociale. Costituiscono gruppi composti solitamente dieci individui, anche se possono essere molto più numerosi (fino a trenta), formati da 1-3 femmine, fino a quattro maschi adulti, diversi piccoli e una dozzina di giovani. Le dimensioni del gruppo rimangono relativamente costanti durante gli anni con frequenti cambiamenti nell’identità dei membri. Vi è una gerarchia in entrambi i sessi che aumenta con l’età. I nuovi membri, provenienti da colonie diverse, devono insistere per giorni per essere accettati da un gruppo. Le colonie sono territoriali e possono coprire aree di 200-1000 ettari. I territori vengono difesi attivamente e durante le lotte alcuni soggetti possono essere gravemente feriti o addirittura uccisi. I suricati sono tra i mammiferi più
cooperativi, con una struttura sociale ben definita; nella famiglia ognuno ha un suo ruolo: dal maschio e la femmina alfa, i soli a riprodursi, a babysitter, sentinelle, scavatori, tutor, ricercatori di cibo. Sono molto comunicativi e utilizzano sia segnali uditivi che olfattivi. In natura solo il maschio e la femmina dominante si accoppiano, mentre il resto del gruppo si occupa dei cuccioli. In periodi particolarmente produttivi anche i subordinati possono riprodursi ad un ritmo più basso. Le femmine raramente si accoppiano prima dei tre anni di vita, sebbene siano stati osservati individui accoppiarsi a 14 mesi di età. La femmina partorisce da una a tre cucciolate di 3-7 piccoli ciascuna. La gestazione è di circa 6070 giorni con intervalli tra due parti di 82-90 giorni. I neonati crescono velocemente nel primo mese e dopo un anno raggiungono il 90% del peso di un adulto. L’aspettativa di vita in natura è di 5-15 anni, mentre in cattività può raggiungere i 20 anni.
L’alimentazione
Si nutre di invertebrati, rettili, incluse lucertole, gechi, serpenti che sono un importante supplemento durante tutto l’anno, e piccoli roditori. Può occasionalmente nutrirsi anche di uova d’uccello. Raramente beve acqua, ottenendola piuttosto da prede succulente oppure masticando frutta o tuberi ricchi di liquidi. In cattività possono essere fornite crocchette altamente proteiche (meglio preferire quelle formulate per furetti), insetti (in commercio esistono anche insetti secchi che potete somministrare direttamente senza correre il rischio di trasmettere malattie o forme parassitarie), verdure e uova. Ancora non esistono in commercio alimenti specifici per suricati, ma nei pet shop potete farvi consigliare direttamente dal personale oltre che dal vostro veterinario.
La vita in casa
Il suricato è un animale che può adattarsi alla vita domestica: dovrà essere abituato sin da piccolo a stare con l’uomo e dovrà essere separato dal gruppo di appartenenza in giovane età perché si abitui a stare in casa. Se
si decide di tenere più di un individuo, è possibile che diventino territoriali e aggressivi. In casa può essere lasciato libero, anche se è consigliabile avere una gabbia di medie dimensioni, dove possa sentirsi protetto e al sicuro. All’interno può essere inserito del fieno, o delle coperte, nei periodi freddi anche dei tappetini riscaldanti. Se non ha modo di essere esposto al sole, sarebbe bene predisporre anche una lampada UVB. Da consigliare sempre per i mesi invernali, ricordando che la lampada, perché continui a essere efficace, deve essere sostituita dopo sei mesi, anche se viene utilizzata poco. In generale, in casa, il suricato si comporta un po’ come un furetto, cerca di arrampicarsi, è curioso, si infila in ogni angolo ed alcuni soggetti amano mordere i fili della corrente e gli oggetti di gomma dura. Non sopporta la confusione, per questo motivo deve avere un posto tutto suo dove potersi rifugiare: è più riservato e timoroso con gli estranei; ama uscire, ma in luoghi tranquilli ed appartati, sempre con il padrone o con qualche persona del nucleo famigliare, che per il suricato diventa il branco di appartenenza. Anche nei pet shop va rispettata questa sua timidezza, evitando di esporlo senza che abbia modo di nascondersi (potrebbe sviluppare delle turbe comportamentali che sarebbero poi difficili da gestire per un proprietario alle prime armi). Si conosce ancora poco del carattere di questo pet. Se adottato da piccolo diventa un vero e proprio membro della famiglia, a tutti gli effetti, ma tenderà ad essere aggressivo verso gli estranei, sia animali che persone che non conosce, che vedrà sempre come nemici o predatori del proprio “branco-famiglia”.
La convivenza del suricato con gli altri animali domestici è un po’ complessa: dovrà essere inserito nell’ambiente domestico da cucciolo e in generale imparerà a convivere con cani, gatti e furetti esistenti nella casa, ma sarà praticamente impossibile introdurre nuovi animali quando è adulto. Ovviamente non può convivere con tutti quegli animali, come i piccoli roditori, che possono essere un suo pasto. ●