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Salute
COME PER GLI ESSERI UMANI ANCHE PER I PET, LA CURA DEL CAVO ORALE È FONDAMENTALE PER MANTENERE UN BUONO STATO DI SALUTE DEI DENTI E NON SOLO. DAL MARE ARRIVA A QUESTO PROPOSITO UN SUPPORTO IMPORTANTE
LE ALGHE NELL’IGIENE ORALE
DEI PET
Al Rouz - Wikimedia
Alessio Arbuatti Le alghe sono da millenni parte della cultura alimentare e medica di molte popolazioni asiatiche, nordeuropee e native nordamericane. Queste materie prime stanno man a mano svelando alla scienza le loro proprietà con interessanti riflessi in diversi settori, inclusa l’industria dei prodotti per i pet.
Un segreto protetto dalle maree
Il genere Ascophyllum, include sette specie di alghe brune marine. Tra queste la più nota e legata all’utilizzo umano è Ascophyllum nodosum (Linnaeus,1758) (Fig. 1). La specie è diffusa in natura nelle acque fredde del nord Atlantico fino al limite artico a nord, tanto sul versante europeo, dall’Islanda fino al Portogallo, quanto su quello Nordamericano fino al New Jersey. Questa alga bruna forma imponenti banchi che si ancorano sui substrati rocciosi, da qui il nome inglese di “roockweed”. Si ritrova nelle porzioni intertidali costiere, a cavallo
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Ryan Hodnett - Wikimedia
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cioè dei limiti tra alta e bassa marea (Fig. 2) con una predilezione per quei tratti di mare più protetti dai marosi. Laddove vi sia una maggiore ampiezza di marea si osservano le concentrazioni maggiori di questa specie che si dimostra adattabile a temperature dell’acqua tra i 3° e i 22°. È sensibile alle intense mareggiate che possono provocarne l’eradicazione e lo spiaggiamento di massa (Fig. 3), si dimostra invece più adattabile alle variazioni di salinità. La produzione annuale mondiale di A. nodosum ammonta a 75.155 tonnellate e vede Irlanda, Canada, Norvegia e Islanda ai vertici della raccolta (Fig. 4). A differenza di altre specie di alghe, non sono state ancora sviluppate tecniche di coltivazione, la raccolta è contingentata e avviene tagliando porzioni algali. Si ritiene che servano circa sei anni di pausa tra un raccolto e quello successivo per consentire la ricrescita, lo sviluppo dei nuovi stoloni dalla pianta madre (riproduzione vegetativa) e an-
Mary Gillham Project Archive - Flickr
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che la riproduzione sessuale, in quanto esistono esemplari di sesso femminile e di sesso maschile.
La salute parte anche dalla bocca
Le patologie del cavo orale sono molto comuni nei pet e includono un ampio ventaglio di condizioni, spesso concatenate tra loro, che possono condurre a stati invalidanti e gravi conseguenze anche sistemiche. Così come nell’uomo, la salute orale deve passare attraverso due linee guida: le periodiche visite odontostomatologiche e le azioni giornaliere per il mantenimento dell’igiene della bocca. Il mancato rispetto di tali attività comporta una complessa sequela di eventi progressivi: formazione di placca, mineralizzazione/comparsa del tartaro, gengivite, retrazione gengivale, coinvolgimento dei piani profondi, lesioni locali e possibili coinvolgimenti sistemici. Semplici interventi quotidiani
Attuate in una bocca sana, queste linee guida rappresentano lo strumento fondamentale per mantenere il cavo orale in salute. Spazzolini, dentifrici specifici per pet, salviette dentali, alimenti complementari, snack per l’igiene orale e altre formulazioni potranno es-
Jonathan Wilkins - Geography.ie 4
sere consigliate dal veterinario curante in relazione al singolo esemplare. Proprio in questo contesto si pone A. nodosum che vieneutilizzata comemateria prima, da sola o in miscela, sia in alimenti complementari sottoforma di polvere o come ingrediente in crocchette e sticks sia in alcune linee di alimenti completi. Ma… quali sono le azioni svolte da quest’alga bruna?
Dalla ricerca all’applicazione pratica
Ascophyllum nodosum ha un’antica storia nell’utilizzo su scala locale e oggi internazionale. Nelle nazioni d’origine è da tempo parte nel razionamento zootecnico. A tal proposito, la ricerca scientifica ha fatto emergere interessanti dati riguardanti il rapporto tra l’integrazione nella razione e la composizione finale del latte in termini di contenuto in iodio. In agricoltura quando è usata come supplemento nella coltura della vite, ne migliora del profilo fenolico. L’azione che svolge nel cavo orale è da diversi anni oggetto di un’intensa ricerca scientifica in medicina, umana e veterinaria. In poco più di dieci anni di studi veterinari su cani e gatti sono già emersi risultati interessanti.
Tra questi il ruolo di alcune molecole presenti nell’alga come il fucoidano, polisaccaride solforato complesso di derivazione algale e i composti polifenolici.
Queste molecole contrastano lo sviluppo e l’adesione batterica fino alla formazione del tartaro, oltre a stabilizzare il pH salivare che condiziona il microsistema buccale e dunque lo sviluppo di taluni batteri. A seguito della somministrazione dell’alga per via orale sono assorbiti a livello intestinale, raggiungono per via ematica le ghiandole salivari e sono in seguito rilasciati nella saliva riversata nel cavo orale.
La limitazione dello sviluppo batterico così apportata diviene una delle tecniche per prevenire la comparsa di quei fenomeni degenerativi consequenziali in precedenza citati. Ulteriori studi del 2018 hanno confermato un significativo miglioramento di vari indici di salute dentale/orale a seguito della somministrazione per 90 giorni. A partire dalla seconda decade del 2000 gli studi sul tema si sono inoltre incentrati molto sul metaboloma salivare, ossia la composizione molecolare della saliva a seguito della somministrazione dell’alga.
In un complesso studio pubblicato nel 2021 incentrato sulla somministrazione orale nella specie canina per 30 giorni, è emerso un positivo effetto clinico orale e unito a modificazioni del metaboloma salivare. Tra le differenti molecole è stato in questo osservato l’iso-fucosterolo algale. Lo stesso studio conclude che non è ancora noto l’esatto meccanismo d’azione di A. nodosum ma che nelle future ricerche si dovrà continuare a includere l’analisi salivare.
A fronte del buon contenuto di iodio, l’utilizzo deve essere precedentemente concordato con il veterinario in relazione alle condizioni fisiologiche e patologiche del pet.
Sia chiaro che il contesto della pulizia orale giornaliera e l’azione di spazzolatura meccanica restano fondamentali ma il supporto indiretto fornito dalla somministrazione protratta nel tempo di molecole che agiscono sull’ecosistema orale è di certo un’ulteriore importante freccia nella faretra per garantire il mantenimento della salute. ●
IL VETERINARIO COME PUNTO DI RIFERIMENTO
Le visite veterinarie (Fig. 5) devono iniziare fin dalla giovanissima età rispettando la frequenza consigliata. Una bocca sana permette di iniziare le attività di pulizia giornaliere fin dalla giovane età in cuccioli e gattini. Purtroppo, non è raro che il proprietario conduca il proprio cane o
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adulta semplicemente perché percepisce il forte odore derivante dall’alitosi. Questo rappresenta in realtà solo la punta di un iceberg medico che richiede indagini approfondite e rapidi interventi per la salute del pet stesso. Il medico veterinario è l’unica figura di riferimento nella cura delle patologie del cavo orale, non solo per la chirurgia. La detartrasi veterinaria in anestesia è infatti l’unica tecnica che consente la rimozione del tartaro, la pulizia, il curettage, il lavaggio gengivale, la lucidatura e allo stesso tempo un’ulteriore accurata visita di denti e gengive.
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