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Ornitologia
ROSSO E VERDE, GRANDE E DECISAMENTE BELLO E MESSICCIO: UN PET DI GRANDI SODDISFAZIONI SEBBENE IMPEGNATIVO. FACILE È INSEGNARGLI ESERCIZI E COMPITI
L’ARA CHLOROPTERA
Rodolfo Clix - Pexels
Diego Cattarossi
Medico veterinario accreditato Fnovi per la cura degli animali esotici L’Ara dalle ali verdi o Ara rossa e verde (Ara chloropterus), con i suoi 90 centimetri di lunghezza e un’apertura alare di 124 cm, è uno dei pappagalli di maggiori dimensioni esistenti al mondo. Appartenente alla famiglia degli psittacidi, è originaria del Sudamerica settentrionale, occupando un vasto areale che si estende da Panama alla Colombia, dal Venezuela, al bacino del Rio delle Amazzoni in Brasile, spingendosi fino al Paraguay, dove predilige le foreste tropicali e le estese savane di grandi alberi, preferendo le regioni interne, piuttosto che le zone costiere, come altri pappagalli. Vive in coppia (che spesso si forma per la vita), ma anche in piccoli gruppi e non disdegna la compagnia di soggetti di altre specie, soprattutto di Ara ararauna e Ara macao. La deforestazione scriteriata, causa della distruzione del suo habitat naturale, ha contribuito a una progressiva diminuzione della popolazione selvatica, ma il suo spirito di adattamento e la relativamente fa-
cile riproduzione, anche in cattività, ha permesso alla specie di evitare il rischio di estinzione, resta comunque inserita nella lista rossa dell’IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura), seppur classificata come LC (minor preoccupazione) e sottoposta a regolamentazione CITES.
Le caratteristiche fisiche
L’Ara chloroptera è conosciuta come ara rossa e verde in virtù della colorazione del suo piumaggio: la testa è massiccia, con guance nude di colore bianco e striature rosse, collo e nuca sono rossi, così come la parte superiore del dorso e il petto; le ali hanno copritrici primarie dello stesso rosso brillante del resto del corpo, le secondarie di un bel verde intenso, mentre le remiganti si accendono di turchese, così che una volta aperte mostrano tre bande colorate nettamente distinte. L’addome si sfuma di giallo inferiormente, il sottocoda e sottoala sono di nuovo rossi e la coda, molto lunga si compone di piume rosse e blu scuro. Il potente becco è prevalentemente bianco nella porzione superiore e nero in quella inferiore, l’iride è arancione chiaro, le zampe grigio scuro. Maschi e femmine non sono morfologicamente distinguibili. Il sessaggio si deve fare per analisi del DNA.
L’alimentazione
La sua dieta in natura si basa su semi, bacche, frutti polposi e germogli, così anche in cattività sarà costituita da miscele di semi specifiche per ara, pochi legumi, frutta secca, macedonia di frutta e verdure a foglia verde; da evitare invece cipolle, avocado, melanzane, patate, noce moscata, fagioli crudi, tabacco, alcolici, cibi salati e prodotti contenenti caffeina o lattosio (che le ara come tutti i pappagalli non digeriscono). Il settore della alimentazione per pappagalli ha negli ultimi anni messo sul commercio molti prodotti. Oltreché alla miscela di sementi per pappagalli sono ora disponibili sticks, estrusi, pastoncini, pasti unici (unifeed).
È sempre importante fornire ai nostri animali una varietà di questi prodotti per prevenire forme carenziali e somministrare una dieta quanto più possibile varia.
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L’ARICCHIMENTO AMBIENTALE
Bisogna avere tempo da dedicargli, pazienza nell’addestrarlo e risorse economiche dato che ha necessità di trascorrere almeno due o tre ore al giorno in libertà, investire su una discreta quantità di giochi di buona qualità di legno o plastica (appositamante studiati per psittaci che non contengono parti staccabili di piccole dimensioni, né vernici tossiche) si rivelerà utile a distogliere il nostro amico pennuto dal rivolgere la sua tendenza scopritivo/distruttiva sull’arredamento di casa. È molto intelligente e impara facilmente parole e frasi, seppur meno dotata di altri pappagalli, come amazzoni e cenerini, ma soprattutto eccelle nell’esecuzione di piccoli compiti ed esercizi.
La riproduzione
Il periodo riproduttivo che va da novembre-dicembre a gennaio-febbraio, a seconda dell’area geografica, corrisponde all’estate australe; le femmine depongono due-tre uova in nidi ricavati nei tronchi degli alberi, soprattutto palme, ma anche scavando con il robusto becco delle nicchie nelle pareti rocciose. Dopo aver covato per oltre un mese, nascono pulcini che ricevono cure parentali da entrambi i genitori per un tempo insolitamente lungo, finché all’età di tre mesi circa, completato lo sviluppo del piumaggio, diventano indipendenti e lasciano il nido. I soggetti appartenenti a questa specie raggiungono la maturità sessuale a tre-quattro anni d’età e possono arrivare a 60-70 anni di vita.
Il carattere
Le sue grandi dimensioni e il formidabile becco conferiscono a quest’ara un aspetto falsamente minaccioso: ha invece un carattere socievole e un’indole docile e affettuosa, raramente soffre di sbalzi d’umore o momenti di aggressività. Per le sue buone doti di parlatore, l’aspetto accattivante e la facilità di riproduzione in cattività, ha riscosso un notevole successo tra gli allevatori e gli appassionati, facilitandone la diffusione, che ne ha valso la fama di ottimo animale da compagnia e dato che ha un’aspettativa di vita superiore ai 50 anni, se allevato con cura e sapienza, può diventare un compagno per la vita!
Le cure e le attenzioni
Come molte altre specie di pappagalli, anche l’Ara chloroptera è incline all’autodeplumazione: legata per lo più a problematiche comportamentali (ma non solo), se trascurata sfocia rapidamente nell’automutilazione. Soffre pure di disturbi alimentari, sovracrescita del becco, proventricolite una grave malattia infettiva, di origine virale, che causa un’infiammazione della mucosa del proventricolo e di altri distretti dell’apparato digestivo, coinvolgendo il tessuto nervoso sia periferico sia centrale e con diagnosi infausta. Una dieta adeguata ai fabbisogni e regolari accertamenti presso veterinari aviari specializzati possono aiutare a salvaguardare lo stato di salute del nostro piumato pet. ●