PetTrend Settembre 2020

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IN QUESTO NUMERO: LA LETTERA APERTA PER L’IVA AL 10% INTERVISTA: MONGE IL MERCATO DELLE LETTIERE NEGOZIO E SOCIAL NETWORK ANNO 9 • N° 7 • SETTEMBRE 2020

Rivista mensile inviata gratuitamente tramite Poste Italiane S.p.A - ISSN 2279-5790


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https://www.facebook.com/bamapet bamagroup.com - il sito istituzionale enjoylifewithbamapet.com - il blog

QUBLO LA CUCCIA/GIOCO PER I GATTI CHE AMANO DIVERTIRSI Per i gatti giocare è importante, ma anche avere un luogo riparato dove rifugiarsi. Con Qublo è possibile creare percorsi gioco per farli divertire

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er rendere felici i nostri gatti c’è qualcosa che non deve mancare mai: il gioco. Si tratta di animali creativi e curiosi che hanno sempre bisogno di tanti e nuovi stimoli per tenere la mente allenata. Il gioco è un'attività importantissima per sviluppare capacità motorie, che inizia non appena i cuccioli crescono. Si gioca con i fratelli per simulare tutte le attività che si faranno “da grandi”. Con la mamma si impara a cacciare simulando appostamenti, agguati, inseguimenti e riconoscimento di tracce odorose.

sali e scendi per il nostro gatto che all’interno di essi potrà dare sfogo alla sua indole, correre o riposare. Da giardino o appartamento, è realizzato in resina termoplastica, facilmente lavabile, atossica e 100% riciclabile, nel pieno rispetto dell’ambiente e delle persone. Resistente, lavabile e modulare (con illimitate possibilità di composizione), regalerà ai nostri gatti tanti stimoli per tenere allenati mente e fisico, arredando la nostra casa con gusto. ●

I nostri felini di casa sono animali guardinghi e molto accorti. Amano giocare laddove, all’evenienza, hanno un luogo sicuro dove nascondersi. Tunnel, scatole e strutture che si sviluppano in altezza sono perfette per ricreare in appartamento l’ambiente in grado di non annoiarli e rispondere alle loro esigenze psicofisiche. Da qui nasce l’idea di Qublo, un cubo decorato in simil paglia largo 35 cm e composto da due pareti traforate che permettano al gatto di sbirciare all’esterno, due dotate di un oblò di 17 cm da cui possano entrare e uscire, una parete completamente chiusa e una sesta dotata di un foro laterale per consentire, avendo più cubi, di creare divertenti percorsi

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EDITORIALE

SFIDE COGLIERE LE

DA

I MARCO MORESCO

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n un panorama globale preoccupante, dove la crisi prodotta dal Covid-19 ha fatto venire meno tante certezze e generato ansie sui possibili scenari futuri, non dobbiamo perderci d’animo, concentrarci sui dati positivi e comprendere come adeguarci a una realtà che richiede risposte sempre più veloci e incisive. A proposito di motivi di conforto, uno scenario di tutto rispetto è stato delineato dall’ultimo Rapporto Assalco Zoomark. In un momento storico caratterizzato da turbolenze e dati di mercato di segno spesso negativo, il documento di riferimento per gli operatori del nostro settore traccia in particolare un quadro lusinghiero riguardo alle performance degli alimenti per cani e gatti: tutti i principali segmenti registrano nel 2019 un trend a valore positivo rispetto all’anno precedente (pag. 13). Un dato significativo e incoraggiante che si accompagna a iniziative degne di un settore sempre attento alle necessità dei consumatori e che non dà segni di cedimento di fronte alle difficoltà contingenti. Fatto importante in questo senso è la Lettera aperta al Governo e al Parlamento, firmata congiuntamente nel luglio scorso da Medici Veterinari e Imprese dell’alimentazione degli animali da compagnia e dei farmaci veterinari. Con questo documento si chiede con forza la rimodulazione permanente dell’Imposta Iva allo scaglione unico al 10%, tanto per gli alimenti per cani e gatti quanto per le prestazioni veterinarie. Nonostante la classificazione come beni essenziali e servizi di pubblica utilità durante il lockdown, il pet food per cani e gatti e le prestazioni veterinarie continuano a essere sottoposti all’aliquota dei beni di lusso pari al 22%. Un’evidente incongruenza che produce un gravoso carico fiscale per le tante famiglie che annoverano un pet tra i propri membri (pag. 22). Che cosa possiamo fare allora per prosperare in un contesto ricco di opportunità ma altrettanto difficile e complesso? Sicuramente informarci ed essere sempre aggiornati sulle tendenze del mercato è un atteggiamento mentale che può fare la differenza. Un contatto costante con i consumatori non può che confermare un’attenzione consolidata verso prodotti “green”, realizzati tenendo sempre presente il rispetto per l’ambiente. Nella carrellata sul mercato delle lettiere per gatti, Stefania Colasuono mette in luce come questa tendenza si stia facendo strada prepotentemente in un segmento già profondo e articolato (pag. 25). Fabrizio Vallari ci spiega come le esigenze dei clienti cambino oggi con grande velocità, puntando a una sempre maggiore richiesta di servizio e personalizzazione dell’offerta. Una tendenza che appare spiccata nel rapporto con i brand, ma che deve essere tenuta presente anche dai singoli negozianti per comprendere come soddisfare al meglio le richieste dei consumatori moderni (pag. 32). Per questo Silvia Bosio raccomanda a tutti gli operatori del settore di non trascurare le potenzialità offerte dai social network. Facebook, Instagram e Whatsapp Business sono strumenti facili da usare che consentono di restare in contatto con i clienti, aggiornare il catalogo online e comunicare efficacemente inizative e offerte (pag. 37). E se come abbiamo visto il prodotto deve essere “green”, è bene che lo sia anche il negozio nel suo insieme. Ecco perché Alessio Arbuatti ci descrive i tratti fondamentali del petshop vicino alla natura, un ambiente ecocompatibile che sappia coniugare arredamento, tecnologia e offerta all’insegna di un basso impatto ambientale (pag. 59). Buona lettura! ●


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In questo numero 13

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Bamapet QUBLO LA CUCCIA/GIOCO PER I GATTI CHE AMANO DIVERTIRSI

EDITORIALE LE SFIDE DA COGLIERE

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Royal Canin

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Rapporto Assalco - Zoomark 2020 CANE E GATTO: IL MERCATO DEGLI ALIMENTI

Cerere I CROC PER I GATTI PIÙ ESIGENTI

Original Legno Italia

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On Site

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Alimentazione

PASSIONE PER IL LEGNO E AMORE PER LA NATURA

Intervista IL PET FOOD? UNA PASSIONE DI FAMIGLIA

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LA GAMMA ROYAL CANIN PER I CUCCIOLI

PIRIPÙ PLUS: LA LETTIERA VEGETALE CHE MANCAVA NEL PET SHOP

ONNIVORO, CARNIVORO, VEGETARIANO?

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MONGE VETSOLUTION

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I PET NON SONO UN LUSSO

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Monge Iniziative Vitakraft BEEF-STICK, GLI IRRESISTIBILI SNACK PER CANI

Mercato IL FUTURO DELLE LETTIERE È GREEN

MSD SOS PARASSITI ESTERNI: PREVENZIONE TUTTO L’ANNO!


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info@dietapars.it www.dietapars.it

I CROC PER I GATTI PIÙ ESIGENTI

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gatti sono animali prevalentemente carnivori che oggi vivono in compagnia dell’uomo e ne acquisiscono le abitudini. La nuova linea I CROC è formulata con una alta percentuale di carne fresca e proteine animali disidratate e sgrassate, con una modesta quantità di cereali integrali con nullo o basso contenuto in glutine. I prodotti I CROC riescono così ad avere un ottimo rapporto tra nutrienti ed appetibilità. Tutti gli alimenti I CROC sono prodotti con la tecnologia di estrusione bivite “twin screw” che preservano le materie prime dagli stress di produzione. KITTEN formula specifica per la fase di crescita nei primi 12 mesi di vita. Crocchette di dimensioni adatte, ricche di energia con proteine selezionate altamente digeribili.

ADULT REGULAR contiene fibre specifiche per la riduzione del rischio dei boli di pelo. Il cloruro di ammonio acidificante dell’urina contribuisce al buon funzionamento del sistema urinario ADULT SENSIBLE oltre alle fibre per la riduzione dei boli di pelo, grazie all’idrolizzato di tonno, è particolarmente adatto ai gatti dall’appetito difficile. Contiene proteine selezionate per la loro elevata digeribilità e ingredienti nutraceutici che possono favorire la flora intestinale benefica. STERILIZZATI grazie al ridotto apporto di grassi per il mantenimento del peso forma e al maggior apporto proteico per il mantenimento della massa muscolare, è adatto anche per i gatti anziani. ●


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Marketing emozionale

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NUOVE REGOLE PER IL CUSTOMER ENGAGEMENT

Innovet LINEA NORMALIA®: UN APPROCCIO DIETETICO INNOVATIVO E COMPLETO ALLA DIARREA ACUTA E CRONICA

Digital marketing IL NEGOZIO DIVENTA SOCIAL

Purina PURINA® PRO PLAN® FORTIFLORA®: UN PROBIOTICO PER MILLE VANTAGGI

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Zoodiaco

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Morando

Cani di razza IL KERRY BLUE TERRIER

Ceva STRESS DA VIAGGIO NEL PET? NON SOLO IN VACANZA

Razze feline IL GATTO PERSIANO

Pet360 NUOVO FORMATO, PIÙ CONVENIENZA E IL BENESSERE DI SEMPRE

Comportamento CANE E AUTOMOBILE

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PROBLEMI DI SENSIBILITÀ? LA SOLUZIONE NUTRIZIONALE È PROLIFE MORANDO SUPERPETFOOD: RICETTE SPECIFICHE PER OGNI ESIGENZA NUTRIZIONALE

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Nuove strategie IL PETSHOP VICINO ALLA NATURA

Wonderfood NATURALI, ECOCOMPATIBILI, INNOVATIVE: LE LETTIERE VEGETALI OASY SONO LA RISPOSTA A UNA DOMANDA IN CRESCITA

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Ricerche scientifiche I BENEFICI DEI PET: INFANZIA E ADOLESCENZA

Attualità LA FAMIGLIA EUROPEA È “PETFRIENDLY”

Piccoli mammiferi IL RATTO DA COMPAGNIA

Erpetologia LA RAGANELLA A CLESSIDRA

Ornitologia LA TRICOMONIASI

Acquariologia L’IMPORTANZA DEL SUBSTRATO

In questo numero

Annunci

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Monge & c. SPA azienda leader nel mercato pet food in Italia e nel mondo, proprietaria dei marchi Monge Natural Superpremium, B-Wild, Vet Solution, Gemon, Lechat e Special Dog Excellence in forte crescita di fatturato dal 2000 ad oggi e con ambiziosi obiettivi per il triennio 2020 - 2022, ricerca Agenti nel canale specializzato per potenziare ulteriormente la propria organizzazione di vendite nella regione Toscana È previsto un interessante trattamento provvigionale e incentivi legati ad obiettivi di vendita in grado di soddisfare le candidature più autorevoli, anche come monomandatari; oltre ad un adeguato periodo di formazione nel “campus Monge”. Info: tel: 0172/747111 invio curriculum a: info@monge.it.


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Original Legno Italia Z.i. Fegotto - 91013 Calatafimi Segesta (TP) Tel. 0924 514511 info@original-legno.it www.original-legno.it

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ORIGINAL LEGNO ITALIA Passione per il legno e amore per la natura

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riginal Legno Italia nasce dalla passione per la lavorazione del legno e dall’amore per la natura, con particolare attenzione per gli animali domestici. È un’azienda dinamica che gode, sin dalla sua nascita, di grande rispetto e fiducia da parte dei propri clienti che ne apprezzano sia la professionalità che la qualità dei propri prodotti. La lavorazione consiste nella trasformazione del legno ad alto livello qualitativo, fino ad ottenere il prodotto finito, che viene collaudato e imballato, pronto per la spedizione in tutta Italia e all’estero. Tutta la produzione viene realizzata interamente nei nostri stabilimenti in Italia.

CUCCIA MODELLO ITALY Original Legno, in base alle richieste del mercato, ha pro-

gettato e presentato il nuovo modello di Cuccia in legno. La novità consiste, rispetto al classico modello Alpi consolidato da anni, il tetto semipiano. Questo è dotato di un pratico gancio per facilitarne l’apertura. Colori Tetto: Rosso Tegola o Verde Prato. L’ingresso, dotato di bordatura in alluminio antimorso, è stato posizionato per soddisfare l’esigenze dei nostri amici a 4 zampe. Oltretutto è stata realizzata con un robusto legno massello spessore 15 mm di prima qualità, adatto per l’esterno. Poggiano su piedoni in materiale plastico che proteggono dall’umidità tutta la struttura. Le cucce sono altamente resistenti, adatte per l’esterno ed alle basse temperature e soddisfano tutte le taglie dei cani. PetTrend • Settembre 2020

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RECINTO DIVISORIO IN LEGNO Il recinto modulare è realizzato in legno, finitura acero perfetto per animali domestici come cani, gatti, conigli ecc. È adatto per uso interno ed esterno. È completo di cancelletto con chiusura per facilitare l’entrata e l’uscita. È completo di piedi in gomma ed è facile da montare e smontare. Il recinto è uno strumento utile per chi ha bisogno di delimitare il raggio d’azione del proprio cane, in

presenza di ospiti, perché deve allontanarsi da casa per un po’ e non vuole correre il rischio di lasciare il cane a casa o libero in giardino, con la possibilità che metta tutto a soqquadro. Può essere utilizzato per dividere ambienti come scale, balconi e ingressi. Tutti i nostri prodotti sono verniciati con vernice atossica, ecologica, antimuffa, antisettica e repellente all’acqua. ●


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INTERVISTA

TRA LE PRIME REALTÀ PRODUTTIVE NAZIONALI DEL SETTORE, MONGE SI PREPARA A CHIUDERE IL 2020 CON IL RAGGIUNGIMENTO DI IMPORTANTI TRAGUARDI

PET FOOD? UNA PASSIONE DI FAMIGLIA IL

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a filosofia dell’azienda piemontese, che ha fatto della conduzione famigliare uno dei suoi punti di forza, oltre alla qualità dei prodotti e alla determinazione di una Società diventata leader del settore in Italia, è pienamente espressa nel pay off: “Monge, la famiglia italiana del petfood”. Uno stabilimento produttivo altamente tecnologico, una rilevante presenza all’estero e il presidio sia del canale specializzato che della Gdo contribuiscono al successo aziendale, come ci racconta Luciano Fassa, Direttore Generale di Monge.

Stefania Colasuono: Qual è la strategia alla base del vostro successo? Luciano Fassa: Prima azienda di pet food in Italia, nel 2019 Monge ha raggiunto la 23a posizione tra le realtà del settore nel mondo, nella classifica annuale di Pet Food Industry. Risultati che sono il frutto della strategia che continuiamo a portare avanti, che può essere riassunta in tre parole: qualità, famiglia e determinazione. Abbiamo

Luciano Fassa, Direttore Generale di Monge.

lavorato intensamente per offrire prodotti di altissima qualità, come ci chiedeva da sempre il Sig. Monge, e questa è stata certamente la prima chiave di successo. Poi la famiglia Monge, che ha sostenuto la Società con importanti investimenti e tanto lavoro quotidiano in azienda; infine, la determinazione che ci ha accompagnato in tutti questi anni. SC: Come avete affrontato il periodo di emergenza nei primi mesi del 2020? LF: Il periodo Covid nei primi mesi del 2020 è stato davvero complicato, anche se il pet food ne ha risentito meno rispetto ad altri mercati. Innanzitutto, abbiamo messo in sicurezza i nostri dipendenti negli stabilimenti, nei magazzini, negli uffici di Sede e abbiamo chiesto alla nostra forza vendita di modificare il proprio modo di agire, seguendo tutte le regole di sicurezza indicate dalle Autorità (spostando, quindi, il focus dalle visite nei negozi ai contatti quotidiani, attraverso le più moderne tecnologie). Da maggio abbiamo ripreso a muoverci sul territorio, man mano che le disposizioni governative lo permettevano, ritornando a visitare fisicamente tutta la nostra clientela. Insomma, non abbiamo mai lasciato soli i nostri clienti, abbiamo continuato a produrre e consegnare anche nelle settimane più difficili e, fortunatamente, non abbiamo avuto casi di Covid tra i nostri dipendenti. SC: Durante la pandemia, oltre al lancio di due spot istituzionali, avete attuato qualche particolare iniziativa per stare vicino agli italiani? LF: Gli spot istituzionali presentati nei periodi più difficili della crisi hanno avuto grande riscontro da parte dei nostri clienti e dei nostri consumatori.

Stefania Colasuono Redazione Distribuzione Moderna

Entrambi gli spot volevano trasmettere un messaggio di positività: uno collegato alle difficoltà che tutte le famiglie stavano vivendo, il secondo per avere fiducia nella ripartenza. Volevamo mostrare ai nostri milioni di acquirenti e ai loro amici a quattro zampe la vicinanza della famiglia Monge, dei brand e della Società, innanzitutto rifornendo con regolarità tutti i negozi, senza mai far mancare il prodotto sugli scaffali: colgo l’occasione per ringraziare tutta la forza vendita, ma soprattutto tutti i colleghi che hanno operato in produzione, nei magazzini, sui camion e negli uffici affinché tutto andasse per il meglio. Poi abbiamo attivato un’iniziativa importantissima, sospendendo gli aumenti di listino, previsti a marzo su molti prodotti, resi necessari per l’aumento di diverse materie prime. I listini sono stati, quindi, congelati per ben 4 mesi rispetto alla data di partenza. Questo proprio per aiutare gli acquirenti pet food, e più in generale le famiglie italiane, in un momento di grande difficoltà economica e sanitaria per il nostro Paese. SC: Monge opera attraverso un mix di canali distributivi. Come si distingue la vostra offerta in Gdo e nello specializzato? LF: Sì, il nostro portafoglio prodotti comprende brand dedicati esclusivamente allo specializzato e altri prodotti venduti prioritariamente in Gdo. Abbiamo voluto offrire il meglio in termini PetTrend • Settembre 2020

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INTERVISTA

Monge - con il suo team export, ha dedicato molte energie negli ultimi 20 anni e questo ci ha permesso di raggiungere, nel 2019, ben 94 Paesi nel mondo, in tutti i continenti, con i nostri brand. Anche il fatturato estero, come quello sviluppato in Italia, è in forte crescita da anni e, anzi, pensiamo che nel prossimo triennio lo sviluppo maggiore dell’azienda dovrà necessariamente avvenire in questi mercati. Anche in questo caso voglio fare i complimenti e ringraziare tutti i colleghi export sul campo e negli uffici, che hanno contribuito a questi importanti risultati. Lo stabilimento produttivo di Monasterolo di Savigliano (CN) è altamente tecnologico e innovativo. Qui, Monge produce oltre il 98% dei prodotti commercializzati.

La linea Monge Natural Superpremium Monoprotein è composta da alimenti secchi e umidi per cane e gatto, realizzati con una sola fonte di proteine animali (carne o pesce).

catene pet nazionali e locali. Non vogliamo sostituirci, infatti, nell’online a chi lo fa di mestiere, tant’è vero che non abbiamo sviluppato un’attività di e-commerce gestita direttamente da Monge e penso che siamo l’unica azienda del settore in Italia ad aver fatto una scelta così coraggiosa. Gli acquirenti possono trovare i nostri prodotti in migliaia di negozi e da tanti clienti nostri partner, eventualmente anche nell’online a essi collegato. E pensiamo che questa sia una scelta che andrà a rafforzare le relazioni con la nostra clientela e le necessità del mercato. SC: Qual è la vostra posizione all’estero e quali sono gli obiettivi di fatturato oltre confine? LF: Monge è un’azienda presente in tanti Paesi esteri da diverso tempo. In questa business unit, il nostro Amministratore Delegato - Domenico

SC: Quali sono i plus del vostro assortimento che vi distinguono dai competitor? LF: Il punto di partenza per rispondere a questa domanda riguarda la struttura della nostra Società. Siamo una famiglia, il nostro pay off è “Monge, la famiglia italiana del petfood” e, infatti, l’azienda vede in tanti ruoli chiave molti componenti della famiglia che aiutano il processo decisionale. Questo è già un importante punto di differenziazione rispetto ai competitor, che spesso sono grandi gruppi multinazionali e producono all’estero. Noi siamo un’azienda 100% italiana, fieri di esserlo: produciamo in Italia, nel nostro stabilimento di Monasterolo di Savigliano (CN), oltre il 98% dei prodotti che vendiamo. Una struttura modernissima, nata pochi anni fa e che continua ad ampliarsi con innovazioni tecnologiche e industriali. Abbiamo da poco inaugurato un grande magazzino automatizzato con circa 43.000 posti pallet e abbiamo un por-

Monge BWIld, disponibile nel canale specializzato, è la nuova linea Grain Free per cani e gatti, che include 44 ricette - tra alimenti secchi e umidi - ricche di vitamine e minerali. Con oltre il 65% di ingredienti di origine animale, i prodotti sono privi di coloranti e conservanti.

di qualità e di valore di marca, però con strategie commerciali e di prodotto specifiche per ogni canale. Inoltre, siamo stati molto attenti nella gestione delle vendite online, privilegiando il rapporto con i punti vendita fisici e le 10

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Gli alimenti secchi della linea Monge Natural Superpremium sono formulati per rispondere alle esigenze dei cani di ogni taglia e di tutte le età. Realizzati in Italia con fonti proteiche di qualità, grassi, vitamine e minerali, non contengono coloranti né conservanti artificiali.


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Monge Grill è una gamma di bocconcini al forno, proposti in otto gusti, che contribuiscono al benessere dei cani di tutte le età. Le ricette, disponibili nelle varietà Pollo e Tacchino, Agnello con Ortaggi, Maiale, Manzo, Merluzzo, Salmone e Anatra, sono adatte ai cani Junior, Adult e Senior.

I paté della linea Monge Monoprotein per cani sono formulati con un’unica fonte proteica di alta qualità e arricchiti di vitamine e microelementi essenziali per il benessere dei pet. Cotti al vapore, questi alimenti sono grain free e naturalmente privi di coloranti, conservanti e zuccheri aggiunti.

tafoglio prodotti che permette di presidiare le diverse fasce di prezzo e di qualità del mercato pet, in Italia e oltre confine. Gestire così tanti prodotti è complesso per l’azienda e per i colleghi della produzione, della logistica e degli acquisti, ma è certamente un punto di forza per le nostre reti commerciali, nazionali ed estere. SC: Avete lanciato alcune novità negli ultimi mesi? LF: Monge ha costruito il suo percorso e la propria strategia verso il consumatore presentando tante novità

e rinnovando completamente la gamma dei suoi prodotti nell’ultimo decennio. Quindi, ogni anno ci siamo presentati agli appuntamenti con i nostri clienti con novità per il canale Specialist e la Gdo. Nel 2020, ad esempio, abbiamo lanciato Monge nel segmento dei prodotti Grain Free, con la nuova linea Monge BWild: 44 referenze di prodotti secchi e umidi dedicate allo specializzato. Poi abbiamo presentato i nuovi secchi Excellence per cane e gatto, con ricette monoproteina e le crocchette esclusive per i cani di taglia mini. Infine, l’ingresso di Monge nel mercato delle lettiere vegetali, con 2 prodotti 100% mais piemontese, firmati Monge ed Excellence “Easy Green”. SC: Quanto conta per voi la collaborazione con il personale dei negozi specializzati? LF: Tantissimo: ritengo sia fondamentale per aziende che producono soprattutto superpremium; bisogna conoscere bene le ricette e, soprattutto, saper argomentare i plus dei prodotti che si vendono. Per questo motivo facciamo molta formazione alla nostra rete commerciale e al team di Informatori Veterinari. Poi, abbiamo organizzato corsi di formazione per diversi clienti, con i responsabili e gli addetti dei loro punti vendita. Peraltro, questa richiesta formativa è in forte aumento e, per soddisfarla, stiamo valutando nuovi modelli organizzativi. SC: Qual è la vostra attenzione verso l’ecosostenibilità? LF: È un valore importante con cui tutte le aziende dovranno fare i conti. I consumatori sono sempre più sensibili a questo tema e noi cerchiamo di interpretarlo nel migliore dei modi. Sia partendo dall’utilizzo di imballi primari e secondari riciclabili, sia nei processi produttivi, dove abbiamo investito molto nelle energie rinnovabili, attraverso la realizzazione di impianti

Monge Natural Superpremum offre un’alimentazione completa e bilanciata in base all’età, agli stili di vita e alle specifiche esigenze di ogni gatto. Gli alimenti secchi sono formulati con proteine animali di qualità, vitamine e sali minerali per dare supporto alle normali funzioni fisiologiche dei pet.

Monge Grill è disponibile anche per gatto. Composta da sette ricette Kitten, Adult e Sterilized, offre bocconcini cotti al forno a base di carne e pesce fresco, con una formula grain free, garantita “no cruelty test” e 100% made in Italy. Le buste sono disponibili nel formato da 85 g.

Gli alimenti umidi della linea Monge Natural Superpremium Monoprotein per gatti includono anche sfilaccetti e pezzetti di carne cotti al vapore, caratterizzati da una consistenza morbida e un aroma piacevole. I prodotti, 100% italiani, sono grain free e arricchiti da vitamine A, E e D3.

fotovoltaici su tutte le superfici utili dei nostri stabilimenti. Abbiamo fatto anche scelte etiche importanti, togliendo dal catalogo prodotti che non erano più coerenti col posizionamento green dell’azienda, ad esempio la lettiera Silicio, oppure sospendendo l’utilizzo di materie prime per cui gli acquirenti avevano evidenziato alcune perplessità, come le carni di cavallo, che non utilizziamo più dal 2010. SC: Quali sono gli obiettivi da raggiungere entro la fine dell’anno? LF: Per il 2020 sono stati definiti obiettivi molto ambiziosi per spingere l’azienda verso nuovi traguardi, con un target di fatturato a +16%. Una crescita importante, ma in continuità con quanto già fatto nel 2019. La crisi post Covid che stiamo vivendo potrà inevitabilmente influenzare anche il nostro settore, nonostante le previsioni siano meno negative di altri comparti. Pensiamo, però, di poter centrare questi target e vogliamo certamente rafforzare la nostra leadership nel canale Specialist con il marchio Monge, dove abbiamo posizioni molto rilevanti. E contestualmente vogliamo continuare a crescere, come fatto negli ultimi anni, nel canale Gdo, dove Excellence è diventato uno dei brand di riferimento del mercato. ● PetTrend • Settembre 2020

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Royal Canin Italia S.r.l. numero verde 800-801106 www.royalcanin.it info.ita@royalcanin.com

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LA GAMMA ROYAL CANIN® PER I CUCCIOLI Gli alimenti dedicati alla crescita di cane e gatto

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a crescita di cuccioli e gattini è una fase delicata: per questo Royal Canin® propone una gamma dedicata, che supporta le difese naturali, la salute digestiva e la crescita ottimale grazie a formule precise e altamente digeribili, e si occupa anche della gestione di problematiche frequenti come quelle gastrointestinali. Sin dalla nascita i cuccioli hanno molti bisogni tra cui quello di una nutrizione corretta: il primo alimento è il latte materno, ma nel caso in cui non sia sufficiente Royal Canin® propone Babydog Milk e Babycat Milk, in polvere facilmente solubile con il kit di biberon e tettarella adeguata alla taglia dell’animale. Per il gattino fino ai 4 mesi consigliamo l’alimento Mother&Babycat, sia dry con crocchette reidratabili che mousse ultrasoft; successivamente e fino ai 12 mesi la gamma Kitten e, se il gattino viene sterilizzato, dai 6 mesi, Kitten Sterilised; entrambi in versione secca e umida in differenti consistenze per un mix feeding preciso e bilanciato, con la sicurezza di garantire un’alta appetibilità. Nel cane invece con lo svezzamento è importante considerare la taglia da adulto, perché influenza la velocità e la durata dell’accrescimento, e quindi i fabbisogni nutrizionali (energetici e diversa durata degli stessi); i cani di piccola taglia infatti hanno una crescita intensa e di breve durata, che necessita di un alto apporto calorico rispetto alla crescita lenta e protratta nel tempo delle taglie più grandi. Le referenze Starter Mother&Babydog (Mini, Medium, Maxi e Giant), in crocchette reidratabili e mousse ultrasoft introducono i cuccioli all’alimento solido, mentre dai 2 mesi le referenze Puppy (X-small, Mini, Medium, Maxi e Giant) sono ideali fino all’età adulta; per i cuccioli di taglia Giant (oltre i 45 kg da adulto) l’alimento Puppy è l’ideale fino agli 8 mesi, mentre nella seconda fase di crescita, in cui c’è un importante sviluppo muscolare, la referenza indicata è Junior Giant, che contribuisce a un corretto sviluppo scheletrico e muscolare e aiuta a mantenere il cucciolo nel suo peso ideale. Per facilitare la prensione, idratare correttamente il cucciolo e aumentare l’appetibilità dell’alimento, le soluzioni Puppy Mini, Medium e Maxi sono disponibili anche in versione umido in bustine, ideali per il mix feeding: i dosaggi sono chiaramente indicati sulla confezione, per garantire l’apporto 12

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corretto in nutrienti al cucciolo e scongiurare il rischio di peso in eccesso. Per cuccioli di razza, Royal Canin® propone una gamma su misura, la Breed Health Nutrition, che soddisfa i fabbisogni specifici di ogni razza con crocchette apposite e nutrienti a supporto di caratteristiche chiave (come un mantello particolare o una muscolatura forte). Le crocchette hanno una forma specifica, ideale per la struttura della mandibola e l’appetito del cucciolo e i nutrienti sono selezionati per supportare le specificità di ogni razza. Della gamma cane fanno parte 12 referenze: Boxer, Chihuahua, Pug, Rottweiler, Yorkshire Terrier, Bulldog, German Shepherd, Labrador Retriever, Jack Russell Terrier, Cocker, Golden Retriever, French Bulldog, adatte dalle 8 settimane di vita all’età adulta. Anche per i gattini di razza, Royal Canin® Breed Health nutrition soddisfa i loro fabbisogni specifici supportandoli con nutrienti adattati alle caratteristiche distintive di ogni razza (come mantello particolare o sensibilità cardiaca). Le crocchette hanno una forma specifica che favorisce la prensione e la masticazione. Sono disponibili le referenze Persian e British shorthair (fino a 12 mesi di vita) e Maine Coon (fino ai 15 mesi di vita). Data la notoria delicatezza della fase di crescita, dovuta ad un sistema digestivo e a difese naturali ancora immaturi, è possibile che cucciolo e gattino incorrano in disturbi dell’apparato digerente, per i quali il veterinario di fiducia potrebbe decidere di consigliare alimenti più specifici come la gamma Gastrointestinal della linea Veterinary Health Nutrition con le nuove referenze Gastrointestinal Puppy e Gastrointestinal Kitten. Le referenze, disponibili in versione secca (con crocchette altamente appetibili e reidratabili) e umida (mousse ultrasoft), favoriscono la salute digestiva grazie alla presenza di ingredienti altamente digeribili e a un contenuto bilanciato di fibre, tra cui prebiotici. Inoltre, l’elevato contenuto energetico e un livello adattato di nutrienti come le proteine o i sali minerali (quali il calcio e il fosforo) supportano la crescita armoniosa. ●


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RAPPORTO ASSALCO - ZOOMARK 2020

Pexels

LA XIII EDIZIONE DEL RAPPORTO ASSALCO ZOOMARK ANALIZZA LE DIMENSIONI DEL MERCATO DEGLI ALIMENTI PER CANI E GATTI E IL TREND DEI PRINCIPALI SEGMENTI: SECCO, UMIDO E SNACK & TREAT

CANE E GATTO: IL MERCATO DEGLI ALIMENTI

S Fabrizio Vallari Giornalista e docente di Fondamenti di marketing e cultura d’impresa

econdo i dati contenuti nell’ultima edizione del Rapporto Assalco Zoomark, tutti i principali segmenti (secco, umido, snack & treat) degli alimenti per cani e gatti registrano un trend a valore positivo nel 2019 rispetto all’anno precedente. Si assiste ad una ripresa della crescita degli alimenti umidi con un incremento di fatturato pari al +2,8%. Il segmento

degli alimenti umidi è ancora il più importante: sviluppa 999 milioni di euro circa che equivalgono al 48,1% di quota sul totale mercato (Tabella 1). Il segmento degli alimenti secchi vale invece 893 milioni di euro e detiene il 43% di quota, composta per il 23,9% dal secco cane e per il 18,1% dal secco gatto. Gli snack funzionali e fuoripasto (spuntini con obiettivi PetTrend • Settembre 2020

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RAPPORTO ASSALCO - ZOOMARK 2020

Tabella 1 - Il mercato degli alimenti cane e gatto: dimensioni e trend dei principali segmenti Vend. Valore (mio euro)

% Quota Valore

Var. %

Umido Gatto

675,8

32,5

3,1

Secco Gatto

376,3

18,1

2,7

Umido Cane

323,2

15,5

2,2

Secco Cane

517,0

24,9

2,3

Snack & Treat (Cane+Gatto)

186,0

9,0

5,1

2.078,3

100,0

2,8

Tot. Alimenti Cane e Gatto

Fonte: Rapporto Assalco Zoomark 2020. Dati IRI (52 settimane al 29 Dicembre 2019).

funzionali, per esempio per favorire l’igiene orale, o a caratterizzazione gastronomica, solitamente somministrati come ricompensa/premio o più semplicemente per tenere occupato l’animale) continuano a mostrare dinamiche positive (+5,1% a valore) anche se in rallentamento rispetto ai dati degli anni precedenti.

Alimenti per cane e gatto Il mercato degli alimenti per gatto (umidi, secchi e snack) rappresenta il 52,6% del totale mercato Grocery + Petshop tradizionale + Catene Petshop in termini di fatturato, sviluppando 1.093 milioni di euro (+3,1% rispetto

chi e snack) rappresentano, a valore, il 47,4% del totale mercato Grocery + Petshop tradizionale + Catene Petshop, pari a quasi 986 milioni di euro. Il segmento principale degli alimenti per cane è rappresentato dal secco, che occupa circa il 52,4% del mercato e cresce del +2,3%. L’umido cane realizza il 32,8% del fatturato del totale degli alimenti per cani. Gli snack generano infine il 14,8% del fatturato totale degli alimenti per cani e crescono del +4,5%.

Confezioni e formati nei canali GDO, Petshop tradizionali e Catene Nel mondo degli alimenti per cani e gatti, il sacco e la lattina sono le confezioni che evidenziano le vendite maggiori cross canale (50,3% la quota a valore per il Sacco e 21,7% la quota a valore della Lattina). Insieme coprono il 72,0% del fatturato del mercato ed il 76,0% dei volumi. La bustina si conferma la terza tipologia di confezione nel ranking delle vendite (16,6% la quota valore sul totale mercato), con una crescita trasversale su tutti i canali analizzati e sopra la media generale mercato (+4,6% a valore e a volume). Le altre confezioni (vaschetta e scatola) coprono la rimanente parte del mercato. Per quanto riguarda i formati, ogni segmento ha la sua classificazione di riferimento ed ogni canale sviluppa dinamiche differenti che ne rendono necessaria una lettura separata. Un aspetto che accomuna tutti i canali riguarda il segmento degli alimenti umidi per gatto, dove l’incidenza dei formati minori di 120 grammi (monoporzione) si aggira intorno all’88% nei canali specializzati e supera il 92% nella GDO. ●

Peng Louis - Pexels

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al 2018). Il segmento principale degli alimenti per gatto è rappresentato dall’umido, che copre circa due terzi del mercato (61,8% a valore) e nell’ultimo anno ha sviluppato un giro d’affari in crescita del +3,1% rispetto allo scorso anno. Il secco gatto realizza il 34,4% delle vendite degli alimenti per gatto e cresce del +2,7% a valore. Gli snack per gatto sono un segmento piccolo ma in crescita: nel 2019, la quota sul totale alimenti gatto ha raggiunto il 3,7%. A volume gli alimenti per gatto realizzano 250.709 tonnellate, che equivalgono al 45,1% del totale mercato. Gli alimenti per cane (umidi, sec-

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PIRIPÙ PLUS: LA LETTIERA VEGETALE CHE MANCAVA NEL PET SHOP

L

’attenzione al benessere, alla sostenibilità e alla naturalità dei prodotti è un trend ormai crescente in tutti i settori. Nel mercato pet è ancora più forte, soprattutto nel comparto pet care, dove le lettiere vegetali non costituiscono più una nicchia ma un segmento che sempre di più contribuisce a trainare l’intera categoria.

matori, On Site presenta la nuova lettiera vegetale Piripù Plus, di cui ha l’esclusiva per la distribuzione nel canale specializzato. Composta al 100% da legno di abete, e quindi completamente naturale e priva di sostanze chimiche potenzialmente nocive per i pet, Piripù Plus è biodegradabile e compostabile e può essere gettata nei rifiuti organici di casa oppure nel WC.

Solo nel canale specializzato Dimostrando ancora una volta di essere in grado di rispondere prontamente alle esigenze del mercato e dei consu-

Piripù Plus è la lettiera ideale anche per altri piccoli amici: è adatta come fondo delle gabbie degli uccelli e dei roditori e delle teche dei rettili.

Addio cattivi odori! La particolare lavorazione di Piripù Plus rende questa lettiera igienica particolarmente efficace nell’assorbire liquidi e cattivi odori (con una capacità di assorbimento totale pari al 400%) e consente, oltretutto, di potenziare le sue caratteristiche antibatteriche naturali. Pulire la toilette del gatto sarà estremamente semplice e veloce. Basterà infatti rimuovere solo i rifiuti solidi in quanto, a contatto con i liquidi, Piripù Plus si trasforma rapidamente in segatura che si deposita sul fondo della lettiera, restando asciutta e mantenendo uno strato sempre pulito in superficie. Inoltre Piripù Plus non è polverosa e non si attacca al pelo, garantendo zampe e pelo sempre puliti, niente “tracce” sul pavimento di casa e, soprattutto, massima sicurezza per le vie respiratorie del gatto.

La prima lettiera naturale certificata Piripù Plus è la prima lettiera naturale al mondo ad avere ricevuto la certificazione ENAMA.

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Sono inoltre certificati anche la filiera di approvvigionamento delle materie prime e il rispetto delle caratteristiche fisiche e chimiche indicate in analisi.

Un servizio in più per il pet shop Nel segno dell’elevata qualità di servizio, che da sempre la contraddistingue, On Site permette ai gestori di pet shop di ordinare anche solo la lettiera e nelle quantità desiderate. Un ulteriore supporto al cliente, che dimostra ancora una volta come On Site sia il partner ideale per il punto vendita specializzato. ●


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ALIMENTAZIONE

LA LOGICA NUTRIZIONALE DEL CANE E DEL GATTO PER UNA CORRETTA E SANA ALIMENTAZIONE RISPETTOSA DEI PRINCIPI BASE CHE DEVONO ACCOMPAGNARE QUALSIASI DIETA

ONNIVORO, CARNIVORO,

Nicooografi - Pixabay

VEGETARIANO?

N

ella pratica dell’alimentazione del cane e del gatto frequentemente si riscontrano opinioni discordanti circa gli orientamenti nutrizionali dei nostri pet. Gli interrogativi che si pongono riguardo ai regimi alimentari da adottare debbono essere considerati sulla base di attente analisi delle differenze e delle similitudini, soprattutto di ordine biochimico e fisiologico, presenti nelle due specie.

Le diversità di ordine nutrizionale

Giuliano Zaghini Ordinario Zootecnia Speciale Dipartimento Scienze Mediche Veterinarie Alma Mater Studiorum Bologna

Pur accomunati dalla terminologia di carnivori domestici, il cane e il gatto sono da considerare specie “nutrizionalmente” diverse. Non è giusto quindi considerare il gatto un piccolo cane, poiché ha in sé specifici caratteri fissati nel corso del processo evolutivo. Ne sono la prova la conformazione del digerente, certamente più funzionale a una dieta strettamente carnea e i maggiori fabbisogni in proteine, aminoacidi (es. taurina) e di alcuni acidi grassi, pienamente soddisfatti solo da alimenti di origine animale. Il cane invece PetTrend • Settembre 2020

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Xiclography - Pixabay

ALIMENTAZIONE

ha sviluppato adattamenti funzionali verso un’alimentazione onnivora, tramite una migliore capacità di utilizzare la componente glucidica (amido e fibra) e quindi gli alimenti di origine vegetale, senza una stretta dipendenza nei confronti di quelli di natura animale. Da tutto ciò consegue che un’alimentazione comprendente una quota di ingredienti animali (carni, pesce e loro derivati) è sempre consigliabile per assicurare le migliori condizioni di benessere, di salute e di soddisfazione alimentare, anche se nel gatto tale indicazione assume caratteri di maggiore obbligatorietà.

Le diversità di comportamento alimentare Le differenze evolutive del cane e del gatto non si rispecchiano solo nei diversi fabbisogni nutrizionali, ma anche nel comportamento alimentare. In particolare il gatto, nonostante l’addomesticamento, mantiene forte l’istinto predatorio e questo ne condiziona fortemente l’atteggiamento nella ricerca e nella scelta del cibo. Il gatto di casa, qualora disponga di alimento a volontà, fraziona la sua dieta in tanti piccoli pasti, consumati nel corso della giornata in modo variabile, ma indipendente dal ciclo giorno notte. Al con-

trario nel cane, animale che vive in branco, il consumo alimentare avviene prevalentemente nelle ore diurne, si limita nel soggetto adulto a 1-2 pasti al giorno e assume un vero e proprio valore sociale, dove gerarchie e rapporti fra i componenti del gruppo ne influenzano i rituali. Non va comunque dimenticato il ruolo che ambiente e stile di vita possono esercitare nel modificare, a volte anche in modo irrituale, i comportamenti sopra indicati e in particolare quelli attinenti l’ingestione alimentare (disoressia e/o voracità) e le scelte alimentari (importanza del grado di appetibilità).

Vegetariano sì, vegetariano no

I PUNTI FERMI DI QUALSIASI DIETA • Salubrità e sicurezza, come prerequisiti di base • Equilibrio nutrizionale, riferito ai nutrienti e ingredienti alimentari (perplessità sugli estremismi nutrizionali) • Adeguatezza nutrizionale, riferita a specie, razza, taglia, età, condizioni fisiologiche e/o patologiche • Appetibilità, per rispetto alle scelte e alla soddisfazione alimentare del nostro amico pet • Alternanza, da effettuare, qualora necessaria o consigliabile, sempre in modo graduale

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Spesso le tendenze e i comportamenti nel campo dell’alimentazione umana finiscono per coinvolgere inevitabilmente anche gli animali da compagnia, che spesso non hanno la possibilità di scegliere secondo i loro criteri. La scelta da parte dei proprietari di adottare un regime vegetariano o addirittura vegano anche per i loro pet ne sono tipici esempi. Benché i fabbisogni nutrizionali dei cani e dei gatti, in quanto carnivori per natura, siano pienamente soddisfatti da una


Mabel Amber - Pixabay

Rebecca Schönbrodt-Rühl - Pixabay

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dieta contenente, almeno in parte, proteine di origine animale, anche le diete vegetariane potrebbero apportare tutti i nutrienti necessari a patto che siano ben bilanciate e opportunamente integrate (minerali, vitamine, aminoacidi). Ne consegue che, per supportare compiutamente questa scelta, diventa assolutamente consigliabile ricorrere a una dieta industriale che è la sola in grado di assicurare nel lungo periodo costanza di composizione, equilibrio di nutrienti e un adeguato grado di appetibilità (non va infatti dimenticato che l’assenza di matrici carnee e quindi di componenti proteici e aminoacidici, oltre a un contenuto di lipidi particolarmente basso, riducono significativamente il livello di apprezzamento della dieta e in ultima analisi anche il suo carattere gourmet). Occorre infine ricordare l’esistenza di una particolare tipologia di dieta, quella vegana, la quale, non contemplando l’impiego di alcun alimento di origine animale (carne pesce, ma anche latte, uova...) potrebbe comportare un rischio di gran lunga maggiore per la salute dell’animale, se non “costruita” in modo adeguato. Essa, per come è concepita, risulta ancor più estranea alla logica nutrizionale del cane e del gatto che in natura, ma così dovrebbe essere anche in ambiente domestico, dovrebbero poter mantenere le opzioni alimentari a loro più confacenti.

Le diete a maggiore “impronta” carnivora Negli ultimi anni è emerso, fra le filosofie nutrizionali, l’approccio crudista, basato sull’impiego di ingredienti crudi di origine animale provenienti, sia dalla linea domestica (pollo, tacchino, coniglio…), sia dalla selvaggina, con l’eventuale associazione di derivati di origine animale (formaggi, uova, kefir…) e di integratori. Questo indirizzo dietetico denominato BARF (Biologically Appropriate Raw Food od anche “Bones and Raw Food”) si basa sul concetto fondamentale di nutrire il cane e il gatto con una dieta che rispecchi la loro alimentazione ancestrale; questa, secondo gli assertori di tale regime alimentare, può garantire meglio l’espressione del loro potenziale genetico in termini di longevità, salute, capacità fisiche e riproduttive, in virtù di una sua maggiore coerenza con la dieta evolutiva. La dieta BARF, a prescindere dagli aspetti nutrizionali, che diventa troppo lungo esaminare, riguardo ai pro e ai contro, in virtù delle grandi diversità nelle quali si può esprimere, ha nell'ambito della salubrità e della sicurezza il punto più critico. A parte gli inconvenienti possibili, anche gravi a seguito dell'ingestione di ossa, la contaminazione delle materie prime di origine animale da parte di

batteri (Coli e Salmonella, in particolare) o di parassiti è certamente quella più discussa nella letteratura scientifica e nella casistica professionale; le conseguenze sono quindi di tipo sanitario.

Gli alimenti completi “genuini e naturali” La forte empatia verso il proprio animale spiega infine, la crescente offerta di alimenti completi ad alto valore aggiunto, evocativi di genuinità e naturalità, ad esempio quelli biologici od olistici, quelli senza glutine, additivi o potenziali allergeni, quelli arricchiti con ingredienti nutraceutici e funzionali, a loro volta rappresentati da componenti vegetali (piante e loro estratti, frutta…). Vanno ancora considerati gli alimenti “no grain” (caratterizzati in questo caso dall’assenza totale di matrici vegetali e quindi di apporto glucidico), molto considerati anche nell’ambito della prevenzione/trattamento delle reazioni avverse al cibo. Nel panorama complessivo delle opzioni alimentari (totalmente “carnee”, totalmente “vegetali” o nella maggior parte dei casi di tipo misto), il medico veterinario saprà certamente indicare quelle più appropriate per il cane o per il gatto sulla base dell’età, dell’ambiente e stile di vita, delle sue condizioni di salute e del suo benessere fisico e mentale. ● PetTrend • Settembre 2020

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Monge www.monge.it

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M

onge VetSolution é una linea di alimenti dietetici completi per animali destinata a particolari fini nutrizionali (Direttiva 2008/38/CE).MONGE VETSOLUTION è infusa con nuove generazioni di prebiotici (Xilo-oligosaccaridi). La linea di alimenti umidi contiene nucleotidi liberi per il supporto del sistema immunitario. Tutti gli alimenti della linea MONGE VETSOLUTION sono inoltre stati formulati senza l’utilizzo di cereali. MONGE VETSOLUTION combina questi concetti fondamentali per assicurare la massima efficienza di ogni alimento dietetico.

Grain Free Formula Tutti i prodotti della linea MONGE VETSOLUTION sono stati formulati senza l’utilizzo di cereali. Il concetto grain free formula contribuisce a facilitare la digestione, ottimizzando il particolare fine nutrizionale di ogni alimento dietetico. Le fonti classiche di amido sono sostituite da fonti di amido alternative come: tapioca, patata, piselli.

X.O.S. Prebiotici Gli Xilo-oligosaccaridi (X.O.S.) sono carboidrati non digeribili che raggiungono il colon dove fungono da nutrimento della flora microbica intestinale. Gli XOS resistono all’acidità gastrica e agli enzimi del tratto gastrointestinale. Gli XOS non vengono assorbiti ma fermentati dai microrganismi intestinali e permettono una crescita selettiva della flora intestinale. Gli X.O.S. possono supportare, mediante un’azione complementare, i meccanismi fisiologici intestinali e regolarizzare il transito.

Nucleotidi I nucleotidi alimentari sono importanti per un corretto supporto nutrizionale del sistema immunitario, intestinale e una più rapida ripresa nutrizionale dei piccoli animali da compagnia. I nucleotidi liberi, ottenuti dall’idrolisi di lieviti, svolgono un ruolo fondamentale nelle cellule a rapida proliferazione, dove sono indispensabili a garantire una graduale ripresa nutrizionale. L’evidenza scientifica dell’utilità nutrizionale dei nucleotidi negli animali è stata specificatamente descritta nel supporto della maturazione e sviluppo del tratto intestinale e delle funzioni immunitarie.

Fit-aroma® Advanced process technology La tecnologia di processo avanzata nei prodotti MONGE VETSOLUTION associa un fito-ingrediente con acidi grassi aromatici, apportando gusto e benessere in una sola volta. Il Fit-aroma® negli alimenti dietetici MONGE VETSOLUTION è progettato per fornire alte prestazioni biologiche a ridotto livello d’inclusione, con un rilascio progressivo e continuo. Le composizioni sono studiate per un perfetto assorbimento nel tratto intestinale. La tecnologia unica di rivestimento lipidi aromatici intorno al fito-ingrediente, assicurano un rilascio modulato a livello intestinale favorendone l’azione e il beneficio. La composizione del Fit-aroma® permette alle molecole bioattive (che normalmente non resistono al processo di fabbricazione del pet food), di essere utilizzate negli alimenti dietetici con ottima biodisponibilità. I prodotti Monge VetSolution sono disponibili nei pet shop e negozi specializzati. ●

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INIZIATIVE

LA RIMODULAZIONE DELL’IVA AL 10% PER IL PET FOOD E LE PRESTAZIONI VETERINARIE, RICHIESTA DA MEDICI VETERINARI E IMPRESE DEL SETTORE, È UN RIMEDIO CONCRETO PER PORRE FINE A UN CARICO FISCALE GRAVOSO PER I PROPRIETARI DI ANIMALI

I PET

NON SONO UN LUSSO

a cura della redazione

I

l settore del benessere, dell’alimentazione e della salute animale è compatto nel chiedere un’aliquota unica al 10% che metta fine a un carico fiscale invalidante per le famiglie. Gli alimenti per cani e gatti e le prestazioni veterinarie, considerati beni essenziali e servizi di pubblica utilità durante il lockdown, sono gravati dall’aliquota Iva al 22%, propria dei beni di lusso. Il gravoso carico fiscale ricade sulle numerose famiglie italiane che vivono con un animale da compagnia. Il 40% delle famiglie italiane vive con un cane e/o un gatto e sopporta un’Iva pari a più di tre volte quella delle famiglie tedesche. In Germania, in considerazione della quotidianità d’utilizzo e del ruolo degli animali d’affezione in società, l’aliquota Iva sugli alimenti per cani e gatti è al 7%. Il settore della salute animale svolge attività essenziali di prevenzione, cura, controllo e mantenimento di 60 milioni di animali da compagnia (rapporto 1/1 popolazione Istat) e degli animali allevati a scopo di produzione di alimenti per l’uomo. Durante l’emergenza Covid-19, questo settore ha assicurato la continuità della filiera e di servizi di pubblica rilevanza, incompatibili

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con l’attuale pressione fiscale e con l’impoverimento globale post-emergenza. Lo sostengono le maggiori sigle del settore - Medici Veterinari e Imprese dell’alimentazione degli animali da compagnia e dei farmaci veterinari - in una lettera aperta rivolta a Governo e Parlamento nel luglio scorso.

Le motivazioni di Assalco L’Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia rileva che l’Imposta sul Valore Aggiunto (Iva) rappresenta il principale ostacolo economico-fiscale e il più rilevante dissuasore sociale al conseguimento dei nuovi obiettivi strategici - nazionali, europei e globali - per la salute animale e la sanità pubblica. Nel nostro Paese, la persistente disomogeneità di trat-

tamento impositivo (aliquote Iva differenziate ed eccessivamente elevate) renderà inefficaci le sinergie del comparto per conseguire obiettivi dai quali dipenderanno anche le risorse finanziarie del Recovery Plan. Per tali ragioni Assalco e le altre sigle firmatarie della lettera aperta ritengono necessario individuare il primo provvedimento normativo utile per allineare al 10% le aliquote Iva applicate al settore del benessere, dell’alimentazione e della salute animale. Un tale obiettivo è perseguibile attraverso la ricollocazione degli alimenti per animali da compagnia condizionati per la vendita al minuto (con la modifica della Tab. A, Parte II, numero 20 e Parte III numero 91, del DPR 633/72 e l’abrogazione del comma 6 art. 75 della L. 413 del 1991) e delle prestazioni veterinarie ●


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SALUTE, ALIMENTAZIONE E BENESSERE ANIMALE: SETTORE UNICO, ALIQUOTA UNICA

IVA: CHIEDIAMO LO SCAGLIONE UNICO AL 10% PER • PRESTAZIONI VETERINARIE (oggi al 22%) • MEDICINALI VETERINARI (già al 10%) • ALIMENTI PER ANIMALI DA COMPAGNIA (oggi al 22%) Lettera aperta Al Governo Al Parlamento

L li • • •

e sottoscritte ritengono improcrastinabile alleggerire il pesante carico fiscale che grava sulla salute e sul benessere delle popolazioni animadel nostro Paese alla luce: dell’emergenza sanitaria ed economica nazionale delle strategie della Commissione Europea delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE)

L’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) rappresenta il principale ostacolo economico-fiscale e il più rilevante dissuasore sociale al conseguimento dei nuovi obiettivi strategici - nazionali, europei e globali- per la sanità animale e la sanità pubblica. Nel nostro Paese, la persistente disomogeneità di trattamento impositivo (aliquote IVA differenziate ed eccessivamente elevate) renderà inefficaci le sinergie del comparto per conseguire obiettivi dai quali dipenderanno anche le risorse finanziarie del Recovery Plan. A titolo di evidenza, non esaustiva: • controllo delle malattie animali • controllo delle malattie animali trasmissibili all’uomo • lotta all’antibiotico-resistenza • sicurezza degli alimenti e dei mangimi per animali • benefici socio-sanitari del possesso di un animale da compagnia • contrasto al randagismo e all’abbandono e conseguenti risparmi di spesa pubblica • possesso e detenzione responsabile degli animali anche a tutela dell’incolumità pubblica • approccio one health e integrato Salute-Agricoltura-Ambiente • rilevanza produttiva e occupazionale del comparto (Professionisti, Industria e Agricoltura) Si ritiene necessario e urgente individuare il primo provvedimento normativo utile ad un allineamento definitivo delle aliquote IVA applicate al settore della salute e del benessere animale, attraverso la ricollocazione delle prestazioni veterinarie (Codice Ateco 75) e degli alimenti per animali da compagnia condizionati per la vendita al minuto (Con la modifica della Tab. A, Parte II, numero 20 e Parte III numero 91, del DPR 633/72 e l’abrogazione del comma 6 art. 75 della L 413 del 1991) nel medesimo scaglione d’Imposta agevolata (10%) al pari dei medicinali veterinari. Per rispondere alle finalità proprie di questo settore e alle relative aspettative dell’Unione Europea, la rimodulazione dell’aliquota IVA in fascia unica agevolata al 10% dovrà assumere carattere strutturale permanente e non temporaneo. L’impoverimento economico determinato dall’emergenza Covid-19 renderà ancora più gravoso sopportare questo peso fiscale da parte dei contribuenti privati, con il rischio di deprimere la domanda di salute e di benessere animale. In Italia, ci sono 60 milioni di animali da compagnia: su base ISTAT, il rapporto tra gli animali da compagnia e la popolazione italiana è di 1 a 1. Un cittadino per ogni animale da compagnia; 1,5 famiglie italiane su 3. Si evidenzia che il settore della salute e del benessere animale è considerato funzionale ad assicurare la continuità della filiera, servizi di pubblica utilità ed essenziali. Per questa ragione, le attività di questo settore non sono state sospese durante il lockdown. Nonostante il loro carattere di essenzialità, le prestazioni veterinarie e i prodotti alimentari per animali da compagnia continuano ad essere collocati nello scaglione IVA più elevato, al pari di beni e servizi di lusso e/o non essenziali. Si evidenzia inoltre che il settore della salute e il benessere animale include attività di prevenzione, cura, controllo e mantenimento della salute sia degli animali da compagnia che di quelli allevati a scopo di produzione di alimenti per l’uomo. Sottoscritto da: ANMVI - Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani f.to Il Presidente dottor Marco MELOSI FNOVI - Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani f.to Il Presidente dottor Gaetano PENOCCHIO SIMEVEP - Società Italiana Medicina Veterinaria Preventiva f.to Il Presidente dottor Antonio SORICE ENPAV - Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Veterinari f.to Il Presidente Gianni MANCUSO

ASSALCO - Associazione Nazionale Imprese Alimentazione e Cura Animali da Compagnia f.to Il Presidente Gianmarco FERRARI Federchimica AISA - Associazione Italiana Industrie Salute Animale f.to Il Presidente dottoressa Arianna BOLLA ASCOFARVE - Associazione Nazionale Distributori Medicinali Veterinari f.to Il Presidente dottor Roberto REBASTI ASSALZOO - Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici f.to Il Presidente Marcello VERONESI

Luglio, 2020


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PUBBLIREDAZIONALE

Vitakraft - Italia S.p.a. Tel.: 075 965601 E-mail: info@vitakraft.it - www.vitakraft.it

BEEF-STICK, GLI IRRESISTIBILI SNACK PER CANI Tante le varianti degli originali bastoncini di carne inventati da Vitakraft

BEEF-STICK , L’ORIGINALE Beef-Stick è un gustoso snack per cani alla carne, uno sfizioso fuoripasto a forma di stick, inventato da Vitakraft, fatto con più del 90% di pura carne della migliore qualità arricchita di sostanze minerali e Vitamina E, senza zucchero, coloranti artificiali ed esaltatori di sapidità. Ideale come premio o per spezzare la fame in qualsiasi momento della giornata, è lo snack più venduto di tutto il gruppo Vitakraft e non può mancare nei migliori pet shop. Beef-Stick è confezionato singolarmente in pratiche pellicole, perfetto sia in casa che fuori. Altissima è la percentuale di gradimento da parte dei cani che ormai riconoscono a distanza il loro snack preferito.

TANTE VARIANTI La gamma completa comprende oltre 20 varianti senza conservanti né coloranti: il più venduto è il Beef Stick manzo ma c’è anche quello alla selvaggina, all’agnello, al tacchino, alla trippa, con cuore ed altri. Ci sono due Fish Stick di recente uscita, uno con salmone e l’altro con trota, entrambi con acidi grassi naturali Omega 6 e soprattutto entrambi certificati MSC, il marchio che garantisce che la materia prima del prodotto provenga da pesca sostenibile effettuata nel rispetto dell’ecosistema marino. In linea con le tendenze per umani è disponibile il BeefStick BIO prodotto con 100% di carne di agnello proveniente da allevamenti biologici certificati. C’è poi la versione XXL, per cani supergolosi, con una dose extra di carne, i Beef-Stick Quadros, tagliati a quadrotti e arricchiti con deliziosi ingredienti extra come formaggio, fegato e patate o il Beef Stick Rustico, la versione saporita porzionata in pezzettoni. 24

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Non mancano le varianti funzionali del Beef Stick come le versioni Low Fat, Hypoallergenic e Arthro Fit, rispettivamente per cani in sovrappeso, con intolleranze o con problemi alle articolazioni. Vitakraft, da sempre all’avanguardia negli snack per animali da compagnia, ha lanciato sul mercato anche due nuove varianti Superfood, arricchite di nutrienti benefici per la salute del cane. Una con l’aggiunta di piselli ad alto contenuto proteico e mirtillo rosso naturalmente ricco di antiossidanti che favoriscono la protezione delle cellule e l’altra con un delizioso ripieno di carote, ricche di carotene, e semi di chia ricchi di acidi grassi Omega 3 che favoriscono la salute della pelle e la bellezza del pelo. L’intera gamma di snack per cani, e non solo, può essere visionata su www.vitakraft.it ●


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MERCATO

IN UN COMPARTO SEGMENTATO, CHE SI DIFFERENZIA ANCHE A LIVELLO DI CANALI DISTRIBUTIVI PER PRODOTTI E FORMATI VENDUTI, SI ASSISTE ALLA COSTANTE CRESCITA DELLE LETTIERE VEGETALI

FUTURO LETTIERE È GREEN

IL DELLE

Stefania Colasuono Redazione Distribuzione Moderna

SHUTTERSTOCK

C

ome rilevato nei comparti del pet food e del pet care, anche nel segmento delle lettiere per gatti i proprietari diventano giorno dopo giorno sempre più esigenti e cercano prodotti di qualità per i propri quattrozampe, che siano anche pratici e semplici nell’utilizzo: soluzioni, dunque, che migliorino effettivamente la convivenza e assicurino il benessere della famiglia. «La richiesta delle lettiere - sottolinea, infatti, Monika Inga Gawlik, Marketing Manager di Sanicat - oggi è piuttosto funzionale e routinaria: si acquistano per convivere con gli amici gatti e prendersi cura di loro, quindi l’acquirente vuole “fare la cosa giusta” sia per l’animale (aspettandosi che il prodotto sia usato e accettato) che per il nucleo famigliare, garantendo igiene e un ambiente pulito, privo di polveri e cattivi odori». Le lettiere, del resto, sono ormai presenti nelle case di tutti gli italiani che hanno scelto di condividere la propria vita con un gatto, come dimostra l’ultimo rapporto Assalco-Zoomark 2020: sono utilizzate, infatti, dal 97% di chi abita in appartamento e dall’80% di chi, invece, vive in una casa indipendente.

Un’ampia scelta E, bisogna riconoscerlo, l’offerta del mercato è piuttosto ampia e variegata, con una moltitudine di prodotti in grado di rispondere ai diversi bisogni e alle preferenze degli acquirenti, da quelli più “tradizionalisti” a quelli più innovativi. Ad oggi, il comparto si divide in tre macro-categorie, contraddistinte in base alla loro composizione: minerali, vegetali e in silica gel. Queste, a loro volta, possono essere agglome-

ranti oppure assorbenti: le prime, riprendendo i dati del rapporto Assalco-Zoomark 2020, rappresentano le principali scelte dei pet owner (50% delle preferenze, tra minerali e vegetali, contro il 23% delle seconde). È Olimpia Laviosa, Pet Care Business Unit Manager di Laviosa, a spiegarci le diverse tipologie e il loro utilizzo, iniziando da quelle minerali: «i prodotti agglomeranti sono a base di bentonite e richiedono una rimozione quotidiana PetTrend • Settembre 2020

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MERCATO

Biokat’s Diamond Care Vet Line Attracting & Calming è la lettiera agglomerante che Gimborn ha studiato per far abituare facilmente il gatto all’uso della lettiera, grazie alla presenza di sostanze olfattive attiranti e calmanti.

Biokat’s Eco Light è la lettiera agglomerante vegetale firmata Gimborn, 100% compostabile, costituita da fibre vegetali naturali che garantiscono un forte assorbimento di liquidi e odori. La gamma superpremium Biokat’s di Gimborn comprende anche una linea di lettiere agglomeranti in bentonite bianco puro che consente, tra l’altro, il monitoraggio della colorazione dell’urina del gatto.

della parte agglomerata, formatasi a contatto con l’urina del gatto, nonché un continuo ripristino del livello di lettiera per avere sempre, nella vaschetta, uno spessore di prodotto di circa 5-7 cm; le lettiere assorbenti, a base di sepiolite, attapulgite e altri minerali, sono invece di più semplice manutenzione».

Meno futuro per il silicio? Se le lettiere minerali mantengono ancora il primato degli acquisti, qualcosa inizia a cambiare per quanto riguarda i prodotti a base di silicio, «quelli, cioè - continua Olimpia Laviosa - meno naturali, in quanto risultato di un processo di sintesi, ma con elevate performance in termini di capacità di trattenere gli odori». Questa categoria merceologica, infatti, sembra es-

sere meno richiesta rispetto al passato: un trend rilevato da Luciano Fassa, Direttore Generale di Monge, il quale afferma che «le lettiere in silicio, nonostante abbiano ancora una fetta interessante di mercato, sono meno utilizzate, soprattutto perché poco coerenti con la sensibilità sempre più crescente del consumatore verso la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente. Noi di Monge, tra l’altro, tre anni fa abbiamo deciso di sospenderne le vendite, in seguito alle segnalazioni di molti nostri acquirenti, che hanno dimostrato una maggiore sensibilità per prodotti più green».

Vegetali: non più solo una nicchia E proprio la crescente attenzione da parte dei proprietari verso le tematiche ecosostenibili ha decretato il

Lindocat Advanced di Laviosa è la linea di lettiere funzionali, pensate per rispondere a diverse esigenze. Ne fanno parte, ad esempio, Multi-cat + (arricchita con bicarbonato, ideale per chi ha più gatti in casa), Control + (la lettiera diagnostica micro agglomerante che cambia colore in base al pH delle urine) e Clumping + (ad agglomerazione istantanea e ultra compatta, con carboni attivi).

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successo delle lettiere vegetali che sottolinea Giancarlo Tavasci, General Manager di On Site - «non costituiscono più una nicchia, ma un segmento destinato a trainare l’intera categoria. Buona parte del loro successo è legata alla sostenibilità e alla modalità di smaltimento, ma senza dimenticarne la sicurezza per l’animale e il proprietario nonché la praticità di acquisto e di utilizzo, essendo più leggere di quelle minerali». Prova concreta del

Le due novità vegetali della linea Lindocat Advanced firmate Laviosa - entrambe biodegradabili e smaltibili nel wc - sono Green +, realizzata in legno di abete, e Tofu +, a base di tofu agglomerante con pellet che non si attaccano alle zampe del gatto.


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LeChat Excellence è la nuova lettiera naturale firmata Monge, realizzata con solo mais italiano. Priva di polveri, rispetta le vie respiratorie del gatto e non si attacca alle zampe. Disponibile in Gdo nel formato da 2,5 kg, è ecologica e facile da smaltire.

trend ecofriendly che sta interessando sempre di più il mondo pet, le lettiere vegetali vengono premiate anche per la loro naturalità: «tutto ciò che è naturale - evidenzia Monica Franco, Marketing Manager di Rinaldo Franco - è meno nocivo per la salute e questo risulta molto importante su un prodotto che viene utilizzato ogni giorno dall’animale. Il plus fondamentale di queste lettiere è di essere biodegradabili: si possono smaltire nel wc in modica quantità oppure nell’umido, riducendo notevolmente la produzione di rifiuti e, quindi, di inquinamento. Le lettiere vegetali, inoltre, hanno un maggiore potere agglomerante e consentono un miglior controllo dei cattivi odori». L’evoluzione della domanda da parte degli acquirenti ha permesso, dunque, alle aziende di innovare il settore, che mostra oggi una particolare dinamicità: «la crescente richiesta di prodotti sì efficaci ma provenienti da una filiera sostenibile e, quindi, da materie prime naturali e rinnovabili, ha stimolato la ricerca e lo sviluppo dell’intero seg-

Le lettiere minerali LeChat di Monge, dall’elevato potere assorbente e senza polveri, sono a base di sepiolite. Disponibile nel formato da 10 litri, la linea è composta dalla profumazione classica e da quella alla lavanda.

La lettiera minerale naturale Simba di Monge è realizzata con bentonite, in grado di assorbire e neutralizzare i cattivi odori. Disponibile nella confezione da 5 kg, non fa polvere e non si attacca né al pelo né alle zampe del gatto.

mento sia in termini qualitativi che di innovazione. Riscontriamo, infatti, un miglioramento nelle caratteristiche delle lettiere in fatto di assorbenza e durata, anche in quelle vegetali» conferma a questo proposito Claudio Sciurpa, Amministratore Delegato di Vitakraft Italia.

di trasporto e conservazione sono i driver che influenzano l’acquirente, come spiega Rita Giglioli, Marketing Manager di Gimborn Italia: «la capacità di assorbimento dei liquidi e degli odori rappresenta il requisito tuttora prevalente per la scelta di una lettiera, ma, a parità di queste condizioni, peso e maneggiabilità possono costituire un importante valore aggiunto. Naturalmente, poi, un prezzo equilibrato fa la differenza». Dello stesso parere Giancarlo Tavasci, per il quale «essendo il gatto un membro della famiglia che trascorre la totalità (o gran parte) del suo tempo tra le mura domestiche, è fondamentale che la sua lettiera sia sempre pulita e inodore. Le reali prestazioni del prodotto, quindi, sono fondamentali per l’acquirente e, proprio

I driver degli acquisti Ma, oltre all’aspetto ecosostenibile, quali criteri guidano solitamente il proprietario di un gatto nella scelta di una lettiera? Innanzitutto, bisogna tenere in considerazione le preferenze di ogni pet: esattamente come per gli alimenti, anche in questo caso i gatti possono prediligere determinati materiali, profumi e consistenze rispetto ad altri. La reale efficacia e la facilità

SHUTTERSTOCK

Monge Easy Green è la linea di lettiere vegetali per il canale specializzato dell’azienda piemontese. È disponibile nella versione alle fibre vegetali, altamente assorbenti e agglomeranti, e nella nuova versione al mais 100% italiano, caratterizzata da una particolare granulometria che la rende piacevole al tatto del gatto.

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interno vengono preferiti prodotti ad alto valore aggiunto. Se, poi, in Gdo l’assortimento è più essenziale, nei pet shop vi è una maggiore ampiezza e profondità assortimentale; mentre nella prima, infine, i formati inferiori agli 8 kg vanno di più, poiché è importante non appesantire troppo il carrello e la battuta di cassa, nei negozi specializzati, dove si riscontra una maggiore attenzione alla performance e ai benefici del prodotto, si vendono molto bene i formati da 10 kg e superiori». Piripù Plus è la lettiera distribuita da On Site, realizzata con fibre di legno. 100% vegetale, naturale e biodegradabile, è smaltibile nel wc o nei rifiuti organici di casa. Caratterizzata da un’estrema capacità di assorbimento, è priva di polveri e di effetto agglomerante. Non si attacca al pelo e alla cassetta del gatto.

per questo, la soluzione che noi di On Site offriamo - 100% vegetale e certificata - garantisce un elevato potere assorbente, senza agglomerarsi né appiccicarsi alla cassetta».

Gdo e specializzato: cosa cambia? I comportamenti di acquisto, però, cambiano nei due principali canali distributivi - Gdo e negozi specializzati - contraddistinti da un’offerta che si differenzia per tipologia di prodotti, formati e prezzo. Nella grande distribuzione organizzata - il cui fatturato generato dalle lettiere per gatti nel 2019 è pari a circa 74 milioni di euro, in crescita del 2% rispetto all’anno precedente (dati Rapporto AssalcoZoomark 2020) - a fare da padrone sono le lettiere minerali più classiche, preferite dai pet owner più abitudinari che, in questi punti vendita, possono fare sia la spesa per sé che per il proprio animale da compagnia, risparmiando così tempo e scegliendo per lo più sempre lo stesso prodotto, che conoscono e di cui si fidano. Chi preferisce lo specializzato, invece, è alla ricerca di prodotti di fascia medioalta o alta, innovativi ed ecologici, e vuole usufruire della consulenza offerta dal personale dei pet shop: un proprietario, quindi, disposto a dedicare più tempo all’acquisto per capire i plus delle soluzioni disponibili in questo canale, in termini di performance, e accettarne di conseguenza il prezzo più elevato. Se in Gdo, poi, le preferenze ricadono su lettiere meno pesanti (perché più pratiche da trasportare con il resto della spesa), nello specializzato si prediligono confezioni più grandi, come sottolinea Olimpia 28

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Laviosa: «per quanto riguarda le differenze tra i due canali, evidenziamo subito come la grande distribuzione abbia la quota più rilevante in termini di volume, mentre lo specializzato genera il 45% del valore perché al suo

Un’offerta di qualità L’ampiezza dell’offerta nei pet shop e nelle catene specializzate è assicurata dalla dinamicità dei player del settore, che nel corso degli anni hanno sviluppato (e continuano a farlo) prodotti sempre più evoluti e performanti. Per quanto riguarda le lettiere minerali, ne è un esempio Gimborn che, con il brand Biokat’s, offre una gamma su-

Le lettiere vegetali a marchio Cat&Rina di Rinaldo Franco sono disponibili in diverse tipologie: WeVegetal, a base di puro mais e priva di polveri; BeNatural, la lettiera al tofu realizzata sia nella profumazione classica che in quella alla pesca e miele; Catigienica, a base di cellulosa superleggera, ad elevato potere assorbente.

MAIS PROTAGONISTA Per arricchire la propria offerta di lettiere vegetali, due player del settore hanno puntato sul mais. Vitakraft, in particolare, ha recentemente lanciato Natural Clean, una lettiera Made in Italy realizzata con chicchi di mais bianco: «si tratta - sottolinea Claudio Sciurpa di una materia prima naturale e rinnovabile che, grazie alla sua elevata percentuale di amido e umidità, ha un grandissimo potere assorbente e agglomerante. È ideale per chi soffre di allergie, perché non fa polvere, non si attacca alle zampe del gatto ed elimina immediatamente l’odore di urina. Confezionata in sacchi da 2,4 kg, ha una durata garantita di 4 settimane e, per questo, è conveniente». Due, invece, le novità in casa Monge: «a fine 2019 abbiamo presentato le lettiere vegetali Monge ed Excellence a base di mais, per soddisfare le richieste dei pet owners sia nel canale specialist che nella Gdo. La materia prima utilizzata in entrambe è 100% italiana, proveniente dal Piemonte» dichiara Luciano Fassa.


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perpremium, completa e diversificata, di lettiere agglomeranti in bentonite di varie granulometrie, tra cui una linea in bentonite bianco puro, ideale per il monitoraggio della colorazione delle urine e, quindi, del benessere del gatto. «Abbiamo recentemente lanciato - aggiunge Rita Giglioli - Biokat’s Diamond Care Vet Line, una lettiera sviluppata con il supporto di veterinari e studiata per gattini, gatti anziani o qualsiasi soggetto che, per una ragione o per l’altra, non usa correttamente la lettiera. La sostanza olfattiva usata nella sua composizione, con estratti vegetali ed erboristici, trasmette un senso di benessere e familiarità che induce il pet a sentirsi a proprio agio e a imparare o a ritrovare la strada per la cassettina senza difficoltà». Molto attiva anche Laviosa, che propone prodotti funzionali con la linea Lindocat Advanced, nella quale rientrano - ad esempio - Control +, la lettiera che cambia colore in base al pH delle urine, e Multi-Cat + che - grazie all’aggiunta di bicarbonato - offre il miglior controllo degli odori possibile. Tra le più recenti novità lanciate dall’azienda, Lindocat Clumping + Carboni Attivi (lettiera a base di bentonite sodica naturale), e due soluzioni vegetali: Lindocat Green +, a base di legno agglomerante, e Lindocat Tofu +.

Novità vegetali Proprio sul segmento delle lettiere vegetali si concentrano i principali studi e gli investimenti delle aziende, un comparto da sempre presidiato da Rinaldo Franco: «siamo partiti con la

Natural Clean è la nuova lettiera vegetale Made in Italy firmata Vitakraft, a base di mais bianco. Caratterizzata da un elevato potere assorbente e agglomerante, non produce polvere ed elimina velocemente l’odore di urina.

lettiera in carta Catigienica oltre 10 anni fa, poi abbiamo inserito le lettiere in puro mais WeVegetal e l’ultima arrivata è la versione al tofu BeNatural. Ogni tipologia ha più formati per andare a coprire tutte le esigenze: quella al tofu, in particolare, è stata lanciata nel 2019 nella profumazione classica e in quella alla pesca e miele» afferma Monica Franco. È stata da poco presentata al mercato, invece, Piripù Plus, la lettiera vegetale e interamente biodegradabile di On Site: «realizzata al 100% con fibre di legno, è completamente naturale e priva di sostanze chimiche potenzialmente nocive, e può essere gettata nei rifiuti organici di casa oppure nel wc. - spiega Giancarlo Tavasci -. Non si attacca al pelo o alle zampe né alla cassetta ed è sicura sia per il gatto che per il suo proprietario: per questo è stata certificata. Piripù Plus, infatti, è la prima lettiera naturale ad aver ricevuto la certificazione Enama, che assicura ai consumatori l’affidabilità dei prodotti e l’imparzialità di giudizio; a essere verificati sono anche la filiera di approvvigionamento delle materie prime e il rispetto delle caratteristiche chimiche e fisiche indicate in analisi».

Cosa ci aspetta? Considerata l’evoluzione del mercato, le aziende si mostrano d’accordo sulla necessità di puntare, per il futuro, sull’innovazione. Un aspetto che Sanicat ritiene fondamentale, soprattutto in un’ottica ecosostenibile: «l’innovazione - dichiara il Sales Manager Emanuele Bartolotta - dev’essere basata soprattutto sull’attento ascolto delle esigenze degli acquirenti e orientata a creare nuovi concetti migliorando processi e benefici, con pack green e alta qualità dei prodotti. Noi ci crediamo molto, come confermano le nostre lettiere minerali - estratte in modo etico e sostenibile - che garantiscono un elevato controllo degli odori grazie al potere dell’ossigeno. Ricordiamo, inoltre, che la linea Plant Based è creata con scarti o derivati da biomassa provenienti da diverse industrie e che - a partire dal 2020 - quasi tutti i nostri nuovi prodotti sono plastic free: l’impiego di inchiostri biodegradabili e carta FSC certificata rende, infatti, l’imballaggio riciclabile al 100%. Se parliamo di innovazione, infine, non possiamo dimenticarci della lettiera

Sanicat Clumping White è una lettiera a base di bentonite bianca naturale, che assicura l’eliminazione dei cattivi odori grazie al potere dell’ossigeno. Disponibile nella versione Fragrance Free o Cotton Fresh, è dotata di packaging 100% riciclabile e certificato FSC.

7 Days - perfetta per chi non vuole prendersi carico quotidianamente della sua pulizia o è assente da casa -, della Active White, per chi ama le agglomeranti bianche (sia in granuli grossi che ultra-fini) e della Strong Clump, per chi preferisce l’agglomerazione forte e una facile manutenzione».

Specializzato e innovativo Innovare è sicuramente la parola chiave su cui deve investire soprattutto il canale specializzato, per offrire ai proprietari dei gatti lettiere ad alto valore aggiunto che si distinguano dai prodotti presenti in Gdo. Per questo, la tendenza sarà quella di sviluppare ulteriormente il segmento delle lettiere vegetali, che rispondono all’attenzione degli acquirenti verso temi etici e ambientali ma che «allo stesso tempo - spiega Claudio Sciurpa - mantengono la praticità e l’efficacia in termini di assorbenza, potere agglomerante e neutralizzazione degli odori». Un successo che, per continuare, dovrà necessariamente tenere conto anche del periodo storico attuale, come evidenzia Luciano Fassa: «credo che il trend delle lettiere vegetali crescerà ancora, a condizione che il prezzo per l’acquirente rimanga accessibile, in un contesto come quello che stiamo vivendo, che sappiamo essere molto difficile». Una sfida a cui è chiamato l’intero settore e che, se affrontata con la giusta strategia, potrebbe decretare la crescita dello specializzato a discapito della grande distribuzione. ● PetTrend • Settembre 2020

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PUBBLIREDAZIONALE

MSD Animal Health srl - Centro Direzionale Milano Due Palazzo Canova - 20090 Segrate (Milano) www.msd-animal-health.it

SOS PARASSITI ESTERNI: PREVENZIONE TUTTO L’ANNO! realmente efficaci e sicure per i nostri amici pelosi, è fondamentale rivolgersi con costanza al proprio Medico Veterinario di fiducia, poiché solo lui potrà aiutarci ad adottare la migliore forma di profilassi combinata e appropriata per ogni situazione.

Pulci, zecche, flebotomi e zanzare

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quanti di voi è capitato di scappare dalla spiaggia per un temporale improvviso d’estate o di soffrire dentro un maglione di troppo a Inverno inoltrato? Queste condizioni atmosferiche inaspettate non sono altro che la conseguenza di un fenomeno noto come alterazione delle stagioni. Sappiamo bene che queste “anomalie” stagionali possono avere gravi ripercussioni sull’ambiente e anche sulla nostra salute, ma pochi sanno che l’alterazione delle stagioni ha delle conseguenze, spesso gravi, anche sulla salute dei nostri amati pet. Con l’aumento delle temperature anche nelle stagioni più rigide, i parassiti esterni, acerrimi nemici dei nostri Fido e Micia, riescono non solo a sopravvivere, ma persino a riprodursi anche all’interno degli spazi abitativi, favoriti dal riscaldamento domestico. Inoltre, per il prolungamento delle stagioni miti, la loro presenza negli ultimi anni si è particolarmente diffusa anche nelle regioni italiane settentrionali, in cui prima si registrava minore concentrazione di parassiti. Ecco perché MSD Animal Health ha lanciato la campagna Protect Our Future Too, la prima iniziativa europea che ha l’obiettivo di sensibilizzare i pet owners sui rischi che l’alterazione delle stagioni comporta sulla salute degli animali e su quella dell’uomo.

Cosa fare contro la minaccia parassiti? La parola d’ordine è: prevenzione. Adottare adeguate misure di prevenzione contro i parassiti esterni è un’arma importantissima per scongiurare l’insorgere di gravi malattie nel nostro amico a quattro zampe, trasmesse dalla puntura dei parassiti esterni. E, con il cambiamento climatico, applicare queste misure durante tutto l’anno è diventato prioritario e necessario per ogni pet lover. Per essere sicuri che le pratiche di prevenzione che stiamo adottando siano 30

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I parassiti sono tanti e ognuno ha il suo modo di infestare i nostri amici a quattro zampe. Il pericolo per la salute dei nostri pet, risiede nel fatto che questi insetti si nutrono del loro sangue e possono trasmettere gravi malattie, alcune di queste anche all’uomo, le cosiddette zoonosi. Ecco perché è importante fare prevenzione tutto l’anno per evitare le infestazioni e l’insorgenza delle malattie. Ogni bravo pet owners, oltre a proteggere il suo cane, è opportuno però che impari a riconoscere i sintomi che si manifestano in corso di infestazioni parassitarie. Se il nostro pet si mordicchia all’altezza del ventre, del collo o della regione posteriore, probabilmente si tratta di un’infestazione da pulci. Potrebbe inoltre soffrire di una dermatite generata dalla saliva di questi parassiti, verso cui l’animale può sviluppare una forma di allergia (Dermatite Allergica da Pulci o DAP). Febbre, inappetenza, stanchezza, zoppia e gonfiore alle articolazioni sono alcuni degli indizi di una possibile infezione trasmessa dalle zecche, chiamata Malattia di Lyme, che se non diagnosticata e curata tempestivamente può generare complicanze anche gravi. Questa malattia, inoltre, può colpire anche l’uomo, sempre tramite la puntura di una zecca infetta. E infine i flebotomi, anche detti pappataci, sono parassiti pericolosissimi capaci di trasmettere una malattia infettiva molto grave, la Leishmaniosi, che può anche risultare letale per il nostro cane, ma che può colpire anche l’uomo. I sintomi che questa patologia può generare includono inappetenza, stanchezza, perdita di peso, diarrea, vomito, zoppia e perdita di sangue dal naso, ma anche dermatite, perdita di pelo, crescita eccessiva delle unghie e inspessimento della cute del naso e/o dei cuscinetti plantari. La puntura delle zanzare, invece, può provocare pomfi, prurito, reazioni allergiche. Le zanzare sono parassiti particolarmente pericolosi perché possono trasmettere al cane e al gatto gravi malattie, come la filariosi cardiopolmonare. Proteggere i nostri pet in maniera costante durante tutto l’anno è fondamentale per farli vivere più a lungo e in buona salute. Ricordate: mai abbassare la guardia, anche nelle stagioni considerate “meno a rischio”.

A cura di MSD Animal Health www.weare-family.com ●


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MARKETING EMOZIONALE

A 25 ANNI DALL’ASCESA DI INTERNET E 13 ANNI DOPO IL LANCIO DELL’I-PHONE, LE ESIGENZE DEI CLIENTI CAMBIANO ALLA VELOCITÀ DELLA LUCE. SALESFORCE HA INTERVISTATO 8.000 CONSUMATORI PER CAPIRE QUALI SFIDE DOVRANNO AFFRONTARE LE AZIENDE

NUOVE REGOLE PER IL CUSTOMER Andrea Piacquadio - Pexels

ENGAGEMENT

Fabrizio Vallari Giornalista e docente di Fondamenti di marketing e cultura d’impresa

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uali sono le parole che basta pronunciare per controllare lo stato di un acquisto su Amazon? Eccole: “Alexa, dov’è il mio ordine?”. E proprio questa immediatezza sta ridefinendo gli standard del coinvolgimento dei clienti per ogni brand. Ma cosa significa davvero oggi per le aziende lavorare sul customer engagement, ossia sul modo in cui i brand si connettono con i clienti attraverso diversi touchpoint costruendo relazioni durature nel tempo? Per rispondere a questa domanda, la multinazionale americana Salesforce ha esaminato le risposte di oltre 8.000 consumatori in tutto il mondo per la sua terza edizione del report “Focus sul cliente connesso”. I principali trend relativi al customer engagement emersi dalla ricerca sono: 1) la felicità del cliente dipende tanto dalla qualità dell’impegno di un’azienda, quanto dalla qualità del prodotto o del servizio che stanno acquistando; 2) i clienti sono sempre più aperti nei confronti di quei brand che utilizzano le nuove tecnologie per migliorare le loro esperienze d’acquisto; 3) personalizzazione, tempestività e connettività sono la

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base del customer engagement; 4) l’etica e la fiducia sono la chiave per fidelizzare i clienti.

Cosa sta cambiando nel rapporto con i consumatori Il customer engagement è nel mezzo di una rivoluzione. Infatti, il 54% dei clienti ritiene che le aziende debbano trasformare radicalmente il modo in cui si connettono con loro. Si aspettano che le aziende capiscano cosa vogliono prima di doverglielo chiedere.

Ciò significa puntare su un’offerta più personalizzata e agire in modo proattivo al fine di prevenire un potenziale problema. Si aspettano anche di scegliere l’ora e il luogo a loro più conveniente per entrare in contatto con un brand. Di conseguenza le aziende dovranno interagire con i propri clienti tramite i loro canali preferiti, sia che si tratti di comunicazioni online, via telefono, tramite app o assistente vocale. I clienti inoltre non sono interessati


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a conoscere il modello organizzativo di un’azienda. Se un cliente parla con qualcuno che lavora nell’amministrazione, si aspetta che anche chi opera nel servizio clienti lo sappia e che, di conseguenza, utilizzi informazioni già presenti in azienda per aiutarlo nella risoluzione del problema o della richiesta che sta facendo. Ciò significa che per le aziende assume importanza avere una visione completa dei propri clienti, unica e condivisa tra tutti gli uffici. Naturalmente, man mano che i clienti acquisiscono familiarità con nuove esperienze digitali di alto livello, iniziano ad aspettarsi lo stesso standard da tutti i brand con i quali entrano in contatto. Diventa quindi fondamentale per le aziende soddisfare tali standard. “Al giorno d’oggi i clienti hanno un enorme potere - ha affermato Neeracha Taychakhoonavudh, EVP of Industries di Salesforce -. Nel mondo delle piattaforme social, ogni singola persona ha una voce. I vantaggi dati dall’avere ammiratori del brand entusiasti sono incredibili, ma i clienti possono farsi sentire anche e soprattutto quando sono scontenti. Quindi, conoscere i propri clienti e comprendere le loro esigenze è fondamentale per ogni strategia di successo, indipendentemente dal settore in cui questa venga applicata”. La ricerca Salesforce ha rilevato che per l’84% dei clienti le esperienze fornite da un’azienda sono tanto importanti per loro quanto i prodotti e servizi che essa offre. In altre parole, la qualità della customer experience offerta sta diventando uno dei principali fattori di successo per il futuro.

COME MIGLIORARE LA “CONNESSIONE” CON I CLIENTI La ricerca Salesforce evidenzia che la chiave di volta sta nel fornire esperienze personalizzate, in tempo reale e connesse. Questi tre fattori sono fondamentali per qualsiasi strategia di customer engagement realmente efficace. • Lavorare sulla personalizzazione. La maggior parte dei clienti (73%) si aspetta che le aziende comprendano le loro esigenze e le loro aspettative, sia prima che dopo l’acquisto di prodotto o servizio. Desiderano ricevere un’esperienza “su misura” dalle aziende con cui entrano in contatto (62% del campione) e ritengono che oggi le aziende debbano adattarsi alle loro azioni e comportamenti. Un’azienda, per esempio, può modificare una campagna di onboarding una volta che è a conoscenza che si è diventati clienti oppure interrompere la visualizzazione degli annunci relativi a un prodotto che è già stato acquistato. Questo tipo di aspettative è particolarmente rilevante per i Millennials ed i GenZ. Tuttavia, solo il 47% dei clienti afferma che le aziende soddisfano queste aspettative, segnalando ampi margini di miglioramento. • Lavorare in modo connesso. L’80% dei clienti si aspetta coerenza quando interagisce con diverse persone all’interno di un’azienda. Un engagement efficace deve quindi essere connesso, il che significa, ad esempio, che chiunque all’interno di un’azienda può consultare le informazioni relative ad un cliente e utilizzarle in modo facile e intuitivo per dare seguito alle sue richieste, senza sottoporlo a domande continue e ripetitive.Tuttavia, molte aziende non sono ancora all’altezza di queste aspettative e quasi il 60% dei clienti dichiara di percepire che i vari uffici lavorino in modo scollegato tra loro. Naturalmente, garantire un simile livello di connettività non è semplice. Il 64% dei clienti utilizza infatti più dispositivi per avviare e completare le transazioni commerciali. Non solo, ma ogni azienda utilizza in media 900 diverse applicazioni, e solo il 29% sono connesse tra loro. • Lavorare in tempo reale. Il 71% dei clienti si aspetta che le aziende comunichino con loro in tempo reale. La necessità di una risposta istantanea sta influenzando il modo in cui i clienti effettuano gli acquisti: per fare un esempio, quasi sei su dieci sono disposti a passare ad un concorrente con spedizioni più rapide ed economiche. La stessa mentalità del “saper prendere in mano la situazione” si estende anche al servizio clienti: il 68% preferisce farsi aiutare da tool automatici per problemi semplici. In breve, le persone stanno diventando impazienti all’idea di dover aspettare e le aziende sono costantemente sollecitate a promuovere una comunicazione bilaterale in tempo reale con i loro clienti.

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MARKETING EMOZIONALE

L’importanza della fiducia

Il peso delle nuove tecnologie La Quarta Rivoluzione Industriale ha portato un’ondata di nuove tecnologie nelle nostre vite, come l’intelligenza artificiale e l’Internet of Things (IoT). Sembra esserci un chiaro legame tra queste tecnologie e il cambiamento delle aspettative dei clienti. Il 75% di essi afferma infatti di aspettarsi che le aziende utilizzino questi nuovi strumenti per creare customer experience migliori. E se consideriamo che l’utilizzo di assistenti vocali come Siri, Alexa e Google Assistant sta aumentando del 40% l’anno e che oltre un quarto degli americani ne possiede oggi almeno uno, appare chiara la portata del fenomeno. Il 63% dei clienti si aspetta che questi dispositivi svolgano un ruolo importante nella loro vita al pari degli smartphone. La maggior parte dei clienti sembra piuttosto entusiasta di come la tecnologia possa migliorare le loro esperienze di consumatori. Il 59% del campione di intervistati concorda sul fatto che

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l’AI (intelligenza artificiale) rivoluzionerà il modo di interagire con le aziende. Inoltre, i dispositivi collegati - dai termostati intelligenti ai fitness tracker - sono quasi ovunque. Oltre i tre quarti dei clienti intervistati (76%) possiedono almeno un prodotto di questo tipo. “Comodità e semplicità d’uso sono i pilastri per avere un ottimo engagement e l’intelligenza artificiale può potenziare entrambi questi aspetti” ha dichiarato David Clarke, Global Chief Experience Officer di PwC - Pricewaterhouse Coopers. “Se tutte le informazioni di un cliente possono essere visualizzate in modo immediato associandovi uno script intelligente ed adattato in base alle sue esigenze, un operatore del servizio clienti non potrà che assistere il cliente spendendo meno tempo a cercare dati e più tempo a costruire una relazione costruttiva per entrambi. Tutto ciò è possibile in gran parte grazie all’adozione di queste tecnologie e dei dispositivi connessi”.

La fiducia è un altro fattore importante per rafforzare il customer engagement: le persone non si cureranno mai di un’azienda se pensano che le loro interazioni non facciano affidamento su un modo di operare aperto, trasparente ed onesto. Il 73% dei clienti afferma infatti che la fiducia nei confronti del brand sia un elemento molto importante. L’argomento è oggi ancor più rilevante poiché le strategie di engagement dipendono soprattutto dai dati dei clienti. In altre parole, per soddisfare le aspettative dei clienti, le aziende devono conoscere a fondo le loro esigenze, abitudini e comportamenti di acquisto. Tuttavia, la maggioranza degli intervistati (63%) non crede che le aziende siano trasparenti sul modo in cui utilizzano i dati in loro possesso, il che segnala che molte aziende sono ancora in ritardo su questo punto. La fiducia può creare o interrompere il customer engagement influendo in termini economici anche sui profitti di un’azienda. Quasi la metà (48%) dei clienti ha smesso di acquistare dalle aziende per motivi di privacy.

In che modo i valori coinvolgono i consumatori Il 77% dei clienti intervistati afferma che una maggiore consapevolezza dei valori aziendali, dell’etica e delle pratiche commerciali stia cambiando le loro aspettative. I clienti tengono conto di ciò che un’azienda rappresenta quando decidono se acquistare o meno un suo prodotto o servizio. Ne è un esempio il fatto che oltre la metà (55%) dei clienti afferma di non acquistare da aziende che non sono interessate al tema dell’equality. Oggi i clienti si aspettano che le aziende considerino un insieme più ampio di stakeholder, andando oltre gli azionisti finanziari e valutando l’impatto più ampio che possono avere sulla società nel suo insieme. Ciò riflette un sentimento generale secondo cui le imprese hanno un ruolo importante da svolgere sia a livello locale che globale, per la costruzione di un futuro migliore. La ricerca Salesforce evidenzia infine che il 76% dei clienti ritiene che le aziende debbano essere responsabili del benessere delle comunità in cui operano, adottando anche misure efficaci per ridurre i cambiamenti climatici. ●


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PUBBLIREDAZIONALE

LINEA NORMALIA®: UN APPROCCIO DIETETICO INNOVATIVO E COMPLETO ALLA DIARREA ACUTA E CRONICA Dall’impegno Innovet in Ricerca & Innovazione nasce la linea Normalia®: per agire con rapidità contro i disturbi intestinali acuti (Normalia® Fast), e mantenere l’integrità della mucosa e della microflora intestinale in corso di diarrea persistente e cronica del piccolo animale (Normalia® Extra)

A cura di CeDIS (Centro di Documentazione e Informazione Scientifica) Innovet Italia Srl, Saccolongo (PD) cedis@innovet.it

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’intestino è uno degli organi più delicati e importanti per il benessere e la qualità di vita dei nostri amici a 4 zampe. Quando sano, è capace di tollerare e assorbire selettivamente acqua ed elementi nutritivi introdotti con l’alimentazione, oltre che di ospitare una variegata flora microbica (microbiota) fondamentale per le funzioni digestive e, più in generale, difensive. Sono però molte le situazioni che mettono a dura prova il benessere intestinale. Errori alimentari, repentini cambi dietetici, stress, sbalzi di temperatura, infezioni e infiammazioni, intolleranze, allergie e la fase stessa di svezzamento dei cuccioli sono tutte condizioni alla base di fastidiosi Disturbi Acuti dell’Assorbimento Intestinale (DAAI) accompagnati da diarrea acuta e improvvisa. Così come molti problemi intestinali ad andamento cronico sono caratterizzati da diarree persistenti (> 14 giorni) o croniche, che alla lunga si ripercuotono sul buon funzionamento generale dell’“intestino” e sulla corretta composizione della sua microflora (microbiota intestinale). La risposta Innovet a un problema così complesso e variegato come la diarrea del cane e del gatto è la linea Normalia® , l’approccio dietetico innovativo e completo alla diarrea, sia acuta che cronica, dei piccoli animali. 36

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Normalia® Fast è l’alimento dietetico complementare per cani e gatti, che potenzia in maniera rapida e sinergica i meccanismi fondamentali che presiedono alla salute dell’intestino: 1. Preserva l’integrità e la funzione della mucosa intestinale perché contiene PGA-m (palmitoil-glucosamina micronizzata): l’aliamide che, somministrata per via orale nella forma attiva più biodisponibile (micronizzata in particelle comprese tra 0,6 e 10 micron), aumenta i livelli endogeni di PEA (Palmitoiletanolamide) ridotti in corso di sofferenza intestinale acuta. Così facendo, ottimizza i naturali meccanismi con cui l’intestino contrasta i DAAI e recupera la propria integrità e funzione fisiologica. PGA-m rilascia anche glucosamina, costituente essenziale della barriera intestinale, contribuendo in tal modo a proteggere l’intestino da invasioni microbiche e tossiche responsabili dei DAAI. 2. Migliora rapidamente la consistenza delle feci, grazie ad un complesso adsorbente/astringente, costituito da bentonite e acido tannico. Per queste azioni sinergiche, Normalia® Fast può trovare utile impiego nelle diarree acute e nei successivi periodi di convalescenza, ma anche durante l’iter diagnostico delle diarree di qualsiasi natura ed eziologia. Normalia® Extra è l’alimento dietetico complementare per cani indicato per il trattamento long term della diarrea persistente e cronica. Contiene infatti PEA-um: la forma attiva ultra-micronizzata di PEA (palmitoiletanolamide) che, somministrata per via orale, è in grado di mantenere l’equilibrio intestinale messo a dura prova in corso di problemi cronici. Riporta infatti a norma (effetto ALIA) la funzione e il numero dei mastociti intestinali e, così facendo, ottimizza i naturali meccanismi con cui l’intestino è in grado di mantenere nel lungo periodo la corretta permeabilità e normalizzare il transito delle feci. Normalia® Extra contiene anche un microrganismo sporigeno ad azione probiotica (Bacillus subtilis), che supporta il corretto microbiota intestinale del cane, e il colostro bovino con azione eubiotica e immunoregolatoria. Maggiori informazioni su https://www.innovet.it/prodotti/gastroenterologia/ ●


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DIGITAL MARKETING

FACEBOOK, INSTAGRAM, WHATSAPP BUSINESS SONO STRUMENTI ALLA PORTATA DI TUTTI. I MESI DEL LOCKDOWN HANNO RESO EVIDENTE COME ANCHE IL PETSHOP POSSA SFRUTTARE LE LORO POTENZIALITÀ PER COINVOLGERE I CLIENTI E AUMENTARE IL PROPRIO FATTURATO

Gordon Johnson - Pixabay

IL NEGOZIO DIVENTA SOCIAL

L SILVIA BOSIO E-commerce specialist e divulgatrice silvia.bosio@me.com

a certezza è quella di aver lasciato una normalità e di averne trovata un’altra. La normalità dei nostri negozi fatta di tante persone, voci, strette di mano, consigli dati da vicino è infatti improvvisamente cambiata, lasciando spazio, nostro malgrado, a un periodo per così dire “sospeso”. Questa fase di sospensione ci ha traghettati nella nuova normalità, fatta di ingressi contingentati, coda fuori dalla porta del negozio, responsabilità nel far rispet-

tare norme di comportamento, come se non bastasse già tutto quello di cui un piccolo imprenditore deve occuparsi. “New normal”, la locuzione inglese che si è affermata per definire questa nuova modalità di vita, non ha tardato a diventare di uso comune anche per noi italiani. Si, perché gli anglofoni sono bravissimi a coniare nuove etichette per ogni tipo di evento, e questa volta hanno proprio indovinato. A dirla tutta, nel nuovo millennio PetTrend • Settembre 2020

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Rouca Souza - Pexels

DIGITAL MARKETING

Fauno - Pixabay

è la terza volta che ci troviamo davanti a una nuova normalità, infatti il termine era già stato utilizzato a seguito della crisi finanziaria del 2007 e 2008 e delle conseguenze della recessione globale tra il 2008 e il 2012 prima che

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tornasse in auge a seguito della pandemia di Covid-19.

Velocità, adattamento ed empatia E i brand che hanno accompagnato la nostra vita come si sono comportati

in questa fase delicata? Ci hanno tenuto compagnia con i loro messaggi, ci hanno lasciato ascoltare in sottofondo quelle note di quotidianità che ci hanno aiutato a superare il momento più buio della nostra storia recente. Dapprima ci hanno fatto sentire meno soli a casa, e poi hanno provato a raccontarci la loro visione di questa nuova normalità. I brand che hanno percepito le opportunità seguite a questa crisi (intesa come scelta, decisione e quindi nuova occasione) per avere successo dovranno riuscire a far emergere tre valori in maniera prorompente: velocità, adattamento ed empatia. In questa nuova normalità tutti i brand, grandi e piccoli, affermati ed emergenti, dovrebbero fermarsi e rispondere a domande sul come adattarsi velocemente ai nuovi schemi, su come affrontare i nuovi valori e, non ultimo per importanza, se abbia ancora senso provare ad aggiustare le cose già fatte o se non sia invece meglio sviluppare qualcosa di nuovo, partendo da zero. Sembra che nessun brand abbia ancora provato a dare delle risposte aperte a queste domande. Alcuni hanno provato a raccontare la ripartenza, ma non si vede ancora il coraggio che serve. Se da un lato le persone, tuttora spaventate e confuse, non sanno cosa fare e a chi credere, dall’altro i brand, anche quelli più coraggiosi, non hanno ancora trovato la strada giusta per comunicare.


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La paura di sbagliare è tanta, quindi scelgono di rimanere in silenzio. Forse è un bene, ma forse si sta perdendo un’opportunità enorme, quella di raccontare con coraggio come il proprio brand vede il futuro e diventare pionieri di questa nuova normalità.

È il momento di pensare in grande Per i brand più attenti, che sono alla ricerca di un modo di comunicare i propri nuovi valori, questo è il momento. Raccontare al proprio pubblico il futuro che si immagina potrebbe essere molto meno rischioso adesso di prima. I mesi della pandemia ci hanno insegnato che tutto è possibile, che i confini sono cambiati e che i limiti non sono più gli stessi. Perché non aiutare le nostre attività, e quindi noi stessi, a pensare in grande comunicando obiettivi ambiziosi? Fino a qualche mese fa la prudenza era d’obbligo, ma oggi sappiamo che se ci poniamo dalla parte del pubblico con empatia, per accompagnarlo velocemente a creare un nuovo futuro insieme non corriamo nessun pericolo, anzi, è quello che le persone stanno cercando. Il messaggio che ci mandano dice che vogliono essere rassicurate e ritrovarsi nelle parole di qualcun altro, meglio se dette da chi è diventato un punto di riferimento per i loro consumi. Se non iniziamo a rispondere a queste domande la nuova normalità resterà soltanto retorica fine a se stessa. Potrebbe essere arrivato il momento di sognare in grande, senza aver paura di sbagliare o di rischiare la propria identità di brand, poiché il

coraggio richiesto è minimo e il rischio di essere giudicati troppo audaci è azzerato. Ecco dove sta l’opportunità.

Portare il business online La quarantena ha fatto crescere l’audience online portando migliaia di utenti per la prima volta a fruire di servizi mai utilizzati prima, precisamente 1,4 milioni in più a marzo rispetto a febbraio (fonte Audiweb). Se hai sempre pensato che il tuo business

NUOVI MODELLI PER I CLIENTI Crea nuovi modelli di business, pubblica contenuti di qualità tramite piattaforme che ti fanno connettere direttamente con i tuoi clienti, non ti fermare se il video che hai provato a fare non è perfetto, le persone premiano le cose vere, autentiche, nessuno ti criticherà se le prime volte sarai un po’ impacciato (lo sanno che non fai l’attore), ma tutti ti ringrazieranno per aver messo a disposizione la tua esperienza e le tue conoscenze specifiche. Se l’ansia da palcoscenico è troppa, puoi provare a coinvolgere i tuoi clienti nella creazione dei contenuti utili alla tua attività, chiedi loro di condividere foto o brevi video che parlino della loro esperienza con la tua attività. Le persone ti criticheranno se sarai sempre uguale a te stesso, se non proverai a dargli qualcosa di diverso. Sperimenta, crea e condividi, all’inizio potrà essere faticoso ma presto diventerà divertente ed efficace.

non fosse adatto ad andare online, che i tuoi clienti non fossero interessati a vederti su nuovi canali, questi mesi dovrebbero averti fatto cambiare idea. Online non è uguale a e-commerce o a investimenti a tre zeri per creare un sito all’altezza, si può essere online in tantissimi altri modi e si può comunicare efficacemente senza investire nulla o quasi. Le piattaforme social sono un esempio di successo; Facebook e Instagram mettono a disposizione strumenti nuovi che non necessitano di competenze informatiche specifiche. Whatsapp Business ti permette di far vedere il tuo catalogo ai clienti direttamente dal loro smartphone e con la piattaforma Zoom puoi creare dei piccoli eventi in diretta. Insomma, prendi il tuo business e portalo online in qualche modo. La normalità, lo abbiamo detto, non è più quella che abbiamo lasciato il 9 marzo di questo anno bisestile che ha proprio voluto strafare. Siamo tornati a casa quella sera con l’idea che nell’arco di poco tutto sarebbe tornato come prima e, invece, abbiamo scoperto che forse come prima non torneremo più. Questa è la nuova normalità e i tuoi clienti si aspettano che tu abbia delle novità per loro. ● PetTrend • Settembre 2020

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Per maggiori dettagli visitate il sito www.purina-proplan.it

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PURINA® PRO PLAN® FORTIFLORA®: UN PROBIOTICO PER MILLE VANTAGGI Cos’è un probiotico? I probiotici veterinari sono batteri benefici vivi che contribuiscono alla salute intestinale ed al rinforzo del sistema immunitario nei cani e nei gatti. Il tratto intestinale del gatto o del cane in normali condizioni ospita migliaia di specie batteriche differenti, sia benefiche che potenzialmente patogene. Nell’intestino in salute i batteri “buoni” e “cattivi” sono in una situazione di equilibrio, che può essere alterata da eventi stressanti o malattie che potrebbero implicare una terapia antibiotica. Abbinare un probiotico alla razione alimentare può contribuire al mantenimento o al ripristino dell’equilibrio intestinale.

I probiotici non sono tutti uguali Ogni ceppo di probiotici conferisce differenti benefici all’organismo ospitante. Non tutti possono essere efficaci per gli animali ed essere in grado di resistere alla loro forte acidità gastrica o ad altre sostanze presenti nello stomaco. Per questi motivi PURINA® ha sviluppato PRO PLAN® FORTIFLORA®: un alimento complementare per cani adulti e cuccioli e per gatti adulti e gattini per aiutare a supportare il benessere e l’equilibrio intestinali. Fortiflora®, la cui efficacia è comprovata da studi clinici, contiene un livello garantito di un ceppo batterico vivo di Enterococcus faecium

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SF68 NCIMB 10415 (1x1012 x CFU*/kg) che, grazie a un processo brevettato di microincapsulazione, arriva vitale nel tratto gastrointestinale. ● *CFU: unità formanti colonie

Quando e come consigliare PURINA® PRO PLAN® FORTIFLORA® al cane o al gatto del tuo cliente? Fortiflora® può essere utilizzato: • In corso di manifestazioni gastrointestinali; • Per aiutare a ridurre la flatulenza e la scarsa qualità delle feci; • Durante il trattamento antibiotico per aiutare a ripristinare l’equilibrio della flora intestinale; • In situazioni di stress, come in corso di una vacanza; • In caso di cambio di alimentazione; • Per aumentare l’appetibilità della razione giornaliera di cani e gatti con scarso appetito; • Per essere un valido supporto durante la fase di svezzamento e il ciclo di vaccinazione di cuccioli e gattini. Rassicura il tuo cliente perché Fortiflora® è economico e semplicissimo da utilizzare! Infatti è scientificamente provato che, per essere efficace, basta aggiungere una sola bustina al giorno all’alimento abituale del cane o del gatto, indipendentemente dalla taglia, dal peso e dall’età; ricorda inoltre che può essere utilizzato a lungo termine e anche dal cucciolo e dal gattino.


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CANI DI RAZZA

IL PIÙ GRANDE TERRIER D’IRLANDA SI DISTINGUE PER LE DOTI FISICHE E UN CARATTERE PERFETTO IN OGNI SITUAZIONE. CORAGGIO, TEMPRA, INTELLIGENZA E ADDESTRABILITÀ SI FONDONO A QUALITÀ DA VERO ATLETA

IL

KERRY BLUE TERRIER

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onosciuto anche come irish blue terrier, è facilmente intuibile come la terra d’origine del kerry blue sia l’Irlanda, luogo dove la razza è apprezzatissima, tanto da essere stata a lungo la mascotte dei patrioti locali. Descritto per la prima volta nel 1847, il più grande dei terrier irlandesi si pensa prenda il nome dalla contea di Kerry, dov’erano insediati i primi cultori della razza. Non si hanno molte informazioni riguardo alla storia di questo cane, se non che nella parte a sud-ovest del territorio, il kerry blue veniva usato per lo più a scopo venatorio, nella caccia al tasso e alla lontra, anche in acqua. Ben presto divenne noto pure per la tempra e il coraggio che dimostrava nella difesa della proprietà.

La storia Nicolas Patrini Psicologo, educatore cinofilo Foto di Tommaso Urciolo

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Tra gli antenati del kerry blue troviamo il bull terrier, il levriero irlandese e, probabilmente, il bedlington. La prima esposizione cinofila locale a cui questo cane partecipò fu quella del 1913; sette


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anni più tardi il kennel club irlandese fissò le caratteristiche principali dello standard, per poi procedere, nel 1923 al riconoscimento ufficiale. In quel decennio sorsero ben sei allevamenti dedicati. Simbolo del Paese, il kerry blue raccoglie in Irlanda la maggior parte delle registrazioni. In Italia invece non ha mai riscosso un grande successo, tanto che nell’ultimo decennio le registrazioni ufficiali superano di poco le 200 unità. Una curiosa tradizione della contea di Kerry vuole che in ogni animale selezionato (cani, gatti, maiali, galline e bovini compresi) venga ricercato il colore blu, da qui l’unicità del colore del manto di questo terrier. Come anticipato, oltre che per la caccia, il kerry blue venne impiegato anche per altri scopi, aiutando l’uomo nella difesa della proprietà, nella pastorizia e alla guardia del gregge, come cane da ricognizione in guerra e, purtroppo, anche come cane da combattimento. Per fortuna, lo scopo principale oggi rimane quello di un fedele cane da compagnia per la famiglia.

Il carattere

LO STANDARD

Versatile, coraggioso, fedele. In sole tre parole è contenuto gran parte del carattere della razza. Va detto subito che si tratta di un terrier, quindi un cane dotato di forte tempra e dall’animo impetuoso. Non è raro trovare esemplari che mostrano poca tolleranza verso i conspecifici, specie tra maschi. Tuttavia, se correttamente

Aspetto generale. Nel complesso il kerry blue è ben proporzionato e dal corpo sviluppato e muscoloso, specie nei maschi. Testa. Il cranio è robusto e ben fornito di pelo; il tartufo è nero, con narici larghe; le mascelle sono forti, muscolose; i denti sono a chiusura a forbice; le gengive e il palato sono di colore nero. Occhi. Sono di color nocciola scuro, di media grandezza e dall’espressione sveglia. Orecchie. Sono sottili, non troppo larghe e portate aderenti al capo. Collo. Proporzionato, ben inserito nelle spalle e moderatamente lungo. Dorso. Di lunghezza media e con costole ben cerchiate che partono dalla linea dorsale. Arti. Hanno buona ossatura e sono dritti se visti frontalmente; le cosce sono muscolose, ben sviluppate e forti, così come i garretti; i piedi si presentano compatti, con cuscinetti tondi e forti, unghie nere; nel complesso si tratta di un cane che, grazie alle proporzioni e alla presenza di forte muscolatura, si muove con buona coordinazione; buono l’allungo degli arti anteriori, che sfruttano la propulsione offerta dalla spinta proveniente da dietro. Mantello. Dotato di pelo morbido, abbondante e ondulato. Colore. Accettato è il blu, in ogni sua sfumatura, con o senza punti neri; il nero è tollerato solo fino ai 18 mesi. Taglia e peso. I maschi sono leggermente più grandi, con un peso compreso tra i 15 e i 18 kg e un’altezza al garrese che in media si attesta sui 47 cm; le femmine hanno un peso inferiore e altezza al garrese compresa tra i 44,5 e i 48 cm.

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CANI DI RAZZA

educato fin da piccolo, il kerry blue è un cane gestibile e poco aggressivo. Una buona socializzazione risulta quindi fondamentale con il cucciolo, che deve capire come l’essere socievole e docile vada incontro alle esigenze del conduttore più che i comportamenti opposti e non desiderati. Da questo punto di vista è un cane propenso all’apprendimento, poiché al centro del

suo mondo c’è il rapporto di fiducia che instaura con il proprietario e la volontà di non deludere mai. L’addestramento gentile dev’essere privilegiato sempre, ma con il kerry blue in particolare, dato che la chiave del successo risiede nello sfruttare il gioco per insegnargli ciò che desideriamo. La capacità di discriminare dove è richiesta la sua attenzione rende il kerry

blue anche particolarmente adatto alla difesa della persona e alla guardia della proprietà, durante la quale è attento e pronto all’azione. Per questo è meglio evitare sempre di istigare all’aggressività il proprio cane, poiché in questo caso il sangue terrier si fa già notare da solo.

Adatto alla vita in famiglia Si tratta di un cane estremamente vivace e che necessita di sfogare le proprie energie per mantenere il proprio equilibrio. Detto ciò, è ben accetta anche la vita in appartamento dove, grazie all’irrisoria perdita di pelo e all’assenza di odore è spesso ben accetto, a patto di poter uscire con regolarità. All’interno delle mura domestiche è un cane affettuoso e presente, mai eccessivo, adatto a chi ha bambini. Verso i più piccoli questa razza è paziente, poiché ben consapevole di ciò che rappresenta un rischio. La famiglia tipo per questo cane è dinamica, pronta a passare molto tempo all’aria aperta e capace di garantire il giusto movimento al proprio amico a quattro zampe. Il kerry blue è un atleta, che non disdegna lunghe passeggiate e corse libere. ●

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Ceva Salute Animale S.p.A. Viale Colleoni, 15 -20864 Agrate Brianza (MB) Tel. 039 6559.442 marketing.italy@ceva.com

STRESS DA VIAGGIO NEL PET? NON SOLO IN VACANZA

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iniscono le vacanze ma, per molti proprietari, non finiscono gli spostamenti con l’amico a quattro zampe: il controllo dal veterinario, una visita ai familiari o magari un weekend nella casa di campagna o al mare. Frequenti spostamenti possono essere causa di stress nell’animale e, per farlo in modo sereno, si possono seguire alcuni accorgimenti.

Viaggi sereni con il gatto I gatti non amano essere portati fuori dall’ambiente che riconoscono come familiare e il trasportino può essere percepito come oggetto “minaccioso” che prelude a momenti spiacevoli e genera stress. Prima di viaggiare, meglio: • Lavare accuratamente con acqua e sapone il trasportino per eliminare eventuali tracce di feromoni (di allarme) lasciate in occasioni precedenti • Rendere familiare il trasportino al gatto lasciandolo aperto ed accessibile in casa, qualche giorno prima del viaggio, in modo che il gatto possa entrare liberamente • Evitare di dare cibo al gatto nelle 6 ore precedenti il viaggio, per evitare che possa soffrire di nausea e vomito • Spruzzare Feliway Spray nel trasportino almeno 15 minuti prima di introdurre il gatto; il prodotto va nebulizzato in ogni angolo del trasportino: sul piano e sulla copertura interna (non sul gatto) • Per i soggiorni fuori casa, utilizzare Feliway Diffusore nella casa di permanenza, per aiutare il gatto ad adattarsi con tranquillità al nuovo ambiente. I prodotti della gamma Feliway inviano ai gatti messaggi naturali di rassicurazione noti scientificamente come feromoni: riproducono in tutto i benefici dei feromoni facciali felini, che il gatto deposita su oggetti e persone strusciando il muso per marcarli come familiari e “amici”. Feliway è disponibile sotto forma di spray, ideale proprio per il trasporto, e come diffusore per ambiente, ideale per l’ambiente di soggiorno.

Viaggi sereni con il cane La “desensibilizzazione” è la chiave per l’addestramento e 46

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deve essere effettuata prima degli spostamenti in auto secondo la seguente modalità: • Spruzzare Adaptil Spray sulla coperta utilizzata in auto e/o alla base del trasportino, quindi aspettare 15 minuti prima di far entrare il cane • Insegnare al cane a sedersi tranquillamente in auto mentre l’auto è ferma • Utilizzare giochi e strategie con tranquillità e calma per far associare l’auto a situazioni piacevoli • Tenere breve sessioni, permettendo al cane di sentirsi a suo agio con l’auto prima di procedere a viaggi più lunghi • Il passo successivo è quello di incoraggiare il cane a salire in macchina con il motore acceso gratificandolo con complimenti e lodi. Quindi, iniziare con brevi viaggi e successivamente con viaggi più lunghi, ma intervallati anche da viaggi di breve durata • Il giorno del viaggio, se prolungato, dare solo un pasto leggero senza limitare l’acqua • Mantenere il veicolo ben ventilato e non lasciare mai il cane incustodito in auto; permettergli di fare i bisogni ogni 2 ore nel caso di lunghi spostamenti. I prodotti della gamma Adaptil inviano ai cani messaggi di rassicurazione chiamati scientificamente feromoni appaganti del cane. I feromoni contenuti in Adaptil riproducono tutte le proprietà dei naturali feromoni appaganti materni, che mamma cane rilascia ai suoi cuccioli, e assicura un controllo sui disturbi legati a stress o paura e porta tranquillità nei cani di ogni età e taglia. Questi messaggi sono privi di odore e sono percepiti solo dai cani, non dagli umani né dai gatti. La gamma Adaptil è disponibile sotto forma di spray, ideale per il trasporto, diffusore per ambiente e anche come collare (in diverse taglie). Per saperne di più www.feliway.com, www.adaptil.com o contattare marketing.italy@ceva.com ●


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RAZZE FELINE

RAZZA DAL PELO LUNGO E DAL CARATTERISTICO MUSO TONDO E PIATTO, È APPREZZATA PER L’ESTETICA E IL CARATTERE DOLCE. RAPPRESENTA UN “CLASSICO” DEL MONDO FELINO

GATTO PERSIANO IL

Francesca Serena Medico veterinario Medicina comportamentale e consigliere Anfi

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ono diverse le particolarità che caratterizzano il gatto persiano rendendolo unico e riconoscibile anche all’occhio meno esperto. La prima peculiarità riguarda il muso «schiacciato» che ne fa l’unica razza felina brachicefala. La seconda particolarità è rappresentata dagli occhi rotondi, grandi e sporgenti che conferiscono quella tipica aria “bambinesca”. La terza caratteristica è il pelo: il persiano è il gatto con il pelo più lungo in assoluto che può arrivare fino a 20 cm. La forma rotonda è un altro tratto caratteristico della razza, grazie alla testa larga e rotonda dalle orecchie anch’esse tonde, e il naso idealmente molto piccolo.

Le origini I primi antenati del persiano furono importati in Italia dall’Iran (Persia) intorno al 1620. Riconosciuto come razza dalla fine del XIX secolo, è stato allevato in selezione prima dagli inglesi, e poi, dopo la seconda guerra mondiale, anche da allevatori europei e americani. L’allevamento selettivo ha permesso lo sviluppo di un’ampia varietà di colori del mantello, ma ha anche portato alla creazione di persiani con i musi sempre più piatti, e quindi con potenziali problemi legati a narici PetTrend • Settembre 2020

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RAZZE FELINE

strette e canna nasale inesistente; in seguito, grazie a accoppiamenti mirati, il problema però è stato riportato sotto controllo. Nel 2015 è stata classificata come una delle razze più popolari negli Stati Uniti secondo la Cat Fanciers’ Association (CFA). Non è chiaro quando siano apparsi i primi gatti a pelo lungo, in quanto non si conoscono varietà a pelo lungo del gatto selvatico africano, l’antenato della sottospecie domestica. I primi antenati del persiano dei quali si hanno notizie arrivarono in Italia nel 1620 da Angora (ora Ankara), città dell’allora Impero Ottomano, oggi Turchia, mentre in Francia vennero portati da Nicholas-Claude Fabri de Peiresc all’incirca nello stesso periodo. I gatti Khorasan avevano un folto mantello color grigio, mentre quelli di Angora erano bianchi. Dalla Francia raggiunsero la Gran Bretagna dove furono presentati alla prima mostra felina organizzata da Harrison Weir, nel 1871 al Crystal Palace di Londra. In quel periodo non c’erano particolari differenze fra gatti Persiani e gatti Angora ma in seguito furono creati due standard diversi per differenziarli. Ancora oggi esistono varie organizzazioni che hanno i libri genealogici ai quali sono 48

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ascritti questi gatti di razza e ognuna ha uno standard che si discosta in parte dalle altre.

Il carattere Il persiano è generalmente un gatto tranquillo che si adatta bene alla vita d’appartamento. È grande comunicatore, grazie ai suoi occhi espressivi, è dolce verso tutti i membri della famiglia, anche se spesso mostra le sue preferenze e affinità verso una o più persone. Va tranquillamente d’accordo con altri animali da compagnia e con i bambini, a patto di non essere trattato come un giocattolo. Nei confronti degli sconosciuti invece non è sempre così socievole. La sua personalità, dolce e gentile, si manifesta appieno una volta che si sente al sicuro nel suo ambiente. Creature abitudinarie, sono a loro agio in un’atmosfera serena, ma con un po’ di pazienza possono anche adattarsi a famiglie più turbolente. Avendo zampe corte e tozze, amano avere i piedi ben piantati e non sono fatti per saltare in alto e arrampicarsi, ma ciononostante sono giocherelloni ed amano mettersi in posa sulla loro finestra o sedia preferita.

La salute Il persiano può andare incontro a patologie genetiche, come la malattia renale policistica (PKD) che causa insufficienza renale nei gatti adulti. Quest’utima si sviluppa a un’età media di 7 anni con sintomi che vanno dall’aumento della sete all’urinazione eccessiva, ridotto appetito e perdita di peso. Per fortuna esiste un test genetico grazie al quale è possibile rilevare il gene PKD ed evitare il perpetuarsi della patologia. Un altro problema presente in tutte le razze feline è la cardiomiopatia ipertrofica (HCM), una malattia che provoca ispessimento della camera cardiaca sinistra e può, in alcuni casi, portare alla morte improvvisa. L’incidenza di questa patologia nei persiani è pari al 6,5%. A differenza della PKD, che può essere rilevata anche in gatti molto giovani, i test cardiaci per l’HCM devono essere eseguiti regolarmente al fine di individuare i soggetti colpiti. Per la razza persiana, a differenza di altre, purtroppo ancora non esiste uno screening genetico per identificare l’HCM. Infine, l’atrofia retinica progressiva a esordio precoce (PRA) è una malattia degenerativa dell’occhio, con una modalità


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di trasmissione ereditaria nel persiano. Tutte queste problematiche di carattere genetico sono tenute sotto controllo dagli allevatori grazie all’applicazione di test, controlli e accoppiamenti mirati a ottenere soggetti in standard per salute e bellezza.

La colorazione del mantello e degli occhi I colori ammessi nella razza, comprendono l’intera gamma di varianti possibili nei mantelli felini. La Cat Fancier Association (CFA), che è il Registro con il maggior numero di persiani iscritti, raggruppa la razza in divisioni di colore. I colori di base

sono bianco, nero, blu, rosso, crema, cioccolato e lilla. Le varianti su questi colori sono: solido (colore unico e omogeneamente distribuito, senza tigrature o macchie), silver (argento) e golden (dorato), comprese le varianti cincillà e smoke (dove un particolare gene determina una ombreggiatura del manto), tabby (tigrature o macchie come la livrea dello sgombro da qui il nome mackerel), tartaruga, (dove il rosso e il nero e le loro diluizioni di colore sono variamente accoppiate a formare un mantello screziato come il carapace delle tartarughe) e “himalayano”, cioè corpo chiaro e colorazione più intensa sulle estremità del

LO STANDARD Taglia e peso. È un gatto di taglia da media a grande, di regola i maschi pesano fino a 6 kg, le gatte da 3 a 5 kg. Testa. Di forma rotonda e massiccia, ben bilanciata, con cranio molto largo; la parte del cranio sopra gli occhi, detto fronte o sovra-testa, deve essere bello rotondo; guance piene naso corto, largo, con uno stop ben definito, ma non camuso; il dorso del naso e il naso devono essere larghi, le narici devono essere ben aperte, per permettere un facile e libero passaggio dell’aria; mento forte e mandibole larghe e possenti. Orecchie. Sono piccole, con punte arrotondate e con ciuffi di pelo (tuft). Occhi. Tipicamente grandi, rotondi e aperti, distanti fra loro, brillanti ed espressivi, il colore deve essere puro e in accordo a quanto indicato per la relativa varietà del mantello. Collo. Corto e forte. Corpo. Compatto (cobby), basso sulle zampe, petto largo, spalle e schiena massicci, ben muscoloso. Zampe. Corte, grosse e forti con piedi grossi e tondi, solidi; ciuffi di pelo (tuft) fra le dita sono graditi. Coda. Corta e folta di pelo. Mantello. Struttura lunga e densa, dalla tessitura fine e setosa (non lanosa); un folto collare (‘collaretta’) copre le spalle e il petto.

corpo, come i siamesi dai quali deriva il gene point che determina questa colorazione. Ci sono circa 140 tipi di mantello che comprendono praticamente tutti quelli riconosciuti dalle associazioni per i gatti in generale. I colori degli occhi variano ampiamente e possono includere blu, rame, occhi impari, cioè di colori diversi (giallo e azzurro o verde e giallo) e rame, verde, blu-verde e nocciola.

La toelettatura Il mantello a pelo lungo richiede che il persiano trascorra la maggior parte del suo tempo in un ambiente interno protetto. Una corretta manutenzione del pelo necessita un passaggio giornaliero con un pettine di metallo per eliminare i potenziali nodi e grovigli e un bagno mensile, seguito da una completa pettinatura e taglio delle punte delle unghie; tutto ciò manterrà il gatto pulito, sano e bello. È opportuno stabilire la routine del bagno già dall’infanzia del gattino, perché per lui quello della toelettatura sia un momento piacevole e di interazione serena con il proprietario. Anche gli occhi richiedono una pulizia regolare per prevenire l’accumulo di secrezioni che colorerebbero il pelo intorno con effetto antiestetico. In casi particolari si può ricorrere al «taglio del leone», il corpo del gatto viene rasato, lasciando intatta la pelliccia sulla testa, le gambe e la punta della coda. Questa operazione può essere eseguita per rimuovere il pelo arruffato, ridurre la necessità di toelettatura, mantenere il gatto fresco nella stagione calda o per motivi estetici, però è sempre meglio prevenire questa opzione con una cura corretta del mantello. ● PetTrend • Settembre 2020

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PET360 Via Amedei 6 - 20123 Milano info@pet360.it www.pet360.it

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NUOVO FORMATO, PIÙ CONVENIENZA E IL BENESSERE DI SEMPRE Pet360 presenta il nuovo formato da 7,5 kg per le referenze Essentia Adult Sterilized Maiale ed Essentia Sensible sono state create seguendo le regole di Respect360, impegno etico di Pet360 per favorire integrità e benessere di persone, animali e ambiente. Perché benessere vuol dire prima di tutto rispetto per il mondo in cui viviamo.

Innovazione e Ricetta Corta

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l connubio tra scienza e cuore è alla base di Essentia, la linea super premium di petfood secco per gatti di Pet360. Da oggi l’innovativa gamma studiata dal team di esperti nutrizionisti e veterinari Pet360, con lo scopo di soddisfare ogni specifica esigenza alimentare dei felini di casa, si arricchisce del nuovo, conveniente formato da 7,5 kg per 2 referenze dedicate ai gatti adulti: Essentia Adult Sterilized Maiale ed Essentia Sensible.

Qualità superiore per gatti sterilizzati e per quelli più sensibili Essentia Adult Sterilized Maiale è l’alimento completo super premium con un’unica fonte proteica di origine animale, fibre vegetali e ridotto contenuto in grassi per limitare l’assunzione calorica. Aiuta il gatto a mantenere la sua forma fisica ideale ed è adatto anche per soggetti che vivono prevalentemente in casa. Essentia Sensible è invece l’alimento che aiuta a gestire al meglio la sensibilità dell’apparato digerente; ideale per i gatti che hanno manifestato sintomi di sensibilità e anche per aiutare a prevenire che ciò accada. Con il 73% di proteine animali, da anatra e coniglio, Essentia Sensible garantisce gusto e assicura benessere. Anche nel nuovo formato da 7,5 kg le 2 ricette Essentia

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Essentia Adult Sterilized ed Essentia Sensible, così come gli altri alimenti che compongono la linea Essentia, sono caratterizzati da una ricetta semplice, buona e trasparente. Contengono infatti solo 8 ingredienti chiave, accuratamente selezionati, con un’unica fonte proteica animale, senza cereali aggiunti ed un mix esclusivo di estratti naturali, NaturaVita Complex, sapientemente combinati per un perfetto equilibrio nutrizionale. Il mix di estratti botanici (rosmarino, curcuma, chiodi di garofano e agrumi) ed il lievito contenuti in NaturaVita Complex, aiutano a combattere l’invecchiamento cellulare e l’infiammazione da stress, promuovendo l’attivazione del sistema immunitario a sostegno delle funzioni organiche cognitive.

9 ricette uniche, per soddisfare ogni esigenza nutrizionale All’interno della linea super premium Essentia, oltre alle referenze Sterilized (Pesce e Maiale) e Sensible, Pet360 propone altri 3 alimenti per gatti adulti, disponibili in formato da 300 g e 1,5 kg: • Essentia Outdoor, è l’alimento completo con un equilibrato contenuto di proteine del pollo (proteine animali al 77%), per fornire ai gatti più attivi, che passano la maggior parte della giornata all’aperto, tutta l’energia che necessitano per stare bene anche fuori casa; • Essentia Exigent, eccezionalmente appetibile, anche grazie alle proteine del maiale e quindi particolarmente indicato ai mici di casa con appetito difficile; • Essentia Beauty, alimento innovativo, studiato per favorire, grazie alla presenza degli Omega3 del pesce, la bellezza quotidiana di cute e mantello. A questi si aggiungono le due le ricette Kitten (Pesce e Maiale), specifiche per i gattini nella fase di crescita ed Essentia Senior (Pollo), il pet food ideale per gatti con più di 8 anni. ●


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COMPORTAMENTO

PER IL CANE VIAGGIARE IN AUTOMOBILE È UNA SITUAZIONE INNATURALE CHE PUÒ SPAVENTARLO. VEDIAMO COME PREPARARLO AL MEGLIO A QUESTA ESPERIENZA

Pexels - Pixabay

CANE E AUTOMOBILE

Franco Fassola Medico Veterinario Esperto in Comportamento Medico Veterinario Esperto in IAA Presidente Senior SISCA Presidente AIRS Direttore SIACr Responsabile del Servizio di Medicina Comportamentale Istituto Veterinario di Novara fassola@medicinacomportamentale.com

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l cane è parte della famiglia umana e come tale partecipa a tutte le attività dei proprietari, spostandosi in automobile quotidianamente e nei viaggi lunghi o brevi che possono capitare nei fine settimana o nelle vacanze. Per il cane viaggiare in automobile è una situazione innaturale, il rumore del motore, le oscillazioni causate dal movimento dell’auto, lo scorrere del paesaggio, l’avvicinarsi all’automobile di persone sconosciute (il benzinaio,

il casellante, un passante, eccetera) sono tutte situazioni che possono spaventarlo. Se è in difficoltà a gestire il viaggio, il cane sbava in modo eccessivo, o vomita (cinetosi), oppure si agita cercando di fuggire alla sola vista dell’auto, anche se è ferma e a motore spento; in questo caso, la causa del comportamento potrebbe essere la conseguenza di un trauma, si parla di fobia post-traumatica. Ci sono anche soggetti


Kommunikation ERG - Pixabay

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che possono presentare una fobia dell’auto, ossia possono averne paura e non vogliono salirci a prescindere, senza aver avuto in precedenza esperienze stressanti.

Cinetosi: la malattia da movimento La “malattia da movimento” è un disturbo che colpisce gli animali quando sono su mezzi di trasporto: navi, aerei, treni, auto. L’auto è il mezzo che crea i maggiori problemi ai proprietari di un cane, perché è il mezzo più usato. Il disturbo è dovuto alla stimolazione delle strutture dell’equilibrio che sono poste a livello dell’orecchio interno, a seguito di sollecitazioni legate al movimento dell’autoveicolo. Il cane sbava, con fili di saliva che gli scendono dalla bocca (scialorrea), può gemere per il disagio che prova, sino ad arrivare al vomito del cibo ingerito nelle ultime ore, o se a digiuno di succhi gastrici. Non è necessario fare lunghi viaggi, poche centinaia di metri sono sufficienti per l’insorgere dei sintomi. Se il proprietario non si ferma, il cane si agita, diventa irrequieto, geme e sbava sempre più copiosamente. Cercare di calmarlo con coccole, cibo, carezze, peggiora la situazione, il solo comportamento utile è fermarsi e riportare il cane a casa, possibilmente a piedi, o girando l’auto e facendo rapidamente la strada del ritorno.

La fobia post-traumatica Quando un cane ha fatto più esperienze traumatiche di viaggi in auto, oppure è stato protagonista di un incidente automobilistico, lo spostamento in auto diventa un evento stressante che porta alla comparsa di una patologia denominata fobia post-traumatica.

in macchina. La non conoscenza del mezzo e degli ambienti nuovi sono elementi determinanti per l’insorgere della fobia, che si manifesta con i sintomi descritti in precedenza. La fobia dell’auto potrebbe essere uno dei sintomi di una patologia che è la Sindrome da Privazione Sensoriale.

La prevenzione del problema

Il viaggio rappresenta l’evento traumatico, la macchina il contesto in cui avviene. Con il tempo, alla vista “della macchina”, il cane fugge, si nasconde, non si lascia prendere, trema, ansima, ma può anche aggredire il proprietario che cerca di prenderlo per metterlo a forza nel veicolo. Se viene caricato in auto, prima che si avvii il mezzo, il cane comincia a sbavare, si lecca le labbra, sbadiglia e poi raggiunge il massimo del suo stress con uno o più vomiti e, nei casi più gravi, può anche avere diarrea.

La fobia dell’automobile La fobia della macchina è la paura dell’oggetto auto, che si manifesta in cani che non hanno avuto un corretto approccio con la macchina nelle prime fasi del loro sviluppo comportamentale. Il soggetto non è in grado di affrontare stimoli sensoriali, o situazioni nuove, perché cresciuto in un ambiente ipostimolante, rispetto a quello in cui è inserito. In sostanza sono animali che vissuti, per esempio in campagna, senza fare viaggi in macchina sino all’età adulta, sono caricati in auto e portati a fare un viaggio senza una adeguata abituazione a questo nuovo mezzo e alle emozioni che provano viaggiando

COSA FARE SE IL CANE MANIFESTA UN DISAGIO? • Non provare con la forza a caricare il cane sulla macchina. • Non fare altri viaggi. • Contattare il Medico Veterinario curante che potrà prescrivere un farmaco e fornire le informazioni per la corretta gestione del cane in auto, oppure indirizzarvi ad un Medico Veterinario esperto in comportamento animale. • Non abbattersi e rinunciare a portare il cane in viaggio con voi, la soluzione c’è, è necessario rivolgersi a degli esperti che con un’adeguata terapia sapranno trattare il disturbo. • Non sottovalutare i sintomi manifestati dall’animale, perché soffre, intervenire tempestivamente significa aiutare lui e anche voi.

Il compagno del cane deve esercitare il cucciolo di due mesi all’auto, spesso è sufficiente portarlo in macchina per brevi viaggi, di pochi minuti, seguendo il medesimo percorso per più giorni, per allungare, progressivamente, il tragitto e andare in luoghi nuovi. È importante seguire una progressione in questo percorso di adattamento alle sollecitazioni che l’auto e il viaggio danno al cucciolo. Si procede per step, aumentando le difficoltà solo quando il cane si mette tranquillo a cuccia in una parte del veicolo. È bene preparare un posto per il cane, mettendo una copertina e sedendosi vicino a lui. Consiglio di insegnargli a stare sul sedile posteriore dell’auto, quando sarà adulto potrà rimanere su questo, oppure essere ospitato nel vano bagagli di una station wagon o di un suv, dove deve essere adeguatamente preparato il suo spazio nel rispetto delle regole del codice della strada. In certi casi potrebbe essere utile usare un trasportino in plastica o in rete di metallo che farà da “cuccia” per il nostro amico a quattro zampe. Il cane deve essere allenato al trasportino, mettendolo in casa con la porta aperta e con una copertina all’interno, affinché possa entrarci e uscirci liberamente; si può lasciare un bocconcino all’interno per renderlo più invitante e premiarlo con tante lodi e carezze quando vi entra e resta per un po’ di tempo. Solo quando il cucciolo si sarà abituato al trasportino lo si collocherà in auto facendo entrare il cane, con l’auto ferma, e premiandolo se rimane tranquillo. Famigliarizzare un cucciolo alla macchina è un esercizio che richiede calma e determinazione, è importante fargli vivere questa esperienza in modo positivo e gratificante, come un bel gioco a cui partecipa tutta la famiglia. Non mi stancherò mai di ripetere che alla base di un comportamento rispettoso dell’altro c’è la relazione, questo vale per l’uomo verso il cane e viceversa. ● PetTrend • Settembre 2020

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Zoodiaco - Via della Cooperazione, 16 - 45100 Rovigo Tel. area Nord 0425474645 - Fax 0425474647 Tel. area Centro-Sud 0744943287 - Fax 074494464 www.zoodiaco.com - zoodiaco@zoodiaco.com

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PROBLEMI DI SENSIBILITÀ? LA SOLUZIONE NUTRIZIONALE È PROLIFE

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a natura originaria di carnivori rende necessaria per i cani una dieta ricca di proteine di origine animale, le migliori in termini di valore biologico in quanto più simili alla struttura dell’organismo che le riceve come nutrimento. I soggetti sensibili necessitano, però, di un regime alimentare specifico che includa una sola fonte proteica di origine animale, per limitare il rischio di reazioni avverse. Prolife Sensitive è la risposta nutrizionale alle esigenze di ogni soggetto sensibile, dal cucciolo al cane adulto. È una gamma di alimenti ricchi in carne fresca: agnello, maiale e coniglio. Ma perché? Migliore digeribilità Un alimento ha il coefficiente di digeribilità massimo quando dopo essere stato digerito diventa completamente assimilabile dall’organismo. La carne fresca inclusa negli alimenti della linea Prolife Sensitive ha un elevato coefficiente di digeribilità poiché è stata sottoposta al solo trattamento di refrigerazione, per mantenerne intatte caratteristiche nutrizionali e qualità, ed è lavorata a bassa temperatura per non alterarne la struttura amminoacidica. Il valore biologico Le proteine apportate dalle carni incluse negli alimenti Prolife Sensitive hanno un elevato valore biologico in quanto contengono tutti gli aminoacidi essenziali in quantità e proporzione adeguata all’organismo del cane. Il generale il valore biologico delle proteine animali è superiore a quello delle proteine vegetali e ciò perché sono più simili a quelle che costituiscono l’organismo animale. Carne disossata, ecco perché Le ossa vengono separate dalla carcassa dell’animale senza surriscaldamento per mantenere inalterate le caratteristiche, essendo sottoposte a un solo trattamento termico. La carni così ottenute presentano caratteristiche uniche e distintive, come una percentuale proteica più elevata in rapporto alla massa della carne e una ridotta percentuale di ceneri. In origine destinate al consumo umano Le carni usate per gli alimenti Prolife Sensitive sono in origine destinate al consumo umano ma per motivi commerciali sono stati impiegate nel pet food. Si tratta di parti

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che, per diverse ragioni, prevalentemente le tendenze dettate dal mercato, rimangono fuori dalla catena alimentare umana pur possedendo ottime caratteristiche qualitative.

Cosa non abbiamo messo Abbiamo inoltre deciso di escludere qualsiasi materia prima che apporti glutine, per rispettare la natura del cane e limitare così possibili sensibilità verso questi componenti. Non sono inoltre stati inclusi mais, frumento e prodotti caseari, per prevenire qualsiasi possibile reazione avversa.

Originè, tracciabilità e trasparenza E proprio dalla Natura Prolife attinge le materie prime di cui ora è possibile conoscere l’origine, in un atto di assoluta e totale trasparenza, in un sistema di informazioni tracciabili e rintracciabili. Il 90% circa delle materie prime impiegate è di Origine Italiana; ove possibile, infatti, e a parità di condizioni qualitative, sono stati privilegiati fornitori provenienti dal nostro paese, che gode di favorevoli condizioni climatiche e ambientali, di una radicata cultura della qualità e del buon cibo oltre che di saperi antichi e di tradizioni tramandate, una terra fertile unica per l’incommensurabile bellezza paesaggistica ma anche per le numerose eccellenze produttive di cui è costellata. Collegandosi al sito www.prolife-pet/origine o tramite il QR code presente su ciascuna confezione da oggi è possibile conoscere l’origine di tutti gli ingredienti presenti in ogni prodotto.

La gamma Prolife Sensitive per il cane 6 soluzioni nutrizionali in base alla taglia e alla fase biologica, dal cucciolo al cane adulto, con una sola fonte proteica di origine animale: agnello, maiale o coniglio, tutte fresche e disossate.

E se il problema è un’intolleranza? Con il parere di un medico veterinario è possibile capire se è necessario intervenire con un alimento dietetico specifico per il trattamento delle intolleranze. Prolife propone Veterinary Formula Hypoallergenic. In versione dry apporta proteine animali idrolizzate, per limitare il rischio di sensibilità, e un corretto apporto di acidi grassi essenziali (EPA e DHA) che contribuiscono a ridurre i processi infiammatori e carico della cute e dell’apparato digerente. In versione wet, ora con l’inclusione di cinghiale fresco, unica fonte proteica animale di elevata qualità con ridotto tenore lipidico. Per i cani di piccola taglia viene proposta una soluzione specifica in versione wet. ●


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Morando S.p.a. Via Chieri, 61 - 10020 Andezeno (TO) Tel. 011/9433311 - Fax 011/9434289 info@morando.it - www.morando.it www.facebook.com/morandopetfood

MORANDO SUPERPETFOOD: RICETTE SPECIFICHE PER OGNI ESIGENZA NUTRIZIONALE

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gni animale è unico: ha il proprio carattere, i propri gusti, le proprie esigenze e preferenze, anche in fatto di cibo. I cani e i gatti hanno infatti bisogni nutrizionali specifici legati all’età, alla taglia o alla razza che è bene tenere a mente per offrire loro un’alimentazione il più possibile sana ed equilibrata. Per questo motivo, la linea superpremium Morando SuperPetFood - sviluppata nel 2019 dalla storica azienda piemontese, pioniera del petfood in Italia - offre una gamma ampia e completa di alimenti secchi e umidi con ricette specifiche per cuccioli o adulti, gatti sterilizzati o cani di ogni taglia, e con una grande attenzione per le diverse fasi della vita e le esigenze fisiologiche degli amici a quattro zampe. Tutte le ricette sono inoltre arricchite dai superfood, ingredienti naturali dalle notevoli proprietà nutritive, come mirtillo rosso, mora, semi di zucca o tè verde. Ogni ricetta contiene una combinazione di tre superfood, selezionati e abbinati tra loro per fornire l’apporto di nutrienti più indicato per ciascuna tipologia di cane e gatto. La linea comprende per esempio le Crocchette Salmone Fresco Puppy, sviluppate appositamente per i cuccioli di cane e arricchite da alga norvegese, echinacea e mirtillo rosso, che contengono i nutrienti chiave per mantenere l’igiene orale, supportare le difese immunitarie naturali e apportare flavonoidi, noti per il loro potere antiossidante. Per i cani adulti sono invece disponibili numerose ricette, sia umide che secche, con referenze specifiche per le diverse taglie. Morando soddisfa i bisogni dei Toy Dog, i cani di peso inferiore a 5kg, con le Mousse Adult Toy ai gusti Anatra o Salmone, arricchite da jucca, melograno e aloe, che supportano la corretta funzionalità intestinale e apportano sostanze antiossidanti. Per i cani di piccola taglia (Adult Mini), sono invece disponibili le Crocchette ai gusti Anatra o Salmone Fresco, di misura ridotta per favorire la masticabilità, e i Patè all’Anatra o Salmone, che uniscono un corretto apporto di nutrienti per supportare la vitalità a un gusto irresistibile, per soddisfare i palati più raffinati. Tutte le ricette Adult Mini hanno come “super ingredienti” mirtillo rosso, curcuma e bacche di goji. Per i cani di taglia media (Adult Medium) è possibile scegliere le Crocchette al Manzo o Tacchino Fresco, che forniscono un ideale apporto energetico e contengono zinco e rame per il mantenimento della salute di cute e pelo, oppure i Patè ai gusti Manzo o Tacchino, che apportano nutrienti e prebiotici (FOS e MOS) per supportare il corretto funzionamento intestinale. Le Crocchette e i Patè Adult Minium sono arricchiti da mora, rosa canina e semi di zucca. Per i cani di taglia grande (Adult Maxi), Morando propone infine le Crocchette Manzo Fresco con semi di lino, alga norvegese e boswellia, in misura XL, con FOS e MOS che favoriscono la funzionalità intestinale, con proteine di elevato valore 56

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biologico per supportare il tono muscolare e con il corretto rapporto calcio/fosforo per mantenere la salute delle ossa. Completano la linea, le ricette pensate per rispondere ai bisogni nutrizionali dei cani senior di piccola taglia (Adult Mini 8+), arricchite da cardo mariano, tè verde e artiglio del diavolo. Le Crocchette Agnello Fresco contengono acidi grassi omega 3, che supportano la funzione cognitiva, e il Patè Agnello ha un’elevata digeribilità. Anche per i gatti, l’offerta della linea Morando SuperPetFood è estremamente variegata. Per i gattini (Kitten), Morando ha sviluppato i Croccantini al Salmone Fresco con alga norvegese, echinacea e mirtillo rosso, di misura XS, che forniscono tutti i fattori nutrizionali chiave per favorire la crescita armonica dei cuccioli, come le proteine di elevato valore biologico. Per i gatti adulti (Adult), sono disponibili i Croccantini al Manzo o Salmone Fresco e le Mousse ai gusti Manzo, Tacchino o Salmone, che forniscono un corretto apporto di taurina per supportare la funzionalità cardiaca e di vitamine e minerali per mantenere i gatti sempre vivaci. Le ricette Adult sono arricchite da melograno, mora e semi di zucca. La linea comprende infine diverse referenze specifiche studiate appositamente per i gatti sterilizzati (Adult Sterilized). I Croccantini all’Agnello o Anatra Freschi e le Mousse ai gusti Agnello e Anatra con ananas, mela e bacche di goji garantiscono un ridotto contenuto di grassi, per aiutare i gatti a mantenere il peso ideale anche dopo la sterilizzazione, senza rinunciare al gusto: sono infatti anche molto appetibili. Per i gatti senior sterilizzati (Sterilized 8+) sono invece disponibili i Croccantini Agnello Fresco, che contengono fibre specifiche per ostacolare la formazione dei boli di pelo, e la Mousse Agnello, altamente digeribile. In entrambi i casi, i “super ingredienti” sono rosa canina, cardo mariano e boswellia. Morando, la storia del pet food in Italia ●


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NUOVE STRATEGIE

IN FUTURO SEMPRE DI PIÙ DOVREMO AGIRE IN UN’OTTICA ECO-COMPATIBILE. CONIUGARE TECNOLOGIA, OFFERTA INNOVATIVA E BASSO IMPATTO AMBIENTALE PUÒ ESSERE UNA BUONA OPPORTUNITÀ DI SUCCESSO

PETSHOP VICINO ALLA NATURA Abdul Rehman - Pixabay

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Alessio Arbuatti Medico veterinario

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a crisi epidemica ha evidenziato come la società umana abbia perso il contatto con la natura e con le regole del pianeta del quale è soltanto ospite. Di fronte a un simile segnale di allarme non si può restare inerti. D’ora in poi, e sempre di più nel prossimo futuro, dovremo tutti essere in grado di ripensare al nostro modo di agire in un’ottica eco-compatibile. Nell’ambito del nostro settore, si deve pensare a un nuovo sistema commerciale ispirato a linee guida che sappiano unire la tecnologia, una moderna offerta di prodotti e un basso impatto ambientale. Per i petshop accogliere questa nuova dinamica potrebbe essere la carta vincente per iniziare la ripresa col piede giusto, soprattutto se già sulla vetrina verranno evidenziate tutte le soluzioni in tal senso.

Il concept ecocompatibile Un petshop così pensato deve poter offrire i medesimi servizi e prodotti di elevata qualità, ma con un maggior rispetto dell’ambiente, in tutte le sue declinazioni. Un concept, che, sebbene richieda un investimento, in parte deducibile, porta a un duplice vantaggio. Un minor impatto ambientale si tra58

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duce, nel tempo, in un abbattimento dei costi fissi e mostra nel contempo ai proprietari di animali, tra le categorie più attente alla salute del pianeta, l’impegno verso l’ecocompatibiltià a salvaguardia dell’ambiente. Unire un’offerta moderna di prodotti a un contesto ecocompatibile è una sfida che può divenire un importante valore aggiunto anche in termini commerciali.

Un arredamento ecosostenibile Dal pavimento fino alla scaffalatura, il moderno studio delle componenti d’arredo per negozi garantisce un’ampia gamma di materiali e trattamenti che uniscono ecocompatibilità, maneggevolezza, resistenza e facilità di pulizia ricalcando quello che in ambito domestico è noto come “Low Impact Living”. Da soli o seguiti da uno studio


Tirachard Kumtanom - Pexels

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PROMOZIONI IMPALPABILI MA DI SUCCESSO

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d’architettura è possibile progettare e realizzare l’intero restyling del negozio. Tutte le strutture espositive, così come anche il front desk e la reception, possono essere realizzate con materiali a basso impatto. Il legno è un materiale duttile e deve essere scelto quello certificato Fsc e Pefc proveniente da coltivazioni sostenibili. Il legno massello è quello migliore soprattutto se assemblabile a incastro (Fig. 1) senza viti o componenti metalliche. Pallet, tronchi intagliati e ceppi lavorati saranno ulteriori elementi utili per creare espositori temporanei o fissi. Un materiale a lungo sottovalutato e oggi riscoperto, tanto che alcuni marchi di moda nazionali lo utilizzano per arredare completamente i propri showroom, è il cartone alveolare riciclato. Caratterizzato dalla particolare struttura interna a nido d’ape (Fig. 2)

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non solo è ideale per creare espositori di ogni dimensione ma può supportare pesi anche superiori a 100 chili. Con questo materiale aziende specializzate producono, in serie o su misura, sedie, poltrone, scaffalature e pareti, un materiale la cui duttilità è stata ancor prima scoperta nella costruzione della componentistica per pet (Fig. 3). Tra i metalli, l’alluminio è quello da preferire poiché è riciclabile, leggero ma resistente, ideale sia per la creazione di supporti ed espositori anche di grandi dimensioni utilizzabili tal quali o che possono essere ricoperti da listelli in legno, bambù e altro materiale ecocompatibile in relazione all’impronta di design scelta per petshop. I proprietari di locali antichi possono anche creare dei punti d’attrazione ripristinando i muri interni in pietra o mattoni (Fig. 4), realizzando un effetto senza dubbio unico. Pavimenti in legno, in bambù, in materiale riciclato e persino in po-

liammide sono solo alcune opzioni per la porzione calpestabile, mentre le pareti, laddove si voglia usare il colore a muro, possono essere dipinte con linee di tinte naturali prive di composti organici volatili (VOC), tra i principali responsabili dell’inquinamento domestico indoor.

Fonti e consumi energetici Elettricità e riscaldamento sono due parametri impattanti sull’economia del negozio ancor più se il petshop ospita batterie d’acquario, terrari o sistemi di riscaldamento per i pet. Materiali isolanti, pannelli e infissi di ultima generazione in metallo o legno sono in grado di minimizzare le dispersioni di calore consentendo anche l’innalzamento della classe energetica dell’immobile. L’ammodernamento e la messa a norma degli impianti elettrici e l’utilizzo di caldaie di ultima generazione e a condensazione completano un quadro tecnico strutturale di base che però deve esser affiancato

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Unire modernità e tecnologia, il cliente richiede una comunicazione veloce che lo raggiunga ovunque, in tempo reale. Tutti i petshopper possono creare in autonomia volantini digitali con le offerte stagionali e inviarli, previo consenso del cliente, tramite newsletter o messaggeria istantanea elettronica. Questa strategia non solo rende più facile la lettura ma consente anche di inviare volantini con offerte personalizzate in relazione alle specie di pet possedute. Una tecnica rapida che consente di raggiungere subito la clientela garantendo un importante risparmio di carta e di tempo. Il volantino cartaceo, oltre alla spesa d’investimento, non può essere consultabile ovunque al contrario di un file digitale. Inserendo sconti o piccoli omaggi all’interno delle brochure telematiche è possibile catalizzare ancora di più l’attenzione del cliente verso le offerte mensili che lo raggiungeranno sui propri device elettronici.

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Tim Gouw - Pexels

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NUOVE STRATEGIE

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siedono spazio sufficiente alla giusta esposizione, possono inoltre provvedere all’istallazione di pannelli fotovoltaici. L’adozione di soluzioni di edilizia sostenibile richiedono un investimento immediato, ma garantiscono

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anche da piccole e semplici scelte. L’utilizzo di un’illuminazione led consente di ridurre ulteriormente il consumo elettrico, aumentando l’illuminazione dell’ambiente. Grazie a lampadine, faretti e strisce a led, è inoltre possibile regolare il cromatismo e l’intensità della luce (Fig. 5), un aspetto molto interessante anche per creare punti luce in specifiche zone del petshop come alcuni interni (Fig. 6) e le vetrine (Fig. 7). I petshop e le toelettature che pos-

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Il petshop può divenire uno stimolo virtuoso anche per invogliare i clienti a utilizzare sistemi di locomozione alternativi alla macchina di proprietà, nelle città e nei piccoli centri. Una piccola rastrelliera, dotata di ganci per i lucchetti, da posizionare davanti all’ingresso è sicuramente un complemento discreto, ma nel contempo indispensabile, per chi vorrà raggiungere il punto vendita in bicicletta. Per incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici come tram, bus e metropolitana nelle città e nei centri di medie dimensioni può essere una buona idea applicare delle promozioni ai clienti che possono dimostrare, con un biglietto o un abbonamento valido, di aver rag8 giunto il punto vendita utilizzando i mezzi pubblici. Allo stesso modo può essere utile offrire un servizio di consegna a domicilio, non solo per chi è impossibilitato a venire, ma anche per chi necessità di confezioni e prodotti più ingombranti. Tramite social, programmi di messaggeria, app o un sito specifico, è possibile effettuare ordini e pagamenti concordando con il cliente anche la consegna a domicilio. Se nei piccoli centri questa può essere effettuata anche con scooter, nei centri di dimensioni maggiori il petshopper può pensare di attivare uno specifico servizio di consegna a domicilio brandizzato con una propria insegna sul mezzo. In questo caso, sempre nel rispetto del basso impatto ambientale e della riduzione dei costi, furgoni a gas e a metano sono disponibili da tempo ma è importante ricordare che proprio dal 2020 il mercato ha iniziato a ospitare furgoni elettrici di grandi dimensioni che affiancano i minivan elettrici (Fig. 8) di dimensioni più limitate sperimentati con successo nelle consegne cittadine.

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Spielvogel - Flickr

ECO MOBILITÀ E PETSHOP un aumento di valore dell’immobile e la possibilità di recuperare direttamente e tramite detrazioni quello che si è speso. La scelta della componentistica non è tutto, infatti alcuni contratti all’interno del libero mercato energetico consentono di poter scegliere elettricità proveniente da energie rinnovabili come quella eolica, idroelettrica e solare.

Un’offerta attenta La ricerca scientifica che porta alla nascita delle linee alimentari e di tutta l’accessoristica per pet, dai giochi ai cappottini, dalle cucce ai prodotti da banco ha dimostrato negli ultimi anni una sempre maggior attenzione verso l’ecocompatibilità e il basso impatto ambientale. Packaging in materiale riciclato, materie prime provenienti da pesca e allevamento sostenibile e materiali tecnici anche provenienti da riciclo saranno sempre più presenti nell’offerta dei cataloghi aziendali. Dunque, il petshopper non deve limitarsi all’esposizione, ma conoscere e spiegare l’origine e la realizzazione del prodotto, creando dunque un filo che lega la struttura all’offerta. ●


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PetTrend • Settembre 2020

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Anastasiya Gepp - Pexels

RICERCHE SCIENTIFICHE

SONO TANTI I BENEFICI PSICHICI E FISICI CHE GLI ANIMALI DA COMPAGNIA APPORTANO ALL’ESSERE UMANO. VEDIAMO COSA HA RIVELATO LA RICERCA SCIENTIFICA RIGUARDO A BAMBINI E RAGAZZI, NEL PROSSIMO NUMERO PROSEGUIREMO CON LE ALTRE FASI DELLA VITA

I BENEFICI DEI PET: INFANZIA E

ADOLESCENZA

G MARCO MORESCO

li esseri umani vivono oggi per lo più in ambienti urbani che ne hanno profondamente modificato l’habitat originario. Un mutamento ambientale significativo che tuttavia non ha trasformato l’uomo in qualcosa di diverso rispetto agli antenati che vivevano in grotte o palafitte. Siamo sempre appartenuti alla natura e ancora oggi continuiamo a farne pienamente parte,

nonostante la modernità sembri volercelo far dimenticare. Una prova di questa intima condizione la troviamo nel profondo legame che riusciamo a instaurare con i nostri animali d’affezione. Un legame che non ci dona soltanto piacevoli momenti di relax, ma che produce sulla nostra mente e sul nostro organismo una serie di effetti benefici che la scienza ha rilePetTrend • Settembre 2020

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Jan Steiner - Pixabay

RICERCHE SCIENTIFICHE

vato attraverso molteplici ricerche. In particolare i cani e i gatti ci aiutano a vivere più serenamente, facendoci sentire utili, amati e, in definitiva, meno soli. In questa direzione va sempre più diffondendosi l’impiego della Pet Therapy, che ha messo in luce da tempo i tanti effetti positivi che derivano agli esseri umani dal rapporto con gli animali. I benefici della relazione uomo-animale costituiscono un patrimonio ormai riconosciuto e consolidato, ma di cui spesso sfugge la vera portata ai fini di un’esistenza più serena e appagante. Vediamo quindi di scoprire quali sono questi benefici, tenendo conto dell’impatto che tale relazione produce a seconda che l’essere umano sia bambino, adolescente, adulto o anziano.

Infanzia e benessere psichico Sono molti i genitori che adottano un animale per fornire ai propri figli una compagnia che supporti uno sviluppo equilibrato della personalità. L’animale infatti è un buon partner per acquisire consapevolezza di sé e per imparare a socializzare: esprime affetto incondizionato, non giudica, non alza barriere e stimola il buon umore. La presenza dell’animale d’affezione aiuta il bambino a costruire e migliorare il rapporto con gli altri facilitando lo sviluppo di un equilibrio corretto tra ragione ed emozioni. Un contributo importante che consente 64

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di imparare a esprimere la propria sfera affettiva e a relazionarsi correttamente nelle varie situazioni sociali. Una ricerca dell’Università del Nebraska ha dimostrato che la compagnia di un animale è molto utile per i bambini figli unici che hanno la particolare necessità di un supporto per lo sviluppo della propria autostima e di una piena empatia verso gli altri1. Un altro studio, condotto presso l’Università della Pennsylvania, ha addirittura messo in luce come la semplice presenza di un pet riesca ad alleviare gli stati d’ansia nel bambino. Nel corso di visite mediche di routine si è rilevato che, quando era presente un cane, si registrava nei bambini una pressione sanguigna più bassa, battiti cardiaci più rallentati e meno problemi comportamentali rispetto a quando l’animale era assente2. Il potere benefico del cane sulla psiche infantile è stato confermato da una ricerca dell’Università della California del Sud che ha dimostrato come l’animale si riveli un compagno fondamentale nell’aiutare i bambini con problemi di autismo a migliorarne le capacità di socializzazione con gli altri esseri umani. Questo tipo di interazione si dimostra fondamentale in quanto i bambini autistici si trovano agevolati nella comunicazione non verbale tipica degli animali3.

Infanzia e benefici fisici A differenza di quello che molti pensano, la convivenza con un animale

si dimostra valida anche per tutelare la salute fisica del bambino. A questo proposito è interessante una ricerca del Medical College of Georgia secondo la quale vivere con due o più cani o gatti dimezza i rischi di insorgenza delle allergie. I ricercatori ritengono infatti che l’esposizione a livelli più elevati delle endotossine che si trovano nella bocca degli animali da compagnia costringa il sistema immunitario del bambino a sviluppare una risposta efficace contro le allergie4. A queste conclusioni è giunta anche una recentissima ricerca condotta dalla Università di Göteborg. Gli studiosi svedesi sono giunti alla conclusione che le malattie allergiche, nei bambini di età compresa tra i sette e i nove anni, si manifestano tanto meno quanto più sono stati gli animali con cui i piccoli hanno convissuto nel loro primo anno di vita5. Altro studio di rilievo è quello della Università della California, San Francisco. Secondo i ricercatori americani la presenza di cani all’interno dell’abitazione genera delle particolari polveri che proteggono le vie aeree del bambino dal Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) responsabile di tante affezioni come l’asma infantile6. Da ricordare anche la ricerca finlandese che ha rilevato come, su bambini di età inferiore a un anno, il contatto con i pet porti a una riduzione di vari disturbi come la tosse, la rinite e diverse problematiche del canale uditivo7.

Adolescenza ed equilibrio emotivo L’età di passaggio tra l’infanzia e l’età adulta è una fase particolarmente delicata della vita. È una fase di transizione nella quale il giovane individuo cerca di costruire la propria identità e di capire come trovare la propria strada. Un momento tanto cruciale quanto fragile, nel corso del quale emergono molto frequentemente problematiche psicologiche e disturbi comportamentali. Si stima che un adolescente su cinque manifesti problemi psicologici e necessiti di assistenza per trovare un proprio equilibrio. Per i ragazzi e le ragazze di questa età si rivelano dunque particolarmente importanti le influenze positive che la compagnia di un animale apporta sulla sfera psichica8. A questo proposito la ricerca scientifica ha dimostrato che la compagnia di un animale familiare può fare la differenza.


Helena Lopes - Pexels

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Si è visto infatti che gli adolescenti che convivono con un cane o un gatto forniscono risposte emotive più equilibrate rispetto ai coetanei che non ne possiedono. Gli animali da compagnia sono anche un fattore che spinge a mettersi in gioco, stimolando i ragazzi a superare le difficoltà a socializzare. Uno studio dell’Università di Tufts in Massachusetts ha dimostrato che la cura di un animale da compagnia da parte di un adolescente rappresenta una via privilegiata per avere in futuro un adulto più equilibrato. L’attaccamento affettivo a un cane, a un gatto o a un piccolo mammifero produce infatti una serie di ricadute positive sulla sfera emotiva del giovane, a iniziare dall’aumento della fiducia in se stesso e allo sviluppo di un sentimento di empatia verso gli altri9.

Adolescenza e abilità sociali Ma come si attua in pratica questo supporto da parte dell’animale da compagnia? Innanzitutto la costante richiesta di attenzione da parte di un cane o un gatto porta il giovane a superare difficoltà e resistenze all’interazione fisica. L’animale consente un contatto fisico senza filtri che per molti adolescenti non è così semplice avere con un altro essere umano. I ragazzi possono così esprimere liberamente i propri sentimenti, lasciando correre quelle emozioni che rimangono inespresse nei confronti dei propri simili. La mancanza di barriere tipica della relazione con l’animale porta il giovane a fare pratica nella comunicazione e ad applicare quanto appreso nei rapporti con gli altri esseri umani. Il cane o il gatto diventano così dei veri e propri “coach” in grado di migliorare le abilità sociali, come confermato da una ricerca dell’Università del Missouri-Columbia che ha mostrato come, già in fase preadolescenziale, la compagnia di un cane o di un gatto aumenti l’assertività e la fiducia nella relazione con gli altri10. Sono interessanti anche i risultati ottenuti dalla ricerca nel campo della Pet Therapy applicata ad adolescenti con disturbi comportamentali. Secondo uno studio congiunto tra alcune Università spagnole e britanniche, i benefici ottenuti in questo senso da una corretta terapia mediante l’impiego di cani specificamente preparati sarebbero particolarmente significativi11.

Sempre in ambito terapeutico, è bene ricordare anche quanto scoperto dai ricercatori dell’Università di Stato di Washington. Gli studiosi hanno rilevato che le

attività di interazione con un cane sono molto efficaci per migliorare l’umore degli adolescenti ricoverati in centri di recupero per alcolisti e tossicodipendenti12. ●

LE FONTI 1. Nagengast SL, Baun MM, Megel M, Leibowitz JM (1997). The effects of the presence of a companion animal on physiological arousal and behavioral distress in children during a physical examination. J Pediatr Nurs. Dec; 12 (6): 323-30. 2. Serpell JA (2011). Historical and cultural perspectives on human-pet interactions. In McCardel P, McCune S, Griffin JA, et al, Animals in Our Lives (pp. 7-22). Baltimore: Paul H. Brookes Publishing Co. 3. Nancy Bagatell, Olga Solomon (2010), Ethos - Journal of the society for psychological anthropology. What a Dog Can Do: Children with Autism and Therapy Dogs in Social Interaction. University of Southern California. 4. Dennis R. Ownby, Section of Allergy-Immunology, Medical College of Georgia at Augusta University. Children with dogs, cats have reduced risk of allergies (2002). 5. University of Gothenburg, Sweden. Pet-keeping in early life reduces the risk of allergy in a dose-dependent fashion (2018). 6. Kei Fujimura, University of California San Francisco. Dog-associated house dust protects against respiratory infection linked to asthma (2012). 7. Eija Bergroth, Kuopio University Hospital, Finland. Babies in dog-owning families may be healthier (2012). 8. Paradigm San Francisco. How Animal-Assisted Therapy is Beneficial to Teens (2017). 9. Cummings School of Veterinary Medicine, Tufts University, Massachusetts. Caring for Animals may make teens better adults. 10. Fran Webber, University of Missouri-Columbia. “Children with autism who live with pets are more assertive” (2014). 11. Universitat Autonoma de Barcelona, Psychiatry and Forensic Medicine, Barcelona, Spain. Affinity Foundation, Animal Assisted Therapy, L’Hospitalet de Llobregat, Spain; Generalitat de Catalunya, Departament de Benestar Social i Família, Barcelona, Spain; Royal Veterinary College, Behavioural Medicine, London, United Kingdom. Dog assisted therapy for teenagers with emotional and behavioural issues: a multicentre study (2017). 12. Lindsay Ellsworth, Washington State University. Dogs help improve moods among teens in treatment (2013).

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Pexels - Pixabay

ATTUALITÀ

NEL VECCHIO CONTINENTE SONO 85 MILIONI LE FAMIGLIE CHE ANNOVERANO FRA I PROPRI COMPONENTI ALMENO UN ANIMALE DA COMPAGNIA

LA FAMIGLIA EUROPEA È

“PETFRIENDLY”

F Maria Luisa Quattrina

Medico veterinario 66

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ediaf, la Federazione Europea dell’Industria degli Alimenti per Animali Familiari, che è rappresentata in Italia da Assalco, ha pubblicato di recente il rapporto annuale su popolazione e mercato degli animali da compagnia in Europa. Con 85 milioni di famiglie che possiedono un pet e un fatturato del mercato pet food che tocca i 21 miliardi di euro, gli europei rimangono impegnati nei confronti dei loro animali domestici.

A questo proposito, Thomas Meyer, segretario generale della Fediaf, ha commentato: “Siamo lieti, anche se non sorpresi, di leggere questi dati positivi relativi al mondo degli animali da compagnia. I pet sono compagni meravigliosi e migliorano la nostra vita in tanti modi. Oltre a dare affetto incondizionato, come la scienza ha ampiamente dimostrato, gli animali da compagnia fanno anche bene alla nostra salute


Mabel Amber - Pixabay

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sotto molti profili”. Ripensando al periodo delicato e complesso del lockdown che ci siamo lasciati da poco alle spalle, Thomas Meyer ha aggiunto: “Negli ultimi mesi abbiamo affrontato sfide senza precedenti per la nostra salute fisica e mentale. In questi tempi difficili, 85 milioni di famiglie europee, ossia 195,5 milioni di persone, possono dirsi grate per l’amore che hanno ricevuto dai loro animali da compagnia”.

Un mercato sostenuto dall’amore per gli animali Dopo aver considerato in modo preciso e dettagliato questi dati, Joeri Van den Bergh, rappresentante della società di ricerche di mercato InSites Consulting, ha commentato: “Negli ultimi anni la definizione di ‘animale domestico’ è stata sostituita da quella di ‘compagno’, a sottolineare il riconoscimento che i pet hanno ottenuto ormai in tutto il mondo. A ciò deve aggiungersi che i

UNA PRESIDENTESSA AL VERTICE Nel corso dell’assemblea generale annuale, tenutasi in modalità virtuale lo scorso giugno, Fediaf ha dato il benvenuto alla nuova presidente, Annet Palamba, direttore generale del Benelux di Hill. “Siamo lieti di avere Annet a bordo”, ha dichiarato Thomas Meyer. “Ha aiutato a guidare il nostro Comitato Comunicazione per due anni e il suo supporto è stato prezioso. Sono fiducioso di essere in mani molto capaci ed esperte. Annet succede a Mechthild Exner-Herforth di Mars Petcare Europe, dopo due anni costruttivi nel medesimo ruolo”. Annet Palamba ha commentato a sua volta: “Sono onorata di assumere il mio nuovo ruolo di Presidente e, accanto all’eccellente team di segreteria, non vedo l’ora di affrontare le numerose sfide che attendono il nostro settore in questi tempi frenetici ed entusiasmanti. Oltre a collaborare per continuare a promuovere la sostenibilità nell’ambito del Green Deal europeo, vorrei evidenziare il ruolo sociale degli animali da compagnia, promuovendo i numerosi vantaggi che derivano dalla convivenza con loro. Con una sola voce possiamo ottenere così tanto”.

proprietari non hanno intenzione di ridurre la spesa per i loro animali da compagnia. Nei dati che abbiamo appena letto, è interessante vedere che, oltre ai 21 miliardi di euro per il pet food, vengono spesi anche 8,7 miliardi di euro in accessori e 11 miliardi di euro in servizi. Le nostre ultime ricerche su InSites dimostrano infatti che ci prendiamo cura dei nostri animali da compagnia come membri della famiglia”. Per maggiori informazioni su FEDIAF, visitare www.fediaf.org ●

I DATI DELL’EUROPA CHE AMA I PET • 85 milioni: le famiglie che possiedono un animale da compagnia (il 38% di tutte le famiglie) • 195,5 milioni: sono le persone che possiedono almeno un animale da compagnia come si desume dal fatto che la famiglia europea conta in media 2,3 membri • 21 miliardi di euro: il fatturato annuo relativo agli alimenti per animali da compagnia • 8,5 miliardi di tonnellate: le vendite annuali di alimenti per animali da compagnia • + 2,6%: il tasso di crescita annuale dell’industria degli alimenti per animali da compagnia • 19,7 miliardi di euro: valore dei servizi e dei prodotti relativi agli animali da compagnia

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Creative Commons Zero (CC0)

PICCOLI MAMMIFERI

PUÒ SEMBRARE STRANO MA QUESTO PICCOLO RODITORE È UN BUON SUGGERIMENTO PER UN CLIENTE CURIOSO ALLA RICERCA DI UN PET MOLTO INTELLIGENTE E STIMOLANTE

RATTO COMPAGNIA IL

DA

V Serena Sola Medico veterinario, GPCert ExAP, Delegato Regione Veneto Sivae, Società italiana veterinari animali esotici Fotografie di Giulia Andriolo

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ale proprio la pena di abbandonare i luoghi comuni perché il Rattus norvegicus o ratto da compagnia è un animale estremamente dotato, docile e molto legato all’uomo, affettuoso, socievole e curioso: insomma è un pet interessante e tutto da scoprire. Ottimi animali da compagnia, riconoscono l’amico umano e gli si affezionano. Necessitano di più attenzioni di quanto in genere richiedano i piccoli roditori, ed è opportuno che il proprietario interagisca con loro almeno

un’ora al giorno, permettendo anche l’uscita dalla gabbia. Raramente questi animali mordono, a meno che non siano maneggiati in modo maldestro o rude.

Amati nei paesi di cultura anglosassone La pratica di tenere i ratti come animali da compagnia ebbe origine nella prima metà dell’Ottocento nel Regno Unito, ma si è diffusa in modo significativo solo a partire dagli ultimi


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delle resistenze culturali legate soprattutto all’idea che siano portatori di malattie e, alcuni paesi, abbiano posto dei veri e propri divieti legislativi nei loro confronti.

Differenze rispetto ai ratti selvatici

LE VARIETÀ DI COLORE E FORMA Le varietà non sono delle vere e proprie razze, ma delle combinazioni di tratti che possono essere ereditati l’uno indipendentemente dall’altro. Nell’arco del tempo, le varie associazioni di amanti dei ratti come pet e gli allevatori hanno stabilito i principali tratti che vanno considerati per la classificazione. • Colore del pelo: per motivi genetici il colore del pelo e il colore degli occhi variano in modo correlato. La classificazione prevede colori a base uniforme e colori a base agouti (caratteristici anche delle razze selvatiche) quando il pelo ha bande di diversa tonalità passando dalla base alla punta. Gli occhi, invece, possono essere neri, rubino (rosso scuro), rosa e rossi. • Marcature: molti ratti presentano il manto in parte bianco e in parte colorato. Per marcatura si intende la forma secondo cui è distribuito sul corpo il pelo colorato. Alcune tra le principali marcature sono il self (unico colore uniforme senza aree bianche), hoodeed (colore sulla testa, spalle, collo e torace e una striscia di colore che corre al centro del dorso fino alla coda), il capped (testa colorata fino alle orecchie e il resto del corpo bianco) e ancora innumerevoli altre. • Tratti somatici caratteristici: caratteristiche del pelo o sua assenza, caratteristiche delle orecchie, eventuale assenza della coda. Per esempio Dumbo si riferisce ai ratti con delle orecchie più grandi e arrotondate, posizionate nella zona più laterale sulla testa e orientate verso il basso. Ci sono poi i ratti nudi (hairless) con baffi ricci e corpo glabro o i satin con pelo lungo e setoso, generalmente associato a colori beige chiari. Questi sono solo alcuni dei tratti somatici più ricercati.

decenni del Novecento. Fu all’inizio del XX secolo, grazie a Mary Douglas, antropologa britannica appassionata di questo animale, che anche i ratti furono ammessi all’esposizione del National Mouse Club britannico per la prima volta (dal 1912 divenne National Mouse and Rat Club). Dal 1900 poi, l’interesse per i ratti si diffuse

dall’Inghilterra alle altre nazioni, e in particolare agli Stati Uniti. Le associazioni di allevatori americani contribuirono all’evoluzione del ratto da compagnia selezionando nuove varietà (la varietà Dumbo è americana di nascita). Oggi i ratti sono considerati dei veri e propri pet in gran parte del mondo, nonostante ci siano ancora

I ratti da compagnia presentano alcune differenze rispetto a quelli selvatici che sono legate sia alle conseguenze dell’allevamento selettivo, sia a fattori ambientali. La differenza più evidente è legata alla colorazione: mentre i ratti selvatici hanno una colorazione uniforme tendenzialmente grigio/marrone senza grosse differenze a meno che non ci siano delle mutazioni casuali, i nostri pet sono stati selezionati secondo una grande varietà di colori base e marcature di colore (per marcatura si intende la distribuzione nel corpo del pelo non bianco). Ricerche mostrano che i ratti selezionati come animali da compagnia rispetto a quelli selvatici sembrano reagire in modo più moderato a stimoli visivi e sonori (come cambiamenti di luce o rumori improvvisi): questo è sicuramente un fattore legato alla domesticazione. Questi pet, rispetto ai cugini selvatici, sono meno sospettosi nei confronti degli alimenti che non conoscono, oltre a essere sicuramente più longevi.

Le caratteristiche e il comportamento sociale La vita media è di tre anni o più. Il maschio pesa mediamente 450-520 grammi, mentre la femmina 250-300 grammi. Rispetto al maschio la femmina ha un pelo più liscio, non ha odore e raramente marca il territorio. La distinzione dei sessi è semplice: il maschio è riconoscibile per la presenza dei testicoli, che scendono a 20 giorni di età e per la mancanza dei capezzoli. Come in tutti i roditori, gli incisivi sono a crescita continua e vengono mantenuti di lunghezza costante con l’uso, mentre i molari smettono di crescere dopo l’eruzione. Dietro il globo oculare si trova una ghiandola lacrimale, detta ghiandola di Harder, che produce un secreto rossastro. In condizioni di stress o malattie la ghiandola di Harder può produrre un eccesso di secreto che macchia di rosso il pelo della faccia, dando la falsa impressione che l’animale sanguini dagli occhi. Diversamente dalla maggior parte PetTrend • Settembre 2020

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PICCOLI MAMMIFERI

dei roditori, i ratti sono animali estremamente sociali ed è importante acquistarli almeno in coppia. Gruppi più numerosi permettono lo sviluppo di relazioni sociali più complesse. Essendo animali dotati di una spiccata territorialità, è comunque necessario introdurre nuovi soggetti in un gruppo già formato con una certa gradualità. La vita sociale permette il mantenimento della salute fisica e psichica che un animale tenuto da solo non ha e pertanto gode di aspettative di vita più brevi.

La preparazione di un buon alloggio I ratti devono essere ospitati in strutture relativamente spaziose. Sono adatte sia gabbie di metallo (con le barre), che quelle in plastica o plexiglass. Oltre allo spazio è importante che la struttura di alloggiamento fornisca una buona aerazione, che sia facile da pulire e a prova di fuga. Per il fondo si possono usare trucioli, pellet di carta riciclata o segatura o materiali assorbenti e non tossici. Il fondo deve essere pieno perché la rete può causare lesioni ai piedi. Dentro la struttura contenitiva va posto un nido, la classica casetta con dimensioni superiori a quelle per i criceti; essa può essere anche costruita, dal cliente amante del fai da te, con una scatola, e lasciando a disposizione della carta morbida (del tipo da cucina) per imbottirla. Per arricchire l’ambiente, oltre ai prodotti appositi facilmente reperibili in commercio, si mettono nel ricovero tubi, scatoloni, vasi.

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I ratti sono animali molto puliti, ma in caso di necessità è possibile lavarli utilizzando uno shampoo per cani o gatti. Vanno poi asciugati con cura facendo attenzione che non prendano freddo.

L’alimentazione Allo stato naturale i ratti sono onnivori e mangiano qualunque cosa. Sono in grado di ingerire in un giorno sino a un terzo del loro peso in alimento. L’ideale è un pellet specifico per ratti, che contenga il 20-27% di proteine. In cattività il problema principale consiste nell’evitare l’obesità, molto frequente a causa di fuoripasto grassi e/o ricchi di zuccheri.

I ratti sono “neofobi”, ossia tendono a evitare alimenti sconosciuti a cui non sono mai stati abituati; a variare gli alimenti devono essere educati fin da piccoli. L’acqua va sempre lasciata a disposizione, preferibilmente con un beverino a goccia.

La cure e la manipolazione I ratti non devono essere vaccinati, ma è bene suggerire una visita subito dopo l’acquisto e delle visite di controllo periodiche due-tre volte l’anno. Il ratto va portato dal veterinario con tempestività qualora presenti segni di malessere come ad esempio anoressia (mancanza di appetito), respiro difficoltoso, abbattimento. Purtroppo sono soggetti all’insorgenza di forme tumorali, in particolare a carico dell’apparato riproduttore, motivo per il quale si consiglia la sterilizzazione. I ratti vanno afferrati con una presa sicura ma delicata, circondando con una mano il torace mentre l’altra sostiene le zampe posteriori. Questi roditori raramente mordono e vanno abituati a essere manipolati regolarmente, con gentilezza, offrendo un bocconcino perché associno le mani umane a un’esperienza piacevole. Amano essere coccolati e spesso restano a lungo in grembo al proprietario a godersi le attenzioni. Come tutti i piccoli mammiferi devono essere maneggiati vicino al suolo e non sospesi ad altezza delle braccia umane. ●


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ERPETOLOGIA

CONOSCIUTA ANCHE COME RAGANELLA SENZA PANTALONI, DENDROPSOPHUS EBRACCATUS È UNA SPECIE DAI COLORI SGARGIANTI E DALLA LUNGA ASPETTATIVA DI VITA

LA RAGANELLA A CLESSIDRA

D Serena Sola Medico veterinario, GPCert ExAP, Delegato Regione Veneto Sivae, Società italiana veterinari animali esotici Fotografie di Federico Sarcinella

endropsophus ebraccatus è tra le rane più ricercate dai fotografi naturalisti, meravigliosa nella sua semplicità. La caratteristica miscela di arancio ramato e giallo dorato che la contraddistingue, fa sì che possa essere considerata una vera gemma della giungla. È nota anche come raganella a clessidra o raganella senza pantaloni. Il nome comune deriva dal disegno che di solito è presente sul dorso e dalle caratteristiche cosce gialle che contrastano con il resto del corpo fornendo l’illusione che sia senza i pantaloni (ebraccatus in latino significa «senza pantaloni»).

Habitat terrestri e d’acqua dolce Si tratta di una rana notturna e arboricola che si nutre d’invertebrati, condividendo il suo habitat con altre specie di rane molto simili, ma con dimensioni diverse, senza entrarne in competizione. Con le giuste cure, le rane a clessidra possono vivere fino a cinque anni e oltre. In natura è diffusa nelle foreste tropicali del Messico del sud, Belize, Colombia, Costarica, Ecuador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panama. Si trova sia in habitat terrestri sia d’acqua dolce e preferisce temperature di 23/24 °C con un’umidità del 60/70%. Si possono trovare ad altitudini PetTrend • Settembre 2020

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ERPETOLOGIA

CLASSIFICAZIONE

L’iride varia di colore da un giallo pallido o marrone chiaro a un rosso brunastro. I girini hanno un dorso marrone scuro/nero con macchie dai colori vivaci e un ventre chiaro. Le macchie sono rosse, dorate, bianche o qualsiasi combinazione dei tre colori. La coda (presente nei girini) è soprattutto oro con base nera, mentre le pinne (che scompaiono nell’adulto) sono rosse a base nera. C’è un punto pigmentato sulla coda che varia di colore e dimensione secondo i predatori presenti dell’habitat d’origine. L’iride è rossa e bronzo. Le femmine di Dendropsophus ebraccatus sono leggermente più grandi dei maschi e i maschi hanno un patch vocale facilmente riconoscibile. La lunghezza media di un maschio adulto varia da 23 a 27 millimetri circa, mentre quella delle femmine raggiunge i 36,5 millimetri.

Classe:

Anfibi

Corteggiamento e riproduzione

Ordine:

Anuri

Famiglia:

Ilidi (raganelle)

Genere:

Dendropsophus. Gruppo di piccole rane (ne esistono almeno 97) arboricole, di colore soprattutto giallo. Popolano le foreste del Centro e sud dell’America.

Specie:

D. ebraccatus

variabili dagli 0 ai 1600 metri. Trascorre la stagione secca nella foresta a diverse altitudini. Una volta iniziata la stagione delle piogge scende e s’insedia in prossimità degli stagni neoformati. Trascorre molto tempo in acqua. Da questa posizione può cacciare insetti volanti: mosche, zanzare, libellule, ma può anche catturare grilli, scarafaggi e altri piccoli animali. La tendenza della popolazione di Dendropsophus ebraccatus è stabile ed è elencata come di - minima preoccupazione (least concern) - nella Lista Rossa IUCN.

La morfologia Il naso è corto e la è testa piatta e più larga del corpo. Gli occhi sono grandi rispetto alla testa e la pupilla è orizzontale. Gli arti anteriori hanno un’ampia membrana ascellare e sono leggermente più robusti degli arti posteriori. Tutte le dita sono dotate di cuscinetti basali più grandi nella mano che nei piedi, per favorire l’adesione 72

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durante l’arrampicata. Alla luce del giorno, hanno dei colori più tenui (marrone, giallo e crema), mentre di notte, quando sono attive, mostrano dei colori più vivi (bianco brillante, marrone chiaro e dorato). La pelle sul dorso è liscia, mentre sul ventre è granulosa. D. ebraccatus ha un dorso giallo con macchie marrone/dorate. Le macchie scure sono talvolta delimitate da colori più chiari, come il giallo brillante, il crema o il bianco. Dendropsophus ebraccatus ha anche una macchia marrone scuro attorno agli occhi estesa a striscia fino a coprire il timpano. Sotto questa macchia, a contrasto, una macchia chiara in prossimità della bocca risalta come un punto luminoso. Questa raganella ha generalmente gli arti colorati della stessa gradazione di colore del dorso, con le stesse macchie di colore, mentre le cosce sono uniformemente di colore giallo brillante o arancione su entrambi i lati, dorsale e ventrale.

Dendropsophus ebraccatus si accoppia in presenza di umidità da maggio a novembre, periodo delle piogge. I maschi si nascondono dietro il fogliame attorno ai bordi delle paludi e degli stagni; durante la notte e producono lunghe chiamate di accoppiamento per attirare potenziali femmine. Una volta che un maschio è stato scelto da una femmina, si arrampica sulla sua schiena e rilascia il suo sperma nella cloaca (amplesso ascellare). Una femmina può deporre da 180 a 300 uova in una notte. Una caratteristica peculiare è che le femmine sono in grado di deporre sia sulla terra sia in acqua. Le uova terrestri sono deposte su di una foglia sopra l’acqua in modo da


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permettere ai girini, una volta nati, di scivolare direttamente nell’acqua. Le uova acquatiche sono poste sotto la superficie sulla vegetazione. La scelta del luogo di deposizione dipende dalle condizioni ambientali: in regioni meno ombreggiate la femmina rilascia le uova in acqua per ridurre le possibilità di essiccazione; se sono presenti predatori acquatici, effettua la deposizione nella vegetazione sovrastante rischiando piuttosto l’essiccamento. Le uova depositate nell’acqua tendono a schiudersi generalmente in 40 ore, mentre le uova sul terreno si schiudono in più tempo (tre/cinque gg).

La stabulazione

ALCUNE CURIOSITÀ • La famiglia delle rane Hylidae ha sviluppato una strategia di adattamento unica nel suo genere, ossia forma dei bozzoli (eliminando la parte esterna dello strato corneo) e si rifugia nei buchi degli alberi per proteggersi dall’essiccamento in condizioni sfavorevoli. Sempre per ridurre la perdita d’acqua, si umettano con secrezioni lipidiche cerose prodotte dalle ghiandole lipidiche presenti nella pelle dorsale. Secernono inoltre un muco acquoso per favorire il raffreddamento per evaporazione. Le loro ghiandole granulari contengono una vasta gamma di molecole bioattive utilizzate per la difesa nei confronti dei predatori. Questi peptidi bioattivi sono fonte di studio e d’interesse per gli scienziati per il loro potenziale antinfettivo e terapeutico. È stato scoperto che tali peptidi stimolano il rilascio d’insulina per la terapia del diabete mellito di tipo 2. • Esistono maschi che nella fase del corteggiamento non richiamano le femmine prediligendo una strategia particolare. Si mettono in attesa lungo il percorso tra i maschi chiamanti e le femmine. Quando una femmina attirata dal canto si fa strada verso il maschio chiamante, quello silenzioso che era fermo in attesa intercetta la femmina e si accoppia al posto del chiamante.

Queste rane non hanno eccessive esigenze di stabulazione. Essendo piccole, è sufficiente un terrario in vetro 12x12x18 cm per ospitare tra i due e Sono animali sociali e andrebbero tenuti in gruppi. Meglio preferire un maschio con più femmine, per evitare che la femmina soccomba sotto gli accoppiamenti ripetuti da parte dei maschi. Possono essere utilizzati diversi substrati: fibra di cocco, carta umida e muschio. Le raganelle hanno bisogno di un accesso costante all’acqua pulita, per esempio una grande ciotola in materiale facilmente lavabile perché la rana la utilizzerà anche come latrina. La temperatura ideale si aggira intorno ai 23/24 °C. Temperature superiori ai 26 °C possono essere fatali, soprattutto se abbinate a mancanza di acqua o umidità. Temperatura e umidità devono essere monitorate con strumentazioni adeguate: igrometri e termometri digitali. Le raganelle a clessidra richiedono un’umidità intorno al 60-70%. Anche fornire un’adeguata ventilazione è molto importante: si consiglia di utilizzare almeno una metà della copertura superiore del terrario come presa d’aria. Condizioni stagnanti e umide portano all’insorgenza d’infezioni batteriche della pelle e allo sviluppo di muffe. Si nutrono di piccoli artropodi (grilli, locuste, formiche), mentre i girini sono erbivori. In ambiente controllato tutte le prede dovrebbero essere cosparse con alimento complementare vitaminico e minerale. ● PetTrend • Settembre 2020

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ORNITOLOGIA

FINO A POCHI ANNI FA SI RITENEVA CHE QUESTA MALATTIA SI RITROVASSE SOLO NEGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI DI POLLAME, MA NEGLI ULTIMI TEMPI EMERGE CON MAGGIORE FREQUENZA ANCHE NEI VOLATILI ORNAMENTALI

TRICOMONIASI Magda Ehlers - Pexels

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a tricomoniasi è una malattia protozoaria piuttosto frequente nei nostri animali, che può manifestarsi in diverse forme cliniche e con sintomi alquanto diversi. Il solo rinvenimento del parassita negli uccelli non implica la presenza della malattia conclamata. Spesso in soggetti adulti il parassita è presente nel tratto gastro-enterico (stomaci e intestino) senza che compaiano sintomi. I giovani e gli animali debilitati sono maggiormente predisposti a manifestare le avvisaglie di malessere e la malattia.

Manifestazioni nelle differenti specie Diego Cattarossi Medico veterinario accreditato Fnovi per la cura degli animali esotici

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Nel descrivere le patologie da trichomonas possiamo riconoscere sia delle peculiarità nella sintomatologia causate dal ceppo infestante, sia una selettività da parte dei diversi protozoi

a infettare le differenti specie aviarie. I trichomas specializzati in determinate specie sono per esempio il T. gallinae (più comune nei Galliformi), il T. colombae (più comune nei Columbiformi), T. gallinarum (più comune nel tratto intestinale posteriore), e altri ancora. Trichomonas uguali possono determinare sintomatologie differenti nelle diverse specie. Per fare un esempio, se un Trichomonas colombae infesta un Columbiforme - un piccione viaggiatore, ornamentale frugivoro e granivoro o una tortora - la presentazione più comune sarà rappresentata dall’ingluvite-faringite. Una infiammazione del gozzo che spesso può coinvolgere anche le prime vie respiratorie. Il colombo respira con difficoltà, rigurgita, emana un odore acre dalla bocca e spesso, aprendo il becco, è possibile notare delle piccole


Juan M. Garrán Barea - Pixabay

Diego Cattarossi

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Diego Cattarossi

Grave sinusite in un fagiano

I sintomi più comuni I sintomi della tricomoniasi nella forma classica di ingluvite comprendono: disfagia, vomito, anoressia, stasi del gozzo, perdita di peso, abbattimento del sensorio (letargia), piumaggio ar-

Sinusite e congiuntivite in un fagiano Diego Cattarossi

ruffato, dimagramento. Nella forma definita malattia degli occhi gonfi il primo sintomo è una congiuntivite mono o bilaterale. L’infezione poi coinvolge i seni nasali peri-orbitali con rigonfiamento a volte molto consistente del cranio e protrusione dei globi oculari. Le palpebre si gonfiano molto e le piume attorno all’occhio appaiono bagnate. La malattia ha una evoluzione abbastanza lenta e in seconda settimana l’infezione alle palpebre e seni nasali tende a suppurare dando ascessi densi e caseosi. La terapia medica è efficace se molto precoce (entro i primi 4/5 giorni), se tardiva va associata alla terapia chirurgica con risultati non sempre soddisfacenti. I sintomi da trichomonas non sono esclusivi di questo parassita e quindi insufficienti per emettere una diagnosi. Quando un soggetto presenta un problema come quelli appena descritti in allevamento, nel petshop o dal cliente è sempre indispensabile rivolgersi a un medico veterinario esperto nella cura dei volatili il quale è in grado di fare la diagnosi differenziale usufruendo di appropriati strumenti e analisi di laboratorio.

Placche in gola Diego Cattarossi

placche bianche nel cavo orale, lingua, volta del palato e superficie interna delle guance. Diversamente, se lo stesso protozoo infesta un piccolo Passeriforme - canarino, diamantino, un fringillide, spinus, o uccelli indigeni - la presentazione più caratteristica sarà la così detta “malattia degli occhi gonfi” che consiste in una grave sinusite (infiammazione vie aeree superficiali) e blefarite (infiammazione della palpebra) con coinvolgimento di tutti i tessuti del cranio. Spesso inizia come congiuntivite (occhio che lacrima) per poi evolvere, se non curata, in prominenze con contenuto caseoso attorno agli occhi, il becco e la testa. La stessa manifestazione con testa gonfia è spesso rinvenuta in fagiani e tacchini ornamentali per questo motivo è importante fare una diagnosi differenziale con altre infezioni che causano testa gonfia.

Trichomonas al microscopio

Come avviene l’infestazione

LA DIAGNOSI DI TRICOMONIASI La diagnosi migliore si fa in ambulatorio/clinica tramite osservazione diretta del parassita al microscopio. Dopo aver effettuato un tampone dal gozzo, si applica una goccia di acqua tiepida sul vetrino copri oggetto e si deposita il materiale prelevato dal tampone. L’osservazione diretta, senza colorazione, permetterà di evidenziare il caratteristico parassita in movimento. Il parassita si presenta, all’esame microscopico, con forma a pera con due “occhi” centrali (i nuclei) e quattro flagelli utili per il movimento.

Il parassita ha particolare tropismo per la cavità orale, per esofago, faringe, seni infraorbitali e ingluvie e il contagio avviene per via oro-fecale ovvero con l’ingestione del parassita eliminato con le feci da un soggetto già infetto. Nell’ambiente esterno il parassita non sopravvive a lungo. La prima e più importante forma di prevenzione della diffusione consiste in una pulizia quotidiana delle deiezioni e disinfezione dei fondi delle voliere. ● PetTrend • Settembre 2020

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ACQUARIOLOGIA

SPESSO CONSIDERATO ANCORA COME UN SEMPLICE ELEMENTO RIEMPITIVO, IL SUBSTRATO È IN REALTÀ QUALCOSA DI BEN PIÙ IMPORTANTE COMEE DIMOSTRANO RECENTI STUDI SCIENTIFICI

L’IMPORTANZA DEL

SUBSTRATO

Alessio Arbuatti Medico veterinario, accreditato FNOVI in “Medicina dei pesci e gestione degli acquari”, Professore di Zoologia ed Ecologia, Facoltà di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Teramo Foto di Alessio Arbuatti

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n acquario di successo nasce fin dalla fase di progettazione, dalla scelta del modello a quella della componentistica necessaria. Durante questo momento di studio preliminare la selezione del substrato deve essere attenta e ponderata. La tipologia del materiale, la forma, la giusta dimensione e la composizione minerale, devono essere tutti frutto di un’attenta riflessione in previsione degli organismi che saranno ospitati in vasca.

Le materie prime più diffuse Le aziende del settore acquaristico offrono un’ampia gamma di materie naturali per l’allestimento del substrato. Ogni prodotto differisce però per composizione, dimensioni, forma e porosità. La ghiaia policroma è senza dubbio l’opzione di più lunga data nell’hobby, grazie ai numerosi formati, alla duttilità, a una granulometria fino a 3 mm di diametro e all’impatto nullo che ha sul pH della vasca. Oggi sono inoltre disponibili ghiaie con colorazioni naturali (Fig. 1) e bordi smussi non traumatici, ideali anche per essere ricoperte con sottili strati di sab-

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bia. Le sabbie d’acqua dolce (Fig. 2) hanno un diametro che va da 0,6 a 0,1 mm e rappresentano un materiale molto interessante da utilizzare in alcune vasche biotopo, in particolare quelle dedicate ad esempio a specie che vivono poggiate sul fondo. Il diametro minimo le rende ideali anche per riempire singole porzioni superficiali creando punti di luce in vasca (Fig. 3). Molto apprezzati e sempre più diffusi sono i materiali naturali, tra questi la terra akadama (Fig. 4) originaria del Giappone, neutra, molto ricca di minerali e in origine utilizzata per la coltivazione dei bonsai. Le terre allofane (Fig. 5) sono un’ulteriore interessante opzione e supportano anche l’abbassamento del pH e della durezza dell’acqua come indicato per l’allevamento di alcune specie che amano gli ambienti acidofili. Vi sono poi le argille come la fluorite e tra le ulteriori opzioni naturali è importante

ricordare la torba, disponibile sciolta o in tavolette, che garantisce la creazione dell’ambiente acido ideale richiesto dagli appassionati di killifish (Fig. 6). Il pet shopper e l’acquirente hanno dunque la possibilità di scegliere tra un’ampia gamma di prodotti che si accresce annualmente e permette di ricreare l’ambiente finale che si vuole ricostruire. Il substrato riveste però numerosi ruoli che vanno oltre a quello di puro elemento estetico.

Un abbraccio nascosto Gli organismi animali e vegetali hanno un rapporto diretto con questa porzione dell’acquario. Le piante non epifite vi ancorano le radici e, proprio per garantire una salda presa, è consigliato l’utilizzo di un substrato naturale di granulometria piccola e poroso evitando dunque di utilizzare la sabbia o i ciottoli nelle porzioni più profonde dove si insinuano le radici. L’imporPetTrend • Settembre 2020

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ACQUARIOLOGIA

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tanza è ancora più evidente in presenza di piante a rapida crescita che si sviluppano tramite gli stoloni, in quelle che richiedono periodiche taleazioni dalle quali ricresce un giovane apparato radicale e, non da ultime, in quelle utilizzate per creare prati subacquei (Fig. 7). Il substrato non svolge però solo un’azione meccanica ma anche nutritiva per il corretto ciclo vegetativo. Mentre alcuni substrati naturali come le terre e l’akadama sono naturalmente ricchi di macroelementi e microelementi, altri come la ghiaia devono essere preventivamente miscelati con appositi fertilizzanti prima della messa in posa iniziale in vasca. 78

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Una risorsa per gli animali Molti dei pesci più diffusi anche tra i neofiti, come i Callictidi e i Cobitidi, si nutrono direttamente cercando nel substrato grazie ai barbigli, veri e propri organi sensoriali. Queste strutture devono essere però protette dall’eccessivo consumo optando per substrati morbidi, facilmente scavabili e con bordi smussi. Altre specie, come le razze del genere Potamotrygon, richiedono la sabbia perché ancor meno traumatica (Fig. 8) e poiché consente, all’evenienza di infossarsi, rispettando l’etogramma del genere. La sabbia è fondamentale anche nella creazione delle vasche per ciclidi africani, da quelli meno diffusi come i conchigliofili

del lago Tanganica ai più comuni ciclidi mbuna, letteralmente “che vivono tra le rocce”, del lago Malawi che necessitano di ampie rocciate smusse sulle quali brucare le alghe e substrati sabbiosi da scavare. L’importanza della scelta del giusto substrato si nota anche nei pesci più diffusi come i pesci rossi che sono soliti prendere in bocca il substrato per poi sputarlo. In questo caso sarà importante optare per un materiale con bordi smussi, facendo talora attenzione al particolato troppo fine che potrebbe essere inavvertitamente ingerito preferendo quindi la sabbia o meglio ancora i ciottoli (Fig. 9). Il successo dell’allevamento di alcuni crostacei come le caridine


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dipende dalla scelta di substrati estremamente porosi sui quali può crescere un ricco biofilm ideale per l’alimentazione sia degli individui adulti sia di quelli immaturi fin dalla fuoriuscita dalle uova. Non bisogna inoltre dimenticare quella porzione d’acquariologia d’acqua dolce che coinvolge gli hobbisti che allevano anfibi. In alcune specie come l’Axolotl o gli anuri, che conducono una vita esclusivamente subacquea, sono segnalati diversi casi di occlusione intestinale conseguenti all’ingestione del substrato. Per questo motivo si consiglia l’utilizzo

di sabbia ultrafine o ciottoli dalle dimensioni superiori ai 2 cm più difficili da ingerire (Fig. 10). Questo breve quadro ben evidenzia alcune tra le più comuni necessità che possono presentarsi in acquario e quanto sia importante una progettazione dedicata e non generalista.

Oltre il visibile Quando si pensa all’importanza della flora batterica nell’acquario d’acqua dolce per il corretto svolgimento del ciclo dell’azoto, il pensiero va subito al filtro biologico. In realtà il

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QUALE CONSIGLIARE? L’acquariofilo neofita deve essere ben informato sull’importanza della scelta del corretto substrato, poiché è ancora diffusa la credenza che questo sia un semplice riempitivo della va11 sca. Il costo iniziale di alcuni prodotti è superiore ad altri ma quando è il materiale ideale per quella specifica tipologia di acquario, deve essere considerato come un vero e proprio investimento nel tempo per il successo dell’intero sistema. La quantità di materiale da immettere deve essere tale da garantire uno spessore di 5-6 cm sul fondo. Il corretto approccio a un acquario fa preferire la scelta di cromie naturali mentre si consiglia di evitare i colori accesi ottenuti artificialmente o comunque quelli innaturali poiché possono divenire fonte di stress per i pesci stessi. Non bisogna inoltre dimenticare alcune esigenze tipiche di specie, alcune come molti ciclidi africani scavano nel substrato (Fig. 11), altre come i discus (Fig. 12) mal sopportano il riflesso o riverbero della luce sui fondali troppo chiari, specie se illuminati intensamente. Infine, un consiglio anche per le vasche nelle schiere di vendita dei pet shop. Pur essendo comprensibile la ricerca di praticità dovuta alle manualità che giornalmente si svolgono in questi acquari, è consigliabile l’aggiunta di un piccolo strato, ad esempio terra akadama, sul fondo di ogni vaschetta. In tal modo diminuisce lo stress dei pesci ospitati sia nella vasca sia in quella sottostante, si valorizza la cromia delle specie esposte e funge nel contempo anche da importante elemento d’arricchimento ambientale per tutti i pesci, non solo per quelli che vi12 vono sul fondo.

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substrato influisce direttamente sull’intero equilibrio della vasca ed è altrettanto importante per lo sviluppo dei microrganismi utili. Le porzioni più superficiali e comunque entro i 2 cm di profondità, sono quelle a maggior contatto con l’acqua e ospitano i batteri aerobi (che utilizzano l’ossigeno) tra i quali i Nitrosomonas e Nitrobacter fondamentali nel ciclo dell’azoto. Perciò si consiglia la scelta di un materiale di fondo granulare, poroso o che comunque possieda un alto rapporto superficie/volume, garantendo così una maggior disponibilità di spazio per l’adesione e lo sviluppo della popolazione batterica. Quando il substrato è particolarmente compatto e con uno spessore superiore ai 8-10 cm, man a mano si scende in profondità diminuisce la disponibilità di ossigeno e di conseguenza cambia la flora batterica. I batteri anaerobi (che non utilizzano l’ossigeno) potranno portare al rilascio di azoto gassoso in acqua o in altri casi di bolle di acido solfidrico che dovranno essere tenute attentamente sotto controllo. ● PetTrend • Settembre 2020

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Settembre 2020 N° 7 - ANNO 9 Edizioni EV SOC. CONS. a R.L. via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Direttore editoriale: ANTONIO MANFREDI Direttore responsabile: ANTONIO MANFREDI antonio.manfredi@pettrend.it Coordinamento editoriale: MARCO MORESCO marco.moresco@pettrend.it

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Segreteria di redazione: ILARIA COSTA via Trecchi, 20 - 26100 Cremona marketing@pettrend.it

Franco Fassola, Nicolas Patrini, Maria Luisa Quattrina, Francesca Serena, Serena Sola, Fabrizio Vallari, Giuliano Zaghini

Consulente scientifico LUISA QUATTRINA luisa.quattrina@pettrend.it

Foto da agenzie: Silvia Pampallona, Tommaso Urciolo

Grafica e impaginazione: PRESS POINT Srl

Ringraziamenti motori di ricerca Flickr Pixabay Pexels Shutterstock Creative Commons Public License di Wikimedia Commons

Ufficio Stampa: ILARIA COSTA Pubblicità: ILARIA COSTA marketing@pettrend.it Hanno collaborato a questo numero Alessio Arbuatti, Silvia Bosio, Diego Cattarossi, Stefania Colasuono,

Servizio abbonamenti: ILARIA COSTA ilaria.costa@pettrend.it

Stampa PRESS POINT Srl Via Luigi Cagnola, 35 20081 Abbiategrasso (Mi)

Iscrizione al registro del tribunale di Vigevano N. 1/2012. Iscrizione nel registro operatori di comunicazione n° ROC 9606. Tutti i diritti riservati. È vietata ogni riproduzione se non autorizzata dall’editore. Rivista di riferimento di


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