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Erpetologia

Erpetologia

Giuliano Zaghini

Past Ordinario Zootecnia Speciale Docente allevamento animali da compagnia Alma Mater Studiorum Bologna

Il ruolo del cane come animale da lavoro, evolutosi molto lentamente nel tempo, ha subito un forte e significativo cambiamento nel corso degli ultimi lustri. Limitandoci alle sole attività di pastorizia e caccia, vediamo infatti come razze molto note e qualificate in quegli ambiti, sono state ampiamente ridimensionate nei numeri a beneficio di altre utilizzate per scopi diversi fino a essere considerate solo ed esclusivamente come razze da compagnia.

Gruppo 1: cani da pastore e bovari

Vediamo come ciò si sia manifestato nei diversi gruppi di appartenenza, a partire dal Gruppo 1 comprendente proprio i cani da pastore e i bovari, che per lo più esprimono la tipica morfologia dei “lupoidi”. Riguardo al lavoro svolto bisogna saper distinguere se si tratta di cani conduttori (dei quali ottimi rappresentanti sono il Pastore tedesco, i Pastori belgi, il Border collie, etc.) o guardiani (come il Maremmano abruzzese). I primi sono generalmente animali vivaci, reattivi, curiosi, con marcato istinto predatorio, fortemente collaborativi, che hanno bisogno di vivere a stretto contatto del proprietario; essi sono in grado di compiere attività anche complesse e possono avere tendenza a un vocalizzo eccessivo. I cani impiegati per la guardia del gregge sono invece meno attivi, più indipendenti, non molto plasmabili nell’addestramento, spiccatamente possessivi e territoriali e complessivamente meno idonei alla “vita di famiglia”. Dal momento che oggi non tutte le razze di questo gruppo sono più utilizzate nelle attività di pastorizia, il forte impulso collaborativo è stato dirottato su altre molteplici attività come la protezione civile, le attività cinoagonistiche (difesa personale, agility, obedience...) la guida per non vedenti, e più in generale l’assistenza ai disabili.

Riguardo al quadro evolutivo delle razze è dato rilevare soprattutto la grande e costante flessione del Pastore tedesco, che ha perduto di recente la leadership, a favore del Setter inglese e il progressivo affermarsi (soprattutto a partire dagli anni duemila) di razze di taglia più ridotta come il Border collie, già ricordato, e l’Australian shepherd, che hanno mostrato una grande versatilità di impiego nelle attività prima indicate. Accanto a situazioni di relativa stabilità numerica, come nel caso del Pastore belga e del Maremmano-abruzzese, va segnalato invece un crescente interesse per il cane lupo cecoslovacco, razza di recente formazione ottenuta dalla riproduzione di alcuni soggetti di Pastore tedesco con lupi dei monti Carpazi, quasi a voler ripercorrere un percorso selettivo a ritroso verso le forme più ancestrali del cane.

SECONDA PUNTATA SUL CAMBIAMENTO DELLO SCENARIO DELLE RAZZE NEGLI ULTIMI 30 ANNI. VEDIAMO COME SONO ANDATE LE COSE PER I PRIMI 5 GRUPPI DELLA FCI E, IN PARTICOLARE, L’EVOLUZIONE DA CANI DA PASTORE A CANI DI UTILITÀ E COMPAGNI DI VITA

DA PASTORI A CANI DI UTILITÀ E COMPAGNIA

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Gruppo 2: molossoidi

Il secondo Gruppo comprende razze molto eterogenee sia per conformazione fisica che per aspetti caratteriali, prevalentemente utilizzate per la guardia e la difesa personale. Di esso ne fanno parte anche tutte le

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razze di taglia grande/gigante che genericamente definiamo come molossoidi. Qualora ben selezionate si tratta di razze dotate di buone qualità caratteriali, ma che vanno sempre approcciate con grande serietà ed equilibrio in quanto la loro selezione è passata per fasi nelle quali questi cani venivano usati per i combattimenti. Questa eredità, unitamente alla loro mole spesso notevole, li rende non adatti a tutti e piuttosto indicati per cinofili esperti che sappiano gestirli con autorevolezza nei loro ruoli di difensori della proprietà e delle persone. Tanti sono gli esponenti di questo gruppo, conosciuti e allevati da tempo con alterno successo dal Dobermann al Boxer, dallo Schnauzer al Rottweiler, per arrivare all’insieme dei molossi come San Bernardo, Mastiff, Dogue du Bordeaux, Alano, Terranova, cane Corso. Molte di queste razze, di taglia grande/gigante, si sono ridotte numericamente, indipendentemente dalla loro indubbia qualità genetica, in quanto necessitano di grande spazio, hanno costi di mantenimento più alti e richiedono una gestione più complessa; fa eccezione il Bovaro del Bernese, che recentemente sta conoscendo un momento di favore, anche in virtù di un appeal accattivante e di una buona indole. Nel corso degli anni e soprattutto dopo il 2000, anche per il Boxer e il Rottweiler è iniziata una parabola discendente, pur rimanendo ancor oggi le razze del gruppo più diffuse; a esse va aggiunto il cane Corso che, come tutte le razze di più recente formazione, ha goduto invece del vantaggio della novità.

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Gruppo 3: Terriers

Il Gruppo 3 dei Terriers raccoglie molte razze suddivise per conformazione e utilizzazione in terrier a gamba corta, lunga, tipo bull e toy; quasi tutte oggi sono utilizzate come animali da compagnia, ma la loro origine è sicuramente quella di cani da lavoro. Le diverse razze si sono formate in diverse regioni o contee della Gran Bretagna, e la loro funzione primaria era quella della caccia di animali nocivi come volpi, tassi e altri mustelidi. Nella vita famigliare esprimono un carattere allegro, pronto al gioco e un elevato grado di vivacità, a volte espresso con tendenza ad abbaiare; queste caratteristiche li rendono dei compagni

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di vita indicati per persone dinamiche e attive che sappiano condividere la grande propensione al movimento di questi cani. Nel caso dei terriers tipo bull (American staffordshire terrier e Staffordshire bull terrier) valgono le stesse considerazioni già fatte per i molossoidi, pur nell’ambito di una taglia più ridotta. In questo gruppo le variazioni più significative riguardano lo Yorkshire terrier, che ha visto praticamente azzerarsi la popolarità di cui ha goduto inizialmente (probabilmente per la “concorrenza” esercitata nel contempo da molte altre razze di piccola taglia da compagnia) e il Jack Russell terrier che invece ha riscosso un grande apprezzamento. Dotati di grande intelligenza, vivacità e di un temperamento molto esuberante, i cani di questa razza si sono molto diffusi nelle aree urbane in ragione della loro mole ridotta (5-6 kg).

Gruppo 4: Bassotti

Questo Gruppo è costituito da un’unica razza di origine tedesca, presente con nove varietà suddivise in base al tipo di pelo (corto, lungo e ruvido) e alla taglia (standard, nana e kaninchen). La sua iniziale utilizzazione è stata la stessa dei terriers da caccia, che si è espressa in particolare in quella degli animali in tana, per la quale la sua particolare conformazione risultava particolarmente vantaggiosa. Malgrado l’evidente sproporzione fra il corpo lungo e gli arti corti, i bassotti possiedono un’andatura agile, vigorosa e rapida; sono dotati di notevole carattere e temperamento, talvolta anche di notevole caparbietà; intelligenti e molto vigili, se addestrati correttamente risultano cani estremamente fedeli, affettuosi e giocherelloni, dimostrandosi ottimi animali da compagnia. Per questi motivi hanno avuto un costante apprezzamento, mai messo in discussione ed ancor oggi risultano essere una fra le razze più gradite e apprezzate nell’ambito delle taglie piccole e nane.

Gruppo 5: Cani tipo Spitz e primitivo

Il Gruppo 5, piuttosto eterogeneo, comprende i cani nordici da caccia e slitta (tra cui i noti Siberian husky, Alaskan Malamute e Samoiedo), altri a morfologia simile (lupoide) di origine orientale o nordeuropea, detti Spitz e altri ancora di tipo primitivo, molto simili ai primi animali addomesticati dall’uomo. I cani nordici, in un recente passato sono diventati improvvisamente comuni anche nel nostro paese perché diventati status symbol estremamente di moda. Ne sono la classica dimostrazione i Siberian Husky che hanno avuto l’apice del successo intorno al 2000, per poi calare rapidamente di gradimento; come molti dei suoi simili nordici, sono cani molto indipendenti, scarsamente addestrabili, che necessitano di molto movimento e che mal si adattano alle nostre condizioni climatiche. Non sono indicati per la guardia ma sono dotati di un forte istinto predatorio. Ne sono pregi il repertorio di comunicazione molto ampio, il fascino della loro ancestralità e le indubbie qualità sportive. Per tutti questi motivi sono particolarmente indicati per chi cerca nel cane un partner fedele e affidabile ma mai subordinato, un compagno di vita da rispettare per la sua forte personalità. Per contro, i diversi Spitz e in particolare quello tedesco, come pure i più diffusi rappresentanti delle razze giapponesi (Akita inu e Shiba inu), di simile morfologia ma di diversa taglia, stanno godendo di un buon momento di popolarità. ●

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