PULIAMO IL MONDO 22 SETTEMBRE 2017 Venerdì 22 settembre 2017 abbiamo partecipato all’iniziativa ”Puliamo il mondo”, organizzata da Legambiente e dall’Amministrazione Comunale di Offida. Abbiamo scoperto tante cose nuove e interessanti sul RICICLAGGIO. Seguiteci e ne scoprirete delle belle!!! LA SECONDA VITA DEGLI ABITI USATI EUROPA CONSUMO medio di abiti, scarpe e accessori 10 chili pro-capite cioè a persona
ITALIA CONSUMO medio di abiti, scarpe e accessori 14 chili pro-capite cioè a persona
Raccolta differenziata di abiti usati 7 chili
Raccolta differenziata di abiti usati 2 chili
Realizzare i prodotti dell’abbigliamento e distribuirli ai negozi ha molte conseguenze negative sull’ambiente.
LA T-SHIRT FA UN VIAGGIO LUNGHISSIMO, NON È A CHILOMETRO ZERO. La MATERIA PRIMA, il COTONE, parte dalla Cina, India o Pakistan dove le coltivazioni intensive utilizzano pesticidi chimici, poi si sposta in un altro posto a sud del mondo in cui il cotone diventa TESSUTO. La maglietta si sposta nuovamente in altri paesi per essere TINTA, TAGLIATA, CUCITA e ETICHETTATA prima di arrivare nei negozi di tutta Europa. Anche gli altri capi d’abbigliamento hanno più o meno lo stesso procedimento.
Tutta questa anidride carbonica inquina e fa riscaldare troppo il nostro pianeta. Per avere le materie prime (cotone, lana,…)servono tanti campi e ci sono meno terreni per i prodotti alimentari. PERCIO’ per SALVARE le RISORSE del PIANETA per NON fare TROPPI RIFIUTI da portare in DISCARICA dove un tessuto impiega moltissimi anni per decomporsi: circa un anno per cotone o lana, fino a centinaia di anni per un tessuto sintetico). per NON INQUINARE e RISCALDARE il PIANETA ………….per DARE a CHI NON HA ciò di cui HA BISOGNO (cibo, vestiti, scuola, pozzi, salute,…)
+RACCOLTA DIFFERENZIATA DI ABITI USATI LA FILIERA (i passaggi che un prodotto compie dalla raccolta al riciclaggio) Raccolta Inserire gli abiti usati nei giusti contenitori. Gli abiti raccolti saranno trasportati nelle fabbriche in provincia di Brescia, Milano, Roma, Rovigo, Teramo e Torino. Smistamento Gli abiti raccolti vengono divisi per essere RIUTILIZZATI o RICICLATI o avviati al RECUPERO ENERGETICO e subiscono un trattamento igienizzante. Riutilizzo Il 70% degli abiti raccolti sarà destinato al riutilizzo: i vestiti invernali e una parte dei vestiti estivi in buono stato sono venduti attraverso 462 negozi solidali di HUMANA in Europa;i vestiti estivi sono donati alle associazioni di HUMANA in Africa, per sostenere dei progetti(costruzione di scuole, pozzi,…) Riciclo ll 30% è destinato al riciclo, in quanto troppo consumato, ciò significa che il tessuto viene trattato con macchine speciali che separano le fibre e permettono di lavorarle per produrre lana rigenerata, imbottiture e pannelli isolanti per l’edilizia o le automobili.Una parte dei capi raccolti sarà inviata agli inceneritori e trasformata in energia.
PORTALE WEB: http:/raccoltavestiti.humanaitalia.org
GLI OLI ESAUSTI Gli oli usati in cucina si chiamano vegetali, perché derivano dalle piante. L’olio esausto della cucina dove lo butto? Facendo una piccola indagine abbiamo scoperto che: alcuni lo buttano nel lavandino, nel water, nei tombini .E’ SBAGLIATO! Altri invece lo raccolgono e poi lo conferiscono nei giusti contenitori per la raccolta dell’olio vegetale usato. E’ GIUSTO. I grandi contenitori, di colore giallo, si trovano, 1 nella frazione di Borgo Miriam, 1 nella frazione di S.Maria Goretti e 1 in Ricicleria. e altri 4 in paese. Gli oli minerali dei motori si chiamano minerali, perché vengono prodotti con il petrolio raffinato, cioè ripulito. Servono per lubrificare i motori dei macchinari nelle industrie e i motori delle auto, moto, camion,…Durante l’uso i lubrificanti perdono le loro proprietà e debbono essere sostituiti, diventando così oli usati. L’olio usato non è biodegradabile. -Se gettato nel lavandino, nel water, nei tombini, provoca danni alle fogne e al depuratore, finisce poi nei fiumi e li inquina. -Se disperso in acqua forma una pellicola impermeabile che impedisce ai raggi del sole di penetrare, senza ossigeno muoiono Flora ( piante) e Fauna ( animali). 4 kg di olio del cambio della nostra macchina inquinano uno specchio d’acqua grande come un campo di calcio o 6 piscine olimpiche.Si raccomanda di far svolgere il cambio dell’olio nelle autofficine o nelle stazioni di servizio in cui sono rispettate tutte le regole di sicurezza. -Se gettato in terra, penetra nel terreno, assorbe tutte le sostanze nutritive necessarie alle piante e inquina l’acqua potabile e quella per irrigare i campi. Basta 1 solo litro d’olio usato per rendere non potabile 1 milione di litri d’acqua, cioè il consumo d’acqua di una persona per 14 anni. -Se bruciato, libera nell’aria sostanze inquinanti che provocano intossicazioni e malattie. Solo le industrie che producono il cemento(cementifici) possono bruciare l’olio usato. Gli OLI ESAUSTI possono essere RICICLATI, RIGENERATI, cioè possono tornare a vita nuova per produrre: NUOVO OLIO GLICERINA per fare il sapone GASOLIO per auto e per riscaldamento BITUME per asfaltare le strade
da 100kg di olio usato rigenerato si possono ottenere 65 kg. di olio base, 12 kg. di bitume e 5 kg. di gasolio. In Italia la raccolta e il corretto riutilizzo degli oli viene garantito dal CONSORZIO OBBLIGATORIO DEGLI OLI USATI (COOU). In questi anni sono stati raggiunti ottimi risultati:l’Italia è al primo posto per la quantità di olio usato rigenerato,( l’89%, mentre la Germania è al 26%, e la Francia raggiunge il 44%).In questo modo il nostro paese può risparmiare sul petrolio, che non possiede, ma che importa (compra) da altri stati.
RICICLIAMO L’OLIO USATO : PROTEGGIAMO L’AMBIENTE RISPARMIAMO LE RISORSE RISPARMIAMO I SOLDI ( risparmio economico)
E adesso…
RICICLAGGIO DEGLI SCARTI DELLA VITE Le VINACCE (bucce) ASCIUTTE E TRITURATE vengono messe nella PELLETTATRICE e diventano PELLET di colore rosso scuro.; le vinacce fresche servono per fare la grappa. I VINACCIOLI(semi) vengono usati per fare l’OLIO DI SEMI. I RASPI vengono trasformati in CONCIME NATURALE. I TRALCI, le POTATURE, tutto il CIPPATO diventa PELLET. Il PELLET serve per alimentare le stufe a pellet e riscaldarci.
RICICLAGGIO VINACCE FRESCHE Le vinacce fresche vengono messe nell’ALAMBICCO per la DISTILLAZIONE , per produrre la grappa, detta l’acquavite dei poveri. Vinacce ed acqua vengono messe nella caldaia, la caldaia viene riscaldata sopra un fornello, quando la miscela di acqua e vinacce bolle diventa vapore, il vapore trasporta l’alcool fino ad un tubo detto collo di cigno e poi finisce in un contenitore dove una serpentina raffreddata ad acqua fa trasformare il vapore in liquido ed ecco la grappa. Sotto i 78 gradi di ebollizione abbiamo la “testa”dell’alcool che va scartata perché pericolosa. Da 78 gradi fino a 100 gradi abbiamo invece il “cuore” della grappa, cioè la parte buona. Sopra i 100 gradi c’è la “coda”, non pericolosa ma dal sapore sgradevole. Se nella caldaia metto vino invece che acqua ottengo il mistrà. Una volta molti distillavano per ottenere grappa, mistrà,…;oggi la legge vieta la distillazione in casa.
PER CONCLUDERE scopriamo il percorso… DALL’UVA AL VINO Appena arriva in cantina l’UVA viene PESATA sulla pesa. Poi l’uva viene portata in una grande vasca dove girano due lame a spirale. Qui viene gettato del ghiaccio secco per evitare che l’uva cominci a fermentare troppo presto. Passando dentro a un tubo l’uva finisce nella deraspatrice-pressatrice, dove I RASPI, LE VINACCE E I VINACCIOLI vengono SEPARATI dagli ACINI,gli ACINi vengono schiacciati ed esce il MOSTO, cioè il succo d’uva. Il MOSTO viene messo in grandi botti di acciaio, dove inizia a FERMENTARE:i saccaromiceti trasformano lo ZUCCHERO del mosto in ALCOOL. I vini pregiati vengono messi ad invecchiare nelle botti di legno, dove il vino può respirare meglio, perché il legno è poroso, e prendere anche il sapore del legno(da 2 a 5-6 anni). Infine il vino viene IMBOTTIGLIATO.
IMPARIAMO DALLA NATURA: TUTTO VIENE RICICLATO E NULLA VIENE SPRECATO CLASSE 3^A (t.m.) - SCUOLA PRIMARIA di OFFIDA