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Poste Italiane Spa - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
683 gennaio-febbraio 2013 Fondata nel 1919
Pubblicazione mensile tecnico economica per gli atti dell’ANIMA Fe d e r a z i o n e d e l l e A s s o c i a z i o n i N a z i o n a l i d e l l a I n d u s t r i a M e c c a n i c a Va r i a e d A f f i n e
La meccanica italiana alla guida di Orgalime Nasce Assocatene per la sicurezza dei veicoli
Opportunità in Mongolia per le tecnologie food Verifiche periodiche attrezzature passo per passo NUOVE TABELLE Listino prezzi materiali di interesse della meccanica varia Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe per prestazioni di personale in Italia/estero “settore industria meccanica varia ed affine” “settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia”
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L’INDUSTRIA MECCANICA
SOMMARIO
Gennaio/Febbraio 2013 - n. 683
Leggi a voce alta quello che hai scritto: imparerai quali siano i ritmi migliori per te. (Nat Hentoff - 1925) in copertina ANSALDO ENERGIA - Via N. Lorenzi, 8 - 16152 Genova – www.ansaldoenergia.com
Pubblicazione mensile tecnico-economica per gli atti di ANIMA Registrazione Tribunale di Milano N. 427 del 17.11.73 Direttore responsabile Giuseppe Bonacina - bonacina@anima.it Direttore editoriale Alessandro Durante - durante@anima.it Comitato Editoriale Michele Bendotti, Giuseppe Bonacina, Sandro Bonomi, Maurizio Brancaleoni, Alberto Caprari, Alessandro Durante, Paola Ferroli, Andrea Orlando, Mario Salvi, Emanuela Tosto Comitato Tecnico-Scientifico Pierangelo Andreini, Antonio Calabrese, Roberto Camporese, Pietro Luigi Cavallotti, Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis, Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva, Pietro Torretta, Giuseppe Zampini Direzione e Redazione ANIMA Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418500 - Fax 02/45418545 www.anima.it - anima@anima.it In redazione Cinzia Alchieri - alchieri@anima.it Carlo Fumagalli - fumagalli@anima.it Impaginazione Fabio Lunardon - lunardon@anima.it Responsabile della pubblicità Mario Salvi - salvi@anima.it Gestione, amministrazione, abbonamenti e pubblicità A.S.A. Azienda Servizi ANIMA S.r.l. Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418200 Abbonamento annuo (6 numeri) Cinzia Alchieri Tel. 02/45418211 - alchieri@anima.it Italia 80 euro - Estero 110 euro Una copia Italia 8 euro - Una copia Estero 10 euro - Numeri arretrati il doppio Si comunica ai Sigg. abbonati che, avvalendosi del contenuto dell’art. 74 lettera c del D.P.R. 26.10.1972 N. 633 e del D.M. 28.12.89 la A.S.A. S.r.l. non emetterà fatture relative agli abbonamenti Stampa Bonazzi Grafica - Sondrio www.bonazzi.it
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ASSOCIATO ALLA UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA ROC N. 4397
DONNE E UOMINI AL TIMONE Sistema Confindustria e altre organizzazioni
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Assemblea ANIMA ANIMA La Meccanica italiana guida l’Europa ANIMA/Assocatene ANIMA sostiene la sicurezza sul ghiaccio a cura Carlo Fumagalli Verifiche obbligatorie, fare chiarezza si può Sabrina Cairoli
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ANIMA/Ucc Opportunità reciproche fra studenti e caldareria 12 Arianna Veroni ANIMA/Assofootec Mongolia food, tecnologia made in Italy Carlo Fumagalli ANIMA/Progetto Dogana Facile Dalle origini al traffico stellare Fulvio Liberatore ANIMA/Ucif Verso la verniciatura a impatto ambientale zero Marcello Zinno Capire l’internazionalizzazione nel mondo della finitura Marcello Zinno
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ANIMA/Ucir “La Ruota” 40 anni di un prodotto millenario 26 ANIMA/Assomec Tra il “dire” e il “fare” c’è formazione e innovazione 28
APPROFONDIMENTI TECNICI a cura dell’Area Tecnica ANIMA
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MERCATO 36 • Caprari dà impulso alla ricerca Universitaria 30 • Pangborn Europe, 50 anni di successi nel trattamento delle superfici • “Solunion” nuova joint venture tra Euler Hermes e Mapfre • Nuova filiale di Linde Material Handling Italia • Immergas, il made in Italy tecnologico che si afferma nel mondo • Came premiata da Fondazione Cuoa • Pompe Lowara per l’Università di Mosca • Risultati di Siemens Italia nel 2012 FIERE CORSI e CONVEGNI , INTERNAZIONALIZZAZIONE 42 • Programma fieristico di ANIMA e delle Associazioni Federate – Anno 2012 - Traccia 1° semestre anno 2013 • Idrotermosanitario a ISH 2013 8 • Made in Steel e Fondazione Promozione Acciaio • CeMat 2014, la fiera diventa biennale RECENSIONI
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NEWS
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INSERTI ECONOMICI a cura dell’Area Comunicazione, Marketing e Ufficio Studi Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tab. arancio) ultimo aggiornamento n. 668 – 1° Quindicina di Gennaio 2013 Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personale Italia/estero - “settore industria meccanica varia ed affine” - “ settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia” ultimo aggiornamento gennaio 2013
DONNE E UOMINI AL TIMONE
SANDRO BONOMI CONFERMATO PRESIDENTE ANIMA Lo scorso dicembre, Sandro Bonomi è stato confermato all’unanimità Presidente di ANIMA per i prossimi due anni. La squadra che lo accompagnerà è formata da Maurizio Brancaleoni in qualità di Vice Presidente allo Sviluppo, Giuliana Ferrofino Vice Presidente ai rapporti associativi, Emanuela Tosto Vice Presidente ai rapporti esterni ed Alberto Caprari Vice Presidente ai rapporti economici.
GIUSEPPE MAZZARELLA È PRESIDENTE MPMI PRESSO L’ICE Il maceratese Giuseppe Mazzarella, Presidente Nazionale Moda e Calzatura di Confartigianato è stato eletto presidente del neo istituito gruppo di lavoro per l'internazionalizzazione della Micro, Piccola e Media Impresa presso l’agenzia ICE, di cui è già consigliere. Il Cda dell'Agenzia Ice, lo scorso novembre, ha dato così mandato al proprio consigliere Giuseppe Mazzarella di farsi promotore della costituzione di un organismo specificamente dedicato alle esigenze e alle problematiche legate all'internazionalizzazione delle Mpmi. Il gruppo di lavoro annovera tra i suoi membri i rappresentanti di: Alleanza delle Cooperative italiane Antonello Ciambriello; Rete Imprese Italia, Gabriella Degano e Antonio Franceschini; Confindustria Vincenzo Boccia; Confapi Armando Occhipinti; Abi Pierfrancesco Gaggi; Ice, rappresentata dallo stesso Mazzarella. Presenti anche i rappresentanti del ministero dello Sviluppo Economico e del ministero degli Affari Esteri, intervenuti per fornire il loro contributo in termini tecnici e il supporto in ambito istituzionale alle istanze che emergeranno dall'attività del gruppo di lavoro.
DARIO CORBETTA È VICEDIRETTORE DI CEPRA-ACIMALL Dario Corbetta è stato nominato dal consiglio di amministrazione, Vicedirettore di Cepra, il Centro promozionale di Acimall. Il nuovo incarico premia le capacità e la lunga esperienza del manager milanese, arrivato nella associazione confindustriale, dopo una esperienza in Ucimu-Sistemi per produrre e in imprese multinazionali, quali Continental e 3M. Nella sua carriera in Acimall ha sempre avuto la responsabilità delle attività di promozione del “made in Italy” di settore nel mondo, oltre che l’incarico di dirigere l’Ufficio studi dell’associazione. Corbetta classe 1958, dopo la laurea in ingegneria meccanica ha conseguito un master in gestione di impresa presso il Politecnico di Milano.
MARTIN KROHN E IL NUOVO MANAGING DIRECTOR DELLE FILIALI TEDESCHE DI CAME Came, azienda specializzata in automazione, sicurezza attiva e del controllo degli accessi automatici, dopo aver consolidato la propria presenza in Germania all’inizio del 2012 attraverso l’acquisizione del 100% di Came GmbH Seefeld a Berlino e Came GmbH a Stoccarda, nomina Martin Krohn Managing Director delle filiali tedesche. Martin Krohn, 45 anni, bavarese, prima di approdare nel gruppo Came ha ricoperto il ruolo di Managing Director di Pluggit per poi passare ai vertici della filiale tedesca di Ferroli Spa, che ha lasciato nel 2012 per guidare le filiali di Berlino e Stoccarda di Came. Krohn è stato chiamato a rafforzare la presenza del gruppo in Germania, su un mercato fortemente orientato all’efficienza energetica e a una concezione evoluta dello spazio abitativo. La tappa tedesca del Campionato mondiale di MotoGp ha fatto da cornice al debutto ufficiale del nuovo manager sul mercato.
A marzo Assemblea ANIMA e Conferenza stampa Si terrà l’Assemblea Generale Ordinaria dei Soci ANIMA, il 25 marzo 2013 presso Il Circolo della stampa – corso Venezia 48 – Milano. Saranno presentati i dati di preconsuntivo 2012, previsioni 2013 e i dati congiunturali del comparto della meccanica varia.
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L’Industria Meccanica - Gennaio/Febbraio 2013
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ANIMA Il Presidente di ANIMA eletto Presidente di Orgalime, Associazione della meccanica europea
La Meccanica italiana guida l’Europa ANIMA e Orgalime unite dallo stesso Presidente, la nomina è avvenuta a Bruxelles nell’ambito di una convention a cui ha preso parte il presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso, durante l’European Forum for Manufacturing (EFM), a supporto di un manifatturiero europeo più forte e “green”. Il livello di produzione nel settore della meccanica in Europa, registrati intorno agli 1,7 miliardi annuali, ha mostrato una tendenza in leggero calo dal terzo trimestre del 2011. Il declino nella crescita del settore rappresentato da Orgalime nel 2012 è stato tuttavia modesto, soprattutto grazie alle esportazioni verso aree quali il Nord America, Russia e Australia che hanno fornito un impulso positivo.
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elettrica ed elettronica la crescita della produzione ha raggiunto il 5,5%. Nel complesso, si registra una produzione dell'industria aumentata di circa il 5,9%. La crescita del 2010 era già al 7,5%, ma è un dato che non ha avuto continuità nel 2012. Ha commentato il Presidente uscente di Orgalime Richard Dick: «Non sono ad oggi ancora risolti gli squilibri finanziari pubblici e privati all'interno dell'Uem (Unione Economica Monetaria) e il successivo declino della fiducia delle imprese stanno ora portando a una più scarsa domanda di prodotti di ingegneria nell'Ue. Dopo il successo 2011, il nostro settore sta oggi assistendo in Ue a una sfortunata stagnazione della produzione, che si prevede continui nel 2013. Mentre sono della massima importanza per prospettive a lungo termine un credibile consolidamento fiscaIl Presidente della Commissione Europea Barroso all’EFM del 28 le accompagnato da riforme novembre scorso
l presidente di ANIMA Sandro Bonomi è stato eletto il 29 novembre a Bruxelles Presidente di Orgalime, European Engineering Industries Association, che rappresenta il manifatturiero meccanico, elettrico ed elettronico in Europa per un totale di 130.000 aziende, 10.2 milioni di addetti e circa € 1,7 miliardi di produzione annuale. Il mercato di Orgalime Gli economisti di Orgalime hanno stimato che il valore del settore della meccanica di produzione in Unione Europea abbia raggiunto nel 2011 circa 1,7 miliardi di euro. Un anno in cui tutti i principali comparti del settore hanno mostrato una crescita, crescita che ha raggiunto il suo valore più alto (11,5%) nell’ingegneria meccanica. La produzione dei prodotti in metallo e del settore metalmeccanico è cresciuta infatti di circa il 6,8% e, per l'ingegneria
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L’Industria Meccanica - Gennaio/Febbraio 2013
La nomina di Sandro Bonomi a Presidente Orgalime «So che ottenere il giusto riconoscimento per l'industria è stata una strada in salita e so che dovremo lottare per mantenere la messa a fuoco delle istituzioni europee su questo punto. Questo sarà il mio compito prima di ogni altro. Devo farlo per questa Commissione, ma anche per garantire che, ora che la comunicazione sulla politica industriale è stata rilasciata, venga opportunamente seguita. Il rischio è che, come spesso accade, le relazioni e le comunicazioni di oggi scompaiano in un cassetto e vengano presto dimenticate. Si tratta di un rischio reale, quindi dobbiamo lavorare sodo a garantire ciò non accada, sia in questa Commissione o nel prossimo Parlamento europeo che sarà eletto a metà del 2014 e la prossima Commissione che sarà nominata in quello stesso anno. Non dobbiamo mai dimenticare che anche quando le buone idee inizieranno a Bruxelles, dovranno poi essere concretamente portate a casa per le nostre autorità nazionali. Ricoprire questo incarico è per me un grande onore. È un'ulteriore conferma di quanto siamo apprezzati, conosciuti e richiesti all'estero mentre in Italia facciamo fatica ad essere ascoltati. Sarà mia cura fare in modo che la presenza dell'Italia in Europa sia di stimolo e di aiuto per contribuire alla crescita della manifattura europea, che oggi rappresenta il 16% dl PIL UE, a raggiungere il 20% nel 2020 come auspicato nei programmi della Commissione Europea».
strutturali. Le politiche economiche a breve termine sono con un rallentamento piuttosto marcato della domanda che necessarie per sostenere la ripresa dell'industria europea e si riflette in un calo delle esportazioni di beni di investiridare fiducia alle imprese e ai mento comunitari. consumatori europei». Il Direttore Generale di Orgalime Il livello di produzione nel settoAdrian Harris ha sottolineato che re della meccanica in Europa ha «un gran numero di indicatori semostrato una tendenza in leggero gnalano un deterioramento del gicalo dal terzo trimestre del 2011. ro d’affari. Per esperienza si può Il declino nella crescita del settodire che questo porterà a una sire rappresentato da Orgalime nel tuazione difficile per le nostre in2012 è stato tuttavia modesto, sodustrie nei prossimi trimestri. Perprattutto grazie alle esportazioni tanto non ci aspettiamo di vedere verso aree quali il Nord America, crescere in termini di valore e la Russia e Australia che hanno forproduzione del prossimo anno, nito un impulso positivo. Il "motuttavia, se la fiducia può essere ritore della crescita", la Cina, ha Sandro Bonomi, nuovo Presidente Orgalime, all’EFM del 28 pristinata – il che dipende essentuttavia risultati modesti nel 2012, novembre scorso zialmente da come si evolveranno
Orgalime è nato ufficialmente alla fine del 1954, anche se le sue origini sono più antiche. Opera attraverso il Comitato di Presidenti, l’Assemblea Generale, il Consiglio di Amministrazione e 3 comitati di politica: Melc (meccanica), Ceei (elettrico/elettronico) e Malc (lavorazione dei metalli/metallo articoli), i loro gruppi tecnici (rispettivamente meccaniche Otc, Otc elettrico). Le tre Policy Committees costituiscono la forza motrice della maggior parte del lavoro di Orgalime. Principalmente interessati alle questioni politiche. I loro membri sono direttori e direttori di dipartimento delle federazioni nazionali. Per quanto possibile si occupano di portare i comitati europei del settore nei lavori di Orgalime, con l'obiettivo generale di sviluppare posizioni comuni. Un membro della Segreteria Orgalime fornisce un sostegno continuo a ciascun Comitato per la politica e assicura il coordinamento interno. Esistono anche cinque gruppi di lavoro orizzontali: servizio legale, politica commerciale, ambiente, ricerca e sviluppo e gli economisti e statistiche. Uno (o più) gruppi tecnici assistono ogni Policy Committee - una squadra permanente di specialisti formato da ingegneri, avvocati o esperti in settori come la standardizzazione e valutazione della conformità del prodotto.
Gennaio/Febbraio 2013 - L’Industria Meccanica
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ANIMA le politiche economiche – e se l'industria percepisce che istituzioni europee e nazionali stanno davvero facendo un tentativo di attirare gli investimenti industriali, piuttosto che andare ad accumulare su più oneri normativi e di incertezze, un graduale miglioramento potrà ancora verificarsi verso la fine del 2013». Per il 2013 è prevista una lieve contrazione di posti di lavoro, mentre la crescita degli investimenti fissi rimarrà invariata. Questo può essere attribuito alla previsione di una domanda lenta, così come dal fatto che l'industria meccanica ha investito e assunto nuova forza lavoro a un ritmo piuttosto rapido per gli ultimi tre anni, un fattore che tuttavia hanno migliorato la competitività internazionale e aumentato la produttività. L’industria meccanica europea Profitti migliorati dopo il crollo del 2009 e aumento della capacità di produzione. Così la domanda di macchinari meccanici e industriali è stata, nel corso degli ultimi due anni, elevata. La domanda nel 2012 è stata piuttosto soddisfacente nei mercati extra Ue, mentre la domanda di beni di investimento in Europa è gradualmente peggiorata nel corso del 2012, dopo il picco positivo fra il 2010 e il 2011. Si
presume che l'industria meccanica sia in crescita di un modesto 1% nel 2012 e si può prevedere dello 0,5% nel 2013. Settore elettrico Produzione di apparecchiature e sistemi di ingegneria elettrica è prevista in moderata espansione nel 2012. In positivo l’Ict. Contrariamente a ciò, i beni di consumo elettrici ed elettronici e le apparecchiature di telecomunicazione sono influenzati negativamente dalla situazione generale del mercato del lavoro dell'Ue dalla bassa fiducia dei consumatori. Settore metallurgico La produzione nel settore metalmeccanico tende a mostrare una forte correlazione con le attività di ingegneria meccanica, industria elettrica e automobilistica, a causa della elevata percentuale di subappaltatori in questi settori. Di conseguenza, con una crescita bassa o addirittura una contrazione nei suoi settori principali clienti in alcuni paesi, l'uscita diminuirà nel 2012. Le prospettive per il settore dipendono dall'evoluzione dell’attesa dei clienti in settori chiave. Poiché la domanda in questi settori dovrebbe rimanere bassa, è prevista una crescita negativa degli articoli in metallo nel 2013. ❒
FIERE, CORSI E CONVEGNI
Idrotermosanitario a ISH 2013 Anche l’edizione di quest’anno (a Francoforte dal 12 al 16 marzo) costituirà un momento di aggiornamento tecnico e di incontri commerciali per gli operatori del settore dell’idrotermosanitaria, dell’energetica e dell’ambiente bagno
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i terrà a Francoforte, in Germania, dal 12 al 16 marzo prossimo ISH 2013, manifestazione espositiva biennale all’avanguardia nei settori della climatizzazione, l’automazione degli edifici, le tecnologie per il risparmio energetico, le energie rinnovabili e l’ambiente bagno. Questi i settori merceologici in cui è divisa la mostra: • Building and Energy Technology: caldaie, bruciatori, stufe, camini, pompe di calore, sistemi di energia solare, l’uso di acqua piovana, tradizionali stufe in maiolica, raccordi e componenti per impianti di riscaldamento, MSR tecnologia e domotica. • Efficient systems and renewable energies: energia solare termico, fotovoltaico, biomasse, pompe di calore, stufe a legna e pellet, sistemi di energia solare, forni piastrelle tradizionali (forni svedese). • Aircontec: condizionamento e tecnica di ventilazione. Impianti, apparecchiature, componenti e sistemi per: ventilazione centralizzata e decentralizzata, unità di condizionamento, split, multi-split, sistemi VRF, raffreddamento, sistemi di riscaldamento incorporato nella costruzione del
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tessuto, protezione antincendio e fumo, sistemi di ventilazione controllata per uso domestico. • The Bathroom Experience: vasche da bagno, cabine doccia, mobili da bagno, accessori, oggetti in ceramica, piscine, saune, trattamento delle acque. • World of Installation Technology: apparecchi e sistemi per la superficie di montaggio, tubi, raccordi, legature, tecniche di impianto idraulico, strumenti e attrezzature da officina, ufficio, informatica e tecnologie di comunicazione. I numeri che hanno caratterizzato l’ultima edizione (marzo 2011) sono: superficie 256mila metri quadrati di superficie espositiva lorda, praticamente tutta la superficie disponibile; 2382 espositori, tra cui molte aziende italiane; oltre 203mila visitatori un terzo dei quali provenienti dall’estero. Sono peraltro numeri che saranno probabilmente superati nell’edizione di quest’anno. Una numerosa serie di eventi collaterali (convegni, esposizioni tematiche, incontri tecnici e per la stampa ecc.) consentirà a tutti gli operatori di aggiornarsi sulle tecnologie più innovative.
ANIMA/ASSOFOODTEC L’intesa fra Assofoodtec e la Mongolian Meat Association per promuovere l'interscambio commerciale tra i due Paesi apre le porte alla tecnologia italiana
Ulan Bator, capitale della Mongolia, conta circa 1.044.500 abitanti
Mongolian food, tecnologia made in Italy Un paese che offre opportunità dettate da diversificazione economica e mercato in progressivo ampliamento, affiancate da un progresso socio-economico e dalla crescita di investimenti; la Mongolia si sta affacciando con sempre maggiore sicurezza nello scenario economico internazionale. Se ne è parlato alla conferenza “Mongolia, opportunità Paese per il comparto delle tecnologie per il food e per l’agricoltura”. CARLO FUMAGALLI
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(Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l'Agriero è che la Mongolia passa spesso in secondo piano coltura), ha evidenziato le potenzialità dell’internazionanell’immaginario comune pensando ai mercati dell’elizzazione verso la stremo oriente, come 5.000 4.715 Mongolia e le opporse Marco Polo fosse 4.500 tunità per il comparto stato l’unico mercante 4.000 delle tecnologie food ad esserne interessato. 3.500 Ide in entrata Ide in uscita e per l’agricoltura. Ma oltre a Cina, Viet- 3.000 Sono intervenuti Eminam, Corea o Giappo- 2.500 lia Arosio, Presidente ne, la Mongolia rap- 2.000 1.691 di Assofoodtec, Marco presenta una grossa 1.500 845 Pezzini, Presidente Fe624 opportunità di busi- 1.000 373 500 245 188 132 93 94 78 0 derUnacoma, l’Ambaness, destinato ad au54 54 62 13 0 0 2 6 0 sciatore della Mongomentare, per molte 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 lia in Italia Shijeekhuu aziende italiane. Flussi di investimenti diretti esteri in Mongolia (Milioni di dollari) Odonbaatar (insediaIl 13 dicembre scorso Fonte: elaborazioni Ice su dati Unctad tosi lo scorso ottobre) e un evento promosso ha inoltre portato il dall’Ambasciata di 22.000 20,0 suo saluto il Console Mongolia in Italia e 17.000 15,0 Onorario di Mongolia dal Consolato Onora12.000 10,0 Gantuya Tsevegdorj: rio di Mongolia, in 7.000 5,0 «Il Consolato a Milano collaborazione con 2.000 0,0 -3.000 opera sostenendo nuAssofoodtec (Associa-8.000 -5,0 merose attività di colzione italiana costrut2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 laborazione economitori macchine, im4.574 6.244 8.709 9.923 12.854 16.070 18.882 PIL (In miliardi di dollari) 2.267 3.126 3.509 4.478 5.515 6.385 Pil pro capite (in dollari, a prezzi 1.688 ca e culturale con la pianti, attrezzature correnti) Mongolia. Milano in per la produzione, la -1,3 6,4 17,5 12,7 15,7 11,8 4,7 PIL (variazione % a prezzi costanti) particolare, città del lavorazione e la conbusiness, dell'induservazione alimenta- Il prodotto interno lordo (Milioni di dollari) stria e del terziario, re) e FederUnacoma Fonte: elaborazioni Ice su dati Unctad
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ANIMA/ASSOFOODTEC Parola d’ordine: “innovare” Intervista a Emilia Arosio, Presidente Assofoodtec Quali sono le opportunità per le imprese italiane che guardano al mercato della Mongolia? Le opportunità maggiori interessano, fra le aziende di Assofoodtec, soprattutto le imprese dedicate alla lavorazione delle carni. Abbiamo recentemente siglato, infatti, presso il Ministero dello sviluppo economico, un accordo proprio con la Mongolian Meat Association; in questo settore le tecnologie impiegate oggi in Mongolia sono davvero obsolete. Vi è un estremo bisogno di modernizzazione se si vuole iniziare ad esportare verso mercati nuovi, in aggiunta ai tradizionali. Con i macchinari a loro diposizione tutto ciò è semplicemente impossibile: non si potrebbero rispettare gli standard qualitativi richiesti da altri mercati. E qui entrano in gioco le aziende italiane. Esatto. La parola d’ordine è “innovare”. La nostra associazione ha al suo interno aziende che possono fornire tutta la tecnologia necessaria: dall’inizio della lavorazione fino alla fase finale di refrigerazione. Naturalmente, nonostante si stia parlando soprattutto di lavorazione delle carni, all’interno di Assofoodtec abbiamo numerose altre aziende. Non poniamo limiti: la Mongolia è un mercato di ampio respiro, e può risultare interessante anche per quanto riguarda macchine per la produzione di gelato, di pasta, di pane. Si parla soprattutto di esportare prodotti o anche trasferimento di know how ed eventuali missioni commerciali mirate? È ancora presto per fare valutazioni precise in merito. Abbiamo discusso, parlato e scritto molto: soltanto a cominciare da ora tutto il lavoro si sta concretizzando, anche grazie all’aiuto dell’ambasciata. Penso che le aziende italiane, per il momento, vorranno solo vendere i propri macchinari. In un secondo momento si potrà pensare a delle joint venture o ad aperture di stabilimenti in loco, è ancora tutto da vedere. Ma l’esportazione della tecnologia, come primo passo, sarà da ritenere già di per sé un ottimo traguardo. Risulta implicita l’organizzazione di una missione mirata nell’iniziale fase esplorativa del mercato ai fini di una più approfondita presa di contatto con la realtà produttiva locale. Sarà necessario un buon lavoro di comunicazione: i primi stati che vengono in mente pensando all’est sono Cina, Russia. Più difficile ricordarsi della Mongolia. Vero. Eppure in più di una missione istituzionale mi sono stupita del loro livello di tecnologia, istruzione, cultura. Si pensa sempre, per qualche falsa idea, di trovare il terzo mondo, ma la realtà è all’opposto. Quello mongolo è un popolo che sta crescendo molto, con grande voglia di innovare. I dati lo dimostrano. Semmai si scontrano con problematiche politiche e lungaggini che hanno rallentato anche le nostre iniziative messe in campo. Perché scegliere una partnership con l’Italia? Le tecnologie italiane del settore alimentare sono all’avanguardia in tutto il mondo. Anche perché l’Italia è universalmente riconosciuta come un paese che apprezza il cibo di qualità: le tecnologie devono essere pertanto (e sono) all’altezza del prodotto che andrà sulle tavole degli italiani. Senza una tecnologia che valorizza la materia prima, non si potrà mai avere un prodotto all’altezza della materia prima, per quanto eccellente.
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Un paese in rapidissi2.000 mo sviluppo con forte domanda di tecno4.000 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 logia. Secondo Gianpaolo Esportazioni Importazioni Bruno, dell’area studi Ice, addirittura «uno L’interscambio commerciale della Mongolia (Milioni di dollari) dei paesi in più rapi- Fonte: elaborazioni Ice su dati Unctad
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della Borsa e della finanza, si presenta come contesto ottimale per la promozione degli scambi commerciali e degli investimenti tra Italia e Mongolia».
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do sviluppo nel panorama internazionale, grazie a tassi di crescita a due cifre (+12,7 di PIL nel 2012) e a una forte apertura al commercio estero, con importazioni cresciute da 3.828 milioni di dollari nel 2011 a 6.947 milioni nel 2012». Una nazione enorme, il secondo paese per grandezza – dopo il Kazakistan – fra
«Pronti ad accogliere il know how italiano» Intervista a Shijeekhuu Odonbaatar, Ambasciatore della Mongolia in Italia La Mongolia. Un paese in crescita che sta cominciando a farsi notare. Dagli anni ’90 i paesi asiatici si sono radicalmente trasformati. Così anche la Mongolia, che da allora si è aperta al mercato libero e alla democrazia, tanto da essere considerato oggi il paese più democratico dell’Asia, caratteristica di cui siamo molto orgogliosi. Siamo all’inizio di uno sviluppo molto rapido. Reso possibile soprattutto dalla presenza di molte risorse minerali, che da ormai due anni abbiamo cominciato a sfruttare pienamente. Ci sono miniere che stanno per iniziare le loro estrazioni, soprattutto di rame e di oro, caratteristica che ha attratto grandi investitori mondiali. La crescita del Pil della Mongolia è stata lo scorso anno del 17,5%. Quale invito rivolge agli imprenditori italiani? La crescita si manterrà a questi livelli per i prossimi 10-20 anni, e noi vogliamo intensificare e sviluppare la nostra economia a pari passo con questa crescita veloce, non solo nel campo minerario, ma anche introducendo tecnologie della meccanica. Per questo le società italiane hanno la possibilità di collaborare con noi e portare know how in tutti i settori, da quello metallurgico al mondo dell’alimentare e dell’agricoltura. Anche la posizione geografica, fra Cina e Russia, è molto strategica e le società italiane hanno la possibilità di creare joint venture. Per quello rivolgo un invito alle ditte italiane di venire a lavorare con società mongole. Quali saranno le tempistiche per vedere delle missioni commerciali in Mongolia? La Mongolia aspetterà qualsiasi tempo necessario. Quando saranno disponibili le società italiane noi saremo sempre ospitali.
quelli privi di accesso vamente animali e proal mare, con un bassisdotti derivati (si pensi, simo tasso di densità, appunto, al cachemicirca 3 milioni di abire). tanti. E una struttura economica costituita Il settore lavorazione per il 16% del Pil da carni agricoltura, e per il Sono stati siglati il 18 30% dalle attività leottobre 2011 alla pregate alle risorse minesenza del Presidente rarie (in particolare si della Repubblica di segnalano giacimenti Mongolia, Tsakhiagiin di rame, oro, tungsteElbegdorj, del ministro no, molibdeno, fluoridello Sviluppo Econote e uranio), mentre mico, Paolo Romani, e non bisogna dimenti- I protagonisti degli accordi tra Italia e Mongolia siglati a ottobre 2011 del ministro dell’Agricare la forte produziocoltura e Industria Legne di cachemire, al secondo posto al mondo dopo la Cina. gera di Mongolia, Badamjunai Tunjin, gli accordi destinati «Un Paese che esporta più di quanto importa» spiega Giana promuovere l'interscambio commerciale tra i due Paesi. paolo Bruno, i cui fornitori principali sono oggi la Cina, In questo contesto assume particolare rilievo l'intesa rag40% del mercato, la Russia, 27% e gli Usa, per circa l’8% giunta tra Assofoodtec e la Mongolian Meat Association del mercato. (Mma). Più limitata, per ora, l’esportazione italiana in Mongolia, In particolare, l’accordo tra Assofoodtec e Mma sarà la bama con forti margini di sviluppo, soprattutto per il mondo se di una stretta collaborazione tra l’industria italiana deldella meccanica: di tutti i prodotti italiani che raggiungono le tecnologie alimentari e i produttori di carne della Monla Mongolia la fetta più grossa è rappresentata da macchigolia. Missione che potrà gettare le basi per consentire alne di impiego generale e speciale, 37% dell’import, al sela Mongolia di raggiungere uno dei suoi obiettivi prioritari: condo posto le calzature, ma la percentuale scende fino al essere presente a Milano, in occasione di Expo 2015, con 9%. prodotti alimentari in grado di rispondere a tutti gli standard Da parte sua l’Italia importa dalla Mongolia quasi esclusiqualitativi internazionali. ❒
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ANIMA/UCC Dalla collaborazione tra ANIMA e Sda Bocconi School of Management
Opportunità reciproche fra studenti e caldareria Il 18 gennaio scorso gli studenti di Mba Master in Business Administration sono stati ospitati da un’azienda rappresentativa del settore rappresentato da Ucc. Presso l’unità produttiva di Magenta, sede del Gruppo Stf, operano più di 300 addetti che, attraverso ricercati processi tecnologici, realizzano generatori di vapore per centrali a ciclo combinato, scambiatori di calore, riscaldatori ad alta pressione, condensatori, reattori, caldaie a combustione, sia per applicazioni industriali che per grandi produzioni di energia. Si tratta di un ottimo scambio di idee e potenzialità: grande interesse per gli studenti e opportunità per l’azienda di entrare in contatto con figure professionali provenienti da svariate realtà lavorative, preparati, ed in grado di gestire problematiche legate al Project Management ed al Business Planning. ARIANNA VERONI
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n occasione della consolidata collaborazione tra ANIMA e Sda Bocconi School of Management, il 18 Gennaio scorso Stf di Salvatore Trifone e Figli Spa, azienda appartenente all’Associazione Costruttori di Caldareria Ucc, ha ospitato la classe di studenti del master più prestigioso dell’Università Bocconi, l’Mba Master in Business Administration. Il master Mba è un programma internazionale di General Management della durata di un anno, offerto in inglese, e rivolto a laureati in qualunque disciplina, già inseriti nel mondo del lavoro e motivati ad una svolta professionale di ruolo, settore o job location. Il master è molto intenso e richiede ai partecipanti motivazione, entusiasmo ed energia per affrontare un curriculum ricco e variegato, che prevede una partecipazione attiva in classe e un contributo deci-
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sivo a progetti di gruppo e attività extracurricolari. Permette di mettere in pratica direttamente sul campo quanto appreso in aula; a tal proposito gli studenti hanno effettuato una visita all’interno di un’azienda rappresentativa del settore della Caldareria. Stf di Salvatore Trifone e Figli, storica realtà produttiva di Magenta, si è prestata con molto entusiasmo a tale iniziativa, ospitando gli studenti per una visita all’interno dell’unità produttiva e una descrizione della realtà aziendale di carattere spiccatamente internazionale. Stf SpA è oggi riconosciuta come uno dei più importanti Gruppi privati italiani che opera a livello internazionale nella progettazione, costruzione e montaggio di impianti per il settore energia e oil & gas. Presso l’unità produttiva di Magenta, sede del Gruppo, operano più di 300 addetti che, attraver-
so ricercati processi triche; così facendo tecnologici, realizStf si offre sul mercazano generatori di to come un’azienda vapore per centrali a consolidata che ofciclo combinato, fre al mercato proscambiatori di calodotti curati e perforre, riscaldatori ad almanti. Gli studenti, ta pressione, conche hanno assistito densatori, reattori, alla presentazione caldaie a combustiodell’azienda, hanno ne, sia per applicapoi avuto riscontro zioni industriali che diretto di quanto per grandi produziopresentato in aula atni di energia. traverso la visita nelDurante l’incontro l’unità produttiva di tra l’azienda e gli Magenta. Entrambe studenti del master, è le esperienze si sono stata illustrata l’orgarivelate estremanizzazione del Gli studenti del Mba Master in business administration in visita a Stf di Magenta mente positive, poiGruppo con i relativi equilibri, attraverso una veloce paché è stato possibile comprendere l’organizzazione, il funnoramica delle società appartenenti ad Stf Spa, facendo zionamento e le problematiche che affronta quotidianaparticolare menzione agli sforzi che sono stati messi in mente una realtà produttiva. campo per creare sinergie tra le aziende. Tale interesse è stato rimarcato dalle numerose domande di Attraverso le mappe e le foto aeree dell’unità produttiva di carattere tecnico e di carattere organizzativo che sono staMagenta, si è voluta sottolineare l’importanza del Gruppo te rivolte ai tecnici di Stf. raffrontata con le dimensioni non trascurabili da gestire, in L’esperienza affrontata da Stf, è stata ritenuta costruttiva sia occasione della produzione di apparecchiature imponenti da parte degli studenti, ma anche da parte dei tecnici dele che richiedono parecchio spazio per la logistica ed il tral’azienda stessa: hanno messo a confronto la loro realtà lasporto. vorativa, con le tecniche e le nozioni trasmesse agli studenti È stata poi affrontata una veloce panoramica dei prodotti del Master in Business Administration. con il relativo utilizzo nel mercato cui sono destinati: in parInoltre, per l’azienda stessa, è un’opportunità per entrare in ticolare generatori di vapore, caldaie industriali, caldaie a contatto con figure professionali provenienti da svariate biomassa, scambiatori di calore prodotti per centrali nurealtà lavorative, preparati, ed in grado di gestire problecleari, ecc. matiche legate al Project Management ed al Business PlanIn particolare, il settore “ingegneria” all’interno di Stf, si ocning; il confronto di conoscenze, esperienze e competencupa di realizzare la migliore tecnologia ed applicare le ze è indispensabile per comprendere a fondo scenari e di“Best Practises” per ottimizzare la vita ed allungare la dunamiche del mondo aziendale ed in particolare del settore ❒ rata dei Pressure Equipement che installa nelle centrali eletdella Caldareria.
Waste Heat Boiler realizzato presso l’unità produttiva di Stf a Magenta
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ANIMA/ASSOCATENE Nasce in ANIMA Assocatene, Associazione italiana dei fabbricanti catene per la circolazione dei veicoli
ANIMA sostiene la sicurezza sul ghiaccio A dicembre il rischio di dover dire addio alle catene da neve. Dopo il cambio di rotta viene ora ridata al cittadino la libertà di scelta. La missione della nuova associazione: operare per la massima sicurezza nella circolazione dei veicoli e dare voce a un comparto importante dell’industria meccanica. A CURA DI CARLO FUMAGALLI
È
nata, il 20 dicembre scorso, Assocatene, per dare voce al settore dei fabbricanti catene per la circolazione dei veicoli, e per valorizzare un prodotto evoluto che va in direzione di sicurezza stradale. Il primo Presidente della nuova Associazione di ANIMA è Alberto Guidotti, eletto all’unanimità, annunciando l’obiettivo di sviluppare e sostenere la cultura della sicurezza sulle strade in caso di neve attraverso un piano di attività 2013 che vuole essere una piattaforma educativa, contenutistica e culturale a disposizione di Enti e cittadini. Una voce, quella delle aziende leader del settore, che ha sentito la necessità di esprimersi in occasione della notizia circa la (provvisoria) approvazione al Senato dell’emendamento 8.17 del Decreto Legge 18 ottobre 2012 n.179 che avrebbe dato «all’Ente proprietario o gestore della strada la possibilità di prescrivere al di fuori dei centri abitati, in previsione di manifestazioni atmosferiche nevose di rilevante intensità, l’utilizzo esclusivo di pneumatici invernali qualora non fosse possibile garantire adeguate condizioni di sicurezza per la circolazione stradale e per l’incolumità delle persone mediante il ricorso a soluzioni alternative». Una manovra passata inizialmente sotto silenzio, ma che, prevedendo l’obbligo di pneumatici invernali, avrebbe allo stesso tempo imposto un implicito divieto all’uso catene da neve. Un fatto che avrebbe limitato la libertà di scelta agli italiani; come ha comunicato la neonata Assocatene, infatti, «catene da neve o pneumatici invernali sono dispositivi importanti per la sicurezza dei veicoli in caso di neve,
ghiaccio e situazioni critiche. A ogni automobilista la scelta dello strumento migliore, più adatto alle proprie necessità e alle occasioni di utilizzo del veicolo. Importante è selezionare prodotti a norma di legge, omologati e realizzati secondo i più alti standard oggi disponibili». La cronaca spiega come si sia risolta la questione. A seguito dell’approvazione il 6 dicembre scorso in senato della norma, si sono registrate le prime prese di posizione. L’Asaps (Associazione sostenitori amici Polizia stradale) ha per prima evidenziato la questione: «Rimettere all’Ente proprietario la decisione finale – hanno spiegato – sarebbe come se la provincia di Forlì, ad esempio, avesse l’obbligo e quella di Bologna no». A spingere ad attuare provvedimenti anche gli esponenti di quella che è oggi Assocatene, muovendosi all’interno di ANIMA in sinergia con il distretto confindustriale di Lecco, così come il Codacons, che ha parlato di «provvedimento ingiusto per i cittadini». Oltre a parlamentari. Si è poi dibattuto sui costi per il cittadino: chi ha parlato di spese fino a 1500 euro nel caso la norma fosse passata, chi ha ribattuto parlando, al contrario, di un risparmio di circa 40 euro abolendo le catene. Il risultato finale? Il 19 dicembre scorso, l’abrogazione finale della norma chiude un capitolo controverso della storia della sicurezza stradale. Da oggi Assocatene rappresenterà la voce di sostenitori e produttori di catene da neve in Italia. Un prodotto profondamente evoluto rispetto a pochi decenni fa, più comodo da montare, intuitivo e, soprattutto per mezzi pesanti e in ❒ caso di pendenze, garante di sicurezza.
La video-intervista su industriameccanica.it Hai già visitato www.industriameccanica.it? Attraverso questo Qr Code si accede alla pagina con l’intervista video ad Alberto Guidotti. Seguici su Youtube iscrivendoti al canale “industriameccanica”, sarai aggiornato su tutti i nuovi servizi video curati dalla redazione.
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“La strada sarà lunga, ma siamo ben attrezzati” Intervista ad Alberto Guidotti, Presidente di Assocatene. Laureato in ingegneria al Politecnico di Milano, dopo vent’anni di esperienze in aziende multinazionali in cui ha ricoperto ruoli chiave manageriali e sei anni da Executive Search Consultant, Alberto Guidotti è oggi Amministratore Delegato di Thule SpA. Come è stata vissuta la vicenda dagli imprenditori che producono catene da neve? Non bene. La norma fatta inizialmente passare in Senato prevedeva l’obbligo esclusivo di gomme invernali (e quindi il divieto di utilizzo delle catene) in condizioni di forti nevicate. Una decisione fuori luogo: proprio in situazioni di grandi nevicate e strade ghiacciate la catena da neve è l’unico strumento che permette ad auto e camion di muoversi in sicurezza. Ci siamo trovati davanti a una decisione dal nostro punto di vista sbagliata nei contenuti, senza che ci sia stato un dialogo con le parti interessate. Motivo ulteriore che ci ha spinto ad accelerare la decisone di costituire un’Associazione di Categoria dei produttori di catene da neve. Ci sono condizioni particolari in cui la catena è fondamentale? In salita e in discesa, con pendenze anche solo del 2%, un autovettura ed ancor più un mezzo pesante corre grossissimi rischi, per sé e per gli altri. È una situazione molto frequente nel nostro paese, basti pensare alla Serravalle, alla Cisa o al tratto autostradale Firenze-Bologna. Il pneumatico invernale garantisce buone performance in un arco temporale che va da novembre ad aprile, è senz’altro buona norma montarlo per stare più tranquilli, ma nelle condizioni più dure non basta. La normativa in questione è sembrata uno stridore molto forte, senza alcun fondamento di ragionevolezza. Esistono normative che garantiscano le prestazioni delle catene? Esistono normative internazionali e nazionali, in Italia si fa riferimento a norme Uni, e oggi si sta lavorando ad una armonizzazione europea che garantisca in modo univoco
la qualità dei prodotti in termini di performance. Montare una catena certificata significa sapere che avremo un determinato spazio di frenata, o una precisa trazione del veicolo su fondo ghiacciato o innevato. La cosa veramente importante è acquistare un prodotto omologato a norma di legge. Oggi esiste Assocatene. Ma come vi siete fatti sentire ieri? Non ci siamo forse fatti sentire, questo è il vero problema. Soprattutto non abbiamo mai considerato lo pneumatico come un nostro concorrente. Anzi, proprio la combinazione fra gomma invernale e catena è per noi un passo avanti verso la sempre maggiore sicurezza delle strade. Avere oggi costituito Assocatene rappresenta un punto di partenza per portare la nostra competenza di esperti di neve e ghiaccio e contribuire a rendere ancora più sicura la circolazione invernale. Qual è la durata di una coppia di catene da neve? Direi che si fa prima a cambiare la macchina. A suo avviso, quali sono i principali elementi per favorire la crescita del settore delle catene in questi anni di crisi economica? Nei paesi con una elevata maturità in tema di sicurezza stradale in caso di neve si registra comunque un trend di crescita costante delle catene nonostante la diffusione del pneumatico invernale. Si pensi alla Germania, dove circa il 90% delle automobili è dotata di pneumatici invernali, ma l’utilizzo di catene è entrato nella mentalità dei consumatori come una ulteriore garanzia di sicurezza e sono pronti a spendere 100, 150 euro per sentirsi tranquilli alla guida con qualunque condizione del manto stradale.
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ANIMA/ASSOCATENE Nel nostro Paese dobbiamo ancora lavorare per accrescere la cultura e la sensibilità dell’utenza stradale sul tema della sicurezza e questa è proprio la missione di Assocatene. Tutti hanno un’immagine della catena come un prodotto scomodo, vengono in mente subito le vecchie catene da stendere per terra (magari di notte, sotto una nevicata) e dal montaggio complicato. Ma la tecnologia delle catene ha fatto enormi passi avanti con miglioramenti nella direzione di una sempre maggiore sicurezza e affidabilità uniti alla facilità d’uso. Oggi il mercato è fatto di prodotti che si possono montare e smontare in pochi secondi, quasi senza leggere le istruzioni. Da un punto di vista di mercato come stanno andando le vendite in Italia negli ultimi inverni? Non esiste un mercato misurabile facilmente in quanto si tratta di un business fortemente influenzato dalla stagionalità: un anno di forti nevicate può anche far raddoppiare le
vendite. Se dovessi dare una stima, potrei indicare un volume di mercato in Italia che oscilla fra le 800 mila e un milione e 200 mila paia a seconda della “nevosità” della stagione. Ci può già anticipare il programma 2013 dell’Associazione? Essendo appena nata il primo passo di Assocatene sarà quello di coinvolgere attivamente tutti i produttori e gli operatori più significativi presenti in Italia per sensibilizzarli sull’importanza che il nostro contributo può dare all’intero settore e alla sicurezza sulla strada in generale. La missione di Assocatene, infatti, è proprio quella di operare per la massima sicurezza nella circolazione dei veicoli. Iniziamo in questi giorni un percorso di incontri e contatti mirati con i principali enti interessati a sviluppare la cultura della sicurezza su rete stradale in condizioni di neve e ghiaccio , in Italia e in Europa. La strada sarà lunga ma siamo ben attrezzati. ❒
Catene da Guinness dei primati Spesso pensando alle catene da neve, la mente corre ai modelli passati: scomodi, complicati. Le catene di oggi appartengono ormai a una generazione del tutto nuova. Il tempo necessario per montarle? 9 secondi. La sfida è stata raccolta da Thule SpA, che l’8 ottobre scorso si è aggiudicata un personalissimo Guinness World Record all’interno del palazzetto del ghiaccio di Lecco: 12 persone, 24 auto, 81 catene da neve Thule Easy-fit montate in 1 minuto. Un modo davvero particolare per dimostrare l’innovatività tecnologica contenuta in un prodotto come le catene da neve. L’evoluzione tecnologica delle catene da neve oggi permette di scegliere la catena anche in base alla facilità di installazione oltre ad Il Guinness World Record raggiunto da Thule elevatissimi standard di sicurezza. Si va dalle catene di tipo tradizionale con cavo interno che necessi- nell’ottobre scorso tano di una seconda fermata per ritensionare la catena, ai modelli autotensionanti che una volta montate non hanno bisogno di ulteriori interventi da parte dell’automobilista, per arrivare ai modelli più evoluti quali le cosiddette catene esterne o “ragni” che non vanno ad interferire con elementi interni allo pneumatico (particolarmente adatto a veicoli non catenabili) fino alle catena di ultima generazione, che hanno come caratteristica principale il fatto di essere veloci ed intuitive nel montaggio. Il modello utilizzato per registrare il record è l’Easy-fit, costituito da una barra centrale in alluminio con pedale di tensione pre-regolato, il dispositivo di sicurezza ed i pulsanti di sgancio. Un arco rigido che permette il montaggio della catena partendo dalla parte alta dello pneumatico in maniera intuitiva Omologazione e normative Secondo il codice della strada italiano ed anche per la legge di diversi paesi europei è richiesto che le catene da neve siano omologate. Ciò significa in termini pratici che le catene da neve devono riportare sulla confezione i simboli UNI, CUNA e/o Ö-Norm 5117 e gli stessi simboli devono essere anche riportati in modo indelebile sulla catena stessa. Questo garantisce il consumatore che il prodotto acquistato risponde a requisiti di sicurezza e performance indispensabili per la guida su strade innevate e/o ghiacciate. Secondo il codice della strada attualmente in vigore esiste la completa equivalenza tra le catene da neve e i pneumatici invernali laddove sia richiesto il transito con l’equipaggiamento invernale da parte dell’ente proprietarie delle strade.
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RIGHT DIRECTION PRESSTIGE TOTAL
GALAXY
VENUS
MOON
VENUS CON SERRATURA
MADE IN ITALY
LYBRA
VIVA
INCAS EXTRA
TOF PUSH GLADIUS
TOF MP
40
th
a n n i ve r a r UNI EN ISO 9001: 2008 ISO 14001: 2004
ANIMA Il decreto 11 aprile 2011 ha reso operativo l’obbligo di sottoporre a verifiche periodiche attrezzature elencate nell’allegato VII, principalmente apparecchi di sollevamento, scale, ponti sviluppabili, recipienti a pressione
Verifiche obbligatorie, fare chiarezza si può
Sala del seminario organizzato da ANIMA
Le macchine per cui sono previste le nuove verifiche sulla sicurezza sono descritte nel documento con terminologie spesso vetuste, risalenti a indicazioni previste da norme del passato, creando difficoltà interpretative. Quali macchinari rientrano nell’elenco? Quali sono i passi da compiere e quali i rapporti con gli organismi abilitati? Il 20 novembre scorso, ANIMA ha organizzato un incontro per fornire agli imprenditori interessati (presenti all’evento oltre 70 persone fra costruttori e utilizzatori) le necessarie informazioni da passare ai loro clienti e chiarire eventuali dubbi sugli aspetti meno chiari della normativa. SABRINA CAIROLI
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l nuovo regime introdotto dal DM 11 aprile 2011 prevede l’obbligo da parte dei datori di lavoro di sottoporre a verifica gli apparecchi di sollevamento, le scale, i ponti sviluppabili, i recipienti a pressione alla frequenza indicata nell’Allegato VII. Si è svolto a Milano presso la sede di ANIMA un seminario concepito soprattutto per costruttori di attrezzature in pressione e impianti di sollevamento per acquisire le necessarie informazioni da passare ai loro clienti e in generale per tutte le aziende che hanno al loro interno una delle attrezzature indicate nell’Allegato VII. Sono stati trattati i temi base riguardanti le verifiche periodiche: attrezzature da verificare e periodicità, procedure di verifica secondo il Dm 11 aprile 2011, finalità delle verifiche, il ruolo delle Asl, i soggetti verificatori abilitati, obblighi del datore di lavoro, modalità e tempistiche per richiedere la verifica, esito delle verifiche. L’evento è stato progettato dall’area tecnica di ANIMA e grazie all’ottima collaborazione dei due relatori, Norberto Canciani (Asl Milano, coordinatore del gruppo “macchine e impianti” del Coordinamento Tecnico delle Regioni) e Vincenzo Delacqua, (Responsabile Innovazione, Sviluppo & Governance Icim SpA Ente di Certificazione Italiano) ha avuto un grande successo. Più di 70 partecipanti per una mattinata intensa che si è
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conclusa con una lunga serie di domande e risposte che senza dubbio sono la dimostrazione pratica dell’interesse che il tema ha suscitato. È stato infine distribuito un volantino che le aziende potranno personalizzare con il loro timbro e che potranno distribuire ai propri clienti; riportiamo per completezza le parti salienti del documento. Cosa prevede la legge? L’articolo 71 comma 11 del D.Lgs. 81/2008 prescrive l’obbligo dei Datori di Lavoro di sottoporre a verifica gli apparecchi di sollevamento, le scale, i ponti sviluppabili, i recipienti a pressione, ecc. alla frequenza indicata nell’Allegato VII . In Gazzetta Ufficiale del 29 aprile 2011, n° 98, S.O. n° 111 è stato pubblicato il Dm 11 aprile 2011 che disciplina le modalità di effettuazione delle verifiche, le modalità di richiesta della verifica, le tempistiche, le procedure operative e i criteri per l’abilitazione dei soggetti pubblici e privati abilitati a svolgere la funzione di supporto ad ASL e Inail di cui all’art.71 comma13. Il Dm 11 aprile 2011 (a seguito della proroga fissata dal Dm 20 gennaio 2012 pubblicato su Guri n. 19 del 24 gennaio 2012) è entrato in vigore 390 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale: il 23 maggio 2012!
Il video dell’evento su industriameccanica.it Hai già visitato www.industriameccanica.it? Attraverso questo Qr Code si accede alla pagina con le interviste video a Norberto Canciani (Asl Milano, coordinatore del gruppo “macchine e impianti” del Coordinamento Tecnico delle Regioni) e Vincenzo Delacqua, (Responsabile Innovazione, Sviluppo & Governance Icim SpA Ente di Certificazione Italiano). Seguici su Youtube iscrivendoti al canale “industriameccanica”, sarai aggiornato su tutti i nuovi servizi video curati dalla redazione.
Le verifiche periodiche hanno lo scopo di valutare l’effettivo stato di conservazione e di efficienza ai fini di sicurezza delle attrezzature. Cosa devo fare quando metto in esercizio una macchina tra quelle riportate in allegato VII? Il datore di lavoro che mette in servizio un’attrezzatura di lavoro fra quelle riportate nell’Allegato VII ne dà immediata comunicazione all’Inail territorialmente competente, che assegnerà all’attrezzatura un numero di matricola comunicandolo al datore di lavoro (identificazione attrezzatura di lavoro). Successivamente, per il datore di lavoro è previsto l’obbligo di sottoporre a verifiche periodiche (prima verifica e verifiche successive alla prima) le attrezzature di lavoro riportate nell’Allegato VII. Come devo comportarmi in caso di cessazione d’uso o spostamento di una attrezzatura? La cessazione dell’esercizio, l’eventuale trasferimento di proprietà dell’attrezzatura di lavoro e lo spostamento delle attrezzature, devono essere comunicate dal datore di lavoro alla sede Inail competente per territorio per l’aggiornamento della ”banca dati”. A chi devo rivolgermi per la prima verifica? Della prima delle verifiche periodiche il soggetto titolare è l’Inail (ex Ispels); la verifica deve essere effettuata entro 60 giorni dalla richiesta. La richieste di prima verifica deve essere inoltrata all’Inail di competenza per via telematica (portale Punto Cliente del sito www.inail.it) o cartacea al dipartimento Inail territorialmente competente Uot (Unità Operativa Territoriale). La richiesta deve essere inviata almeno 60 giorni prima della scadenza prevista per la verifica ovvero 60 giorni prima del termine stabilito dalla frequenza indicata nell’Allegato VII. Cosa devo fare per le verifiche periodiche successive alla prima? Nell’Allegato VII sono riportate le periodicità entro cui devono essere svolte le verifiche; devo far pervenire la richie-
sta entro quella periodicità ed almeno 30 giorni prima della scadenza del relativo termine; devo richiedere all’Asl l’esecuzione delle verifiche periodiche successive alla prima. In mancanza di tale requisito si considererà la data di ricezione della domanda. Le richieste presentate prima dell’entrata in vigore del decreto (23.5.2012) e non ancora evase, devono essere reinoltrate attenendosi alle modalità previste. Non saranno più ritenute valide in quanto mancanti dell’indicazione del soggetto abilitato, requisito essenziale per la validità della richiesta. La verifica deve essere effettuata entro 30 giorni dalla richiesta. All’atto della richiesta di verifica, devo indicare il nominativo del soggetto abilitato, pubblico o privato, del quale l’Asl può avvalersi nel caso non sia in grado di effettuare direttamente la verifica entro 30 giorni. Individuerò tale nominativo tra quelli dei soggetti abilitati iscritti in un apposito elenco regionale messo a disposizione dal Ministero del Lavoro. Le richieste di verifica devono essere inoltrate alla Asl di competenza (ove l’attrezzatura è installata) o tramite posta ordinaria/fax o tramite mail a seconda delle modalità previste dalla specifica Asl, attenendosi ai contenuti previsti al punto 1 della Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 25.05.2012 con particolare riferimento alla identificazione del soggetto privato abilitato individuato dalla Società. Dovrò mettere a disposizione del verificatore il personale occorrente, sotto la vigilanza di un preposto, oltre che ai mezzi necessari per l’esecuzione delle operazioni stesse, esclusi gli apparecchi di misurazione. Cosa devo aspettarmi al termine delle verifiche successive alla prima? Una volta terminata la verifica, viene redatto e rilasciato all’utilizzatore dell’attrezzatura un verbale di verifica periodica. Nel caso la verifica sia effettuata da soggetto abilitato questi provvederà ad inviarne copia alla competente sede Asl che aggiorna la “banca dati informatizzata”.
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ANIMA Tutti i verbali di verifica periodica, unitamente alla documentazione/attestazione relativa alle attrezzature/impianti (denuncie, libretti, certificazioni, etc) devono essere tenuti presso il luogo in cui l’attrezzatura viene utilizzata Il soggetto abilitato, se riscontra evidenti violazioni alle norme di sicurezza, è obbligato a darne immediata comunicazione all’Asl. Quali informazioni devono essere contenute nella richiesta di verifica? La richiesta di verifica è valida se completa dell’indirizzo esaustivo di localizzazione dell’attrezzatura da verificare, nonché i dati fiscali (sede legale, codice fiscale e P.Iva) e contatti del referente (telefoni, nominativo). Deve inoltre contenere i dati identificativi dell’attrezzatura di lavoro (tipologia, matricola Enpi o Ancc o Ispesl o Inail ovvero, dove non sia disponibile, numero di fabbrica e costruttore), il nominativo del soggetto privato e la data di richiesta. In caso di invio per posta ordinaria, la richiesta deve essere redatta su carta intestata o provvista di timbro societario. In caso di richiesta di verifica errata o incompleta, è necessario provvedere al completamento/aggiornamento della domanda. Il termine temporale entro cui il soggetto titolare della funzione deve provvedere alla verifica decorrono dalla data di richiesta della verifica (domanda completa in ogni sua parte). La data di richiesta equivale a: - Lettera con R.R.: data ricezione della raccomandata; - Fax: data invio - Pec: data attestazione di consegna della mail certificata - Portale Web: data di avvenuta transazione/completamento domanda - Posta ordinaria, mail ordinaria: data di protocollo dell’Ente Cosa devo fare se non vengono rispettate le tempistiche da parte di Inail e Asl? Decorsi i tempi previsti (60 giorni prima verifica e 30 giorni verifiche successive) ovvero nessuna verifica effettuata né dal soggetto titolare della funzione né attivazione del soggetto privato da parte del soggetto titolare della funzione, posso avvalermi di soggetti pubblici o privati abilitati con attivazione diretta. Che funzione svolgono i soggetti privati? I soggetti privati abilitati svolgono la funzione di supporto ad Asl e Inail per l’effettuazione delle verifiche (come previsto dal D.Lgs 81/08 Art. 71 Comma 12); acquistano la qualifica di incaricati di pubblico servizio e rispondono direttamente alla struttura pubblica titolare della funzione.
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Con l’iscrizione all’elenco si impegnano al rispetto del termine dei 30 giorni di cui all’ Art. 2 comma 1 del Decreto 11 aprile 2011. Come posso individuare/scegliere il Soggetto privato da comunicare in sede di richiesta di verifica? Sul sito www.lavoro.gov.it vengono pubblicati gli elenchi aggiornati che si trovano anche presso l’Inail Regionale e le Asl territorialmente competenti. Per ciascun soggetto vengono precisati i gruppi di attrezzature per cui lo stesso è abilitato nonché tutti i riferimenti necessari per il completamento della richiesta di verifica. Quali sono i costi della verifica? Il comma 3 dell’art. 3 del Decreto 11 aprile stabilisce che: “Le tariffe per le prestazioni rese ai sensi del presente decreto sono determinate con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministero della Salute e del Ministero dello Sviluppo Economico da adottare entro 180 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto. Fino all’emanazione del decreto trovano applicazione le tariffe definite dai soggetti titolari della funzione.” I compensi dovuti al soggetto abilitato, pubblico o privato, non possono differire, in eccesso o in difetto, di oltre il 15% dalle tariffe applicate dal soggetto titolare della funzione (Inail e Asl) e successivamente dalle tariffe stabilite dal decreto di cui al comma 3 sopra riportato. Le tariffe ad oggi vigenti, sono reperibili presso le Asl territorialmente competenti. La quota pari al 15% del corrispettivo (art. 3 Decreto 11 aprile 2011) è ricompresa all’interno della tariffa applicata per lo svolgimento della verifica. In caso di verifica effettuata dal soggetto privato, lo stesso dovrà corrispondere la quota dovuta ad Asl e Inail secondo le modalità previste dalle stesse. Quali rischi corro se non faccio quel che prescrive la legge? Esistono pene severe per chi non denuncia/verifica il proprio apparecchio (multe e sequestri), senza considerare gli aspetti penali derivanti da un eventuale incidente. Le sanzioni sono quelle associate ai compiti in capo al Datore di Lavoro, Dirigente o noleggiatore e contemplate dall’Art. 81 del D.Lgs 81/08 che prevede l’arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro. Tali sanzioni sono estese anche sulle mancate verifiche di attrezzature prese a noleggio. ❒
ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE Opportunità per una dogana che cambia in un mondo che cambia
Dalle origini al traffico stellare La Wco (World Customs Organization) ha assistito, negli ultimi anni, alla proliferazione di “accordi preferenziali per il libero commercio”, che aprono corridoi commerciali più stimolanti della tradizionale delocalizzazione. In particolare, si punta a una programmazione delle produzioni e dei viaggi delle merci – il più possibile “corti” – per consentire di raggiungere efficacemente i clienti. Queste sono le premesse per quelle vagheggiate “corsie transoceaniche” che porteranno alla eliminazione delle barriere dannose e al consolidamento di quelle preziose a tutela dei cittadini e delle imprese leali. “[...]Se scambi e commerci non fossero fatti di gomma, non riuscirebbero mai a superare gli ostacoli che i legislatori pongono continuamente sulla loro strada[...] La massa degli uomini serve lo stato in questo modo, non come uomini soprattutto, bensì come macchine, con i propri corpi. Essi formano l'esercito permanente, e la milizia, i secondini, i poliziotti, i posse comitatus, ecc. Nella maggior parte dei casi non v'è alcun libero esercizio della facoltà di giudizio o del senso morale; invece si mettono allo stesso livello del legno e della terra e delle pietre, e forse si possono fabbricare uomini di legno che serviranno altrettanto bene allo scopo.” (Henry David Thoreau, Disobbedienza civile, 1848)
FULVIO LIBERATORE, SENIOR TRAINER EASYFRONTIER
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niziamo il 2013 con una citazione molto intensa, per evocare quei ceppi che ancora bloccano uno sviluppo armonioso e fluido del commercio internazionale. Da Thoreau s'è tratta ispirazione per una riflessione che vorremmo condividere con i lettori. Quest'anno ci incontreremo sui temi più incisivi per il nostro oggetto, anche se non necessariamente e freneticamente nuovi: cercheremo di porre domande, di interrogarci sulle trasformazioni e sulle persistenze di quel complesso di istituti, regole e consuetudini cui ci riferiamo quando parliamo di dogana. In effetti, non basta più, oggi, soffermarsi sulla semplice "preparazione dei documenti" – espressione che fin troppo spesso viene interpretata in azienda come "compiliamo e firmiamo i moduli che ci vengono richiesti", senza interrogarsi sul perché vengano sottoscritti e che cosa comportino le singole frasette riportate, per esempio, nella cosid-
detta "Dichiarazione di libera esportazione”. Piuttosto, è giunto il momento di esplorare opportunità e obblighi come pezzettini di un immenso tessuto che avvolge l'intero insieme delle relazioni internazionali. Una maggior distanza dal brulicare di norme, leggi, prescrizioni che affliggono i traffici ci permetterà di osservare e comprendere meglio le strade che possono esser percorse vantaggiosamente, iniziando a disegnare una sorta di mappa non limitata all'elisione di noiosissimi impedimenti burocratici e al superamento della rigidità espressiva delle dogane italiane o della eccessiva gommosità di quelle di altri Paesi nostri competitor nell'Unione. Potremo partire da una vera e propria antropologia doganale: «l’antropologo è l’astronomo delle scienze sociali: egli si incarica di scoprire il significato in comune di fenomeni molto diversi, rispetto al loro ordine di grandezza e distanza, rispetto a quelle che toccano l’osservatore da vicino»1 (Claude Lévi Strauss).
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ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE Accordi preferenziali per il libero commercio sovrapporre al "layer" degli accordi preferenziali, il sistema La Wco (l'Organizzazione Mondiale delle Dogane, in indelle preferenze dette "generalizzate" – aggiornato radicalglese World Customs Organization - www.wcoomd.org) ha mente dal Regolamento 978/2012 del 25 ottobre 20125: si tratta di preferenze accordate unilateralmente dall'Unione dato grande risalto, in occasione dell'evento annuale 2012 Europea ai Pvs (Paesi in Via di Sviluppo), tra i quali figuradedicato alla ricerca e sviluppo in materia doganale, a un no molti Paesi che hanno accordi preferenziale con Paesi tema che potrebbe portare a cambiamenti di scenario siche non beneficiano di alcun trattamento di favore unilagnificativi nella distribuzione delle risorse ma anche nelle terale. È quindi possibile ragionare sullo sviluppo di perfiliere produttive: ci riferiamo agli accordi preferenziali per corsi produttivi che consentono, grazie all'applicazione il libero commercio (Fta - Free Trade Agreement), che si sodelle diverse regole di originarietà per i prodotti industriano diffusi moltissimo negli ultimi anni, spesso in un'ottica li, di tracciare strade ottimali per i propri prodotti in relaregionale, di prossimità, ma anche con estensioni che aprozione ai Paesi verso i quali essi sono destinati (ivi compreno corridoi commerciali e opportunità assai più stimolanti sa l'Unione Europea, ovviamente). della tradizionale delocalizzazione. Sotto la trama degli accordi preferenziali va poi letto l'orSi pensi che, sulla base di un research paper di Atsushi Takadito delle barriere, ossia degli ostacoli, di natura tariffaria ra2 – novembre 2011 –, gli accordi in vigore erano circa 200: al 15 gennaio 2012, la Wco ha rilevato 319 accordi (ossia mediante l'applicazione di dazi e sovrattasse talora in vigore e 511 notificazioni di nuovi accordi3 (!). stupefacenti, come nel caso del Brasile che, attraverso l'ImLo studio presentato, sempre in occasione della Confeposta sui Prodotti Industrializzati – Ipi – arriva a richiedere renza Annuale imposte fino al 2012 – svoltasi a 300% del valore Marrakech, in Madelle merci) e non rocco, dal 25 al 27 tariffaria (ossia i lisettembre – da miti rappresentati FeiYi Wang, ricerda certificazioni, catrice dello attestazioni, esami Shanghai Customs di laboratorio, emCollege, “The role barghi e chi più ne of Customs in the ha più ne metta) economic integrache inceppano tation of East Asia: lora in modo effiProblems and procacissimo il trasoposals”4, pone in gnante sviluppo evidenza come, del commercio già solo soffermondiale. mandosi sulla rete Anche in tal caso, asiatica degli acla programmaziocordi preferenziane delle produzioli, lo sforzo di inni e dei viaggi – il tegrazione delle Rappresentazione grafica della Noodle bowl syndrome più possibile "coreconomie del Far ti" – delle merci East abbia prodotto quella che va sotto il nome di Noodpuò consentire di raggiungere efficacemente clienti altrile Bowl Syndrome (la Sindrome della scodella di spamenti posti al di là di muri altissimi. ghetti). I tentativi più volte avviati, anche in sede Wco, di creare una Uno sguardo superficiale a tali insiemi non rende possibisorta di matrice universale multidimensionale che consenle cogliere le opportunità, così come il perdersi nell'analita, a partire da un punto sulla mappa (Paese di produzione) si delle singole clausole previste per ogni merce in ogni ace indicando un punto di arrivo (Paese del cliente o mercato corso rischia di far perdere di vista gli elementi di insieme, di sbocco), di tracciare un percorso ottimale, magari coloquelli che possono permettere di pianificare produzione e rato in verde, giallo o rosso a seconda del tipo di barriere e distribuzione senza rinunciare all'identità dei propri profacilitazioni, al momento sono ben lontani da un qualsiasi dotti. È pertanto assai opportuno studiare gli accordi da una successo: un po' per il fatto che la matrice sarebbe estregiusta distanza: non tale da perdere i dettagli ma non così mamente mobile, visti i continui adeguamenti che ciascun prossima da non rendere più possibile orientarsi. Paese (o Unione doganale) adotta per reagire ad anomalie o per favorire le proprie industrie, e un po' per la difficoltà Strade ottimali per i prodotti di mettere a fuoco l'intero insieme. La complessità aumenta, poi, nel momento in cui si vada a Ciò non toglie che si possano sviluppare e sperimentare
(1) CLAUDE LÉVI STRAUSS, Antropologia strutturale, Il Saggiatore, Milano 2009, pag. 414. (2) www.wcoomd.org (3) www.ensa.ac.ma (4) Per scaricare il pdf della presentazione www.incu.org (5)Regolamento scaricabile da www.eur-lex.europa.eu
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modelli, magari basati sull'esperienza diretta delle aziende associate, che hanno dovuto adoperarsi per trovare effettivamente quelle strade, pur senza porsi il problema in forma astratta e generale. Livelli di sicurezza per il commercio internazionale Naturalmente, le pur raffinate soluzioni adottate e adottabili dalle aziende – che inevitabilmente dovranno avviarsi sulla strada della ridefinizione delle filiere – incontrano un ostacolo non da poco nell'attività di controllo messa in campo dalle dogane, operanti ormai con strumenti statistici sempre più chirurgici ma, come facilmente immaginabili, talora assai dolorosi: ed ecco che l'incremento dei controlli non tariffari – oggi la parola d'ordine è security – rischia di vanificare la soluzione accuratamente studiata e programmata da un'azienda particolarmente attenta, anche solo per effetto del tempo necessario a renderla leggibile in un porto (propriamente inteso ma anche come autoporto o aeroporto) di ingresso o di uscita delle merci. L'ulteriore avvolgimento del nostro metaforico tessuto è quindi rappresentato dalle semplificazioni, ormai non tanto e non solo intese come strumenti per "fare prima" ma soprattutto come canali di comunicazione privilegiati con le autorità di controllo e basati su approcci analitici e meditati simili a quelli necessari per sfruttare in modo ineccepibile sotto il profilo del rispetto di tutte le norme che governano i traffici le opportunità fornite dagli strati degli accor-
di e delle soluzioni per il superamento delle barriere. Ed ecco che la Commissione Europea ha ritenuto di dover chiudere il 2012 con una Comunicazione (793/2012) quasi accorata sulla necessità di garantire crescenti livelli di sicurezza senza però distruggere il commercio internazionale, attraverso un ulteriore potenziamento dell'Aeo, ossia di quella certificazione di cui abbiamo parlato fino alla noia su queste pagine ma che evidentemente non ha ancora fatto breccia nei cuori delle nostre imprese: e la sollecitazione adesso è rivolta non solo alle imprese e alle dogane ma anche alle altre autorità che intervengono nella gestione dei rischi, auspicando un'adozione quasi generalizzata della certificazione. Anche in considerazione dei programmi simili avviati in quasi tutti i Paesi aderenti alla Wco e al progressivo riconoscimento reciproco degli status. Se mai si vorrà giungere a quelle vagheggiate corsie transoceaniche evocate più volte da Teresa Alvaro, Direttore della Direzione Centrale Tecnologie per l'Innovazione dell'Agenzia delle Dogane, con l'evaporazione delle barriere dannose e il consolidamento di quelle preziose alla tutela dei cittadini e delle imprese leali, si dovranno, quindi, affrontare analisi, programmazione e certificazioni da parte di tutto il sistema produttivo nazionale che, per una volta, potrebbe raccogliersi intorno a una sfida alle burocrazie legnose in uno con le dogane e le altre autorità di controllo, cercando di giungere a scorgere e magari a raggiungere, attraverso la fatica dello studio e del dialogo, le nostre desi❒ derate stelle.
ANIMA/UCIF A settembre il Consiglio Direttivo itinerante di Ucif è stato ospite in Geico
il Consiglio Direttivo Ucif al Pardis Innovation Center di Geico
Verso la verniciatura a impatto ambientale zero La riunione itinerante dell’ormai consueto Consiglio Direttivo Ucif è stata ospitata dal prestigioso Pardis Innovation Center di Geico SpA. Oltre a discutere le attività in corso dell’associazione, i consiglieri hanno preso parte a una visita presso il polo, appurando le numerose tecnologie su cui Geico si sta concentrando per raggiungere la sua missione aziendale. MARCELLO ZINNO
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ontinua l’appuntamento di incontro tra i consiglieri Ucif in visita presso le principali realtà aziendali attive nell’Associazione, un’occasione di confronto sui temi rilevanti per il settore e sulle attività critiche intorno alle quali coinvolgere le aziende associate per rafforzare il comparto della finitura. Così a settembre scorso il Consiglio è stato ospite del modernissimo Pardis Innovation Center di Geico Spa, azienda dallo spirito internazionale con un core business incentrato sulla verniciatura delle scocche per il settore automobilistico. L’incontro ha avuto luogo presso il polo aziendale situato a Trezzano Rosa, in provincia di Milano, polo che rappresenta il cuore dell’innovazione, della prototipazione e della ricerca e sviluppo della società. Una società che, se da un lato raccoglie i principali valori della tradizione industriale italiana (attenzione alle persone, passione e lealtà), dall’altro cerca di sfruttare a pieno il concetto di innovazione mettendo in campo metodologie che all’estero stanno producendo enormi risultati ma che non sono state ancora assorbite dalla cultura Il Pardis Innovation Center di Geico Spa
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produttiva del nostro Paese: ci riferiamo al 6-Sigma come metodologia di qualità per la ricerca dell’eccellenza nel business, e del Kaizen che riguarda il miglioramento continuo dei processi e delle lavorazioni, entrambi temi oggetto di apposite sessioni di formazione organizzate negli ultimi due anni da Ucif. A valle dell’incontro, durante il quale i singoli gruppi di lavoro di Ucif hanno messo a fattor comune le attività in corso dell’Associazione, i consiglieri hanno preso parte a una visita presso il polo, appurando le numerose tecnologie su cui Geico si sta concentrando per raggiungere la vera e propria missione aziendale: realizzare impianti di verniciatura a impatto ambientale zero. Vasche per il pretrattamento e la catoforesi, linee automatiche per la sigillatura, cabine per la verniciatura a liquido e a polvere, forni di asciugatura, convogliatori e sistemi per la movimentazione delle scocche, sono solo alcune delle soluzioni presenti e sulle quali l’azienda continua ad innovare in modo da sviluppare soluzioni sempre più all’avanguardia in li-
nea con quanto richiesto dal mercato. Fiore all’occhiello è stata la presentazione dell’Interactive Engineering Laboratory, una stanza che permette al cliente di visualizzare in maniera del tutto virtuale il progetto ancor prima della sua costruzione e di compiere approfonditi studi di analisi durante la fase di progettazione. Sfruttando la tecnologia 4D si riesce a migliorare non solo la fase di progettazione dell’impianto ma anche quella di manutenzione in corso d’opera, soprattutto per strutture molto complesse e situate in continenti diversi che richiederebbero viaggi (quindi costi e tempi) del personale tecnico specializzato. La quarta dimensione è infatti quella del tempo che permette di moni-
torare costantemente la realizzazione dell’impianto e condurre il cliente dalla fase di inizio lavori fino alla messa in opera attraverso un controllo continuo: ciò permette non solo di correggere eventuali ritardi operativi e quantificarli, ma anche di ridurli al minimo in modo da evitare sprechi e rendere operativo l’impianto prima possibile con il massimo livello di efficacia. Per il Consiglio Direttivo Ucif entrare nel Pardis Innovation Center è stato come compiere un passo nel futuro, con la consapevolezza che tutte le tecnologie mostrate sono già nel presente di Geico, un presente fatto di progetti in tutto il mondo con i principali operatori del settore.
Capire l’internazionalizzazione nel mondo della finitura L’anno per Ucif si è concluso con un interessante incontro sul tema dell’internazionalizzazione. Insieme agli esperti dello Studio Legale Mondini-Rusconi, l’Associazione ha organizzato un evento dal titolo “Esportare sì, ma proteggendosi”.
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urante il mese di dicembre è consuetudine per Ucif organizzare un evento che coinvolga non solo le aziende associate ma tutti gli imprenditori del settore della finitura. Si tratta di un appuntamento che rappresenta un momento cordiale di incontro e di scambio di opinioni sull’andamento del comparto ma anche un’occasione per assistere alle presentazioni di esperti che relazionano su alcuni temi critici per il trattamento delle finiture. In occasione dei diversi incontri associativi che si sono susseguiti nel corso del 2012 si è discusso spesso del coinvolgimento delle aziende sulle attività di internazionalizzazione, in un periodo come questo dove l’export ha un peso notevole nei singoli business del comparto. La complessità di instaurare dei dialoghi commerciali con altri paesi, le difficoltà nel gestire commesse in una nazione in cui l’ordinamento giuridico presenta delle peculiarità di cui ne è richiesta la conoscenza, i precetti da seguire per far sì che il proprio personale possa operare in un paese diverso da quello del proprio datore di lavoro, sono solo alcune delle criticità che ciascuna azienda incontra lungo il proprio processo di internazionalizzazione. A tal fine sono stati invitati tre professionisti dello Studio Legale Mondini-Rusconi, realtà in cui operano 35 avvocati esperti di varie tematiche, dalla costituzione e organizzazione di nuove imprese commerciali fino alle fusioni, acquisizioni, joint venture e altri accordi societari. Lo Studio possiede una vasta esperienza nel campo delle operazioni societarie internazionali e, insieme ai suoi esperti, Ucif ha voluto strutturare un incontro di confronto su vari aspetti
critici delle operazioni aziendali all’estero; non una relazione da cattedra bensì un confronto tra imprenditori e avvocati, i primi che hanno condiviso le problematiche che loro stessi hanno incontrato nelle proprie attività all’estero, i secondi che ne hanno offerto la giusta interpretazione legislativa e i suggerimenti su come non incorrere in alcuni rischi quando si opera oltre confine. Sono stati presentati e discussi il contratto d’appalto internazionale, la disciplina del distacco del lavoratore dal paese in cui è stato assunto per portare a compimento una commessa all’estero, nonché i criteri alla base della scelta della legge da applicare nel caso di controversie tra nazioni (e quindi ordinamenti) differenti. Interessante è stato lo spazio dedicato alle clausole che andrebbero inserite nei contratti di compravendita internazionale: infatti, secondo gli esperti, sottovalutare l’importanza di definire alcuni aspetti prima della contrattazione può comportare dei rischi molto elevati in sede di controversie legali internazionali, rischi che potrebbero gravare economicamente in misura più che maggiore rispetto a quanto avrebbero impattato durante la fase di accordo preliminare. Ucif ritiene fondamentale approfondire il tema dell’internazionalizzazione nei diversi aspetti inerenti il mondo della finitura, a tal proposito l’Associazione intende programmare una serie di incontri di natura formativa nel corso del 2013. L’incontro con gli imprenditori è stato quindi un’anticipazione per una serie di approfondimenti che avranno ❒ luogo nei prossimi mesi. M.Z.
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ANIMA/UCIR Intervista a Paolo Alvisi, Presidente di Ucir
“La Ruota”, 40 anni di un prodotto millenario Il 20 aprile del 1973 si costituiva in seno ad ANIMA il Gruppo Ruote e Supporti di AISEM (Associazione Italiana Sistemi di Sollevamento, Elevazione, Movimentazione). Una realtà nata dall’intuizione, tre anni prima, di Roberto Lancellotti e dal consulente di ANIMA Turrinelli, che si erano resi promotori di un’azione volta a coinvolgere tutte le aziende del settore per definire caratteristiche e prestazioni di ruote e supporti. Nel 2000, il Gruppo si trasforma in Unione autonoma e diventa Ucir (Unione Costruttori Italiani Ruote) per meglio tutelare gli interessi dei propri associati sia in ambito nazionale che internazionale, rappresentando il settore delle ruote e dei supporti nel suo complesso. Oggi, in occasione dell’anniversario, Ucir presenta la pubblicazione di un volume che ripercorre la storia della ruota e dell’Associazione, e si rinnova lanciando il nuovo sito internet.
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E di pari passo l’evoluzione di questo supl libro “La Ruota” è un buon modo per lanporto che per le nostre aziende ha visto il ciare i 40 anni di Ucir suo primo sviluppo nell’impiego di carrelli È un’idea che ho lanciato personalmente. E per le (allora neonate) televisioni, e in seho subito visto una buonissima collaboraguito con il fiorire dei supermercati, e più in zione da parte degli altri associati. Il coingenerale con lo sviluppo industriale del dovolgimento da significato allo stare assieme poguerra. La ruota, in sintesi, è diventata una e l’iniziativa è piaciuta. È un po’ come dare componente della vita quotidiana sia per una veste “cronistorica” a un prodotto induquello che riguarda il mondo della casa, sia striale come la ruota, un prodotto che semdella collettività e dell’industria. Un accesbra da nulla a prima vista, ma che arricchisorio che, sotteso a diverse configurazioni, to da una narrazione pensata per capitoli e risponde a esigenze globali dell’attività argomenti cambia la propria natura, renumana. Vita e lavoro. dendosi più vicina alla quotidianità, un prodotto più “umano”. Paolo Alvisi, Presidente di Ucir Cosa proponete con l’apertura del nuovo sito? Non a caso in uno degli ultimi capitoli si è Il mondo è on line. Ucir è un’associazione di aziende, di voluto sottendere che l’impiego della ruota è tanto più granrealtà economiche, e tutte le realtà economiche oggi sono de in termini percentuali quanto più è elevato lo standard registrate con nome e cognome sul web. Tutto è on line. Per di vita della popolazione; la ruota va in parallelo con il pronoi il nuovo sito vuole essere un buon biglietto da visita che gresso. veicola contenuti di qualità, ed essere associati a Ucir vuol dire anche dialogare con il lessico della qualità. Chi sono gli autori? I capitoli sono redatti da titolari o funzionari d’aziende che Come valuta l’anno appena concluso in termini di mercato? si sono fatti carico di questo impegno, seguendo un indice Il 2012, in termini di fatturato, ha registrato un calo in medi eventi che abbiamo concordato con tutta l’associazione. dia del 5%. Un anno che era partito con euforia ma che ha Di fatto si tratta di un lavoro collettivo. dovuto registrare una decrescita in autunno, parallela all’evidenziazione del nostro debito sovrano dei paesi euroQual è, dunque, la storia tracciata dalla pubblicazione? pei. Alcuni interventi hanno sottratto potere d’acquisto al Una storia che segue due linee fortemente intrecciate fra mercato e si sono tradotti in una riduzione dei consumi. loro. Da un lato si racconta la storia vista come cronologia Ma bisogna anche ricordare che alcuni ambienti fanno sceldi Ucir, dall’atto costitutivo dell’associazione fino ad oggi.
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te prioritarie: una ruota va in Si riscontrano problemi di ospedale, nella distribuzione, qualifica della forza lavoro nel è un prodotto molto orizzoncampo di competenza Ucir? tale e per nulla secondario. Legherei la questione al proCerto, l’impiego della quota blema della disoccupazione in campo industriale sta risengiovanile, che rallenta anche tendo un po’ di più, ma attenla nostra attività. Ci indeboliazione, anche se i lotti sono rimo continuamente di persodotti la movimentazione è innale opportunamente formatensa! Nonostante sembri un to. È chiaro che se un giovane paradosso. inizia a lavorare con una deciLa qualità e la certificazione na di anni di ritardo rispetto al sono il punto forte delle ruonormale avrà meno esperiente e rotelle italiane, ma – za accumulata, e allo stesso esprimo un parere da imprentempo sarà di dieci anni lontaditore – fin che abbiamo il no dalla formazione scolasti“cinese alla porta” avremo Ruota scolpita al tempio di Konark, India, XIII d.C. ca. In tema di sviluppo questo “l’imprenditoria italiana alla è uno scotto che stiamo pafinestra”. gando tutti, e non conforta venire a sapere che la disoccupazione giovanile è in percentuale tuttora in aumento coMa l’estero non può essere una carta per le aziende itastante. liane? Una delle difese dei volumi, in realtà, è proprio la ricerca di Quali sono i punti principali del programma Ucir? prodotti che siano qualificati anche su mercati trainanti exSono Presidente da 22 anni. Ho recentemente sollecitato traeuropei come Usa, Canada, Sudafrica, Brasile, centro l’assemblea a un avvicendamento alla presidenza, è giusto America, la strada da battere può essere quella. Lavorare su dare spazio ad altre idee e allo sviluppo dei progetti più mercati extraeuropei è tuttavia costoso, le aziende italiane grossi. sono medio piccole e la possibilità di investire limitata. NaCome associazione vorremmo continuare ad essere protaturalmente la capacità imprenditoriale italiana e la creatigonisti nel seguire gli sviluppi delle normative europee che vità sono tali da poter continuare a essere parte di un mersegnano i requisiti dei prodotti da immettere sul mercato: cato dove la consegna dell’ultimo momento è sempre più la conformità del prodotto italiano è in questo senso sem❒ necessaria. Probabilmente è necessario rafforzare sempre di pre un ottimo indice di qualità. C. F. più l’associazionismo per essere più forti in questo senso.
La Ruota, pubblicazione a cura di Ucir in lingua italiana e inglese Di seguito alcuni passaggi del libro “L’invenzione della ruota è una delle più importanti scoperte dell’umanità: prima che venisse sfruttato come organo rotolante a uso di veicoli terrestri, il principio della ruota trovò sicuramente applicazione per il trasporto di grossi blocchi di pietra o di manufatti di grandi dimensioni sotto forma di rulli (in genere tronchi d’albero) che riducevano sia l’attrito (e di conseguenza il lavoro necessario al trasporto) sia l’usura della parte a contatto con il terreno”. “Dopo la fondamentale scoperta della ruota si rese necessario individuare un sistema che consentisse ai mezzi di trasporto terrestri la marcia nella direzione voluta. La prima e più semplice soluzione fu quella di costruire strutture con un solo assale a due ruote che permetteva di seguire la traiettoria dell’animale che le trainava; si trattava in genere di uno o più cavalli e, meno frequentemente, di elefanti, come ad esempio per la biga in uso in Egitto fin dalla V dinastia, i carri agricoli etruschi e, in tempi più recenti, gli affusti per il trasporto di cannoni da guerra messi in campo nel 1762”. “Il numero crescente dei produttori, l’internazionalizzazione dei mercati, il moltiplicarsi delle applicazioni possibili hanno fatto emergere un’importante necessità di standardizzazione e regolamentazione, che potesse aiutare gli utenti finali ad orientarsi nella complessità. Era necessario uniformare le caratteristiche richieste dei prodotti, le dimensioni, la terminologia, i simboli, i test ed i metodi di prova utilizzati dai diversi produttori di ruote e supporti, per poter garantire all’utente finale uno standard di affidabilità e l’intercambiabilità dei prodotti”.
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Tra il “dire” e il “fare” c’è formazione e innovazione Più di 80 piccole e medie imprese manifatturiere premiate da AssoMec: “Dal dire al fare. Imprese di successo 2012” è l’evento dedicato a chi sfida la recessione con il corretto utilizzo delle politiche attive di formazione e qualificazione promosse dai canali istituzionali.
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n premio per far sapere ai piccoli e medi imprenditori italiani che la recessione si può affrontare cogliendo tutte le opportunità che consentono di far crescere il capitale immateriale delle imprese produttive. È la finalità di “Dal dire al fare. Premio imprese di successo”, l’evento annuale promosso da AssoMec, aggregazione di imprese della filiera meccanica, con il patrocinio di Confartigianato e Associazione Italiana Finitura Metalli, che alla sua terza edizione svoltasi ieri sera a Milano ha assegnato a oltre ottanta imprese i riconoscimenti per il percorso di sviluppo intrapreso e i risultati già ottenuti. «Il successo di queste imprese testimonia – ha detto Barbara Pigoli, presidente di AssoMec – che anche le pmi sono in grado di ottenere impatti concreti con il corretto utilizzo delle politiche attive di formazione e qualificazione promosse dai canali istituzionali. Non più un’offerta di corsi e contenuti calata dall’alto, ma una risposta concreta e su misura al fabbisogno aziendale e l’acquisizione di tutte le risorse finanziarie messe a disposizione, a cominciare da quella enorme “cassaforte” rappresentata dai fondi paritetici». Così AssoMec, in appena due anni, è riuscita a trasformare in
risultati concreti (aumento di produttività e fatturato, calo di sprechi, riduzione degli infortuni, espansione su nuovi mercati) le 37mila ore di formazione (finanziate con 3,2 milioni di euro) delle 350 pmi coinvolte. «Ma si può fare molto di più, migliorando l’accesso alle politiche di sviluppo economico, per rispondere concretamente a due bisogni fondamentali: incrementare la competitività delle imprese e garantire l’occupabilità dei lavoratori. Senza questa combinazione, che si fonda sulla partecipazione di imprenditori e lavoratori allo stesso percorso, il sistema industriale italiano è destinato a perdere sempre più quote di mercato nel lungo termine». I dati forniti da AssoMec parlano chiaro: in Italia solo il 4,5% delle piccole e medie imprese manifatturiere gestisce un piano organico di riqualificazione e sviluppo. Il settore manifatturiero risulta fortemente penalizzato in materia di formazione finanziata rispetto agli altri settori economici (poco più del 24% contro una media di quasi il 90%). Ulteriore condizione di svantaggio è data dal dimensionamento aziendale: le piccole imprese hanno un quinto delle possibilità rispetto alle grandi imprese di mettere in atto concreti piani di riqualificazione del personale e dell’organizzazione. ❒
Fra le aziende premiate 15 associati ANIMA Categoria “Modello Formativo” Apen Group SpA - Pessano con Bornago (Assotermica) Carraro Srl - Segrate (Avr) Dorma Italiana Srl - Lissone (Assoferma) Categoria “Formazione finanziata” Bernard Controls Italia Srl - Rho (Avr) Cesare Bonetti SpA - Garbagnate Milanese (Avr, Ucc) Ksb Italia SpA - Concorezzo (Assopompe, Avr) Categoria “Cultura dell’innovazione” Fpz SpA - Concorezzo (Compo) Verind SpA - Rodano (Ucif)
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Categoria “Impatto sulla competitività” Bizerba SpA - Desio (Assofoodtec, Ucisp) Brambati SpA - Codevilla (Assofoodtec-Ucma) Enolgas Bonomi SpA - Concesio (Avr) Nacco Materials Handling SpA - Masate (Aisem) Siat Italia - Rho (Ucc) Simaco Srl - Corte Palasio (Assopompe) Categoria “Partecipazione Aziendale” Franco Tosi SpA - Legnano (Uct)
MERCATO
Caprari dà impulso alla ricerca Universitaria La collaborazione con centri di ricerca qualificati, come l'Università di Napoli Federico II, rappresenta per l’azienda un’importante linea di sviluppo, parallela ma strettamente collegata a quella svolta nei laboratori interni, perché particolarmente utile nel ritrovare soluzioni di prodotto e per sistemi integrati innovativi, che massimizzano il valore degli investimenti per gli utilizzatori finali
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opo il Convegno di Napoli del 2011 rivolto alle utilities “La gestione degli impianti idrici e costi energetici", Caprari sta rafforzando la collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell'Università Federico II di Napoli e in particolare con il Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Geotecnica e Ambientale. La Facoltà di Ingegneria della storica università partenopea fu fondata 150 anni or sono da Gioacchino Murat, con il mome di “Scuola di Applicazione degli Ingegneri di Ponti e Strade”, e mantiene ancora intatto tutto il suo valore, confermandosi ai massimi livelli del ranking internazionale. Il Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Geotecnica e Ambientale rappresenta un forte coacervo di competenze specifiche, legate alla gestione delle risorse idriche e alla fluidodinamica civile e ambientale, ed è dotata di strutture didattiche e scientifiche all’avanguardia a livello europeo. Il laboratorio di Idraulica, Costruzioni Idrauliche e Marittime di questo Dipartimento, sotto la responsabilità dal prof. Armando Carravetta, (PHD in Ingegneria Idraulica), consente di sviluppare ricerche sperimentali su modelli a larga scala in tutti i campi dell’ingegneria idraulica. Il nuovo progetto per banchi di prova sui quali svolgere collaudi prestazionali di pompe e motori elettrici amplierà sensibilmente le capacità di ricerca in campo idraulico, permettendo di trovare nuove frontiere nell'utilizzo ottimale delle pompe e nell’ottimizzazione dei consumi energetici. Il progetto è al passo con le problematiche di risparmio energetico che attraversano i nostri tempi e si innesta per-
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fettamente con il mandato della Direttiva 2009/125/EC (denominata ErP) e i primi Regolamenti Europei emessi per pompe, elettropompe e motori elettrici. Questo nuovo laboratorio sarà parte di una nuova struttura della Federico II, denominata Ce.S.M.A. (Centro di Servizi di Misure Avanzata), che svolgerà attività di supporto alle aziende private. Il recente studio sul "Recupero energetico e la regolazione nelle reti idriche", sviluppato dal prof. Armando Carravetta in collaborazione con Caprari e Assopompe, è stato presentato con successo al Convegno mondiale Europump tenutosi a Stresa (sul Lago Maggiore) nel maggio scorso, riscuotendo grande interesse per l'innovazione dei concetti e dei risultati presentati. Per rendere ancor più continua la collaborazione con il mondo della ricerca, Caprari ha finanziato un posto di ricercatore universitario al Dipartimento del prof. Carravetta per lo sviluppo di studi nel campo della fluidodinamica numerica e dell’efficienza energetica. La continua collaborazione con centri di ricerca qualificati, come l'Università di Napoli Federico II rappresenta per Caprari un’importante linea di sviluppo, parallela ma strettamente collegata a quella svolta nei laboratori interni, particolarmente utile nel ritrovare soluzioni di prodotto e per sistemi integrati innovativi, che massimizzano il valore degli investimenti per gli utilizzatori finali. Caprari opera con attenzione nel campo dell’innovazione tecnologica, ricercando anche esternamente idee e spunti per nuovi prodotti industriali e mettendo in pratica i paradigmi della open innovation.
APPROFONDIMENTI TECNICI DAI REGI DECRETI AL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA Breve storia della legislazione italiana in materia di macchinari e sicurezza. Di seguito un breve excursus sulla legislazione italiana in materia di Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro, ripercorrendo le tappe fondamentali e più significativedell’evoluzione normativa. I PRIMI REGI DECRETI (DAL 1875 AL 1940) I Regi Decreti iniziarono ad essere pubblicati attorno al 1875, ma i primi di una certa importanza in ambito di salute e sicurezza sono datati 1899. Si trattava fondamentalmente di normative che regolavano i lavori in miniera, nelle cave e con gli esplosivi (le attività più pericolose che si svolgevano all’epoca) e che tutelavano il lavoro minorile e “dei fanciulli”. Nel 1908 si normava il lavoro nelle risaie e poi, con l’evoluzione dell’industria e dell’utilizzo di sostanze chimiche, si ricorda in particolare il Regio Decreto relativo allo stoccaggio, trasporto e manipolazione dei Gas Tossici (N° 147 del 9 Gennaio 1927) che è ancora oggi in vigore. Tali normative furono pubblicate sino all’inizio della Seconda Guerra mondiale e poi, nel periodo postbellico, furono sostituiti dalle Leggi della neonata Repubblica Italiana. • 1886 - La legge N. 3657 sul lavoro dei fanciulli nelle cave, nelle miniere e negli opifi ci, vieta il lavoro prima dei nove anni e del lavoro notturno prima dei 12 anni. • 1898 - Prime norme per l’assicurazione obbligatoria contro infortuni e malattie professionali - Legge n. 80 del 17/03/1998. Viene introdotto il concetto della fatalità o errore umano nell’accadimento degli infortuni. • 1899 - Regolamenti generali e specifici di prevenzione. Regio Decreto n. 230 “Regolamento generale per la prevenzione degli infortuni”. Regio Decreto n. 231 “Regolamento generale per la prevenzione degli infortuni nella cave e nelle miniere”. Regio Decreto n. 232 “Regolamento generale per la prevenzione degli infortuni nelle imprese e nelle industrie che trattano materie esplodenti. • 1902 - età minima per lavorare 12 anni • 1904 - età minima per lavorare 14 anni. Prime inchieste sulle condizioni di lavoro di particolari categorie (lavoratori nelle risaie della Lomellina, Vercellese e Novarese, sui carusi nelle zolfare della Sicilia e dei lavoratori delle calzature a Milano. Si istituisce l’Ispettorato del lavoro. • 1906 - Primo Congresso Internazionale di Medicina del Lavoro. • 1908 - Regio Decreto n. 157 - Igiene del lavoro nelle risaie. • 1913 - Regio Decreto n. 998 - Igiene del lavoro nei cantieri per opere pubbliche. Il R. D. determinava l’obbligo di avere nei cantieri le baracche di abitazione riscaldate, acqua potabile, lavatoi, bagni e docce, latrine e smaltimento rifiuti, ventilazione dei lavori in galleria. • 1927 - Regio Decreto n. 147 - Igiene del lavoro nell’impiego dei gas tossici (ancora in vigore). Regio Decreto n. 824 - Norme per la prevenzione degli infortuni derivanti dalla installazione e uso di generatori di vapore e di apparecchi fissi a pressione di vapore di gas (ancora in vigore). • 1928 - Regio Decreto n. 530 - Regolamento generale per l’igiene del lavoro (abrogato nel 1956 dal DPR 303). • 1929 - Regio Decreto n. 928 - Tutela assicurativa contro le malattie professionali. • 1930 - Viene emanato il “Codice Penale”, tuttora vigente. Tale legge negli articoli 437 e 451 si occupa di tutela e di sicurezza dei lavoratori, prevedendo pene a chi rimuove o non installa i presidi antinfortunistici.
NOTIZIE GURI DATA: 5 dicembre 2012 – GU n. 284 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero dell’Ambiente AMBITO: SISTRI - sistema per la gestione informatizzata dello smaltimento dei rifiuti TITOLO: DECRETO 17 ottobre 2012, n. 210 DESCRIZIONE: Regolamento concernente modifiche al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 25 maggio 2012, n. 141 (SISTRI). DATA: 6 dicembre 2012 – GU n. 285 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero dello Sviluppo Economico AMBITO: SISTRI - sistema per la gestione informatizzata dello smaltimento dei rifiuti TITOLO: DECRETO 23 novembre 2012 DESCRIZIONE: Termini e condizioni di partecipazione alla procedura di contenimento di consumi di gas, per l’anno termico 2012-2013. DATA: 13 dicembre 2012 – GU n. 290 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero dello Sviluppo Economico AMBITO: certificazione energetica degli edifici TITOLO: DECRETO 22 novembre 2012 DESCRIZIONE: Modifica del decreto 26 giugno 2009, recante: “Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici”. DATA: 17 dicembre 2012 – GU n. 293 ENTE DI RIFERIMENTO: Presidenza della Repubblica AMBITO: SISTRI - sistema per la gestione informatizzata dello smaltimento dei rifiuti TITOLO: LEGGE 11 dicembre 2012, n. 220 DESCRIZIONE: Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici. Entrata in vigore del provvedimento: 18/06/2013 DATA: 20 dicembre 2012 – GU n. 296 ENTE DI RIFERIMENTO: INAIL AMBITO: DLgs 81/2008 Sicurezza sul lavoro TITOLO: COMUNICATO: incentivi alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro DESCRIZIONE: l’entità delle risorse destinate dall’INAIL al finanziamento per l’anno 2012 è di complessivi 155.352.000,00 euro. L’importo è ripartito in budget regionali. Il finanziamento è costituito da un contributo, in conto capitale, pari ad una percentuale del 50% al netto dell’IVA. partire dal 15 gennaio 2013, sul sito www.inail.it le imprese hanno a disposizione una procedura informatica che consente di verificare la possibilità di presentare la domanda di contributo nelle date indicate nei singoli avvisi regionali. DATA: 21 dicembre 2012 – GU n. 297 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero del Lavoro AMBITO: verifiche periodiche attrezzature di lavoro TITOLO: COMUNICATO DESCRIZIONE: Quarto elenco, di cui al punto 3.7 dell’allegato III del decreto 11 aprile 2011, dei soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’articolo 71, comma 11, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 come modificato e integrato dal decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106.
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APPROFONDIMENTI TECNICI NOTIZIE GURI DATA: 28 dicembre 2012 – GU n. 301 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero dell’Interno AMBITO: Prevenzione incendi TITOLO: DECRETO 18 dicembre 2012 DESCRIZIONE: Modifica al decreto 19 agosto 1996, concernente l’approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo. DATA: 29 dicembre 2012 – GU n. 302 ENTE DI RIFERIMENTO: Consiglio dei Ministri AMBITO: MUD - modello unico di dichiarazione ambientale TITOLO: DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 dicembre 2012 DESCRIZIONE: Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno2013, che stabilisce le modalità e le scadenze per la presentazione della Comunicazione Annuale entro il 30 aprile 2013. Il DPCM sostituisce il modello e le istruzioni contenute nel DPCM 23 dicembre 2011 e sarà utilizzato per le dichiarazioni da presentare sino alla piena entrata in operatività del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI).
NOTIZIE GUUE DATA: 1 dicembre 2012 ENTE DI RIFERIMENTO: Commissione Europea AMBITO: Tutela dei consumatori TITOLO: DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 29 novembre 2012 recante modifica della decisione 2004/858/CE DESCRIZIONE: DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 29 novembre 2012 recante modifica della decisione 2004/858/CE, quale modificata dalla decisione 2008/544/CE, che istituisce l’Agenzia esecutiva per la salute e la tutela dei consumatori, in applicazione del regolamento (CE) n. 58/2003 del Consiglio http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:331:0050:0051:IT:PDF DATA: 1 dicembre 2012 ENTE DI RIFERIMENTO: comitato UE-Corea AMBITO: accordo di libero scambio tra l’Unione europea e la Repubblica di Corea TITOLO: Decisione n. 1/2012 DESCRIZIONE: Decisione n. 1/2012 del comitato UE-Corea per il commercio e lo sviluppo sostenibile, del 27 giugno 2012, relativa all’adozione delle modalità di funzionamento del forum della società civile di cui al-
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• 1934 - Regio Decreto n. 1265 “Testo unico delle leggi sanitarie”. Ancora oggi molti strumenti urbanistici ne fanno riferimento. DECRETI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - DPR 547 e DPR 303 (anni ‘50) Nel periodo post-bellico, quando era in atto la riconversione industriale e le aziende iniziavano a produrre beni per il ritrovato periodo di pace, vennero emanati due DPR fondamentali: - DPR 547/55, la cosiddetta “normativa macchine”, che è rimasta in vigore per più di 40 anni e che, in modo puntuale e dettagliatissimo, descriveva come dovevano essere realizzate, condotte e manutenute tutte le apparecchiature, dagli impianti elettrici, ai montacarichi, dai macchinari, agli utensili. Trattava anche di materiali e sostanze pericolose, di dispositivi di protezione individuale (DPI) e di soccorsi d’urgenza. È stato il primo testo di legge sulla sicurezza in Italia. Al suo interno si parlava anche di Sicurezza delle macchine. La filosofia era basata su: • Segnaletica • Preposti • DPR 303/56. Mirava a rimuovere le cause di nocività dagli ambienti di lavoro e trattava quindi di volumi minimi, illuminazione, ricambi d’aria, temperatura, pulizia, umidità, presidi sanitari, servizi igienici, visite mediche etc... Questi due DPR sono stati la pietra miliare della nostra legislazione in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro e sono stati presi ad esempio in tutta Europa da commissioni e legislatori. Avevano il grande limite di descrivere tecnicamente lo “stato dell’arte” dell’epoca e quindi erano soggetti a divenire via via obsoleti a causa del fisiologico evolversi della tecnologia. Tutta la parte di applicabilità e di sanzioni era comunque molto equilibrata e di estremo buonsenso. Gli anni 50 sono segnati da una grande crescita economica, ma anche da un aumento notevole degli infortuni e delle malattie professionali. In questi anni vengono emanati alcuni decreti prevenzionistici di portata generale. • 1942 - Viene emanato il nuovo “Codice Civile”, ancora oggi in vigore. La tutela della salute del lavoratore si configura come dovere posto a carico del datore di lavoro (art. 2087). • 1947 - Costituzione della Repubblica Italiana. I diritti dei lavoratori sono richiamati in particolare all’articolo 41: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana” (omissis). Articolo 32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” (omissis). • 1955 – DPR n. 547/55 del 27 Aprile 1955 - Norme per la prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro. • 1956 - DPR n. 303/56 - Norme generali sull’igiene del lavoro. • 1958 - Il Decreto Ministeriale del 12 settembre istituisce il Registro Infortuni. • 1965 - DPR del 30 giugno n. 1124 - Testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. 1968 – Vengono pubblicati due testi importanti : la legge n. 186 che definiva la “Regola dell’arte” e definiva il CEI come organismo che poteva definire tali “regole dell’arte” attraverso norme tecniche e la prima versione della EN 60204 (allora classificata dal CEI come 204-1) norma di tipo B1 sulla costruzione dei quadri a bordo macchina. LEGGI ITALIANE E DECRETI LEGISLATIVI DA DIRETTIVE UE (dai primi anni ‘70 ad oggi) In questa ampia sezione si inizia con le leggi dei primi anni ‘70 a tutela delle
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lavoratrici madri: il periodo di lotta femminista punta giustamente il dito sul fatto che la donna ha una conformazione fi sica differente dall’uomo che va considerata e che le fasi di gravidanza ed allattamento vanno tutelate in modo specifico. Ecco allora la Legge 1204/71 sulla tutela delle lavoratrici madri ed il DPR 1026/76 sui lavori insalubri e sulle sostanze vietate durante puerperio ed allattamento. Negli anni ‘90 ecco le Direttive Comunitarie che vengono recepite in Italia con Decreti Legislativi (D. Lgs.), ad esempio: • D. Lgs. 277/91 su Amianto Piombo e Rumore • D. Lgs. 475/92 sui Dispositivi di Protezione Individuale • D. Lgs. 459/96 aggiornamento della “Normativa Macchine” 547/55 • D. Lgs. 493/96 sulla Segnaletica di salute e sicurezza sui Luoghi di Lavoro • D. Lgs. 25/02 sul Rischio Chimico • D. Lgs. 233/03 sui Luoghi a Rischio di Esplosione (ATEX) • D.Lgs. 187/05 sulle Vibrazioni Meccaniche • D. Lgs. 195/06 sul Rumore Tali decreti legislativi hanno avuto il grande merito di appoggiarsi a normative UNI-ISO per la sezione di allegati tecnici e quindi sono rimasti via via attuali pur con l’evolvere della tecnica. Impossibile non citare il D. Lgs. 626/94, è stato il primo “vagito” del Testo Unico sulla Sicurezza in quanto da un lato ha introdotto tutta la gerarchia aziendale (Datore di Lavoro, Dirigente, Preposto, Lavoratore) e dall’altro ha iniziato a raccogliere, negli anni successivi alla sua pubblicazione, le sezioni tematiche che via via venivano definite nei vari decreti. Così ATEX, Rumore etc... sono confluiti nel 626 con Titoli-bis. È la legge che ha fatto conoscere ai cittadini la Sicurezza sul Lavoro e che ha sensibilizzato appieno l’opinione pubblica sulle problematiche degli incidenti e degli infortuni (specialmente quelli invalidanti o mortali). • 1970 - Legge 20 maggio 1970, n. 300 - Statuto dei lavoratori. Articolo 9. Tutela della salute e della integrità fi sica. I lavoratori, mediante loro rappresentanze, hanno diritto di controllare l’applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e di promuovere la ricerca, l’elaborazione e l’attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la loro salute e la loro integrità fisica. • 1978 - L’istituzione del servizio sanitario nazionale con la legge n. 833 del 23 dicembre, individua nelle unità sanitarie locali il controllo e la tutela dell’igiene ambientale e per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali; • 1982 - Con il DPR n. 962 del 10 settembre entrano in vigore le disposizioni sulle lavorazioni a rischio cancerogeno con il cloruro di vinile monomero. Si delinea il concetto di valutazione dei rischi. Art. 3 - Il datore di lavoro deve adottare appropriate misure tecniche e organizzative, al fine di ridurre ai valori più bassi le concentrazioni di cloruro monomero cui i lavoratori sono esposti. (omissis) • 1985 - si definisce a livello Europeo il Nuovo Approccio: per garantire la libera circolazione dei prodotti all’interno della futura Comunità Europea, i prodotti devono rispettare certi Requisiti Essenziali di Sicurezza (RES) che verranno definiti di volta in volta in Direttive Specifiche di “prodotto”. Inoltre si definiscono degli organismi sia nazionali che Europei il cui compito è di scrivere le Norme Tecniche che soddisfino ai RES delle varie direttive. Si impone inoltre a ogni paese di recepire entro un tempo determinato tutte le direttive che da ora in poi il Parlamento Europeo emanerà. • 1989 - esce la prima direttiva europea relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l’uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori du-
NOTIZIE GUUE l’articolo 13.13 dell’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Corea, dall’altra - 2012/741/UE http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:331:0052:0053:IT:PDF DATA: 1 dicembre 2012 ENTE DI RIFERIMENTO: comitato UE-Corea AMBITO: accordo di libero scambio tra l’Unione europea e la Repubblica di Corea TITOLO: Decisione n. 2/2012 DESCRIZIONE: Decisione n. 2/2012 del comitato UE-Corea per il commercio e lo sviluppo sostenibile, del 27 giugno 2012, relativa all’adozione delle modalità di funzionamento del forum della società civile di cui all’articolo 13.15 dell’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Corea, dall’altra - 2012/742/UE http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:331:0054:0055:IT:PDF DATA: 1 dicembre 2012 ENTE DI RIFERIMENTO: Commissione Europea AMBITO: Regolamento della Commissione (UE) n. 833/2012 TITOLO: Rettifica al regolamento della Commissione (UE) n. 833/2012 DESCRIZIONE: Rettifica al regolamento della Commissione (UE) n. 833/2012 del 17 settembre 2012 che istituisce un dazio antidumping provvisorio relativo alle importazioni di alcuni tipi di fogli di alluminio in rotoli originari della Repubblica popolare cinese http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:331:0056:0056:IT:PDF DATA: 4 dicembre 2012 ENTE DI RIFERIMENTO: Consiglio Europeo AMBITO: Misure restrittive nei confronti dell’Afghanistan TITOLO: Regolamento di esecuzione (UE) n. 1139/2012 DESCRIZIONE: Regolamento di esecuzione (UE) n. 1139/2012 del Consiglio, del 3 dicembre 2012, che attua l’articolo 11, paragrafi 1 e 4, del regolamento (UE) n. 753/2011 concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, gruppi, imprese e entità in considerazione della situazione in Afghanistan http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:332:0001:0007:IT:PDF DATA: 4 dicembre 2012 ENTE DI RIFERIMENTO: Commissione Europea AMBITO: Trasporto interno di merci pericolose TITOLO: Direttiva 2012/45/UE DESCRIZIONE: Direttiva 2012/45/UE della Commissione, del 3 dicembre 2012, che adegua per la seconda volta al progresso scientifico e tecnico gli allegati della direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al trasporto interno di merci pericolose http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:332:0018:0019:IT:PDF
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APPROFONDIMENTI TECNICI NOTIZIE GUUE DATA: 4 dicembre 2012 ENTE DI RIFERIMENTO: Consiglio Europeo AMBITO: Misure restrittive nei confronti dell’Iran TITOLO: Rettifica del regolamento (UE) n. 267/2012 DESCRIZIONE: Rettifica del regolamento (UE) n. 267/2012 del Consiglio, del 23 marzo 2012, concernente misure restrittive nei confronti dell’Iran e che abroga il regolamento (UE) n. 961/2010 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:332:0031:0033:IT:PDF DATA: 5 dicembre 2012 ENTE DI RIFERIMENTO: Parlamento Europeo AMBITO: Decisione n. 768/2008/CE TITOLO: Rettifica della decisione n. 768/2008/CE DESCRIZIONE: Rettifica della decisione n. 768/2008/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 luglio 2008, relativa a un quadro comune per la commercializzazione dei prodotti e che abroga la decisione 93/465/CEE http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:333:0048:0048:IT:PDF DATA: 5 dicembre 2012 ENTE DI RIFERIMENTO: Commissione europea AMBITO: Misure antidumping TITOLO: 2012/C 375/08 DESCRIZIONE: Avviso di scadenza di alcune misure antidumping http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2012:375:0017:0017:IT:P DF DATA: 7 dicembre 2012 ENTE DI RIFERIMENTO: Parlamento Europeo AMBITO: unità di misura TITOLO: 2012/C 377 E/36 DESCRIZIONE: Risoluzione legislativa del Parlamento europeo dell'11 maggio 2011 sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle unità di misura (codificazione) (COM(2010)0507 – C7-0287/2010 – 2010/0260(COD)) http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2012:377E:0217:0228:IT:PDF DATA: 7 dicembre 2012 ENTE DI RIFERIMENTO: Parlamento Europeo AMBITO: Livello sonoro ammissibile e dispositivo di scappamento dei veicoli a motore TITOLO: 2012/C 377 E/37 DESCRIZIONE: Risoluzione legislativa del Parlamento europeo dell'11 maggio 2011 sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente il livello sonoro ammissibile e il dispositivo di scappamento dei veicoli a motore (codificazione) (COM(2010)0508 – C7-0288/2010 – 2010/0261(COD)) http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2012:377E:0228:0232:IT:P DF
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rante il lavoro: 89/655/CEE. Sempre nel 1989 esce la prima Direttiva Macchine: 89/392/CEE. Pubblicata sulla Gazzetta della Comunità Europea nel giugno dei 1989, al testo base hanno fatto seguito tre modifiche (91/368 /CEE, 93/44/CEE e 93/68 /CEE) che ne mutano il campo di applicazione ed introducono l’obbligo della marcatura CE. In parallelo cominciano ad uscire le prime norme armonizzate, per la parte macchine scritte dal CENELEC e “recepite” in Italia dal CEI. Tali norme sono identificate dal codice EN (European Norms). • 1991 - In attuazione di direttive comunitarie, viene emanato il Decreto Legislativo 15 agosto 1991, n. 277 in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro. La prima norma armonizzata per la direttiva macchine è la EN292-1 e 292-2 del 1991 (principi di progettazione delle macchine). Al giorno d’oggi le norme vengono spesso armonizzate a livello internazionale (ovvero mondiale), e sono caratterizzate dalla sigle ISO EN o IEC EN. • 1994 - Il governo italiano, con cinque anni di ritardo rispetto alle direttive europee, emana il decreto legislativo n. 626. • La valutazione non è più riferita ad un agente specifico, ma si estende ad una complessiva analisi aziendale. • Vengono definiti gli obblighi per il datore di lavoro e i lavoratori, istituisce le fi gure del responsabile del servizio di prevenzione e protezione e degli addetti, del medico competente e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. • 1996 – La Direttiva macchine 89/392/CEE e i vari “addendum” (91/368 /CEE, 93/44/CEE e 93/68 /CEE) vengono recepiti in Italia con il DPR n.459 del 24 Luglio 1996. • 1998 - La Direttiva macchine e i vari addendum sono stati unificati sotto il cappello della 98/37/CE. • 2006 - D. Lgs. 152 - Testo Unico Ambientale e Il 17 Maggio 2006 esce la Nuova Direttiva Macchine: 2006/42/CE. • 2008 - Decreto Legislativo n° 81 del 9 Aprile 2008 (modificato poi con il D. Lgs. 106/09). Al termine di un travagliato percorso, durato 14 anni, entra in vigore il 15 maggio 2008 il Testo Unico in materia di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro. Con questo testo si riunisce e si semplifica in un unico testo di legge la complessa normativa preesistente. • 2010 - è stata recepita in Italia la Nuova Direttiva Macchine con il D.Lgs n.17 del Gennaio 2010.
Sabrina Cairoli
PIANO DI LAVORO 2012-2014 PER LA DIRETTIVA ECODESIGN L’Ecodesign, insieme al labelling energetico è ampiamente riconosciuto come uno dei più efficaci strumenti legislativi nel campo dell’efficienza energetica. L’Ecodesign si prefigge il compito di incrementare la performance energetica e ambientale dei prodotti all’interno del loro intero ciclo di vita. Con l’ottimizzazione di tali performance unitamente al mantenimento della qualità dei prodotti, la Direttiva fornisce nuove opportunità a costruttori, utilizzatori e alla società nella sua interezza. L’articolo 16 della Direttiva Ecodesign specifica che la Commissione deve pubblicare un piano di lavoro che definisce, per gli anni seguenti, una lista indicativa dei gruppi di prodotti connessi all’energia che saranno considerati prioritari per la stesura degli studi preparatori e delle eventuali misure di implementazione della Direttiva.
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Nella sua prima pubblicazione del 2005, la Direttiva al suo interno indicava già una lista di 8 gruppi di prodotto. Nel 2009 è stato poi pubblicato il primo piano di lavoro per il periodo 2009-2011 che indicava ulteriori 10 gruppi di prodotto. Sulla base di queste due liste, la Commissione Europea, a partire dal 2005, ha lanciato 37 studi preparatori e ha pubblicato 17 misure di implementazione della Direttive Ecodesign per specifici prodotti. Entro il 2014 si prevede di concludere i lavori su 31 ulteriori misure di implementazione e riconoscere 4 accordi volontari proposti dall’industria. La Commissione ha ora pubblicato il secondo piano di lavoro della direttiva Ecodesign per il periodo 2012-2014. Prima della stesura di tale piano è stata commissionata ad un ente esterno la realizzazione di uno studio per identificare i prodotti connessi all’energia che presentano significative potenzialità di miglioramento e che non erano stati presi in considerazione nei precedenti piani di lavoro. Sulla base di questa valutazione, la Commissione ha indicato una lista di 12 gruppi di prodotto che dovranno essere considerati nel periodo 2012-2014 per la possibile adozione di misure di implementazione. Per alcune delle categorie individuate c’è la possibilità di una sovrapposizione con un certo numero di studi preparatori già attivati sulla base dei precedenti piani di lavoro e alcuni regolamenti in fase di revisione. Per questa ragione la lista dei prodotti è stata divisa in una lista prioritaria e una lista “condizionale”. La lista indicativa prioritaria include: - Prodotti per finestre di edifici - Generatori di vapore con potenza al di sotto dei 50 MW - Cavi di alimentazione - Server e apparecchiature per il data storage - Smart meters - Apparecchi di refrigerazione per la conservazione del vino - Prodotti connessi all’acqua (es. docce e rubinetti) È stato stimato che i risparmi energetici totali potenzialmente ottenibili nelle categorie sopracitate sarebbero pari a poco meno di 3.000 PJ all’anno entro il 2030. La lista “condizionale” dei gruppi di prodotti dove l’apertura di uno studio preparatorio dipende dal risultato di altri processi regolatori già in corso comprende: - Pompe volumetriche - Motori FHP - Riscaldamento controllato - Illuminazione controllata - Prodotti per l’isolamento termico degli edifici La valutazione delle priorità da parte della Commissione può essere soggetta a cambiamenti dopo valutazioni più approfondite per mezzo degli studi preparatori. Gli studi preparatori stimeranno con maggiore dettaglio i potenziali miglioramenti ambientali ottenibili per ciascun gruppo di prodotto e forniranno gli elementi per l’identificazione delle più opportune misure di implementazione. All’interno del nuovo piano di lavoro pubblicato, la Commissione incoraggia ancora una volta i settori industriali a proporre misure di autoregolamentazione che possono essere utili a raggiungere gli obiettivi fissati dalla direttiva ecodesign in maniera più veloce e meno costosa per costruttori e consumatori.
Andrea Pasquini
NOTIZIE GUUE DATA: 8 dicembre 2012 ENTE DI RIFERIMENTO: Commissione Europea AMBITO: Codice doganale comunitario TITOLO: REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 1159/2012 DESCRIZIONE: REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 1159/2012 DELLA COMMISSIONE del 7 dicembre 2012 recante modifica del regolamento (CEE) n. 2454/93 che fissa talune disposizioni d’applicazione del regolamento (CEE) n. 2913/92 del Consiglio che istituisce il codice doganale comunitario http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:336:0001:0008:IT:P DF DATA: 11 dicembre 2012 ENTE DI RIFERIMENTO: Parlamento Europeo AMBITO: Dimensione esterna della politica sociale, promozione delle norme sociali e del lavoro e responsabilità sociale delle imprese TITOLO: 2012/C 380 E/07 DESCRIZIONE: Risoluzione del Parlamento europeo dell'8 giugno 2011 sulla dimensione esterna della politica sociale, la promozione delle norme sociali e del lavoro e la responsabilità sociale delle imprese europee (2010/2205(INI)) http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2012:380E:0039:0050:IT:P DF DATA: 11 dicembre 2012 ENTE DI RIFERIMENTO: Parlamento Europeo AMBITO: Dimensione esterna della politica sociale, promozione delle norme sociali e del lavoro e responsabilità sociale delle imprese TITOLO: 2012/C 380 E/07 DESCRIZIONE: Risoluzione del Parlamento europeo dell'8 giugno 2011 sulla dimensione esterna della politica sociale, la promozione delle norme sociali e del lavoro e la responsabilità sociale delle imprese europee (2010/2205(INI)) http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2012:380E:0039:0050:IT:P DF DATA: 12 dicembre 2012 ENTE DI RIFERIMENTO: Commissione Europea AMBITO: Materia plastica destinata a venire a contatto con i prodotti alimentari TITOLO: REGOLAMENTO (UE) N. 1183/2012 DESCRIZIONE: REGOLAMENTO (UE) N. 1183/2012 DELLA COMMISSIONE del 30 novembre 2012 che modifica e corregge il regolamento (UE) n. 10/2011 riguardante i materiali e gli oggetti di materia plastica destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:338:0011:0015:IT:P DF
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MERCATO
Pangborn Europe, 50 anni di successi nel trattamento delle superfici Costituita nel 1962 l’azienda è cresciuta nel tempo grazie al continuo sviluppo tecnologico e a una accorta politica commerciale. Nonostante il permanere della crisi economica, quest’anno l’azienda registrerà un notevole incremento di fatturato, con una forte espansione a livello internazionale. Una crescita che, secondo Renzo Boarino Direttore Generale dell’azienda, è frutto dell’impegno a soddisfare con l’innovazione le crescenti esigenze della clientela. L’ultima realizzazione è una interessante pallinatrice ad aria compressa per applicazioni nel settore automotive.
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inquant’anni di attività nel settore del trattamento delle superfici sono un traguardo importante: per questo Pangborn Europe, azienda del Gruppo Pangborn e produttore leader nel settore del trattamento delle superfici, festeggia mezzo secolo di successi caratterizzati da innovazione e sviluppo produttivo in un settore sempre più diversificato e tecnologicamente molto competitivo. Pangborn Europe, fondata nel 1962, produce impianti per il trattamento delle superfici, sia a turbine che ad aria compressa, da sempre annoverati tra i migliori impianti in termini di tecnologia, ingegnerizzazione e affidabilità. L’eccellenza in progettazione e ingegneria sono i fattori che hanno fatto conoscere l’azienda in vari settori industriali grazie a una combinazione unica di prodotti realizzati per soddisfare le specifiche esigenze dei clienti, in particolare per applicazioni heavy duty per i settori fonderia, forgia, automotive e acciaieria, associata ad un servizio dedicato di assistenza tecnica. L’azienda dispone inoltre di una propria fonderia per la produzione di parti di usura e di ricambio, garantendo assistenza continua ai propri clienti. “Il 2012 non è solo l’anno del nostro cinquantesimo anniversario di attività, ma è un’importante occasione per ripercorrere una lunga storia di successi. Grazie a strategie vincenti siamo cresciuti nel corso degli anni, attraversando anche tempi difficili” ha dichiarato Renzo Boarino, Direttore Generale che, dal suo ingresso in Pangborn Europe nel 1988 come Responsabile Tecnico, si è sempre dedicato con passione all’azienda. ✽✽✽
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La storia di Pangbor in Italia inizia nel 1959 quando la società Invictus avvia a Milano l’attività di importazione e di vendita di impianti per fonderia dagli Stati Uniti, includendo tra questi le granigliatrici fabbricate da Pangborn Corporation. Nel 1962 (anno di costituzione) la società si sposta a Caronno Pertusella, 20 km a nord di Milano, e cambia la denominazione sociale in Fondermatica, iniziando la fabbricazione di granigliatrici su licenza della Pangborn Corporation. Nel 1965 Fondermatica viene acquisita da Pangborn Corp. e assunse la nuova denominazione di Pangborn Europe. Dal 2009 il marchio Pangborn Europe fa parte del Gruppo Pangborn. Il Gruppo Pangborn ha sede a Fairburn, in Georgia, negli Stati Uniti, e ad esso fanno capo quattro marchi leader di mercato: Pangborn, Pangborn Europe, Vogel & Schemmann e Berger Strahltechnik. ✽✽✽ A mezzo secolo di attività a la Pangborn Europe approda forte di alcuni recenti successi. Il 2012 si chiuderà con un fatturato superiore del 110% rispetto a quello del 2010. Nell’ultimo periodo il personale è aumentato del 10%. Incrementi positivi frutto, per esempio, della fornitura nel 2011 per gli stabilimenti polacchi e cinesi della Brembo, che in quei Paesi ha i più grandi impianti continui al mondo per la produzione di dischi freno. Altro importante successo: la firma, quest’anno, in Cina del contratto per la più grande linea di trattamento dei coil (lamiere avvolte in un cilindro) di acciaio inossidabile al mondo. Esempi dell’evoluzione vissuta anche di recente dalla
Pangborn Europe che, fino al 2009, era scarsamente presente sul mercato cinese, dove, invece, quest’anno registrerà consegne per un valore di 8 milioni di euro di fatturato. Tra i clienti che può vantare nella sua storia Pangborn Europe ci sono il Gruppo Fiat, le acciaierie Italsider, i cantieri navali Fincantieri, grandi fonderie come la Breda di Bari e la Necchi di Pavia. Pangborn Europe, infatti, progetta e fornisce linee complete, incluso ogni tipo di sistema per la movimentazione dei pezzi da trattare, per qualsiasi processo produttivo che richieda operazioni di granigliatura e pallinatura, rifornendo in tutto il mondo le principali industrie dei settori delle fonderie e forge, delle acciaierie, dell’automotive, dell’energia, dell’aerospazio, della smaltatura, della pallinatura, della carpenteria, dell’industria ferroviaria, della cantieristica navale, dell’alluminio, della difesa. Oggi il 20% delle vendite viene effettuato in Italia, mentre l’80% è frutto di esportazioni in 42 diversi Paesi. ✽✽✽ Per applicazioni nel settore automotive Pangborn Europe ha recentemente realizzato una pallinatrice ad aria compres-
sa molto versatile e compatta. La pallinatrice, completamente programmabile e automatica, è dotata di ugelli di pallinatura disposti su due assi lineari. I pezzi da trattare sono posizionati su satelliti, montati su una tavola rotante e provvisti di specifici portapezzi ingegnerizzati per accettare svariati tipi di pezzi con notevole beneficio sui tempi di attrezzaggio e sui costi di esercizio. Per effettuare il trattamento nelle sole zone richieste, appositi dispositivi automatici proteggono i pezzi durante le fasi di pallinatura. Allo scopo di monitorare i parametri di processo e garantirne i risultati, particolarmente sensibili in questo specifico trattamento, l’impianto è munito di dispositivi dedicati che controllano la costante esposizione del pezzo al trattamento, il controllo e la regolazione della portata dell’abrasivo lanciato, così come la verifica di eventuali perdite di pressione nell’alimentazione dell’abrasivo. I dati di processo raccolti e controllati dal PLC permettono, mediante un sistema di marcatura, di identificare il pezzo al termine del processo e prima che lo stesso sia scaricato dalla pallinatrice. La pallinatrice può essere asservita da un robot di carico e scarico oppure manualmente da operatore. ❒
“Solunion”, joint venture tra Euler Hermes e Mapfre La nuova azienda (che opererà in Spagna, Argentina, Cile, Colombia e Messico) proporrà soluzioni di gestione del rischio commerciale alle imprese di ogni dimensione
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uler Hermes e Mapfre hanno annunciato nel dicembre scorso la nascita di “Solunion”, nuova joint-venture paritetica per l’assicurazione crediti in Spagna e in quattro paesi dell’America Latina (Argentina, Cile, Colombia e Messico). “Il battesimo di Solunion è una tappa fondamentale nel progetto di crescita strategica a più ampio respiro avviato negli ultimi anni», ha sottolineato il Presidente del Directoire di Euler Hermes Wilfried Verstraete. “Solunion sosterrà i nostri clienti nei loro progetti verso una crescita redditizia e durevole, rafforzando ulteriormente la qualità dei nostri servizi e la copertura del rischio commerciale in questi mercati chiave”. «Solunion rappresenta un impegno forte ed ambizioso verso quelle imprese che da anni ci concedono la loro fiducia. La solidità dei nostri due gruppi conferisce a Solunion una posizione privilegiata di leadership, che andrà a favore dei clienti», ha dichiarato il Presidente e Amministrato-
re Delegato di Mapfre, Antonio Huertas. La nuova azienda sarà orientata verso la ricerca di soluzioni, nel quadro di una stretta collaborazione con i clienti:. Il porpora del logo fonde insieme i colori rappresentativi dei due partner (blu per Euler Hermes e rosso per Mapfre) e rappresenta la volontà delle due compagnie di assicurazioni di unire le forze per garantire la sicurezza commerciale dei clienti. Lo slogan “Esperti in Assicurazione Crediti” che accompagna il logo riflette i punti di forza delle due società: esperienza nella gestione del rischio, qualità del servizio e presenza mondiale. Solunion proporrà soluzioni di gestione del rischio commerciale alle imprese di ogni dimensione. La joint-venture combinerà la leadership mondiale di Euler Hermes nell’assicurazione crediti e la sua esperienza di valutazione del rischio commerciale con la posizione di forza e la ricca rete di distribuzione di Mapfre sui cinque mercati target.
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MERCATO
Nuova filiale di Linde Material Handling Italia È situata a Castelmaggiore e destinata a servire le province di Bologna e Ravenna. Nonostante l’attuale congiuntura economica sfavorevole, l’azienda continua a investire in Italia in linea con il progetto di sviluppo concordato con la casa madre tedesca
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tività tipica. “La nuova filiale rappreinde Material Handling Italia, filiale senta una tappa ulteriore nella strategia nazionale di Linde Material Handdi sviluppo di Linde Material Handling ling, uno dei maggiori produttori mondiali di carrelli elevatori frontali e gamItalia” – ha dichiarato Andrea Lusvardi, ma da magazzino, ha aperto una nuoDirettore Business Development di Linva filiale diretta nei pressi di Bologna. de MH Italia “che si pone gli obiettivi Già operativa, è situata a Castelmaggiodi rafforzare la propria presenza sul re e destinata a servire le province di Bomercato di riferimento fino al raggiunlogna e Ravenna. gimento delle posizioni di leadership Si tratta della seconda filiale diretta, dogià consolidate in altri paesi europei, po la prima aperta due anni fa a Milaattraverso una sempre maggior viciLa nuova filiale diretta di Linde Material no, che si affianca alla fitta rete di Con- Handling Italia, situata a Castel Maggiore, al nanza al cliente in termini sia logistici cessionari esclusivisti Linde presenti su servizio delle province di Bologna e Ravenna sia di varietà di servizi offerti”. tutto il territorio nazionale. Nonostante l’attuale congiuntura ecoLa nuova sede si estende su una superficie di nomica sfavorevole, Linde Material Handling 1800 metri quadrati di cui 500 circa dedicati continua a investire in Italia in linea con il proa uffici e sala training polivalente. L’officina è getto di sviluppo concordato con la casa maallestita secondo gli standard che Linde ritiedre tedesca e con l’obiettivo di presentarsi, asne necessari per garantire un servizio Presieme alla longeva e preziosa rete di concesmium in linea con le caratteristiche tecniche sionari esclusivisti, come solution partner dei del prodotto. Particolare attenzione è stata dapropri clienti sul territorio nazionale. ta alla sostenibilità ambientale dell’immobile, in termini sia di energia utilizzata sia di evenAndrea Lusvardi, Direttore Business Development di Linde Material Handling Italia SpA tuali emissioni in atmosfera derivanti dall’at-
Immergas, il made in Italy tecnologico che si afferma nel mondo Dal 1998 è uno dei marchi leader in Italia nel settore delle caldaie a gas tradizionali e dal 2002 lo è anche nel campo delle caldaie a condensazione. La rete commerciale dell’azienda è presente in 30 paesi, con 8 filiali in Europa e una in Cina e con partecipazioni in importanti aziende in tutto il mondo
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esperienza di Immergas e di altre imprese italiane che hanno scelto la Slovacchia per avviare nuovi poli produttivi ha creato occupazione qualificata e una re-
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te di fornitori importante. È un segnale del buon made in Italy che può crescere nel mondo“. Così si è espresso l’Ambasciatore Italiano a Bratislava Roberto Martini dopo la vi-
sita allo stabilimento Immergas Europe a Poprad, in Slovacchia nel settembre scorso. All’incontro ha partecipato anche il presidente della Camera di Commercio Italo Slovacca Alberto Gerotto. A Poprad funzionano tre linee produttive per una capacità di oltre 500 caldaie al giorno e gli addetti sono 120 (con una proiezione di arrivare a 200 nei periodi di massimo impegno dell’unità produttiva). Il fatturato di Immergas Europe è passato da 6 milioni di euro nel 2008, anno di avvio della produzione a Poprad, a 29 milioni nel 2011 e la proiezione 2012 porta le vendite a oltre 30 milioni. Il piano di sviluppo su scala internazionale lanciato nel 2006 dalla Immerfin, che controlla Immergas e Immergas Europe, ha pienamente centrato gli obiettivi: Immergas Europe ha aperto nuove e concrete opportunità su mercati confinanti in via di ulteriore crescita (Romania, Ucraina, Ungheria, Polonia, ma anche su quelli più lontani come Iran, Russia e Cina) grazie a linee di prodotto progettate e realizzate sulla base delle esigenze specifiche di quei Paesi. La proiezione sul 2012 porta la produzione a 130mila caldaie. Il numero di addetti è salito da 40 nel 2008 a 120 nel 2012. Anche grazie alla presenza nel cuore dell’Europa, Immergas (nel 2011 il Gruppo Immerfin ha registrato un fatturato consolidato di circa 240 milioni di euro in aumento del 4% rispetto al 2010) guarda al futuro, al 2014, quando le sfide per il risparmio energetico e la sostenibilità diventeranno il vero fattore per competere rispettando le nuove normative europee in tema di climatizzazione domestica.
✽✽✽ Nata nel 1964 e specializzatasi rapidamente nella progettazione e costruzione di caldaie a gas per uso domestico, Immergas è oggi una realtà in costante espansione. La sede di Brescello (in provincia di Reggio Emilia) conta un organico di oltre 600 dipendenti e una superficie coperta di oltre 50mila metri quadrati. Dal 1998 Immergas è uno dei marchi leader in Italia nel settore delle caldaie a gas tradizionali e dal 2002 lo è anche nel campo delle caldaie a condensazione. La rete commerciale di Immergas è presente in 30 paesi, con 8 filiali in Europa e una in Cina e con partecipazioni in importanti aziende in tutto il mondo. Le unità produttive sono localizzate a Brescello e a Poprad per un totale di circa 650 dipendenti. Immergas vende all’estero il 60% della produzione totale che ammonta a 310mila apparecchi, un terzo nel comparto dei generatori di calore ad alta efficienza. Nel 2011 il Gruppo Immerfin che controlla Immergas e Immergas Europe ha registrato un fatturato consolidato di circa 240 milioni di euro (+4% rispetto al 2010). Immergas è la principale azienda della holding Immerfin, la quale controlla anche le filiali commerciali site in Inghilterra (Alpha Therm), Ungheria (Immergas Hungaria kft), Polonia (Immergas Polska), Turchia (Immergas Turkey), Slovacchia (Immergas s.r.o.), Romania (Immergas Romania), Cina (Immergas Beijing), Russia (Immergas ooo) e Grecia (Immergas Hellas), che Immerfin possiede al 100%.
Came premiata da Fondazione Cuoa La società trevigiana, insignita del premio “Azienda Amica”, svilupperà con la Business School vicentina anche il corso di formazione outdoor per i project leader, dedicato alle figure manageriale che si occupano di R&D
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mantenere standard produttivi di ame, azienda leader nel setalto livello. Operare nella realiztore dell’automazione, delzazione di prodotti ad alto valola sicurezza attiva e del controllo degli accessi automatici, si è re tecnologico richiede una conaggiudicata nell’ottobre scorso tinua valorizzazione dei propri il premio “Azienda Amica” concollaboratori e questa consapeferito dalla Business School Fonvolezza ha spinto la multinaziodazione Cuoa alle società del nale trevigiana a fare della forNord-Est che hanno saputo dimazione uno dei tasselli della stinguersi con particolari attività propria politica aziendale oriendi formazione dedicate alle ritata alla sostenibilità sociale, sorse umane. ambientale ed economica. Da sempre convinta che l'orienIl premio è stato ritirato da Elisa tamento all'innovazione e il ca- Sede del Cuoa, dove Came ha ricevuto il premio Menuzzo, Human Resources pitale umano sono gli ingredienti fondamentali per il sucManager di Came, che ha avviato una consolidata collacesso e la competitività di ogni azienda, da anni, Came imborazione con il Cuoa. Negli ultimi cinque tutta la divisiopegna risorse nel campo della formazione continua per acne commerciale di Came e numerosi manager della direcrescere la professionalità del proprio staff e la capacità di zione Risorse Umane, del Marketing, della Logistica e de-
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MERCATO gli Acquisti hanno seguito i corsi di formazione manageriale Job Leader. Came ha recentemente aderito anche a un progetto speciale promosso dalla Fondazione Cuoa, il corso di formazione outdoor per i Project leader che si occupano di Ricerca & Sviluppo. Il Sistema Job Leader by Cuoa è nato nel 2007 con l’obiettivo di far crescere in un’ottica manageriale le professionalità tecniche che governano i processi chiave aziendali. Si tratta di una significativa innovazione della metodologia didattica secondo una tecnologia competency- Elisa Menuzzo, Human based. In 5 anni oltre 500 sono le persone che Resources Manager di Came hanno frequentato i corsi.
✽✽✽ Came Cancelli Automatici SpA, azienda leader nella produzione di sistemi di automazione per ingressi residenziali, industriali, parcheggi e controllo accessi, è una società del Gruppo Came, leader nel settore del home & building automation e presente sul mercato con 480 tra filiali e distributori esclusivi in 118 Paesi del mondo. Oggi il gruppo di aziende di cui Came Cancelli Automatici fa parte, con sede a Dosson di Casier in provincia di Treviso, è fra i leader riconosciuti in Italia e nel mondo nel settore delle automazioni.
Pompe Lowara per l’Università di Mosca L
Due pompe serie SV forniscono l’acqua a biblioteca dell’Università Statale potabile, mentre altre due pompe dello Lomonosov di Mosca è un vasto stesso tipo fanno circolare l’acqua delcomplesso distribuito su un’area di 55.000 metri quadrati a cui accedono l’impianto di riscaldamento. Questa seoltre 36.000 studenti e 7000 laureati rie vanta una portata fino a 120 m3/h e che seguono corsi post-laurea. Questa una prevalenza fino a 330 m e trova nuova infrastruttura, costruita nel 2004 spesso impiego in altre applicazioni per commemorare i 250 anni dell’uniquali piscine o il pompaggio di liquidi versità, conserva importanti opere letteaggressivi. rarie storiche e i più recenti testi di conAltri interventi recenti di Xylem riguarsultazione. È dunque fondamentale che dano l’Olympic Residence a Limassol, i rigorosi requisiti riguardanti la tempe- Sistema HVAC Xylem con pompe Lowara per Cipro, e ancora a Mosca un complesso la biblioteca dell’Università Statale ratura e l’umidità dell’aria all’interno Lomonosov di Mosca residenziale multipiano. dell’edificio vengano rispettati e che la ✽✽✽ qualità degli impianti consenta di soddisfare le esigenze di un elevato numero di utenti tra personale e studenti. I prodotti Lowara fanno parte di Xylem (XYL), azienda gloLe pompe di ITT Lowara forniscono alla biblioteca un sibale leader nelle tecnologie idriche, che consente ai clienstema HVAC integrale in grado di gestire il riscaldamento, ti di trasportare, trattare, analizzare e utilizzare in maniera la ventilazione e l’approvvigionamento di acqua potabile. efficiente l'acqua per i servizi di pubblica utilità, i servizi Le pompe della serie FC e SV sono state fornite dal distriper l'edilizia residenziale e commerciale, le applicazioni butore russo di ITT Lowara, la Water Technics Moscow. Si agricole e industriali. L'azienda opera in oltre 150 paesi atè scelto questo tipo di pompe in quanto in grado di far frontraverso un numero consistente di marchi leader del merte a tutte le esigenze operative derivanti dalle fluttuazioni cato, mentre il personale garantisce una vasta esperienza della temperatura e di garantire l’affidabilità del sistema nel applicativa con un'attenzione particolare all'identificaziofunzionamento continuo. ne di soluzioni locali per le più complesse problematiche Le caratteristiche principali di queste serie di pompe sono mondiali legate all'acqua e alle acque reflue. Lanciata nel la comprovata affidabilità, costi di gestione ridotti e prezzi 2011 in seguito alla separazione dalle attività di ITT Corcompetitivi. La serie FC è la soluzione ideale per impianti poration legate al trattamento delle acque, Xylem ha sede di circolazione ad acqua calda e fredda ed è la forza dienegli Stati Uniti e vanta un fatturato annuo di 3,8 miliardi tro l’impianto di riscaldamento e l’impianto di ventilaziodi dollari e 12.500 dipendenti in tutto il mondo. ne della biblioteca. L’impianto di riscaldamento è munito Il nome Xylem deriva da un termine di origine greca che indi due pompe centrifughe in-line in ghisa serie FCS, mendica il tessuto delle piante preposto al trasporto dell'acqua tre l’impianto di ventilazione è azionato da due pompe moed è stato scelto proprio per mettere in risalto l'efficienza noblocco simili serie FCE. La serie FC vanta una portata tecnologica della nostra attività incentrata sull'acqua, colmassima di 190 m3/h e una prevalenza massima di 90 m, legandola al miglior sistema di trasporto idrico in assoluto, con girante in acciaio inox Aisi 316L. quello appunto presente in natura.
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RECENSIONI ALCHIMIE NELL’ARTE La chimica e l’evoluzione della pittura
Adriano Zecchina Zanichelli, 2012 Euro13,00
DIZIONARIO DEI MODI DI DIRE DELLA LINGUA ITALIANA
Monica Quartu, Elena Rossi, Hoepli Editore, 2012 Euro 19,90
IL DIZIONARIO DEL POP-ROCK Oltre 2000 artisti e 31.000 dischi dal vinile all’MP3
E. Gentile e A. Tonti (prefazione di Carlo Verdone), Zanichelli Editore, 2012 Euro 33,00
La storia dei pigmenti che i pittori hanno avuto a disposizione nelle diverse epoche, dal Paleolitico all’arte contemporanea, mostra come il progresso della tecnologia abbia influenzato la creatività degli artisti. Per secoli le sostanze coloranti, estratte in remote miniere o ricavate da piante e animali esotici, hanno viaggiato come preziosa mercanzia fino alle botteghe degli artisti. Soltanto di recente abbiamo imparato a fabbricare in laboratorio tutti i colori che siamo in grado di percepire. Si è passati così dai dipinti preistorici realizzati con due soli pigmenti ai gialli di Van Gogh sintetizzati dalla chimica dell’Ottocento fino al moderno colorificio che, con la sua tavolozza sconfinata, è luogo di delizia tanto per il pittore che per il chimico.
Come tutte le lingue vive, l'italiano recepisce di continuo nuovi modi di dire; alcuni si affermano, altri restano confinati a settori o ambiti specifici, altri ancora scompaiono rapidamente dall’uso. Tutti però costituiscono un vero e proprio specchio dei tempi. Oltre alle locuzioni di più antica origine (avere il bernoccolo della matematica, fare l'avvocato del diavolo), ci sono quelle più recenti del linguaggio giornalistico (macchina del fango, Milano da bere), relative alla politica (salire al Colle, quote rosa), alla giustizia (mani pulite, palazzo dei veleni) o al mondo del cinema e della televisione (missione impossibile, venti di guerra). Utile strumento di consultazione, questo volume è anche un’interessante e piacevole lettura alla scoperta, a volte imprevedibile, della strettissima relazione tra il linguaggio parlato e la storia, la cultura e le abitudini di vita della nostra società.
Di dizionari ne esistono tantissimi oggi in commercio e la parola che può spendere Zanichelli nel settore è sicuramente tra le più autorevoli. Varie sono stati i tentativi per poter racchiudere tanti anni di storia della musica in un’unica fonte istituzionale, ma probabilmente il dizionario in questione si prefigge un obiettivo più audace: indicizzare il pop-rock dalle origini fino ad oggi con un’ottica orientata agli artisti e ai singoli album da loro realizzati. Sono stati analizzati 2.000 artisti, 31.000 dischi e di ognuno è stata fornita una valutazione completa, sia in termini qualitativi che quantitativi. Qualcuno si chiederà se il concetto di dizionario cartaceo abbia ancora una validità oggi. Anche a questo Zanichelli ha voluto dare una risposta chiara accontentando gli appassionati della carta ma realizzando anche un piccolo sogno dei lettori più tecnologici: regalare un CDROM. La musica quindi che diventa un pezzo di storia.
QUI MILANO GIOVANI Trentenni emergenti di una generazione sommersa
SEMPRE PIÙ VELOCI Perché i fisici accelerano le particelle: la vera storia del bosone di Higgs
GIULIO IACCHETTI Research Experiences in Design
a cura del Master Professione Editoria 2012, LittleItaly, Edizioni MilanoExpo, 12,00 euro Ogni anno gli allievi del Master Professione Editoria dell'Università Cattolica di Milano si cimentano nella scrittura e nella redazione di un libro pubblicato poi dalla casa editrice milanese LittleItaly. Esce, a conclusione dell’edizione 2012, “Qui Milano giovani”, un libro che è frutto degli sforzi degli studenti e dei docenti che li hanno accompagnati, ma anche il risultato di giovani che hanno deciso di esplorare Milano per fare emergere quei “trentenni di una generazione sommersa”. Un progetto che nasce dalla voglia di dare la voce a giovani affermati o che si vogliono affermare in campi diversi, per conoscere idee, attività, iniziative che li vedono protagonisti e attori. A scovarli e intervistarli altri giovani, convinti dell'esistenza di una Milano nascosta. Questo lavoro apre lo sguardo su una generazione ricca di energie, che, con competenza e preparazione, lavora nel teatro, nel cinema, nel design e in tutte le attività che rendono Milano una città migliore, più attenta alla cultura e ai suoi cittadini.
Ugo Amaldi Zanichelli, 2012 Euro10,50 Nell’estate 2012 l’annuncio della scoperta del “bosone di Higgs” ha fatto conoscere a tutti il Cern di Ginevra e il suo grande anello sotterraneo LHC, la macchina più gigantesca mai costruita dall’umanità. Ma perché i fisici costruiscono acceleratori di particelle sempre più potenti? Che cosa vogliono scoprire? E quegli acceleratori servono soltanto a produrre conoscenza o hanno anche qualche applicazione nella vita quotidiana? Un protagonista della ricerca scientifica ripercorre un secolo di progressi, dalla storia curiosa della prima radiografia fino alla speciale particella che oggi spiega perché la materia pesa e la luce invece no. È un’avventura affascinante che ha anche straordinarie ricadute: da un lato permette di esplorare i primi istanti di vita dell’universo, dall’altro produce apparecchi capaci di diagnosticare le malattie e perfino di curare il cancro.
Alessandro Biamonti Ed. FrancoAngeli, 2012 Euro 18,00 RED - Research Experiences in Design è il nome di un ciclo di incontri e seminari nati all'interno del XXV ciclo di Dottorato in Design del Politecnico di Milano, in collaborazione con il Triennale Design Museum, con l'obiettivo di creare momenti di dialogo e confronto tra la comunità scientifica del Dottorato in Design e le esperienze del design come professione. Una grande opportunità per parlare della Ricerca come strumento per il Progetto. Giulio Iacchetti è un progettista di grande sensibilità, che fa continuamente, instancabilmente ricerca. La sperimentazione di Iacchetti va oltre le forme e i materiali, cimentandosi con il senso degli oggetti. Spesso nei nomi dei suoi progetti è infatti celata la chiave di lettura, che consente di comprendere in pieno il senso del progetto. Un approccio progettuale che, senza abbandonare il necessario pragmatismo del fare, si confronta con una più ampia e stimolante cornice antropologica.
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FIERE, CORSI E CONVEGNI
DA EFFETTUARE
EFFETTUATE
PROGRAMMA FIERISTICO DI ANIMA E DELLE ASSOCIAZIONE FEDERATE TRACCIA ANNO 2013 data 15-18 GENNAIO 24-27 GENNAIO 12-16 MARZO 20-22 MARZO 3-5 APRILE 8-10 APRILE 8-12 APRILE 9-12 APRILE 11-13 APRILE 15-17 APRILE 15-21 APRILE 17-18 APRILE 4-9 MAGGIO 8-10 MAGGIO 19-23 MAGGIO 21-23 MAGGIO 25-26 GIUGNO 16-21 SETTEMBRE 18-21 SETTEMBRE 23-27 SETTEMBRE 24-26 SETTEMBRE 26-28 SETTEMBRE 2-5 OTTOBRE
(*) B A B B B A B A B A T B T A A A B Qa A B B B
nome CHEMTECH +Pharma World Expo MACEF PRIMAVERA ISH OMC MADE IN STEEL ISH CHINA COMVAC/ Hannovermesse DJAZAGRO TERMOIDRAULICA CLIMA WETEX BAUMA METROLOGIA & QUALITA' IFFA SOLAREXPO + GREENBUILDING LIBYA BUILD SPS / IPC / DRIVES Italia VALVE WORLD EXPO AMERICAS SCHWEISSEN & SCHNEIDEN BAUMA AFRICA CERSAIE CHEM MED (RIC MACH) GIS Giornate Italiane del Sollevamento MADE
sede MUMBAI, India MILANO, Italia FRANCOFORTE, Germania RAVENNA, Italia MILANO, Italia SHANGHAI, Cina HANNOVER, Germania ALGERI, Algeria PADOVA, Italia DUBAI, U.A.E. MONACO, Germania TORINO, Italia FRANCOFORTE, Germania MILANO, Italia TRIPOLI, Libia PARMA, Italia HOUSTON. Tex., USA ESSEN, Germania JOHANNESBURG, S. Africa BOLOGNA, Italia MILANO, Italia PIACENZA, Italia MILANO, Italia
16-19 OTTOBRE 29 OTT-1 NOV. 17-18 OTTOBRE 18-22 OTTOBRE 6-9 NOVEMBRE 6-9 NOVEMBRE NOVEMBRE 9-12 DICEMBRE
B A A B A A A A
SAIE BOLOGNA, Italia PCV Expo (Pumps, Compressors, Valves) MOSCA, Russia TT Expo Mostra Convegno Trattamenti Termici e Tecnologie collegate PIACENZA, Italia HOST MILANO, Italia ECOMONDO RIMINI, Italia KEY ENERGY RIMINI, Italia S.I.T.P. Salon Int. Travaux Publics ALGERI, Algeria MS Africa middle east Marmomacc Samoter show IL CAIRO, Egitto
Associazioni di riferimento ANIMA / settori chimica FIAC ANIMA / settori 'comfort' ANIMA / settori energia AISEM, CICOF ANIMA / settori 'comfort' ANIMA, COMPO ASSOFOODTEC ASSOTERMICA, COAER ANIMA / settori energia- ambiente UCoMESA ACISM, UCISP ASSOFOODTEC ANIMA / settori energia ANIMA settori edilizia ANIMA - L'Industria Meccanica AVR ANASTA UCoMESA AVR ANIMA / settori chimica AISEM, UCoMESA ASSOFERMA, UNAC, ASSOSIC, CIADI, ASSOGRIGLIATI, UCoMESA AISEM, UCoMESA ASSOPOMPE, AVR, COMPO CICOF ASSOFOODTEC ANIMA ITALCOGEN UCoMESA UCoMESA
(*) frequenza : A=annuale, B=biennale, T=triennale, QA= quadriennale, QI=quinquennale
LEGENDA SIGLE ASSOCIAZIONI E UNIONI ACISM associazione costruttori italiani strumenti di misura; AQUA ITALIA associazione costruttori impianti e componenti per il trattamento delle acque primarie; AISEM associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione; ASSOFERMA associazione nazionale fabbricanti serrature ferramenta maniglie; ASSOFOODTEC associazione italiana costruttori macchine, impianti e attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare (costituita da: ACOMAG associazione costruttori macchine arredamenti attrezzature per gelato COMACA costruttori macchine per la lavorazione delle carni - UCIMAC costruttori macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar - UCMA costruttori macchine per l’industria alimentare - unione costruttori affettatrici, tritacarne e affini - unione costruttori impianti frigoriferi); ASSOGRIGLIATI associazione nazionale tra i produttori italiani di grigliati elettrosaldati e pressati in acciaio e leghe metalliche; ASSOPOMPE associazione italiana produttori pompe; ASSOSIC associazione italiana fabbricanti e commercianti prodotti antinfortunistici; ASSOTERMICA associazione produttori apparecchi e componenti per impianti termici; AVR associazione italiana costruttori valvole e rubinetteria; CICOF comitato italiano dei costruttori di forni industriali; CLIMGAS associazione costruttori e distributori di apparecchiature a gas per la climatizzazione; COAER associazione costruttori apparecchiature ed impianti aeraulici; FIAC unione fabbricanti italiani posateria, coltelleria, vasellame, pentolame e affini; ITALCOGEN associazione dei costruttori e distributori di impianti di cogenerazione; UCC unione costruttori caldareria; UCIF unione costruttori impianti finitura; UCoMESA unione costruttori macchine edili, stradali, minerarie e affini; UNAC associazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi per serramenti in genere
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FIERE, CORSI E CONVEGNI
Made in Steel e Fondazione Promozione Acciaio Accordo di cooperazione alla prossima edizione di Made in Steel (Milano 3-5 aprile)
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i fa più stretta la collaborazione tra Made in Steel e Fondazione Promozione Acciaio. La conference & exhibition della filiera dell’acciaio e la Fondazione hanno infatti siglato un accordo di cooperazione a tutto tondo in vista della prossima edizione di Made in Steel, che si terrà dal 3 al 5 aprile 2013 a Milano. La collaborazione si muoverà per favorire la partecipazione degli operatori del comparto costruzioni agendo su due fronti, in primo luogo con l’organizzazione di convegni: grazie all’accordo tra i due enti verrà approfondito il tema “building” in tutte le sfaccettature, in secondo luogo, si punterà ad incrementare la presenza di operatori alla parte fieristica di Made in Steel, favorendo così i contatti tra i fornitori di prodotti siderurgici (produzione di acciaio, distribuzione e prelavorazione) e gli utilizzatori (come le aziende attive nelle costruzioni, i progettisti e le committenze), al fine di agevolare il dialogo ed il confronto.
«Siamo molto soddisfatti di questa collaborazione – ha spiegato Fabio Rocca, consigliere di Made in Steel - fiera che da sempre raduna sotto lo stesso tetto i fornitori di prodotti siderurgici». Per l’edizione 2013 sono previsti approfondimenti tematici, oltre che sul comparto building, anche sull’automotive e su power & utilities. «L’acciaio è uno dei materiali più diffuso nelle costruzioni; un legame confermato anche dal fatto che il 50% della produzione siderurgica mondiale trova spazio in questo settore – ha dichiarato Simona Martelli, direttore di Fondazione Promozione Acciaio-. Grazie alla collaborazione con Made in Steel vogliamo rinnovare il legame che unisce da più di un secolo questi due mercati. Crediamo che per Fondazione Promozione Acciaio Made in Steel sia un’importante occasione per promuovere l’utilizzo dell’acciaio, forti della convinzione che possa allargare le sue prospettive di impiego nelle costruzioni». C.A.
CeMat 2014, la fiera diventa biennale La prossima edizione si terrà a Hannover dal 19 al 23 maggio
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partire dal 2014, il CeMat di Hannover si terrà ogni due anni. Di stretta intesa con il Direttivo del CeMAT e con l’Associazione partner dei costruttori tedeschi di macchine e impianti Vdma, e tenuto conto del desiderio unanime degli espositori, si è pertanto deciso che il salone dell’intralogistica verrà organizzato in futuro ad Hannover. Il CeMat 2014 si terrà ancora nei padiglioni 12, 13, 25, 26 e 27 del quartiere fieristico di Hannover. Si svilupperà dunque tutt’intorno all’area scoperta, così da garantire una panoramica ottimale ai visitatori lungo un comodo percorso circolare, sarà ripartita in cinque nuovi ambiti tecnologici: move & lift, store & load, pick & pack, logistics it e manage & service. Il settore move & lift sarà dedicato a tecnica dei trasporti industriali e del sollevamento e occuperà i padiglioni 25 e 26, i padiglioncini da 32 a 35 e l’area scoperta. Sempre in quest’ambito verrà proposto anche il Platformers World, che si terrà ancora una volta nel cuore del CeMat. Ci sarà anche un’ampia parte dell’offerta del settore store & load, che occuperà inoltre l’intero padiglione 13. Gli espositori metteranno in mostra impianti di scaffalatura, at-
trezzature aziendali, pallett, contenitori, sistemi di carico e impianti completi. Il settore pick & pack sarà invece interamente dedicato alla preparazione e all’evasione degli ordini e all‘imballaggio, e proporrà anche sistemi di misura, pesatura & dosaggio. Quest’ultima sezione dell’offerta sarà esposta nel padiglione 12, condiviso con logistics it. La piattaforma logistics it è stata allestita quest’anno per la prima volta nell’ambito del CeBit. Si è voluta infatti offrire ai produttori di software per la logistica una nuova possibilità di presentazione della loro offerta nella cornice del più importante appuntamento mondiale per l’economia digitale. Nel 2014 logistics it si trasferirà poi al CeMat. Il settore manage & service offrirà ai consulenti e ai service provider della logistica una tribuna per la presentazione delle loro proposte. E occuperà parte del padiglione 27. Questo settore espositivo sarà sostenibilmente potenziato dalla collaborazione con il salone Transport Logistic di Monaco. Messe München presenterà infatti per la prima volta ad Hannover, in occasione del CeMat 2014, uno dei settori tematici di transport logistic. C. A.
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NEWS Raccordi a innesto rapido
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omap presenta la n u o v a gamma di raccordi a innesto rapido in acciaio al carbonio elettrozincato “Tectite Carbon”. Progettata per l’utilizzo in impianti di riscaldamento e di raffrescamento a circuito chiuso e aria compressa non lubrificata, la nuova gamma di raccordi presenta alcuni particolari tecnici che assicurano elevate prestazioni e un utilizzo sicuro: nella zona dell’inserimento del tubo è presente un collare guida in polimero che facilita allineamento del tubo con il raccordo, eliminando ogni possibile rischio per l’o-ring di tenuta. Inoltre, una piccola clip in acciaio inossidabile garantisce la continuità elettrica necessaria per una perfetta messa a terra del sistema. I raccordi hanno il corpo in acciaio al carbonio RST34/2, gli o-ring di tenuta in EPDM e la ghiera elastica di bloccaggio in acciaio inossidabile. La gamma è attualmente composta da oltre 110 articoli, disponibili nei diametri da 15 a 54 mm. Pressione e temperatura di esercizio sono: 20 bar con temperature da -24 a +30 °C; 16 bar con temperature fino a +65 °C; 10 bar con temperature fino a +114 °C. www.comap-group.com
Azionamenti passo passo
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li azionamenti della “linea SW” di Ever Elettronica ora supportano anche i bus campo Ethercat e Pro-
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fibus in aggiunta ai tradizionali bus Canopen e Modbus. La linea è composta da azionamenti alimentabili con tensione continua o alternata e disponibili in un’ampia gamma di potenze. Inoltre, gli azionamenti sono compatti, dotati di I/O digitali e analogici, di diagnostica interna con registro non volatile degli allarmi, di efficaci protezioni contro sovracorrente, sovra e sottotensione di alimentazione e sovratemperatura. Da oltre 35 anni Ever Elettronica progetta e produce in proprio azionamenti che si distinguono per l’elevato grado di innovazione, qualità e flessibilità rispetto ai prodotti concorrenti nazionali ed esteri. Ad esempio, i drive sono progettati per il controllo di motori passo passo ibridi in modo silenzioso e con basse vibrazioni, sia nel tradizionale anello aperto sia in anello chiuso stepless, una tecnica di controllo del motore che non si limita semplicemente a verificarne la posizione alla fine del movimento ma realizza, tramite un encoder incrementale calettato sull’albero posteriore del motore, un controllo di posizione real-time, e che, regolando la coppia motrice come avviene nei tradizionali servoazionamenti brushless, aumenta le prestazioni dinamiche e termiche normalmente fornite da un motore passo passo pilotato in modo tradizionale. www.everelettronica.it
Paranchi a catena
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onecranes, specialista in gru e sistemi di sollevamento, presenta i nuovi paranchi a catena della “serie CLX”, al momento disponibili in tre versioni: CLX02 per portate da 63 a 320 kg; CLX05 per portate da 250 a 630 kg; CLX10 per portate da 1000 a 2500 kg. Dotati di una robusta struttura in alluminio, i nuovi paranchi sopportano cicli gravosi e hanno lunga durata. Inoltre, grazie alla nuova noce di carico, anche la catena di sollevamento ha una maggiore durata, mentre il nuovo riduttore di sollevamento, con lubrificazione permanente, permette una trasmissione della potenza nel rapporto di velocità di 6:1. Ulteriore caratteristica è l'elevato standard di sicurezza, grazie ai grup-
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pi freno e frizione, progettati in modo da evitare la caduta del carico in caso di guasto alla frizione. Tutti i componenti sono facilmente raggiungibili senza dover smontare altri pezzi e la parte elettrica è alloggiata su due schede compatte direttamente accessibili. Tutti i modelli rispettano la direttiva RoHS e possono operare a una temperatura da -20 a +50 °C. www.konecranes.it
Unità di recupero di calore
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e l l a gamma dei recuperatori di calore “Vort Prometeo” della Vortice, la nuova tipologia “Prometeo Plus” garantisce bassissimi consumi energetici e un’alta efficienza di recupero di calore. Queste unità sono installabili in posizione sia orizzontale sia verticale e sono ideali per appartamenti fino a 200 m2. Hanno la possibilità di essere facilmente integrati in una rete domotica residenziale (ModBus) e hanno un software facilmente aggiornabile tramite presa USB. A garanzia delle prestazioni e della qualità, queste unità hanno ottenuto la certificazione IMQ (Istituto Italiano del Marchio di Qualità). Le principali specifiche di prodotto sono: altissima efficienza di recupero del calore (fino al 92%); involucro esterno in polipropilene espanso; scambiatore di calore a flussi incrociati in controcorrente in polistirene; motori EC brushless, regolabili separatamente, ad altissime prestazioni e dai consumi estremamente ridotti grazie al controllo elettronico. www.vortice.com
Impagabile Avere sempre informazioni esclusive e raccolte alla fonte. Entra in iTunes e Google play e scarica la tua app. Consulta sul tuo smartphone 8850 profili biografici dei personaggi di maggiore rilievo e 5800 profili delle aziende e Istituzioni più rappresentative in Italia. Il nostro costante aggiornamento ti offre una visione reale di chi conta nel panorama economico, politico, sociale e culturale. News, comunicati stampa e interessanti contributi video. Uno strumento di lavoro imprescindibile, che porta nel mondo il valore, la competitività e affidabilità del nostro Paese. WHO’S WHO IN ITALY S.r.l. email: whoswhogc@whoswho.eu
www.whoswho.eu
NEWS Pompa di circolazione
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ylem presenta “Lowara Ecocirc”, nuova pompa di circolazione ad alta efficienza progettata per soddisfare le esigenze degli impianti di riscaldamento in applicazioni domestiche. È dotata di motore sferico a commutazione elettronica con un singolo elemento mobile, il gruppo girante/rotore. L’innovativo design a motore sferico permette alla pompa di funzionare al massimo delle prestazioni anche in seguito a un periodo di inattività, superando i problemi legati alle pompe tradizionali e a quelle di generazione precedente dove l’albero, se non utilizzato regolarmente, rischiava il blocco. Il motore sferico è privo di albero e richiede un solo cuscinetto autocentrante, cosa che contribuisce a mantenere al minimo la rumorosità nel tempo. Altre caratteristiche tecniche sono: la scheda elettronica con microprocessore a 32 bit; la ghiera che permette ogni rotazione fino a 360° della testa motore; il passaggio automatico tra la modalità funzionale a velocità variabile con regolazione continua della velocità manuale e quello a pressione differenziale. Inoltre, la pompa è dotata dell’innovativa tecnologia Xylem antibloccaggio, che separa completamente il fluido pompato dalle parti magnetiche fisse, prevenendo danneggiamenti e blocchi, offrono prevalenze di 4-6 m. È in grado di funzionare fino a 10 bar, permettono di far circolare fluidi a temperatura da -10 a +110 °C ed è dotata di 2 m di filo precablato. L’elettronica e gli elementi della pompa sono protetti dal sistema integrato antisurriscaldamento, che riduce automaticamente la velocità della pompa o addirittura ne interrompe il funzionamento, per poi riavviarla a intervalli di pochi minuti, impedendo all’unità di surriscaldarsi. www.xyleminc.com
Controllori di livello a ultrasuoni
Linee di distribuzione aria
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a Divisione Industry Automation di Siemens presenta i controllori di livello a ultrasuoni della serie “Sitrans LUT400” con precisione di misurazione di ±1 mm. Effettuano il controllo dei livelli nei materiali liquidi, solidi e fangosi in diversi settori industriali. Sono disponibili in tre modelli: “Sitrans LUT420” per il controllo di livello; “Sitrans LUT430” per il controllo di livello, di volume, di pompe e di portata; “Sitrans LUT440” per la misura di portata in canale aperto (che fornisce inoltre una suite completa di controlli di livello, di volume e di pompe). Gli operatori possono essere sicuri del
livello o della misurazione effettuata grazie agli algoritmi e ai filtri brevettati dei nuovi controllori. I controllori si distinguono per un’interfaccia utente intuitiva. Possono essere programmati in meno di un minuto grazie al grafico Quick Start Wizards. Il display retroilluminato è facile da leggere in qualsiasi condizione di illuminazione. Sonic Intelligence, la tecnologia di elaborazione dell’eco di Siemens per i controllori di livello a ultrasuoni, misura continuamente e regola il livello di rumore e le condizioni del processo in continua evoluzione. Tutti e tre i modelli sono compatibili con la linea completa di trasduttori Echomax di Siemens. Le capacità di datalogging consentono agli utenti di registrare e di rivedere i datalog o di trasferirli sul computer. www.siemens.it/industry
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eseo presenta le famiglie “AP” e “HBS”, sistema integrato da 12 a 110 mm di diametro per realizzare linee di distribuzione di aria compressa, vuoto, azoto e altri fluidi in pressione non pericolosi e colonne di discesa al punto di utilizzo.
L’assemblaggio dei tubi non richiede operazioni di filettatura o saldatura, in quanto tutte le parti sono unite tramite piastre di fissaggio e serrate con viti a esagono incassato. Questo innovativo sistema, combinato con la forma quadrata delle barre di alluminio, rende facili e veloci l’assemblaggio e la modifica di qualsiasi installazione. Rispetto ai tradizionali tubi di ferro zincato, rame e plastica, le tubazioni in alluminio estruso offrono numerosi vantaggi: leggerezza, assenza di ruggine, emissione di aria “pulita”, abbattimento dei costi di manodopera per manutenzione, drastica riduzione delle perdite d’aria. I sistemi di distribuzione Teseo sono costruiti rispettando i requisiti di sicurezza imposti dalle norme vigenti e vantano numerose certificazioni di prodotto. Oltre a fabbricare e commercializzare i propri prodotti, l’azienda supporta partner e clienti con la progettazione e il dimensionamento di impianti, lo studio di soluzioni su misura per macchine o linee di produzione, la consulenza normativa e la formazione di tecnici installatori o la supervisione durante l’installazione e i test. www.teseoair.com
Pompa multistadio per acqua
“W
ilo-Sub TWU 3” HS” della Wilo è una nuova pompa che può sollevare acqua fino a 150 m, con portata massima di 3 m³/h grazie alla elevata velocità di rotazione (fino a 8400 giri/min). Il sistema può essere alimentato in due modi: con connessione diretta alla rete elettrica oppure con connessione attraverso un convertitore di frequenza, che può essere posto all’interno del motore oppure installato esternamente sulle tubazioni. La pompa, con modalità di funzionamento sommersa, ammette un numero massimo di 30 accensioni l’ora, con temperatura del fluido da 3 a 35 °C e un flussaggio minimo del motore di 0,08 m/s. Installabile sia in orizzontale sia in verticale, ha un motore riav-
on/off. I DBD, con tecnologia inverter, hanno una potenza da 6,6 a 17 kW e sono disponibili in trifase da 9,9 kW (taglie 36, 48, 60), mentre i DAF hanno potenza compresa tra tra 7,0 e 16 kW con trifase da 10 kW (taglie 36, 42, 60). I monosplit di entrambe le serie operano sia in riscaldamento sia in raffrescamento e hanno diverse dotazioni di serie: telecomando remoto e a filo, servizio di autodiagnostica degli errori per una facile manutenzione, funzione “I feel”, per una ottimale gestione della temperatura locale. Ciascun monosplit può inoltre controllare fino a 16 unità, in optional anche con timer settimanale. www.airwell.it
Trasmettitori a muro
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volgibile realizzato in acciaio inox, il medesimo materiale utilizzato per la pompa, mentre giranti e diffusori sono in policarbonato. Altre caratteristiche tecniche sono: contenuto massimo di sabbia 50 g/m3; classe di protezione IP 58; alimentazione 230 V, 50/60 Hz. www.wilo.it
Monosplit canalizzabili
N
ella gamma della Airwell dedicata al light commercial (uffici, negozi, esercizi commerciali ecc.) vi sono i monosplit canalizzabili “DBD” e “DAF”, nella versione inverter oppure
ame, azienda all’avanguardia nel settore dell’automazione, della sicurezza attiva e del controllo degli accessi, presenta “Vivaldi”, il nuovo trasmettitore radio a muro per tende, tapparelle e schermi oscuranti, parte integrante della linea di accessori Art - Advanced Revolution Technology. Caratterizzato da una silhouette quadrata all’intern, che consente di programmare la movimentazione temporizzata di una o più tapparelle nelle diverse fasce orarie e settimanali, permettendo di sfruttare al meglio le condizioni di luce e di sole o di assicurarsi l’apertura o la chiusura degli avvolgibili in determinati momenti della giornata. La trasmissione del comando via radio consente di applicare il dispositivo in qualsiasi contesto abitativo senza dover necessariamente effettuare opere murarie complicate o invasive.
I modelli Vivaldi operano sulla frequenza 433,92 MHz, in perfetta compatibilità con i protocolli Came TAM e possono sfruttare le potenzialità di un sistema con modelli da 1 a 15 canali. L’affidabilità del radiocomando è garantita dalla segretezza del codice a 24 bit, con codifica a 4.194.304 combinazioni. Vivaldi è inoltre disponibile nella versione “Vivaldi Timer Wired 1” a 1 canale, via cavo, con il quale è possibile gestire il comando dell’automazione nel caso di applicazioni di motori con finecorsa meccanici. www.came.it
Calibro di misura
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offmann Group amplia la sua gamma di calibri di misura “Garant” con il calibro digitale e il calibro per misurazioni in profondità. Grazie a un particolare congegno elettronico in combinazione con una batteria al litio viene garantita una elevata durata, mentre un’uscita dati consente la semplice trasmissione del valore misurato al computer attraverso tre interfacce. Il calibro di misura è disponibile in quattro versioni da 150 a 300 mm, mentre il calibro per la misurazione in profondità è disponibile in due versioni di 150 mm e 300 mm. Tutti i modelli sono forniti di display LCD ad alto contrasto con quadrante di 8,5 mm di altezza, i modo da rendere più semplice e immediata la lettura e l’elaborazione dei valori misurati. Il display è commutabile in millimetri e pollici. Il sistema di misurazione contiene un “riferimento funzione blocco” che permette di memorizzare la posizione zero, limitando al minimo i rischi di malfunzionamento. Tutti i modelli rispondono ai requisiti di precisione della norma DIN 862. www.hoffmann-group.com
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NEWS Carrelli frontali elettrici
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otale sicurezza per l’operatore e basso costo di manutenzione: sono queste le doti principali dei carrelli elevatori “CAT Lift Trucks”, distribuiti in esclusiva per l’Italia da CGM (Compagnia Generale Macchine). La gamma CAT comprende una grande varietà di modelli adatti a tutte le esigenze applicative; come i carrelli frontali elettrici EP13-20(C)PN(T) e i transpallet elettrici “uomo a terra” NPP16N2, NPP18N2 e NPP20N2. In particolare, i primi grazie all’impiego di organi meccanici sigillati o dotati di grado di protezione IP54 e in virtù di una rumorosità di soli 66-67 dB(A), si prestano in modo ideale alle applicazioni in ambienti umidi o polverosi e assicurano il massimo comfort per l’operatore. La famiglia comprende 14 modelli atti a soddisfare qualunque esigenza del mercato, con valori di portata di 13, 15, 16, 18 e 20 quintali (tre ruote) e 16, 18
Addolcitori con rigenerazione proporzionale
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a tecnica “Cillit-Cyber” di Cillichemie tiene sotto costante controllo tutti i cicli operativi di un addolcitore contabilizzando tutta l’acqua addolcita che viene consumata, così come l’acqua per la rigenerazione, che avviene sempre in controcorrente. Il consumo di rigeneranti si riduce ulteriormente con gli addolcitori brevettati “Cillit-BA Pilot Cyber”. La particolare progettazione dell’elettronica di Cillit-Cyber consente di gestire in parallelo più addol-
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e 20 quintali (quattro ruote). Le macchine sono dotate di motori AC e alimentate con batteria a 48 V. Grazie alla loro eccezionale resistenza all’acqua e alla sporcizia, i carrelli possono essere completamente lavati con acqua e hanno ridotte necessità di manutenzione; gli interventi possono infatti essere effettuati a intervalli di mille ore.
Invece, la famiglia dei transpallet elettrici “uomo a terra” comprende tre modelli con portate di 16, 18 e 20 quintali. Grazie all’adozione di numerose soluzioni tecniche innovative, offrono elevata robustezza, lunga durata e una significativa riduzione dei costi di manutenzione. www.cgmcarrelli.it
citori (fino a quattro) effettuando rigenerazioni alternanti che l’elettronica gestisce automaticamente rigenerando ogni addolcitore secondo necessità (stato di esaurimento delle resine). L’esercizio sincronizzato richiede portate di acqua modeste per la rigenerazione, poiché volta per volta solamente un addolcitore della filiera può essere rigenerato, con il vantaggio che la portata di acqua addolcita e la disponibilità dell’acqua in generale non ne viene negativamente influenzata. Per esempio, con il modello “Cillit-Pilot Cyber 3901” con il sistema sincronizzato si raggiungono portate fino a 160 m3/h di acqua addolcita se necessario anche 24 ore su 24, fermo resta il ridottissimo consumo di rigeneranti e acqua di rigenerazione. In tal modo è possibile ammortizzare il costo dell’intero impianto, in certi casi anche in pochi mesi.
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www.cillichemie.com
Sistema lineare per carichi pesanti
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on il sistema "Drylin W" di Igus fu sviluppata anni fa un'alternativa conveniente ed esente da lubrificazione ai sistemi di guida lineare con cuscinetti a sfere. Il design flessibile e modulare, abbinato all’ampia varietà di accessori, garantisce già in fase di progettazione grande libertà realizzativa. La nuova versione del sistema disegnata per carichi elevati, nella nuova taglia 25, offre nuove possibilità di impiego per le versatili guide lineari, ad esempio nella costruzione di macchine agricole e autoveicoli ma anche nella tecnica medicale o in impianti di imballaggio. Come tutti gli altri prodotti della serie "Drylin W", anche questa nuova variante si compone di tre semplici elementi di base: il binario guida in alluminio anodizzato, i supporti in pressofusione di zinco e la lamina di scorrimento realizzata nel materiale tribologicamente ottimizzato iglidur J200. Il profilo doppio del binario guida (misura 25) presenta un diametro albero di 25 mm e un interasse tra gli scorrimenti di 120 mm. In questo tipo di progettazione è possibile sostenere carichi e coppie decisamente più alti (fino a 2 t) rispetto alle varianti finora disponibili. Già uno solo dei quattro corpi del pattino pressofuso può sostenere un carico statico max. di 480 kg. Lo scorrimento esente da lubrificazione di carichi elevati a basso attrito e minima usura è garantito dalla lamina di scorrimento in iglidur J200, appositamente sviluppata per l'impiego a basso attrito con alluminio anodizzato. Tutte e quattro le misure del sistema "Drylin W" sono semplici da montare, visto che la rotaia doppia risparmia all’operatore il laborioso allineamento di due guide o alberi paralleli. Sono disponibili rotaie con lunghezze fino a 4 m. Per corse più lunghe, basterà disporre una rotaia dietro l'altra, in quanto lo smusso praticato già in fabbrica consente agli elementi scorrevoli di scorrere da un binario all'altro. www.igus.it
Software di progettazione
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l software “SPAC Automazione 2013” di SDProget è dedicato a chi progetta e realizza macchine industriali e linee automatizzate. È sviluppato su tecnologia Autodesk OEM 2013, il nuovo motore grafico equivalente ad Autocad 2013. Consente una gestione centralizzata dei dati dei cartigli in quanto è stata implementata una funzionalità che permette al progettista di gestire in modo centralizzato tutte le informazioni che compaiono all’interno dei cartigli dei vari multifogli. Possiede un database anagrafica prodotti dinamico in grado di visualizzare i codici di prodotto più utilizzati snellendo notevolmente le operazioni di ricerca. Dispone di distinte materiali personalizzate in base a logica costruttiva dell’impianto. Per semplificare la suddivisione dei pro-
Tubo flessibile per acqua
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IX” è il nuovo flessibile per il segmento acqua realizzato da Parigi Industry, per collegare la rete idrica a caldaie, bruciatori e impianti a vapore nelle situazioni in cui sono richieste pressioni e temperature molto elevate. Si tratta di un tubo interamente me-
dotti tra le ditte esterne è data la possibilità di abbinare a ogni prodotto un “codice di distinta” che permette di raggruppare all’occorrenza i materiali in base a logiche non strettamente legate all’impianto ma in base alla sua realizzazione. Infine, oltre a interfacciarsi con tutti i software di stampa etichette e cartellini per la marcatura di componenti, fili e cavi, prosegue nel suo intento di garantire il massimo della portabilità dei dati integrando le informazioni provenienti dal software eXteem. Grazie alla collaborazione con Schneider Electric è ora possibile far disegnare in automatico da SPAC il quadro progettato con eXteem. www.sdproget.it
tallico con soffietto interno e treccia esterna a prova di corrosione perché realizzati in acciaio inossidabile. Questo ha permesso all’azienda di ottenere l’approvazione di SVGW, il rigoroso Istituto svizzero dell’industria del gas e delle acque. La produzione standard del flessibile comprende i diametri da DN 10 a DN 65, ma a richiesta, l’azienda è in grado di produrre tubi fino a DN 100. I principali dati tecnici sono: tubo in acciaio inox Aisi 321; treccia in acciaio inox Aisi 304 con diametro da 16 a 120 mm; raccordi in acciaio inox Aisi 303; raggio di curvatura da 70 a 450 mm; pressione d'esercizio da 5 a 30 bar; temperatura fluido di passaggio da -15 a +200 °C; foro sui raccordi da 9 a 100 mm.
Nuovo procedimento per saldatura MAG
S
AT - Swift Arc Transfer è un nuovo procedimento di Esab per la saldatura MAG ad alta produttività, con velocità molto al di sopra dei limiti della normale saldatura Spray-Arc. Produce cordoni di saldatura piatti, con buona penetrazione e senza incisioni. Un ulteriore vantaggio è il limitato apporto di calore, che si traduce in minori deformazioni. Il procedimento è stato sviluppato per saldatura robotizzata, automatica e meccanizzata ed è adatto per saldature d’angolo e a lembi sovrapposti su lamiere sottili e di medio spessore, in posizione piano-frontale. È basato sull’utilizzo del filo non ramato Esab OK AristoRod per saldatura MAG, fabbricato con tecnologia ASC (Advanced Surface Characteristics), il filo standard di riferimento per l’industria europea dei mezzi di trasporto. L’assenza di contaminazione del sistema di alimentazione del filo con particelle di rame e la speciale finitura superficiale consentono un avanzamento del filo sicuro e costante, oltre a un arco stabile anche ad alte velocità e con elevati valori di corrente. Il procedimento SAT™ utilizza generatori Esab a inverter con traina-filo Robofeed 3004, capace di velocità di alimentazione del filo fino a 30 m/min. Il controllore di processo Aristo U82 gestisce i parametri di saldatura. www.esab.it
www.parigispa.com
Gennaio/Febbraio 2013 - L’Industria Meccanica
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NEWS Sonda di livello immergibile
L
a nuova sonda di livello immergibile “Wika LH-20” ha dimensioni compatte (diametro 22 mm, idoneo per tubi da 1”) e si caratterizza per una elevata precisione (fino allo 0,1% anche nelle condizioni operative più severe). Come risultato delle numerose varianti di prodotto e funzioni di cui è dotata, la nuova sonda di livello si adatta a quasi ogni tipo di applicazione nel campo della misura di livello a contatto con il fluido. Oltre alla elevata precisione, la sonda ha un ridottissimo errore di temperatura. Inoltre, è disponibile con un sensore aggiuntivo per la misura di temperatura del fluido, il protocollo Hart e il campo di misura configurabile. Per la migliore resistenza ai fluidi più aggressivi, sono disponibili le versioni in acciaio inox o in titanio con cavi in PUR, PE o FEP. Nell’esecuzione specifica per acque potabili, la sonda è conforme alle normative KTW e ACS. Inoltre, è disponibile nella versione a sicurezza intrinseca per aree classificate a rischio di esplosione. www.wika.it
Condizionatori a dislocamento
I
l concetto di base del sistema di condizionamento con mandata aria a dislocamento si basa sul principio del moto naturale di convezione, cioè l'aria fredda occupa gli strati bassi dell'ambiente mentre l'aria calda occupa quelli alti. Questo concetto è stato sviluppato e applicato da RC Group per il condizionamento dell'aria dei locali tecnologici. Il sistema, definito “Heat
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Hunter” distribuisce aria fredda direttamente nell'ambiente all'altezza del pavimento e a bassissima velocità, mentre la aspira dalla parte superiore del condizionatore dove è più calda. Il sistema genera una forte stratificazione, con una differenza di temperatura di circa 10 K tra la parte fredda e la parte calda. Per ottenere una rilevante riduzione dei consumi energetici, le unità Heat Hunter possono essere dotate di un sistema automatico proporzionale di free-cooling gratuito, attuabile quando la temperatura ambiente è superiore a quella esterna. Il sistema di raffreddamento consente tre tipologie di funzionamento: free-cooling totale: è utilizzata solo aria esterna per raffreddare l'ambiente; free-cooling parziale: è utilizzata l'aria esterna per pre-raffreddare quella di ritorno dall’ambiente e il compressore per fornire il carico mancante; raffreddamento meccanico: è utilizzato il compressore per raffreddare l'ambiente. www.rcgroup.it
Strumento per prove su gas e acqua
C
on “testo 324” della società tedesca Testo è possibile eseguire tutte le misure per verificare le tubazioni gas e acqua, ma anche gli impianti fognari e i gruppi di riduzione pressione gas. Lo strumento è maneggevole e preciso, grazie al sensore di portata massica integrato e alla compensazione automatica della pressione barometrica. Il funzionamento dello strumento è semplice: grazie al collegamento con singolo tubo, può essere collegato velocemente alla tubazione da verificare impedendo errori di connessione. L’esecuzione della
L’Industria Meccanica - Gennaio/Febbraio 2013
prova è semplice e sicura grazie all’unità di riempimento gas che consente la pressurizzazione con il gas collegandosi in parallelo all’impianto. Con la pompa integrata per generare la pressione di prova fino a 300 mbar si possono eseguire in automatico le prove UNI 7129, UNI 11137:2012 e il calcolo del volume dell’impianto. Il display a colori e la presentazione grafica delle misure consentono una analisi dei dati veloce e panoramica. www.testo.it
Cannello ossitaglio
A
ir Liquide We l d i n g lancia il n u o v o cannello ossitaglio Mach HP per applicazioni automatiche, che consente di raggiungere prestazioni di velocità di taglio elevate (circa il 30% in più rispetto ai cannelli convenzionali) e con il range di qualità di taglio "1" in accordo con la norma ISO 9013, nonché di garantire una piena penetrazione della lamiera per spessori fino a 150 mm. Queste caratteristiche sono ottenute grazie alla sua forma specifica e a un’elevata qualità della lavorazione del canale di taglio. Inoltre, garantisce facilità d'uso, grazie alla presenza di punte che possono essere sostituite velocemente senza l'utilizzo di strumenti particolari ma mediante un sistema a baionetta. Un sistema specifico chiamato OxyCool può, durante la fase di surriscaldamento (prima dell'inizio del taglio stesso), inviare microiniezioni di ossigeno per raffreddare sia il canale di taglio della punta sia il cannello, al fine di prevenire ritorni di fiamma e scorie generate dal surriscaldamento. Tale dispositivo consente di aumentare la durata della punta (moltiplicato per 2) ed estenderne la qualità di taglio. Il nuovo cannello può lavorare con diverse tipologie di gas, tra cui: propano, metano, Flamal 29 & 31 e acetilene. www.airliquidewelding.it
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INSERTI ECONOMICI a cura dell’Ufficio Studi ANIMA Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tabella arancio) ultimo aggiornamento n. 668 – 1° Quindicina di gennaio 2013 - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 683 (gennaio-febbraio 2013) Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale (Tabella azzurra) ultimo aggiornamento n. 18 – 26 gennaio 2012 - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 675 (marzo 2012) Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personale Italia / estero (Tabella bianca) (1° gennaio 2013) - “settore industria meccanica varia ed affine” - “ settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia” - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 683 (gennaio-febbraio 2013) Per richieste urgenti contattare: alchieri@anima.it - abbonamenti@asa-srl.it
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Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe per prestazioni di personale in Italia SETTORE INDUSTRIA MECCANICA VARIA ED AFFINE Statistical survey on average tariff quotation for staff’s services in Italy SECTOR MECHANICAL AND ENGINEERING INDUSTRIES
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Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe per prestazioni di personale all'estero SETTORE INDUSTRIA MECCANICA VARIA ED AFFINE
Statistical survey on average tariff quotation for staff's services abroad SECTOR MECHANICAL AND ENGINEERING INDUSTRIES 1 gennaio 2013 / 1째 january 2013
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Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe per prestazioni di personale nei Paesi europei ed extra europei SETTORE IMPIANTI E COMPONENTI DI GRANDE DIMENSIONE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA Statistical survey on average tariff quotation for staff services in Europe and outside Europe SECTOR ENERGY GENERATION PLANTS AND LARGE COMPONENTS 1 gennaio 2013 / 1째 january 2013
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Relevés statistiques des cotations moyennes des tarifs pour les prestations du personnel en Europe et en dehors de l'Europe SECTEUR INSTALLATIONS ET COMPOSANTS DE GRANDES DIMENSIONS POUR LA PRODUCTION D'ENERGIE Estudio estadìstico de las cotizaciones medias de las tarifas por prestaciones del personal en Europa y fuera de Europa SECTOR INSTALACIONES Y GRANDES COMPONENTES PARA LA PRODUCCIÓN DE ENERGÍA 1° janvier 2013 / 1 enero 2013
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LISTINO PREZZI
MATERIALI DI INTERESSE DELLA MECCANICA VARIA N. 668 (Piazza di Milano)
1a QUINDICINA DI GENNAIO 2013
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