684 marzo aprile 2013
Poste Italiane Spa - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
684 marzo-aprile 2013 Fondata nel 1919
Pubblicazione bimestrale tecnico economica per gli atti dell’ANIMA Fe d e r a z i o n e d e l l e A s s o c i a z i o n i N a z i o n a l i d e l l a I n d u s t r i a M e c c a n i c a Va r i a e d A f f i n e
“Regole del gioco” del mercato europeo, sicurezza e sorveglianza I passi verso l’edilizia sostenibile
Rallentano i mancati pagamenti Il “forfaiting” per un export sicuro L’importanza della sicurezza nei prodotti casalinghi NUOVE TABELLE Listino prezzi materiali di interesse della meccanica varia Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale
PN GR TE IN
www.pneumaxspa.com 24050 LURANO (BG) via Cascina Barbellina, 10 Tel. 035 4192777 Fax 035 4192740-1
L’INDUSTRIA MECCANICA
SOMMARIO
Marzo/Aprile 2013 - n. 684
Ciò che sfugge alla logica è quanto v’è di più prezioso in noi stessi (Andrè Gide 1869-1951) in copertina Ferroli Spa – Via Ritonda 78/A – 37047 San Bonifacio (VR) - www.ferroli.it
Pubblicazione bimestrale tecnico-economica per gli atti di ANIMA Registrazione Tribunale di Milano N. 427 del 17.11.73 Direttore responsabile Giuseppe Bonacina - bonacina@anima.it Direttore editoriale Alessandro Durante - durante@anima.it Comitato Editoriale Michele Bendotti, Giuseppe Bonacina, Sandro Bonomi, Maurizio Brancaleoni, Alberto Caprari, Alessandro Durante, Paola Ferroli, Andrea Orlando, Mario Salvi, Emanuela Tosto Comitato Tecnico-Scientifico Pierangelo Andreini, Antonio Calabrese, Roberto Camporese, Pietro Luigi Cavallotti, Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis, Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva, Pietro Torretta, Giuseppe Zampini Direzione e Redazione ANIMA Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418500 - Fax 02/45418545 www.anima.it - anima@anima.it Redattore Carlo Fumagalli – fumagalli@anima.it Segretaria di redazione Cinzia Alchieri - alchieri@anima.it Impaginazione Fabio Lunardon - lunardon@anima.it Responsabile della pubblicità Mario Salvi - salvi@anima.it Gestione, amministrazione, abbonamenti e pubblicità A.S.A. Azienda Servizi ANIMA S.r.l. Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418200 - asaefa@tin.it Abbonamento annuo (6 numeri) Cinzia Alchieri Tel. 02/45418211 - alchieri@anima.it Italia 80 euro - Estero 110 euro Una copia Italia 8 euro - Una copia Estero 10 euro - Numeri arretrati il doppio Si comunica ai Sigg. abbonati che, avvalendosi del contenuto dell’art. 74 lettera c del D.P.R. 26.10.1972 N. 633 e del D.M. 28.12.89 la A.S.A. S.r.l. non emetterà fatture relative agli abbonamenti Stampa Bonazzi Grafica - Sondrio www.bonazzi.it
È vietata la riproduzione di articoli e illustrazioni de “L’Industria Meccanica” senza autorizzazione e senza citarne la fonte. La collaborazione alla rivista è subordinata insindacabilmente al giudizio della Redazione. Le idee espresse dagli autori non impegnano né la rivista né ANIMA e la responsabilità di quanto viene pubblicato rimane degli autori stessi. . ASSOCIATO ALLA UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA ROC N. 4397
DONNE E UOMINI AL TIMONE Sistema Confindustria e altre organizzazioni
4
ECONOMIA Sul mercato europeo semplificazione e sicurezza 6 Alessandro Maggioni Finanziamenti alle esportazioni: il forfaiting Hanz Giovanni Chiappetta e Massimo D’Andrea Mancati pagamenti in rallentamento L’acciaio italiano verso nuovi standard ambientali Carlo Fumagalli Dall’università il futuro dell’industria ANIMA/Assotermica Energia e ambiente, gli elementi per innovare l’edilizia Federico Musazzi ANIMA/Fiac Casalinghi, la fabbricazione dei prodotti comporta sicurezza e conformità Roberto Cattaneo ANIMA/Assoferma Niente panico, da oggi solo maniglioni CE INTERNAZIONALIZZAZIONE All’estero per creare valore Lucia Cerri ANIMA/Ciadi Il “silenzio” delle caldaie di teleriscaldamento Luca Lanzini
18
20
24
38
ANIMA/Progetto Dogana Facile L’Operatore Economico Autorizzato secondo la Dogana Europea 32 Alessandra Castaldo, Easyfrontier ANIMA/Ucc La “verità” sulle verifiche periodiche Arianna Veroni APPROFONDIMENTI TECNICI a cura dell’Area Tecnica ANIMA MERCATO • CABB Italia ha chiuso il 2012 nella stabilità • Turbina a flusso di marea • Dreager Safeety per la sicurezza antincendio • Turbina a zero emissioni e basso impatto acustico • Acqua, di generazione in generazione • Da quarant’anni al servizio della sicurezza
36
39
30 35 37 42 44 44
10
FIERE CORSI e CONVEGNI , INTERNAZIONALIZZAZIONE 42 • Programma fieristico di ANIMA e delle Associazioni Federate – Anno 2012 - Traccia anno 2013
14
NEWS
45
RECENSIONI
55
22
26
28
INSERTI ECONOMICI a cura dell’Area Comunicazione, Marketing e Ufficio Studi Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tab. arancio) ultimo aggiornamento n. 669 – 1° Quindicina di Febbraio 2013 Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale ultimo aggiornamento n. 19 – 14 gennaio 2013
DONNE E UOMINI AL TIMONE MICHAEL LEUCHTE NUOVO DIRETTORE VENDITE DI GEZE Lo scorso dicembre, Michael Leuchte ha assunto la responsabilità di tutte le attività di vendita nel mondo di porte, finestre e sistemi di sicurezza Geze, nonché della gestione di Geze Service. Il nuovo Direttore ha molti anni di esperienza di gestione delle attività di vendita di prodotti e soluzioni automatizzate. Ha gestito con successo la realizzazione di una serie di progetti strategici in questo campo, sia in Germania che a livello internazionale. La nomina di Leuchte ha lo scopo di consolidare ulteriormente la posizione dell'azienda nel mondo della fornitura di soluzioni integrate per porte, finestre e sistemi di sicurezza, con l’obiettivo di proseguire la crescita di Geze in un mercato dinamico caratterizzato da un ambiente sempre più competitivo e globalizzato.
NUOVE NOMIME E INCARICHI IN METELLI SPA Metelli Spa, in occasione dei 50 anni di attività, rinnova il proprio management e assegna nuovi incarichi e responsabilità a due componenti del proprio team: Renato Zerbini assume la carica di Business Development Manager della Metelli Spa, mentre Matteo Barcellandi diventa Sales & Marketing Manager per l’Aftermarket. Renato Zerbini nel corso della sua carriera in Metalli ha rivestito diversi ruoli tra cui da ultimo quello di Sales Manager Worldwide e ora assume la più strategica funzione di Business Development Manager. La seconda nomina è invece per Matteo Barcellandi che, dopo un periodo di inserimento ed affiancamento nel Marketing e nelle Vendite Aftermarket, ne diventa il responsabile a livello globale. La sua nuova funzione sarà a capo delle vendite Aftermarket sia dell’area italiana, che dell’estero.
CRISTIAN PREIATA È IL NUOVO DIRETTORE PER MACEF Cristian Preiata è il nuovo direttore di Macef (Salone Internazionale della Casa), ed assume la carica di Exhibition Manager. Laureato all’Università Bocconi, ha ricoperto numerose posizioni nelle funzioni sales & marketing in aziende del mondo casa, tra cui marchi storici internazionali quali Bormioli Rocco, Saeco, Bialetti, fino all’ultima esperienza come Direttore Commerciale in Prodir, azienda svizzera specializzata nel B2B degli strumenti di scrittura. Preiata porta oggi la sua esperienza nel mondo fieristico, all’interno di una manifestazione di settore tra le più importanti in Europa.
GIORGIO CAVAGNERA ELETTO VICEPRESIDENTE DI COGENA A soli due anni dall’ingresso di Spark Energy in Cogena, l’azienda riceve il primo riconoscimento ufficiale del settore con la nomina di Giorgio Cavagnera alla Vicepresidenza dell’Associazione. Giorgio Cavagnera, Amministratore Delegato di Spark Energy, azienda di Dsfgroup riferimento nel mercato della Generazione di Energia Distribuita, ha riscosso numerosi consensi durante l’Assemblea dei Soci Cogena (associazione italiana per la promozione della cogenerazione) lo scorso gennaio. L’impegno di Cavagnera sarà sicuramente finalizzato a rafforzare il sistema impresa tra gli associati, armonizzare il quadro normativo di riferimento (RIU e SEU), creare una cultura della generazione di energia distribuita, valorizzare le sinergie comuni con le altre associazioni e esportare il know-how e la qualità delle aziende italiane verso mercati internazionali.
DAVIDE CANAVESIO È STATO NOMINATO CONSIGLIERE UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE Davide Canavesio, amministratore delegato di Saet Group SpA e Presidente dei Giovani Industriali di Torino, è stato nominato Consigliere di UCIMU-Sistemi per produrre. Torinese, formazione internazionale, Canavesio guida dal 2006 Saet Group, l’azienda specializzata in trattamenti a induzione, con oltre 350 dipendenti, 5 sedi nel mondo. Dal 2010 è presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino e da agosto 2012 Amministratore Delegato di TNE-Torino Nuova Economia SpA.
4
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
Cillit® Parat e Neckar Cyber®
la nuova e futuristica gamma degli addolcitori Cillit®-Parat e Neckar Cyber® Addolcitori intelligenti con rigenerazione proporzionale statistica volumetrica ed economizzatore incorporato.
Ci l
neta B Pia
lu
® per u n lit
Apparecchi e prodotti conformi al DM 25/2012, al DM 174/2004 e al D.P.R. 59/2009
Neckar 58-228 Cyber
®
Parat 58-78 Cyber
®
Parat 32 Cyber
®
Impianti depurazione e trattamento dell’acqua Per maggiori informazioni rivolgetevi al vostro installatore di fiducia Cillichemie - Via Plinio, 59 - 20129 Milano - Tel. 02 2046343 r.a. - Fax. 02 201058
ECONOMIA Annunciati il 13 febbraio scorso da Antonio Tajani e Tonio Borg i dettagli sul tanto atteso “Product safety and Market Surveillance Package”, pacchetto sulla sicurezza dei prodotti e sorveglianza dei mercati
Sul mercato europeo semplificazione e sicurezza La proposta di Regolamento sulla sicurezza dei prodotti definisce una serie di norme volte ad assicurare la piena tracciabilità dei beni e prevede obblighi proporzionati e calibrati per tutti gli attori della filiera, mentre la proposta sulla sorveglianza del mercato dei prodotti ha come finalità la semplificazione della legislazione esistente. ALESSANDRO MAGGIONI E ANDREA PASQUINI
I
l Vice Presidente della Commissione, Antonio Tajani, e il Commissario responsabile per la Salute e i Consumatori, Tonio Borg, hanno presentato il 13 febbraio il pacchetto per la sicurezza dei prodotti (esclusi i prodotti alimentari) e la sorveglianza del mercato. Scopo dell’iniziativa, oltre alla razionalizzazione e alla semplificazione della materia, è garantire al consumatore che i prodotti acquistati siano sicuri. Ci si propone inoltre di dare un nuovo slancio al mercato interno, ridurre gli oneri per le imprese e incrementare la fiducia dei cittadini. Il pacchetto si compone di: • una comunicazione che spiega i vari elementi del pacchetto (COM(2013)74); • una proposta di Regolamento sulla sorveglianza del mercato dei prodotti (COM(2013)75); • un Piano pluriannuale per la sorveglianza del mercato dei prodotti (COM(2013)76); • una relazione sull’attuazione del Regolamento CE n.765/2008 (COM(2013)77); • una proposta di Regolamento sulla sicurezza dei prodotti per i consumatori (COM(2013)78); • un documento di lavoro della Commissione sull’accreditamento (SWD(2013)35); • un documento di lavoro della Commissione sulla sorveglianza di mercato (SWD(2013)36).
6
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
La proposta di Regolamento sulla sicurezza dei prodotti definisce una serie di norme volte ad assicurare la piena tracciabilità dei beni e prevede degli obblighi, proporzionati e calibrati, per tutti gli attori della filiera (fabbricanti, importatori e distributori). Il punto centrale della proposta è rappresentato dall’articolo 7, sull’indicazione di origine controllata, fortemente voluto dal Vice Presidente Tajani. In questo articolo si definiscono nuove disposizioni in materia di Made In. La proposta di Regolamento, infatti, prevede che, nel caso di beni prodotti nell’Unione Europea, l’impresa possa scegliere se apporre il marchio Made in Europe o Made In (più il nome dello Stato Membro) e che nel caso di beni prodotti in Paesi terzi sia presente il marchio Made In (più il Paese di origine). La proposta di Regolamento sulla sorveglianza del mercato dei prodotti ha come finalità la semplificazione della legislazione esistente e si basa sulla relazione dell’On. Schaldemose del Parlamento Europeo, che chiedeva appunto alla Comunità Europea regole più semplici. Con la proposta si vuole garantire un coordinamento maggiore e più efficace tra le Autorità di sorveglianza, tramite anche il potenziamento della Banca Dati Icsms e l’istituzione di un Forum europeo per la sorveglianza del mercato (accessibile su invito anche ai rappresentanti delle associazioni di impresa). Accanto alle due proposte di Regolamento, vi è anche un Piano di Azione, che prevede 20 iniziative da realizzare entro il 2015 dirette a rendere il mercato più sicuro per i consumatori. Le proposte saranno ora discusse in sede di Parlamento eu-
Meccanica europea a braccia aperte All’indomani dall’approvazione dell’importante pacchetto presentato dalla Commissione Europea ha così commentato Sandro Bonomi, Presidente di Orgalime: «Ringraziamo sentitamente il Vice Presidente Tajani per il grande lavoro svolto per il Made in che impatta fortemente sull'industria manifatturiera oltre che sull'attivazione di un'importante azione di Sorveglianza di Mercato e sulla Conformità dei prodotti a livello Europeo, è un primo importante passo verso la tutela delle produzioni manifatturiere europee e italiane in particolare. Riteniamo questa misura indispensabile anche per fare in modo che la meccanica raggiunga l'obiettivo del 20% di Pil Europeo». Così Adrian Harris, Direttore Generale di Orgalime: «Finalmente si è presentata l’opportunità di uniformare il terreno di gioco per gli operatori di mercato legittimati a farlo. Il pacchetto fornisce una solida base per costruire un sistema di sorveglianza del mercato che non soltanto tuteli i consumatori per gli aspetti della salute e della sicurezza, ma – per noi altrettanto importante - anche le imprese che investono molto tempo, energia e risorse per garantire che i loro prodotti siano conformi a tutta la legislazione europea, particolarmente per i settori ambiente ed energia. Ciò è fondamentale per riuscire a mantenere investimenti e posti di lavoro nel manifatturiero in Europa». Il pacchetto delinea meglio la linea di demarcazione tra prodotti di consumo non armonizzati e quelli soggetti a legislazione armonizzata, dando la precedenza a questi ultimi. Inoltre, le regole generali fissate dalle autorità di sorveglianza del mercato (Msa) sono più dettagliate, ivi compreso l’obbligo di intervenire in caso di non ottemperanza formale (non solo nel caso in cui si verifichi un rischio grave) o qualora l’operatore economico competente non possa essere identificato. La Commissione Europea avrà anche una più ampia giurisdizione con riguardo al monitoraggio e all’agevolazione dei compiti delle Msa, compreso un sistema di collaborazione reciproca fra le autorità stesse – costituendo una piattaforma alla quale si potranno invitare le parti interessate. Orgalime accoglie favorevolmente questo pacchetto, che dovrebbe rafforzare ulteriormente il recente quadro legislativo, in vigore dal 2010, sempre che gli stati membri lo recepiscano in ogni suo aspetto. Come avviene di solito in casi del genere, Orgalime rimane dell’idea che sussistano una o più criticità. Adrian Harris ha aggiunto: «Rimane ancora un elemento di incertezza dal punto di vista giuridico – un punto di vitale importanza per le aziende – nel caso in cui gli ispettori locali prendano arbitrariamente la decisione di bloccare un prodotto seppure conforme alla legislazione armonizzata Ue possa presentare un elemento di rischio. Ciò, accompagnato da qualche carenza legislativa relativamente ai requisiti di tracciabilità e di valutazione della conformità nella nuova regolamentazione sulla sicurezza dei prodotti per il consumatore, rischia di rendere vani i nostri sforzi di non peggiorare una legislazione Ue che svantaggia i costruttori locali».
ropeo e di Consiglio. L'entrata in vigore della nuova normativa è prevista per il 2015. Le due proposte di Regolamento costituiscono quindi il cuore del pacchetto della Commissione Europea; di seguito è presentato un primo approfondimento dei contenuti delle due proposte legislative. Proposta di regolamento sulla sicurezza dei prodotti Attualmente, questa materia a livello europeo è regolamentata dalla Direttiva 2001/95/CE sulla sicurezza generale dei prodotti, dalla Direttiva 87/357/CE sulla sicurezza dei consumatori e dal Regolamento 765/2008/CE. L’approvazione della proposta di Regolamento presentata dalla Commissione avrà come conseguenza l’abrogazione di queste due direttive. Il nuovo Regolamento si applicherà ai prodotti che rispettano almeno uno dei seguenti criteri: • prodotti destinati ai consumatori; • prodotti che possono essere usati dai consumatori;
• prodotti con cui i consumatori entrano in contatto nel quadro della fornitura di servizi ad essi rivolti. Tra le novità più importanti che saranno introdotte segnaliamo le seguenti. Obbligo di indicazione di Origine. L’art. 7 della proposta di Regolamento introduce l’obbligo di indicazione dell’origine, prevedendo che su i tutti i prodotti europei ed importati destinati ai consumatori venga indicata l’origine del prodotto, in base a quanto previsto dal Codice Doganale Comunitario. Inoltre, per i prodotti fabbricati in Europa sarà possibile scegliere, a discrezione del produttore, se apporre il “made in Eu” o il “made in” dello Stato membro. inoltre, se la dimensione o la natura del prodotto non lo consentono, sarà possibile indicare l’origine sulla confezione o su un documento di accompagnamento. Presunzione di sicurezza. L’articolo 5 definisce che un prodotto deve essere ritenuto sicuro se costruito in conformità ai requisiti imposti dalla legislazione europea o agli standard europei – pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’U-
Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica
7
ECONOMIA nione europea – ovvero alle norme degli Stati membri in cui è disponibile il prodotto. In questo modo acquista ancora maggiore importanza l’attività di normazione tecnica per la garanzia della sicurezza dei prodotti. Tracciabilità. L’articolo 15 della proposta di Regolamento è dedicato alla tracciabilità di alcuni prodotti, che, in ragione delle loro caratteristiche specifiche, sono suscettibili di causare dei seri rischi per la salute e per la sicurezza dei consumatori. Il sistema elettronico di tracciabilità, che richiede l’adesione da parte degli operatori economici coinvolti nella catena di produzione del prodotto (art. 15.2), consiste in una collezione e archiviazione di dati che permettono l’identificazione dei prodotti. Proposta di regolamento sulla sorveglianza del mercato La seconda proposta di Regolamento, presentata dalla Commissione all’interno del pacchetto del 13 febbraio, ha l’obiettivo fondamentale di creare un unico testo legislativo su questa importante materia, per ridurre il numero delle attuali norme sulla sorveglianza di mercato ed eliminare le attuali incertezze causate dalla sovrapposizione di norme. Con questo Regolamento, la Commissione intende stabilire in maniera univoca la sequenza del processo di sorveglianza del mercato disciplinandone la procedura, la pubblicazione e la notifica delle informazioni, l’individuazione dei prodotti a rischio, la valutazione del rischio e il coinvolgimento degli operatori economici, fino alle sanzioni. Di seguito gli elementi più importanti del provvedimento legislativo. Autorità di sorveglianza Ogni Stato membro deve istituire (o confermare) la propria autorità di mercato, definendone compiti, poteri e organizzazione. Vengono inoltre meglio delineati gli obblighi sia delle autorità di sorveglianza (tra i quali vi è quello di
stilare un programma da aggiornare almeno ogni quattro anni) sia a carico degli operatori economici, che devono fornire la documentazione e le informazioni sul prodotto qualora siano richieste dall’Autorità di sorveglianza competente. Controlli sui prodotti provenienti dall’Unione e sui prodotti provenienti da paesi terzi Nel caso in cui le autorità di sorveglianza di mercato abbiano sufficienti ragioni per credere che un prodotto immesso sul mercato presenti un rischio devono attivare una apposita procedura di valutazione del rischio. In conformità a tale valutazione saranno definite le eventuali azioni correttive che dovranno essere adottate dagli operatori economici coinvolti. Nei casi più gravi, le autorità di sorveglianza del mercato potranno adottare misure restrittive che saranno ritenute necessarie anche senza consultare prima l’operatore economico coinvolto. Scambio di informazioni e cooperazione La proposta di Regolamento si propone anche di uniformare le due procedure di intervento rapido attualmente esistenti, il Rapex (il sistema di allerta rapida) e le procedure di valutazione dell’Unione, che spesso si trovano a operare in parallelo creando delle sovrapposizioni. Sulla base della proposta, il Rapex diventerà l’unico sistema di allerta per denunciare i prodotti che espongono a rischio i consumatori. La proposta di Regolamento prevede infine l’istituzione di un Forum europeo sulla sorveglianza del mercato (Emsf) – che si riunirà ad intervalli regolari o su richiesta della Commissione e degli Stati membri, e sarà aperto alla partecipazione di esperti. Il Forum avrà il compito di facilitare lo scambio di informazioni sui prodotti che presentano un rischio e stimolare la cooperazione a livello europeo, con particolare riguardo alla tracciabilità e al ritiro dal mercato ❒ dei prodotti che presentano un rischio.
Compatibilità tra Made In e Wto Le nuove regole sul Made In, a differenza della vecchia proposta che la Commissione Ue ha ritirato, sono «perfettamente compatibili con il Wto» in quanto «non discriminatorie perché si applicano sia alle merci Ue che non Ue, quindi tutti i prodotti dovranno avere il marchio made in». Lo ha assicurato il Vice Presidente dell’esecutivo Ue Antonio Tajani, chiedendo all'Europarlamento di sostenere fortemente la proposta della Commissione, che risponde alle sua richiesta d’intervento. Il nuovo articolo 7 del regolamento adottato oggi dalla Commissione Ue, relativo all'obbligo dell’indicazione d’origine dei prodotti, fa riferimento, ha spiegato Tajani, alle norme esistenti che “consentono il riavvicinamento della legislazione per garantire il funzionamento del mercato interno”. L'intenzione è che le nuove norme possano entrare in vigore a partire dal 2015, ma devono prima ricevere l’ok di Parlamento e Consiglio Ue. L’Aula di Strasburgo lo scorso 14 gennaio aveva adottato una risoluzione con cui chiedeva alla Commissione d’intervenire per colmare il vuoto lasciato dal ritiro della sua precedente proposta sul Made In e, ha ricordato Tajani, per «garantire ai consumatori una corretta informazione sui prodotti acquistati».
8
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
La rete della Meccanica italiana 4
2
3 1 1 LINEA 1 - ENERGIA 2 LINEA 2 - MOVIMENTAZIONE E LOGISTICA 3 LINEA 3 - ALIMENTARE 4 LINEA 4 - INDUSTRIA
5
5 LINEA 5 - EDILIZIA 6 LINEA 6 - SICUREZZA 7 LINEA 7 - GAS
ANIMA
7
CONFINDUSTRIA
8 LINEA 8 - ACQUA
6
8
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nel vedere con occhi nuovi.” Marcel Proust
Milano, 25 marzo 2013 Circolo della Stampa - Corso Venezia 48 ore 10.00
Assemblea privata dei Soci ANIMA ore 11.30
Conferenza stampa
Presentazione dei dati di preconsuntivo 2012 e previsioni 2013 dell'andamento della meccanica varia in Italia
Interverranno: Marco Fortis, Vice Presidente Fondazione Edison Sandro Bonomi, Presidente ANIMA Illustrerà i dati congiunturali di preconsuntivo 2012 e previsioni 2013 del comparto della meccanica varia Andrea Orlando, Direttore Generale Federazione ANIMA
La partecipazione è solo su invito e previa conferma | Per informazioni: www.anima.it e www.industriameccanica.it
FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI NAZIONALI DELL'INDUSTRIA MECCANICA VARIA ED AFFINE
ANIMA/ASSOTERMICA Al Circolo della Stampa di Milano la presentazione del Rapporto Onre 2013: “1000 Regolamenti edilizi per il risparmio energetico”
Energia e ambiente, gli elementi per innovare l’edilizia È necessario intervenire sul settore edilizio con misure che riducano il consumo energetico e promuovere l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. In Europa l’utilizzo di energia è una fonte importante di emissioni, responsabile della maggior parte dei gas a effetto serra rilasciati in atmosfera. Di tutta questa energia oltre il 40% è consumato dagli edifici, come confermato dalla citata direttiva europea sul rendimento energetico in edilizia. Fondamentale un coordinamento nazionale per definire linee comuni e dare riferimenti agli operatori che operano su mercati globali. FEDERICO MUSAZZI, ASSOTERMICA
S
dare un contributo nel capire l’evoluzione di questi proi è tenuto lo scorso 8 marzo presso il Circolo della Stamcessi, in un contesto più ampio che è quello della direttiva pa a Milano il convegno di presentazione dell’Osservaeuropea sul rendimento energetico in edilizia, che introtorio Nazionale sui Regolamenti Edilizi, promosso da Creduce il concetto di “nuovi edifici a consumo quasi zero” a sme Ricerche SpA e Legambiente con il diretto coinvolgipartire dal 2019 per il settore pubblico e dal 2021 per quelmento di Assotermica. lo privato. L’Osservatorio, partito nel 2008 e ampliatosi negli anni, è Ancor prima tutti gli edifici dovranno essere pensati, prouna fotografia puntuale degli strumenti regolatori adottati gettati e costruiti per raggiungere precisi e certificati liveldai comuni italiani in materia di innovazione ambientale li di efficienza rispetto ai fabbisogni di ried energetica; ad oggi ne sono stati censiti scaldamento e di raffrescamento; ciò sioltre mille, per un’area che comprende più gnifica che spetterà al progettista raggiundi 20 milioni di abitanti, consentendo di ingere le prestazioni attese nel modo più efdividuare quanto sta accadendo nei diversi ficace attraverso un mix di soluzioni proterritori, le diverse spinte alle nuove tecnogettuali, impiantistiche, tecnologiche e di logie e i risultati raggiunti. isolamento. Dall’analisi è emerso un quadro estremaL’apertura dei lavori del convegno è stata mente eterogeneo e complesso nel quale le data da Paola Ferroli, Presidente di Assoteramministrazioni locali hanno definito nuomica, l’associazione federata ad ANIMA vi criteri e obiettivi che spesso hanno supeche ha svolto il ruolo di partner di Cresme rato la normativa nazionale, non solo per e Legambiente insieme al Consiglio Nazioquel che riguarda l’energia, ma anche pronale degli Architetti, a Federlegno, a Pvc Fomuovendo diversi interventi, ad esempio, di rum Italia e Uncsaal. risparmio, recupero, riciclo dell’acqua o utilizzo di materiali eco-compatibili. Paola Ferroli, (continua a pagina 12) L’Osservatorio Onre si pone l’obiettivo di Presidente di Assotermica
10
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
Tutti i numeri del Rapporto Onre 2013 Isolamento termico: è tra i punti fondamentali da affrontare per il contenimento dei consumi energetici delle abitazioni ed è un parametro trattato da almeno un Comune per Regione. Sono 782 quelli che prevedono obblighi sull’isolamento termico degli edifici. Tetti verdi: anche il ricorso a tetti verdi inizia ad essere inserito nei Regolamenti edilizi proprio per migliorare l’isolamento termico degli edifici. In 328 Comuni per le nuove edificazioni è incentivata e promossa la realizzazione di parte della copertura con “tetti giardino” per un miglior isolamento termico. Serramenti: per quanto riguarda i serramenti ad alta efficienza l’argomento viene affrontato in 439 Comuni, dei quali 386 obbligano a rispettare specifici parametri di trasmittanza, 64 incentivano miglioramenti nelle prestazioni. Isolamento acustico: 303 Comuni hanno deciso di affrontare l’argomento del corretto isolamento acustico negli edifici. Di questi, 220 prevedono un limite preciso alle emissioni acustiche da rispettare, 45 prevedono incentivi qualora si raggiungano livelli di isolamento acustico particolarmente elevati. Orientamento e schermatura degli edifici: sono 475 i Comuni che nei loro regolamenti affrontano il tema dell’orientamento e/o ombreggiatura delle superfici vetrate. In 324 Comuni i due requisiti sono obbligatori. Permeabilità dei suoli ed effetto isola di calore: sono 212 i Comuni che trattano la permeabilità dei suoli nei loro Regolamenti edilizi, punto fondamentale per impedire l’incremento delle temperature nella aree urbane, noto come effetto “isola di calore”, e di conseguenza per evitare un sempre crescente bisogno di impianti di climatizzazione nei mesi estivi. Materiali da costruzione locali e riciclabili: 446 sono i Comuni i cui regolamenti edilizi prendono in considerazione l’origine dei materiali e l’energia impiegata per la loro produzione. In 50 vengono proposti incentivi per realizzare edifici con materiali naturali e riciclati. Utilizzo fonti rinnovabili: risultati particolarmente importanti sono quelli raggiunti dalle energie rinnovabili. Infatti, in ben 856 Comuni italiani si parla dell’installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici. Di questi sono 638 quelli dove vige l’obbligo di installazione del fotovoltaico e 613 per il solare termico. Risparmio idrico: Sono 570 i Comuni che inseriscono il tema del risparmio idrico nei propri Regolamenti edilizi, di cui 505 prevedono l’obbligo, 15 incentivi ed i restanti 50 fanno semplice promozione. Recupero acque meteoriche: Il tema del recupero delle acque piovane, per la manutenzione delle aree verdi e per gli autolavaggi, è presente in 556 Comuni, in 449 di questi è un requisito obbligatorio. Recupero acque grigie: questo tema è presente in 199 Regolamenti ed in 39 se ne fa un requisito cogente sia nel caso di nuova costruzione sia in quello di ristrutturazioni importanti. Pompe di calore e caldaie a condensazione: Sono 22 i Comuni in cui si obbliga l’installazione di pompe di calore (in alternativa alle fonti rinnovabili) in 165 si fa promozione, mentre in 17 Comuni sono previsti incentivi. Contabilizzazione individuale del calore: sono 251 i Comuni che si occupano della contabilizzazione individuale del calore con impianto centralizzato di produzione. Tra questi, sono 208 quelli che ne fanno un requisito cogente per i nuovi edifici o in caso di nuova installazione del sistema di produzione di calore. Ventilazione meccanica: L’adozione di sistemi di ventilazione meccanica controllata è prevista in 345 Comuni. L’obbligo è presente in 105 Regolamenti edilizi, mentre in 30 casi il requisito è incentivato. Teleriscaldamento: In 200 Comuni viene espressamente richiesto nei Regolamenti edilizi di utilizzare la rete di teleriscaldamento qualora presente ad una distanza inferiore ai 1.000 metri. In 9 Comuni sono previsti incentivi. Certificazione energetica: 441 Comuni sottolineano nel proprio Regolamento l’obbligatorietà della certificazione energetica per gli edifici. Sono 38 quelli che prescrivono per i nuovi edifici e le ristrutturazioni l’obbligo di raggiungere almeno la classe B. Sono in tutto 84 i Comuni che incentivano poi i “salti” di classe energetica, ossia il passaggio delle prestazioni energetico-ambientali degli edifici da una classe più bassa ad una più efficiente.
Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica
11
ANIMA/ASSOTERMICA (segue da pagina 10) Paola Ferroli ha ricordato come, in Europa, l’utilizzo di energia sia una fonte importante di emissioni e sia responsabile della maggior parte dei gas a effetto serra rilasciati in atmosfera. Di tutta questa energia oltre il 40% è consumato dagli edifici, Lorenzo Bellinici, Direttore Cresme come confermato dalla citata direttiva europea sul rendimento energetico in edilizia, che sancisce il principio secondo cui è necessario agire prioritariamente in questo settore con misure atte a ridurre il consumo energetico e promuovere l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. I Regolamenti edilizi sono uno strumento importante in tal senso e alcuni comuni hanno saputo operare scelte virtuose, ma più in generale è importante che vi sia un coordinamento almeno a livello nazionale per definire delle linee comuni e dare dei riferimenti agli operatori che operano su mercati globali. Continuando il suo intervento, il Presidente di Assotermica ha affermato come l’industria nazionale del settore, tra i leader in Europa, sia già oggi pronta a cogliere le sfide future
poiché offre da anni soluzioni all’avanguardia agli altri Paesi europei (ad esempio la tecnologia delle caldaie a condensazione) che hanno saputo sviluppare filosofie e strumenti nell’ottica del risparmio energetico e del contenimento delle emissioni. Si sono susseguiti, poi, Edoardo Zanchini, gli interventi di Lorenzo Vice Presidente di Legambiente Bellicini, Direttore Cresme, con un’attenta valutazione degli scenari di mercato dell’edilizia alla luce dell’attuale crisi economica e di Edoardo Zanchini, Vice Presidente Legambiente, con una relazione sui contenuti veri e propri del Rapporto Onre. Il convegno è stata anche l’occasione per mettere a confronto l’esperienza dei comuni, grazie alla partecipazione di alcuni amministratori locali e per parlare delle prospettive dell’edilizia in materia di energia con i rappresentanti di Enea, Ance e degli architetti. Nella stessa giornata è stato anche lanciato un progetto itinerante di formazione sul territorio per gli operatori del settore (produttori, installatori, progettisti) con l’obiettivo di definire dei focus su specifiche aree geografiche oggetto d’interesse da parte dei Regolamenti edilizi.
Verso l’edilizia sostenibile I Regolamenti edilizi Il Rapporto Onre da 5 comunali si stanno dianni fotografa il cammostrando un’ottima biamento in atto nella chiave di lettura per filiera delle costruzioraccontare l’evoluzioni e ne racconta la cone verso l’edilizia sostante crescita (erano stenibile. 705 i Regolamenti soSono 1003 le realtà stenibili nel 2010, rilocali che hanno mospetto al 2009 il dato dificato i propri Regoè aumentato dellamenti edilizi per inl’80%). serire nuovi criteri e I parametri presi in obiettivi energeticoconsiderazione nell’aambientali in modo nalisi sono: isolamenda migliorare le preto termico, tetti verdi, stazioni delle abita- La crescita dei Comuni che hanno introdotto innovazioni energetico-ambientali nei utilizzo di fonti rinnozioni e la qualità del Regolamenti Edilizi vabili, efficienza enercostruito, con una getica degli impianti, spinta dal basso che riguarda grandi città e piccoli centri. orientamento e schermatura degli edifici, materiali da coComplessivamente sono oltre 21 milioni i cittadini che vistruzioni locali e riciclabili, risparmio idrico, recupero delvono nei Comuni dove sono in vigore questi strumenti inle acque meteoriche e delle acque grigie, isolamento acunovativi. stico, permeabilità dei suoli e effetto isola di calore, pre-
12
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
stazioni dei serramento, elettricità. ti, contabilizzazione Un importante ragiodel calore, certificanamento è quello rifezione energetica, rito ai nuovi obiettivi pompe di calore e calprevisti dalla Direttiva daie a condensazione, Europea 31/2010, perventilazione meccaniché tracciano i contorca controllata. ni di un’accelerazione Dal Rapporto si evince ancora più forte nella come i Regolamenti transizione verso uno sostenibili siano diffusi scenario nel quale il oggi in tutte le Regioni peso dei consumi italiane con forte preenergetici legati al setvalenza nelle Regioni tore delle costruzioni del centro-nord: è la si dovrà ridurre signifiLombardia infatti a cativamente grazie a mostrare la quantità Numero di Regolamenti edilizi per parametro affrontato - 2013 un rapido migliorapiù elevata di Comuni mento degli standard e virtuosi (318), seguita da Toscana (133) ed Emilia-Romagna a una fortissima integrazione delle fonti rinnovabili. (con 127). Le date sono precisamente individuate: dal 1° gennaio Il Rapporto 2013 si apre con un’analisi del Cresme sulla “ri2019 tutti i nuovi edifici pubblici costruiti in Paesi dell’Uqualificazione per l’efficienza energetica nell’edilizia, fra nione Europea, e dal 1° gennaio 2021 tutti quelli nuovi priritardi e grandi potenzialità”. vati, dovranno essere “neutrali” da un punto di vista enerOnre ricostruisce il quadro dei provvedimenti nazionali e getico, ossia garantire prestazioni di rendimento dell’invoregionali in materia di innovazione energetica e ambientalucro tali da non aver bisogno di apporti per il riscaldale e racconta una realtà a macchia di leopardo, in particomento e il raffrescamento oppure di soddisfarli attraverso lare rispetto ai riferimenti normativi che riguardano le prel’apporto di fonti rinnovabili. stazioni energetiche degli edifici e lo sviluppo delle fonti Importante anche l’entrata in vigore del Decreto 28/2011, rinnovabili. attuativo dal 1 giugno 2012. Con questo provvedimento in Ma ancora più rilevanti sono alcune situazioni in cui risultutto il territorio nazionale i nuovi edifici, e quelli in ritano evidenti le contraddizioni nelle indicazioni che ristrutturazione, devono obbligatoriamente fare ricorso all'eguardano, ad esempio, la certificazione energetica degli nergia rinnovabile almeno per il 50% dei consumi previsti edifici, e rispetto a chi può operare, su chi e come debba per l'acqua calda sanitaria. In aggiunta sarà obbligatorio controllare. soddisfare sempre da fonti rinnovabili la somma di parte dei La ricerca traccia il quadro della normativa in vigore in Itaconsumi previsti per l'acqua calda sanitaria, il riscaldalia e la strada che il nostro Paese dovrà intraprendere nei mento e il raffrescamento. prossimi anni per rispettare le Direttive europee in materia Oltre alle rinnovabili termiche il Decreto stabilisce vincoli di efficienza energetica in edilizia. importanti anche per la parte elettrica dei fabbisogni degli Tra le norme regionali più avanzate rispetto a questi temi edifici. sono da segnalare le Province Autonome di Trento e BolÈ infatti obbligatorio installare impianti da fonti rinnovabizano, dove la certificazione energetica è oggi una pratica li proporzionalmente alla grandezza dell’edificio. Inoltre conosciuta e diffusa e dove si è stabilito che per tutte le nuoper tutti gli edifici pubblici gli obblighi vengono incremenve costruzioni la classe tati del 10%. B deve essere, per tutti È presente inoltre un i nuovi interventi, capitolo dal titolo quella minima obbli“L’industria si raccongatoria. ta” con contributi di Da segnalare è anche Assotermica, Federlela Regione Emilia-Rogno, Pvc forum Italia e magna dove si è deciUncsaal, in cui vengoso di anticipare gli obno illustrati i vantaggi blighi di sviluppo delle ambientali e economienergie rinnovabili ci di serramenti e inprevisti dal Decreto volucri ad elevata effi28/2011 e quindi di cienza energetica e soddisfare una percendegli impianti di clituale crescente dei fabmatizzazione, delle bisogni di riscaldacaldaie a condensamento, raffrescamen- La distribuzione geografica dei Comuni di Onre zione. ❒
Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica
13
ANIMA/FIAC Si è svolto all’interno di Macef, il 24 gennaio scorso, il workshop “Materiali a contatto con gli alimenti Sicurezza nei casalinghi”, organizzato da Fiac, Camera di Commercio di Milano, Istituto Tifq, Consorzio Pascal
Casalinghi, la fabbricazione dei prodotti comporta sicurezza e conformità Obiettivo: ampliare il dialogo già aperto tra Camera di Commercio e grande distribuzione anche ai fabbricanti di utensili e macchine interessati alla filiera della grande distribuzione, in particolare nel caso di produzione di pentole. La pentola a pressione rappresenta un caso particolare: deve essere infatti applicata la direttiva Ped (che regolamenta i prodotti sottoposti a pressione), con la conseguenza di generare adempimenti e tutele ulteriori per il costruttore rispetto a quelli previsti per gli altri prodotti. ROBERTO CATTANEO
I
cui la norma non è rimasta indifferente. temi che riguardano la produzione di pentole sono soPer quanto riguarda le disposizioni di applicazione genestanzialmente due: il primo riguarda l’idoneità dei prorale si possono dividere le norme prescrittive, che impondotti al contatto con gli alimenti, il secondo riguarda le norgono l’uso di materiali specifici per il contatto con gli alime che disciplinano la costruzione del prodotto e tutelano menti, da quelle di tutela, che sono invece volte a imporre gli utilizzatori, professionali e non professionali. i criteri che devono essere rispettati dai prodotti immessi sul Queste norme sono applicabili a tutti gli utensili per cucimercato per evitare che na che sono destinati al sia messa in pericolo la contatto per gli alimenti. sicurezza delle persone. C’è però un caso particoLa principale norma di lare: la pentola a pressiotutela prevista dall’ordine, a cui deve essere apnamento per i prodotti plicata una direttiva di non disciplinati da diretprodotto, quella sui protiva specifica è la direttidotti sottoposti a pressiova sulla sicurezza genene, acronimo Ped, che rale dei prodotti (Diretticomporta adempimenti va 2001/95/Ce del Parlae tutele ulteriori rispetto mento europeo e del a quelli previsti per gli alConsiglio, del 3 dicemtri prodotti. bre 2001, relativa alla siIl fatto che sia un prodotcurezza generale dei proto sottoposto a pressione dotti) insieme con la dicomporta l’insorgere di rettiva comunitaria sulla un pericolo specifico a Sala del workshop “Sicurezza dei casalinghi”
14
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
Materiali a contatto con alimenti L’Istituto Tifq traccia un quadro normativo Le aziende produttrici di oggetti e tecnologie destinate al contatto con alimenti hanno l’obbligo di verificare e garantire l’idoneità dei materiali utilizzati come prescritto dalle normative comunitarie e nazionali di riferimento. Per quanto riguarda i materiali a contatto, il Regolamento (Ce) n.1935/2004 stabilisce i requisiti generali cui questi devono rispondere e richiede inoltre di garantire la tracciabilità dei materiali e degli oggetti per facilitare il controllo e il ritiro dei prodotti difettosi, le informazioni ai consumatori e l’attribuzione delle responsabilità; i materiali e gli oggetti immessi sul mercato comunitario devono essere individuabili da un sistema adeguato che ne consenta la rintracciabilità mediante l’etichettatura. Inoltre, il Regolamento impone che i materiali e gli oggetti che entrano in contatto con gli alimenti siano corredati da una dichiarazione scritta attestante prove e controlli effettuati che deve essere resa disponibile qualora le autorità competenti la richiedano. Dal 1 agosto 2008, con l’entrata in vigore del Regolamento (Ce) n. 2023/2006, i produttori di materiali a contatto con gli alimenti (o gli importatori, nel caso di materiali importati da paesi extra Ce) sono tenuti a dimostrare di applicare le GMP - Good Manufacturing Practices. In termini pratici questo si traduce nel rispetto da parte di produttori e importatori (se gli oggetti provengono da paesi extra Ce) dei seguenti punti: - fabbricare e controllare materiali e oggetti in modo da assicurarne la conformità alle norme e agli standard qualitativi, garantendo che il loro utilizzo non comporti rischi per la salute umana; - istituire e mantenere sistemi di gestione e controllo della qualità efficaci e documentati; - elaborare, conservare e rendere disponibili alle autorità preposte un'adeguata documentazione riguardante le specifiche, le formulazioni e i processi di fabbricazione a dimostrazione della loro correttezza per la conformità e la sicurezza di materiali e oggetti finiti.
responsabilità da prodotto difettoso e, infine, la direttiva rerischi per la salute. È una procedura particolarmente adatlativa alle condizioni di garanzia riservate ai contratti stita ai rischi che possono derivare dall’uso di materiali non pulati tra un professionista ed un consumatore non profesidonei al contatto con gli alimenti, in grado di contaminasionale. re gli stessi e di conseguenza interferire con la salute dei Tutte norme, queste, che in Italia sono incluse nel Codice consumatori. del consumo, Decreto lePer quanto riguarda il cagislativo 6 settembre so della pentola a pres2005, n. 206. sione, soggetta ad una In questo quadro merita specifica direttiva di prouno speciale richiamo la dotto, si può aggiungere particolare attenzione alle tutele appena deche l’Unione Europea scritte quella ulteriore, dedica alla sicurezza dei prevista dallo specifico prodotti, diversi dagli alicontrollo di mercato rimenti, e che conferisce servato ai prodotti disciefficacia concreta alla plinati da direttiva. Quevolontà di avere sul mersto controllo coinvolge cato prodotti sicuri per il direttamente il Ministero consumatore. La Ue ha dello Sviluppo economiistituito un sistema di alco, che è chiamato a prolerta rapido(1) che si innunciarsi sulle carenze di conformità dei prodotnesca su segnalazioni di ti che devono essere prodotti che presentano Polo fieristico di Rho-Fieramilano, sede dell’edizione di gennaio di Macef (1) http://ec.europa.eu/consumers/dyna/rapex/rapex_archives_en.cfm
Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica
15
ANIMA/FIAC Scegliere una pentola a pressione, cosa controllare Dispositivo di controllo della pressione È un dispositivo che ha lo scopo di stabilizzare la pressione all’interno dell’attrezzatura durante l’utilizzo. Il più comune è quello a peso, ma in commercio si possono trovare differenti sistemi. Spesso tale dispositivo funge anche da dispositivo di decompressione. Indicatore di pressione È un dispositivo visivo e/o acustico atto a segnalare l’esistenza di pressione all’interno della pentola. Alcuni produttori hanno scelto di utilizzare l’indicatore di pressione, o completamente rosso o solo con l’apice di colore rosso, ma è possibile trovare apparecchiature con sistemi differenti. Questo dispositivo ha la funzione di permette all'utilizzatore di accertarsi facilmente che l'apertura non presenta alcun pericolo. In alcuni casi quest’ultimo dispositivo è accoppiato al sistema di sicurezza all’apertura. Dispositivo di sicurezza È un dispositivo che ha lo scopo di evitare che la pentola superi la pressione di sicurezza. Ciò può avvenire per un malfunzionamento del dispositivo di controllo di pressione dovuto, nella maggioranza dei casi, all’otturazione dello stesso per mancanza di manutenzione e/o pulizia. Il dispositivo di sicurezza deve essere progettato in modo da evitare che, una volta intervenuto, il getto diretto di vapore possa colpire l’utilizzatore, i manici della pentola e comunque non deve spegnere la fiamma del bruciatore a gas regolata sul minimo. Dispositivo di decompressione È un dispositivo per ridurre la pressione interna della pentola mediante una fuoriuscita del vapore accumulato. Ciò deve avvenire senza alcun pericolo per l’utilizzatore. Sistema di sicurezza all’apertura È un dispositivo, manuale o automatico, destinato ad impedire l’apertura della pentola quando essa è in pressione. Il sistema di bloccaggio serve per impedire l'apertura accidentale del coperchio quando la pentola è in pressione: ciò per evitare il rischio di proiettare, oltre al coperchio, il contenuto bollente della pentola. Molti costruttori hanno scelto di accoppiare tale dispositivo con il dispositivo indicatore di pressione. Fintanto che l’utilizzatore non interviene azionando il dispositivo di decompressione togliendo pressione, l’indicatore di pressione impedirà l’apertura tramite la maniglia del coperchio.
marcati Ce, e che devono rispettare criteri di fabbricazione e sicurezza obiettivi previsti dalla direttiva. Può completare questo quadro sintetico l’intervento, relativamente recente, della Ue sulla necessità di rendere più significativo il ruolo del fabbricante e della marcatura Ce dei prodotti oggetto di direttiva. Con il Nlf of marketing of products, che si esplicita con tre diversi provvedimenti di fonte comunitaria, intende rafforzare e meglio coordinare gli strumenti per il controllo del mercato in vigore nell’Unione Europea. ✽✽✽ Si può concludere che quindi esistono gli strumenti normativi per assicurare che sul mercato siano immessi prodotti conformi alle norme e quindi sicuri, il problema è come dare una concreta attuazione a queste norme, considerato che questo compito non può essere affidato unicamente alle autorità di controllo.
16
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
È evidente che se l’applicazione delle norme di prodotto e l’attività di verifica sulla effettiva applicazione non diventa un elemento essenziale dei rapporti tra gli operatori di mercato non si può evitare che vengano commercializzati prodotti. La fabbricazione dei prodotti comporta la responsabilità della loro conformità alle norme. Occorre chiedersi se tutti i fabbricanti che si assumono questa responsabilità sarebbero in grado di sostenerla, nel caso fossero chiamati a rispondere concretamente di situazioni pericolose che si possono verificare sul mercato. Purtroppo non tutti i soggetti che si presentano sul mercato come fabbricanti, termine che comprende gli importatori di prodotti extra Ue, sono in grado di assumersi le responsabilità che sono state appena evidenziate, né dal punto di vista tecnico, né da quello economico/finanziario. Per questo riteniamo che sia necessario alimentare, su questi argomenti, una maggiore complicità e condivisione tra tutti gli operatori, con incontri simili a quello che abbiamo organizzato oggi. ❒
Water • To live • To work • Together
Produzione di energia
Acquedottistica
Industria
Irrigazione / Bonifica
Acqua di mare
Fish farming
High Flow Line è la nuova linea di prodotti e soluzioni dedicata al pompaggio di grandi portate d’acqua. I prodotti di questa gamma sono interamente concepiti, ingegnerizzati e costruiti per rispondere a tutte le esigenze di pompaggio, con una scelta che permette ai progettisti e agli utilizzatori di ottimizzare prestazioni e costi di esercizio. Sono prodotti studiati per garantire altissimi livelli di efficienza, durata e affidabilità.
exclusive on: www.caprari.com
210x297 HIGH FLOW ita.indd 1
Per ogni progetto, High Flow Line offre la soluzione più idonea e con il miglior LCC - Life Cycle Cost. Poiché ogni impianto è unico, fin dalla fase di progettazione vengono applicati i seguenti criteri guida: • selezione del prodotto più centrato all’applicazione • miglior rendimento ottenibile • affidabilità del sistema per limitare al minimo la manutenzione • durata nel tempo a garanzia dell’investimento.
17/02/12 11.59
ECONOMIA Il Progetto “Estero sicuro”, presentato da ANIMA in collaborazione con lo Studio Legale Mondini Rusconi e ProActiva Consulting, fornisce assistenza alle imprese del settore manifatturiero impegnate nei mercati esteri
Finanziamenti alle esportazioni: il forfaiting Nell’ambito di un mercato sempre più internazionale esistono strumenti di finanziamento pensati per tutelare gli interessi di tutti i soggetti coinvolti da rischi di credito o di cambio. Ad esempio cedendo a una banca il credito nei confronti di un acquirente straniero. In questo modo è possibile dilazionare i pagamenti per i compratori, garantire al venditore liquidità a breve termine, alleggerire le poste di bilancio. HANZ GIOVANNI CHIAPPETTA E MASSIMO D’ANDREA
I
l mercato attuale, caratterizzato da una forte spinta alla globalizzazione, consente e impone alle imprese di estendere il commercio dei propri prodotti anche a livello internazionale. La concorrenza sui mercati esteri, sempre più accesa, impegna le imprese esportatrici italiane a concedere condizioni sempre più vantaggiose ai compratori esteri, tra cui anche dilazioni di pagamento. Se da un lato vi è dunque la necessità di operare in un mercato globale, dall’altro vi sono i rischi che questa attività comporta, come per esempio il rischio di credito o di cambio. Esistono strumenti legali e finanziari che consentono di eliminare, o quanto meno contenere, detti rischi. Uno di questi strumenti è il forfaiting, attraverso il quale l’esportatore italiano offre al compratore straniero una dilazione di pagamento e trasferisce il rischio del credito nei confronti del compratore a un terzo (generalmente, una banca). L’operazione di forfaiting Nella prassi commerciale capita sovente che il compratore chieda al fornitore che gli venga concessa una dilazione di pagamento delle merci acquistate. L’operazione di forfaiting è volta a eliminare il rischio del credito, che altrimenti rimarrebbe in capo al venditore che concede la dilazione di pagamento. Infatti, questo strumento consente al venditore di cedere a una banca il credito nei confronti di un acquirente straniero. La cessione
18
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
del credito, derivante da esportazione di beni o prestazioni di servizi, avviene pro soluto, ossia senza rivalsa della banca verso il precedente titolare cioè il venditore esportatore, qualora il compratore non dovesse onorare il proprio debito. La banca cessionaria del credito corrisponde al venditore esportatore un importo che corrisponde al valore del credito vantato al netto delle competenze bancarie (definito netto ricavo, il cui ammontare è determinato principalmente dalla percentuale del tasso di sconto decisa dalla banca) e, da quel momento, l’esportatore diventa completamente estraneo alla sorte del credito: la banca non può esercitare azioni di rivalsa nei suoi confronti. In questi casi, la banca solitamente acquista dall’esportatore il credito con scadenza dilazionata incorporata in titoli di credito, generalmente di natura cambiaria, redatti sui moduli uniformi delle cambiali internazionali. I vantaggi dell’operazione di forfaiting Il forfaiting, dunque, permette al venditore: - di offrire al compratore la possibilità di pagare in modo dilazionato; - di avere un incasso immediato e dunque liquidità a breve termine; - di alleggerire le poste di bilancio, migliorando così l’indice di liquidità e la capacità di indebitamento; - di eliminare il rischio di credito; - di eliminare gli eventuali rischi di cambio.
Progetto “Estero sicuro” Assistenza strategica, finanziaria, legale e fiscale per chi opera con l’estero. La Federazione ANIMA, in coerenza con il costante impegno nella spinta all'internazionalizzazione, presenta un progetto molto attuale e in cui crede profondamente: il Progetto “Estero sicuro”, con l’obiettivo di fornire, in collaborazione con due Partner estremamente competenti nell’ambito dell’internazionalizzazione: Studio Legale Mondini Rusconi e ProActiva Consulting, assistenza specializzata su tutti gli aspetti di business strategico, legali, finanziari e fiscali alle nostre imprese che operano o vogliono operare nei mercati esteri, in particolare nei paesi attualmente di maggiore interesse per il comparto metalmeccanico, quali Australia, Brasile, Cina, India, Russia, Stati Uniti, Svizzera e Paesi dell’Est Europa. In modo specifico questo progetto si propone di offrire i seguenti servizi: 1. Supporto nella valutazione dell’opportunità e dalla modalità di sviluppo del business all’estero; 2. Supporto per il reperimento di risorse finanziarie per la realizzazione di investimenti all’estero; 3. Servizi di assistenza legale e fiscale nelle seguenti aree: - contrattualistica commerciale internazionale, garanzie bancarie internazionali e operazioni di credito documentario (lettere di credito); - tutela della proprietà intellettuale a livello nazionale e internazionale; - diritto societario: costituzione di società nel paese estero, operazioni societarie internazionali, joint venture; - diritto del lavoro: distacco di lavoratori italiani, diritto del lavoro del Paese in cui si investe; - immobiliare: locazioni e compravendite nel Paese in cui si investe; - fiscale: fiscalità del Paese e internazionale. (Per informazioni dott.ssa Lorella Gerosa, 346.9692511 - 02.45418575 - gerosa@anima.it)
Solitamente il forfaiting è utilizzato per smobilizzare crediti per importi a partire indicativamente da 100.000 euro. L’intervento di Simest Quando il compratore risiede in Paesi particolarmente a rischio, i costi dell’operazione di forfaiting potrebbero risultare elevati. In questi casi il venditore esportatore potrebbe valutare l’intervento finanziario della Simest nell’operazione. La Simest è la società partecipata dallo Stato che si occupa di sviluppo e promozione delle imprese italiane all’estero. La Simest, al fine di promuovere il commercio internazionale, favorisce le imprese italiane esportatrici consentendo alle stesse di godere di condizioni più vantaggiose di quelle offerte dal mercato e, dunque, più competitive. Nel caso del forfaiting, la Simest corrisponde alle imprese esportatrici un importo, sottoforma di contributo agli interessi, consentendo una notevole diminuzione del costo dell’operazione. L’importo corrisposto dalla Simest corrisponde alla differenza tra il netto ricavo del credito al tasso di sconto di mercato (che sarà ritenuto dalla Simest congruo in base alle disposizione vigenti) e il valore del credito al tasso agevolato corrispondente al Tasso di Interesse Commerciale di Riferimento (tasso Cirr), reso noto dall’Ocse e applicabile al caso di specie in base alle disposizioni vigenti. L’iter del forfaiting Le tappe di un’operazione di forfaiting sono generalmente le seguenti: • ottenimento dell’impegno da parte della banca a sconta-
re i titoli di credito. Durante la fase di negoziazione del contratto di fornitura con un compratore estero, l’esportatore italiano richiede a una banca l’impegno scritto a scontare pro soluto, a determinate condizioni di prezzo pattuite, i titoli di credito, informando la banca altresì delle principali condizioni commerciali della fornitura; • stipula del contratto tra venditore e acquirente. È fondamentale notare che dalla precisione della redazione delle clausole del contratto deriverà poi la fluidità dell’operazione di forfaiting, in particolare dovrà contenere: i dettagli dei pagamenti, dell’emissioni delle cambiali, dei tassi d’interesse, delle scadenze, delle modalità di rilascio dei titoli all’esportatore a fronte di idonea documentazione; • stipula del contratto di sconto, che consiste generalmente in una lettera che riassume le condizioni dello sconto; • deposito dei titoli di credito presso la banca. È consigliabile anticipare la fase del rilascio dei titoli rispetto alla spedizione della fornitura per cautelare l’esportatore da una possibile inadempienza contrattuale da parte dell’acquirente. A tali fini potrebbe essere coinvolta una banca intermediaria che gode della fiducia del compratore, alla quale potrebbero essere consegnati i titoli e che a sua volta sarebbero successivamente consegnati dalla banca al venditore in cambio dei documenti di spedizione della merce; • spedizione della merce e presentazione dei titoli di credito alla banca scontante per lo sconto con girata “senza ricorso” sull’esportatore; • accredito del netto ricavo di sconto all’esportatore e invio di tutta la documentazione da parte della banca a Simest per il calcolo e l’erogazione del contributo; ❒ • accredito del contributo di Simest all’esportatore.
Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica
19
ECONOMIA Un’indagine di Euler Hermes presenta i dati dei mancati pagamenti delle imprese italiane aggiornati ai primi mesi del 2013
Mancati pagamenti in rallentamento La decelerazione della crescita economica nazionale (Pil -2,2% nel 2012 e -0,8 nel 2013) si riflette sull’andamento dei mancati pagamenti delle imprese italiane, cresciuti nell’ultimo trimestre ma a ritmo meno elevato. Nel 2012 la frequenza dei debiti non onorati sul mercato domestico è aumentata del 15% rispetto al 2011, mentre sul mercato Export sale la severità: +16%. Piemonte, Marche ed Emilia, tra le Regioni che presentano entrambi gli indicatori in peggioramento
U
Ciclo Espansivo
Ciclo Recessivo
Ciclo Espansivo
Ciclo Recessivo
na ricerca trimestrale studia l’andamen2012 vs 2011 2011 vs 2010 to dei pagamenti delle Frequenza Severità Frequenza Severità imprese italiane. Un’analisi condotta su ogni +15% -3% +42% +17% singola Regione, com- DOMESTIC prensiva di un approfondimento per i diversi set- EXPORT -3% +16% 0% +7% tori merceologici che ha Incremento mancati pagamenti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente come base il monitoragMiglioramento mancati pagamenti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente gio giornaliero dei pagamenti tratto dalla banca dati Euler Hermes Italia, Mancati Pagamenti delle Imprese italiane (Fonte: Banca Dati Euler Hermes Italia) costituito da circa 180 168 Domestic 450.000 aziende. 163 162 160 I dati annuali del 2012, Trend 142 (2007 - base 100) 130 140 rispetto al 2011, regi120 122 strano sul mercato inter95 100 no la crescita della fre80 65 quenza (+ 15%), 56 60 40 indicatore del numero 40 dei mancati pagamenti, 20 2008 2009 2010 2012 2011 mentre la severità, analisi degli importi medi, Frequenza Severità decelera invertendo il trend lievemente (- 3%). Export 180 Il mercato Export, sul Trend 160 147 145 fronte della frequenza è (2007 - base 100) 140 127 127 118 114 120 stabile nel 2012 rispetto 124 100 ai valori 2011, mentre, 80 mostra segnali di dete60 43 rioramento sul fronte de43 42 40 gli importi medi dei de20 biti non onorati: (+ 2008 2009 2010 2012 2011 16%). Frequenza Severità «I mancati pagamenti in Italia – afferma Michele Domestic e Export. Analisi trend dal 2007 al 31 gennaio 2012 degli indicatori Pignotti, Capo della Re- di Frequenza e Severità (Fonte: Banca Dati Euler Hermes Italia)
20
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
gione Euler Hermes Paesi Mediterranei, Africa e Medioriente – proseguono il trend di crescita anche per il 2012. Il forte rallentamento dei consumi privati, le condizioni di accesso al credito restrittive, insieme ad una struttura finanziaria molto indebitata delle imprese italiane, stanno alimentando sul mercato interno la crescita dei debiti non onorati tra le aziende». Molti i settori colpiti nel mercato domestico tra i quali il comparto food, affetto dall’inefficienza della catena distributiva e dalla crescita dei costi per le imprese agricole, i trasporti, fortemente penalizzati dagli elevati costi del carburante, l’automotive, spinto verso il basso dal forte calo della domanda. Sistema casa, unico comparto con segnali positivi, trainato particolarmente dai nuovi prodotti high-tech che entrano a far parte dei consumi domestici. «Dal lato export – aggiunge Pignotti – si evidenzia un peggioramen-
to dei pagamenti sopratPil pari al 43,8%. Il Sud DOMESTIC tutto in termini di è tornato ai livelli del importi medi. A incidere 2000, e, anche se il 2012 vs 2011 2011 vs 2010 su quest’ultimo dato, gli Nord arranca, il Nord Est incrementi registrati nei tiene. Sono calati ovunFrequenza Severità Frequenza Severità settori chimica, siderurque nel 2012 il fatturato gia, meccanica e come la redditività delle imAutomotive +46% +9% -13% +61% modities. Tra i principali prese italiane della maEdilizia +12% -6% +65% +19% mercati di destinazione, nifattura e dei servizi. dove è più alta la seveLe vendite all’estero atCommodities +2% +23% +37% +72% rità degli insoluti, si setenuano gli effetti della gnalano la Francia, la crisi, risultando il princiMeccanica +6% +2% +62% +12% Germania, la Polonia, la pale fattore di crescita. Romania e la Turchia». Per la prima volta in cirChimica +35% +30% +24% -24% I primi segnali del 2013 ca un decennio l’Italia Carta -1% +21% +60% +100% ci indicano, sul mercato ha registrato nel 2012 un domestico, un trend dei saldo della bilancia Trasporti +84% +18% +89% -33% mancati pagamenti ancommerciale in attivo cora in crescita ma con per circa 10 miliardi graTessile +1% +7% +61% +16% una lieve decelerazione zie a un incremento del Siderurgia +8% -42% +36% +65% rispetto al trend di fine 5% delle esportazioni. 2012 mentre qualche Cresce la disoccupazioSistema Casa -13% -6% +50% -2% segnale di positività arrine con un’intensità dopva dal mercato Export pia nel Mezzogiorno Food +37% +52% +58% +14% dove, nel mese di genmentre l’occupazione si naio, il trend degli imè leggermente contratta Mancati pagamenti per settori (Fonte: Banca Dati Euler Hermes Italia) porti medi ha rallentato in tutte le macroaree a la sua crescita nel tessile e nella meccanica. eccezione del Nord Est, dove è rimasta stabile. Le ore di «Le parole chiave sono crescita e competitività – conclude Cassa integrazione sono tornate a crescere, soprattutto al Pignotti –. La crescita richiede riforme non più rinviabili, in Centro e nel Mezzogiorno. primis l’attenuazione della burocrazia e la riduzione della Sul fronte finanziario, i prestiti bancari alle imprese sono pressione fiscale, altrimenti, nonostante sia affrontato in diminuiti in tutte le macroaree. modo serio il problema della messa in sicurezza dei conti, Per quanto riguarda la situazione dei mancati pagamenti la si continuerà ad essere poco attrattivi agli occhi degli invefrequenza risulta in aumento un po’ in tutte le Regioni con stitori esteri. Occorre due eccezioni: il Trentiquindi un piano induno Alto Adige e la CalaEXPORT striale concreto che supbria (in quest’ultima l’arporti quelle imprese e retramento è a due cifre). 2012 vs 2011 2011 vs 2010 quei settori che investoLa severità è invece in dino in innovazione con minuzione in 11 regioni Frequenza Severità Frequenza Severità l’obiettivo di andare a su 20 (> del 50%) con catturare in qualsiasi flessioni rilevanti in Val Automotive -45% +26% +53% -58% parte del mondo quella d’Aosta, Lazio e BasilicaEdilizia -10% +13% +19% -8% domanda, che oggi nel ta. La crisi che ha investivecchio continente semto il sistema produttivo si Commodities +14% +59% -7% -13% bra si sia attenuata». è spostata dalle aziende più grandi alle Pmi, e le Meccanica -3% +88% -2% -27% ✽✽✽ Regioni che hanno enChimica -15% +100% +74% +3% Nel 2012 si è assistito a trambi gli indicatori in un generale rallentapeggioramento con inCarta +35% -16% +53% +45% mento dovuto sia all’ancrementi complessivadamento congiunturale mente più rilevanti sono Trasporti +45% -37% +38% +54% che ai tagli alla spesa Emilia Romagna, AbruzTessile +19% +4% -7% +7% pubblica. Nei primi nozo, Molise e Marche. In ve mesi del 2012 i livelItalia oltre 3 milioni di Siderurgia -2% +100% -13% -60% li produttivi, in contraimprese (soprattutto di zione in tutta Italia, hanpiccola dimensione) pari Sistema Casa -16% +18% +18% +43% no acuito lo spread soal 70% del totale, soffrociale e territoriale. Tra no di problemi di liquiFood +35% +4% +3% +15% chi vive al Sud e chi al dità dovuti al ritardo dei Nord-Est c’è un gap del Mancati pagamenti per settori (Fonte: Banca Dati Euler Hermes Italia) ❒ pagamenti.
Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica
21
ANIMA/ASSOFERMA Assoferma offre la sua disponibilità a tutti gli operatori per aggiornamenti e ulteriori informazioni riguardanti il Decreto Ministeriale
Niente panico, da oggi solo maniglioni Ce Sostituzione dei maniglioni non marcati Ce: sono terminati il 18 febbraio scorso i 24 mesi di proroga del Decreto 6 dicembre 2011, che integravano il tanto discusso Decreto Ministeriale 3 novembre 2004 "Disposizioni relative all'installazione e alla manutenzione dei dispositivi per l'apertura delle porte installate lungo le vie di esodo, relativamente alla sicurezza in caso d'incendio" che prevedeva l'obbligo di installare maniglioni antipanico marcati Ce entro l'11 febbraio 2011.
«M
creto Ministeriale 3 Novembre i auguro che, per la salva2004. guardia della sicurezza delle persone, gli operatori del settore Questo decreto, quale esempio di abbiano ottemperato a quanto preintegrazione tra legislazione nazioscritto dal Decreto 3 Novembre nale e normativa europea, ha fissa2004, rispettando quindi la scadento le regole di scelta per i dispositiza fissata per la sostituzione dei mavi di apertura manuale delle porte niglioni non marcati Ce. L’associainstallate lungo le vie di esodo nelzione e le aziende Assoferma lavorale attività soggette a Cpi (quando ne no per la sicurezza di ogni singolo sia prevista l'installazione), stabicittadino. D’ora in avanti non ci polendo tra l’altro che: tremo più fidare dei maniglioni - i dispositivi per le uscite di emersprovvisti di marcatura Ce». Così ha genza debbano essere conformi alcommentato il Presidente di Assoferla UNI EN 179 (art. 1); ma Sergio Mottura all’indomani del- Sergio Mottura, Presidente di Assoferma - i dispositivi per le uscite antipanil’entrata in vigore del Decreto che co invece debbano essere conformi obbliga l’installazione di maniglioni marcati Ce. alla UNI EN 1125 (art. 1); L’associazione dei Fabbricanti Serrature Ferramenta e Ma- i dispositivi sopracitati debbano essere marcati Ce (art. 5). niglie, non si stanca di segnalare cosa prevede il decreto Ha inoltre introdotto un sistema di corretta identificazione “Disposizioni relative all'installazione ed alla manutenziodel dispositivo, in funzione di alcuni parametri, quali la tine dei dispositivi per l'apertura delle porte installate lungo pologia di attività, la presenza di pericoli di esplosione e le vie di esodo, relativamente alla sicurezza in caso d'inspecifici rischi di incendio ecc. cendio” emanato il 3 novembre 2004 dal Ministero delL’introduzione dell’obbligatorietà della marcatura Ce, che l’Interno: “I dispositivi delle porte installate lungo le vie di attesta la rispondenza a determinati requisiti essenziali di esodo nelle attività soggette al controllo dei Vigili del fuosicurezza, ha comportato un nuovo ruolo per tutti gli opeco ai fini del rilascio del certificato di prevenzione incendi ratori interessati, che sono stati chiamati a farsi carico di – quando ne sia prevista l'installazione – non muniti di marben precise responsabilità. catura Ce, già installati all’entrata in vigore del decreto, soMa la marcatura Ce non è e non deve essere l’unico eleno sostituiti a cura del titolare in caso di rottura del dispomento discriminante nella scelta del dispositivo o nella vasitivo o sostituzione della porta o modifiche dell'attività che lutazione del dispositivo installato. L’utilizzatore, infatti, decomportino un'alterazione peggiorativa delle vie di esodo ve essere conscio che fa parte delle proprie responsabilità o entro sei anni – portati a otto anni con la proroga di cui assicurare l’adeguatezza del dispositivo stesso, particolare al 6 dicembre 2011 – dalla data di entrata in vigore del prenon sempre sufficientemente considerato. sente decreto”. Per questo punto in particolare le disposizioni del decreto, Il decreto ha introdotto nel 2011 solo e semplicemente un integrando le normative comunitarie, hanno reso disponinuovo termine ultimo per la sostituzione dei maniglioni pribili agli utilizzatori tutti gli elementi per una scelta e una vi di marcatura Ce: non ha abrogato quanto sancito dal De❒ valutazione consapevole.
22
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
IT-930-chip protection 210x297_IT-930-chip protection 210x297 07.03.13 16:34 Seite 1
Proteggi dai trucioli energia, dati e fluidi con i nostri portacavi
igus速 S.r.l. Via delle Rovedine, 4 23899 Robbiate (LC)
Tel. +39 039 59 06 1 Fax+39 039 59 06 222 igusitalia@igus.it
ECONOMIA L’export allevia la crisi e le produzioni rimangono alte in Italia: secondo consumatore pro-capite di prodotti siderurgici in Europa
L’acciaio italiano verso nuovi standard ambientali
Foto © Giovanni Alfieri www.giovannialfieri.com
Gozzi: «Italia grande Paese siderurgico, il secondo d’Europa». Sarà strategico valorizzare il settore in un contesto di tutela ambientale che preveda sistemi ambientali protetti, innovazione di processo e di prodotto, anche per essere un passo avanti nei confronti della Cina. Alcuni fra questi temi saranno oggetto di un intervento da lui stesso annunciato «all’attacco» in occasione dell’apertura di Made in Steel, quest’anno a Milano dal 3 al 5 aprile, «una vetrina mondiale per la nostra siderurgia». CARLO FUMAGALLI
«N
on esiste paese moderno senza siderurgia. Irrealica un terzo dell’intera produzione italiana di acciaio». stico pensare di farne a meno». Questo il messagAlcuni dati del mercato siderurgico italiano: dopo il picco gio lanciato dal presidente di Federacciai Antonio Gozzi del 2008 la domanda è scesa di circa il 35% sia nei “proalla sua prima conferenza stampa dopo l’insediamento dotti lunghi” (a causa della crisi dell’edilizia) sia nei “prodello scorso giugno. E preannuncia un discorso “d’attacdotti piani” (crisi dell’auto e dell’elettrodomestico). Ma la co” in occasione dell’apertura di Made in Steel. reazione italiana di volgersi all’export ha fatto sì che le proÈ ancora possibile fare acciaio? «Si deve. Si può. In comduzioni siano calate solo dell’8%, mantenendo l’Italia il sepatibilità con i sistemi ambientali più evoluti». Proprio quecondo paese siderurgico nel mondo. «Siccome non si può sto, l’aspetto ambientale, il tema più caldo degli ultimi mevivere senza mercato interno – ha aggiunto Gozzi – apsi. Ma per il presidente Gozzi l’Italia può essere «un buon poggiamo con entusiasmo il piano di Confindustria per riesempio di collaborazione fra siderurgia e ambiente». Il catrovare la via della crescita della domanda interna». so Ilva autorizzerebbe a dubitare. Ma Gozzi chiarisce: «Le Un pensiero alla Cina, che rappresenta il 50% produzione industrie siderurgiche europee a ciclo integrale non sono mondiale di acciaio: «Non sono iper-competitivi nei prezdiverse da Taranto, soltanto più piccole: Dunkerque, Fos sur zi – ha spiegato – a causa delle loro limitazioni in materie mer, Teesside, Port Talbott, Ghent, Duisburg. Un’eccellenprime e infrastrutture». Il tema dell’export cinese, insomza è invece rappresentata da quella di Linz, ma, diventerà sempre più importante, perstraordinario risultato ambientale di un’inché quando diminuirà la domanda interna dustria “pulita” in mezzo alle Alpi che vasarà loro intenzione probabile esportare, lorizza la tecnologia che c’è intorno alla «ma inizieranno con l’esportare nei Paesi produzione d’acciaio». Ed è proprio a queasiatici. I problemi maggiori verranno da sto esempio che si auspica possa tendere chi possiede le materie prime: Russia, India, l’Ilva, con investimenti e ragionamenti di Brasile». lungo termine. «Mi auguro non si arrivi alla chiusura – ha I numeri della produzione siderurgica continuato – per una bonifica della zona La produzione mondiale di acciaio(1) nel è necessario che la fabbrica resti aperta. 2012 è stata pari a 1548 milioni di tonnelInoltre, a livello economico, bisogna con- Antonio Gozzi, Presidente late lievemente superiore (+ 1,2%) a quella siderare che proprio da Taranto arriva cir- di Federacciai dell’anno precedente . (1) fonte dati e stime: World Steel Association, Federacciai
24
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
Il solo aumento produttivo rilevante nel periodo è stato rilevato nei paesi asiatici (+26,2 Mt, +2,7%), e in particolare: Cina (+21,5 Mt, +3,1%), India (+3,1 Mt, +4,3%) e Sud Corea (+0,8 Mt +1,2%) insieme a Nord America dove la crescita produttiva del 2,5% è il risultato dall’aumento negli USA (+2,5% a 88,6 Mt.) e in Canada (+5.9% a 13,7 Mt). Nei paesi dell’Unione Europea la produzione di acciaio è complessivamente diminuita del 4,6% scendendo a 169,5 milioni di tonnellate. L’aumento del 1,9% negli altri paesi europei è dovuto alla Turchia: +5,2% a 35,9 milioni di tonnellate. Il ciclo della produzione mondiale di acciaio da due anni circa fluttua su un livello poco più che stazionario con un recente miglioramento dovuto alla crescita registrata a novembre e dicembre. L’accelerazione del ciclo della produzione di acciaio in Cina è dovuto per lo più ai sensibili aumenti osservati in ottobre (+6%), in novembre (+13,7%) e in dicembre (+7,7%). Nei paesi della Ue continua la fase di marcata debolezza della produzione siderurgica avviatasi già nella prima parte dello scorso anno. Nel 2012 la produzione di acciaio nei paesi Ue è diminuita ovunque con l’eccezione del Regno Unito (+2,9%) dove, tuttavia, come negli altri paesi, il ciclo evidenzia un andamento in contrazione. Fra i paesi maggiori produttori di acciaio, la Spagna ha fatto rilevare la contrazione più marcata che, con il -12,1%, ha portato la produzione a 13,6 milioni di tonnellate. In Francia la produzione (15,6 Mt.) è diminuita solo dell’1,1%, in Germania è scesa del 3,7% a 42,7 milioni di tonnellate e in Italia con una contrazione pari al 5,2% è stata pari a 27,2 Mt. In Italia l’andamento della produzione di acciaio ha evidenziato una nuova fase ciclica in marcata flessione a partire da metà 2011 che non sembra ancora conclusa. La produzione di acciaio effettivamente realizzata nel 2012 è stata pari a 27,2 Mt, in flessione del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La produzione di laminati piani ha portato l’andamento ciclico a livelli pre-crisi con punte della produzione effettivamente realizzata anche superiori e un profilo ancora sostenuto nei mesi più recenti. Nei primi 11 mesi del 2012 la produzione di laminati piani è stata pari a 13,6 milioni di tonnellate, superiore del 1,2% a quella dello stesso periodo dell’anno precedente. Nel caso dei prodotti lunghi non si è vista una ripresa sensibile rispetto ai livelli del ciclo pre-crisi ma un’accentuazione della debolezza a partire dalla metà del 2011 e ancora in corso. Nei primi 11 mesi del 2012 la produzione di laminati lunghi effettivamente realizzata è stata pari a 11 milioni di tonnellate, inferiore del 9,5% a quella dello stesso periodo del
2011. Il consumo apparente (produzione + importazioni – esportazioni) di prodotti siderurgici in Italia nel periodo gennaio-ottobre 2012, 20,5 Mt, è stato inferiore del 20,4% a quello dello stesso periodo dell’anno precedente. Il consumo di laminati piani, nello stesso periodo, è diminuito del 20,5% e quello di laminati lunghi del 17,3%. Fra i laminati piani la caduta del consumo apparente di coils è stata pari al 24,8%, quella di lamiere con rivestimento sintetico, 25,3%, di banda stagnata, nera e cromata, 17,4%, e di lamiere zincate, 21,3%. Fra i laminati lunghi il tondo per cemento armato ha fatto registrare una caduta del consumo pari al 22,6%, i mercantili del 15,4%, la vergella del 16,5%, mentre il consumo di travi e materiale di armamento è diminuito del 13,4%. Il profilo ciclico del consumo apparente nei primi dieci mesi dell'anno in corso conferma una sensibile debolezza e si avvicina ai livelli minimi di inizio 2009, dopo la notevole flessione avviatasi nella seconda parte del 2011. Si evidenzia una relativa tenuta delle consegne totali dei produttori nazionali e una stabilizzazione delle importazioni su livelli relativamente contenuti; le esportazioni, anche se recentemente in lieve flessione, mantengono buoni livelli. La produzione industriale La produzione industriale, principale e più immediato indicatore dell’andamento dell’economia reale, in ottobre (ultimo aggiornamento Istat disponibile) era ancora inferiore di quella di inizio 2008 di circa il 25%. Nel solo mese di novembre l’indice grezzo della produzione industriale corretto per il numero dei giorni lavorativi era inferiore del 7,6% a quello di un anno prima, mentre quello destagionalizzato era inferiore del 1% rispetto al mese precedente. Gli indicatori anticipatori a disposizione indicano ulteriori contrazioni e, secondo le previsioni di consenso, nel 2013 è attesa un’ulteriore riduzione fra l’1,5% e il 2%. La produzione media del 2012 può essere stimata in flessione del 6,2% rispetto all’anno precedente e vicina al minimo del 2009. L’attività dei principali settori dell’industria manifatturiera che utilizzano prodotti siderurgici, misurata da un indice ponderato di attività di questi settori, nei primi nove mesi del 2012 è stata ancora sensibilmente inferiore a quella di una anno prima. L’andamento medio delle variazioni tendenziali (variazioni medie trimestri rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente), sembrerebbe, tuttavia, indicare un’attenuazione del ritmo di contrazione. Il settore delle costruzioni continua a segnare una marcata debolezza dopo il lungo periodo di caduta. Nei primi nove mesi del 2012 è stata registrata una flessione dell’attività del settore pari al 6,5%. Secondo alcune stime, la contrazione dell’attività nell’intero 2012 dovrebbe essere pari al 7,6%, con una ulteriore diminuzione (-3,8%) atteso nell’anno in corso. Secondo altre proiezioni la ca❒ duta sarebbe meno marcata ma tuttavia significativa.
Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica
25
INTERNAZIONALIZZAZIONE Premiata nell’ambito del “China Awards 2012”, Tectubi Raccordi è fra le imprese italiane che meglio hanno saputo cogliere le opportunità del mercato cinese
All’estero per creare valore Per rispondere alle aspettative del mercato locale cinese e del Sud Est Asiatico Tectubi Raccordi ha creato Tectubi Tianjin Fittings, unità produttiva nata nel 2007 nel cuore della “DongLi Economic and Technological Area”. Una realtà capace di unire la grande esperienza culturale e tecnica italiana alle abilità produttive cinesi, concretizzando uno scambio di risorse nel pieno rispetto dei principi dell’internazionalizzazione. Il Presidente Alberici: «Importante per noi non dimenticare i valori che devono accompagnare l’agire imprenditoriale, investendo anche una parte profonda di sé e ricavandone in cambio ben più che dei numeri». LUCIA CERRI
“C
è a Podenzano e altri tre stabilimenti sono reatore di valore” è il riconoscisempre in provincia di Piacenza, tra i quamento che Tectubi Raccordi ha rili il nuovo insediamento di 351mila metri cevuto nell’ambito di “China Awards quadrati a Castel San Giovanni, all’avan2012”. L’evento, creato dall’Associazione guardia per tecnologia produttiva. A China Italia-Cina, guidata da Cesare Romiti, e Awards 2012 Tectubi Raccordi ha presenpatrocinato anche dalla Camera di Comtato Tectubi Tianjin Fittings, azienda promercio Italo-Cinese, alla sua settima ediduttiva costituita alla fine del 2007 su un’azione nel novembre scorso, ha inteso corea di 68mila metri quadrati (dei quali me di consueto premiare le aziende ita35mila coperti) a Tianjin, al centro della liane che meglio hanno saputo investire DongLi Economic and Technological Area, nel mercato cinese, e viceversa, distincon uffici di rappresentanza a Pechino. guendosi evidentemente non solo per lo spessore finanziario dell’operazione, ma per un più profondo a ampio rispetto del L’unità produttiva di Tianjin principio di internazionalizzazione, che Unità questa che arriverà a breve ad avevede affiancarsi al flusso di capitali la conre 200 addetti, che impiega dirigenti anIl Presidente di Tectubi Raccordi divisione di cultura tecnologica, aziendache Italiani, è guidata da un General MaValter Alberici riceve la targa “Creatore le e umana fra territori e genti, in modo di valore” al China Awards 2012 nager italiano e ha già raggiunto da due che il concetto di successo imprenditoriaanni il target produttivo previsto di quinle si nutra anche dei contenuti di crescita tecnica, formadicimila tonnellate annue. Qui si realizzano curve sia salzione, scambio di risorse. date fino a 66” che seamless fino a 36”, prodotti questi deTectubi Raccordi, dal 2003 unità produttiva di Allied Group, cisamente trasversali a tutti i progetti di impianti e richiesti è azienda storica italiana, leader nel mondo dal 1954 per la da tutti i mercati dell’energia. E inoltre pezzi a tee saldati produzione di fittings e piping per la generazione e il trafino a 66” e seamless fino a 24”, caps fino a 66”, riduzioni sporto dell’energia. La percentuale di esportazione del 93% e pezzi speciali come barred tees e special flow tees in carparla implicitamente di stima internazionale e di certificabon steel, alloy steel e stainless steel, per corrispondere alzioni tra le più accreditate, così come la collocazione in Clasle richieste di settori dal power al petrolchimico. se 1 per la produzione nel settore nucleare. L’Headquarters A completamento del pacchetto di fornitura, oggi sempre
26
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
più richiesto come tale, quale addetto, sono certificate da risposta one stop solution alle Lloyd’s Register, prestigioso aspettative dei clienti, Tectubi Ente Terzo indipendente, acTianjin Fittings garantisce ancreditato a livello internazioche la produzione di reducers nale. La fase di heat treatment e reducing tees per le più diè condotta con equipaggiaverse applicazioni. Ciò conmenti idonei a gestire sia gli alsente di presentarsi con lo speloy steel più performanti che cifico profilo di fornitore glogli high yields. Le dimensioni bale e garantirsi il relativo podelle quattro presse, tutte equisizionamento nella visibilità paggiate con tavola estraibile, internazionale. sono punto di forza della tecIl Presidente Valter Alberici, nica produttiva e tali da gestisoddisfatto dei risultati ragre, per potenza, la produzione giunti a Tianjin e di un premio di pezzi anche di elevate diche rispecchia le intenzioni e il Un passaggio produttivo nello stabilimento Tectubi Raccordi mensioni, fino a 66”. A cona Castel San Giovanni, Piacenza programma di sviluppo, punferma della completezza delle tualizza così il profilo dell’investimento in Cina: «L’obiettifasi di produzione, l’azienda è equipaggiata per i trattavo è stato quello di creare una realtà capace di unire la granmenti superficiali sia degli acciai al carbonio (shot blasting) de tradizione culturale tecnica e l’esperienza italiane alle che inox (pikling and passivation). straordinarie abilità produttive cinesi, velocità e dedizione La qualità dell’investimento e la cura che lo caratterizzano al lavoro in primis. Una vera e propria alleanza di idee, di parlano di fiducia nella solidità e nelle infinite potenzialità persone, di competenze e di valori. Ora Tectubi Tianjin Fitdel territorio cinese, ma anche di consapevolezza di saper tings, forte della storia di Tectubi Raccordi e, insieme, di una esportare positività e opportunità di confronto e di crescigrande spinta verso il futuro, vive pienamente con la sua ta. «In Cina – precisa il Presidente – i tempi di approvviidentità, la formazione interna portata da tecnici esperti itagionamento delle materie prime, sia tubi che lamiere, si soliani, la tecnologia innovativa, la sua programmazione prono ridotti anche del 50% rispetto a quelli europei e con tenduttiva, i suoi operatori e il suo piano di marketing. E intendenza ad ulteriore miglioramento qualitativo tale, da poter de muoversi e crescere autonomamente, pur nel solco tracrealisticamente disporre a breve di materiali di primissimo ciato dalla nostra tradizione, per rispondere alle aspettative livello anche per gli acciai high-end. E questo significa in del mercato locale cinese e del Sud Est Asiatico». sostanza essere pronti per i grandi progetti che, in Cina, in«Ma soprattutto - precisa Alberici - noi possiamo dire di aver teressano specialmente i settori Sub-Sea e Liquefied Naturispettato pienamente a Tianjin gli standard qualitativi che ral Gas. Ma specialmente essere pronti per accedere alla rici proponevamo, accreditati dalla certificazione ISO partenza del programma governativo cinese di investimen9001:2008. E ciò, nonostante in questi anni il tasso di camti nell’energia nucleare, recentemente annunciato, e che bio Rmb/Euro si sia incrementato di quasi il 30% e la meprevede una media di tre centrali all’anno per i prossimi dia di remunerazione dei lavoratori sia cresciuta del 7%. sette anni. Fondamentale per noi e coerente con la nostra Così come abbiamo rispettato, per etica, per nostra cultura storia, se si pensa che la italiana Tectubi Raccordi, che ha oltre che logicamente per dovere, la Legge sul lavoro enappunto generato Tectubi Tianjin Fittings, è l’unica azienda trata in vigore in Cina nel gennaio 2008, che, per molti italiana, che può affermare di produrre da più di quaaspetti è simile a quella italiana e prevede alti costi sociarant’anni e ininterrottamente per il mercato nucleare monli. E a ciò si aggiunga la nostra posizione per cui, sul frondiale». te sicurezza e impatto ambientale, abbracciamo le diretti«Oggi Tectubi Tianjin Fittings ha – prosegue Alberici – idenve ISO 14001 e ISO 18001 tanto in Italia quanto, ripeto votità e posizionamento sempre più saldi e dà forza all’Italia lentieri, a Tianjin. Motivo di orgoglio, questo fatto, coerenmigliore, quella che meglio si esprime con il lavoro, le idee, te con lo stile imprenditoriale che ci piace impersonare e l’abilità della mente e delle mani. E lo fa in modo serio, conconcretizzare, perché di internazionalizzazione parliamo sapevole, ampliando gli orizzonti, ma senza mai dimentie non di delocalizzazione». care l’umanità e i valori che devono accompagnare l’agiPresse da 66 pollici re imprenditoriale. InvestenLa produzione di Tectubi do una parte profonda di sé e Tianjin Fittings parte sia da ricavandone in cambio ben lamiera che da tubo, materie più che dei numeri». prime che possono essere di «E se davvero – conclude il provenienza locale o di imPresidente – oltre che importazione, ma che in ogni prenditori, riusciamo ad escaso arrivano da fornitori di sere creatori di valore, ma qualità assolutamente certifipreferirei dire, al plurale, di cata. Le procedure di saldavalori, allora sono orgoglioso tura, così come le qualifiche di ciò che faccio ogni giorno del personale specializzato Raccordi prodotti da Tectubi Tianjin Fittings con i miei collaboratori». ❒
Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica
27
ANIMA/CIADI Una soluzione innovativa per abbattere il rumore centrali di cogenerazione, costruite, per motivi di utenza, vicine ai centri abitati
Il “silenzio” delle caldaie di teleriscaldamento La maggior parte dei nuovi impianti di produzione di energia sono gli impianti di cogenerazione, in particolare per il teleriscaldamento. Il rumore prodotto dal cogeneratore viene oggi abbattuto con ottimi risultati, mentre minore attenzione viene riservata all’abbattimento del rumore proveniente dalle caldaie. Gli elementi più rumorosi che possono essere percepiti all’esterno sono il bruciatore, con il suo ventilatore di aria comburente e il condotto fumi. Per il bruciatore e il ventilatore di aria comburente è sufficiente predisporre degli adeguati setti afonici ad assorbimento all’ingresso delle prese dell’aria sia in prossimità del ventilatore che delle griglie di ingresso dell’aria nel locale della centrale, diverso il caso dell’abbattimento del rumore che fuoriesce dal condotto fumi. LUCA LANZINI
N
egli ultimi tempi, la maggior parte dei nuovi impianti di produzione di energia sono gli impianti di cogenerazione, in particolare per il teleriscaldamento. Essi sono costituiti dal cogeneratore vero e proprio, che in generale è un motore a combustione interna oppure più raramente una turbina a gas, e da una o più caldaie di integrazione riserva. Il problema della rumorosità è ben presente nella progettazione e nell’installazione delle centrali di cogenerazione anche perché, per motivi evidenti, si trovano sempre piuttosto vicine ai centri abitati che costituiscono le utenze stesse del teleriscaldamento. Tuttavia, mentre si adottano tutte le precauzioni per abbattere il rumore generato dal cogeneratore, spesso non ci si occupa abbastanza, o ci si occupa superficialmente, di abbattere il rumore proveniente dalle caldaie. Queste ultime hanno una potenzialità elevata che va da circa 6 MW a oltre 15 MW. Gli elementi più rumorosi che possono essere percepiti all’esterno so- Fig. 1 - Rumore condotto fumi
28
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
no il bruciatore, con il suo ventilatore di aria comburente e il condotto fumi. Per il bruciatore e il ventilatore di aria comburente è piuttosto semplice eseguire una corretta attenuazione, è sufficiente predisporre degli adeguati setti afonici ad assorbimento all’ingresso delle prese dell’aria sia in prossimità del ventilatore che delle griglie di ingresso dell’aria nel locale della centrale. Altro discorso è quello dell’abbattimento del rumore che fuoriesce dal condotto fumi. Qui le problematiche sono più complesse; ne elenchiamo alcune: - il rumore è caratterizzato dalle basse frequenze • i fumi sono generalmente ad alta temperatura • le perdite di carico devono essere molto limitate • il layout dell’impianto spesso non concede spazi adeguati per l’inserimento di silenziatori tradizionali Ultimamente è piuttosto frequente il caso in cui la causa del superamento del li-
mite acustico ai recettori più sensibili non sia tanto dovuto al cogeneratore, quanto alle caldaie di integrazione e riserva. E in particolare al rumore a bassa frequenza che fuoriesce dal camino dei fumi. In figura 1 è illustrato lo spettro misurato in terzi di ottava all’in- Fig. - 2 Principio del risuonatore di Helmotz terno del condotto fumi di una caldaia da 14 MW. Come si vede i valori sono molto elevati e la maggior parte dell’energia acustica è concentrata alle frequenze di 40 e 50 Hz. Inoltre spesso sono presenti ai recettori le caratteristiche del “tono puro” che è giudicato particolarmente fastidioso, tanto è vero che comporta la penalizzazione, in caso di frequenze inferiori a 200 Hz e in ore notturne, di ben 6 dB(A) rispetto al rumore misurato. È facile comprendere quanto sia importante abbattere il rumore a bassa frequenza emesso dal condotto fumi delle caldaie per evitare che l’impianto venga fermato per il superamento dei limiti. Quando purtroppo ciò accade si adottano di solito “soluzioni tampone”, spesso estemporanee, che raramente raggiungono un risultato soddisfacente se non a prezzo di modifiche importanti ai condotti dei fumi, di consistenti perdite di carico e costi elevati. La Ctm Ambiente ha messo a punto e sperimentato con successo un tipo di silenziatore adatto per i condotti fumi delle caldaie che ovvia a questo tipo di problemi in quanto concentra l’efficacia alle basse frequenze, le perdite di carico sono trascurabili e le modifiche al layout dell’impianto non sono significative. Il silenziatore sfrutta i noti principi della risonanza acustica, ma a differenza dei silenziatori tradizionali, come ad esempio quelli utilizzati per i motori a combustione interna, non interviene a modificare il flusso dei fumi e non provoca quindi turbolenze e perdite di carico. Inoltre l’ingombro trasversale del silenziatore è di poco superiore a quello del condotto fumi stesso e può essere posizionato entro lo stesso cavedio o la stessa tralicciatura di sostegno dei condotti fumi senza modifiche sostanziali: in pratica il silenziatore reattivo sostituisce un tratto del condotto fumi avendone grosso modo le stesse dimensioni e peso.
composto da due cogeneratori e da due caldaie più piccole. Quando sono state messe in funzione le nuove caldaie la popolazione delle abitazioni circostanti, poste nel raggio di 100 m, ha manifestato un profondo disagio per via della rumorosità emessa che incrementava di oltre 12 dB(A) il rumore di fondo . Sono stati eseguiti alcuni interventi di bonifica acustica sulla ripresa dell’aria ed è stato inserito un silenziatore assorbitivo sui fumi, dopo di che il superamento del rumore di fondo è sceso a 6 dB(A): il rumore, dovuto ai fumi delle due nuove caldaie, era concentrato a 40 e 50 Hz frequenze alle quali i silenziatori ad assorbimento sono scarsamente efficaci. CTM Ambiente ha quindi proposto di adottare per ciascuna delle caldaie un silenziatore a risonanza, o reattivo, che sfrutta il ben noto principio del risuonatore di Helmotz (Figura 2). In questo caso il volume risuonante è costituito da una intercapedine fra il diametro del condotto fumi ed il diametro esterno del silenziatore. L’effetto risuonante si esplica attraverso una serie di aperture che mettono in comunicazione l’intercapedine con il condotto fumi vero e proprio: poiché i fumi non attraversano tali aperture le perdite di carico attraverso il silenziatore sono trascurabili. Ctm Ambiente ha sviluppato un programma di calcolo per la determinazione delle attenuazioni acustiche, già testato su applicazioni diverse, principalmente sui motori a combustione, e lo ha adattato alle esigenze della insonorizzazione delle caldaie. Mediante l’uso di tale programma sono stati determinati i parametri fondamentali per l’attenuazione sonora richiesta. Per ognuna delle caldaie sono stati quindi costruiti 3 moduli silenzianti sovrapposti, uno accordato a 40 Hz, un altro a 50 Hz e l’ultimo a 80 Hz. In tal modo si è coperto uno spettro sonoro ampio e centrato sulle disturbanti fondamentali. I tre moduli sovrapposti hanno formato un silenziatore unico di altezza 5 m che ha sostituito un tratto della tubazione originale. Il diametro del silenziatore è di soli 200 mm superiore a quello del condotto fumi originale così da poter sfruttare la struttura a traliccio di sostegno: diametro Best practice: il caso realizzato 1400mm per la caldaia da 14 MW presso la centrale a cogenerazione e 1300 mm per quella da 11 MW. di Rozzano (MI) Nella figura 3 si può vedere l’operaNella centrale di cogenerazione di zione di inserimento di uno dei siRozzano sono state installate nel lenziatori nello stesso traliccio di so2010 due caldaie a gas una da 11 stegno delle condotte preesistenti Fig. 3 - Montaggio di un silenziatore: a terra si MW e l’altra da 14 MW in aggiunta possono osservare i tratti di condotti originari che non ha necessitato di alcuna ad un impianto preesistente che era sostituiti modifica.
Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica
29
ANIMA/CIADI Le attenuazioni conseguite, per le due caldaie, sono state in linea con i calcoli teorici: nella figura 4 sono illustrati i risultati delle misure alla bocca dei due camini (grafici rossi e verdi) prima dell’intervento (linea continua) e dopo l’intervento (linea tratteggiata). Come previsto, lo spettro di attenuazione, particolarmente elevato a 40 e 50 Hz si estende anche a frequenze più alte, fino a 250 Hz e oltre. In prospettiva risulta quindi inutile utilizzare anche i silenziatori ad assorbimento che vengono pre- Fig. 4 - Misure acustiche visti di default in molte applicazioni. Il rumore misurato con le caldaie in funzione in prossimità delle abitazioni non mostra variazioni rispetto al rumore di fondo, il che ha permesso di risolvere la vertenza fra la pro-
prietà e gestione dell’impianto di cogenerazione e la popolazione circostante. La soluzione sperimentata con successo nella centrale di cogenerazione di Rozzano può essere adottata in sede preventiva: il suo basso impatto rispetto ai parametri di funzionamento delle caldaie, che come noto non permettono significative perdite di pressione allo sbocco e turbolenze nei condotti, e il suo limitato peso ed ingombro trasversale, che consente di non modificare il layout di centrale e sfruttare il tratto verticale della tubazione con la medesima struttura già prevista, può evitare l’insorgere di problematiche legate alla eccessiva rumorosità lato fumi delle caldaie negli impianti di teleri❒ scaldamento.
MERCATO
ABB Italia ha chiuso il 2012 nella stabilità Ordini in linea con il 2011 in un contesto economico sfidante
S
ono stati annunciati nel febbraio scorso i risultati 2012 di ABB a livello mondiale e di ABB Italia. Per quanto riguarda il nostro Paese, nel 2012 ABB Italia ha registrato ordini per 2278 milioni di euro, valore allineato al livello di ordinato del 2011 e ricavi per 2286 milioni di euro, in flessione del 12% rispetto all’anno precedente. Stabile e positiva la redditività; in netta crescita la percentuale di export sui ricavi, che si assesta intorno al 61%, orientata soprattutto agli Stati Uniti e ai Paesi del Medio Oriente e del Nord Africa. I dipendenti totali in Italia al 31 dicembre 2012 erano quasi 6000. I settori che hanno trainato il 2012 sono stati quelli dell’industria di processo, prima tra tutte l’oil & gas, il ferroviario (con progetti legati all’ammodernamento della rete infrastrutturale italiana), il navale, l’energetico, con commesse rilevanti acquisite nell’area Medio Oriente e Nord Africa e l’automazione, che ha caratterizzato il business in maniera trasversale su tutti i mercati.
30
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
ABB Italia continua a puntare sull’innovazione, con investimenti che nel 2012 sono stati superiori al 2% del fatturato. L’innovazione tecnologica nel 2012 si è concentrata soprattutto sul tema dell’automazione e dell’efficienza energetica, ma anche nella realizzazione di prodotti e sistemi nell’ambito della distribuzione in media e alta tensione e alla messa a punto di soluzioni di service sempre più integrate. Il 2012 è stato caratterizzato dall’acquisizione da parte del Gruppo ABB della società RGM Polycontrol, con sede a Genova, che è il più grande produttore italiano di convertitori ausiliari. Inoltre, ABB Italia riversa un grande impegno nel campo delle Smart City, a cui ha contribuito con il rapporto “Smart Cities in Italia: un’opportunità nello spirito del Rinascimento per una nuova qualità della vita” realizzato in collaborazione con The European House Ambrosetti.
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE Il Progetto Dogana Facile di ANIMA assiste gli operatori in tutte le fasi legate al rilascio della certificazione Aeo e fornisce tutte le eventuali informazioni utili per l’ottenimento
L’Operatore Economico Autorizzato secondo la Dogana Europea La certificazione Aeo, grazie alla quale le pratiche doganali e i controlli nei traffici internazionali si accelerano e si semplificano, si è recentemente sviluppata rendendosi più leggibile da parte delle imprese. In questo senso, l’Unione europea si sta muovendo verso l’approvazione di un nuovo Codice doganale: è stata presentata una Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il Codice doganale dell’Unione, che, mantenendo invariati obiettivi strategici e sostanza, è volta ad allineare le disposizioni ai mutati scenari, per garantire chiarezza e coerenza fra processi operativi e norme doganali. ALESSANDRA CASTALDO, EASYFRONTIER
L
a certificazione Aeo, già oggetto di numerosi altri interventi su L’Industria Meccanica, ha subito, ultimamente, rimaneggiamenti e sviluppi che la rendono più attraente e più leggibile da parte delle imprese. Essa, disciplinata a livello comunitario e attiva dal 1° gennaio 2008, consente di accelerare le pratiche doganali e semplificare i controlli nei traffici internazionali. È ormai risaputo che dalla qualifica di Aeo discendono particolari facilitazioni connesse all’attività doganale, con riflessi sulle operazioni di sdoganamento, più snelle e fluide, nonché sul-
l’intensità dei controlli cui verrà sottoposto l’operatore, a cui si accompagna, inoltre, una serie di ulteriori benefici. L’Aeo trova la propria base giuridica nel Codice doganale comunitario e nelle relative Disposizioni di applicazione(1). A tale figura è dedicata una sezione ad hoc anche nel Nuovo Codice doganale comunitario (Ncdc(2)), entrato in vigore nel 2008, ma non ancora applicabile. L’Ue si sta muovendo verso l’approvazione di un nuovo Codice doganale “dell’Unione”: è stata presentata una Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istitui-
(1) Rispettivamente, art. 5 bis del Reg. (CEE) n. 2913/1992 (CDC) e artt. da 14 bis a 14 quinvicies del Reg. (CEE) n. 2454/1993 (DAC). (2) Nella versione inglese, Modernized Customs Code (MCC), istituito con il Reg. (CE) n. 450/2008. Le sigle utilizzate in letteratura per riferirsi a tale atto normativo sono diverse: CDA – Codice doganale aggiornato, CDCA – Codice doganale comunitario aggiornato, NCDC – Nuovo codice doganale comunitario. In linea con la considerazione proposta da FABIO M., Manuale di diritto e pratica doganale, Milano, 2011, p. 326, ossia che più che di un “aggiornamento”, si tratta di “una vera e propria riconsiderazione del rapporto doganale […] [che connota] l’intero regolamento di un profilo di assoluta modernità”, nel prosieguo si adotterà l’acronimo NCDC. Alla figura dell’AEO sono dedicati gli artt. da 13 a 15 del NCDC.
32
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
Attualmente previste
Previste dal NCDC e dalla Proposta di “rifusione”
AEOC – semplificazioni doganali
AEO nel settore della semplificazione doganale
AEOS – semplificazioni nei controlli di sicurezza
AEO nel settore della sicurezza
AEOF – semplificazioni doganali e nei controlli di sicurezza
Possibile cumulabilità dei due tipi di certificazioni
Tabella 1 - Certificazioni AEO
Benefici diretti Canali preferenziali per lo sdoganamento delle merci Accesso agevolato alle semplificazioni doganali Facilitazioni per i controlli di sicurezza Notifica preventiva in caso di selezione per il controllo Riduzione della quantità di dati da fornire per la dichiarazione sommaria Minori controlli fisici, documentali e di sicurezza Priorità nei controlli, rispetto ad altri soggetti selezionati che non siano AEO Possibilità di scelta del luogo di svolgimento del controllo, da concordare con la Dogana Benefici indiretti Migliori relazioni con le Autorità doganali Migliori relazioni con le altre Autorità pubbliche e migliore riconoscimento da parte delle stesse Riconoscimento reciproco Maggiore velocità nelle spedizioni Aumento della sicurezza e migliore comunicazione tra le parti della catena logistica Diminuzione dei problemi legati alla sicurezza Potenziamento della propria immagine aziendale nel mondo
nali, Aeos - solo semplificazioni nei controlli di sicurezza). Le certificazioni Aeo previste dalla nuova normativa saranno una nel settore della semplificazione doganale, che consente di beneficiare di alcune semplificazioni previste ai sensi della normativa doganale e una nel settore della sicurezza, che conferisce al titolare il diritto di ottenere agevolazioni attinenti alla sicurezza. Gli operatori potranno beneficiare di tali status in modo indipendente, ma è anche previsto che i due tipi di autorizzazioni siano cumulabili, configurando, di fatto, quello che è, oggi, l’Aeof. Per quanto riguarda i criteri per la concessione dello status di Aeo(5), non sembrano esservi rilevanti variazioni rispetto a quanto previsto dalla normativa in vigore: la comprovata osservanza degli obblighi doganali e fiscali e un soddisfacente sistema di gestione delle scritture commerciali sono mutuati dall’attuale disciplina, mentre diventa criterio universale la comprovata solvibilità (è stata eliminata la precisazione “se del caso”). Con riferimento alle due tipologie di certificazioni sopra richiamate, sono richiesti adeguati standard pratici di competenza nelle operazioni doganali o adeguati standard di sicurezza, a seconda del tipo di certificazione richiesta: anche se si tratta di una formulazione differente, il concetto è simile a quanto già previsto dalla normativa attuale. Spetterà alla Commissione adottare i necessari atti delegati che specificheranno le norme per la concessione dello status e la dettagliata disciplina dei profili operativi.
I bisogni delle imprese Le imprese che hanno affrontato finora la certificazione (e anche quelle che magari ci stanno pensando), peraltro, al di là delle innovazioni procedurali di cui si farà accenno in seguito e delle trasformazioni dettate dal Ncdc, sentono sempre di più la necessità che le semplificazioni promesse dalla certificazione siano reali ed effettive. Un “minor numero di controlli” e “controlli meno intensi” sono espressioni purtroppo generiche, la cui misurabilità è decisamente difficile, anche considerando che gli “standard” di intensità e frequenza non sono in effetti
Tabella 2 - Principali vantaggi e benefici derivanti dall’ottenimento della certificazione AEO
sce il Codice doganale dell’Unione (rifusione)(3), che, mantenendo invariati obiettivi strategici e sostanza, è volta ad allineare le disposizioni ai mutati scenari, per garantire chiarezza e coerenza fra processi operativi e norme doganali. Nel quadro che si andrà così delineando(4) saranno possibili due tipi di certificazioni Aeo, mentre, ad oggi, le certificazioni possibili sono tre (Aeof - semplificazioni doganali e nei controlli di sicurezza, Aeoc - solo semplificazioni doga-
(3) Documento COM(2012) 64 finale – 2012/0027 (COD) del 20 febbraio 2012. (4) Gli articoli da 13 a 15 del NCDC sono confluiti, rispettivamente, negli articoli da 21 a 23 della Proposta di “rifusione” e riprendono essenzialmente gli stessi profili di quanto attualmente previsto dal CDC. (5) Art. 14 del NCDC e art. 22 della Proposta di “rifusione”.
Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica
33
ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE pienamente noti. Gli operatori, infatti, lamentano una certa difficoltà nel percepire e misurare concretamente i vantaggi derivanti dall’acquisizione dello status di Aeo. Al Considerando n. 19 della sopra richiamata Proposta di “rifusione” è, infatti, possibile leggere che «gli operatori economici che operano nel rispetto delle norme e sono affidabili dovrebbero, in quanto “Aeo”, poter trarre il massimo vantaggio da un uso esteso della semplificazione e, tenendo conto della sicurezza, beneficiare di livelli di controllo doganale ridotti». Le Aziende in possesso dello status di Aeo sono state riconosciute dalle Autorità doganali come eccezionalmente affidabili: dovrebbero, quindi, essere autorizzate a utilizzare il più alto livello di semplificazioni. E semplificazioni concrete dovrebbero essere implementate già nel Codice doganale comunitario e in questo senso sono orientate le richieste di modificazione presentate da Business Europe(6) in vista dell’adozione del Ncdc, tutte nel senso di un maggior riconoscimento a livello di normativa generale dei benefici concreti da conferire agli Aeo. Consapevole della necessità di una migliore percezione e misurabilità dei benefici collegati alla certificazione si è mostrato essere anche il Comitato economico e sociale europeo che, nel Parere(7) fornito in merito alla più volte citata Proposta di “rifusione”, ha raccomandato alla Commissione europea di incoraggiare, con benefici concreti e con procedure semplificate, gli operatori, affinché richiedano lo status di Aeo, ritenendo inoltre necessarie facilitazioni d’accesso allo status stesso. E, forse anche per rispondere a tali sollecitazioni del Comitato economico e sociale, la Commissione ha recentemente pubblicato una Comunicazione sulla sicurezza della supply chain(8), nella quale si riconosce il ruolo fondamentale che gli Aeo rivestono nel contesto della gestione del rischio. La certificazione Aeo nasce, infatti, con l’obiettivo di creare un partenariato tra Autorità di controllo e operatori economici, in maniera tale da rendere sicuro ed efficiente il sistema degli scambi internazionali di merci, consentendo di trovare un equilibrio tra l’esigenza del controllo, da un lato, e il bisogno di velocizzare i traffici, dall’altro. Il riconoscimento dello status di Aeo a operatori ritenuti affidabili consente all’Autorità doganale di concentrare le risorse e indirizzare le proprie energie nel contrastare attività illegali (contrabbando, contraffazione, ecc.) nei settori e verso quei soggetti che presentano maggiori elementi di rischio, mentre gli operatori sani e meritevoli di fiducia evitano inutili ed estenuanti controlli conseguendo la certificazione che riconosce loro benefici e trattamenti prioritari.
Ad ogni modo, la stessa Commissione riconosce la necessità che il riconoscimento formale del programma Aeo avvenga in tutte le politiche per la gestione del rischio e che i benefici derivanti alle imprese compliant siano massimizzati. In tale contesto, il Safe Framework dell’Organizzazione Mondiale delle Dogane individua il riconoscimento reciproco come un elemento fondamentale per rafforzare e promuovere la sicurezza delle catene di approvvigionamento internazionali e come uno strumento utile per evitare la duplicazione dei controlli di sicurezza e di conformità. Collegando i programmi internazionali di partenariato equiparabili si costruisce un approccio alla sicurezza unificato e sostenibile in grado di contribuire a garantire e facilitare il commercio globale. L’obiettivo del riconoscimento reciproco dello status di Aeo è quello di consentire a un’Amministrazione doganale di riconoscere gli esiti del processo di convalida e di tenere conto delle autorizzazioni Aeo rilasciate nell’ambito di un altro programma di partenariato, per accordare agevolazioni sostanziali e vantaggi comparabili e, ove possibile, reciproci agli operatori economici affidabili oggetto del riconoscimento reciproco. In tal senso, il 4 maggio 2012 l’Ue e gli Usa hanno siglato un accordo per il mutuo riconoscimento dei rispettivi programmi Aeo e C-Tpat (Customs-Trade Parnership Against Terrorism): i Paesi terranno in debita favorevole considerazione nella propria valutazione del rischio, ai fini dell’effettuazione dei controlli, lo status dei rispettivi operatori economici certificati. Il trattamento favorevole si tradurrà in una riduzione dei costi, procedure semplificate e maggiore praticabilità delle attività commerciali transoceaniche. Si tratta di un risultato win-win: permette di risparmiare tempo e denaro agli operatori ritenuti meritevoli di fiducia e consente alle Autorità doganali di concentrare le proprie risorse sulle partite di merci da considerare più a rischio, agevolando il commercio legittimo. Oltre a Ue e Usa, molti altri Paesi in ambito Wco hanno perfezionato programmi di certificazione assimilabili all’Aeo. L’Omd ha diramato il Compendium of Aeo Programmes(9), un documento che propone una panoramica completa dei diversi programmi di sicurezza già esistenti o in divenire in tutti i Paesi che aderiscono al Wco, dal quale emerge una progressiva diffusione del programma di certificazione, con un’attenzione globale al particolare status da parte delle Amministrazioni dei Paesi membri. L’edizione del 2012, infatti, identifica ben 24 Programmi Aeo ope-
(6) Key Amendments – BusinessEurope Assessment. (7) Parere del 23 maggio 2012, pubblicato in G.U. C 229 del 31.07.2012, p. 68. (8) Documento COM(2012) 793 finale “on Customs Risk Management and Security of the Supply Chain” dell’8 gennaio 2013. (9) Disponibile online all’indirizzo www.wcoomd.org
34
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
rativi, 8 Programmi Aeo in fase di lancio e 9 Programmi di cosiddetta Customs Compliance. Dal Compendio si ricava che l’accreditamento nei diversi programmi Aeo è basato su di un processo il cui elemento unificante riguarda la compilazione di uno specifico questionario di self-assessment e l’audit da parte della competente Amministrazione doganale, con azioni di monitoraggio e controlli periodici successivi. I benefici previsti negli altri Paesi, sulla carta, non si discostano rispetto a quelli previsti per l’Aeo comunitario. ✽✽✽ La Commissione Europea ha poi ritenuto di dover dare più concretamente seguito alle semplificazioni per l’ottenimento dello status pubblicando il Documento TAXUD/B2/047/2011 – Rev 3- Operatori Economici Autorizzati – Orientamenti(10) (per brevità “Nuovi Orientamenti” Aeo), ove, fra i numerosi vantaggi indiretti della certificazione, è previsto anche il migliore riconoscimento da parte di altre Autorità pubbliche delle misure adottate dagli Aeo
per assicurare la loro catena di approvvigionamento. Ciò significa, concretamente, che lo status di Aeo acquista sempre più riconoscimento e importanza in molti settori. Attualmente tale status viene preso in considerazione da parte di altre Autorità nel rilasciare determinati certificati o autorizzazioni: un esempio riguarda la legislazione nel settore dell’aviazione nel caso di titolare di un certificato Aeos o Aeof che presenta domanda per ottenere lo status di Agente Regolamentato o di Mittente Conosciuto. Ancora, lo status è tenuto in considerazione nella procedura per il rilascio del certificato di origine presso le Camere di Commercio(11). La certificazione Aeo rimane, quindi, una delle certificazioni più pregiate nella catena logistica internazionale, non soltanto per il progressivo riconoscimento da parte di altri Paesi, ma anche di altre Autorità di controllo. Il Progetto Dogana Facile di ANIMA, peraltro, assiste gli operatori in tutte le fasi legate al rilascio della certificazione fino all’ottenimento della stessa e fornisce tutte le eventuali informazioni che potessero essere utili in vista della certificazione. ❒
(10) Documento del 17 aprile 2012, di cui la Commissione europea ha recentemente fornito agli Stati membri le versioni linguistiche ufficiali. Si fa riferimento ai Nuovi Orientamenti AEO a decorre dal 1° gennaio 2013. (11) Si veda la guida “Certificati comunitari d’origine – Disposizioni per il rilascio da parte delle CCIAA” allegata alla nota n. 75361 del 26.08.2009 a cura del Ministero dello Sviluppo Economico e di Unioncamere. Nello specifico, è necessario presentare in originale i documenti giustificativi dell’origine, ma in via del tutto eccezionale, agli AEO è consentito presentare dichiarazione sostitutiva di atto notorio che giustifichi la mancata presentazione del documento originale o ne consenta la visione eventuale nel luogo ove l’atto risulta depositato.
MERCATO
Turbina a flusso di marea Alstom ha iniziato i test al largo della Scozia
N
el settembre scorso Alstom aveva annunciato di aver voler acquisire TGL, azienda specializzata nella progettazione e produzione di turbine a flusso di marea, a condizione che venissero raggiunte alcune tappe fondamentali, tra le quali l’installazione della turbina da 1 MW presso l’European Marine Energy Centre, un centro di test in scala reale nelle Orcadi, in Scozia. Nel gennaio scorso TGL, ora rinominata Alstom, ha installato in mare la turbina sulla stessa struttura di supporto utilizzata in precedenza per testare la turbina da 500 kW. La turbina sarà testata in diverse condizioni operative per un periodo di 18 mesi, nell’ambito del progetto di consorzio Redapt (Reliable Data Acquisition Platform for Tidal) commissionato e cofondato dall’Energy Technologies Institute. Le informazioni dettagliate sull’ambiente, le prestazioni reali e il ciclo di vita in mare della turbina, che saranno raccol-
te nel corso dei test, permetteranno di migliorare ulteriormente la tecnologia dell’energia dalle maree. Il prossimo passo sarà l'installazione di impianti pilota prima della produzione commerciale. Alstom è leader globale nella produzione e trasmissione di energia e nelle infrastrutture ferroviarie. Rappresenta un riferimento per le tecnologie innovative e nel rispetto dell’ambiente. Alstom produce il treno più veloce e la metropolitana automatica a maggiore capacità al mondo. Fornisce soluzioni integrate chiavi in mano per centrali elettriche e servizi associati per un’ampia varietà di fonti energetiche comprese: idroelettrica, nucleare, gas, carbone ed eolica. Offre un’ampia scelta di soluzioni per la trasmissione di energia, in particolare per le smart grid. Il Gruppo impiega 92.000 persone in 100 Paesi e nell’anno fiscale 2011/2012 ha registrato un fatturato di 20 miliardi di euro e ordini per 22 miliardi di euro.
Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica
35
ANIMA/UCC Il 31 gennaio scorso il seminario organizzato da Ucc dedicato alle Verifiche Periodiche delle attrezzature in pressione, in conformità al Decreto 329/2004
La “verità” sulle verifiche periodiche Apertura dei lavori dedicati alle verifiche periodiche
La parziale sovrapposizione fra le principali normative coinvolte in materia di verifiche periodiche delle attrezzature in pressione (D.M. 11 aprile 2011 e Decreto ministeriale 329/2004) crea problematiche legate alla difficoltà di interpretazione delle norme vigenti e della quantità di norme non abrogate. Utilizzatori e costruttori si trovano di volta in volta a rileggere la normativa trovando punti oscuri. Fondamentale in questi casi evitare di giungere a interpretazioni personali, ma rivolgersi ai soggetti preposti. ARIANNA VERONI
I
blematiche che si presentano nell’esecuzione delle procen ottica di valorizzare il settore con nuove attività ad alta dure da mettere in atto per effettuare le verifiche periodiintensità di conoscenza, l’associazione Costruttori di Caldareria Ucc il 31 gennaio 2013 ha organizzato a Milano, che. Il taglio dedicato e le reali problematiche incontrate in sede ANIMA, un momento di confronto riguardo al tesono state oggetto di grande interesse. Si è rivelato anche ma delle Verifiche Periodiche delle attrezzature in pressioun momento di confronto tra le autorità ed i tecnici che si ne, in conformità al Decreto 329/2004. L’evento, della dutrovano quotidianamente a dove affrontare le problematirata di mezza giornata, ha riscontrato molto interesse tra gli che legate all’adempimento delle verifiche periodiche. addetti del settore. È stato strutturato come un confronto tra Al seminario hanno partecipato come relatori, rappresenlegislatori, enti preposti per la prima verifica, costruttori ed tanti di ministeri, enti e aziende. utilizzatori in ambito di esercizio delle attrezzature in presAbdul Ghani Ahmad, Ministero del Lavoro, ha illustrato le sione. modalità di esecuzione delle verifiche periodiche ed i reSono state introdotte con il Decreto Ministeriale 11 aprile quisiti di un soggetto abilitato facendo diretto riferimento 2011 delle novità e pertanall’Allegato 1 del Decreto to, il tema trattato nel se11 aprile 2011. Inoltre si è minario, è un tema piuttosoffermato sulle modalità sto caldo ed attuale. di gestione delle scadenze Il seminario è stato concelegate alle periodicità delpito per i costruttori delle le verifiche periodiche. attrezzature in pressione, In rappresentanza dell’Isottoposte a verifica perionail Andrea Tonti e Carlo dica, affinché vengano a De Petris hanno poi illuconoscenza di tutte le strato la nuova organizzainformazioni da poter trazione e struttura dell’Inail smettere ai loro clienti. Co(che ha assorbito l’ex-Ispeme riscontrato dalle numesl) e le modalità di effettuarose domande e dalla senzione della prima delle vetita partecipazione, sono rifiche periodiche facendo state chiarite le reali pro- Alcuni dei relatori intervenuti all’evento diretto riferimento all’Alle-
36
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
Il video dell’evento su industriameccanica.it Hai già visitato www.industriameccanica.it? Attraverso questo Qr Code si accede alla pagina con le interviste video a Norberto Canciani (Asl Milano, coordinatore del gruppo “macchine e impianti” del Coordinamento Tecnico delle Regioni) e Vincenzo Delacqua, (Responsabile Innovazione, Sviluppo & Governance Icim SpA Ente di Certificazione Italiano). Seguici su Youtube iscrivendoti al canale “industriameccanica”, sarai aggiornato su tutti i nuovi servizi video curati dalla redazione.
gato 2 e al paragrafo 4.1.2 del Decreto 11 Aprile 2011. Mentre per conto dell’Asl Luigi Pallavicini ha parlato della seconda delle verifiche periodiche, di pertinenza di tale ente, e affronterà il proprio rapporto con i soggetti abilitati, soffermandosi in particolare sul metodo di analisi e quindi verifica delle apparecchiature. Vincenzo Coreggia, Ministero dello Sviluppo Economico, ha affrontato la discussione illustrando il regime delle verifiche periodiche e della riqualificazione delle attrezzature in pressione, con una panoramica sul Decreto 329/2004. Come “portavoce” dei costruttori, tra le aziende associate ad Ucc, è intervenuta Emanuela Tosto, presentando l’esperienza, vissuta in maniera diretta, da costruttore di apparecchiature Gpl, sotto i 13 m3, di problematiche legate a le-
gislazione poco chiara e prassi consolidate in ambito di riparazione e modifica di attrezzature in pressione. Anche gli utilizzatori hanno partecipato, dimostrando così la necessità di fare chiarezza in merito alla normativa vigente. Nello specifico Antonio Barison, rappresentante di Sarpom, raffineria di Trecate, ha presentato la sua esperienza nel dover gestire una grande mole di apparecchiature in pressione, sottoposte a verifica periodica. La raffineria infatti lavora a ciclo continuo per avere periodi di fermo impianto molto esigui: in questo caso emergono le vere problematiche nella pratica dell’effettuazione delle verifiche periodiche. Il seminario, è stato molto utile per i partecipanti, che durante il momento dedicato alla discussione hanno potuto chiarificare dubbi procedurali e legislativi. ❒
MERCATO
Draeger Safety per la sicurezza antincendio Consegnate al Ministero dell’Interno le prime unità mobili di addestramento aeroportuale prodotte per il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
S
aranno operative a breve termine le prime due unità mobili di addestramento aeroportuale, acquistate dalla Direzione Centrale per l’Emergenza e il Soccorso Tecnico Area V Soccorso Aeroportuale del Ministero dell’Interno e consegnate da Draeger Safety ai distaccamenti aeroportuali Vigili del Fuoco di Ancona e Lamezia Terme. Il contratto di fornitura del valore di due milioni 350mila euro, che Draeger Safety si è aggiudicata a seguito di una gara indetta nel 2010 dal Ministero dell’Interno, prevedeva la fornitura di dieci unità di addestramento per Vigili del Fuoco aeroportuali, che si contraddistinguessero, oltre che per conformità alle ultime e più restrittive normative tecniche e di sicurezza, anche per la facilità di assemblaggio e di trasporto. Una delle maggiori difficoltà che si riscontrava in passato era quella di individuare, all’interno del sedime aeroportuale, le zone di addestramento più idonee a ospitare strut-
ture di per sé molto ingombranti, in quanto costituite da prototipi di aeroplani in scala reale. Il team tecnico Draeger Safety ha reso esecutivo un primo lay out di un prototipo esistente, modellandolo secondo le necessità e le caratteristiche specifiche richieste. Ne è derivato un prodotto, facilmente trasportabile e di dimensioni contenute, che è in grado di simulare, con effetto molto simile alla realtà, l’incendio del motore in ingresso e in uscita, quello delle ruote/carrello/freni e lo spargimento di carburante. Il simulatore è formato da due container ISO 20‘: il primo incorpora tutta la parte tecnica e di controllo tramite software e PLC dell‘intero sistema di simulazione, mentre nel secondo è trasportato (e in seguito collegato) il mock-up della fusoliera, completo di sezione di ala, ruote, carrello, motore e parte di spandimento carburante.
Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica
37
ECONOMIA
Dall’università il futuro dell’industria
Da sinistra: Stefano Zin, Francesca Priori, Marco Ferrero e Giorgio Colombo
In un momento così delicato per il nostro Paese è meritevole di attenzione l’assegnazione da parte di Edison del Premio di Laurea Lodovico Priori alle due migliori tesi discusse nel 2012. Smart Grid al centro degli studi. Maurizio Brancaleoni: «Siamo un Paese dotato, nonostante l’attuale difficile e instabile situazione politica, di enormi capacità creative e di innovazione: la ricerca e lo sviluppo saranno uno dei principali fattori di rinascita».
C
iò che l’università può fare per le imprese è strettamente scientifico di alto livello a una fortissima applicabilità nel legato a ciò che il mondo aziendale può dare, in terconcreto. Caratteristica rara quando si parla di concetti tanmini di stimoli, al mondo universitario. Questo il tema del to teorici come quelli di smart grid e green economy. dibattito tenuto l’8 febbraio scorso in occasione dell’asseSmart energy management: “Milp optimizer” and “Agentgnazione del premio di laurea in memoria di Lodovico PrioBased modelling” as step toward smart grid, di Marco Ferri, grande ingegnere elettrico parte della storia di Edison. rero «Il sistema universitario italiano» ha spiegato Alberto Meo«Gestione intelligente dell’energia. Si tratta di un primo pasmartini, presidente di Assolombarda, «forma ingegneri coso verso il concetto di rete intelligente. Il progetto è basato sì preparati da far sì che le multinazionali straniere rimansul confronto tra due diversi simulatori nel tentativo di integano ancora in Italia», tratteggiando il profilo di una unigrarli insieme in un unico strumento di simulazione che posversità che registra sicuramente profondi squilibri nel tasso sa dare una panoramica più completa di una gestione inteldi laureati rispetto alla media europea, ma che, in termini ligente energia. Oggi il progetto è stato applicato a un inpercentuali può affidarsi a un numero sempre maggiore di sieme di centrali idroelettriche con accumulo giornaliero». studenti. «Quella dell’ingegnere elettrico è oggi una forValutazione dell'hosting capacity nelle reti di distribuziomazione complessa – ha continuato – e deve sempre di più ne in media tensione, di Stefano Zin essere la base per accogliere gli insegnamenti che si impa«Il progetto consiste in uno studio sperimentale svolto con rano sul campo, sul luogo di lavoro». un programma di simulazione che ha elaborato un paraSono stati premiati i progetti di Marco Ferrero, metro per accettare nuova anergia in rete. Attrache ha presentato un lavoro sviluppato su due verso il parametro della hosting capacity è posdiversi approcci per la gestione intelligente in otsibile infatti sapere in ogni momento a quanto tica smart grid, con un duplice obiettivo: otteammonta la capacità di accettazione della rete nere risultati sia metodologici che operativi, e di in un determinato nodo. Parametro che potrebStefano Zin, un lavoro che propone una metobe divenire fondamentale, oggi non ancora moldologia per il raggiungimento degli standard di to studiato. Il progetto ha trovato applicazione a Kyoto attraverso l'hosting capacity. Verona, su una rete di ben 85 nodi». Due giovani ingegneri che si sono distinti so- Tutti gli approfondimenti prattutto per aver unito un metodo tecnico- su industriameccanica.it C. F.
Il commento di Maurizio Brancaleoni Come Vice Presidente di ANIMA e Presidente di Avr non posso non ricordare quanto sia importante per la nostra industria, sia per il mercato interno che per quello dedicato all’esportazione, poter contare su giovani ricercatori estremamente determinati e preparati ad affrontare nuove sfide. Nel campo energetico penso alle grandi opportunità che dovremo a breve perseguire nella realizzazione di moderne centrali energetiche basate sulle energie rinnovabili (idroelettrica, geotermia e biomasse), maggiormente distribuite sul territorio, grazie anche all’enorme capacità delle nostre aziende manifatturiere produttrici di turbine, pompe, valvole caldaie e recipienti in pressione in genere.
38
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
APPROFONDIMENTI TECNICI LE NUOVE REGOLE PER LA QUALIFICA PROFESSIONALE DELLE ATTIVITÀ NON REGOLAMENTATE PER LEGGE Per “attività professionali non regolamentate per legge” si intendono tutte quelle professioni che non siano già regolate da specifiche disposizioni legislative o che siano riservate, a titolo di legge, esclusivamente a soggetti iscritti ad appositi albi o elenchi (es. attività in ambito sanitario). Ad esempio, il “professionista” che opera come manutentore di attrezzature e impianti in ambito industriale svolge generalmente la propria attività professionale in un ambito non regolamentato, almeno non in maniera specifica, dal punto di vista legislativo: non esistono cioè né prerequisiti definiti per legge per accedere a questa professione né strumenti oggettivi per valutare la professionalità stessa del manutentore (la cosiddetta “qualifica professionale”). Nel corso degli anni sono stati sviluppati diversi progetti con l’obiettivo di qualificare dal punto di vista professionale tali attività: il percorso di carattere generale per il riconoscimento delle capacità professionali dei soggetti che operano in attività non regolamentate per legge è stato però recentemente definito sia in ambito legislativo che in ambito tecnico normativo. Di seguito sono riassunti gli elementi fondamentali. Legge 14 gennaio 2013 n. 4 - Disposizioni in materia di professioni non organizzate Questa Legge è stata definitivamente approvata dalla Camera dei deputati lo scorso mese di dicembre ed è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 26 gennaio 2013. La Legge 14 gennaio 2013 n. 4 è entrata in vigore dallo scorso 10 febbraio. La nuova legge ha come obiettivo quello di disciplinare le “professioni non organizzate in ordini o collegi”: insieme con altri elementi importanti (quali, ad esempio, la disciplina delle associazioni professionali), i passaggi più significativi della Legge sono quelli riportati negli articoli da 6 a 9 (riassunti brevemente di seguito). Articolo 6 (Autoregolamentazione volontaria) La qualificazione professionale dei soggetti che operano in attività non regolamentate per legge avverrà attraverso la “autoregolamentazione volontaria”. Tale autoregolamentazione volontaria si baserà sulla conformità a specifiche norme tecniche elaborate da UNI; le norme tecniche UNI dovranno definire con precisione i requisiti, le competenze e le modalità di esercizio che caratterizzano la specifica attività professionale cui si riferiscono. Articolo 7 (Sistema di attestazione e prerogative delle associazioni professionali) Viene affidato alle associazioni professionali il compito di attestare la conformità di un singolo professionista ai requisiti necessari per svolgere correttamente la propria attività (requisiti esplicitati nelle norme UNI di cui all’articolo 6 e da regolamenti specifici elaborati dall’associazione stessa). Articolo 8 (Validità dell'attestazione) Definisce i criteri di validità dell’attestazione rilasciata al singolo professionista da parte della competente associazione professionale. Articolo 9 (Certificazione di conformità a norme tecniche UNI) Le associazioni professionali rappresentative di un settore devono partecipare attivamente all'elaborazione della normativa tecnica UNI relativa alla specifica attività professionale. Inoltre, le associazioni professionali possono promuovere la costituzione di organismi di certificazione della conformità per il proprio settore di competenza; tali organismi di certificazione (che dovranno avere l’accreditamento rilasciato da Accredia) potranno rilasciare al singolo professionista che ne fa-
NOTIZIE GURI DATA: 2 gennaio 2013 - serie GU n.1 Suppl. ordinario n.1 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero Dello Sviluppo Economico AMBITO: Efficienza Energetica – Conto Energia Termico TITOLO: DECRETO 28 dicembre 2012 DESCRIZIONE: Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili e interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni. DATA: 2 gennaio 2013 – serie GU n.1 Suppl. ordinario n.1 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero Dello Sviluppo Economico AMBITO: Efficienza Energetica – Certificati Bianchi TITOLO: DECRETO 28 dicembre 2012 DESCRIZIONE: Determinazione degli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico che devono essere perseguiti dalle imprese di distribuzione dell'energia elettrica e il gas per gli anni dal 2013 al 2016 e per il potenziamento del meccanismo dei certificati bianchi. Il decreto fissa i nuovi target nazionali per il quadriennio 2013-2016 in termini di risparmio energetico per le aziende di distribuzione dell'energia elettrica e del gas e dispone il passaggio al GSE dell'attività di gestione del meccanismo dei certificati bianchi. DATA: 9 gennaio 2013 – serie GU n.7 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero Dell’Ambiente AMBITO: Direttiva Emission Trading - sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità TITOLO: DELIBERA 28 dicembre 2012 DESCRIZIONE: Procedure applicabili per il periodo 2013 - 2020 all'assegnazione di quote gratuite ai nuovi entranti nonché' alla modifica dei quantitativi assegnati a titolo gratuito in caso di modifica sostanziale della capacità, cessazione e parziale cessazione delle attività di un impianto, in applicazione della decisione 2011/278/UE ed ai sensi della direttiva 2003/87/CE. DATA: 25 gennaio 2013 – serie GU n. 21 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero dello Sviluppo Economico AMBITO: attuazione Direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia TITOLO: Decreto 22 novembre 2012 DESCRIZIONE: Modifica dell'Allegato A del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia. DATA: 26 gennaio 2013 – serie GU n.22 AMBITO: Legislazione Generale TITOLO: Legge 14 gennaio 2013 ‘Disposizioni in materia di professioni non organizzate’ DESCRIZIONE: La legge dà piena applicazione a quel principio di sinergia tra legislazione e normazione tecnica che da sempre è considerato un elemento fondamentale di svi-
Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica
39
APPROFONDIMENTI TECNICI NOTIZIE GURI luppo. In particolare l’articolo 6 “Autoregolamentazione volontaria”, pur non rendendo obbligatorio il rispetto delle norme UNI, definisce quei principi e criteri generali che disciplinano l’esercizio autoregolamentato dell’attività professionale che la norma tecnica di fatto garantisce. DATA: 28 gennaio 2013 – serie GU n. 23 ENTE DI RIFERIMENTO: Presidenza della Repubblica AMBITO: Direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa TITOLO: Decreto Legislativo 24 dicembre 2012 n. 250 DESCRIZIONE: Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155, recante attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa. Entrata in vigore del provvedimento: 12 febbraio 2013.
NOTIZIE GUUE DATA: 17 gennaio 2013 ENTE DI RIFERIMENTO: CONSIGLIO EUROPEO AMBITO: Antidumping TITOLO: REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 78/2013 DESCRIZIONE: REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 78/2013 DEL CONSIGLIO del 17 gennaio 2013 che istituisce un dazio antidumping definitivo e dispone la riscossione definitiva del dazio provvisorio istituito sulle importazioni di alcuni accessori per tubi di ferro o di acciaio originari della Russia e della Turchia DATA: 23 gennaio 2013 ENTE DI RIFERIMENTO: COMMISSIONE EUROPEA AMBITO: Codice doganale comunitario TITOLO: REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 58/2013 DESCRIZIONE: REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 58/2013 DELLA COMMISSIONE del 23 gennaio 2013 recante modifica del regolamento (CEE) n. 2454/93 che fissa talune disposizioni d’applicazione del regolamento (CEE) n. 2913/92 del Consiglio che istituisce il codice doganale comunitario DATA: 25 gennaio 2013 ENTE DI RIFERIMENTO: COMMISSIONE EUROPEA AMBITO: laboratori di riferimento dell’UE TITOLO: REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 72/2013
40
cesse richiesta, se in possesso dei requisiti, il certificato di conformità alla norma tecnica UNI definita per la singola professione. Nella sostanza la nuova Legge 14 gennaio 2013 n. 4 affida ruoli e compiti fondamentali a UNI e alle associazioni professionali: • UNI ha il compito di redigere le norme tecniche nelle quali siano definiti i requisiti e le competenze necessarie per svolgere una determinata professione • Le associazioni professionali potranno: - da un lato attestare, sotto la propria responsabilità, la competenza professionale di un singolo lavoratore; - dall’altro promuovere collaborazioni con organismi di certificazioni già esistenti (o la nascita di nuovi organismi ad hoc) che siano autorizzati a certificare la conformità delle competenze del singolo lavoratore ai requisiti definiti dalla norma tecnica UNI. Il percorso delineato dalla Legge 14 gennaio 2013 n. 4 costituisce pertanto la nuova procedura per la qualificazione professionale dei soggetti operanti in attività professionali non regolamentate per legge.
Alessandro Maggioni
AGGIORNAMENTO SULL’APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO REACH PER IL TRIOSSIDO DI CROMO CrO3 (ACIDO CROMICO) Il triossido di cromo CrO3 è utilizzato come componente di preparati utilizzati per la finitura metallica o come catalizzatori. In particolare, il triossido di cromo viene utilizzato nel trattamento di superfici (es. industria galvanica, decorativa e funzionale) Come tutte le sostanze chimiche, il triossido di cromo è soggetto al Regolamento 1907/2006 REACH che prevede che le sostanze ad elevato livello di rischio siano inserite gradualmente nell'Allegato XIV del Regolamento stesso; una volta inserite in questo Allegato, tali sostanze non potranno essere immesse sul mercato o utilizzate a partire da una certa "data di scadenza” a meno che all'impresa non sia concessa un'autorizzazione secondo una ben definita procedura. Il 20 dicembre 2011 l'ECHA (Agenzia europea per le sostanze chimiche) ha raccomandato alla Commissione Europea di inserire 13 sostanze nell'allegato XIV del REACH e il triossido di cromo CrO3 è tra queste sostanze. La procedura di autorizzazione è necessaria quando viene immessa sul mercato europeo una sostanza ad alta pericolosità singola o un preparato o anche incorporata all’interno di un prodotto. Obiettivo della procedura di autorizzazione è garantire una buona gestione del rischio e la sostituzione a termine delle sostanze cosiddette “estremamente preoccupanti” (sostanze SVHC), laddove ci sia fattibilità economica e tecnica. La procedura di autorizzazione non è legata alle quantità delle sostanze quanto al loro utilizzo. Le sostanze soggette ad autorizzazione sono elencate all'Allegato XIV del REACH e, in conseguenza di questa decisione, tali sostanze non potranno essere immesse sul mercato o utilizzate a partire dalla “sunset date” (data di scadenza) a meno che all’impresa non sia concessa una apposita autorizzazione. Gli utilizzatori finali potranno, previa comunicazione all’Agenzia ECHA, utilizzare le sostanze incluse nell’allegato XIV senza richiedere il rilascio di una specifica autorizzazione esclusivamente se l’uso fatto è conforme alle condizioni previste dall’autorizzazione rilasciata per lo stesso utilizzo a un soggetto a monte della catena di fornitura.
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
A fronte di una notifica, l’Agenzia può ordinare ai produttori o agli importatori di articoli di presentare una registrazione per ogni sostanza contenuta in tali articoli, se sono soddisfatte le seguenti condizioni: • la sostanza è contenuta in tali articoli in quantitativi complessivamente superiori a 1 t/a per produttore o importatore; • l’Agenzia ha motivo di sospettare che la sostanza sia rilasciata dagli articoli e il rilascio della sostanza dagli articoli presenti un rischio per la salute umana o per l’ambiente (queste regole non si applicano alle sostanze che sono già state registrate per tale uso). Stato di avanzamento procedura di autorizzazione per triossido di cromo CrO3 La procedura formale per limitare l’utilizzo del triossido di cromo CrO3, è iniziata nel 2011 e si è conclusa lo scorso 21 novembre 2012 con l’approvazione definitiva dell’inserimento del triossido di cromo nell'Allegato XIV da parte del REACH Regulatory Committee della Commissione Europea. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Europea della Decisione della Commissione è attesa a giorni e tale data di pubblicazione determinerà alcune scadenze fondamentali per l’industria. In primo luogo, è stato definito un periodo transitorio di 35 mesi (invece dei 21 usualmente previsti) per la presentazione da parte delle singole aziende delle domande di autorizzazione per l'uso del triossido di cromo. Il Regolamento REACH prevede inoltre ulteriori 18 mesi per la definizione della “sunset date”, cioè la data oltre la quale il triossido di cromo non potrà più essere utilizzato senza autorizzazione. È pertanto ragionevole prevedere che il limite ultimo per il divieto di utilizzo senza autorizzazione del triossido di cromo in Europa cadrà entro la fine del 2017.
NOTIZIE GUUE DESCRIZIONE: REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 72/2013 DELLA COMMISSIONE del 25 gennaio 2013 che modifica i regolamenti (CE) n. 180/2008 e (CE) n. 737/2008 per quanto riguarda il periodo di designazione di alcuni laboratori come laboratori di riferimento dell’UE DATA: 26 gennaio 2013 ENTE DI RIFERIMENTO: COMMISSIONE EUROPEA AMBITO: progettazione ecocompatibile delle asciugabiancheria per uso domestico TITOLO: Rettifica del regolamento (UE) n. 932/2012 DESCRIZIONE: Rettifica del regolamento (UE) n. 932/2012 della Commissione, del 3 ottobre 2012, recante modalità di esecuzione della direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio in merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile delle asciugabiancheria per uso domestico.
NORMATIVA
Alessandro Maggioni BITUME E LEGANTI BITUMINOSI UNI EN 1425:2013 Bitume e leganti bituminosi - Caratterizzazione delle proprietà sensoriali Commissioni Tecniche : [UNICHIM - Associazione per l'Unificazione nel settore dell'Industria Chimica]
GAS FLUORURATI – ISTITUITO IL REGISTRO TELEMATICO Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha comunicato – con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.35 (11.02.2013) – l’istituzione del Registro telematico nazionale delle persone e delle imprese certificate, istituito ai sensi dell'art. 13 del DPR 43/2012, recante attuazione del Regolamento CE n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra. Il Registro Telematico, la cui gestione è affidata alle Camere di Commercio competenti, è il registro in cui si devono iscrivere – entro 60 giorni dall’attivazione – le persone e le imprese che svolgono attività su apparecchi fissi di refrigerazione, condizionamento d'aria, pompe di calore e antincendio che contengono gas fluorurati a effetto serra. Le attività che possono comportare l’obbligo di iscrizione sono le seguenti: • installazione, manutenzione o riparazione di apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore contenenti alcuni gas fluorurati ad effetto serra (F-gas) • installazione, manutenzione o riparazione di impianti fissi di protezione antincendio e di estintori contenenti taluni F-gas • recupero di taluni F-gas dai commutatori ad alta tensione • recupero di solventi a base di taluni F-gas dalle apparecchiature che li contengono • recupero di taluni F-gas da impianti di condizionamento d'aria dei veicoli a motore.
BOMBOLE PER GAS UNI EN ISO 22435:2013 Bombole per gas Valvole per bombole con riduttori di pressione integrati - Specifiche e prove di tipo Commissioni Tecniche : [Recipienti per il trasporto di gas compressi, disciolti o liquefatti] BOMBOLE PER PROPANO UNI 7051:2013 Bombole per propano - Dimensioni fondamentali Commissioni Tecniche : [Recipienti per il trasporto di gas compressi, disciolti o liquefatti] CONTENITORI PER TRASPORTO MERCI UNI EN ISO 6346:2013 Contenitori per trasporto merci - Codificazione, identificazione e marcatura Commissioni Tecniche : [Trasporto guidato su ferro] DISPOSITIVI DI SICUREZZA E CONTROLLO PER BRUCIATORI A GAS ED APPARECCHI A GAS EC 1-2013 UNI EN 13611:2011 Dispositivi di sicurezza e controllo per bruciatori a gas ed apparecchi a gas - Requisiti generali Commissioni Tecniche : [CIG - Comitato Italiano Gas]
Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica
41
MERCATO
Turbina a zero emissioni e basso impatto acustico La Società San Paolo ha adottato per la sua sede di Roma un impianto di cogenerazione a microturbina Capstone, contribuendo alla riduzione nell’atmosfera di prodotti inquinanti. Il valore tecnico e ambientale di questa recente realizzazione sottolineata da Ilario Vigani, Presidente di IBT Group e responsabile dell’installazione del sistema.
L
a Società San Paolo ha adottato per la sua sede di 12mila metri quadrati all’interno della cerchia urbana di Roma una soluzione energetica all’avanguardia. Grazie all’installazione di un impianto di cogenerazione a microturbina Capstone, la Società San Paolo contribuisce significativamente alla riduzione dell’immissione in atmosfera di mossidi di azoto (NO/NOx) e di ossidi di carbonio (CO/CO2), rimanendo abbondantemente sotto i limiti di legge (rispettivamente con valori sotto i 5 ppmV e 9 ppmV). “Dopo aver valutato diverse soluzioni nel campo delle energie alternative e delle fonti rinnovabili con lo scopo di soddisfare l’enorme fabbisogno energetico del complesso immobiliare (energia elettrica, riscaldamento, acqua calda sanitaria), la scelta è ricaduta su un sistema di cogenerazione con una fonte di approvvigionamento pulita (gas metano). Oltre a un risparmio energetico medio del 30%, la tecnologia Capstone vanta altissimi livelli di protezione contro le sostanze che si generano all’interno dei processi di combustione e che, se non controllate, rischiano di essere immesse direttamente nell’aria ha commentato Don Paolo Epidotti – Economo della “Provincia Italia”.
Board (CARB). Le turbine sono progettate in modo da ottenere ampi volumi di combustione e una prolungata residenza dei residui in modo da ottenere la combustione completa del CO e degli idrocarburi incombusti. Inoltre, la loro principale caratteristica è di essere “oil free”, ovvero di girare “sull’aria”, anziché a olio come gli altri impianti, evitando quindi problemi di viscosità, depositi carboniosi ecc. In questo modo, i sistemi Capstone producono fumi ricchi di ossigeno con meno di 5 ppm di ossido di azoto (e 50 ppm di monossido di carbonio, composti organici volatili, e particolato, arrivando ad avere emissioni in media 10 volte inferiori a quelle dei motori a pistoni. Queste caratteristiche assumono ancora maggiore importanza in vista di un inasprimento delle regolamentazioni in termini di emissioni imposte dalla Comunità Europea e delle numerose leggi regionali che fissano limiti sempre più severi sulla ubicazione di impianti a biomassa, biogas o con vecchi motori che possono arrecare gravi problemi di inquinamento.
✽✽✽
“Quando si valuta l’adozione di un impianto per il risparmio energetico, è doveroso verificare che la soluzione scelta non crei squilibri nell’ambiente circostante. È importante far conoscere esempi virtuosi come quello di San Paolo, soprattutto in un periodo storico in cui troppo spesso si sente parlare di cogenerazione per l’inquinamento causato dalla malagestione di molti impianti, invece che per il suo fondamentale contributo alla salvaguardia dell’ambiente,” ha commentato Ilario Vigani, Presidente di IBT Group e responsabile dell’installazione del sistema.
Capstone, azienda leader mondiale nelle microturbine a gas di cui IBT Group è partner esclusivo per l’Italia, produce le uniche microturbine al mondo in grado di garantire il rispetto dei più severi limiti di emissioni previsti nelle aree urbane di molte Regioni senza dover adottare alcun catalizzatore esterno. La tecnologia Capstone nasce, infatti, in California, stato con i limiti di emissioni più bassi al mondo, ed è approvata dalla rigidissima California Air Resources
42
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
✽✽✽
MERCATO
Acqua, di generazione in generazione Parigi Industry augura lunga vita all’oro di domani partecipando nel 2013 all’Anno Internazionale della Cooperazione Idrica per le Nazioni Unite
S
ensibilizzare gli utenti su quanto è necessario fare per un utilizzo razionale di un bene estremamente prezioso come l'acqua è l’ambizioso progetto nel quale Parigi Industry ha voluto investire, facendo costante riferimento all’importanza di progettare e produrre secondo regole efficaci che tutelano l’ambiente. Una filosofia chiara e trasparente quella dall’azienda italiana che lavora da tempo in questa direzione producendo tubi flessibili con soluzioni all’avanguardia per garantire un risparmio costante dell’acqua. Il contributo di Parigi Industry è diventato ancora più concreto con il nuovo progetto di comunicazione “Acqua di generazione in generazione”, un concept studiato da Publitrust, e realizzato con il supporto del fotografo Flavio Gallozzi. Immagini forti, generazioni che si incontrano, etnie che si avvici-
nano e l’acqua protagonista di questo viaggio internazionale ed emozionale. “In particolare”, ha dichiarato Laura Parigi Presidente dell’omonimo Gruppo, “vogliamo augurare lunga vita all’acqua proponendo al mercato flessibili italiani al 100%, realizzati con diametri ridotti, a volte anche ridottissimi rispetto agli standard presenti sul mercato, e fabbricati con materiali che già rispettano le severe norme tedesche in vigore dal dicembre 2013. Partendo da queste premesse abbiamo voluto dedicare la nuova campagna pubblicitaria al tema dell’acqua perché oltre l’80% del nostro fatturato è generato da prodotti che trasportano questo bene indispensabile e ciascuno di noi è responsabile dell’utilizzo che ogni giorno ne fa. Il programma di comunicazione avrà durata triennale e troverà pertanto ulteriori spunti e sviluppi nel biennio 2014-2015.
Da quarant’anni per la sicurezza Fondata nel 1972, MS Isolamenti opera nei settori delle coibentazioni, dei ponteggi e delle bonifiche ambientali.
È
il 1972 quando Raimondo Moscardo fonda, a Milano, la MS di Moscardo Raimondo e C, specializzata nel campo delle coibentazioni di impianti tecnologici e industriali. In pochi anni la società acquisisce i più importanti clienti del mercato nazionale (Enel, Esso, Saras ecc.). Nel 1980 la MS Isolamenti si trasforma in SpA e nel 1984 si trasferisce a Meda (a nord di Milano). Oggi l’azienda conta oltre 360 dipendenti e un fatturato di quasi 32 milioni di euro. MS Isolamenti è una primaria realtà nazionale soprattutto nei settori delle coibentazioni, dei ponteggi e delle bonifiche ambientali, grazie alla serietà, alla professionalità e ai risultati ottenuti, operando sempre nel rispetto dell’ambiente. Lo spirito imprenditoriale e la volontà di fornire sempre un eccellente servizio alla clientela hanno fatto acquisire, nel 1999, la Certificazione della Qualità per tutti i settori di in-
44
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
tervento. Oggi l’azienda è in possesso della Certificazione SOA, della Certificazione di iscrizione Albo Nazionale Smaltitori e della Certificazione ISO 9001/2000. Le aree di intervento sono: fabbricazione e fornitura in opera di isolamenti termici e acustici; costruzione, noleggio in opera e smontaggio di ponteggi; realizzazione opere di bonifica e protezione ambientale; realizzazione di coperture civili e industriali, controsoffittature, pareti in cartongesso e lavori di edilizia privata e pubblica. Servizi e soluzioni vengono studiati e personalizzati per risolvere ogni specifico problema. In particolare, lo staff tecnico della MS Isolamenti affronta, studia e risolve ogni problema, per ridurre, con un adeguato isolamento, il sempre più significativo problema dei costi energetici.
NEWS Alimentatori a 4 quadranti
T
oellner, società commericalizzata dalla Burster, presenta la nuova serie di alimentatori a 4 quadranti con “source and sink” di 320 W, in grado di generare segnali DC e AC con una frequenza fino a 100 kHz. Si tratta di moduli elettronici che generano tensioni positive e negative e forniscono e ricevono correnti positive e negative. Devono essere pertanto usati come sorgente o carico. Gli alimentatori da laboratorio sono principalmente in grado di fornire potenza con una singola polarità: per esempio questi strumenti lavorano unicamente nel primo quadrante del diagramma tensione/corrente. Gli amplificatori standard forniscono tensioni con entrambe le polarità ma non sono generalmente in grado di assorbire valori di potenza in un range
confrontabile con quello che loro stessi forniscono. Pertanto, lavorano principalmente come strumenti a 2 quadranti. Inoltre, tutti gli alimentatori sono in grado di assorbire la potenza con entrambe le polarità corrispondenti alle potenze fornite. Un alimentatore TOE 7621 contiene in un solo strumento sia una sorgente bipolare di tensione e corrente che un carico di corrente. È possibile anche usarlo come amplificatore di potenza bipolare. www.burster.it
Macchina per saldatura multi processo
E
sab presenta una nuova macchina a inverter leggera e compatta per saldatura multi processo MIG/MAG/MMA, TIG e MIG pulsato, denominata “Aristo®Mig 4004i Pulse”, destinata ad applicazioni di saldatura a elevata produttività per spessori di lamiera medio-alti. A confronto con macchine convenzionali di pari po-
tenza, lo spazio occupato da questa macchina è del 70% minore, mentre il peso è infer i o r e dell’80%. La macchina eroga 300 A con ciclo di lavoro 100% e 400 A al 60%. L’elevata efficienza (88%) e il fattore di potenza vicino a 1 contribuiscono a minimizzare i consumi. Il sistema di raffreddamento intelligente consente di incrementare il tempo di lavoro della macchina e mantiene la torcia a una temperatura confortevole per l’operatore. La ventola di raffreddamento e la pompa di circolazione dell’acqua si fermano automaticamente dopo 6,5 minuti di inattività, riducendo il consumo di energia a vuoto. La funzione QSet™ monitorizza la tensione d’arco e ottimizza i parametri di saldatura in dip-transfer. In tal modo le condizioni dell’arco vengono stabilizzate dopo pochi secondi dall’inizio della saldatura ed è così possibile regolare la velocità del filo secondo le diverse applicazioni, lasciando che QSet si occupi del resto. Con SuperPulse™ (pannello U82) si possono sovrapporre vari tipi di arco in un procedimento di saldatura. Le linee sinergiche sono uno strumento utile per trovare rapidamente la lunghezza ideale dell’arco. La funzione LiveTig™, che limita la corrente di innesco a 12-15 A, consente di utilizzare la macchina anche per il procedimento di saldatura TIG. I traina-filo Aristo®Feed 3004/4804 possono essere dotati di due diversi pannelli di controllo, Aristo®U6 e Aristo®U82 entrambi caratterizzati da facilità di lettura e regolazione. La macchina può essere dotata di centralina di raffreddamento COOL1 per torce raffreddate ad acqua. Si possono utilizzare bobine di filo convenzionali oppure i fusti MarathonPac™, con un attacco predisposto sul retro del trainafilo, completo di supporto per la guaina guidafilo. www.esab.it
Trasmettitori di pressione e temperatura con classificazione SIL
L
a gamma di prodotti elettronici della Wika include trasmettitori pressione e di temperatura con classificazione SIL secondo gli standard IEC 61508 e IEC 61511. Per il trasmettitore di pressione a sicurezza intrinseca modello “IS-20” (nella figura) con protezione tipo ia e approvazione Atex, tutti i parametri di sicurezza per applicazioni SIL sono stati determinati e includono: Average Probability of Failure on Demand (PFDa); Hardware Fault Tolerance (HFT); Safe Failure Fraction (SFF). È inoltre indicato il parametro MTTFd (Mean Time To Dangerous Failure), utile per determinare il relativo Performance Level (PL). Per il trasmettitore di temperatura “T32.xS”, la qualifica del prodotto per l’impiego in sistemi di protezione è stato certificato dal TÜV RheinlandAd oggi, a livello mondiale, solo due trasmettitori di temperatura sono conformi alle stringenti procedure “"Full Assessment in accordance with IEC61508". In passato, i dispositivi di questo tipo venivano valutati unicamente per la loro affidabilità operativa e/o per le loro probabilità di guasto e successivamente dichiarati idonei con l’attributo “proven in use”. Al contrario, la nuova procedura determina e certifica l’idoneità per i sistemi di protezione in basi a regole severe, che includono i processi di progettazione e sviluppo e richiedono l’impiego di strumenti di assicurazione qualità di livello professionale. Oltre al completo sistema interno di monitoraggio di eventuali guasti, il T32.xS è disponibile nella versione a due sensori ridondanti con changeover automatico, rilevamento derive integrato e compatibilità con quasi tutti gli strumenti hardware e software disponibili sul mercato. www.wika.com
Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica
45
NEWS Configuratore di nastri trasportatori
I
l configuratore di nastri trasportatori di Montech è ancora più facile da usare perché, ultimata la configurazione, l’utente può scaricare direttamente i dati CAD del nastro realizzato. Si tratta di una notevole semplificazione del lavoro, perché finora i dati CAD di ogni componente dovevano essere scaricati singolarmente e assemblati. Un’altra opzione è il salvataggio dei dati delle configurazioni, che possono essere memorizzati dall’utente e richiamati successivamente. Con il configuratore (disponibile sul sito dell’azienda) i clienti interessati possono configurare i nastri da sé e provare diverse varianti. In questa fase il sistema guida
Caldaia efficiente ed elegante
I
nterfaccia utente touch screen, campo di modulazione da 1 a 9, circolatore modulante, funzione comfort per acqua calda sanitaria, riempimento automatico: sono queste le principali caratteristiche che rendono “Itaca”, nuova caldaia top di gamma di Fondital, un connubio ideale tra innovazione, efficienza ed eleganza. La caldaia è disponibile nei modelli a combustione atmosferica “CTFS” (24, 28, 32 kW) e solo riscaldamento “RTFS” (24, 28, 32), nei modelli a condensazione “KC” (24, 28, 32 kW), nelle stesse potenze per esterno, e nelle versioni “KR” (32 kW) e “KRB” (32 kW). Capace di gestire di serie tre tipologie di impianto solare termico, Itaca offre una gestione semplice e intuitiva; l’interfaccia utente integra tre orologi programmatori in grado di gestire due zone di riscaldamento e, nella versione KRB, il carico di un bollitore esterno. L’efficienza energetica, grazie all’ampio campo di modu-
46
l’utente nell’inserimento di tutti i dati necessari per la realizzazione della soluzione di trasporto. Le configurazioni inadeguate vengono escluse a priori dal programma tramite una rapida analisi di plausibilità. Dopo la configurazione l’utente può scaricare un file pdf della configurazione stessa e ordinare direttamente il nastro trasportatore con un clic. www.montech.com
Inoltre, i nuovi modelli RX stabiliscono standard ambientali più elevati rispetto a quelli imposti dalle normative comunitarie. Alle basse emissioni si associano bassi consumi grazie al controllo intelligente dell'unità di comando e al programma di efficienza energetica Blue-Q. www.om-still.it
Sensori di pressione MEMS lazione e al circolatore modulante, assicura insieme alla funzione comfort i massimi standard raggiungibili, mentre l’innovativo design con banda in alluminio satinata e la forma ergonomica fanno sì che la caldaia diventi un elemento d’arredo. www.fondital.it
Carrelli elevatori diesel-elettrici
O
M Still presenta i nuovi carrelli “RX 70-60/80” ed “RX 7040/50” (nella figura), che completano la gamma della serie RX 70. Dotati di un motore a trazione diesel-elettrica, questi carrelli, che hanno portata da 4 a 8 t, uniscono potenza, precisione, ergonomia, compattezza e sicurezza. Caratteristica principale è la “powerline” che, combinando i motori industriali ad alte prestazioni alla collaudatissima trazione diesel-elettrica, rende possibili ritmi di lavoro sostenuti e bassi consumi. Il perfetto mix tra potenza e precisione è ottenuto grazie a un comando preciso e sensibile dell'avviatore di marcia e dell'idraulica e a cinque programmi di marcia regolabili, che consentono di personalizzare la velocità massima di marcia e i processi di accelerazione e frenata.
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
I
l nuovo sensore di pressione della Omron “2SMPP-03”, basato sulla tecnologia MEMS, è ideale nella applicazioni medicali, quali la terapia a pressione negativa per le ferite (NPWT, Negative Pressure Wound Therapy), il rilevamento di fuoriuscite di gas, il controllo del movimento, gli indicatori di livello, le applicazioni domotiche e la strumentazione di controllo per impieghi industriali. Il dispositivo offre un’accuratezza di misurazione tra -50 e +50 kPa e fa da complemento al predecessore 2SMPP-02, che ha un range di rilevamento da 0 a 37 kPa. Entrambi i sensori condividono la caratteristica dell’estrema compattezza (6,1 x 4,7 x 8,2mm), offrono una tensione di offset ridotta e una dispersione di ±4,0 mV e 3,1 mV, tali da rendere superflue le guarnizioni. Il basso livello di consumo di 0,2 mW, insieme alla corrente di pilotaggio di appena 100 µA, consentono significativi risparmi di energia. Le specifiche includono valori di non-linearità inferiori allo 0,8% fondo scala e una isteresi di 0,5% fondo scala. Altre caratteristiche interessanti sono i bassi livelli di oscillazione della temperatura di ±1% e dell’offset di ± 3 % fondo scala.
wwww.omroncomponents.it
NEWS Tubi per trasporto di petrolio e gas
C
I tubi prodotti da lamiere placcate metallurgicamente per co-laminazione sono un’ottima scelta tecnica ed economica per il trasporto di petrolio e gas. Proprio la necessità di trasportare fluidi corrosivi a elevate temperature e alte pressioni ha incrementato l’uso dei tubi claddati negli anni. Ad oggi si stima che nei prossimi cinque la richiesta di flowline in materiali resistenti alla corrosione sarà attorno a 930 km, di cui il 90% di tubi clad o lined. I principali clienti sono gli operatori mondiali del petrolio, del gas e dei settori industriali petrolchimici. In ragione di questa tendenza Allied International, che riunisce unità produttive e commerciali nel mondo, garantendo il ciclo completo di produzione, stoccaggio e commercializzazione di ogni tipologia di fitting e piping per i mercati dell’energia, punta con forza alla vetrina di OMC 2013, presentando anche i suoi prodotti claddati e la sua Unità Gieminox Tectubi Raccordi Welded Pipes Division, uno dei pochi produttori a livello mondiale di tubi placcati saldati longitudinalmente, in acciaio inossidabile, duplex, superduplex, leghe di nichel e tubi placcati meccanici (lined) e metallurgici (clad), fino a 12 m di lunghezza, grazie ad avanzate tecnologie di produzione. Sono prodotti che affrontano il severo controllo del diametro interno, per garantire condizioni ottimali nel fitup di saldatura e purezza della passata di radice, in modo da soddisfare le tolleranze più strette fino a 0,25 mm alle estremità dei tubi. Si tratta di processi che garantiscono eccellenti risultati in termini di resistenza alla corrosione.
Gruppo serbatoio
O
ventrop presenta il nuovo gruppo serbatoio “Regucor WHS”, che consente di realizzare impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria garantendo risparmio energetico e comfort. In pratica, il sistema sfrutta la perfetta sinergia tra i diversi componenti: gruppo di regolazione per il generatore di calore, accumulo termico, riscaldamento dell’acqua sanitaria, collegamento al circuito di riscaldamento, gruppo solare. È possibile scegliere tra le versioni da 800 litri e da 1000 litri. Il gruppo per la produzione istantanea dell’acqua sanitaria ha portata di 20-30 l/min. Il sistema è modulare e compatto, con minimi costi di installazione grazie al cablaggio interno, al gruppo valvole preassemblato e a un solo livello di collegamento all’impianto domestico. I componenti sono integrati idraulicamente in maniera ottimale per l’accumulo e la distribuzione del calore e tutti i ritorni sono collegati al sistema di stratificazione del bollitore, garantendo così una stratificazione termica stabile e un’elevata efficienza energetica. www.oventrop.it
www.tectubiraccordi.com
Tecnologia per taglio di acciaio dolce
S
toricamente il taglio al plasma è stato normalmente usato per il taglio dell’acciaio dolce fino allo spessore di 20 mm. Al di sopra di questo limite il taglio a ossicombustibile era ancora il proces-
48
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
so di taglio più diffuso. Recentemente con l’introduzione di impianti al plasma fino a 400 A si è tentato di alzare il limite fino a 50 mm, però a tali spessori la durata dei consumabili è ridotta e la qualità del taglio non è pari a quella ottenibile su spessori inferiori. La tecnologia HeavyCut di Victor Technologies migliora l’efficienza di taglio su acciaio dolce di forte spessore e prolunga la durata dei consumabili. Il miglioramento dei consumabili e dei parametri di processo permette di tagliare meglio piastre di maggior spessore, di aumentare la durata dei consumabili e di ottenere un costo per taglio inferiore: il conseguimento di prestazioni di alta precisione non è più limitato alle piastre più sottili. E quindi possibile tagliare fino allo spessore di 50 mm con lo stesso elevato livello di qualità ottenibile su piastre di spessore inferiore. Questo risultato si raggiunge con l’uso di consumabili di speciale disegno e parametri di taglio altamente ottimizzati. La tecnologia HeavyCut si avvale di: un nmuovo elettrodocon inserti multipli in afnio (per aumentare la durata dei consumabili negli impieghi con correnti elevate); un nuovo ugello in due pezzi (che permette il raffreddamento dell'ugello fino all'orifizio, cosi da garantire la stessa elevata qualità di taglio per tutta la vita del consumabile); una nuova cuffia di protezione rinforzata (progettata per resistere alla foratura di 50 mm di spessore con una corrente di 400 A); nuovi parametri di taglio. www.victortechnologies.com
Ucif, Unione Costruttori Impianti di Finitura,
celebra 40 anni di impegno, di passione, di traguardi raggiunti con successo portando all’eccellenza il Made in Italy. La finitura accompagna ogni processo produttivo sin dal suo inizio. Lo sapevi? Se fai prodotti di qualità sicuramente sì!
Apparecchiature, impianti e macchine di: • granigliatura • vibrofinitura • lavaggio • verniciatura • movimentazione e robotica • depurazione aria e acqua
Ucif, finitura per passione.
1973
Un punto di riferimento per tutta l’industria d’eccellenza.
Per maggiori informazioni: Ucif Unione Costruttori Impianti di Finitura | www.ucif.net | info@ucif.net
2013 Federata ANIMA / Confindustria
NEWS Attuatore con controllo elettronico
N
egli impianti industriali, sempre più attenzione è posta ai problemi della sicurezza. L’utilizzo intenso di alcune installazioni, specialmente quelle in aree esplosive, impone un’attenta analisi dei livelli di rischio. I controlli dei processi e sistemi diventano così sempre più di maggior importanza.
Al riguardo Bernard Controls ha sviluppato nuovi prodotti con un livello superiore di sicurezza e affidabilità. In particolare, un esempio è rappresentato dall’attuatore con controllo elettronico Intelli+. Garantisce: continuo e preciso monitoraggio della valvola grazie a un encoder assoluto e un sensore di coppia meccanico, una messa in servizio semplice e una manutenzione preventiva supportata dai numerosi dati registrati dall’attuatore. L’azienda ha inoltre deciso di offrire la certificazione SIL (Safety Integrity Level) per tutti i suoi attuatori Intelli+ per assicurare il più alto livello di autodiagnosi e affidabilità, garantendo che le istruzioni di “Emergency stay put/Emergency shut down/Emergency open” siano eseguite senza errore. Bernard Controls ha inoltre deciso di certificare SIL anche la segnalazione di aperto, chiuso o posizione intermedia al fine di dare all’operatore l’informazione certa per poter prendere, in caso di emergenza, la decisione corretta. Questa è un ulteriore innovazione nell’offerta degli attuatori elettrici www.bernardcontrols.com
Sistema di produzione flessibile
I
l nuovo sistema di produzione flessibile “FPC-3000” di Fastems ha, ri-
50
spetto ai modelli precedenti, una dimensione di carico maggiore e di un numero più elevato di posti pallet. Inoltre, qualora si renda necessario aumentare la produzione, consente di gestire con la massima semplicità l’ampliamento del sistema aggiungendo posti pallet, macchine o stazioni di carico. Trattandosi di un FMS montato e testato in fabbrica, permette un'installazione veloce e un avviamento gestito direttamente presso la sede del cliente. Come tutti i prodotti FPC, consente di gestire un'ampia gamma di macchine utensili e pallet, con dimensioni variabili, generalmente da 400 × 400 mm a 1000 × 1000 mm. Il peso di carico massimo può raggiungere 3000 kg. Fastems Srl è la filiale italiana di Fastems Group, multinazionale finlandese all’avanguardia nella progettazione e produzione di sistemi flessibili di produzione e celle robotizzate, volti a migliorare la produttività delle aziende manifatturiere attraverso l’automazione di fabbrica, la produzione non presidiata e l’ottimizzazione delle risorse. www.fastems.com
zione su tetto piano o inclinato, garantisce un’ottima efficienza anche in caso di ridotta radiazione solare. L’innovativa protezione termostatica garantisce un funzionamento del sistema solare sicuro ed affidabile nel tempo, limitando la temperatura nel serbatoio a 80 °C massimi e riducendo al minimo la manutenzione. Oltre a proteggere l’impianto, il dispositivo ne migliora l’efficienza: permette di raggiungere rese solari più elevate rispetto ai sistemi convenzionali ed evita la formazione di incrostazioni calcaree sulla valvola di sicurezza. Consente inoltre di eliminare sia i rischi di blocco dell'impianto per perdita di fluido solare, sia gli sprechi di acqua potabile dovuti al surriscaldamento. Il kit Secuterm è composto di: serbatoio solare da 160, 200 o 300 litri con resistenza elettrica, collettore ad alte prestazioni (1 o 2 pezzi), kit di montaggio per tetto piano o inclinato, protezione termostatica, fluido solare, valvole di sicurezza per circuito solare e sanitario, tubi di collegamento coibentati. Massima attenzione è stata posta nella coibentazione: quella laterale assicura l’assenza di ponti termici, mentre quella posteriore ha uno spessore di 40 mm. La tubazione di ritorno è integrata nel collettore, contribuendo così a dar vita a un design compatto e piacevole. La buona coibentazione del serbatoio e il tubo di ritorno integrato nel collettore riducono le perdite termiche e rendono il kit semplice da installare e resistente agli agenti atmosferici. www.wagner-solar.com
Kit solare a circolazione naturale
C
on Wagner & Co Solar Italia la produzione di acqua calda sanitaria diventa sicura e affidabile come confermato dal Solar Keymark, certificazione riconosciuta a livello europeo per collettori e sistemi solari, testati secondo i severi criteri della normativa EN 12976. Secuterm è il kit solare per acqua calda sanitaria progettato per l’installa-
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
CE
LA FORMAZIONE A TUTTO TONDO
NI O I AZ C I IF T R
A GRAFIC ICITARIA PUBBL
N
WE CO B D N ESI DR G UP
AL
N SIG DE
S CM
W EB
NE IO
AUTOCAD
DATABASE
W E B E TI N K MAR
W O RKSH OP
PRO GR AM MA Z
GRAFICA
TEM
IS TI C A
M D ST AX U DI O
IO
N
G
O IC AR CN TE RDW HA
SIS
E T FI C A OF TOM AU
3
E
FO T D I G O G R A FIA ITAL E
ALTA
NE IO Z MA FOR
15% di sconto su tutti i percorsi formativi per gli associati ANIMA Milano Via Vitruvio 38 -20124 Milano Tel: +39.02.87395744
Torino
800.44.77.17
Corso Francia 95 -10098 Rivoli Tel: +39.011.5368714
NUMERO VERDE
www.corsi.sinervis.com
NEWS Raccordi per impianti a gas
I
raccordi “Mapress Acciaio Inox Gas” e “Mapress Rame Gas” della Geberit sono ideali per la realizzazione di impianti gas. L'acciaio legato al nichel-cromo-molibdeno garantisce grande affidabilità grazie all'elevata resistenza alla corrosione e alle sostanze aggressive, mentre la qualità del rame DHP (disossidato al fosforo) risponde ai più severi requisiti delle norme per la realizzazione di impianti gas interni agli edifici, a vista o sottotraccia. I raccordi sono disponibili nelle dimensioni da 12 a 108 mm di diametro in acciaio inox e da 15 a 54 mm in rame. Hanno già all’interno, secondo la norma UNI 11065, lo speciale oring in HNBR idoneo al trasporto di
Novità Vortice alla ISH
T
ra le novità presentate da Vortice alla recente ISH di Francoforte si segnalano i recuperatori di calore HR Invisible (nella figura) appositamente progettati per installazioni nei controsoffitti e il nuovoPrometeo Plus, che garantisce bassi consumi energetici e un’alta efficienza di recupero calore. Si passa poi all’area dei prodotti della ventilazione commerciale nella quale viene proposta la nuova gamma Vort NRG HE di recuperatori di calore ad alta efficienza (superiore all’85%) e a basso consumo energetico, grazie ai motori brushless comandati da un’elettronica avanzata che può garantire il funzionamento sia a pressione che a portata costante. Per quanto concerne la ventilazione industriale, è stata esposta la serie di aspiratori Vorticel adatti a impianti di ventilazione o aspirazione in ambienti quali mense, palestre, capannoni, falegnamerie, tintorie ecc. oltre agli aspiratori centrifughi da tetto Torrette TR E. Accanto ai prodotti Vortice c’è stato
52
gas naturale, metano e gas liquido. Il marchio Mapress di Geberit è legato al procedimento "pressfitting", tecnica di giunzione che consiste nella compressione delle pareti del raccordo su quelle del tubo attraverso uno speciale attrezzo elettrico chiamato "pressatrice". Questa compressione provoca una deformazione meccanica dei materiali che si uniscono in una giunzione veloce e a tenuta ermetica. www.geberit.it
anche un ampio spazio dedicato a Loran, società specializzata nel settore della ventilazione e climatizzazione per edifici a uso commerciale e industriale, di proprietà di Vortice. Per Loran la gamma di punta è quella dei nuovi recuperatori di calore ad alta efficienza con pompa di calore di cui sarà esposta la versione HRL – HP 1500. È stata inoltre presentata un’ampia offerta dei prodotti a catalogo con particolare riferimento alle centrali per il trattamento d’aria. In questo campo Loran, oltre a sviluppare soluzioni customizzate in funzione delle singole esigenze di impianto, arricchisce il suo catalogo con unità speciali, in acciaio inox o vetroresina, per l’industria ospedaliera e alimentare. www.vortice.com
Cuscinetti a sfere a contatto obliquo
L
a gamma di cuscinetti a sfere a contatto obliquo per pompe industriali presentata recentemente da NSK si caratterizza per il design interno ottimizzato, che contribuisce a ridurre i costi di esercizio e le dimensioni dei componenti, risparmiando energia attraverso l’estensione degli intervalli di manutenzione. Il design dei nuovi cuscinetti ha otti-
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
mizzato gli aspetti chiave del cuscinetto. Il coefficiente di carico dinamico è stato aumentato del 13% circa riprogettando il diametro delle sfere e ottimizzando il design interno degli anelli e della gabbia. Di conseguenza, la durata del cuscinetto è stata incrementata di circa il 50% rispetto ai cuscinetti a sfere a contatto obliquo standard. I miglioramenti ottenuti sulla struttura interna si estendono anche alla gabbia del cuscinetto. La nuova gabbia in lega di rame ottimizza lo spazio tra gli anelli e la gabbia stessa e ciò garantisce prestazioni migliori per l’afflusso e il deflusso del lubrificante nel cuscinetto. La gamma è disponibile con foro da 15 a 80 mm. www.nskeurope.it
Toughpad rugged
I
l nuovo toughpad rugged “FZ-A1” di Panasonic sfrutta la potenza del sistema Android 4.0 ed è stato progettato appositamente per il lavoro professionale in mobilità e sul campo. Oltre alla facilità di utilizzo, offre robustezza, connettività e lunga durata della batteria (10 ore consecutive). Testato secondo la normativa MIL-STD-810G, resiste alle cadute da 120 cm e assicura la massima resistenza ad acqua e polvere con grado di protezione IP65; è resistente anche alle temperature estreme. Offre Bluetooth v2.1 di serie + EDR, 802.11a/b/g/n Wi-Fi e GPS e tecnologia 3G broadband mobile opzionale, con una velocità di download fino a 21 Mb/s. Il display da 10.1” XGA è uno schermo multi-touch capacitivo ad alta luminosità, con supporto per la firma biometrica, visibile alla luce del sole e con rivestimento antiriflesso. www.panasonic.it
4-03-2013
17:23
Pagina 1
9a
ed
iz
io
ne
Expolaser 2013-210x297:Layout 1
Appuntamento internazionale con la tecnologia laser The international appointment with laser technology
2013 Piacenza 14 -16 novembre In contemporanea con:
tubi, flange, valvole, raccordi, macchine e attrezzature per la lavorazione del tubo
Organizzato da:
PIACENZA EXPO
Tel. +39 0523 602711 Fax +39 0523 602702 info@piacenzaexpo.it
PubliTec - Milano Tel. +39 02 535781 Fax +39 02 56814579 info@publitec.it
NEWS Argani compatti
N
elle gru di processo per impieghi pesanti vengono spesso impiegati sistemi di controllo con regolazione continua delle velocità su tutti i movimenti, vale a dire sollevamento e traslazione di carrelli e gru. Le gru industriali leggere, viceversa, dispongono raramente di equipaggiamenti altrettanto sofisticati. Dato che la maggior parte delle gru industriali è ancora dotata di un controllo tradizionale con sollevamento a due velocità, con rapporto pari a 4:1 o 6:1, i progettisti di Konecranes hanno ora compiuto un rilevante passo avanti. Hanno infatti sviluppato due nuovi inverter per sollevamento con intervallo di velocità adattativo (ASR, Adaptive Speed Range, Velocità di Sollevamento Adattativa) e con intervello di velocità esteso (ESR, Extended Speed Range, Velocità di Sollevamento Estesa): La tecnologia ASR assicura un controllo a variazione continua della velocità di sollevamento con un rapporto 10:1. Grazie al dimensionamento ottimizzato dei componenti in funzione del modello, questa tecnologia non richiede di dotare la gru di alcuna attrezzatura elettrica elaborata. La velocità a pieno carico raggiunge automaticamente un terzo di quella massima con gancio scarico. D'altra parte, la velocità di sollevamento con gancio scarico è superiore del 50% rispetto a quella dei sistemi tradizionali a due velocità. Grazie a motori più potenti, la tecnologia ESR offre velocità di sollevamento estremamente elevate, con un intervallo di velocità esteso fino a 37:1. A pieno carico, la velocità di sollevamento con ESR è regolata automaticamente su due terzi di quella massima. La velocità di sollevamento con gancio scarico è tuttavia superio-
54
re del 50% rispetto a quella ottenibile con convertitori di frequenza tradizionali. Grazie al loro funzionamento intelligente, entrambi i modelli hanno diversi impieghi: la velocità di sollevamento con gancio scarico può ad esempio essere superiore anche del 50% rispetto a quella raggiungibile con i motori di sollevamento a due velocità. Ciò consente di risparmiare tempo e migliorare la produttività. L’inverter assicura accelerazioni graduali, riducendo al minimo le sollecitazioni sul ponte e le vie di corsa delle gru, nonché sugli edifici, ed evitando allo stesso tempo i picchi di corrente. Ciò garantisce un aumento della durata e una riduzione dei consumi energetici e dei costi di manutenzione durante tutta la vita operativa. Durante l'uso, gli operatori delle gru sono liberi di concentrarsi sulla movimentazione in totale sicurezza, in quanto l’inverter provvede al monitoraggio della velocità di sollevamento in funzione del carico. In conclusione, con entrambe le tecnologie la velocità di sollevamento aumenta al diminuire del carico. www.konecranes.com
Pompe centrifughe e volumetriche
T
ra gli ultimi ordini conseguiti dalla Pompe Garbarino SpA, azienda specializzata nella produzione di pompe centrifughe e volumetriche per il settore navale e industriale, nel settore oil & gas ci sono i seguenti progetti: con il cantiere navale Lamprell (Emirati Arabi) un selfpropelled jack up ng per l’armatore Seajacks; con il cantiere PPL Shipyard (Singapore) due jack up rigs; con il cantiere T. Mariotti (Italia) due supply vessel per l’armatore United Ship Srl; con il cantiere Rosetti Marino un
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
AHTS supply vessel per l’armatore Augusta Offshore. Sempre di recente la Garbarino ha ottenuto il CRCC (Certificado de Registro e Classificasao Cadastral) dalla Petrobras, la più importante società petrolifera brasiliana. Nella figura è riportata una pompa centrifuga verticale in line (MU-L) www.pompegarbarino.com
Software per l’ingegneria
L
a nuova release del “ (“Femap 11”) di Siemens aumenta la produttività nelle fasi di simulazione e analisi del ciclo di sviluppo di un prodotto, grazie a migliorie significative nella gestione dei dati e nelle prestazioni grafiche. Il software velocizza l’accesso ai dati e riduce l’utilizzo di memoria mettendo a disposizione un file del modello più leggero e gestibile. Grazie a queste e numerose altre migliorie, gli ingegneri possono accelerare l’analisi a elementi finiti, mantenendo inalterate la qualità e le prestazioni del prodotto. Femap, proposto dalla business unit di Siemens dedicata al software per la gestione del ciclo di vita del prodotto (PLM), è il principale pre- e post-processor a livello mondiale per l’analisi a elementi finiti (FEA) su sistema operativo Windows. Femap 11 supporta la produttività in ingegneria anche con la creazione di geometrie da mesh a elementi finiti quando non sono disponibili geometrie sottostanti. Questo semplifica la modifica e consente di sfruttare modelli a elementi finiti preesistenti che in passato richiedevano ore di aggiornamento e ora possono essere risolti in pochi minuti. www.siemens.com
RECENSIONI IL PRIVATE INSURANCE IN PRATICA
FITODEPURAZIONE Gestione sostenibile delle acque
A cura di A. Deiana e B. Zanaboni Prefazione di Biagio Massi Ed. Gruppo24Ore 2012 Euro 25,00
Floriana Romagnolli Ed. Dario Flaccovio 2013 Euro 55,00
Gli italiani sono restii a programmare il futuro. Tendono a essere un po’ fatalisti e ad affidarsi al destino. Eppure i passaggi generazionali sono all’ordine del giorno, le situazioni familiari si fanno sempre più complesse. Tutto ciò dovrebbe far riflettere… e agire. Come? In molti casi sottoscrivendo una polizza, come dimostra questo libro. Dopo Il Private Insurance del 2009, AIPB propone un manuale che illustra a private banker, consulenti e potenziali clienti come le polizze possono proteggere patrimonio e tenore di vita nel tempo e nelle generazioni. Accanto a un’analisi puntuale del settore e delle possibilità di sviluppo, il libro si concentra sui bisogni di manager, professionisti e imprenditori a cui le polizze possono dare risposta, attraverso una serie di casi che portano il lettore immedesimarsi nelle situazioni, rinvenendo nella pratica l’utilizzo delle soluzioni assicurative.
Il testo nasce dall’esigenza di coprire un vuoto dell’editoria di settore, mancando quasi o del tutto libri in lingua italiana sulla fitodepurazione. Aggiornato alla più recente normativa come il Testo unico sull’ambiente D.Lgs. 152/06 e alle linee guida nazionali dell’Ispra. Il testo descrive le tipologie e le condizioni di applicabilità della fitodepurazione, con riferimento alle caratteristiche degli scarichi e dei reflui da trattare. Vengono poi spiegati nel dettaglio i meccanismi di rimozione dei principali inquinanti, il ruolo svolto dalla vegetazione nella fitodepurazione, quali piante utilizzare, i criteri di progettazione, realizzazione e gestione. Il volume è arricchito da una ricca casistica, presentata sotto forma di schede di impianti funzionanti alla scala reale. È un valido supporto non solo per i tecnici del settore ma anche per gli studenti dei corsi di laurea di facoltà scientifiche a indirizzo ambientale.
40 ANNI DI FORMAZIONE MANAGERIALE Ruolo e contributo di ASFOR
A cura di Salvatore Garbellano Ed. FrancoAngeli 2012 Euro 22,00 In coerenza con lo scopo Asfor di promuovere nel nostro paese la cultura manageriale e imprenditoriale, l’Associazione ha inteso ricostruire la sua storia ponendola in relazione ai mutamenti economici e sociali e all'evoluzione della formazione manageriale avvenuti nello stesso periodo. Il libro non vuole essere un'opera autocelebrativa, ma intende piuttosto presentare, attraverso il percorso dell'Associazione, alcune chiavi di lettura sullo sviluppo della formazione manageriale in Italia. La ricostruzione della storia è articolata in quattro periodi, qualificati dal titolo dato ad ognuno dei capitoli, che individuano le principali sfide - strategie, obiettivi, contenuti e metodologie didattiche a cui la formazione manageriale ha dovuto far fronte per rispondere con flessibilità ai bisogni di cambiamento e competitività di imprese, amministrazioni pubbliche e istituzioni non profit. Salvatore Garbellano è componente del Comitato scientifico ricerche Asfor e docente a contratto del Politecnico di Torino.
GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Seconda edizione
Patrick M. Wright, Barry Gerhart, John R. Hollenbeck, Raymond A. Noe Ed. Apogeo 2012 Euro 39,00 Questo libro, apprezzato da studenti e professionisti, offre una guida completa, autorevole e aggiornata alla gestione delle risorse umane intesa come leva per la realizzazione delle strategie e il conseguimento degli obiettivi di sostenibilità e creazione di valore. Il volume esamina tutte le attività in cui si articola il rapporto tra un'azienda e i suoi dipendenti: dalla pianificazione del personale alla selezione, alla valutazione, alla formazione e allo sviluppo. Una particolare attenzione è dedicata alle decisioni relative ai sistemi di retribuzione e incentivazione. La seconda edizione italiana è stata completamente rivista e aggiornata, sia negli esempi e casi aziendali considerati, sia nei puntuali riferimenti alle specificità del nostro contesto normativo e istituzionale. L'edizione italiana è curata da Daniele Boldizzoni, IULM-Milano, e Francesco Paoletti, Università degli Studi di Milano-Bicocca.
SI NEGOZIA SEMPRE I processi mentali e le dinamiche relazionali nella negoziazione
Daniele Cesana Ed. FrancoAngeli 2012 Euro 23,00 Ancora un testo sulla negoziazione? Volumi che trattano i principi, i metodi e gli strumenti non mancano certo. Ogni nostro scambio comunicativo - certamente, in primo luogo, con clienti e fornitori, ma anche con capi, colleghi e collaboratori e, in tutte le situazioni della vita quotidiana, istituisce una situazione negoziale. In tal senso, il libro si propone di accompagnare il lettore - negoziatore esperto o alle prime armi - in un processo di esplorazione sistematica e approfondita di tutto quanto incide sulla bontà degli esiti di una negoziazione. Diventare bravi negoziatori si può, ma solo se si è sufficientemente capaci di sorridere di sé e dei propri errori e limiti, e accettare di essere aiutati e guidati da un coach disponibile ad indicarci come poter migliorare, ogni giorno, un passo alla volta. Daniele Cesana, senior partner della società di consulenza di direzione Skolé, negoziatore professionale e mediatore d'affari.
STORIA DELL’URBANISTICA MODERNA Dall’età della borghesia alla globalizzazione (1815-2010)
Lorenzo Spagnoli Ed. Zanichelli 2012 Euro 55,00 Il secondo volume di questa Storia dell’urbanistica moderna tratta in via preliminare gli sviluppi della disciplina, dai piani a griglia dell’ottocento, alla cultura funzionalista del primo novecento, alle esperienze che nel campo della pianificazione urbana e regionale sono state consumate in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Dalla seconda metà del ventesimo secolo l’urbanistica ha dovuto affrontare nuovi compiti nel quadro della formazione di un unico mercato globale. Gli urbanisti sono stati spesso portatori di un sapere fortemente condizionato dagli imperativi dell’economia e della politica, ma in alcune esperienze significative hanno messo in discussione la cultura modernista attraverso la quale hanno forgiato i propri strumenti teorici e operativi, senza tuttavia sacrificare una tradizione del moderno ispirata al rispetto dei diritti individuali e collettivi e alla ragione.
Marzo/Aprile 2013 - L’Industria Meccanica
55
FIERE, CORSI E CONVEGNI
DA EFFETTUARE
EFFETTUATE
PROGRAMMA FIERISTICO DI ANIMA E DELLE ASSOCIAZIONE FEDERATE TRACCIA ANNO 2013 data 15-18 GENNAIO 24-27 GENNAIO 12-15 MARZO 12-16 MARZO 20-22 MARZO 3-5 APRILE 8-12 APRILE 9-12 APRILE 15-17 APRILE 15-21 APRILE 17-18 APRILE 19-21 APRILE 4-9 MAGGIO 8-10 MAGGIO 19-23 MAGGIO 21-23 MAGGIO 25-26 GIUGNO 16-21 SETTEMBRE 18-21 SETTEMBRE 23-27 SETTEMBRE 24-26 SETTEMBRE 26-28 SETTEMBRE 2-5 OTTOBRE
(*) B A A B B B B A A T B A T A A A B Qa
16-19 OTTOBRE 16-19 OTTOBRE 17-20 OTTOBRE 29 OTT-1 NOV. 17-18 OTTOBRE 18-22 OTTOBRE 6-9 NOVEMBRE 6-9 NOVEMBRE NOVEMBRE 9-12 DICEMBRE
B B
A B B B
A A B A A A A
nome CHEMTECH +Pharma World Expo MACEF PRIMAVERA MIPIM ISH OMC MADE IN STEEL COMVAC/ Hannovermesse DJAZAGRO WETEX BAUMA AFFIDABILITA' & TECNOLOGIE KBIS Kitchen & Bath Industry Show IFFA SOLAREXPO + GREENBUILDING LIBYA BUILD SPS / IPC / DRIVES Italia VALVE WORLD EXPO AMERICAS SCHWEISSEN & SCHNEIDEN BAUMA AFRICA CERSAIE CHEM MED (RIC MACH) GIS Giornate Italiane del Sollevamento MADE
sede MUMBAI, India MILANO, Italia CANNES, Francia FRANCOFORTE, Germania RAVENNA, Italia MILANO, Italia HANNOVER, Germania ALGERI, Algeria DUBAI, U.A.E. MONACO, Germania TORINO, Italia NEW ORLEANS, USA FRANCOFORTE, Germania MILANO, Italia TRIPOLI, Libia PARMA, Italia HOUSTON. Tex., USA ESSEN, Germania JOHANNESBURG, S. Africa BOLOGNA, Italia MILANO, Italia PIACENZA, Italia MILANO, Italia
AMBIENTE LAVORO (contestuale a Saie) BOLOGNA, Italia SAIE BOLOGNA, Italia EXPO TUNNEL (contestuale a Saie) BOLOGNA, Italia PCV Expo (Pumps, Compressors, Valves) MOSCA, Russia TT Expo Mostra Convegno Trattamenti Termici e Tecnologie collegate PIACENZA, Italia HOST MILANO, Italia ECOMONDO RIMINI, Italia KEY ENERGY RIMINI, Italia S.I.T.P. Salon Int. Travaux Publics ALGERI, Algeria MS Africa middle east Marmomacc Samoter show IL CAIRO, Egitto
Associazioni di riferimento ANIMA / settori chimica FIAC ANIMA/Federcostruzioni ANIMA / settori 'comfort' ANIMA / settori energia AISEM, CICOF ANIMA, COMPO ASSOFOODTEC ANIMA / settori energia- ambiente UCoMESA ACISM, UCISP ANIMA, AVR ASSOFOODTEC ANIMA / settori energia ANIMA settori edilizia ANIMA - L'Industria Meccanica AVR ANASTA UCoMESA AVR ANIMA / settori chimica AISEM, UCoMESA ASSOFERMA, UNAC, ASSOSIC, CIADI, ASSOGRIGLIATI, UCoMESA ASSOSIC AISEM, UCoMESA UCoMESA ASSOPOMPE, AVR, COMPO CICOF ASSOFOODTEC ANIMA ITALCOGEN UCoMESA UCoMESA
(*) frequenza : A=annuale, B=biennale, T=triennale, QA= quadriennale, QI=quinquennale
LEGENDA SIGLE ASSOCIAZIONI E UNIONI ACISM associazione costruttori italiani strumenti di misura; AQUA ITALIA associazione costruttori impianti e componenti per il trattamento delle acque primarie; AISEM associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione; ASSOFERMA associazione nazionale fabbricanti serrature ferramenta maniglie; ASSOFOODTEC associazione italiana costruttori macchine, impianti e attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare (costituita da: ACOMAG associazione costruttori macchine arredamenti attrezzature per gelato COMACA costruttori macchine per la lavorazione delle carni - UCIMAC costruttori macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar - UCMA costruttori macchine per l’industria alimentare - unione costruttori affettatrici, tritacarne e affini - unione costruttori impianti frigoriferi); ASSOGRIGLIATI associazione nazionale tra i produttori italiani di grigliati elettrosaldati e pressati in acciaio e leghe metalliche; ASSOPOMPE associazione italiana produttori pompe; ASSOSIC associazione italiana fabbricanti e commercianti prodotti antinfortunistici; ASSOTERMICA associazione produttori apparecchi e componenti per impianti termici; AVR associazione italiana costruttori valvole e rubinetteria; CICOF comitato italiano dei costruttori di forni industriali; CLIMGAS associazione costruttori e distributori di apparecchiature a gas per la climatizzazione; COAER associazione costruttori apparecchiature ed impianti aeraulici; FIAC unione fabbricanti italiani posateria, coltelleria, vasellame, pentolame e affini; ITALCOGEN associazione dei costruttori e distributori di impianti di cogenerazione; UCC unione costruttori caldareria; UCIF unione costruttori impianti finitura; UCoMESA unione costruttori macchine edili, stradali, minerarie e affini; UNAC associazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi per serramenti in genere
56
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
Impagabile Avere sempre informazioni esclusive e raccolte alla fonte. Entra in iTunes e Google play e scarica la tua app. Consulta sul tuo smartphone 8850 profili biografici dei personaggi di maggiore rilievo e 5800 profili delle aziende e Istituzioni più rappresentative in Italia. Il nostro costante aggiornamento ti offre una visione reale di chi conta nel panorama economico, politico, sociale e culturale. News, comunicati stampa e interessanti contributi video. Uno strumento di lavoro imprescindibile, che porta nel mondo il valore, la competitività e affidabilità del nostro Paese. WHO’S WHO IN ITALY S.r.l. email: whoswhogc@whoswho.eu
210x297Who'sWho2012.indd 1
www.whoswho.eu
09/05/12 14.03
conoscere per crescere attualità tecnica
economica
normativa gestionale di settore
novità produttive
fiere eventi
SUPPLEMENTI tabelle ANIMA
contatti
• computo costo orario • listino prezzi materiali • rilevazioni statistiche quotazioni medie tariffe per prestazioni fuori sede
testi in italiano-inglese italliano-iing ngllese
produzione
abbonarsi conviene da oggi anche online! www.industriameccanica.it abbonamento annuale alla rivista 6 numeri (80 euro) comprensivo dei supplementi pubblicati nell’anno e dell'invio anche online degli aggiornamenti delle tabelle ANIMA Versamento: c/c postale n. 35822204 intestato ad ASA srl Milano
nome azienda cap città telefono attività dell'azienda
cognome indirizzo prov. fax
I dati raccolti verranno trattati in riferimento al D. Lgs. n. 196 /2003 sulla Privacy. Con l'invio del presente modulo si dà il consenso al trattamento degli stessi.
PER INFORMAZIONI: A.S.A. Azienda Servizi ANIMA S.r.l. - tel 02.45418.200 - fax 02.45418.240 - www.industriameccanica.it
INSERTI ECONOMICI a cura dell’Ufficio Studi ANIMA Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tabella arancio) ultimo aggiornamento n. 669 – 1° Quindicina di febbraio 2013 - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 684 (marzo-aprile 2013) Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale (Tabella azzurra) ultimo aggiornamento n. 19 – 14 gennaio 2013 - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 684 (marzo-aprile 2013) Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personale Italia / estero (Tabella bianca) (1° gennaio 2013) - “settore industria meccanica varia ed affine” - “ settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia” - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 683 (gennaio-febbraio 2013) Per richieste urgenti contattare: alchieri@anima.it - abbonamenti@asa-srl.it
58
L’Industria Meccanica - Marzo/Aprile 2013
LISTINO PREZZI
MATERIALI DI INTERESSE DELLA MECCANICA VARIA N. 669 (Piazza di Milano)
1a QUINDICINA DI FEBBRAIO 2013
AREA RISERVATA alle aziende associate alla Federazione ANIMA e agli abbonati della rivista
EDIZIONI: A.S.A. S.r.l. - Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - tel. +39 0245418.200 - fax +39 0245418.240 Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Bonacina Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.
AREA RISERVATA alle aziende associate alla Federazione ANIMA e agli abbonati della rivista
EDIZIONI: A.S.A. S.r.l. - Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - tel. +39 0245418.200 - fax +39 0245418.240 Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Bonacina Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.
AREA RISERVATA alle aziende associate alla Federazione ANIMA e agli abbonati della rivista
EDIZIONI: A.S.A. S.r.l. - Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - tel. +39 0245418.200 - fax +39 0245418.240 Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Bonacina Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.
AREA RISERVATA alle aziende associate alla Federazione ANIMA e agli abbonati della rivista
EDIZIONI: A.S.A. S.r.l. - Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - tel. +39 0245418.200 - fax +39 0245418.240 Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Bonacina Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.
Costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale
TABELLA N. 18 (26 gennaio 2012) A) 1) 2) 3) 4) 5) 6)
RETRIBUZIONE DIRETTA Retribuzione minima media Indennità vacanza contrattuale Ex premio di produzione Superminimo individuale e collettivo Aumenti periodici di anzianità Elemento distinto di retribuzione
B) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13)
RETRIBUZIONE INDIRETTA Ferie Festività nazionali e infrasettimanali Gratifica natalizia Onere per malattia e infortunio Onere per permessi retribuiti Mensa Premio di produzione
C) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 20) 21) 22) 23)
ONERI PREVIDENZIALI ED ASSISTENZIALI Fondo pensione lavoratori dipendenti Disoccupazione involontaria T.F.R. Cassa Assegni Familiari Cassa Integrazione Guadagni ordinaria Cassa Integrazione Guadagni straordinaria INAM-Cassa malattia addizionale INAM-Tutela lavoratrici madri INAIL-Assicurazione infortuni malattie professionali Contributi di mobilità
Onere Orario Euro
Totale
Totale
8,81 0,00 0,06 0,45 0,78 0,06
10,15
0,99 0,54 1,07 0,32 0,67 0,32 0,31
4,23 3,42 0,23 0,03 0,10 0,32 0,09 0,32 0,07 1,01 0,04
AREA RISERVATA Totale 5,62 D) TRATTAMENTO DI FINEaziende RAPPORTO 1,41 alle associate alla Federazione ANIMA COSTO ORARIO TOTALE 21,41 e agli abbonati della rivista Variazione rispetto alla tabella N. 17 del 26-01-11 = 2,196%
in %
47,42
19,73
26,26 6,59 100,00
NUMERO INDICE BASE 1-04-2000 = 133,562 NUMERO INDICE BASE 1-01-1987 = 248,041
A) RETRIBUZIONE DIRETTA
Rispetto alle tabelle precedenti la voce “indennità di contingenza media” rientra nel calcolo della retribuzione media minima. 1) Retribuzione minima media – Calcolata tenendo conto della distribuzione percentuale delle m aestranze per i liv elli dal 1 al 5 (secondo indagine statistica) che riportiamo di seguito: 1° livello: 0,1%; 2° livello: 4,6%; 3° livello: 35,3%: 4° livello: 28,5%; 5° livello: 31,5%. 2) Indennità vacanza contrattuale – L’importo è stato soppresso a partire dal 1 gennaio 2006 3) Ex premio di produzione - L’importo rimane congelato come da Art. 9 CCNL vigente: Dall’entrata in vigore del nuovo CCNL non trova più applicazione la disciplina per l’istituzione del “premio di produzione” di cui all’art. 9 del C CNL 14 dicembre 1990 e l’indennità sostitut iva di cui al pu nto 4 dell’articolo sopraccitato, per le aziende dalla stessa interessate, resta definitivamente fissata negli importi in essere al 30 giugno 1994 ai fini della retribuzione dei lavoratori. 4) Superminimo individuale e collettivo - Come risulta da indagine ANIMA. 5) Aumenti periodici di anzianità - Considerando un’anzianità di 10 anni. 6) Elemento distinto della retribuzione - In base al protocollo luglio 92 sul costo del lavoro.
B) RETRIBUZIONE INDIRETTA
Per la determinazione dell’onere sulle retribuzioni indirette si è tenuto conto: di 1.637,133 ore lavorative annuali N.B. : a decorrere dall’anno 2001 la festività del 2 giugno è stata ripristinata andando ad aumentare su base annua il numero delle ore perse e di conseguenza a diminuire il numero delle ore lavorative. 7) Ferie = ore 160 8) Festività nazionali e infrasettimanali = ore 86,658 11) Oneri per permessi retribuiti : 9) Gratifica natalizia = ore 173 - festività soppresse = ore 32 10) Oneri per malattia e infortunio = ore 51,710 - riduzione di orario = ore 72 - permessi – sindacali studio = ore 4,08 12) Mensa = valore rivalutato in base all’indice ISTAT C) CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI 13) Premio di produzione = elargito in forma forfettaria 14) Fondo pensioni lavoratori dipendenti = 23,81% 15) Disoccupazione involontaria = 1,61% 16) T.F.R. = 0,20% 17) Cassa Assegni Familiari = 0,68% (2,48% - 1,80% esonero Cuaf) 18) Cassa Integrazione Guadagni ordinaria = 2,20% 19) Cassa Integrazione Guadagni straordinaria = 0,60% 20) INAM Cassa malattia addizionale = 2,22% 21) INAM Tutela lavoratrici madri = 0,46% 22) INAIL – Assicurazione infortuni malattie professionali - dall’indagine effettuata presso un gruppo di aziende associate ANIMA, è risultato che il contributo medio per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro è pari al 7,03%. 23) Contributi di mobilità = 0,30%
D) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
Comprende la quota maturata durante l’anno comprensiva della rivalutazione del Fondo T.F.R. dell’anno precedente e l’onere derivante dalla indicizzazione della quota accantonata, secondo le disposizioni vigenti dall’1.1.90 (Legge 29.05.82). EDIZIONI: A.S.A. S.r.l. - Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - tel. +39 0245418.200 - fax +39 0245418.240 Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Bonacina Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.
AREA RISERVATA alle aziende associate alla Federazione ANIMA e agli abbonati della rivista
EDIZIONI: A.S.A. S.r.l. - Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - tel. +39 0245418.200 - fax +39 0245418.240 Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Bonacina Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.