LAB4 Rolling Artists issue 1 - Michele Lombardo, Date sbagliate

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Rolling Artists

un artista al mese

MARZO 2014


Realizzato da LAB4 Contemporary Art Gallery in collaborazione con Michele Lombardo Font: DejaVu Sans Condensed

Progetto Grafico

LAB4 Contemporary Art Gallery/Happy Design

Grafica copertina Happy Design

Foto

Michele Lombardo

Eccetto dove diversamente specificato, i contenuti di questo volume sono rilasciati sotto Licenza Creative Commons


MICHELE LOMBARDO

Date Sbagliate

Rolling Artists MARZO 2014




Sperimentazione, ricerca, leggerezza, precarietà, fragilità, contemporaneità, sono solo alcune delle parole che possono aiutarci a comprendere il linguaggio di Michele Lombardo. I materiali utilizzati, la combinazione di oggetti appartenenti alla memoria collettiva rimandano a significati molto intimi, frutto di un lavoro costante e minuzioso che si evolve con una dinamica sorprendente, rimettendo in circolo dinamiche a lui familiari. Spesso le sue installazioni alludono alla fusione degli elementi che richiamano alla sua storia personale, avendo una visione un po' più ampia, è possibile trovare una chiave di lettura, una narrativa che è in grado di toccare chi guarda. Lo spazio è elemento indivisibile dal suo lavoro, il luogo e il non luogo sono alla base della sua pratica. Nel suo lavoro è molto


attento al singolo dialogo tra l'opera e il suo fruitore, invita ogni singola identità a partecipare alla scena con le proprie cicatrici, a creare una relazione con esso. Attraverso questa piccola ma consistente personale di Lombardo, è possibile ritrovarsi in uno spazio temporale multiplo, dove l'esperienza personale entra in contatto con l'esperienza temporale dell'autore. Grazie all'uso dei materiali, dei volumi, all'interno di uno spazio delimitato, lo spettatore si potrebbe trovare catapultato in una dimensione domestica familiare. I dettagli sono offerti al fruitore con discrezione, con un'attenta e ben definita ricerca cromatica. Barbara Cammarata



Sangue refluo un work in progress di elementi, guarda al ritorno, al riflusso verso il cuore. In questo passaggio, le “sostanze nutritizie”, il me stesso, la testimonianza dell’esistenza, transita nel corpo dell’opera, sospingendone gli elementi verso nuove dinamiche creative, in un percorso visivo e connettivo relazionale.



Shift of water Dittico di light box che riporta all’esperienza vissuta nel periodo dell'adolescenza, alla continua emergenza sulla carestia d’acqua nei quartieri poveri della sua città , agli elementi per la sua raccolta quotidiana, alla luce e al paesaggio mediterraneo.



Pacifist flag / American fake wood L’installazione propone con una polisemia di elementi, il diretto riferimento all’attuale situazione internazionale e alla perdita di valore delle battaglie pacifiste, ma riporterebbe anche lo sguardo verso la sovrabbondanza degli elementi d’arredo del nostro quotidiano, che, sovente, imitano la natura cercando di rassicurare e consolare l’uomo contemporaneo sempre più distante dalle urgenze planetarie.





l'odore della linfa Un polittico di scatti tratti da pellicole in bianco e nero stampate su carta adesiva e riportate su carta rosaspina, è la metafora della ramificazione venosa che è portatrice di linfa vitale nell’uomo. L’assenza delle foglie, il pulviscolo depositato sulla pellicola ricorda le particelle, gli elementi vitali e nocivi insieme, che convivono silenziosamente negli antri del corpo umano in ogni stagione in un continuo rifluire.



Untitled L’opera è un omaggio allo “spazio dove si può sbagliare”, del limite umano, che ci libera dalla perfezione digitale, dalla “bravura preconfezionata” dei software e dei sensori.


Happy design


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