PardoLive Pardo Live 66° Festival del film Locarno
Thursday · Giovedì 8 | 8 | 2013
Sergio Castellitto Anna Karina Moritz Bleibtreu Sam Garbarski Corneliu Porumboiu Joanna Hogg
Pardo Live Partner:
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PardoLive 8 | 8 | 2013
Microcosmos | Vincitore del Prix du Public UBS nel 1995 | Marie Perennou e Claude Nuridsany, registi
La giuria siete voi. Aggiudicate il premio, vincete un premio in Piazza Grande. www.pardo.ch/ubs
Piazza Grande, Vijay and I, 8 | 8 | 2013 – 21:30
L’insostenibile leggerezza dell’essere. Un’altra persona Che l’esperienza straniante di assistere al proprio funerale sia un escamotage già battuto nelle fantasie del cinema è un dato assodato. Ma che questa partecipazione avvenga sotto il turbante indiano e la barba bianca con cui ci s’inventa una nuova personalità, dopo che tutti ti credono morto, può diventare la zona d’innesco per una commedia grottesca, sospinta da una volontà generale che attraversa tutti i personaggi di essere altro da quello che si è. Se poi il protagonista del film Vijay and I, Will (Moritz Bleibtreu), è anche un attore tedesco, frustrato dal fatto di essere sbarcato negli Stati Uniti come nuovo Marlon Brando, ma finito ben presto a guadagnarsi il pane travestendosi da coniglio verde in uno show televisivo per bambini, la miccia comica che s’incendia non può non venir avvolta lentamente dal fumo di un retrogusto più amaro. Proprio quello che il regista della pellicola, Sam Garbarski, aveva già fatto nell’esilarante Irina Palm del 2007, dove le risate scatenate dal viaggio nei peep show di Londra di un’attempata signora non erano altro che la molla per un rinculo melodrammatico quando si veniva a scoprire il dolore e la necessità di quella scelta. Qui in Vijay and I la trappola dei malintesi, scattata da un compleanno dimenticato, porta in dote un tappeto di gag, srotolato dalla volontà di Will di trasformarsi in Vijay, una sorta di santone indiano, per poi cercare di riconquistare sotto mentite spoglie gli affetti della moglie (Patricia Arquette). Maschera per maschera, ovvero l’unico modo per scoperchiare le verità scomode sul proprio conto che non vengono mai messe in scena dal teatro della propria quotidianità. lorenzo buccella
Fermo immagine Carlo Chatrian Artistic Director George Cukor’s films exalt the presence of the set, making the sets spaces where actors and the camera can move freely, but without losing that realistic information that anchors the dreams to the people in the cinema. In modern cinema, the set is abandoned or is declared as such. Curiously, Porumboiu’s film, as much as Hogg’s, refers to the presence of the set, the ultimate filmic space. In the first case, it is the fixed framing and a story that deals with cinema (and, as in many of Cukor’s films, nods to this world made of oblique thoughts), while Exhibition develops the story around the oxymoron of a house-artwork that is at the same time a living space, a house that exhibits itself as the exterior side of a couple’s intimacy.
Concorso internazionale, Exhibition, Auditorium fevi, 9 | 8 | 2013 – 16:30
Point of view
I Did It, We Did It Nessuno glielo chiede, ma ci va dentro senza scorciatoie. “The fight with Yoda in Stars War? I did it”. Altro che controfigura, l’ho fatta veramente io. E la rivendicazione, fatta con la forza gentile di un uomo di 91 anni, boom, s’infila diretta nel cuore dell’immaginario di tutti. Bastano poche parole a Sir Christopher, ieri lì, sul palco sotto il grande schermo, con l’elegante bastone e il carisma da icona del cinema, per prendersi la Piazza e portarsela via come solo pochi sanno fare. Difficile, trovare un titolo iniziale migliore a questa 66esima edizione. Difficile, non attribuire quell’epico “I did it” anche alle oltre tremila persone che poi, durante la proiezione di 2 Guns, sotto il diluvio del temporale, sono rimaste ancorate in Piazza Grande. Tra mantelline e rifugi sotto i portici, davanti agli occhi increduli del regista Kormákur. A gustarsi l’atto eroico e avventusoro che solo a Locarno può accadere. Anche qui, senza controfigure. Yes, we did it. l.b. 3
The Wedding Director I Promessi Sposi (the book hated by generations of Italian high school students) and amateur filmmaking, opera arias and baroque Sicily. The sea and a beach (made of rocks and sand but which to some could recall another eccentric film, La carne). Sergio Castellitto observes this universe that Sergio Castellitto reflects the contradictions of his country with a lunar gaze. It is up to him to trigger the sliver of fiction that connects and gives meaning to the fragments of reality gathered and reproduced to a degree zero by the film. A director who falls in love with his characters to the point that he enters the frame: This idea contains the most beautiful image of the relationship that ties Castellitto to cinema.
Pardo
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Piazza Grande, Vijay and I, 8 | 8 | 2013 – 21:30
Life at a Funeral Sam Garbarski, born in Germany, living in Brussels, is definitely a true original voice in World Cinema. His new film Vijay and I takes him to New York City. “I wasn’t looking to make an ‘American movie’. In a way, it’s a German-born man’s story, the story of an immigrant who wants to make it there. The main character is named Will Wilder, a nod not only to Billy Wilder, but also to other great German artists who left for America in the Thirties and Forties. It’s more than a background, it’s the tone of the story and above all it is Moritz Bleibtreu’s story! He went there in his early 20s and stayed for a year to study acting. He said if he had remained in New York, he might have had a career like Will’s playing a children’s character like Bad Luck Bunny” Will (Moritz Belibtreu) is an actor stuck in a bit role in an American tv show. Due to a bizarre accident, he ends up attending his funeral in disguise as an Indian man, and find out what his family and friends really think of him. “Who has never wanted to change their life? Who has never dreamed of being someone else? And who never dreamed of going to their own funeral? This film talks about the need to change your life in a certain way. I’ve also changed my life in my real life, to make films, to tell the story of other lives.” Is the film more of a comedy or a drama? “I wanted Vijay and I to be funny in a subtle, elegant way. And I wanted it as realistic as possible, to give it a certain dramatic touch as well. For me, drama and humor are not only very close, they are married and can’t divorce. It’s Laurel and Hardy, and, above all, Chaplin who taught me to laugh and cry at life’s misfortunes. Then Lubitsch and Wilder. And Italian films, especially those of Dino Risi and Vittorio De Sica, with their self-deprecating humor, the noblest type of humor. It has become my miracle recipe against all woes.” massimo benvegnù
Danny Pudi “ Sono di origini indiane, è vero, ma non sono sikh, però ho amici che appartengono a questa cultura. Lavorando sul set del film – il primo che ho girato in Europa – ho poi incontrato moltissime lingue diverse, ed è stata un’esperienza speciale. Ciò ha anche segnato il mio rapporto con Garbarski fin dall’inizio: quando ci siamo telefonati per la prima volta gli ho parlato polacco, deducendo che parlasse questa lingua dal suo cognome… E lavorare con Moritz è stato facilissimo perché abbiamo legato fin da subito. Avevo già visto dei suoi film in precedenza, e quando mi hanno detto che dovevo lavorare con lui mi sono detto: ma io lo conosco! ” s.g.
Piazza Grande
“Volevo essere Buster Keaton”
“Provengo da una famiglia di attori teatrali molto seri. Ma, lo ammetto, mi sono innamorato da subito della commedia”. Sorride Moritz Bleibtreu, star errante del cinema europeo, quasi stesse ammettendo un piccolo vizio da cui farsi perdonare. “I miei eroi erano Buster Keaton, i fratelli Marx, Adriano Celentano” – svela – “e ho deciso che volevo essere un commediante, anche se trova5
re opere di questo tipo valide è sempre più difficile”. E sul suo viso si dipinge l’orgoglio di chi ha sempre fatto le scelte meno ovvie. “Prima di lavorare a Vijay and I non sapevo assolutamente niente della cultura sikh, così ho cercato di conoscerla meglio; è una cultura molto pacifica e amabile, molto elegante e per un attore è bello e facile calarsi in essa”. Con la sensibilità e l’altruismo di chi ha sempre considerato il cinema un gioco di squadra, non dimentica chi lo ha affiancato in questa sua nuova avventura. “Incontrando Danny Pudi – sua spalla efficace e talentuosa in Vijay and I - ho scoperto molto sugli interpreti americani, mi son reso conto di quanto siano abili. Siamo subito entrati in sintonia”. boris sollazzo
Moritz Bleibtreu “I am German, but I am always called to play roles of Greek, Turkish and Italian men. I suppose it is because of my Mediterranean look”. Eclectic and cosmopolitan, Moritz Bleibtreu often complains (praising himself) his versatility. Then Sam Garbanski decided to make an Indian Mattia Pascal out of him. After all, when he was given the role of a German he was chosen like a terrorist (in Der Baader Meinhof Komplex Komplex), as Italian he became a criminal for Vallanzasca. Consequently, in one of his most Pirandellian performance, Bleibtreu is confirming himself as One, No one and One Hundred Thousand. b.s.
PardoLive 8 | 8 | 2013
Five questions to ...
Sergio Castellitto Pardo alla carriera
“
Locarno for me was a gateway to the world of Cinema, the first Festival I ever attended
Sergio Castellitto, l’attore, il regista e lo sceneggiatore. È un Pardo alla carriera che ingloba la sua esperienza cinematografica in tutte le sue declinazioni… E mi dà grande soddisfazione, perché risponde a una vocazione su cui ho sempre incentrato il mio modo di lavorare. Anche quando ho fatto l’attore, non mi sono mai sentito solo un interprete, ma una sorta di attore-autore, perché non ho mai smesso di prestare attenzione all’intera drammaturgia di un film, alle relazioni che si sviluppano tra i personaggi, ai contrasti delle psicologie, persino alle scenografie. Uno sguardo totale che si è ampliato nel passaggio alla regia, anche grazie alla complicità di sua moglie, la scrittrice Margaret Mazzantini? Quello con Margaret è un progetto creativo che è anche di vita. Ci siamo conosciuti da giovani attori sul palco dello Stabile di Genova. Poi lei è diventata una straordinaria scrittrice, per cui è stato un passaggio del tutto naturale che la lettura in anteprima dei suoi romanzi mi facesse da stimolo per trasportare quelle storie al cinema. Tanto più che la sua scrittura conserva una spiccata componente visiva. A me è bastato dissotterrare le immagini che stavano dietro le parole.
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A proposito d’incontri decisivi, lei è uno dei pochi che nel suo percorso è riuscito a far da tramite tra la grande generazione del cinema italiano dei Ferreri, degli Scola e dei Monicelli e quelle successive… Ho avuto la fortuna di essere un attore-cerniera, perché ho potuto lavorare con i grandi maestri del cinema italiano e poi con quelli che sono venuti dopo, coetanei, fratelli maggiori e minori, da Bellocchio all’Archibugi, passando per Tornatore e Virzì. Poi, va da sé, la concentrazione di geni che c’è stata nella grande stagione precedente è qualcosa d’irripetibile. I Monicelli e gli Scola venivano da un passato duro, avevano un sogno di ricostruzione e una coesione collettiva che rimangono tanto potenti quanto rari. Era inevitabile che il panorama successivo diventasse legato a singole individualità. Una versatilità, la sua, che l’ha portata a scegliere ruoli e film molto diversi tra loro, rompendo le barriere tra cinema popolare e cinema d’autore… Ma quella divisione è un’invenzione, figlia di una certa ottusità critica che ha provocato molti danni al cinema italiano. Io ho sempre scelto i miei lavori in base a principi di qualità, anche quando ho lavorato nelle fiction televisive: mentre in tv interpretavo Padre Pio, nello stesso periodo lavoravo sul set di Bellocchio per L’ora di religione. Il successo è avere questa libertà.
”
Terreni di libertà cinematografica che sono sempre stati anche nel Dna del Festival del film Locarno… Locarno per me è stata una sorta di porta d’ingresso verso il mondo del cinema, perché è il primo festival in assoluto in cui ho messo piede, quando ero agli esordi del mio percorso professionale. Era il 1986, sono venuto a Locarno per il film Dolce assenza di Claudio Sestieri. E ho il meraviglioso ricordo di tre giorni passati a parlare di film, dove già solo a parlare di cinema ti sembrava di costruire qualcosa d’importante. lorenzo buccella
La bellezza del somaro by Sergio Castellitto
Alza la testa by Alessandro Angelini
Venuto al mondo La Sala 9 | 8 | 2013 – 16:15
Va savoir Cinema Rialto 1 15 | 8 | 2013 – 9:30
PardoLive 8 | 8 | 2013
Godetevi il Festival. E poi a casa i programmi che vi siete persi. Con Replay di Swisscom TV potete sempre guardare i programmi delle 30 ore precedenti. Informazioni dettagliate e un’offerta speciale Swisscom TV per il Festival vi aspettano al Cinebar Swisscom.
PardoLive 8 | 8 | 2013
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Focus
Anna Karina Lo straniero by Luchino Visconti
Justine by George Cukor Anna PalaVideo 9 | 8 | 2013 – 17:45 Bande à part La Sala 9 | 8 | 2013 – 21:00
The Festival del film Locarno celebrates Danish-French actress Anna Karina – who will introduce Justine in the George Cukor Retrospective – with a special film programme “I am not that young anymore; good film roles are sparse for actresses my age, and I really don’t want to show up on the screen with a ‘hello, goodbye’ except for very, very good directors,” said Anna Karina, this year a celebrated guest on her first visit to the Festival del film Locarno. “When I filmed the last time? Yes, when was it … it must have been when I made Victoria in 2008,” she recalled. The French-Canadian road movie, which she wrote, directed and starred in, has so far concluded her career as an actress on stage and screen (79 films, eight with her then husband French director Jean-Luc Godard). 9
In Locarno Anna Karina will introduce US director George Cukor’s 1969 drama, Justine (in which she performed), screening on August 8 in the 2013 retrospective. The festival will also pay tribute to her by a special programme including Godard’s Bande à part, which competed in Locarno 1964; Italian director Luchino Visconti’s Lo straniero (1967); and French director Pierre Koralnik’s TV film Anna (1967), followed by a Q&A. “My own favourites? Well, the film everybody seems to love, also the younger generations whether it be in South Korea or Canada, is Pierrot le Fou (1965); I am also very fond of Vivre sa vie: Film en douze tableaux (1962), both by Godard,” declared the Icon of New Wave, who won a Silver Bear for Best Actress at the Berlinale for his Une femme est une femme (1961). Still it was not Godard who discovered her talent, although he offered her a part in his 1960 debut, À bout de souffle, which she refused, because she would not appear naked.
“When I came to Paris in my teens, I first made a living by singing and performing in the streets, and here I was seen by a Danish director, Ib Schmedes, who offered me the lead in a short film, The Girl with the Shoes, which even came to Cannes Occasionally I still meet his son, we happen to live in the same neighbourhood.” At 72, Anna Karina – a native Dane (Hanne Karin Blarke Bayer) – still enjoys singing: so far she has made 12 records and CDs, one with Serge Gainsbourg. “I have always admired Danish author Hans Christian Andersen, and two years ago I released The Ugly Duckling as a musical fairy tale based on one of his stories. Now I have adapted his The Little Mermaid, who will give up her identity and life in the sea to gain a human soul and a human prince - with 15 songs, it will be out soon,” Anna Karina explained. jørn rossing jensen
PardoLive 8 | 8 | 2013
Concorso internazionale, Când se las˘ a seara peste Bucuresti sau metabolism Auditorium fevi, 9 | 8 | 2013 – 14:00
Bucarest Caput Mundi Con soli tre film, Corneliu Porumboiu si afferma come uno dei registi più interessanti della sua generazione. Dopo aver parlato di anziani e dei loro ricordi della rivoluzione (12:08 12:08 East of Bucharest Bucharest), dopo aver segui-
nudo che il regista vuol girare il giorno successivo. Più che il punto di partenza sono le conseguenze a interessare Porumboiu: da una parte il film segue con rigore matematico gli sviluppi di quella decisione, che sul
realtà quotidiana. Tra riferimenti al cinema romeno che, con punte di humour, tocca la rivalità tra cineasti e citazioni al cinema italiano (tra cui l’omaggio all’indimenticata Monica Vitti,), Când se las˘a seara peste
to le surreali indagini di un detective (Police, Adjective), qui pone al centro del racconto un regista che ha una relazione con la sua attrice e al contempo soffre di ipocondria. La prima scena vede l’uomo e la donna seduti in macchina di notte. Il racconto sceglie l’opzione del piano sequenza (alla fine saranno 16), mentre il dialogo affronta una scena di
momento appare il frutto di un capriccio; dall’altra si perde in divagazioni che raccontano l’imprevedibilità della vita. Porumboiu ha il talento di passare dal particolare all’universale senza darlo a vedere: è un cineasta del linguaggio che di film in film sembra avvicinarsi sempre più a Eugène Ionesco, e al modo in cui questi coglieva l’assurdo nella
Bucuresti sau metabolism ((When Evening Falls on Bucharest or Metabolism) è ben più di un film sul cinema, quell’arte di simulare la realtà, che nel tentativo impossibile di controllarla, talvolta finisce per crearne una nuova. carlo chatrian
Concorso internazionale, Exhibition, Auditorium fevi, 9 | 8 | 2013 – 16:30
Multiple Worlds in a Single House After 18 years in their modernist London house, an artist couple, D. and H. (Viv Albertine, founder of the band The Slits, and Liam Gillick, of Relational Art fame, both excellent) decide to sell. This decision reverberates through Joanna Hogg’s gorgeously photographed study of intimacy, Exhibition, a film that places multiple worlds of top of the other and observes their overlappings and contradictions in a mature, focused manner. Their alternately tense and loving interactions are themselves a function of the living space, with H.’s office, where he types away on his computer, up the spiral staircase, hers, where D. develops a kind of exhibitionist performance art, on the lower floor, looking onto the street—they communicate, at times rather comically, via intercom. Though most of the film transpires in the house, Hogg uses sound to establish the danger that encroaches from outside. Yet she also dissolves the boundaries between exterior and interior: we hear the construction plowing the streets, a police siren, and at the same time D. brushing her teeth. Sometimes the curtains are drawn, sometimes they are left open, also serving as a metaphor for how both artists exist as permanently exposed to the
Spensierati all’evento e prevendita alla stazione FFS. PardoLive 8 | 8 | 2013
public world. The couple fights, with his moodiness and her insecurity often coming to the fore—he wants to move, she is more reluctant— but is this how they have always interacted? Is it evidence of a new strain in their relationship? Is the house haunting them, or vice versa? mark peranson
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Concorso Cinesti del presente, L’Harmonie, La Sala, 9 | 8 | 2013 – 19:00
Ristoranti
A caccia dell’armonia perfetta In musica l’armonia è la scienza che studia la sovrapposizione degli accordi e che mira a produrre insiemi di suoni melodiosi. La trasposizione di questa teoria alla società umana è il soggetto della politica (del vivere insieme), ma i risultati sono spesso inferiori alle attese. Prendendo spunto da una banda musicale, Blaise Harrison – che si era fatto notare con un mediometraggio ((Armand 15 ans l’été) dedicato a un’estate unica nella vita di un adolescente presentato alla Quinzaine di Cannes - realizza ben più di un semplice documentario corale. Il tentativo è mappare un possibile modello di convivenza, dove gli scarti, le “stecche”
di Persyo Cadlolo
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devono essere accolte come parte del processo. La banda musicale di Pontarlier in Svizzera è al contempo il soggetto e la materia di questo film che esalta il ruolo del montaggio nel creare una composizione diversa da quella naturale. Attraverso salti e analogie, Harrison passa dall’universo collettivo della banda a immersioni nella sfera individuale di alcuni suoi componenti, dando l’impressione di un complesso in cui le singolarità non vengono annullate. Se non l’armonia perfetta, un suo tentativo. carlo chatrian
Concorso Cineasti del presente, Le Sens de l’humour, La Sala, 9 | 8 | 2013 – 11:00
The Touching Portrait of a Wounded Soul Marilyne Canto is best known for her prolific acting career that saw collaboration with the likes of Jean-Claude Biette and Claude Chabrol, and pursue a lasting partnership with filmmakers such as Dominique Cabrera. With an uncanny talent for conveying an obviousness that she and her characters were one and the same, Canto developed a particular expertise in disguising her characters’ sharp intelligence beneath an appearance of uncalculating aloofness. The actress turned filmmaker stars as Elise, a single mother who still mourns her late husband. When lover Paul’s affection seems to resist Elise’s passive-aggressive outbursts, she gives him an even colder shoulder. And, in a strangely reversed effect, the viewer feels very much involved in their ordeal.
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With stylistic modesty and uncomplacent honesty, Marilyne Canto composes the touching portrait of a wounded soul who brandishes bad faith as both a weapon and a shield. A woman who rejects proofs of love in an awkward attempt to prove to herself that happiness is still a possibility. aurélie godet
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PardoLive 8 | 8 | 2013
Programme 9 | 8 | 2013 An Hour with 10.30 Spazio Cinema
Forum: Leopard Club Award
Conversation with Faye Dunaway Hosted by Carlo Chatrian
19.15 PalaVideo
Forum
Conversation with Anna Karina
11.00 La Sala & 10, 11 | 8 | 2013
11.00 L’altra Sala & 8, 10 | 8 | 2013
09.00 La Sala & 8, 10 | 8 | 2013
Concorso internazionale
E Agora? Lembra-me (What Now? Remind Me) Dir.: Joaquim Pinto Portugal · 2013 · DCP · Color · 164’ · o.v. Portuguese · Subt. English, French This film features scenes that could shock the sensitivity of some viewers
14.00 Auditorium FEVI & 10, 11 | 8 | 2013
Concorso internazionale 1 Versailles 14.00 La Sala & 10, 11 | 8 | 2013
PalaVideo
PalaVideo & 8 | 8 | 2013
Fuori concorso: Shorts
America
Dir.: Valérie Massadian France · 2013 · DCP · Color · 7’ · o.v. English · Subt. French Fuori concorso: Signs of Life
11.30 Auditorium FEVI & 10 | 8 | 2013
A Spell to Ward Off the Darkness Dir.: Ben Rivers, Ben Russell France/Estonia · 2013 · DCP · Color · 95’ · o.v. English · Subt. French
09.00 Cinema Ex*Rex
12.00 Cinema Ex*Rex
Retrospettiva George Cukor
The Virtuous Sin
’A iucata Dir.: Michele Pennetta Switzerland · 2013 · DCP · Color · 37’ · o.v. Sicilian dialect · Subt. English, French
Freunde Dir.: Luca Ribler Switzerland · 2012 · DCP · Color · 12’ · o.v. Swiss German · Subt. English, French
I film delle giurie: Pardi di domani
Lisières
Vigia Dir.: Marcel Barelli Switzerland/France · 2013 · DCP · Color · 8’ · o.v. Swiss Italian dialect · Subt. English, French
14.00 PalaVideo
Semaine de la critique
Dir.: Werner Herzog ex Federal Republic of Germany · 1974 · DCP · Color · 109’ · o.v. German · Subt. English
Appellations Suisse
Dir.: Ramòn Giger Switzerland · 2013 · DCP · Color · 94’ · o.v. Swiss German/German/English · Subt. French
14.00 L’altra Sala
Dir.: George Cukor USA · 1939 · 35 mm · Black and White · 140’ · o.v. English · Subt. French Introduced by Edouard Waintrop
Have fun in Ticino with the combined offers from PostBus
Open Doors Screenings
Embers
Dir.: Tamara Stepanyan Armenia/Lebanon · 2012 · DCP · Color and Black and White · 81’ · o.v. Armenian/Russian · Subt. English
Retrospettiva George Cukor
The Women
Kaspar Hauser gegen Alle
Dir.: Marc Bauder Germany/Austria · 2013 · DCP · Color · 93’ · o.v. German · Subt. English
Karma Shadub
Premi speciali: Werner Herzog
Jeder für sich und Gott
Master of the Universe
Dir.: George Cukor, Louis J. Gasnier USA · 1930 · 35 mm · Black and White · 80’ · o.v. English
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Sortie de route
Dir.: Marina Rosset Switzerland · 2013 · DCP · Color · 6’ · no dialogue
Dir.: Renate Costa Spain · 2010 · Beta digital · Color · 91’ · o.v. Spanish · Subt. English
09.00
Concorso nazionale 1
La Fille aux feuilles
108 - Cuchillo de Palo
Teatro Kursaal & 10 | 8 | 2013
Pardi di domani
Here Come the Girls
Dir.: Grégoire Colin France · 2012 · DCP · Color · 25’ · o.v. French/Romany · Subt. English
11.00
Bucureşti sau metabolism
Dir.: Tristan Aymon, David Maye Switzerland · 2013 · DCP · Color · 28’ · o.v. French · Subt. English, Italian
Dir.: Eduardo Menz Canada · 2012 · DCP · Color · 29’ · o.v. French/Persian/English · Subt. English, French
11.00
Când se lasă seara peste
Dir.: Rémi Allier Belgium · 2013 · DCP · Color · 20’ · o.v. French/Dutch · Subt. French, English
Acrobat
Sai nam tid shoer
Concorso internazionale
(When Evening Falls on Bucharest or Metabolism) Dir.: Corneliu Porumboiu Romania/France · 2013 · 35 mm · Color · 89’ · o.v. Romanian · Subt. English, French
Pardi di domani
Dir.: Young Jean Lee USA · 2013 · DCP · Color · 20’ · o.v. English · Subt. French, Italian
Concorso Cineasti del presente (By the River) Dir.: Nontawat Numbenchapol Thailand · 2013 · DCP · Color · 71’ · o.v. Thai/Karen · Subt. English, French
Dir.: Marilyne Canto France · 2013 · DCP · Color · 88’ · o.v. French · Subt. English, Italian
Zinneke
Films 08.45
Le Sens de l’humour
Dir.: Carlos Conceição Portugal · 2013 · DCP · Color · 20’ · o.v. Portuguese · Subt. English, French
Hosted by Roberto Turigliatto
Auditorium FEVI & 8, 10 | 8 | 2013
Concorso Cineasti del presente
15.00 Cinema Ex*Rex
Retrospettiva George Cukor
David Copperfield
Dir.: George Cukor USA · 1935 · 35 mm · Black and White · 130’ · o.v. English
16.15 L’altra Sala & 8, 10 | 8 | 2013
16.15 PalaVideo
Concorso Cineasti del presente
The Dirties
Dir.: Matt Johnson USA/Canada · 2013 · DCP · Color · 83’ · o.v. English · Subt. French, Italian Pardi di domani: Programmi speciali
Répondre à la commande, détourner, remonter Dir.: Line De Kaenel, Julie Sando, Julie Yara Zimmermann, Deborah Helle, Sophie Perrier, Jean Bacchetta, Thomas Reichlin, Raphaël Harari, Catherine Ofwono Anyango, Zahra Vargas, Angela Ricci-Lucchi, Yervant Gianikian, Richard Dindo, Jean Perret Switzerland · 2013 · DCP · Color and Black and White · 39’ · no dialogue Free admission
16.15 La Sala
Histoire(s) du cinéma: Pardo alla carriera Sergio Castellitto
19.00 La Sala & 10, 11 | 8 | 2013
20.00 Cinema Ex*Rex
L’Harmonie
La Sala & 8, 10 | 8 | 2013
Dir.: Blaise Harrison France/Switzerland · 2013 · DCP · Color · 60’ · o.v. French · Subt. English, Italian
23.00
Premi speciali: Victoria Abril
101 Reykjavik
Cinema Rialto 1 & 8 | 8 | 2013
Dir.: Baltasar Kormákur Iceland/Denmark/France/Norway/ Germany · 2000 · 35 mm · Color · 88’ · o.v. Icelandic · Subt. German, French
21.00 PalaVideo & 10 | 8 | 2013
21.00 La Sala
Venuto al mondo
Dir.: Sergio Castellitto Italy/Spain · 2012 · DCP · Color · 129’ · o.v. Italian/English/Bosnian · Subt. English
23.00
Concorso Cineasti del presente
21.00
21.30 Piazza Grande
17.30 Cinema Ex*Rex
Concorso internazionale Dir.: Joanna Hogg United Kingdom · 2013 · DCP · Color · 105’ · o.v. English · Subt. French, Italian
17.45 PalaVideo
18.00 L’altra Sala
Cherry Pie
Dir.: Lorenz Merz Switzerland · 2013 · DCP · Color · 85’ · o.v. French · Subt. English Histoire(s) du cinéma: Omaggio a Anna Karina
Bande à part
23.30
I film delle giurie: Concorso internazionale
Cinema Ex*Rex
Alpis
21.30 Cinema Rialto 2 & 8 | 8 | 2013
Dir.: George Cukor USA · 1931 · 35 mm · Black and White · 79’ · o.v. English
Histoire(s) du cinéma
L’Ours
Dir.: Daniel Karolewicz Canada · 2013 · DCP · Color · 36’ · o.v. French · Subt. English
Lo que el fuego me trajo Dir.: Adrián Villar Rojas Argentina/Brazil · 2013 · DCP · Color · 43’ · no dialogue
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Girls About Town
La variabile umana
Dir.: Pierre Koralnik France · 1967 · Beta digital · Color · 86’ · o.v. French
Dir.: George Cukor USA · 1954 · DCP 4K · Color · 181’ · o.v. English
Retrospettiva George Cukor
Leopard Club Award to Faye Dunaway
Anna
A Star Is Born
Dir.: Werner Schweizer Switzerland · 2012 · DCP · Color · 112’ · o.v. German/French/English · Subt. French, German
Dir.: Quentin Dupieux France/USA · 2012 · DCP · Color · 82’ · o.v. English · Subt. French, German
Histoire(s) du cinéma: Omaggio a Anna Karina
Retrospettiva George Cukor
Verliebte Feinde
Wrong Cops
Histoire(s) du cinéma: Leopard Club Award Faye Dunaway Dir.: Sidney Lumet USA · 1976 · 35 mm · Color · 121’ · o.v. English
Appellations Suisse
Dir.: Bruno Oliviero Italy · 2013 · DCP · Color · 83’ · o.v. Italian · Subt. English, French
Exhibition
Network
Dir.: Diego Vega, Daniel Vega Peru/France/Mexico · 2013 · DCP · Color · 90’ · o.v. Spanish · Subt. English, French
Fuori concorso: Signs of Life
(Alps) Dir.: Yorgos Lanthimos Greece · 2011 · 35 mm · Color · 93’ · o.v. Greek · Subt. English
Auditorium FEVI & 10, 11 | 8 | 2013
El mudo
Dir.: Jean-Luc Godard France · 1964 · 35 mm · Black and White · 95’ · o.v. French · Subt. English
Cinema Rialto 1
16.30
Concorso internazionale
22.00 Cinema Ex*Rex
Premi speciali: Sir Christopher Lee
The Hound of the Baskervilles
Dir.: Terence Fisher United Kingdom · 1959 · 35 mm · Color · 87’ · o.v. English
Arena Sportiva
Combi-ticket including a 20% reduction at Tesserete’s swimming pool. Info: 0840 852 852 or www.postbus.ch/leisureclick Webcode 10310
Energia ticinese, per il Festival www.aet.ch info@aet.ch
Fuori concorso: Signs of Life, Cherry Pie, PalaVideo, 9 | 8 | 2013 – 21:00
Ristoranti
Zoé is Here When we meet Zoé, it’s all already happened to her, and we can only try to guess what and how much damage has been done by observing, as we do for almost the entirety of the film, her tired face and the signs left on it by rancour and remorse. “Zoé was here,” she writes wherever she passes through, and Cherry Pie lovingly accompanies the drifting movements of its heroine, bent and shattered from an indeterminate disquiet, alone in an absolute and pitiless solitude, in which every possible communication fails. Films are rarely able to stake practically everything on a face and a presence, here that of a magnetic Lolita Chammah.
The vital lifeblood of the first feature by Lorenz Merz, the director of photography for Rolando Colla’s Giochi d’estate, is this absolute trust between two people, one behind and one in front of the camera. Merz reduced his crew to the minimum, personally taking care of the photography, editing and original music; Chammah has offered herself to the film unconditionally, giving a performance that is hard to forget. sergio fant
Dalle 11.00 cucina NON STOP. Specialità pesce di mare.
Premi speciali: Werner Herzog, Kaspar Hauser – Jeder für sich und Gott gegen Alle PalaVideo, 9 | 8 | 2013 – 14:00
La ricerca d’immagini mai viste che diventano immagini viste per la prima volta. Lo sforzo per cercare ogni volta una grammatica visiva, senza mai perdere la volontà di indagare la condizione dell’essere umano. In quella vetta cinematografica che è Kaspar Hauser – Jeder für sich und Gott gegen Alle sembra già comprimersi tutta la vertigine a cui ha sempre attinto lo sguardo di Werner Herzog, Pardo d’onore Swisscom di Locarno 66. È il 1974 e dopo la consacrazione internazionale, garantitagli due anni prima da Aguirre, der Zorn Gottes, Herzog riprende il topos del “ragazzo selvaggio” e lo fa diventare struggente metafora per scandagliare l’estraneità e alterità che morde ai fianchi l’uomo moderno. E se il letto narrativo del film prende i suoi argini da una storia vera, il rinvenimento in una piazza di Norimberga nel 1828 d’un giovane sedicenne vissuto fino a quel momento segregato in un recesso del mondo, l’acqua visiva che lo riempie e lo movimenta diventa il vero sangue del film. La lenta scoperta del mondo e degli uomini da parte del protagonista (interpretato da Bruno S.) ha il suo correlativo oggettivo nell’insistenza sulle immagini non definite, trasfigurate dall’effetto flou e inserite in un brancolare ellittico. Un orizzonte indistinto cui seguono, dopo il confronto con gli altri, inquadratura dopo inquadratura, scherno e accoglienza, sogni e angosce, a ritmare una sorta di passione laica per l’apprendimento della vita come linguaggio e comunicazione. Rigore visionario per il ritratto di un eroe che rinasce e muore, spinto da quella stessa curiosità che fa dell’ordinario qualcosa di spaventoso e dello spaventoso qualcosa di ordinario. Una pietra miliare. lorenzo buccella
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I capolavori del giovane Werner
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PardoLive 8 | 8 | 2013
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Pardi di domani
Ristoranti
How To Go from Domani to Oggi
Locarno’s window for new talent will screen 24 international and 10 Swiss films in competition, selected from 3,000 candidates “The quality of the films is still amazingly high, and another fil rouge among them is that most of them are strongly linked to reality, to real events – they are produced fast, and they interprete everything from current news, like financial crisis, disasters, political problems,” said head of Locarno’s Pardi di domani programme for the last five years, Alessandro Marcionni. For this year’s edition of the festival’s window for new talent Marcionni and his three programmers have considered 3,000 films, including 2,200 submissions and 800 from their contacts with film institutes, promotional agencies and film schools worldwide – 24 are screening in the Concorso internazionale, 10 in the Concorso nazionale.
Pardi di domani
Caleidoscopio d’immagini Dieci cortometraggi, tre ore e due minuti – questa è la durata complessiva totale delle opere mostrate – a cui Locarno affida il compito di mappare la produzione svizzera del The arrivals of the day, thanks to SWISS
Andrea Staka, director Ben Rivers, director Bogdan Dumitrache, actor Silvio Orlando, actor Ben Russell, director Faye Dunaway, actress
The aim is – at an early stage - to identify young auteurs with a potential to be followed by other parts of the festival, such as Swiss director Andrea Staka, whose 13-minute short, Hotel Belgrad (1998), was screening in the programme; her 2001 documentary, Yugodivas, was also presented the festival, and her first feature, Das Fräulein (2006) entered the Concorso internazionale to win the Pardo d’oro. The 2013 special programme, “Répondre à la commande, détourner, remonter” includes 16 films both by established filmmakers and students, who participated in an exercise staged by the Geneva University of Art and Design, under the guidance of Yervant Gianikian and Angela Ricci-Lucchi. From 1920s-1970s archive footage from the International Red Cross and Red Crescent Museum, they edited contemporary messages from the two organisations – “an ideal complement to what we are otherwise showing,” Marcionni concluded. jørn rossing jensen
2013 nel formato ridotto. Un caleidoscopio di immagini e linguaggi, che spazia dal dialetto siciliano di ‘A iucata di Michele Pennetta al ‘senza parole’ dell’animazione La Fille aux feuilles di Marina Rosset, passando per tedesco, francese e dialetto ticinese. I dieci lavori al vaglio della giuria si contendono il Pardino d’Oro e d’Argento della Swiss Life del rispettivo valore di diecimila e cinquemila franchi svizzeri. massimo benvegnù
Ristorante e bar Terrazza con vista sul lago 091 735 73 73 www.villaorselina.ch Hotel, Bar, Ristorante, Spa Parcheggio presso l’hotel
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Via Mezzana 8 - 6616 Losone Tel. 091 791 97 91 Fernand Melgar, director Giuseppe Battiston, actor Corneliu Porumboiu, director Mority Bleibtreu, actor Bruno Oliviero, director Ben Russell, director
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PardoLive 8 | 8 | 2013
Offcuts 8 | 8 | 2013
Daniel and Diego Vega, directors of El mudo
Joana Ferreira, Jo Santos, Joaquim Pinto, Isabel Machado, E Agora? Lembra-me Sir Christopher Lee, Excellence Award Moët & Chandon
Lav Diaz, Yorgos Lanthimos, Valérie Donzelli, Matthias Brunner, Juan de Dios Larraín, Official Jury Concorso internazionale
24 hours Nontawat Numbenchapol, director of Sai nam tid shoer
Moritz Bleibtreu, Sam Garbarski, Danny Pudi, Tanja Garbarski, Vijay and I
Fondazione Bally per la Cultura ricerca ogni anno un artista ticinese attivo nel campo delle arti figurative (pittura, scultura, fotografia e grafica) che avrà l’opportunità di essere sostenuto e supportato a livello internazionale da uno dei Brand più famosi nel settore del lusso. Inviate la vostra candidatura a:
www.fondazionebally.ch
Alain Berset, Federal Councilor, Head of the Federal Department of Home Affairs
Matt Johnson, director and actor of The Dirties
Peaches, Daniele Gaglianone, Hartmut Bitomsky, NicolĂĄs Pereda, Tine Fischer, OfďŹ cial Jury Concorso Cineasti del presente Annick Blanc, producer of Acrobat
Festival
Fuori concorso: Signs of Life, Dignity, PalaVideo, 10 | 8 | 2013 – 21:00
Un ponte fra tradizione e modernità
Psychedelic Science-Fiction for an Inventive Head-Trip
Diversely prolific American experimental filmmaker James Fotopoulos brings Locarno a genuine sign of life with the supremely odd Dignity, a strange, challenging and highly inventive low-budget head-trip, shot entirely on studio, and employing early digital techniques, plus old-school maquillage. Scored by Sonic Youth’s Thurston Moore and Nate Archer, Dignity combines psychedelia and science-fiction into one terrific whatzit. American cult independent filmmakers the Zellner brothers star in the featured roles of two secret agents, Mr. Rainbow (Nathan) and Mr. Lamb (David), who have been captured
by aliens en route to their task of acquiring a perpetual-motion machine from a faraway planet. Interspersed with their off-screen interrogations and severe jailtime traumas (which, to avoid a total spoiler, involves eating a strange part of a primate), Fotopoulos inserts the Romantic and Surrealist prison etchings of Italian artist Giovanni Battista Piranesi, a repetitive gesture that accumulates into the sensation of panicked delirium and insurmountable enclosure. And then, again avoiding spoilers, all hell breaks loose. mark peranson
Prendere appunti è un’abitudine condivisa da molti dei nostri ospiti – registi, attori, cinefili. Per celebrarla al meglio, il Festival del film Locarno ha stretto una collaborazione con Moleskine per fornir loro una lunga serie di taccuini e oggetti di alta qualità. Inoltre, la storica compagnia italiana ha deciso di lanciare un progetto di analog blogging, fornendo ai professionisti del Festival una Moleskine speciale che passerà di mano in mano ospitando note, riflessioni e schizzi giorno dopo giorno. Il risultato finale verrà pubblicato su Pardo Live e i social network del Festival, stabilendo un simbolico ponte tra tradizione e modernità. mattia bertoldi
Al Borgo
Oasi Casablanca
Max Way
Café literaire
Oriental lounge
The cosmopolitan place in town
La Rotonda del Pardo
Club Seventy7 The place to pleasure your night
Beach Lounge
Teatro La Cambusa
Semplicemente beach
Cambusindie - Music festival
Bistrot Teatro Paravento Magico giardino con concerti
Fashion 2Shé Aperò & after movie cocktail
Lido Patriziale di Ascona Bar Magnolia @ Spazio RSI
Happy Carrot Project
Music bar
Un gustoso fotogramma dal sapore etnico, naturale e creativo
Cinebar Swisscom
Rivellino Garden
Film lounge
Relaxing garden
Pardo Way PardoLive 8 | 8 | 2013
Pardo Way is a selection of top bars & nightspots in town. The optimal itinerary to recharge your battery between the screenings. Starting from breakfast, snacks, lunch and aperitif, Pardo Way goes on with thematic tastings, shows, concerts and nightlife that are going to amuse and keep busy our festivalgoers.The program with all the initiatives is published on the Pardo Way Facebook Page, while strategic tips and useful information are available on Foursquare.
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Events
Locarno and Surroundings
NeverSay NeverCrew
Incisive incisioni
Their names are Pablo Togni and Christian Rebecchi, but they are mainly known as NeverCrew – a Ticinese duo chosen as “Artists of the Year” by Bally Foundation for Culture. The two exponents of street art are working together since 1996 and have distinguished themselves in a long series of urban projects, such as the Octopus painting at the Lugano street park (see picture). In particular, the Artistic Committee of Bally Foundation has appreciated their ability to identify themselves with the last, international tendencies of urban and street art. The two members of Nevercrew will
then give proof of their talent during the first weekend of the Festival del film Locarno, in an exclusive art session organized near the Spazio Forum Cinema; Pablo and Christian will work on a canvas (1,5x2 metres), drawing inspiration from cinema and its magical atmosphere. mattia bertoldi
Festival
A Special Place Dedicated to the Youngest Festival Goers The Festival del film Locarno pays great attention to the comfort of its guests – especially the youngest ones. In partnership with Manor, also this 66th edition meets festival goers’ babysitting needs by providing its Kids Corner, a free of charge day-care service with qualified staff. Thanks to the toys offered by the Swiss department store chain, children from 1 to 12 years are warmly welcomed and have the opportunity to spend some time with three professionals, that guide them through a series of playful activities, such as drawing, biking and reading. Swimming is also a possibility, due to the installation of two pools.
Mobility Partner Festival del film Locarno
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This special place is located 50 meters from the Auditorium fevi, i.e. right behind the Spazio Cinema Forum, and is open from 10.30 to 12.30 AM and in the afternoon from 1.30 to 6.30 PM, when drinks and snacks are offered. The service is available to everyone during the Festival period, but for no more than two consecutive screenings. The Kids Corner, moreover, guarantees an evening babysitting service, at home or at the hotel; it is enough to send an e-mail to cornelia. balzarini@pardo.ch and book your baby sitter at least 24 hours in advance. m.b.
Sottile, vigorosa, vibrante e selvaggiamente naïve: è l’opera di Carol Rama (1918), artista torinese in mostra al Museo Comunale di Ascona fino al 15 settembre. Le oltre cento incisioni esposte, create con la complicità dello stampatore Franco Masoero, documentano la sua produzione più recente. Amica, tra gli altri, di Man Ray e Sanguineti, che ha “illustrato” con poesie tre sue acqueforti, Rama è stata omaggiata con il Leone d’oro alla carriera alla 50. Biennale di Venezia. sara groisman
Festival
Obiettivo Pardo C’è chi si apposta e chi invece confida nella buona sorte. Qualunque sia la tecnica scelta dai fotografi accreditati al Festival, il concorso “Lo scatto del Pardo” è rivolto a loro. L’iniziativa – promossa dall’associazione Animazione Centro Pax Muralto in collaborazione con Foto Garbani – durerà dal 7 al 15 agosto e assegnerà ai vincitori una ricca selezione di prodotti Nikon e Canon. La premiazione si terrà venerdì 16 agosto alle 16 al Centro Pax di Muralto (via della Stazione 9) dove il pubblico potrà ammirare tutti le foto in concorso. m.b.
Locarno and Surroundings
L’arte di fare film Con il Festival la cinefilia contagia Locarno. Lo mostra anche il programma dello spazio espositivo la rada (Piazza Rossi), dove il 9 agosto alle 18 s’inaugurano con un party la rassegna Off Side, organizzata da Franco Marinotti, che ospita proiezioni sul rapporto tra arte e politica, e il festival di arti performative curato da Sarah Bernauer, Franziska Glozer e Garrett Nelson The State of Making Things, che vedrà numerosi artisti riflettere sulla realizzazione di un film. Gli eventi (gratuiti) si terranno ogni sera dalle 18 all’una di notte fino al 18 agosto. Il programma è pubblicato su larada.ch. s.g.
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Editor Lorenzo Buccella Graphic design Simon Smeraldi Alessandra Angelucci Jannuzzi Smith
Writers Massimo Benvegnù Mattia Bertoldi Lorenzo Esposito Adriano Ercolani Sergio Fant Aurélie Godet
Cristian Gomez Sara Groisman Jørn Rossing Jensen Mark Peranson Boris Sollazzo Roberto Turigliatto
Guest photographers Alessio Pizzicannella (Cover) Laura Chiesa (assistant) Xavier Lambours (full-frame by XL) Fabrizio Capeder (assistant)
Photographers Gabriele Putzu (TiPress) Fotofestival (Marco Abram, Massimo Pedrazzini, Silas Vanetti) Ivana De Maria Timbal
Advertising Raphaël Brunschwig Oriana Pivetta Luca Spinosa publicitas Print Salvioni Arti Grafiche
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