9 | 8 | 13 Pardo Live

Page 1

PardoLive 66° Festival del film Locarno

Friday · Venerdì 9 | 8 | 2013

Faye Dunaway Silvio Orlando Bruno Oliviero Mark Brunham Claire Simon Pardo Live Partner:

Hong Sangsoo Gianikian and Ricci Lucchi

1

PardoLive 9 | 8 | 2013


Senza pelle | Winner of the Prix du Public UBS in 1994 | Alessandro D’Alatri, director

You are the Jury. Award the prize, win a prize in the Piazza Grande. www.pardo.ch/ubs


Piazza Grande, Wrong Cops, 9 | 8 | 2013 — 21:30

No Country for Supercops In Quentin Dupieux’s previous English language film Wrong, presented last year on the Piazza Grande, American newcomer Mark Burnham made a lasting impression as an unpleasant and unhelpful police officer. The filmmaker enjoyed this supporting role so much that he decided to write a whole new film around the character, unleashing him and his equally undignified colleagues on an offensive but hilarious rampage. Wrong Cops was thus conceived as a showcase for its cast, which includes singer Marilyn Manson and Dupieux regular Eric Judor. Obviously working on a base of trust and communicative playfulness, the filmmaker released his actors’ comedic potential in his now recognizable world, one that abounds with absurd humor, ferocious verbal abuse and… uninhibited self-referencing. The trampling of heroic codes associated with the supercop figure is nothing new: Werner Herzog recently revisited a certain disreputable lieutenant, flavoring him with a personal touch of hallucinatory grandeur. But the French troublemaker generalizes this decadent streak to the entire profession, almost designating moral depravation as a condition to join the force. With more concern for fun than for any sort of correctness, he goes all the way.

Showing little interest for pity, Dupieux grants no character an excuse: from a nosy child to a disabled preachy intruder, all must face the consequences of the friction they initiate with others. Occasional mundane reactions to disturbing circumstances, only but underline the bizarre. In a time when the bulk of film production abides by industry standards, and formatted comedies fail to pull audiences out of their comfort zone, Quentin Dupieux’s audacious twisting of expectations in all the realms of filmmaking, and his untrammeled freedom and ingenuity appear, again, as a welcome electroshock. aurélie godet

Point of View

La scoperta del ritorno Claude Chabrol, Marco Bellocchio, Milos Forman, Mike Leigh, Spike Lee, Jim Jarmusch. Non è solo per tirar fuori l’argenteria di casa, ma la storia di un Festival non è mai un racconto col punto finale. Perché alle grandi scoperte fa sempre da sponda il gioco dei grandi ritorni. Il colpo di fulmine e il ritorno di fiamma. È la comunità di affetti che un Festival lega davanti e dietro lo schermo. Un emblema, stasera, in Piazza Grande. Il cinema italiano che torna sul grande schermo, lo fa grazie a Bruno Oliviero, già planato tra i Cineasti del presente del 2008. Poi, è la volta di quell’”irregolare” di Quentin Dupieux che qui a Locarno trova sempre continuità: dopo aver portato in Piazza pneumatici killer (Rubber, 2010), depressioni “canine” ((Wrong, 2012), ora ci porta nella demenzialità poliziottesca di Wrong Cops. Scoperte che ritornano, appunto. lorenzo buccella 3

Fermo immagine Carlo Chatrian Artistic Director Senza memoria sono i protagonisti dell’originale sci-fi ideata da Fotopoulos. Agenti inviati e catturati in un paese alieno vivono una situazione di totale sospensione dal reale. Dignity sfiora un limite del cinema e al contempo descrive in senso metaforico una condizione dell’uomo del XXI secolo, l’essere scollegato dalla realtà.

Dignity

Ad ancorare un’immagine al suo referente lavorano da anni Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi. I fotogrammi ritrovati, riletti, puliti e riportati a nuova vita di Pays barbare costituiscono tanto un’eredità di cui ci si deve far carico quanto un monito verso il futuro. L’esigenza di “prendere immagini” per possedere in qualche modo il soggetto, tenerlo con sé, ridurlo a un tranquillo ricordo abita l’uomo da ben prima che il cinema nascesse. Il lavoro dei due cineasti sta nel ribaltare l’assunto e consegnare le immagini a quella ambiguità di fondo che le attraversa.

Concorso internazionale, U ri Sunhi Auditorium fevi, 10 | 8 | 2013 – 16:30 Colti a loro insaputa dall’obiettivo, così appaiono i tre uomini protagonisti dell’originale ronde attorno alla studentessa Sunhi. In realtà la loro posizione rispetto ai bordi del quadro, la disposizione delle mani, gli sguardi fanno intuire che dietro questo scatto (come dietro tutto il film) ci sia una sapiente regia. L’illusione dell’immediatezza è solo il risultato di un surplus di costruzione di cui Hong Sangsoo pare maestro indiscusso. Anche la presenza del parco sullo sfondo aggiunge una nota non solo cromatica al film, permette infatti all’unico personaggio fuoricampo di far sentire la sua presenza. Come le foglie d’autunno Sunhi è molto più complessa e variegata di come la si dipinge. Come le foglie d’autunno, Sunhi non resterà a lungo ferma sull’albero a farsi ammirare.

Pardo


The little things. That’s what we’re perfect in. Small things can be great. When you  y SWISS Business, you’ll enjoy delicious Swiss cuisine, a modern entertainment system and a fully at bed. For ights to 74 destinations worldwide visit swiss.com

SWISS is delighted to be a long-term partner to Festival del lm Locarno and to offer its services for the world-famous event in the role as Official Airline


Five questions to …

Faye Dunaway Leopard Club Award

I miei ruoli mi hanno insegnato che le donne devono difendere i loro diritti, combattere per ciò che vogliono

Ms Faye Dunaway, you represented a dynamic age of American cinema – the Sixties. What do you remember of those unique years? My debut on the stage. I was a poor girl coming from the South and I remember that at the very beginning I really wanted to learn: I went to college, I finished it and I studied theater arts. You know, acting on a stage every night for several days is the best way to develop your muscles as actress, it permitted me to learn the craft. And to learn it well.

I would say Bonnie in Bonnie and Clyde because it was really close to my origins and to the real me – Dorothy Faye Dunaway, not the actress. I felt it really connected to my past. From Three Days of the Condor to Network (the movie that gave you the Academy Award for Best Actress), you have often taken part to movies which challenge reality, trying to put it into discussion. Is this approach still working?

Jack Nicholson in Chinatown, Steve McQueen in The Thomas Crown Affair ... I have been lucky to work with people at the top of their game, directors that have showed a gaze that goes beyond reality and have understood what really has been going on. Directors who have been able to read the subtext of our society: that is what I have always looked for. mattia bertoldi

I think that movies should go beyond reality – otherwise we would talk about documentaries or reportages. Cinema has then to interpret reality, sometimes to predict reality – as it happened in Network. Some other times, it is necessary to make some concepts understandable and asking: what does it mean for our society? Or better: what could it mean? Which principles have driven you in the choice of the movies to take part to? Characters, story and directors, but sometimes you just feel that a movie is right for you. And then, you cannot resist to the fascination of great artists, such as Marcello Mastroianni in Amanti,

Your performances gave a large contribution to the evolution of woman figure archetype in modern society: great beauty, but correlated to strong and sometimes rebellious characters. Do you agree? I do, and I was lucky to play so many important roles which helped me to understand that women have to stand up for their rights, to fight for what they believe. Waiting for Hillary becoming President of the United States – I hope. (she smiles) From this point of view, is there any movie or character do you feel more attached to?

5

Pardo PardoLive 9 | 8 | 2013


www.posta.ch / sponsoring

Vogliamo tutto il meglio del cinema. Tom, Anna, Roger: appassionati di cinema

a spettiv o r t e r tner r e par Locarno o s n o Sp del film l a v i t s Fe

La nostra passione per il cinema entusiasma ogni anno oltre 310’000 spettatori.

Per i clienti piĂš esigenti del mondo.


Piazza Grande, La variabile umana, 9 | 8 | 2013 — 21:30

Malanotte milanese La grande stagione del noir è legata agli anni successivi al 1929 e, attraverso la sua visione a tinte chiaro-scure della città e degli uomini che la abitano, bene racconta un periodo di crisi e disillusione. Il film di Bruno Oliviero è più prossimo alla detective story e al suo compito di fare ordine nel caos della città, tuttavia con l’universo noir condivide più di un aspetto – non ultimo il fatto che quel desiderio d’ordine rimanga lettera morta. Al centro di La variabile umana stanno un personaggio e una città. Milano non è più la “città da bere” degli anni ‘80, è ancora però una città che si diverte, nel senso etimologico del termine. Una città che sbanda su cui questo racconto d’incomunicabilità tra generazioni si proietta. Oliviero proviene dal documentario e la sua attenzione agli spazi, a come questi possono racconta-

re storie profonde e intricate tanto quanto un volto, è palese. In questa città, filmata come se non avesse un centro e neppure un confine, si muove un uomo critico nei confronti del sistema, come vuole la tradizione americana del genere. L’interpretazione di Silvio Orlando aggiunge al personaggio una disillusione propria dell’animo mediterraneo. Impenetrabile agli altri ma lucido con se stesso, l’ispettore Monaco rovescia il suo atteggiamento compassato in un eccesso di furore quando scopre che sua figlia è invischiata nella vicenda su cui sta indagando. È come un animale ferito, come se quella pistola rubatagli avesse sparato contro di lui. E il film – con la visione del paese che questo ci comunica – appare ancora sotto l’effetto del rimbombo. carlo chatrian

Bruno Oliviero

Silvio Orlando

Giuseppe Battiston

Alice Raffaelli

Quando ti trovi a un certo punto della carriera senti la voglia e la necessità di spiazzare con ruoli inaspettati. Non perché tu non li abbia voluti fare, ma perché non te li hanno mai proposti. Per far fronte alla crisi del cinema italiano ci è rimasto solo il coraggio. Dovremmo seguire l’esempio della New Hollywood, che poi non fece altro che imparare e seguire la lezione del neorealismo

Non credo sia un caso che in questo momento storico i documentaristi stiano passando al cinema di finzione, portando uno sguardo sul mondo e sulle persone che molti registi hanno perduto, una capacità inedita di intuire la realtà: Andrea Segre con Io sono qui e Bruno Oliviero con La variabile umana hanno saputo propormi qualcosa di nuovo, diverso dalla mia “solita” immagine sul grande schermo

Bruno mi ha trovato nei corridoi della Scuola d’Arte drammatica Paolo Grassi, da cui sono appena uscita, diplomata in teatro-danza. Le attrici del corso di cinema non erano contente, ma mi ha voluto. Ho accettato, era un’occasione unica. Ho lavorato sul mio corpo – la mia disciplina mi ha aiutato – e ho imparato da Silvio, è stata un’esperienza straordinaria, spero di ripeterla b.s.

7

Non volevo un noir all’inizio, il discorso sul genere è arrivato dopo, avevo voglia di investigare l’universo privato di un uomo pubblico, realtà che ormai in Italia conosciamo bene. E la vera inchiesta, per me, era sui sentimenti. Ho sempre amato leggere Sciascia e vedere il Fritz Lang americano, i loro gialli sociali e, con grande umiltà, ho provato a percorrere il loro sentiero b.s.

PardoLive 9 | 8 | 2013


Enjoy the festival. TV is waiting for you. Replay from Swisscom TV lets you watch any programme broadcast in the last 30 hours. Further information and a special offer from Swisscom TV to mark the festival are waiting for you at Cinebar Swisscom.

PardoLive 9 | 8 | 2013

8


Concorso internazionale, Pays barbare La Sala, 10 | 8 | 2013 – 18:30

Concorso internazionale, U ri Sunhi Auditorium fevi, 10 | 8 | 2013 – 16:30

La notte del fascismo

Of Men and Half-Truths The clear master of contemporary Korean filmmaking, Hong Sangsoo divides his time by teaching films and making them (often with his students), and his films reflect how one man’s two lives continue to intersect in profitable and always amusing vectors. One cannot help but feel that certain scenes of U ri Sunhi were shot in between Hong’s lectures, perhaps after the class has been dismissed and all adjourned to a fried chicken restaurant for vittles and soju. This laid-back feel, rather than giving U ri Sunhi a slapdash or jotted-off sense, illuminates the everyday in a way that only Hong, the

Una notte di primavera dell’anno 1945 a Piazzale Loreto vengono scaricati i corpi di Mussolini, Claretta Petacci e di altri funzionari a loro vicini, in una forma di assurdo risarcimento della sorte toccata in quello stesso luogo a quindici antifascisti. Da quel mare di teste festanti, accorso il 29 aprile ad assistere allo spettacolo del corpo del duce, prende il via l’ultimo lavoro di Yervant Gianikian e Angela Ricci-Lucchi, Pays barbare. Su quei minuti, di una limpidezza agghiacciante, s’innesta un film che, ripiegandosi a raccontare il ventennio fascista da una prospettiva coloniale, inchioda a rileggere il passato di un paese per pensare altrimenti al presente. Se in Pays barbare non c’è la potenza visiva garantita da un operatore come Comerio e neppure la violenza bruciante degli archivi di guerra, è il discorso soggiacente alla “cattura” delle immagini di un paese barbaro che si ha il compito di civilizzare a produrre senso. Immagini consumate dall’uso che ritraggono aerei e uomini in posa, donne africane denudate, nell’eterno tentativo di possesso. La voce di Yervant Gianikian in dialogo con il recitar cantando di Giovanna Marini detta i tempi e i temi del racconto: si appoggia a pensatori celebri come ad anonime testimonianze dell’epoca in un tessuto che accompagna la visione fino al vibrante appello sul nero pronunciato (le sole parole in italiano) da Angela Ricci-Lucchi. carlo chatrian

È tempo di eventi! www.kairosgroup.ch

Sponsor e partner retrospettiva Festival del film Locarno

9

Jaeyoung Jung and Yumi Jung closest our cinema has to Eric Rohmer, can. It’s also indicative of a recent trend in Hong’s prolific filmography, beginning with the last section of Oki’s Movie (and seen earlier this year in Nobody’s Daughter Haewon, which screened in Berlin), which sees the director employing female protagonists, signified by his titles – but rather than only taking their viewpoints, he complicates matters – especially here, by “analyzing” Sunhi through the misdirected perspectives of three men in her life, all also involved in filmmaking (three Hong Sangsoos?). In Hong’s universe, men, in particular, are compelled to define women in a misguided search for truth, which reveals more about themselves than the object of their desire. In the end, in this work of philosophy, we are left pondering something like the riddle of the Sphinx. Yes, indeed, it is another Hong Sangsoo film. mark peranson

PardoLive 9 | 8 | 2013



Concorso internazionale, Gare du Nord Auditorium fevi, 10 | 8 | 2013 — 14:00

Close Encounters of the Parisian Kind For Claire Simon, cinema is a means of observing and acting on reality. If in her career she has always turned towards those set aside by the mainstream, whether homosexuals, North Africans or simply women, it has been partly to give them the chance to take possession of a story. Her double project on “Gare du Nord”, the ancient gate of Paris, continues and clarifies this desire. The big Parisian station is no longer seen as an arrival point but as a place in which the identity of a society is remodelled. A place for working and meeting, the “gare” is also a space in which the rigid order and hierarchies of the arrondissements fade. In this place of confusion, hearing helps orient you more than sight. In its limpid simplicity, the documentary offers itself as a gallery of meetings, in the spirit of the (controlled) freedom of a jazz improvisation. Travelling students and commuters, café and shop workers and vagrants tell the story of a multicultural society in which precariousness is the dominant aspect. Claire Simon’s skill lies in making the transition sequences central elements of the narrative: the station architecture, as well as the arrangement of the spaces, are understood as structures in which the theme of control becomes explicit, and to which the innate vitality of the men and women interviewed is opposed. V13_Ins_pardo news_V13 24.07.13 Seite On this level the fictional element17:38 triggers an2 additional narra-

Nicole Garcia tive, a love story that centres on the face, tired but still ready to light up, of the woman played by Nicole Garcia. The fictional part introduces some elements with a clear symbolic value; Mathilde is a sick woman and the young Ismaël (the name of the narrator of Moby Dick) provides her with new impetus and a reason to keep trying to Dick orient herself in the chaos of the modern station. carlo chatrian

JERRY LEWIS, «THE LADIES MAN», USA 1961

OCTOBER 24 — NOVEMBER 6, 2013

AUSTRIAN FILM MUSEUM • VIENNALE

RETROSPECTIVE JERRY LEWIS OCTOBER 18 – NOVEMBER 17

WWW.VIENNALE.AT 11

PardoLive 9 | 8 | 2013


Programme 10 | 8 | 2013

11.00 La Sala & 11, 12 | 8 | 2013

An Hour with 13.30 Spazio Cinema

Forum: Excellence Award Moët & Chandon

Conversation with Victoria Abril

11.00 L’altra Sala & 9, 11 | 8 | 2013

Hosted by Fernando Ganzo

09.00 Auditorium FEVI & 9, 11 | 8 | 2013

09.00 La Sala & 9, 11 | 8 | 2013

09.00 PalaVideo & 9 | 8 | 2013

09.00 Cinema Ex*Rex

Concorso Cineasti del presente

Los insólitos peces gato Dir.: Claudia Sainte-Luce Mexico/France · 2013 · DCP · Color · 87’ · o.v. Spanish · Subt. English, French

La quietud

Dir.: Marina Rosset Switzerland · 2013 · DCP · Color · 6’ · no dialogue Dir.: Michele Pennetta Switzerland · 2013 · DCP · Color · 37’ · o.v. Sicilian dialect · Subt. English, French

Freunde

Dir.: Blaise Harrison France/Switzerland · 2013 · DCP · Color · 60’ · o.v. French · Subt. English, Italian

Dir.: Luca Ribler Switzerland · 2012 · DCP · Color · 12’ · o.v. Swiss German · Subt. English, French

Fuori concorso: Signs of Life

Vigia

Cherry Pie

11.00 Cinema Ex*Rex & 15 | 8 | 2013

11.00 Teatro Kursaal & 11 | 8 | 2013

11.00

PalaVideo & 8, 9 | 8 | 2013

Concorso internazionale

Auditorium FEVI & 11 | 8 | 2013

E Agora? Lembra-me (What Now? Remind Me) Dir.: Joaquim Pinto Portugal · 2013 · DCP · Color · 164’ · o.v. Portuguese · Subt. English This film features scenes that could shock the sensitivity of some viewers

Von Hunden und Tapeten Dir.: Visar Morina Germany · 2013 · DCP · Color · 29’ · o.v. German · Subt. English, French

14.00 PalaVideo & 12 | 8 | 2013

14.00 Auditorium FEVI & 11, 12 | 8 | 2013

Dir.: Zhang Lu South Korea · 2013 · DCP · Color · 42’ · o.v. Korean · Subt. English

Someone’s Wife in the Boat of Someone’s

Dir.: George Cukor USA · 1936 · 35 mm · Black and White · 108’ · o.v. English · Subt. French, Dutch Introduced by Sergio M. Germani

Husband Dir.: Edwin South Korea/Indonesia · 2013 · DCP · Color · 55’ · o.v. Bahasa Indonesia · Subt. English

Semaine de la critique

Watermarks – Three

Appellations Suisse

Annelie

Dir.: Antej Farac Germany/Switzerland · 2012 · DCP · Color · 117’ · o.v. German · Subt. French

14.00 Cinema Ex*Rex

14.00 L’altra Sala

16.15 L’altra Sala & 9, 11 | 8 | 2013

16.15

Mendrisio and lower Ceresio bathing offers

www.postbus.ch/leisureclick

Romeo and Juliet

Open Doors Screenings

Khchchvats zugaherner (Bonded Parallels) Dir.: Hovhannes Galstyan Armenia/Norway/France · 2009 · 35 mm · Color · 87’ · o.v. Armenian/ Norwegian · Subt. English

Gare du Nord

Spensierati all’evento e prevendita alla stazione FFS.

Retrospettiva George Cukor Dir.: George Cukor USA · 1936 · 35 mm · Black and White · 125’ · o.v. English

Concorso internazionale Dir.: Claire Simon France/Canada · 2013 · DCP · Color · 119’ · o.v. French/English/Italian · Subt. English, French

Strangers When We Meet

Over There

Camille

Letters from China

Fuori concorso: Jeonju Digital Project 2013 - Stranger Dir.: Masahiro Kobayashi Japan/South Korea · 2013 · DCP · Color · 45’ · o.v. Japanese · Subt. English

Retrospettiva George Cukor

Dir.: Luc Schaedler Switzerland · 2013 · DCP · Color · 80’ · o.v. Chinese · Subt. English

11.00

Dir.: Cristina Picchi Russia · 2013 · DCP · Color · 12’ · o.v. Russian/English · Subt. English, French

Dir.: Marcel Barelli Switzerland/France · 2013 · DCP · Color · 8’ · o.v. Swiss Italian dialect · Subt. English, French

Dir.: Lorenz Merz Switzerland · 2013 · DCP · Color · 85’ · o.v. French · Subt. English

Dir.: George Cukor USA · 1931 · 35 mm · Black and White · 83’ · o.v. English

Zima

’A iucata

L’Harmonie

Tarnished Lady

Dir.: Inés María Barrionuevo Argentina · 2012 · Beta digital · Color · 14’ · o.v. Spanish · Subt. English, French

Sortie de route

Concorso internazionale

Concorso Cineasti del presente

Pride

Concorso nazionale 1

La Fille aux feuilles

Dir.: Joanna Hogg United Kingdom · 2013 · DCP · Color · 105’ · o.v. English · Subt. French, Italian

Concorso internazionale 2

Pardi di domani

Dir.: Tristan Aymon, David Maye Switzerland · 2013 · DCP · Color · 28’ · o.v. French · Subt. English, Italian

Exhibition

Pardi di domani

Dir.: Pavel G. Vesnakov Bulgaria/Germany · 2013 · DCP · Color · 30’ · o.v. Bulgarian · Subt. English, French

Films

Retrospettiva George Cukor

14.00 La Sala & 11, 12 | 8 | 2013

La Sala & 11 | 8 | 2013

Concorso Cineasti del presente

Le Sens de l’humour

Dir.: Marilyne Canto France · 2013 · DCP · Color · 88’ · o.v. French · Subt. English, Italian Fuori concorso

Heritage

Dir.: David Induni Switzerland · 2012 · DCP · Color · 82’ · o.v. Italian/French/Swiss German · Subt. English


16.30 Auditorium FEVI & 11, 12 | 8 | 2013

16.30 Cinema Ex*Rex & 17 | 8 | 2013

17.00 PalaVideo & 12 | 8 | 2013

18.30 PalaVideo & 8, 9 | 8 | 2013

18.30 La Sala & 11, 12 | 8 | 2013

18.30 L’altra Sala & 9 | 8 | 2013

Concorso internazionale

U ri Sunhi

20.45 La Sala

21.00 L’altra Sala & 8, 9 | 8 | 2013

Dir.: Rémi Allier Belgium · 2013 · DCP · Color · 20’ · o.v. French/Dutch · Subt. French, English

Concorso internazionale

21.30

Dir.: Young Jean Lee USA · 2013 · DCP · Color · 20’ · o.v. English · Subt. French, Italian

Dir.: Diego Vega, Daniel Vega Peru/France/Mexico · 2013 · DCP · Color · 90’ · o.v. Spanish · Subt. English

Sai nam tid shoer

23.00

Concorso internazionale

La Sala & 9, 11 | 8 | 2013

Acrobat

Concorso internazionale

Dir.: Eduardo Menz Canada · 2012 · DCP · Color · 29’ · o.v. French/Persian/English · Subt. English, French

Pays barbare

21.00 PalaVideo & 11 | 8 | 2013

Master of the Universe 21.00 Cinema Rialto 1

Concorso Cineasti del presente

Cinema Rialto 2 & 8, 9 | 8 | 2013

Here Come the Girls

El mudo

Dir.: Marc Bauder Germany/Austria · 2013 · DCP · Color · 93’ · o.v. German · Subt. English

(Kvinden i Buret) Dir.: Mikkel Nørgaard Denmark/Germany/Sweden · 2013 · DCP · Color · 97’ · o.v. Danish · Subt. English, French

Versailles

Zinneke

Semaine de la critique

Jussi Adler-Olsen

Concorso internazionale 1

Dir.: Penelope Bortoluzzi France/Italy · 2013 · Beta digital · Color · 78’ · o.v. Italian · Subt. English

We’re the Millers

The Keeper of Lost Causes ·

Pardi di domani

La Passione di Erto

Excellence Award Moët & Chandon to Victoria Abril Dir.: Rawson Marshall Thurber USA · 2013 · DCP · Color · 110’ · o.v. English · Subt. French, German

Dir.: Carlos Conceição Portugal · 2013 · DCP · Color · 20’ · o.v. Portuguese · Subt. English, French

Fuori concorso

Dir.: Yervant Gianikian, Angela Ricci-Lucchi France · 2013 · DCP · Color · 65’ · o.v. French · Subt. English, Italian

Piazza Grande

Dir.: Werner Herzog ex Federal Republic of Germany/ France · 1978 · DCP · Color · 103’ · o.v. English · Subt. French

Retrospettiva George Cukor Dir.: George Cukor USA · 1956 · 35 mm · Color · 109’ · o.v. English · Subt. French Followed by a discussion with Pierre Rissient

21.30

Nosferatu: Phantom der Nacht

(Our Sunhi) Dir.: Hong Sangsoo South Korea · 2013 · DCP · Color · 88’ · o.v. Korean · Subt. English, French

Bhowani Junction

Premi speciali: Werner Herzog

(By the River) Dir.: Nontawat Numbenchapol Thailand · 2013 · DCP · Color · 71’ · o.v. Thai/Karen · Subt. English

Când se lasă seara peste Bucureşti sau metabolism (When Evening Falls on Bucharest or Metabolism) Dir.: Corneliu Porumboiu Romania/France · 2013 · 35 mm · Color · 89’ · o.v. Romanian · Subt. English, French

Fuori concorso: Signs of Life

Dignity

23.00

Dir.: James Fotopoulos USA · 2012 · Beta digital · Color · 82’ · o.v. English · Subt. French

Cinema Rialto 1 & 9 | 8 | 2013

I film delle giurie: Concorso Cineasti del presente

L’orecchio ferito del

Appellations Suisse

Karma Shadub Dir.: Ramòn Giger Switzerland · 2013 · DCP · Color · 94’ · o.v. Swiss German/German/English · Subt. French

piccolo comandante Dir.: Daniele Gaglianone Italy · 1993 · 35 mm · Black and White · 10’ · no dialogue

I nostri anni Dir.: Daniele Gaglianone Italy · 2000 · 35 mm · Black and White · 90’ · o.v. Italian · Subt. French

21.15 19.15 Cinema Ex*Rex & 13 | 8 | 2013

Cinema Ex*Rex Retrospettiva George Cukor

Sylvia Scarlett

Dir.: George Cukor USA · 1935 · 35 mm · Black and White · 95’ · o.v. English

The arrivals of the day, thanks to SWISS

Alice Raffaelli, actress Angela Ricci-Lucchi, director Brie Larson, actress Yervant Gianikian, director Nicole Garcia, actress Blaise Harrison, director

nt on u o c dis ion 30% s admiss rt reso

23.30 Cinema Rialto 2 & 8, 9 | 8 | 2013

Retrospettiva George Cukor

Love Among the Ruins Dir.: George Cukor United Kingdom · 1975 · 35 mm · Color · 100’ · o.v. English

23.30 Cinema Ex*Rex

Concorso Cineasti del presente

The Dirties

Dir.: Matt Johnson USA/Canada · 2013 · DCP · Color · 83’ · o.v. English · Subt. French Retrospettiva George Cukor

Rockabye

Dir.: George Cukor USA · 1932 · 35 mm · Black and White · 73’ · o.v. English

Carla Juri, actress Claire Simon, director Hong Sang-soo, director Victoria Abril, actress Rawson M. Thurber, director Reda Kateb, actor

Entertainment, refreshment and plenty of delightful spots Info: 0840 852 852 or www.postbus.ch/leisureclick Webcode 10641


Sarida Bossoni Agency for Directors of Photography Kalchbuehlstrasse 169 CH-8038 Zurich +41 (0) 79 279 11 99 welcome@saridabossoni.com www.saridabossoni.com

Images speak every language.

Al Borgo

Oasi Casablanca

Max Way

Café literaire

Oriental lounge

The cosmopolitan place in town

La Rotonda del Pardo

Club Seventy7 The place to pleasure your night

Beach Lounge

Teatro La Cambusa

Semplicemente beach

Cambusindie - Music festival

Bistrot Teatro Paravento Magico giardino con concerti

Fashion 2Shé Aperò & after movie cocktail

Lido Patriziale di Ascona Bar Magnolia @ Spazio RSI

Happy Carrot Project

Music bar

Un gustoso fotogramma dal sapore etnico, naturale e creativo

Cinebar Swisscom

Rivellino Garden

Film lounge

Relaxing garden

Pardo Way PardoLive 9 | 8 | 2013

Pardo Way is a selection of top bars & nightspots in town. The optimal itinerary to recharge your battery between the screenings. Starting from breakfast, snacks, lunch and aperitif, Pardo Way goes on with thematic tastings, shows, concerts and nightlife that are going to amuse and keep busy our festivalgoers.The program with all the initiatives is published on the Pardo Way Facebook Page, while strategic tips and useful information are available on Foursquare.

14


Concorso Cineasti del presente, Los insólitos peces gato La Sala, 10 | 8 | 2013 – 11:00

Facing Life and Death Mexican filmmaker Claudia Sainte-Luce was deeply inspired by an encounter she had as a young woman. In her affecting film, Los insólitos peces gato, she tells this cherished story, admitting to a selective memory that has favored the more heartening details. When Claudia is treated for appendicitis, she meets Martha, a lively and warm mother of four, whose serious medical condition is only gradually revealed. Fond of the young woman, she invites Claudia to join their chaotic household. In a seemingly effortless flow, the film hints at the responsibilities of absent men and vividly depicts the paradoxes of living with a deadly disease. In a peculiar balance between childishness

and enforced maturity, Martha’s children have become experts at handling her grim symptoms, yet the smallest annoyance still has them whining for their mommy. Ultimately, we are reminded that, although alone when facing death, opening ourselves up to encounters and knowing how to recognize the right people, can make life much sweeter. aurélie godet

Fuori concorso, Heritage, La Sala, 10 | 8 | 2013 – 16:15

C’eravamo tanto armati! L’attrazione svizzera per i fucili Per molti di loro, è il rumore della libertà. Quello che qui si annuncia fuoricampo, mentre in immagine slittano i fondali-cartolina del paesaggio svizzero, con l’azzurro placido dei laghi, il verde scintillante di prati di montagna e l’immancabile bandiera rossocrociata. È il suono secco e ripetuto dei fucili che proviene dai campi di tiro e da tutti quei milieux svizzeri in cui le armi diventano la polvere da sparo di un’identità, capace di richiamarsi ai miti fondativi del paese (da Guglielmo Tell in su) ma al tempo stesso di convivere con il mito altrettanto consolidato della neutralità elvetica. Del resto, il documentario ticinese di David Induni, Heritage (Fuori concorso) infila il proprio mirino visivo lì, nell’aperta contraddizione tra l’apparente paciosità della vita svizzera – che da secoli non partecipa a una guerra – e la sua attrazione storica per le armi, tanto che ancora oggi risulta essere il terzo paese al mondo in fatto di possessori privati. Questione di eredità, come suggerisce il titolo,

che riprende le tradizioni mercenarie degli antenati, agganciando un concetto che è rimasto sempreverde in Svizzera: la libertà individuale è garantita solo se ci si può difendere. Una controversia che qui rimbalza tra famiglie col fucile militare in casa, campioni olimpici di tiro che le proprie armi se le coccolano come infanti, matrimoni corredati da bossoli di carabina, collezionisti, politici (tra cui il Blocher protagonista anche del film in Piazza Grande di Jean-Stéphane Bron) e persino ragazzini “responsabilizzati” per quello sparare, percepito come un semplice sport, “democratico”, perché aperto indistintamente a giovani e vecchi. Prospettive diverse che la telecamera di Induni ha sondato, andando là, nel cuore più ancestrale della Svizzera, per interrogare questi discendenti di Tell su passione e su necessità delle armi e, attraverso i loro racconti, comporre un ritratto inedito e controverso della nazione. lorenzo buccella

UBS Chair. Join the Festival del film Locarno Community. Share your impressions at www.pardo.ch/ubschair

We will not rest

15

PardoLive 9 | 8 | 2013


Le TELETEXT en déplacement, faites plus simplement.

Soyez toujours informé avec les solutions mobiles du TELETEXT! Téléchargez l’application du TELETEXT, disponible pour iPhone et Windows Phone 7, ou consultez le site web mobile (m.txt.ch) et ne ratez aucune news de dernière minute.


Open Doors

Tempo libero

Tandem Skydive just do it !

Riflettori sul Caucaso Open Doors quest’anno punta al Caucaso del Sud: Armenia, Azerbaigian e Georgia: “Vista la nostra partnership con la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), l’agenzia del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) – ci spiega Martina Malacrida, responsabile di Open Doors – siamo “obbligati” a puntare la nostra attenzione principalmente sulle zone del mondo in via di sviluppo, ma sinceramente credo che occuparsi di regioni così particolari, dal contesto socio-politico fragile, sia anche una qualità e un punto di forza della nostra sezione.” “Da qualche anno avevo notato un certo fermento cinematografico proveniente dal Caucaso, un nuovo vivaio di registi che si affacciava sullo scenario internazionale – prosegue Martina – e mi son detta: bisogna andare a scoprirli.” Cosa serve per capire le potenzialità artistiche di un’area geografica particolarmente remota? “Avere dei buoni consulenti, dei

contatti validi nel Sud e nell’Est del mondo che ti danno dei segnali precisi, e anche avere una propensione personale verso la scoperta di luoghi e culture diverse.” Open Doors continua a fare la differenza – in media un progetto su quattro trova a Locarno un co-produttore europeo: “i destini di molte produzioni internazionali si sono incrociati grazie al festival. Un nome come quello di Locarno può dare risalto a un progetto, e inoltre produttori e registi possono venire qui e incontrare, in maniera formale e informale, i nomi importanti dell’industria cinematografica.” E poi a livello di base, non dimentichiamo i premi: cinquantamila franchi svizzeri al progetto vincitore, e premi minori di 6.000 e 7.000 Euro. “Abbiamo ricevuto 112 richieC ste diverse – conclude la Malacrida sorridenM do - penso che sia un censimento totale di Y tutta la cinematografia contemporanea del CM Caucaso.” massimo benvegnù

Para Centro Locarno - 091 745 26 51

comino.ch montecomino.ch

MY

CY

Industry Days

Carte Blanche for Chile

CMY

K

With a record number of 1,030 participants - up to 15% on 2012 – the Industry Days at the Festival del film Locarno (August 10 - 12) is ready with an extensive program for its Carte Blanche and STEP IN sections, having moved its Industry Home Base to the Cinema Rialto, “or back to the heart of the festival, the Piazza Grande,” per head of the Industry Days, Nadia Dresti. “International buyers, sellers and festival programmers are obviously pleased with the idea that in three days they can watch the entries in the two competitions - Concorso internazionale, Concorso Cineasti del presente - and the Piazza Grande selection, and meet some of the filmmakers,” she said. “Carte Blanche and STEP IN have further added to the interest, and there are several newcomers, especially from the US and Russia.” Having previously received delegations from Colombia and Mexico, Locarno has given the 2013 Carte Blanche to Chile, which will screen seven yet unfinished films at the Rialto, introduced by producers and directors, competing for a CH10,000 prize decided by an international jury. Dresti worked with CinemaChile and the Australab from Valdivia on the project. Launched in 2012 with Europa International, Europa Distribution and now also Europa Cinemas, the Industry Days’ STEP IN initiative brings together sales agents, distributors and exhibitors to develop new strategies for sales, distribution and exhibition of arthouse fare. Initially with a focus on Eastern and Central Europe - and followed up by similar initiatives by national festivals in the region: Poland, Bulgaria, Estonia, Lithuania – but this year the closed working sessions will include all of Europe. jørn rossing jensen 17

IDEA REGALO VOLO IN MONGOLFIERA

Tel. 091 921 06 72 info@balloons.ch www.balloons.ch

PardoLive 9 | 8 | 2013


Offcuts 9 | 8 | 2013

Joanna Hogg, director of Exhibition

Bruno Oliviero, director of La variabile umana

Alice Raffaelli, actress of La variabile umana Mark Burnham, actor of Wrong Cops

Diana Avramut, actress of Când se lasa seara peste Bucuresti sau metabolism

Fondazione Bally per la Cultura ricerca ogni anno un artista ticinese attivo nel campo delle arti figurative (pittura, scultura, fotografia e grafica) che avrà l’opportunità di essere sostenuto e supportato a livello internazionale da uno dei Brand più famosi nel settore del lusso. Inviate la vostra candidatura a:

www.fondazionebally.ch PardoLive 9 | 8 | 2013

18


Corneliu Porumboiu, director of Când se lasa seara peste Bucuresti sau metabolism

Marilyne Canto, director and actress, and Antoine Chappey, actor of Le Sens de l’humour

Anna Karina

Silvio Orlando, actor of La variabile umana

Ben Rivers and Ben Russell, directors of A Spell to Ward Off the Darkness

19

PardoLive 9 | 8 | 2013


Energia ticinese, per il Festival www.aet.ch info@aet.ch


Beyond the Festival

Tempo libero

A Successful Debut in the World of Swiss Film Music Engagement for Swiss music: that is the motto of Fondation SUISA which has been promoting Helvetic music-making in all its diversity since 1989. A precious support represented by its Film Music Prize that this year goes to Thomas Fischer for his original score for Philippe Weibel’s thriller Trapped. The prize (which is worth 15,000 Swiss Francs) was awarded to him on August 9th at the Festival del film Locarno in the presence of the President of the Jury and former Director of RSI Marco Blaser, the Director of the Fondation SUISA Urs Schnell and its representative Mauro Ostini. The work of the Swiss German arranger and composer (a succesful debut, considering that it is his first complete film music)

has been especially appreciated for its essential function. According to the motivation of the jury, “the suspense is maintained from beginning to end through the music. Through carefully selected, repeating elements, it also makes us experience the mysticality of the story emotionally. Without its background music, Trapped would hardly have turned out so unexpectedly suspenseful”. Born in Berne, Thomas Fischer has studied jazz composition and arrangement in Boston (USA) in the mid-Nineties, a period followed by several classical piano, church organ and film music courses in Zurich and Schaffhausen. Further information on www.pulpnoir.ch. mattia bertoldi

Yesterday’s prize draw winner is: Hüttner Claudia, CH – 6934 Bioggio Pick up your prize at the UBS branch, Largo Zorzi, Locarno.

La Madonna ti aspetta a Medjugorje

Tel. 091 792 20 22

APERTURA GIORNALIERA 8.00-12.00 / 13.00-17.00 1 CORSA OGNI 30 MINUTI ! T l. +41 (0)91 873 80 40 Te www.airolo.ch/f / univie /f

ww

w.z

.ch

NATURA E RELAX TI ASPETTANO !!! ooal maglio

Hotel Ascona film and video art Festival 2014

3rd edition. 27 february - 1 march

made in internet

indie or nothing asconafilmfestival.org

21

PardoLive 9 | 8 | 2013


Fate la vostra pubblicità là dove potete raggiungere un pubblico interessato.

Utilizzate il cinema come supporto pubblicitario attraente per attirare l’attenzione del pubblico sui vostri messaggi pubblicitari. Publicitas Cinecom – Noi creiamo contatti.

www.publicitas.ch/cinecom


Mark Burnham full-frame by XL

Editor Lorenzo Buccella Graphic design Simon Smeraldi Alessandra Angelucci Jannuzzi Smith

Writers Massimo Benvegnù Mattia Bertoldi Lorenzo Esposito Adriano Ercolani Sergio Fant Aurélie Godet

Cristian Gomez Sara Groisman Jørn Rossing Jensen Mark Peranson Boris Sollazzo Roberto Turigliatto

Guest photographers Alessio Pizzicannella (Cover) Laura Chiesa (assistant) Xavier Lambours (full-frame by XL) Fabrizio Capeder (assistant)

Photographers Gabriele Putzu (TiPress) Fotofestival (Marco Abram, Massimo Pedrazzini, Carlo Reguzzi, Silas Vanetti) Ivana De Maria Timbal

Advertising Raphaël Brunschwig Oriana Pivetta Luca Spinosa publicitas Print Salvioni Arti Grafiche


15 March – 17 November 2013 Bernisches Historisches Museum

th

The “ 8 Wonder of the World ” – now in Bern Qin – The eternal emperor and his terracotta warriors www.qin.ch


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.