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Das Missen Massaker

Pardo Live Partner


Senza pelle | Winner of the Prix du Public UBS in 1994 | Alessandro D’Alatri, director

You are the Jury. Award the prize, win a prize in the Piazza Grande. www.pardo.ch/ubs


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Editorial | Day ten

News

American New Wave It is neither a paradox, nor a provocation, but a reality: American cinema is one of the most little-known in Europe, and also one of the most in need of help. Why? Because here, we are only familiar with the big Hollywood productions, the most highly promoted or commercial of independent films and films made by the handful of major American directors who are well known in Europe. Films by American truly independent filmmakers, neither the young nor the not so young, do not receive any public aid or subsidy. Without producers, the directors have to raise their own production finance, find private support and tailor their ambitions and dreams to their lack of money, and vice versa. Nearly all auteur films in France and other European countries, where TV channels, individual regions and institutions support creative filmmaking, seem like spoiled kids compared to the low-budget

I Pardi del cuore productions that are often snubbed by their fellow citizens and at international festivals. But not Locarno. These thoughts were prompted by a conversation I had a couple of days ago with J.P. Sniadecki, a filmmaker from Michigan who won an award for Foreign Parts in 2010 and who is presenting his new film in the Concorso Cineasti del presente this year. JP said that the Open Doors section ought to focus on the USA next year. While it is clear that the USA is not a developing country, it does produce some of the most impecunious films in the world. For now, we are supporting al that is free, rebellious and imaginative in young American cinema, by inviting some of its most talented representatives to Locarno. From the brothers Safdie to Sean Baker, and including Bob Byington, Alex Ross Perry, the teams behind Ape, Leviathan, Compliance, While We Were Here… alongside their Canadian cousin Tower, these filmmakers and these films may well represent the liveliest and most audacious dimension of this 2012 edition.

Coup de coeur. Ovvero il film che ti sospende l’incredulità. Quello che ti prende la pancia e che poi ti sale in testa, perché in fondo il cinema che “arriva” è una sorta di digestione rovesciata, dove il travaso di emozioni in riflessioni diventa la chimica del più profondo piacere cinematografico. Anche quest’anno, come potete leggere nelle pagine interne di Pardo Live, abbiamo chiesto ai critici di molte testate internazionali, presenti a Locarno, di indicarci qual è stato il loro Pardo del cuore. Fra tutte le sezioni del Festival, la pellicola che ognuno di loro si “porterà a casa” e farà da baricentro nelle personali memorie di questa 65esima edizione. E ovviamente se il singolo verdetto non può che essere preso come uno dei tanti possibili, la loro allargata varietà, oltre a costituire un’inedita mappa sentimentale del Festival, testimonia quanto la qualità locarnese sia sparpagliata ovunque. E in fondo, anche questo è un atout tradizionale del Festival: perché limitarsi a puntare solo sul cavallo delle sezioni principali, se è tutto il circuito ad avere la forza di strapparsi la luce delle attenzioni?

(Olivier Père)

(Lorenzo Buccella)

Photo of the day

Piazza Grande

Piazza che spiazza

The team of Les Mouvements du bassin

Flying with SWISS the Festival welcomed…

Harry Belafonte, singer, actor Gael García Bernal, actor Éric Cantona, actor Lizzy Caplan, actress Leos Carax, director Alain Delon, actor

Arnon Milchan, producer Kylie Minogue, singer, actress Ornella Muti, actress Renato Pozzetto, actor Charlotte Rampling, actress Johnnie To, director, producer

In treno all’evento e prevendita alla stazione FFS.

Locarno, telescopio sul futuro del cinema, ogni anno aggiunge lenti diverse, magari deformanti, per scorgere meglio la realtà. Quest’anno ha rovesciato quel telescopio, il genere è divenuto schema da rompere, per gettarsi in un mare di regole consolidate e cambiarne la corrente. Piazza Grande ci ha offerto Magic Mike, ennesimo divertito rovesciamento soderberghiano di piani narrativi cinematografici e ruoli, a consegnar loro ruoli inediti e inaspettati. Vale lo stesso per Michael Steiner che dopo Grounding, in cui ci presentava un crack svizzero imprevedibile, regala un reality-concorso di bellezza in cui entra nell’immaginario estetico femminile e nell’horror con irriverente ironia. E che dire delle ragazze anticonformiste di Bachelorette, wedding movie “scorretto”, o di Motorway che fa correre in auto un poliziotto della stradale cantonese che solitamente multa gli eccessi di velocità? La Piazza che ti spiazza. (Boris Sollazzo)


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Vogliamo tutto il meglio del cinema. Tom, Anna, Roger: appassionati di cinema

o ogistic l r e n t r e par ocarno Sponso al del film L tiv del Fes

La nostra passione per il cinema entusiasma ogni anno oltre 280’000 spettatori.

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Come è iniziata l’avventura nel mondo dello spettacolo di Renato Pozzetto? È iniziata col cabaret. Io e Cochi Ponzi eravamo amici e, fin da ragazzi, ci piaceva suonare la chitarra e improvvisare strani monologhi. Lo facevamo per divertire i nostri compagni e abbiamo continuato a farlo nelle osterie milanesi dove passavano tutti i grandi artisti. Alla fine qualcuno ci ha detto che eravamo bravi e all’improvviso ci siamo trovati su un palcoscenico. Fu un trionfo.

Tu hai attraversato il cinema italiano alternando i grandi autori ai film popolari campioni di incassi. Non ti ha mai creato problemi passare da una dimensione all’altra? Ho sempre fatto film per il mio pubblico, ricercando sempre il progetto che mi permettesse di esprimere la mia arte e la mia professione. Pensa che una pellicola leggera come Il ragazzo di campagna, ogni volta che passa in televisione batte gli ascolti di qualsiasi filmone americano

I’ve always made films for my audience, trying to find projects that would allowed me to express my art

Renato Pozzetto 5 questions to Autore, interprete, regista. Artista “a tutto tondo” che ha sempre saputo portare la personale cifra stilistica della sua comicità in ogni diversa forma d’espressione: cinema, televisione, cabaret, musica.

Possiamo definire la tua commedia surreale? Sai, noi in quegli anni facevamo cose che gli altri comici non facevano. Era qualcosa che mi veniva da dentro, senza un vero e proprio obiettivo. Erano cose che all’apparenza non avevano senso, tipo La gallina non è un animale intelligente, ma che in realtà nascondevano verità diverse per ogni spettatore. E il pubblico ci ha ripagati col successo… Il cinema nella tua vita arriva con Per Amare Ofelia di Flavio Mogherini, che fu subito un successo. Ti aspettavi un così grande consenso? Quello era un film in cui ho creduto molto e che ho voluto fare anche mentre registravo uno spettacolo per la tv senza riposare mai. Quando uscì il pubblico era già lì che mi aspettava, perché la televisione aveva reso le mie espressioni di uso comune. La soddisfazione è che quel pubblico mi ha seguito poi per tantissimi anni…

I have become a director because there were personal stories and feellings that only I could have been able to tell

da oltre vent’anni. Sono stato fortunato poi di aver incontrato sulla mia strada Maestri dello spessore di, tra gli altri, Dino Risi, Pasquale Festa Campanile, Mauro Bolognini, Steno e Alberto Lattuada, che mi hanno capito, valorizzato e permesso persino di vincere il David di Donatello. Come mai a un certo punto hai deciso di passare dietro la macchina da presa? Perché ci sono storie e emozioni che solo io potevo raccontare di me stesso. È stato così per Saxofone ed è stato così anche per Un amore su misura, una pellicola intelligente ma sfortunata a cui tengo molto, basata su un bellissimo libro dello psicanalista Vittorino Andreoli, e che per fortuna il Festival del film Locarno ha riscoperto. Grazie. (Manlio Gomarasca)


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Grandi emozioni in Piazza Grande. Con Swisscom al Festival del film Locarno. Ogni anno ad agosto, Locarno si trasforma in un Eldorado per gli appassionati di cinema di tutto il mondo. Per la 16a volta Swisscom sostiene il Festival del film in veste di sponsor principale. Quest’anno l’happy end è dedicato al regista Leos Carax: gli verrà infatti assegnato il Pardo d’onore Swisscom, quale premio alla carriera. www.swisscom.ch/locarno


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The Director

The Horror Miss Svizzera Show

A New Genre is Born: the Toblerone Horror

Ecco un film che stride con il paesaggio del cinema svizzero: un horror parodistico ambientato su un’isola tailandese in cui delle candidate al concorso di Miss Svizzera vengono ammazzate una dopo l’altra da un misterioso assassino mascherato. Dopo il trionfo, nel 2006, del suo Grounding – Die letzten Tage der Swissair (che sarà proiettato a Locarno nell’ambito del Pardo alla carriera a PeterChristian Fueter), film sul fallimento della compagnia aerea Swissair vissuto come una catastrofe economica e una tragedia nazionale, raccontato in chiave di thriller politico e rivelatosi uno dei più grandi successi commerciali della storia del cinema elvetico, il giovane prodigio della scena cinematografica zurighese Michael Steiner ha deciso di sorprenderci. Appassionato di cinema di genere, Steiner sembra ormai soddisfare le proprie fantasie di spettatore imprimendo alla propria filmografia un orientamento definitivamente ludico, per non dire, psicotronico. Das Missen Massaker si rivolge tanto a un pubblico di famiglie e adolescenti quanto ai cultori degli slasher americani e italiani degli anni Ottanta. Partendo da un intreccio che ricorda i Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, il film propone un pastiche delle serie B e Z in cui uno psicopatico dotato di un sadismo creativo e con una predilezione per le armi bianche fa razzia di ragazze decerebrate e propense a concedere le loro grazie. Questo il succulento protocollo, che Steiner osserva con molto humour e un amore per il cinema commerciale che gli consente varie citazioni e simpatiche strizzate d’occhio anche musicali. Noteremo infine che in Svizzera questo cinema sfrenato e irriverente non manca di precedenti, e che Das Missen Massaker, con le sue ragazze urlanti in costume da bagno nella giungla, può Massaker essere considerato il più bell’omaggio, al di là del bene e del male, alla casa di produzione Elite di Erwin C. Dietrich, il Roger Corman elvetico.

Take a group of beautiful girls, put between them an intruder who should be serious but make the audience laugh and see what happens. This is the essence of Das Missen Massaker, the horror comedy which will be screened tonight in Piazza Grande at 9.30 pm. But this is also the account of the press conference organized today by the Festival del film Locarno with the actresses and the director Michael Steiner playing the role of the spotlight chaser. “Our film is a comedy with horror elements in a Swiss context, somethig pretty original in our country. It’s a Toblerone horror!” Steiner is the author of Mein Name ist Eugen (2005), Grounding – Die letzten Tage der Swissair (2006) and Sennentuntschi (2010). “I am not afraid of having an experience with a new kind of films. I love to put myself to the test”. The Swiss director and Michael Sauter (co-screenwriter) took inspiration from the great American horror classics and the Italian giallo movies, as demonstrated by the several masks worn by the killer (“But they are not the original ones, we do not have to pay copyrights”). Moreover, they added a particular soundtrack which put the audience in the middle of the Eighties. “I really like the Italodisco of those years, so we decided to insert so many references as possible, including some hits like Righeira’s Vamos a la playa”. The film is basically founded on the Schwizerdütsch, the dialect spoken in the Swiss German regions which has the same importance as a Swiss national language. “We adopted this language and not the Hochdeutsch because we wanted to preserve the colours and the creativity we had on the set”. As a direct consequence, the film will be distributed in the Swiss German part of the country on August 23th in sixty copies. “We know that a genre movie could represent a risk, but we are sure to have worked with genuine talents creating something very funny. We hope to make the audience laugh, including the entire Piazza Grande tonight”.

(Olivier Père)

Das Missen Massaker Piazza Grande, il 10 | 8 | 2012, ore 21.30

The winner is: Christa Zihlmann, CH – 1285 Athenaz Pick up your prize at the UBS branch, Largo Zorzi, Locarno.

(Mattia Mattia Bertoldi Bertoldi)


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Piazza Grande

Un capolavoro trascurato

Bonjour tristesse è un capolavoro trascurato del cinema americano e un film che si defila dal corpo centrale delle opere di Otto Preminger. Come ha sottolineato Jacques Lourcelles nel suo “Dictionnaire des films” Bonjour tristesse segna i due periodi della carriera di Preminger: i noir di Hollywood, basati su sottili analisi psicologiche – spesso legati a delle donne – e i grandi film panoramici e internazionali su argomenti storici o poitici. Bonjour tristesse è l’unico film di Preminger che adootta i formati più moderni a sua disposizione (Cinémascope e Technicolor) per raccontare una storia che è molto più intima, lontana dallo spettacolo, sul rapporto tra un padre e una figlia e i sentimenti romantici provati da una giovane donna della borghesia francese, il tutto basato sul famoso romanzo d’esordio di François Sagan. Un adattamento esemplare per un film che è fedele allo spirito – se non al testo – del libro cercando di dargli una forma più cinematografica grazie alle brillanti qualità di mise en scène di Preminger. Bonjour tristesse è narrato in forma di flashback e le immagini monocromatiche di Parigi all’inizio del film creano un forte contrasto con i brillanti colori del Mediterraneo che riempiono i ricordi della giovane Cécile, resa anziana (al di la del tempo) dagli eventi mostrati nella pellicola. La bellezza visiva del film, la sua modernità, il pittorialismo (con una sottile pennellata di Matisse) sono tuttora di grande intensità, e Le Mépris di Godard – il mare onnipresente, l’incidente in auto – non sarebbe certo stato lo stesso se il giovane regista non avesse ammirato Preminger così tanto. Tra tutte le numerosi attrici debuttanti scritturate nei film di Preminger verso la fine degli anni Cinquanta e negli anni Sessanta, la meravigliosa Jean Seberg rimarrà la sua più grande e importante scoperta. (Olivier Père)

Bonjour tristesse Piazza Grande, il 10 | 8 | 2012, ore 23.30

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Retrospettiva Otto Preminger

Memories of Mylène This evening Mylène Demongeot will be with us on the Piazza Grande to introduce Bonjour tristesse, in a brand new 35mm print showing on the biggest and finest screen in the world: an absolutely unmissable event as part of the complete Otto Preminger retrospective. Yesterday she met festivalgoers to discuss her books of memoirs, and her experience with Otto Preminger. Actress Mylène Demongeot is famous for her performances in numerous popular French films but it was Raymond Rouleau’s Les Sorcières de Salem (The Crucible) that revealed her talents as an actress in 1957. But over the course of her international career she was also praised in numerous auteur films by Bolognini, Risi, Deville and Fieschi. In Otto Preminger’s masterly adaptation of Françoise Sagan’s Bonjour tristesse in 1958 she played Elsa, David Niven’s young French mistress. “When Preminger arrived in Paris looking for a young actress to play Elsa – she reveals – he saw Les Sorcières de Salem in the cinema and asked to meet me. I reluctantly went along to the meeting, without doing my hair or my make-up, wearing a shapeless jumper. I arrived and said to Preminger “My dear Sir, it seems to be a light role and I am a dramatic actress and I don’t speak English; I don’t want to waste your time.” He laughed, and replied, “Fine, we’ll talk again.” I left. Two days later, my agent called me to say he wanted to have lunch with me. He told me it was me he wanted. He sent me an English teacher and in a month and a half he had me speaking well enough to do the film”. “Before filming started, there were absolutely no cast rehearsals. No readthroughs. Each actor was given their own script. American directors choose you because they consider you are the character. My character, Elsa, is a sympathetic and rather naïve little whore who will never encounter any problems in life, since she simply moves on from one rich man to another. She has a very happy and optimistic nature, like me. And I think that that’s what appealed to Preminger and convinced him to give me the part. “It all went very well. Preminger only shouted at me once. In one scene I was supposed to be following a conversation with my eyes. Not so easy to do. Preminger wasn’t satisfied. I said to him: “Mister Preminger, I think…” and he interrupted me, shouting: “Don’t think, act!” “He was a calculating type. He told me: “For a film to be a success, people must feel stupid if they have to say they haven’t seen it yet.” That’s why he always chose rather scandalous subjects. He chose to make an adaptation of Sagan because he loved France, the good restaurants, the lifestyle. When you see Bonjour tristesse again today, you realise that the film is better than the book, it is harsher. I have great memories of this film in every respect.” (O. P.)


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Piazza Grande

Apriti cielo, è il mondo delle api Alveari con il loro grappolo di api in primo piano. Il ronzio degli sciami che trafficano il cielo, passando di fiore in fiore. Microcosmi che qui spiccano un volo cinematografico gigantesco tanto da occupare il grande schermo di Piazza Grande. Per la sua proiezione conclusiva il Festival del film Locarno resta tinto di giallo e di nero; stavolta però non è il pardo l’animale a finire sotto i riflettori, ma la vasta colonia di api che popola il documentario More Than Honey del regista svizzero Markus Imhoof. Ed è un mondo mai visto da questa prospettiva e in questa scala. Grazie a nuove tecnologie d’avanguardia, stavolta varchiamo una soglia d’intimità ravvicinata che permette di tuffare le nostre pupille a tu per tu con la vita nascosta di questi insetti, fino ad assistere all’accoppiamento in pieno volo di un’ape regina. Ma come indicato fin dal titolo, non siamo di fronte a una semplice questione di miele. Basta leggere i dati di partenza che sanciscono come più di un terzo della nostra alimentazione dipenda dall’impollinazione

delle api. Non a caso, Einstein aveva affermato che se l’ape scomparisse dalla faccia della Terra all’uomo non resterebbero più di quattro anni di vita. Così, dopo le foto in bianco e nero che testimoniano un’infanzia passata non lontano da un nonno apicoltore, Markus Imhoof, spronato dalle notizie sulle progressive sparizioni di api, è partito per questo doppio viaggio. Nel piccolo, ma anche nel grande, visto che ha girato il mondo dalle Alpi svizzere alla California, dalla Cina all’Australia, per intervistare coltivatori e scienziati. S’intreccia così un racconto che guarda al presente, ma che non dimentica di spiegarci l’intelligenza con cui si struttura autonomamente la vita sociale di un alveare, arrivando a descriverci la produzione del miele.

Là, insomma, dove l’operosità naturale delle api s’interseca con l’avidità del business umano che traduce tutto in “money”, mentre la ricerca scientifica si affianca a quella ecologica. E con More Than Honey si ha un’ulteriore testimonianza di quanto il destino dell’uomo e dell’ape siano legati in un volo comune. (Lorenzo Buccella)

More Than Honey Piazza Grande, l’11 | 8 | 2012, ore 21.00

The Director

Scheduled by Nature, with a Killer Cast It took Swiss director Markus Imhoof five years to make More than Honey Honey, closing this year’s Festival del film Locarno on the Piazza Grande. “It is difficult when Nature is doing the planning, and a bee cast is not always easy to control,” he explained. Imhoof filmed his documentary about bees in Europe, the US, South America, Australia, China, including three months among 15 bee heaves in Vienna’s Makrostudio, leaving him with 105 hours of footage to edit. “I heard the beginning of the story from my grandfather, who was a beekeeper in Sofingen, Switzerland.

I have a daughter and a son-in-law who are bee scientists, so now I wanted to tell the second part to my grandsons.” “Einstein said that if the honey bee was extinct, man would follow four years later. However, the Africanised honey bee, the killer bee, will make sure that the bees survive; they look the same, but they have a different character – they defend in hundreds, and will follow you more than a mile.” “In Vienna, for the macros, we worked with a bee whisperer – you cannot tell the bees what to do, only try to seduce them by smells,” added the director,

UBS Chair. Join the Festival del film Locarno Community. Share your impressionswww.youtube.com/ubs today next to the Piazza Grande. www.youtube.com/ubs

who travelled the continents to interview beekeepers, environment experts and scientists about swarm intelligence and social cohabitation. “What surprised me the most was that here is a colony of up to 50,000 brothers and sisters, headed by a queen, the mother of them all. But the workers can decide when they want a new queen – the old won has to leave and find a new place to live, which is not easy.” “The story for my grandsons – and everybody else – is that human beings should not be parasites on nature, but find the same co-existance as the bees have had with the plants for millions of years. That would be helpful for both,” Imhoof concluded. ((Jørn Rossing Jensen)

We will not rest © UBS 2012. All rights reserved.

© UBS 2012. All rights reserved.

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11 | 8 | 2012 Events

11.00 L’altra Sala

10.30 Spazio Cinema

Forum – Pardo alla carriera

Conversation with Peter-Christian Fueter

Spazio Cinema

Forum

Conversation with Renato Pozzetto

Spazio Cinema

09.00 La Sala

Independent Juries Awards Ceremony

Robert Towne Dir.: Sarah Morris USA · 2006 · DCP · Color · 35’ · o.v. English

11.00 Cinema Ex*Rex

(The Gift of Tears) Dir.: Joao Nicolau Portugal · 2012 · DCP · Color · 27’ · o.v. Portuguese · Subt. English, French

11.00 Auditorium fevi

Family Nightmare

Ina Litovski Dir.: Anais Barbeau Lavalette, André Turpin Canada · 2012 · DCP · Color · 11’ · o.v. French/Russian · Subt. English, French

Tower

11.00 La Sala

11.30 Cinema Rialto 2

Dir.: Sarah Morris USA · 2002 · Beta digital · Color · 28’ · no dialogue

Appellations Suisse

Giochi d’estate

Histoire(s) du cinéma: Hannes Schmidhauser

Hannes “Pussy” Schmidhauser Dir.: Victor J. Tognola Switzerland · 2012 · Beta digital · Color · 101’ · o.v. German/Italian · Subt. Italian, German

Histoire(s) du cinéma: Omaggio a Sarah Morris

Miami

Saint Joan

Dir.: Rolando Colla Switzerland/Italy · 2011 · 35 mm · Color · 101’ · o.v. Italian · Subt. French, German

Dir.: Dustin Defa USA · 2012 · Beta digital · Color · 10’ · o.v. English · Subt. French

Concorso Cineasti del presente

Retrospettiva Otto Preminger Dir.: Otto Preminger USA/United Kingdom · 1957 · 35 mm · Black and White · 110’ · o.v. English

O Dom das Lágrimas

Films

Dir.: Kazik Radwanski First feature Canada · 2012 · DCP · Color · 78’ · o.v. English · Subt. French, Italian

Dir.: Sarah Morris USA · 2004 · 35 mm · Color · 27’ · no dialogue

(Dogs Are Said to See Things) Dir.: Guto Parente Brazil · 2012 · DCP · Color · 12’ · o.v. Portuguese · Subt. English, French

Ecumenical Prize, FIPRESCI Prize, CICAE Prix Art & Essai, Junior Jury Awards, FICC/ IFFS Prize, SRG SSR Idée suisse, Semaine de la critique Prize, Pardi di domani Parallel Awards

11 | 8 | 2012

Los Angeles

Pohn Talay

Dizem que os Cães Veem Coisas

Hosted by Manlio Gomarasca

16.30

Corti d’autore (Overseas) Dir.: Wichanon Somumjarn, Anocha Suwichakornpong Thailand · 2012 · Beta SP · Color · 16’ · o.v. Thai/Burmese · Subt. English, French, Thai

Hosted by Giona Nazzaro

13.30

Pardi di domani

14.00 PalaVideo

Pardi di domani: Omaggio a Curtas Vila do Conde

Land of My Dreams Dir.: Yann Gonzalez Portugal/France · 2012 · DCP · Color · 20’ · o.v. French/Portuguese · Subt. English

O Milagre de Santo António

09.00 Cinema Rialto 1

(The Miracle of Saint Anthony) Dir.: Sergei Loznitsa Portugal · 2012 · Beta digital · Color · 40’ · o.v. Portuguese · Subt. English

Concorso Cineasti del presente

Boa Sorte, Meu Amor

O Canto do Rocha

Dir.: Daniel Aragão First feature Brazil · 2012 · 35 mm · Black and White · 95’ · o.v. Portuguese · Subt. English

09.00 Cinema Ex*Rex

Retrospettiva Otto Preminger

Under Your Spell

Dir.: Otto Preminger USA · 1936 · 35 mm · Black and White · 62’ · o.v. English

11.00 PalaVideo & 9, 10 | 8 | 2012

Concorso internazionale

Leviathan

Dir.: Lucien Castaing-Taylor, Verena Paravel France/United Kingdom/USA · 2012 · DCP · Color · 87’ · o.v. English · Subt. French

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(The Song of the Nightingale) Dir.: Helvécio Marins Jr Portugal · 2012 · Beta digital · Color · 20’ · o.v. Portuguese · Subt. English

14.00 La Sala

Histoire(s) du cinéma: Pardo alla carriera Peter-Christian Fueter

Grounding – Die letzten Tage der Swissair Dir.: Michael Steiner Switzerland · 2006 · 35 mm · Color · 140’ · o.v. Swiss German/German/Italian/ English · Subt. French


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14.00 Cinema Rialto 1

Histoire(s) du cinéma: Pardo alla carriera Johnnie To

Hak se wui yi wo wai kwai

16.15 L’altra Sala

(Triad Election) Dir.: Johnnie To Hong Kong · 2006 · 35 mm · Color · 95’ · o.v. Mandarin/Cantonese · Subt. English

14.00 Cinema Ex*Rex

Retrospettiva Otto Preminger

Rosebud

16.15 PalaVideo

Dir.: Otto Preminger USA · 1975 · 35 mm · Color · 126’ · o.v. English

14.00 L’altra Sala

Dir.: Ousmane Sembène France/Senegal · 1966 · 35 mm · Black and White · 65’ · o.v. French

14.30 Cinema Rialto 2

16.30 Cinema Ex*Rex

18.30 L’altra Sala

17.00 La Sala

Concorso internazionale 6 The Pit

Pardi di domani: Omaggio a Curtas Vila do Conde

Dir.: Yann Gonzalez France · 2012 · DCP · Black and White · 10’ · no dialogue

Dir.: Itamar Lapid Israel · 2011 · DCP · Color · 16’ · o.v. Hebrew · Subt. English, French

Nous ne serons plus jamais seuls

Reconversão

Yaderni wydhody (Nuclear Waste) Dir.: Myroslav Slaboshpytskiy Ukraine · 2012 · DCP · Color · 24’ · no dialogue

The Giant

Retrospettiva Otto Preminger

Dir.: David Raboy USA · 2011 · Beta digital · Color · 20’ · o.v. English · Subt. French, Italian

Tell Me That You Love Me,

Sano kiitos ja tanssi

Dir.: Otto Preminger USA · 1970 · Beta digital · Color · 113’ · o.v. English

People’s Park

Pardi di domani

Dir.: HPG France · 2012 · DCP · Color · 86’ · o.v. French · Subt. English, Italian This film features scenes that could shock the sensitivity of some viewers.

Junie Moon

Concorso Cineasti del presente Dir.: Libbie Dina Cohn, J.P. Sniadecki USA/China · 2012 · DCP · Color · 78’ · no dialogue

Les Mouvements du bassin

(Reconversion) Dir.: Thom Andersen Portugal · 2012 · DCP · Color · 70’ · o.v. Portuguese/English · Subt. English

Open Doors Screenings

La Noire de...

Concorso Cineasti del presente

(Say Yes and Dance) Dir.: Antti Heikki Pesonen Finland · 2012 · DCP · Color · 8’ · o.v. Finnish · Subt. English, French

Concorso internazionale

Polvo

Dir.: Julio Hernández Cordón Guatemala/Spain/Chile/Germany · 2012 · DCP · Color · 80’ · o.v. Spanish · Subt. English, French

19.00 Cinema Ex*Rex

Retrospettiva Otto Preminger

In the Meantime, Darling Dir.: Otto Preminger USA · 1944 · 35 mm · Black and White · 72’ · o.v. English

19.00 Cinema Rialto 2

Open Doors Screenings

Visages de femmes Dir.: Désiré Ecaré Ivory Coast/France · 1985 · 35 mm · Color · 105’ · o.v. French

21.00 18.30 Cinema Rialto 1

Concorso internazionale

Piazza Grande

Playback

Official Awards Ceremony Tribute to Renato Pozzetto

More Than Honey

Dir.: Markus Imhoof Switzerland/Germany/Austria · 2012 · DCP · Color · 91’ · o.v. German/French/ English · Subt. French, German

Dir.: Sho Miyake First feature Japan · 35 mm · Black and White · 113’ · o.v. Japanese · Subt. English

21.30 Cinema Rialto 1

Appellations Suisse

Die Wiesenberger Dir.: Martin Schilt, Bernhard Weber Switzerland · 2011 · DCP · Color · 90’ · o.v. Swiss German · Subt. French

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You’re the President of the Jury in Locarno for first and second-time directors in Concorso Cineasti del presente. How do you spot the winner? Now, all these films have something in common: they are very touching, there is a lot of innocence and sincerity here, freshness and dreams. In the jury we want to be surprised, moved, if not shocked, then shaken – we are looking for a filmmaker who has a powerful point-ofview, talking about his or her own place of culture, and at the same time about us.

Nel cinema 2 più 2 non fa sempre 4. Non ci sono ricette vincenti. Per fortuna fare film rimane sempre un bel mistero

There are not that many film directors in Chad. What made you decide to become a filmmaker? I saw my first film in a cinema I was nine – it was an old Bollywood movie, and at some stage there was this Indian actress who was smiling to the audience, and I believed she was smiling to me. It was sort of a revelation, it was a magical moment, and I knew this was what I would like to do. Then, as a teenager I watched Roberto Rossellini’s Roma città aperta, and I understood that cinema was not just images, he was telling this story to me, talking about his friends; I wanted to be like him, talking about my neighbourhood.

MahamatSaleh Haroun 5 questions to Jury president in Locarno’s Concorso Cineasti del presente, the Chad director’s 2011 Jury Prize at Cannes for A Screaming Man brought both a movie theatre and a film school to his country, where he will shortly start his next film

You have yourself won several prizes. Can you calculate your way to a success? No, cinema is always a mystery – and if not it would be uninteresting to make films. You should keep the spirit of the first filmmakers who started shooting without really knowing what they would get out of it – and suddenly, here was the magic. You cannot predict whether a script will become a film that sells tickets or wins awards – in cinema 2 + 2 = not always 4. Anyway, a prize is never a goal in itself; a good filmmaker should be like his films – sincere. If you are sincere in what you say, people will believe you, and that is what counts.

I film cambiano il mondo? Dopo il mio premio a Cannes, c’era così tanta eccitazione in Ciad che nella capitale hanno aperto una sala, dopo 30 anni

And you took the first Chad film to Cannes and won the first Chad award? I always said cinema can make changes, and that film certainly did it. The government was so excited it decided to open a movie theatre in the capital of N’Djamena, after the country had been without cinemas in 30 years because of the civil war – there we screened A Screaming Man. And it has further set aside €7 million for a film school, which will start construction in October. Last year you did jury duties in Cannes, now Locarno. What about new films? In October I will begin shooting Gris­Gris in Chad, about a young dancer with a limp, whom I met in Burkina Faso. He was in a professional group – he will play a street dancer, in a love story where he meets a 17-year-old prostitute, and it is a film full of hope. ((Jørn Rossing Jensen)


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Pardo Live

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News

What’s Your Locarno65° Favorite of All?

The Critics’Verdict Nicolas Bauche

Mariarosa Mancuso

Positif, France

Il Foglio, Italy

A Última Vez Que Vi Macau

Compliance

A captivating movie shot like a documentary film about Macau but whose climate and never-shown characters have haunted me long after the screening. Jane Russell must be so proud...

Riesce a creare una tensione terribile con pochissimo.

Nando Salva El periodico de Catalunya, Spain

Polvo For the way it portrays and explores a delicate subject involving historical memories of the country. It is touching, but avoiding melodrama and ceremonizing.

Gilles Esposito Mad Movies, France Éric Loret Libération, France

Los mejores temas A funny and profound meditation about family and the fiction of identity, achieving a strong sense of reality through a deconstructed narration.

Berberian Sound Studio Una miscela di satira e feticismo di serie B che finisce per farci passare dall’altro lato dello specchio. Christoph Huber Die Presse, Austria

Motorway Eric Kohn IndieWire, USA

Leviathan The viewing experience is truly revelatory, a means of discovering reality itself from an entirely fresh point of view.

Philippe Azoury Obsession, France

Orleans Per il suo modo di scrutare una città, delle vite, degli artifici, prima di bruciare tutto al fuoco sacro della santa Pulzella.

Cristina Piccino Il Manifesto, Italy

La Fille de nulle part Perché sa mettere insieme un racconto intimo con una dimensione collettiva in modo emozionante e commovente.

Martial arts cinema reborn as a new racing classic: kinesis as character.

Antonio Mariotti

Stephane Delorme

Corriere del Ticino,

Cahiers du cinéma, France

Switzerland

The Black Balloon

Der Glanz des Tages Un film profondo e semplice, con personaggi di grande umanità che sanno emozionarci.

Stas Tyrkin Kosmolkaya Pravda, Russia

Per un cinema libero, fresco e senza arroganza.

Pascal Gavillet La Tribune de Genève, Switzerland

Leviathan

An amazing documentary which makes fun not only of some Swiss stereotypes, but also of itself. A brilliant satire which involves the methods of the contemporary documentary makers. Irresistible.

Mostra che è ancora possibile, nel 2012, esplorare dei sentieri totalmente innovatori nel campo del cinema. All’incrocio dei generi, al di là delle frontiere sempre più porose tra finzione e documentario, questo film resterà come il grande shock di questa 65esima edizione di Locarno.

Luciano Monteagudo

Jay Weissberg

Pagina 12, Argentia

Variety, USA

A Última Vez Que Vi Macau

Daisy Kenyon

Image Problem

A great blend of film noir, documentary and melodrama. Simply beautiful.

A film with a very rare quality: it is able to capture a kind of adult psychology which is not present anymore in contemporary arthouse cinema.

Francisco Ferreira L’Expresso, Portugal

“I saw 3 disasters” Godard (won’t tell you where and how I saw it in Locarno. But I did). Straub‘s La madre (glorious experience on Pavese text multiplied by 3). Tectonics (for all those who were sleeping around me during screening).

The full list is available on www.pardolive.ch


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Afterhours h 12.57 10 | 8, “The King” Éric Cantona, attore di Les Mouvements du bassin (Concorso Cineasti del presente)

h 10.38 10 | 8, Il produttore, Peter-Christian Fueter a cui il Festival quest’anno ha assegnato il Pardo alla carriera

Luigi Locatelli @LuigiLocatelli #LocarnoFestival il giapponese PLAYBACK (un regista di 26 anni rifà Nouvelle Vague e un po’ Felllini)

h 15.42 9 | 8, Lo sceneggiatore, regista e Presidente di giuria dei Pardi di domani Mark Peploe e la figlia Lola

h 16.57 9 | 8, Il Cast di Boa Sorte, Meu Amor si rilassa al Pozzo di Tegna


Pardo Live

10 | 8 | 2012

elly esse @ellyesse ora altri Pardi di domani, il cui livello negli anni continua ad aumentare moltissimo! #locarno65 @theparders

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leetschi @leetschi #piazzagrande #locarno65 #festivaldelfilm our last night on piazza grande! Schön war’s – Gr @ Piazza Grande

h 21.47 9 | 8, Il pubblico di Piazza Grande saluta Kam Yuen Szeto, cosceneggiatore di Motorway

h 21.43 9 | 8, Johnnie To mostra trionfante il suo Pardo alla carriera

h 19.34 8 | 8, Nony Geffen, regista di Not in Tel Aviv (Concorso Cineasti del presente)

h 00.47 10 | 8, Vita notturna al Bistrot Teatro Paravento

h 12.07 10 | 8, Le miss e i “mister” di Das Missen Massaker (Piazza Grande) con il regista Michael Steiner


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Pardo Live

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Locarno Summer Academy

L’ultimo giorno di scuola...

Ristoranti Ristoranti Pardo Pardo

di Persyo Cadlolo

Via Bossi 1 Piazza Grande 6600 Locarno

Si concludono questa sera le attività della Summer Academy, sezione formativa del Festival del film. “I festival sono luoghi ideali per incontrare persone ed estendere la propria rete di conoscenze” ci dice Gregory Catella, responasbile della Summer Academy “per questo puntiamo molto sul networking, specialmente per quanto riguarda gli Academy Meetings, rivolti a sceneggiatori, registi e produttori. Quest’anno abbiamo avuto

25 professionisti, provenienti da diciotto paesi diversi, con rappresentanti anche di realtà lontante come il Sud America e il Medio Oriente.” Oltre agli incontri con due realtà europee dello sviluppo dei progetti cinematografici come il TorinoFilmLab e Sources2, gli aspiranti autori hanno avuto modo di affrontare tre case studies di altrettanti film provenienti dal Concorso internazionale. “Spero in futuro” prosegue Catella “di poter integrare la visione dei progetti dei partecipanti all’interno dell’offerta del Festival, magari mostrando i loro lavori nel programma ufficiale”. Ottimi risultati anche per la neonata Critics’ Academy, e per i programmi formativi “storici”, University Producing Lab e Cinema e Gioventù, dedicati rispettivamenti agli studenti universitari e a quelli delle scuole superiori. (Massimo Benvegnù)

Ecosostenibilità, l’obiettivo comune del Festival del film Locarno e di AET L’Azienda Elettrica Ticinese (AET), sponsor principale del Festival del film Locarno, è partner del programma Climate Neutral Event sin dal suo lancio. Un impegno importante per un’azienda che si è posta quale obiettivo l’approvvigionamento del Cantone Ticino attraverso energia al 100% rinnovabile entro il 2050. In qualità di partner del programma, AET ha messo a disposizione del Festival risorse e competenze per pianificare e realizzare le numerose attività volte a un uso efficiente delle risorse e alla riduzione dell’impatto ambientale della manifestazione che vi sono state presentate nei giorni scorsi attraverso questo spazio.

Si è trattato di un vero e proprio lavoro di squadra, realizzato in collaborazione con numerosi altri partner, che ci ha permesso di rendere attenti gli spettatori rispetto alle sfide climatiche ed energetiche che ci attendono in futuro. Un programma ed un partenariato destinati a crescere negli anni, che vedranno la nascita di numerose nuove iniziative. L’ambiente è una nostra priorità. (Red.)

con terrazza

Tel. 091 756 8 756 Fax 091 751 35 27 chiuso la domenica

www.locandalocarnese.ch - info@locandalocarnese.ch

5 km de Locarno Ouvert tous les jours 5 km von Locarno Warme Küche ganzen Tag

Avegno T 091 796 15 36 - M 079 240 40 11


Ristoranti Pardo

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Ristoranti Pardo Schönstes Grotto mit Aussichtsterrasse auf den Lago Maggiore Grotto

täglich geöffnet

Tel. 091 743 58 52 www.ca-nostra.ch

IMPORTAZIONE E COMMERCIO VINI 6515 Noranco- Lugano Tel. 091 994 15 41 - Fax 091 993 03 87

Grotto

6645 Brione s/Minusio ob Locarno, Via Orselina 77

Partner del Festival del film Locarno www.tntswisspost.com

Additional screening: Otto Preminger Cinema Rialto 2 11 | 8 | 2012, 4.45 pm

IMPORTAZIONE E COMMERCIO VINI 6515 Noranco- Lugano Tel. 091 994 15 41 - Fax 091 993 03 87

Bar Magnolia @ Spazio RSI Bistrot Teatro Paravento Fashion 2Shé La Rinascente Loft La Rotonda del Festival Cinebar Swisscom Oasi Casablanca Max Way Lido Patriziale di Ascona Teatro La Cambusa Rivellino Garden Club Seventy7

Info From coffee, reading the newspaper to “aperitivo” and on to cocktails in the wee small hours of the morning – all in all there are twelve places where you can wine and dine or just go out on the town; they are all linked together for the eleven days of the Festival under the name Pardo Way, catering to all tastes almost around the clock.

La Rinascente Loft

Teatro La Cambusa

Festival Garden & Lounge

cambusindie music festival

Bar Magnolia @ Spazio RSI

Oasi Casablanca IMPORTAZIONE

E COMMERCIO VINI 6515 Noranco- Lugano Tel. 091 994 15 41 - Fax 091 993 03 87

Absolute Lounge

Music bar

La Rotonda del Festival

Rivellino Garden Café littéraire

Bistrot Teatro Paravento

Max Way

Magico giardino con concerti

Cosmopolitan, colazione e aperitivo

Fashion 2Shé Aperò & after movie Cocktail

Cinebar Swisscom

Club Seventy7

Short Film Lounge

The place to pleasure your night

Lido Patriziale di Ascona


Photo Story – Éric Cantona

Photo by Chiara Mirelli

Publishing Director Olivier Père Head of editorial team Lorenzo Buccella Graphic design Simon Smeraldi Alessandra Angelucci Luca Spinosa

Writers Olivier Père Boris Sollazzo Massimo Benvegnù Jørn Rossing Jensen Mattia Bertoldi Mark Peranson Manlio Gomarasca Cristian Gomez

Guest photographers Xavier Lambours (cover) Fabrizio Capeder (assistant) Chiara Mirelli Marta Ferranti (assistant)

Photographers Reto Albertalli (phovea) Gabriele Putzu (TiPress) Samuel Golay (TiPress) Ivana De Maria-Timbal (Marco Abram, Massimo Pedrazzini, Sailas Vanetti)

Editorial assistant Sara Groisman Advertising Arianna Cattaneo Publicitas

Print Salvioni Arti Grafiche, Bellinzona


Finché il Festival del film Locarno non sarà diventato l’evento più importante per scoprire e promuovere i film d’autore emergenti, il Direttore artistico Olivier Père non si fermerà.

Competenza. È questa la caratteristica che ci unisce al Direttore artistico del Festival del film Locarno. Il Festival del film Locarno è un appuntamento unico, perché propone il film come forma d’arte all’interno di una cornice magica. Olivier Père garantisce un futuro alla storia brillante del Festival – con passione per il grande cinema, esperienza e mano sicura nella scelta del programma. Competenza, impegno e concentrazione sui valori fondamentali contraddistinguono anche il nostro lavoro. Non a caso, da oltre 30 anni, UBS sostiene il Festival del film Locarno in qualità di partner. Finché non sarete convinti della validità del nostro impegno, di una cosa potete essere certi:

Non ci fermeremo www.ubs.com/sponsoring Nomi o riferimenti a terze persone appaiono in questa pubblicità stampata dietro loro espressa autorizzazione. © UBS 2012. Tutti i diritti riservati.


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