Franco La Guidara
Lo sbarco in Normandia
Nella foto in alto: il cimitero americano di Colleville che fa parte di quei luoghi di grande impatto emotivo e che rimangono scolpiti nel cuore e nella memoria. Il cimitero domina la spiaggia di Omaha dove le perdite alleate furono particolarmente pesanti. 9.387 soldati riposano in questo spazio verde che invita alla meditazione; 9.387 pietre tombali perfettamente allineate su una maestosa spianata di prato verde; 9.387 croci di un bianco immacolato ricordano il sacrificio dei soldati caduti durante lo sbarco alleato del giugno 1944 e nei successivi combattimenti. In basso: quel che resta oggi delle fortificazioni tedesche. Durante la seconda guerra mondiale la Normandia fu uno dei punti di partenza dell'offensiva alleata che mise fine all'occupazione tedesca. Il 6 giugno del 1944 (una data nota come D-Day) iniziò l'Operazione Overlord, il maggiore sbarco di tutta la storia militare, condotto contemporaneamente su diverse spiagge del Calvados e della Manica. Vi pre-
Omaha Beach è una delle cinque spiagge dello Sbarco in Normandia del 6 giugno 1944. Le pesanti perdite subite dalle truppe americane le valsero il triste soprannome di Bloody Omaha (la sanguinante Omaha). Inaugurato nel 1956 questo cimitero americano è stato edificato nel cuore di 70 ettari, spazio concesso dalla Francia agli Stati Uniti. La visita comincia con la scoperta del Visitor Center dove sono spiegati progetto e risultati dell’Operazione Overlord. All’esterno, una tavola d’orientamento, collocata davanti a uno specchio d’acqua, indica le spiag-
sero parte truppe degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e del Canada e contingenti francesi e polacchi. Lo sbarco fu l'inizio della battaglia di Normandia, che si concluse solo il 12 settembre con la capitolazione della guarnigione di Le Havre, quando diverse regioni della Francia erano già state liberate. Numerosi centri cittadini e infrastrutture sono stati ricostruiti dopo le devastazioni della guerra.
ge dove sbarcarono le forze alleate. Se si guarda verso ovest, si vede sullo fondo, la cappella rotonda. Tutti i giorni, una mezz’ora prima della chiusura, si può assistere alla cerimonia delle bandiere. Quella americana viene calata e ripiegata al suono dell’inno nazionale. Poco distante, sui muri del Jardin des Disparus, il giardino degli scomparsi, sono incisi i nomi di 1.557 soldati. Questo è il cimitero americano più grande, più famoso e più commovente dei cimiteri dello sbarco.
A Rouen andarono distrutte molte case medioevali con le facciata a travature di legno e la stessa cattedrale sfiorò la distruzione. Scomparve il centro storico di Lisieux, dove si salvò miracolosamente solo la cattedrale di san Pietro e la nuova basilica, che era in corso di costruzione. Numerosi edifici andarono distrutti anche a Caen, mentre la cittadina di Saint-Lô venne rasa a suolo.