il Pellicano - Agosto 2024

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il pellicano

Periodico di FIDAS Vicenza • Associazione Donatori di Sangue della provincia di Vicenza

Orario dei centri trasfusionali - raccolta sangue (portare sempre documento di identità e tessera sanitaria nuova)

VICENZA

tel. 0444 753910 – e-mail: centrosangue@aulss8.veneto.it

Donazioni: domenica 7.45-10.15

Prelievi idoneità/controlli: 8.00-12.30 dal lunedì al sabato, 10.00-12.00 domenica (idoneità nuovi donatori)

25-agosto – 15/29-settembre – 13/27 ottobre – 10/24 novembre – 01/15-dicembre

NOVENTA VICENTINA

tel. 0444 755794 – e-mail: raccoltasangue.noventa@aulss8.veneto.it

Donazioni: 8.00-10.30 domenica 6 ottobre – 3 novembre

SANDRIGO

tel. 0444 756464 – e-mail: centrosangue@aulss8.veneto.it

Donazioni: 8.00-11.30 mercoledì 11/25 settembre – 9/23 ottobre – 13/27 novembre – 4/18 dicembre

LONIGO

tel. 0444 431316 - e-mail: donazionesangue.ovest@aulss8.veneto.it

Donazioni: 7.45-10.30 sabato 28 settembre – 26 ottobre – 23 novembre – 31 dicembre

MONTECCHIO MAGGIORE

tel. 0444 708310 – e-mail: donazionesangue.ovest@aulss8.veneto.it

Donazioni: sabato

14 settembre – 12 ottobre – 9 novembre – 14 dicembre

VALDAGNO

tel. 0445 423275-76 – e-mail: donazionesangue.ovest@aulss8.veneto.it

Donazioni: 7.45-10.30 sabato 7/21 settembre – 5/19 ottobre – 2/16 novembre – 14 dicembre

SANTORSO

tel. 0445 571465

Possibile prenotazione telefonica per Schio e Thiene: 8.00-12.30 – 13.00-15.30

SCHIO

tel. 0445 598132 – e-mail: cts@aulss7.veneto.it

Donazioni: 8.00-11.15 sabato

10/24 agosto – 21 settembre – 12/19 ottobre – 23 novembre – 14/21 dicembre

THIENE

tel. 0445 388467 – e-mail: cts@aulss7.veneto.it

Donazioni: 8.00-11.00 sabato

3 agosto – 7/14 settembre – 5 ottobre – 9/16 novembre – 7 dicembre

ASIAGO

tel. 0424 604321 – e-mail: cts.bassano@aulss7.veneto.it

Donazioni: 8.00-12.00 domenica

8/29 settembre – 13 ottobre – 10/24 novembre – 15 dicembre

BASSANO DEL GRAPPA

tel. 0424 888701 – e-mail: cts.bassano@aulss7.veneto.it

Donazioni: 7.30-10.45 domenica

4/25 agosto – 22 settembre – 6/27 ottobre – 17 novembre – 1//22 dicembre

MAROSTICA

tel. 0424 888258 / 366 6538992 – e-mail: cts.bassano@aulss7.veneto.it

Donazioni: 8.00-10.30 tutti i martedì

Chiusure annuali: festivi ed agosto

Il responsabile dell’ufficio stampa di Fidas Vicenza, Matteo Crestani, è disponibile per Gruppi e Zone per la redazione di articoli e comunicati stampa. Per qualunque esigenza inviare una mail a: ufficiostampa@fidasvicenza.com

Orario di apertura al pubblico della Segreteria provinciale

Via F. Baracca, 204 - 36100 Vicenza Tel. 0444 965636 -

Dal LUNEDÌ al VENERDÌ dalle 9.00 alle 13.00 dalle 14.00 alle 18.00

SABATO dalle 8.30 alle 12.30

Aperture per aspiranti donatori

CENTRO RACCOLTA VICENZA 22 settembre – 17 novembre

CENTRO RACCOLTA MONTECCHIO MAGG.RE 20 ottobre

CENTRO RACCOLTA SANDRIGO 15 dicembre

Programmazione 2024 invio articoli e foto per Il Pellicano da trasmettere a: pellicano@fidasvicenza.com 5 novembre 2024

il pellicano

Redazione: Via Francesco Baracca 204 - Vicenza Tel. 0444 965636

Direttore editoriale: Mariano Morbin

Direttore responsabile: Matteo Crestani

Commissione “Il Pellicano”: Denise Canaglia, Martina Chichierchia, Matteo Crestani, Renato Crestani, Thomas Festa, Simone Maschio, Chiara Peron, Manuel Segato, Beatrice Vezzaro

Autorizzazione del Tribunale di Vicenza n. 194 del 09.12.1965

Iscrizione al Roc n. 21052 del 02.05.2011

Progetto grafico ed impaginazione: Luca Baldazzi

Copertina: Freepik

Immagini: Freepik, archivio Fidas Vicenza

Stampa: Tipografia Peretti - Quinto Vicentino (VI)

Tiratura: 20.000 copie

Chiuso in redazione il 29.07.2024

Anno LXIII n. 2 agosto 2024

Editoriale

TGrazie per la fiducia e la stima

ornare alla guida di un Consiglio di Presidenza responsabile e capace di una visione associativa pragmatica è una grande emozione. Dopo quattro anni di pausa dai miei due precedenti mandati ho potuto osservare Fidas Vicenza da un’angolazione diversa. Ed il risultato è che non posso non ritenere che sia possibile cambiare, ma non senza fare frutto delle importanti attività messe a segno dalla presidente Chiara Peron, che ha condotto un valido lavoro ed ha contribuito alla crescita dell’Associazione in particolare sotto il profilo della formazione e social. Porterò avanti, senza dubbio, il lavoro che lei ha iniziato, ma soprattutto consoliderò il valore della squadra, perché in Fidas Vicenza non esiste un presidente che opera in solitaria, ma tanti componenti il Consiglio di Presidenza che, ciascuno con il proprio ruolo, le proprie attitudini e competenze, contribuiscono allo sviluppo dell’Associazione. Sono fermamente convinto di questo, sia per una questione di specificità dei ruoli, sia per il fatto che il presidente difficilmente può essere onnipresente, considerata la complessità dell’impegno e la vastità della provincia in cui Fidas Vicenza è capillarmente presente. La Fidas Vicenza è costituita da tantissimi volontari , con personalità e competenze personali e peculiari, le cui prestazioni, interazioni e relazioni convergono verso il raggiungimento di un obiettivo ben preciso, comune e condiviso chiamato visione. La Fidas Vicenza ha bisogno di volontari, dipendenti della segreteria, affidabili, capaci di rispettare i ruoli ma anche di essere d’aiuto gli uni con gli altri, è questo sarà la vera crescita della struttura e di ciascuno di Noi. Fatta questa doverosa premessa, non posso che ringraziare chi, all’assemblea dello scorso giugno, mi ha dato fiducia, pensando che potessi tornare a far bene il lavoro che avevo fatto per otto anni. Un’attestazione di fiducia e di stima che mi confortano e mi spronano ad impegnarmi con ancor più convinzione nella crescita di Fidas Vicenza. Il volontariato, i volontari e la forza del dono rappresentano le nostre potenzialità. E su questi

elementi possiamo, vogliamo e dobbiamo continuare a puntare. Forte dei nostri oltre 20 mila donatori, dovrò battere i pugni sui tavoli in cui si discute il presente ed il futuro del dono del sangue, perché occorre agire con rigore e rispetto delle funzioni e dei ruoli che ciascuno riveste. Tra i volontari che rendono forte l’Associazione, non possiamo dimenticare i giovani, che ne rappresentano l’anima ed il cuore, perché solo lavorando con loro e lasciando spazi di manovra e di crescita sarà possibile garantire il futuro delle donazioni al territorio vicentino.

Ho visto un gruppo giovani molto coeso e propositivo, e con l’aiuto di tutti riuscirà a trasmettere quella vitalità, energia, brio di cui la Fidas Vicenza ne trarrà beneficio futuro.

Fidas Vicenza avrà sempre un approccio improntato sul confronto ed il dialogo, ma il rispetto non potrà mai essere accantonato da ogni logica di coinvolgimento. Questo vale anche per il recente progetto prenotazioni attivato da Regione Veneto/Azienda Zero, con sperimentazione al Dipartimento di Medicina trasfusionale (Dimt) di Vicenza, che al momento sta creando forti disallineamenti e difficoltà. Si tratta di una sperimentazione che sarebbe stato meglio fosse stata fatta in un territorio con meno donatori, per ridurre i disagi e le complessità che comporta. I vertici della Sanità vicentina, però, hanno deciso diversamente. Ormai non resta che affrontare le conseguenze di questa innovazione, sperando che vi siano meno disagi possibili e che i donatori non si sentano ulteriormente oggetto di una burocrazia difficilmente giustificabile.

Sono altresì convinto che le nostre segnalazioni e perplessità saranno trattati con il giusto riconoscimento dagli organi competenti della Sanità Veneta. Da sempre la Fidas Vicenza è un’associazione costruttiva, propositiva e responsabile verso tutti coloro che si interfacciano con il giusto pragmatismo.

Dal canto nostro, non possiamo che garantire che Fidas Vicenza darà ai donatori tutto il supporto necessario per rendere la donazione semplice e rapida.

Assemblea elettiva Fidas Vicenza

“Idonatori ed i volontari attivi nell’Associazione sono il motore di Fidas

Vicenza, per questo il nuovo Consiglio di Presidenza lavorerà duramente per fare in modo che il loro ruolo venga rispettato e che alla burocrazia sia anteposto sempre il valore del dono. Il lavoro fatto da

pronunciato il suo primo intervento ai delegati presenti all’assemblea elettiva dell’Associazione, prima federata in Veneto e terza in Italia, che in provincia di Vicenza conta oltre 20 mila donatori e lo scorso anno ha messo a segno più di 28 mila donazioni di sangue.

Mariano Morbin eletto presidente provinciale di Fidas Vicenza

chi mi ha preceduto è stato importante e la presidente uscente Chiara Peron ha aperto nuovi scenari progettuali. Nel contempo, oggi occorre ripensare anche i ruoli interni, per creare un nuovo Consiglio di Presidenza in cui ciascuno abbia un preciso compito, in quanto Fidas Vicenza dev’essere l’espressione di un team di persone accomunate dall’obiettivo del dono”. Con queste parole, il 7 giugno scorso, nella Sala dei fondatori

In apertura dell’assemblea la presidente uscente, Chiara Peron, ha descritto le attività portate avanti nel corso del suo mandato ed ha tracciato le linee dei progetti tuttora in corso. Quattro anni di intenso lavoro, in cui non sono mancate importanti sfide, tra le quali occorre ricordare le difficoltà rappresentate dalla pandemia da Covid-19, ma anche momenti decisamente piacevoli, come il 40° anniversario dello storico gemellaggio con Fidas Leccese e, ultima in ordine di tempo, la partecipazione dell’Associazione all’Adunata nazionale degli Alpini a Vicenza con uno striscione sorretto proprio dagli Alpini donatori di sangue Fidas. “Ora non resta che continuare nelle progettualità – aggiunge il presidente Morbin –perché la nostra è un’Associazione del fare.

Assemblea elettiva Fidas Vicenza

possa speditamente dare corso ai progetti attivi e, soprattutto, iniziare a pianificare una nuova progettazione. Le idee non mancano e neppure la buona volontà di portarle avanti. Un ruolo strategico l’avranno i nostri giovani, che rappresentano la linfa vitale dell’Associazione, ma vanno valorizzati ed accompagnati, così da formarli e prepararli ad affrontare sfide sempre più grandi”. Non è mancata una prima puntuale nota, che dimostra come il presidente Morbin sia

lo: “Il nuovo progetto prenotazioni attivato da Regione Veneto/Azienda Zero, con sperimentazione al Dipartimento di Medicina trasfusionale (Dimt) di Vicenza, al momento ci sta creando forti disallineamenti e difficoltà. Ci aspettiamo, quindi, che ci sia presto un cambio di passo, per non compromettere la grande generosità dei donatori di sangue di Fidas Vicenza e di tutti i volontari che ogni giorno si impegnano gratuitamente per il dono del sangue”. ●

Il nuovo ConsIglIo dI PresIdenza dI FIdas vICenza

Vicepresidente Luisa Segato

Segretario aggiunto Giuseppe Munaretto

Presidente Mariano Morbin

Segretario Chiara

Tesoriere Giovanna Cavallini

Senni
Tesoriere aggiunto Sergio Severi
Coordinatore Giovani Davide Dal Cero

Consigliere

Renato Crestani

Consigliere

Chiara Peron

Consigliere

Daniele Culpo

Consigliere Maurizio Rossetto

CollegIo ProBIvIrI

Consigliere

Walter Dalla Negra

Consigliere Miguel Talledo

Marta Dalla Paola
Lino Dal Maso
Gianfranco Totti
Maristea Rigon
Fabio Ghiotto

Assemblea provinciale

Un quinto dei donatori di sangue della provincia di Vicenza ha meno di 30 anni. Un dato che fa riflettere sull’interesse dei giovani e la generosità che sono in grado di manifestare concretamente, tendendo il braccio, ma sul quale è innegabile si debba continuare a lavorare. Questo

Donazioni di sangue: la vera sfida sono e resteranno sempre i giovani

quanto emerso, in estrema sintesi, nel corso dell’Assemblea provinciale di Fidas Vicenza, svoltasi il 20 aprile scorso nella Sala dei fondatori del Centro congressi di Confartigianato Vicenza.

“Il 2023 si è chiuso positivamente – spiega la presidente provinciale di Fidas Vicenza, Chiara Peron – in quanto abbiamo portato a casa 515 donazioni in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che risen

tiva delle difficoltà derivanti dal post pandemia, ma siamo convinti che le difficoltà non siano state accantonate, non del tutto. Ci troviamo, infatti, a fare i conti con problemi, come la carenza dei medici, divenuta cronica ed a fronte della quale non possiamo in alcun modo agire. Inoltre, dobbiamo fare i conti con l’esigenza di un ricambio generazionale indispensabile, così come con la necessità che i donatori attivi facciano un ulteriore sforzo per donare di più e con costanza”.

I dati al 31 marzo 2024 fanno emergere una sostanziale stabilità, infatti, sono state raccolte 7429 sacche di sangue, dato analogo a quello dello stesso periodo del 2023.

Fidas Vicenza, un’Associazione viva ed attiva. I vari avvenimenti che si sono succeduti nel 2023 confermano l’attività e la straordinaria vitalità dell’Associazione. Da “Metti in moto il dono”, per propagandare il dono del sangue in sella alla moto, alla

Assemblea provinciale

Giornata mondiale del Donatore di sangue, passando per la geniale iniziativa dell’Albo d’oro di Fidas Vicenza, che premia chi ha effettuato almeno 100 donazioni. Ed ancora, la celebrazione dei 40 anni di amicizia con Fidas Leccese e l’elezione di Miss per la Vita – Fidas Vicenza, Gaia Gonzato. E queste sono soltanto alcune delle più importanti attività svolte nel 2023.

I rapporti con il Dipartimento di Medicina trasfusionale. La situazione di precarietà a causa della mancanza di medici trasfusionisti è cronica. Nel corso dell’anno, a causa lavori al CRS di Bassano del Grappa, ci sarà il trasferimento a Marostica di tutte le attività trasfusionali. Questo comporterà non poche difficoltà per donatori, volontari e personale sanitario. Il grande lavoro svolto da Fidas Vicenza ha scongiurato la chiusura dei Centri di Noventa Vicentina e Lonigo un giorno a settimana, ma è necessario continuare con la chiamata associativa per riempire le agende.

Cambia il sistema di prenotazione per i donatori. Dal 7 maggio le prenotazioni verranno effettuate attraverso la webAPP ASSOWEB, con accesso mediante Spid o Cie. “Non

possiamo nascondere una certa apprensione di fronte a questa novità. Eravamo appena entrati a regime con il precedente software –sottolinea la presidente Peron – che ci troviamo a fare i conti con una nuova modalità di prenotazione, che richiede abilità digitali che non è detto tutti i donatori possano avere. Da tempo abbiamo affrontato il problema e riteniamo di essere pronti a stare, come sempre, al fianco dei donatori, per rendere ogni operazione il più possibile semplice e rapida”. La visibilità, una priorità irrinunciabile. Anche grazie all’attivismo dei Giovani, ma non solo, Fidas Vicenza è sempre presente nel territorio e partecipa agli eventi più importanti. Dalla Festa provinciale del donatore, al Monte Cengio, alla pubblicità all’Ulss Berica, che garantisce un’indubbia visibilità. E, in quest’ottica, non si poteva mancare alla 95a Adunata nazionale degli Alpini, dal 10 al 12 maggio a Vicenza. Una trentina i donatori Alpini che hanno sfilato per l’occasione con lo striscione Fidas/Ana e poco meno di un centinaio i volontari che si sono alternati nelle tre giornate al gazebo fisso.

La formazione sempre in testa agli impegni associativi. “Più consapevoli, più

Assemblea provinciale

responsabili”! Questo il motto di FidasViLAB, il laboratorio formativo dell’Associazione che ha permesso a 120 persone di partecipare agli incontri dedicati alla crescita personale ed associativa dei volontari e responsabili associativi. “Grazie all’esperienza di docenti esperti – spiega la presidente Peron – siamo usciti da questi incontri con una maggiore consapevolezza di noi stessi e delle nostre capacità ed energie. Ci siamo destreggiati tra il “coinvolgimento volontari e gestione delle risorse”, per poi metterci alla prova, superando le nostre timidezze, nel “Parlare in pubblico”. Per poi misurarci con la nostra capacità di “Saper gestire i conflitti e le critiche”, imparando anche a concentrarci meglio su “Ascolto, empatia e competenze relazionali”. Per quanto concerne le attitudini più pratiche, abbiamo saputo misurarci anche con il “Copywriting per Social Media”, valorizzando anche la “Comunicazione attraverso i video” e migliorando l’utilizzo della foto come strumento di comunicazione”.

La donazione passa per le scuole. Fidas Vicenza, grazie alla promozione del dono del sangue nelle scuole vicentine ha raccolto 125 promesse di donazione, intercettando ben 3193 studenti delle superiori.

Donare il sangue è Social. “Il lavoro dedicato ai Social è sempre più impegnativo e richiede un’attenzione costante – conclude la presidente Peron – ed attualmente viene degnamente garantita da un’apposita Commissione Social, costituita da esperti che si confrontano quotidianamente per la crescita dell’Associazione. Ed i numeri raggiunti confermano l’efficacia di questo lavoro e la necessità di proseguire con tenacia. La pagina Facebook di Fidas Vicenza, infatti, è stata visitata da oltre 307 mila utenti, 166 mila sono gli utenti Instagram raggiunti, mentre il sito (www.fidasvicenza.com) è stato visitato da 37 mila utenti. Le promesse di donazione ricevute grazie al sito sono ben 1510, un dato di fronte al quale non possiamo certo restare indifferenti”. ●

Festa del donatore

“Il dono del sangue è una ricchezza per il sistema sanitario, così come per lo stesso Paese. Recarsi periodicamente a compiere questo grande gesto di generosità, silenzioso quanto prezioso, non è affatto scontato. Nessuno di noi donatori vuole che si celebri questo atto in forma

Con queste parole il presidente di Fidas Vicenza, Mariano Morbin, è intervenuto il 30 giugno scorso al Monte Cengio, nella storica chiesetta del donatore, eretta nel 1974 da un gruppo di donatori di sangue dell’Alto Vicentino, in occasione della tradizionale Festa del donatore di Fidas Vicenza.

Al Monte Cengio oltre 300 volontari per celebrare il valore del dono

adulatoria, ma è indispensabile che non passi sottotraccia, assumendo il valore che ha e, soprattutto, che le istituzioni, che possono farlo, si adoperino per rendere la donazione più semplice e veloce, mettendo da parte alcuni cavilli burocratici che non giovano a nessuno e non servono certo ad aumentare la sicurezza trasfusionale, già eccellente”.

Oltre 300 i donatori presenti con i labari di Gruppi e Zone dell’Associazione, che hanno preso parte alla santa messa e colto l’occasione per rinnovare la propria promessa.

Gli oltre 17 mila donatori di sangue associati a Fidas Vicenza, lo scorso anno, hanno messo a segno poco meno di 29 mila donazioni, dimostrando grande attivismo ed una forte volontà di mettersi in gioco. “I numeri sono positivi – prosegue il presidente Morbin – ma ci sono margini di miglioramento. Basterebbe solo che i donatori che si recano al centro trasfusionale una sola volta l’anno facessero lo sforzo di andarci due vol-

Festa del donatore

te, così da mantenere maggiormente sotto controllo il proprio stato di salute e, naturalmente, da contribuire ad accrescere le sacche disponibili di chi, quotidianamente, ha bisogno del nostro sangue”.

Alla grande generosità dei volontari vicentini fa da contraltare un Dipartimento di Medicina trasfusionale non sempre pronto e rapido nella risposta. “La Sanità vicentina, ma non solo – prosegue il presidente Morbin – è sotto ostaggio dei continui tagli

Festa del donatore

alla spesa che, a caduta, dal livello nazionale arrivano a quello regionale e, così, nei nostri territori. Una situazione indubbiamente complessa, ma che non possiamo accettare in questa misura. La carenza drammatica di medici trasfusionisti dev’essere colmata con professionisti formati e capaci, perché i donatori vanno trattati, al pari di qualunque paziente che transita per le strutture sanitarie, con il massimo rispetto e considerazione”.

za a supporto dei donatori per agevolare la fissazione degli appuntamenti. “Il nuovo sistema di prenotazione, webAPP ASSOWEB – conclude il presidente Morbin – pur rappresentando l’intento di razionalizzare e standardizzare il sistema trasfusionale veneto, sta creando difficoltà e disallineamenti per la regolare prenotazione dei donatori”. ●

Giornata del donatore di sangue

“Il sangue ci mette tutti in relazione”

è il tema scelto per l’edizione 2024 della Giornata Mondiale del donatore di sangue, che è stata celebrata il 14 giugno anche nel territorio vicentino, dove, oltre ad essere stati illuminati di rosso i principali monumenti dei Comuni che hanno aderi-

cative diventerà influencer di Fidas Vicenza per il dono del sangue nel territorio. Con quanta iniziativa ci proponiamo, attraverso i nostri giovani di riuscire a sensibilizzare i coetanei ed ottenere un effetto moltiplicatore della generosità”.

40 influencer del dono tra i Giovani di Fidas Vicenza

to all’iniziativa di sensibilizzazione, è stato presentato un ambizioso progetto che ha per protagonisti i giovani di Fidas Vicenza. Con l’anniversario dei 20 anni di costituzione della Giornata, infatti, Fidas Vicenza ha pensato di dare vita ed ufficializzare un’iniziativa che ritiene davvero importante. “Abbiamo coinvolto 40 gruppi del territorio –spiega il presidente di Fidas Vicenza, Mariano Morbin – ed in seno a ciascuno di questi è stato individuato un giovane che, in virtù delle proprie attitudini e capacità comuni-

La data del 14 giugno è stata scelta in quanto giorno di nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e coscopritore del fattore Rhesus. “Questa giornata rappresenta un’occasione per ringraziare i donatori per la loro opera preziosa e per divulgare l’importanza ed il valore della donazione volontaria, non retribuita e periodica, allo scopo di assicurare la qualità, la sicurezza e la disponibilità delle cure mediche. Le trasfusioni di sangue e dei suoi componenti – evidenzia il presidente Morbin - permettono di salvare milioni di vite ogni anno, contribuiscono a garantire una qualità di vita migliore a chi soffre di malattie croniche e sono indispensabili per poter effettuare procedure mediche e chirurgiche complesse”.

Giornata del donatore di sangue

Lo slogan della Giornata 2024, “Condividi la Vita, dona sangue”, ha fatto riflettere Fidas Vicenza, che attraverso il coordinamento giovani ieri pomeriggio ha coinvolto la città

di Vicenza con interviste ai passanti in centro storico per testare le loro conoscenze in fatto di donazioni di sangue e sull’importanza di questo atto di solidarietà.

Giornata del donatore di sangue

Ed a coronamento dell’iniziativa, Fidas Vicenza ha suggellato anche la collabora zione intrapresa con CUOA Business Scho ol, per diffondere tra i manager più attenti e sensibili l’importanza del dono del sangue. Le aziende hanno bisogno di una caratteriz zazione sociale e CUOA Business School, che da quasi 70 anni si occupa dello sviluppo delle competenze imprenditoriali e manageriali, lo sa bene. Proprio per questo mira a formare dirigenti responsabili e capaci di affrontare le più diverse sfide. “La nostra sfida – conclude il presidente Morbin – è quella per la vita. Noi vogliamo giocare nella società, in cui non siamo delle comparse, ma dei protagonisti attivi, generosi ed attenti, un ruolo da protagonisti. Essere donatore di sangue è una responsabilità, ma al tempo stesso un’occasione per sentirsi importanti e restituire al prossimo un po’ della propria fortuna, del proprio benessere in salute”. ●

Davide Dal Cero, coordinatore dei Giovani di Fidas Vicenza

Metti in moto il dono

Dopo un periodo metereologico instabile, caratterizzato da abbondanti piogge improvvise, il meteo ha concesso una pausa per lasciare sfilare i motociclisti Fidas nelle strade della provincia di Vicenza. Luglio, è il tempo tradizionalmente dedicato alla devozione al preziosissimo

I donatori di sangue, un esempio che si fa strada

Sangue di Gesù, la cui festa si celebrava il 1 del mese, nel 6° giorno alle 7 del mattino gli amici di Vicenza Città erano già sul punto di ritrovo, per garantire che gli stalli, già

re ulteriormente il fine della gita che di lì a poco avrebbe avuto inizio. Alcune preghiere rivolte alla nostra Madonna di Monte Berico per invocare la protezione materna, la consueta moto benedizione da parte di un Servo di Maria e, dopo la preghiera del donatore, ben 125 biker sulle loro moto di ogni genere, con 48 passeggeri, sono partiti per cavalcare i colli vicentini: Arcugnano, Altavilla, Sovizzo, Gambugliano, Ignago, Isola Vicentina, Malo, passando per Schio ed arrivare a Piovene Rocchette, dove ci attendevano i colleghi di Fidas zona 7 con un tanto improvvisato quanto gradito buffet di pasticceria secca, consumato in pochi minuti. Consegnate le bandane e le sacche offerte da Fidas nazionale, con i supporti

Metti in moto il dono

Metti in moto il dono

comportamento su strada esemplare, viaggiando in modo educato pulito ed in sicurezza, compatti, uniti come lo spirito Fidas vuole i propri associati. A chiudere il corteo c’era anche il servizio scopa effettuato col pulmino che identificava ulteriormente la natura del giro, a bordo anche una giovane biker in attesa, ad inizio agosto, del suo bebè, che se-

guiva il compagno ed i propri genitori motociclisti in tutta comodità. Grazie soprattutto al supporto di sette staffette, distinguibili dal gilet arancione, che, aprendo il percorso e fermando dove necessario il traffico, hanno consentito un agevole flusso della sfilata; a loro un ringraziamento accorato, nella speranza si prestino anche in futuro all’incarico. Delle 125 moto, si potevano distinguere quelle più sportive e quelle più compatte, quelle potenti e quelle silenziose, qualche scooterone, ma l’attenzione si è posata su una Honda 400 four super sport del ’78, un cb 500 four del ’78, una Shadow 1100 del 1994, e tra quelle “simpatiche”, una Lambretta, cinque Vespa Piaggio tra cui, probabilmente, la più datata: una Vespa Special del ’69! Tutte moto con caratteristiche diversissime, dalla cilindrata alla comodità, dalla capienza del serbatoio all’elettronica, tutte hanno sfilato accanto strappando dei sorrisi in chi si fermava a guardare con occhi stupiti e rapiti il corteo che sembrava interminabile. Tutti i piloti eroicamente hanno percorso i 194 km del tragitto proposto con grande spirito di condivisione e solidarietà per promuovere il dono in un periodo dell’anno in cui c’è sempre carenza di sangue; tra loro molti esperti ma anche alcuni giovanissimi, Nicoletta del 2005 sul suo Senke Naked 125 e Matteo del 2008 sul suo KTM Duke 125, speriamo diventino presto donatori! Grazie amici biker, casco ben allacciato, luci accese anche di giorno e buona strada a tutti... arrivederci al 2025! ●

Collaborazioni strategiche

Insieme attorno al tavolo per sensibilizzare al dono del sangue nella provincia di Vicenza. Con questo spirito il 7 giugno scorso, nella sede di Fidas Vicenza, l’Associazione di donatori di sangue maggiormente rappresentativa del territorio berico, prima federata in Veneto e terza a livello nazionale,

Firmata l’alleanza per il dono tra Fidas Vicenza ed i Farmacisti vicentini

con l’Ordine dei Farmacisti della provincia di Vicenza, ha siglato un protocollo di collaborazione finalizzato ad aprire le menti ed i cuori, per incentivare il grande gesto di altruismo e solidarietà che è il dono del sangue. I numeri dell’iniziativa sono di tutto riguardo. Il radicamento nel territorio vicentino di Fidas è assolutamente capillare, con

le sue nove zone in cui è suddivisa la provincia e ben 78 gruppi di donatori di sangue, che corrispondono ai comuni più abitati. Non è certo diversa la situazione per le farmacie, che attraverso 265 presidi territoriali sono un punto di riferimento irrinunciabile per la salute dei cittadini. Fidas ed Ordine dei Farmacisti della provincia di Vicenza, consapevoli della propria forza e dell’esigenza di poter garantire le scorte di sacche di sangue agli ospedali di riferimento afferenti alle Aziende Ulss 7 Pedemontana ed Ulss 8 Berica, hanno deciso di far fronte all’esigenza di trovare nuovi donatori insieme.

“I nostri donatori sono persone straordinarie – spiega la presidente di Fidas Vicenza, Chiara Peron – che non si dimenticano mai di andare a donare, anche se qualche volta li sproniamo ad essere più costanti, per consentire una programmazione indispensabile in questo settore. Non dobbiamo dimenticarci, però, che c’è bisogno di un costante

Da sinistra Chiara Peron, Florindo Cracco, Giulia Giovanetti, Giuseppe Munaretto

Collaborazioni strategiche

rinnovo dei donatori e forze nuove sono preziose per continuare a supportare i nostri ospedali vicentini”.

Concetti che anche il presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Vicenza, Florindo Cracco, con al fianco la vicepresidente Giulia Giovanetti ribadisce con convinzione: “Poter contribuire, assieme a Fidas Vicenza, a sostenere questa importante causa è per noi motivo di orgoglio. Il lavoro del farmacista viene svolto con spirito di servizio, in quanto mettiamo a disposizione dei cittadini le nostre competenze, spesso fondamentali per far fronte a quei problemi che non richiedono il ricorso al medico di Medicina generale o al pronto soccorso, li supportiamo nell’aderenza alla terapia e nella prevenzione delle patologie. Siamo con-

vinti, però, che su questa partita possiamo spenderci e dare un contributo importante per accrescere la sensibilità e generosità nel donare. E le persone che entrano ogni giorno sono molte e, gran parte di loro, potrebbero diventare donatori di sangue”. Come verrà realizzata l’attività in sinergia. La collaborazione tra Fidas Vicenza e l’Ordine dei Farmacisti della provincia di Vicenza si realizzerà attraverso precise azioni, dalla partecipazione ad attività di sensibilizzazione al dono del sangue nell’ambito delle farmacie della provincia di Vicenza che aderiranno al Progetto, alle promozioni attraverso i social network ed i siti istituzionali di Fidas e Farmacisti. Ed ancora, attraverso l’organizzazione di eventi nelle farmacie vicentine, la realizzazione di materiale informativo, di filmati o altre opere mediatiche proiettabili nei ledwall all’interno delle farmacie aderenti. “L’attività di sensibilizzazione e promozione al dono non si limiterà al sangue – concludono i firmatari del protocollo –, ma potrà riguardare anche la donazione di midollo osseo e di organi, alla quale è fondamentale che i cittadini diano il proprio assenso, perché in una società che possa dirsi veramente civile questo atto è assolutamente fondamentale”. ●

Il medico risponde

Da qualche settimana è arrivato il gran caldo estivo, periodo agognato di ferie e bel tempo, ma anche di ondate di caldo torrido, con temperature elevate ed alto tasso di umidità. Si parla di ondata di calore quando le temperature ambientali superano i 32-35° C per più giorni consecuti-

E-state in sicurezza: 10 regole per proteggersi dalle ondate di calore

vi, spesso in associazione a tassi di umidità che possono arrivare al 70-80%, a carenza di ventilazione ed a prolungato irraggiamento solare. Tutti questi aspetti possono rappresentare un rischio per la salute, soprattutto quando si verifica uno squilibrio nei fisiologici sistemi di termoregolazione corporea. Normalmente il nostro organismo è in grado di ridurre la sua temperatura con la sudorazione, tuttavia, quando il livello di umidità è elevato, questo meccanismo è insufficiente, perché il livello di evaporazione del sudore è ostacolato ed il calore del corpo non si disperde adeguatamente. Parimenti, se un soggetto si espone a lungo al sole, l’insolazione diretta sulla cute può causare gradi diversi di ustione, fino ad arrivare al quadro clinico del colpo di calore. Se la sudorazione è adeguata, ma i liquidi così dispersi non vengono reintegrati in quantità corretta, si

può andare incontro ad una situazione di disidratazione, mentre, in caso di ingestione di liquidi, ma a temperature troppo basse, è possibile compaia una congestione. Nella gestione del caldo estivo, quindi, è fondamentale un approccio equilibrato, che tenga conto di vari aspetti soggettivi e delle condizioni ambientali. È noto, infatti, che alcuni soggetti siano maggiormente a rischio di eventi estremi, ad esempio i neonati ed i bambini, le persone anziane, specialmente in condizioni di allettamento o decadimento cognitivo, ed i soggetti con alcune patologie croniche di pertinenza cardiologica o metabolica. I più comuni quadri clinici che possono presentarsi in queste settimane sono: disidratazione con sintomi quali sete, debolezza ingravescente, palpitazioni, calo pressorio, contrazione della diuresi; edemi degli arti inferiori, frequenti in caso di vasodilatazione prolungata se si rimane ad alte temperature a lungo (va ricordato che vi sono altre cause per gli edemi, fatto che va sempre segnalato al proprio medico di famiglia per una corretta diagnosi); colpo di calore, di varia gravità, con sintomi che vanno da intensa sudorazione con cefalea, vertigini, malessere generale e nausea, fino a quadri con febbre molto elevata, vomito, alterazioni dello stato di coscienza fino al coma; eritemi solari ed ustioni con arrossamento cutaneo intenso, disidratazione e sintomi da colpo di calore; alterazioni cliniche legate a patologie preesistenti (ad esempio in caso di ipertensione arteriosa trattata farmacologicamente può essere opportuno monitorare i valori ed

Il medico risponde

eventualmente adeguare la terapia, in caso di insufficienza cardiaca cronica può essere opportuno valutare la terapia con diuretici, ecc…).

Per poter godere al massimo degli aspetti positivi dell’estate, quindi, è opportuno ricordare alcune semplici regole:

1) evitare di uscire nelle ore più calde della giornata e cercare di mantenere in casa una temperatura fresca, ma non troppo fredda, per evitare intensi sbalzi termici fra interno ed esterno (spesso è più utile il deumidificatore rispetto al condizionatore, inoltre la differenza di temperatura non dovrebbe superare i 5° C interno-esterno), ricordando anche di pulire periodicamente i filtri degli apparecchi;

2) in caso di uscite all’aperto proteggersi dal sole con l’utilizzo della crema solare a protezione elevata sulle aree esposte (almeno SPF 50+, ricordando che il fattore di protezione è relativo all’intervallo di applicazione del prodotto, non al grado di protezione!);

3) indossare abiti leggeri e freschi, meglio se in fibre naturali, coprire il capo con un cappello ed utilizzare occhiali da sole con lenti di qualità se si rimane all’apeto a lungo

4) prediligere una dieta a base di verdura e frutta fresche che garantisca un adeguato apporto di vitamine e sali minerali; evitare cibi elaborati, pesanti, fritti; assumere sempre cinque pasti al dì;

5) assumere un’adeguata quantità di acqua (la media dovrebbe essere attorno a 1,5-

2 litri al giorno, variabili a seconda delle situazioni cliniche), eventualmente addizionati di sali minerali, da assumere secondo il consiglio del vostro medico di famiglia;

6) evitare l’assunzione di alcolici;

7) conservare adeguatamente i cibi e non bere liquidi troppo freddi per evitare congestioni;

8) in auto areare l’abitacolo, utilizzare a temperatura adeguata il condizionatore, avere sempre con sé una scorta di acqua; ricordare di non lasciare mai, anche per periodi molto brevi, neonati, bambini e animali nell’auto in sosta;

9) svolgere attività sportive e ricreative nelle ore più fresche, specialmente se all’aperto (è particolarmente pericolosa la fascia oraria 11.00-17.00);

10) prestare attenzione alle persone più fragili, che possono non essere in grado di bere autonomamente in modo sufficiente e proteggere anche i propri animali domestici, garantendo loro una zona riparata, fresca e con molta acqua, evitando che camminino sull’asfalto o restino all’aperto nelle ore più calde. ●

Parte da Vicenza una piccola grande rivoluzione nella Medicina trasfusionale: un nuovo modello organizzativo che è stato sperimentato negli ultimi tre anni all’Ulss 8 Berica, con l’obiettivo di sostenere in modo concreto l’incremento delle donazioni di sangue, e di plasma in partico-

Donazioni di plasma: nella medicina trasfusionale di Vicenza un nuovo modello organizzativo per sostenere le donazioni

A cura della Redazione

lare, superando la criticità nazionale legata alla difficoltà di reperimento del personale medico specializzato.

I risultati della sperimentazione, sintetizzabili in una crescita del 14% nella raccolta di plasma in aferesi nell’ultimo anno, sono stati presentati recentemente, in occasione di un convegno organizzato dal Dipartimento di Medicina trasfusionale di Vicenza, che ha visto in apertura gli interventi di Manuela Lanzarin, assessore regionale alla Sanità ed ai Servizi Sociosanitari e della dott.ssa Patrizia Simionato, direttore generale dell’Ulss 8 Berica. “Tutto è nato a seguito del Covid - spiega il dott. Francesco Fiorin, direttore della Medicina trasfusionale di Vicenza -, quando i rischi di contagio e le varie misure di prevenzione introdotte, pur indispensabili e per la sicurezza degli stessi donatori, hanno ridotto le

Ulss Informa

possibilità di accesso alla donazione, soprattutto per quanto riguarda la plasmaferesi.

Parallelamente, in questi ultimi anni si sono evidenziati altri fenomeni che hanno inciso negativamente sulla capillare diffusione della raccolta e tra questi in particolare la difficoltà di reclutamento di personale sanitario, medico in modo particolare. Questa è una problematica nazionale, come noto, che ha origine in una crisi demografica della professione medica che si è andata aggravando nell’ultimo decennio”.

Da qui la necessità di ripensare l’organizzazione del servizio trasfusionale, con l’obiettivo di ripristinare l’autosufficienza di plasma e plasmaderivati nel Dipartimento di Medicina trasfusionale di Vicenza e poter tornare ad offrire anche un contributo alla rete regionale ed extraregionale.

“Per raggiungere questo risultato abbiamo combinato due strategie complementarispiega ancora il dott. Fiorin -. Innanzitutto, abbiamo rivisto ed ottimizzato i processi, con un approccio sistematico alla qualità che ci ha consentito di identificare e promuovere miglioramenti a tutti i livelli. L’aspetto più innovativo, però, riguarda un diverso impiego delle professioni sanitarie, valorizzando così queste figure, previo un adeguato percorso di formazione specifica. È stato, quindi, realizzato e reso operativo un modello che

prevede l’intervento diretto del personale infermieristico nel processo di selezione del donatore, ovvero per la gestione dell’accertamento dei suoi requisiti di idoneità”. Un modello organizzativo innovativo, che potrebbe presto essere adottato anche in altri contesti territoriali, veneti e non solo: “I risultati di questo progetto - sottolinea la dott.ssa Patrizia Simionato, direttore generale dell’Ulss 8 Berica - sono di grande rilievo e possono essere un importante riferimento anche a livello regionale e nazionale. Sappiamo quanto sia prezioso il ruolo dei donatori di sangue ed il nostro compito è supportare al meglio la loro straordinaria generosità. Più in generale, questo progetto dimostra che almeno in parte è possibile mitigare le difficoltà di reclutamento del personale medico anche intervenendo sui modelli organizzativi e ciò è molto importante, perché anche con il recente ampiamento dei posti nelle università, ci vorranno anni prima che ciò si traduca in un’effettiva maggiore disponibilità di specialisti. Ecco, allora, che la capacità di innovare sul piano organizzativo può essere un fattore decisivo, anche proseguendo il percorso da tempo intrapreso di valorizzazione della figura professionale degli infermieri, che svolgono compiti sempre più di responsabilità e sono sempre più parte integrante delle équipe specialistiche”. ●

Salute e stili di vita

Angelo D’Onofrio, psicologo e psicoterapeuta di formazione ed orientamento psicoanalitico. Già docente di Psicologia dinamica presso il Centro Ricerche Biopsichiche di Padova e coordinatore della sezione

veronese “G. Guantieri” della Società Italiana di Medicina

Psicosomatica dal 2014 al 2016, ha pubblicato diversi libri ed articoli su varie riviste.

Quando ero bambino, c’era una pubblicità che presentava un personaggio (Ulisse) e la sua ombra. Quella pubblicità mi torna in mente in studio quando incontro un nuovo paziente.

Spesso il soggetto presenta solo la parte visibile di se stesso, quella che presume di conoscere, lasciando da parte quella che non

Ulisse e l’ombra

di Angelo D’Onofrio, psicanalista

accetta o che forse ignora. Allora mi chiedo in che modo io possa portare alla luce ed alla sua consapevolezza quella parte in ombra. Quando quest’ultima compare in seduta c’è chi nega di averla, almeno inizialmente, temendo di scoprire parti luciferine, anche se poi, grazie al lavoro analitico, comincia ad accettarla e vuole conoscerla sempre meglio. Insomma, è un rebus autobiografico da sciogliere: bisogna, però, muoversi con cautela sul terreno fragile dell’esistere.

Certo che occorre non aver fretta e lasciare che l’ombra si manifesti un po’ alla volta, sì che il soggetto non si spaventi e provi ad aprire occhi e cuore per vederla e leggerla come si deve, senza bisogno di temere il rogo per la situazione. C’è chi teme di perdersi nei gorghi della memoria con il timore che la propria vita rischi di sfaldarsi come un cerone sul viso. Pertanto, l’analista dovrà muoversi tra convessità e concavità, tra vapori sulfurei e bagliori di fuoco.

Chi lavora con i pazienti deve imparare che non abbiamo tra le mani tutte le scelte possibili, ma solo quelle compatibili con la nostra

identità e la nostra formazione per stare accanto a quei soggetti che cercano tutta la vita ciò che avrebbero potuto vivere e non sono riusciti a vivere.

Occorre alfabetizzare ai sentimenti chi, per vari motivi, è diventato analfabeta, sì da aiutarlo a diventare nuovamente un soggetto intero e non parcellizzato, riattraversando i frammenti, spesso enigmatici. Così il soggetto può di nuovo approdare al momento euristico che conduce alla verità, sì da reincontrare la propria storia non come soluzione, ma come problema che lo ha reso ostaggio, ma come protagonista della propria vita, mettendo da parte l’invisibilità che lo ha caratterizzato fino ad allora e che lo ha condotto ad indossare spesso il cilicio, accusando gli altri di anoressia relazionale, che provoca litigi, scontri ed attriti.

Bisogna aver pazienza, perché la stanza chiusa con il lucchetto e blindata si apra un po’ alla volta per lasciar entrare l’analista che, stando fuori, vede meglio la strada da percorrere. Così il soggetto, un po’ alla volta, accetta l’incertezza che, è vero, produce sofferenza, ma è la stessa sofferenza che stimola a sua volta l’empatia. Così la funzione dell’analisi è quella di entrare in rapporto con l’altro e di trasformare gli elementi affettivi, a volte insopportabili o impensabili

perché dolorosi, in comunicazioni e pensieri. Tutto produce la disponibilità a riflettere, il coraggio di interrogarsi e, alla fine, l’audacia di cambiare, dopo aver percorso vie tortuose, dove fino ad allora il soggetto aveva cercato rifugi per trovare scampo dalla paura di sentire e di pensare, convinto che le nic-

Salute e stili di vita

chie chiuse gli consentissero la tranquillità, senza il bisogno di aprire il pacchetto delle emozioni forti e dolorose e di dissequestrare risonanze non più familiari, che possono provocare smarrimenti identitari di una vita presa a prestito dagli altri. Così la sua biografia è stata condita col curaro ben nascosto nei giardini segreti della propria vita caratterizzata da disastri sentimentali, da zuffe tra abbracci e ripulse. Pertanto, nel percorso analitico, il sintomo non è più dispetto degli dei, ma solo un esito di come si è vissuta la propria vita. È come una porta girevole che ci riporta ad aspetti nuovi, che sono intercambiabili.

Nella stanza dell’analisi si aprono passaggi nuovi. Anche quando si ripetono argomenti e scene già affrontate è come se la puntina si staccasse dal vinile e mandasse a capo il disco per riascoltare in modo diverso il frasario per bonificare il passato. Del resto, in ogni essere umano ci sono ricatti affettivi o addirittura dei conti in sospeso con la propria famiglia cercando di trovare nuove parole possibili, magari quelle necessarie per poter perdonare e per potersi perdonare. Qualcuno prova a catalogare la propria vita, a cercare un nuovo alfabeto per leggere il mondo.

Si tratta di una narrazione che può far soffrire perché evoca atmosfere del passato e magari nostalgie. Quello che si impara è che è necessario crearsi uno spazio per vivere come un essere umano che può fare anche degli errori: una storia che è iniziata nel grembo di una madre che ha dato la possibilità di vivere come esseri pensanti. C’è chi vive di antiche nostalgie, rammaricandosi per le cose perdute o mai avute. Col tempo cambia la vita perché si è andati da qualcuno, l’analista, che aggiusta la chiave di lettura, in quanto sistema la storia. Si impara la difficoltà del vivere con gli altri, senza dover sempre dar ragione agli altri, pur provando ad accettare la verità dell’altro.

Insomma, se il racconto ha una parte deficitaria, occorre trovare una protesi che compensi. Si è sempre pensato di essere stato un figlio “non trovato” e magari ci si è nasco-

sti perché timorosi di non essere cercati. È come Edipo, che non ha risolto l’indovinello della sua vita e per questo chiede aiuto. Il paziente, con a fianco il compagno di viaggio, prova a rileggere la sua vita, i suoi affetti, le sue tristezze, i suoi presunti fallimenti. Il soggetto è andato in analisi convinto che il suo problema fosse riduttivo, lineare; era, invece, labirintico. Ha capito che, però, vuole evitare altri naufragi.

Difficoltà, fallimenti e minacciosità del mondo: alcuni dei temi che ricorrono nella seduta dove si cerca una salvifica via di fuga. Gli esseri umani presentano ferite e cicatrici della memoria. C’è bisogno di un astrolabio mentale: interrogarsi sul proprio comportamento: da dove deriva? A cosa muove?

Proviamo a rispondere a questa domanda: voglio stare tra i traditori o tra i traditi? C’è chi si appropria dei sogni degli altri o chi li saccheggia, prendendo ciò che non appartiene a loro. Chi, invece, ne è vittima, cerca il collante per legare i brandelli sparsi dei suoi ricordi.

A volte la vita del passato, come viene raccontata, appare come una pericolosa tagliola umana che strazia. Altre volte ne viene fuori il quadro di una società caratterizzata dalla solitudine individuale e dalle ombre del passato.

Per questo qualcuno si ritrae smarrito, esitante nel percorso analitico, ma poi, con l’aiuto dell’analista, è possibile ritrovare la bussola dell’orientamento, anche se il soggetto scopre una radiografia impietosa della natura umana, vista in tutta la sua fragilità, che va progressivamente affrontata per restituire al soggetto una stanza piena di vita.

L’analista deve compiere un ineludibile viaggio nella zona d’ombra del soggetto, altrimenti si rischia di incamminarsi per una strada senza uscita.

Occorre vedere non ciò che si vede, ma interessarsi a ciò che non si vede, perché è proprio questo che bisogna portare alla luce un po’ alla volta, magari con fatica e a volte pure con dolore. Gli aspetti della vita che sono nell’ombra vanno cercati, perché restano come memoria delle cicatrici. ●

Vita di gruppo ZONA Vicenza Città

Dainese Vicenza festeggia 25 anni di protezione

Sabato 20 aprile Fidas Vicenza era accanto al partner Dainese per festeggiare i 25 anni dello store di Vicenza. E tra gli ospiti che non sono voluti mancare all’evento c’erano gli straordinari Sofia Goggia, Kristina Ghedina, Max Poggiali, Nico Cereghini e molti altri.

tata dalla musica di Radio Company e con numerosi visitatori, che hanno reso l’evento coinvolgente.

Grazie a Dainese per averci dato l’opportunità di essere presenti e fare nuovi aspiranti donatori, agli ospiti ed a Ghedina per essersi prestato per uno spot a favore del dono del

ZONA Vicenza Città Vita di gruppo

Donatori di sangue ed Alpini accomunati dalla generosità

A cura della Redazione

Fidas Vicenza è sempre presente quando si tratta di promuovere il dono del sangue e celebrare la vita. E questa volta l’ha fatto accanto agli Alpini, in occasione dell’Adunata nazionale che ha visto protagonista, dal 10 al 12 maggio, la città di Vicenza.

Il gazebo informativo di Fidas Vicenza è stato un viavai continuo di Alpini, giovani ma non solo, che chiedevano informazioni o scambiavano qualche battuta sui loro trascorsi da donatori di sangue.

La generosità, infatti, è contagiosa. “Siamo felici di esser stati presenti in questo contesto – commenta la presidente di Fidas Vicenza, Chiara Peron – e non possiamo nascondere che molti valori ci accomunano con gli

Alpini, primo fra tutti la generosità e la capacità di mettersi subito all’opera, ancor prima di essere chiamati pubblicamente a farlo. Il nostro, come quello degli Alpini, è un volontariato di valore, che va preservato e mantenuto in vita con orgoglio, ma anche insegnato ai giovani, che hanno voglia di conoscere, forse più di quanto noi stessi immaginiamo”. Fidas Vicenza ed il gruppo organizzatore Alpini donatori, guidato da Nicola Gianesello, ringrazia tutti i volontari che hanno aderito e creduto nell’importanza di essere presenti all’Adunata nazionale Alpini. Un grazie particolare va a Flavio Corà, Claudio Ambrosini, Walter Dalla Negra, Maurizio Rossetto e Mariano Morbin fondatore del gruppo. ●

Alcuni dei volontari impegnati nell’iniziativa con la presidente Chiara Peron

Crucipuzzle

Trova le parole. Al termine apparirà una frase.

ACCODARE

BORDURA

CARTILAGINOSO

COTE

DADO

DELEGARE

DIMEZZATE

EGLI

ETNICO

FRONDE

GAMBE

GERENTE

GIUBILANTI

GRASSO

LAIGLE

MALE

METODO

MOLOC

NERI

NINO

NOMI

NUCA

PALA

PALI

PANNI

PATRIGNO

PAZZI

PINI

PIPA

POLONIA

RIPA

SANTIFICATORI

SEDIE

TOMI

TONI

VIENNA ZETA

Labirinto facile

Cruciverba

ORIZZONTALI

1. Gas inodore e insapore - 5. Capitale del Venezuela - 11. La O’Kelley moglie di Chuck Norris - 12. Donna consacrata a Dio - 13. Cattivissime - 14. Andare in cerca di selvaggina - 16. Un po’ assente - 17. La “Sacra” può sciogliere il vincolo matrimoniale - 18. Pronto per essere seminato - 20. Il contrario di long - 23. Redding musicista - 25. Sovrano - 28. Organizza la sanità mondiale (sigla) - 29. Iniziali di Twain - 31. Bolidi, stelle cadenti - 33. Due di voi 34. Sono pari nella fazenda - 36. Procedura consueta - 38. Eccesso con un prefisso - 40. Stato insulare della Polinesia - 42. L’eroina di “Quo vadis?” 44. Dipartimento della regione dell’Alta Francia - 45. Il Cage di Hollywood (iniz.) - 47. Sport su ruote - 49. Ibridi nei pari - 51. Lo ha bruciante lo sprinter 52. Mucchio di covoni di grano - 53. Un continente - 54. Cocente poeticamente.

VERTICALI

1. Aspra come il limone - 2. Carl che fu ottico ed imprenditore - 3. Ha valore... accrescitivo - 4. La fine della festa - 5. Ha foglie stupefacenti - 6. Associazione Nazionale Commercialisti - 7. Un pesce piatto - 8. Piccolo parassita - 9. Unità di misura del diamante - 10. Iniziali della Scarlett del cinema - 12. I macelli pubblici - 14. Calcio d’angolo - 15. Origine della parola - 17. La stanza... dell’hotel - 19. Ovvero - 21. L’ettometro - 22. Forma di retribuzione calcolata in base alla quantità di lavoro - 24. Si manda senza francobollo - 26. Restricted Enforcement Unit - 27. Ventilato - 30. Una città messicana - 32. Prima della O - 35. Stabilite, definite - 37. Sono separate dalla F - 39. Non certo povera 41. Un aroma per biscotti - 43. Il Parker regista - 44. Il “nulla” che dà il via libera! - 46. Saluto tra amici - 48. Il mitologico figlio di Procne e Tereo 49. Bank Identification Number - 50. All’inizio del fosso - 52. Rendono... obbligo l’oblio

Unisci i puntini

Sudoku

Vita di gruppo ZONA Vicenza Città

GRUPPO A LPINI SAVEGNAGO / SAN GIOVANNI BATTISTA

I consiglieri comunali Bardin e Sorrentino premiati dal sindaco di Vicenza

A cura della Redazione

L’11 giugno scorso, una delegazione di Fidas Vicenza è stata ricevuta dal sindaco della città capoluogo, Giacomo Possamai, per promuovere il dono del sangue e ricordare il valore di questo gesto per la collettività.

Con l’occasione il presidente del Gruppo Fidas Alpini Savegnago / San Giovanni Battista, Luciano Volpato, commosso ed onorato, ha premiato due soci dell’Associazione, nonché consiglieri comunali, Massimo Bardin (15 donazioni) e Valerio Sorrentino (35 donazioni), a cui è stato rispettivamente consegnato il diploma e la medaglia d’argento.

distinzione di maggioranza ed opposizione – ha commentato il sindaco Possamai –, perché quando sono in gioco valori fondanti della comunità, tali distinzioni spariscono. Questo consiglio diventa un esempio per tutti”.

Ed il presidente Volpato ha aggiunto: “Oggi rappresentiamo, idealmente, non solo tutti i donatori di sangue, ma tutti i donatori, quindi anche quelli di organi e di midollo. A proposito di quest’ultimo, invitiamo i cittadini e donatori a farsi avanti, perché la compatibilità è di uno a centomila. E solo qualche mese fa, contemporaneamente, tre ragazzi di una scuola che si erano tipizzati dopo un incontro delle Associazioni del dono hanno donato il midollo nello stesso

ZONA Vicenza

Città

Dalla sala Bernarda il presidente Volpato ha lanciato un importante messaggio alle istituzioni locali: “Approfitto dell’occasione per segnalare una situazione incresciosa che stiamo vivendo: so che le vostre competenze in materia sanitaria sono limitate, ma ricordo a tutti che alcuni centri sangue della provincia rischiano di chiudere per alcuni giorni la settimana per mancanza di medici. E questa non può essere una battaglia solo nostra”. ●

ZONA Vicenza Città

GRUPPO BERTESINA

Un’estate ricca di avvenimenti

di Giuseppe Tapparello

L’attività del nuovo direttivo procede nel migliore dei modi, con numerosi incontri associativi di Gruppo e di Zona, oltre alle assemblee provinciali per il rinnovo delle cariche sociali.

Congratulazioni a Claudio Ambrosini per la conferma all’incarico di presidente della Zona Vicenza Città ed un augurio di proficuo lavoro per la Fidas.

Durante l’Adunata degli Alpini, al gazebo Fidas, abbiamo vissuto giornate bellissime ed intense emozioni, rafforzando il legame tra Fidas ed Ana. Ricordiamo il messaggio “Ora come allora gli alpini donano il loro sangue”, come recitava lo striscione che abbiamo esposto per due mesi in strada Bertesina.

Il 14 giugno abbiamo celebrato la Giornata mondiale del donatore, dedicata quest’anno ai giovani donatori che hanno effettuato la loro prima donazione nel 2023: “La prima donazione non si scorda mai”. Siamo orgo -

gliosi di Sofia Bedin, premiata come nostra ambasciatrice del Dono.

Abbiamo partecipato alla Festa al Monte Cengio il 30 giugno ed all’incontro regionale delle varie associazioni di donatori a Cima Grappa, resistendo ad un’autentica bufera di vento gelido, nonostante fosse il 7 luglio.

In occasione delle feste comunitarie dei nostri quartieri, a maggio abbiamo collaborato al gazebo alla sagra di Settecà e poi organizzato il nostro a luglio alle Notti d’estate di Bertesinella. Il clima di simpatia ed allegria ha favorito la raccolta di molte promesse di donazione.

Alla sagra di Bertesina, a fine agosto ed inizio settembre, siamo fiduciosi che, giocando in casa, riusciremo ad aumentare il numero di nuovi donatori.

Il Gruppo ha anche partecipato all’iniziativa “Metti in moto il dono” per promuovere la donazione di sangue tra i motociclisti: oltre un centinaio di bikers sono partiti da Monte

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Berico per un tour tra le nostre colline, contrade e montagne della provincia.

Per favorire la serenità nelle relazioni con le persone che ci circondano, Fidas Bertesina ha organizzato anche quest’anno una giornata di convivialità a Posina, trascorrendo alcune ore in allegra compagnia tra donatori, parenti ed

amici. Nell’occasione, il nuovo presidente provinciale Mariano Morbin ha premiato Luca Scaldaferro, nostro donatore, con la pergamena dei “Centenari”. Il neo consigliere regionale Andrea Cecchellero in qualità di “padrone di casa” (essendo l’ex sindaco di Posina) ha ricordato l’importanza dell’esempio di Luca, perché giovani come Sofia raccolgano la sfida e diventino donatori di sangue.

Complimenti a Manuel Leonardi, ottimo testimonial con la sua bella famiglia nello spot per promuovere le donazioni che viene presentato nelle scuole. A lui un grazie particolare da tutto il direttivo per il suo importante lavoro nei rapporti con le tante nuove promesse e per le prenotazioni dei nostri soci con il nuovo portale AssoWeb. ●

GRUPPO POLIZIA P ENITENZIARIA

Il Gruppo Polizia Penitenziaria di Fidas Vicenza ha festeggiato la Pasqua in Pediatria

A cura della Redazione

Essere ricoverati in ospedale non è mai semplice, perché vengono interrotte le relazioni più prossime con i propri familiari ed amici. E, quando a trovarsi nella situazione sono dei bambini, le difficoltà sono ancor maggiori. Per lenire questo disagio sono venuti in soccorso gli agenti del

Gruppo Polizia Penitenziaria di Fidas Vicenza, dei donatori di sangue che hanno a cuore la salute e sanno bene cosa significa poter liberamente vivere le proprie giornate. Con questo spirito, il 29 marzo scorso, hanno incontrato nel reparto di Pediatria dell’Ulss 8 Berica, all’Ospedale San Bortolo di Vicen-

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Vita di gruppo

za, i bambini ospedalizzati, alla presenza del primario del reparto, dott. Massimo Bellettato e dello staff operativo in servizio.

È stata un’occasione emozionante per vivere con semplicità la consegna di uova di Pasqua ed alcuni gadget di Fidas Vicenza, che i bambini hanno accolto con il sorriso.

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Obiettivo compiuto, quindi, per il Gruppo Polizia Penitenziaria, il cui scopo è quello di donare il sangue, ma anche di contribuire a far conoscere l’importante attività che l’Associazione svolge ogni giorno nel territorio, anche attraverso un impegno concreto nel sociale. ●

GRUPPO SAN P IO X

Partecipazione del Gruppo donatori di San Pio X agli eventi del quartiere

Presso i campi sportivi in gestione all’USD Altair, dal 15 maggio al 15 giugno siamo stati presenti, con nostro punto informativo, al torneo di calcio

“città di Vicenza e star”. Questo evento è stato una buona occasione per incontrare genitori ed accompagnatori di ragazzini che partecipavano ai tornei di calcio a San Pio X ed alla Stanga. Sono stati organizzati tre gruppi che quattro giorni alla settimana hanno

operato nel punto informativo con interviste ai presenti per trovare promittenti donatori. Ottimi i risultati ottenuti in quanto a molti è già stata prenotata la visita medica al Centro trasfusionale dell’Ospedale di Vicenza e con soddisfazione abbiamo già i primi donatori. Incontro con l’assessore alle Politiche giovanili Leonardo Nicolai. Abbiamo avuto occasione di incontrare l’assessore alle Politiche giovanili Leonardo Nicolai, al quale

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Vita di gruppo

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abbiamo chiesto di metterci in contatto con i gruppi giovanili del comune di Vicenza. L’Assessore ha dimostrato la sua massima disponibilità diventando nel mese di maggio donatore di sangue. È stato un piacere accompagnarlo alla prima donazione, un momento importante e soddisfacente per il

gruppo donatori. In occasione dello “Spiorock” gli abbiamo consegnato la tessera di iscrizione alla Fidas Gruppo San Pio X. Tornei di calcetto “notti d’estate”. Dal 7 giugno al 12 luglio siamo stati presenti con un nostro punto informativo al torneo di calcetto “Champions Spio” organizzato dal

Gruppo Giovani del quartiere di San Pio X. Anche in questa occasione ci siamo organizzati per garantire la nostra presenza almeno due volte alla settimana. Tanti sono stati i giovani che abbiamo intervistato, le risposte positive alla proposta di diventare donatore non sono mancate e ci riteniamo molto soddisfatti. Nei prossimi mesi avremo, dunque, nuovi donatori conosciuti in questa occasione. Siamo certi che i giovani desiderano diventare donatori, ma è necessario stimolarli ed informarli sul percorso da compiere e, in particolare, che serve dedicare un po’ del proprio tempo per fare la visita medica e la successiva prima donazione. Spiorock. Dopo alcuni anni di assenza sono tornate le imperdibili “feste rock vicentine”, emblema dell’attaccamento al territorio e della passione di centinaia di volontari. Per

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Vita di gruppo ZONA 5

quanto riguarda il quartiere di San Pio X i giovani hanno organizzato una delle feste rock più longeve della città “Spiorock”.

Il 28 e 29 giugno centinaia di giovani hanno partecipato a questa meravigliosa iniziativa, dove la musica ha fatto da padrona, possibile anche la consumazione di pasti e bevande.

La festa si è tenuta nelle piazze del Centro Comunitario e della palestra comunale. Presente anche un piccolo, ma interessantissimo mercato ambulante, che ha attirato visitatori residenti nel quartiere ed altrove. Per noi volontari Fidas è stata una ghiotta occasione per intervistare giovani sia del quartiere che della provincia, tante sono le promesse

rilasciateci e che ora dobbiamo gestire bene. I giovani che abbiamo incontrato hanno dimostrato coraggio ed interesse nell’ascoltarci e questo ci ha fatto molto piacere. Hanno collaborato con noi i volontari del Gruppo di Bertesina e di Madonna della Pace.

Progetto scuole. Come ogni anno Fidas propone un progetto formativo per i giovani studenti di seconda media e quinta elementare delle scuole del comune di Vicenza, per fornire informazioni sul sangue e le sue funzioni, sui gruppi sanguigni, circolazione, cuore e polmoni, a scopo formativo, nonché di chiedere ai giovani studenti di portare un messaggio ai loro genitori, fratelli maggiori e zii per sensibilizzarli al dono del sangue. Nell’ultimo incontro alla scuola Tiepolo, a San Pio X, l’assessore all’Istruzione ed Edilizia scolastica del Comune di Vicenza, Giovanni Selmo, ci ha ringraziati per il nostro impegno sociale, e con l’occasione ci ha assicurato ulteriori prospettive di collaborazione per il prossimo anno scolastico. ●

GRUPPO ALTAVILLA VICENTINA

Grande protagonismo degli studenti di Altavilla Vicentina

A cura della Redazione

Il Gruppo Fidas di Altavilla Vicentina ha organizzato insieme ai docenti dell’Istituto Comprensorio “G. Marconi” il concorso “A scuola di Dono”. L’evento si è svolto l’8 maggio, alla presenza di Francesco Rossi, presidente del Gruppo di Altavilla Vicentina, Daniela Bertuzzo (consigliera), della consigliera provinciale Luisa Segato e del responsabile del Progetto Scuole ed a Michele Chichierchia (Presidente della Zona 4), che ringraziamo per l’appoggio che hanno dato al Gruppo. L’Aido, rappresentata dal presidente di Altavilla Vicentina Roberta Grignolo, a cui mandiamo i nostri ringraziamenti per il suo importante aiuto. Abbiamo organizzato la giornata per le premiazioni delle classi dell’Istituto Comprensorio “G. Marconi” che hanno partecipato al concorso, con il nostro consueto “spirito festivo” alla presenza delle insegnanti Caccaro e D’Agostino e della dirigente Masella, che cogliamo l’occasione per ringraziare per l’encomiabile lavoro svolto in questi anni con i loro alunni. Chiaramente non possiamo non ringraziare gli stessi studenti delle seconde classi A, C, D ed E, che con i loro elaborati sono stati premiati tra le classi vincitrici del Concorso “A scuola di Dono 2024”. La commissione Scuole di Fidas Vicenza ha così assegnato per il

2024 il primo posto alla classe 2a C (libro su cartone, composto da elaborati di tutta la classe, dal nome “Donare è un gesto che fa la differenza”). Al secondo posto, con l’elaborato dal titolo ”Ti porto un dono”, sono arrivate pari merito la 2a A, 2a D e 2a che, in gruppo con differenti modalità hanno rappresentato l’importanza della donazione e delle sue ricadute sul prossimo.

Il 29 maggio, invece, è stata la volta della scuola Primaria “Don Milani” di Montecchio Maggiore, dove dinanzi alle insegnanti Maria Grazia Gobetti, Nadia Rampazzo ed alla dirigente scolastica D’Antuono Francesca ed ai piccoli alunni della classe 5a C il presidente del Gruppo Francesco Rossi, il presidente di Zona 4 Michele Chichierchia. È stata l’occasione per rivedere il video che i piccoli alunni hanno deciso di chiamare “Insieme abbiamo creato la speranza”, un titolo denso di significato, come del resto il video che per noi che abbiamo avuto la possibilità di vedere è stato girato e preparato con una cura e un’attenzione che ci ha positivamente stupiti. Purtroppo, la giuria della commissione Scuole ha deciso di premiare con un secondo posto questo video, ma fiduciosi che in un futuro si potranno cogliere risultati più motivanti, il direttivo Fidas del Gruppo di Altavilla Vicentina ringrazia le insegnanti, la dirigente e la classe per il lavoro fatto, rinnovando il messaggio di rivederci alla prossima edizione del concorso “A scuola di Dono”.

Un altro evento a cui vogliamo dare risalto è la Giornata Mondiale del Donatore, che si è svolta lo scorso 14 giugno a cui quest’anno abbiamo deciso di partecipare con l’evento organizzato nel nostro territorio da Fidas Vicenza”. L’evento che ha avuto grande risonanza tramite i nostri canali social, dove tutti i Gruppi hanno postato le foto dei vari

Vita di gruppo ZONA 4

monumenti “illuminati”. Il nostro Gruppo ha deciso di illuminare di rosso il palazzo del Comune. Il colore “rosso” simboleggia il nostro prezioso sangue, ma anche l’amore che la nostra Associazione ha nei confronti dei suoi donatori. Cogliamo lo spunto per evidenziare la collaborazione che c’è con l’amministrazione comunale, che ringraziamo per il supporto.

Un ringraziamento ed un saluto speciale vanno da tutto il direttivo del Gruppo di Altavilla Vicentina e da tutti i nostri donatori e “simpatizzanti” a Michele Catalano, che lo scorso 9 febbraio ha effettuato la sua 200esima donazione, grazie per quello che

fai da tutti noi e, soprattutto, da chi ogni giorno ha bisogno di questo meraviglioso “gesto” che è il dono del sangue. ●

ZONA 4

GRUPPO COSTABISSARA /C ASTELNOVO

Due testimonianze che fanno riflettere

Il Gruppo Fidas di Costabissara/Castelnovo il 1 marzo si è recato alla scuola secondaria di primo grado “G. Ungaretti” per incontrare circa 90 studenti divisi in quattro classi di terza per promuovere e diffondere la cultura del dono tra le nuove generazioni. Siamo rimasti sorpresi dall’interesse dimostrato dai giovani studenti per l’argomento e per le loro domande. Dopo il nostro incontro è stato chiesto agli alunni di esprimersi con uno scritto. Tra i vari pervenuteci ne abbiamo scelti due che pubblicare nelle pagine de Il Pellicano. Un ringraziamento particolare al prof. Giovanni Manna, ai suoi colleghi ed alla dirigente scolastica Cristina Massignani per la disponibilità e collaborazione dimostrata alla Fidas.

Lettera sulla donazione del sangue

Cara cugina, venerdì scorso sono venuti in classe nostra dei donatori di sangue e il Presidente della Fidas di Costabissara-Castelnovo. Prima di questo incontro io non mi ero mai chiesta se da grande donerò il sangue. Ho capito che è molto importante perché chi è affetto da alcune malattie o chi subisce un brutto incidente ha bisogno delle trasfusioni per vivere e noi possiamo fare tanto. Poi i donatori hanno detto che è come un semplice prelievo, solo che dura un po’ di più e non c’è bisogno di essere a digiuno.

Vita di gruppo ZONA 4

Lo sapevi che la Fidas di Vicenza è l’associazione di donatori di sangue tra le più numerose in Italia? E lo sai che esiste da più di 60 anni?

I donatori vengono controllati ad ogni donazione e si può scegliere se donare sangue o anche solo plasma o piastrine oppure se fare una donazione di midollo osseo. Credo che donare sia un vero e proprio gesto d’amore, anche perché il sangue non può essere riprodotto in laboratorio, quindi, è l’unico modo per salvare chi ne ha bisogno.

Tu credi che da grande donerai il sangue? Si può fare dai 18 anni in su. Cosa ne pensi?

Aspetto una tua risposta. Un abbraccio e un saluto.

A presto!

Per salvare la mamma sarebbe bastato un semplice ago ed un po’ di buona volontà

Entrai dalla piccola porta, lì seduta sulla sedia c’era la mamma, sembrava stanca. Di fianco a lei papà poggiava una mano sulla sua spalla. Gli occhi di entrambi erano colmi di lacrime; i miei invece guardavano un po’ il cielo ed un po’ i miei genitori. Papà poi disse: “Mi dispiace dirtelo così, ma crediamo che tu sia abbastanza grande per capire”. La mamma intervenne: “Sono malata: leucemia”; non riusciva nemmeno a guardarmi in faccia. Io invece affondai nei miei problemi, ansie e pensieri. Iniziai a piangere e andai in camera, dove mi addormentai. Non so nemmeno quanti giorni restai chiusa nella mia stanza, guardando il vuoto. Fu anche l’ora però di andare a scuola. Entrai nella classe e il professore annunciò: “oggi verranno da noi i responsabili della Fidas Vicenza gruppo Costabissara-Castelnovo”. Perfetto! Mi mancava solo quella notizia: ho sempre odiato tutto ciò che riguardava le donazioni; le trovavo noiose e inutili. Tre per-

sone entrarono. A quanto pare erano presenti il responsabile, un’altra persona importante, e uno degli uomini con le maggiori donazioni. Si sedettero e iniziarono a raccontarci in cosa consisteva e cosa faceva la così detta Fidas. Quest’ultima è un’abbreviazione di: Federazione Italiana Associazione Donatori Sangue, consiste appunto nel donare principalmente sangue. Non riuscivo a smettere di ascoltare, nemmeno io sapevo perché lo stessi facendo, eppure mi piaceva e per la prima volta lo trovavo interessante. Dissero inoltre che il prelievo del sangue non è doloroso, ed è utile anche per noi: ad ogni donazione ti fanno delle visite per accertarsi che tu non abbia malattie; in questo modo hai sempre un controllo della tua salute. È importante prima delle donazioni fare un’abbondante colazione soprattutto a base di liquidi, avere un’età tra i 18 e i 65 anni, pesare almeno 50 kg ed essere in buona salute. Importante è dire anche che la Fidas di Vicenza è una delle più grandi in Italia. Ci fecero guardare poi anche due bellissimi video: uno in particolare mi colpì molto. Questo sottolineava il fatto che essere un donatore è come essere un piccolo supereroe. Ed ecco che dissero la cosa che più mi restò nel cuore: ci spiegarono che è possibile anche fare donazioni di midollo. Queste servono per aiutare le persone che soffrono di leucemia (infatti questa malattia avviene quando il sangue non scorre correttamente nel midollo) e solo una persona su 10000 è compatibile. La leucemia, parola che mai come ora mi sembrava familiare, si poteva battere. Per salvare una qualsiasi persona, per salvare la mamma, sarebbe bastato un semplice ago ed un po’ di buona volontà. Mi scappò un sorriso speranzoso. I volontari ci diedero un quaderno ed un volantino. Fissai quest’ultimo come se fosse oro o chissà cosa. Ora sapevo che la mamma poteva essere salvata, ovviamente non da me, in quanto ero un quattordicenne, ma chissà se qualcuno avrebbe fatto in modo, di non temere che ogni abbraccio che le davo fosse l’ultimo. Solo dopo quell’incontro capii quant’erano importanti le donazioni, solo dopo quell’incontro capii che anche io volevo diventare un supereroe per qualcuno. ●

Giulia Basso nuova presidente della Zona 5

Il Gruppo donatori di sangue della Zona 5 ha recentemente assistito ad un significativo cambio al vertice. Dopo otto anni di dedizione e servizio, Moreno Pento ha deciso di lasciare il ruolo di presidente, passando il testimone a Giulia Basso, una figura già conosciuta e rispettata all’interno dell’Associazione.

Giulia Basso, che ha sempre dimostrato un forte impegno nel promuovere la donazione di sangue e nel sostenere i donatori, è pronta ad affrontare questa nuova sfida. La sua nomina è stata accolta con entusiasmo da tutti i membri del direttivo, che si sono detti pronti a collaborare con la nuova presidente per continuare il prezioso lavoro svolto finora. Con il cambio della Presidenza, anche altre cariche all’interno del Gruppo hanno subito delle variazioni. Moreno Pento, l’ex presidente, assumerà il ruolo di vicepresidente, garantendo così continuità e supporto alla nuova leadership. Ornella Francia è stata nominata segretaria, portando con sé una vasta espe-

rienza organizzativa che sarà fondamentale per la gestione quotidiana del Gruppo. Chiara Trevisan, giovane e dinamica, è stata scelta come rappresentante dei Giovani. Il suo compito sarà quello di avvicinare sempre più giovani alla donazione di sangue, sensibilizzando le nuove generazioni sull’importanza di questo gesto altruistico. Infine, Verusca Masocco ricoprirà il ruolo di tesoriere, assicurando una gestione trasparente ed accurata delle risorse finanziarie. Il nuovo direttivo è già al lavoro, con un forte spirito di collaborazione ed una chiara visione per il futuro. Tutti i membri hanno espresso il loro supporto a Giulia Basso, augurandole un buon lavoro e confermando il loro impegno nel portare avanti la missione del gruppo: salvare vite attraverso la donazione di sangue.

In questo periodo di transizione, il Gruppo donatori di sangue della Zona 5 continua a rappresentare un pilastro fondamentale per la comunità, grazie alla dedizione dei

Vita di gruppo ZONA 5

suoi membri ed alla guida di una leadership capace e motivata. La speranza è che sempre più persone si uniscano a questa causa, contribuendo a garantire una riserva di sangue sicura e disponibile per chi ne ha bisogno.

Con la nuova presidenza di Giulia Basso, il Gruppo guarda al futuro con rinnovata energia e determinazione, pronto a scrivere un nuovo capitolo nella storia della solidarietà e del volontariato. ●

ZONA 5

GRUPPO B OLZANO V ICENTINO – L ISIERA

Chiuso il 2023 con 615 donazioni

di Giulia Basso

Anche quest’anno il nostro Gruppo ha festeggiato i traguardi dei nostri donatori. Un grande risultato per l’Associazione, che ha concluso l’anno 2023 con 615 donazioni, con un rapporto superiore a due donazioni annue per donatore. L’impegno di ciascun volontario è un atto tanto semplice, ma di grande valore, che proviene

nata di festa ci ha portato grandi momenti di gioia, soprattutto vedendo la sala del centro parrocchiale di Lisiera gremita di persone. Tutti a festeggiare i nostri donatori, vivi e defunti, ricordati anche durante la santa messa. Con l’occasione sono stati premiati anche i donatori appartenenti all’Albo d’oro, celebrando l’altruismo, il coraggio e la dedi-

gue più di 100 volte, mostrando grande im pegno. In particolare, riportiamo nella foto la coppia Mirella Rossato e Giuseppe Viola. Per i donatori, sono esempio di amore e di generosità nei confronti del prossimo. Per noi, infatti, l’esigenza di continuare a fornire sangue è prioritaria, perché i malati non possono aspettare. Così siamo nati e così continueremo a rappresentare il valore del dono

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del sangue ed a garantire a chi ha bisogno una risposta, spesso l’unica possibile in un momento in cui tutto appare difficile. Grazie ai nostri donatori e nostri volontari, che garantiscono risultati tangibili e positivi per la nostra comunità. Continueremo a lavorare insieme per promuovere la donazione di sangue, diffondendo consapevolezza e solidarietà. Infine, per noi, un risultato positivo è Flavio Favero che al 30 giugno scorso ha ben 224 donazioni ed è ancora propenso a proseguire. È il testimone perfetto che ha dedicato il suo tempo al dono del sangue. Grazie! ●

51a Marcia del donatore di sangue: un successo nonostante il tempo incerto

Lo scorso 3 marzo si è svolta a Cavazzale la 51a Marcia del donatore di sangue. Nonostante il tempo incerto, l’evento ha registrato una partecipazione entusiastica, con oltre 1500 persone che

hanno deciso di prendere parte a questa importante manifestazione. La marcia, come ogni anno, non solo celebra l’importanza della donazione di sangue, ma rappresenta anche un momento di solidarietà e coesio-

Vita di gruppo ZONA 5

ne sociale per il paese. Un ringraziamento speciale va a tutti gli sponsor che hanno reso possibile l’evento con il loro supporto generoso. La loro collaborazione è stata fondamentale per il successo della manifestazione. Un enorme grazie anche ai numerosi

volontari che, con il loro impegno instancabile, hanno contribuito a garantire che tutto si svolgesse nel migliore dei modi. La loro dedizione è il vero motore di questa iniziativa, e senza di loro niente di tutto ciò sarebbe stato possibile. ●

60° anniversario di Fondazione di Fidas Monticello Conte Otto:

una giornata indimenticabile

A cura della Redazione

Il 19 maggio, Fidas Monticello Conte Otto ha festeggiato il 60° di fondazione con una serie di eventi commemorativi che hanno coinvolto l’intera comunità. La giornata è iniziata con una solenne santa messa a Cavazzale, seguita dalla deposizione di una targa commemorativa al monumento del donatore. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Damiano Ceron, il consigliere Fidas Vicenza

Basso, con tutti gruppi affiliati, la presidente Aido Lucia Fiscato, i gemellati di Fidas Montanaro e Fidas Venezia e numerosi cittadini. Dopo il momento celebrativo al monumento del donatore, la cerimonia è proseguita nella sala Bressan, dove si è tenuta la premiazione dei donatori benemeriti. Il presidente Flavio Corà ha aperto la cerimonia con un discorso sull’ultimo decennio del Gruppo, illustrando

promosse. Il presidente ha sottolineato, inoltre, l’importanza del gesto altruistico della donazione di sangue quale salvavita per numerose persone. Durante la premiazione ai donatori benemeriti, sono stati consegnati anche i diplomi e l’iscrizione all’Albo d’oro a tutti i donatori che hanno superato le 100 donazioni. Un riconoscimento speciale, inoltre, con il gruppo Aido e Admo è stato attribuito a Stefano Corà, che lo scorso ottobre ha donato il midollo osseo, diventando il quarto cittadino del comune a compiere questo gesto eroico.

La giornata si è conclusa con un pranzo sociale al ristorante Molin Vecio di Caldogno, dove i partecipanti hanno condiviso un momento di convivialità e riflessione sull’importanza della donazione di sangue. A nome del presidente Flavio Corà e di tutto il direttivo, un sentito ringraziamento va ai donatori presenti, ai quali questa festa era dedicata. La loro generosità ed il loro impegno continuo sono la vera forza di Fidas Monticello Conte Otto e rappresentano un esempio luminoso di altruismo e solidarietà per tutta la comunità. ●

GRUPPO Q UINTO V ICENTINO

È stato un giugno 2024 intenso per il Gruppo Fidas di Quinto Vicentino

Il 10 ed il 14 giugno, si sono svolti, rispettivamente, l’anniversario di fondazione del Gruppo e la Giornata mondiale del-

Villa Thiene, alla presenza di rappresentanti dell’amministrazione comunale, dei gruppi Aido e Alpini con i quali spesso collaboriamo durante eventi e manifestazioni. Il 14 giugno, inoltre, l’evento è stato preceduto dalla visita guidata degli affreschi di De Mio, aperta a tutti. Un connubio fra cultura ed altruismo, per dimostrare che il dono del sangue è parte fondante e fondamentale della nostra cultura.

Il 15 giugno è stata organizzata la Festa annuale, con la santa messa a Lanzé per ricordare i nostri amici donatori che non ci sono più ed è proseguita con un’alle-

Vita di gruppo ZONA 5

gra cena conviviale durante la quale è stato presentato il nuovo direttivo, sono stati premiati i donatori con le varie benemerenze raggiunte nel 2023 e sono stati omaggiati con l’iscrizione all’Albo d’oro i donatori che hanno raggiunto e superato il prestigioso traguardo delle 100 donazioni. Infine, il 24 giugno sera, alcuni rappresentanti del direttivo hanno organizzato un

incontro con il gruppo Ginnastica Militare, per illustrare il dono del sangue e ricordare quanto sport e solidarietà possano andare di pari passo, senza che una precluda l’altro, anzi, sostenendo il concetto che lo sport aiuta a mantenersi in forma per poter essere donatori forti e vigorosi. Speriamo che nei prossimi mesi le attività possano essere sempre numerose e con buona partecipazione. ●

ZONA 6

Le promesse di donazione non mancano

di Marco Rigon

Icomponenti dei vari Gruppi della Zona sono stati presenti ad alcune serate al centro sportivo e ricreativo Spark al laghetto di Marola, ottenendo buoni risultati in termini di promesse di donazione e ponendo le basi per collaborazioni future. Nella medesima location, in data 11 luglio, il direttivo del Gruppo Fidas di Torri di Quartesolo si è riunito per un consiglio e la chiusura per la pausa estiva. ●

GRUPPO

TORRI DI Q UARTESOLO

Finale del Torneo di calcetto a Lerino

di Cristina Balzarin

Largo allo sport a Lerino di Torri di Quartesolo, dove i vincitori del torneo di calcetto sono stati premiati dal presidente del locale Gruppo Fidas, Marco Rigon, che per l’occasione ha donato delle bandane e gadget Fidas. I giovani protagonisti dell’evento sportivo hanno dimostrato

dando la calura in allegria e promuovendo un sano stile di vita e condivisione. Tra loro, ha ottenuto il premio Fidas per il torneo di calcetto, Andrea Marangoni (foto2), donatore

Sport e Fidas, un tutt’uno che vince sempre

di Cristina Balzarin

Il Gruppo Fidas di Torri di Quarteso lo è stato molto impegnata con gaze bo nel periodo estivo, partecipando a numerosi eventi nelle frazioni di Lerino e Marola, per promuovere e sensibilizzare il dono del sangue. Nel periodo estivo oc corre tenere alta l’attenzione, per questo a Torri di Quartesolo sono stati organizzati diversi tornei estivi. Alla finale del torneo di green volley tenu

Vita di gruppo ZONA 6

tosi il 28 giugno a Marola, il presidente Rigon ha premiato con polo associativa Laura Fanchin ed Andrea Dalla Costa, donatori del Gruppo Fidas di Torri di Quartesolo; altresì premiate con bandane Fidas i vincitori del torneo categorie femminile e misto. ●

ZONA 7

Il filo rosso

A cura della Redazione

Le attività svolte da Fidas Chiuppano, in questo primo semestre del 2024, corrono tutte sul filo rosso della sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Il direttivo ha scelto questo argomento per avvicinare la cittadinanza ed introdurla sui grandi temi della vita, primo fra tutti la diffusione capillare della cultura del dono del sangue. Abbiamo iniziato l’otto marzo con l’installazione della panchina rossa, posizionata in una zona centrale del paese, dirimpetto sia alla Scuola Primaria che alla chiesa. La nostra panchina vuol essere un invito a sedersi e riflettere sulla necessità di rapportarsi con l’altro, senza distinzione di genere, basandoci solo sul rispetto, la comprensione e l’accettazione.

Il secondo passaggio è stato l’organizzazione di una serata tenutasi il 17 maggio all’auditorium di Chiuppano sul tema “Violenza sulle donne”. Per l’occasione abbiamo collaborato con le associazioni Amiche di Anna, Adosalvi Carrè ed Aido Chiuppano e Carrè. Sono intervenuti la dott.ssa Marina Soldà, neuropsicologa, che ha chiarito l’aspetto della “dipendenza affettiva nei rapporti malati”, a seguire è intervenuto la giovanissima dott.ssa Lucia Segalla che ha presentato un breve excursus sull’emancipazione femminile; ha concluso l’avvocato Manuel Pretto presentando “I delitti in ambito familiare”. La dott.ssa Soldà e l’avv. Pretto sono cofondatori dell’associazione “Sentiero” che segue il recupero dei soggetti maltrattanti.

GRUPPO C HIUPPANO

Vita di gruppo ZONA 7

Fuori scaletta è intervenuto il mar. Stella, nuovo comandante della stazione dei Carabinieri di Chiuppano; il maresciallo ha portato esempi tratti dalla sua esperienza quo tidiana ed ha fornito utilissimi consigli sulla gestione del Codice Rosso, legge entrata in vigore il 19 luglio del 2019 e che rafforza la tutela di tutti coloro che subiscono violenza, atti persecutori e maltrattamenti.

Tutti gli interventi sono stati apprezzati dal pubblico presente, che è intervenuto spes so per chiedere ulteriori chiarimenti e porre domande; il dibattito ha concluso la serata con la piena soddisfazione di tutti, organiz zatori e partecipanti. Il filo rosso è giunto al suo capo finale con l’inaugurazione della panchina rossa previ sta per il nove marzo e rimandata fino al 15 giugno causa maltempo; alla presenza delle autorità civili, religiose e militari si è pro ceduto al taglio del nastro ed alla consegna ufficiale della panchina rossa alla comunità chiuppanese, auspicando che contribuisca ad istillare negli animi dei nostri compaesa ni i migliori sentimenti.

È stato un semestre impegnativo, quanto soddisfacente; la nostra associazione è sem pre attiva e si prodiga, nel suo piccolo, di

esserci laddove si parli e si agisca per promuovere il valore inestimabile della vita, del suo rispetto e del suo sostegno. ●

GRUPPO M ARANO V ICENTINO

I Donatori di sangue di Marano rinnovano il loro consiglio direttivo

In quest’anno solare 2024, che ha visto la maggior parte dei Gruppi Fidas della provincia rinnovare le proprie cariche associative, anche quello di Marano Vicentino è stato chiamato ad eleggere i suoi nuovi rappresentanti. Le elezioni hanno fatto da leitmotif di una due giorni intensa, che ha visto il 20 e 21 gennaio il direttivo uscente offrire una grande varietà di intrattenimenti alla cittadinanza.

La sera di sabato 20 gennaio è stata caratterizzata dalla forte partecipazione in Auditorium Comunale al concerto tematico “Lei” di Monica Bassi e Massimo Santacatterina, artisti vicentini che hanno voluto mettere in risalto attraverso la musica il ruolo della donna nella società di ieri e di oggi.

All’interno del fine settimana, non è mancato il tempo per rendere omaggio a quei donatori che oggi sono defunti (parecchi volti, per un Gruppo che nel 2026 festeggerà i 60 anni di storia): una sfilata sino al Monumento al Donatore, situato in Via Marconi di fronte alla Biblioteca, con un omaggio floreale e la benedizione del parroco Fabio Balzarin.

Presenti alle varie fasi della manifestazione anche i rappresentanti dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Marco Guzzonato, ed una delegazione degli altri Gruppi Fidas del territorio e delle associazioni di volontariato attive in paese.

Le elezioni, che hanno visto mettersi a disposizione numerosi candidati, hanno premiato i 15 che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze. Questi, poi, si sono radunati per dividersi le cariche sulla base di elezioni interne di secondo livello.

Il nuovo presidente del Gruppo, per il quadriennio 2024-2028, è Maurizio Cavedon, già vicepresidente dal 2021.

Si approfitta del cambio della guardia per

ringraziare Bruno Chemello, presidente per otto anni, ma in prima linea nel processo di sensibilizzazione alla donazione da oltre tre decenni.

Gli altri consiglieri, che si sono suddivisi sulla base delle attitudini personali e professionali le altre cariche, sono Maria Cristina Berlato, Annerino Franzan, Giulia Gualtiero, Federico Gasparin, Antonio Salbego Lori, Greta Silvestri, Sante Giovanni Cavedon, Pietro Bertuzzo, Flavio Fabris, Sergio Zaltron, Bruno Chemello, Roberto Melotto, Giovanni Doppio ed Antonio Gasparin. Anche altri due candidati non eletti, Battista Gualtiero e Mariano Pio Zambon, hanno dato disponibilità a collaborare con il Gruppo, partecipando alle riunioni e prestando a loro volta la propria attività di volontari.

Emerge con rilevanza la presenza in direttivo di vari elementi under 30 o poco superiori come età, in alcuni casi già rodati, in quanto da tempo coinvolti nelle attività di Fidas. Risulta piacevole vedere come ci siano buoni presupposti per un ricambio generazionale energico e continuo, quando molte associazioni stanno purtroppo soffrendo per questo problema endemico. Una commistione di esperienza ed aria nuova, chiamata sin da subito a proseguire il duro lavoro svolto dal direttivo uscente, allo scopo di avvicina-

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re attraverso pubblicità diretta ed iniziative ludiche e culturali quanti più possibile alla lodevole arte del dono. Noi stessi non possiamo esimerci da questo appello, poiché chi

compie un gesto per salvare un altro simile salva il mondo intero.

Coralmente, la comunità Maranese augura loro un proficuo lavoro da qui al 2028. ●

GRUPPO SARCEDO

Diego Cogo eletto presidente del Gruppo

A cura della Redazione

Le attività del Gruppo sono riprese dal tutto dopo il triste stop dovuto alla ormai lontana pandemia e siamo tornati ai nostri normali incontri mensili. Abbiamo già effettuato quello che è il nostro incontro più importante, il pranzo sociale, che si è svolto il 4 febbraio scorso. Con l’occasione

è stato rinnovato il direttivo: il nuovo presidente, e questo ci riempie di grandissima gioia, è il giovane Diego Cogo, che con entusiasmo ha accettato l’incarico: è entrato da poco anche il neo laureato Edoardo Pigato, che di fatto ha aumentato la percentuale di giovani, che porteranno energia nuova e nuove idee.

Salutiamo e ringraziamo il “vecchia” presidente Maurizio Rossetto, che forte della sua esperienza, ha avuto un nuovo incarico nella Fidas provinciale, ma

che è sempre con noi come consigliere. Siamo sempre a disposizione per informazioni su tutto quello che riguarda la donazione di sangue per uno scambio di opinioni, per ascoltare i vostri suggerimenti o per un semplice saluto. ●

I nostri recapiti sono: 340.1452366 sarcedo@fidasvicenza.com Facebook: @fidassarcedo

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GRUPPO M AROSTICA

Rinnovato il direttivo del Gruppo Fidas di Marostica

di Renato Crestani

Domenica 25 febbraio è stato rinnovato il direttivo del Gruppo Fidas di Marostica, appartenente alla Zona 8 di Fidas Vicenza. Alla Presidenza, in segno di continuità e per dare seguito alle attività svolte negli ultimi anni, è stata confermata la fiducia al presidente Giovanni Cabrio, che è affiancato e supportato dal direttivo composto da: Vincenzo Cisotto (vicepresidente), Xenia Caron (tesoriere), Maria Rosa Spagnolini (segretario), dai consiglieri: Renato Crestani, Andrea Galvan, Lucia Lunardon, Giuseppina Munari, Pompeo Muraro, Valentino Parise, Stefano Perozzo, Giovanni Zanin, Esterina Viero, dal rappresentante di

Zona Luigi Vivian e dal rappresentante dei Giovani per la zona Alessandro Girardi. ●

GRUPPO C HIAMPO

Chiampo diventa Città del Dono nella nuova Piazza del Donatore

di Francesco Maporti

Domenica 14 aprile 2024, in occasione dell’inaugurazione della Piazza del Donatore, nell’area dell’ex cinema parrocchiale, Chiampo è diventata “Città del Dono”, con l’intesa delle tre associazioni coinvolte nel volontariato per il dono gratuito di sangue, organi e tessuti: la convenzione

prevede la collaborazione tra Fidas, Aido ed Admo, affiancate nella missione di raccogliere nuove adesioni anche dall’amministrazione comunale che rilascerà, tramite l’ufficio anagrafe ai cittadini che faranno richiesta di documenti, il materiale informativo con tutti i contatti per diventare volontari del dono.

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Vita di gruppo ZONA 9

Dopo la firma da parte dei tre presidenti (Sergio Dalla Barba per il Gruppo Fidas di Chiampo), alla presenza delle autorità civili, religiose e militari, del parroco don Lorenzo Zaupa e del dott. Achille Di Falco, direttore dei Servizi sociosanitari dell’Ulss 8 Berica, il sindaco Filippo Negro ha svelato la targa della nuova piazza, posta vicino al monumento ai donatori di sangue realizzato in marmo fior di pesco e donato nel 2017 dalla ditta Margraf, ricollocato dalla sua sede originale in Piazza Zanella.

Al taglio del nastro hanno partecipato anche i vincitori provinciali del concorso “A Scuola di Dono”, gli alunni delle classi prime e quinte della scuola primaria “Don Giovanni Bosco” del plesso Portinari di Chiampo, che hanno presentato alla cittadinanza il loro progetto di idee per sensibilizzare gli adulti alla donazione del sangue.

La cerimonia si è conclusa con la consegna, da parte dell’amministrazione comunale, di una piantina di ulivo ai nuovi nati nel 2023, quale auspicio per una comunità aperta alla vita e che possa far fiorire il dono anche in futuro. ●

“A scuola di Dono”: gli alunni chiampesi primi in provincia

Mercoledì 3 aprile 2024, nella palestra della scuola primaria “San Giovanni Bosco” del plesso dei Portinari di Chiampo, si è svolta la premiazione delle classi prime e quinte che hanno vinto il concorso “A Scuola di Dono”, promosso dalla Fidas nazionale, dopo essersi classificate prime a livello provinciale. Alla premiazione erano presenti il sindaco di Chiampo Filippo Negro, il presidente del Gruppo di Chiampo Sergio Dalla Barba ed il tesoriere provincia di Fidas Vicenza Sergio Severi, la dirigente scolastica e, con grande gioia, anche genitori e nonni degli alunni. Alcuni allievi di classe quinta ed alcuni di classe prima hanno presentato le fasi del progetto che hanno portato alla realizzazione di un cortometraggio: “Per iniziare, noi alunni di quinta ci siamo documentati sui libri e alla Lim con ricerche e studi sull’apparato circolatorio per capire meglio l’argomento, poi abbiamo costruito un grande aereo rosso con 17 oblò, dove i bambini di prima hanno disegnato il loro autoritratto approfondito. Insieme all’aereo abbiamo scelto di realizzare anche delle mongolfiere, un altro mezzo di trasporto pensato per fare volare velocemente il nostro messaggio. Abbiamo approfondito lo studio sui solidi per costruire i cesti delle mongolfiere e il carrello dell’aereo, dove sono stati raccolti tutti i disegni e i messaggi realizzati dai bambini di prima e che sono stati poi donati a noi di quinta. Questi messaggi sono stati rielaborati da noi di quinta e restituiti sotto forma di ricerche, elaborati e interviste usando le mongolfiere”. ●

GRUPPO MONTEBELLO – Z ERMEGHEDO

La prima donazione non si scorda mai

di Beatrice Vezzaro

Donare il sangue è un atto di generosità e solidarietà che può fare la differenza, tra la vita e la morte, per molte persone. Ogni donazione rappresenta una speranza per chi ne ha bisogno, e sapere di far parte di questa grande Associazione è ragione di orgoglio.

“Far parte di un Gruppo come Fidas Montebello-Zermeghedo – ha riconosciuto la giovane Alice, premiata in occasione dell’evento provinciale “La prima donazione non si scorda mai” - amplifica questo sentimento di appartenenza e comunità. È stata una celebrazione non solo di singoli donatori, ma anche dello spirito di collaborazione e del senso di responsabilità verso la comunità”. ●

Tra

visele e olivari

di Beatrice Vezzaro

Con più di 8500 partecipanti alla manifestazione, anche quest’anno “Tra visele e olivari” si è rivelata un successo. Ancor più importante essendo il giorno delle Sante Palme. Un sacchettino di olivo fatto dai nostri volontari, che ringrazio del tempo e disponibilità dedicati al nostro Gruppo di donatori, benedetto dal parroco don Guido e consegnato a chi ci ha visitato per ricordare anche questa importante ricorrenza che porta alla Pasqua.

Un grazie a Graziano, del gruppo podistico ed a tutto lo staff che sono gli organizzatori della marcia “Tra visele e olivari” ed a tutti i volontari che lavorano con entusiasmo.

Vita di gruppo ZONA 9

castello, venuti anche da paesi lontani, e che

zione per la buona riuscita della manifestazione, offrendo quello che possiamo e dando al dono del sangue la massima visibilità per far sì che chi è in buona salute diventi uno di

GRUPPO NOGAROLE V ICENTINO

Nogarole Vicentino diventa

città del dono

Essere una città aperta vuol dire anche dimostrare attenzione e sensibilità rispetto al dono, tanto più quando a stimolarlo sono proprio le Associazioni che hanno nel cuore questa mission.

È il caso di Nogarole Vicentino, che proprio nei giorni scorsi è diventata Città del dono, grazie all’attivismo congiunto di Fidas, Admo ed Aido che, in stretta collaborazione con il Comune, l’Ulss 8 Berica e la Regione Veneta, sono riuscite a dar seguito a questo sogno.

I 1200 cittadini del Comune dell’Ovest Vicentino saranno così i protagonisti di un’intensa, quanto appassionata, campagna di sensibilizzazione al dono. Un lavoro che si spera possa essere replicato anche da altri territori.

“Nogarole “Città del Dono” è un progetto di cittadinanza responsabile che, come amministrazione comunale, abbiamo sposato con entusiasmo, primi tra i Comuni della Valle del Chiampo, in collaborazione con i nostri Gruppi donatori Nogarole. I donatori sono tanti, ma non bastano mai. Con questa iniziativa – spiega il sindaco Romina Bauce – il Comune diventa parte attiva nel raccogliere nuove, preziose adesioni: presso l’Ufficio Anagrafe in municipio sarà finalmente pos-

sibile diventare Donatori di sangue, midollo osseo, organi, tessuti e cellule.

Il momento del rilascio o del rinnovo di un documento sarà l’occasione per poter avere i riferimenti delle associazioni Fidas, Aido e Admo a cui rivolgersi per avere informazioni e poter fare una scelta consapevole”. In tal senso un ringraziamento va al consigliere comunale Erica Mastrotto, che ha gestito gli aspetti burocratici del progetto, nonché al direttore dei servizi sociali dell’Ulss 8 Berica, Achille De Falco.

Davide Rosa, presidente del Gruppo Fidas di Nogarole Vicentino e Domenico Dal Molin, presidente di Aido Nogarole, sono entusiasti del risultato raggiunto e, unitamente alla presidente di Admo Veneto, Mara Rosolen, ringraziano il direttore dei servizi sociali dell’Ulss 8 Berica, Achille Di Falco, il sindaco di Nogarole Vicentino, Romina Bauce, il consigliere Erica Mastrotto e tutta l’’amministrazione comunale, nonché, la Regione Veneto con l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin e, in particolare, Giovanni Spitale, ideatore e promotore del Progetto, che con passione, amore ed impegno porta la voce del dono alla cittadinanza, ogni giorno. ●

GRUPPO SAN P IETRO M USSOLINO

9a camminata “sentiero delle api”

A cura della Redazione

Nella giornata dedicata al meraviglioso mondo delle api, il Gruppo Fidas San Pietro Mussolino non ha mancato di essere presente, con punto ristoro, per accogliere chi si è avventurato nei sentieri del paese in occasione della nona edizione del “Sentiero delle api”.

Alla vita sociale del nostro paese siamo sempre presenti, per far conoscere l’importanza del dono di sangue plasma o piastrine, accogliendo tutti con un bel sorriso e dando informazioni a chi dimostra curiosità ed interesse nel diventare un futuro donatore.

Come le api ci donano il loro nettare, dolce e meraviglioso, così noi donatori doniamo

il nostro sangue a beneficio dei meno fortunati. ●

ZONA 10

GRUPPO S OSSANO

Riflettori puntati sulle nuove giovani leve

A cura della Redazione

Lo scorso febbraio è stato rinnovato il direttivo del Gruppo Fidas di Sossano, con votazioni ospitate in Villa Gazzetta, che hanno visto la riconferma alla Presidenza di Manuele Cenci, affiancato dal vice Paolo Ferrari, dal segretario Silvano Tagliaferro, dal tesoriere Filippo Mattiolo, dal rappresentante di Zona Gabriele Casarin e dai consiglieri Enrico Giacometti e Nicoletta Negro.

Vita di gruppo ZONA 10

Lasciano il direttivo Sergio Targon e la moglie Olimpia Casarin, storici donatori impegnatisi per oltre 50 anni ed inseriti nell’Albo d’oro di Fidas Vicenza avendo raggiunto in due le 338 donazioni. “Due esempi di dedizione ed impegno nel promuovere l’attività della Fidas, cui va il nostro profondo ringraziamento” sottolinea Manuele Cenci avendo come obbiettivo più donatori giovani in questo Gruppo, che annovera circa 300 soci attivi. ●

Il lavoro di squadra premia sempre

A cura della Redazione

Domenica 24 marzo il Gruppo ha partecipato con entusiasmo alla Marcia Visele e Olivari, presidiando il primo ristoro. I membri del Gruppo hanno accolto i marciatori con sorrisi e spuntini, creando un’atmosfera di calorosa ospitalità.

La loro presenza ha permesso di sensibilizzare i partecipanti sull’importanza della donazione di sangue e di rafforzare il senso di comunità. Questa esperienza ha dimostrato ancora una volta l’impegno del Gruppo nel fare la differenza nella vita degli altri attraverso gesti semplici, ma significativi. Vi aspettiamo l’anno prossimo.

Il Gruppo anche quest’anno ha organizzato l’Eco Fidas, una giornata ecologica per ripu lire le strade di Gambellara e Sorio. Volontari

di tutte le età, inclusi bambini e famiglie, si sono uniti per raccogliere rifiuti e migliorare l’ambiente locale. Armati di guanti e sacchetti, i piccoli ecologisti ed i loro genitori hanno lavorato con entusiasmo, imparando l’importanza della cura dell’ambiente. L’atmosfera era allegra e collaborativa ed il risultato finale, con numerosi sacchi pieni di rifiuti raccolti, ha dimostrato il grande impegno di tutti.

Grazie alle famiglie coinvolte per aver reso questa giornata un successo ed aver dimostrato quanto sia prezioso l’impegno colletti-

GRUPPO GAMBELLARA

GRUPPO L ONIGO

Caterina Becce alla sua prima esperienza di donatrice

di Giuseppe Romeres

Nel 2004 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha proclamato il 14 giugno la “Giornata Mondiale del Donatore di Sangue”. Perché il 14 giugno? Perché è il giorno di nascita del biologo austriaco Karl Ernest Landsteiner (Baden, 14 giugno 1868 – New York, 26 giugno 1943) scopritore dei gruppi sanguigni e co-scopritore del fattore Rh. Il 14 giugno 2024, nella Loggia del Capitaniato in Piazza dei Signori a Vicenza, è stata celebrata la ventesima Giornata Mondiale

del Donatore di Sangue. La leonicena Caterina Becce, accompagnata da alcuni componenti del Gruppo Fidas di Lonigo e della Zona 11, ha partecipato alla premiazione dei giovani che hanno donato per la prima volta nel 2023.

Nel corso della manifestazione, gli organizzatori hanno ringraziato i donatori e le donatrici per l’importante gesto di generosità che accende la cultura del dono e permette di salvare milioni di vite ogni anno. ●

GRUPPO M ELEDO

Grande attenzione rivolta ai giovani con il nuovo direttivo

A cura della Redazione

Il 14 gennaio scorso si sono svolte le elezioni per il rinnovo del direttivo Fidas di Meledo - Zona 11, il cui risultato ha visto un rinnovamento con nuove forze dalle molteplici competenze. Il “mitico Gianni”, già presidente per tre mandati, è stato avvicendato da Lucio Magnani, presente nel precedente direttivo, quindi con esperienza e conoscenze assodate.

Gianni Malopri è rimasto nel gruppo per arricchire con la sua professionalità ed empatia le nuove leve. Il nuovo presidente Lucio Magnani ha subito intuito le potenzialità dei vari membri indirizzandole verso la loro naturale destinazione. Ha esordito alla prima riunione di Gruppo dicendo che: “non siamo dei singoli, ma le varie attività sono svolte da tutti, ognuno con le sue capacità e le sue forze, facendo del suo contributo par-

te di arricchimento e di unione per tutto il gruppo”.

I componenti del nuovo direttivo sono così risultati: Massimo Massignan già presente da anni nel gruppo ed ora vicepresidente, Ivano Tregnaghi che viene mantenuto nel ruolo di tesoriere, Annarita Rondon segretaria, Luca Molon rappresentante Giovani di Zona, Lorenza Chiarello rappresentante di zona. I membri del direttivo sono risultati diciannove ognuno dei quali ricco di entusiasmo e di voglia di fare con una nota positiva che ha visto l’entrata più decisiva del genere femminile. La mente vivace di Lucio unita all’esperienza di Gianni si sono coalizzate nel formulare nuove iniziative.

La prima decisione affrontata è stato l’acquisto di un PC per tenere aggiornata la contabilità e le varie esperienze di Gruppo,

Vita di gruppo ZONA 11

la seconda e non meno importante iniziativa è stata quella di pensare alla formazione di un pubblico giovanile, avvalendosi dell’esperienza di una ex maestra elementare organizzando visite alle scuole con i volontari del centro trasfusionale di Lonigo. Inoltre, per la giornata del donatore, il 14 giugno scorso, è stata illuminata la chiesa di Sarego e nella stessa serata abbiamo accompagnato un giovane rappresentante per l’evento svoltasi a Vicenza dal nome

“la prima donazione non si scorda mai”, molte altre idee ed iniziative sono work in progress ed altre sono in via di attivazione. Dimenticavo la presenza del rappresentante giovani al gazebo di Vicenza per fare onore all’adunata generale degli alpini svoltasi lo scorso maggio. Quindi un arrivederci alla prossima pubblicazione del Pellicano per un aggiornamento delle attività del gruppo Fidas Meledo. Questa è solo la prima puntata! ●

www.fidasvicenza.com

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