Fattore campo
Con il termine “fattore campo” si indica la condizione per cui una squadra che gioca nel proprio impianto e davanti ai propri tifosi si trova in uno stato psicofisico di vantaggio rispetto ai giocatori ospiti. La rivista Sports Illustrated ha inserito, oltre al vantaggio dell’incoraggiamento dei tifosi e ai fattori di stress, l’influsso su giudici e arbitri dei tifosi tra le cause che avvantaggerebbero le squadre di casa. Stando così le cose non servirebbero analisi psicologiche profonde o studi tecnici per asserire che il diverso andamento della Sampdoria in casa e in trasferta quest’anno è dato da un solo fattore: i suoi tifosi. Giornali e tifosi hanno dato le motivazioni più varie cercando di giustificare una situazione che appare inspiegabile, ma basta scavare nella storia di uno sport come il calcio per capire che i tifosi non sono solo spettatori, non rappresentano solo la cornice di una partita, ma sono anima e benzina che alimentano i motori di una squadra. La repressione sempre più imperante nel calcio italiano ha assunto la politica di allontanare i tifosi più caldi dagli stadi italiani, imponendo tessere anacronistiche e fuori dalle idee del calcio europeo e mondiale, divisioni tra i settori che dovrebbero unire chi ama gli stessi colori e questo ogni domenica ci priva di qualcosa di meraviglioso. Pensate al derby Roma-Lazio che si è giocato oggi senza l’apporto delle due curve che protestano contro la settorizzazione degli stadi e vi sarà facile visualizzare uno scenario deprimente