I Fieri Fossato danno il benvenuto ad Alice figlia di uno dei Nostri fondatori. Tanti auguri ad Alessio ed Eleonora. Il direttivo
BIGLIETTI VINCENTI DELLA LOTTERIA DI NATALE: 1) 2) 3) 4) 5)
N. 105 navigatore satellitare N. 321 IPOD N. 426 cesto natalizio N. 337 felpa Fieri Fossato N. 240 t-shirt Fieri Fossato
Vogliamo dedicare questo spazio per salutare i fratelli veronesi (incontrati nella trasferta di Sesto S.G.) e i fratelli ternani con i quali siamo costantemente in contatto. IN OCCASIONE DELL’INCONTRO DEL 3/2/2008 ORE 15:00 Lazio — SAMPDORIA I FIERI FOSSATO ORGANIZZANO LA TRASFERTA A ROMA PER CHI FOSSE INTERESSATO RIVOLGERSI AL NUMERO: 3480573437 “SULLA NAVE SU MILLE AUTOSTRADE”
SIAMO L’ARMATA BLUCERCHIATA
GIUSTIZIA PER GABRIELE Con il cuore e con la voce! Tutti noi che, da più o meno tempo, occupiamo la Gradinata Sud siamo stati attirati da qualcosa di speciale. Essere sampdoriani è qualcosa che ci è nato dentro da subito, qualcuno ha seguito la fede del padre, qualcun altro è andato addirittura contro la fede del padre (a volte i miracoli accadono), molti si sono semplicemente innamorati di “quei colori magici”, ma l’essere Sampdoriani non ci obbliga ad andare per forza in Gradinata Sud, tanti vanno da sempre nei distinti, in tribuna o in gradinata nord; quello che ci porta nella magica Sud è il fascino che questa Gradinata suscita da sempre in chiunque la veda. Purtroppo le mille coreografie del passato che campeggiano nelle sedi dei club e nelle camere di tutti noi, almeno per ora, non potranno avere un seguito perché la vile repressione che da tempo ci perseguita ha portato via anche questo. L’unica cosa che non sono riusciti a toglierci è la voce e questo non è poco. La potenza vocale della Sud è sempre stata esemplare e più di una volta è risultata determinante per i risultati della squadra. Anche questo ci rende orgogliosi di farne parte. Chi ha un po’ di memoria o non è così giovane da non averlo vissuto, ricorderà un Sampdoria- Brescia di qualche anno fa, nel quale la nostra squadra si trovava in svantaggio. Come è facile immaginare il morale di tutti era a terra e la sfiducia iniziava a serpeggiare nella sud. Tutto si sbloccò grazie all’intervento di alcuni capi storici della Gradinata che rispolverarono un vecchio canto degli Ultras Tito che ancora oggi cantiamo in alcune occasioni (avete presente “se ci sarà la luna, ci porterà fortuna, forse si vincerà”), il risultato fu esplosivo! La squadra vinse l’incontro giocando con una grinta mai vista e sospinta dal grido incessante di tutta la Sud (va sottolineato tutta perché nessuno ha smesso di cantare fino al fischio finale ed oltre) che fu citata ed elogiata dalla società e dai giocatori, i quali ammisero di aver trovato la forza grazie all’incitamento dei tifosi. Vi raccontiamo tutto questo perché, nostro malgrado, ultimamente abbiamo notato che troppa gente invece di cantare rimane impassibile o peggio passa il tempo a lamentarsi di un passaggio sbagliato o di un tiro impreciso. Il dovere e l’onore di chi viene in Gradinata Sud è quello di cantare dal primo al novantesimo minuto più recupero. Non ci sono scuse, non si può dire: “io non canto perché la squadra non gioca bene” o perché non ottiene i risultati che noi vorremmo. Siamo nella Sud per far dare ai ragazzi che in campo portano la Nostra Maglia tutto quello che possono e spingerli fino alla fine della partita. Il fatto che ormai l’attaccamento alla maglia sia una cosa solo dei tifosi, perché i calciatori sono sempre più attratti da questioni personali legate ai guadagni, non è una scusa. La Sud deve cantare tutta e senza esclusioni. Chi non la pensa così, chi vive la Gradinata come una moda o pensa di venire nella Sud con lo stesso spirito di quelli che stanno cagati davanti alla televisione ad ingrassare i signori delle pay tv è gentilmente pregato di tirar fuori le palle ed essere degno del nostro passato. Noi abbiamo una leggenda da portare avanti.
23/12/07 BADIA ALPINO ORE 02:00 Torniamo dalla trasferta di Roma e come già deciso prima di partire ci fermiamo in QUELL’AUTOGRILL. Scendiamo dal pullman, e di fronte scorgiamo una montagna di sciarpe di molte tifoserie.Non ci fermiamo subito davanti a quel “monumento” ma ci posizioniamo in quello che ci sembra il rettangolo in cui si trovava l’automobile. Con gli occhi rivolti verso l’altra carreggiata … Rimaniamo sbalorditi!!! Tra la moltitudine di simboli notiamo la maglietta che, una settimana dopo quella inconcepibile morte, avevamo lasciato per rispetto in suo ricordo. Dopo alcuni istanti ci volgiamo verso il cumulo di sciarpe e vediamo i colori e le scritte di tantissimi tifosi. Di fronte a quelle testimonianze di affetto pensiamo a quanta gente, in Italia e non solo, prova quello che proviamo noi ma soprattutto quanta gente chiede giustizia. Noi i nostri errori li paghiamo a caro prezzo, sul posto di lavoro, allo stadio e nella vita di tutti i giorni. Di certo non veniamo trasferiti in un ufficio!!!! Dopo qualche istante di dolorosa riflessione ritorniamo sul pullman e, solo in quel momento ci rendiamo conto che stava piovendo. Ci guardiamo stupiti e ci accorgiamo che la pioggia ci era scivolata addosso come la morte di Gabriele è scivolata addosso a chi ha voluto dimenticare. La tv e i giornali hanno esaurito gli argomenti. I tanti opinionisti improvvisati che ogni domenica si scagliano contro i tifosi si sono presi una vacanza; intanto cosa avrebbero potuto dire? I loro vuoti argomenti non avrebbero mai potuto spiegare quello che di orribile è accaduto domenica 11 novembre 2007. Più passa il tempo e più pensiamo che ciò che è successo non vada dimenticato. NON DEVE SUCCEDERE E NON SUCCEDERA’