Anno 2 fanza 4

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Sabato 8 novembre 2008. Partenza al mattino presto con destinazione Sesto San Giovanni. Strana destinazione per tre tifosi blucerchiati! La realtà è che, a Sesto, gioca l’Hellas Verona e il rapporto di fraternità inscindibile che ci lega ai butei porta i tre ragazzi a scegliere di passare il proprio sabato al fianco dei fratelli veronesi. Il viaggio è uguale a tante trasferte: birra e risate, ma in più questa volta c’è la grande gioia di poter rivedere gli amici gialloblu, anche se in uno stadio assolutamente non alla loro altezza. Giunti a Sesto i ragazzi ci accolgono calorosamente ed entriamo allo stadio per sostenere i Gialloblu. Abbiamo con noi alcune bandiere blucerchiate e le sventoliamo cantando insieme alla curva per sostenere un Verona inizialmente non impeccabile. Nonostante il risultato di 2 a 0 per la Pro Sesto la curva dell’Hellas non molla mai e sostiene i propri ragazzi con forza; noi, insieme a loro, continuiamo a cantare e in breve il Verona riesce a pareggiare riportando l’entusiasmo nel settore ospiti. Mentre assistiamo alla partita, sentiamo che, improvvisamente, dal cuore del settore ospiti parte un boato: Doria, doria……………. In tutti noi scatta un’emozione fortissima, ancora una volta un’amicizia dal valore inestimabile ha avuto il proprio suggello. Peccato, ripetiamo, che la cornice dello stadio di Sesto non fosse consona al blasone del grande Hellas. Fate presto Butei, vi rivogliamo in A! IN OCCASIONE DEGLI INCONTRI DEL 30/11/2008 E DEL 03/12/08 Cagliari - Sampdoria e Standard Liegi - Sampdoria I FIERI FOSSATO ORGANIZZANO LE TRASFERTE di Cagliari in traghetto + Pullman e di Liegi in pullman PER CHI FOSSE INTERESSATO RIVOLGERSI AL NUMERO: 348-0573437

“SULLA NAVE SU MILLE AUTOSTRADE”

11/11/2007 – 11/11/2008 CHI DIMENTICA E’ COMPLICE! E’ passato più di un anno da quella, purtroppo, ormai famosa domenica. Gabriele Sandri da più di un anno ci ha lasciati ma il suo ricordo è ancora vivo nella mente delle persone che vogliono e chiedono giustizia per l’assassinio di un ragazzo che, come tanti altri, la domenica era in viaggio per seguire in trasferta la sua squadra del cuore. Ci dispiace dirlo ma dopo un anno chi ha ucciso in un modo così barbaro Gabbo è ancora in libertà e chissà perché nessuno ha mai avuto la possibilità di vedere in faccia o almeno in foto l’uomo che nel giorno precedente alla prima udienza ha clamorosamente deciso di chiedere umilmente scusa alla famiglia Sandri per il proprio ignobile gesto. Purtroppo non possiamo passare ai dettagli sul processo perché la difesa ha subito trovato dei cavilli per far si che il processo fosse rimandato a gennaio e che la luce, o meglio, la verità su quello che successe a Badia al pino con relative condanne fosse spostato all’anno nuovo. Inoltre, verrebbe da chiedere un ulteriore chiarimento al Dottor Manganelli: come mai l’agente Spaccarotella non è stato sospeso dal servizio ma è stato mandato prima a lavorare alla polfer di Firenze e poi, da pochissimo tempo, al reparto logistico di Firenze? Si signori avete letto bene: alla polfer di Firenze. Ogni ulteriore commento è superfluo. Oggi però, quello che ci sta più a cuore è far sapere a tutti che finché non ci sarà Giustizia per Gabriele noi continueremo a par-


larne, perché chi ha sbagliato paghi, fatto che forse ultimamente è realtà solo per gli Ultras. Speriamo che dal processo previsto per Gennaio 2009 non escano ulteriori menzogne per infangare la persona di un ragazzo UCCISO A COLPI DI PISTOLA DA UN AGENTE DI POLIZIA. Noi, come molti altri, chiediamo che la giustizia faccia il suo corso e per far si che questo accada c’è solo bisogno di: GIUSTIZA PER GABRIELE!!!! p.s.: Anche se non è una cosa che facciamo spesso vi consigliamo di leggere il libro11 novembre 2007: l’uccisione di Gabriele Sandri una giornata buia della repubblica, edito da Sovera Edizioni. Tratto dal sito www.gabrielesandri.it: E’ importante sottolineare che il testo è stato autorizzato dalla famiglia Sandri, patrocinato dal Comune di Roma e che parte del ricavato contribuirà fattivamente alle attività della Fondazione Gabriele Sandri (lo scopo del libro non è commerciale, bensì di GIUSTIZIA, VERITA’ e raccolta fondi per far crescere la fondazione che porta il nome di Gabbo).

Libertè pour Santos! La repressione è globalizzata! Ormai è un dato di fatto. Da più di 40 giorni Santos il lanciacori della curva del Marsiglia vive in una prigione spagnola per il solo fatto di aver difeso il proprio striscione. Il tutto avviene senza lo straccio di una prova e soprattutto a fronte di una dettagliata documentazione video, visionabile da tutti su you tube, che testimonia le violenze immotivate compiute dalla polizia spagnola nei confronti dei tifosi dell’O.M..

Il fatto è talmente grave da non lasciare insensibile l’opinione pubblica di tutto il mondo; in tanti, non solo Ultras, hanno espresso la propria disapprovazione nei confronti di un provvedimento che non ha alcuna ragione di essere. Senza un processo e per sole ragioni cautelari non si può trattenere una persona lontana dai propri affetti e soprattutto dal proprio paese per un tempo così lungo. La verità è che le autorità spagnole vogliono celare al mondo l’atteggiamento inqualificabile della polizia, utilizzando la figura di Santos come capro espiatorio. Santos è un amico dei nostri colori e comunque è un ragazzo come noi punito solo per la propria fede, per questo non dobbiamo fargli mancare il nostro sostegno. Chi volesse scrivere a Santos può farlo al seguente indirizzo: MIRASIERRA VELARDO SANTOS Centro penitenciario Madrid VII Modulo 4 paraje del charillo 28595 Estremera (Madrid) ESPANA. Una lettera non lo farà sentire a casa ma sicuramente lo aiuterà a non mollare e a non sentirsi solo. Ulteriori informazioni sulla vicenda possono essere reperite nei siti internet degli Ultras Tito (www.ultrastito.it), dei San Fruttuoso (www.sanfruttuoso1987.it) e del Commando Ultrà 84 di Marsiglia (www.commandoultrà84.com). Come dicono nel sito dei marsigliesi, alla curva manca il proprio polmone, non smettiamo di lottare per Santos.


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