Allo stesso modo viene discriminato chi ha già scontato la propria pena e si vede negare un diritto senza alcuna ragione. IN UNO STATO CIVILE una volta scontata la propria pena,si ritorna ad essere liberi cittadini…ma non secondo il Ministro Maroni. La carta del tifoso renderà di fatto impossibile o comunque estremamente difficile l’accesso allo stadio di tifosi occasionali,che decidono solo all ultimo di recarsi allo stadio; come farà secondo voi un padre di famiglia a portare i suoi figli allo stadio????? ve lo spieghiamo noi: dovrà inoltrare richiesta alla società, che girerà la richiesta alla questura, che deciderà se il signor pincopallino ha i requisiti per andare allo stadio, a quel punto darà (o no) il via liberà alla società che rilascerà la carta del tifoso al buon padre di famiglia etc etc..........RISULTATO??????? il padre di famiglia si e' rotto il cazzo di aspettare e ha deciso che non porterà i figlioletti allo stadio!!!!!!!!!!! Questo è il loro modo di riportare le famiglie allo stadio!!!!!!!!!!!!!!!! Purtroppo, come saprete, la tessera del tifoso è un provvedimento che ha subito una forte spinta da parte del ministro proponente e probabilmente, a meno di miracoli, già a gennaio entrerà in vigore determinando, di fatto, la fine degli ultimi residui di quel calcio che amavamo e che non ci sarà più. Detto questo è evidente che fino all’ultimo, TUTTI, avremo l’obbligo di continuare a lottare sostenendo le nostre ragioni contro i loro abusi, i nostri diritti contro i loro sporchi interessi. NO ALLA CARTA DEL TIFOSO!! NO ALL’ ART. 9
TESSERAMENTO FIERI FOSSATO 2009/2010 I Fieri Fossato entrano nel loro undicesimo anno di vita, con un nuovo tesseramento, nuove trasferte da affrontare e nuove iniziative. Il nostro ferreo intento è quello di aggiungere ancora tanti anni alla nostra storia, nonostante la repressione e con il consueto obiettivo…
Sosteniamo la Sampdoria! In occasione della partita Atalanta-Sampdoria del 13 settembre (salvo anticipi) i Fieri Fossato organizzeranno la trasferta in pullman. Chi volesse prenotare può chiamare il numero 3480573437 oppure recarsi presso il nostro club nei giorni di martedì e giovedì (dopo le 20).
“SULLA NAVE SU MILLE AUTOSTRADE”
AVANTI … NONOSTANTE TUTTO! L’inizio della nuova stagione calcistica è sempre stato un preludio del ritorno alle grandi emozioni, alle grandi speranze e a tutto quello di bello e appassionante che per noi è il calcio. Dopo il sonno estivo, il cuore “torna” a battere per i nostri “colori magici”, prima con più calma, per le amichevoli estive, e poi sempre più forte con l’approssimarsi delle competizioni ufficiali. Anche quest’anno le sensazioni sono le stesse e la tradizione non cambia: il ritiro a Moena, le amichevoli con le squadre dilettantistiche, le prestigiose amichevoli all’estero e poi quelle in Italia. La tradizione non cambia, dicevamo, eppure la sensazione che qualcosa in questo nostro amato mondo del calcio stia per finire per sempre è molto forte. Non bastava averci privato di striscioni, tamburi e megafoni, la premiata ditta dei distruttori del calcio (lega calcio-governo-televisioni) ha ancora qualcosa da realizzare per oscurare definitivamente gli ultimi colori e le ultime voci dagli stadi calcistici. Infatti, con un’accelerazione che curiosamente non si ravvisa nelle riforme che dovrebbero migliorare la vita degli italiani, il governo ha completato l’opera di stesura della nuova normativa sulla “carta del tifoso” e, probabilmente, da gennaio i bravi tifosi “fidelizzati” che l’avranno sottoscritta potranno sfrecciare nelle corsie preferenziali a loro dedicate ( senza il pericolo dell’autovelox) lasciando tutti gli altri a farsi perquisire dopo code bibliche. Non vi annoieremo oltre con tutti i particolari sulla carta del tifoso, a proposito della quale potrete leggere un articolo in questa stessa fanzine, ma ci preme ricordarvi che dall’anno prossimo, quando per abbonarvi e andare in trasferta avrete bisogno della vostra carta del tifoso, la vostra sicurezza starà particolarmente a cuore alle istituzioni italiane, le quali vi toglieranno di fianco tutti i vostri amici che hanno fatto i cattivi allo stadio, permettendo l’ingresso (magari proprio al vostro fianco) al mostro del Circeo, a Jack lo squartatore e perché no anche a qualche stimato dipendente dello stato che si dilettava a girare per gli autogrill a sparare alla gente. Per questi “galantuomini” lo stadio avrà sempre un posto riservato.
Detto questo, cosa possiamo fare ora? Come ci possiamo comportare adesso che sembra tutto finito? Noi riteniamo che la lotta non si debba fermare qui, il nostro obbligo è quello di continuare a vivere il calcio come lo viviamo e far capire a tutti che quello che vogliono venderci è un modello triste, senza passione…un modello di merda. Lo schifo del modello che ci vogliono rifilare (badate bene non solo nel mondo del calcio) si evince nitidamente dalla pubblicità mandata in radio, quest’estate, da una delle compagnie che vendono partite sul digitale terrestre, nelle quali due amici si raccontano le palle più assurde per non uscire insieme alla sera e poter così rimanere a casa a vedersi le partite in tv, come tanti rincoglioniti Homer Simpson. Se questa pubblicità non vi ripugna allora siete pronti ad essere asfaltati da tutto il letame che vi rovesceranno in testa nei prossimi anni, altrimenti siete come noi e avete l’obbligo morale di difendere i valori in cui credete. La nostrà più ferma convinzione è che, qualunque cosa accada da qui ai prossimi mesi, l’imperativo sarà ANDARE AVANTI, sempre e comunque, ciascuno con le proprie forze conservando gelosamente il nostro patrimonio di passioni, di aggregazione e di fedeltà ai nostri colori.
LA GIUSTIZIA TUTELA I SICARI DELLO STATO 14 Luglio 2009: mentre in Francia viene ricordata la Presa della Bastiglia, una vittoria del popolo contro lo stato, ad Arezzo viene messa in atto la scandalosa vittoria dello stato contro il popolo o meglio contro i cittadini che chiedevano solamente giustizia. Presso il Tribunale di Arezzo la Corte di Assise, dopo ben otto ore di camera di consiglio decide di condannare a sei anni di reclusione per omicidio colposo Luigi Spaccarotella, il “celebre” assassino di Gabriele Sandri. Rabbia e sgomento i sentimenti che attraversano la mente di milioni di persone che attendevano questa sentenza..All’interno dell’aula molti rimangono increduli, altri cercano di sfogare la propria rabbia con urla e gesti civili e vengono invitati ad uscire in malo modo, la mamma di Gabriele sviene, le uniche persone che non lasciano trasparire niente anzi hanno il coraggio di uscire a testa alta sono gli avvocati della difesa che al termine del processo hanno persino la faccia tosta di dichiarare che la pena è troppo severa. L’imputato Luigi Spaccarotella appena riceve l’esito della sentenza dichiara: “Ho pianto di gioia, ho fatto bene a credere nella giustizia”. Quale giustizia? Dove sta la giustizia? Quanto vale ora come ora la giustizia?
E la domanda ancora più difficile è: ma i testimoni che hanno dichiarato di aver visto Spaccarotella sparare a mani tese a cosa son seviti? Le loro deposizioni hanno avuto o hanno un senso? L’unico aspetto positivo sta nel fatto che questa è solo la sentenza di primo grado. Sarebbe bello, per una volta, stupirsi dell’ efficienza della giustizia, con una pena esemplare per l’assassino dell’Ultrà laziale. Non ci resta che aggrapparci ad un filo di speranza anche se il timore che si tratti dell’ennesima illusione è troppo forte. Vorremmo concludere con le parole di Cristiano Sandri, fratello di Gabriele: Oggi l’assassinio di mio fratello, ucciso da un agente che è stato visto mirare e sparare con le mani giunte è stato equiparato, come omicidio colposo, a un incidente stradale. E’ una pagina nera della storia italiana. La nostra speranza è che possa essere l’ultima in ambito calcistico ma vedendo in che direzione ci stanno portando a vivere il nostro amato sport la vediamo molto difficile.
Signore e Signori ecco a voi la SOLUZIONE FINALE!!!!!!! Usiamo un termine forte,che nella storia dell umanità ha segnato un punto di non ritorno : SOLUZIONE FINALE Si perchè quello che sta per arrivare con la CARTA DEL TIFOSO è un punto di non ritorno,è un modo per ELIMINARCI e non parliamo solo dei gruppi organizzati, parliamo di TUTTI i tifosi e LIBERI CITTADINI. Il Ministro Maroni, con il suo progetto del tutto incostituzionale vuole eliminare tutte le nostre(QUINDI ANCHE VOSTRE) passioni,tradizioni,LIBERTA'. Il Viminale vuol far passare per CIVILTA'un qualcosa di assolutamente INCIVILE, un’ennesima schedatura capillare,che porterà, da una parte enormi guadagni a banche e compagnie telefoniche e dall’altra l’azzeramento di alcune libertà fondamentali di ogni cittadino. Senza troppi tecnicismi vorremmo spiegare alcuni punti cruciali della nostra lotta contro la carta del tifoso: innanzitutto siamo contrari all’ennesima violazione della nostra vita privata, che si realizzerà tramite l’ulteriore raccolta dei dati sensibili di tutti, soprattutto considerando che, già sottoscrivendo abbonamento e biglietti nominali, abbiamo già ampiamente fornito le nostre generalità. Siamo contrari ad un provvedimento che va PALESEMENTE contro la COSTITUZIONE ITALIANA perchè non c'è bisogno di essere avvocati per sapere che un qualsiasi individuo è innocente fino all ultimo grado di giudizio e quindi è assurdo che anche chi non è stato condannato con sentenza DEFINITIVA debba essere discriminato.