Anno 3 fanza 3

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Per sempre Paolo Sono passati 16 anni da quel 14 ottobre del 1993 che ci ha portato via la nostra guida, il nostro amato Presidente e come ogni anno, anche quest’anno, tutti i tifosi blucerchiati lo ricordano a modo loro. Noi abbiamo deciso di ricordarlo attraverso una delle frasi più belle e più significative di Paolo Mantovani: “I tifosi della Samp hanno perso a Wembley e hanno cantato,hanno visto andare via Vialli e hanno cantato, finchè i tifosi della Samp canteranno non ci saranno problemi per il futuro”. In queste parole c’è tutto l’amore del Presidente per la sua gente, quella gente che lui ha reso immensamente felice, che ha preparato ed educato alle vittorie e allo “stile Sampdoria”, quella gente infine che non potrà che essergli riconoscente per sempre, soprattutto per l’impronta e l’esempio avuti, che in un calcio sempre più marcio sono il vanto della nostra fede. Oggi che la nostra amata Sampdoria ci fa ancora girare la testa per “l’alta classifica”, noi continuiamo a cantare, come abbiamo cantato nei tempi più bui, perché noi siamo così, proprio come ci avevi visti tu Paolo e questo fa ancora la differenza. Speriamo che tu ti diverta da lassù, caro Presidente, dove non servono parabole, chiavette, decoder e altre cazzate moderne, per vedere e gioire guardando quel lampo di arcobaleno blucerchiato, disteso su un panno verde erba, che ,oggi come allora, fa cantare la “tua gente”.

In occasione della partita Cagliari - Sampdoria dell’ 8/11/09 i Fieri Fossato organizzeranno la trasferta in traghetto + pullman. Chi volesse prenotare può chiamare il numero 3480573437 oppure recarsi presso il nostro club nei giorni di martedì e giovedì (dopo le 20).

“SULLA NAVE SU MILLE AUTOSTRADE”

NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO NO ALL’ARTICOLO 9

Tifosi blucerchiati a Roma L’entusiasmo che questa splendida stagione ha generato ha dato nuova linfa a tutti noi. Nessun momento poteva essere considerato più propizio di questo per organizzare un treno speciale alla volta di Roma e mostrare una volta di più il calore dei sampdoriani. La partita con la Lazio diventa così l’occasione per tornare ad organizzare una trasferta in treno che porti più sampdoriani possibile nella capitale a sostenere i nostri colori magici. Rigori negati e furti vari a parte, chi ha partecipato è tornato a casa stanco ma felice. Stanco soprattutto perché in barba ai complimenti che avevamo ricevuto in occasione dello speciale per la finale di Coppa Italia, il trattamento ricevuto in cambio dalla questura di Roma risulta a dir poco sconcertante e vergognoso; all’andata infatti arriviamo con mostruoso anticipo e veniamo portati allo stadio immediatamente, entrando davvero troppo presto. Il ritorno è anche peggio: attendiamo quasi due ore all’interno dello stadio e con una lentezza esasperante ci stipano sugli autobus diretti alla stazione, sciorinando ulteriori tempi di attesa che rasentano la follia. Dopo molto arriviamo finalmente al treno che con un ritardo di quasi un’ora finalmente lascia la stazione di Aurelia e ci riporta a casa.


A parte questi che però, da tempo, sono atteggiamenti che dobbiamo periodicamente subire per seguire la nostra squadra, tutto il resto è filato abbastanza bene e gli spalti dell’Olimpico ci hanno visto ancora una volta protagonisti di una buona prestazione canora e coreografica. Una giornata positiva quindi, anche se dovevamo e potevamo essere di più, considerando oltre tutto l’ottimo momento della squadra. D’altra parte cosa possiamo dire: peggio per loro, speriamo che con il tempo si riesca a mettere nella testa della gente che più stiamo insieme e più andiamo allo stadio meno avranno il potere di rovinare il nostro amato calcio; più proseguiremo a creare entusiasmo tra la gente, meno ci potranno calpestare. Alla prossima, Tifosi Blucerchiati

30 Euro …. e questi sarebbero popolari? Nella mente di tutti noi, il termine popolari, porterebbe a pensare a settori dello stadio riservati a persone che vivono del proprio lavoro, che pagano le tasse, ma che non hanno la possibilità di dissanguarsi per seguire la propria fede. Se anche voi la pensate come noi sappia telo … siete in errore. Il vocabolario in uso a Torino presso la juventus f.c., alla voce popolari indica la seguente voce: “posti riservati a tifosi che dobbiamo e che vogliamo spennare senza alcun pudore, in proporzione alla categoria della partita”. Già perché il settore riservato agli ospiti, che per sua natura dovrebbe ricalcare prezzi popolari, allo stadio Olimpico di Torino, in occasione delle partite di cartello, costa 30 Euro. Avete capito bene, 30 Euro, tanto è costretto a pagare un sostenitore ospite che abbia la “disgrazia” di tifare per una squadra che occupa la prima fascia della classifica (Dio continui a darci questa disgrazia “nunc et semper”), con peraltro evidente volontà di stabilire delle caste tra le squadre di alto rango e quelle che non hanno il sangue blu (squadre di a e di b anche se giocano tutte in a). Detto questo proviamo a farci due conti: posto che lo stipendio medio di un lavoratore si aggira intorno ai 1000, 1200 e per i più fortunati 1500 Euro, un padre di famiglia (perché tutti vogliono riportare le famiglie allo stadio) che volesse andare allo stadio con moglie e un figlio dovrebbe sborsare, solo di biglietti 90 Euro, ai quali andrebbero aggiunti per il viaggio e il mangiare, nella migliore delle ipotesi, almeno altri 100 Euro. Tenuto conto che queste sono cifre meramente indicative, passibili di ritocchi (di certo non verso il basso), il nostro padre di famiglia spenderebbe intorno ai duecento Euro per una sola partita; pensate ora ad un ragazzo, disoccupato o comunque in gravi difficoltà economiche, per il quale la spesa si aggirerebbe intorno ai 60 Euro circa, cosa dovrebbe dire lui?

Questa è la risposta che certe società (non solo la juve) danno in tempi di crisi. Qualcuno (li sentiamo spesso) potrebbe a questo punto dire che in fondo il calcio non è un bene primario, che se non si hanno i soldi si può benissimo stare a casa, magari vedendo la partita in tv che a conti fatti costa anche meno. Ecco il punto cruciale! Aumentare i biglietti, trasformando i posti popolari in posti d’elite, portando le persone ad accettare il nuovo modello di calcio full hd a prezzi inferiori a quelli di chi decide di andare allo stadio, senza minimamente tenere conto del fatto che molte di queste persone vivono vedendo nel calcio un momento di riscatto dalle angherie che sono costretti a subire dalla politica, dalla società e dalla vita (qualcuno ricorderà la canzone di Jannacci “Vincenzina davanti alla fabbrica”), che queste stesse persone vogliono ridere e urlare con i propri amici in una curva e si sciacquano le palle con i palinsesti e le promozioni delle tv a pagamento. Queste persone meritano prezzi davvero popolari! Queste persone si sono stancate di essere truffate dalla cosca delle squadre d’elite che continuano a rubare nelle tasche della gente facendo leva sui sentimenti e le emozioni. Si vergogni chi vuole trasformare il gioco più popolare del mondo nella volgare vetrina di pochi eletti adeguatamente “fidelizzati”… chi ha orecchie per intendere intenda.

Repressione?... e noi festeggiamo alla faccia loro! L’iperattiva e cervellotica attività del governo e dei vertici del calcio che, tra tornelli, biglietti nominali, perquisizioni da aula bunker del tribunale di Palermo e chi più ne ha più ne metta, hanno determinato il calo di passione nei confronti del calcio che, sotto gli occhi di tutti, si è prodotto in uno svuotamento degli stadi, ha obbligato tutte le tifoserie a cercare nuove forme di aggregazione che permettano ai tifosi di vivere attivamente la propria passione. Ovviamente, non l’abbiamo nominata, ma è evidente che anche lo spauracchio della tessera del tifoso ha contribuito a penalizzare l’aspetto socializzante del mondo dei tifosi. Di fronte alle tante difficoltà sono state organizzate iniziative di protesta, manifestazioni e incontri che ponessero al centro tutti questi morbi che affliggono il calcio che amiamo. Quello che però noi, come Fieri Fossato, abbiamo ritenuto necessario è stato, contestualmente alle lotte contro la repressione, ritrovare nuovi momenti di festa che riportassero la voglia di vivere a modo nostro la passione che ci lega. Sulla scorta di queste volontà, negli ultimi due mesi sono state tante le feste organizzate nel nostro club: la fungata e la cena prima della partenza per la trasferta di Roma su tutte. Per quanto riguarda la prima l’occasione è stata dettata dalla mostruosa quantità di funghi trovata da un nostro componente (grazie Bubu) che, sapientemente, i cuochi del gruppo hanno trasformato in delizie impanate e fritte, nonché in un meraviglioso sughetto. La seconda cena ha invece riunito tutti coloro che avrebbero preso il treno per Roma ed è stata un bel modo per vivere insieme l’anticipo di quella importante trasferta. Tante sono le iniziative in programma nei prossimi mesi (festa di halloween, torneo di subbuteo, tornei di cirulla e briscola, torneo di calciobalilla ecc.). Facciamo tutto questo per ritrovare la gioia di vivere quotidianamente la nostra fede, la nostra Sampdoria, con gli amici di sempre a fianco, proprio quello che vorrebbero toglierci con le squallide trame del calcio moderno. Voi volete toglierci tutto?... e noi festeggiamo …. per aggregare … per non morire!!


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