Anno 3 fanza 8 definitiva

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UNA GIORNATA INFERNALE.. Ore 5.00 eccoci,tutti pronti alla partenza direzione Verona…. Il pullman sembra bello carico … sappiamo che all’ arrivo ci accoglieranno i fratelli dell’ Hellas con una grande festa per cementare sempre più il nostro gemellaggio. Noi da parte nostra abbiamo preparato una bellissima maglietta per l’occasione, uno striscione che descrive la nostra amicizia e una bandiera Gialloblucerchiata per testimoniare il nostro inscindibile rapporto. Alle 9,15 circa arriviamo a San Massimo di Verona, ora ci aspetta una partita a 11 Fieri Fossato contro Vecchio Inferno. Appena arrivati chi scende in campo va a cambiarsi e scaldarsi perché alle 10 inizia il match. Al fischio iniziale i nostri magici tifosi sbandierano e accendono torce... Che emozione! I nostri mister cercano di incoraggiarci..ma alla fine il risultato ci vede sconfitti con un onorevole 6-3 e con una buona prestazione da parte di tutto il collettivo. Alla fine i Fratelli dell’Inferno Gialloblu ci premiano con una coppa e andiamo sotto la nostra curva a raccogliere gli applausi dei nostri tifosi che invece ci contestano “aspramente”, accogliendoci con un impietoso coro “Andate a lavorare”.Dopo la partita ci aspettano panini e birra a volontà. Il piazzale dove è stata allestita la festa dà un bellissimo colpo d’occhio: tutti con la nostra maglietta del gemellaggio e i berretti regalati dai butei gialloblù, tutto veramente molto bello.La mattinata scorre via tra un coro e un altro e litri di birra e grappa. Ecco ora si parte x il Bentegodi dove la nostra magica Sampdoria scende in campo, alla fine usciamo vincitori 2-1 e tutti felici risaliamo sul pullman in direzione del bar “Peccato Gialloblu”. Lì riceviamo l’ennesima accoglienza da dieci e lode con tanta allegria a cementare sempre più, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, la nostra stupenda amicizia. Fieri Fossato 1999 – Vecchio Inferno AMICIZIA INFERNALE

CIAO CAMPA FRATELLO GIALLOBLU’ I Fieri Fossato si uniscono al dolore dei Fratelli Veronesi e dei familiari per la scomparsa del “Campa”, ragazzo della Curva Sud di Verona che a causa di un incidente stradale ci ha lasciato domenica scorsa. Un gemellaggio è anche questo, condividere, insieme alle gioie, i dolori che colpiscono le persone con le quali hai passato momenti indimenticabili. Ciao Campa, che il “Vecio Mastin” ti guidi fino al cielo per continuare a cantare tra le stelle:

E quando i blu, saranno in ciel, e quando i blu saranno in ciel, voglio essere con loro e quando i blu saranno in ciel.

NOI, ORGOGLIOSI DI ESSERE GENOVESI E DI DIFENDERE I NOSTRI DIRITTI!! La settimana del derby è stata per noi particolare come non mai, col pensiero per una volta rivolto non solo alla partita ma anche e soprattutto alla questione “tessera del tifoso”. Possiamo forse definirla la settimana più “movimentata” da quando portiamo avanti la nostra battaglia. Si parte dal pomeriggio di mercoledì 07/04, quando alcuni ragazzi facenti parte dei gruppi della Sud si recano al Trofeo Ravano esponendo alcuni striscioni contro la tessera del tifoso riportanti frasi ASSOLUTAMENTE PRIVE di contenuti offensivi e dopo alcuni minuti si ritrovano sul posto svariate pattuglie della polizia che li costringono a togliere questi striscioni, trattandoli come criminali davanti a famiglie giunte sul posto per assistere al torneo. Non paghe, le forze dell'ordine portano alcuni di questi ragazzi, rei a loro modo di vedere di aver esposto questi striscioni “proibiti”, in questura per accertamenti e li trattengono per più di un’ora. Si arriva a sabato, vigilia del derby, con l'ormai abituale raduno a Bogliasco per dare la carica alla squadra nel quale i gruppi organizzano una sorta di comizio durante l'allenamento per informare la gente che ancora ne sapeva poco o niente su cosa sia la tessera del tifoso e per ribadire la linea che i gruppi seguiranno, cioè di non sottoscrivere la tessera e di conseguenza non abbonarsi, ma di continuare a seguire sempre la squadra sia in casa che in trasferta, ove non vi saranno restrizioni. Durante il comizio tenuto dai gruppi, viene anche reso pubblico un punto molto importante, il fatto che l'U.C. Sampdoria prima avesse garantito a tutti che sarebbe stata l'ultima società a fare la tessera, e invece di punto in bianco, senza avvisare nessuno, non abbia esitato a farla e a renderla obbligatoria per sottoscrivere l'abbonamento, tradendo, di fatto, la nostra fiducia e la parola data. Proprio in quel frangente, arriva il Presidente Garrone che, toccato nel vivo, nega di aver voltato le spalle ai tifosi. A quel punto parte la controproposta dei gruppi alla Società: se davvero è così, la società lo dimostri non indicendo la campagna abbonamenti per la prossima stagione.


Approfittando della presenza del Presidente, alcuni chiedono spiegazioni per quanto avvenuto il mercoledì al Ravano, sul perché la società non si sia mossa per tutelare i propri tifosi che erano lì per manifestare pacificamente, senza però ottenere alcuna spiegazione. Per finire domenica alle ore 14.30, con un sit-in protesta di un nutrito gruppo davanti alla questura con cori contro la tessera del tifoso, durato una ventina di minuti. Poi la partita, con la tanto sospirata vittoria arrivata dopo due anni e tre derby persi consecutivamente. Un successo importantissimo, atteso e voluto fortemente da tutto l’ambiente e fondamentale per sognare ancora in campionato. Ma proprio quando ti aspetteresti dichiarazioni di gioia, e perché no anche qualche frecciatina contro gli sconfitti, da parte del nostro Presidente, dopo tante sofferenze nelle ultime stracittadine e soprattutto dopo la figuraccia del derby di andata, arriva invece tutt'altro. In un'intervista rilasciata lunedì mattina a Samp TV, il Presidente spende poche parole sulla partita ma molte di più sulla tessera del tifoso, soffermandosi sul fatto che ci sia rimasto male per quanto avvenuto il sabato pre-derby a Bogliasco, ribadendo che non è vero che la società abbia voltato le spalle ai propri tifosi e che sia falso affermare che la società non li abbia informati dell’inizio delle procedure per la tessera del tifoso. Aggiungendo poi che non condivide la battaglia portata avanti dai gruppi della Sud che “sono stati gli ultimi, sciarpe a parte, a non aver fatto coreografia, a non esporre striscioni perché c’è una procedura da seguire. Purtroppo però tutto questo non serve a nulla. I genovesi hanno sempre amato la propria identità e la propria indipendenza ma ci è sempre andata male. Già da quando Napoleone ha abolito la Repubblica di Genova e da quando, a metà Ottocento, i Savoia ci hanno `mazzuolato´. Difendere la propria libertà non porta a nulla, la legge ci impone questo e dobbiamo rispettarla”. Ebbene, noi NON CI STIAMO e vogliamo chiarire il nostro punto di vista: Prima di tutto avremmo voluto e meritato quel rispetto che abbiamo sempre portato alla società Sampdoria, in primis al suo Presidente, appoggiando sempre le scelte fatte e le battaglie portate avanti (come ad esempio quella dello stadio) e cercando di gettare acqua sul fuoco nei momenti difficili, facendo sempre quadrato attorno a tutte le componenti, riparandole dagli avvoltoi della stampa locale e nazionale. Questo rispetto è mancato da parte dell'U.C. Sampdoria, in quanto NESSUN esponente della società ha avvisato che la tessera stava entrando in vigore, quando invece le promesse erano state altre. Avremmo gradito da parte del nostro Presidente, come già detto prima, dichiarazioni più incentrate sulla vittoria e sul ritorno alla supremazia cittadina dopo un anno storto e dopo tante chiacchiere della vergognosa stampa locale, atte a destabilizzare il nostro ambiente e a pompare quello dell'altra sponda.

Insomma, c'era a nostro parere da levarsi qualche sassolino dalla scarpa e invece... Il presidente forse ha la memoria corta…ma anche da quando abbiamo preso la decisione di non fare più coreografie il nostro sostegno non è mai mancato. Non fare coreografie non significa non tifare e ne è dimostrazione la splendida sciarpata vista durante il derby. In tutto questo insieme di dichiarazioni, nessun accenno a quanto accaduto al Ravano e alla proposta di non indire la campagna abbonamenti per la prossima stagione, quando invece ci saremmo aspettati delle risposte o per lo meno un inizio di dialogo. Per concludere, vorremmo ricordare al Presidente che NOI SIAMO ORGOGLIOSI di essere GENOVESI e LIGURI, e il fatto che in passato le battaglie dei nostri avi per difendere la propria libertà non abbiano dato i frutti sperati non ci fermerà, e siamo pronti a lottare fino in fondo per difendere i nostri diritti di tifosi ma soprattutto di CITTADINI che devono ed esigono di avere la libertà di poter assistere a una partita di calcio o a qualsiasi manifestazione culturale, sportiva, artistica ecc. senza bisogno di essere autorizzati dalle forze dell'ordine. Come abbiamo portato sempre avanti con coerenza la dolorosa ma doverosa scelta di non esporre più gli striscioni e non organizzare più le coreografie perché crediamo che non sia giusto dover chiedere un’autorizzazione, così faremo per la tessera del tifoso. MAI ci piegheremo a decisioni che riteniamo ingiuste senza lottare fino in fondo per i nostri diritti. Vogliamo puntualizzare che non si tratta di una contestazione ma di una presa di posizione che ci sembra doverosa nei confronti della società, dalla quale ci saremmo aspettati appoggio come è sempre stato da parte nostra nei suoi confronti.

CIAO PAOLINO! Sono passati ormai due anni da quella tragica domenica in cui per colpa di un incidente hai lasciato un vuoto incolmabile nelle nostre vite. Il tuo ricordo però è sempre vivo nei nostri cuori e nei nostri pensieri. E’ impossibile dimenticare il tuo essere sampdoriano, il tuo amare quei colori e seguirli ovunque. Sotto il diluvio, con la pioggia o nel caldo infernale di Spalato, in giro per l’Italia e per l’Europa, sempre con la tua sciarpa al collo, diventata una tua grande amica e compagna di viaggio. Insieme agli amici che ti sono stati sempre vicini, gli “Sgreuzzi, abbiamo voluto ricordarti nella tua Bari e siamo certi che avrai sicuramente sorriso nel vedere lo striscione nel settore ospiti del San Nicola. Da noi e da tutti quelli che ti sono stati vicini non sarai mai dimenticato e sarai sempre nei nostri racconti e nei nostri pensieri, con la sciarpa al collo, intento a seguire le vicende della tua Sampdoria dal cielo, che da quando ha anche te dalla sua parte è sicuramente sempre più cerchiato di blu..

SIAMO VICINI AI RAGAZZI COLPITI DAI PROVVEDIMENTI DEL DOPO DERBY


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