10 buone ragioni per restare con noi! 1. Per riportare veramente le famiglie e i bambini allo stadio, ossia tutti coloro che abbiano voglia di vedere ancora gli splendidi colori blucerchiati sventolare sui nostri bandieroni. Intere generazioni hanno imparato ad amare la Sampdoria vedendo lo spettacolo della Sud. 2. Per chi ha ancora voglia di mettere la propria voce a disposizione della Samp per novanta minuti. 3. Per chi non accetta di vivere la propria passione condizionato da mille restrizioni. 4. Per continuare la tradizione dei gruppi della Sud, che se qualcuno non l’avesse capito dall’anno prossimo dovranno abbandonare la loro casa di sempre 5. Per continuare ad andare allo stadio senza l’autorizzazione di nessuno. 6. Perché tutti, prima o poi, hanno goduto nel vedere le coreografie dei ragazzi della Sud e tutto questo non può finire. 7. Per non pagare la tessera del tifoso che resta unicamente un affare economico che arricchirà le grandi e non darà nulla in più alla Sampdoria. 8. Per sostenere una tifoseria che ha sempre organizzato treni speciali, trasferte e manifestazioni senza che nessuno potesse obiettare sulla correttezza dei comportamenti. 9. Perché la tessera del tifoso è solo la punta dell’iceberg delle mille restrizioni che i “fidelizzatori” hanno in mente di realizzare (oggi è così, domani obbligheranno la gente a stare seduta, a non cantare, a non esprimere liberamente le proprie emozioni…) 10.Perché rimanere nella sud l’anno prossimo significherà stare in un settore come un altro, un settore che non avrà più quei ragazzi che l’hanno resa meravigliosa.
Per tutti questi motivi …
Seguite noi! Non fate la tessera del tifoso! Continuate a seguire la vostra passione senza restrizioni
DUE PESI DUE MISURE….. MA ZERO TUTELE!!! Roma, stadio Olimpico, domenica 25/04 ore 22.35: la partita è appena finita e la sensazione che provano i tifosi blucerchiati presenti nella capitale è la felicità di aver avuto la “fortuna” di poter essere lì a vivere un’emozione tanto grande, a godersi un risultato così importante e insperato davanti a un Olimpico stracolmo e ostile. “Fortuna”. Sì perché ormai siamo arrivati a questi punti, che dobbiamo considerarci “fortunati”quando ci è permesso di seguire la nostra amata Samp in trasferta. Perché fino al mercoledì della settimana scorsa noi non dovevamo esserci, perché dopo gli incidenti del derby di Genova il Casms aveva deciso di “punire” i tifosi blucerchiati, vietando loro la trasferta di Roma, pertanto tutto sembrava indirizzato verso una domenica nella quale la nostra squadra a 500 km di distanza si giocava una fetta importante di stagione contro la “prima della classe” senza poter beneficiare del nostro consueto supporto. Ma le cose cambiano, soprattutto quando una settimana dopo il derby di Genova si gioca quello di Roma.
Il bilancio del post partita parla di tifosi accoltellati di cui uno grave, rissa in tribuna Tevere, alcuni feriti, automobili date alle fiamme e ritrovamento di un arsenale composto tra l’altro da coltelli e asce. Insomma, fatti ben più gravi di quelli accaduti a Marassi una settimana prima. Ma già la sera stessa e il giorno seguente ci si rende conto che qualcosa è “diverso”: di tutta la risonanza mediatica e la campagna di criminalizzazione fatta contro le tifoserie genovesi nemmeno l’ombra, degli scontri di Roma se ne parla sì, ma con toni meno duri e accusatori rispetto a quelli utilizzati per gli scontri di Corso De Stefanis. “Due pesi due misure” inizia a pensare qualcuno, altri invece pensano “a questo punto visto che hanno vietato le trasferte a noi, chissà se faranno la stessa cosa con loro”. Il dubbio è legittimo, la Lazio la domenica successiva si gioca la salvezza a Marassi contro le merde, mentre la Roma, prima in classifica e in lotta con l’Inter per lo scudetto, due domeniche dopo è attesa dalla trasferta di Parma. Puntuale, come già accaduto in passato per salvare dal fallimento le due romane indebitate fino al collo, arriva l’intervento delle alte sfere dello Stato, politici-tifosi che fanno valere la loro carica per tutelare le squadre capitoline. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno scende apertamente in campo dichiarando che Roma e Lazio si stanno giocando traguardi importanti e pertanto è giusto dare la possibilità a entrambe le tifoserie di seguire la propria squadra in trasferta per dare il proprio sostegno. Mossa quanto mai strategica. Infatti come per magia il ministro Maroni, colui che fino a quel giorno aveva fatto carte false per vietare quante più trasferte possibili, fregandosi le mani ogni qualvolta ci fossero scontri negli stadi italiani perché in questo modo si dimostrava che aveva ragione lui ad agire in quel modo e a imporre al tessera del tifoso, indice una riunione straordinaria tra Osservatorio e Casms per rivedere le decisioni sugli stop alle trasferte già decretati per alcune gare dei campionati professionistici, dichiarando che non è giusto fare di tutta l’erba un fascio penalizzando intere tifoserie e falsando il regolare svolgimento del campionato. E sempre magicamente dalla riunione emergono le seguenti decisioni: ok per la riapertura del settore ospiti di alcune partite tra le quali Inter-Atalanta e Roma-Sampdoria, con limitazioni nella vendita dei biglietti, e di conseguenza ok alla trasferte di romanisti e laziali rispettivamente a Parma e Genova. Ma qualcosa non torna, perchè alcune partite di Lega Pro e una del campionato A1 di basket sono comunque vietate alle tifoserie ospiti.
Non bisogna utilizzare molta fantasia per capire quanto accaduto, per rendersi conto che riaprendo le trasferte a tutte le tifoserie è stata data la possibilità a romanisti e laziali di seguire le proprie squadre, pur dopo tutto quanto accaduto nel derby, senza bisogno di dover giustificare eventuali disparità di trattamento tra tifoserie. Immaginate se avessero mantenuto il divieto per noi di andare a Roma ma avessero autorizzato ad esempio i laziali a venire a Genova la stessa domenica, quante polemiche sarebbero emerse. Tutto è stato semplificato: andate pure in trasferta, pur con limitazioni, perché non tutti meritano di restarsene a casa per colpa di quei pochi che “fanno casino” allo stadio. MA STIAMO SCHERZANDO???!!! Siamo schifati da tutto questo, dal fatto che ogni volta che ci sono di mezzo determinate società vengano fatte delle eccezioni, e che comunque il provvedimento di riaprire le trasferte non sia stato esteso a tutte le partite, penalizzando alcune tifoserie probabilmente solo perchè di serie minori. Siamo costretti purtroppo a constatare che non è la prima volta, come già ribadito in precedenza, che alcuni esponenti politici illustri intervengono per salvare alcune squadre di cui sono tifosi, di fatto favorendole pesantemente e di conseguenza determinando vergognose disparità di trattamento tra le varie società. Per fatti molto più gravi di quelli accaduti a Genova prima del derby, è stato deciso di fare un’eccezione, adducendo scuse poco credibili da parte del ministro Maroni. Detto questo, crediamo che non sia giusto a prescindere vietare le trasferte, perché è una privazione della libertà personale di ciascun individuo. Ognuno dovrebbe essere libero di seguire la propria squadra del cuore in ogni angolo d’Italia come ad esempio seguirebbe il concerto del proprio cantante preferito. Gradiremmo che in casi come questi la nostra società ci tutelasse maggiormente, anzichè non esporsi come dopo il derby e accettare le decisioni del Casms, senza fare presente che era da prendere in considerazione la possibilità di permettere la trasferta anche per non falsare la regolarità del campionato. Un’altra volta purtroppo la società su questo terreno si è mostrata “debole”, accettando quanto imposto senza minimamente porre obiezioni o tentare di cambiare la situazione. Infine vorremmo sottolineare che nonostante ci sia stata data la possibilità di andare a Roma, il fatto che il benestare sia arrivato il mercoledì sera, quattro giorni prima della partita, ha comportato grossi problemi organizzativi per i club, che hanno faticato a trovare i pullman. Organizzare una trasferta non è una sciocchezza, richiede una pianificazione che con avvenimenti del genere non è possibile predisporre. Vorremmo più rispetto e chiarezza anche per questo, ma purtroppo sappiamo che sono parole al vento.