Anno 4 fanza 10

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DA QUI ALLA FINE DEL CAMPIONATO Dando un piccolo sguardo al futuro prossimo, concedeteci una piccola considerazione: qualora fosse necessario, vogliamo ricordare a TUTTI quanto sarà importante la Nostra presenza a supporto della squadra fino al termine del campionato a TUTTE le partite, soprattutto QUELLA PARTITA LA . Stiamole vicino,battiamocene il cazzo di tutto e di tutti; perché è adesso che conta … la domenica con Lei … perché è adesso … che puoi sentire i brividi che dà …

DAI RAGAZZI VINCIAMO QUESTA CAZZO DI PARTITA DI OGGI E ANDIAMO AVANTI...

… e allora vinci Sampdoria …

IL BUON MARINAIO SI CONOSCE CON IL CATTIVO TEMPO

Onore al “Campa” In questi giorni ricorre l’anniversario della scomparsa di un grande amico di tutti noi e dei colori blucerchiati: il “Campa” di Verona. Il “Campa” era un grande tifoso dell’Hellas e una delle persone più importanti della Curva Sud Scaligera. In suo onore, a fine maggio, parteciperemo con orgoglio al torneo che i “Butei” organizzeranno. Onore al Campa, stella Gialloblu che brilla nel cielo

Tutti siamo consapevoli che oggi conta un solo risultato, che abbiamo esaurito i “bonus” a nostra disposizione e conta solo e soltanto vincere, per tenere viva la speranza di salvarci. Vincere oggi significherebbe salire un altro gradino per arrivare in cima a questa scala dove è posta la permanenza in serie A. Scala che dopo la sconfitta di Milano sembrava ripida e pericolante, quasi insormontabile. Sì, perché dopo il tracollo di San Siro, se il campionato fosse finito quella domenica, la Samp sarebbe retrocessa, ma fortunatamente davanti c’erano altre possibilità per continuare a sperare. Cinque partite, da affrontare come fossero una finale di Coppa del Mondo, con il solo obiettivo di fare più punti possibili, sperando nel frattempo in buone notizie dagli altri campi.


Il primo gradino, non senza fatica, è stato salito sabato scorso, tornando alla vittoria nella trasferta di Bari, nella quale la tifoseria come al solito ha risposto “presente” nonostante la lunga distanza, raggiungendo il capoluogo pugliese con pullman, macchine, aereo, treno e dove ad attenderla c’era la solita splendida e calorosa accoglienza dei ragazzi di Bari. Contava solo vincere, non importava come, e fortunatamente così è stato, perchè perdere sarebbe significato scivolare definitivamente verso il baratro. Tre punti che ci permettono di essere qui oggi ad affrontare il Brescia potendoci ancora giocare la salvezza, nonostante alcuni risultati dagli altri campi nell’ultima giornata non siano stati del tutto favorevoli. Oggi non vogliamo appellarci ai Sampdoriani affinchè cantino, sventolino i bandieroni e non mollino fino alla fine, pensiamo non ce ne sia bisogno, siamo convinti che oggi le cose verranno da sè come è stato nella partita casalinga contro il Lecce, dove, nonostante il risultato, lo stadio è stato una bolgia fino all’ultimo. Due sono quindi i punti di partenza fondamentali: il tifo incessante messo in mostra contro il Lecce e la vittoria di Bari. Queste sono le due chiavi per vincere anche oggi, per sperare ancora, per raggiungere un obiettivo vitale per il quale mai ci saremmo aspettati di dover lottare a inizio stagione e per dare la spallata decisiva ad una diretta concorrente. Proprio la partita col Brescia ci ricorda due vittorie sofferte, ottenute negli ultimi minuti, grazie al grande carattere della squadra e alla spinta commovente del pubblico. Il 7 maggio 1995 a Marassi la Samp, ancora scottata dalla rocambolesca eliminazione dalla semifinale di Coppa delle Coppe da parte dell’Arsenal, riceve il Brescia con l’obbligo di vincere per poter sperare ancora in un posto Uefa. La partita si mette subito male col vantaggio dei bresciani dopo pochi minuti, la squadra fatica a creare occasioni e rischia di capitolare quando nel secondo tempo l’arbitro concede un calcio di rigore a favore delle rondinelle, che però lo falliscono.

In un momento di grande difficoltà è proprio il pubblico a dare la carica alla squadra con un tifo incessante e indiavolato, ed è così che la Samp trova la forza prima per pareggiare con Platt su rigore a 3 minuti dalla fine e addirittura per vincere la partita sempre con un gol del centrocampista inglese in pieno recupero. A fine partita i giocatori in sala stampa dichiareranno la loro iniziale grande difficoltà psicologica svanita grazie al carattere della squadra e anche e soprattutto alla spinta dei tifosi. Il 28 settembre 2003 la Samp, neopromossa in serie A, è a caccia della prima vittoria in campionato dopo il ritorno nella massima serie. La squadra e il pubblico ci credono fin da subito, ma la porta bresciana sembra stregata. E così a metà del secondo tempo arriva la doccia fredda: nell’unica conclusione in porta il Brescia trova il vantaggio. Un episodio che avrebbe tagliato le gambe a chiunque ma non ai giocatori e ai Sampdoriani presenti al Ferraris, che tirano fuori un grande orgoglio e riescono a ribaltare incredibilmente il risultato quando tutto sembrava compromesso. A due minuti dalla fine ci pensa infatti Bazzani a pareggiare con un gran gol da fuori area, mentre in pieno recupero Yanagisawa si guadagna con caparbietà un rigore che Flachi calcia con freddezza sotto la Sud gonfiando la rete e mandando in pieno delirio lo stadio. Grande vittoria e primo successo dal ritorno in serie A. Due grandissime vittorie, due partite non adatte ai deboli di cuore, ma che testimoniano come la Samp e i suoi tifosi nei momenti di difficoltà estrema sappiano tirare fuori quell’orgoglio necessario per raggiungere determinati risultati. Noi oggi auspichiamo un’altra giornata così, perché la partita sarà difficile, sofferta, di certo non una passeggiata, e non abbiamo altro risultato a disposizione se non i 3 punti. Quindi diamo tutto,non ci saranno secondi appelli,o si fa venire giù tutto o si affonda

… E ORA FUORI I COGLIONI CHE STA PER INIZIARE LA PARTITA E LEI HA BISOGNO DI NOI!!!!!


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