Anno 4 fanza 11

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Ciao Guido grande Palato Fino In una giornata già dura come quella di domenica, un fatto tragico e per noi dolorosissimo ha fatto da prologo all’arrivo allo stadio. Guido, membro storico dei Palati Fini di Savona, e amico fraterno di noi Fieri Fossato, ci ha lasciati per sempre, colmando di dolore tutti i nostri cuori. Guido ci ha dimostrato sempre la sua amicizia, passando con noi momenti di gioia nelle molte feste a tinte blucerchiate e soffrendo con noi allo stadio ogni volta che ci trovavamo, fianco a fianco ai colori blucerchiati. Quando la notizia è arrivata al club, nella mattinata in cui stavamo preparando il materiale per il derby, il silenzio ha sovrastato tutta la stanza. I commenti di speranza, le cabale e tutte le parole sono state spazzate via da una notizia che non potevamo credere vera, una notizia che non potevamo accettare. I ricordi hanno iniziato a girare vorticosamente nelle nostre teste, ognuno aveva almeno un ricordo speciale di Guido, qualcosa che adesso faceva male, troppo male. Il primo pensiero è stato quello di andare a prendere un mazzo di fiori e farlo pervenire a Palombo perché potesse deporlo ai piedi della Sud, quella Sud di cui Guido era stato e sarà sempre un membro indimenticabile. Al funerale tanti di noi hanno voluto presenziare per condividere con gli amici dei Palati Fini e con i familiari il dolore della scomparsa di Guido. Vogliamo infine dedicare un pensiero al figlio di Guido che a 9 anni si trova ad affrontare la vita senza i consigli di un padre, un padre speciale, sincero e leale che ha lasciato nei cuori di tanti amici un ricordo incancellabile. Devi essere orgoglioso di tuo padre Mattia, lui ti guarderà in ogni momento della tua vita e non sarai mai solo.

SE SENTI PUZZA DI ACCIUGHE E VEDI SCORRERE IL VINO LI C’É UN PALATO FINO LI C’È UN PALATO FINO!!

Ciao Guido ROMA Desideriamo comunicare che, indipendentemente dal risultato delle partite di oggi, domenica prossima saremo a Roma accanto ai nostri colori. Ci auguriamo che domenica si possa ancora giocare per raggiungere l’obiettivo salvezza, ma in caso contrario niente e nessuno ci impedirà di essere ancora una volta al fianco della maglia blucerchiata. Chi fosse interessato alla trasferta può contattarci al numero 3480573437 oppure comunicarcelo oggi parlando con i responsabili del gruppo.

NO TESSERA DEL TIFOSO

Dedicato a chi non c’era

Certe partite non richiedono alcun richiamo alla presenza, perché è talmente alto il valore della posta in palio che non possiamo pensare che qualcuno preferisca non esserci. Tra queste gare entrava a pieno titolo il derby di domenica scorsa, non tanto perché di fronte ci trovavamo i mangiacarogne, quanto più perché la permanenza in serie A dipendeva particolarmente da quel match. Evidentemente per qualcuno non era così, perché per la prima volta, di fronte al richiamo della maglia e alla necessità di unità che questa partita richiedeva qualcuno ha preferito fare orecchie da mercante. Non potevamo tacere di fronte ad un evento che ci ha profondamente deluso e disgustato. Non potevamo non stigmatizzare il fatto che più di duemila abbonati, probabilmente anche da decenni, alla Gradinata Sud, abbiano deciso di abbandonare la Sampdoria proprio quando il delicato momento della storia blucerchiata maggiormente lo richiedeva.


Ci sentiamo tutti traditi, Gruppi della Sud e semplici tifosi.. Non che al sostegno della maglia sia mancato qualcosa, dato che comunque La Sud il suo dovere lo ha fatto, ma di certo il gesto che tanti hanno compiuto nel non presenziare in un’occasione come questa ci lascia profondamente interdetti. Cari tesserati assenti al Derby: avete fatto carte false per aggiudicarvi una tessera del tifoso che vi consentisse di rinnovare l’abbonamento e probabilmente avete fatto tutto questo spinti dalla stagione trionfale che ci ha portato in Champions League, per arrendervi poi quando i mille motivi di mala gestione ci hanno riportati con i piedi per terra, a lottare per un traguardo che credevate non ci dovesse appartenere più. Cosa significa allora essere tifosi? Prendere tutto il bene che viene e scartare il male perché non vi sentite di dover lottare per un traguardo, certamente umile ma comunque vitale come la salvezza? Avete dunque lo stesso spirito dei bambini che cambiano squadra a seconda delle vittorie? Se tutto questo è vero, probabilmente avete sbagliato squadra, oppure non conoscete la storia della Sampdoria che ha unito grandi trionfi a momenti di sofferenza. In questo caso vi consigliamo di tifare per il Milan o l’Inter e di certo potrete andare allo stadio senza che nessuno possa gridarvi serie B.

Non riusciamo proprio ad immaginare come qualcuno, “abbonato” da tanto tempo, abbia potuto lasciar passare la settimana senza sentire il bisogno di esserci, senza aver il desiderio di essere lì a soffire, anche quando la nave sta affondando, anche solo per stare al fianco delle persone con le quali hai condiviso tanti momenti indimenticabili. Immaginiamo che la stragrande maggioranza degli assenti di domenica avrà fatto code e sacrifici inenarrabili per prendere il biglietto e prenotarsi sul pullman o sul treno in occasione della finale di Coppa Italia di Roma e invece, in questa occasione, non si è neanche posta il problema di alzare il culo e portare il proprio abbonamento in un Sampdoria point per acquistare il tagliando di una partita meno gloriosa, ma tanto più importante. Il vostro è stato un puro atto di viltà! Condito dalle mille assurde e rivoltanti scuse che abbiamo avuto la sfortuna di sentire in giro: “non voglio dare i soldi a quelli la”, “la squadra non si merita niente” (perché invece voi che abbandonate i vostri colori nel momento del bisogno meritate tanto!), fino al vomitevole ritornello di quelli che dicevano: “ non voglio sentirmi cantare serie b da quelli la”. Questa è la frase che più ci ha schifato. Ma se sono decenni che scherniamo quei derelitti, per una volta che si rischia di sentirsi sfottere un po’ di più qual è la vostra reazione? Starsene a casa? Avete dimostrato di non meritare niente; né la splendida coreografia di chi diversamente da voi ha deciso di esserci, dimostrando anche senza che ce ne fosse bisogno il proprio valore, né tantomeno l’eventuale salvezza che poteva scaturire da quel match e che ancora, seppur con la fiammella del lumicino, illumina le nostre speranze. Cari assenti, comunque finisca questo campionato voi siete già retrocessi, lo eravate già prima del derby e per voi il ritorno nella massima serie, quella della dignità, sarà molto dura. VERGOGNATEVI TUTTI!!

… PER NON DIMENTICARE !!! Oggi più che mai daremo ancora una volta il 120% di noi stessi, convinti di poter raggiungere la salvezza. Questo non toglie che non ci siamo dimenticati di quanto accaduto in questi mesi e puntualizziamo che comunque andrà a finire questa stagione, qualunque sarà la categoria in cui giocheremo, a fine campionato metteremo la società davanti alle proprie grosse e gravi mancanze, per far sì che chi ha sbagliato si assuma le proprie responsabilità e soprattutto per garantire alla nostra Sampdoria un futuro tranquillo.


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