Cara Manu, è già passato un anno da quando ci hai lasciato; sembra ieri quando con i tuoi sorrisi, le tue battute e lo zaino sulle spalle venivi sul pullman con noi a seguire la Samp in trasferta oppure con la tua dolcezza venivi dai botteghini a darci il tuo saluto prima di entrare nella Sud. Il tuo ricordo rimarrà sempre vivo nei nostri occhi e nei nostri cuori. Sicuramente lo sai, perché dall’alto del cielo ci guardi e ci proteggi, ma il 16 giugno la tua famiglia ha organizzato un torneo dedicato alla tua memoria e possiamo assicurarti che, si, ci siamo divertiti, ma l’emozione provocata dalle motivazioni del torneo un po’ ci ha bloccato. Eravamo a giocare con i tuoi amici e familiari, con gli Irish e tutti emozionati , dobbiamo ammetterlo, abbiamo visto anche qualche lacrimuccia quando al cielo si è levato altissimo il coro Manu Manu seguito da un lungo e sentito applauso da pelle d’oca. Purtroppo poco tempo fa è venuto a farti compagnia Nicolò. Sappiamo che la domenica sarete uniti nel cantare per la nostra amata Sampdoria in quel cielo blu… cerchiato mentre il vostro ricordo sarà sempre vivo nel nostro cuore e nei nostri occhi.
CIAO MANU E SALUTACI NICO ...MA GUARDA SU QUEL CAMPO DI PERIFERIA… Finalmente dopo una “lunga estate calda” arriva il giorno del torneo dei Fieri Fossato. Per noi del gruppo è una tradizione consolidata nonché un’occasione come un’altra per creare aggregazione. La tensione per l’evento è alta e i giocatori scalpitano... Finalmente arriva il fischio d’inizio e il campo ribolle di passione ed entusiasmo. Il torneo per questa edizione presenta due novità: la prima è rappresentata dalle “vecchie glorie” dei Fieri Fossato che sfidano due squadre di “baldi giovani” ma, pur giocando con esperienza e splendidi colpi di classe, non riescono ad aggiudicarsi il trofeo. Il pomeriggio trascorre all’insegna del calcio spettacolo e dell’entusiasmo e al termine dell’ultima partita ecco la seconda novità: le ragazze concludono il torneo scontrandosi sul campo in una partita al cardiopalma decisa solo ai calci di rigore. Tutti sotto le docce: finalmente si mangia!! Eccoci quindi a casa nostra, il club, che per l’occasione si trasforma in un ristorante dove a sfamare le bocche di noi “sportivi” ci saranno lasagne al forno, torte salate, dolci e chi più ne ha più ne metta. Tra un coro contro la tessera e uno per la nostra amata, un ballo e una risata la serata si conclude a notte fonda, con il sorriso e la consapevolezza che è stata un’altra splendida giornata “in famiglia” anche durante un week-end senza campionato. AVVISI IMPORTANTI In occasione della partita Inter-Sampdoria del 24 ottobre i Fieri Fossato organizzeranno la trasferta. Chi volesse prenotare può chiamare il numero 3480573437 oppure recarsi presso il nostro club nei giorni di martedì e giovedì (dopo le 20). Come sempre accetteremo solo prenotazioni da tifosi non tesserati.
UN SISTEMA CHE FA ACQUA Dove eravamo rimasti? Ah sì... Eravamo al punto in cui il governo ci propinava le sue ridicole considerazioni sul successo della tessera, snocciolando numeri e millantando non solo la diminuzione degli incidenti negli stadi italiani, ma addirittura l'aumento delle presenze sugli spalti. Eravamo al punto in cui oramai venivano imposte restrizioni di qualunque genere dall'Osservatorio: divieto di andare in trasferta per i non tesserati, divieto di vendita dei biglietti per i non residenti in Regione (misura addirittura ultimamente estesa anche ai non residenti in Provincia per Empoli-Siena di ieri) e via discorrendo. Una vittoria per “loro”, tutto perfetto secondo i media e agli occhi dell'opinione pubblica. Ma quando un “sistema” come quello adottato dal ministro degli interni fa acqua da tutte le parti, prima o poi la barca inizia ad affondare. La crepa piano piano si allarga e l'imbarcazione che sembrava tanto solida inizia a sprofondare. Come è accaduto martedì sera, in occasione della partita della nazionale italiana contro quella serba, che caso vuole avrebbe dovuto disputarsi proprio qui a Genova.Le forze cosiddette “dell'ordine” hanno prima lasciato scorrazzare indisturbati i tifosi serbi per le vie del centro, come peraltro era già accaduto in occasione di Samp-Hajduk Spalato nel 2007 (dove già si erano verificati non pochi problemi per l'ordine pubblico), per poi farli arrivare in corteo fino al Ferraris. All'interno dello stadio poi sappiamo tutti cosa è accaduto, abbiamo visto cutter, torce, petardi e spranghe in mano ai tifosi serbi come se nulla fosse. Quello che forse molti non sanno è che ai tifosi italiani che nello stesso momento venivano perquisiti ai cancelli, venivano sbrigativamente requisiti tappi di bottiglie, accendini e addirittura venivano fatti togliere indumenti riportanti i colori o gli stemmi delle due squadre genovesi... Scene che del resto viviamo sulla nostra pelle ogni domenica, in casa e soprattutto in trasferta, alle quali ormai purtroppo da anni siamo abituati, da quando è iniziata una campagna di repressione nei confronti del tifo organizzato. Campagna che nel giro di pochi anni, accompagnata dall'avvento della pay tv, ha pian piano svuotato gli stadi italiani. Campagna che invece che riavvicinare le famiglie agli stadi le ha allontanate ancora di più. Quanto è difficile infatti acquistare un biglietto per la partita, c'è più burocrazia che a richiedere la partita iva. Una volta i nostri padri ci portavano allo stadio la domenica spesso e volentieri acquistando il biglietto prima di entrare, cosa che adesso non è più possibile fare. Addirittura un padre che vuole portare il figlio allo stadio potrebbe trovarsi di fronte a una situazione come quella accaduta a Verona nella partita contro il Chievo lo scorso aprile, quando la polizia vietò ad alcuni BAMBINI di entrare con la propria bandierina! Restrizioni adottate senza scrupoli, senza guardare in faccia niente e nessuno. Per poi assistere allo spettacolo di martedì sera, con un gruppo di un centinaio di serbi a tenere in scacco la situazione e a riuscire a far rinviare una partita di livello internazionale senza che la polizia muovesse un dito. E' proprio qui che sta la gravità di tutto quanto accaduto. Ancora più gravi le dichiarazioni del ministro Maroni secondo il quale la polizia non sarebbe intervenuta per evitare una strage. Ebbene, forse il ministro non ricorda casi in cui la polizia ha picchiato selvaggiamente, senza fermarsi a riflettere o addirittura senza motivi plausibili, gruppi di tifosi tra i quali spesso e volentieri si trovavano donne e bambini. E visto che molti hanno la memoria corta proviamo a rinfrescargliela noi... Roma-Sampdoria stagione 2003-2004, il primo anno di serie A dopo il purgatorio di 4 anni in B.
Quasi 4000 tifosi al seguito della maglia blucerchiata all'Olimpico. Dalla curva nord occupata dai tifosi giallorossi continuavano a piovere oggetti, con la polizia completamente ferma che al momento del vantaggio della Roma, invece di prendere le giuste misure, faceva partire una carica contro di noi. 4000 persone chiuse in un settore ospiti, tra questi 4000 tantissime famiglie e innumerevoli donne. E i celerini che pestavano coi loro manganelli alla cieca. LI' NON SI E' RISCHIATA LA STRAGE ALLORA???? Quanto accaduto martedì sera dimostra ancora di più che l'intento delle forze politiche, e aggiungiamo noi della maggior parte delle società, non è quello di combattere la violenza negli stadi, perchè se così fosse martedì sera si sarebbe prevenuto tutto quanto. Non ci si venga ora a raccontare la patetica scusa secondo la quale le autorità serbe non avrebbero inviato notizie sulla pericolosità di chi partecipava alla trasferta, perché chi segue anche solo un minimo di calcio internazionale, anche senza essere uno 007, sa bene che le tifoserie slave non perdono mai occasione per mettersi in “luce” in occasione dei grandi match internazionali. A noi è proibito introdurre striscioni e tamburi perchè ritenuti “pericolosi” quando martedì sera c'erano armi di ogni genere in bella mostra. No, il fine ultimo non è debellare la violenza, il fine ultimo è svuotare gli stadi reprimendo chi come noi non potrà mai rinunciare per nessuna ragione a seguire i propri colori, allontanando con restrizioni ad hoc allo stesso tempo chi vorrebbe andare alla partita la domenica, facendo in modo che anche al tifoso un po' più “tiepido” passi la voglia di andarci e magari cominci a pensare ad un bell'abbonamento alla pay tv.... o magari si faccia la sua bella tesserina del tifoso piena di sponsorizzazioni e con innumerevoli banche alle spalle. BUSINESS, è questo il fine ultimo, sotto qualsiasi forma, con qualsiasi mezzo. Fino ad oggi abbiamo portato avanti le nostre idee sull'argomento trovando consensi, ma anche tanta gente che ha fatto “orecchie da mercante” o che ci ha presi per stupidi. Forse, ed è la nostra speranza, quanto accaduto martedì avrà aperto gli occhi ad un po' di scettici. Avremmo voluto che le nostre parole fino ad oggi fossero ascoltate da tutti con meno distacco, ma così non è stato. Invece c'è voluta una serata come martedì per smuovere un po' di coscienze........ E' ORA DI APRIRE GLI OCCHI!!!!