Anno 4 fanza 4

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Cesena-Sampdoria Cronaca di un'altra buffonata . Come ad ogni trasferta di quest’ anno al martedì siamo già in possesso dei biglietti settore distinti, acquistati naturalmente in romagna, che ci permetteranno l’ ingresso allo stadio Manuzzi . La settimana che precede la partita non filerà però liscia come in altre occasioni , perché il casms decide assurdamente di bloccare la vendita dei tagliandi ai non tesserati , e la notizia arriva soltanto il giovedì. Subito ci rendiamo conto della assurda decisione presa da questa manica di buffoni che ci sta perseguitando senza tregua ormai da qualche mese , ma dopo una breve riunione decidiamo di partire comunque alla volta di Cesena per andare a difendere ancora una volta i nostri diritti e soprattutto per seguire i nostri colori considerato che i biglietti ci sono stati venduti senza alcun problema soltanto 2 giorni prima . Prima di proseguire con il racconto è doveroso soffermarci un attimo sull’acccaduto Ma come è possibile che una partita non considerata a rischio fino alla settimana prima venga poi vietata ai non tesserati ? come si puo vietare una trasferta ad una tifoseria che non ha creato alcun problema fino ad ora ? come si possono mettere restrizioni sulla vendita di biglietti a 2 tifoserie che non si incontrano da un decennio e che non hanno mai fatto registrare incidenti tutte le volte che si sono incontrate ? Sinceramente abbiamo provato a rispondere a queste domande ma in tutta onestà non riusciamo proprio a trovare le risposte . Considerazioni doverose a parte , decidiamo di viaggiare in auto per evitare di essere bloccati e quindi arrivare a destinazione senza problemi e o discussioni . Arriviamo quindi davanti ai cancelli dello stadio e sulla nostra strada non troviamo alcun ostacolo da parte della “legge” , anzi entriamo senza alcun tipo di controllo ... alla faccia della tessera del tifoso ! Vorremmo sottolineare lo sciopero del tifo della curva cesenate per i primi 45 minuti gesto solidale per il divieto che ci voleva davanti alla tv e che ci ha fatto enormemente piacere . Tutto il mondo è paese . Durante i 90minuti il sostegno da parte nostra è incessante fino ad arrivare al 92 quando la Samp realizza il gol partita , il settore esplode per una vittoria che noi non tesserati meritiamo oggi più che mai ! un autentica ciliegina sulla torta di una giornata che ci vede vittoriosi sul rettangolo verde ma soprattutto sulla tdt , la trasferta che al giovedì ci era stata vietata è ora diventata un autentico trionfo! Torniamo a casa consapevoli che la nostra lotta verso questo stupido strumento è solo all’ inizio ma è dalle piccole vittorie che si costruiscono i grandi trionfi , forza ragazzi non molliamo e continuiamo a lottare . NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO Ai ragazzi che sono rimasti a casa dopo il divieto anche se in possesso di regolare biglietto, ci sentiamo di dire che hanno perso un ottima occasione per lottare e soprattutto hanno perso una giornata indimenticabile

… E ORA TUTTI A PARMA!!!

QUESTIONE DI RISPETTO Ci troviamo, nostro malgrado, a dover commentare un fatto che, normalmente, lasceremmo volentieri alle fameliche cronache degli organi di informazione assetati di casi che facciano audience. La faccenda che riguarda il giocatore Antonio Cassano è, tuttavia, una questione che ci interessa molto da vicino e che non possiamo lasciar passare senza una dura presa di posizione. Premettiamo che non vogliamo in nessuna maniera prendere le parti della società, la quale sceglierà la condotta da tenere nel rispetto della normativa vigente e della propria linea. L’unico nostro interesse è quello di tutelare i tifosi blucerchiati e una volta per tutte ribadire che pretendiamo rispetto da tutti i tesserati dell’U.C. Sampdoria, indipendentemente dal valore tecnico, dal numero uno al “99”. Non è la prima volta che il calciatore manca di rispetto nei confronti della tifoseria Sampdoriana e non occorre avere una memoria da Elefante per ricordarsi la storiella della nutella che risale ad appena un anno fa. In quell’occasione il calciatore non trovò neanche il tempo per rivolgere le proprie scuse ai tifosi e i successi della SQUADRA fecero dimenticare l’offesa alla maggior parte di essi (tutti tranne quelli come noi, che da quella volta fecero un grosso nodo al proprio fazzoletto). A distanza di un anno vediamo la stessa persona che, oltre a non presenziare ad una premiazione che i tifosi avevano predisposto per celebrare la stima e l’affetto di quel club nei suoi confronti, si permette di non scusarsi nemmeno con i tifosi stessi, per di più ingiuriando il Presidente della società per la quale lavora che lo invitava a giustificare il proprio comportamento. Tralasciamo ogni commento su quello che potrebbe accadere a chiunque di noi si rivolgesse in maniera tale ad un proprio superiore, ma non possiamo non chiederci perché, al di la di ogni rispettabile ragione, un calciatore non debba fornire alla propria società e ai propri tifosi una adeguata motivazione in merito all’omissione dei propri doveri. Non possiamo pensare che tra gli obblighi di uno sportivo ci siano solo gli impegni canonici rappresentati da allenamenti e partite; un giocatore, a nostro parere, ha l’obbligo di dedicare pochi minuti della propria vita (perché tanto poco sarebbe bastato) ai tifosi che in ogni occasione non gli fanno mancare affetto e sostegno.


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