TRE ANNI DOPO … 11 NOVEMBRE 2010, tre anni dopo quella maledetta domenica che non scorderemo mai, in cui Gabriele Sandri stava andando a Milano a seguire la sua passione, la Lazio, e aveva la sola colpa di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, in un autogrill nei pressi di Arezzo dove uno squilibrato che indossava una divisa dall’altra parte della carreggiata esplodeva un colpo di pistola come se fosse in un film western colpendo il ragazzo, che si trovava all’interno della sua vettura, a morte. Tre anni dopo dentro tutti noi il ricordo di quella domenica terribile è indelebile, e ci stringiamo ancora una volta nel ricordo insieme alla famiglia di Gabriele, che dopo l’uccisione del figlio ha dovuto sopportare prima il fatto che l’agente Spaccarotella continuasse a prestare servizio nella polizia di stato, e successivamente che venisse condannato da una schifosa sentenza a soli 6 anni di reclusione. Per finire fino a pochi giorni fa quando, a seguito della richiesta di poter affiggere una targa in memoria di Gabriele nel luogo dell’uccisione, Autostrade Spa si rifiutava di concedere la possibilità di affissione, salvo poi ritrattare la decisione presa solo dopo l’intervento del Sindaco di Roma e della Presidente della Regione Lazio. Chi in questi tre anni ha deciso e ha agito in certi modi dovrebbe provare schifo e vergogna a guardarsi allo specchio la mattina per tutte le mancanze di rispetto nei confronti della famiglia Sandri e degli amici di Gabbo. Ci piacerebbe sapere come si sarebbero comportati certi personaggi se al posto di Gabbo in quella macchina quella mattina ci fosse stato il proprio figlio. Abbiamo assistito e stiamo continuando ad assistere a episodi stucchevoli sulla vicenda, cose che a parti invertite (vedi caso Raciti) non sarebbero MAI E POI MAI accadute. Quello che ancora oggi auspichiamo è che venga fatta giustizia e che venga portato il dovuto rispetto alla famiglia di Gabriele.
HANNO FATTO UN DESERTO E L'HANNO CHIAMATO PACE
GIUSTIZIA PER GABRIELE!!
Aiutiamo la Pubblica Assistenza Burlando I Fieri Fossato intendono ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato a sostenere la P.A. Burlando. A quelli che hanno declinato l’invito, spesso con commenti fuori luogo e insensati, diciamo solo che il nostro intento era quello di aiutare un servizio di pubblica utilità e che siamo fieri di quello che abbiamo fatto.
Evidentemente è questo il modo dell’ On. Maroni di riportare l'ordine e la disciplina negli stadi italiani:
SVUOTARLI Ci permettiamo di suggerirgli anche di chiudere tutte le strade della penisola dal venerdì alla domenica per evitare le stragi del sabato sera e di vietare il sesso per eliminare la prostituzione... Non avvertite un' irrefrenabile voglia di mandare a fanculo questo “premio Nobel”?? NOI SI e per questo continueremo a combattere come stiamo facendo,con tutte le nostre forze e il nostro entusiasmo e non faremo un solo passo indietro finché TUTTI questi assurdi divieti non cesseranno e non smetteremo di informarvi finché avremo voce per farlo. Fieri Fossato 1999