E puntualmente la tifoseria risponde. La Samp, dopo un primo tempo difficile, sospinta da un tifo incessante, con un micidiale uno-due firmato Conte e Flachi mette al tappeto il Messina, anch’esso coinvolto nella lotta per non retrocedere. Solo negli ultimi minuti la compagine giallorosa riapre il match, ma la squadra con grande grinta stringe i denti e porta a casa tre punti fondamentali per la salvezza. Quella partita fu la svolta per raggiungere la permanenza in Serie B, la spinta necessaria che permise alla squadra di uscire definitivamente dalle sabbie mobili. Se la Samp non si fosse imposta chissà come sarebbe cambiata la storia, considerato che un anno dopo quella partita si festeggiava la promozione in Serie A. In quel periodo non riuscivamo a vedere la fine dell’incubo: la squadra giocava male ed era in balìa degli eventi. Eppure quella domenica pomeriggio andammo allo stadio dimenticandoci dei problemi e facemmo sentire alla squadra che bisognava crederci, che la Samp non poteva e non doveva andare in Serie C, e la squadra rispose “presente” sul campo. Questo ci fece rendere conto ancora una volta di più cosa vuol dire essere Sampdoriani!!! A buon intenditor………….. Solidarietà al popolo giapponese Desideriamo esprimere tutta la nostra solidarietà al popolo Giapponese per la grande sciagura che ha colpito, e ancora sta tenendo in ginocchio, il paese asiatico. In questo momento così tragico ogni altra parola può risultare unicamente retorica, ma oggi il nostro cuore è con il popolo giapponese perché ritorni ad alzarsi e possa far fronte a tutte le gravi emergenze che si presenteranno.
11/11/2010 GRAZIE BOYS PARMA La partita dell’andata, caratterizzata dall’assurdo divieto che ci ha impedito di assistere al match, ci ha mostrato una volta di più la mentalità e l’amicizia dei Boys Parma. Oltre ad esserci stati vicini tutta la settimana esprimendoci la loro vicinanza di fronte ad un provvedimento tanto assurdo, hanno passato tutto il tempo precedente all’incontro e tutta la gara insieme a noi; nel corteo contro la tessera prima e al bar poi. Certe cose non hanno prezzo e nessuna tessera conferisce la mentalità e la lealtà che solo chi vive come noi la propria passione può capire.
Grazie Boys per la vostra amicizia… la mentalità non si tessera!
Uniti come un sol uomo! Questa annata disastrosa ci ha visti tentarle proprio tutte per dare forza ai giocatori in campo: abbiamo cantato, abbiamo parlato con i giocatori, abbiamo chiesto l’esonero del tecnico, abbiamo colorato la Sud come non accadeva da tanto tempo, insomma le abbiamo provate proprio tutte. Non c’è da stupirsi se a fronte dell’atteggiamento abulico e disorientato della squadra stia serpeggiando in tanta parte della tifoseria un evidente scoramento. Nonostante le tante difficoltà di questa annata drammatica reputiamo necessario continuare a fare tutto quanto sia nelle nostre possibilità per contribuire al raggiungimento di un obiettivo di vitale importanza quale la salvezza. Non si può pensare che atteggiamenti controproducenti come mugugni e sterili lamentele possano aiutarci a dare la grinta e la convinzione necessaria ad una squadra che da sola non riesce a trovarle. La società ha enormi responsabilità e su questo non ci piove, ma i conti si faranno al termine del campionato, quando, inevitabilmente, sarà necessario che i colpevoli ammettano i propri addebiti nei confronti della maglia blucerchiata. Continuare a ripetere che Pazzini e Marilungo dovevano essere tenuti, che Cassano è stato dato via pagando e che Biabiani non vale neanche un terzo della cifra con cui è stato valutato, per quanto siano argomenti sacrosanti e incontrovertibili, non giovano al raggiungimento di una salvezza di certo difficile ma non impossibile. La sola cosa che possiamo fare è cercare di rendere più caldo e colorato il nostro stadio, perché nei tanti scontri diretti che ci aspettano i giocatori della Samp percepiscano la nostra incrollabile fede nei colori e quelli avversari sentano tremare le gambe di fronte alla furia di tutte le componenti blucerchiate.