Anno 4 fanza 9

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E puntualmente la tifoseria risponde. La Samp, dopo un primo tempo difficile, sospinta da un tifo incessante, con un micidiale uno-due firmato Conte e Flachi mette al tappeto il Messina, anch’esso coinvolto nella lotta per non retrocedere. Solo negli ultimi minuti la compagine giallorosa riapre il match, ma la squadra con grande grinta stringe i denti e porta a casa tre punti fondamentali per la salvezza. Quella partita fu la svolta per raggiungere la permanenza in Serie B, la spinta necessaria che permise alla squadra di uscire definitivamente dalle sabbie mobili. Se la Samp non si fosse imposta chissà come sarebbe cambiata la storia, considerato che un anno dopo quella partita si festeggiava la promozione in Serie A. In quel periodo non riuscivamo a vedere la fine dell’incubo: la squadra giocava male ed era in balìa degli eventi. Eppure quella domenica pomeriggio andammo allo stadio dimenticandoci dei problemi e facemmo sentire alla squadra che bisognava crederci, che la Samp non poteva e non doveva andare in Serie C, e la squadra rispose “presente” sul campo. Questo ci fece rendere conto ancora una volta di più cosa vuol dire essere Sampdoriani!!! A buon intenditor………….. Solidarietà al popolo giapponese Desideriamo esprimere tutta la nostra solidarietà al popolo Giapponese per la grande sciagura che ha colpito, e ancora sta tenendo in ginocchio, il paese asiatico. In questo momento così tragico ogni altra parola può risultare unicamente retorica, ma oggi il nostro cuore è con il popolo giapponese perché ritorni ad alzarsi e possa far fronte a tutte le gravi emergenze che si presenteranno.

11/11/2010 GRAZIE BOYS PARMA La partita dell’andata, caratterizzata dall’assurdo divieto che ci ha impedito di assistere al match, ci ha mostrato una volta di più la mentalità e l’amicizia dei Boys Parma. Oltre ad esserci stati vicini tutta la settimana esprimendoci la loro vicinanza di fronte ad un provvedimento tanto assurdo, hanno passato tutto il tempo precedente all’incontro e tutta la gara insieme a noi; nel corteo contro la tessera prima e al bar poi. Certe cose non hanno prezzo e nessuna tessera conferisce la mentalità e la lealtà che solo chi vive come noi la propria passione può capire.

Grazie Boys per la vostra amicizia… la mentalità non si tessera!

Uniti come un sol uomo! Questa annata disastrosa ci ha visti tentarle proprio tutte per dare forza ai giocatori in campo: abbiamo cantato, abbiamo parlato con i giocatori, abbiamo chiesto l’esonero del tecnico, abbiamo colorato la Sud come non accadeva da tanto tempo, insomma le abbiamo provate proprio tutte. Non c’è da stupirsi se a fronte dell’atteggiamento abulico e disorientato della squadra stia serpeggiando in tanta parte della tifoseria un evidente scoramento. Nonostante le tante difficoltà di questa annata drammatica reputiamo necessario continuare a fare tutto quanto sia nelle nostre possibilità per contribuire al raggiungimento di un obiettivo di vitale importanza quale la salvezza. Non si può pensare che atteggiamenti controproducenti come mugugni e sterili lamentele possano aiutarci a dare la grinta e la convinzione necessaria ad una squadra che da sola non riesce a trovarle. La società ha enormi responsabilità e su questo non ci piove, ma i conti si faranno al termine del campionato, quando, inevitabilmente, sarà necessario che i colpevoli ammettano i propri addebiti nei confronti della maglia blucerchiata. Continuare a ripetere che Pazzini e Marilungo dovevano essere tenuti, che Cassano è stato dato via pagando e che Biabiani non vale neanche un terzo della cifra con cui è stato valutato, per quanto siano argomenti sacrosanti e incontrovertibili, non giovano al raggiungimento di una salvezza di certo difficile ma non impossibile. La sola cosa che possiamo fare è cercare di rendere più caldo e colorato il nostro stadio, perché nei tanti scontri diretti che ci aspettano i giocatori della Samp percepiscano la nostra incrollabile fede nei colori e quelli avversari sentano tremare le gambe di fronte alla furia di tutte le componenti blucerchiate.


Sarebbe anche importante, casms e prefetture permettendo, seguire le restanti trasferte in gran numero per far valere la legge di Marassi anche negli stadi che dovremo visitare da ora alla fine dell’anno. Insomma, tutti dobbiamo dare il massimo fino all’ultima giornata, fino all’ultimo minuto, senza scoraggiarci se subiremo un goal e scatenando un putiferio quando saremo noi a portarci in vantaggio. Non vediamo altri modi per contribuire alla salvezza della Sampdoria e probabilmente non ne esistono altri. Qualcuno ci dà per spacciati, altri ci danno speranze, noi non possiamo farci condizionare dagli avvenimenti che ci riguarderanno da qui alla fine di maggio, infortuni, errori marchiani sotto porta dei nostri attaccanti, decisioni arbitrali, tutto questo dovrà scivolarci addosso, perché ad ogni avversità la nostra risposta dovrà essere improntata ad ottenere il massimo che ci sarà consentito. Diverso è quello che sarà a campionato finito….in quel momento e solo in quel momento tireremo le somme. Per adesso dobbiamo solo fare quello che chi ama la maglia blucerchiata deve fare: tutti uniti e con la bava alla bocca… fino all’ultimo minuto di questa stramaledetta stagione. OLTRE AL DANNO LA BEFFA Oltre al danno la beffa. Dopo una partita terrificante come quella con il Cesena, il comportamento delle forze dell’ordine nel post partita ha riempito di ulteriore amarezza tutti coloro che intendevano esprimere, senza eccessi, il loro sdegno ad una squadra che aveva appena sciupato un’importante occasione sulla via della salvezza. Questa volta a farne le spese non siamo stati solo noi tifosi, ma anche alcuni ignari cittadini di Marassi, che hanno avuto l’occasione di verificare sulla loro pelle come la repressione nei confronti delle tifoserie abbia ormai raggiunto livelli inaccettabili.

A fronte di nessun atto di violenza e di un comportamento fermo e risentito ma civile, la risposta dei responsabili dell’ordine pubblico è stata quantomeno eccessiva e sicuramente immotivata. Ci associamo a quanto asserito dalla Federazione dei Clubs Blucerchiati all’interno del loro comunicato e chiediamo che l’atteggiamento futuro di chi deve tutelare l’ordine pubblico sia improntato a criteri di maggior equilibrio. La caccia alle streghe non è finita con la tessera del tifoso, ogni occasione è buona per stigmatizzare le scelte dei tifosi e per cercare di mettere in cattiva luce chi vive lo stadio in maniera difforme dalle scelte dei signori del calcio moderno, ma forse oggi quelli che hanno potuto vedere di persona la realtà dei fatti hanno potuto constatare quale sia la verità. Libertà per gli Ultras AMARCORD BLUCERCHIATO

Con questo articolo a partire dalla fanzine di oggi dedicheremo uno spazio al passato blucerchiato, un modo per ricordare alcuni dei momenti più importanti della nostra storia. Nelle prossime edizioni avremo anche la collaborazione di storici tifosi della Sud, che ci racconteranno aneddoti sulla Samp e sulla tifoseria di qualche decennio addietro. Oggi però vogliamo partire da un recente passato, nel quale rivediamo molte analogie con la situazione odierna. Torniamo indetro di qualche anno, esattamente alla stagione 2001/2002, dove la Samp annaspa nei bassifondi della serie B. Il 5 maggio 2002 a Marassi arriva il Messina. La Samp viene da una sconfitta senza attenuanti a Modena, dove i padroni di casa, lanciati verso la serie A, passeggiano sui resti dei blucerchiati, imponendosi con un secco 2-0. Con questa sconfitta, la Samp si trova sul baratro della Serie C, preoccupazione ben riposta vista l’evidente involuzione di gioco e risultati della squadra. La partita col Messina pertanto è vista come l’ultima spiaggia e la settimana che porta al match è vissuta con grande trepidazione e ansia da parte della tifoseria che, come ogni volta nei momenti di estrema difficoltà, fa quadrato intorno alla squadra facendo appello per rendere il Ferraris una bolgia. La società stessa, da poco insediatasi, rendendosi conto della disastrosa situazione che avrebbe portato alla retrocessione in Serie C e mandato all’aria i piani di rifondazione e rilancio previsti, chiama a raccolta i tifosi per aiutare la squadra ad ottenere un successo fondamentale.


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