Anno 5 fanza 5

Datemi un ceee!!!

Qualcosa si è mosso. La nostra poliedrica società, fatta di genoani, di interisti e di altri misteriosi personaggi, ha accolto tra le proprie fila un Sampdoriano. Accidenti, penserete tutti, questa è proprio una notizia bomba!! Un Sampdoriano nell’Unione Calcio Sampdoria. Certo il nostro amatissimo Toninho Cerezo, non è stato messo in nessun ruolo di particolare rilevanza, ma almeno farà l’osservatore e lo farà con occhi autenticamente blucerchiati. Accanto ai futuri talenti che saranno chiamati a vestire la nostra maglia, ci auguriamo che Toninho “osservi” bene anche l’operato generale della società Unione Calcio Sampdoria e che con il suo spirito, sincero e saggio, non faccia mancare le proprie osservazioni quando qualcosa non andrà per il verso giusto. Solo il cielo sa quanto bisogno c’è di qualcuno che indichi la retta via ad una nave blucerchiata che, da tempo, fa a meno di comandanti coraggiosi e motivati e che si limita a farsi trasportare dalle correnti, fino ad imbattersi, ormai sempre più spesso, nelle secche di categorie a noi inadeguate. Detto questo, bentornato Toninho, saperti tra noi allevierà, anche se parzialmente, le pene che siamo costretti a provare di questi tempi. Forse, per buttarla in battuta, oggi ci saresti venuto bene anche a centrocampo. Chi ha qualche primavera alle spalle ricorda ancora la tua diligenza nel dirigere il gioco e quei lanci…. quei lanci che non abbiamo mai più visto.

Ci serviva un’iniezione di fiducia e anche se, probabilmente, per risollevarci ci occorrerebbe una farmacia di iniezioni di fiducia, ci auguriamo che una personalità come la tua possa portare entusiasmo in un ambiente che vive da tempo nel piattume più totale. Chissà, forse quelle persone (non troviamo modo più gentile per descriverle) che si vestono da calciatori della Sampdoria ogni volta che scendiamo in campo, vedendo uno che il calciatore lo ha fatto davvero e nella maniera più alta, non solo per i successi ma anche e soprattutto per l’amore e il rispetto per i colori che ha indossato, potrebbero capire che il loro atteggiamento andrebbe radicalmente cambiato, oppure semplicemente rendersi conto che nella vita hanno proprio sbagliato lavoro. Auguri Toninho, soprattutto per il tuo ruolo di ambasciatore della Sampdoria nel mondo. Pensaci tu a ridare dignità ai nostri colori che tanti stanno maltrattando.

Benvenuto Manuel I Fieri Fossato danno il benvenuto a Manuel Danovaro , figlio del nostro amico Mattia. Ai genitori vanno le nostre più grandi felicitazioni e al piccolo Manuel va il nostro augurio di una vita felice e Blucerchiata!!

AEROPORTO, 29/10/11 I Fieri Fossato esprimono sdegno per le diffide giunte a seguito della contestazione alla squadra, avvenuta all’aeroporto di Genova, dopo la partita di Nocera.

Crediamo sia evidente a tutti la natura dei fatti.

Siamo stufi di veder piovere addosso in maniera indiscriminata provvedimenti su coloro che esprimono in modo civile il loro pensiero ma hanno la sola colpa di portarsi sulle spalle il nome di un gruppo Ultras.

Come sempre lo spropositato e ingiustificato spazio mediatico concesso a quella che è stata una semplice contestazione come tante altre ha condotto all’ennesima caccia alle streghe che si è rapidamente trasformata in provvedimenti privi di ogni fondamento.

Valutate voi se questo stato può ancora dirsi libero.

Fieri Fossato 1999

BARI - SAMPDORIA

TRASPARENZA

Venerdì 18/11 ore 23, appuntamento al club e via, partenza per Bari a bordo di due pullmini, ancora una volta con il solito interrogativo sulla possibilità di assistere alla partita e con la speranza di non rivivere un'altra situazione come quella di Ascoli. Avvolti per buona parte del tempo da una fitta nebbia, dopo un lungo ma divertente viaggio, classico di ogni trasferta al sud che si rispetti, arriviamo in Puglia verso le 11 del mattino. La nostra priorità è comprare i biglietti, in vendita anche il giorno del match, pertanto decidiamo di fermarci in una cittadina fuori Bari e ci rechiamo nella ricevitoria autorizzata. Nel giro di pochi minuti a mano a mano acquistiamo i biglietti di Curva Sud e nel frattempo alcuni di noi attaccano bottone con due ragazzi del posto, incuriositi dal vedere 13 persone al di fuori del bar con tanto di pullmini parcheggiati. Sbrigata la pratica biglietti, il tempo ci permette di fermarci a mangiare qualcosa prima di prendere la direzione del San Nicola.

Il caso vuole che uno di questi ragazzi che si erano intrattenuti a parlare poco prima con noi, sia il proprietario di un ristorante, e quindi, dopo una breve e soddisfacente trattativa sul prezzo, ci accompagna al suo locale. Dopo un ottimo e abbondante pasto, innaffiato da parecchio vino, partiamo alla volta di Bari.

Prima di recarci allo stadio cogliamo l'occasione per andare a trovare presso il cimitero di Bari un nostro caro amico e compagno di tante trasferte che ci ha lasciati 3 anni e mezzo fa, Paolino, il cui ricordo in noi è sempre vivo.

A questo punto prendiamo la direzione del San Nicola e, arrivati davanti allo stadio poco prima delle 15, parcheggiamo sul piazzale e, una volta arrivati davanti all'ingresso, gli steward ci controllano il biglietto e ci fanno passare senza alcun problema, facendoci sistemare all'interno del settore ospiti insieme a tutti gli altri doriani, giunti allo stadio prima di noi.

Ci sembra di essere tornati indietro di un anno e mezzo, una cosa surreale, quasi incredibile, nonostante fino a poco tempo fa tutto questo fosse la normalità.

Finalmente un ingresso allo stadio con normale controllo, senza nessuna discriminazione dovuta alla regione di residenza. Finalmente i nostri diritti rispettati!!

La partita purtroppo ancora una volta non ci regala soddisfazioni ma solo l'ennesima prova deludente dei nostri, tuttavia questo non ci vieta di delirare con cori e birre sia al di fuori del settore prima della partenza che successivamente alla prima sosta in autogrill. L'euforia di chi finalmente ha potuto godersi di nuovo una trasferta come una volta, una grande soddisfazione nel mare di soprusi a cui siamo stati sottoposti in questi ultimi tempi.

Ovviamente l'ingresso nel settore ospiti senza restrizioni è stato deciso sulla base del gemellaggio che unisce le due tifoserie, ma non neghiamo che fino a poco prima della partita temevamo di dover restare ancora una volta fuori. Ci preoccupava il fatto che il buon senso, nuovamente, non avrebbe prevalso nonostante tutto. Buon senso che invece è stato utilizzato dalla questura di Bari, lo stesso che molte questure non usano a prescindere. Sabato scorso è stata l'ennesima dimostrazione della massima discrezionalità che ciascuna questura utilizza: un giorno entri l'altro magari stai fuori.

Vorremmo che quanto accaduto a Bari si ripetesse anche altrove, indipendentemente dai rapporti tra le due tifoserie: se compro il biglietto, perché mi viene regolarmente venduto, è mio diritto entrare allo stadio!! Un'altra, l'ennesima dimostrazione di quanto questo progetto della tessera del tifoso si stia sciogliendo come neve al sole.

Trasparenza, quella che è mancata la scorsa stagione dietro alle innumerevoli vicende che ci hanno portato alla retrocessione. Situazioni che non stiamo nemmeno più ad elencare, perché, purtroppo, ne siamo tutti a perfetta conoscenza; prima su tutti la mancanza di chiarezza, che fu sicuramente la cosa che più ci fece infuriare. Ci sentimmo presi in giro dalla dirigenza, che a fine campionato decise di cambiare gli uomini "di facciata", mossa tesa a far credere ai tifosi che il vento fosse cambiato, che la società si sarebbe rimessa in carreggiata e avrebbe ricondotto la Sampdoria nella massima serie. In questi giorni che hanno seguito l'esonero di Atzori e l'ingaggio di Iachini, il protagonista assoluto della scena è stato il DS Sensibile con le sue stucchevoli dichiarazioni. Dopo la partita col Vicenza il Direttore, nel comunicare l'esonero di Atzori, aveva dichiarato che per lui era stata una decisione sofferta in quanto aveva grande stima di Atzori come persona e avrebbe rifatto quella scelta se fosse potuto tornare indietro.

Non solo, per rincarare la dose Sensibile si era lamentato anche dei mormorii del pubblico del Ferraris, reo di aver rumoreggiato ad ogni errore, quasi a voler giustificare squadra e allenatore e a gettare ancora una volta la croce sui tifosi, gli unici incolpevoli e vittime di tutto questo.

Quando il fondo del barile sembrava raggiunto, lunedì scorso, ospite di una trasmissione su un'emittente locale, il DS ha deciso di raschiarlo per bene.

Oltre al solito concetto che "a gennaio faremo mercato in uscita e forse qualcosina in entrata, ma non è detto" e al difendere ancora una volta la scelta di Atzori, Sensibile, secondo noi, ha portato alla luce due fatti gravissimi.

Il primo riguarda la sua idea di dimettersi qualche tempo fa "per questioni di Sampdoria, ma non dico di più".

Questa frase dice molte più cose di quanto non appaia, è la dimostrazione di quanto marciume ci sia ancora all'interno della società Sampdoria. Non ci addentriamo nel campo delle ipotesi, non sappiamo e purtroppo non sapremo mai le vere motivazioni di questi screzi, anche se sono molto semplici da immaginare, ci limitiamo solamente a porre l'accento su come un DS appena insediatosi in una società abbia pensato di andarsene dopo pochissimo tempo. Tutto questo ci ricorda parecchio la vicenda Gasparin, ancora oggi piuttosto avvolta nel mistero e sicuramente da considerarsi una delle cause principali della retrocessione dello scorso campionato.

Il secondo fatto grave riguarda l'incontro tra una delegazione di giocatori e il DS dopo la partita di Nocera. Promotore dell'iniziativa fu, a detta di Sensibile, Gastaldello, e a quell'incontro non partecipò Palombo, il “capitano” della squadra. Non ci vuole molto a capire il clima che si respira nello spogliatoio, dove a questo punto appare evidente un'enorme spaccatura e dove il capitano viene "scavalcato" dai compagni di squadra.

Trasparenza dicevamo all’inizio; quella che manca ancora oggi all'interno dell'U.C. Sampdoria, dove nessuno si prende le proprie responsabilità e la presunzione e la mancanza di dialogo coi tifosi la fanno da padroni.

Dove alcuni calciatori (se così si possono definire) sono talmente scarsi e strapagati che nessuna società se li vuole prendere. Le chiacchiere stanno a zero ormai, pretendiamo di vederci chiaro una volta per tutte e soprattutto che la società si adoperi a gennaio per rivoluzionare la squadra, mandando via, anche a costo di regalarli, giocatori che non hanno più nulla da dare alla causa, ingaggiando gente nuova e motivata che possa raddrizzare il campionato attuale portando la squadra a giocarsi la serie A.