Anno 5 fanza 8

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Cosa che per esempio avviene in Inghilterra, dove il metodo Thatcher non ha mai proibito una trasferta, anzi ha agito con lo scopo di modernizzare stadi e decisioni. Dove c’è ordine, la gente tende a comportarsi in modo ordinato”. Abbiamo deciso di citare le parole dell'Avvocato Contucci perchè la spiegazione fornita ci sembra più che esaustiva e desideriamo che ciascuno sia opportunamente informato, vista la riluttanza da parte dei media a riportare determinate notizie nella loro completezza.

CIAO ROLANDO E GIULIANA CUORI BLUCERCHIATI Desideriamo porgere le nostre condoglianze ai familiari e agli amici di Rolando Squarcialupi e Giuliana Del Pino, i due tifosi blucerchiati che hanno perso la vita in un incidente stradale al ritorno da Modena, dove avevano seguito la loro squadra del cuore. In una giornata di festa come quella in cui si può stare accanto ai propri colori, hanno trovato la morte per una tragica fatalità del destino. Di fronte alla morte di due tifosi, due appassionati di calcio, la lega calcio sembrerebbe fino ad ora, salvo un auspicabile ripensamento, intenzionata a non autorizzare il minuto di silenzio prima dell'inizio della partita perchè i tifosi non sono tesserati della lega calcio. In tal senso ci siamo già espressi in altre occasioni rimarcando come la morte non possa e non debba essere considerata in maniera differente a seconda delle persone. In molti altri casi, in passato, era stata autorizzato il minuto di raccoglimento per personalità comunque non iscritte nelle liste della lega calcio. Posto che ci auguriamo che la lega operi un necessario ripensamento sulla questione, da parte nostra rispetteremo il minuto di raccoglimento nel rispetto di due persone, due tifosi, che seguendo la propria passione hanno perso la vita. Invitiamo pertanto tutti a rimanere in silenzio per un minuto come forma di rispetto verso gente che come noi aveva la Sampdoria nel cuore. Ci auguriamo che tutti guardino dentro di sé e prendano la decisione giusta, l'unica possibile di fronte ad un fatto come questo. In conclusione, non vogliamo indulgere in eccessiva retorica pertanto diciamo solo ciao Rolando e Giuliana, cuori blucerchiati.

Amicizia eterna È sempre molto difficile spiegare ad un normale tifoso cosa significhi per quelli come noi un gemellaggio. Se avessimo parlato dei mille sforzi che si fanno prima di una partita come quella con il Verona, gran parte dei tifosi ci avrebbero risposto che il gemellaggio è bello ma la cosa più importante è vincere. Proprio qui sta la differenza tra quelli come noi e tutti gli altri tifosi. Noi non necessitiamo di un fair play village per vivere la partita al fianco dei tifosi veronesi, bere insieme a loro e incontrarci prima e dopo la partita e soprattutto non ci lasciamo condizionare dal risultato della partita. Il gemellaggio col Verona è molto antico, per anni le due tifoserie si sono incontrate in categorie ed in situazioni di classifica differenti e ogni volta diverse generazioni di sampdoriani e veronesi hanno coronato la storica amicizia con giornate indimenticabili. Per noi Fieri Fossato quello col Verona è il gemellaggio più forte e dopo quasi dieci anni di assenza della partita con l’Hellas abbiamo voluto rendere il week end con i tifosi scaligeri


indimenticabile. Perché tutto funzionasse ogni membro del gruppo si è speso fino all’ultima energia e i ragazzi che si sono occupati dell’accoglienza e dell’ospitalità ai tifosi gialloblu hanno addirittura iniziato a lavorare un mese prima del match. Tanta fatica e impegno sono stati profusi perché queste giornate fossero perfette. Alla fine possiamo dire, con un pizzico di orgoglio, che tutto è andato per il meglio ed ogni fatica è stata ripagata dalla gioia di vivere con gli amici veronesi una giornata perfetta. Allo stadio, prima della partita, abbiamo preparato una ricca accoglienza a base di focaccia e vino bianco, nel rispetto della tradizione genovese, e quello che più ci è piaciuto è stato vedere, oltre ai membri dei gruppi della Curva Sud di Verona, tante famiglie di tifosi gialloblu avvicinarsi ai nostri banchetti e passare un po’ di tempo insieme a noi e a tanti altri tifosi blucerchiati. Terminata la prima fase di questo lungo ed indimenticabile week end arriva il momento della partita. Dal settore che tradizionalmente occupiamo in gradinata facciamo salire un bandierone copricurva con i colori dell’Hellas e della Sampdoria uniti insieme e con uno striscione completiamo il nostro messaggio: “Vecchie favole di un’epoca un po’ più in là, i colori di un’età”. Le parole, per quelli che non lo sanno, le abbiamo prese in prestito dalla canzone “Verona Beat” dei Gatti di Vicolo Miracoli, canzone che tanti a Verona cantano e che con quel suo sapore retrò e nostalgico ci serve per ricordare che la nostra è un’amicizia antica che va oltre il tempo e le mode. Al termine della partita abbiamo appena il tempo di scambiare due commenti con i tifosi gialloblu e poi via, destinazione Sampierdarena dove due pullman ci aspettano per raggiungere Voltri dove abbiamo affittato una sala per passare un meraviglioso sabato sera con i ragazzi di Verona. Giunti nel locale comincia una serata che, siamo certi, nessuno dimenticherà tanto presto. Centocinquanta persone circa tra noi e i tifosi dell’Hellas occupano la sala e dopo una straordinaria cena si scatenano in balli e cori fino a notte tarda. La voglia di divertirsi è tanta e nonostante le forze, dopo una giornata così intensa, siano messe a dura prova non smettiamo di dare fondo alle energie fino alle fine della serata. Alla fine i tifosi veronesi vengono accompagnati nei rispettivi alberghi per godersi qualche ora di meritato riposo. A questo punto penserete tutti che la festa termini così e invece no. Per tutti i sopravvissuti c’è ancora una domenica da passare insieme in un locale in zona aeroporto, dove ci attende un pranzo a base di porchetta e altre ghiottonerie che insieme agli ultimi cori e alle ultime bevute accompagnano i nostri fratelli veronesi all’ora del ritorno a casa. Terminata quest’ultima dolce fatica arriva l’ora dei saluti. Il week end per il quale ci siamo tanto impegnati è terminato lasciando nei cuori di tutti un segno indelebile. Tutto è andato alla grande e per una volta le mille angherie che il calcio moderno ci obbliga a subire settimanalmente non hanno potuto niente contro un’amicizia vissuta ancora una volta intensamente come tradizione impone. Ancora una volta a modo nostro abbiamo onorato il calcio che ci piace, la passione che ci anima. Arrivederci alla prossima Butei…

Dall’Arena alla Lanterna amicizia eterna!

CAMBIA IL NOME E NON LA SOSTANZA ? In merito alla notizia divulgata questa settimana, secondo la quale, dalla prossima stagione la "Tessera del Tifoso" verrà abolita e sostituita dalla nuova "Fidelity Card", riportiamo le dichiarazioni rilasciate ad un'emittente radiofonica romana dall'Avvocato Lorenzo Contucci, il quale fornisce importanti precisazioni: “La ‘Fidelity Card’ è un’operazione di facciata, il problema vero non è cambiato: un soggetto che ha già scontato la propria condanna o diffida per fatti anche remoti continuerà a non poter avere la possibilità di entrare allo stadio. Alla Tessera del tifoso è stato cambiato il nome, ma di fatto l’anima della “Fidelity card” resta la stessa. Non mi risultano che ci siano state delle modifiche sostanziali, allo stato resta un’operazione di facciata, se poi troverà della concretezza dipenderà dalle decisioni delle singole società sportive per renderla più appetibile. Ma il problema vero, ovvero su chi potrà usufruirne, non si è ancora risolto. Un soggetto che ha già scontato la propria condanna o diffida per fatti anche remoti continuerà a non poter avere la possibilità di entrare alla stadio. Questo è il punto principale che non è stato risolto. Fa piacere che non si debba più parlare di “Tessera del tifoso”, ma la sostanza non cambia. Credo che al momento si possa definire un gioco mediatico e politico, è stato semplicemente cambiato un nome ad uno strumento. La Tessera del tifoso non era niente altro che una carta di credito ricaricabile, questo era il vero obiettivo delle squadre di calcio. Grazie, poi, al Consiglio di Stato ed a Federsupporter la tessera è stata scissa da un mero strumenti di lucro. Questo difetto, dunque, è stato risolto da organi giurisdizionali. Ora resta l’ultimo aspetto, ossia la modifica della norma di Legge che priva di tornare ad assistere a qualsiasi manifestazione sportiva per tutta la vita chi ha commesso e scontato un reato. Vorrà dire che faremo cambiare anche questo aspetto da un giudice e non, come si sperava, da Parlamento. Devo dire la verità stanno facendo di tutto per non riempire gli stadi. Penso, per esempio, che siamo l’unico Paese del Mondo in cui diventa normale la chiusura di una tribuna in un derby: questo la dice tutta sul sistema di polizia che si è deciso di utilizzare per contrastare il fenomeno della violenza negli stadi. La soluzione è molto semplice: basta rientrare nei parametri della Costituzione, se si vuol dare un segnale distensivo si deve fare in modo che il tifoso non venga discriminato rispetto ad altre persone.


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