Nemmeno un passo indietro! Siamo giunti in quella fase del campionato in cui alcuni verdetti stanno per essere emessi, mentre altri vivono la loro fase cruciale. A fronte di un campionato a più facce, con un inizio esaltante una fase successiva a dir poco disastrosa e una ripresa a gennaio molto convincente, la Sampdoria sembra essersi attestata su livelli di gioco più che positivi, tuttavia , come ricorda mister Rossi, finchè non avremo raggiunto la matematica certezza dell’obiettivo nessuno può sentirsi tranquillo. Scriviamo oggi, proprio per cercare di stimolare tutti, ma in particolare noi che come tifosi dobbiamo rappresentare la spinta continua per la squadra, a non sentirsi tranquilli e a continuare a dare tutto in occasione di ogni partita fino al raggiungimento della salvezza. Abbiamo di fronte una serie di prove importanti e se vorremo essere veramente di aiuto alla squadra dovremo vivere le restanti sfide dando il massimo sostegno possibile. Mercoledì scorso, contro l’Inter, nonostante un orario scandaloso, che ribadiamo essere stato scelto, come al solito, senza il minimo rispetto per i tifosi e nella massima sottomissione alle logiche televisive, abbiamo riempito lo stadio in maniera inconsueta per il calcio di oggi, segno positivo della nostra passione costante e dell’attaccamento ai nostri colori.
Per quanto riguarda il tifo, teniamo invece a ribadire che molto di più può e deve essere fatto. L’unica nota meravigliosa, dalla quale vorremmo si ripartisse da ora in avanti è rappresentata dal quarto d’ora del secondo tempo, coincidente con il massimo sforzo offensivo della squadra alla ricerca del pareggio, nel quale tutta la Gradinata ha fatto tremare lo stadio con boati e cori veramente notevoli. Una cosa che non si sentiva da tanto tempo. Questa è la Sud che vorremmo sempre vedere e ci auguriamo che fino a fine campionato quel quarto d’ora sia esteso a tutti i 90 minuti in tutte le partite restanti. Non dobbiamo mai dimenticare che non deve essere la squadra a spingerci col proprio gioco ad incitarla con maggiore forza, dobbiamo essere noi a spingerla a dare tutto con il nostro entusiasmo. Ricordiamo a tutti che il gruppo dei Fieri Fossato, in occasione di ogni partita interna della Sampdoria, mette a disposizione di tutti un grande numero di bandieroni blucerchiati, che come da tradizione pluriennale della nostra Gradinata, riconosciuta da tutte le tifoserie, rappresentano il più bel colpo d’occhio che si possa avere in uno stadio. Sbandierare quelle bandiere deve essere un onore per tutti e nessuno dovrebbe sentirlo come un peso. Parliamo di onore perché a rendere bella una Gradinata dobbiamo voler concorrere tutti, averne coscienza e non vivere passivamente la curva come se a far tutto dovessero pensare gli altri, altrimenti non si spiega perché venire nella Sud e non scegliere un altro settore. I gruppi lavorano tutta la settimana perché alla domenica il colore non manchi nella Sud, ma anche chi non fa parte dei gruppi è responsabile della bellezza e della storia della Gradinata. Anche in occasione della partita con “quelli là”, che si avvicina ogni giorno di più, porteremo un gran numero di bandieroni, affinché, insieme alle diverse iniziative che prenderanno gli altri gruppi, una bella sbandierata non venga a mancare nella Sud e soprattutto consenta a quelli che avremo davanti di vedere i colori più belli del mondo e farsi schifo da soli come meritano. Ma adesso basta parole, nessuno di noi sa con precisione quando potremo festeggiare la matematica salvezza, quindi da ora in avanti spingiamo la squadra al raggiungimento dell’obiettivo. In alto i cori e le bandiere Gradinata Sud. LA SAMPDORIA HA BISOGNO DI NOI!
La repressione si globalizza. Tutti i problemi riguardanti il nostro calcio, che da anni vi segnaliamo, stanno lentamente, ma inesorabilmente allargandosi a macchia d’olio in altri stati europei. In sostanza, la stessa politica che da tempo contribuisce a svuotare gli stadi italiani, sta invadendo nazioni che non avevano mai fatto i conti con realtà come le nostre. A far da guida in questa politica suicida ci si è messa anche l’Uefa che ha iniziato la propria santa crociata contro i “famigerati” strumenti pirotecnici, ossia i fumogeni e le torce. In occasione della recentissima sfida di Champions League contro il Galatasaray, il Real Madrid è stato accusato di una carente attenzione durante i controlli agli ingressi dello stadio e sarà multato per l’accensione di torce da parte dei tifosi turchi nel proprio settore. Nel 2012 fu invece la Federezione Russa ad essere multata per l’accensione di fumogeni in occasione della partita tra la Russia e la Grecia. Tornando ai giorni nostri, proprio in questa edizione dell’Europa League si è registrato un aumento costante delle partite a porte chiuse, tutte occasioni nelle quali la Uefa non si è fatta problemi ad elargire sanzioni sproporzionate rispetto ai fatti accaduti. Evidentemente anche l’Uefa ha intrapreso la via della criminalizzazione dei tifosi e vuole seguire le orme dell’Italia conseguendone gli stessi disastrosi risultati. Sempre di tenore molto negativo, sono da considerare le mosse della Svizzera di cui avevamo parlato nel numero precedente a proposito delle “Black List”; la commissione della legislazione ha messo mano al concordato intercantonale sulle misure contro la violenza approvando i seguenti provvedimenti: il divieto di accesso allo stadio esteso a 3 anni , che può avere valenza in tutto il territorio nazionale , l'obbligo di autorizzazione per gli incontri di calcio e di hockey delle categorie superiori, la durata massima pure di 3 anni, dell’obbligo di presentarsi in Polizia durante la manifestazione. Non possiamo che concludere che a quanto pare, l’Italia, nel campo
della repressione ha fatto scuola in tutta Europa. Un primato del quale non possiamo andare per nulla fieri.
Solidarietà alla famiglia Aldrovandi Nessuno dovrebbe subire dallo stato ingiustizie come quelle occorse alla famiglia Aldrovandi e a molte altre. Figli picchiati, massacrati e uccisi, o ancora resi invalidi al 100 per cento come nel caso di Paolo di Brescia. Tuttavia quello che è accaduto alla famiglia Aldrovandi pochi giorni fa non può che provocare ulteriore orrore e disgusto. Al dolore per la perdita di un figlio si è voluta aggiungere la provocazione di una manifestazione sotto il posto di lavoro della madre di Federico, presso il comune di Ferrara, da parte di chi intendeva difendere i carnefici di un ragazzo di 18 anni. Questa vicenda non può non colpirci e reputiamo che tutti dovrebbero sentirsi offesi. Solidarietà alla famiglia Aldrovandi
Condoglianze alla famiglia Dondero I Fieri Fossato desiderano unirsi al cordoglio per la scomparsa, durante lo svolgimento dell’incontro Sampdoria-inter, del tifoso blucerchiato Bruno Dondero. Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia.