Entusiasmo!
La settimana che si è appena conclusa è stata una delle più entusiasmanti di sempre. La vittoria nel derby, con tutti i ridicoli siparietti che si sono avvicendati, dal Gasperini piangente ai giornalisti di provata fede rossoblu in lutto stretto, non hanno fatto altro che aumentare la gioia per il risultato della splendida domenica appena passata. Crediamo comunque che, al di là della vittoria nella stracittadina, l'ambiente Blucerchiato da qualche tempo abbia ritrovato un'unità di intenti e un entusiasmo che da tanto tempo mancavano. Sarà per la presenza di un uomo straordinario come Mihailovic, duro, ma sempre in grado di comprendere e motivare i giocatori come pochi sanno fare o per un gruppo di calciatori sempre concentrati al meglio in ogni occasione, ma quello che è evidente è che l'aria che si respira quest'anno è veramente un'aria nuova. Tanto merito va dato anche alla società che sta dimostrando come con impegno e passione si possano raggiungere ottimi risultati. Qualcuno, nell'ambito della stampa sportiva, preferisce concentrarsi sugli aspetti esplosivi e divertenti del nostro Presidente, cercando di
sminuire l'operato della dirigenza, come se la Sampdoria non fosse da prendere sul serio, ma chi ha occhi per vedere non può non accorgersi che il lavoro svolto dalla società sia stato caratterizzato da un'attenta programmazione in tutti i campi, sia sportivi che di marketing e gli effetti sono già ampiamente visibili. Intendiamoci, nessuno deve illudersi e volare con i sogni oltre le reali possibilità della squadra, ma al momento dobbiamo goderci tutte le gioie che stiamo vivendo e fare di tutto sugli spalti perché l'effetto positivo continui. Anche domenica il pubblico Sampdoriano ha dimostrato di meritare i risultati e l'impegno che società, Mister e giocatori mettono nel proprio lavoro. La squadra entusiasma i tifosi e i tifosi entusiasmano la squadra, come da tanto tempo non succedeva. L'obiettivo di tutti è continuare a divertirsi, sognare magari anche un po', ma tenendo sempre i piedi per terra; dobbiamo fare in modo che ogni domenica la magia continui e per farlo dobbiamo essere i primi a dare il massimo. Come sempre arriveranno momenti difficili durante la stagione, ma tutti ora siamo consapevoli che possiamo superarli, perché in campo e in panchina vanno persone unite che sapranno sempre collaborare nelle difficoltà. Da parte nostra non dovrà mai mancare l'apporto vocale alle imprese della squadra, dal primo minuto al novantesimo più recupero; ci stiamo divertendo e dobbiamo continuare a farlo, ricordando sempre che i grandi successi della Sampdoria sono stati caratterizzati da società che hanno dato il massimo sotto il profilo dell'impegno e da una tifoseria che ha costantemente accompagnato con il proprio entusiasmo i giocatori. Non ci manca niente per poter vivere altre gioie, magari non grandi come quelle degli anni 90, ma pur sempre risultati prestigiosi, che onorino la maglia più bella del mondo. Nel frattempo non facciamo tabelle, godiamoci ogni singolo momento, alla faccia di chi vuole sminuirci, di chi si ostina a dire alla radio, sui giornali o alla televisioni che la Sampdoria è destinata a sgonfiarsi; noi diversamente da loro non abbiamo la sfera di cristallo e non sappiamo cosa ci aspetta, vogliamo solo continuare a far tremare la Sud con i nostri cori come nelle ultime domeniche e mostrare al mondo con fierezza i nostri colori. Può anche essere un sogno, ma non abbiamo nessuna intenzione di svegliarci!
Patiteci patetici! La ricerca di alibi e l'attaccarsi all'arbitro quando si perde sono un brutto costume della cultura sportiva del nostro calcio. Anche in occasione di quest'ultimo derby l'allenatore dei dirimpettai ha avuto il coraggio di affermare che la nostra vittoria è stata frutto di un errore arbitrale, che loro hanno giocato meglio, addirittura che la Sampdoria è solita segnare gol su calci da fermo con blocchi irregolari. Il tutto corredato da una stucchevole manfrina piantata durante una delle interviste di fine partita, dove un ex arbitro (di fede rossoblu, per giunta) sosteneva assiduamente la regolarità del gol di Gabbiadini, poi confermata in seconda battuta anche da altri ex direttori di gara.
Sembrava di essere tornati a quel derby del febbraio 2008, quello del rocambolesco gol di Maggio a 3 minuti dalla fine: anche quella volta Gasperini attaccò pesantemente il direttore di gara, sostenendo che aveva falsato una gara che, al contrario, era stata diretta impeccabilmente e aveva visto il Doria prenderli a pallonate. Oppure al derby di febbraio, quello di Maxi Lopez, dove a fine partita il tecnico di Grugliasco affermò che la nostra vittoria era del tutto immeritata quando ancora oggi fatichiamo a ricordare occasioni da gol da parte loro. Ogni volta che la Sampdoria vince un derby, non è mai per suoi meriti è sempre colpa degli altri: dell'arbitro, del guardalinee, del quarto uomo, del fotografo a bordo campo, dei raccattapalle ecc. Quando vincono loro invece è dominio, è vittoria meritata, è supremazia schiacciante e via dicendo. Ad alimentare ulteriormente tutto ciò ci ha pensato, come sempre, la stampa cittadina che non ha perso occasione per dimostrare ennesimamente la propria parzialità. Lunedì mattina leggendo alcune locandine sembrava che il Doria avesse segnato un gol in sospetto fuorigioco quando, come detto sopra, la tesi era stata già prontamente smontata da chi l'arbitro lo ha fatto di mestiere per tanti anni. Polemiche e dubbi figli di un evidente bruciore di quella parte del corpo dove non batte il sole. Niente da fare, è più forte di loro: non accettano l'ennesima sconfitta della loro triste storia e cercano di arrampicarsi sugli specchi cercando di dare risalto alla patetica polemica del loro allenatore. Siamo convinti che la sconfitta andrebbe accettata con signorilità, senza attaccarsi a fantomatici episodi da moviola. Anche se, non lo neghiamo, aver visto la rabbia di Gasperini e il livore dei media genoani ha aumentato la soddisfazione per questa vittoria. Continuate pure a rosicare, che noi continuiamo a godere......
“Guerre Stellari” Con il titolo di questo articolo rispondiamo in maniera ironica ad un avvenimento sul quale probabilmente non ci sarebbe niente da ridere, ma così facendo intendiamo mettere in luce la gravità di uno dei provvedimenti che il governo intende adottare nel futuro decreto riguardante la sicurezza negli stadi. Infatti, recentemente, un emendamento del deputato bergamasco Gregorio Fontana al decreto stadi, approvato dalle commissioni Giustizia e affari costituzionali della Camera, ha dato il via libera all’introduzione delle pistole Taser come dotazione per le forze dell’ordine impiegate nel servizio di sicurezza negli stadi. A questo proposito il direttore del reparto di cardiologia del policlinico “Tor Vergata” di Roma, Francesco Romeo è stato intervistato dall’agenzia Adnkronos salute e ha avuto modo di dichiarare che: " La pistola elettrica Taser provoca un danno muscolare e potrebbe quindi, teoricamente, causare un danno anche al muscolo cardiaco. Inoltre potrebbe interferire con alcuni dispositivi medici, tipo il pace maker".
Siamo convinti che non sia necessario essere un luminare della medicina per capire che la sottoposizione del corpo umano a scariche elettriche (a basso voltaggio secondo i promotori dell’emendamento, ma in realtà secondo una diffusa letteratura mondiale tutt’altro che innocue) per ridurlo all’inoffensività, sia un fatto che trascende l’ordinaria amministrazione della giustizia e rasenta la tortura. Per farvi capire di cosa stiamo parlando, la pistola Taser ha un sistema di mira laser e funziona in due fasi. Al momento del colpo rilascia due freccette non parallele collegate alla pistola da sottilissimi fili elettrici. I due dardi devono ovviamente centrare entrambi il soggetto. Dopodiché il dispositivo rilascia una scarica elettrica a impulsi ad altro voltaggio (50mila volt) ma basso amperaggio (6 milliampere). Il soggetto colpito rimane immobilizzato per un tempo variabile tra i 2 e i 5 secondi, tuttavia una prolungata pressione sul grilletto può determinare un’esposizione maggiore alle scariche con conseguenze gravissime sulla persona colpita (fonte panorama.it). Amnesty International Italia è già intervenuta, tramite le dichiarazioni del suo portavoce Riccardo Noury ricordando che: “Dal 2001, data di acquisizione del Taser nel Nordamerica, i morti “taserizzati” sono stati 864, e il 90% di questi era disarmato. Studi medici a nostra disposizione dimostrano come persone che soffrono di disturbi cardiaci, o in particolari stati di alterazione emotiva e sotto sforzo, possono perdere la vita o riportare gravissime conseguenze se colpiti da questa arma. C'e' un rischio di un uso eccessivo e gratuito, ma c'e' anche la possibilità di non sapere chi si sta colpendo". "Altro fattore di preoccupazione” prosegue Noury - e' la facilità con cui il Taser può rilasciare scariche multiple, che possono danneggiare anche irreversibilmente il cuore o il sistema respiratorio. C'e' più di un dubbio, dunque sul fatto che queste armi siano effettivamente “non letali”, specie se adoperate con poco scrupolo"(fonte Agi-cronaca italiana). Quello che preoccupa maggiormente è la possibilità di passare da una fase di sperimentazione all’adozione in pianta stabile di questo strumento anche in situazione di ordine pubblico non collegate alla sicurezza negli stadi, fenomeno che ridurrebbe alla discrezionalità dei singoli agenti il confine tra la vita e la morte di una persona. Fortunatamente il provvedimento deve ancora essere votato dalle Camere e auspichiamo che le tante prove della pericolosità di uno strumento tanto discusso nei paesi che l’hanno fin qui adottato(107 paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Finlandia, Francia, Grecia e Gran Bretagna) porti i politici italiani e le opposizioni in primis cancellare completamente la norma, evitando l’assunzione di un fattore di pericolosità sociale così alto nel nostro ordinamento. Ci appelliamo alla coscienza di chi ha a cuore il bene, non solo del tifo, ma anche e soprattutto della sicurezza in Italia. Fermiamo questo ennesimo episodio di repressione, prima di dover piangere morti innocenti come in altre nazioni sta accadendo.
www.fierifossato.it