Fanza dicembre 2013

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Occhi sempre aperti! Nell'ultima nostra fanzine, pubblicata in occasione della partita contro la Lazio, scrivemmo un articolo a proposito del cambio di allenatore, ritenendo da una parte corretto allontanare Delio Rossi, ma rimanendo alquanto perplessi circa il fatto che si fossero attesi troppi giorni prima di avere Sinisa Mihajlovic a disposizione, perdendo 10 giorni di lavoro preziosissimi. Per fortuna nel corso dell'ultimo mese abbiamo assistito ad una metamorfosi della squadra, che ha saputo risollevarsi e cogliere importanti risultati che ci hanno tolto dalle ultime tre posizioni di classifica, diventate ultimamente una pericolosissima consuetudine. E' chiaro che qualcosa prima non funzionasse, principalmente per colpa di un allenatore che ha deluso e che, a nostro avviso, avrebbe dovuto dimettersi e non farsi licenziare; ma anche di una squadra che senza dubbio non seguiva più il mister per tutta una serie di ragioni a noi sconosciute. Proprio per questo sorge una domanda spontanea: la vera Sampdoria qual è? Non siamo tra quelli che pensano che, di colpo, i problemi siano risolti e che la squadra sia tutto un tratto diventata composta da fenomeni. Restiamo invece fermamente convinti che alcuni interventi a gennaio, che da tempo andiamo richiedendo, siano comunque necessari. Guai a pensare di poter fare a meno di puntellare l’organico con un po' di esperienza e qualità: la squadra adesso gira al massimo, sia mentalmente che fisicamente, ma verranno momenti più difficili nei quali avere dei giocatori di spessore nei ruoli strategici diventerà fondamentale. Peccare di presunzione ancora una volta sarebbe pericolosissimo, ci auguriamo quindi che la società faccia il proprio dovere e ci permetta di dormire sonni più tranquilli, magari


senza andare a puntare su cavalli di ritorno che vorrebbero tornare alla Sampdoria dopo essersi comportati vergognosamente coi tifosi e con tutto l'ambiente (chi ha orecchie per intendere, intenda). Lo stesso discorso fatto per la squadra vale anche per la dirigenza, ed in particolar modo ci riferiamo a Sagramola e Osti: gli ultimi positivi risultati non cancellano tutti gli errori commessi da entrambi. Non abbiamo più fiducia in queste due figure e ci auguriamo che presto vengano sostituite da dirigenti più capaci. Non è un caso, inoltre, che da quando questi due personaggi si sono defilati, le cose vanno decisamente meglio. Continuate così, cari Sagramola e Osti: le vostre facce e i vostri discorsi non ci mancano affatto! La strada intrapresa sembrerebbe essere finalmente quella giusta, ma basta veramente poco per sbandare nuovamente. Proprio per questo, con questo breve articolo abbiamo voluto ribadire che siamo sempre vigili e attenti all'evolversi della situazione societaria e di squadra. Ci sono ancora almeno 23 punti da conquistare nelle prossime 22 partite, pertanto il percorso è ancora lungo e pieno di insidie. Bisogna tenere alta la tensione e non pensare che tutti i problemi siano risolti, dando sempre il 110% in campo e intervenendo per rinforzare la squadra adeguatamente. Come sempre, se le cose non dovessero andare per il verso giusto, faremo sentire la nostra voce alla società, auspicando però che questa volta non serva perchè le facciate prese in passato siano state da lezione: la speranza è sempre l'ultima a morire."

La vergogna del calcio Italiano siete voi! Neanche il tempo di veder giungere a sentenza definitiva l’ ultimo filone di inchiesta di “Calciopoli” , che subito la Procura di Cremona individua una nuova ondata di intercettazioni e inaugura il terzo procedimento denominato “Last bet 3” a carico di giocatori e dirigenti di squadre di ogni categoria, compresa la Lega nazionale Dilettanti, che avrebbero “aggiustato”, a partire dal 2011, alcune partite del campionato italiano a tutto vantaggio delle scommesse illegali. Il tutto avrebbe origine dall’ennesima miriade di telefonate in codice e non che delineerebbero una serie spaventosa di illeciti, compiuti da una vera e propria organizzazione verticistica volta a frodare il mondo del calcio e tutti gli appassionati italiani. Partite truccate, giocate ad arte per garantire i successi di scommettitori più o meno illustri, il tutto gestito da una presunta “eminenza grigia” che la procura di Cremona e il Gip Guido


Salvini starebbero cercando di riconoscere dalle intercettazioni in loro possesso. Le prime sensazioni che ci vengono, acuite ancor di più dalla recentissima condanna in appello dell’ex dirigente Luciano Moggi, al quale è stata ridotta la pena a due anni e quattro mesi di reclusione, sono di spossatezza, disillusione e rabbia, tanta rabbia, un sentimento che cresce ogni volta che comprendiamo che il mondo che amiamo e per il quale ci sacrifichiamo, oltre a metterci mille bastoni tra le ruote, è un mondo marcio e ormai del tutto privo di quei valori che ci hanno portato ad amarlo. Guai però a dirlo in giro, subito i benpensanti e i garantisti (quando gli conviene) risponderebbero che al momento il procedimento è alle sue prime battute, che tutti sono innocenti fino a prova contraria e che non si può condannare qualcuno prima del decorso di tutti i gradi di giudizio. Obiettivamente, non comprendiamo perché quando scattano i Daspo per gli Ultras, a causa di una trasferta effettuata con i biglietti, ma senza la tessera del tifoso oppure a causa dell’accensione di un fumogeno o una torcia, nessuno si lamenti che la restrizione della libertà individuale di un cittadino arrivi prima di un regolare procedimento. Tutti pronti a difendere il giocatore miliardario che, non pago delle proprie schifosamente immense ricchezze, falsa il gioco, truffa lo stato e i cittadini e rende il calcio un’immonda discarica di interessi e illegalità, ma nessuno che si indigni quando le ingiustizie riguardano chi, tra l’altro, è anche vittima delle porcherie del calcio moderno. Abbiamo passato gli ultimi mesi a sentir ruggire i moralisti e gli indignati contro i cori delle curve, a sentirli invocare la chiusura delle curve, degli stadi, la settorializzazione degli impianti e adesso, se uno si indigna ed esprime la propria rabbia per una situazione che da anni inquina la liceità e la rispettabilità del calcio italiano, deve sentirsi rispondere che tutti sono innocenti finchè un processo non giunge alla sua fase definitiva. Radio, televisioni e giornalisti in genere che usano con questi potenti del calcio moderno tutte le accortezze possibili e che continuano ad invitare nelle trasmissioni, con il ruolo di opinionisti, persone già condannate che pontificano e si difendono a spada tratta dalle accuse. Quando verrà il momento di ascoltare la difesa dei tifosi che ogni domenica subiscono una repressione durissima, fatta di accessi negati agli stadi, di divieti di portare tamburi, megafoni, fumogeni e qualsiasi altro strumento di tifo negli stadi italiani? L’assurdo, che negli ultimi tempi ha raggiunto toni quasi comici, se non fosse che non c’è più niente da ridere, ha portato negli ultimi mesi a dire che è colpa degli Ultras se i bambini invitati allo Juventus Stadium in


occasione delle recenti chiusure delle curve, hanno rivolto epiteti scurrili nei confronti dei portieri avversari e ancora che all’interno delle manifestazioni dei “Forconi” si sarebbero nascosti gli Ultras con l’intenzione di creare disordini. Insomma, a Genova si direbbe che ogni volta che cade una bagascia in mare la colpa è sempre degli Ultras! Poco importa ai giornali e ai grandi accusatori dei tifosi, che l’educazione dei bambini, in teoria, dovrebbe ancora spettare ai genitori e alle istituzioni, non agli Ultras che non sono interessati a svolgere il ruolo di educatori per nessuno, di conseguenza, se si ritiene che i bambini dello Juventus Stadium abbiano agito male, si vadano a cercare i responsabili altrove. Inoltre, se alcuni Ultras partecipano a manifestazioni di protesta, hanno il pieno diritto di farlo come cittadini senza dover essere giudicati per le proprie scelte di vita. Siamo stufi di veder strumentalizzato il mondo Ultras e di essere giudicati il male assoluto, quando la corruzione e l’illegalità nel calcio partono dai vertici e arrivano fino alle categorie minori. Siamo stufi di falsi moralismi e paternalismi da parte di chi il calcio lo sporca da una vita. La gente non va più allo stadio? Andate a chiedere a chi non ci va più se il problema per loro sono gli Ultras oppure la netta, e ormai innegabile, consapevolezza che il più delle volte siamo stati tutti ingannati e costretti ad assistere a spettacoli fasulli. Cosa fare allora di fronte a tutto questo? Mollare, abbandonare gli stadi, lasciare chi ancora ha voglia di farsi ingannare al proprio destino? No, mai! Noi rimarremo al nostro posto per rimarcare ogni domenica la nostra onestà e pulizia, contro la faccia lurida e indegna degli sciacalli del “Fu” calcio italiano. La vergogna del calcio italiano siete voi!

Simona: da 11 anni sempre nei nostri cuori! Sampdoriano, non dimenticare di fare la tua offerta al banchetto dei Fedelissimi, in ricordo della Simona e per aiutare l’Associazione Gigi Ghirotti.

www.fierifossato.it


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