UNITI PER GENOVA 14 agosto 2018: una data che non dimenticheremo mai. Un ricordo doloroso che brucerà nei nostri cuori per sempre. Vite e famiglie spezzate, persone costrette ad abbandonare le proprie case e i propri ricordi; nulla sarà più come prima. Abbiamo vissuto altri drammi in questa città, anche recentemente, e questo è un altro durissimo colpo. In tutti noi, sin dalle prime ore del crollo del Ponte Morandi è stato forte il senso di impotenza. In altri casi avevamo potuto mettere a disposizione di chi soffriva le nostre mani, il nostro impegno fattivo, ma questa volta no: per salvare le persone ancora in vita e restituire alle famiglie e agli amici un corpo per cui piangere servivano mani esperte, professionisti, e oggi a questi professionisti tutta la cittadinanza non può far altro che dire grazie, un grazie grande come il dolore che ci ha colpiti, e ad essi andrà sempre la nostra riconoscenza. In un clima come questo non si poteva e non si doveva giocare e per questo ci siamo esposti con un comunicato congiunto che accomunava la tifoseria Blucerchiata nel dire che lo spettacolo si doveva fermare: il rispetto per chi ha perso tutto vale più di una partita di calcio. Siamo orgogliosi che la società Sampdoria e la Fiorentina, così come la tifoseria viola, si siano battute perché la partita fosse rinviata e così è stato anche per la partita del Genoa a Milano. Non ci stupisce più, ma ci amareggia profondamente, la scelta di giocare le altre partite in calendario anche in concomitanza con i funerali solenni delle vittime. Certo ci sono stati i minuti di raccoglimento e le magliette solidali portate in campo dalle varie squadre, ma a nostro avviso, nel momento del dolore, lo spettacolo si sarebbe dovuto fermare, per rispetto e per riflettere profondamente su eventi che non dovrebbero mai accadere, ma purtroppo accadono e quando succede portano via vite e affetti. Ribadiamo che la cosa non ci ha stupiti e non vogliamo neanche spendere troppe parole su tutto questo; evidentemente, per qualcuno, il dolore di tanta gente non vale l’esordio di un grande campione o, in generale, una partita di calcio. In tutto questo però, quello che ci preme ricordare è la grande solidarietà che da Nord a Sud, così come in tante altre nazioni, ha coinvolto le tifoserie e gli Ultras di tante squadre. Dal profondo del nostro cuore diciamo grazie a coloro che sono e saranno sempre la parte più bella del calcio, quelli che del calcio fanno un valore, ma sanno anche che esistono valori più grandi. Negli striscioni che abbiamo avuto modo di vedere comparivano inviti a non arrendersi, a risorgere e a mostrare il valore della Superba e, oggi come ieri, sappiamo che chi ha scritto quelle parole ha ragione e che l’impegno di tutti ci permetterà di superare anche questa tragedia. Lo dobbiamo a quelle vite portate via, a chi ha sofferto e sarà costretto a portarsi dentro un dolore per il resto della sua esistenza e lo dobbiamo anche alla nostra città, che amiamo da sempre e che per sempre ameremo.