Nr. 05 - DICEMBRE 2019
F
RIV
l’incredibile BAJA 1000
FIF ENTRA IN PROTEZIONE CIVILE!!!
raduno Colline Pistoiesi nuova Subaru Forester James Bond e la Defender a Natale regalate un fuoristrada!
Cari fuoristradisti,
FUORISTRADA 4X4 FUORISTRADA 4X4 RIVISTA UFFICIALE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA FUORISTRADA
giunge al termine un anno estremamente intenso e ricco di importanti novità, a partire dalle elezioni quadriennali di tutti gli Organi statutari della Federazione, passaggio indispensabile per la nostra vita istituzionale. Nel corso del 2019 inoltre sono state RIVISTA UFFICIALE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA FUORISTRADA gettate le basi per ambiziosi progetti in vari settori. Per la comunicazione con la bella rivista mensile che state leggendo e con la presenza costante su Odeon TV, per dare un volto a tutte le attività legate alla nostra comune passione. Nel settore sportivo, con l’introduzione di nuovi Trofei in ogni disciplina fuoristrada, mentre, per il settore storico, è andata in porto la riorganizzazione di tutto il comparto e ci sono interessanti iniziative all’orizzonte. Ma grandi novità sono arrivate in generale per tutti i nostri iscritti, grazie all’importante accordo con ANTA (Associazione Nazionale per la Tutela Ambientale) e a convenzioni specifiche come quella con DUKIC (dispositivi antinquinamento),che consentiranno di impegnarci a salvaguardia di quell’ambiente che, come fuoristradisti, amiamo e dobbiamo quindi tutelare e preservare con attività e strumenti specifici. Da parte sua il 2020, ormai alle porte, rappresenterà un anno di grande impegno ed elettrizzanti attività in ambito di Protezione Civile. Dopo l’inserimento della Federazione nell’Elenco Centrale delle Organizzazioni Nazionali di Volontariato del Dipartimento di Protezione Civile, saranno immediatamente create le strutture regionali e periferiche per consentire l’operatività capillare sul territorio e porre le nostre competenze e la nostra generosità al servizio dell’intera comunità. Ci attendono anche molte novità in ambito didattico e formativo, attraverso la crescita della nostra Scuola Federale e nell’ambito dei Raduni. Il Consiglio Federale ha infatti già varato nuove norme da introdursi nel corso del biennio 2020-2021, investendo in sicurezza sia a vantaggio dei Club organizzatori che di tutti gli iscritti. Tutto questo è il frutto di un intenso lavoro di squadra, pertanto ringrazio di cuore il Consiglio Federale, i Delegati Regionali, i nuovi Consigli Regionali da poco introdotti, la Scuola Federale, la Segreteria e tutti i Club federati per aver consentito di raggiungere tali obiettivi, inimmaginabili fino a pochi anni fa. Buone Feste a voi tutti e alle vostre famiglie! Marco Pacini Presidente Federazione Italiana Fuoristrada
chefoto
questo mese
FUO FUO
RIVISTA UFF
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auguri
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foto
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novità
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eventi
RADUNO COLLINE PISTOIESI
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notizie
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racing
REGALATE UN FUORISTRADA! RAM 1500 REBEL OTG
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FIF ENTRA NELLA PROTEZIONE CIVILE
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natale
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storie
novità
IL MIO NOME È BOND…
BAJA 1000
ZEPHYR BY PH SPORT
novità
NUOVO SUBARU FORESTER
fotografia di copertina Art Eugenio / Red Bull Content Pool
78
calendari
RIVISTA UFFI
notizie
La FIF nell’Elenco Centrale di Protezione Civile
UN PASSO EPOCALE!
Un importantissimo riconoscimento per la “casa” dei fuoristradisti italiani: la Federazione Italiana Fuoristrada entra ufficialmente nel sistema della Protezione Civile
La
notizia è davvero clamorosa! Da poche settimane la Federazione Italiana Fuoristrada è divenuta ufficialmente parte del complesso sistema della Protezione Civile Nazionale, con l’ingresso nell’ “Elenco Centrale” di Protezione Civile. Per la FIF l’ingresso (dalla porta principale!) nel mondo della Protezione Civile rappresenta un grande, importantissimo riconoscimento. E’ il frutto di anni di duro lavoro organizzativo e gestionale, sotto la guida del Presidente Marco Pacini e del Consiglio Federale, lavoro che ha consentito per la prima volta nella storia del off road italiano un così prestigioso ed importante risultato. Ma non si tratta di solo prestigio bensì
del riconoscimento concreto delle altissime competenze specifiche che FIF garantisce in merito ai movimenti di veicoli su ogni tipo di terreno, in ogni situazione meteorologica o ambientale. Infatti non stiamo parlando di un semplice atto burocratico o politico, ma di un epocale cambio di passo per la Federazione e per tutti i fuoristradisti italiani, ora non più visti solo come un movimento di appassionati ma come una vera e qualificata risorsa, a disposizione di tutti i cittadini italiani. E’ un coinvolgimento operativo a tutti gli effetti e non soltanto un’appartenenza di facciata.
un passo epocale! Ora sarà necessario accelerare la costituzione dei Nuclei e dei Raggruppamenti di Protezione Civile di Federazione Italiana Fuoristrada, ai quali si dovranno riferire i soci che vorranno essere in prima fila come volontari. Questo straordinario risultato sarà accompagnato da un altrettanto straordinario impegno di coordinamento e di formazione che, sin da gennaio consentirà ad ogni volontario iscritto ad un Club FIF, di poter accedere ufficialmente al mondo della Protezione Civile. La Federazione organizzerà infatti corsi specifici per i propri iscritti, mirati al “soccorso e recupero”, in modo da poter essere sempre pronti, attrezzati e preparati all’impiego sul territorio. In ogni situazione di emergenza o difficoltà, dove la passione per il fuoristrada potrà essere messa a disposizione di chi ne ha bisogno, FIF sarà
presente con la generosità che contraddistingue da sempre gli appassionati di off road. Ma potersi sedere al tavolo centrale della protezione Civile, al pari di tutte le altre maggiori associazioni e organizzazioni operanti sul territorio, comporterà altri onori ed oneri, primo fra tutti quello di essere pronti ad organizzare corsi di guida in fuoristrada per gli operatori degli altri Enti coinvolti. Insomma, un grande onore, una bella medaglia da appuntare sul petto ma anche un coinvolgimento che porterà tanto lavoro e impegno. Coordinatore Nazionale dei Volontari di Protezione Civile FIF è stato nominato il Consigliere Federale Liborio Manente al quale tutti, club e iscritti, potranno rivolgersi per le informazioni del caso.
Il 24 febbraio 1992, con l’approvazione della legge n. 225, l’intuizione di Giuseppe Zamberletti venne infine codificata con la costituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile. Agli inizi degli anni “80 infatti, colui che di fatto viene considerato il padre della Protezione Civile, comprese che non era possibile gestire le emergenze territoriali (materia complessa e delicata) in base alle competenze di singole Amministrazioni, Enti o Corpi dello Stato.
Secondo
Zamberletti le competenze e le esperienze dei singoli dovevano invece confluire in un unico centro di coordinamento, che fosse in grado di gestire tutte le attività. In pratica un unico cervello pensante a coordinare l’attività degli organi periferici. E sempre a Zamberletti si deve anche la valorizzazione del volontariato, altra importantissima tessera del mosaico della Protezione Civile
foto Una storica Land Rover Oxford Serie I, gestita dall’esperto team Last Overland, ha portato a termine pochi giorni fa un’incredibile riedizione della famosa spedizione “Oxford &Cambridge Far Easter” del 1955, che sta però percorrendo in senso inverso, da Singapore a Londra. Come in ogni spedizione impegnativa, soprattutto se compiuta con un veicolo così datato, il team ha dovuto affrontare qualche problema. Il più importante è stato il cedimento dell’impianto frenante dovuto alla rottura di una ruota posteriore in Turkmenistan. Gli otto componenti del Team, provenienti da Belgio, Francia, Indonesia, Regno Unito, Singapore e Stati Uniti, hanno dovuto combattere con l’altitudine, la temperatura e occasionali episodi di avvelenamento da cibo
foto Per festeggiare il decimo titolo nel Campionato Italiano Cross Country il Team Suzuki Italia si è concesso un bel regalo: una trasferta internazionale per confermare, se ce ne fosse ancora bisogno, la vocazione alla vittoria della tecnologia 4X4Allgrip Gran Vitara. La partecipazione di Lorenzo Codecà e Mauro Toffoli al Raid of the Champions (in novembre in Ungheria) è stata premiata con un bel secondo posto assoluto e seconda posizione nel Gruppo T1. Per la cronaca la gara è stata vinta dalla più potente Ford F150 di Porizek Zdenek e Vaculik Pavel
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Questa immagine è emblematica: bussola, mappe e compasso hanno infatti scandito gli otto giorni e le 1.500 miglia in fuoristrada del Rebel Rally 2019, di cui abbiamo parlato anche nello scorso numero. Questa impegnativa competizione, riservata ad equipaggi femminili, ogni anno riscuote sempre maggior successo, forse proprio perchÊ obbliga le concorrenti a portare a termine il rally senza nessun ausilio elettronico‌ neppure un telefono. Le tappe sono tutte impegnative (attraverso California e Nevada) e questa foto ritrae le veterane Sedona Blinson and Lyn Woodward del team Nissan Armada Mountain Patrol, che hanno brillantemente conquistato il sesto posto assoluto, su 38 equipaggi al via
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La RNLI è un’organizzazione privata di volontari, che presta soccorso a bagnanti e surfisti in moltissime aree della Gran Bretagna. Lavora al fianco di istituzioni quali la Guardia Costiera, la Polizia, ecc. ma è dotata di propri mezzi e uomini. Da qualche anno RNLI può vantare un partner di eccezione, Ford, che ha fornito nel complesso la bellezza di 210 veicoli, che saranno seguiti da altri 150 nel 2020 e altri 150 ancora nel 2021, tra i quali 100 nuovi pickup Ranger
#cheauto Nr.
quando l’aut o fa spettacolo
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Dicembre 2017
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• Ford Kuga • Opel Karl Rock s • Hyundai i30
#cheauto Nr.
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Novembre 2017
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#cheauto Nr.
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Febbraio 2018
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Luglio/Agosto
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2019
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LE MANS : SI VOLTA PAGINA
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racing
La favolosa Baja 1000
Il trio dei fratelli messicani Ampudia, su Ford Raptor, ha conquistato la cinquantaduesima edizione della Baja 1000, la “madre” di tutte le desert race svoltasi in Bassa California a fine novembre di Niccolò Gargiulo fotografie Art Eugenio – Get Some Photo - Red Bull Content Pool
viva mexico!!!
Il duro percorso della Baja 1000 viene anche sfruttato dai costruttori per completare gli ultimi test prima della messa in commercio di nuovi modelli di fuoristrada. Quest’anno Ford non ha perso occasione per mettere alla prova il prototipo da gara della nuova Ford Bronco (la cui versione di serie verrà presentata ufficialmente nella prossima primavera). L’auto si è presentata ad Ensenada con una particolare livrea a celebrare i 50 anni dalla vittoria nella classica messicana di un’altra Bronco, nel 1969
La
Baja 1000, la desert race più ricca di storia e fascino del mondo, che si svolge in alcuni dei luoghi più remoti e suggestivi della penisola della Bassa California in Messico, attrae ogni anno partecipanti da tutto il mondo. C’è spazio davvero per tutti nelle decine di classi riservate a camion, buggy, moto e naturalmente alla classe regina nelle competizioni del campionato SCORE, i pick-up da 900 cavalli e quattro ruote motrici. La Baja 1000 non è competizione per i deboli di cuore: la gara si svolge in due giorni e quest’anno ha visto un percorso in senso antiorario di 800 miglia pari a 1287 chilometri. L’anello del percorso ha portato i partecipanti dalle veloci sabbie della costa del pacifico agli impegnativi sterrati di Rancho El Coyote, passando per le alture del deserto in centro alla penisola, in un percorso molto veloce e pieno di insidie. E, considerando che la partenza dell’edizione 2019 è stata ritardata di 24 ore a cause delle copiose piogge cadute sulla regione di Ensenada, si intuiscono ancora più le difficoltà che hanno dovuto affrontare piloti e mezzi… quest’anno di guidare veloce e pulito non se ne parlava proprio! Ciononostante hanno raggiunto il traguardo 145 equipaggi dei 164 presentatisi all’appello sullo schieramento di partenza, con piloti e navigatori in rappresentanza di ben 22 nazioni. Alla fine ha prevalso il Ford Raptor costruito da ID Design e affidato ai fratelli Alan, Aaron e Rodrigo Ampudia,
Wayne Matlock e Josh Row con il loro Polaris RZR XP4 Turbo, iscritto nella categoria PRO UTV FI, una delle numerose categorie riservate ai veicoli biposto
viva mexico!!!
Rodrigo, Alan e Aaron Ampudia (e il loro team manager) celebrano la vittoria assoluta nella Baja 1000
Il Ford Raptor dei fratelli Alan, Aaron e Rodrigo Ampudia
viva mexico!!!
A Andy McMillin è bastato concludere la Baja 1000 in tredicesima posizione per assicurarsi la vittoria del campionato SCORE. Il trentaduenne californiano, in coppia con Bryce Menzies, era stato in testa nelle prime fasi di gara alla ricerca della sua sesta vittoria nelle Baja 1000 ma problemi alla trasmissione lo hanno relegato fuori dalla top 10. McMillin si può comunque consolare con la vittoria dello SCORE World Desert Championship in un’annata che lo ha visto comunque prevalere in due delle quattro gare in calendario, la San Felipe 250 e la Baja 500, versione “ridotta” della classica di fine novembre
al loro primo trionfo assoluto con un tempo di 16h10’36” secondi. Una vittoria ancor più soddisfacente a causa del grande supporto ricevuto dei rumorosissimi tifosi messicani, che hanno incitato i fratelli di casa (nati e cresciuti proprio a Ensenada, luogo di partenza e arrivo della gara) per tutto il weekend. I fratelli Ampudia sono solo il terzo equipaggio di piloti messicani a vincere la classica della Bassa California. Alan e Aaron si sono suddivisi le mansioni al volante mentre Rodrigo, il più anziano del gruppo, ha incessantemente navigato i suoi fratelli più giovani tra le insidie delle 800 miglia del percorso. “Questo è stato il nostro sogno sin da bambini – ha commentato Alan Ampudia – e aver prevalso su avversari di questo rango, battendoli sotto la pioggia battente pioggia e nel fango della più importante desert race del mondo è stato davvero fantastico”. A transitare sul traguardo in seconda posizione, con circa dieci minuti di ritardo, è stato l’equipaggio composto da Jesse Jones (che è rimasto però in disparte non partecipando attivamente alla corsa a causa di un infortunio dell’ultimo momento) e i già vincitori della Dakar 2019 Toby Price e Nasser Al-Attiyah, su Ford F-250. Sul terzo gradino del podio Luke McMillin e Larry Roeseler su Ford F-150, mentre Andy McMillin, uno dei favoriti, è stato afflitto da varie noie tecniche e si è dovuto accontentare del 13°… che gli è comunque valso il successo nel Campionato 2019.
viva mexico!!!
Uno spettacolare salto del pickup Ford F-150 di Luke McMillin e Larry Roeseler, terzi al traguardo
In quattro sul buggy Alumni Craft-Chevy! Per la cronaca sono Chase Warren, Martin Richardson, Adam Pfankuc e Richard Kern
viva mexico!!!
Il pick-up Ford F-250 di Jesse Jones, Toby Price e Nasser Al-Attiyah, secondo al traguardo
Un’altra interessante vettura a fare il suo debutto alla Baja 1000 è stata la Glickenhaus Boot, frutto del lavoro dell’americana Scuderia Cameron Glickenhaus (già conosciuta dagli appassionati di motori per la supercar SCG 003). La due porte da 460 cavalli è stata molto performante su sterrati veloci ma non si è neppure tirata indietro nell’affrontare le salite e gli ostacoli più insidiosi. La versione stradale della Glickenhaus Boot è già disponibile su ordinazione
novitĂ
Evoluzione di
La nuova Forester garantisce indiscutibili doti dinamiche. Se la cava egregiamente in fuoristrada ma non disdegna di trasportare (in sicurezza) cinque passeggeri in autostrada o di muoversi con disinvoltura in città… il tutto sfruttando un’innovativa tecnologia Mild Hybrid
NUOVA SUBARU FORESTER
i un’icona
evoluzione di un’icona
Sicurezza, divertimento e durata nel tempo. Questi sono i tre pilastri su cui si poggia l’attività Subaru… e questa Forester nuova di zecca sembra proprio sul pezzo.
Partiamo dalla sicurezza quindi, un aspetto molto “concreto” e con svariate sfaccettature. La nuova Forester ibrida è stata sviluppata sulla piattaforma SGP (Subaru Global Platform) che si basa sul fatto che più un telaio è rigido, più la dinamica del veicolo ne trarrà vantaggi. Ma anche la capacità di assorbire gli urti è uno dei suoi punti di forza.
Innumerevoli sono stati gli interventi di affinamento del telaio a partire dall’irrobustimento dei giunti della piastra anteriore e tra questa e il corpo centrale; simmetricamente anche la struttura del posteriore è stata significativamente irrobustita. Il corpo vettura è stato ottimizzato con un mirato utilizzo di pannelli in acciaio ad alta resistenza e, insieme alla sua struttura ad anello, ha incrementato ulteriormente la sicurezza passiva in caso di collisioni frontali, laterali e posteriori. Nel complesso l’assorbimento dell’energia
da impatto è stato incrementato del 40%. Ma sicurezza passa anche dall’impiego mirato di sensori e telecamere specifiche, che consentono di poter essere avvertiti in tempo di eventuali pericoli, ad esempio, durante una svolta ad angolo retto, nelle curve, nelle inversioni di marcia o in manovra. Qui viene in aiuto il Side View Monitor (SVM) che con una piccola videocamera montata sullo specchietto retrovisore consente di “vedere” sul Display Multi Funzione (MFD) l’area anteriore del lato passeggero, che è cieca. L’ormai “famoso” EyeSight è stato ampliato a tutti i livelli; questo avanzato sistema Subaru utilizza due telecamere stereo per catturare immagini a colori e quando rileva potenziali pericoli (veicoli, motocicli, biciclette, pedoni) avvisa il conducente e, se necessario, agisce sui freni. Il sistema EyeSight, nella funzione Adaptive Cruise Control, non si limita a mantenere la velocità scelta dal guidatore ma varia l’andatura in modo da mantenere costante la distanza di sicurezza dall’auto che precede. Infine, se il veicolo che precede frena bruscamente o vi è un ostacolo improvviso, il sistema avvisa il guidatore e, se chi guida non reagisce, vengono azionati autonomamente i freni; la collisione può essere evitata (o il danno diminuito) se il gap di velocità tra le due auto è al massimo di 50 km/h. Ma per viaggiare sicuri è assolutamente necessario anche vedere bene dietro la propria automobile. La nuova Forester, attraverso dei sensori radar installati sul retro del veicolo, rileva oggetti e veicoli che si trovano o stanno sopraggiungendo da dietro. La loro presenza viene segnalata con degli indicatori LED posti negli specchietti retrovisori esterni mentre richiamata l’attenzione con un avviso sonoro.
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Pur avendo incrementato i volumi, la nuova Forester presenta una linea più filante e “leggera” rispetto alle versioni precedenti. Interessante anche l’aumento dell’abitabilità interna e della capacità di carico. Il lavoro dei designer delle “Pleiadi” è stato importante ma certamente quello dell’estetica non è il cavallo di battaglia di Subaru e rimane un punto debole anche in questo nuovo suv. Tanta, tantissima tecnologia resta “celata” da forme indubbiamente ancora da perfezionare
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Si possono così evitare rischi durante i cambi di corsia e potenziali pericoli di incidente durante la retromarcia su strade con traffico trasversale. Sempre per quanto concerne il “retro” va segnalato il Reverse Automatic Breaking (RAB), un sistema di assistenza quando si manovra in retromarcia. Quattro sensori rilevano possibili collisioni e provvedono ad avvertire il conducente. Qualora egli non utilizzasse i freni il sistema provvederà a frenare autonomamente il veicolo. Altro capitolo importante è rappresentato dal Driver Monitoring System, una nuova tecnologia di riconoscimento facciale che, attraverso un’apposita telecamera, rileva eventuali segnali di fatica o distrazione del guidatore e lo allerta con una spia e un segnale acustico.Ulteriore dotazioni di sicurezza è il Lane Departure Warning, che avverte il conducente con un cicalino e una spia lampeggiante prima che l’auto superi la linea di demarcazione della corsia.
Invece, dalla velocità di circa 65 km/h, se il veicolo comincia a deviare dalla propria corsia senza che il conducente abbia attivato gli indicatori di direzione, il sistema Lane Keep Assist agisce direttamente sul volante. Inoltre se il Lane Keep Assist rileva la presenza di veicoli in avvicinamento da sinistra o da destra, agisce sul volante indipendentemente dal fatto che gli
indicatori di direzione siano stati attivati. Infine interessante è anche il Lead Vehicle Start Alert che avverte il guidatore (cicalino e spia) quando si è fermi in coda e il sistema EyeSight rileva che il traffico si è rimesso in movimento; viceversa quando ci sono oggetti davanti al veicolo, il sistema impedisce al conducente di accelerare, erroneamente, per ripartire. Ma Subaru vuol dire anche divertimento, godersi un viaggio sicuro ma al tempo stesso emozionante e piacevole. Il leggendario Subaru Symmetrical All-Wheel Drive (AWD) non tradisce e distribuisce la coppia motrice su tutte e quattro le ruote in modo equilibrato, per la migliore trazione anche su terreni scivolosi e strade dissestate. Da considerare poi che durante la marcia su fondi viscidi vi è la possibilità che le ruote possano perdere aderenza con conseguenti scostamenti dalla traiettoria impostata. Con il VDC (Vehicle Dynamics Control System) si contrastano queste tendenze, grazie ad un’azione combinata su impianto frenante, coppia motrice e su distribuzione sui due assi. In percorrenza di curva, inoltre, viene azzerata la tendenza al sottosterzo. Con l’Active Torque Vectoring vengono attivate le pinze freno delle ruote interne e, di conseguenza, viene ridotta la coppia motrice alle stesse. Le ruote interne alla curva risulteranno perciò offrire una spinta minore rispetto a quelle esterne, facilitando la rotazione del mezzo rispetto al suo asse centrale. Tutto ciò si concretizza in maggiore maneggevolezza e maggiore reattività in caso di manovre particolarmente repentine. Ma il bello arriva con la funzione X-MODE (di serie), che permette una differente regolazione dei principali componenti della vettura: motore, sistema di trazione integrale AWD, impianto frenante per affrontare al meglio i percorsi in cattive condizioni o con superfici scivolose.
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All’interno
i
miglioramenti sono più sensibili e godibili, con linee moderne, materiali di qualità, comfort di ottimo livello. Chiaro e razionale il quadro strumenti (il display multifunzione è personalizzabile, con schermo a colori da 6,3”) mentre anche le dotazioni di infotainment sono ottime… unico punto debole risulta essere l’insonorizzazione, da migliorare soprattutto alle medie alte velocità
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Dove il percorso (anche off road) si fa particolarmente duro e insidioso il programma X-MODE offre due programmazioni inseribili ruotando la manopola a destra o a sinistra: • SNOW/DIRT (superficie stradale irregolare, sterrata o innevata), • DEEP SNOW/MUD (superfici in cui le ruote possono essere sepolte, imprigionate come ad esempio con neve fresca, fango o sabbia). Quando l’X-MODE è attivo è disponibile anche la funzione HDC (Hill Descent Control) che mantiene costante la velocità durante le discese più ripide e scivolose.
• frenata rigenerativa molto potente • coppia motrice molto elevata per situazioni di partenza difficoltosa (fango o neve fresca) • potenza massima incrementata per picchi di accelerazione elevati Il sistema prevede una gestione elettronica sofisticata che permette di gestire la scarica di energia elettrica di utilizzo, dalle batterie agli ioni di litio al motore elettrico sincrono trifase. Ma anche quella di ricarica, dal motore elettrico, nella funzione di generatore, alle batterie in fase di decelerazione e ancor di più quando si interviene sul pedale del freno. Questa è una delle caratteristiche principali della nuova Subaru Forester e-BOXER che contribuisce a disegnare lo scenario ideale di utilizzo: percorsi ricchi di Stop&Go, brevi ed intensi tratti fuoristradistici, percorsi urbani, montani, tutte situazioni dove l’apporto del motore elettrico risulta di fondamentale importanza per coppia motrice e per rispetto energetico dell’ambiente.
Magari non attiene direttamente al “divertimento” ma certo risparmiare carburante (e danaro) non è cosa spiacevole… e qui arriviamo alla epocale novità di questa Forester: la propulsione. L’obiettivo dei tecnici Subaru era quello di realizzare un’autovettura in grado di ottenere dei risultati importanti in tema di efficienza e risparmio energetico. È stato quindi adottato un sistema ibrido parallelo, che consiste in un motore termico principale accoppiato ad un motore elettrico all’interno della trasmissione. Questa configurazione consente di centrare una serie di obiettivi quali: • utilizzo del motore elettrico come propulsore e come generatore per la ricarica batterie • guida con la sola propulsione elettrica EV per brevi tratti
Il propulsore termico è il classico Boxer 4 cilindri di 2 litri, iniezione diretta, aspirato, conforme alla normativa Euro6d-TEMP. Eroga una potenza massima di 110 kW (150 CV) tra i 5600 e i 6000 giri/min e dispone di una coppia di 194 Nm a 4000 giri/min. L’unità elettrica è invece costituita da un motore trifase, sincrono, a magneti permanenti, eroga una potenza di 12,3 kW (16.7 CV) ed una coppia di 65 Nm ed è installato longitudinalmente all’interno della scatola del cambio Hybrid Lineartronic. L’insieme batterie/inverter/convertitore DC/DC è sistemato in un apposito contenitore ventilato posto al di sotto del vano bagagli, sopra l’assale posteriore in posizione trasversale. I prezzi: si parte da 35.500 per la versione Free, 38.500 per la Style e 43.000 per la Premium.
novitĂ
RAM 1500 Rebel OTG
Overlanding, what else!
Dopo le proposte Nissan e Volkswagen arriva il concept pickup Mopar, azienda del gruppo FCA. Derivato dal RAM 1500 MY 2020, il Rebel OTG è dotato di una tenda pieghevole sul tetto e, per rendere la vita più piacevole, c’è anche il frigo box e un fornello a gas. L’aspetto della vettura ha un look outdoor con finiture esterne e interne personalizzate
overlanding, what else!
Se
fino a qualche anno fa poteva definirsi un fenomeno, oggi l’overlanding è una realtà di successo. Per chi ancora non ne fossero a conoscenza, stiamo parlando di quella passione che miscela la guida fuoristradistica al campeggio, con veicoli adatti (o adattati) che mettono insieme capacità 4x4 e confort da quasi camperisti. Nel primo numero di fuoristrada4x4 abbiamo evidenziato l’interesse di Nissan e Volkswagen per l’overlanding con due mezzi di assoluto interesse. Ora risponde Mopar, azienda del gruppo FCA di ricambi e componentistica, che al recente SEMA di Las Vegas ha presentato due nuovi concept pickup, di cui uno destinato all’Overlanding battezzato RAM 1500 Rebel OTG. Questo concept è derivato dal RAM 1500 MY 2020 ed è spinto dal nuovo motore EcoDiesel V-6 da 3 litri, che offre eccezionali livelli di coppia e maggiore autonomia di guida grazie al serbatoio da 125 litri, ideale per viaggiare su lunghe distanze. Rispetto al modello di serie sono state apportate delle migliorie per aumentare le prestazioni e le capacità off-road, soprattutto grazie al kit assetto rialzato da 2” by Mopar, alle ruote Beadlock e agli pneumatici Goodyear di 35”. “Rispetto alle tradizionali avventure in 4x4, nell’overlanding l’obiettivo finale è il viaggio in quanto tale. L’intento è quello di esplorare, piuttosto che superare ostacoli - ha affermato JoeDehner, Head of RamTruck and Mopar
overlanding, what else!
design - questo è il motivo per cui abbiamo sviluppato questo concept, per consentire di intraprendere il turismo di avventura in modo autonomo e confidando sulla propria vettura, esplorando località remote e interagendo con altre culture. Questa è esattamente la vettura che vorrei avere ogni volta che scelgo di spingermi su percorsi estremi off-the-grid.” Il concept OTG presenta molti accessori realizzati da Mopar, come il paraurti anteriore con verricello integrato, una calandra più grande con badge RAM e una presa d’aria snorkel. Il tutto contribuisce a migliorare le capacità off-road. Per proteggere la vettura quando si attraversano i percorsi più impervi, sono state installate anche fasce paracolpi sulle ruote anteriori e posteriori e barre di protezione parasassi rock-rail lungo la fiancata. Un paraurti posteriore, adattato dal modello Tradesman 1500, migliora inoltre l’angolo di uscita della vettura grazie allo spostamento del terminale di scarico. Inoltre, grazie alla versatilità offerta dal portellone posteriore multifunzione, con porte ad apertura indipendente e ripartizione 60/40, il cassone può essere accessoriato in modo da offrire la funzionalità necessaria ad affrontare le avventure più estreme. E passiamo all’aspetto camping vero e proprio. Una struttura speciale, fissata sulla parte superiore del cassone, consente di alloggiare una tenda pieghevole sul tetto, a cui si accede tramite una scaletta a scomparsa. Per rendere ancora più piacevole le esperienze
overlanding, what else!
di overlanding, il cassone presenta un frigobox a scomparsa alimentato a batteria, un gruppo di cottura dotato di fornello a gas e lavello e un impianto idrico di bordo. Sul tetto della cabina è montata una ulteriore struttura, in cui riporre attrezzatura varia. A disposizione anche un set di pannelli solari, apribile in qualsiasi momento per generare elettricità e disporre così di un’alimentazione elettrica di riserva, eliminando la necessità di ricorrere a gruppi generatori a gas e liberando al contempo spazio per trasportare altri oggetti. Una scaletta a scomparsa, sulla parte posteriore del cassone dal lato conducente, facilita le operazioni di carico e scarico. Il concept RAM è inoltre dotato di un compressore aria di bordo situato nel cassone. Per le operazioni di recupero ed estrazione, l’OTG monta un verricello integrato nel paraurti anteriore, tavole di recupero fissate al sistema portapacchi e un martinetto al di sopra della cabina. Per illuminare a giorno la zona di campeggio nelle ore notturne, sul paraurti anteriore sono montate luci a LED che facilitano le operazioni di disbrigo nella guida off-road. Sempre per illuminare la zona di campeggio, nel paraurti posteriore sono state incorporate ulteriori luci ausiliarie a LED e luci di utilità sul sistema portapacchi posteriore. Infine, il look esterno, che sottolinea la natura di “overlander” del conceptMoparRAM 1500 Rebel OTG attraverso belle finiture esterne ed interne “Mojave Sand” e grafica una MOPAR Rebel sul cofano.
novità
Dakar mo PH Sport fa il grande salto e da preparatore di vetture rally parteciperà alla prossima Dakar con lo Zephyr, un veicolo che gareggerà tra le SSV e che è derivato dal performante UTV canadese Can-AmMaverick X3
onamour
Zephyr PH Sport
dakar monamour
La PH Sport, leader nella preparazione e nel noleggio di auto da rally, dal 2016 è anche impegnata nei rallyraid noleggiando le Peugeot ufficiali che la casa del leone man mano ha mandato in “pensioneâ€?. Nella Dakar 2019 PH Sport ha portato Sebastian Loeb, pluricampione mondiale di rally, al terzo posto assoluto
Un
terzo posto non si butta certo via, soprattutto se conquistato in una gara mitica come la “Dakar”. E PH Sport ha deciso di sfruttare il vento positivo che le si è levato attorno dopo quel podio. Grazie all’esperienza e all’impegno maturati in gara, e dopo il podio conquistato da Loeb nella Dakar 2019, la PH Sport si è pertanto lanciata nella realizzazione di un veicolo specificatamente adatto ai rallyraid. E’nato così lo Zephyr, concepito con l’obiettivo di creare il migliore SSV di sempre, dove SSV sta per Side by Side Vehicles, veicoli leggeri, omologabili per la strada, ma che possono anche trovare posto con leggere modifiche nelle competizioni come la Dakar. Questa nuova sfida nasce a Langres, paese di circa diecimila abitanti nel dipartimento dell’Alta Marna, in Francia. E’ qui che gli uomini della PH Sport hanno dato vita allo Zephyr, partendo da un veicolo Can-AmMaverick X3, uno tra i migliori UTV (Utility Terra in Vehicle) in commercio e largamente utilizzato anche dai piloti dei raid. La carrozzeria super-leggera in carbonio è stata progettata intorno al telaio tubolare approvato da FIA nella categoria T1. Il motore è di serie, nel pieno rispetto delle regole, mentre è stato rivisto il sistema degli ammortizzatori, ora dotati di compressione idraulica e molle ultraleggere. Il cruscotto è stato arricchito da nuova elettronica per l’acquisizione dei dati durante la gara. Con un favorevole rapporto peso potenza lo Zephyr sta tentando di alzare gli standard per lo sviluppo di questa categoria e sta continuando il costante miglioramento delle proprie prestazioni, cominciato dopo la presentazione di metà luglio.
dakar monamour
principali caratteristiche tecniche
Base scocca: Can-Am Maverick X3 Telaio: T3P tubolare omologato FIA Carrozzeria: fibra di carbonio Motore: CANAM 2020 con estrattore FIA da 25mm Dimensioni: 3,5 m x 2,10 m x 1,75 m Ammortizzatori: BOS su misura con compressore idraulico e molle ultra leggere Freni: dischi ventilati AP Racing, pinze a 4 pistoni Ruote: cerchi da 14 o 15 pollici Peso: 900 kg, gomma di scorta inclusa Serbatoio: 130 litri con alloggiamento in kevlar Altro: batterie al litio, sedili in carbonio personalizzati, videocamera per la retromarcia, parabrezza rimovibile.
Sono stati numerosi i piloti che si sono già cimentati nei testi del nuovo Zephyr e tutti hanno dato il loro contributo per aiutare la squadra a trovare l’assetto migliore. Tra questi anche il motociclista, quattro volte Campione del Mondo Enduro, Antoine Meo. “Dopo la presentazione ufficiale lo Zephyr ha fatto incredibili passi in avanti. - ha dichiarato Bernard Piallat, direttore di PH Sport - I test delle recenti settimane hanno portato risultati che hanno ampiamente sorpassato le nostre aspettative sia per quanto riguarda le performance che per l’affidabilità. Siamo anche molto lieti delle lodi che abbiamo ricevuto dai piloti che hanno provato Zephyr, ponendo enfasi su maneggevolezza, stabilità e precisione nel controllo della vettura nelle più svariate condizioni. Stiamo sfruttando le rimanenti settimane di test per mettere a punto gli ultimi dettagli dell’assetto in vista del debutto nelle competizioni. Non vediamo letteralmente l’ora di vedere lo Zephyr affrontare alcuni degli eventi più prestigiosi nel mondo dei rallyraid e magari combattere per le posizioni top della propria categoria”. Alla ricerca degli ultimi miglioramenti di performance lo Zephyr ha condotto test in Francia e ad Abu Dhabi, prima di presentarsi in Arabia Saudita per partecipare alla Dakar 2020. Dopo la conclusione della corsa in terra araba la vettura verrà messa a disposizione di chiunque la volesse noleggiare per partecipare a competizioni che accettano i modelli SSV T3P, con PH Sport disponibile ad offrire programmi di supporto per i propri clienti.
eventi
38° RADUNO NAZIONALE DELLE COLLINE PISTOIESI
L’ANNOdel RECORD 268 veicoli alla partenza, un grande successo del fuoristrada “tradizionale” ma anche la conferma che la moda dell’estremo “a tutti i costi” sta passando, a tutto vantaggio di un concetto di fuoristrada (e di raduno) più maturo e meno esasperato
fotografie di Daniele Bettazzi, Giovanni Fedi, Fiorenzo Giovannelli, Sandro Nerucci, Brunetto Pellicci
l’anno del record
Trentotto
non sono pochi! E trentotto sono le edizioni di un evento che il Leopard Club 4x4 Fuoristrada Pistoia ha molto evoluto nel corso degli anni, cercando di adattarlo ai tempi ed alle esigenze dei partecipanti. Stiamo parlando del Raduno Nazionale delle Colline Pistoiesi, che oggi inizia a strizzare l’occhio anche ad un utenza estera (con qualche equipaggio austriaco, svizzero e tedesco) ma quest’anno si è misurato soprattutto… con il maltempo! Inn vesite del week end dell’evento, dopo dieci giorni di pioggia ininterrotta, il territorio si presentava al limite della praticabilità. Ma, ringraziando il Cielo, venerdì 8 novembre il meteo era benevolo e già da sabato 9 aveva in realtà smesso di piovere. Domenica mattina, all’alba, la città si presentava coperta da una fittissima nebbia, ma dall’alto delle colline un cielo terso annunciava una splendida giornata di sole, che premiava così il grande impegno profuso da tutto il club (in particolare del gruppo “giovani”, capitanato da Italo Torracchi ed Emiliano Meozzi) nel rinnovare, ripulire e sistemare i percorsi; un lavoro che impegna tutto l’anno, a partire dalla primavera. Il ritrovo era alla Coop di Agliana, che da alcuni anni mette a disposizione per l’occasione un’intera ala del parcheggio. Un luogo ideale, sia per i servizi offerti dal centro commerciale sia per l’ottima l’accessibilità.
l’anno del record
Dovuti ringraziamenti per la bellissima edizione 2019 vanno al Sindaco Luca Benesperi e alla consigliera Giulia Fondi e alla comandante dei Vigili Urbani Lara Turelli. Al Delegato Regionale Toscana FIF Rocco Cairella e a Report Pistoia presente nella persona di Giovanni Fedi per documentare l’evento. Alla Coop di Agliana, per l’accoglienza che concede ormai da anni, e a tutte le attività commerciali coinvolte nell’indotto, per la riconoscenza che dimostrano nei confronti del Club. Al nucleo di Protezione Civile di Pistoia per il supporto logistico e la consulenza per il costante miglioramento della sicurezza. Alla VAB per la prontezza d’intervento e la cura della pulizia delle strade e a Atom Production che supporta da anni la copertura video dell’evento
Il Presidente Maurizio Breschi e il vice Marco Pacini, dopo aver accolto e salutato uno per uno i partecipanti, si sono occupati della prima selezione dei veicoli, assegnando a tutti i mezzi un identificativo, in base ai percorsi a cui ritenevano potessero accedere in sicurezza. Una volta perfezionate le iscrizioni (grazie a dieci grintose “leopardesse”) e consegnati i road book, è giunto finalmente il momento di accendere i motori e la lunga colonna dei fuoristrada si avviava sotto l’arco di partenza relativo al percorso scelto. In concreto il “giro guidato”, riservato a 25 equipaggi, era in un percorso turistico off road, dedicato a tutti i possessori di fuoristrada tradizionali e moderni. Il livello di difficoltà di questo percorso era medio/basso, in modo da garantire a tutti i partecipanti un’esperienza emozionante ma anche sicura e rilassata. Si tratta del percorso a cui vengono dedicate più energie in fase di preparazione, nella verifica e pulizia delle strade, in modo da renderlo approcciabile anche a coloro i quali hanno macchine nuove e non vogliono correre particolari rischi. Rivolgendosi ad un’utenza perlopiù “neofita” (ma anche all’ esperto che vuole godersi un bel tour rilassante, immerso in paesaggi da capogiro) il percorso si è svolto in carovana, con un apripista, un’auto “scopa” e un equipaggio di assistenza ogni 5/10 macchine partecipanti. Lo staff era quindi sempre a disposizione per impartire consigli di guida ed indicazioni sui luoghi.
l’anno del record
Una breve sosta per un coffe break ha spezzato in due l’itinerario; si è trattato anche di un modo per socializzare e far riprendere fiato a chi non è uso ad ore ed ore di guida consecutiva. L’arrivo era invece previsto per l’ora di pranzo, in un caratteristico agriturismo di alta montagna, dove la convivialità e le squisite pietanze locali sanno riscaldare gli animi… anche nelle più giornate fredde. Il giro “medio” era invece per fuoristradisti già esperti ed autonomi nella navigazione con roadbook. Si snodava lungo oltre 60 km di strade piuttosto impegnative per auto di serie e di media preparazione; dal percorso base si sviluppavano poi, ad anello, un gran numero di varianti tecniche, alcune delle quali hanno messo a dura prova anche piloti piuttosto abituati a ostacoli tipici di questa disciplina. Questo tracciato presentava due distinti roadbook, A e B, per dividere in gruppi il gran numero di partecipanti, che sono stati ben193! Infine c’era il giro “difficile”, il più duro e complicato, a cui si sono iscritti 50 equipaggi. Si trattava di roba per duri e puri, senza compromessi. Soltanto 8 macchine lo hanno portato a termine e poche di queste senza l’ausilio del verricello. https://www.facebook.com/ events/516144475857210/?active_ tab=discussion
Ovviamente un applauso “speciale” è andato a tutti gli sponsor del “Colline Pistoiesi”. A partire da Bercini Auto di Monsummano, Lupi Auto di Casalguidi, Rock’s 4x4 di Roma, Zmode di Bibbiano, 4technique di Modena, QXQ evolution, oltre ad un certo numero di attività locali e non che hanno contribuito fattivamente alla buona riuscita dell’evento. Infine la rivista 4x4 Magazine e Gianluca Vittori, per aver inserito il raduno nell’albo degli “eventi TOP” in Italia
natale
CI AVETE MAI PENSATO?
E’ Natale… rega di Alessandro Rigatto
Un
modellino, in genere, mette d’accordo tutti. E quando è il momento di pensare a un regalo di Natale (piccolo o grande che sia) da offrire a un appassionato di fuoristrada e di avventure sulle dune o magari a un cultore delle 4x4 storiche… bene, una off road in miniatura è quasi sempre una scelta azzeccata. Ma vale anche il discorso opposto: Natale è la “scusa” perfetta per aggiungere l’ultima novità alla propria collezione, donandola a se stessi se proprio nessuno ha avuto la sensibilità di farcela trovare sotto l’albero. Per andare sul sicuro abbiamo due nomi: Mercedes-Benz Classe G e Land Rover Defender (e precedenti). I maggiori produttori di automodelli in miniatura si sono sbizzarriti in questi ultimi tempi per soddisfare i desideri più… inconfessabili. E così, mentre Herpa (in scala 1/87, il classico formato dei plastici ferroviari) e Norev (in scala 1/43 e 1/18) hanno pensato alla nuova Classe G entrata in produzione
alate un fuoristrada!
è natale... regalate un fuoristrada! meno di un anno fa, GT Spirit ha appena lanciato la G55 AMG del 2005 accanto a una serie speciale a tiratura limitata, venduta solo dai concessionari Mercedes-Benz, dedicata alla G63 AMG, in questo caso verniciata in colori sgargianti Designo. Prezzo della G63 AMG in scala 1/18: 99 euro circa.
pone in scala 1/18 e 1/43 le Defender 90 e 110 protagoniste decenni fa del Camel Trophy, complete di tutte le attrezzature e ovviamente nelle esatte livree con cui parteciparono alle spedizioni ai limiti dell’impossibile nel secolo scorso (300 euro per la scala 1/18 e 120 per la 1/43).
Sul fronte Land Rover, in attesa della nuova Defender in metallo pressofuso (per ora c’è solo un modello Lego Technik), un marchio particolarmente apprezzato per la qualità delle sue riproduzioni come Almost Real, pro-
Lo stesso marchio ha da poco lanciato la poderosa Classe G 4x4 2 e la Land Rover Defender 90 Heritage Edition, perfette per chi cerca un dono da intenditori e non solo per il prezzo (rispettivamente 300 euro e 230 euro).
La splendida Mercedes Classe G 4x4 2 prodotta da Almost Real (circa 300 euro)
La Jeep Jeepster Commando (119 euro) di BoS Model
Questa G63 AMG prodotta da GT Spirit la trovate solo dai concessionari Mercedes
Molto carina la Jeep CJ5 di Elvis Presley in scala 1/43 dell’americana Greenlight
La bellissima L. Rover Defender 90 Camel Trophy Edition di Almpst Real Almost Real. Esiste anche la versione 110 (foto di apertura articolo)
è natale... regalate un fuoristrada!
Per la serie “Heritage Edition” di Almost Real è uscita da poco questa Land-Rover Defender 90
Questa bella Jeep 4.0 Limited 5 porte (scala 1/18) è della francese Ottomobile
Scala 1/18 anche per la Hardtop Ford Bronco prodotta da Greenlight
Chi adora i classici potrà trovare qualche spunto interessante nelle produzioni Ottomobile e BoS Model, dove figurano principalmente modelli in resina in scala 1/18: segnaliamo rispettivamente la Nissan Patrol GR, le Jeep Cherokee 2.5 Sport EFI 3 porte e 4.0 Limited 5 porte per l’azienda francese (69 euro circa) e la Land Rover Lightweight Series 2A e la Jeep Jeepster Commando (119 euro) per il marchio tedesco. Tutti privi di parti apribili ma riprodotti con dovizia di dettagli e grande fedeltà, anche cromatica, con l’utilizzo dei colori originali.
Ovviamente ci sono anche opzioni per spendere poco, per quando “basta il pensiero”: per loro c’è la Jeep CJ5 di Elvis Presley in scala 1/43 (20 euro circa) dell’americana Greenlight. Ma attenzione: questo marchio statunitense è tutto tranne che un produttore low-cost! Lo testimonia la bella Ford Bronco in scala 1/18, con hard-top smontabile (70 euro), scelta perfetta e non scontata per chi adora il mondo 4x4 yankee ma non vive di sole Jeep.
Decisamente pregevole la L.Rover Lightweight Series 2° della tedesca BoS
Costa 69 euro la Nissan Patrol GR di Ottomobile
avventure
Per il nuovo film dedicato all’agente segreto nato dalla penna di Ian Fleming è stata utilizzata l’ultima nata in casa Land Rover. Nei suoi 57 anni di carriera 007 ha guidato tantissime automobili tra cui l’indimenticabile Aston Martin DB5. Il film uscirà nelle sale in primavera
IL MIO NOME È “No Time To Die”
...
Il mio nome è Bond…
James
Bond, l’agente segreto (007) più famoso della storia, nato dalla penna dello scrittore inglese Ian Fleming, dagli inizi degli anni “60 è diventato un fenomeno cinematografico di clamore globale. Fino ad oggi sono ben 24 le pellicole a lui dedicate che si sono susseguite nelle sale cinematografiche di tutto il mondo. Sicuramente, tra i vari interpreti, quello che si ricorda più facilmente è il primo agente 007, lo scozzese Sean Connery, Bond per sei volte a partire da “Licenza di uccidere”. All’attore scozzese sono seguiti George Lazenby, Roger Moore, Timothy Dalton, Pierce Brosnan e Daniel Graig. Quest’ultimo, che ha debuttato nel 2006 con “Casino Royale”, è colui che a tutt’oggi mette a disposizione di James Bond volto e muscoli. Ma la storia di James Bond è indissolubilmente legata anche alle sue diaboliche auto e la Aston Martin DB5 (utilizzata a partire dal terzo film, “Missione Golfinger”) è quella che forse tutti rammentiamo con maggior facilità… e nostalgia). Negli anni e nelle innumerevoli pellicole successive l’agente 007 ha guidato di tutto: Chevrolet, Toyota, Ford Mustang, Lotus, Alfa Romeo, BMW, Land Rover tanto per citarne alcune. E per l’ultima pellicola, che uscirà nelle sale cinematografiche britanniche il 2 aprile 2020 con il nome di “No Time To Die”, James Bond tornerà a guidare una Land Rover, precisamente la nuova Defender. Si rinnova così una collaborazione con la casa di produzione del film nata nel lontano 1983, allorquando l’agente segreto utilizzò una Range Rover Convertible per il film “Octopussy”.
Egregiamente superati con i 62.000 chilometri di test realizzati prima dell’inizio della produzione, la nuova Defender arriva dai concessionari con motori diesel 4 cilindri, benzina 4 cilindri e un potente 6 cilindri con tecnologia Mild Hybrid. La Defender 110 può essere configurata per viaggiare in 5, 6 o 7 persone mentre nella seconda parte del 2020 arriverà la versione 90 a passo corto. Elettronica e tecnologia avanzate sono stati largamente utilizzate per il nuovo sistema di infotainmente, per il programma Wade del Terrain Response 2 (monitorizza e gestisce alcune funzioni come la risposta dell’acceleratore), bloccaggio della trasmissione e la guida nei guadi (viene mostrata la profondità dell’acqua che può arrivare a 90 centimetri). In uscita dal guado Wade attiva l’interessante funzione di asciugatura dei freni
Il mio nome è Bond…
La nuova Defender è stata provata dal team di stuntman del 25° film della serie nelle condizioni più disparate e estreme. “Progettare e coordinare le sequenze d’azione per James Bond richiede tanta preparazione – ha dichiarato Lee Morrison stunt coordinator – ci serviva un veicolo inarrestabile, che ci aiutasse a vincere la sfida in qualsiasi ambiente, nelle discese più ripide, nei guadi profondi e così abbiamo scelto la nuova Defender. Sono molto impressionato dalle doti di questa vettura, che ha superato ogni nostra aspettativa!” Le caratteristiche off road della Defender non hanno tradito e hanno permesso di superare con facilità anche le difficili e rocambolesche sequenze del film. Con una altezza dal suolo che sfiora i 30 centimetri e angoli di attacco da prima della classe, l’ultima nata in casa Land Rover è infatti in grado di oltrepassare guadi fino a 90 centimetri di profondità. Il Team del Design Land Rover ha lavorato a stretto contatto con Chris Corbould, Special
Effects and Action Vehicles Supervisor, sui requisiti delle Defender del film che, basate sul modello Defender X Santorini Black (con skid pan anneriti, cerchi scuri da 20” e pneumatici professionali), sono state le prime Defender prodotte nel nuovo impianto di produzione Jaguar Land Rover di Nitra, in Slovacchia. Richard Agnew, Global Communications Director di Land Rover, in merito ha entusiasticamente commentato: “No Time To Die è un’eccezionale vetrina per le capacità della nuova Defender, impegnata in super-emozionanti inseguimenti in stile James Bond. È stata per noi una grande soddisfazione continuare il nostro rapporto con la EON Productions e lavorare con i loro team per realizzare sequenze altamente spettacolari.” Accanto alle Defender, in “No Time To Die” vedremo impegnate anche altre auto Land Rover quali la Range Rover Sport SVR, la Series III Land Rover e la Range Rover Classic. Appuntamento nelle sale cinematografiche per la primavera 2020.
calendari
19/04/2020
Off Road Club Versilia
2° Memorial Stellitano Giuseppe
30/08/2020
Romagna Team 4x4
3° Trofeo Romagna team 4x4
17/05/2020 14/06/2020 Campionato Italiano Trial 4x4
12/07/2020 27/09/2020 18/10/2020
04-05/04/2020 02-03/05/2020 06-07/06/2020 Campionato Italiano Velocità Fuoristrada
04-05/07/2020 12-13/09/2020 29/03/2020 17/05/2020 13/09/2020 25/10/2020 15/03/2020 24/05/2020 14/06/2020 06/09/2020 22/11/2020 29/03/2020 03/05/2020
TROFEO REGIONALE TRIAL LAZIO
07/06/2020 05/07/2020 27/09/2020 18/10/2020
29/02-1/03/2020 04-05/04/2020 TROFEO CENTRO ITALIA REGOLARITA’FUORISTRADA
TROFEO REGIONALE TRIAL 4x4
1^ Ridotta Fuoristrada Club
Club Nazionale Fuoriristrada Club Yankee F.I.F. F.I.F. F.I.F. F.I.F. F.I.F.
02/02/2020
TROFEO REGIONALE TRIAL CAMPANIA
Club Beverendi 4x4/Tasso 4x4
6-7-8/11/2020
Trofeo Extreme Off Road
Club Cinghiali Extreme 4x4
09-10/05/2020 13-14/06/2020 19-20/09/2020 17/05/2020 21/06/2020 13/09/2020
F.I.F.
I Baroni 4x4
4x4 Adventure
Caiazzo 4x4 Off Road Gladiatori 4x4 Free Ariano
Gladiatori 4x4
Club Sannio Fuoristrada Club Mutria Fuoristrada Avellino Off Road
Salerno Fuoristrada Club Cinghiali 4x4 Club Tortuga 4x4 Club Igor 4x4
Club Aquilotti 4x4
ASD Club Dimensione Fuoristrada Club Yankee
Maiella Adventure
Friends’ Club Off-Road GDM 4X4 Club
Roma 4x4 Adventure La Piana Off-Road
Club Cinghiali Extreme 4x4 Club La Piana Off Road I Lupi della Laga
2° Trofeo Abruzzo
2° Trofeo della Toscana ?? 3° Trofeo 1^ Ridotta 3° Trofeo C.N.F. 2° Trofeo Lazio
10° Trofeo F.I.F. 11° Trofeo F.I.F. 12° Trofeo F.I.F.
1° Trofeo di Cerriano Laghetto 34° Trofeo Veglio 4x4 13° Trofeo F.I.F.
1° Trofeo Citta di Lodi
5^ Cronoscal. di Tandalò Drivevent sas 1° Trofeo I Baroni 4x4
1° Trofeo 4x4 Adventure
1° Trofeo Caiazzo 4x4 Off Road 1° Trofeo Gladiatori 4x4 1° Trofeo Free Ariano
2° Trofeo Gladiatori 4x4
3° Trofeo Club Sannio Fuoristrada 5° Trofeo Club Mutria Fuoristrada 1° Trofeo Avellino Off Road
5° Trofeo Salerno Fuoristrada 2° Trofeo Club Cinghiali 4x4 3° Trofeo Club Tortuga 4x4 3° Trofeo Club Igor 4x4 3° Trofeo Aquilotti 4x4
3° Trofeo ASD Club Dimens. Fuoristrada 1° Trofeo Club Yankee
2° Regolarità della Maiella 7^ Friends’ Club Off-Road 3^ Colline Metallifere
5^ Roma 4x4 Adventure Cup
1^ Regolarità La Piana Off-Road
1° Trofeo Club Cinghiali Extreme 4x4 1° Trofeo Club La Piana Off Road 1° Trofeo I Lupi della Laga
Montramito / Massarosa (Lucca)
C.I. Aci Sport
Castrocare (Forlì/Cesena)
C.I. Aci Sport
Torninparte (Aquila) Arezzo
S. Severino Marche (Macerata) Monterenzio (Bologna) Ceccano (Frosinone) Polcanto (Firenze) Sassello (Savona)
Ceriano Laghetto (Monza & Brianza) Veglio (Biella) Lodi (Lodi)
Buddusò (Olbia-Tempio) Eboli (Salerno)
Mastrati (Caserta) Caiazzo (Caserta)
C.I. Aci Sport C.I. Aci Sport
RIV
C.I. Aci Sport C.I. Aci Sport C.I. Aci Sport
Campionato Italiano Trial 4x4
C.I. Aci Sport
Coeff. 1,5
C.I. Aci Sport
Coeff. 1
C.I. Aci Sport C.I. Aci Sport C.I. Aci Sport C.I. Aci Sport
Tocco Caudio (Benevento) Ariano Irpino (Avellino)
Coeff. 1 Coeff.1
Coeff. 1
RIV Campionato Italiano Velocità Fuoristrada
Coeff. 1,5
Trofeo Extreme Off Road
Tocco Caudio (Benevento)
San Martino Sannita (Benevento) Pietraroja (Benevento) Serino (Avellino)
Laureana Cilento (Salerno)
TROFEO REGIONALE TRIAL CAMPANIA
Alatri (Frosinone)
S. Giorgio a Liri (Frosinone)
Tecchiena Alatri (Frosinone) Arpino (Frosinone)
Ponzano Romano (Roma)
Ceccano (Frosinone) Manoppello (Pescara)
Trofeo ACI Sport
Caporciano (L’Aquila)
Trofeo ACI SPORT
Santa Marinella (Roma)
Monterotondo Marittimo (Grosseto) Magliano Sabina (Rieti) Tornimparte (Aquila) Caporciano (Aquila) Laga (Teramo)
TROFEO REGIONALE TRIAL LAZIO
Trofeo ACI Sport Trofeo ACI Sport Trofeo ACISport
F F
TROFEO CENTRO ITALIA REGOLARITA’FUORISTRADA
TROFEO REGIONALE TRIAL 4x4
RIVISTA UFFICIALE
FUORI
RIVISTA UFFICIALE D
CI RIVEDIAMO
ONLINE
IL 15 FEBBRAIO!
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