Fuoristrada 4x4 - Settembre 2020

Page 1

Nr. 12 - SETTEMBRE 2020

F

RIV

DUEL

alla nuova Ford Bronco Jeep risponde con la Wrangler ibrida plug in

...e intanto Toyota aggiorna la Land Cruiser


chefoto


questo mese

FUO FUO

RIVISTA UFF

6

46

pillole

novità

70

novità

ALLEANZA IN NOME DELL’AMBIENTE

32

RIVISTA UFFI NUOVO JEEP WRANGLER 4XE - VIDEO

novità

60

TORSUS PRAETORIAN E TERRASTORM - VIDEO

80

storia

novità

ALFA ROMEO MATTA NUOVO FORD BRONCO - VIDEO

20

novità

NUOVO TOYOTA LAND CRUISER - VIDEO

GLICKENHAUS BOOT

91

calendari




Bringing light to life OSRAM LEDriving® driving & working lights I fari da lavoro e gli abbaglianti omologati LED OSRAM offrono la più sofisticata tecnologia LED e il design più accattivante sul mercato. I prodotti sono disponibili in 4 categorie (funzionale, multifunzione, sottile e valore), permettendo una grande varietà di prestazioni, forme e fasci di luce, con una potente illuminazione fino a 450m. Per veicoli a 12 e 24 V*. Credi in OSRAM - n. 1 nell’illuminazione automotive

La luce è OSRAM

OSRAM LEDriving® driving & working lights

* Le Driving lights devono essere montate in coppia sui veicoli a 12/24V

www.osram.it/ledriving-spotlights


pillole I lettori della rivista “Off Road”, hanno votato Unimog fuoristrada dell’anno nella categoria “Veicoli speciali” (con il 54,7 per cento dei voti) per la sedicesima volta consecutiva. Come è noto il camion tedesco è molto popolare tra i globetrotter, che lo utilizzano quale veicolo base, e non va dimenticato che nella sua versione da 7,49 tonnellate può essere guidato con una patente di guida per auto. “Dopo quasi 75 anni di successi Unimog è ancora il fuoristrada per eccellenza e attualmente detiene il record mondiale di altitudine raggiunta da un veicolo a ruote, appena sotto i 7.000 metri!” ha dichiarato il dott. Ralf Forcher, capo di Unimog Sales &Marketing


pillole

Tra i lavori premiati quest’anno nell’ambito del GraduationDay del Master in Transportation& Automobile Design del Politecnico di Milano si è fatta notare questa Land Rover Defender detta Bulwark. Il progetto del gruppo Wildlands, è collocato in un futuro in cui il cambiamento climatico genererà condizioni meteorologiche spesso avverse. Il pick-upBulwark è stato progettato da zero, come un veicolo estremamente resistente e performante, per rispondere alle necessità degli abitanti delle Wildlands (terre selvagge) del 2050. Terre dure, impervie, con superfici accidentate e situazioni off-road al limite del praticabile. L’adattabilità èquindi un fattore chiave che sta alla base del processo di progettazione, e i target di riferimento spaziano dai clienti privati agli enti istituzionali di pronto intervento esicurezza. Il veicolo è stato pensato riservando una profonda attenzione allafunzionalità e alla versatilità, con la possibilità di essere personalizzato con diverse dotazioni e accessori



pillole


E’ ripartito anche il Campionato Italiano Cross Country, quest’anno affiancato alle prove del Campionato Italiano Rally Terra. In questo anno martoriato dal Covid la specialità quindi si allontana dal puro fuoristrada, per sposare tracciati totalmente rallistici. Per ora comandano Lorenzo Codecà e Mauro Toffoli, con la fida Suzuki Gran Vitara di Gruppo T1. Il pluricampione italiano è ripartito da dove aveva lasciato, vale a dire vincendo le prime due gare disputate (Valtiberina e San Marino) e conquistando la leadership provvisoria nel tricolore


pillole

Per una vacanza all’insegna dell’avventura arriva la nuova tenda da tetto sviluppata per la Nuova Defender da Land Rover e Autohome. La tenda può essere approntata in pochi secondi, con un solo movimento ed è pensata per due adulti, con materasso full size di lusso, cuscini, luce interna LED, baldacchino posteriore e compatta scala in alluminio. La tenda Land Rover (Autohome è leader mondiale del settore) è disponibile al prezzo di € 3.081 (Iva esclusa) e può essere ordinata direttamente presso Autohome (all’indirizzo landrover@autohome. it) oppure rivolgendosi ai Concessionari Land Rover.



pillole


Il nuovo e robusto LSX è il modello “entry level” di punta della gamma 2020 di Holden Colorado. L’australiana Holden fa parte del gruppo GM e i suoi pickup non fanno mistero di essere fratelli di sangue dei modelli Chevrolet. Combinando la robustezza con la rinomata capacità off-road, Holden mantiene la posizione di leader sul mercato domestico e questo restyling non potrà che portare benefici. Nuovi sono i muscolosi parafanghi, il comodo portellone posteriore “soft drop” e i sedili rivestiti in pelle, con quelli anteriori ora riscaldati. Di assoluta qualità anche i nuovi rivestimenti Dura Guard della “vasca”, ora più robusti e durevoli.È disponibile anche la nuova variante LTZ, più focalizzata sul cliente, equipaggiata con gancio di traino con il suo carico utile rivalutato a poco meno di 1000 kg.


pillole


Nel weekend di ferragosto si è corsa negli USA la massacrante “Vegas to Reno”, una “desert race” di oltre 500 miglia (più di 800 chilometri) che impegna i piloti per quasi 24 ore. Come in altre occasioni a spuntarla è stato l’esperto Bryce Menzies (32 anni, tra i più forti al mondo in questa specialità) che ha vinto al volante del suo pickup della classe “Truck Unlimited” Fotografia Art Eugenio / Red Bull Content Pool




novitĂ


TOYOTA LAND CRUISER 2020

LAND CRUISER SI AGGIORNA Un motore diesel da 2,8 litri più potente ma che, con lo Start&Stop, consuma meno. Un sistema multimediale aggiornato, Toyota Safety Sense di seconda generazione, Intelligent Adaptive Cruise Control… e un “Black Pack” con elementi stilistici su misura


Land Cruiser si aggiorna

Vanta

una tradizione fuoristrada che dura da quasi 70 anni!

Toyota Lad Cruiser, in vendita in oltre 190 nazioni, è ormai un punto di riferimento sia per gli appassionati di fuoristrada sia per coloro che, invece, il fuoristrada lo devono affrontare per lavoro. Qualità, durata, affidabilità e prestazioni off road di grandissimo livello sono i pilastri su cui Land Cruiser ha costruito la sua leggenda e che ne hanno fatto il leader delle vendite di segmento in numerosi paesi europei. Ma era evidentemente giunto il momento di dare una bella rinfrescata a questa icona, in primis per poter rispondere a concorrenti (leggi Defender, Wrangler ed ora anche Ford Bronco) che negli ultimi mesi hanno sensibilmente alzato l’asticella. Le novità più “sostanziali” del nuovo Land Cruiser 2020 sono rappresentate da un motore diesel da 2,8 litri più potente, dall’adozione della tecnologia Stop & Start e da aggiornamenti sia al sistema multimediale che alla suite di tecnologie di sicurezza attiva Toyota Safety Sense.



Land Cruiser si aggiorna

Partiamo dal collaudato motore diesel common rail da 2,8 litri (4 cilindri, DOHC, 16 valvole), che ora beneficia di un aumento sia della potenza che della coppia. La potenza massima è stata incrementata di 27 CV ed è ora di 204 CV/150 kW DIN a 3000-3400 giri, mentre la coppia massima è aumentata di 50 Nm, sino al considerevole valore di 500 Nm a 1600-2800 giri. Abbinato a un cambio automatico a 6 velocità, questo propulsore permette all’off road Toyota di raggiungere una velocità massima di 175 kmh. Migliora anche l’accelerazione da 0-100 kmh, che ora vengono raggiunti in 9,9 secondi, con un progresso di 3,0 secondi rispetto al precedente modello. Ma potenza aumentata e prestazioni migliorate non penalizzano i consumi, anzi. L’adozione della tecnologia Toyota Stop & Start ha infatti ridotto sia il consumo medio di carburante (sceso a 7,0 litri per 100 km) che le emissioni di CO 2, che si abbattono di 18 g/km sino a 192 g/km. A bordo, i livelli di equipaggiamento sono stati migliorati grazie all’adozione di un sistema multimediale aggiornato, recuperando così un gap con i concorrenti che si stava ampliando sensibilmente. Il nuovo sistema



Land Cruiser si aggiorna


Oltre a questi aggiornamenti tecnologici, il Land Cruiser offre ai clienti anche più stile e maggiore prestigio con la disponibilità di uno speciale “Black Pack”. Le caratteristiche esterne del nuovo “Black Pack” (opzionale) includono una griglia anteriore completamente cromata scura, una inedita decorazione posteriore, cornici nere per i fendinebbia, specchietti retrovisori esterni, modanature delle cinture delle portiere e esclusivi gruppi ottici posteriori. Gli interni sono arricchiti da una console centrale nera e da un trattamento del tunnel centrale


Land Cruiser si aggiorna

offre connettività Apple CarPlay® e Android Auto ™ e presenta un software ampiamente rinnovato, una risposta dello schermo più veloce, uno schermo multi-touch e una visualizzazione Home personalizzabile. Il sistema dispone anche di una funzione di aggiornamento delle mappe via etere (valido 3 anni) mentre i servizi connessi includono rapporti sul traffico in tempo reale, un motore di ricerca online di Google e ulteriori informazioni su autovelox, parcheggi, prezzi del carburante e condizioni meteorologiche. Altro importante aggiornamento è rappresentato dalla seconda generazione di tecnologie di sicurezza attiva Toyota Safety Sense. Queste tecnologie sono stati ampliate sino ad includere un sistema di pre-collisione (PCS) con rilevamento sia dei pedoni notturni che dei ciclisti diurni e il controllo della velocità adattivo intelligente. Se l’intento dei dirigenti Toyota era di aggiornare questa vettura per rispondere rapidamente alle sfide dei concorrenti si può affermare che l’obiettivo è stato pressoché raggiunto. Ora Land Cruiser è più potente e offre livelli più elevati di tecnologia ma non possiamo certo parlare di una “nuova” automobile nel vero senso del termine.



Land Cruiser si aggiorna

Intanto negli USA un nuovissimo colore è stato introdotto sulla serie Toyota TRD Pro 2021. Si chiama Lunar Rock e in Toyota sostengono che farà girare la testa ai clienti. Presentata per la prima volta nel 2014, la gamma TRD Pro offre uno stile unico oltre a capacità fuoristrada di alto livello su ogni tipo di terreno. La gamma 2021 introduce luci a LED in tutti i gradi di allestimento Limited, Nightshade e TRD Pro



novità

NUOVO FORD BRONCO

Ford Bronco ritorna come fiore all’occhiello di una nuova famiglia di robusti 4x4. Dotato di potenti motori EcoBoost, il nuovo Bronco vanta altezza da terra, escursione delle sospensioni e “angoli” da autentico fuoristrada

Come

tutte le vere star si è fatto attendere parecchio… svelandosi poco a poco. Ma non ha deluso le attese: il nuovo Ford Bronco ha tutto per diventare un punto di riferimento importante per gli appassionati di fuoristrada. Anzitutto perché non si tratta di una vettura ma di una vera “famiglia” di vetture, a due e quattro porte, offerte in ben 7 versioni differenti. “Abbiamo creato la famiglia Bronco per ele-


vare ogni aspetto dell’avventura fuoristrada, partendo da un telaio di grande robustezza e da tecnologie esclusive per alzare il livello nel segmento 4x4 – ha affermato JimFarley, Capo Operazioni Ford – I nuovi Bronco sono costruiti con la robustezza di un pickupe lo spirito prestazionale di una Mustang e sono avvolti in uno dei più straordinari e funzionali design fuoristrada, fedeli al DNA originale del Bronco.” Proprio come il modello di prima generazione (che era soprannominato Goat), la chiara missione del nuovissimo Bronco 2021 è quella di offrire il massimo della trazione integrale

ovunque e in qualsiasi momento, con capacità e in sicurezza, per offrire ai conducenti alle prime armi tanto divertimento quanto ai conducenti più esperti di off road. Al centro di tutto c’è l’esclusivo Terrain Management System affiancato dal Goat Modes, progettato per aiutare i conducenti a “navigare”su qualsiasi tipo di terreno. Sono previste fino a otto modalità selezionabili dal guidatore, tra cui Normal, Eco, Sport, Slippery e Sand, con l’aggiunta delle selezioni Baja, Mud/Ruts e Rock Crawl per la guida in fuoristrada impegnativi.


ma che bel bronco!

Ford ha annunciato anche la Bronco Sport un modello che adotta un altro pianale e che arriverà tra poco sul mercato. Ha l’aspetto muscoloso delle “sorelle” ma è più votata alla strada (sospensioni indipendenti davanti e dietro) piuttosto che al fuoristrada. Può comunque contare sul sistema Terrain Management System, sul 4x4 e su una considerevole altezza da terra. Insomma un suv vero e proprio (pare che avrà motori meno potenti) che schiaccia l’occhiolino ai fuoristrada

Inoltre sono disponibili due opzioni 4x4 su tutti i modelli: una configurazione di base e una 4x4 avanzata. L’opzione di base utilizza un sistema di trasferimento elettronico della trazione a due velocità, mentre il sistema avanzato opzionale dispone di un sistema di trasferimento elettromeccanico a due velocità, che aggiunge anche una modalità automatica. La potenza viene distribuita su un solido assale posteriore Dana 44 AdvanTEK e su un’unità differenziale anteriore indipendente Dana AdvanTEK, entrambi conbloccaggio elettronico Spicer Performa-TraKper una migliore trazione su terreni accidentati. I possessori di Bronco avranno anche a disposizione una suite di tecnologie esclusive per migliorare la loro esperienza fuoristrada quali il Trail Control (controllo della velocità di crociera a bassa velocità) e il Trail Turn Assist, che restringe i raggi di sterzata attraverso il controllo della coppia. Importante anche l’innovativo controllo dell’accelerazione/frenata TrailOne-Pedal Drive, che dovrebbe rendere la vettura più precisa e sicura su rocce scivolose. Decisamente “importanti” l’altezza da terra di quasi 30 centimetri (con pneumatici da 35 pollici), l’angolo di breakover massimo di 29 gradi e l’angolo di attacco di 37,2 gradi, oltre ad una eccellente capacità di guadodi oltre 85 centimetri. Sono ovviamente presenti ganci di traino (sia davanti che dietro) nei paraurti modulari in acciaio ai quali si può aggiungere un verricello “optional”. Alcuni scudi in acciaio, strategicamente posizionati, proteggono Bronco nelle situazioni critiche: sono presenti una piastra anteriore oltre a protezioni per



ma che bel bronco!

motore, trasmissione, differenziali e serbatoio del carburante. Il nuovo fuoristrada Ford presenta uno stile, duro, moderno ed esclusivo. Il frontale iconico non delude i nostalgici, ma viene rinfrescato in chiave moderna: mantiene la calandra nera a sviluppo orizzontale con fari rotondi trapassati da un fregio orizzontale cromato. Dal canto suo la scritta Bronco troneggia nel mezzo a lettere cromate. Fiancata e cofano mantengono superfici dallo sviluppo e dalle sezioni squadrate ma allo stesso tempo ammorbidite nelle giunzioni. Parti in plastica nera contornano gli archi ruota e definiscono le forme dei paraurti anteriore e posteriore mantenendo una linea di divisione orizzontale con la carrozzeria molto alta, a sottolineare la natura off road del mezzo. I progettisti del nuovo fuoristrada Ford hanno pensato a chi ama la vita e le avventure “outdoor”. I modelli a due porte sono dotati di un sistema di tetto a tre sezioni standard (sezioni anteriori sinistra/destra e una sezione posteriore) mentre i modelli a quattro porte hanno quattro sezioni di tetto rimovibili: pannelli anteriori sinistro e destro, un pannello centrale a tutta larghezza e una sezione posteriore. Su tutti i modelli i pannelli del tetto possono essere facilmente rimossi sbloccando i fermi dall’interno. Dal canto loro i finestrini posteriori sono rimovibili rapidamente senza rimuovere i pannelli del tetto. Una capote in tessuto, di serie sui modelli a quattro porte, offre inoltre un’esclusiva funzione di inclinazione verso l’alto per un rapido accesso all’area di carico posteriore.



ma che bel bronco!

Per i clienti che non vogliono scegliere tra un soft o un hardtop, il modello a quattro porte può essere optional con entrambi. Ogni Bronco è dotato di portiere senza telaio. Sui modelli a quattro porte tutte le portiere possono essere riposte a bordo con borse protettive mentre gli specchietti montati sulla calandra permettono la visibilità laterale anche quando le porte vengono rimosse. All’interno si fa apprezzare il cruscotto ispirato al modello di prima generazione, con manometri e comandi chiaramente visibili e intuitivi, mentre colori e materiali sono chiaramente ispirati alla natura. Il pannello degli strumenti LCD a colori multifunzione è in posizione centrale, mentre il cambio/selettore della trasmissione e il controller delle modalità GOAT si trovanonella consolle centrale. I vari interruttori e comandi sono integrati nel quadro strumenti modulare e nella consolle. Il cruscotto è predisposto per montare un rack con connessioni di alimentazione a 12 volt per montare facilmente telecamere, unità di navigazione, telefoni o altri dispositivi. Un ulteriore benefit per i possessori di Bronco è il sistema SYNC 4 da 12 pollici, con aggiornamenti over-the-air e integrazione senza soluzione di continuità con l’app FordPass Performance con navigazione off-road. Ciò consente ai proprietari di pianificare, navigare e condividere facilmente le loro avventure fuoristrada. Il sistema SYNC permette inoltre di controllare le immagini fornite dal sistema di telecamere a 360 gradi, per fornire ulteriore visibilità in attività tecniche e difficoltose come il rock crawling.



ma che bel bronco!


Negli USA Ford Performance sta lanciando tre nuovi pacchetti di accessori per il Ranger dedicati a chi desidera migliorare le prestazioni e cerca personalizzazioni ancora maggiori. I nuovi pacchetti offrono una miriade di accessori, tra i quali vale la pena ricordare un kit di livellamento fuoristrada, ammortizzatori FOX, nuove ruote Dyno Grey da 17 pollici, una spettacolare barra luminosa a LED da 40 pollici, una speciale grafica su tetto e parabrezza, aumento della potenza a 315 cv a 4.500 giri e aumento della coppia di quasi il 20% (501 Nm370 a 2.500 giri)


ma che bel bronco!

Per rendere le pulizie post-avventura più semplici e veloci, alcuni modelli Bronco sono dotati di pavimenti in gomma lavabili con scarichi integrati e superfici dei sedili in vinile “marino”, in grado di resistere alle muffe. Anche le superfici del cruscotto sono interamente lavabili.

Ford ha anche presentato ben 5 concept che sottolineano le infinite possibilità di sbizzarrirsi in personalizzazioni di ogni tipo grazie agli oltre 200 accessori. Dal Bronco Outer Banks Fishing Guide, dedicato ai pescatori, al TrailRig (per chi affronta i percorsi più impegnativi) fino al Bronco Sport Off-Roadeo Adventure Patrol, specificatamente concepito per i quattro “Bronco Off-Roadeo”, veri e propri “parchi giochi” per chi ama l’off road e/o vuole avvicinarsi alla specialità. Ford ha in programma di allestirne quattro e il primo, a Austin in Texas, sarà aperto al pubblico nell’estate 2021

La nuovissima architettura Bronco (sia per i modelli a due che a quattro porte) si basa su un telaio in acciaio ad alta resistenza completamente scatolato, che rende possibile una incredibile escursione delle sospensioni (Ford dichiara il 17% in più rispetto al concorrente più vicino). L’auto è dotata di sospensioni anteriori indipendenti mentre al posterioretroviamo un robusto assale rigido. Di serie sono presenti ammortizzatori Bilstein a corsa lunga con valvole di controllo di fine. C’è anche la possibilità di disconnettere la barra stabilizzatrice idraulica semi-attiva, per garantire un angolo di rampa maggiore. Questo sistema può riconnettersi rapidamente in tutte le condizioni per migliorare la sterzata e la stabilità a velocità più elevate. Infine da ricordare che su ogni livello di allestimento di Bronco sono montati pneumatici da 35 pollici. Una moderna gabbia in acciaio ad alta resistenza con airbag a tendina laterali (integrati nella struttura superiore e nei sedili) protegge i passeggeri dagli urti laterali e integra gli airbag per guidatore e passeggero anteriore. Sono presenti anche tecnologie di assistenza alla guida quali Ford Co-Pilot360, AdvanceTrac con RollStability Control e Trailer Sway Control.


La nuova Bronco era stata presentata da poche ore che già una prima versione “customizzata” si affacciava sul mercato USA, ad opera della californiana Saleen Automotive, conosciuta agli appassionati soprattutto per la GT Saleen S7, che ottenne in pista un certo successo agli inizi del secolo. La Bronco Saleen si fa notare soprattutto per la speciale colorazione e intende rendere omaggio alla “Big Oly”, la famosissima vettura guidata da Parnelli Jones alla vittoria della Mexican 100 (oggi conosciuta come Baja 1000) nel 1971


ma che bel bronco!

Potenza e coppia invidiabili si raggiungono grazie al motore EcoBoost V6 da 2,7 litri, capace di 310 cavalli e 542Nmdi coppia, mentre l’EcoBoost da 2,3 litri quattro cilindri raggiunge una coppiadi 420 Nmcon una potenza di 270 cavalli. Per arrampicarsi agevolmentein off road a bassa velocità, gli ingegneri americani hanno sfornato un inedito cambio manuale a 7 velocità (6 + 1). Da parte sua il cambio automatico SelectShift a 10 rapporti, semplifica la guida su strada e fuoristrada. Sono disponibili sette serie Bronco, con combinazioni di colori e finiture abbinate. Se pensate aquattro pacchetti di contenuti, numerose opzioni disponibili, 11 scelte di colore e oltre 200 accessori installabili… beh, personalizzare un fuoristrada non è veramente mai stato così facile. La serie spazia da un Bronco di base, senza fronzoli per chi desidera personalizzare il proprio veicolo, a Big Bend, Black Diamond e Outer Banks con una varietà di opzioni e colori. Completano l’offerta le versioniWildtrak e Badlands per avventure off-road più estreme, mentre una “First Edition” davvero esclusiva verrà offerta al lancio in solo 3.500 esemplari. Come per le cinque generazioni precedenti, i nuovi Bronco saranno costruiti nello stabilimento di Wayne, nel Michigan.La produzione inizierà all’inizio del 2021 e i primi modelli arriveranno nelle concessionarie americane la prossima primavera… ma nelle prime tre settimane dopo il lancio di sono già state ben 165.000 prenotazioni! Il prezzo consigliato per il Bronco a due porte “Base” è di 29.995 dollari.



novità

TANTE NOVITÀ IN CASA JEEP

ED ELETTRICO


SIA!

Nuova Wrangler 4xe eroga una potenza di 375 CV e ha una autonomia in elettrico fino a 25 miglia (secondo il ciclo di omologazione americano), per garantire sia la mobilitĂ quotidiana che la libertĂ della guida open-air a zero emissioni nella quasi totale silenziositĂ


ed elettrico sia!

Nei

prossimi anni il marchio Jeep offrirà opzioni elettrificate su tutti i modelli rafforzando l’impegno in merito a tecnologie ecocompatibili e innovative. Tutti i modelli Jeep elettrificati saranno contraddistinti dal badge 4xe e saranno in grado di portare prestazioni, capacità 4x4 e sicurezza a un livello superiore.

Esteriormente la Jeep Wrangler 4xe 2021 mantiene le caratteristiche linee scolpite. I ganci di traino anteriore e posteriore nella nuova colorazione Electric Blue (esclusiva della versione Rubicon) spiccano sui paraurti neri. Lo stesso colore blu caratterizza la scritta Rubicon sul cofano, i badge Jeep e Trail Rated e i contorni della decalcomania nera sul cofano. Anche gli Easter Eggs tipici del linguaggio stilistico Jeep sfoggiano sfumature Electric Blue. Nell’abitacolo, la Wrangler 4xe Rubicon presenta esclusive impunture Electric Blue su sedili e rivestimenti. La Jeep Wrangler 4xe sarà disponibile in 10 colori esterni

mentre saranno due

le opzioni per gli interni: tessuto Black e Heritage Tan/pelle Black e Dark Saddle

Grazie al propulsore ibrido plug-in la Wrangler 4xe (che sarà sul mercato entro i primi mesi del 2021) si conferma il fuoristrada Jeep più ecologico ed abile nelle avventure offroad. L’avanzato sistema di propulsione della Jeep Wrangler 4xe combina due motori elettrici, un pacco batteria da 400 volt, un efficiente motore turbocompresso a quattro cilindri e un cambio automatico a otto marce TorqueFlite. Tale configurazione ottimizza l’efficienza dei componenti del sistema di propulsione ibrido e li abbina al collaudato sistema di trasmissione della Wrangler. Nel complesso il sistema eroga 375 CV (280 kW) di potenza e 637 Nm di coppia e comprende: motore turbocompresso I-4 da 2,0 litri, gruppo motogeneratore collegato al motore a combustione interna, gruppo motogeneratore montato sulla trasmissione e integrato nel cambio automatico a otto marce (ZF 8P75PH) e infine un pacco batterie agli ioni di litio (nichel-manganese-cobalto) da 96 celle, 17 kWh e 400 volt.



ed elettrico sia!

Il motore I-4 da 2,0 litri a iniezione diretta è dotato di turbocompressore Twin Scroll a inerzia ridotta montato direttamente sulla testata, circuito di raffreddamento dedicato per il turbocompressore, sistema di aspirazione e corpo farfallato. Il primo motogeneratore ad alta tensione, raffreddato ad acqua, è posto sulla parte anteriore del motore, in sostituzione dell’alternatore tradizionale. Il motogeneratore è collegato attraverso una cinghia robusta alla puleggia dell’albero motore e gestisce il funzionamento del sistema start-stop, generando al contempo l’elettricità da convogliare nel pacco batterie. Wrangler 4xe non presenta un convenzionale motorino d’avviamento da 12 volt ma è dotato di una batteria da 12 volt per alimentare gli accessori. Il secondo motogeneratore ad alta tensione è posto sulla parte anteriore della scatola del cambio, e sostituisce il tradizionale convertitore di coppia di una trasmissione automatica. Due frizioni gestiscono la potenza e la coppia erogate dall’unità elettrica e dal motore a benzina. La prima è una doppia frizione situata tra le due unità. Quando è aperta consente alla Wrangler 4xe di viaggiare in modalità full electric poiché manca il collegamento meccanico tra motore elettrico e termico. Quando è chiusa, sia il motore termico da 2,0 litri che l’unità elettrica forniscono coppia alla trasmissione automatica. Una seconda frizione variabile è montata dietro al motore elettrico e gestisce l’interazione con la trasmissione a beneficio della guidabilità e dell’efficienza.



ed elettrico sia!

Il pacco batterie agli ioni di litio da 96 celle sfrutta la chimica nichel manganese cobalto (NMC)/grafite. Si trova sotto i sedili posteriori, al riparo dagli agenti esterni; il cuscino della seduta può essere ribaltato in avanti per consentire l’accesso alla batteria. Il sistema ibrido di Wrangler 4xe comprende un modulo IDCM (Integrated Dual Charging Module), che combina un sistema di ricarica batterie e un convertitore DC/DC in un’unica unità. Il sistema ibrido include anche un inverter di potenza (PIM) di dimensioni ridotte. Questi componenti sono alloggiati sotto il pacco batterie, all’interno di una struttura in acciaio che li protegge da un eventuali danneggiamenti. Tutti i componenti e i sistemi elettronici ad alta tensione, compresi i cablaggi tra pacco batterie e motori elettrici, sono sigillati e impermeabili tanto che come tutte le Jeep Wrangler con badge “Trail Rated”, anche la 4xe vanta una capacità di guado fino a 76 cm (30 inches). Il sistema presenta tre modalità di funzionamento, denominate E Selec, selezionabili attraverso gli appositi pulsanti sul quadro strumenti, alla sinistra del volante. Indipendentemente dalla modalità selezionata, Wrangler 4xe viaggia in modalità ibrida quando la batteria raggiunge il livello di carica minimo. Hybrid è la modalità predefinita. Utilizza la coppia erogata dal motore da 2,0 litri e quella generata dal motore elettrico. Inizialmente, il sistema privilegia l’energia prodotta


Jeep ha presentato anche un nuovo concept chiamato Farout, dedicato all’overlanding che monta anch’esso il motore Eco Diesel V6. Il Farout concept è immediatamente riconoscibile grazie alla tenda che in pochi secondi può aprirsi sul tetto. La tenda misura 4,8 x 2,2 metri e può ospitare quattro persone. All’interno del Farout trovano posto frigo e fornelli, tavolino e vani portaoggetti. Il design e la colorazione degli esterni sono stati concepiti per richiamare divertimento e avventura, per allontanarsi da quella sensazione che vede i veicoli dedicati all’overlanding

ancora troppo affini ai pick-up “da lavoro”. In ogni caso

il Farout concept può tranquillamente raggiungere luoghi remoti come si intuisce dando uno sguardo alle gomme da 37 pollici mud-terrain


ed elettrico sia!

Altra novità Jeep è il nuovo Gladiator Ecodiesel (in vendita negli USA dall’autunno), spinto da un 3 litri EcoDiesel V6 che regala 260 cavalli e quasi 600 Nm di coppia in tandem con la nuova trasmissione Torque Flite 8HP75 con 8 rapporti. L’ampia autonomia prevista si ottiene anche grazie al sistema stop-start e a ben 40 mappature del cambio, gestite dall’elettronica. Il nuovo motore è capace di massimizzare prestazioni e consumi con sistemi quali il turbo raffreddato ad acqua con turbine a geometria variabile, un nuovo design di cilindri e pistoni e il sistema di ricircolo dei gas di scarico

dalla batteria ma quando la batteria raggiunge il livello di carica minimo il sistema utilizza il motore turbocompresso I-4 da 2,0 litri. In modalità Electric il propulsore sfrutta esclusivamente l’energia elettrica. Però quando la batteria raggiunge il livello di carica minimo, o quando il guidatore richiede più coppia (per esempio quando preme a fondo l’acceleratore) si attiva il motore da 2,0 litri Infine eSave è la modalità che dà la priorità al motore benzina da 2,0 litri, mentre la batteria viene risparmiata per altri utilizzi, come ad esempio la guida in modalità elettrica su tracciati off-road o in aree urbane a traffico limitato. Dispone di due modalità secondarie (Battery Save e Battery Charge) attivabili tramite le Hybrid Electric Pages del sistema Uconnect. Per ottimizzare l’uso delle modalità delle modalità E Selec, il conducente è assistito dalle pagine di Eco Coaching, accessibili dalla schermata delle informazioni e dal touchscreen dello Uconnect. Queste consentono il monitoraggio del flusso di energia, verificare l’impatto della frenata rigenerativa (importantissima), programmare i tempi di ricarica per sfruttare tariffe elettriche più convenienti e visualizzare lo storico di guida con il dettaglio dei consumi di carburante ed elettricità. Da notare che con la trazione integrale inserita, tutte e quattro le ruote erogano coppia utile alla frenata rigenerativa, ottimizzando il recupero di energia. La perfetta integrazione dell’alimentazione elettrica nel sistema di trazione 4x4 porta



ed elettrico sia!

le prestazioni off-road della Wrangler 4xe a un livello superiore. Gli amanti del fuoristrada scopriranno che grazie alla disponibilità immediata della coppia erogata dal motore elettrico della Wrangler 4xe, l’esperienza di guida su percorsi off-road risulta più precisa e controllata. Non è necessario far salire i giri del motore per far muovere le ruote mentre l’impatto sulla trasmissione è ridotto al minimo, con conseguente vantaggio della maneggevolezza e della velocità. In modalità elettrica, la Wrangler 4xe procede agilmente e in modo silenzioso… consentendo ai passeggeri di concentrarsi sul panorama e sui suoni della natura. La nuova Jeep Wrangler 4xe è disponibile in tre versioni: 4xe, Sahara 4xe e Rubicon 4xe. I modelli Wrangler 4xe e Wrangler Sahara 4xe sono dotati di sistema di trazione integrale permanente, assali anteriori e posteriori Dana 44 e di una scatola di rinvio Selec-Trac full time a due velocità con rapporto delle marce ridotte pari a 2,72:1. Il differenziale posteriore a slittamento limitato Trac-Lok fornisce inoltre maggiore trazione e coppia in condizioni di scarsa aderenza. La Wrangler 4xe presenta inoltre il Selec Speed Control, un dispositivo che prevede i sistemi Hill-ascent e Hill-descent Control e consente di controllare la velocità del veicolo in salita e in discesa. Come tutti i modelli Jeep Wrangler, la Wrangler 4xe è caratterizzata dal badge “Trail Rated”, che attesta le leggendarie


Per la prima volta dal 1981 una Jeep monta un motore V8, un 6,4 litri da ben 450 cavalli (e 610 N/m di coppia) che spingerà la nuova Wrangler Rubicon 392, per ora solo un “concept”. Interessanti alcune soluzioni nascoste sotto la carrozzeria. Anzitutto la maggior escursione delle sospensioni (ammortizzatori FOX monotubo in alluminio) e un sistema di sollevamento, che consentono guadi fino a 87 cm e offrono un’altezza da terra di circa 35 cm (quando combinati con pneumatici da 37 pollici). Il tutto permette un angolo di attacco di 51,6 gradi e un angolo di uscita di 29,5 gradi. Da segnalare anche gli assi Dana 44 di terza generazione, un eccellente cambio a 8 velocità (con due ridotte Selec-Track) accoppiato ad una trasmissione 4x4 permanente con sistema elettrico di blocco dei differenziali Tru-lok


ed elettrico sia!

capacità 4x4 del modello grazie a dotazioni specifiche, tra cui: • Piastre di protezione e ganci di traino anteriori e posteriori • Angoli di riferimento: angolo di attacco pari a 44 gradi, angolo di dosso pari a 22,5 gradi, angolo di uscita pari a 35,6 gradi e altezza da terra di 27,4 cm sulla versione Rubicon 4xe • Cerchi da off-road da 17” a richiesta, pneumatici da 33” di serie sulla versione Wrangler Rubicon 4xe e pneumatici da 20” di serie sugli allestimenti Wrangler 4xe e Sahara 4xe • Capacità di guado fino a 76 cm L’allestimento Wrangler 4xe Rubicon è invece equipaggiato con il sistema di trazione integrale Rock-Trac. Quest’ultimo è costituito da una scatola di rinvio a due velocità con rapporto delle marce ridotte pari a 4:1, assali anteriori e posteriori Dana 44 e bloccaggi elettrici degli assali anteriore e posteriore TruLok. La Wrangler Rubicon 4xe vanta un rapporto di riduzione di 77,2:1, che consente di superare facilmente qualsiasi ostacolo. L’allestimento Rubicon offre inoltre una maggiore articolazione delle sospensioni grazie al sistema di disconnessione elettronica della barra stabilizzatrice sull’asse anteriore. La Jeep Wrangler 4xe sarà commercializzata nei mercati globali e dotata di sistemi di ricarica specifici per le diverse regioni. Sarà prodotta presso lo stabilimento Toledo Assembly Complex di FCA a Toledo, nell’Ohio (Stati Uniti).



novitĂ


GLICKENHAUS BOOT

Omaggio a

Steve McQueen

La Glickenhaus Boot è il fuoristrada due porte da 460 cavalli che ha fatto il suo debutto pubblico alla Baja 1000 del 2019. Si è mostrata molto performante sugli sterrati veloci ma non si è tirata indietro sulle salite e sui terreni più insidiosi. La versione stradale della Glickenhaus Boot è già disponibile su ordinazione Fotografie Boyd Jaynes


Omaggio a Steve McQueen

Moderno

omaggio alla Steve McQueen Baja Boot del passato, la SCG Boot (SCG significa Scuderia Cameron Glickenhaus) si è fatta notare alla Baja 1000 dello scorso anno, cavandosela egregiamente su un’ampia varietà di superfici, dalle spianate desertiche della Bassa California, alle arrampicate su roccia e sassi nei pressi di Hammertown. Oggi, negli Stati Uniti, la nuova creazione della Scuderia Cameron Glickenhaus è stata omologata secondo le regole NHTSA Low Volume Compliant e la Founders Boot (così è battezzata la versione stradale) al momento è già legalmente utilizzabile in 49 dei 50 stati dell’Unione. La Baja 1000 non era stata scelta a caso per mostrare la nuova Boot. Nel 1967 infatti Vin Hickey costruì la Baja Boot spinta da motore GM in occasione della prima Baja 1000, che sarebbe diventata nel corso degli anni una delle desert race più importanti e impegnative del mondo. La Baja Boot originale di quell’anno, che vale la pena ricordare venne guidata dall’attore Steve McQueen e da Bud Edkins, è stata ritrovata nel 2010 ed è stata acquistata dalla Scuderia Cameron Glickenhaus.



Omaggio a Steve McQueen


Darren Skilton, project manager della Glickenhaus Boot oltre che racing team manager, vanta un’esperienza ventennale nel mondo dei fuoristrada, con molteplici partecipazioni nella Baja 1000 (ha vinto la bellezza di sei edizioni nella sua classe) e in gare negli Stati Uniti, Europa e Sud America. Ha gareggiato anche in sette edizioni della Dakar, facendo registrare due vittorie di classe. Per parte sua Elliot Pollock (di Armada Engineering) è responsabile della produzione sia della versione da corsa che delle vetture stradali. Oltre alla sua esperienza nel mondo dei fuoristrada Elliot ha avuto successo anche con i produttori di Hollywood, progettando numerose automobili per il cinema


Omaggio a Steve McQueen

Una volta rimessa in sesto l’ultra cinquantenne Baja Boot, i vulcanici dirigenti di SCG hanno deciso di farne rinascere lo spirito creando una vettura che ne risultasse un omaggio moderno e competitivo. E così nel gennaio del 2018 il designer Michael Young si mise al lavoro e, ispirandosi alla Boot del 1967, iniziò a tratteggiare una vettura capace di affrontare le nuove insidie della Baja 1000. Ma per portare a compimento il progetto e costruire la nuova SCG Boot sono stati chiamati in causa altri validissimi tecnici, quali l’esperto pilota di fuoristrada Darren Skilton e Elliot Pollock, della società Armada Engineering. La Founders Boot, versione “legal” della SCG, è già oggi in vendita in versione due porte, ma vedrà un upgrade entro la fine di quest’anno, quando verrà presentato un modello a quattro porte leggermente più largo, con optional in grado di aumentare sia il comfort (oggi piuttosto scarsino…) che le prestazioni. L’auto sarà inoltre predisposta per un’ampia personalizzazione da parte dei clienti, in pratica un modello “base” su cui sbizzarrirsi in lungo e in largo.



Omaggio a Steve McQueen

Principali Caratteristiche Tecniche

GLICKENHAUS BOOT COMPETIZIONE Larghezza:

2235 mm con sospensioni da corsa

Sospensioni:

braccetti ad alta resistenza, corsa totale 22 pollici

Ammortizzatori: Coilover da 2,5” all’anteriore e posteriore, Bypass da 3,0” all’anteriore e da 3,5” al posteriore Freni:

pinze Wilwood Aero6 da corsa con dischi da 14 pollici

Motore:

LT4 da 650 cavalli

Trasmissione: Turbo 400 Peso:

2506 Kg

Serbatoio:

maggiorato per autonomia di 640-804 Km per affrontare la Dakar

Gomme:

BFGoodrich Baja T/A KR2 (ruote 37 pollici), BFGoodrich Baja T/A KR3 (ruote 40 pollici)


Principali Caratteristiche Tecniche

GLICKENHAUS BOOT STRADALE Larghezza:

2133 mm

Passo macchina: 2946 mm Peso:

Freni:

Motore:

2517 Kg Pinze Wilwood Dynapro con dischi da 12 pollici LT1 da 460 cavalli

Trasmissione: 4L80E Sospensioni:

indipendenti sulle quattro ruote, corsa totale 19 pollici

Gomme:

BFGoodrich Mud-Terrain

Ammortizzatori: Fox Coil Ruote:

Serbatoio: Autonomia:

17 pollici Method Race 170 litri 643 Km in autostrada, 320-480 Km in fuoristrada


novità

TORSUS PRAETORIAN

Oggi prendo

l’autobus…


Arriva dalla Repubblica Ceca ed è il primo autobus fuoristrada 4x4 pesante al mondo. Concepito per trasportare personale e attrezzature su terreni inospitali in qualsiasi condizione meteo, ha anche vinto un importante premio di design, il Red Dot Award, nella categoria Product Design 2020


oggi prendo l’autobus…

Per

la serie “non ci facciamo mancare niente” ecco a voi Torsus Praetorian, il primo autobus fuoristrada di grande stazza del mondo. Progettato dalla azienda della repubblica Ceca Torsus (in collaborazione con Werkemotion, uno studio indipendente di design industriale), Praetorian è il primo autobus fuoristrada 4x4 per servizi pesanti ed è stato pensato per trasportare il personale e le attrezzature in sicurezza negli ambienti più difficili del mondo, su qualsiasi terreno, in qualsiasi condizione, in qualsiasi parte del globo. L’autobus si basa su un telaio MAN rinforzato ed è alimentato da motori e trasmissione MAN. Gli pneumatici fuoristrada sono Michelin mentre una nota particolare merita il rivestimento di livello militare Line-X della carrozzeria. Fondata nel 2016, Torsus è un’azienda internazionale con sede nella Repubblica Ceca e produzione in uno stabilimento appositamente costruito in Slovacchia. Opera e vende nei mercati globali a clienti nei settori dell’industria pesante e dei servizi pubblici. A metà 2016 un potenziale progetto era atterrato sulla scrivania di Vakhtang Dzukashvili, l’uomo alla guida di Torsus.



oggi prendo l’autobus…

Al fine di valutare la diversità

Fino a quel momento, il suo principale obiettivo commerciale era fornire assistenza tecnica a organizzazioni governative e internazionali, come le nazioni Unite, il Dipartimento di Stato Americano e la Commissione Europea. La società madre di Torsus, Pulsar Expo sro, era esperta nella modifica e vendita di veicoli per scopi speciali e nel cosro di svariati anni li ha forniti a molte nazioni in via di sviluppo. Per quel particolare progetto del 2016, era necessaria una soluzione di trasporto innovativa ma, se gli autobus erano il formato ideale, a causa delle richieste specifiche appariva chiaro che gli autobus regolari non potevano essere adatti e quindi nacque l’idea di sviluppare uno speciale autobus 4 × 4, con un’elevata altezza da terra. Partendo dalle piattaforme di telai MAN, il Praetorian è stato progettato come una soluzione decisamente innovativa ed è stato ben accolto dal cliente. Praetorian è stato sviluppato come un veicolo 4×4 multi-ruolo e da allora è stato realizzato in una serie di configurazioni per assumere ruoli e applicazioni diversi. Dagli schizzi di progettazione iniziali alla produzione dei primi prototipi e veicoli l’intero processo ha richiesto meno di 12 mesi. Questa velocità è stata guidata dalle esigenze del cliente originario ed è stata possibile solo

nel campo del design in modo professionale, il Red Dot Design Award si suddivide in tre discipline: Product Design, Brands & Communication Design e Design Concept. Nato nel 1955, con oltre 18.000 iscrizioni, il Red Dot Award è una delle più grandi competizioni di design al mondo. “I vincitori del Red Dot Award hanno dimostrato di aver creato prodotti eccellenti

degni di vincere un premio - ha dichiarato Peter Zec, fondatore e CEO di Red Dot - I prodotti hanno conquistato la giuria non solo per la loro estetica, ma anche per la loro incomparabile funzionalità. Con i loro progetti, i vincitori del premio stabiliscono nuovi standard nel loro settore. Desidero congratularmi sinceramente con loro per il loro successo.” Oltre al premio il Torsus

Praetorian è stato aggiunto alla mostra “Design on Stage” nel Red Dot Design Museum di Essen, dove sono esposti tutti i prodotti premiati



oggi prendo l’autobus…

grazie alla totale dedizione del team coinvolto. Ora, con i primi veicoli già in consegna le vendite paiono in deciso in aumento e l’espansione della rete di rivenditori globali pure. Garanzia e assistenza vengono forniti in tutti i mercati con i tempi di risposta più che accettabili, anche in virtù della collaborazione con MAN e VW. Ora Torsus sta espandendo le proprie operazioni e aumentando i livelli di produzione nelle strutture in Europa, nonché pianificando l’espansione nel Nord America. Ma se l’iconico Pretorian vuole essere l’autobus fuoristrada per servizi pesanti più capace del mondo, il nuovo Terrastorm segnala la sfida del marchio per attaccare il mercato globale dei minibus 4x4. Aspettare per credere. Nel frattempo l’industria Ceca si appunta sul petto la medaglia del premio di design Red Dot Award: “È un privilegio e un onore per noi – ha detto il gran capo Vakhtang Dzhukashvili – ricevere il premio Red Dot per l’eccezionale design del nostro Torsus Praetorian. Siamo molto orgogliosi di accettare questo premio, che testimonia l’eccellente lavoro svolto dal team Torsus assieme ai nostri partner di progettazione di Werkemotion, che hanno contribuito a produrre l’autobus fuoristrada più duro e più capace del mondo.”

Più piccolo del Praetorian, Torsus Terrastorm è basato su un telaio Volkswagen Crafter 4Motion, viene spinto da propulsori Euro 6 ed è dotato di sospensioni potenziate. Offerto in una varietà di configurazioni, si rivolge a persone, aziende e organizzazioni che necessitano di un veicolo robusto e incredibilmente capace. È un veicolo progettato per essere pronto a trasportare persone e merci in situazioni difficili ovunque e in qualsiasi momento. Vakhtang Dzhukashvili ha dichiarato: “Con il nuovo Terrastorm segnaliamo la nostra ambizione di stabilire nuovi standard nel mercato dei minibus 4x4 per impieghi gravosi in alcune delle situazioni più difficili che l’uomo conosca. Abbiamo costituito Torsus per essere pionieri e ridefinire il modo in cui la gente pensa ai veicoli commerciali, e Torsus Terrastorm è il prossimo passo”. Torsus Terrastorm è in vendita da alcune settimane



oggi prendo l’autobus…

CARATTERISTICHE TECNICHE PRINCIPALI Passo: 4200 mm Larghezza carreggiata anteriore: 2081 mm Larghezza carreggiata posteriore: 2086 mm Altezza libera dal suolo (sotto l’asse): 389 mm Peso massimoammissibile: 13.500 kg Carico sull’asse anteriore: max. 6,300 kg Carico sull’asse posteriore: max. 7,800 kg Motore: diesel a 6 cilindri in linea MAN D0836 LFL40 Potenza: 240 CV (176 kw) - Coppia: 925 Nm Raffreddamento: ventilatore Visco, radiatore acqua e aria Riduttore: MAN / ZF 12AS 1210 OD MAN Tipo Tip-Matic: cambio semiautomatico Cambio: MAN G103 a due velocità - Blocco differenziale Sospensione anteriore: molle a balestra paraboliche Sospensione posteriore: balestre paraboliche Scatola guida: ZF servosterzo Freni: MAN Brake Matic (ABS) a tamburo Serbatoio carburante:

1 x 300 litri - Filtro carburante primario - Filtro carburante preriscaldato - Filtro carburante secondario con separatore d’acqua

Pneumatici: Michelin XZL TL Misura: 395/85 R20



storia


ALFA ROMEO AR51 MATTA

Quella Matta bianca Prodotta in poco più di duemila esemplari nell’immediato dopoguerra (destinati in gran parte a Carabinieri, Esercito e Polizia) l’Alfa Romeo AR51 ha saputo ritagliarsi un posto di prestigio nella storia dell’automobile italiana


quella Matta bianca


Era

già ricominciata la produzione di auto e poco dopo anche quella di veicoli industriali, motori aerei e marini, propulsori diesel per applicazioni industriali. Nel ‘48, con la riorganizzazione dell’Iri, l’Alfa era confluita nella sub-holding Finmeccanica e, dopo una profonda ristrutturazione, i primi successi industriali erano dietro l’angolo. Mentre De Gasperi, Adenauer e Schuman gettano le basi di quella che sarà l’Unione Europea e la scena politica internazionale è dominata dalla guerra fredda, gli italiani sognano il benessere e la motorizzazione di massa. Le auto, infatti, erano una ogni 96 abitanti nel 1949. Nel 1950 nasce la 1900, prima Alfa con scocca portante, progettata dall’ingegner Orazio Satta Puliga, che fu all’origine di una ricca famiglia di auto davvero “importanti”. Fu, ad esempio, l’Alfa Romeo 1900 T.I. ad aprire la strada al binomio Polizia - Alfa Romeo e a garantire, con i suoi 100 cavalli, potenza e sicurezza al servizio dei cittadini. Ma non si trattava solo di berline: il reparto Celere, infatti, negli stessi anni utilizzava dei rossi fuoristrada Alfa Romeo AR 51 (soprannominata Matta), mentre il marchio Alfa Romeo siglava anche i motori dei velocissimi natanti della Polizia Marittima. Prodotta in poco più di duemila esemplari


quella Matta bianca


nell’immediato dopoguerra, destinati per la maggior parte a Carabinieri, Esercito e Polizia, l’Alfa Romeo AR51 ha saputo comunque ritagliarsi un posto di prestigio nei ricordi e nella storia dell’automobile italiana. Forse pochi ricordano che una Matta in forza ai Carabinieri vinse anche un’edizione della Mille Miglia nella categoria “veicoli militari”. Ma l’Alfa Romeo AR51 1900 Matta, è stata protagonista anche in campo civile, come testimoniano i due esemplari di colore bianco che nel 1967 presero parte, insieme a un gruppo di quattro Giulia Super, ad una spedizione condotta da Maner Lualdi. Si chiamava il Raid della Fratellanza e si trattò di un interminabile, incredibile e avventuroso viaggio di 27mila chilometri attraverso 24 Paesi, che condusse i protagonisti, latori di un “messaggio di pace”, dalla Città del Vaticano fino a Canton, in Cina. Le Matta bianche che presero parte all’impresa furono oggetto di un’accuratissima e profonda trasformazione. Si trattava infatti di auto già anzianotte (la vettura in che vedete nelle fotografie era stata costruita nel 1955) e il loro importante ruolo durante il raid era di fungere da supporto tecnico, officina mobile e magazzino ricambi per le Giulia Super protagoniste dell’impresa. Le due Matta avevano in comune l’adozione di un tetto rigido al posto della tradizionale tettuccio in tela, ottenuto


quella Matta bianca


Il Museo Alfa Romeo ha riaperto al pubblico in una data speciale: il 24 giugno, giorno in cui il marchio ha celebrato il 110° anniversario. Attualmente le visite sono possibili nelle giornate di sabato e domenica, dalle 10 alle 18. Club e appassionati avranno l’opportunità non solo di visitare l’esposizione permanente, ma anche di accedere per la prima volta ad aree finora chiuse al pubblico: i due piani dell’ex Centro Direzionale di Arese dove è conservata la Collezione, ovvero il backstage del Museo, comprendente altre 150 vetture, decine di motori stradali, aeronautici e marini, centinaia di modellini, trofei, oggetti d’arte, accessori ma anche un motoscafo da gara e molto altro. Le visite alla Collezione avverranno su prenotazione, per gruppi al massimo di 10 persone, con visita guidata. Per informazioni e prenotazioni: collezione@museoalfaromeo.com


quella Matta bianca


modificando i lamierati del furgone Romeo. C’era poi un riscaldatore per l’abitacolo e molte modifiche di dettaglio. L’allestimento interno dei due fuoristrada era però differente: una delle due era predisposta per il trasporto di pezzi di ricambio ed attrezzature ingombranti quali sospensioni, cambi, componenti di motori. Quella conservata dal Museo del Biscione era invece dotata di cassetti e ripostigli per materiali più piccoli ma anche predisposta per il montaggio al posteriore di una piccola gru, ancora presente a bordo, capace di intervenire sul campo come in una piccola officina. Fra i ricambi (ancora oggi presenti sulla vettura) vi sono infine due parabrezza in plexiglass appositamente commissionati per le Giulia del raid. Le drammatiche caratteristiche del percorso, le condizioni estreme del clima e le controverse circostanze politiche hanno permeato di leggenda quell’impresa. Nonostante l’ostilità delle Autorità Cinesi che non vedevano di buon occhio una spedizione di pace che portava con sé un messaggio del pontefice, e che cercarono a più riprese di bloccare il convoglio, alla fine le due Matta e le quattro Giulia Super riuscirono a raggiungere Canton. Un piccolo consiglio per chiudere: anche per scoprire queste avventure vale la pena fare un salto al Museo Alfa Romeo di Arese…


LA RIVISTA “PREMIUM” CHE RIACCENDE LA PASSIONE!

mensile digitale interattiva GRATUITA

SCOPRILA OGNI MESE SU www.cheautomagazine.com


calendari

Romagna Team 4x4 3° Trofeo Romagna team 4x4

Castrocare (Forlì/Cesena)

27/09/2020

Gara 2 - 1^ Ridotta 3° Trofeo - 1^ Ridotta

San Severino Marche (MC)

26/09/2020 Campionato Italiano Trial 4x4

18/10/2020

19-20/09/2020

TROFEO CENTRO ITALIA REGOLARITA’FUORISTRADA

FU F

06/09/2020

24-25/10/2020 28-29/11/2020

Gara 1 - 1^ Ridotta 1° Trofeo Collina dei Ciliegi CNF 3° Trofeo - CNF

Maiella Adventur 4^ Regolarità

Friends’ Club Off Road Roma 7° Friends’ Club - Off Road Trophy Roma 4x4 Adventure 5^ Roma 4x4 - Adventure Cup

San Severino Marche (MC)

Monterenzio (BO)

RIVI

Maiella Adventur (Chieti) Santa Marinella (Roma) Magliano Sabina (Rieti)

R


RIVISTA UFFICIALE

FUORI

RIVISTA UFFICIALE D CI RIVEDIAMO ONLINE IL

15 OTTEBRE!

seguici su Facebook: FIF - Federazione Italiana Fuoristrada Direttore Editoriale Marco Pacini Periodico Mensile Digitale edito da Federazione Italiana Fuoristrada Strada Vignolese, 1120/40 41126 Modena (MO) www.fif4x4.it redazione@fif4x4.it Periodico non soggetto all’obbligo di registrazione ai sensi dell’art. 3-bis del Decreto Legge 103/2012

Pubblicazione online ILLIUM LLC (DANIA BEACH – FL – USA)

Direttore Responsabile Vittorio Gargiulo Coordinamento FIF/Redazione Salvo Venuti Collaboratori Marco Cortesi Niccolò Gargiulo Alessandro Rigatto Grafica e Impaginazione Diego Galbiati

TUTTI I DIRITTI RISERVATI. Tutti i materiali e i contenuti presenti in questa pubblicazione inclusi testi, fotografie, illustrazioni, video sono protetti da copyright e/o altri diritti di proprietà intellettuale. I materiali e i contenuti presenti su questo periodico si intendono pubblicati per un utilizzo personale e non commerciale da parte del lettore. Il lettore accetta e garantisce di non copiare e/o distribuire integralmente o parzialmente i contenuti di questo periodico o di effettuarne un utilizzo commerciale. Il lettore accetta inoltre di non riprodurre, distribuire, mostrare, modificare, adattare, tradurre e derivare altri prodotti da quanto pubblicato in questo periodico.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.