BILANCIO E PROSPETTIVA
Il 2022 sta giungendo al termine e tra breve inizierà un anno estremamente importante per Federazione Italiana Fuoristrada. Tiriamo le somme di un anno complesso e volgiamo lo sguardo all’anno che verrà, sin da ora ricco di impegni
Vorrei definire il 2022 l’anno della ripresa post pandemia, un periodo complesso che ha inevitabilmente lasciato i propri segni, ma che con passione e grandi sacrifici organizzativi siamo riusciti a superare e per certi versi anche esorcizzare.
Il fermo di molte attività che si è riverberato fino a primavera inoltrata ha infatti messo a dura prova la stessa sopravvivenza di molte associazioni federate, così come ha inibito il naturale desiderio di attività all’aria aperta che da sempre caratterizza il nostro mondo.
Il che sarebbe potuto sembrare paradossale, perché è proprio all’aperto che il virus colpisce meno, ma talvolta scelte normative particolarmente miopi hanno imposto un blocco delle iniziative che ha creato frustrazione ed impotenza, talvolta ingiustificate. È stato solo grazie alle contromisure federali che è stato possibile superare anche questi ostacoli dando la possibilità a tutti di poter organizzare in sicurezza e nel rispetto delle disposizioni vigenti.
Va ricordato a tal proposito il vademecum sanitario nazionale, sia per le attività ludico-ricreative che per le attività didattico-formative, che ha consentito il regolare svolgimento di molte manifestazioni altrimenti irrealizzabili; il grande sforzo organizzativo di creare una piattaforma di comunicazione da remoto che ha consentito e di fatto anche trasformato il nostro modo di confrontarci e di tenere unite e vicine realtà geograficamente distanti; l’accordo nazionale con ACI-Sport rinnovato a giugno per altri quattro anni che ha consentito ai tanti nostri club impegnati anche in attività sportive di poter svolgere le proprie gare, sia dei trofei che dei campionati italiani, anche in piena pandemia e addirittura in zona rossa; un rafforzamento degli strumenti digitali che ha consentito di rendere meno affollata la gestione di tutte le fasi di iscrizione ai raduni nazionali; il grande sacrificio organizzativo federale per svolgere la seconda edizione di Fiera Internazionale Fuoristrada, che anche nel 2022 è stata l’unica manifestazione fieristica italiana: un momento di ritrovo, di confronto e di promozione del mondo fuoristradistico a 360°.
Ma, soprattutto, tutto questo è stato possibile grazie al grande impegno di coloro che sia a livello nazionale che a livello locale hanno saputo reagire con coraggio e spirito di abnegazione alle nuove sfide. Mi riferisco soprattutto alla nostra classe dirigente, ai club, alla nostra Scuola con tutti gli istruttori e assistenti. Un mondo fatto di passione e di generosità grazie al quale tutto questo si è tradotto in grande capacità organizzativa.
l bilancio del 2022 è pertanto molto positivo ed il mio grazie va a tutti coloro che hanno reso possibili questi risultati.
Il 2023 si apre con un calendario già estremamente fitto di eventi, ma soprattutto di appuntamenti importanti.
Sarà infatti l’anno in cui si celebreranno i festeggiamenti per il 50° anniversario di Federazione Italiana Fuoristrada (19732023), un traguardo unico nel panorama europeo e che dovrebbe ricordare a tutti quanto sia degno di nota il nostro mondo e quanto radicata sia la passione per il fuoristrada in Italia.
Sarà l’anno della terza Fiera Internazionale Fuoristrada (dal 13 al 15 ottobre), che decreterà l’importanza di un evento unico nel suo genere e capace di promuovere ogni aspetto del mondo fuoristradistico. Sarà un’edizione ricca di novità, sia in ambito espositivo che di aggregazione, caratterizzata da un clima di festa e come sempre aperta a tutti gli appassionati, indistintamente.
Sarà l’anno in cui vedranno la luce nuovi trofei regionali, con una mappa ricchissima di appuntamenti sportivi che ancora una volta porranno FIF al primo posto fra gli organizzatori di gare di motorsport, con oltre sessanta gare ufficiali a calendario nazionale.
ISTITUZIONALE
Sarà l’anno in cui riprenderanno le attività specificamente dedicate alla Scuola Federale con la Convention Istruttori e la presentazione del nuovo Regolamento Scuola con tutte le novità introdotte dalle certificazioni di cui, unica in Italia, FIF si è dotata.
Sarà l’anno in cui torneremo alla partecipazione ai raduni nazionali solo a chi risulterà già iscritto, una norma necessaria per consentire ai club federati di organizzare in sicurezza e, allo stesso tempo, una disposizione di buonsenso, i cui effetti benefici in ambito di sicurezza si apprezzeranno da subito e, in termini di serietà ed espansione, nell’immediato futuro.
Sarà infine anche l’anno in cui si rinnoveranno tutte le cariche istituzionali federali, prima il Consiglio Federale in tarda primavera e poi a seguire le Delegazioni regionali e i Consigli regionali: un momento indispensabile per la vita della Federazione e per il confronto democratico interno oltre che uno stimolo per tutti coloro che vorranno mettersi in gioco, magari per la prima volta, con passione ed altruismo a favore della nostra comune passione.
Il mio augurio di cuore a tutti voi.
ISTITUZIONALE
GIUBILEO
D’ORO
LA FIF COMPIE CINQUANT’ANNI
Questo numero bimestrale di Fuoristrada 4x4 archivia il 2022 e saluta il 2023, un anno molto significativo per tutti i soci della FIF, e in generale per tutti i fuoristradisti d’Italia. Nel 2023 ricorre infatti il cinquantesimo compleanno della Federazione, la cui fondazione si fa risalire al 24 novembre 1973.
In realtà la Federazione Italiana Fuoristrada era nata già alcuni anni prima, ma si trattava di un organismo incompleto e che riuniva sia i club di fuoristrada sia le scuderie di autocross, una specialità emergente all’epoca.
Il 24 novembre 1973, nel corso di una riunione tenuta in un ristorante di Maggiora (Novara), i padri del fuoristradismo italiano compirono una svolta istituendo il Consiglio Federale e approvando un nuovo statuto, facendo così nascere la FIF che ancora oggi conosciamo. Da quel momento, e sino ad oggi, la FIF ha scritto, o contribuito a scrivere, la storia del fuoristradismo italiano.
È passato quasi mezzo secolo da quel lontano giorno, il mondo e la società sono cambiate completamente, tante generazioni di fuoristrada e di fuoristradisti si sono avvicendate e tanta strada è stata fatta, con momenti alti e momenti bassi. Due cose, però, non sono cambiate: lo spirito dei fuoristradisti autentici e il fatto che la FIF sia ancora, saldamente, il principale punto di riferimento del settore, per gli appassionati praticanti, per le istituzioni, per le attività commerciali.
Durante l’anno che sta per iniziare la FIF celebrerà in varie occasioni questo importante anniversario insieme ai suoi soci, e naturalmente Fuoristrada 4x4 farà la sua parte, ripercorrendo le tappe del lungo cammino compiuto dalla Federazione, con nostalgia e orgoglio per i risultati e le conquiste ottenuti. Ma anche con la consapevolezza che c’è ancora molto da lavorare, su tutti i fronti, e i festeggiamenti possono, e devono, servire a rinvigorire in tutti noi l’entusiasmo e lo slancio necessari per affrontare le sfide future.
ATTUALITÀ
VOLONTARI SÌ, MA PREPARATI
Sono sempre più numerosi i fuoristradisti che, in caso di necessità, mettono se stessi e i propri veicoli al servizio della comunità. Per farlo, però, devono essere adeguatamente formati. Questo articolo illustra l’iter formativo dei volontari di Protezione Civile della Federazione Italiana Fuoristrada
La profonda conoscenza dei mezzi a trazione integrale e la lunga esperienza sui tracciati fuoristradistici utilizzati sia per i raduni, sia per le attività sportive, talora con tratti estremamente difficili da percorrere, da sempre ci ha fatto considerare i nostri 4x4 come mezzi utili anche per poter essere impiegati in situazioni di emergenza, quando le comuni strade siano interrotte o sia comunque necessario raggiungere i luoghi interessati da una calamità.
Molto spesso i possessori di veicoli 4x4, desiderosi di dare il loro contributo, si sono visti respingere dalle autorità di Protezione Civile impegnate nei soccorsi, in quanto non specificamente formati per poter intervenire nei diversi scenari degli eventi calamitosi.
Per questo, la Federazione Italiana Fuoristrada ha intrapreso un percorso che ha portato alla sua iscrizione nell’Elenco Centrale delle Organizzazioni di volontariato della Protezione Civile presso il Dipartimento Nazionale, in virtù della propria specializzazione nella conduzione dei mezzi 4x4, nelle capacità didattiche e formative specifiche e per la diffusione territoriale che è capillare in tutte le regioni italiane.
I volontari vengono formati con specifici corsi. Il primo è quello sul volontariato, con il quale vengono illustrate le origini storiche del volontariato in Italia, e viene ribadita l’assoluta gratuità dell’attività del volontario, che viene compensata da un sorriso da parte delle persone che usufruiscono della sua opera.
Vengono anche specificati i doveri ed i diritti del volontario stesso, che può ottenere i benefici di legge, che consistono nell’essere assicurato per tutte le evenienze inerenti la sua attività e nel rimborso sia delle spese sostenute, sia del mancato guadagno delle giornate lavorative.
Si fa cenno al tipo di organizzazioni di volontariato, parlando di Elenco nazionale, di elenco centrale e di elenco territoriale, specificando i vari ambiti di competenza e la catena temporale di intervento.
Inoltre, si evidenzia il fatto che l’attività di volontariato non è solamente di tipo generico, ma comprende molte specializzazioni, tra le quali quelle sanitarie, di antincendio boschivo, alluvionale, comunicazioni radio, allestimento di campi per il ricovero ed anche tutela ambientale e dei beni culturali.
Un elemento formativo essenziale è quello della sicurezza. Sicurezza intesa come l’assoluta necessità di attuare tutte quelle norme che consentano di evitare infortuni alle persone e danni ai veicoli utilizzati, scongiurando la spiacevole evenienza di passare da soccorritori a soggetti da soccorrere.
Il secondo corso formativo è quello sulle strutture e sulle funzioni della Protezione Civile, con l’indicazione delle norme istitutive del Servizio Nazionale, delle sue strutture operative e con le attività e i compiti specifici della stessa.
Paragrafo fondamentale è la catena di intervento, che parte dalle autorità territoriali più vicine all’evento calamitoso, fino ad arrivare all’attivazione delle strutture dipartimentali se l’evento è di estensione o gravità di rilievo nazionale. Oltre alle sale operative all’interno delle istituzioni, si attivano delle sale operative sul campo.
Competenze specifiche sono necessarie per le comunicazioni radio, fondamentali nelle emergenze dove, molto spesso, sono interrotti altri servizi di comunicazione come le linee telefoniche. Per questo motivo viene erogato un corso specifico.
Vengono presentate le diverse categorie di apparati (portatili, veicolari, fissi), si illustra il protocollo operativo Chiamato-Chiamante e si raccomanda l’utilizzo dell’alfabeto fonetico, necessario per comunicazioni chiare e non equivocabili.
Il quarto corso fornisce le nozioni per configurare ed utilizzare una app di navigazione satellitare, fondamentale per orientarsi sul territorio e per pianificare percorsi alternativi da poter seguire nel caso di interruzioni della viabilità ordinaria nel corso delle diverse emergenze.
Il quinto ed ultimo corso formativo è quello sulla guida in emergenza nel quale, oltre alle tecniche di base per affrontare tutti gli ostacoli caratteristici dei percorsi off road, vengono raccomandati gli accorgimenti necessari per salvaguardare l’incolumità dei volontari stessi e delle persone eventualmente trasportate, ma anche degli stessi veicoli. Questo corso comprende anche una guida all’utilizzo dei DPI.
FESTA
La Braciolata della Madonna, il tradizionale raduno laziale di fine anno, è giunto al ventesimo compleanno, una ricorrenza che gli organizzatori del Friends’ Club 4x4 Roma hanno celebrato proponendo una due giorni ricca di divertimento, giochi e, ovviamente, fuoristrada
Sono venti anni che la Braciolata della Madonna, il raduno organizzato ad Allumiere (Roma) in occasione della festa dell’Immacolata, chiude idealmente la stagione fuoristradistica laziale, attirando per questo numerosi club della regione (e anche delle regioni vicine). Si tratta di una “passeggiata” in off road, non troppo impegnativa, adatta anche alle famiglie, che offre l’occasione per ritrovarsi tra amici e scambiarsi gli auguri di fine anno.
Per celebrare degnamente il ventennale della Braciolata, il club romano Friends’ quest’anno ha esteso a due giorni la manifestazione, sfruttando il fine settimana successivo all’Immacolata (10-11 dicembre).
Il sabato, nel tardo pomeriggio, è stato effettuato un breve giro in fuoristrada guidato che è partito dall’agriturismo I Granai della Farnesiana per giungere nella piazza di Allumiere, dove i partecipanti hanno fatto l’aperitivo. Quindi la colonna di 4x4 ha fatto ritorno, sempre in fuoristrada, alla Farnesiana dove si è tenuta la cena a base di pizza, che ha visto la partecipazione di un centinaio di persone.
A mezzanotte è iniziato lo spettacolo dei fuochi d’artificio, poi tutti sono andati a riposare, alcuni nelle strutture del posto e alcuni in tenda, all’asciutto perché collocati all’interno di un capannone adiacente all’agriturismo.
La mattina seguente, finalmente con il sole, il punto di ritrovo era la piazza di Allumiere, dove sono state perfezionate le iscrizioni dei 75 equipaggi partecipanti, tutti provenienti dal Lazio. Da lì si è partiti per affrontare un percorso a road book di circa 50 km, di media difficoltà. A causa delle abbondanti piogge dei giorni precedenti c’era parecchio fango, e per non rendere troppo difficoltoso il tracciato sono stati effettuati piccoli tagli dei punti più critici.
Gli organizzatori hanno scelto un percorso non molto lungo per poter dare degno spazio al pranzo e ai festeggiamenti, che si sono tenuti presso l’agriturismo I Granai della Farnesiana. Dopo pranzo i partecipanti si sono potuti cimentare in un pistino off road di circa 2,5 km ricavato in un campo adiacente, lungo il quale erano previste alcune prove di abilità. Inoltre sono stati organizzati dei giochi (lancio del peso, corsa con i sacchi, bicicletta che gira al contrario) che hanno coinvolto tutti, anche i più piccoli.
Dopo le attività sono stati premiati alcuni equipaggi (il più numeroso, quello proveniente da più lontano, quelli che hanno vinto le varie prove nel pistino ecc.) con coppe e salumi.
“Per la ventesima edizione della Braciolata abbiamo voluto festeggiare in maniera un po’ più ampia, nell’arco di due giorni” dice il vicepresidente Carlo Giometti. “La manifestazione è riuscita nonostante il maltempo che ha imperversato tutta la settimana, siamo molto soddisfatti, anche i partecipanti si sono detti molto contenti e questa è la cosa più importante”.
RADUNI
FANGO E BENEFICENZA
L’Alta Val Tidone Explorer si è svolto su un percorso a road book di circa 54 km, di tipologia turistica con alcuni passaggi più tecnici, che ha richiesto un lavoro di mesi di preparazione da parte dei soci del Gamma 4x4, in particolare per la stesura del road book e la pulizia del percorso, che in alcuni tratti era completamente ostruito dalla vegetazione.
Alla manifestazione hanno partecipato 50 equipaggi, di cui circa la metà affiliati FIF, provenienti in gran parte dalla vicina Lombardia. Il sabato, il giorno prima del raduno, è piovuto per tutto il giorno dopo mesi di siccità, con la conseguenza che il percorso è diventato molto scivoloso: essendo il terreno sottostante ancora duro, si è creato uno strato superficiale di fango molto viscido.
Ciò ha imposto un taglio di alcuni tratti di percorso (già previsti in fase di organizzazione) che, in quelle condizioni di scarsa aderenza, sarebbero stati troppo pericolosi per i partecipanti. Comunque la manifestazione è stata molto apprezzata dai partecipanti, sia per il tipo di percorso (il viscido ha aggiunto divertimento, malgrado il taglio) che per l’organizzazione dell’evento.
Tutti i partecipanti sono stati omaggiati, al termine dell’evento, di una bottiglia di vino del territorio. Il pranzo era libero, ma molti equipaggi hanno acquistato prodotti locali prima della partenza. Infine, visto l’ottimo risultato di iscritti (record di tutti i raduni organizzati finora dal Gamma 4x4), i soci hanno deciso di donare di gran parte del ricavato (con il resto hanno coperto le spese) al comune di Alta Val Tidone, che lo ha destinato alla Casa degli Anziani di Pecorara.
FINALE NON SCONTATO
La gara organizzata dall’Enna 4x4 Nico Blanca Club è stata combattuta e resa ancora più difficile dal fango, che l’ha fatta da padrone. Già dalla prima prova di classifica si è capito che i due team del Sahara Club 4x4 Ragusa si sarebbero dati battaglia senza esclusioni di colpi.
A prevalere in questa prova sono stati Distefano-Mezzasalma (Sahara Club 4x4 Ragusa), seguiti dai due Suzuki Samurai di Classe U1 con a bordo, nell’ordine, l’equipaggio di casa Placa-Salvaggio (Enna 4x4 Nico Blanca Club) e i Triolo padre e figlio (ASD Club Lions dei Nebrodi 4x4).
Purtroppo questa prova ha visto il ritiro degli abruzzesi Adorante-Matricardi (Club Maiella Adventure) che avevano raggiunto la Sicilia esclusivamente per partecipare alla tappa del TRR Sicilia, a causa di un guasto meccanico della loro Samurai.
La seconda prova di classifica è stata vinta da un altro equipaggio su Samurai, Crisafulli Triolo-Gullotta (ASD Club Lions dei Nebrodi 4x4), che ha distaccato i secondi classificati, Distefano- Mezzasalma, di poco meno di 550 punti di penalità. Di nuovo terzi Triolo-Triolo.
Dopo un Trasferimento Libero ha avuto inizio la terza prova di classifica. Questo settore ha dato la possibilità a Crisafulli-Fileccia (ASD TLC 4x4) di dimostrare il loro valore concludendo primi con un distacco di poco meno di 70 punti di penalità da Raniolo-Caliò (Sahara Club 4x4 Ragusa), che a loro volta hanno distaccato i loro compagni di club Distefano-Mezzasalma di appena 19 punti.
Ma ancora nulla era deciso. La quarta ed ultima prova di classifica ha espresso un podio ancora una volta diverso. A vincere sono stati infatti Cuscunà-Campisi (Ciclopi Catania Club 4x4), con un distacco di 500 punti di penalità da Raniolo-Caliò, nuovamente secondi davanti ai costanti Triolo-Triolo.
Dopo l’ultimo settore della tappa, un trasferimento libero, è arrivato il momento di stilare la classifica finale della gara che ha visto il dominio dei due equipaggi del Sahara Club 4x4 Ragusa, con al primo posto Distefano-Mezzasalma e al secondo Raniolo-Caliò. Terzo posto per gli onnipresenti Cuscunà-Campisi, che sono saliti sul podio in quattro delle cinque tappe del TRR Sicilia 2022.
I club FIF della Sicilia invitano tutti alla seconda edizione del Trofeo Regolarità Regione Sicilia, del quale è stato già definito il calendario che è in attesa di essere autorizzato da ACI Sport.
SETTORE SPORTIVO
VERDETTO FIORENTINO
Si è tenuta domenica 11 dicembre a San Donato in Poggio (Firenze) la “finalissima” della specialità, disputata dai primi sei equipaggi in classifica, che ha decretato i campioni del 2022
Le squadre che da gennaio a novembre si sono date battaglia a colpi di cap, fotografie e chilometri sono state quindici (raggiungendo anche picchi di venti), provenienti dai club toscani, laziali, umbri e abruzzesi.
È grazie ai club organizzatori Vulcano 4x4 di San Venanzo (Terni), Adventure Club 4x4 Pisa, Igor 4x4 di Frosinone, Aquilotti 4x4 di Arpino (Frosinone), Off Road Fuoristrada Club Versilia di Massarosa, Valdinievole 4x4 di Montecatini Terme (Pistoia) e MIT (Master Road-Invictus-Tortuga) di Roma e Frosinone che si sono potute tenere tutte le 7 tappe in cui si è articolata la stagione 2022.
L’ultima prova, che si è svolta il 20 novembre in casa dell’Off Road Fuoristrada Club Versilia, ha visto primeggiare la squadra formata da Andrea Farusi e Ilaria Orsanti dell’Adventure Club 4x4 Pisa. Secondo posto per Massimo Orlandini e Daniela Patanè, anch’essi dell’Adventure Club 4x4 Pisa, e terzo posto per Antonio Rotondi e Francesca Tarquini dell’Igor 4x4.
Ed è proprio a San Donato in Poggio, grazie alla preziosa collaborazione con il club locale Artiglio 4x4, che sono stati stabiliti i nomi dei vincitori della stagione 2022. Qui, infatti, si sono ritrovati i migliori sei team dell’anno, solo i primi sei in classifica 2022, che si sono battuti per il trofeo in una tappa “secca”, azzerando la posizione in classifica ottenuta fino a quel momento.
Tutti i team in lizza hanno messo in mostra la propria migliore strategia di gara e le proprie tecniche di navigazione per ambire al titolo e ai prestigiosi premi offerti da Garmin, sponsor ufficiale della disciplina e dalla Federazione Italiana Fuoristrada.
Sul podio sono saliti tre equipaggi dell’Adventure Club 4x4 Pisa. Sul primo gradino è salita la coppia Andrea Farusi e Ilaria Orsanti, che si è aggiudicata un Overlander offerto da Garmin e le coppe offerte dalla Federazione. Secondo posto per Massimo Orlandini e Daniela Patanè, che hanno riportato un dispositivo InReach offerto da Garmin e le coppe offerte dalla Federazione. Terzo posto per Fabrizio Fabietti e Ralf Alexander Troester, a cui sono andate l’iscrizione gratuita per l’anno 2023 alla Federazione Italiana Fuoristrada e le coppe offerte dalla FIF. Naturalmente i complimenti vanno a tutte le squadre che hanno partecipato al trofeo 2022 mentre i ringraziamenti vanno a tutti i club organizzatori e alla Federazione Italiana Fuoristrada. Un ringraziamento particolare a Garmin che ha scelto di supportare questa disciplina mettendo a disposizione i propri prodotti.
Il prossimo appuntamento è l’apertura dei giochi del 2023, prima di sette nuove tappe, valevole per l’area centro e sud Italia, organizzata dal MIT il 29 febbraio a San Giorgio a Liri (Frosinone).
CAP TROPHY
LE CLASSIFICHE 2022
FORMULATRACK
MASTER ITALY CHALLENGE
Terminata la stagione, che ha visto anche lo svolgimento di una “super finale” in Albania, sono state definite le classifiche di questa originale specialità. Le premiazioni della stagione 2022 e della gara albanese si terranno sabato 28 gennaio a Fabrica di Roma, in occasione della prima tappa del trofeo di FormulaTrack 2023, che si svolgerà il giorno dopo
NON MOLLARE MAI
Continuiamo a fare la conoscenza delle protagoniste femminili del panorama fuoristradistico italiano. Questo mese si presentano due siciliane e due romane, che spesso fanno coppia nelle gare, ciascuna dalle esperienze molto diverse ma tutte animate da una grande determinazione
DURO (“LADYJEEP”)Classe 1974, messinese di Savoca, amministratore e direttore tecnico di una società che si occupa di servizi per enti pubblici, moglie di un sant’uomo (per sopportarmi verrà, per forza di cose, santificato!) e mamma di due principesse/guerriere di 21 e 15 anni, di un cane, di uno splendido frisone e di un purosangue arabo.
All’età di 13 anni mio padre mi mise in sella di uno splendido cavallo, iniziai a fare endurance e salto ostacoli e da lì cominciò a forgiarsi il mio carattere deciso a portare il “cuore oltre l’ostacolo”. Tra i 14 e i 17 anni iniziai a guidare, prima una vespa 50 cc, poi a seguire moto stradale, moto enduro, quad e Fiat 500 (con annessa “doppietta” per cambiare le marce). Il mio primo fuoristrada: una Fiat 127 Panorama...
In questi anni, come se non bastasse, iniziai anche il cammino in palestra con kickboxing e body building per poi proseguire con arti marziali (kyokushinkai), che ancora pratico, tanto perché avevo bisogno di autostima...
Da sempre sono appassionata dei motori e della velocità, eredità del mio papy. Nel lontano 1996 mi iscrissi alla Federazione Italiana Fuoristrada ed ancora oggi cavalco l’onda in territorio siculo come socia del club Wild Tracker’s 4x4. La mia fedele compagna di giochi è “Lady”, una Jeep Wrangler TJ 4.0 di colore rosso.
Ecco il mio curriculum:
Responsabile sportivo della scuderia automobilistica Sicilia Rally Off Road dal 1997.
Organizzatrice e partecipante di eventi sportivi, sotto l’egida della FIF, quali Challenge di Regolarità, Trofeo Regolarità Italia Meridionale, Trofeo Regionale Amatoriale Siciliano. Pilota e copilota di rally su terra (4x4) ed asfalto (rally tout terrain, cross country rally, Challenge by FIF, Gran Criterium by FIF) dal 2000 al 2015.
Campionato Italiano Rally asfalto 2018/2019. Campionato Extreme by FIF dal 2019 al 2021. Trofeo Regionale Trial by FIF 2021/2022.
Vincitrice dell’evento sportivo amatoriale siciliano TopOne 2022. Amante della guida su sabbia nel deserto sahariano. Possiedo il 1° e 2° Brevetto di guida sicura in 4x4 FIF ed attualmente faccio parte della Scuola Federale di Guida Sicura in 4x4. Nel 2022 ho avuto il primo approccio con la FormulaTrack, un’esperienza spettacolare che rifarò nel 2023 con una copilota d’eccezione: la mia primogenita Domiziana.
Che dire, sono me stessa. Nonostante tutto e tutti ci presentino degli stereotipi da imitare. Rimango sempre e comunque una folle. Una che dice la sua. Una che non molla. Una che non si arrende, fino alla fine! Questo mio modo di essere testarda e determinata mi ha portato ad essere ciò che sono oggi. Il mio motto è: la vita è una, e va vissuta appieno!
SIMONA
Catanese, classe 1995, ho iniziato a fare fuoristrada nel 2016 seguendo la passione di mio zio paterno, il quale mi ha fatto scoprire anche l’amore per il cavalli. L’anno seguente ho comprato “Dolores”, una Jeep Wrangler TJ 4.0 colore verde militare, con cui ho affrontato la mia esperienza sportiva partecipando al Trofeo Regionale Trial by FIF. Oggi, all’età di 28 anni, mamma di una piccola peste di appena 24 mesi, vivo giornalmente nel mondo del 4x4 cercando di incastrare gli impegni familiari con gare varie.
Nel 2019 io e Simona Duro abbiamo iniziato a gareggiare insieme in vari trofei, tra cui anche la FormulaTrack, alternandoci come pilota e copilota, sempre sulle nostre TJ 4.0. Nel 2022 abbiamo concluso il Trofeo Regionale Trial con uno splendido secondo posto, andando a zittire chi diceva “Ma sono donne... ma dove debbono andare?”. Ebbene, mai sottovalutare una donna, figuriamoci due! Buoni propositi per il 2023? Tutti da scoprire, sempre in 4x4.
Sono nata in Romania nel 1978, e dal 2000 vivo in Italia, attualmente a Roma. Ho iniziato a fare fuoristrada un paio di anni fa, quando mio marito Luciano Carosi è entrato a far parte del club Dimensione Fuoristrada. Inizialmente lo accompagnavo nelle gare e nelle uscite del club, ogni volta mi innamoravo sempre più e non vedevo l’ora di fare un’altra uscita.
Lo scorso febbraio, insieme alla mia migliore amica Maria Bova, abbiamo deciso di fare un team femminile, io come pilota e lei come navigatore, per partecipare alla FormulaTrack. Purtroppo dopo la seconda gara, per motivi personali, Maria non è più riuscita a proseguire, perciò ho proposto a Rosa Liberati di fare da navigatore.
Nella nostra prima esperienza di squadra abbiamo fatto il percorso al contrario ma questo non ci ha demoralizzate, anzi ci ha stimolato di più a continuare ed acquisire più esperienza. Tant’è vero che nella seguente gara ci siamo classificate seconde.
Nella terza gara siamo andate a finire dentro un burrone ma neanche questo ci ha demoralizzato, infatti abbiamo accettato di vivere l’avventura in Albania organizzata dalla AdvTime, che vorrei ringraziare. L’Albania è un paese meraviglioso, con paesaggi stupendi, dove abbiamo avuto il piacere di conoscere meglio i nostri concorrenti, persone meravigliose e soprattutto divertenti.
Non siamo competitive, tant’è che il nostro motto è “Ci proviamo e ci divertiamo”. Comunque siamo riuscite ad ottenere un primo posto in Coppa Dame, un quarto posto in classifica assoluta e un terzo posto in Albania. Ma, soprattutto, tanto divertimento, e qui ringrazio moltissimo il nostro presidente Silvio Capparella che con i suoi consigli, il suo supporto morale e soprattutto con la sua pazienza ci sprona sempre a fare nuove esperienze.
GABRIELA
Romana, classe 1977, sono la freddolosa del gruppo! È già da qualche anno che pratico questo sport sempre come accompagnatore. È un interesse che mi ha trasmesso mio marito Danilo il quale, uscita dopo uscita, mi ha fatto piacere sempre più il fuoristrada. Fino ad arrivare a far parte della famiglia del Dimensione. Mi sono ritrovata a fare la FormulaTrack un po’ per gioco. Gabriela Flotesa mi ha chiesto di farle da navigatore, perché Maria per impegni ha dovuto lasciare. Io, che con le strade faccio un po’ a cazzotti ma amo le sfide, ho deciso di accettare l’offerta. Le premesse non sono state delle migliori: il percorso della nostra prima prova l’abbiamo fatto al contrario!
Poi ci siamo cimentate in altre due gare fino ad arrivare in Albania. Bellissima esperienza, bellissimi paesaggi. Con un gruppo affiatato in cui, oltre alla competitività, ho potuto vedere lo spirito di amicizia: nessuno è mai stato lasciato indietro. E, contro ogni aspettativa, oltre a vincere la Coppa Dame ci siamo classificate terze.
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