Pavia&NonSolo MAGAZINE NEWS - n°1

Page 1

PAVIA&NON SOLO

NEWS MAGAZINE


WINTERASS via Franchi, 7 viale Partigiani, 6 - S tel. 0382 15791 - fax


S S.R.L. - PAVIA S. ANGELO LOD. 0382 1579500



EDITORIALE

Non so cosa ne pensate voi ma per me febbraio e’ un mese strano, e’ un mese sospeso, un mese “fusion”. Un mese che si apre con giornate invernali, fredde, grigie, umide e che si conclude con un preludio di anticipata primavera, che regala splendide giornate soleggiate trasportate da una brezza che profuma di allegria, di desiderate passeggiate all’aria aperta, di andirivieni di amanti del fitness, del jogging che iniziano a colorare il nostro amato Lungo Ticino. Febbraio e’ il mese dell’amore, e’ il mese in cui i più timidi o i più riservati hanno la scusa per manifestare i propri sentimenti, per lasciarsi andare al romanticismo e per i più cinici, la scusa per riderci un po’ su! Febbraio e’ il mese degli opposti e degli uguali.. e’ il mese durante il quale iniziamo a pensare alle tanto attese gite fuori porta, ai weekend, a nuove ricette, a divertenti eventi a cui partecipare. Ecco che in questo numero vi racconteremo dell’ospitalità nel nostro amato ma ancora poco pubblicizzato Oltrepo’ Pavese, vi proporremo un magico week end a Bobbio e Rivergaro, tanti eventi, vi faremo conoscere la pizza gourmet di Vincenzo Nese ed il sushi del Garybaldi Japanese Restaurant e cucineremo insieme a voi una delle nuove ricette di Gaia! Vi auguriamo una buona lettura e vi invitiamo a leggere il prossimo numero di marzo, con la sua veste rinnovata, tante idee e tante curiosita’!


SOMMARIO

10 REPORTAGE EVENTI 10 O’Scugnizzo e Garybaldi Japanese Restaurant ALLA SCOPERTA DELL’OLTREPO PAVESE 22 L’Oltrepò visto da noi WEEKEND 46 Bobbio e Rivergaro EVENTI 66 San Valentino 78 Da non perdere a Febbraio RUBRICA RICETTE 92 In cucina con Gaia www.pvmagazine.it

22


46

66 78

92



CARROZZERIA NOVAUTO PAVIA Via Vigentina,178 Tel. 0382 483195


Vincenzo Nese e Caterina D’Urso


O’SCUGNIZZO GARYBALDI JAPANESE RESTAURANT

Un incontro che profuma d’oriente, di forno a legna, di pizza gourmet! Testo di CRISTINA DINATALE Foto di BEATRICE BUZZI


V

incenzo Nese “un vulcano di idee ed iniziative” a soli 18 anni, si iscrive ai campionati mondiali della pizza. Si classifica tra i primi 100 e da qui, si aprono per lui numerose possibilità. A 20 anni decide che la sua strada segue questa direzione; la direzione della pizza e dell’originalità. Si sviluppa in lui l’idea che la pizza deve essere alla portata di tutti e deve portare allegria. Determinato, creativo, con la gioia e la serenità di chi ha trovato la propria strada, apre nel centro storico di Stradella la sua pizzeria: la pizzeria “O’Scugnizzo”. Il locale è piccolo ed accogliente, pensato per la pizza d’asporto ma con un dehor dove nei mesi più caldi, e’ possibile consumare questa prelibatezza.

Un grande forno a legna ed un ampia gamma di scelta tra pizze napoletane, pizza fritta, pizze gourmet o pizze sottili e croccanti tutte create con farina macinata a pietra e materie prime di qualità tra cui mozzarelle campane e pomodori sammarzano sono i protagonisti di questa bomboniera di sapori. Ma cosa succede quando “un vulcano di idee ed iniziative”, di soli 22 anni, originario di Tramonti, con una passione smisurata, profonda, viscerale per la pizza ed il desiderio di renderla accessibile a tutti, trasforma un apecar in pizzeria? Le strade si colorano a festa, si profumano di “pummarola” e di pasta di pizza calda e fumante. I volti delle persone si distendono e lasciano spazio ad un sorriso soddisfatto.




Nascono idee, eventi, eventi fusion come quest’ultimo che ha visto protagonisti la pizza de O’Scugnizzo ed i ricchi aperitivi del Garybaldi American bar, locale storico di Stradella rilevato da due giovani, fratello e sorella: Salvatore e Caterina D’Urso. Creativi, pieni di idee originali, hanno deciso di buttarsi in una nuova avventura: rilevare lo storico American bar di Stradella e “stravolgerlo” con un raggio di sole proveniente da oriente, con la brezza marina del mediterraneo e l’inebriante profumo di mosto.

Studio, viaggi, approfondimento, fatica, caparbietà, confronto con Chef giapponesi, materie prime di indiscussa, elevata e selezionata qualità sono i pilastri di questa scommessa, iniziata nel 2015. Una scommessa che si chiama “Garybaldi Japanese Restaurant”.Così, Caterina e Salvatore, hanno creato un locale che cerca di accontentare le esigenze dei clienti mantenendo la linea tradizionale dell’American bar ed inserendo tradizioni culinarie appartenenti a culture lontane, tanto amate ed apprezzate; le tradizioni del Garybaldi Japanese Restaurant.



Tanti gli eventi che vengono organizzati in questo splendido locale, binomio di tradizioni e,questa domenica 4 febbraio, l’apecar del O’Scugnizzo, Vincenzo Nese, con le sue pizze dal sapore unico ed inconfondibile hanno incontrato i cocktail e le innumerevoli offerte del Garybaldi American bar”...decretando per questo originale e divertente APEritivo il “Tutto esaurito”!

O’Scugnizzo via Cavour, Stradella Pv Tel. 0385 40665 Garybaldi American Bar piazzale Trieste, 13 Stradella Pv Tel. 342 0467124


ALLA SCOPERTA DELL’OLTREPO PAVESE il meglio dell’Oltrepò Pavese visto da noi! di CRISTINA DINATALE



F

ate un salto oltre la riva sud del fiume Pò, lasciate alle vostre spalle la Pianura Padana ed aprite il portone che vi porterà in un mondo incantato ed ancora poco esplorato: l’Oltrepò Pavese.

Qualche anticipazione? Dal prossimo numero non perdetevi la nuova sezione del nostro magazine dedicata ai locali e alle attività di punta del nostro territorio, scelti accuratamente da noi!

Dolci e morbide colline vestite di foglie di vite, di grappoli d’uva, di castelli incantati e pieni di leggende, borghi medievali, tradizioni, buon cibo ed ospitalità.

Vi faremo viaggiare tra le eccellenze del territorio, vi faremo conoscere persone, amici, prodotti e servizi provati e consigliati direttamente da Pavia & non solo!

Una terra misteriosa e solitaria, una terra che vi condurrà in un viaggio avventuroso fatto di introspezione, di scoperte, di stupore, di emozioni. Un viaggio dalle infinite sfumature porpora, giallo, verde, rosso. Rosso Bonarda, rosso passione.

Farete un viaggio indietro nella storia tornando al tempo dei nobili signori di corte, vi portiamo al Castello di San Gaudenzio a Cervesina, Hotel e Ristorante di lusso, verrete poi attraversati da un brivido adrenalinico alla Pista Tazio Nuvolari. Passeremo al Borgo di Porana, al Ristorante Ponte Rosso di Voghera. Vi proporremo un momento di relax, pace e “coccole” alle Terme di Salice. Vi mostreremo le prelibatezze che caratterizzano i ristoranti Cà Vegia, Io e Vale ed Il Barino; ed infine vi proporremo di trascorrere la notte e ricaricarvi di energie nuove a Rivanazzano al Ristorante Albergo Selvatico.

Spogliatevi dei pensieri, della nebbia, della quotidianità. Togliete le scarpe, non piu asfalto freddo e grigio sotto ai piedi ma le inebrianti carezze di madre natura. Fatevi prendere per mano. PAVIA & NON SOLO MAGAZINE, ogni mese vi portera’ in questo avventuroso viaggio. Un viaggio che si chiama: OLTREPO PAVESE.


Ristorante Selvatico


Az. Castello di Stefanago


Ristorante La Pineta

Az. Gravanago

Vi parleremo di Varzi, del suo meraviglioso borgo medievale e del famoso salame, della caratteristica torta di riso, della via del sale, delle leggende… e lo faremo seduti al tavolo imbandito del ristorante di Cà de Figo. Andremo a Fortunago, uno dei “Borghi più belli d’Italia” e vi racconteremo del Ristorante Albergo La Pineta, del Castello e Azienda Stefanago e dell’ Azienda Gravanago.


Scollinando tra le morbide curve delle colline della Val di Nizza, faremo tappa al Castello di Oramala, all’ Eremo Sant’Alberto e vi faremo vivere i misteri che circondano questi posti intrisi di leggende. Conoscerete L’Osteria del Libero Pensiero, vera oasi di pace, Cascina Serzego, la Locanda di Calvignano, l’Azienda Travaglino e, a Montalto Pavese, La Piotta, Ca del Ge’ e l’Azienda Finigeto.

Diana e Aldo Dallavalle - Az. Finigeto


Luca Padroggi - Az. Padroggi La Piotta

Stefania, Carlo, Sara Padroggi - Cà del Gè


Gianni Odone - Corte Montini

MAria e Damiano Dorati - Hostaria la CAv

Roberto Venturi - Ristorante Chatlot

Filippo Molinari - Molinari Vini


ve Cantù

Nella zona di Casteggio vi faremo conoscere l’ospitalità del ristorante Corte Montini, l’estro e la creatività dei piatti di Roberto Venturi del Ristorante Charlot e l’eleganza e raffinatezza del Ristorante Hostaria la Cave Cantù dello chef Damiano Dorati e i vini di FIlippo Molinari.


Massimo, Gabriella e Edoardo MAdama - Il Feudo Nico

Fam. Boatti - Monsu


upello

Luca Bellani

Fabio e Michele Rossetti e Simona Scrivani - La Costaiola

Oltrepò Pavese è terra di ospitalità, ottimo cibo ma soprattutto è terra di vini, di viti, di mosto. Non mancheranno le soste enologiche, come quelle nelle cantine F.lli Guerci, Monsupello (Torricella Verzate), Cà di Frara, Feudo Nico di Mornico Losana, con cantina e ristorante, l’Azienda la Costaiola e ancora il Caffè Il Ponte e l’Agriturismo Pozzarello.


Matteo Borin e Elisa Albertini - Panif

Miriam e Simone Bevilacqua

Andremo in Val Versa passando per Stradella, bomboniera di questa valle; ricca di locali e di avventurieri. Si, giovani avventurieri che hanno sfidato la sorte e dopo studio e fatica hanno aperto la loro attività... vi consigliamo i pregiati e prelibati piatti di Villa Nay, la pizza de “O’Scugnizzo”, gli squisiti piatti di GioEle, i panini gourmet de Il Dolce, i cocktail del caffè Teatro e Garibaldi. A Santa Maria della Versa conosceremo l'ospitalità e le numerose proposte della Tenuta Quvestra e vi faremo degustare i vini della Cantina La Versa ed i prodotti da forno del panificio B&A.

Ristorante VIlla Naj


ficio B&A

Ristorante GioEle

Vincenzo Nese - O’Scugnizzo


Fam. Genesi - Ristorante Pizzeria Olmo Napoleonico

Matteo, Antonella e Davide Crevani - Agriturismo Crevani


Agriturismo il Fienile

Andremo poi a Golferenzo, finestra su un panorama che vi lascerà senza parole. Gusteremo la deliziosa cucina dell’Azienda Agr. Crevani, dell’Olmo Napoleonico e l’Azienda Agr. Il Fienile di Canevino. Ristoranti con proposte diverse ma unite da una caratteristica comune: la qualità. Proseguiremo con l’Az. Calatroni Emilio di Calatroni Daniele a Volpara, Prato Gaio a Montecalvo Versiggia ed il Ristorante Sasseo, per una cena colta ed elegante.


Riccardo Rezzani e MAriella Mariotti - Ristorante Bazzini

Marco MAggi - Az. Maggi Francesco

Godremo dell’ospitalità dell’Hotel e Ristorante Montescano e dell’ottimo ristorante Bazzini, con la nuova gestione di Mariella Mariotti e Riccardo Rezzani. Tra i locali storici vi presenteremo il Ristorante Colombi e il Ristorante Le Robinie Bistrot; tra le cantine, Giorgi, Quaquarini, l’Azienda Torti Wines e la Tenuta Borgolano di Montescano; e ancora l’Azienda Francesco Maggi, Bruno Verdi, Andrea Picchioni e il Club Buttafauoco Storico. E, per finire, il Castello di Luzzano, l’Agriturismo Le Tradizioni di Elide e le Cantine dei Fratelli Agnes.

Fam. Giorgi - Giorgi Vini


Teresa e Umberto Quaquarini - Az. Quaquarini Francesco

Hotel Montescano

Giorgio Liberti - Prato Gaio


OLTREPO PAVESE

… una terra che vi farà provare emozioni vere. Una terra florida e rigogliosa; da vivere con il susseguirsi delle stagioni. Una terra che vi farà innamorare e.. rinnamorare!



BOBBIO E RIVERGARO … due mete tra colli, monasteri e sapori! di SILVIA BRIGADA



N

on sapete come trascorrere il prossimo weekend?

Seguite il nostro consiglio: preparate la valigia leggera, portate la voglia di rilassarvi, tanta curiosità e … pronti a partire per Bobbio e i suoi monti, tra profumi di arte, storia, cultura, svago e natura! Ne abbiamo davvero per tutti i gusti! Bobbio, borgo appoggiato alle belle e verdi colline piacentine, sdraiato nella conca sotto il monte Penice (1460 m), è facilmente raggiungibile dalle maggiori città del Nord Italia.

Lo stesso toponimo, Bobbio, deriva dal celtico “Saltus Boielis” (probabilmente l’antico nome del Monte Penice), trasformato successivamente dai colonizzatori romani in “Bovium”, poi “Bobium”. La cittadina vive dello spirito del fiume, il Trebbia, che con le sue acque fredde e cristalline attraversa le sue terre e culla la vista dei visitatori. Il territorio è attraversato anche dal Torrente Bobbio, che prende il nome dalla cittadina.



Bobbio è un borgo storico, ricco di insediamenti fin dall’epoca neolitica, che oggi ha ricevuto due importanti riconoscimenti: la Bandiera Arancione, marchio di qualità turistico ambientale per l’entroterra e I Borghi più Belli d’Italia. La sua storia è strettamente legata a quella dell’Abbazia di San Colombano, fondata dal monaco cenobita omonimo, Colombano, che vi giunse nel 614. Colombano, irlandese, aveva lasciato la sua terra nel 590 per intraprendere un lungo pellegrinaggio in Gallia, dove aveva già costituito altre comunità monastiche (come Annegray, Luxeuil e Fontane), allo scopo di convertire al cristianesimo le popolazioni di quei luoghi.

Colombano arrivò in Italia quando ricevette il territorio bobbiese in dono dal re longobardo Agilulfo. Donazione di grande valenza politica, in quanto Bobbio controllava una rotta importantissima per il commercio di quel periodo (nonché centrale via di comunicazione), la cosiddetta “Via del sale”, la grande carovaniera che da Piacenza, percorrendo la Val Trebbia, raggiungeva Genova. Proprio per la forte presenza di una cultura religiosa, a Bobbio sorgono numerose chiese e musei che ricordano la storia religiosa della città. Allora, siete pronti? Passeggiate tra le strette viette bianche che si snodano tra le alte case del borgo.


Al piano terra si susseguono graziosi negozietti e bar che propongono aperitivi e cene a suon di salumi piacentini e un buon bicchiere di rosso. Preparatevi a sapori unici: maccheroni alla bobbiese, gli immancabili pisarei e fasò, le lumache alla bobbiese con la polenta, frittelle di farina di castagne … il tutto accompagnato da un buon Trebbianino o un Gutturnio! (Pensate che qui la produzione di vino iniziò in epoca romana, soprattutto nel periodo longobardo, dopo l’arrivo di San Colombano, quando proprio i suoi monaci introdussero alcuni vitigni provenienti dalla Gallia) … avete già fame? Prima di pranzo arrampicatevi sino alla Basilica di San Colombano, visibile dalla bella piazza antistante, con la sua facciata in stile romanico – gotico, scandita alla base da un nartece detto “del Paradiso”. Storicamente Bobbio ospitò numerosi e importanti monaci, tanto che, grazie alla loro influenza, il monastero diventò in breve monastero imperiale, attorno al quale ruoterà l’intera vita politica e sociale di Bobbio.

Al suo arrivo a Bobbio San Colombano iniziò la costruzione della cella monastica; dopo la sua morte i confratelli proseguirono la bonifica dei terreni e, a valle, edificarono il monastero che divenne centro culturale e religioso di grande importanza per tutto il Medioevo, appoggiato dai Longobardi e dai Franchi. Il monastero è ricordato anche, e soprattutto, per la sua ricchissima biblioteca e lo scriptorium, dove monaci amanuensi e copisti di tutta Europa copiavano opere di scrittori latini antichi, creando una loro scrittura inconfondibile e splendidi codici miniati d’ispirazione irlandese. Oggi i codici superstiti risalenti al IX e X secolo, sono conservati alla Biblioteca Ambrosiana, alla Vaticana, alla Nazionale di Torino, a Parigi, a Madrid, a Berlino ed in altre importanti biblioteche del mondo. Salite i gradini ed entrate nella cattedrale … rimarrete affascinati dalla bellezza e dalla semplicità di questa bellissima chiesa costruita tra il 1456 ed il 1522, dagli interni gotico – rinascimentali. I meravigliosi affreschi di Bernardino Lanzani dominano le navate interne, in fondo all’abside ammirate lo strepitoso Coro ligneo in stile gotico della fine del 1400.


Scendete nella cripta e andate a far visita a San Colombano, le cui spoglie si trovano ancora proprio qui a Bobbio. A fianco della chiesa si possono visitare il chiostro e il giardino. All’interno dell’Abbazia si trova anche un interessantissimo Museo detto “di San Colombano”, che raccoglie e custodisce numerose opere ed oggetti d’arte appartenenti all’epoca romana, medievale e rinascimentale, tra cui l’anfora di alabastro detta “Idra di Cana” (III sec. d. C.), lapidi ed epigrafi romane, plutei e transenne longobardi e le ampolle votive di Bobbio. Il Museo dell’Abbazia è unito al Museo della Città da un porticato dell’ala sud del chiostro lasciata totalmente originale. Il Museo ell’Abbazia è unito al Museo della Città da un porticato dell’ala sud del chiostro lasciata totalmente originale. Il Museo Civico, situato in locali originali del IX secolo, sempre all’interno dell’abbazia, si propone come museo didattico multimediale nel quale sono affrontate e descritte tematiche legate alla vita ed all’operato di San Colombano, la situazione geopolitica dell’Italia e l’attività del famoso Scriptorium.

Uscendo, fate ancora quattro passi e raggiungete la Cattedrale di Santa Maria Assunta, circondata dai suggestivi portici medievali e palazzi nobiliari, che si affaccia sulla Piazza Maggiore. L’edificio è tipicamente in stile romanico; l’architettura segue le regole dettate dalla riforma cluniacense, con due torri all’ingresso, il presbiterio sopraelevato rispetto alle navate e la cripta sottostante. A fianco della cattedrale si trova il Palazzo Vescovile (XI sec). Visitate anche il Monastero di San Francesco (situato fuori le mura), in puro stile francescano rustico del tredicesimo secolo. La parte conventuale è stata mantenuta totalmente originale, mentre la chiesa ristrutturata nel Settecento ha uno stile più barocco. Suggestivo il chiostro del quindicesimo secolo dall’aspetto semplice e rustico. Poco distante sorge il Castello Malaspina (non può esistere un borgo senza castello, vi pare?). Il maniero è riconducibile al quattordicesimo secolo ed è stato costruito per volere di Corradino Malaspina per il controllo del Caminus Genue; si trova sulla collina dominante la città di Bobbio (probabilmente dove Colombano aveva costruito la sua originaria cella monastica), quasi a volerla proteggere, sorvegliare e custodire.



La struttura del castello consta di un mastio centrale e due torri minori di servizio; restano ancora intatte le mura difensive. Da qui la vista panoramica delle colline e dello splendido Borgo è strepitosa! Se non siete particolarmente stanchi, passate anche dalla Chiesa di San Lorenzo, risalente al dodicesimo secolo e, per finire, ammirate il Santuario della Madonna dell’Aiuto, conosciuta come “Madonnina dell’aiuto”, in stile romanico, risalente al Quattrocento. Completata nel 1641, contiene un importante affresco raffigurante una Madonna legata ad un avvenimento miracoloso: si narra, nel 1611 stillò sudore dalla fronte.



E, per finire in bellezza, scendendo verso il fiume, scorgerete l’attrazione principe del panorama di Bobbio, presente in tutte le riproduzioni del borgo: il Ponte Vecchio. Questo ponte, detto Ponte Gobbo o del Diavolo, è probabilmente di età romanica; fu più volte distrutto dagli eventi bellici e sempre ricostruito. Nel 1590 venne raggiunta la sponda sinistra del fiume e dal XVII sec presenta decorazioni barocche dette comunemente “crocini”, che sulla punta recano una croce di ferro (sull’ultimo crocino vi sono, quasi a protezione del ponte, i bassorilievi di San Colombano e della Madonna dell’aiuto). Lungo circa 280 metri, è caratterizzato da una gobba (da cui “gobbo”) la cui origine è riconducibile ad una bizzarra leggenda.

Secondo il mito, infatti, il ponte sarebbe stato costruito dal Diavolo in una sola notte su commissione di San Colombano in cambio dell’anima della prima persona che lo avrebbe attraversato. Il ponte fu così costruito, ma San Colombano non poteva certo permettere che il Diavolo portasse via l’anima ad un innocente, così fece attraversare il ponte da uno sventurato cagnolino. Il Diavolo, infuriato per il patto non rispettato, diede un calcio al ponte creando, così, quella gobba che tanto lo caratterizza. Magia e fede si intersecano in questo meraviglioso borgo d’altri tempi, dove fermarsi, staccare dalla vita caotica di tutti i giorni e trovare un momento per apprezzare le bellezze della nostra Terra.



D

a Bobbio, in meno di mezz’ora d’auto, si raggiunge il grazioso borgo di Rivergaro, completamente immerso tra i colli piacentini Il suo nome deriva da quello del torrente che lo attraversa il rio Vergario, affluente del Trebbia oggi completamente coperto; il borgo prese nel tempo i nomi di Rivalgario, Rivalegario, poi in ultimo Rivergaro. Passeggiando per il borgo, potrete godere della magnificenza del Castello di Rivergaro, che appartenne in origine ai Malaspina. In seguito la zona passò agli Scotti ed agli Anguissola nella Contea vescovile di Piacenza. Dopo il Cinquecento venne abbandonato e nei primi dell’Ottocento venne trasformato il residenza signorile. Il palazzo, oggi ancora di proprietà privata della famiglia Anguissola-Scotti, è posto vicino alla chiesa parrocchiale. Tra i monumenti di culto visitate il Santuario della Madonna delle Grazie al castello, che sorge sulle rovine del castello in posizione elevata sovrastante la piazza, e presenta elementi di stile romanico. Ancora oggi è meta di pellegrinaggi e si raggiunge percorrendo una strada in forte pendenza. La Villa Anguissola-Scotti, infine, fu progettata da Lotario Tomba nel 1778 sulle fondazioni di una fortificazione dell’XI secolo. Per gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta, consigliamo una bella passeggiata all’interno del bellissimo Parco Regionale Fluviale Del Trebbia.





L

e vetrine iniziano a vestirsi di cuori, rose rosse, frasi romantiche, menu’ a tema per tavoli a lume di candela… ma, perché proprio San Valentino e’ la festa degli innamorati? Valentino fu il primo religioso a celebrare un matrimonio tra un legionario pagano ed una giovane cristiana. Un vero trionfo dell’amore. L’amore che vince ogni situazione avversa. L’amore con le sue difficoltà e la speranza di un… “E vissero felici e contenti”... Noi di PAVIA & NON SOLO MAGAZINE auguriamo a tutti voi un Buon San Valentino!



Casarini Vini

Aperitivo di benvenuto Antipasto: salmone in bellavista, fantasia di mare, culaccia e insalata russa Primi piatti: risotto gamberetti e zucchine, crespella ai funghi Sorbetto ai frutti di bosco Secondo piatto: roast beef all'inglese con verdure grigliate o zuppetta di mare con crostini Dessert: bis degli innamorati Acqua, caffè e vino compreso 1 bottiglia ogni 2 persone 70 euro S.P. Bressana - Salice, 2, 27050 Codevilla PV Telefono: 0383 73682




Ristorante Colombi

Polpo spadellato su crema di ceci, pomodori pachino, olive taggiasche e polvere di prezzemolo Strudel di verdure, provola affumicata e fonduta al tartufo *** Risotto Carnaroli all’arancia e liquirizia Maccheroncini su vellutata di fagiolo borlotto con cozze, pomodori pachino e clorofilla di basilico *** Carrè di maialino alla Prinçe Orloff con patate alla lionese *** Semifreddo al torroncino, cioccolato e coulis di frutti di bosco *** Tazzina di moka e dolci “coccole” Selezione di vini proposta dal nostro sommelier euro 45,00 Per info e prenotazioni: Frazione Loglio di Sotto, 1, 27040 Montù Beccaria PV Telefono: 0385 60049





Agriturismo il Fienile MenÚ di San Valentino antipasti misti del Fienile accompagnati dal tris di salumi Primo Cuor di pasta ripieno alla crema dI zafferano e semi di papavero Secondo involtini di carne dal cuor filante scaloppati allo chardonnay patate al forno alle erbe aromatiche DOLCE DEGLI INNAMORATI caffè acqua vini della casa il tutto in un'atmosfera a lume di candela Euro 40,00 alla coppia solo su prenotazione 3335040906- 3382958534- 038599384 Loc. Costa dei Piaggi, 3 Canevino PV 27040


OSTERIA IL GIARONE ANTIPASTI -Insalatina tiepida di polpo -Mescolanza di gamberetti e salsa rosa PRIMI PIATTI -Risotto carnaroli con timo e taleggio -Ravioli fatti a mano al salmone e ricotta SECONDO PIATTO -Tocchetti di pesce spada con pomodorini e olive DOLCE -Torta al cioccolato con crema al mascarpone. Il costo del menù è di euro 35.00 a persona e comprende acqua,vino,caffè. Dalle ore 21.00 Prenotazioni e info: 3487526351 Antonella Località Giarone, 3, 27052 Rocca Susella PV



E

’ vero che l’inverno e’ un invitante giustificazione al completo relax, al divano, alla cioccolata calda, alle castagne davanti ad uno scoppiettante caminetto. Ma noi proviamo a farvi vivere un anticipata primavera… proviamo ad invogliarvi ad uscire, a divertirvi, a passare una serata diversa, da ricordare. Ecco allora che abbiamo raccolto per voi i principali eventi che si svolgeranno nello splendido Oltrepo’ Pavese. Buon divertimento!








Cominciamo una nuova avventura musicale al Papi’s Bar. Si tratta di un duello in musica che diverrà un appuntamento fisso del mercoledì. I primi artisti che si sfideranno in questa simpatica “competizione” saranno Tamboo, al secolo Sergio Tamburelli e Vincenzo Rende, al secolo Vincenzo Rende. Si potrà anche mangiare, previa prenotazione tavolo. Il menù sarà unico per tutti: pepsi cola, pollo fritto, patate e pane bianco croccante, nella migliore tradizione dei Blues Brother. Se lo perderete non ci sarà replica perché ogni settimana avremo 2 artisti diversi a sfidarsi a colpi di note.

Per info e prenotazioni 03821547239.




23 - 24 - 25 PAV


5 FEBBRAIO VIA


GAIA SERVIDIO Mi chiamo Gaia, sono nata in Oltrepò Pavese, terra che sin da piccola mi ha cullata tra i suoi vigneti e le sue dolci colline, adoro cucinare,adoro assaggiare e pensare abbinamenti nuovi rivisitando piatti della tradizione o semplicemente interpretando i prodotti del territorio a mio modo.Questa passione per la buona cucina mi ha portato a frequentare un corso di Tecnico per la ristorazione e per la valorizzazione dei prodotti territoriali e adesso frequentando il corso da Sommelier l’abbinamento cibo-vino si fa sempre più la ragione dei miei viaggi, delle mie letture e delle mangiate fuori casa! Questo mese vi propongo una ribollita con verdure dell’ orto e riso soffiato croccante al rosmarino e capperi.


IN CUCINA CON GAIA


Ingredienti

per 4 persone: - 1/2 verza - 2 patate - cavolo nero - 1 cipolla - sedano - 1 cavolo cappuccio viola - cannellini 400 gr. - 250 gr. Salsa di pomodoro - brodo vegetale 1lt -sale e pepe q.b

Procedimento Tagliare tutte le verdure a pezzetti o a strisciolini, lavare il tutto e in una pentola far rosolare l’olio con uno spicchio d’aglio. Aggiungere le verdure e rosolare il tutto salare e pepare a piacere, aggiungere il brodo fino a ricoprire il tutto, lasciare bollire per circa un paio d’ore , aggiungere il brodo a necessità, aggiungere la salsa di pomodore e i cannelli già cotti in precedenza. Una volta ottenuta una bella consistenza cremosa spegnere il fuoco. in un padellino aggiungere olio, circa 2 cucchiai e pan grattato e capperi, tostare un paio di minuti e aggiungere al piatto con rosmarino e un filo d’olio. Servire tiepido in abbinamento ad un bel calice di Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese



Pizzeria Santa Lucia

“La Pizza più buona che ci sia .....in provincia di Pavia!”

Pizzeria Santa Lucia

Via del Canale, 18, 27050 Bastida Pancarana PV - Tel. 0383 855083


PAVIA&NON SOLO

NEWS MAGAZINE

DIRETTORE EDITORIALE: Filippo Quaglini RESPONSABILE: Filippo Quaglini REDATTORI: Cristina Dinatale, Silvia Brigada PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: Sara Giammona

Tutti i diritti riservati la riproduzione totale o parziale è vietata in qualsiasi forma

CONTATTI Via Francana 19 - 27100 Pavia Telefono: 0382 1543534 - Cell. 320 6990692 Mail: info@pvmagazine.it www.pvmagazine.it


www.pvmagazine.it


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.