Pavia&NonSolo MAGAZINE NEWS - n°2

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N°2 Marzo

PAVIA&NON SOLO

NEWS MAGAZINE

RUBRICA SPAZIO DONNA OTTOMARZO SEMPRE Edizione 2018

ALLA SCOPERTA DELL’OLTREPO PAVESE L’Oltrepò visto da noi: Canneto Pavese e Valle Versa

NEWS & EVENTI

MARCO MAGGI - Presidente del Buttafuoco Storico


WINTERASS via Franchi, 7 viale Partigiani, 6 - S tel. 0382 15791 - fax


S S.R.L. - PAVIA S. ANGELO LOD. 0382 1579500



EDITORIALE

Non so cosa ne pensate voi Cosa pensate della festa della donna? Come avete trascorso questa giornata? Sono molti i pareri contrastanti; chi ama festeggiare l’otto marzo con le amiche e da tradizione non vi rinuncerebbe per nessuna ragione al mondo, chi la considera una giornata come le altre, chi trova “denigrante” festeggiare, chi pensa “la donna va festeggiata tutti i giorni!”... In occasione del mese della donna, abbiamo inserito una nuova rubrica: “rubrica donna” tenuta da Isa Maggi che nel 1997 ha fondato lo “Sportello Donna di Pavia” allo scopo di sensibilizzare sui temi della parità, del lavoro e delle imprese femminili e che ancora oggi si impegna attivamente per tali cause. Vi accompagneremo in un tour volto a farvi vivere le bellezze che caratterizzano l’Oltrepo’ Pavese ed in questo numero, andremo a Canneto Pavese ed in Valle Versa. Vi presenteremo Marco Maggi, il nuovo presidente del “Club del Buttafuoco Storico” e per chi ancora non lo conoscesse, vi daremo una valida scusa per degustare il Buttafuoco Storico, vino pregiato, identità di questa terra; vero nettare degli Dei. Troverete tanti eventi ai quali partecipare, la primavera e’ ormai arrivata! Le strade si colorano di divertimento, di iniziative che vi invitiamo a vivere. La parola d’ordine del mese e’: DIVERTIMENTO! Basta divano, film e copertina, e’ il momento di uscire! Infine… La ricetta di Gaia che questo mese vi propone e spiega passo a passo un delizioso “Coniglio su crema di cavolfiore”. Vi auguriamo una buona lettura!


SOMMARIO

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RUBRICA SPAZIO DONNA 8 OTTOMARZO SEMPRE Edizione 2018 ALLA SCOPERTA DELL’OLTREPO PAVESE 18 L’Oltrepò visto da noi: Canneto Pavese e Valle Versa NEWS & EVENTI 42 MARCO MAGGI - Presidente del Buttafuoco Storico 50 EVENTI RUBRICA RICETTE 72 In cucina con Gaia

www.pvmagazine.it

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P A V I A & N O N S O L O - MAGAZINE

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Donne

OTTOMARZOTUTTOL’ANNO EDIZIONE 2018 Rubrica a cura di Isa Maggi Sportello Donna

Stati Generali delle Donne

Vincenzo Nese e Caterina D’Urso



8 marzo 2018, non abbiamo più tempo da perdere

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e donne continuano ad essere la maggioranza della popolazione italiana. Una maggioranza silenziosa che accetta di non avere servizi per il welfare e quindi se ne fa carico, accetta di avere pochi asili e quindi ingaggia nonne per risolvere il problema, accetta di avere stipendi più bassi degli uomini e quindi pensioni più deboli e vecchiaie più povere, accetta di essere uccisa senza grandi sdegni da parte della popolazione. Sento le donne lamentarsi ma non progettare, vedo le donne con una qualità di vita sempre più bassa che non impongono agli uomini la condivisione, mi accorgo di donne con capacità manageriali elevatissime non lottare per avere posizioni di potere all’interno delle imprese.

Isa Maggi


Cosa è necessario fare, ll patto delle Donne per la nostra Regione e il nostro territorio

1. In ambito politico è necessaria una adeguata rappresentanza femminile a tutti i livelli.

3 In ambito della comunicazione, occorre attivare campagne mediatiche promozionali per esempio contro la violenza, a favore del riconoscimento del valore delle donne nei vari ambiti, attraverso un coinvolgimento di testimonial di rilevanza nazionale.

2 In ambito economico occorre creare un sostegno effettivo all’imprenditoria femminile e alla sua valorizzazione, proporre misure innovative di armonizzazione dei tempi di vita/lavoro, insistendo sul coinvolgimento degli uomini, in una visione che punti al benessere della famiglia.

4. In ambito della educazione e della formazione occorre promuovere politiche educative di genere permanenti, strutturali, in tutte le aree geografiche, in tutte le scuole. Occorre orientare le giovani donne verso percorsi formativi alternativi e non stereotipati in ambito scientifico e tecnologico.

I 4 punti fondamentali per la concretizzazione delle pari opportunitĂ :


La violenza imperversa anche sul nostro territorio Riflettendo sul femminicidio recentemente avvenuto a Chignolo, nella nostra Bassa Pavese, subito il mio pensiero va all’idea che la violenza su noi donne ha la stessa matrice della violenza che viene perpetrata a Madre Terra. E’ grave che un problema così impellente come la violenza sulle donne non sia ancora al centro delle politiche pubbliche nel nostro paese. Cosi come la politica non ha ancora accolto la sfida di una ‘conversione ecologica’ e abbiamo la nostra provincia inondata di inceneritori, di discariche, di cementificazione selvaggia del suolo, di roghi, di rifiuti tossici, di uso sfrenato di fanghi in agricoltura. Forse pochi sanno che nel 2016 il numero più elevato di femminicidi si è registrato proprio in Lombardia, con 20 casi (16,52%), seguita da Campania, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana, regioni in cui si sono verificati 12 casi (9,91%). Il movente è quasi sempre da ricercare nella relazione: l’uomo uccide la donna che vuole porre fine alla relazione, che ha espresso delle critiche rispetto alle dinamiche di coppia, che è malata, in crisi economica, che non lo ama più, che lo ha rifiutato sessualmente, che entra spesso in conflitto e “la situazione è diventata insostenibile” e così via. Le categorie sfociano facilmente l’una nell’altra e riportano alle disparità di genere ereditate dagli stereotipi culturali che modellano gli archetipi del maschile e del femminile. Tutte queste relazioni vedono alla base il mancato riconoscimento e rispetto della parità di genere all’interno del binomio uomo-donna, ragione per cui la ratio del delitto è unica: la donna che prende le distanze dal modello comportamentale socialmente imposto, e che sfugge al controllo della controparte maschile, merita di morire. Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione e progetti nell’ambito giornalistico i titoli degli articoli di giornale così come gli articoli stessi, continuano a presentare la follia, il raptus e la passione esagerata come reali moventi dei delitti, andando a giustificare le azioni dell’autore, che viene automaticamente deresponsabilizzato. La donna a sua volta subisce una doppia vittimizzazione: è in sostanza uccisa due volte, una dall’autore del crimine, l’altra a livello mediatico in quanto si cercano sempre problemi nel suo comportamento, si lascia intendere che è lei che se l’è cercata, che è lei che non ha riconosciuto il pericolo, che è ancora lei che non si è protetta. Questo è il contesto, Dea era una donna, una mamma, che cercava attraverso il suo lavoro di badante di mantenere la propria famiglia, nelle mille difficoltà del quotidiano. E’ stata uccisa, si dice, dal suo ex compagno e l’hanno ritrovata nel Po con un foro alla nuca.


Tutto sembra rientrare nella lettura che fin qui ne abbiamo dato. Non ne vogliamo infatti dare letture strumentali, data la campagna elettorale in atto, per il fatto che l’ex compagno, presunto autore del femminicidio, è stato assessore della Lega nel Comune di Chignolo Po. Vogliamo solo immaginare con forza che nei prossimi mesi si possa fare di più e meglio per le politiche a sostegno delle donne vittime di violenza. Non crediamo più agli infiniti tavoli istituzionali che “cercano” di svolgere azioni ma alla fine non dimostrano di essere concretamente al fianco delle donne che vivono la violenza. Occorre dare risposte concrete con l’applicazione di azioni già sperimentate in altre regioni dove hanno funzionato con efficacia e hanno fatto diminuire drasticamente il tasso di femminicidio. Il movimento delle donne riteneva che la Convenzione di Istanbul e il conseguente Piano straordinario contro la violenza di genere avrebbe finalmente dato una forte spinta a prendere drastiche misure per scongiurare la “mattanza” in atto contro le donne . Ma purtroppo ci siamo accorte che ben poco è stato fatto per metterlo in pratica e dopo 35 anni dall’adozione della convenzione CEDAW, le donne e le ragazze di tutto il mondo continuano ad essere vittime di varie forme di violenza: psicologica, fisica, sessuale, economica, anche in Lombardia, anche in Provincia di Pavia.


I progetti Anche quest’anno lo Sportello Donna promuove un programma di eventi per le donne. Continueremo a lavorare intorno al tema dell’empowerment economico. Si tratta di un tema di grande attualità che ha un impatto molto forte nei paesi europei dal punto di vista economico e sociale e di tutela di diritti essenziali per la vita di tante donne, dei loro figli e delle loro famiglie. Inoltre lo Sportello Donna aiuta le donne in difficoltà economica e disoccupate a sviluppare la fiducia in loro stesse e raggiungere l’indipendenza attraverso una rete di supporto e la costruzione di percorsi di ricerca attiva del lavoro. Anche per il 2018, stante la carenza di servizi efficaci e duraturi sul territorio provinciale, continueremo a mettere a disposizione una stanza per l’emergenza nei casi di violenza, oltre all’attività di supporto di counseling, psicologico e legale per le donne vittime di violenza. Dedicheremo l’edizione 2018 anche per scoprire il nostro patrimonio culturale,la bellezza del nostro territorio in tutte le sue manifestazioni materiali, immateriali e digitali, quale espressione della diversità culturale europea ed elemento centrale del dialogo interculturale. Un anno per riflettere e dialogare sul valore che il patrimonio culturale riveste per la nostra società e per mostrarne a tutti l’importanza nei diversi settori della vita pubblica e privata. Un anno per godere del nostro patrimonio imparando ad averne cura. Il patrimonio racconta storie, viene costantemente reinterpretato, è in continua evoluzione. Il successo dell’Anno dipenderà da tutte e da tutti noi. Siamo tutti invitati a pensare e organizzare iniziative nuove, eventi che mirino a coinvolgere soprattutto chi nei diversi settori non si è ancora avvicinato al patrimonio, con un occhio di riguardo per le donne, i giovani, i bambini e gli anziani. - Per tutto l’anno a Sportello Donna a Pavia in Via Mentana 51 è aperto il Baby Pit Stop, servizi per bambine e bambini. Per le mamme e i papà: siete in giro per Pavia per shopping, per lavoro o per visitare la città e avete bisogno di uno spazio per accogliere i nostri bambini/e, per cambiare il pannolino, per nutrirli o allattarli? Vi aspettiamo allo Sportello Donna, a Pavia in Via Mentana 51.Potrete utilizzare uno spazio adeguato per allattare, un fasciatoio e una piccola cucina. Sempre aperto al mattino dalle 9 alle 13.


Il nostro metodo di lavoro. Aspettiamo le tue idee e i tuoi suggerimenti per incontrarci, organizzare riunioni, fare progetti insieme. Chiamaci al 366 2554735 o mandaci una mail a isa.maggi.statigeneralidonne@gmail.com FARE RETE e COLLABORARE superando e aggirando logiche burocratiche e di potere consolidate e tipicamente maschili. Coinvolgimento dal basso, cercando di arrivare anche alle tante donne pavesi con difficoltĂ , disoccupate, non autonome a livello economico. Dare vita ad azioni sistemiche, superando l'occasionalitĂ , la contingenza e dunque replicabili e trasferibili in contesti diversi.



CARROZZERIA NOVAUTO PAVIA Via Vigentina,178 Tel. 0382 483195


ALLA SCOPERTA DELL’OLTREPO PAVESE Canneto Pavese e Valle Versa di SILVIA BRIGADA



Canneto Pavese Foto di Daniele Marioli

Inauguriamo una nuova sezione del nostro Pv e non solo, News Magazine, un appuntamento culturale e all’insegna dell’accoglienza, che vi porterà tra le eccellenze del territorio pavese … e non solo!

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a prima tappa del nostro itinerario è la Valle Versa e Canneto Pavese, poco distante da Stradella, ai piedi delle colline, tra la Valle Versa, appunto, e Scuropasso. Il Comune di Canneto Pavese sorge su un territorio popolato sin dai tempi della preistoria da una tribù di stirpe ligure; si è generato dall’unione di diverse comunità che in passato erano entità amministrative fra loro distinte: Montù de Gabbi (Montuè), Beria, Vigalone, Canneto e Monteveneroso. Verso la fine del Settecento, essendo ritenute incapaci di reggersi da sole, queste piccole comunità furono unite a Montù de Gabbi.

Nel 1885, durante una seduta del Consiglio Comunale, si decise di proporre al Governo di modificare il nome del paese in “Caneto”, poi divenuto Canneto. Fu addotta la motivazione che segue: “L’unico prodotto delle nostre terre è il vino; esso si consuma nella Lombardia ed è delizia dei Lombardi che lo chiamano per vino de’ Caneto. Questo nome per i suoi vini generosi e spumanti è conosciuto non solo in Lombardia ma in parecchie città d’Italia e nell’America. Il nome di Montù de Gabbi non è conosciuto qual produttore di vini generosi e prelibati”. Insomma, il toponimo di Canneto altro non è che il retaggio dell’originario sviluppo locale della vite, quando la “canna” veniva usata come sostegno delle vigne (insieme, più tardi, anche all’uso dei pali).


Non a caso Canneto è uno dei comuni dell’area oltre padana che vanta la maggior percentuale di superficie vitata: qui quasi il 90% delle aree coltivate è coperto da vigneti (500 ettari circa), curate da ben 140 produttori, per una produzione media annua di 32mila ettolitri di vino (soprattutto rossi). Canneto sorge in uno dei punti paesaggistici più suggestivi e magici dell’Oltrepò; ancora oggi è diviso in piccole frazioni separate situate sulle vette dei piccoli poggi arrotondati sulla sommità delle colline. Oltre agli ottimi vini, consigliamo una bella passeggiata e una visita al Castello Condiani (presso Montù de Gabbi), uno dei più importanti dell’Oltrepò e di cui oggi restano le rovine.


Canneto Pavese - Veduta suggestiva di Daniele Marioli

La chiesa parrocchiale di Canneto, che si eleva appunto in via della Chiesa, è dedicata a Santi Marcellino, Pietro ed Erasmo; la sua costruzione risale al 1742. All’interno vi è la cappella della Madonna del Carmine, patrona del paese. Degni di nota sono l’altare maggiore, per la qualità dell’intarsio, e l’antico organo realizzato dai fratelli Lingiardi. In località Malaspina si trova l’antichissimo Pozzo di Sant’Antonio: nel 1511 un membro della famiglia Arrigoni pose su di esso una lapide, trafugata negli anni Settanta, in memoria di Beata Guarisca Arrigoni. La nostra visita ora prosegue tra i migliori locali del territorio, selezionati con cura dal nostro staff!

Az. Castello di Stefanago



GIORGI Vietato lasciare Canneto senza aver degustato un calice di bianco accompagnato da un gustosissimo aperitivo all’Enoteca Giorgi Wines. La prima generazione vitivinicola della famiglia Giorgi già nel lontano 1875 produceva vino per le famiglie dei paesi vicini, secondo le usanze del tempo. Da allora, l’azienda di famiglia è cresciuta sempre di più fino alla consacrazione nazionale, anche grazie al lavoro e alla lungimiranza di Fabiano Giorgi.


Giorgi rappresenta oggi l’Oltrepò Pavese in Italia e nel mondo con un’immagine dell’azienda e della qualità dei vini prodotti rimasta indelebile nel tempo. La tradizione si fonde con le tecniche di enologia più innovative per garantire una qualità alta e unica in ogni singola linea di vino che nasce nel vigneto e prende forma in cantina. Le tre grandi cantine di Casa Chizzoli, Camponoce e Vigalone, tutte dislocate nei dintorni di Canneto Pavese, immerse nei vigneti, rappresentano la perfetta unione tra la tradizione classica dell’Oltrepò e la capacità innovativa di un’azienda da sempre al passo coi tempi. Ultima novità di casa Giorgi, la collaborazione con Gerry Scotti che, per celebrare le sue origini pavesi, ha scelto proprio i vitigni di Giorgi per la produzione di una propria linea di vini, dai nomi assolutamente “locali”. Provate il Regiù, gustoso barbera del 2016, il Pumgranin, Pinot Nero 2016 vinificato rosato, o il Mesdì, Riesling del 2016


QUAQUARINI

FRANCESCO

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ltra tappa obbligatoria per i veri amanti dell’enologia, l’Azienda Agricola Quaquarini Francesco, in Via Casa Zambianchi, a Canneto Pavese.

L’Azienda nasce nel 1904 e da generazioni é gestita dalla famiglia Quaquarini.

Oggi il testimone è passato nelle mani dei fratelli Umberto e Maria Teresa che con passione si occupano personalmente dell’azienda. Umberto, dottore in enologia, segue con dedizione e precisione ogni fase della preparazione dei prodotti. Ideatore di vini, si occupa di ogni fase creativa, dalla vigna all’imbottigliamento. Impegnato per la salvaguardia ambientale vanta numerosi premi e la Certificazione da Agricoltura Biologica.


Tutto questo garantisce al produttore finale una gamma di vini eccellenti e di sicuro successo. Maria Teresa, direttrice marketing, si occupa della distribuzione e del coordinamento della rete commerciale aziendale. Le vigne che caratterizzano l’Azienda si estendono su circa sessanta ettari di terreno di varia struttura. Dai terreni sabbiosi, si ottengono vini rossi giovani, molto profumati; dai terreni piú complessi di formazione calcarea ed argillosa, si ottengono vini di forte personalità come il famosissimo Buttafuoco. All’Azienda Agricola Quaquarini troverete un’ ampia scelta di ottimi vini di qualità, ottenuti grazie alla passione e all’amore della famiglia per la propria terra.


CLUB CONSORZIO

BUTTAFUOCO STORICO Per completare la triade delle eccellenze enologiche di Canneto Pavese manca solo la celebre Sede del Buttafuoco storico con la sua meravigliosa cantina dove, tra volte antiche e muri medievali, si può degustare il Grande Rosso, così come la Grappa di Buttafuoco. Punto di riferimento unico del Buttafuoco Storico, l’Enoteca ospita numerosi eventi culturali legati al vino.



RISTORANTE

BAZZINI

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l nostro itinerario tra le eccellenze fa tappa, ora, in uno dei ristoranti più amati e più rappresentativi del territorio di tutta la Valle Versa: il Ristorante Bazzini.

Il Ristorante Bazzini è un locale storico situato nel comune di Canneto Pavese, immerso nel verde tra le belle colline della Val Versa. Il locale ha una lunga storia familiare: fondato dalla famiglia Bazzini nel 1938, nato come bottega, è stato gestito da ben tre generazioni, dai nonni ai genitori Angelina e Livio ai due figli Giorgio e Bruno Bazzini che hanno portato avanti l’attività con passione, mantenendo la tradizione fino a dicembre 2016. I fratelli Bazzini hanno cercato di lasciare l’eredità del locale di famiglia a qualcuno di fidato, della zona, in grado di garantire continuità e di mantenere la tradizione e storicità. Grazie alla professionalità, legami di affetto, stima e amicizia, la nuova gestione è stata affidata a Mariella Mariotti e Riccardo Rezzani.


Dal 19 maggio 2017 Mariella e Riccardo inaugurano il nuovo Ristorante Bazzini. Il locale è stato ristrutturato, dando nuovi colori alle pareti, nuovi pavimenti, nuova vita ai mobili tradizionali della gestione precedente che sono stati recuperati e rimodernati. Troverete quindi tutta la tradizione che la famiglia Bazzini ha creato e tramandato grazie allo strepitoso lavoro di Mariella e Riccardo. La tradizione famigliare e locale è stata mantenuta anche nel menù: potrete gustare ottimi antipasti a base di salumi e formaggi locali accompagnati dai prodotti della Cascina Pizzavacca, tra cui citiamo la deliziosa giardiniera. Ampia scelta tra i primi, dai risotti ai funghi freschi, zucca, asparagi ai ravioli, agnolotti e pasta … rigorosamente fatti in casa!

Per secondo piatti a base di carne come il bollito o la tagliata, il tipico uovo fritto alla pavese e verdure di stagione. Non mancano i dolci: crostata di frutta fresca con crema pasticcera, macedonia, frolla al cioccolato farcita di pere e amaretti con panna e crema allo zafferano e non si può non provare il cavallo di battaglia del Ristorante Bazzini, la Tarte Tatin con gelato alla vaniglia, sempre presente nel menù! Al Ristorante Bazzini c’è anche la possibilità di acquistare nel piccolo emporio alcuni degli ingredienti usati per la realizzazione dei piatti. Non mancano i vini: il locale dispone delle più prestigiose etichette di vini locali e non solo. Bazzini è sinonimo di qualità, storia e tradizione. Mariella e Riccardo sapranno accogliervi con cordialità e professionalità facendovi sentire parte della famiglia e tradizione Bazzini, rendendo così la vostra esperienza unica.


HOTEL

MONTESCANO E dopo una cena con i fiocchi, il nostro consiglio è quello di alloggiare presso l’Hotel Ristorante Montescano. L’Hotel Montescano, sito a Montescano, tra le dolci colline dell’Oltrepo Pavese, caratterizzato da infiniti filari di vigne, e’ caratterizzato da un’ampia scelta tra stanze Matrimoniali, Triple, Doppie e Singole. La moderna struttura pur vicina ai collegamenti principali é al contempo lontana dal traffico cittadino. É luogo ideale per gustare i piatti proposti dalla nostra cucina. É anche il punto di partenza ideale per conoscere l’Oltrepò. L’Hotel e’ composto da camere eleganti e raffinate, dotate di ogni comfort volto a regalarvi un perfetto soggiorno di relax. Nelle fredde giornate invernali, potrete ascoltare lo scoppiettio della legna e farvi cullare dal dolce tepore del camino, leggendo un buon libro, gustando un aperitivo, un distillato e molto altro.


Durante il periodo estivo, nel dehor dell’Hotel Montescano, potrete godere della vasca idromassaggio, la sauna svedese, dell’angolo relax e cenare a lume di candela. L’Hotel Montescano offre la possibilità di soggiornare in mezza pensione o pensione completa nel raffinato ristorante Montescano. Una cucina curata nei particolari, attenta alla qualità delle sue materie prime, scelte nel rispetto delle stagioni e del territorio. Profumi e sapori dell’Oltrepò, secondo la tradizione della cucina italiana e lombarda, sono le componenti fondamentali nel menu Oltrepo’. Una cucina che coniuga tradizione e creatività, senza dimenticare la leggerezza del piatto nel rispetto delle attuali esigenze nutritive ed alimentari.


RISTORANTE

“RUINELLO”

E, per gli amanti della buona cucina, consigliamo dei gustosissimi “fuoripista” per deliziare ancor più le vostre papille gustative!

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rimo “fuoripista”: un pranzo eccelso dagli amici del Ristorante “Al Ruinello”.

Sito nella piccola frazione Ruinello, in Valle Versa, Ristorante Al Ruinello è un bellissimo angolo di Oltrepò, un ristorante a conduzione familiare dove regna armonia, accoglienza, gentilezza. Marito e moglie, Pietro e Donatella, due figli e tanti progetti. Progetti che giorno per giorno, anno per anno si sono impegnati a realizzare. Insieme nella vita come in cucina dove si dividono compiti e specialità. Dopo dieci anni di gestione, dal 1978 al 1988, del ristorante “Il Casale” di proprietà di Giuseppe Denari, l’uomo che sfidò lo champagne francese, Pietro e Donatella acquistano quello che oggi conosciamo come il ristorante “Il Ruinello”.


Il locale e’ ampio, circa quaranta coperti nella sala interna che si presenta elegante e fine, un ampio camino, parquet, mattoni a vista color tortora ed grandi vetrate che fanno intravedere l’incantevole parco nel quale e’ possibile mangiare durante i mesi più caldi. Punto di riferimento per molti clienti, offre ai suoi ospiti la classica cucina oltrepadana. Particolare attenzione è rivolta alla scelta dei salumi della zona, come filzetta, coppa, pancetta e salame. Tra i primi piatti potrete assaporare i classici ravioli di carne e di magro, le crespelle di verdure e ricotta, i fagottini con crema di funghi, i pisarei e fasò. Sempre presente in stagione la polenta di farina integrale accompagnata da stracotto, oppure da quaglie al Pinot grigio o all’uva, pollo alla cacciatora.A seguire arrosto di vitello, anatra alla grappa, faraona farcita, coniglio alla birra e vitello tonnato. Non mancano chiaramente le squisite crostate di marmellata curate personalmente dal signor Pietro. Numerose le etichette dei vini proposti e consigliati in abbinamento ai piatti. Vini esclusivamente oltrepadani, s’intende! Il Ristorante Ruinello, garanzia di qualita’ ed accoglienza è il posto ideale per pranzi, cene e cerimonie.


RISTORANTE COLOMBI Secondo “fuoripista”: Sulla strada provinciale che collega Stradella a Santa Maria della Versa, nella Frazione di Loglio Di Sotto, appartenente al comune di Montù Beccaria, ai piedi delle dolci colline della Valle Versa in Oltrepò Pavese, scoprite il Ristorante Colombi. Il Ristorante Colombi è un locale storico, fondato e gestito con passione e dedizione da più di cinquant’anni dalla famiglia Colombi. Il locale è disposto su due piani, offre varie e ampie sale dotate di climatizzatore oltre a un vasto parcheggio e un suggestivo giardino. La cucina, all’insegna della leggerezza e nel rispetto della tradizione, propone piatti tipici stagionali, abbinati ai vini dell’Oltrepò Pavese. Le caratteristiche ne fanno diventare un punto di riferimento adatto a ospitare colazioni di lavoro, banchetti nuziali, riunioni conviviali e pranzi tradizionali dai menu appropriati. La scelta dei menu per cerimonia è molto variegata ed altamente personalizzabile e trova nell’abbinamento dei vini il suo completamento perchè, Luigi Colombi, attento a quanto accade nel campo della ristorazione, resta fedele alle più genuine tradizioni offrendo, oltre alla qualità del cibo, un servizio con personale altamente qualificato.



RISTORANTE

LE ROBINIE BISTROT Terzo “fuoripista”: il Ristorante Le Robinie di Cà d’Agosto, a Montescano, gestito da Maria Rosa Colombi insieme al marito Fabio. Le Robinie Bistrot è un luogo incantato: qui regnano tranquillità, armonia e gusto. Nelle belle giornate di sole è possibile pranzare all’aria aperta, nel bel giardino, dove la vista mozzafiato delle colline adiacenti, i colori e i profumi renderanno la vostra permanenza oltremodo piacevole; la gentilezza di Maria Rosa, Fabio e il loro staff completeranno l’opera! Dopo l’aperitivo, vi consigliamo di scegliere tra gli ottimi antipasti (calamari con ripieno di spinacini su zuppetta di pomodoro, polpettine di baccalà, spiedino di tonno in crosta di semi di sesamo su cipolle rosse) … sapori freschi, genuini, cucinati sapientemente da Maria Rosa. A seguire ricciola su crema di cimette di rapa e pomodorini, un trionfo di leggerezza e sapore. Provate anche il piatto forte del Ristorante Le Robinie, ovvero il fritto misto, unico piatto sempre presente nel menù. Non perdetevi i nostri prossimi Itinerari tra le eccellenze del gusto e dell’ospitalità di Pavia e non solo!!!





MARCO MAGGI Presidente del Consorzio Buttafuoco Storico Testo di Cristina Dinatale Foto di Sara Giammona



Filippo Quaglini e Marco Maggi


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arco Maggi, titolare dell’Azienda Agricola Francesco Maggi, fondata dal nonno nel lontano 1940, e’ un giovane ragazzo di 38 anni, alto; molto alto. Un viso dall’espressione simpatica, gentile ed un sorriso rassicurante. Realista ed allo stesso tempo ottimista, aperto all’ascolto e propositivo. Il suo legame con il vino e’ caratterizzato da anni di esperienza nel settore; un legame profondo, viscerale, trasmesso di generazione in generazione. Anni di esperienza, di studio, dedizione, ricerca dell’annata migliore, di “segreti” tramandati di padre in figlio e che Marco vive da sempre, dalla nascita. Elementi di cui ha fatto tesoro e che hanno spinto i membri del consiglio di amministrazione ad eleggere Marco Maggi come nuovo presidente del Club del Buttafuoco Storico.

E’ così che dal 5 febbraio, coadiuvato dal nuovo consiglio di amministrazione formato da Massimo Piovani, Davide Calvi, Umberto Quaquarini, Pierluigi Giorgi, Fabiano Giorgi e Giulio Fiamberti ( presidente uscente), Marco Maggi, e’ il nuovo presidente del Club del Buttafuoco Storico. Un club nato nel 1996 dall’idea e volontà di undici giovani viticoltori di collaborare alla realizzazione, promozione del vino Buttafuoco mantenendone intatte le caratteristiche storiche, selezionando con cura e attenzione le vigne ottenendo un vino fermo e quieto nella sua austerità. E’ con affetto ed orgoglio che noi di MaBeDo abbiamo avuto il piacere di intervistare il nuovo presidente: professionista, attento ricercatore, tradizionalista ed allo stesso tempo innovatore.



Il Presidente Marco Maggi con il Direttore Armando Colombi

Marco ci accompagna in un viaggio chiamato Oltrepo’ Pavese. Scopriamo panorami incantevoli fatti da dolci e morbide colline che conferiscono immediatamente un senso di pace agli occhi che osservano. La vegetazione è ricca, colorata, viva. Filari di vite, infinite distese di vigne caratterizzano questa splendida zona suggestiva in ogni stagione: misteriosa e malinconica in inverno con le sue gelate e le sue palpabili nebbie, vivace, luminosa, frizzante, florida nei mesi più caldi e irrimediabilmente romantica in autunno con i suoi colori caldi; sfumature di rossi, gialli, arancioni… una vera bomboniera a pochi chilometri dal grigiore frenetico della città coi suoi rumori metallici, i suoi clacson, il suo “tram tram” quotidiano, una bomboniera ancora poco conosciuta dal turismo. Ed è proprio questo uno dei principali obiettivi che Maggi è determinato a raggiungere: aumentare il flusso turistico in questa zona affascinante facendo conoscere non solo il territorio ma anche gli ottimi prodotti di qualità, i vini ma, soprattutto, attraverso il vino che meglio rappresenta la zona: il Buffafuoco.



Promuovere il marchio, farlo conoscere ad un mercato più ampio, a livello nazionale ma anche internazionale. Gli ottimi risultati arrivano sempre dopo una faticosa salita: “ espandere il mercato di questo vino di qualita’ non e’ semplice; occorre prima ampliare il bacino di aziende facenti parte del Club Buttafuoco. Mi piacerebbe molto, inoltre, creare un consorzio del Buttafuoco così da creare una sinergia vincente con il nostro Club” sostiene orgoglioso il nuovo presidente. “Intendiamo far conoscere il territorio che vi ho raccontato attraverso un vino che lo rappresenti e che consenta all’Oltrepo di farsi conoscere dal turismo, non solo locale! Credo fermamente in questa possibilita’ e sono sicuro che accadrà, magari ci vorrà qualche anno, ma accadrà!” ci svela Marco con un sorriso ottimista sulle labbra che contraccambiamo con condivisa speranza.


EVENTI del MESE










Antipasti Uova ripiene sul letto di insalata mista Involtino di prosciutto cotto con insalata russa Arista di maiale con pesto pistacchio Riso Venere di verdure miste sotto aceto Vol au vent ripieno con funghi Frittata di zucchine Primi Risotto di stagione ai funghi porcini Gnocchi al burro noci Secondi Agnello ripieno con patate al forno Roastbeef con insalata, limone, sale e pepe Dolce Dolce della casa Acqua, vino della casa ½, caffè € 35,00 EURO 20,00 BAMBINI E' possibile avere un menù differenziato per i bambini: pasta in bianco, col sugo, al ragù e bistecche per secondo. INFO E PRENOTAZIONI :0385262454 /3312331323 MARIANA














GAIA SERVIDIO Mi chiamo Gaia, sono nata in Oltrepò Pavese, terra che sin da piccola mi ha cullata tra i suoi vigneti e le sue dolci colline, adoro cucinare,adoro assaggiare e pensare abbinamenti nuovi rivisitando piatti della tradizione o semplicemente interpretando i prodotti del territorio a mio modo.Questa passione per la buona cucina mi ha portato a frequentare un corso di Tecnico per la ristorazione e per la valorizzazione dei prodotti territoriali e adesso frequentando il corso da Sommelier l’abbinamento cibo-vino si fa sempre piĂš la ragione dei miei viaggi, delle mie letture e delle mangiate fuori casa! Questo mese vi propongo una ricetta molto semplice e gustosa: Coniglio in umido con crema di cavolfiori e cipollotti caramellati


IN CUCINA CON GAIA


Ingredienti

per 4 persone: • 4 cosce di coniglio oppure tranci di coniglio • 400 gr. Di cavolfiori lessati • Brodo di carne 1 lt. • Aceto balsamico • 5 Cipollotti • Zucchero • Sale • Pepe

Procedimento In una pentola preparare il un brodo di carne o vegetale. Lavare il coniglio e marinarlo con del vino rosso, qualche foglia di alloro o rosmarino per circa 30 minuti. In una padella antiaderente, saltare i cavolfiori con un filo d’olio (precedentemente lessati) con rondelle di un cipollotto. Aggiungere sale e pepe e sfumare con aceto balsamico e un goccio di salsa di soia. Frullare e fare una crema consistente aggiungendo un mestolino di brodo caldo e sale q.b In un pentolino antiaderente scottare i cipollotti con un filo d’olio, dopodiché aggiungere un cucchiaio di zucchero e aceto balsamico farli caramellare qualche minuto e tenere da parte per la composizione del piatto. Lavare il coniglio e cuocerlo in una padella con coperchio e aggiungendo man mano il brodo per circa un ora. Impiattare con a base la crema di cavolfiore,coniglio e cipollotti caramellato.



Pizzeria Santa Lucia

“La Pizza più buona che ci sia .....in provincia di Pavia!”

Pizzeria Santa Lucia

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PAVIA&NON SOLO

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