La Principessa Makirù e il Principe del cielo ISPIRATA A una antica fiaba africana
In un villaggio africano viveva la splendida
principessa Makirù che sognava di incontrare il vero amore.
Un giorno, vide una nuvola assumere la
forma di un maestoso castello accanto al quale si trovava un giovane bello dall’aspetto fiero.
Affascinata la principessa
chiese notizie al vento che le sussurrò: «È il principe
Rirundu, figlio del Sole e della Luna, e quel meraviglioso
palazzo è la sua casa. Ogni giorno è lui che sceglie i colori del cielo».
Makirù disse al padre, potente capo tribù: «Sono innamorata di quel giovane principe e desidero conoscerlo!». Il padre cercò di farle cambiare idea perché l’impresa era impossibile e pericolosa: mai nessuno era riuscito a raggiungere il cielo. Makirù però non voleva rinunciare
al suo sogno e sospirando andò nella savana per chiedere aiuto all’antilope: «Ti prego, portami sulla schiena fino al palazzo del Sole!», ma lei rispose: «Corro veloce, ma non abbastanza da raggiungere il cielo». Allora chiese aiuto alla giraffa che le disse: «Il mio collo è alto, ma non abbastanza da raggiungere il cielo!».
Andò infine dall’avvoltoio, ma quello rispose: «Posso volare in alto, ma non abbastanza da raggiungere il cielo!».
Quando oramai stava perdendo le speranze, si presentò Ra-
nocchio dicendo: «Io posso aiutarti! Vivo nell’acqua del pozzo e vedo ogni notte le ancelle del Sole che, per innaffiare le nuvole, scendono silenziose dal cielo ad attingere acqua con
una grossa giara. Fai ciò che ti dico e arriverai al palazzo del principe!». Le porse una boccetta: «Stasera nasconditi dietro al pozzo e, quando vedrai le ancelle, bevi questa pozione magica e subito salta all’interno della loro giara. Senza saperlo, ti porteranno in cielo».
Per quanto incredula, Makirù all’arrivo delle ancelle bev-
ve il liquido in un sorso e sentì il suo corpo rimpicciolire, le
sue braccia diventare lunghe zampe. Si stava trasformando in
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