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La rivista dalla parte dell’utilizzatore - www.finishing.it
Vernici
Il “pot-life”: la vita utile dei pv
Lavaggio
Tutto sugli ultrasuoni
Depurazione aria Rinnovo delle autorizzazioni
Convegni
Risparmio energetico
Igiene del lavoro Piombo fuorilegge
Prezzi
Variazione delle materie prime
Rubriche
Notizie dalle aziende: novità, tecnologie ed eventi
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le maglie “large” (15x7 mm) continuano a provocare continui cambiamenti della direzione del flusso d’aria. La turbolenza che ne consegue è molto efficace nel catturare le particelle di vernice. Qui si depositano le gocce di media dimensione.
3 strati “HC”
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Le maglie grandi (27 x 18 mm) e tutte eguali intrappolano le gocce più grosse pur permettendo un elevato passaggio d’aria e favorendo l’accumulo di profondità ed evitando l’intasamento superficiale.
le maglie 9x4 mm trattengono le gocce molto piccole. La maglia “small” era la più piccola che potesse essere prodotta prima della comparsa della tecnologia mini-mesh.
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UNO STRUMENTO DI LAVORO PER TUTTI GLI OPERATORI DEL SETTORE
IL MANUALE DEL VERNICIATORE DEL METALLO Come scegliere la vernice, il diluente e lo sverniciante? Quali sono i parametri per scegliere correttamente un sistema di verniciatura? Come si leggono le schede di sicurezza e le schede tecniche? Quali sono le normative sull’inquinamento dell’aria e dell’acqua, sui rifiuti e sulla sicurezza del lavoro? Come si preparano i supporti? Come scegliere una cabina di verniciatura? Come scegliere un impianto di depurazione?
430 pagine, 200 figure e tabelle
CAPITOLO I: COSA SONO I PRODOTTI VERNICIANTI Anzitutto la parola giusta Verniciare per decorare è una tecnica antica Verniciare per proteggere è una tecnica moderna I pv sono amici o nemici dell’ambiente ? Classificazione e campi di impiego dei pv Destinazione d’uso dei p v La tecnologia dei pv è in continuo progresso CAPITOLO II: COSA SI VERNICIA? Il comportamento delle superfici Acciai al carbonio (ferro) Acciai inox Ghisa Alluminio e sue leghe Rame e sue leghe Zinco e sue leghe Altri CAPITOLO III: I COMPONENTI DEI PRODOTTI VERNICIANTI I principali tipi di leganti Pigmenti e cariche: differenze e analogie Solventi, diluenti, composti volatili (COV) Gli additivi Altri componenti dei pv Appendice: la campagna ”Diluente Certo” CAPITOLO IV: L’ESSICCAZIONE Essiccazione fisica o chimica (reticolazione) Le reazioni di reticolazione Note sui meccanismi di reticolazione Film essiccati con essiccazione fisica o chimica: reversibilità e irreversibilità CAPITOLO V: PRESTAZIONI DEI PV E LORO DOCUMENTAZIONE Come si misurano le caratteristiche prestazionali Le caratteristiche principali La documentazione sulle prestazioni: Scheda tecnica e scheda di sicurezza CAPITOLO VI: LE TECNOLOGIE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE I prodotti all’acqua
I prodotti per l’immersione e per elettroforesi I prodotti ad alti solidi Le pitture in polvere Essiccazione mediante radiazioni
l’applicazione: reciprocatori e robot Controllo e gestione dell’impianto
CAPITOLO VII: PRETRATTAMENTO E SVERNICIATURA Trattamento chimico dell’acciaio Pretrattamento meccanico dell’acciaio: Sabbiatura Pretrattamento dell’alluminio e sue leghe Pretrattamento di altri metalli Sverniciatura
CAPITOLO XIII: APPLICAZIONI DELLE VERNICI IN POLVERE Processo a letto fluido Processo a letto fluido elettrostatico Caratteristiche delle polveri Verniciatura elettrostatica a spruzzo Le attrezzature Le cabine di applicazione a polvere e i sistemi di recupero
CAPITOLO VIII: L’APPLICAZIONE DELLE VERNICI: LE ATTREZZATURE Parametri che distinguono le varie apparecchiature Le manovre con la pistola Gli apparecchi per l’applicazione a spruzzo con aria, detti anche aerografi Le apparecchiature per l’applicazione a spruzzo ad alta pressione senza aria (”airless”) Le apparecchiature per l’applicazione ”misto-aria” Le apparecchiature per l’applicazione elettrostatica Spruzzatura a caldo CAPITOLO IX: CABINE DI VERNICIATURA La sicurezza prima di tutto Cabine aperte frontalmente Cabine chiuse Cabine di grandi dimensioni Cabine con disco elettrostatico Piano aspirante Impianti di protezione antincendio Filtrazione dell’overspray Aria in entrata Rumore Zone per la pulizia delle pistole e la preparazione delle vernici Come scegliere una cabina CAPITOLO X: FORNI DI ESSICCAZIONE Forni di essiccazione Fonti di calore Grandezze caratteristiche di un forno a convezione CAPITOLO XI: AUTOMAZIONE La movimentazione dei manufatti
CAPITOLO XII: MOVIMENTAZIONE: I SISTEMI DI TRASPORTO
CAPITOLO XIV: APPLICAZIONI PARTICOLARI Immersione Macchine a rullo (”coil coating”) Elettroforesi CAPITOLO XV: DEPURAZIONE E DISTILLAZIONE DEI SOLVENTI Adsorbimento Assorbimento Combustione Rotoconcentrazione Biofiltrazione Il recupero dei solventi CAPITOLO XVI: LA LEGGE SULL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO Come si presenta la domanda I limiti alle emissioni Le competenze degli enti locali La legislazione europea: direttiva VOC, prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento Effetto serra e reattività fotochimica CAPITOLO XVII: AUTORIZZAZIONI E REGOLE PER LAVORARE IN SICUREZZA Igiene del lavoro Sentenze in materia di sicurezza Il rumore La marcatura CE Riconoscere i prodotti pericolosi Il rischio secondo gli igienisti Classificazione delle sostanze La protezione delle vie respiratorie Adempimenti fiscali Pubblicita’ ingannevole Da rifiuti a risorse
MODULO DI ORDINAZIONE MANUALE DEL VERNICIATORE DEL METALLO (per acquisti via internet: www.verniciatore.it) Cognome........................................................................................................................................ Nome……………………………………………………………………………………………………........................... Società……………………………………………………..…………………………………………….......................... Produzione …………………………………………………………………………………………….......................... Via…………………………………………………………………………………………................. n°………........... CAP…………………….... Città…………………………………………………………............... Prov.………….... Telefono: ............................................................………………………………………………………………… Fax: ………………………………………………………………….................................................................... E–mail: …………………………………………………………........................................................................ Partita IVA: ……………………...........................................................................................................
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CAMPAGNA PER L’IMPIEGO SICURO DEI DILUENTI NELLA VERNICIATURA
DILUENTI & SICUREZZA
Un codice di autoregolamentazione per il rispetto dell’ambiente e dei verniciatori Le aziende aderenti al codice di autoregolamentazione si impegnano a: non usare, per promuovere i propri prodotti, i termini ecologico, atossico, non nocivo rispettare scrupolosamente le regolamentazioni in vigore promuovere l’utilizzo razionale e sicuro dei diluenti e delle vernici
promuovere la corretta gestione dei rifiuti e facilitarne il recupero promuovere la corretta gestione degli imballi
utilizzare tappi sigillati per i fusti da 200 litri
sostenere iniziative di formazione e aggiornamento degli utilizzatori promuovere incontri periodici con gli Enti pubblici competenti
Quest’impegno permetterà agli utilizzatori di selezionare i diluenti e di utilizzarli nelle migliori condizioni di sicurezza per l’uomo e per l’ambiente. Oltre agli impegni generali previsti dalla campagna “Diluenti & Sicurezza”, i fornitori si impegnano a formulare una linea di prodotti, denominata Diluente Certo, con le seguenti modalità:
assenza di sostanze cancerogene e/o teratogene che fanno scattare le frasi di rischio R 40, R 45, R 46, R 49, R 60, R 61, R 62, R 63, R 64
assenza di sostanze appartenenti alla classe I e II (tab. D del DM 12.7.90). La somma totale di eventuali impurezze deve essere inferiore allo 0.1%
assenza di alcoli primari nei diluenti poliuretanici
acqua in percentuale inferiore allo 0,05% nei diluenti poliuretanici
costanza di formulazione secondo precise specifiche tecniche
Per informazioni: redazione@finishing.it
UNO STRUMENTO DI LAVORO PER TUTTI GLI OPERATORI DEL SETTORE
IL MANUALE DEL LAVAGGIO INDUSTRIALE Cos’e’ il lavaggio? Che cosa si lava? I materiali Con cosa si lava? I prodotti Con cosa si lava? Gli impianti Principali settori di applicazione Impianti di depurazione aria e acqua La legge sull’inquinamento atmosferico Caratteristiche tossicologiche e impatto ambientale Autorizzazioni e regole per lavorare in sicurezza
292 pagine - oltre 100 figure e tabelle
IL MANUALE DEL LAVAGGIO INDUSTRIALE CAPITOLO I: COS’E’ IL LAVAGGIO? 1. Definizioni 2. Il grado di lavaggio 3. I metodi di misura del grado di lavaggio 4. I contaminanti Appendice A: come misurare lo sporco CAPITOLO II: CHE COSA SI LAVA? 1. Il comportamento delle superfici 2. Ferro e acciai al carbonio 3. Acciai inox 4. Ghisa 5. Alluminio e sue leghe 6. Rame e sue leghe 7. Zinco e sue leghe 8. Altri CAPITOLO III: CON COSA SI LAVA? I PRODOTTI 1. Gli agenti di lavaggio 2. Solventi organici puri 3. Le famiglie dei solventi 4. Detergenti in soluzione acquosa 5. Sistemi misti Appendice B: come confrontare i prodotti di lavaggio CAPITOLO IV: CON COSA SI LAVA? GLI IMPIANTI 1. Premessa 2. Impianti aperti 3. Impianti chiusi 4. Impianti ermetici 5. Lavaggio ad immersione 6. Lavaggio a spruzzo 7. Lavaggio in fase vapore 8. Azione meccanica supplementare 9. I sistemi di movimentazione 10. Tecnologie impiantistiche CAPITOLO V: I PRINCIPALI SETTORI DI APPLICAZIONE 1. Industria elettronica 2. Manufatti di ottone
3. Posateria 4. Occhialeria/ottica 5. Rubinetteria 6. Orologeria 7. Industria automobilistica e motoristica 8. Minuteria metallica 9. Produzione fili e bandelle 10. Pentolame 11. Trattamenti termici CAPITOLO VI: IMPIANTI DI DEPURAZIONE 1. Depurazione aria 2. Depurazione acqua 3. Recupero dei solventi: distillatori CAPITOLO VII: LA LEGGE SULL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO 1. Premessa 2. Le norme attuali 3. Come si presenta la domanda di autorizzazione 4. I limiti alle emissioni
Regione Piemonte Regione Lombardia Regione Emilia Romagna Regione Marche Le altre regioni e province italiane
5. Le competenze degli Enti locali 6. Le tendenze in Europa: Direttiva VOC e IPPC 7. La normativa per la tutela dell’ozono stratosferico 8. Uno sguardo al futuro: effetto serra e reattività fotochimica Glossario CAPITOLO VIII: CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE E IMPATTO AMBIENTALE DEI PRODOTTI DI LAVAGGIO 1. Solventi o detergenti? Un falso
problema 2. Detergenti acquosi 3. Solventi idrocarburici 4. Solventi clorurati 5. HCFC 141B 6. Idrofluoroeteri (HFE) 7. Idrofluorocarburi (HFC) 8. Idrocarburi alifatici miscelati con esteri 9. Terpeni 10. Alcossi propanolo 11. n-Propil bromuro CAPITOLO IX: AUTORIZZAZIONI E REGOLE PER LAVORARE IN SICUREZZA Appendice C: sentenze in materia di sicurezza Appendice D: il rumore: linee guida per l’interpretazione e l’applicazione della legge 277 Appendice E: la Direttiva ”macchine” e la marcatura CE Appendice F: come riconoscere i prodotti più pericolosi? Guida pratica alla lettura delle etichette e delle schede di sicurezza Appendice G: il rischio secondo gli igienisti statunitensi Appendice H: classificazione delle sostanze ai fini dell’inquinamento atmosferico (tabella ”D” del DM 12/7/90) Appendice I: la protezione delle vie respiratorie Appendice L: adempimenti fiscali Appendice M: pubblicità ingannevole Appendice N: come scegliere l’impianto di depurazione delle acque Appendice O: da rifiuti a risorse
MODULO DI ORDINAZIONE MANUALE DEL LAVAGGIO
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Contenuti del numero 85 04
Continua il trend positivo
10
Pistole pulite
16
Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 7)
20
Piombo fuorilegge?
22
Risparmio energetico nella verniciatura a polveri
26
Chi fa da sè, fa per tre!
28
Rinnovo delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera
29
Forbici appiccicate
30
Notizie dalle aziende
46
L'agenda dei fornitori
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Rubriche N. 85 Gennaio - Febbraio - Marzo 2016
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Direttore responsabile Helma Bresciani Direttore editoriale Pierluigi Offredi Periodicità 4 numeri all’anno Direzione e redazione: HB Pi.erre - Via Imbriani, 19/A - 20158 Milano Tel. 02.39.312.736 www.lavaggio.com www.verniciatore.it E-mail info@finishing.it Grafica e impaginazione John Michael Vincent San Juan Stampa Lalitotipo - Settimo Milanese (MI) Registrazione tribunale di Milano: N. 590 del 05/11/1994 Vendita per abbonamento: Abbonamenti Italia: 1 anno 52 euro - 2 anni 90 euro I dati dell’archivio elettronico della HB pi. erre. vengono trattati nel rispetto di quanto stabilito dalla legge n. 675/1996 sulla tutela dei dati personali. Chiunque può richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamenti e cancellazioni dei dati personali dal nostro archivio
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15/03/2016
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02/06/2016
04/07/2016
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12/09/2016
03/10/2016
Anno XXII - n.85 - Gennaio - Febbraio - Marzo 2016
Metal Cleaning & Finishing 03
Prezzi
Continua il trend positivo
A cura della Redazione
04 Metal Cleaning & Finishing
Anno XXII - n.85 - Gennaio - Febbraio - Marzo 2016
Prezzi
La produzione chimica in Italia, in base agli ultimi proseguirà e si consolidarà, anche se non sta vedati diffusi da Federchimica lo scorso novembre, si nendo meno la tendenza a tenere bassi gli stock di materie prime, facendo acquisti solo in presa diretta conferma in crescita dell’1% su base annua. I mesi estivi non hanno mostrato un significativo con il miglioramento dei consumi finali, segno che rafforzamento rispetto al buon andamento prima- i mercati sono ancora condizionati dall’incertezza e verile, ma ciò non riflette tanto il tenore di fondo dai vincoli di liquidità. della domanda quanto piuttosto le condizioni di of- Luci e ombre caratterizzano il contesto internazioferta; il brusco calo delle quotazioni del petrolio ha nale, in quanto preoccupano la frenata dei Paesi infatti frenato gli acquisti da parte della clientela, a emergenti e soprattutto le possibili ripercussioni causa delle attese di ribasso nei prezzi della chimica sulla Germania, che rappresenta il principale partner di base. Inoltre, per specifici prodotti si sono verifi- estero non solo per la chimica, ma anche per numecate situazioni di “shortage”, connesse a problemi di rosi altri settori. Ciò nonostante, la ripresa europea offerta a livello europeo, con effetti a cascata lungo è attesa consolidarsi grazie al rafforzamento della domanda interna e le previsioni per il cambio euro/ alcune filiere. Entrambi i fattori di freno sono in via di superamento. dollaro rimangono favorevoli. Inoltre, uno scenario di La novità più importante del 2015 risiede nel risve- quotazioni del petrolio al di sotto dei 60 dollari rappresenta un sollievo per i margini, glio, complessivamente molto graduale, del dopo anni di forte sofferenza, e rimercato interno. In alcuni settori, in dimensiona la competitività delle primis l’automotoristico e la plastica, Per consultare online produzioni extra-europee (alimenl’avvio della ripresa sembra ormai l’evoluzione dei prezzi tate ad etano, derivato del gas consolidato. Nel corso dell’anno la delle materie prime, naturale) rispetto a quelle europee tendenza al miglioramento si è anvisitate i portali: (alimentate a virgin nafta, derivato data via via diffondendo e anche del petrolio). settori come l’arredo, gravemente www. lavaggio.com In questo scenario, la produzione colpiti dalla crisi, evidenziano i primi www.verniciatore.it chimica in Italia è prevista chiudere timidi segnali di recupero (non ancoil 2015 in crescita dell’1%, in presenza ra l’edilizia, settore trainante per l’ecodi progressi non solo dell’export, ma finalnomia nazionale). mente anche della domanda interna. La ripartenza del mercato interno sta riattivando anche l’import, in aumento del 3,5% in valore Nel 2016 la crescita della produzione potrà consolidarsi raggiungendo l’1,5%, grazie al rafforzamento nei primi 8 mesi dell’anno. Nonostante la generale debolezza del commercio della domanda interna e alla continua espansione internazionale, l’export chimico italiano risulta in dell’export. forte espansione, con un + 4,9% in valore, in presen- Dopo la sostanziale stabilizzazione del 2014, l’inza di prezzi lievemente cedenti. Il cambio favorevole dustria chimica in Italia potrà lasciarsi alle spalle la offre un importante sostegno, ma tale performance più lunga e pesante recessione del Dopoguerra, ma è soprattutto il frutto degli sforzi di riposizionamen- l’intensità della ripresa rimarrà modesta e le conto delle imprese italiane conseguenti alla profonda seguenze della crisi continueranno a farsi sentire soprattutto per le PMI chimiche dipendenti dal mercrisi del mercato interno. La tendenza delle vendite estere di chimica si con- cato interno, i cui livelli di attività risultano, in molti ferma molto diversificata a livello geografico. I prin- casi, ancora decisamente inferiori al pre-crisi. cipali mercati europei non vanno oltre la sostanzia- L’orientamento ai mercati esteri ha visto forti prole stabilità (Francia +1%, Germania 0%, Spagna -2%). gressi. Il settore presenta, insieme alla farmaceutiBrillano, invece, le vendite nei mercati extra-europei: ca, la quota più elevata di imprese esportatrici (54% non solo negli Stati Uniti (+15%), ma anche in Cina contro 21% della media manifatturiera). Una parte (+11%), che sembra al momento risentire della fre- rilevante di imprese, inoltre, ha significativamennata dell’economia e soprattutto in India (+20%). te ridotto la dipendenza dal mercato interno: il 37% Soffrono invece le esportazioni verso Turchia (-4%) e esporta più della metà della produzione italiana e Russia (-12%), anche a causa della svalutazione delle oltre 130 imprese a capitale italiano, inclusi quasi tutti i maggiori gruppi, ma anche diverse PMI, conmonete locali. Per il 2016 il graduale recupero del mercato interno trollano stabilimenti produttivi all’estero.
Anno XXII - n.85 - Gennaio - Febbraio - Marzo 2016
Metal Cleaning & Finishing 05
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Apparecchiature
Pistole pulite
Quanto tempo dedicate alla pulizia delle apparecchiature di spruzzatura? A cura della Redazione Foto e tabelle: Sata
10 Metal Cleaning & Finishing
Anno XXII - n.85 - Gennaio - Febbraio - Marzo 2016
Apparecchiature
PREMESSA Per ottenere una perfetta verniciatura non basta avere una buona mano e un’ottima apparecchiatura, è necessario anche impostare una procedura costante di manutenzione, che spesso viene dimenticata, per mancanza di tempo o di volontà, senza pensare che spesso i difetti che si riscontrano sui pezzi verniciati dipendono anche dalla scarsa pulizia delle attrezzature. Oltre tutto, la manutenzione è piuttosto semplice e il tempo che ci si dedica è un investimento, sia in termini di efficienza, sia perché consente di prolungare la durata delle apparecchiature. La gestione quotidiana della manutenzione dovrebbe essere parte integrante della professionalità di un verniciatore, che dovrebbe ben sapere che l’aerografo deve essere lavato a fondo e asciugato accuratamente subito dopo l’applicazione di ogni prodotto verniciante. Quando si evidenziano difetti di verniciatura che richiedono di rifare il lavoro, di solito si attribuisce la
causa alla vernice o al diluente, trascurando altre importanti motivazioni, che dipendono strettamente dall’apparecchiatura: un’usura precoce dello strumento dovuta alla corrosione, il bloccaggio della rego-
lazione del ventaglio, valori sballati nel display della pressione dell’aria, sono tipiche problematiche che scaturiscono dalla scarsa cura per le attrezzature.
Se si utilizza una macchina lavapistole chiusa, bisogna posizionare correttamente l’aerografo nella camera di pulizia: il gancio di sospensione deve essere nel punto più basso, così da evitare l’ingresso di detersivo nei canali dell’aria. Bisogna inoltre bloccare il grilletto e collegare l’aria da soffiare come evidenziato nella foto.
Anno XXII - n.85 - Gennaio - Febbraio - Marzo 2016
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Lavaggio
Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 7 )
Una panoramica completa, teorica e pratica, sullo "stato dell’arte" di una tecnologia che presenta ancora molti lati sconosciuti e che è caratterizzata da esperienze empiriche a volte controverse A cura della Redazione
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Lavaggio
Fig. 20 - Trasduttore piezoelettrico multifrequenza
I TRASDUTTORI PIEZOELETTRICI (PARTE III) Relativamente ai limiti di temperatura, si è visto che la temperatura di Curie è la massima temperatura alla quale il materiale può essere esposto prima che decadano completamente le proprietà piezoelettriche. Avvicinandosi alla temperatura di Curie, le prestazioni diminuiscono fino a completa e permanente depolarizzazione; allontanandosi dalla temperatura ambiente, il processo di invecchiamento viene accelerato, le prestazioni decadono e viene drasticamente ridotto lo sforzo sopportabile. Nella pratica la temperatura operativa deve essere di molto inferiore a quella di Curie; questo valore dipende anche dal livello di esposizione e/o di esercizio della ceramica a tale temperatura: maggiore è il livello di esposizione e/o di esercizio e minore deve essere il valore della temperatura operativa. Quest’ultimo è pure funzione del grado di asportazione del calore prodotto dal sistema per dissipazione termica. Alcuni fornitori affermano che al di sotto dei 60°C il fenomeno di decadimento delle prestazioni si può considerare trascurabile ed il trasduttore può avere una dura-
Fig. 21 - Emettitore e trasduttore Intersonic (brevetto Fisa)
ta di 5-10 anni; lavorando in prossimità dei 100°C, il fenomeno assume una certa importanza ed il trasduttore può dover essere sostituito anche dopo 2-3 anni di esercizio. Relativamente ai limiti di tensione, l’applicazione di un intenso campo elettrico con polarità opposta alla direzione di polarizzazione, può portare alla depolarizzazione del trasduttore. Il limite al campo applicato dipende dal tipo di materiale, dalla durata dell’applicazione e dalla temperatura operativa; valori tipici variano da 500 a 1.000 V/mm per applicazione continua. Va anche segnalato che l’applicazione di un campo alternato può provocare lo stesso danno nella metà di periodo in cui esso è opposto alla direzione di polarizzazione del trasduttore. Relativamente ai limiti da sforzi meccanici, i valori limite dipendono dal tipo di ceramica e dalla durata dello sforzo. Per quanto riguarda l’uniformità nella distribuzione della perturbazione ultrasonora, i trasduttori piezoelettrici forniscono prestazioni inferiori rispetto ai magnetostrittivi, sia per la possibile
diversità di polarizzazione dei singoli elementi vista in precedenza, sia perché l’erogazione della corrente di alimentazione potrebbe non essere ripartita equamente tra gli elementi, sia, da ultimo, perché per problemi di costi di produzione, gli elementi possono non essere tagliati con estrema precisione, differendo gli uni dagli altri come disegno finale. Tutti questi fattori hanno influenza sulla frequenza di risonanza meccanica di ogni singolo elemento; ovviamente, se le singole frequenze sono tra loro differenti, oppure se gli elementi vibrano con un certo sfasamento tra loro, l’uniformità di vibrazione dell’unità radiante viene penalizzata. Relativamente al tipo di assemblaggio, quello descritto all’inizio di questo paragrafo è riferito a trasduttori monofrequenza (quella di risonanza del trasduttore stesso); assemblando però fra loro gli elementi in modo di-
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Sicurezza
Piombo fuorilegge?
Assovernici mette al bando i pigmenti a base di cromato di piombo
A cura della Redazione
PIOMBO E REACH Come è noto i pigmenti contenenti piombo solfocromato (PY 34) e piombo solfocromomolibdato (PR 104) furono inseriti nel Febbraio del 2012 nell’allegato XIV del regolamento REACH. Con l’inserimento in tale allegato dei due pigmenti veniva prevista una “sunset date” (termine di utilizzo) al 21.05.2015 ed una eventuale richiesta di autorizzazione all’utilizzo solo nei prodotti vernicianti industriali da inoltrarsi entro il 21.11.2013. In data 19.11.2013 la società DCC Maastrich BV sottopose ad ECHA una richiesta di proroga di questa scadenza, richiedendo un’autorizzazione per determinati usi in alcuni settori industriali, affermando che non esistevano alternative tecnologiche valide alla sostituzione dei pigmenti a base cromati.
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In data 11.12.2014 l’ECHA diede parere positivo alla domanda di autorizzazione presentata da DCC attraverso le opinioni del RAC e del SEAC, annullando di fatto la sunset date prevista. La decisione finale sulla concessione dell’autorizzazione da parte della Commissione Europea veniva prevista in un arco di 3-10 mesi (ossia entro la fine del 2015). Ad oggi la Commissione Europea, tramite l’agenzia ECHA, non si è espressa ufficialmente sulla proroga richiesta da DCC, per cui ogni uso di pigmenti diversi da quelli della DCC alla data del 21.05.2015, non essendo autorizzato, è sanzionabile sia amministrativamente che penalmente. Così come già fatto da tutte le Associazioni nazionali in Europa, Assovernici ha chiesto alle Autorità competenti un appoggio in opposizione
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Convegni
Risparmio energetico nella verniciatura a polveri
Si è svolto a Rovereto un convegno, organizzato da Tama, Habitec e dall’Ordine degli ingegneri della Provincia di Trento, moderato dal direttore di Metal Cleaning & Finishing A cura della Redazione
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Convengni GLI OBIETTIVI DEL CONVEGNO In un mondo sempre più competitivo e globalizzato, la conoscenza e l’innovazione sono due cardini sui quali costruire le aziende del futuro, che si potranno distinguere grazie alla capacità di fornire prodotti sempre all’avanguardia, nel rispetto dell’ambiente e secondo le esigenze dei clienti. Per questo risulta fondamentale riuscire a creare una rete di partnership con organismi di ricerca come le Università, che rappresentano una fonte importante di conoscenza e di ispirazione. L’orientamento delle imprese, e soprattutto di Tama, va sempre più verso un'innovazione di prodotto non più legata all’acquisto di nuove macchine, ma ad elaborazioni progettuali, prove di laboratorio, ricerca di nuovi materiali, componenti e competenze. L’obiettivo del convegno è stato quello di presentare, all’interno di una panoramica generale in cui vengono definiti lo stato dell’arte e le innovazioni future legate ai settori della verniciatura con prodotti vernicianti in polvere, i risultati di un progetto di ricerca che ha visto la collaborazione di Tama con l’Università di Trento, che ha consentito il miglioramento del ciclone separatore per il settore della verniciatura a polvere. Il convegno ha voluto guardare ad un futuro diverso, dove le collaborazioni e le partnership tra più organismi rappresenteranno l’elemento fondamentale che permetterà alle aziende di crescere e diventare competitive e leader del proprio settore.
LE RELAZIONI L’iniziativa si è svolta nella prestigiosa sede del Polo Tecnologico di Rovereto e ha visto la presenza e il sostegno delle associazioni e delle autorità locali, che hanno plaudito all’iniziativa, a partire da Giovanna Flor (Consigliere delegato di Trentino Sviluppo), Andrea Tomasi (Habitec) e Alessandro Santini (Confindustria). Giovanni Coletti, titolare della Tama, ha fatto gli onori di casa, spiegando le motivazioni del convegno, in linea con la sua filosofia aziendale, centrata sulla continua innovazione e sempre più legata alla collaborazione con il mondo universitario e all’attività di ricerca e sviluppo. Il primo intervento è stato quello di Mauro Casotto, direttore del Dipartimento Internazionalizzazione, Attrazione e Sviluppo imprese di Trentino Sviluppo, che ha presentato il Polo della Meccatronica ed i servizi per le imprese. Entrando nel tema specifico del convegno, Tullio Rossini (Akzo Nobel), ha fatto il punto sullo stato dell’arte e sugli sviluppi futuri delle vernici a polveri, presentando alcuni dati sulla diffusione dei prodotti a livello mondiale. Secondo Rossini la capacità del mercato italiano di assorbimento delle polveri termoindurenti si è ridotta negli ultimi anni, ma i produttori hanno bilanciato le perdite grazie all’esportazione. Gianluigi Baroni (Gema Europe), ha presentato le tecnologie di verniciatura a polvere applicate ai metalli, spiegando il funzionamento degli impianti e spiegando
MERCATO MONDIALE DELLE VERNICI IN POLVERE (stima 2014 = 1.700.000 Tons)
Asia
Americhe
Europa
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Medio Oriente / Africa
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Convegni
le prestazioni, i vantaggi e svantaggi dell’applicazione e le prospettive di sviluppo future, in particolare per il risparmio energetico e per la riduzione dei costi di smaltimento Federico Frigerio (Wagner Itep) ha spiegato il funzionamento della componentistica impiantistica, approfondendo in particolare la descrizione di un innovativo sistema di controllo e rilevamento dello spessore applicato. Riccardo Boi (Qualital, Istituto di certificazione industriale dell’alluminio), ha affrontato il tema delle Certificazioni nel campo dei prodotti vernicianti in polvere, spiegano l’importanza della qualità e dei corretti controlli in produzione. Si tratta di un tema che anche la nostra rivista ha più volte segnalato, trattandosi di concetti oggi più importanti che mai, considerando che operiamo in un mercato globale nel quale non possiamo di certo competere in termini di prezzi di vendita. Il messaggio lanciato nel Convegno è stato quindi quello di non svilire le nostre produzioni cercando di fare economie sulla qualità, ma invece insistendo e mirando ad una qualità sempre crescente che ha sempre fatto del nostro comparto l’arma vincente entro e oltre i nostri confini nazionali. L’intervento conclusivo è stato il frutto della collaborazione tra Tama e l’Università di Trento, che insieme hanno realizzato uno studio sulle
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caratteristiche prestazionali del ciclone ai fini del recupero dei prodotti vernicianti. Erik Chini per Tama ed Enrico Benini per l’Università degli studi di Trento hanno descritto le modalità di funzionamento del ciclone, che prevede l’ingresso dell’aria in posizione tangenziale, che mette in rotazione il flusso nella parte cilindrica e poi conica; la forza centrifuga spinge le particelle più pesanti sulla superficie interna del ciclone e quindi nel vano di raccolta polvere, per cui l’aria con meno polvere sale fino alla bocca di uscita Gli obiettivi dei modelli di calcolo sono stati seguenti: • previsione del rendimento di raccolta polvere; • previsioni delle perdite di carico. La ricerca bibliografica ha riguardato i modelli implementati per il rendimento e per le perdite di carico. Grazie alla ricerca sono stati evidenziati alcuni effetti immediati per l’azienda: • caratterizzazione e miglioramento del ciclone separatore più richiesto; • consolidamento del know-how aziendale sulla fluidodinamica del ciclone; • consolidamento delle procedure di studio e miglioramento dei prodotti; • validato dello strumento di simulazione con prove in scala 1:1; • sviluppo di nuovi cicloni con prestazioni speciali richiesta del cliente;
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Convengni
•
ottimizzazione delle prestazioni di nuovi prodotti standard anche in altri settori; • ulteriore indagine delle caratteristiche fluidodinamiche di dettagli costruttivi (chiocciola, cono di scarico, ecc.). Il prof. Vigilio Fontanari, del Dipartimento di ingegneria industriale dell’Università di Trento ha chuso gli interventi sottolineando l’importanza della collaborazione tra organismi di ricerca e aziende, che partecipando ad attività di interesse comune possono scambiarsi conoscenze moltiplicando le opportunità di crescita per entrambi. Per le aziende i vantaggi sono numerosi: • grazie all’innovazione si creano e sviluppano nuovi prodotti; • si possono risolvere problemi e criticità dei prodotti già esistenti; • si rende costante il processo di formazione e crescita professionale delle risorse umane; • si può accedere a infrastrutture e competenze tecniche e scientifiche di eccellenza, acquisendo informazioni sperimentali e risolvendo problemi teorici. In sostanza l’arricchimento delle conoscenze rappresenta un processo virtuoso, in quanto produce nuove idee per la competitività aziendale e nuove attività di ricerca e sviluppo. Non sono da meno le opportunità per gli enti di
ricerca in generale: • trasferimento e applicazione pratica delle conoscenze; • stimoli e spunti per nuovi approfondimenti della ricerca; • consolidamento del legame con il territorio. In questo senso l’Università rappresenta un partner privilegiato, in quanto Ente di eccellenza, con interessi in un ampio spettro di problematiche inerenti la ricerca applicata, che ha quindi bisogno del collegamento con il mondo produttivo e può evolvere la sua offerta didattica per la formazione di figure professionali di alto livello. Il rapporto tra aziende e Università può essere strutturato in vari modi: • può essere limitato a rapporto di consulenza (ad esempio per misure sperimentali, verifiche di conformità prodotto, modellazione numerica, in cui l’azienda è committente dell’Università); • può essere sviluppato un progetto di ricerca di interesse comune, che può comportare il finanziamento di borse di studio, borse di dottorato e la pubblicazione sulle rivista tecniche e scientifiche dei risultati di interesse generale; • può essere sviluppato un progetto con più attori protagonisti, molto spesso con respiro internazionale, che può prevedere la partecipazione a reti di enti di ricerca ed aziende.
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Strumenti di misura
Chi fa da sè, fa per tre! Il “pot-life”
Le prove che ogni verniciatore dovrebbe fare per misurare le prestazioni delle vernici, senza dover assumere tecnici o investire in costose attrezzature di laboratorio. Basta solo qualche semplice strumento e un po’ di buona volontà. Enzo Morandi - CE.R.TO.(Centro Ricerche Toscano) - Pierluigi Offredi - Metal Cleaning and Finishing
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Legislazione
Rinnovo delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera
Tutte le aziende che producono emissioni in atmosfera devono essere autorizzate al loro utilizzo, come previsto dal D.Lgs. 152 del 2006. Le aziende autorizzate ai sensi del d.p.r. 203/1988 alla data di entrata in vigore del D.Lgs. 152/2006 (29 aprile 2006), devono presentare domanda di rinnovo dell’autorizzazione entro i termini stabiliti dall’art. 281 comma 1 del D.Lgs. 152/2006, di seguito riportati: - entro il 31 dicembre 2011, per gli stabilimenti anteriori al 1988; - tra il 1° gennaio 2012 ed il 31 dicembre 2013, per gli stabilimenti anteriori al 2006 che siano stati autorizzati in data anteriore al 1° gennaio 2000; - tra il 1° gennaio 2014 ed il 31 dicembre 2015, per gli stabilimenti anteriori al 2006 che siano stati autorizzati in data successiva al 31 dicembre 1999. Secondo il Decreto Legislativo 152 del 2006, quindi, le
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aziende il cui stabilimento è operativo in data anteriore al 2006 e sono stati autorizzati in data successiva al 31 dicembre 1999 devono presentare una richiesta di rinnovo dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera entro il 31/12/2015 se: - sono stati tacitamente autorizzati ai sensi del DPR 203/88; - sono autorizzati in procedura ordinaria secondo DPR 203/88. Le aziende che non richiedono il rinnovo entro fine anno non potranno più considerarsi autorizzate alle emissioni in atmosfera. In caso di sopralluogo da parte di ente competente, le aziende che continuano con l’esercizio dell’impianto con autorizzazione scaduta o in assenza di autorizzazione possono essere sanzionate ai sensi del D.Lgs. 152/06 con la pena dell’arresto fino ad un anno o dell’ammenda fino a 1.032 euro.
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Vibrofinitura
Forbici appiccicate Spett redazione avremmo bisogno di qualche consiglio per risolvere un problema che riscontriamo nella vibrofinitura delle nostre forbici. Il ciclo di lavorazione prevede un primo passaggio nel vibratore, per togliere gli sfridi, operazione effettuata con acido ossalico (ciclo di 10 ore) a cui seguono un lavaggio e un ciclo di un'ora con granuli ceramici bianchi da 15 mm. Con questo procedimento le lame si appiccicano le une con le altre e quindi non si levigano come dovrebbero. Il secondo passaggio viene fatto con la porcellana da un fornitore esterno: il ciclo dura circa 18 ore, ma il risultato è appena sufficiente. Il carico dei pezzi (con dimensioni 110 mm di lunghezza, 12 di larghezza e 2,2 di spessore) è per ogni macchina in media di 2000 unità per ciclo, con un peso complessivo di 25 kg circa. Per evitare che i pezzi si appiccichino nel vibratore e dato che l'acido ossalico non può lavorare le parti unite, ci è stato consigliato dall'attuale fornitore un prodotto in piccoli granellini che dovrebbero servire per tenere separati i pezzi, ma essendo le lame dentate i granuli entrano negli interstizi, per cui diventa molto difficile toglierli. Lettera firmata PREMESSA E' indubbiamente interessante, oltre che singolare, il fatto che un'azienda che ha tra i propri fornitori i maggiori produttori di macchine e prodotti si rivolga a noi. Per l'abbonato sarebbe stato molto più semplice prendere i nomi delle aziende specializzate e chiamarle direttamente, per ricevere la visita di un fornitore. Evidentemente il servizio di assistenza tecnica di alcune aziende del settore non è particolarmente efficace, per cui il lettore si è rivolto a noi, sapendo che la nostra rivista svolge un ruolo di informazione indipendente e di consulenza gratuita agli abbonati, in modo da aiutarli nella scelta dei fornitori, una selezione che facciamo sulla base delle referenze che abbiamo raccolto nei nostri 35 anni di attività, verificando sul campo la capacità dei fornitori di risolvere i problemi tecnici, economici e ambientali che nascono nell'applicazione dei cicli di finitura. Il nostro metodo è semplice e trasparente: quando
abbiamo dei dubbi sulle soluzioni o sui fornitori da suggerire, chiediamo a tutti i tecnici del settore un parere. In base alle osservazioni che riceviamo, valutiamo la loro validità tecnica e giriamo all'abbonato il materiale raccolto e i nomi delle aziende che lo hanno fornito, con un nostro parere. Successivamente divulghiamo a tutti gli abbonati l'esito delle nostre ricerche, in modo che tutti possano usufruire delle conoscenze acquisite. Nel caso in oggetto, ci rendiamo conto che le soluzioni possono essere differenti e che un'analisi dettagliata richiederebbe di affrontare in loco le problematiche segnalate, ma siamo certi che un'idea generale di come potrebbe essere realizzato il ciclo di vibrofinitura possa essere utile sia alla singola azienda, sia a tutti gli operatori del settore, che possono confrontarsi e contribuire alla divulgazione delle informazioni, facendo conoscere esperienze di lavorazioni analoghe applicate in altre aziende come quelle dell'abbonato. IL CICLO DI VIBROFINITURA L'impiego di acido ossalico o di prodotti analoghi rientra nel normale stato dell'arte nella vibrofinitura di lame per forbici. Tuttavia sarebbe utile verificare se il risciacquo viene fatto in modo efficace, in quanto eventuali residui di acido ossalico possono favorire l’impaccaggio dei pezzi. Inoltre i granuli ceramici bianchi da 15 mm sono molto grandi: è consigliabile utilizzarli con un diametro inferiore (ad esempio di diametro 7mm, con taglio obliquo). Per il secondo passaggio, eseguito con la porcellana da un fornitore esterno, è consigliabile utilizzare un materiale di piccole dimensioni (ad esempio con diametro 2 x 5mm, con taglio obliquo), ma compatibile con foro centrale (rischio di incastro). Inoltre in questa fase si utilizza di solito un prodotto liquido che sia pulente, lucidante e passivante. Per quanto riguarda la macchina, bisogna valutare le dimensioni del canale della macchina in rapporto alla lunghezza della lama, considerando che per un buon risultato i pezzi devono poter ruotare e muoversi con un certo agio. Le segnaliamo infine che sul mercato esistono diversi tipi e dimensioni di materiale anti-impaccaggio, che deve essere scelto in base alle dimensioni dei tagli, indicando al fornitore l'esatta distanza tra i denti delle lame (interstizi).
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Per ricevere ulteriori informazioni sugli articoli di questa rubrica scrivere a:
info@finishing.it indicando il relativo numero di pagina
Notizie dalle aziende La gallina quando ha fatto l’uovo canta, l’anatra no. Per questo la gente nei negozi chiede le uova di gallina e non quelle di anatra. Non sappiamo se il vero motivo del successo delle uova di gallina sia dovuto agli schiamazzi che accompagnano la loro deposizione, ma certamente la metafora sintetizza con chiarezza l’importanza di far conoscere al mercato i propri progetti, i propri prodotti e le proprie iniziative. Molti ottimi imprenditori passano la vita a cercare di realizzare ottimi prodotti, migliori della concorrenza e con prezzi inferiori, per poi accorgersi che il concorrente, che fa prodotti peggiori, vende di più solo perché grida (comunica) di più e meglio: proprio come la gallina della citazione. Per comunicare con efficacia è necessario definire: 1. a chi si rivolgono i messaggi (definizio30 Metal Cleaning & Finishing
ne e scelta dei clienti); 2. che cosa si vuol comunicare (definizione e scelta del contenuto della comunicazione); 3. in che modo si vuole comunicare (definizione e scelta della forma di comunicazione); 4. quando comunicare (definizione e scelta della frequenza di comunicazione); 5. dove comunicare (definizione e scelta dei mezzi attraverso i quali comunicare). La nostra rivista consente di affrontare queste scelte in modo professionale e in particolare questa rubrica è a disposizione delle aziende che vogliono utilizzare uno strumento semplice ed efficace, che consente di presentare prodotti e servizi in modo mirato agli utilizzatori che la leggono per essere costantemente informati sull’evoluzione tecnologica del settore. La nostra filosofia editoriale si
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fonda sulla chiara e trasparente distinzione tra informazione e pubblicità, per cui ogni articolo presente in questa rubrica riporta la fonte aziendale che lo ha ideato e realizzato, affinchè i lettori possano distinguere i contenuti e le forme della comunicazione.
In questo numero
• Dow • Franchi&kim • Europolveri • Olpidurr • Henkel • Verinlegno • Mirka
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RITORNO AL FUTURO: DALL’ACQUA AL SOLVENTE L’evoluzione delle tecnologie di lavaggio negli ultimi decenni è stata fortemente condizionata dai parametri ambientali, che hanno spostato il mercato verso alcuni prodotti, a seconda delle emergenze del momento. In passato ciò che contava era solo l’efficacia del ciclo e la sua economicità, per cui i solventi hanno rappresentato per vari decenni la soluzione ottimale e quindi la più diffusa. Le tematiche ecologiche emerse negli anni ’80 hanno introdotto un importante riflessione sui costi ambientali della produzione industriale, portando a valutare con attenzione l’impatto ambientale delle diverse tecnologie, che da quel momento sono state giudicate non solo per le loro prestazioni tecniche ed economiche. La carenza di informazioni tecnico-scientifiche ha però lasciato spazio ai cosiddetti “prodotti ecologici”, promossi con intenti puramente commerciali, sfruttando gli allarmismi che l’attualità proponeva di volta in volta. A seconda del periodo storico sono quindi stati proposti prodotti che riducevano l’impatto energetico, altri che evitavano il buco dell’ozono, altri ancora che riducevano l’effetto serra e così via. Solo negli ultimi anni le aziende hanno cominciato ad analizzare i cicli di produzione in modo razionale, tenendo conto di tutti i fattori economici, prestazionali e ambientali, senza farsi condizionare da mode o luoghi comuni. Il caso della Nuova Torneria Zanotti SRL rappresenta uno degli esempi più concreti di questa nuova visione imprenditoriale applicata al lavaggio, in cui si fa tabula rasa del passato, superando abitudini cristallizzate e analizzando tecnicamente le proprie esigenze produttive, così da poter scegliere prodotti e macchine efficaci, produttive e ambientalmente compatibili.
L’azienda La Nuova Torneria Zanotti è un’azienda emiliana radicata nel territorio, in cui opera dal 1966, specializzata nella produzione di particolari meccanici di alta precisione per industrie di vari settori, quali la pneumatica oleodinamica, la minuteria di precisione, l’elettromedicale e molti altri. L’azienda lavora in un’area complessiva di circa 3.000 metri quadrati e dispone di macchinari ad alta tecnologia, tra cui 36 torni a controllo numerico con caricatori a barra, a fantina fissa e mobile, con speciali attrezzature personalizzate che consentono di produrre articoli di alta qualità, rispondenti alle esigenze dei singoli clienti. L’azienda, che dispone di impianti di lavaggio, pallinatura, lappatura, si occupa della fornitura del particolare finito di rullatura, rettifica, trattamenti termici, trattamenti superficiali, ecc., provvedendo anche a effettuare montaggi, con specializzazioni su componenti oleodinamici. Particolare attenzione è dedicata alla selezione dei sub-fornitori, affinchè i lavori dei trattamenti termici e galvanici loro affidati siano eseguiti con precisione e garanzie di qualità. I vari comparti dell’azienda (tecnico, produttivo, commerciale, amministrativo) operano in piena sintonia; ne consegue una gestione efficiente e moderna, capace di rispondere alle esigenze di una larga e differenziata clientela. La Nuova Torneria Zanotti non è soltanto in grado di fornire una vasta gamma di lavorazioni che portano al prodotto finito; offre anche, come valore aggiunto, la propria esperienza, frutto di quasi cinquant’anni di lavoro caratterizzato da passione, dedizione, professionalità e serietà. Sono questi i principi e i valori che hanno consentito e
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che consentiranno sempre di garantire organizzazione, preparazione, affidabilità e massima disponibilità. La società è certificata ISO 9001, garanzia non solo di qualità del prodotto, ma anche dell’efficienza del sistema di gestione dell’azienda e dispone di adeguate strumentazioni di controllo e collaudo, unite ad un rigoroso metodo operativo per la verifica tecnica e qualitativa dei particolari come rugosità, durezza, controllo profili, rotondità, concentricità, ecc. Il ciclo produttivo L’azienda emiliana è specializzata in particolare nel settore oleodinamico, nel quale ha raggiunto altissimi livelli di qualità nella produzione di sedi, valvole, cartucce, steli, alberini, tappi, spilli e ogni altro componente oleodinamico, pneumatico ed idraulico. Le macchine consentono di di lavorare tutti i tipi di materiale tra cui: AVP, AVZ, PR 80, 16CrNi4, 16CrNi4Pb, 18CrMo5, 42CrMS4, 18CrMo5, 42CrMS4, Alluminio 11s, Ottone, Inox Aisi 303, ETG 88, ETG 100. Oltre ai materiali più comuni, vengono lavorati, sempre da barra, PVC, Teflon, Ergal, oltre altre leghe di acciai rame, bronzo e ghisa. 32 Metal Cleaning & Finishing
Il lavaggio Vittorino Romagnoli, socio e direttore tecnico generale dell’azienda, e Andrea Ranaldi, responsabile dell’impianto di lavaggio, ci hanno spiegato il percorso che ha portato alla scelta dell’attuale sistema di lavaggio “In un mercato in rapida evoluzione – ci ha detto Romagnoli - in cui reattività, disponibilità competenza e versatilità sono requisiti irrinunciabili, la nostra azienda negli ultimi anni ha avviato un processo di innovazione, investendo molto nella formazione e nella specializzazione del personale, coinvolto in modo diretto nella gestione dell’attività produttiva, in quanto consideriamo tutti gli operatori come il vero motore e la principale risorsa strategica per il presente ed il futuro aziendale. In questo processo è rientrata anche una revisione dei cicli di lavaggio, a cui in passato abbiamo dato meno importanza rispetto alle altre lavorazioni, considerandola un’attività accessoria e quasi improduttiva. Per oltre 20 anni abbiamo utilizzato una lavatrice a immersione con insufflaggio dell’aria e un’altra con cestello a spruzzo, in cui gli agenti di lavaggio erano detersivi alcalini in soluzione acquosa, a cui faceva seguito l’applicazione di passivanti antiruggine, in quanto l’asciugatura non era mai completa. Sull’onda della consuetudine per anni abbiamo sorvolato su alcune imperfezioni del processo acquoso (presenza di residui di contaminante, asciugatura incompleta), ma poi la clientela è diventata sempre più esigente, rifiutando i particolari con presenza
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di anche minime tracce di ossidazione (che nonostante l’applicazione del passivante, non riuscivamo a eliminare completamente) e pretendendo gradi di lavaggio sempre più spinti. La globalizzazione ha accentuato la competitività, imponendo livelli qualitativi elevati, a costi ridotti. Sempre più aziende assegnano ai fornitori un punteggio annuale sulla qualità del prodotto e del servizio offerto, per cui per noi gli esami non finiscono mai. La necessità di una perfetta pulizia ha indotto numerosi nostri clienti a introdurre sempre più spesso una verifica analitica sulla quantità e la qualità dei residui di contaminanti presenti sui pezzi; qualcuno poi ha cominciato a imporre la conformità a tolleranze di lavaggio che prima venivano richieste solo sui requisti meccanici di lavorazione, per cui varie volte abbiamo dovuto effettuare operazioni di pulizia manuale supplementari, dopo il lavaggio in macchina. Le nostre lavorazioni di torneria, che precedono il lavaggio, sono caratterizzate dall’impiego di numerosi tipi di contaminanti (oli da taglio, interi e emulsionabili, utilizzati come lubrorefrigeranti). Le difficoltà maggiori derivano però dalla necessità di asportare i vari tipi di oli utilizzati dai nostri fornitori per la lavorazione del materiale che impieghiamo; si tratta infatti di oli e grassi dei quali non conosciamo la natura chimica e sui quali non possiamo agire alla fonte per eventuali sostituzioni, anche quando sono particolarmente difficili da lavare. Ciò rende molto difficoltosa l'individuazione di uno specifico detergente in grado di essere efficace per tutti i contaminanti. Dopo varie prove abbiamo quindi optato per un solvente “universale” a basso impatto ambientale, il DOWCLENETM 1601, un prodotto a base di alcoli modificati studiato da Dow Chemical, fornitoci dalla società Brenntag. In questo passaggio dall'acqua al solvente ci è stato molto utile il servizio di "Solvent Training" fornito da Dow Chemical, che ci ha accompagnato nel processo di formazione degli addetti e che tuttora ci fornisce un’accurata assistenza tecnica. Il prodotto ha un elevato potere solvente per oli e grassi ed è quindi efficace nel rimuovere la svariata gamma di contaminanti che caratterizza la nostra produzione. La qualità migliore del DOWCLENETM 1601, secondo me, consiste nella capacità di evaporare completamente, senza lasciare residui, per cui i pezzi sono perfettamente asciutti e possono essere manipolati e stoccati senza alcuna protezione antiruggine. Il prodotto ci ha consentito di migliorare radicalmente la qualità del lavaggio, mantenendo la produttività e la flessibilità delle nostre lavorazioni, nel
pieno rispetto degli standard di sicurezza nell’ambiente di lavoro e di emissioni verso l’esterno, che hanno sempre contraddistinto la nostra attività. L’ultima fase di questo processo di ottimizzazione sarà l’utilizzo del sistema SAFE-TAINERTM, attualmente limitato alla fornitura, stoccaggio e manipolazione del solvente, che verrà utilizzato anche per lo smaltimento dei rifiuti, in modo da rendere l’intera fase del lavaggio a ciclo chiuso.
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Per raggiungere questo risultato abbiamo installato una macchina di ultima generazione, caratterizzata dal ciclo di trattamento sottovuoto, fornita da IFP, che abbiamo scelto vista l’esperienza maturata in questi anni, con decine di realizzazioni impiantistiche di questo tipo. La KP 100 con ultrasuoni ci consente di lavare 8 cestelli/ora (ogni cestello contiene circa 25 kg di pezzi), con un consumo di 200 litri/anno di solvente, che in questo primo anno di impiego ha richiesto solo un controllo mensile del ph e dell’acidità, che effettuiamo mediante il kit in dotazione. La manodopera impiegata per le operazioni di lavaggio è rimasta invariata e stiamo valutando l’opportunità di automatizzare le operazioni di carico e scarico dei cestelli”.
NUOVO SISTEMA DI PULITURA A BASE DI ALCOLI MODIFICATI (ALCOSSIPROPANOLI) Caratteristiche La particolare struttura molecolare, contenente gruppi lipofilici e idrofilici, conferisce al DOWCLENETM 1601 un’eccellente potere solvente per oli e grassi ed un’ottima efficacia nella rimozione di sostanze polari. Il DOWCLENETM 1601 possiede una bassa tossicità ed ecotossicità, nonché un alto punto di infiammabilità. Nelle condizioni normali il DOWCLENETM 1601 evapora completamente senza lasciare residui e può essere riciclato per distillazione. Possiede un'elevata stabilità chimica e termica. Pertanto, di norma, non necessita dell'impiego di stabilizzanti. Campi d’impiego Il DOWCLENETM 1601 può essere impiegato in appropriati impianti a ciclo chiuso per la pulitura e lo sgrassaggio dei metalli. Il DOWCLENETM 1601 è una valida alternativa a idrocarburi, terpeni, solventi alogenati e sistemi acquosi. Il DOWCLENETM 1601 è anche in grando di risolvere problematiche difficili, quali ad es. la rimozione di oli emulsionati, oli di lappatura, paste di lucidatura.
Risulta altrettanto efficace nello sgrassaggio di metalli sinterizzati, di minuteria di precisione, di pezzi sottili nonché nella preparazione delle superfici a trattamenti termici o galvanici ed alle lavorazioni di rivestimento e verniciatura. Questo prodotto è disponibile soltanto in Europa. Principali proprietà fisico-chimiche Densità, g/cm3 (20°C): 0,88 Intervallo di ebollizione, °C: 170 – 175 Punto di congelamento, °C: <-75 Pressione di vapore, mbar (20 °C) : 1,1 Solubilità nell’acqua, % in peso (20 °C): 6,3 Punto di infiammabilità,°C: 63 Punto di autoaccensione, °C: 242 Limite esplodibile inferiore, % in vol. nell’aria: 1,1 Limite esplodibile superiore, % in vol. nell’aria: 8,4 Viscosità, mPa’s 20 °C): 3,2 (48 °C): 1,5 Tensione superficiale, mN/m (25 °C): 26,1 Calore di vaporizzazione, J/g: 280 Calore specifico, kJ/kgK (25 °C): 2,0 Concentrazione di saturazione nell’aria, g/m3 (20 °C): 6,1
Le soluzioni e i prodotti SAFECHEM sono forniti alla società Nuova Torneria Zanotti da Brenntag SPA 34 Metal Cleaning & Finishing
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IMPIANTO DI LAVAGGIO IFP KP 100 Dati tecnici Dimensioni carico: 600x450x200h Peso carico: kg 100 Ingombro mm: 1800x2000x2600h Cicli/ora: 4-8 Dotazione di serie Costruzione completamente in inox Impiantistica a tenuta di vuoto Pompe spruzzatura ad alta pressione Pompe vuoto Sistema abbattimento criogenico Distillatore strippaggio morchie Sistema ermetico di carico/scarico solvente Filtrazione solvente Doppio serbatoio di stoccaggio solvente Pannello operativo touch screen Teleassistenza via internet Dotazione opzionale Trasduttori ultrasonori Terzo serbatoio solvente Gruppo applicazione agente protettivo
Gruppi filtrazione supplementare Sistemi automatici di movimentazione carichi Sistemi di riconoscimento automatico carichi Utilizzo solventi clorurati Applicazioni Minuteria meccanica tornita Minuteria meccanica di precisione Minuteria metallica stampata Pressofusioni Particolari piegati Componenti oleodinamici Valvolame Raccorderia Rubinetteria Scambiatori di calore Automotive Componenti sinterizzati Ingranaggeria Posateria Pentolame Orologeria Oreficeria Medicale
Fonte: Dow Chemical Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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PORTE APERTE IN FRANCHI&KIM Sabato 14 novembre, presso Franchi&Kim si è svolto un importante evento. La nota azienda bresciana ha aperto le sue porte ed ospitato un folto gruppo di clienti utilizzatori provenienti dal Veneto, in rappresentanza di diverse aziende metalmeccaniche del nord est. La delegazione era composta da importanti clienti di Alfa Paint, un grosso ed affermato centro di distribuzione con sede a Padova, da anni presente sul mercato con la sua vasta gamma di prodotti vernicianti, principalmente a marchio Metalcrom, Franchi&Kim ed altri prodotti del settore anticorrosione, oltre ad altri materiali accessori per completare al gamma. Il gruppo era accompagnato dal referente storico del colorificio, Gianfranco Scudiero e dai suoi nuovi collaboratori, Facco e Riolfato, che gli subentreranno per ampliare ulteriormente la capacità produttiva e distributiva, al fine di garantire un ancor maggiore servizio alla clientela. Il centro è una realtà affermata nella provincia padovana, forte di una struttura composta da personale
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altamente qualificato, in grado di curare l’aspetto logistico e di assicurare la totale copertura commerciale delle aree, grazie all’ampia gamma di prodotti specifici per il settore “General Industry”, fornendo la necessaria assistenza tecnica pre e postvendita, garantendo celerità del servizio di consegna e dell’approntamento di tinte a campione mediante l’utilizzo di spettrofotometri dedicati. Scopo dell’evento è stato quello di far conoscere la struttura produttiva di F&K e i nuovi laboratori che sono stati ultimati da poche settimane e che, oltre a moderne e sofisticate apparecchiature, vedono impiegati circa 20 tecnici adibiti alla ricerca finalizzata allo studio di nuovi prodotti, al collaudo di materie prime e prodotti finiti, alla colorimetria a livello formulativo, con software sempre più aggiornati. Gli ospiti sono stati accolti nella nuovissima sala riunioni dove il titolare, Pierangelo Zobbio, il direttore commerciale Moreno Peratello e il responsabile del progetto Scuolab, Carlo Rigolin, hanno illustrato la storia del colorificio fin dalla sua nascita, gli attuali
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punti di forza ed i nuovi progetti in corso. Divisi in gruppi, sono stati poi accompagnati in fabbrica, dove hanno potuto vedere la filiera produttiva, dai silos e cisterne delle materie prime, attraverso le varie macchine raffinatrici, fino ai moderni impianti tintometrici che, in automatico, prelevano e dosano i semilavorati per la realizzazione dei prodotti vernicianti. Terminata la visita in azienda, F&K ha organizzato un simpatico momento di aggregazione, che si è articolato con la visita al Museo Mille Miglia, dopo un raffinato pranzo presso il ristorante annesso al museo, al termine del quale Gianfranco Scudiero è stato ringraziato per la fattiva collaborazione dimostrata ed è stato premiato per la sua lunga presenza nel mondo delle vernici, fonte di grande esperienza, messa ora a disposizione dei nuovi collaboratori. La giornata è stata veramente gradevole e molto apprezzata dai partecipanti, che hanno avuto modo di vedere da vicino una grossa realtà come F&K, che ha voluto essere trasparente nella sua esposizione, dando come sempre la massima disponibilità ad ascoltare le richieste del mercato attraverso la voce degli utilizzatori. Come riassunto della giornata possiamo citare il messaggio finale di una slide mostrata: “Noi non ci proponiamo come semplici fornitori, ma come partner seri ed affidabili, perché non vogliamo solamente vendere prodotti, ma offrire soluzioni” e questo è lo spirito che da sempre anima FRANCHI&KIM. Fonte: Franchi&Kim Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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OMOLOGAZIONE QSC PER EUROPOLVERI Sono trascorsi solo pochi mesi dal conferimento dell’omologazione Qualisteelcoat per i cicli di trattamento “EuroCorr Steel ST2” ed un'ulteriore significativa omologazione certifica, se ancora ce ne fosse bisogno, l’elevato standard qualitativo e le buone performance dei prodotti Europolveri. Lo scorso Luglio, infatti, un altro ciclo di trattamento Europolveri ha ottenuto l’omologazione “Qualisteelcoat”; il ciclo denominato “HD2-EuroCorr HDGS” prevede un pretrattamento di fosfatazione tri-cationica, seguito dall’applicazione di primer anticorrosivo HP (High Performance) e, a conclusione, la verniciatura finale con top coat a base poliestere PURAL serie 5 o PURAL serie 1 per strutture e manufatti zincati a caldo per esterni ed architettura. Europolveri è la prima azienda produttrice di rivestimenti in polvere a qualificarsi in Italia Qualisteelcoat su HDGS. Il ciclo che ha ottenuto l'omologazione abbina a una forte valenza anticorrosiva caratteristiche di spiccato valore estetico, non solo in termini cromatici, ma anche di brillantezza/opacità e di finitura superficiale. L'omologazione n. PE-0039 del ciclo HD2-EuroCorr HDGS, rilasciata in data 2 Luglio 2015, come detto precedentemente, prevede tre specifiche fasi di trattamento su manufatti in acciaio HDGS (Hot Dip Galvanized Steel). Pretrattamento La prima fase prevede un pretrattamento di fosfatazione tricationica, che consiste in un processo di fosfatazione microcristallina ai sali di zinco, manganese e nichel, un processo chimico di conversione superficiale finalizzata a conferire al manufatto trattato: - resistenza e protezione dalla corrosione; - una valida funzione di ancoraggio e di adesione a successivi trattamenti con primer e vernici in polvere. Nel trattamento di fosfatazione un ruolo diverso spetta ai diversi minerali utilizzati. Lo zinco ha, come scopo prevalente, quello di migliorare la resistenza alla corrosione e costituisce inoltre un'ottima base di preverniciatura, in quanto favorisce l'ancoraggio dei prodotti vernicianti o similari. La fosfatazione al man-
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ganese invece ha un più forte attacco mordenzante e, di conseguenza, una penetrazione più profonda dello strato di fosfato nel supporto metallico, il che si traduce in una maggiore resistenza all'usura. I trattamenti di conversione fosfatica forniscono una protezione alla corrosione limitata nel tempo: per una più efficace e duratura protezione sono opportuni particolari trattamenti addizionali. Trattamento con primer Il ciclo prevede, nella seconda fase, l'applicazione di primer HP (High Performance) 6L480000T002, un primer ad ampio spettro di utilizzo, con spiccate caratteristiche di idoneità per supporti zincati a caldo. Il primer HP 6L480000T002 prevede una formulazione a matrice polimerica di tipo epossidico ed è stato studiato per cicli di verniciatura multistrato a polvere. Le principali caratteristiche del primer HP sono: - eccellenti resistenze chimiche; - ottime caratteristiche meccaniche; - ottima resistenza alla corrosione; - alte resistenze elettriche; - elevata impermeabilità all'umidità; - ottima adesione al metallo, specialmente su supporti zincati a caldo; - buon ancoraggio per i successivi trattamenti a finire; - buone caratteristiche di sopraverniciabilità, anche con rivestimenti di altra natura chimica, come poliesteri e poliuretani; - capacità di rivestire le superfici metalliche anche nei punti più difficili (spigoli etc.). Le suddette caratteristiche sono rafforzate dalla presenza di cariche minerali che, con effetto sinergico, accrescono le performance del prodotto e concorrono a potenziare la resistenza del trattamento all'azione degli agenti corrosivi. Trattamento top coat Il ciclo oggetto dell’omologazione prevede poi, nel terzo ed ultimo trattamento, la verniciatura con top coat a base poliestere QUALICOAT per strutture e manufatti zincati a caldo per esterno ed architettura, PURAL serie 5 o PURAL serie 1. Le vernici PURAL serie 5 presentano spiccate caratte-
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ristiche di resistenza all'esterno, in quanto formulate con pigmenti ed additivi specificatamente scelti per l'elevata resistenza ai raggi UV ed agli agenti atmosferici. PURAL serie 5 è particolarmente indicata per esterno, per la verniciatura di serramenti, elementi di illuminazione, carrozzeria di macchine agricole ed industriali e particolarmente per manufatti zincati a caldo (HDGS). Le vernici in polvere PURAL serie 5 sono disponibili in una vastissima scelta di tonalità cromatiche, in vari gradi di lucentezza (lucida, semilucida, semiopaca ed opaca) ed in una differenziata tipologia di aspetto superficiale (liscio, bucciato, puntinato, raggrinzato, trasparente e metallizzato). PURAL serie 1, meglio nota come “Architecturalplus”, è una gamma di vernici in polvere a base di resine poliestere sature carbossilate ed indurenti che, a spiccate caratteristiche di resistenza agli agenti esogeni ed atmosferici, uniscono una particolare valenza estetico-decorativa, in grado di valorizzare ed esaltare l'aspetto e l'impatto visivo del manufatto trattato. La serie di prodotti ArchitecturalPlus racchiude una linea di vernici in polvere STANDARD (Classe 1 Qualicoat) ed una linea di vernici SUPERDURABILI (Classe 2 Qualicoat), ognuna delle quali disponibile in un'ampia gamma di tonalità cromatiche, di grado di brillantezza e di aspetto superficiale. Il grafico mette a confronto la resistenza all'esposizione naturale di un manufatto trattato con una vernice STANDARD e di uno trattato con vernice SUPERDURABILE. La serie ArchitecturalPlus è stata studiata e formulata per esterni e destinata ad architetti e designer per la finitura di serramenti, facciate continue, strutture architettoniche, elementi d'illuminazione e complementi d'arredo e di design e in tutti i casi in cui alla resistenza ed alla durabilità vada abbinato il plus della valenza estetica. La nuova omologazione PE-0039, di cui è stata accreditata Europolveri, prevede classi massime di corrosività, classificate secondo ISO 12944-2, C5M-H e C5I-H per applicazione in ambienti altamente corrosivi industriali e marini (esposizione in camera umidostatica per 720h e in nebbia salina per 1440h). Questa nuova omologazione costituisce un'ulteriore conferma della validità del lavoro del reparto R&D di Europolveri e degli elevati standard produttivi, che rappresenta al tempo stesso, oltre che un prestigioso risultato conseguito, uno sprone a continuare e migliorare lungo tale strada. Fonte: EuroPolveri Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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LAVAGGIO INNOVATIVO SENZA ARIA COMPRESSA Dopo la lavorazione meccanica, i componenti “powertrain” subiscono un lavaggio intermedio, per garantire la qualità dei processi produttivi successivi. Generalmente in questa fase si utilizzano sistemi ad aria compressa, che viene generata con un alto dispendio energetico. La nuova EcoCVac Dürr Ecoclean offre un sistema di lavaggio molto efficace, senza l’utilizzo di aria compressa, consentendo un risparmio energetico di più del 50% ed allo stesso tempo un’elevata affidabilità di processo. Poiché la durata del processo all’interno della camera di lavoro è molto ridotto, la disponibilità della macchina è notevolmente aumentata. Le linee di produzione moderne di motori e trasmissioni sono progettate per raggiungere un’alta produttività ed economicità, pertanto deve essere eliminato tutto ciò che potrebbe compromettere la funzionalità dei processi successivi. Il lavaggio di pezzi di motore o di trasmissione, ad esempio testate motore, monoblocchi, scatole del cambio, tra i processi produttivi per la eliminazione dei trucioli di lavorazioni é quindi imprescindibile. Per tale lavaggio intermedio vengono spesso impiegati impianti di lavaggio che utilizzano l’aria compressa. Il grande vantaggio della EcoCVac é che i componenti sono lavati “a secco”, evitando la produzione di aria compressa, che comporta non solo costi elevati, ma anche inefficienze dovute al fatto che i trucioli e i residui del lavaggio, soffiati dall’aria compressa, ricadono nella camera di lavoro, facendo crescere il rischio di ricontaminazione del pezzo, compromettendo il seguente processo produttivo. Aspirazione sottovuoto senza aria compressa con tempi ciclo brevi E` per sopperire a questo inconveninente che Dürr Ecoclean ha studiato il nuovo sistema di prelavaggio e lavaggio intermedio EcoCVac. Il nuovo sistema si basa sul concetto dell’aspirazione sottovuoto, che permette l’eliminazione dei contaminanti (liquidi e solidi) in un tempo ciclo compreso tra 1,5 e 3 secondi, sia dal pezzo, 40 Metal Cleaning & Finishing
sia dalla camera di lavoro. L‘EcoCVac é dotato di un recipiente a pressione, nel quale viene permanentemente generato del vuoto, che é connesso tramite tubazioni alla camera sottovuoto in cui si trova il componente. Dopo la chiusura, un potente flusso d’aria viene indirizzato attraverso la camera, portando via i trucioli dal componente e trasportandoli nel contenitore in depressione. Un separatore di trucioli integrato divide i trucioli dalle emulsioni, in modo da poterli smaltire separatamente in appositi contenitori. Costi di energia ridotti del 50% Il focus nello sviluppo del sistema EcoCVac si basa sull’efficienza energetica. Il sistema è caratterizzato da un consumo energetico notevolmente ridotto rispetto ai sistemi che utilizzano aria compressa. Per un consumo di aria compressa di 2,5 Nm3 per componente ed un prezzo di 1,26 centesimi per Nm3, il costo di un ciclo ad aria compressa è di 3,15 centesimi a pezzo. Il nuovo sistema di lavaggio a secco ha bisogno di 0,139 kWh di energia per componente e se si considera il prezzo dell’elettricità pari a 10,88 centesimi/kWh, il costo per componente sarà di 1,51 centesimi, con una riduzione dei costi di più del 50%. Ottimizzazione del processo e disponibilità aumentata Oltre ai notevoli vantaggi in termini di costi, il nuovo sistema EcoCVac spicca per l’elevata affidabilità di processo. L’eliminazione dei trucioli dalla camera di lavoro minimizza il rischio di una ricontaminazione dei pezzi e di conseguenza essa dovrà essere pulita meno frequentemente, con meno sforzi e con costi ridotti. Rispetto ai sistemi tradizionali con aria compressa, non ci sono ugelli che devono essere regolati ed indirizzati sul pezzo, come ad esempio durante una messa in servizio o dopo una collisione. Grazie a questa particolarità, la disponibilità della macchina è notevolmente migliorata. Fonte: Olpidurr Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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LUBRIFICANTE E DETERGENTE PER RIDURRE I COSTI Il processo Bonderite duaLCys sfrutta le sinergie tra lubrificante e detergente per ridurre i costi, aumentare le prestazioni, risparmiare energia, produrre meno scarti e migliorare le condizioni di lavoro. Che ne direste di una migliore sostenibilità, maggiori prestazioni di pulizia e contemporaneamente risparmi nella manutenzione delle attrezzature per lavorazioni meccaniche e attività collegate? Grazie al processo Bonderite duaLCys di Henkel, oggi si può, perché i costi si riducono fino al 40%, con un processo innovativo in cui il fluido detergente viene riciclato nel bagno lubrificante, anziché essere scartato come rifiuto. Un processo con molteplici vantaggi per il settore meccanico Henkel Adhesive Technologies, in quanto primo fornitore mondiale di adesivi, sigillanti e coating funzionali, è presente in tutta la filiera delle lavorazioni meccaniche, facendo leva sulla sua forza nella detergenza, per integrare la presenza della società nei lubrificanti miscibili all'acqua. Il nuovo sistema Bonderite duaLCys richiede meno acqua, contribuisce a minimizzare gli scarti e risparmia energia, permettendo temperature più basse nel bagno di lavaggio. Oltre ad offrire percentuali di scarto più basse e un’elevata qualità superficiale, Bonderite duaLCys consente anche migliori condizioni di lavoro, grazie all’utilizzo di soluzioni più sicure e controllabili. Nel settore auto, in modo particolare, questo processo può fornire un vantaggio competitivo ai costruttori automobilistici, ai fornitori di componentistica e ad altre società nelle lavorazioni meccaniche, con un processo economicamente più efficiente e più sostenibile, nella produzione di pezzi metallici come componenti motore, strutture sedili, compressori per aerazione e condizionamento ed altre parti meccaniche. “Il processo Bonderite duaLCys è un concetto unico nel campo delle lavorazioni meccaniche e della pulizia
all’interno del processo per il settore meccanico - ha affermato Martin Desinger, Business Development Manager, settore lubrificanti, Europa, di Henkel Adhesive Technologies – perché consente di riciclare il fluido detergente anziché gettarlo, sfruttando le sinergie tra questo e i fluidi da taglio, creando un’eccellente combinazione di elevato potere lubrificante, con una migliore pulizia dei pezzi e un nwetto incremento della protezione contro la corrosione.” Maggiore durata delle attrezzature, grazie a una migliore lubrificazione Le attrezzature durano molto più lungo utilizzando Bonderite duaLCys, grazie alle sue superiori capacità detergenti e alle sue migliori capacità lubrificanti, rispetto ai prodotti concorrenti. Il lubrificante possiede anche proprietà di pre-pulizia, per la sua formulazione combinata. “L’aggiunta di un fluido detergente con capacità lubrificanti al nostro lubrificante a dispersione ultra-fine apporta alla miscela proprietà senza rivali – ha sottolineato Desinger – fa si che le aziende possa risparmiare fino al 40% nei costi di processo, riducendo inoltre il consumo di lubrificante fino al 70%”. Fonte: Henkel Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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VERINLEGNO CRESCE ANCORA I numeri di Verinlegno dicono che l’azienda prosegue nel 2015 il trend positivo, sia nel mondo che in Italia. I conti del primo semestre certificano che l’estero vede un incremento delle vendite pari al 10% in valore (rispetto allo stesso periodo del 2014). Non è da meno, sorprendentemente, l’Italia, dove l’azienda continua a confermare un trend positivo che eguaglia, nei primi sei mesi, i risultati dello scorso anno, in netta controtendenza con l’andamento complessivo del mercato delle vernici, ancora in regresso. Il quadro appare ancora migliore se si pensa che si devono ancora toccare con mano gli effetti delle scelte strategiche messe in atto alla fine del 2014 e nei primi mesi del 2015. Ricordiamo che la Verinlegno aveva chiuso il 2014 con un fatturato di oltre 21 milioni di euro, con un +4% sul mercato nazionale e un + 8% sull’estero. Straordinario il risultato nazionale. Nello specifico gli esiti più interessanti, in questo frangente, sembrano provenire per l’estero dalla Russia. Un mercato che aveva sofferto negli ultimi 4 anni e che recupera decisamente posizioni. Questa situazione spinge l’azienda a un nuovo radicamento a Mosca, con una struttura specifica prevista entro la fine dell’anno, per un nuovo sviluppo commerciale. Prosegue il trend positivo del Medio Oriente (Israele-Palestina), con un ritorno significativo del Libano. Anche Canada e India crescono. Filippine e Sri Lanka
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sono in linea con le attese, mentre il Sud Africa, che vedeva una presenza saltuaria di Verinlegno, vira verso la stabilizzazione della presenza. Di fatto i mercati esteri di Verinlegno coprono oggi il 55% dell’intera produzione aziendale. In Italia, nel primo semestre 2015, il Nord cresce più del Centro-sud. Il Veneto, in regresso negli ultimi anni, recupera campo, ma Verinlegno ottiene risultati significativi anche grazie a nuovi distributori, in particolare in Emilia Romagna e in Lombardia. Al Sud la Campania ha trend in linea con le aspettati-
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ve aziendali, mentre le isole restano stazionarie. Nel complesso, il mercato italiano sembra in fase di consolidamento verso qualche indicatore di ripresa e in questo senso fa ben sperare il recente forte aumento della richiesta di mutui casa. Non si registrano particolari novità nella tipologia di prodotti richiesti, con l’eccezione proprio del Sud Italia, che manifesta una sensibilità spiccata ai prodotti all’acqua, anche grazie agli agenti e al loro spirito di iniziativa. Nel mese di Giugno Verinlegno ha proceduto al rinnovo delle cariche, con l’elezione del nuovo board che gestirà la società per il prossimo triennio. Sono entrati nel CDA Roberta Marchetti e Silvio Zandò: la prima, da 30 anni in Verinlegno, ha ricoperto l’incarico di responsabile amministrativo e sarà ora A.D. all’amministrazione, mentre Silvio Zandò, ingegnere, 42 anni, 20 dei quali vissuti in Verinlegno, dove è stato responsabile acquisti e Vice Direttore Tecnico, assume nel nuovo CDA la carica di Amministratore Delegato alla funzione interna, produzione e logistica. Vanno ad affiancarsi al nuovo Presidente Piero Marchetti, al Vice Presidente e cofondatore di Verinlegno Antonio Bartoli, a Sante Zandò e a Claudio Lelli. I due nuovi innesti rappresentano un rinnovamento nella continuità, che porta forze nuove ai vertici della società e innesca di fatto il passaggio alla seconda generazione dell’azienda.
Fonte: Verinlegno Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
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MAGGIORE PRODUTTIVITÀ CON LA CARTEGGIATURA SENZA POLVERE Per le aziende del settore, la carteggiatura è spesso la fase di lavoro più complessa e costosa, che può produrre molta sporcizia e generare rischi per la salute delle persone coinvolte nel processo lavorativo. Utilizzare i prodotti per la carteggiatura senza polvere realizzati da Mirka costituisce una scelta vincente per tutti, perché fa risparmiare tempo e denaro, proteggendo la salute degli utilizzatori. Mirka è specializzata nello sviluppo di un’innovativa tecnologia abrasiva e di abrasivi brevettati che permettono di aspirare le polveri prima che queste si disperdano nell’ambiente, assicurando una levigatura praticamente senza polvere. I prodotti Mirka coprono un’ampia gamma di applicazioni abrasive e consentono di affrontare anche le sfide più impegnative. La carteggiatura senza polvere rappresenta un mercato in rapido sviluppo, visto che le persone iniziano a rendersi conto dell’importanza di evitare l’inalazione della polvere di carteggiatura nei polmoni e della necessità di aspirarla non appena viene creata. Oltre a produrre benefici sul fronte della salute e della sicurezza, la carteggiatura senza polvere è anche molto veloce, perché non richiede, ad esempio, la successiva pulizia della superficie carteggiata né, addirittura, la copertura degli ambienti prima di levigare. In questo modo le aziende hanno l’opportunità di far crescere i profitti e in definitiva di ottenere maggiori guadagni, come ha affermato Ralf Karlström, direttore generale KWH Mirka Ltd. Aziende operative in qualsiasi momento In un mercato altamente competitivo, l’antico detto “il tempo è denaro” si applica a ogni attività aziendale. Grazie agli abrasivi per la carteggiatura senza polvere e agli strumenti di levigatura Mirka, le aziende possono incrementare la velocità del proprio lavoro di circa il 20% rispetto a chi utilizza metodi e attrezzature di carteggiatura convenzionali. I metodi di carteggiatura tradizionali comportano inoltre la produzione di enormi quantità di polvere in sospensione, che può essere tossica o persino cancerogena. Se inalata, anche la polvere del legno può causare gravi problemi di salute, come l’asma. Secondo l’Health and Safety Executive (HSE), autorità del Regno Unito competente in materia 44 Metal Cleaning & Finishing
Macchine e strumenti semplici e pratici da utilizzare sono essenziali per i professionisti ed è per questo che Mirka è concentrata su ergonomia e fruizione intuitiva, nonché su prestazioni ed efficienza
La carteggiatura senza polvere è veloce ed efficiente. Con i sistemi di carteggiatura Mirka la polvere di carteggiatura può essere rimossa prima che si disperda nell'ambiente I dischi abrasivi Abranet hanno un supporto di rete poliammidica resistente e flessibile allo stesso tempo. A differenza dei tradizionali dischi per la carteggiatura in film o carta, sui dischi con supporto di rete sono presenti migliaia di piccoli fori che consentono di eliminare la polvere dalla superficie o persino di aspirarla completamente
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di salute e sicurezza sul lavoro, chi opera nel settore della lavorazione del legno può soffrire di asma con una probabilità quattro volte maggiore rispetto ad altri lavoratori del Regno Unito. Primo piano sull’innovazione Pensare in modo innovativo è un aspetto in cui Mirka eccelle e gli ingenti investimenti nello sviluppo di prodotti hanno consentito alla società di affermarsi solidamente negli ultimi dieci anni, passando dalla produzione di un’ampia gamma di abrasivi a sistemi di carteggiatura completi. Mirka è nota per gli elevati di standard e per i nuovi prodotti e le nuove tecniche di produzione, in grado di offrire notevoli miglioramenti rispetto a quelli esistenti. Lo sviluppo di prodotti e soluzioni rappresenta da sempre una componente importante dell’attività di Mirka e si basa sull’incoraggiamento di ogni soggetto della società ad aprirsi a nuove idee, come ha affermato Karlström, secondo cui macchine e strumenti semplici e pratici da utilizzare sono essenziali
per i professionisti: ecco perché è necessario concentrarsi su ergonomia e fruizione intuitiva, nonché su prestazioni ed efficienza. KWH Mirka Ltd è leader mondiale in innovazione tecnologica nel settore degli abrasivi e offre una gamma completa di abrasivi tecnicamente superiori e di alta qualità, prodotti supplementari e sistemi di carteggiatura completi. Mirka è diventata la scelta naturale in un’ampia varietà di settori industriali. Le principali aree commerciali di Mirka sono la rifinitura nel settore automobilistico (ART), la produzione di autoveicoli (OEM), l’edilizia e l’industria del legno. Tutti i prodotti Mirka vengono realizzati in Finlandia e oltre il 90% viene esportato e venduto in più di 80 Paesi, anche tramite filiali di proprietà situate in Europa, America del nord, Sudamerica e Asia. Fonte: Mirka Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it
I prodotti Mirka sono oggi disponibili in più di 80 Paesi al mondo. Mirka, la cui sede centrale si trova sulla costa occidentale della Finlandia, a Jeppo, ha investito molto nello sviluppo di prodotti, passando da un'ampia gamma di abrasivi a sistemi di carteggiatura completi Anno XXII - n.85 - Gennaio - Febbraio - Marzo 2016
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L'agenda dei fornitori
Linea diretta con le aziende
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Impianti e cabine di verniciatura
TECNOFIRMA S.p.A. Viale Elvezia 35 20900 Monza MB Tel. 039/23601 Fax. 039/324283 www.tecnofirma.com info@tecnofirma.com
FILTRI PER IMPIANTI E CABINE DI VERNICIATURA
DBM TECNOLOGIE s.r.l. Via della Ricerca 1 31032 Casale sul Sile TV Tel. 0422/827110 Fax. 0422/827084 www.dbmtec.com info@dbmtecnologie.com
info@dollmarmeccanica.com www.dollmec.com
www.olpidurr.it sales@olpidurr.it
www.imfeng.eu info@imfeng.eu
ROBOT DI VERNICIATURA
Tel +49 2292.952-0 projekt@wmv.com www.wmv.com Ufficio Italia: Tel: 333/2421553 u.rarbach@wmv.com
AEROFILTRI Via Rubens 23 20148 MI Tel. 02/48705894 Fax 02/48705893
FRANCHI & KIM s.p.a. Via Matteotti 160 25014 Castenedolo BS Tel. 030/213555 Fax 030/2731664 www.franchi-kim.it info@franchi-kim.it
Vernici IN POLVERE
IMF ENGINEERING s.r.l. Via di Vittorio 9 20016 Pero MI Tel. 02/33910880 Fax 02/33910677
WMV Apparatebau GmbH Werner-von-Siemens-Str.3 D-51570 Windeck (Germania)
www.raccoglivernice.it info@aerofiltri.it
Vernici liquide
Via B. Buozzi 4 20090 Caleppio di Settala MI Tel. 02/950961239
OLPIDÜRR s.p.a. Via G. Pascoli 14 - 20090 Novegro di Segrate MI Tel. 02/70212278 Fax. 02/70212319
www.cmarobotics.it info@cmarobot.it
Via Dei Valtorta 48 20127 MI Tel. 02/2886460/479 Fax 02/26141099
filter.mi1@freudenberg-nw.com
www.viledon-filter.com Il marchio dei filtri Freudenberg
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46 Metal Cleaning & Finishing
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Anno XXII - n.85 - Gennaio - Febbraio - Marzo 2016
L'agenda dei fornitori
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Metal Cleaning & Finishing 47
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IMPIANTI DI LAVAGGIO
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EUROCOLD s.r.l. Via Fornace 44/a - 36056 Tezze sul Brenta VI Tel. 0424/89088 Fax 0424/219813 mail@eurocold.eu
UESSETI 2000 Srl Via Segantini 31/F 20092 Cinisello Balsamo MI Tel. 02/66014628 Fax 02/66014630 uesseti@uesseti.com www.uesseti.com
VIBROFINITURA
IFP Europe Srl Viale dell’Industria 11 35013 Cittadella PD Tel. 049/5996883 Fax 049/5996884 info@ifpsrl.com www.ifpsrl.com
DBM TECNOLOGIE s.r.l. Via della Ricerca 1 31032 Casale sul Sile TV Tel. 0422/827110 Fax 0422/827084
Via B. Buozzi 4 20090 Caleppio di Settala MI Tel. 02/950961239
OLPIDÜRR s.p.a. Via G. Pascoli 14 - 20090 Novegro di Segrate MI Tel. 02/70212278 Fax 02/70212319
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Via Rometta 13/G - 35018 S. Martino di Lupari PD Tel. 049/9461165 megpd@tin.it
Via Pio la Torre 50010 Badia a Settimo FI Tel. 055/7310041 Fax 055/720398
Via Marconi, 9 - 20090 Trezzano sul Naviglio MI Tel. 02/48403040 megmi@tin.it
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Via Labriola 4/D 40010 Sala Bolognese BO Tel. 051/6814996 Fax. 051/6814660 www.uniondcm.com mauro.cazzola@uniondcm.com
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DISTILLATORI
ASTER s.r.l. Via Reisina 13 - 10072 Mappano di Caselle TO Tel. 011/99682519968319 Fax 011/9968267 www.asterwash.it aster@asterwash.it
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48 Metal Cleaning & Finishing
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Via T. Speri 8 - 20154 Milano MI Tel. 02/625421 Fax 02/6551505 www.garzantispecialties.it info@garzantispecialties.it
Anno XXII - n.85 - Gennaio - Febbraio - Marzo 2016
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L'agenda dei fornitori
DETERGENTI
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info@lmtecnologie.com www.lmtecnologie.com
Via della Ricerca 1 31032 Casale sul Sile TV Tel. 0422/785502 Fax 0422/785959
CONSULENZA E VENDITA DI SOLVENTI E DETERGENTI
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AIR PROTECH s.r.l.
BABCOCK WANSON Italiana
V.le Lombardia 33 20013 Magenta MI Tel. 02/9790466-364 Fax 02/97297483
Via Roma 147 - 20873 Cavenago Brianza MB Tel. 02/959121 Fax 02/95019252 www.babcock-wanson.it bwi@babcock-wanson.com
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L.M. Tecnologie dell’Aria Snc Via Roma 114 - 24060 Grumello del Monte BG Tel. 035/839400 Fax 035/4496693
E.CHEM s.r.l. Via T. Speri 8 - 20154 Milano MI Tel. 02/625421 Fax 02/6551505 www.garzantispecialties.it info@garzantispecialties.it
OLPIDÜRR s.p.a. Via G. Pascoli 14 - 20090 Novegro di Segrate MI Tel. 02/70212278 Fax 02/70212319
Via Metauro 5 20900 Monza MB Tel. 039/2733336
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Metal Cleaning & Finishing 49
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